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Tortohelie N. 25

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Lerede: “Depuratorenessun problema”I plichi con la raccolta di firme per l’ade-guamento del depuratore consortile in-spiegabilmente non arrivano in Comune, mentre il sindaco rincara la dose: “ Non mi risulta si siano verificati travasi”. (pagina 7)

San Gemiliano: un quartiere da valorizzareGli abitanti di San Gemiliano devono, in-vece, fare i conti da sempre con una situa-zione insopportabile. Convivono ancora con strade del secolo scorso, sono strade sterrate, senza marciapiedi e senza illumi-nazione. (pagina 5)

Il giorno del giudiziodi Salvatore SattaL’anonimo protagonista sentendosi vicino alla propria fine decide di tornare al paese natio: Nuoro. Un’opera che dopo più di 30 anni mostra tutta la sua contemporaneità.(pagina 11)

SportCultura

Politica CronacaEditoriale

Dopo l’incontro in Regione, la Sarin pubblica il bando per la cessione in locazione dei terreni dell’ex Staker, base d’asta 200.000.000 euro con vincolo dell’uso a deposito. La Saipem accetterà il prezzo esorbitante? La partita è ancora aperta e per risultati si dovrà aspettare il 5 dicembre. (pagina 2)

Ronde Rally d’Ogliastra, tutti in pistaRombano i motori in tutta la provincia!! Siamo tutti pronti al tanto atteso evento la seconda “Ronde Rally d’Ogliastra” che avrà luogo il 3 e 4 dicembre nei comuni di Ilbono, Elini, Lanusei, Arzana, Bari Sardo, Loceri e Tortolì. (pagina 10)

Equitalia ammazzal’OgliastraLe polemiche attorno a Equitalia aumentano ogni giorno di più, soprattutto in Sardegna. Nell’isola sono quasi 70 mila le imprese in-debitate con l’ente, per un totale di quattro milardi e duecento milioni di debiti. Anche l’Ogliastra è stata travolta dal fenomeno. Ma quante sono le aziende ogliastrine indebitate con Equitalia? I seguenti numeri si riferiscono alle province di Nuoro e Ogliastra, e sono molto pesanti: si par-la di quasi novemila aziende indebitate, per la precisione 8840, su 28 mila imprese attive nelle due province. Il debito totale è di più di 417 milioni di euro, ovvero una media di più di 47 mila euro per azienda. Cifre impressionanti e, secondo la Confesercenti di Nuoro-Oglia-stra “impossibili da saldare”. In questo perio-do di crisi le aziende non riescono a pagare de-biti di tale entità. La priorità è la sopravvivenza, e sono molti coloro che arrancano a fatica. Come si può far fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale? “L’u-nica soluzione è il condono. – dice Gian Bat-tista Piana, direttore della Confesercenti delle province di Nuoro-Ogliastra – Ovviamente, un condono che non vada a scontare il capitale dovuto, ma che riduca drasticamente gli inte-ressi, che ad oggi possono essere addirittura del 300% . Gli interessi vanno comunque pa-gati, ma con percentuali molto più basse, per esempio del 20 o 30%.”(pagina 2)

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CRONACA

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

La scorsa settima, i vertici della Saipem, il Sindaco Lerede e l’Assessore all’Industria Alessandra Zedda, si sono riuniti in Regione per un tavolo tecnico, tema dell’incontro: la richiesta da parte dell’Azienda della cessione delle aree ex stacker. Mercoledì 16 novembre, la Sarind (Sardegna risana-menti industriali), proprietaria dell’asset industriale cartario e dei 35 ettari delle sue aree, ha pubblicato nel sito della Sfirs il bando per la cessione in locazione di una porzione di questi terreni. Esso prevede la locazione transitoria dell’area di cinque et-tari non frazionabili, nella quale il condutto-re dovrà impegnarsi ad un utilizzo finalizza-to esclusivamente al deposito di materiali non inquinanti. Non potrà essere eseguita alcuna trasformazione né edificato alcun manufatto, neanche mobile, fatta ecce-zione per la recinzione indispensabile, che sarà realizzata a cura del locatario. L’asse-gnazione avverrà con il criterio dell’offerta

economicamente più alta, la base d’asta minima di partenza sarà di 200.000,00 euro, iva esclusa. Il contratto di locazione potrà avere una durata massima di 36 mesi e nessuna proroga. Questo è ciò che si legge nel bando pub-blico. Soffermiamoci su questa cifra: 200.0000,00 Euro. Perché un importo così alto per un terreno non produttivo, nel qua-le è permesso solo il deposito di materiali e non la lavorazione? Considerando l’attuale costo di 4/5 euro al mq, per l’affitto di un capannone in Zona industriale, non sem-bra ragionevole affittare allo stesso prezzo un’area trascurata da tempo, destinata ad attività non produttive, e che inoltre ne-cessita di manutenzione e pulizia (a carico dell’aggiudicatario). I cinque ettari delle aree ex stacker sono necessari alla Saipem in vista dell’arrivo delle nuove commesse che porteranno la-voro per oltre 43 mesi. Inoltre, darebbero la possibilità di arretrare dalla zona banchina e liberare anche se di poco la morsa sulla frazione. Come mai la Sarind sta imponen-do un prezzo così alto e fuori mercato all’u-nica impresa industriale presente in Oglia-stra? Un’ impresa che offre centinaia di posti di lavoro. Secondo le parole del primo cittadino, in seguito all’incontro tenutosi la scorsa settimana, i vertici Saipem sareb-bero assolutamente d’accordo, i prezzi se-guono le tariffe regionali. Tutto si starebbe svolgendo nella più assoluta regolarità.Non sono, però, dello stesso parere gli

Editorialedalla prima

Bluff sul trasferimentodell’Intermare

esponenti dei sindacati. Il Segretario provinciale Ogliastra della Cgil, Luigi Vacca, parla della necessità di colloqui con la Regione, il Comune e i vertici Saipem, e sostiene di non capire l’atteggia-mento delle Istituzioni diretto a tenere fuori le forze sindacali dalla discussione. “Sem-bra vogliano fare le cose di nascosto, ma su questa partita devono assolutamente coin-volgerci” afferma. Giovanni Mucaria espo-nente della RSU Aziendale è convinto che la Regione non voglia cedere questi 5 ettari: “Per l’Intermare questa è una cifra troppo gravosa, inoltre, secondo il bando, non si può eseguire alcun tipo di lavorazione, ma solo stoccaggio e questo complica le cose”.Marco Angioi esponente della RSU e della UIL rincara la dose: “Con questa cifra si sa-rebbe potuto comprare il terreno. Parliamo di 200.000,00 euro di un terreno non pro-duttivo, con un sacco di lavoro da fare, tra pulizia e manutenzione. Non so se l’interes-se da parte dell’azienda esista anche a que-ste cifre. Prima di Natale dovremmo avere un incontro con i vertici dell’azienda, ancora non abbiamo ricevuto notizie, per ora sap-piamo solo ciò che si legge sulla stampa”. La partita è aperta, per capire quale sarà l’esito delle trattative bisognerà attendere il 5 dicembre, data di scadenza del Bando regionale, dopo la quale verranno resi noti i nomi dei vincitori e si saprà finalmente se la Saipem ha partecipato accettando di fatto di ottenere i terreni ad un prezzo esorbitan-te. (Federica Melis)

Il sistema sta portando al collasso il sistema economico ogliastrino e quel-lo dell’intera Sardegna, e sta suscitan-do reazioni indignate contro Equitalia. Tuttavia l’azienda ha solo una parte di responsabilità. “Il problema non è tanto Equitalia come ente – spiega Piana – ma è il sistema legislativo che permette questo stato di cose. Equita-lia applica le norme, mentre la respon-sabilità è soprattutto politica. Spesso vediamo politici che si scagliano pub-blicamente contro Equitalia, invece dovrebbero pensare ad agire concre-tamente per cambiare la legislazione e le norme vigenti.” Insomma, solo la politica potrebbe cambiare le cose, intervenendo per esempio, come sug-gerito in un comunicato della Confe-sercenti, rendendo meno rigidi i mec-canismi di riscossione, diminuendo gli oneri eccessivi degli interessi e delle more, o anche attenuando le sanzioni. Nell’isola proliferano i movimenti e le proteste contro Equitalia e contro il si-stema che rende possibile quello che alcuni considerano un vero e proprio strozzinaggio legalizzato. E’ recente il caso del gruppo di donne dell’IRS che hanno sostenuto uno sciopero della fame davanti al palazzo della Regio-ne, recentemente conclusosi, dopo quindici giorni. La loro proposta? Ottenere l’attuazione dell’articolo 51 dello statuto sardo, dove si legge che la giunta regionale può chiedere la sospensione delle leggi o dei provve-dimenti in materia finanziaria o eco-nomica che risultino dannosi per la Sardegna. Un’altra protesta che ha avuto un grosso seguito è quella del gruppo Unidos, che sta raccoglien-do firme per la presentazione di una proposta di legge popolare. Per la sua discussione, ed eventuale approva-zione, servono 50.000 firme, che si stanno raccogliendo anche a Tortolì. In Ogliastra il gruppo ha già raccolto 2000 firme. Anche ProgRes si sta dan-do da fare, la loro ricetta prevede l’ap-plicazione dell’articolo 9 dello statuto sardo. Insomma, metodi diversi per un obbiettivo comune. In tutto questo, un amaro pensiero va alle grandi aziende o ai “finti poveri” in realtà abbienti che, invece di pagare quanto dovuto, evadono cifre imponenti. Si meritano un posto in prima fila fra i responsabi-li. (Ilaria Orrù)

Immigrati, il diritto di essere italiani. Parliamo con Aziz

Una diatriba fra il presidente della repubblica Giorgio Napolitano e alcuni politici leghisti, in primis l’ex ministro Maroni, ha portato alla ribalta un tema importante e troppo spesso di-menticato: concedere o meno la cittadinanza ai bambini nati in Italia ma figli di immigrati. La legge italiana non prevede il diritto di citta-dinanza acquisito per essere nati nel nostro pa-ese; così questi bambini e ragazzi che parlano italiano, frequentano scuole italiane, vivono da sempre in un contesto italiano possono richie-dere la cittadinanza solo a partire dal diciotte-simo anno di età ed entro il diciannovesimo, e solo a certe condizioni. Centinaia di migliaia di bambini figli di stranieri vivono in una zona d’ombra caratterizzata da tratti conflittuali: sono di fatto italiani, ma non possono accedere ad alcuni diritti riservati solo a chi ha la cittadinanza.La globalizzazione è un segno della contempo-raneità, e di questi tempi anche in Sardegna, e quindi in Ogliastra e a Tortolì, cominciano a nascere bambini figli di immigrati, la cosiddet-ta seconda generazione. I bambini residenti a Tortolì e nati in Ogliastra sono dodici, a cui ne vanno aggiunti due nati fuori dall’Ogliastra ma sempre residenti nella cittadina. In particolare, vivono qui dalla nascita sei bambini cinesi, due bimbi palestinesi, un ecuadoregno e tre maroc-

chini. Si tratta di bambini nati da pochi anni, figli di immigrati che hanno deciso di vivere qui. Oltre ai bambini nati in Italia, ci sono an-che ragazzi che sono arrivati in giovanissima età e che sono cresciuti nel nostro paese. Abbiano incontrato uno di loro, Aziz Hakik, un giovane ragazzo marocchino cresciuto in Sardegna. Aziz è un ragazzo molto preparato, discute volentieri dei temi più svariati, dalle difficoltà economiche dei paesi europei a quelle ma-rocchine, dalle differenze scolastiche fra i due paesi (“In Marocco i professori sono molto più rigidi”, dice) alle discontinuità fra le seconde generazioni di immigrati e i genitori: ‘I miei genitori hanno avuto difficoltà ad ambientarsi qui, mentre io ho qualche difficoltà ad am-bientarmi in Marocco, quando ci vado. Considero le mie origini molto importanti, ma allo stesso tempo mi riconosco anche nell’ambiente in cui sono cresciuto. Se par-lo di temi italiani uso sempre il “noi”. I miei progetti per il futuro immediato li faccio pen-sando all’Italia, anche se non escludo che in un futuro lontano potrei anche tornare in Marocco.” Aziz è perfettamente integrato, e il fatto di non avere ancora la cittadinanza italiana, e quindi di non averla avuta durante l’infanzia, non lo colpisce in modo particolare, sebbene talvolta questa mancanza possa cre-are qualche problema. “Se dovessi andare a fare un viaggio per esempio in Inghilterra avrei problemi burocratici, di documenti. Questo un po’ mi da fastidio. La cittadinanza è soprattutto un fatto burocra-tico. Anche i bambini nati in Italia hanno biso-gno del permesso di soggiorno, e rinnovarlo vuol dire intraprendere un iter burocratico e spendere dei soldi. Prima bastava vivere in Italia da cinque anni per avere la cittadinanza, ora sono diventati dieci.”L’aver avuto per anni la Lega al governo non ha facilitato la vita di questi ragazzi. E, pensando a quante persone preparate come Aziz si sono

Nonostante siano pronti da mesi, i nuo-vi parcheggi sotterranei situati nel pie-no centro di Tortolì, precisamente in via Monsignor Virgilio a fianco alla scuola elementare centrale, non sono ancora utilizzabili. I lavori per costruire i due piani di posteggi sono iniziati quattro anni fa, nel 2007; al loro interno po-trebbero contenere circa un centinaio di automobili e rimediare così alla ca-renza di parcheggi. Tuttavia, la struttura è ancora chiusa e inservibile. Non è tutto: la piazza so-prastante i parcheggi è una colata di cemento, e questo stato avrebbe dovu-to essere solo provvisorio. Il progetto originale prevede che il cemento venga ricoperto da terra, erba, alberi e pan-chine; la piazza dovrebbe diventare un angolo verde di cui la cittadina avrebbe un grande bisogno. Soprattutto in cen-tro. Ma, dato che i parcheggi sotterra-nei sono chiusi, l’area viene utilizzata per sopperire alla carenza di posteggi, e di prati ancora non si è vista nemmeno l’ombra. L’apertura della struttura, inol-tre, potrebbe contribuire a ostacolare lo stato di degrado in cui l’area versa in alcuni suoi punti. In particolare le scale che si trovano su un lato della piazza, affianco al marciapiede, sono colme di immondizia di vario genere. I rifiuti sono tanti, e per di più fiancheggiano la pas-seggiata più trafficata di Tortolì. Uno spettacolo sgradevole a cui si dovrebbe porre immediatamente rimedio. (I.O.)

Parcheggi sotterraneiancora chiusi

foto: Federica Melis

formate nel nostro paese, viene da chiedersi il perché di tanto accanimento. (I.O.)

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3CRONACA

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foto: Laura Meloni

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

ARST Tortolì, conducenti e pendolarisempre più indignati

ARST Tortolì, cresce il malcontento tra pas-seggeri e conducenti. Due le principali moti-vazioni: un deposito malconcio e tratte anco-ra troppo lunghe, nonostante la presenza di una rete viaria nuova di zecca. Per capire le cause di tanti malumori basta dare un’occhiata al deposito che ospita i nuovissimi mezzi dell’azienda di trasporti e magari farsi un giretto al suo interno. Impos-sibile perdersi. Il percorso è già stato segna-to dalle decine di solchi scavati nel fango dal-le pesantissime gomme dei pullman e dagli scarponi dei conducenti che, per percorrere i 20 metri che dal cancello d’ingresso condu-cono ai mezzi, ogni giorno (o notte) devono fare salti degni di atleti olimpici. Il piazzale cambia la sua facciata a seconda delle stagioni: in autunno fango e pozzanghe-re rendono il deposito quasi intransitabile e d’estate enormi polveroni imbiancano qual-siasi cosa(o persona)si trovi a passare di lì. Tutti inconvenienti che, oltre a indispettire gli autisti rendono vani gli sforzi degli addet-ti alle pulizie, che ogni giorno lavorano per tentare di rendere i pullman sempre puliti e accoglienti per i passeggeri. In una situazio-ne così precaria i conducenti hanno accolto con gioia la notizia dell’inizio dei lavori per la realizzazione della Stazione intermodale di Santa Chiara. Tra un anno e mezzo- se le scadenze verranno rispettate-Tortolì avrà la sua nuova stazione, per la gioia di pendolari, autisti e turisti. Deposito a parte, un altro problema affligge viaggiatori e conducenti: l’estenuante tratta “Cagliari-Tortolì”. Un’odissea che mette a dura prova i nervi (e lo stomaco)dei poveri pendolari, rassegnati a dover trascorrere tre

Istituto comprensivo I in prima linea per l’integrazione. Entro il mese di gennaio del prossimo anno avrà inizio un corso gratuito di Lingua Italiana per stranieri della durata di 80 ore, articolato in due lezioni settimanali di due ore ciascuna. Un’iniziativa molto importante che per-metterà agli studenti di abbattere gli innumerevoli ostacoli che la scarsa co-noscenza della lingua gli pone davanti e che li aiuterà ad inserirsi nel mondo del lavoro e a integrarsi all’interno della comunità nella quale hanno scelto di vivere. Alla fine del corso gli studenti che ab-biano frequentato almeno l’80% delle lezioni riceveranno un attestato di fre-quenza. I corsisti inoltre effettueranno un test finale e, in base al risultato, riceveranno la relativa certificazione, riconosciuta a livello europeo. Gli interessati avranno l’occasione di svolgere alcune simulazioni dei test fi-nalizzati all’ottenimento del permesso di soggiorno di lunga durata. I corsi di lingua italiana, patrocinati dalla Pro-vincia Ogliastra, si svolgeranno presso il Centro Territoriale di Educazione Per-manente di Via Fleming a Tortolì. Le iscrizioni sono aperte. Gli aspiranti corsisti potranno iscriversi presso la sede amministrativa del CTEP in Via Monsignor Virgilio n°7 a Tortolì. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno telefonare al numero 0782-623185 o al numero 0782-628317. (C.P.)

Corsi di lingua italiana per stranieri al CTEP

NATALE A TORTOLÌ

preziosissime ore della propria vita a bor-do di un pullman, armati di giornali, libri, mp3 e di qualsiasi cosa possa far passare il tempo un po’ più velocemente. Ecco l’itinerario: partenza alle ore 11 da piazza Matteotti a Cagliari. Dopo un bel tour all’interno della città di Quartu ha inizio il logorante valzer di curve e tornanti di Campuomu. Il calvario tra le curve ter-mina in circa tre quarti d’ora, ma c’è an-cora tanta strada da fare: i pullman entra a San Priamo, Muravera, Villaputzu e San Vito. A questo punto gli occhi dei poveri passeggeri ogliastrini e dei conducenti implorano pietà. E sono solo le 13.00. Manca un’ora e mezza, i giornali sono stati letti almeno due volte e lo stomaco brontola. Non resta che superare le cur-ve di Quirra, Tertenia e Bari Sardo. Sono passate tre ore e mezza e il viaggio della speranza è finalmente giunto al termine. Il pullman si ferma a Fra Locci e tanti stre-matissimi pendolari toccano terra. Sono in tanti a domandarsi per quale motivo, nonostante la presenza di una drittissima strada a scorrimento veloce, i pullman che collegano la città di Cagliari a Torto-lì siano costretti a percorrere la vecchia strada, stretta, poco sicura e piena di curve. Le soluzioni ci sono e forse l’ARST dovreb-be impegnarsi per accontentare i propri clienti. Si spera che in un futuro non trop-po lontano, l’azienda si dia da fare per l’attivazione di linee dirette che permetta-no agli ogliastrini di spostarsi più agevol-mente all’interno del territorio regionale. (Claudia Pilia)

Le strade del nostro paese anche quest’anno si illumineranno di gioia e divertimento in occasione delle festività natalizie. Il comune di Tortolì con il Cen-tro Città (centro commerciale naturale) hanno organizzato vari eventi che alliete-ranno tutte le serate dal 16 dicembre al giorno della vigilia. Si partirà con i canti natalizi tradizionali, con la partecipazio-ne del coro di Arbatax diretto da Luisa Balzano. Nelle serate successive ci saranno gioco-lieri, trampolieri e mangiafuoco, trucca bimbi e palloncini per intrattenere i più piccini e uno spettacolo di burattini di un bravissimo artista Sardo. Inoltre ver-rà allestita la casa di babbo Natale con babbo Natale, mamma Natale e gli Elfi che accoglieranno i bambini nel primo weekend per la raccolta delle letterine e nelle giornate del 22 e 23 per distribuire dei doni a chi ha depositato la lettera. Troveremo un baby luna park molto par-ticolare dove i bambini vinceranno dei regali partecipando a dei giochi di grup-po. La vigilia per i più grandi verranno di-stribuite caldarroste e un buon bicchiere di vino! Tutti gli eventi si svolgeranno tra Via Mons.Virgilio e il corso Umberto. An-che quest’anno il mercatino di Natale nel piazzale delle scuole elementari di Via Mons.Virgilio, composto da dieci stand di produttori e artigiani, chi volesse partecipare può contattare la Di.Eci s.r.l che ha organizzato l'evento. La banca del tempo, invece, inaugurerà vari pre-sepi nelle piazzette di Corso Umberto. “Centro città ha intenzione di convoca-re una riunione per tutti i commercianti nel giorno 5 Dicembre alle 15, presso gli uffici della sede ,che si trova all'Ascom di Tortolì ” Patrizia Fanni, presidente del centro commerciale naturale, sottoli-nes “abbiamo bisogno di definire alcuni aspetti del programma, soprattutto per quanto riguarda il Corso Umberto, è no-stra intenzione condividere le decisioni con i commercianti che vi lavorano tutti i giorni.” (F.P.)

Claudia Pilia

Qualche mese fa sul tetto dell'i-stituto di Viale Europa sono stati montati dei pannelli. La scuola infatti, ha scelto di utilizzare l'e-nergia solare per la produzione di energia elettrica mediante ef-fetto fotovoltaico, dimostrando di avere molto a cuore il futuro dell'ambiente nel quale i bam-bini di oggi e adulti di domani si troveranno a vivere. Una serie di interventi all'interno dell'istituto inoltre ha portato alla totale eliminazione delle barriere architettoniche. Da circa due mesi infatti una passerel-la collega il cancello esterno al portone principale della scuola, permettendo un accesso più agevole a persone con problemi di deambulazione che per muo-versi necessitano dell'ausilio di una sedia a rotelle. Un esempio di virtuosismo, uma-nità e amore per l'ambiente (con un occhio al risparmio)assoluta-mente da imitare. Una bella iniziativa dell’Ammini-strazione comunale che è riusci-ta con un piccolo progetto a dare un grande contributo in tema di politiche ambientali e risparmio energetico.

La scuola del Villaggio abbatte le barriere

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San Gemiliano un quartiereda valorizzare

San Gemiliano è un quartiere di Tortolì im-merso nel verde a pochi passi dall’omonima baia. Agli inizi degli anni ‘80 erano poche le famiglie insediate, qualche abitazione costruita, qua e là, fuori da qualsiasi regola urbanistica. A partire dagli anni ‘90 questo splendido polmone verde venne abitato da sempre più famiglie, fino ad arrivare ad un boom di presenze negli ultimi anni. Famiglie che hanno deciso di trasferirsi pensando di far crescere i loro figli in un quartiere sano, vicino al mare e dove si respira aria pulita. Gli abitanti di San Gemiliano devono, invece, fare i conti da sempre con una situazione in-sopportabile. Convivono ancora con strade del secolo scorso, sono strade sterrate, senza marciapiedi e senza illuminazione. Durante l’inverno hanno a che fare perenne-mente con buche grandi come crateri, le loro auto passano più tempo dal meccanico che sulla strada. Nel periodo estivo, la situazione diventa ancora più insopportabile a causa della polvere. La strada principale, infatti, (via Gabriele d’annunzio) è molto trafficata perche è l’unica strada, insieme alla paral-lela via Ungaretti, di accesso alla spiaggia e al rinomato locale estivo. I veicoli passano a grande velocità sollevando ogni volta una tempesta di sabbia. Già, perché su questa strada non esiste neanche un cartello con limite di velocità. La situazione è diventata invivibile per gli abitanti, i quali chiedono che almeno la strada principale venga asfaltata. Il Sig.Piras, 28 anni, operaio, ha deciso di or-ganizzare una raccolta di firme degli abitanti di San Gemiliano per sensibilizzare l’Ammi-nistrazione Comunale affinché intervenga per risolvere la gravosa condizione del suo quartiere. “Abito qui da oltre venti anni, ed è sempre la

solita situazione, non possiamo più anda-re avanti così. D’estate non facciamo altro che respirare polvere neanche fossimo in miniera. Quando il postino viene a conse-gnare la posta nella nostra zona deve fare lo slalom per evitare le buche, rischiando di cadere e farsi male. Chiediamo che le nostre strade vengano messe in sicurezza”. Il Professor Usai, è stato uno dei primi con la sua famiglia ad insediarsi in que-sto quartiere, e ribadisce: chiediamo che almeno la via Gabriele D’Annunzio venga asfaltata perché è un accesso al mare, usu-fruito quindi, non solo dai lottizzanti ma da tutti coloro che si recano in spiaggia e nel chiosco estivo. E pensare che anni fa esisteva un progetto per San gemiliano, che prevedeva proprio lungo la via principale la realizzazione di una sorta di strada artistica. Un progetto legato a Su Logu De S’iscultura, con stra-da con selciato utilizzando pietre locali, illuminazione a led e una sorta di panchina mobile che portava al mare. Un progetto fu-turista che non è mai andato in porto. Una sorta di opera d’arte a cielo aperto incom-presa, come nella migliore tradizione. Pare ci fossero anche dei finanziamenti della co-munità europea come spesso accade an-dati in fumo da chi non riesce a cogliere le occasioni. Questo progetto, avrebbe anche risolto il gravoso problema della viabilità quartiere di San Gemiliano. Per gli abitanti, per ora è necessaria l’a-sfaltatura sulla via principale di accesso al mare, augurandosi che viale Gabriele D’Annunzio venga al più presto inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e acquisisca il decoro che merita, non solo per i suoi abitanti ma per tutti i tortoliesi. (Federica Melis)

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

Quartieri come acquitrini. I residenti di Vico Fra Locci Becciu a Monte Attu da decenni chiedono che qualcuno si oc-cupi della messa in sicurezza delle vie e delle piazze del loro quartiere dove a regnare sono solo sterpaglie, buche, rifiuti e soprattutto fango. Di marcia-piedi e canali di scolo neanche l’om-bra. Le erbacce, che a volte superano i residenti in altezza, regnano sovrane. Nella zona vivono tante famiglie con bambini molto piccoli, anziani e alcuni disabili. Ed è proprio da questi ultimi che proviene l’appello più disperato. “Sono veramente sconvolto di fronte all’indifferenza dell’amministrazione comunale”dichiara Gianni Lai, non ve-dente residente in Vico Fra Locci, che continua “Mi è capitato molte volte di inciampare in una delle piante che spuntano al bordo della strada. Sono stanco di mettere i piedi nel fango ogni volta che esco e di sapere di non esse-re al sicuro perché mancano i marcia-piedi”. Una situazione che riempie di indignazione anche gli altri residenti della zona, che chiedono per l’ennesi-ma volta che la situazione venga risolta al più presto. “Non vogliamo più vivere circondati da fango e pozzanghere. A volte l’acqua e la fanghiglia si accumu-lano davanti al nostro cancello e sono costretto a rimanere in casa perché le rotelle della mia sedia rimarrebbero incastrate nei detriti”. E’ curioso che questa dichiarazione sia stata rila-sciata proprio da Pino Cabiddu, vice presidente dell’associazione tortoliese “Abbattiamo le barriere”, che da sem-pre si impegna affinché i diversamen-te abili della città possano muoversi liberamente e senza ostacoli. Intanto, mentre Gianni e Pino parlano, tante nu-vole iniziano ad accumularsi facendo presagire un altro weekend di pioggia che senza dubbio porterà con sé altro fango, altre pozzanghere e una bella dose di rabbia in più. (C.P.)

Strade come stagni

5CRONACA

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Stage e finte opportunità di lavoro: un problema anche sardo

Dicono sia un passaggio obbligatorio prima o dopo l’università. Dicono serva per farsi le ossa e fare curriculum e lo dicono fino a quando il curriculum non diventa così lungo che, nei dieci minuti che ci mettono a sro-tolarlo, i ragazzi in cerca di lavoro all’im-provviso si rendono conto di essere diven-tati grandi. Dicono di offrirti un’opportunità i datori di lavoro, con i loro st(r)age, invece giocano con la speranze di chi ha sudato per rag-

giungere un obbiettivo e non ha voglia di mollare. Quello che dovrebbe essere uno strumento per formarsi, in moltissimi casi viene utilizzato come lavoro gratuito o sottopagato in sostituzione di personale dipendente: anche qui in Sardegna. Dando un’occhiata ai siti specializzati in annunci di lavoro ci si può facilmente ren-dere conto della situazione: in una mat-tinata passata alla ricerca di un incarico qualificato sull’Isola, su dieci annunci nove non prevedevano né retribuzione né un rimborso spese, l’altro non lo specifi-cava. Non è un problema che riguarda solo il la-voro qualificato e non è solo una questio-ne di soldi. La maggior parte degli stage non offre nessuna possibilità di imparare qualcosa, di crescere professionalmente. Uno sfruttamento a tutti gli effetti. E non pensate che avere diverse espe-rienze nel vostro settore possa rispar-

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari

n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone

Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia Salis

In Redazione Federica MelisGrafico Francesca Zicca

Collaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela Girardi

Claudio Mascia, Thomas Melis,Laura Meloni, Andrea De Murtas

Sede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048

Tortolì Editore Primaidea Srl

Federica Melis

miarvi questa tortura, ci sarà sempre un datore, un ufficio, una redazione pronta a sacrificarsi per il bene del vostro futuro insegnandovi qualcosa di nuovo e straor-dinario con un nuovo stage. Ross Perlin, lo stagista più famoso al mondo ha scritto un libro, “Intern Nation”, dedicato a un mondo che sempre più fa ricorso al lavoro gratuito di giovani che sperano di ottenere in cambio formazio-ne e accesso a possibilità di impiego ma non fanno altro che passare da uno stage all’altro, in una sorta di ipnosi infinita. Provate a chiedere, quando un’azienda ve ne offre uno, cosa si propongono di inse-gnarvi e quali opportunità future possono darvi. Diceva Nicolò Tommaseo “Non è coraggio senza pazienza, non è gioia senza fatica, non è forza senza dolcezza, senza umiltà non è gloria”, va bene, ma non prendeteci per i fondelli. (Luca Schirru)

Claudia Pilia

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7POLITICA

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essVenerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

Il sindaco Lerede sostiene di non avere an-cora ricevuto le 1500 firme raccolte dal no-stro giornale affinché si risolva il problema dell’inadeguatezza del depuratore consor-tile e dei conseguenti scarichi non depura-ti in mare. Si è pensato ad un problema di Poste Italiane, dato che la raccomandata con ricevuta di ritorno spedita al Comune il 14 novembre non gli è ancora arrivata. Ma alle Poste, ricevuta di ritorno alla mano, ci confermano che la raccomanda-ta è stata consegnata in via Garibaldi il 16 novembre, due giorni dopo l’invio. L’unica deduzione logica, non volendo mettere in dubbio la buona fede del primo cittadino, è che in Comune abbiano guai talmente seri da non riuscire a consegnare la posta in meno di due settimane dal piano terra all’ufficio più importante del palazzo.

Secondo piano, subito a sinistra e poi dritti fino alla porta in fondo al corrido-io. Disguido a parte, in attesa che venga svelato il mistero delle 1500 firme scom-parse, Lerede ha comunque illustrato il suo punto di vista sulla situazione degli scarichi anomali del depuratore, che, è bene ricordarlo, nei primi giorni del mese ha causato addirittura la morte dei pesci che si trovavano a nuotare nei pressi dello sbocco a mare. “Non mi risultano si siano verificati travasi, - afferma il sindaco - se non, credo, due volte quest’estate. Io so che la Capitaneria di Porto puntualmente accerta eventuali disservizi del depurato-re. Non solo, ma ogni eventuale disservizio deve essere prontamente denunciato agli operatori dell’impianto, che di certo ne-

cessita di manutenzioni, tuttavia non pre-senta gravi problemi. L’emissione del ma-teriale di scarico in maniera continuativa si annovera tra i reati ambientali penali, quindi credo che nessuno possa chiudere gli occhi”. E continua: “Vero è che il Consorzio, in se-ria difficoltà, si è rivolto alla magistratura per capire se il depuratore debba essere gestito da Abbanoa s.r.l. L’impegno del Comune è costante e mira a risolvere si-tuazioni anomale, quando esse si verifica-no. Ma, ripeto, quest’estate le anomalie registrate sono state determinate solo da problemi di sovraccarico”. Pare comunque, così racconta, che dopo aver visto i banchetti per la raccolta firme il sindaco abbia chiamato prontamente il Consorzio, parlato coi funzionari, e si sia recato a vedere l’acqua che usciva. “Certo – dice - non la bevi perché fa un po’ senso, però non aveva caratteristiche organolettiche particolari”. Riguardo alla raccolta firme, organizzata dal nostro settimanale “Voi avete lanciato un grido d’allarme, che può essere lecito, e speriamo possa aiutare ad accelerare la soluzione della situazione. Per il resto io parlo con le carte, non con la presunzione, o col pescatore che chiama la Guardia Fo-restale. Dico che andrebbero presi a calci quelli che hanno buttato giù il depuratore nuovo mai entrato in funzione, e capire com’è stato possibile che questo sia av-venuto”. A proposito di ambiente non si poteva non concludere con la spinosa situazione dell’assessore all’Ambiente Cau, dopo l’espulsione dalla Lega Nord Sardinia, che ha chiesto al sindaco Lerede di sosti-tuirlo: passati venti giorni tutto si chiude ancora con un secco “no comment”. (Lau-ra Meloni)

Lerede: “Depuratore nessun problema”

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Quirra: uranio impoverito. 45 salme riesumate

Sarà eseguita il prossimo 6 dicembre nei cimiteri di Villaputzu e San Vito, nel Ca-gliaritano, l'ultima serie di riesumazioni di salme di pastori e abitanti morti per tumori, in particolare leucemie, nell'area attorno al poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra. Il procuratore di Lanusei, Dome-nico Fiordalisi, che a gennaio ha aperto un'inchiesta per omicidio plurimo con dolo eventuale collegato all'abnorme numero di casi di tumori e malformazioni registrato nella zona, ha disposto la riesumazione di altre quindici salme: tredici nel cimitero di Villaputuz, due a San Vito. Sei riguardano persone morte di leucemia fra il 2005 e il 2010. Nell'ambito dell'inchiesta ne sono state eseguite altre tre: due riguardavano perso-ne morte negli anni Ottanta, in un periodo in cui nel poligono venivano fatte esplodere bombe al fosforo bianco; una era la salma di un militare morto di recente dopo essere stato in zone di guerra dov'erano stati im-piegate munizioni all'uranio impoverito. I risultati definitivi dovrebbero essere messi a disposizione della procura entro la prima-vera. Gli esami dovranno accertare la radio-attività presente nelle ossa, in particolare la presenza di Torio ed Uranio.

Federica Melis

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SPORT

Castor - Girasole.Il derby è servito

hanno segnato la bellezza di 14 reti in quattro partite, diventando così, il mi-glior attacco del campionato, con 30 goal all’attivo, in sostanza, quasi tre reti a partita.La sfida è di quelle che merita la massi-ma attenzione, perché darà delle risposte molto importanti, da un lato, vedremo se la Castor tra le mura amiche riuscirà a conquistare la vittoria interna che le man-ca da qualche partita, dall’altro, vedre-mo se il reparto offensivo del Girasole si confermerà perforante come nell’ultimo periodo.Lo spettacolo sicuramente non manche-rà, il pubblico di casa sarà certamente delle grandi occasioni, e non mancherà di incitare i propri beniamini data, l’im-portanza della partita, e grazie anche alla vicinanza, ci sarà sicuramente una nutrita presenza della tifoseria del Girasole.I numeri ci sono tutti. I protagonisti pure. Il derby è servito, che vinca il migliore. (Riccardo Melis)

Sono passati oramai più di due mesi, e an-che i più scettici dovranno ricredersi.La Castor non compie nessun tonfo clamo-roso, e torna dall’ennesima trasferta con dei punti pesantissimi, che le consentono, di restare, l’unica imbattuta nel girone, ma soprattutto ancora al secondo posto in classifica.I granata sono diventati grandi ormai, non si possono più nascondere dietro il loro miracoloso salvataggio, il loro periodo positivo è iniziato a settembre, e ora ai pri-mi di dicembre, si trovano a soli tre punti dalla capolista.Questa domenica l’undici guidato dal duo Lai-Senes, dovrà sfatare il tabù del zinnias, dove si prospetta un derby spettacolare contro il Girasole.A tortolì, si presenta, infatti, un Girasole scoppiettante, che nell’ultime settimane ha notevolmente invertito il passo incerto d’inizio campionato, e ha scalato prepo-tentemente la classifica, portandosi a soli tre punti dalla stessa Castor.L’undici di Murino, infatti, nell’ultimo mese

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

L’Arbatax attendeil Seui Arcueri

Sarà una partita delicatissima quella che Domenica 4 novembre i ragazzi di Mister Tino Cantelmi andranno a disputare sul terreno artificiale del Fra Locci contro il quotatissimo Seui Arcuerì.Squadra di altissima caratura il Seui da tre anni a questa parte tenta invano di accedere al Campionato di Prima Cate-goria ma vede svanire i propri sogni nei Play Off.In casa Arbataxina però, il morale è alto per via delle buone prestazioni delle ulti-me gare, soprattutto della gara di dome-nica scorsa sul terreno di Escalaplano in cui è stata ottenuta un’ importante vitto-ria che ha permesso il raggiungimento di una migliore posizione di classifica.La squadra bianco – azzurra ha inoltre trovato finalmente le marcature di due giovani molto interessanti come Gabriele Pisu e Riccardo Scalas, entrambi classe 1991 ed entrambi provenienti dalla “can-tera” del Tortolì Calcio.Per la gara di domenica prossima l’Ar-batax potrà contare anche su un nuovo innesto. Infatti in settimana è stato uffi-cializzato l’ingaggio dell’esperto media-no Carlo Pinna, già presente nella gara di Escalaplano dove però non è potuto scendere in campo . Il giocatore è reduce da una buona annata con la maglia della Castor e si è messo subito a disposizione del Mister Cantelmi. Un ingaggio impor-tante da parte della società bianco – az-zurra nella speranza che si possa uscire al più presto dai bassifondi della classifica. (Claudio Mascia)

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SPORT

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

Torna il super derbyd’Ogliastra

Torna, dopo tantissimi anni, la sfida delle sfide, la partita che in tutta l’ogliastra, è forse tra le più sentite che ci possa essere. Stiamo parlando, del derby d’Ogliastra, del “classico”, tra Tortolì e Lanusei.Questo confronto, è stato teatro in passato di spettacolari sfide, soprattutto negli anni 90, quando il calcio era vissuto forse più intensamente e passionalmente rispetto a oggi, quando i tifosi non erano ancora incantati dalla pay-per-view, quando le tri-bune erano affollate da centinaia di tifosi. Sarà la rivalità tra le due cittadine, ma que-sto scontro calcistico, ha da sempre avuto un seguito e un’attenzione incredibile, una vittoria valeva più di qualsiasi altra partita, in casa o in trasferta era indifferente, le tifo-serie erano presenti in massa.Domenica, si ripresenta questo duello spe-ciale, una sfida che per merito del Tortolì, dopo tanti anni di eccellenza, è mancata a lungo. Rispetto a prima, sono cambiate un po’ di cose, il Tortolì è vittima forse della fine di un ciclo, dopo la retrocessione, si ritrova quest’anno agli ultimi posti in classifica, complice una squadra giovane, forse anco-ra non a proprio agio in questo campionato. Il Lanusei sta leggermente meglio, ma non è che navighi in acque limpidissime, conside-rando che, quest’estate era, a detta di tutti, una delle più accreditate per la promozione finale. Complice una campagna acquisti superlativa, il Lanusei non è finora riuscito a esprimersi con continuità, forse per un ab-bondanza eccessiva di giocatori. I rossoblù hanno l’occasione, per un pronto riscatto, e quale occasione migliore se non quella di far suo il super derby? Una vittoria contro gli storici rivali darebbe quella fiducia neces-saria per ritrovare sicurezza nei propri mezzi. Una vittoria contro i rivali Lanuseini porte-rebbe tanto entusiasmo all’ambiente, con un conseguente riavvicinamento dei tor-toliesi alla squadra, tifosi che forse un po’ delusi, hanno affievolito il proprio supporto alla squadra. Il derby si sa, è sempre una partita a sé. Non conta la classifica, conta il cuore e la cattiveria. Quindi, forza vecchio cuore rossoblù, regalaci questo derby, de-dicaci quest’antico piacere di un ennesima supremazia ogliastrina. (Riccardo Melis)

La partenza e l’arrivo saranno previsti in piazza Girilonga a Lanusei, i riordini a Bari Sardo presso piazza mercato e le assistenze a Tortolì. Le auto sosteranno nei box in Viale Mons. Virgilio dalla tarda mattinata fino al primo pomeriggio, per effettuare il cambio delle gomme e le manutenzioni necessarie per terminare al meglio la gara. La prova spe-ciale, cioè la competizione a tempo partirà alle 7:45 da Lanusei e tornerà del capoluogo ogliastrino alle 16:20. Attraverserà la strada di “Baunuxi”(che collega Lanusei a Tortolì) fino ad entrare nella zona industriale di Ilbo-no, attraverso una strada agraria si raggiun-gerà Elini e da lì si andrà verso Arzana. Un percorso sul quale la sicurezza degli equipaggi e la tutela del territorio montano saranno gli imperativi fondamentali dell’or-ganizzazione. ”Questo evento è stato pensato ed organiz-zato per coinvolgere tutti i paesi del territorio Ogliastrino” sostiene Gianni Coda braccio operativo dell’evento e pilota appassionato “Vi saranno 70 equipaggi, 140 commissari di gara, 6 ambulanze, 6 carri attrezzi, i vigi-li del fuoco, le forze dell’ordine e la polizia municipale di Tortolì e Lanusei. Grazie a ogni singola persona che sta collaborando per la buona riuscita dell’evento”. Un ringraziamen-to va anche alla Provincia Ogliastra, a tutti i Comuni che stanno partecipando, alla Regio-ne Sardegna e a tutti gli sponsor privati come la Banca di credito Sardo e la Moby (che ha reso possibile il trasporto delle autovetture dalla penisola in Sardegna con condizioni privilegiate). La gara correrà anche con A.I.D.O Associazio-ne Italiana Donatori d’Organo : “Correre con l’auto è divertente ma non è un gioco. Non giocare con la tua vita e quella degli altri, gui-da in piena sicurezza con il rispetto del codice della strada”. (Federica Pilia)

Rombano i motori in tutta la provincia!! Siamo tutti pronti al tanto atteso evento la seconda “Ronde Rally d’Ogliastra” che avrà luogo il 3 e 4 dicembre nei comuni di Ilbono, Elini, Lanusei, Arzana, Bari Sardo, Loceri e Tortolì. Finalmente una manifestazione che riesce ad accomunare tutti i cittadini Oglia-strini e fa sentire la voce della provincia più piccola d’Italia. La Porto Cervo Racing e la Mediterranea Team, organizzatori dell’evento, ci svelano il programma della gara. Si partirà sabato 3 a Lanusei nella piazza Girilonga dove si svolgeranno le verifiche tecniche prima della gara. Dalle 10:30 alle 16 sulla strada Loceri-Lanusei (dal km7,65 al km 4,65) avrà inizio lo Shakedown, ossia una prova delle auto che si svolge in un tratto di strada della gara per collaudare e verificare che le macchine siano apposto. La festa di benvenuto per i piloti e per gli equi-paggi si terrà a Ilbono che sarà anche la base operativa dell’evento, infatti il paese ospiterà la Direzione di gara, la partenza delle prove speciali e la sala stampa. Domenica si entra nel cuore della gara.

Ronde Rally d’Ogliastra, tutti in pista

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Il Giornale di Tortolì lo trovionline dal Giovedì!

Grande sconfitta per le ragazze dell’Airone con-tro la Erre di Sassari con un netto 3 a 0. Cresce la distanza in classifica tra le ogliastrine la compagine sassarese. La sfida ha messo di fronte due delle migliori realtà del campionato, le quali, soprattutto nel primo set, non hanno tradito le aspettative del pubblico presente. La prima frazione è stata, infatti, la più divertente e la più combattuta, con scambi prolungati e con ottime giocate da ambo le parti. Dopo un avvio equilibrato, sul punteggio di 5 a 5, la Erre ha allungato, grazie ad un ottimo turno di battuta della palleggiatrice Claudia Oppes, portando-si sull’11 a 5. Le sassaresi sembravano avere

sotto controllo la situazione, quando le tortoliesi, trascinate dalla Sesti, hanno trovato la forza di reagire, impattando sul 23 a 23. Nel finale della frazione, le giocatrici della Erre hanno annullato due set point ed hanno chiuso sul 28 a 26.Nel secondo set, la squadra di casa si è portata subito avanti ed ha controllato agevolmente la situazione, vincendo per 25 a 16.Nella terza frazione, sul 2 a 2, la Erre ha piazzato un parziale di 14 a 0, portandosi sul 16 a 2 e chiu-dendo sul 25 a 8, con l’Airone inaspettatamente inerme. Nonostante la sconfitta le ragazze hanno vinto la delusione con una serata al Porticciolo.

Pallavolo. Airone battuta a Sassari

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CULTURA

Il giorno del Giudiziodi Salvatore Satta

Pittura. Intervista a Sergio Muntoni

di tutte queste persone. La vita è presentata dallo scrittore come un viaggio per tutti diffe-rente nel percorso ma identico nella meta: la morte incombe su chiunque, ognuno di noi è destinato all’inferno. E Satta reputa il suo ruo-lo di giudice come necessario, perché “biso-gna svolgere la propria vita sino al momento in cui si cala nella fossa. E anche allora bisogna che ci sia uno che ti raccolga, ti resusciti, ti rac-conti a te stesso e agli altri come in un giudizio finale”. Diciamoci la verità: questo romanzo non tiene incollati alla poltrona nella sma-nia di arrivare a conoscerne la fine. Lo stile è piuttosto ampolloso e la struttura ha il sapore della casualità. Insomma, “Il giorno del giudi-zio” non rappresenta una lettura “facile”. Tre invece le caratteristiche a mio parere positive. La prima: pare alla fine del romanzo che la po-tenza della parola sia capace tutto sommato di strappare gli uomini alla morte definitiva. E ciò consola. La seconda: il fatto che struttura e stile siano di difficile metabolizzazione fa pensare che Satta fosse uno scrittore lontano dalle leggi del mercato. E bisogna sempre ren-dere merito a chi non è schiavo della debolez-za tutta umana del “dover piacere”. La terza: il romanzo è scritto in italiano ma a seconda di circostanze e argomenti fa capolino anche la lingua sarda. I due codici si alternano di continuo nella famiglia Sanna-Carboni, solle-citando interessanti riflessioni sul bilinguismo della Nuoro di quegli anni. (M. G.)

L’anonimo protagonista (Satta stesso?) senten-dosi vicino alla propria fine decide di tornare al paese natio: Nuoro. Arrivato qui, di primo mat-tino e curandosi di non essere visto, si reca al camposanto. Desidera incontrare i morti, i protagonisti del suo passato. Questa visita fa turbinare nella sua mente mille ricordi, riconducibili ai primi decenni del 1900. Ecco allora riemergere dalla nebbia del passato le storie di Don Sebastiano, di Donna Vincenza, di zii e fratelli e di tanti altri nuoresi. Tutte storie permeate di dolore, infelici-tà e follia. Satta si erge a giudice dell’esistenza

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TortoheliePress

Venerdì 2 Dicembre 2011 • [email protected]

Originario di Villagrande, Sergio Muntoni vive a Tortolì da moltissimi anni. Apprezzato pittore rea-lista, ha recentemente vinto il Premio Ambiente di Teano. Conosciamolo meglio. Viene spesso definito come uno dei pittori oglia-strini più talentuosi. Quando ha capito che c’era l’arte nel suo destino? Disegno e dipingo da sempre. Ho capito che pote-va essere una cosa seria nel 1987, quando parte-cipai ad un concorso nazionale bandito dalla rivi-sta d’arte italo-americana D&D. Fui uno dei trenta vincitori tra gli oltre 2000 partecipanti e mi furono poi dedicate cinque pagine di quella rivista. Rima-si molto sorpreso. Non credevo ai miei occhi quan-do vidi le mie opere pubblicate su un giornale pre-sente in tutte le edicole d’Italia. Successivamente fui contattato dalla direzione, da note gallerie e da critici d’arte. Il resto è venuto da solo. Cosa rappresentano per lei l’arte in generale e la pittura in particolare?Dopo una profonda riflessione sul divenire dell’im-magine nell’arte, sono giunto alla conclusione che pur essendo rispettabili le operazioni di ricerca e avanguardia, l’arte è fatta di quel grande lavoro che è l’invenzione poetica della realtà. Non rie-sco ad immaginare un mondo senza arte, perché in tutte le sue forme è l’espressione della civiltà di un popolo, un linguaggio comune che abbatte ogni barriera. È speranza e sofferenza, storia e rac-conto, denuncia e creatività. E come dice la cara Maria Lai forse è anche e soprattutto un “giuoco”. In quale genere pittorico inquadra la sua produ-zione?Le mie opere sono generalmente considerate di genere realista o iperrealista. I soggetti sovente sono la campagna, i contadini, la natura. Amo an-che i ritratti. Ci tengo nelle mie opere a richiamare l’esperienza quotidiana, la realtà in tutte le sue sfaccettature. Ecco perché prediligo i colori caldi della terra e i soggetti che offrono all’osservatore uno spaccato di vita vera. Ha recentemente vinto il Premio Ambiente di Tea-no. Ci racconti come è andata. Ho vinto questo importante premio con l’opera “Nonno Bay”. Devo precisare che si tratta di una rivisitazione. Il primo dipinto intitolato “Il garibal-dino” , infatti, lo eseguii nel lontano 1984. Il sog-getto a cui mi sono ispirato è il bisnonno di mia moglie, uno dei Mille, un eroe che ha combattuto sul campo per fare l’Italia. Quindi una sorta per me di straordinario nonno acquisito. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, ne ho poi realizzato una nuova versione, più grande (cm.70x100 acrilico su tela), con il tricolore alle spalle. Ho pensato che fosse il soggetto ideale per una ricorrenza così importante e piena di signifi-cato. Quali sono i suoi progetti per il futuro? Ha in pro-gramma delle mostre a Tortolì?Per quanto concerne i programmi per il futuro pos-so affermare che molti progetti bollono in pentola ma che per il momento non posso sbottonarmi troppo. Posso però dire che attualmente mi sto preparando per la prossima mostra a Praga orga-nizzata in occasione dell’ insediamento del nuovo ambasciatore Italiano presso l’ Istituto Nazionale di Cultura. Non ho in programma mostre a Tortolì, tuttavia rimango a disposizione per qualsiasi ini-ziativa culturale che il comune vorrà organizzare. Vorrei aggiungere però, che in questo contesto non è facile sconfiggere quella che io considero come “l’attenuante di chi non vuole far nulla” e che tende a giustificarsi con il solito luogo comune “nemo propheta in patria”. (Michela Girardi)

La Cattedrale che ama la musica

I festeggiamenti in onore di S.Andrea, patrono della città di Tortolì, si conclu-deranno domenica 4 dicembre in grande stile. L’Associazione corale S.Andrea con il patrocinio della Regione Autonoma del-la Sardegna, della Provincia Ogliastra e del Comune di Tortolì, presenteranno infatti un eccezionale concerto vocale-strumentale intitolato “Suoni e voci in luoghi sacri”. Il Coro di S.Andrea di Tor-tolì diretto da Laura Pinna e il gruppo

cameristico vocale-strumentale “En-semble Porrino” di Elmas ci guideranno infatti in un itinerario musicale tra le più celebri melodie classiche, sacre, popolari e tradizionali. Il Gruppo proveniente da Elmas è mol-to noto in Sardegna ed è stato defini-to “portatore di cultura in merito alla musica melodica sarda tradizionale, popolare e contemporanea”. Inoltre, ricordiamo che è già stato ospite della Città di Tortolì in altre oc-casioni, regalandoci delle performance musicalmente ineccepibili. Il direttore Ignazio Perra guiderà sapientemente sul pentagramma Chiara Delgado ( vir-tuosissimo soprano), Santina Mancosu ( clarinetto e sax), Salvatore Svezia ( corno) e Pasquale Perra ( pianoforte). L’appuntamento è previsto per le ore 18.30 e avrà luogo tra le mura della Cattedrale di S.Andrea, da sempre cuo-re spirituale della nostra città. (M. G.)

LETTO PER VOI

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