Upload
buidung
View
212
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3. Reazioni organiche
Giuseppe G. Carbonara
1.Terminologia, energie e velocità, classificazione
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.0 Reazioni organiche
I. Terminologia, energie e velocità, classificazione II. Reazioni Nucleofiliche:
I. al carbonio saturo (sostituzioni) II. al carbonile (addizioni, sostituzioni) III. aromatiche (sostituzioni)
III. Reazioni di Eliminazione IV. Reazioni Elettrofiliche
I. a legami multipli (addizioni) II. a composti aromatici
V. Trasposizioni molecolari (cenni) VI. Reazioni radicaliche (cenni) VII. Sintesi organiche
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 2
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Terminologia −Reazione chimica: una trasformazione che causa una variazione di composizione,
costituzione e/o configurazione di un composto (indicato come reagente o substrato).
−Reagente o Substrato(i): composto organico che subisce una variazione nella reazione chimica. In una reazione chimica possono essere coinvolti altri composti e specie reattive comuni (Reattvi). Spesso il substrato (ma non sempre) è la molecola più complessa o di dimensioni maggiori del sistema di reazione.
−Reattivo: in molte reazioni chimiche è la controparte reattiva del substrato. Può essere organico o inorganico, di piccole o grandi dimensioni, gas, liquido o solido. Il reattivo può essere incorporato completamente, in parte o per niente nel prodotto finale.
−Prodotto(i): è la forma finale che assume il substrato principale della reazione.
−Condizioni di reazione: sono le condizioni, quali temperatura, pressione, catalizzatori e solvente, dell’ambiente in cui la reazione progredisce in modo ottimale.
I catalizzatori sono sostanze che accelerano la velocità di una reazione chimica senza essere consumati essi stessi o diventare parte del prodotto di reazione; inoltre, non cambiano le posizioni dell’equilibrio.
−Le reazioni sono comunemente scritte sotto forma di equazione:
condizionidi reazione
+
substrato(i) + reattivo(i) prodotto(i)
A B F G
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 3
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Terminologia − Reazione a più stadi: la trasformazione del substrato(i) nel prodotto(i) può
avvenire in più stadi, attraverso la formazione di intermedi labili che si distruggono per dare il prodotto(i).
−Reazioni competitive: gli intermedi labili possono trasformarsi in modi diversi mediante reazioni che competono con quella principale e che portano a prodotti secondari o sottoprodotti.
condizionidi reazione
+
int
substrato(i) + reattivo(i) prodotto(iermedio )
A B D F G
condizionidi reazione
+
substrato(i) + reattivo(i) prodotto(i)intermedio
A B F G
D
+ sottoprodotto (i)
H I
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 4
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
−Meccanismo: è la sequenza dettagliata dei singoli stadi delle reazioni elementari attraverso cui avviene la trasformazione chimica globale; tali stadi riguardano sia il flusso di elettroni tra il substrato e il reattivo sia il momento in cui si ha la rottura e la formazione dei legami.
− Poichè le reazioni chimiche comportano la rottura e la formazione di legami, per comprenderne
il meccanismo è essenziale evidenziare il movimento degli elettroni di valenza di legame e di non-legame.
− Tale movimento è evidenziato utilizzando frecce ricurve a punta per lo spostamento di un doppietto elettronico e, invece, frecce ad amo per lo spostamento di elettroni singoli.
− La scissione e la formazione dei legami può avvenire in stadi distinti e separati mediante la formazione di intermedi di reazione (ioni, radicali), oppure la formazione progressiva di un nuovo legame avviene mentre si indebolisce il vecchio (meccanismo concertato, es. SN2).
− Velocità di reazione: alcune reazioni procedono molto rapidamente, mentre altre sono così lente che normalmente non si osservano. Le variabili che influenzano la velocità di reazione sono la temperatura (di solito le reazioni sono più veloci ad una temperatura superiore), il solvente e la concentrazione del(i) substrato(i)/reattivo(i).
− Lo studio del modo in cui le concentrazioni di substrato e rattivo influenzano il meccanismo di reazione è chiamato cinetica chimica e permette di determinare la costante di equilibrio K di una reazione A + BDC + D.
3.1 Reazioni organiche Terminologia
HH
H
BrOH
H
H
H
BrOH-
-
++
H
H
H
OH Br-+
Esempio: schema del meccanimo della reazione di Sostituzione Nucleofila Bimolecolare SN2
stato di transizione A + B C + D
reagenti prodotti
DK
B
C
A
per K > 1 favoriti i prodotti per K < 1 favoriti i reagenti
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 5
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Fattori che influenzano le reazioni ‒ Variazioni di energia: l'energia potenziale E di un sistema reagente, in cui si scindono vecchi
legami e se ne formano nuovi, varia mentre la reazione procede. La variazione di energia (DE) complessiva può essere esotermica (se viene rilasciata energia) o endotermica (se deve essere fornita energia);
‒ Per avviare la reazione di solito bisogna fornire anche una certa quantità di energia di attivazione (DE‡), che corrisponde all’energia necessaria per permettere ai reagenti di raggiungere lo stato di transizione.
‒ Lo stato di transizione di una reazione chimica è una configurazione (disposizione) spaziale particolare che i reagenti assumono lungo le coordinate di reazione. In tale stato i reagenti sono orientati in modo ottimale tra di loro e allo stesso corrisponde l’energia più alta. Per una reazione irreversibile le molecole dei reagenti procedono sempre verso la formazione dei prodotti.
reazione esotermica a singlo stadio
en
erg
ia
DE‡
coordinate di reazione
stato di transizione
prodotti
DE
reagenti
reazione endotermica a singlo stadio
en
erg
ia
coordinate di reazione
stato di transizione
prodotti
DE‡
+DE
reagenti
reazione esotermica a doppio stadio
en
erg
ia
coordinate di reazione
reagenti
intermedi
prodotti
DE1‡
DE2‡
DE‡
totale
DE
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 6
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Fattori che influenzano le reazioni ‒ La variazione di energia di una reazione chimica può essere determinata in base ai valori
standard delle energie di legame e, come regola generale, si può osservare che i composti più stabili hanno legami covalenti più forti, rispetto ai composti che includono legami deboli.
‒ La termodinamica studia la trasformazione dell’energia da un sistema all’altro. L’energia termica o il contenuto di calore che varia nel sistema è detto entalpia (simbolo H).
‒ La variazione di entalpia in una trasformazione chimica è indicata come ΔH ed è definita come la differenza tra Hprodotti – Hreagenti (Hlegami formati – Hlegami scissi).
‒ Pertanto le reazioni esotermiche hanno un ΔH negativo e le reazioni endotermiche hanno un ΔH positivo.
DH = - [S(Hlegami prodotti) - S(Hlegami reagenti)] =
- [(384 + 444) - (396 + 238)] =
-194 kcal/mol
H-C 99 C-C 83 C=C 146 C≡C 200
H-N 93 C-N 73 C=N 147 C≡N 213
H-O 111 C-O 86 C=O 179 C=O 192
in CO2
H-S 83 C-S 65 C=S 128
N-N 39 N=N 100
N-O 53 N=O 145
O-O 35 O=O 119
S-S 54
F–F 36,6 C-F 116
Cl–Cl 58 C-Cl 81
Br–Br 46 C-Br 68
I-I 36 C-I 51
Entalpie (energie) standard di legame (kcal/mol)
Esempio: combustione del metano
CH4 + 2O2 g CO2 + 2H2O
en
talp
ia H
coordinate di reazione
reagenti
prodotti
A + B
DH
C, H, N, O, ecc. stato atomico
C + D
C + D
prodotti
+ O2
+DH
+ O2
CO2 + 2H2O
legami covalenti scissi
4 C-H + 2 O=O
legami covalenti formati
2 C=O + 4 O-H
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 7
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Fattori che influenzano le reazioni
‒ Effetti elettronici: la distribuzione degli elettroni ai siti di reazione (gruppi funzionali) è un fattore particolarmente importante.
‒ Specie o gruppi carenti di elettroni, che possono o meno essere carichi positivamente, sono attaccate da specie o gruppi ricchi di elettroni, che possono o meno essere caricati negativamente. Queste specie sono indicate, rispettivamente, come elettrofili e nucleofili. In generale, gli opposti si attraggono e i simili si respingono.
La distribuzione di carica in una molecola di solito è la risultante di due effetti che interagiscono:
- effetto induttivo (-I elettron-attrattore, +I elettron-donatore): dovuto alla polarizzazione della nuvola elettronica dei legami s, causata dalle differenze di elettronegatività che esistono tra gli atomi (o gruppi) che formano i legami in una molecola; si indebolisce rapidamente con la distanza;
- effetto mesomerico o di risonanza (-M elettron-attrattore, +M elettron-donatore): dovuto alla polarizzazione degli elettroni p nella molecola attraverso i legami p coniugati; è trasmesso anche a distanza.
F
F
F O H
OH
H
H O H
O
<<<<<
+++
<
++
+
<+
++
pKa = 0 pKa = 4,75
effetto induttivo
effetto mesomerico
CH2
H
OH
O
++
CH2 +
H
OH
O-
++
+
<<<
CH3
X<<<<<
+++
<
+
++
-I (gdecrescente) +I (gdecrescente)
-F > -OR > -NR2 -N- > R-O-
-O+R2 > -N+R3
-C(CH3)3 > -CH(CH3)2 > -CH2CH3 > -CH3
(piccole differenze)
-F > -Cl > -Br > -I
≡N > =NR > -NR2
-C≡C- > fenil- > C=C
-M (gdecrescente) +M (gdecrescente)
C=N+R2 > C=NR -O+R2 > -OR > -O-
C=O > C=NR > C=CR2 -NR2 > -OR > -F
-C≡C- > -C≡N -F > -Cl > -Br > -I
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 8
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Fattori che influenzano le reazioni
‒ Effetti sterici: la nuvola elettronica degli atomi o di gruppi che si trovano vicini all’interno di una molecola causa un ingombro sterico sfavorevole, dovuto alle repulsioni elettrostatiche di van der Waals. Tale ingombro sterico può influenzare sia gli equilibri conformazionali sia destabilizzare gli stati di transizione delle reazioni.
‒ Effetti stereoelettronici: in molte reazioni gli orbitali atomici o molecolari interagiscono in modo da presentare un allineamento configurazionale o geometrico ottimale. La mancanza di tale allineamento inibisce la reazione.
Igombro sterico
H
H
H
Br+
H
H
H
SN Br-+S
-N
CH3
CH3
CH3
Br+
CH3
CH3
CH3
SN Br-+S
-N
Effetti stereoelettronici
CH3
H
ClH
H
H
CH3CH3
HH
Cl
H
HCl
CH3KOH
alcol(lenta)
(1R,2R)-1-cloro-2-metilcicloesano
isomero trans
CH3
Cl
HH
H
H
CH3CH3
HCl
H
H
HCl
CH3KOH
alcol(veloce)
(1R,2S)-1-cloro-2-metilcicloesano
isomero cis
CH3
+
trans diassiale
trans diassiale
prodottoprincipale
Ione tiocianato
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 9
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Fattori che influenzano le reazioni
‒ Effetti del solvente: la maggior parte delle reazioni è condotta in soluzione e pertanto il solvente selezionato per una data reazione può esercitare una forte influenza sul suo decorso.
‒ Poiché i solventi sono sostanze chimiche, in condizioni adeguate possono anch’essi reagire chimicamente.
‒ Proprietà dei solventi.
‒ Macroscopiche: costante dielettrica e (capacità di separare due cariche di segno opposto per solvatazione) g dipende dalla presenza di un dipolo molecolare permanente o dalla polarizzabilità della nuvola elettronica molecolare.
‒ Microscopiche: hanno effetto sull’energia dei reagenti e degli stati di transizione.
a) se solvatano fortemente lo stato di transizione g aumentano la reattività
b) se solvatano fortemente lo stato fondamentale g diminuiscono la reattività
c) solventi polari aprotici g aumentano la nucleofilicità degli anioni (favoriscono la dissoluzione)
d) solventi apolari aprotici g diminuiscono la nucleofilicità degli anioni (favoriscono l’aggregazione delle coppie ioniche)
e) solventi polari protici g diminuiscono la nucleofilicità degli anioni (favoriscono la dissoluzione per formazione di legami idrogeno)
Tipo di reazione Effetto del solvente
A- + B+ g A---B + g A-B Favorita da solventi non polari
A-B g A---B + g A- + B+ Favorita da solventi polari
A + B g A-B g A-B Abbastanza insensibile alla polarità del solvente
A-B+ g A--+--B g A + B+ Leggermente favorita da solventi polari
A + B+ g A--+--B g A-B+ Leggermente favorita da solventi non polari
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 10
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Variazioni strutturali e caratteristiche stereochimiche
−Regioselettività Una reazione è regioselettiva quando un prodotto si ottiene preferenzialmente rispetto a uno o piu’ prodotti. Es. addizione di HBr al but-1-ene.
−Stereoselettività Una reazione si dice stereoselettiva quando uno stereoisomero si forma preferenzialmente rispetto ad altri stereoisomeri possibili. Es. addizione di bromo al cicloesene.
3.1 Reazioni organiche
prodotto principale
o
cis trans Br
Br
BrBr
CH3CH2CH=CH2 + HBr CH3CH2CHBrCH3 non
CH3CH2CH2CH2Br
addizione regioselettiva
H
H
addizione stereoselettiva
Br
Br
H
HBr2
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 11
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Variazioni strutturali e caratteristiche stereochimiche −Stereospecificità
Una reazione si dice stereospecifica quando substrati stereoisomerici reagiscono in modo
diverso.
Es. reazione degli enantiomeri del 2-bromobutano con sodio metiolato NaSCH3.
Es. prodotti che si formano con velocità diverse (1)
Es. reazioni che portano a prodotti diversi per vie diverse (2)
H5C2
H
CH3
BrS-
CH3 +
C2H5
H
CH3
SCH3 Br-+
(2R)-2-bromobutano
alcol
(2S)-2-(metilsolfanil)butanoo (2S)-2-(metiltio)butano
CH3
H
H5C2
BrS-
CH3 +
CH3
H
C2H5
SCH3 Br-+
(2S)-2-bromobutano
alcol
(2R)-2-(metilsolfanil)butanoo (2R)-2-(metiltio)butano
sostituzioni stereospecifiche
1
2
Br
CH3
CH3
CH3 HH
cis-1-bromo-4-tert-butilcicloesano
KOH, alcol
veloce CH3
CH3
CH3
(4R,S)-4-tert-butilcicloesene
CH3
CH3
CH3
Br
HH
trans-1-bromo-4-tert-butilcicloesano
KOH, alcol
lenta
Br
CH3
HH
Br
CH3
H
H
(1R,2S)-1-bromo-2-metilcicloesano
KOH
alcolCH3
1-metilcicloesene
cis
eliminazioni stereospecifiche
H
CH3
BrH
HH
CH3
H
Br
H
(1S,2S)-1-bromo-2-metilcicloesano
KOH
alcolCH3
trans(3R)-3-metilcicloesene
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 12
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Variazioni strutturali e caratteristiche stereochimiche ‒ Dal punto di vista delle conseguenze stereochimiche derivanti dalla loro trasformazione, i
composti organici possono essere classificati in non prochirali e prochirali.
‒ Si definiscono non prochirali i composti che possiedono un piano di simmetria s ed un asse C2 che per reazione con un reattivo achirale danno composti achirali.
3.1 Reazioni organiche
OHOH
H H
Substrati non-prochirali con piano di simmetria s + asse C2
Prodotti achirali
HX
C2
XOH
H H
CH3 CH3
O
H2
C2
CH3 CH3
OH H
s s
HH
H H
R-C(O)OOH
C2
O
s
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 13
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Variazioni strutturali e caratteristiche stereochimiche Si definiscono composti pro-chirali quelli che possiedono solo un piano di simmetria s e che per
reazione:
− con un reattivo achirale danno composti chirali racemici;
− con un reattivo chirale danno un eccesso di uno dei due antipodi (sintesi asimmetrica).
OHOH
OH H
Substrati prochirali con un piano di simmetria s
Prodotti chirali
HX
CH3
O
CH3
H2
OH H
OH X
s s
HCH3
H H
R-C(O)OOH
O
CH3
s
OH H
X OH
O
CH3CH3
CH3
OH H
CH3
CH3
OHH
3.1 Reazioni organiche
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 14
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Variazioni strutturali e caratteristiche stereochimiche Se il substrato della reazione è chirale, anche se reagisce con un reattivo achirale per formare
un nuovo centro di asimmetria, nel prodotto della reazione vi sarà un eccesso delle due configurazioni (reazione stereoselettiva) causato dal centro di asimmetria già esistente (regola di Cram).
Se il substrato è prochirale e il reattivo chirale è un sistema biologico (es. un enzima) si ha una stereoselettività molto alta che porta ad un solo antipodo.
3.1 Reazioni organiche
ATP = adenosintrifosfato
H
O
CH3
H5C6
H
(2S)-2-fenilpropanale
CH3-Mg+Br-
ATP-Mg + ADP-Mg
OHH
OH OH
glicerolo
OHH
OHP
O
OHOH
O
S
Reattivo di Grignard
Diversi passaggi
CH3
OH
CH3
H5C6
H
H
(2R,3S)-3-fenilbutan-2-olo
+ -
+
-
prodotto
principale
glicerolo chinasi
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 15
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 16
specie cariche specie neutre
Intermedi di reazione
− In una reazione organica la trasformazione del substrato(i) nel prodotto(i) può avvenire in più
stadi, attraverso la formazione di intermedi labili o instabili che si distruggono per dare il prodotto(i).
− Gli intermedi, eccetto casi particolari, non possono essere facilmente isolati in quanto sono
rappresentati da specie reattive transitorie, presenti in molte reazioni, indicate come intermedi reattivi.
3.1 Reazioni organiche
condizionidi reazione
+
substrato(i) + reattivo(i) prodotto(intermedi i)o
A B D F G
Elettrofilo: un atomo, ione o molecola poveri di
elettroni che hanno affinità per una coppia di elettroni
e che si legano a una base o a un nucleofilo.
Nucleofilo: un atomo, ione o molecola che ha una
coppia di elettroni che può essere donata a un
elettrofilo (o acido di Lewis).
carbocatione, planare es. catione metile CH3
+ carbanione, piramidale es. anione metile CH3:-
radicale libero, forma intermedia planare/piramidale
es. radicale metile CH3●
carbene stato di singoletto/tripletto
forma planare es. metilene CH2:
elettrofilo nucleofilo
specie elettron-deficiente, non subisce attacco
nucleofilo
specie elettron-deficiente, prevalente carattere
elettrofilo
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Tipi di processi
−Un legame covalente può essere scisso:
− omoliticamente, quando gli elettroni del legame vengono acquisiti dai due frammenti molecolari derivanti dalla scissione
− eteroliticamente, quando il legame si scinde in modo che il doppietto elettronico è acquisito da uno solo dei due frammenti molecolari che formano il legame
3.1 I Reazioni organiche
X—Y X. + .Y Radicali (reazioni radicaliche)
X—Y X+ + -:Y Ioni (reazioni ioniche)
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 17
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Tipi di processi Reazioni radicaliche
− Es. Clorurazione del metano
− La clorurazione del metano in fase gassosa, per esposizione alla luce solare, è una reazione esplosiva che produce una miscela di prodotti clorurati e acido cloridrico: procede attraverso la formazione di specie neutre radicaliche.
− La reazione avviene mediante un processo a catena costituito da diverse fasi:
1) Inizio catena: la reazione è iniziata fornendo energia sotto forma di calore o di luce. Il debole legame Cl-Cl si scinde omoliticamente per dare due atomi di cloro.
2) Propagazione della catena: in queste due reazioni gli intermedi radicalici estraggono un atomo delle molecole dei reagenti. Se un atomo di cloro estrae un atomo di idrogeno dal metano nella prima fase, il risultante radicale metile causa la scissione di una molecola di Cl2 rigenerando un atomo di cloro.
3) Terminazione: una reazione a catena può continuare fino a quando uno o entrambi i reagenti vengono consumati. In pratica tali reazioni si fermano prima del completamento e devono essere riavviate. Questo accade ogni volta che due intermedi radicalici si incontrano e si combinano per dare una molecola stabile, così da chiudere la catena di reazioni non essendo più presenti specie radicaliche reattive.
3.1 Reazioni organiche
X—Y X. + .Y
CH4 + Cl2 CH3Cl + CH2Cl2 + CCl4 + HCl hn o Dt o perossidi
Cl ClDT o hn
Cl+CH3 H
Cl+
ClHCH3 H +
CH3 H Cl Cl+ CH3 Cl + Cl
Cl
Cl+Cl Cl Cl
CH3 H CH3 ClCl+
CH3 H CH3 CH3+ CH3H
inizio catena
p
r
o
p
a
g
a
-
z
i
o
n
e
t
e
r
m
i
n
a
z
i
o
n
e
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 18
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Tipi di processi Reazioni ioniche
− Sostituzione. La reazione di sostituzione può essere distinta in tre fasi.
1) equilibrio acido-base, in cui HCl protona l'atomo di ossigeno dell’alcol;
2) l'acido coniugato derivante perde acqua per dare un carbocatione intermedio;
3) il carbocatione elettrofilo si combina col nucleofilo (anione cloruro) per dare il prodotto finale di sostituzione del gruppo –OH con -Cl.
− Addizione. La reazione di addizione può essere distinta in due fasi.
1) equilibrio acido-base, gli elettroni p del doppio legame C=C funzionano come una base;
2) l'acido coniugato risultante è un carbocatione elettrofilo che si combina con l'anione nucleofilo bromuro.
3.1 I Reazioni organiche
X—Y X+ + -:Y Ioni (reazioni ioniche)
acido
coniugato
base
coniugata elettrofilo nucleofilo
elettrofilo nucleofilo
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 19
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Tipi di processi Reazioni ioniche
− Eliminazione. La reazione avviene in un solo stadio. L’attacco iniziale può essere visto come una reazione acido-base, in cui lo ione idrossido funziona da base e l’idrogeno in posizione beta del cloruro alchilico si comporta da acido.
− Riarrangiamento o Trasposizione. Gli esempi riportati rappresentano una classe importante di riarrangiamento chiamata tautomeria, e in modo specifico la tautomeria cheto-enolica.
La tautomeria puè essere considerata come una reazione acido-base intramolecolare.
I tautomeri sono isomeri costituzionali che si interconvertono rapidamente, distinguibili per la diversa posizione dell’atomo labile di idrogeno (colorato in rosso) e del doppio legame.
L’equilibrio tra i tautomeri spesso favorisce in modo prevalente uno degli isomeri (per l’acetone, il tautomero cheto è il 99.999%).
Gli equilibri tautomerici sono catalizzati da tracce di acidi o di basi.
‒ Trasposizioni dello scheletro.
3.1 Reazioni organiche
X—Y X+ + -:Y Ioni
(CH3)3CCH=CH2 + HCl (CH3)2C=C(CH3)2 + HCl
acido base
tautomero
cheto
tautomero
enolo
tautomero
immina
tautomero
enammina
tautomero
nitroso
tautomero
ossima
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 20
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Aumenta il numero di gruppi legati al carbonio, aumentano i legami s a scapito di quelli p. La saturazione aumenta.
Si ha una diminuzione del numero di gruppi legati al carbonio, aumentano i legami p e si riducono quelli s. L’insaturazione aumenta.
Lo scheletro subisce una modificazione interna producendo un isomero. Il numero di legami non cambia.
3.1 Reazioni organiche Classificazione: variazioni strutturali
Classi di reazione
Un atomo o un gruppo legato a un atomo di carbonio è allontanato ed è sostituito da un altro atomo o gruppo. Il numero di legami non cambia.
SOSTITUZIONE ADDIZIONE
ELIMINAZIONE TRASPOSIZIONE
CH3CH2OH + HBr CH3CH2Br + HOH CH2=CH2 + Br2 BrCH2CH2Br
HCH2CH2Br + NaOH CH2=CH2 + HOH + NaBr (CH3)3CCH=CH2 + HCl (CH3)2C=C(CH3)2 + HCl
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 21
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
3.1 Reazioni organiche Classificazione: variazioni strutturali − I tipi di reazione visti si verificano sia in sistemi alchilici o alchenici, sia i sistemi
insaturi contenenti ossigeno (C=O), azoto (C≡N), sistemi aromatici, ecc..
− Alcune reazioni possono derivare dalla combinazione di più reazioni.
Sostituzione al C=O Es. La reazione di un estere R-C(=O)OR’ con ammoniaca NH3 produce un’ammide
R-C(=O)NH2. Il prodotto finale è un prodotto di sostituzione al carbonile, che in realtà si ottiene a seguito di due reazioni sequenziali di addizione/eliminazione, mediante la formazione di intermedi labili tetravalenti.
Addizione al C≡N Es. La reazione di addizione di H2O a un nitrile R-C≡N per dare un’ammide R-C(=O)NH2 è una
reazione a due stadi costituita da una reazione lenta di addizione di acqua al triplo legame,
seguita da un rapido riarrangiamento o trasposizione di H (tautomeria) dall’atomo di ossigeno
all’azoto.
O
R OCH3 addizione
+ NH3
O
R O CH3
H
NH2
eliminazione
- CH3OH
O
R NH2
estere ammide
NRaddizione
+ H2OO
R
H
N Htautomeria
veloce
O
R NH2
nitrile ammide
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 22
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Per tipo di reazione: Ossidazione e Riduzione
3.1 Classificazione delle reazioni organiche
Gli atomi di cabonio possono avere uno stato di
ossidazione compreso tra – 4 (es. CH4) e + 4 (es. CO2) in
base al tipo di sostituenti .
In una molecola non è necessario determinare lo stato
di ossidazione di tutti gli atomi di carbonio presenti, ma
solo dei carboni coinvolti nella trasformazione.
In una reazione, per stabilire se un atomo di carbonio
subisce la variazione del suo stato di ossidazione
basta verificare la variazione del numero di legami con
gli idrogeni C-H e con gli atomi più elettronegativi
quali O, N, F, Cl, Br, I, e S. I legami con altri atomi di
carbonio sono tralasciati.
Se aumenta il numero di legami C-H e/o se
diminuisce il numero dei legami C-atomi
elettronegativi, il carbonio considerato si è ridotto (è in
uno stato di ossidazione più basso).
Se diminuisce il numero di legami C-H e/o se
aumenta il numero dei legami C-atomi
elettronegativi, il carbonio considerato si è ossidato (è
in uno stato di ossidazione più alto).
Se non si verifica alcuna variazione lo stato di
ossidazione non cambia (es. idrolisi dei nitrili).
Nei composti organo-litio (R-Li) e organo-magnesio
(R-MgX, reattivi di Grignard), in cui il legame è
polarizzato verso il carbonio più elettronegativo, il
carbonio più negativo è ridotto mentre il metallo più
positivo è ossidato.
NRaddizione
+ H2O
O
R NH2
nitrile ammide
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 23
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 24
Per Gruppo Funzionale ‒ I gruppi funzionali sono atomi o gruppi di atomi che mostrano una reattività caratteristica
quando vengono trattati con alcuni reattivi.
‒ Un particolare gruppo funzionale quando è presente in un composto mostrerà quasi sempre il suo comportamento chimico caratteristico. Pertanto, le reazioni organiche sono spesso organizzate in base ai gruppi funzionali.
3.1 Classificazione delle reazioni organiche
Classe Funzionale Formula Reazioni Caratteristiche
Alcani C–C, C–H Sostituzione (di H, in genere con Cl o Br, reazione radicalica) Combustione-ossidazione (conversione a CO2 e H2O)
Alcheni C=C–H Addizione Sostituzione (di H)
Alchini C≡C–H Addizione Sostituzione (di H)
Alogenuri Alchilici H–C–C–X Sostituzione (di X) Eliminazione (of HX)
Alcoli H–C–C–O–H Sostituzione (di H); Sostituzione (di OH) Eliminazione (di H2O); Ossidazione (eliminazione di 2H)
Eteri (alfa)C–O–R Sostituzione (di OR); Sostituzione (di H in alfa)
Ammine C–NRH Sostituzione (di H); Addizione (all’N); Ossidazione (di N)
Anello benzenico C6H6 Sostituzione (di H)
Aldeidi (alfa)C–CH=O Addizione (riduzione con H2) Sostituzione (di H o di H in alfa)
Chetoni (alfa)C–CR=O Addizione (riduzione con H2) Sostituzione (di H in alfa)
Acidi carbossilici (alfa)C–CO2H Sostituzione (di H); Sostituzione (di OH) Sostituzione (di H in alfa); Addizione (al C=O)
Derivati carbossilici (alfa)C–CZ=O (Z = OR, Cl, NHR, ecc.)
Sostituzione (di Z); Sostituzione (di H in alfa) Addizione (al C=O)
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Farmacia-SdF TECNICHE ERBORISTICHE
CHIMICA ORGANICA A.A. 2012-2013
Per meccanismo di reazione ‒ Le reazioni dei diversi gruppi funzionali possono quindi essere classificate in base alla variazione
del numero di legami, al tipo di scissione del legame, alla natura elettrofilica o nucleofilica del substrato, al numero di molecole che prendono parte allo stadio che determina la velocità di reazione [monomolecolari (1), bimolecolari (2), ecc.]
3.1 Classificazione delle reazioni organiche
Reazioni organiche Meccanismo
Omolotico Eterolitico (ionico)
Tipo Radicalico Nucleofilico Elettrofilico
Sostituzione (S) AB + C g AC + B
Alogenazione al C saturo
SN1 SN2
SN acilica SN aromatica
SE aromatica
Addizione (A) A + B g C
Addizione racicalica al doppio legame C=C
AN carbonilica AN C=C AN C≡C
AE C=C AE C≡C
Eliminazione (E) A g B + C
E 1 E 2
Reazioni acido-base Trasposizioni Cicloaddizioni Ossido-riduzioni (idrogenazioni e deidrogenazioni)
GC_FA-TE-ORG 3.1_12-13 - 25