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Informazioni sullo schema di terapia Mabthera

Per migliorare il grado di informazione dei pazienti su alcuni importanti argomenti (quali ad esempio le terapie svolte, l’alimentazione da seguire e gli esercizi di riabilitazione) lo IEO pubblica questa collana di booklets per i pazienti.

Questa guida è stata realizzata per fornire ai pazienti e ai loro famigliari alcune informazioni, nella speranza che ciò possa essere d’aiuto.

Le informazioni qui contenute non potranno certo sostituire il colloquio diretto: Vi invitiamo pertanto ad esporre liberamente e senza timore ogni eventuale dubbio al personale del Reparto.

Leonardo la PietraDirettore Sanitario

Presidente del Comitato Educazione Sanitaria

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L’obiettivo di questo opuscolo è quello di fornire delle in-formazioni utili riguardo al trattamento farmacologico cui Lei sarà sottoposto, in modo da ridurre l’ansia e la paura derivanti da nozioni errate o parziali.

Che cos’è il Rituximab (Mabthera/IDEC)?

Il Rituximab appartiene a una classe di farmaci defi-niti anticorpi monoclonali. Gli anticorpi sono sostanze prodotte dal sistema immunitario delle specie animali e sono deputati al riconoscimento di alcune sostanze presenti sulla superficie delle cellule estranee all’orga-nismo. L’interazione anticorpo-cellula estranea stimola il sistema immunitario a reagire contro la cellula stessa, con l’obiettivo di distruggerla. Il rituximab è un anti-corpo sintetizzato in laboratorio e reso simile a quelli umani. Esso riconosce e si lega selettivamente ad una sostanza presente prevalentemente sulla superficie del-le cellule tumorali di alcuni linfomi. L’interazione inne-sca una serie di reazioni che determinano la morte della cellula tumorale. Questo farmaco può essere somministrato da solo o in associazione ad un trattamento chemioterapico, se-condo il tipo di linfoma e delle sue caratteristiche che saranno (o sono state) discusse con il suo medico di riferimento.

Modalità di somministrazione

La somministrazione del rituximab avviene per via endo-venosa (ev). È un farmaco solitamente ben tollerato e può essere somministrato sia in regime ambulatoriale che in regime di ricovero.L’infusione del farmaco viene preceduta da una premedi-cazione composta da antistaminici e cortisonici per pre-venire eventuali reazioni allergiche. La sonnolenza che lei potrà avvertire durante la terapia è un effetto collaterale conosciuto degli antistaminici.

Nel corso della somministrazione il personale infermieri-stico verificherà periodicamente la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.L’infusione del farmaco inizia con una prima velocità per 30-60 minuti. In assenza di effetti collaterali, la velocità viene raddoppiata fino al termine della terapia.

La durata dell’infusione può variare da 90 minuti a 120 minuti, e può pro-lungarsi ulteriormente in caso di effetti collaterali (v. dopo). A questi tempi di somministrazione an-dranno aggiunti i tempi di attesa necessari per il prelievo ematico e per il relativo esito, la visita e la preparazione di farmaci.

La Terapia

La somministrazione di rituximab come monoterapia (quin-di senza chemioterapia) prevede una prima fase in cui il farmaco viene somministrato una volta alla settimana, per 4 settimane.

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Dopo circa 4 settimane dall’ultima somministrazione, Lei effettuerà una rivalutazione della malattia nelle modalità che verranno concordate con il suo medico di riferimento. In caso di esito favorevole, seguirà la seconda fase in cui il farmaco viene somministrato 1 volta al mese o ogni 2 mesi, per almeno 4 (ma anche più) somministrazioni totali.Se Lei venisse arruolato/a in un protocollo di studio, i tempi di somministrazione potrebbero essere diversi e le verranno opportunamente illustrati dal suo medico di riferimento.

Potenziali effetti collaterali

Le reazioni alla terapia variano da individuo a individuo. Non necessariamente gli effetti collaterali descritti nel Profilo Farmacologico interesseranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento.Si ricordi di informare il medico qualora si dovesse veri-ficare un evento non atteso che Lei ritiene correlato alla terapia, anche quando tale evento non è riportato tra quel-li di seguito elencati. Non abbia timore di rivolgersi al medico o al personale infermieristico per informazioni o chiarimenti.

Reazione allergica

Poiché il rtuximab è un anticorpo simile, ma non identi-co a quelli umani, l’organismo potrebbe reagisce contro l’anticorpo stesso con l’obiettivo di neutralizzarlo, deter-minando così una reazione allergica molto varia come tipo di disturbi e intensità. Tali sintomi compaiono prevalente-mente nel corso della prima somministrazione, e tendono ad essere rari in quelle successive. I segni di una reazione allergica possono includere rash cutaneo, prurito (loca-lizzato o generalizzato), brividi, rossore al viso, vertigini, tosse, febbre, difficoltà respiratoria, agitazione, gonfiore alla lingua ed alla gola e irritazione della mucosa nasale.

Per ridurre la probabilità di sviluppare una reazione aller-gica, la somministrazione del Rituximab è preceduta da antistaminici e cortisonici; sarà pertanto opportuno infor-mare il medico e l’infermiera della comparsa di qualunque sintomo precedentemente segnalato. In caso di reazione allergica l’infusione del farmaco verrà sospesa sino alla regressione completa dei disturbi presentati e successiva-mente ripresa ad una velocità inferiore.

Sintomi simil-influenzali

Durante la somministrazione potrebbero comparire mal di testa, dolori osteomuscolari, debolezza e febbre. Tali sintomi sono di solito temporanei e regrediscono con la somministrazione di tachipirina.

Alterazioni della Pressione Arteriosa

La sua pressione arteriosa sarà regolarmente controllata durante l’infusione, poiché potrebbe cambiare nel corso della terapia; come conseguenza Lei potrebbe avvertire un senso di vertigini o di nausea.Se assume farmaci per la pressione arteriosa sarà oppor-tuno informare il medico o l’infermiera di riferimento.

Nausea e vomito

La nausea e il vomito sono sintomi rari e sono ben con-trollati da farmaci molto efficaci, che potranno, nel caso, essere prescritti.

Dolore nelle sedi di malattia

Nel caso della terapia le sedi di malattia potrebbero di-ventare dolenti per la reazione infiammatoria conseguente alla somministrazione del farmaco. Gli antidolorifici sono efficaci nel controllare questo disturbo.

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Tossicità ematologica

Il midollo osseo è un tessuto presente in alcune ossa e dà origine alle cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine). La terapia è in grado di interferire con la normale funzionalità di questo tessuto. Prima di ogni somministrazione sarete comunque sottoposti ad esami del sangue per verificare che i valori siano entro i limiti della norma. In presenza di un numero troppo basso di cellule del sangue potrebbe essere necessario rimandare il trattamento.

Leucopenia La leucopenia è la diminuzione del numero di globuli bian-chi (le cellule del sangue che combattono le infezioni); può indurre una maggiore suscettibilità alle infezioni (ad esem-pio mal di gola, tosse, comparsa di brividi, febbre o altri sintomi). La temperatura corporea normalmente è di 36-37°C. Se la temperatura dovesse essere superiore a 38°C è bene contattare il suo medico di riferimento. Inoltre è sempre consigliabile:• Evitare il contatto o la vicinanza con persone che

hanno infezioni in atto (ad es. raffreddore) o che hanno da poco ricevuto una vaccinazione (per esem-pio i bambini).

• Evitare luoghi affollati, surriscaldati o dotati di im-pianti di aria condizionata. È consigliabile, per esem-pio, recarsi al supermercato o al cinema durante le ore in cui c’è meno gente.

• Aver cura della propria igiene personale• Mantenere un’accurata igiene della bocca: lavare i

denti dopo ogni pasto, la sera prima andare a letto, usare uno spazzolino morbido, sciacquare la bocca con collutori non alcolici.

A: Globuli rossiB: Globuli bianchiC: Piastrine

AnemiaL’emoglobina è una proteina nei globuli rossi, deputata al trasporto di ossigeno in tutti i tessuti. L’anemia è una riduzione del numero dei globuli rossi (e quindi dell’emo-globina), e può manifestarsi con pallore, stanchezza, apa-tia, cefalea, e di stordimento, di difficoltà respiratoria o di cardiopalmo o di battito cardiaco accelerato. In questi casi potrebbe essere necessaria una terapia mira-ta o una trasfusione di sangue per correggere rapidamente questo evento.

Stanchezza

A volte la normale attività quotidiana potrebbe farla sentire più stanco del solito. La stan-chezza potrebbe essere determinata dai farmaci che noi somministriamo o esse-re conseguenza dello stress. Pertanto, non potendo proporre un rimedio sem-pre adeguato, cerchi di riposare ogni volta che ne avverte la necessità.

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Ulteriori informazioni

CuoreAlcune patologie cardiache possono controindicare la somministrazione del farmaco. Pertanto sarebbe opportu-no, nel caso in cui lei avesse avuto problematiche di que-sto tipo, informare il suo medico di riferimento e portare in visione l’eventuale documentazione medica.

Contraccezione Non è consigliato iniziare una gravidanza o decidere di concepire un figlio durante la chemioterapia e per un periodo di tempo successivo. Potrà chiedere al medico ulteriori informazioni e consigli per la contraccezione.

Altri farmaciInformi i medici riguardo eventuali terapie concomitanti che sta assumendo.

Se lei non desiderasse ricevere questo trattamentoSe lei non volesse sottoporsi a questo trattamento, informi i medici il prima possibile, in modo che le conseguenze ed eventuali altre opzioni terapeutiche possano essere di-scusse con lei.

Recapiti telefonici:

Segretaria Divisione di T +39 02 57489.538Ematoncologia F +39 02 94379.219 Lunedì – Venerdì 08.00 – 17.00

Reparto di Ematoncologia T +39 02 57489.642 Lunedì – Venerdì 17.00 – 08.00

Centralino T +39 02 57489.1Sabato/ Domenica/ Festivi (medico di guardia)

Non esiti a contattarci se dovesse avere bisogno di ulte-riori informazioni o desiderasse ulteriori chiarimenti.

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La divisione di ematoncologia

• Direttore Dott. Giovanni Martinelli E [email protected]• Direttori di Unità Dott. Fedro Peccatori E [email protected]• Vice Direttori Dott.ssa Alessandra Alietti E [email protected] Dott.ssa Emilia Cocorocchio E [email protected] Dott. Daniele Laszlo E [email protected] Dott. Rocco Pastano E [email protected] Dott. Alberto Agazzi

E [email protected] • Assistenti Dott.ssa Simona Bassi E [email protected] Dott.ssa Paola Bertazzoni

E [email protected] Dott.ssa Federica Gigli E [email protected] Dott.ssa Anna Vanazzi E [email protected]• Borsisti Dott. Angelo Gardellini E [email protected] Dott. Luca Nassi E [email protected] Dott.ssa Simona Sammassimo E [email protected]• Coordinatore infermieristico Laura Orlando E [email protected]

Note

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Note

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IEO Booklets

1 Leucaferesi 2 La radioterapia 3 Gestione della PEG 4 Lavaggio Port 5 La stomatite 6 Il drenaggio 7 Preparazione all’intervento chirurgico 8 Derivazione urinaria - Indiana Pouch9 Neovescica ileale ortotopica10 Laringectomia 11 Gestione delle urostomie12 Igiene e cura della cannula per il paziente sottoposto ad tracheostomia13 Il port 14 La nausea ed il vomito15 Linfedema agli arti superiori16 Agobiopsia mammaria (Tru Cut)17 Guida all’autocateterismo18 Riabilitazione della deglutizione dopo chirurgia oro - faringea19 Radiologia Interventistica20 Codice rosso: il paziente in isolamento totale21 Terapia radiante della pelvi e nutrizione22 Neovescica ileale e nutrizione23 Riabilitazione motoria dopo interventi di Chirurgia Cervico Facciale24 Preparazione e conservazione degli alimenti25 Codice Rosso: Isolamento totale per visitatori26 Codice Giallo: Isolamento parziale27 Codice Rosso: Isolamento totale28 Alimentazione nel periodo di isolamento per i pazienti29 Codice Giallo: Isolamento parziale per i visitatori30 La ricostruzione mammaria31 Il ricovero in Senologia32 Il ritorno a casa 33 Gestione della digiunostomia nutrizionale34 Il trattamento del dolore postoperatorio35 La nutrizione durante il trattamento oncologico36 Returning Home a Guide for patients37 La salute dei denti e della bocca nel paziente oncologico38 Riabilitazione motoria dopo intervento chirurgico al seno39 Novità nello screening cervicale40 Riabilitazione motoria dopo biopsia del linfonodo sentinella

Per ulteriori informazioni www.ieo.it

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41 La radioterapia esterna in senologia42 La biopsia al linfonodo sentinella 43 Promemoria intervento cervicale di laserconizzazione o LEEP44 Nuove metodiche di radioterapia intraoperatoria in senologia45 Biopsia linfonodo sentinella in anestesia locale46 Studi pre-chirurgici di farmacoprevenzione in senologia47 Promemoria intervento laser cervicale48 Il ricovero in terapia intensiva49 L’ormonoterapia e la terapia biologica50 Informazioni sullo schema di Chemioterapia Ibrido51 Informazioni sullo schema di terapia Rituximab52 Informazioni sullo schema di Chemioterapia Chop 53 Informazioni sullo schema di Chemioterapia R-Chop 54 Informazioni sullo schema di Chemioterapia VBM55 Informazioni sullo schema di Chemioterapia Acod56 Informazioni sullo schema di Chemioterapia R-Acod57 Come affrontare il problema della perdita dei capelli58 Gestione dell’elastometro59 Il PICC Catetere Venoso Centrale ad inserzione periferica60 Come aumentare l’apporto calorico della dieta61 Alterazione dell’alvo e Nutrizione62 Subocclusione intestinale e Nutrizione63 L’Isteroscopia Diagnostica-Operativa64 La Brachiterapia prostatica con impianto permanente di semi radioattivi65 Biopsia Ossea e Aspirato Midollare66 Tiroidectomia67 Chirurgia Robotica

CSE

DO 3

255

A

#51

IEO Istituto Europeo di OncologiaVia Ripamonti 435 20141 Milano

T +39 02 57489.1 F +39 02 57489.208E [email protected] W www.ieo.it

Con il contributo delComitato Educazione, Supporto ed Educazione Sanitaria

A cura dellaDivisione di Ematoncologia

Lo IEO è accreditato


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