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10 referendum per cambiare la Sardegna Ancora non se ne parla molto ma il 10 giu- gno 2012 i sardi saranno chiamati a votare per i referendum regionali. Dieci quesiti, cinque abrogativi e cinque consultivi, che riguardano riforme decisive per la vita am- ministrativa e politica della Regione. (pagina 5) Chiude il Giudice di Pace L’ufficio del Giudice di Pace di Tortolì è prossimo alla chiusura. Un altro servizio che i tortoliesi stanno perdendo, dati i tagli che colpiscono ogni settore. Ora è il momento della sede del Giudice di Pace di via Monsignor Carchero. (pagina 4) T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortohelieP T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePre eliePress T ortoheliePress T eliePress T o T ortoh T o rtohelie P ress Sport Politica Cultura Cronaca Editoriale il settimanale gratuito di Tortolì Anno I • Numero 39 •Venerdì 9 Marzo 2012 Il Girasole fa visita al Villasimius Il Girasole di Mister Murino è reduce dall’ennesima scorpacciata di reti, ossia il 6 a 1 inflitto al Su Planu nella gara di dome- nica scorsa che ha ribadito per l’ennesima volta il fantastico potenziale offensivo della squadra. Prossima sfida in programma la trasfera con il Villasimius. (pagina 6) Jokkò: il cinema africano incontra la Sardegna Sembra una barzelletta la situazione in cui versa l’aeroporto di Tor- tolì, il fatto triste è che non lo è e non fa ridere. Continua, infatti, la diatriba sull’apertura o meno dello scalo tortoliese. (pagina 3) Un porto abbandonato è quello che si mostra agli occhi di chiunque traffichi per Arbatax, un porto deserto, con la sua più grande incom- piuta che lo sovrasta, la stazione marittima. (pagina 3) La nostra città è quella che registra in Oglia- stra il maggior numero di immigrati. L’asso- ciazione Al Madrasa si occupa da tempo della loro integrazione con la nostra cultura. Dal tentativo di creare un ponte comunicativo tra popoli diversi è nata l’idea di “Jokkò: il cinema africano incontra la Sardegna”, un interessan- te progetto educativo e solidale volto a soste- nere l’interculturalità tra Sardegna e Africa. (pagina 7) I tagli veri agli sprechi Lo sport preferito degli italiani, politici e non, giornalisti o semplicemente nelle chiac- chierate da bar è la caccia agli sprechi della pubblica amministrazione. E quindi giù su deputati, consiglieri regionali, province, con toni che farebbero sbiancare Girolamo Sa- vonarola. Mai che ci si concentri sulle cose che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana, possiamo chiamarli sprechi di prossimità. Nella nostra cittadina abbiamo diversi esempi e oggi vogliamo concentrarci su uno di questi, il mondo della scuola. A Tor - tolì trovano sede sette istituti superiori e qua- si tutti, bene o male, hanno una sede propria. Tutti tranne uno, guarda caso il più grande di tutti, l’istituto Alberghiero. Oltre trenta classi e diversi laboratori, pasticceria, bar, cucina, sparse su diversi caseggiati che costano alla comunità, leggi provincia, circa 250 mila euro di affitto all’anno. Per questo da tanti anni il mondo politico sta cercando di dare una solu- zione con la costruzione dell’istituto per risol- vere il problema. Ma è proprio indispensabile un nuovo istituto? La popolazione scolastica, a causa della denatalità non compensata da afflussi esterni, è in costante diminuzione e ci è sembrato interessante capire quale sia il re- ale utilizzo delle strutture esistenti. E qui saltano fuori le sorprese. Mentre i licei e l’Ipsia sono utilizzati completamente, emerge con chiarezza l’anomalia dell’istituto delle In- dustriali. (pagina 3) TRIVANO IN RESIDENCE WWW.IMMOBILIALBATROS.COM € 150.000 Arbatax, proponiamo in vendita appartamento di mq 85 c.a. Composto da: zona giorno, cucina, soggiorno e studio, due camere da letto, bagno e balcone. La casa è molto accogliente, luminosa e ben arieggiata, gli infissi sono in legno. Parte degli immobili è compresa nel prezzo. MULTIPROPRIETÀ WWW.IMMOBILIALBATROS.COM Villetta in multiproprietà, per le prime 3 settimane di Lu- glio di ogni anno, partendo dal primo sabato del mese. La casa si trova a Tortolì in un tranquillo residence con piscina. Composta da una camera da letto matrimoniale, una ca- mera doppia con letto a castello, divano letto matrimonia- le estraibile, cucina con soggiorno, 2 bagni e terrazza. Dop- pio tavolo interno ed esterno e barbecue nel residence. € 30.000 Aeroporto e Porto abbandonati a se stessi

Tortohelie N. 39

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I tagli veri agli sprechi, Porto e aeroporto abbandonati a se stessi, Referendum.10 quesiti per cambiare la Sardegna, e tante altre notzie su Tortohelie il giornale di Tortolì.

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10 referendum per cambiare la Sardegna Ancora non se ne parla molto ma il 10 giu-gno 2012 i sardi saranno chiamati a votare per i referendum regionali. Dieci quesiti, cinque abrogativi e cinque consultivi, che riguardano riforme decisive per la vita am-ministrativa e politica della Regione. (pagina 5)

Chiude il Giudice di PaceL’ufficio del Giudice di Pace di Tortolì è prossimo alla chiusura. Un altro servizio che i tortoliesi stanno perdendo, dati i tagli che colpiscono ogni settore. Ora è il momento della sede del Giudice di Pace di via Monsignor Carchero. (pagina 4)

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Il Girasole fa visitaal VillasimiusIl Girasole di Mister Murino è reduce dall’ennesima scorpacciata di reti, ossia il 6 a 1 inflitto al Su Planu nella gara di dome-nica scorsa che ha ribadito per l’ennesima volta il fantastico potenziale offensivo della squadra. Prossima sfida in programma la trasfera con il Villasimius. (pagina 6)

Jokkò: il cinema africano incontra la Sardegna

Sembra una barzelletta la situazione in cui versa l’aeroporto di Tor-tolì, il fatto triste è che non lo è e non fa ridere. Continua, infatti, la diatriba sull’apertura o meno dello scalo tortoliese. (pagina 3)

Un porto abbandonato è quello che si mostra agli occhi di chiunque traffichi per Arbatax, un porto deserto, con la sua più grande incom-piuta che lo sovrasta, la stazione marittima. (pagina 3)

La nostra città è quella che registra in Oglia-stra il maggior numero di immigrati. L’asso-ciazione Al Madrasa si occupa da tempo della loro integrazione con la nostra cultura. Dal tentativo di creare un ponte comunicativo tra popoli diversi è nata l’idea di “Jokkò: il cinema africano incontra la Sardegna”, un interessan-te progetto educativo e solidale volto a soste-nere l’interculturalità tra Sardegna e Africa. (pagina 7)

I tagli veri agli sprechiLo sport preferito degli italiani, politici e non, giornalisti o semplicemente nelle chiac-chierate da bar è la caccia agli sprechi della pubblica amministrazione. E quindi giù su deputati, consiglieri regionali, province, con toni che farebbero sbiancare Girolamo Sa-vonarola. Mai che ci si concentri sulle cose che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana, possiamo chiamarli sprechi di prossimità. Nella nostra cittadina abbiamo diversi esempi e oggi vogliamo concentrarci su uno di questi, il mondo della scuola. A Tor-tolì trovano sede sette istituti superiori e qua-si tutti, bene o male, hanno una sede propria. Tutti tranne uno, guarda caso il più grande di tutti, l’istituto Alberghiero. Oltre trenta classi e diversi laboratori, pasticceria, bar, cucina, sparse su diversi caseggiati che costano alla comunità, leggi provincia, circa 250 mila euro di affitto all’anno. Per questo da tanti anni il mondo politico sta cercando di dare una solu-zione con la costruzione dell’istituto per risol-vere il problema. Ma è proprio indispensabile un nuovo istituto? La popolazione scolastica, a causa della denatalità non compensata da afflussi esterni, è in costante diminuzione e ci è sembrato interessante capire quale sia il re-ale utilizzo delle strutture esistenti. E qui saltano fuori le sorprese. Mentre i licei e l’Ipsia sono utilizzati completamente, emerge con chiarezza l’anomalia dell’istituto delle In-dustriali. (pagina 3)

TRIVANO IN RESIDENCE

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€ 150.000Arbatax, proponiamo in vendita appartamento di mq 85 c.a. Composto da: zona giorno, cucina, soggiorno e studio, due camere da letto, bagno e balcone. La casa è molto accogliente, luminosa e ben arieggiata, gli infissi sono in

legno. Parte degli immobili è compresa nel prezzo.

MULTIPROPRIETÀ

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Villetta in multiproprietà, per le prime 3 settimane di Lu-glio di ogni anno, partendo dal primo sabato del mese. La casa si trova a Tortolì in un tranquillo residence con piscina. Composta da una camera da letto matrimoniale, una ca-mera doppia con letto a castello, divano letto matrimonia-le estraibile, cucina con soggiorno, 2 bagni e terrazza. Dop-

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3CRONACA

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essVenerdì 9 Marzo 2012 • [email protected]

Editorialedalla prima

Sembra una barzelletta la situazione in cui ver-sa l’aeroporto di Tortolì. Il fatto triste è che non lo è e non fa ridere. Continua, infatti, la diatriba sull’apertura o meno dello scalo tortoliese. A di-cembre addirittura si parlava di acquisizione (per un importo di 6 milioni di euro) in tempi strettis-simi dello scalo da parte della Regione. Siamo a marzo inoltrato, la stagione turistica è alle porte e non sappiamo ancora quale sarà il destino del nostro aeroporto. Non vorremmo che andasse a finire come nella stagione passata quando fu aperto, dopo varie peripezie, soltanto a metà agosto (e richiuso dopo trenta giorni).La notizia, poi, di qualche settimana fa della sospensione del presidente di Ali Arbatax e con-sigliere provinciale Pdl, Tommaso Detti, dal suo partito (PDL), denunciando la Ras di continui rinvii e ritardi rispetto alle decisioni da prendere riguardo l’acquisizione dell’aeroporto tortoliese. Nella seduta consiliare della settimana scorsa Detti ha inoltre minacciato di dare le dimissioni dalla presidenza della società Ali - Arbatax se non avesse ricevuto entro breve tempo delle se-rie risposte sul destino dell’aeroporto. Secondo Detti nella Giunta Regionale “manca la volontà politica nel decidere”, quasi un mese fa afferma “ho inviato personalmente alla Regione, alla Provincia, al Comune di Tortolì una richiesta per organizzare un tavolo tecnico e analizzare il pro-blema del passaggio di acquisizione dell’aero-porto e della sua apertura per la stagione estiva. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta”.Questo passaggio, ricordiamo, sarebbe dovuto avvenire entro Dicembre, ma il via libera da par-te della giunta regionale per poter andare dal

notaio e perfezionare il passaggio dello scalo nelle mani della Regione, è saltato a causa di un cavillo nella delibera regionale, che prevede l’acquisto per 6 milioni di euro di tutto il bene aeroportuale mentre si sarebbe dovuto preve-dere il passaggio per cessazione dall’azienda. E questo ha bloccato la situazione. Tutto fermo da oltre tre mesi.Mentre gli operatori turistici ogliastrini de-nunciano le gravi perdite economiche delle festività pasquali e a destra come a sinistra continuano le faide interne, per la nostra cit-tà, l’apertura dell’aeroporto sembra essere solo un miraggio. Ricordiamo, poi, che entro il mese di marzo è prevista la scadenza ultima per l’inserimento dello scalo nella continuità territoriale. Alla faccia di Tortolì porta dell’Ogliastra: un porto dove non attraccano navi, un aeropor-to dove non volano aerei. Un ulteriore ritardo nell’apertura dello scalo tortoliese sarebbe l’ennesima batosta per la nostra città e l’Oglia-stra intera. (Federica Melis)

Aeroporto di Tortolì. Una barzelletta che a noi non fa ridere

Orientamento e disorientamento universitarioIn queste ultime settimane gli studenti tortoliesi sono stati impegnati nelle attività di orientamento universitario organizzate dagli istituti di istruzione superiore. Per ovvi limiti geografici e finanziari ciò ha finora significato per la maggior parte di loro una giornata presso l’Università di Cagliari e una presso l’Università di Sassari. Da quest’anno è però da segnalare la novità costituita da “Orienta Sardegna”, una fiera dell’orientamento con sede a Cagliari nella quale hanno avuto l’opportunità di presentarsi anche le università del resto del continente.L’orientamento universitario o professionale è una questione talvolta sottovalutata e che le nostre scuole, specialmente considerato il fatto che ci troviamo in un’isola, non sono quasi mai in grado di affrontare in maniera completa. Internet, pur rappresentando indubbiamente un’ottima fonte di informazioni, può come sempre rivelarsi un’arma a doppio taglio da utilizzare con le dovute cautele. Per evitare in futuro ripensamenti causati da scelte sbagliate, magari condizionate da terze parti non troppo affidabili, è quindi utile considerare la faccenda nella maniera più ampia e approfondita possibile.Innanzitutto è importante valutare il costo dell’università: una laurea dovrebbe essere garanzia di una qualità della vita più alta in futuro, ma ciò richiede una buona dose di sacrifici nel presente.Ogni studente originario di Tortolì e dintorni sarà uno studente fuori sede, il che comporta (quasi

per tutti) importanti costi aggiuntivi. Non bisogna tuttavia sopravvalutare la reale differenza di prezzo di una camera a Cagliari o a Sassari rispetto a una camera in altre città d’Italia, o addirittura fuori dal nostro Paese: anzi, se ci si informa correttamente in anticipo si può scoprire che altrove beneficeremmo di agevolazioni che da noi potremmo non avere. Spostarsi è sempre più facile, ma molti di noi soffrono ancora di un senso di isolamento geografico che era forse più appropriato per le generazioni precedenti. In ogni caso tre anni (il tempo minimo per laurearsi) di affitto restano un costo importante, al quale bisogna sommare il costo dei libri di testo e del materiale didattico in generale, le tasse universitarie, i trasporti… Se è tuttavia difficile che uno studente e la sua famiglia manchino di valutare il lato strettamente monetario della questione è assai più probabile che un neodiplomato si dimentichi di pesare sulla bilancia altri costi meno immediati. In particolare, per dirla con l’economia, spesso non si considera il costo opportunità di frequentare l’università, ovvero il costo della migliore alternativa che si abbandona – perché “ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le altre alternative” (P.Maurensig). I tre anni sacrificati allo studio avrebbero per esempio potuto essere impiegati da qualcuno lavorando per 800 euro al mese: il costo opportunità sarebbe in questo caso di 29.000 euro, più tre anni di esperienza in un settore. Qualcun altro più fortunato avrebbe potuto impiegarli in un viaggio in America Latina o in Asia, o in attività di volontariato o in qualunque altra maniera possibile. Il tempo è una risorsa certo non

meno importante del denaro, ed è quindi ancor più fondamentale essere sicuri della propria scelta.Con queste considerazioni non voglio affatto scoraggiare dal proseguire gli studi, ma semmai far capire che a un costo così alto devono corrispondere dei servizi adeguati che un futuro studente universitario avrà il dovere di pretendere dalla propria università, così come avrà il diritto di aspettarsi giuste ricompense poi in ambito lavorativo.La scelta dell’università più adatta è un altro punto caldo. Non bisogna dare un peso eccessivo alle numerose classifiche annuali, o comunque si deve considerare che spesso queste tengono conto di criteri che con la qualità dell’insegnamento offerto hanno veramente poco a che vedere (per esempio il numero di bagni per studente, la capienza delle aule ecc.). Meglio fare qualche ricerca online sui docenti in carica e sulle loro pubblicazioni, informarsi sui finanziamenti alla ricerca, sulle attrezzature offerte, sugli scambi internazionali che la facoltà consente.Per quanto riguarda quale facoltà scegliere, dipende solo dalle proprie personalissime aspirazioni: aldilà di tutte le considerazioni possibili sui costi e sui benefici, la scelta che ci si appresta a fare alla conclusione degli studi superiori ci accompagnerà per tutta la vita e sarà probabilmente uno degli elementi che, insieme alla fortuna, più contribuirà a darle l’orientamento che vogliamo. Non si può che concludere dunque con un augurio di buona fortuna a tutti i futuri studenti universitari. (Marta Usai)

Un porto abbandonato è quello che si mostra agli occhi di chiunque traffichi per Arbatax, un porto deserto, con la sua più grande incompiuta che lo sovrasta, la stazione marittima.Un porto offeso da decenni di degrado e abban-dono, basti pensare ai lavori del molo di levan-te, per il dente d’attracco destinato alle grandi navi, lungo l’avamporto. L’opera fu finanziata nel 2002, ma i lavori iniziarono solo nel 2008, a quattro anni di distanza e ad opera ultimata ancora tutto tace.Delle tre banchine presenti, solo una è agibi-le, quella di levante (riva e ponente versano attualmente in una situazione preoccupante e totalmente inagibili), racchiusa da una gabbia e nella quale da mesi non attracca più una nave e a ben guardarla anche questa dà pericolosi segnali di cedimento. Tra incuria ed abbandono si scoprono anche gravi sprechi. Sprechi di un bene prezioso: l’acqua. Difatti, lungo la banchi-na del molo di levante dall’ormeggio dei piloti fino alla guardia di finanza, non visibili all’occhio di un passante, ma solo da un’imbarcazione, immediatamente nascoste sotto la banchina ecco comparire delle grosse perdite d’acqua. Non una, bensì tre, che scorrono come cascate da otto mesi, 24 ore su 24, inevitabilmente ac-qua che va perduta in mare. Queste tre perdite fuoriescono dalla tubatura della linea dell’acqua per i servizi agli operatori data dal consorzio industriale. La situazione è stata denunciata dagli operatori del porto fin dal mese di luglio, il consorzio (ente responsabile) ha risposto picche perché non ha denaro per le riparazioni. La ca-pitaneria ha risposto loro che non è sua compe-tenza. Intanto, questo spreco d’acqua perdura da mesi. Stiamo parlando di milioni di metri cubi d’acqua dispersi in mare. E’ una questione mo-rale, l’acqua è un bene di tutti, e viene sprecata da mesi senza alcuna remora. Oltretutto gli ope-ratori del porto pagano per avere questo servi-zio, cioè pagano per vedere questo spreco. Ogni qualvolta che un utente utilizza quest’acqua au-tomaticamente, a causa di queste perdite non vi è abbastanza pressione per un altro utente che nello stesso momento utilizza quell’acqua, ma-gari per il lavaggio della sua imbarcazione. Cosa ancora più grave, se disgraziatamente dovesse prendere vita un incendio, la pressione non sa-rebbe sufficiente per poterlo domare, perché appunto l’acqua viene dispersa in ben tre punti lungo la linea. Eppure, riparare questi tubi non sembra questa grande impresa dispendiosa, basterebbe sollevare i lastroni di cemento e il costo sarebbe sicuramente minore rispetto a questa enorme perdita d’acqua che scorre da ben 8 mesi. Ma si sa è la solita contraddizione tortoliese, che si vede anche dalle “piccole” cose, abbandonare un porto al degrado totale, quando Tortolì e il suo porto dovrebbero diven-tare a pieno diritto la porta all’Ogliastra. (F.M.)

Un porto abbandonato

foto: Federica Melis

Qui qualche decennio fa trovavano posto almeno quattro corsi completi, cioè almeno 20 aule e una parte del caseggiato veniva utilizzata dalla ragioneria, allora senza sede, per cui si possono contare agevolmente almeno trenta aule oltre ai laboratori. E oggi? La scuola conta appena una decina di classi, evidenziando un utilizzo davvero irrisorio. Migliore è la situazione alla Ragioneria, dove le classi presenti sono circa una quindicina, ma togliendo i laboratori avanzano almeno una decina di aule oltre ad un edificio adiacente utilizzato saltuariamente per la formazione professionale dove ci sono altre quattro aule. Quindi, semplicemente facendo i conti della serva, avanzano abbondantemente trenta aule, esattamente, guarda un po’, quanto serve all’Alberghiero. Il buon padre di famiglia che farebbe? Continuerebbe a pagare affitti inutili? No di certo. Basterebbe semplicemente spostare l’Ipsia presso l’istituto della Ragioneria, i due sono diretti dallo stesso dirigente, dare l’attuale sede dell’Ipsia alle Industriali, che sarebbero sempre adiacenti ai licei e così si libererebbe l’istituto delle Industriali che sarebbe sufficiente al fabbisogno dell’Alberghiero. Così facendo si risparmiano anche tutte le spese di riscaldamento e si abbattono anche i costi di gestione complessivi perchè le altre strutture, campi, palestre, aula magna etc. sarebbero messe in comune. E poi si darebbe corpo al sogno di una zona completamente scolastica e sportiva con tutti i servizi in comune, un vero e proprio campus all’americana.È solo un esempio, ovviamente, ma quale sarebbe il problema? Non lo sappiamo ma lo immaginiamo. Lesa maestà dei dirigenti che si rifiuterebbero di farsi imporre tali scelte, qualche piccolo interesse di bottega su chi da molti decenni vive di affitti, oggi davvero inutilmente pagati. E la provincia? Sarebbe quella che avrebbe, apparentemente, più da guadagnarci visto che paga direttamente gli affitti, ma gratta gratta si scopre che la costruzione di un nuovo edificio è comunque un business a cui non rinunciare. Basta guardare l’istituto Geometri di Lanusei, edificio gigantesco recentemente (e non si capisce per quale motivo) ampliato per gentile concessione della provincia di Nuoro, semivuoto – cinque classi su almeno trenta aule disponibili - mentre altri uffici pubblici trovano posto solo su edifici privati che producono così lauti affitti, tutto nell’indifferenza generale. E questo è solo l’inizio.

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4CRONACA

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Chiude l’ufficio del Giudice di PaceVenerdì 9 Marzo 2012 • [email protected]

Il nostro giornale, in collaborazione con Ar-kadia, ha ideato una competizione a suon di racconti inediti battezzata come LETTERe in ARIA e dedicata a tutti coloro che amano scri-vere, purché ogliastrini o di origine ogliastri-na. Il tema del racconto è a discrezione degli scrittori, la lunghezza è fissata in un massimo di 15 cartelle (da 2000 battute spazi inclusi ciascuna) mentre la data di scadenza per l’in-vio dei racconti (da inviare alla casa editrice Arkadia- viale Bonaria 98 -09125 Cagliari) è già stata da noi fissata per il 1 maggio 2012.

L’ufficio del Giudice di Pace di Tortolì è prossimo alla chiusura. Un altro servizio che i tortoliesi stanno perdendo, dati i tagli che colpiscono ogni settore. Ora è il momento della sede del Giudice di Pace di via Monsignor Carchero. Il presidente dell’Ordine degli Avvocati Gianni Carrus, spiega come “nella legge delega sulla modifica delle circoscrizioni giudiziarie era previsto che il go-verno emanasse un provvedimento con l’indica-zione di tutte le sedi da sopprimere, salva quella dell’ufficio del Giudice di Pace esistente nella sede del Tribunale circondariale, in questo caso Lanusei”. “Nel provvedimento – continua Carrus - è previsto che entro 70 giorni dalla pubblicazio-ne di questo decreto, le singole amministrazioni comunali, o singolarmente o consorziandosi, sopportando interamente i costi, possano evita-re la chiusura. Noi, come Ordine, siamo contrari a questa logica aziendale applicata al sistema giustizia e ancor di più alle sedi giudiziarie, per-ché anche le sedi dei giudici di Pace sono sedi di frontiera dove il cittadino trova risposte imme-diate. Appena approvata la legge delega abbia-mo informato con lettera raccomandata le am-ministrazioni interessate, nonché la Provincia, che potrebbe intervenire con un finanziamento per aiutare i Comuni a tenere aperti questi uffici. Siamo stati convocati dalla Commissione Giusti-zia in Provincia, ma decisioni finali da parte delle

singole amministrazioni comunali, ad oggi, non ce ne sono. Per cui sembrerebbe segnata la sor-te delle sedi dei giudici di Pace. L’Ordine ha dato massima disponibilità, sia di collaborazione, sia per eventuali azioni di lotta, sia per informazioni per formare i consorzi tra le singole amministra-zioni comunali, ma non abbiamo avuto riscontro diretto a queste nostre sollecitazioni. Non è che l’Ordine si possa muovere politicamente in un senso o nell’altro: noi diamo la disponibilità, ma se non c’è l’input da parte delle amministrazioni comunali di dire vogliamo tenere aperto questo ufficio non possiamo far molto”. Se l’avvocato Carrus non può dare una lettura troppo politica della situazione, questa ce la può dare l’avvo-cato Daniele Murru, coordinatore provinciale dell’Idv: “Si stanno operando tagli drastici ai servizi in tutta Italia. Gli avvocati stanno com-battendo contro questi tagli, il mondo della giustizia è in subbuglio da tempo e non credo che i problemi di bilancio dello stato italiano si risolvano in questo modo. I problemi dello Stato si risolvono colpendo i grandi patrimoni, non i servizi utili e necessari come questo. Anche que-sto governo sta dimostrando grande incapacità in tal senso. Stanno colpendo i servizi, ma le grandi rendite non son state toccate. Come si può pensare che si colpiscano banche, assicu-razioni, corporation, quando il nostro Presidente del Consiglio ha 11 milioni investiti in fondi pres-so Banca Intesa, e l’ex capo di Banca Intesa è il suo ministro dell’Economia? Anche con la sop-pressione degli uffici del Giudice di Pace, quelli che saranno colpiti alla fine saranno i cittadini, perché noi avvocati, bene o male, ci sposteremo un po’ di più, ma le persone per avere giustizia anche in cause bagatellari saranno costrette ad affrontare degli spostamenti che fino ad oggi non affrontavano”. Già, pagano sempre i citta-dini. (Laura Meloni)

Lavoro e formazione per i giovani, risparmi e vantaggi per l’azienda

“Lavoro e formazione per i giovani, risparmi e vantaggi per l’azienda”. E’ stato questo il tema principale del seminario tecnico tenu-tosi nel pomeriggio di lunedì 5 marzo presso la Biblioteca Comunale di Tortolì, durante il quale il direttore della Confcommercio di Nuoro, Gianluca Deriu, il rappresentante di Italia lavoro, Leonardo Erriu e altri esperti del settore hanno illustrato ai presenti alcune del-le caratteristiche peculiari del nuovo contratto di apprendistato, considerato attualmente uno dei più utilizzati e convenienti nel settore del commercio e del turismo. La partnership composta dalle agenzie formative Uniform Confcommercio e dagli Enti bilaterali del ter-ziario, infatti, si è aggiudicata il bando regio-nale che prevedeva l’istituzione di un CATALO-GO APPRENDISTATO a favore dell’inserimento qualificato di giovani nel mondo del lavoro, attraverso la promozione dell’apprendistato professionalizzante. L’apprendistato è un con-tratto a tempo indeterminato (ad eccezione delle aziende stagionali per le quali è previsto un contratto a tempo determinato) che ob-bliga coloro che assumono, a garantire una formazione ai nuovi apprendisti. “In passato - dichiara Gianluca Deriu - quest’obbligo com-portava per le aziende dei costi molto elevati.Per garantire i corsi di formazione, il più delle volte era necessario rivolgersi a enti esterni. Queste difficoltà scoraggiavano le aziende che, davanti a meccanismi complicatissimi e iter infiniti, molto spesso abbandonavano i loro propositi e fingevano di possedere una capacità formativa interna. Con questo pro-getto, invece, ci occuperemo di erogare gra-tuitamente i corsi, garantendo alle aziende un risparmio notevole e ai nuovi assunti una grande preparazione”.L’assunzione di un apprendista non passe-rebbe dunque attraverso la compilazione di una lunga serie di scartoffie e documenti in-comprensibili. Gli iscritti all’Ente Bicamerale godranno di una modulistica molto semplice e di un call center sempre attivo.Ad affiancare Gianluca Deriu durante il semi-nario, il rappresentante dell’impresa “Italia lavoro”, Leonardo Erriu, che ha illustrato ai presenti le ultime novità e agevolazioni per le imprese. Tra queste, il programma AMVA che, attraverso un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione, intende favorire l’inserimento lavorativo di giovani in stato di svantaggio attraverso la promozione di strumenti per la formazione on the job, con priorità al contratto di apprendistato”.Formazione come sinonimo di crescita insom-ma. E’ su questo concetto che si basa il nuovo apprendistato e sul quale Gianluca Deriu vuo-le mettere l’accento citando uno slogan molto significativo: “Se pensate che la formazione costi troppo allora domandatevi quanto costi l’ignoranza”. (ClPi)

Servizio Civile, nuovo giro, nuova corsa!Servizio Civile Nazionale, al via i progetti 2012-2013. Questa settimana, infatti, i volontari del SCN impegnati nei progetti “Biblioteca e dintorni3”, “I giovani in Comune3” e “Diverse abilità, stessi di-ritti” hanno passato il testimone a 12 nuovi giovani collaboratori. Le iniziative, che per la loro originalità hanno fatto guadagnare al Comune di Tortolì i pri-mi posti all’interno delle classifiche regionali, sono state portate avanti anche nell’anno 2011-2012 con grande passione e professionalità dai volontari e dalle volontarie del Servizio civile. Un’esperienza “stupenda e irripetibile” per i ragazzi, che Elisabetta Usala, impiegata nel progetto “Biblioteca e dintorni 3” consiglierebbe a chiunque. “ L’esperienza del SCN è stata ottima poiché mi ha permesso di lavorare at-tivamente nel mio campo, quello dell’organizzazione di eventi culturali -dichiara Elisabetta-, ho cono-sciuto tante persone e tanti protagonisti della vita culturale del posto e non solo. Il grande feeling con la bibliotecaria e con tutti i collaboratori del Comu-ne e un assessore alla cultura, partecipe e aperta a nuove esperienze e attività, hanno reso l’esperienza ancora più bella e formativa. Abbiamo realizzato tanti progetti a servizio della cittadinanza, soprattut-to per gli anziani e i disabili. Il prestito a domicilio è stato un successo anche quest’anno e le attività di animazione e le giornate culturali con l’esperto di archeologia della Sardegna, Gian Giacomo Pisu,

sono state molto apprezzate. Ho acquisito nuove competenze e professionalità ed ho individuato le mie potenziali lacune, non solo in ambito lavorativo, ma anche relazionale e comportamentale. E’ stato un anno di crescita, come dice lo spot, sotto tutti i punti di vista”. Ed è proprio la maturazione dei ra-gazzi che, secondo l’assessore alle politiche giovanili Rita la Tosa dovrebbe essere posta tra le priorità: “Chi sceglie di svolgere il Servizio civile-dichiara l’assessore-compie una scelta importantissima per la propria crescita personale. I ragazzi, in un anno di Servizio civile, acquisiscono una grande sicurezza. E’ un’esperienza che tutti i giovani dovrebbero fare. I ragazzi concludono il servizio civile con un enorme bagaglio di esperienze. La grande apertura mentale e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di molto importante per la propria comunità, per i giovani, per gli anziani e per le persone in difficoltà fa sì che dopo il Servizio Civile questi giovani vadano per la loro stra-da con una maturità che prima, probabilmente non possedevano”. In attesa di vedere i nuovi volontari all’opera, vogliamo dire grazie ai ragazzi che hanno appena concluso il proprio percorso, perché con il loro impegno per la promozione culturale del territo-rio, per l’organizzazione di manifestazioni di grande interesse per i giovani e per l’assistenza ad anziani e disabili, hanno contribuito in maniera significativa al miglioramento della nostra cittadina. (ClPi)

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10 referendum per cambiare la SardegnaVenerdì 9 Marzo 2012 • [email protected]

Ancora non se ne parla molto ma il 10 giugno 2012 i sardi saranno chiamati a votare per i referendum regionali. Dieci quesiti, cinque abrogativi e cinque consultivi, che riguardano riforme decisive per la vita amministrativa e politica della Regione. I primi cinque chiedono ai cittadini di deci-dere dell’abolizione della Province: non solo le quattro istituite con la legge regionale sar-da del 12 luglio 2001, ovvero le Province di Carbonia –Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia – Tempio, ma anche le quattro “storiche”: Cagliari, Nuoro, Orista-no e Sassari. Conoscendo quanto i nostri rap-presentanti istituzionali difendono a spada tratta l’istituzione della Provincia Ogliastra, non c’è dubbio che, a destra come a sinistra, sarà grande la campagna per la diserzione dalle urne. Da mesi, in Consiglio Provincia-le, larghe intese bipartisan producono do-cumenti da indirizzare alla Regione perché venga scongiurato il pericolo dell’abolizione dell’Ente (nonché della perdita della poltro-na).

Il Partito Democratico, primo partito in Con-siglio, da tempo parla di rischio di perdita della rappresentatività del territorio e ha spesso riconosciuto come in Provincia si la-vori con poco entusiasmo perché si vive con la possibilità di venire soppressi. Ma è davve-ro solo scetticismo anti-casta se alle ultime elezioni provinciali ha votato solo il 50% dei cittadini? Gli altri cinque quesiti non sono abrogativi ma consultivi e, se approdassero veramente nell’agenda politica e venissero approvati, rivoluzionerebbero davvero la vita politica regionale. Primo fra tutti verrà chie-sto ai sardi se siano o meno favorevoli alla riscrittura dello Statuto della Regione Auto-noma della Sardegna da parte di un’Assem-blea Costituente eletta a suffragio universale da tutti i cittadini sardi. La possibilità quindi di avere una Carta nuova, più rappresentati-va delle volontà degli elettori. Altro cambia-mento sconvolgente sarebbe, come chiede il quesito numero 7, l’elezione diretta del Presidente della Regione, “scelto attraverso elezioni primarie normate per legge”. Gli ul-

FUORI DAI DENTI DAI DENTI

Pare che alle scuole elementari di Tortolì, come merenda vengano dati mandarini provenienti dalla penisola. Ma non sarebbe meglio dare a questi bambini prodotti a km zero? Sicuramente molto più freschi, genuini e allo stesso tempo si dà una mano all’economia locale!

timi due quesiti sono quelli che molto proba-bilmente porteranno tantissimi cittadini alle urne, facendo sì che il quorum venga ampia-mente raggiunto. Non solo si chiede, infatti, la revisione della composizione del Consiglio Regionale e dei compensi dei suoi membri, che si vorrebbero ridotti al numero di cin-quanta, ma si domanda anche se i sardi si-ano d’accordo sull’abolizione dei Consigli di Amministrazione di tutti gli Enti strumentali e Agenzie della Regione Autonoma della Sar-degna. Consigli di Amministrazione che or-mai non sono altro che pure manifestazioni di clientelismo per la sistemazione di amici, trombati ed espressione dei modi subdoli con cui si scambiano favori. Sarebbe bello che i sardi si recassero in massa alle urne e facessero capire a chi sta dentro i palazzi che il vento sta cambiando. (Laura Meloni)

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SPORT

Il Girasole fa visita al Villasimius

Un altro scontro salvezza per l’Arbatax

il fantastico potenziale offensivo della squa-dra, salendo a quota 71 reti fatte e tornando seriamente in corsa per i play – off. Questa volta a salire in cattedra è stato Muggianu, autore di una tripletta e di giocate di note-vole fattura.Per la nona giornata di ritorno, i ragazzi gial-lo – verdi sono attesi dall’insidiosa trasferta di Villasimius. La compagine di Pier Paolo Piantadosi è reduce dalla vittoria per quat-tro reti ad uno contro il Quartu Sant’Elena e si trova in una posizione di classifica assai tranquilla frutto dei suoi 31 punti.Il Girasole dal canto suo ha bisogno di dare una certa continuità ai suoi risultati per far si che possa ancora sperare al salto di categoria. Una vittoria domenica 11 mar-zo sarebbe fondamentale per prepararsi al meglio per il big – match della domeni-ca successiva contro il Decimo 07. Proprio quest’ultima squadra domenica se la vedrà contro il San Vito, altra squadra di vetta, in un match che potrebbe riaprire i giochi in zona promozione. Un’occasione troppo ghiotta da non perdere e per continuare a far sognare i sostenitori giallo – verdi che oramai han preso una certa confidenza con la parola vittoria. (Claudio Mascia)

Il Girasole di Mister Murino è reduce dall’en-nesima scorpacciata di reti, ossia il 6 a 1 inflitto al Su Planu nella gara di domenica scorsa che ha ribadito per l’ennesima volta

La sconfitta che fapiù male

Circolo La Tartaruga C.S.B.

Venerdì 9 Marzo 2012 • [email protected]

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Il Giornale di Tortolì lo trovionline dal Giovedì!

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Ha lasciato tutti quanti senza parole, e non stiamo parlando di un goal incredibile fallito a porta vuota, e nemmeno di una sconfitta subi-ta all’ultimo minuto di una partita dominata.La terribile notizia che ha colpito la Castor è di quelle che ti lascia con il fiato mozzato, con il cuore in gola. Il giovanissimo calciatore dei granata, Gian Mario Milia, coinvolto in un tra-gico incidente il 29 febbraio a Quartu, dopo tre giorni di coma, purtroppo non ce l’ha fatta.La notizia del gravissimo incidente circolava nell’ambiente calcistico e non solo, dal gio-vedì, e tutti quanti si sono uniti nella speranza che si trattasse di un incidente meno grave del previsto. Forti del desiderio di poterlo rivede-re solare come sempre, ci hanno creduto fino all’ultimo.Sabato, purtroppo, è arrivata l’agghiacciante notizia: Gian Mario non c’è l’ha fatta, a soli ventidue anni, compiuti da appena un mese, non è riuscito a sopravvivere al tragico inci-dente. I giocatori e i dirigenti sono sconvolti e ci raccontano di un ragazzo solare e di grande compagnia, che a dispetto della sua giovane età, era riuscito a integrarsi alla grande con il gruppo e sognava come tutta la squadra un finale di campionato esaltante.Tutta la Castor, dirigenza e tifosi, si uniscono al dolore della famiglia e personalmente m’in-cludo, anche a nome di tutta la redazione, in quest’abbraccio sincero a questo giovane col-lega calciatore, che ora continuerà a fare tanti bellissimi goal da lassù. (Riccardo Melis)

Un colpo sordo e la biglia finisce in buca. I gio-catori sono concentrati, studiano le mosse. Uno di loro dà il gesso sulla stecca. Il biliardo regala delle suggestioni molto diverse rispetto a quelle delle attività agonistiche più mediatiche. Lo san-no bene i soci del La Tartaruga C.S.B. Di Tortolì, società sportiva dilettantesca regolarmente affi-liata alla federazione nazionale di biliardo spor-tivo. Fondata circa vent’anni fa da Pinello Doa, che ne è anche l’attuale presidente, La Tartaru-ga conta circa una quindicina di appassionati. I tesserati possono partecipare a competizioni agonistiche su vari livelli. Ci sono le gare pro-vinciali, buone per accedere alle selezioni per il campionato nazionale di biliardo. Sezione stec-ca, specialità cinque birilli. E’ possibile parteci-pare anche alle competizioni di livello regionale, in particolare al circuito Coppa Sardegna. Alcuni giocatori della società tortoliese sono anche ri-usciti ad andare fuori per partecipare a qualche competizione, dice il vicepresidente Pasquale Mazzetti. I tesserati del La Tartaruga hanno col-lezionato una serie di successi il 26 febbraio a Macomer, in occasione della terza prova delle selezioni provinciali valide per la qualificazione per le nazionali. L’esordiente Roberto Murgia si è aggiudicato la vittoria per la seconda categoria, mentre Luca Ibba ha avuto la meglio nella com-petizione della terza categoria, vinta dopo aver sfidato in finale il compagno di squadra Andrea Zara. Per la prima categoria, invece, si è aggiudi-cato la vittoria il villagrandese Marcello Peddiu. Il prossimo appuntamento per gli appassionati del biliardo è previsto ad aprile, quando si di-sputerà (sempre a Macomer) l’ultima e decisiva prova per decretare gli atleti che parteciperanno alla poule finale. I giocatori hanno già comin-ciato ad allenarsi. Insomma, vinca il migliore. E ai giocatori raccomandiamo “calma e gesso”, espressione nata proprio sui tavoli da biliardo che rende perfettamente l’idea della freddezza necessaria per vincere. (Ilaria Orrù)

Dopo l’esaltante vittoria di domenica scorsa, ottenuta in rimonta contro il Nuragus, l’Arbatax si prepara a disputare un altro test salvezza, stavolta contro l’Osini che attualmente si trova a tre punti dai ragazzi di Mister Cantelmi. Per la delicata sfida del Fra Locci, cha andrà in scena domenica 11 marzo, il mister recupererà gli squalificati Pilia e Pinna. Le notizie positive arrivano però dal reparto offensivo dove

finalmente l’Arbatax ha potuto usufruire delle genialità di Mario Di Santo. Il fantasista di origine partenopea è stato il vero artefice della rimonta di domenica scorsa grazie a giocate di notevole spessore che han mandato in tilt la difesa ospite. “Domenica ci attende un’altra gara molto delicata –afferma il Mister Cantelmi-, domenica scorsa abbiamo sofferto nel primo tempo ma siamo stati bravi a crederci nella rimonta. Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento avuto nei secondi 45 minuti di Nuragus”. L’Osini all’andata si impose con un perentorio 4 a 1, anche se non mancarono le polemiche per i torti arbitrali. Infatti l’Arbatax terminò la gara in nove uomini. Nell’ultima di campionato la squadra bianco – rossa ha avuto la meglio sulla Baunese con una vittoria per 1 a 0. Appuntamento per domenica alle ore 15 presso il Campo Comunale di “Fra Locci”. (C.M)

foto: Federica Pilia

TURISMAR S.r.l. Tortolì / Arbatax (OG) • Tel. 0782.667405 - Fax. 0782.664359 e-mail: [email protected] - http://www.marinadiarbatax.it

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CULTURAJokkò: il cinema africano incontra la Sardegna

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia SalisIn Redazione Federica MelisGrafico Francesca ZiccaCollaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis, Claudia Pilia,Laura Meloni, Andrea De Murtas, Marta UsaiSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì Editore Primaidea Srl

Venerdì 9 Marzo 2012 • [email protected]

Gara di ballo all’ITCTempo di danzare anche per la città di Tortolì. Domenica 11 marzo il Palazzetto dello Sport dell’ITC della nostra città ospiterà, infatti, un’importante gara di ballo organizzata dal giovane istruttore Luca Sulis, della L.S.Studio Latino. La gara inizierà alle 10.30 con la sfilata degli atleti e la presentazione dello staff tecnico e dei giudici di gara e proseguirà fino alle 19. Coppie di ballerini provenienti da tutta la Sardegna si sfideranno in un duello all’ultimo passo davanti ad una giuria composta da esperti del settore tra cui i noti Romina Pusceddu e Maurizio Ibba. I generi sono: latino americano e balli di gruppo. La gara si inserisce all’interno del secondo memorial dedicato ai compianti ballerini Tonino e Lina. Direttamente dal programma Baila di Canale 5, vedremo la coreografa Luana Fanni nelle vesti di direttrice di gara, mentre a presentare l’evento sarà Sonia Pinna. Ci racconta Luca Sulis “Sono felice ed orgoglioso di aver organizzato la gara con le mie sole forze anche quest’anno. Credo che a Tortolì il mondo del ballo e della danza non abbiano ancora trovato giusta valorizzazione. Spero nella buona riuscita di questa manifestazione”. (M. G.)

Riprendiamo a volare

Convegno CGIL: donne di ieri, di oggi

e di domani

Nuovo appuntamento al Caffè Letterario arbataxino. Questa domenica, alle ore 17, le amiche dell’associazione La Rosa dei Venti, presieduta da Virginia Murru, ci invitano a parlare del bene più prezioso in nostro possesso: la libertà, in tutte le sue sfumature. Durante questo appuntamen-to intitolato “Riprendiamo a volare” si tratterà dunque non solo di libertà fisica, ma anche di libertà mentale. Perché spesso le vere prigioni sono quelle che creiamo nella nostra testa a causa di paure e pregiudizi. Ospiti della serata una scrittrice e una regista già note al pubbli-co tortoliese per il loro incredibile lavoro: Niccolina Carta e PJ Gambioli. Le artiste nuoresi presenteranno al pubblico del Caffè Letterario il libro e il documentario dedicati alla vita dei carcerati nella colo-nia penale di Mamone. Racconti dolci e amari di chi per anni ha fatto i conti con la sete di libertà. Come di consueto, siamo tutti invitati ad offrire pensieri e considerazioni sull’argomento, a rompere le nostre personali catene. Per-ché come disse A.Camus “ la libertà non è che una possibilità per essere migliori”. (Michela Girardi)

Sabato 10 marzo, alle ore 16, la CGIL OGLIA-STRA presenterà il convegno “Donne di ieri, di oggi e di domani”. Gli interventi di Franca Maxia, Franca Cabras, Marinella Cogodda e Lina Cugini ( responsabile del coordinamento regionale don-ne), animeranno un dibattito sull’odierna condi-zione femminile, alla scoperta dei passaggi che hanno portato la donna da angelo del focolare ad equilibrista multitasking, in bilico perenne tra casa, lavoro e famiglia. A sostegno della manifestazione e in linea con l’argomento sarà poi possibile (alle 18.30) as-sistere allo spettacolo Fall Out, orchestrato da Juri Piroddi della compagnia tortoliese Rosso-levante. Sulla scia dei testi pungenti di S.Benni, M.Carlotto e di C.De Gregorio, vedremo esibirsi sul palco Giusy Mirigliani, Michela Scalas, Fran-cesca Congiu, Ilaria Loi, Annarella Scalas, Rosi-na Loi, Federico Pili, Cinzia Piras e Marzia Orrù. Uno spettacolo graffiante, terribilmente attuale, tragicomico, popolato da personaggi femminili estremi e indimenticabili. Un crocevia di storie di ordinaria follia che si incontrano e scontrano sul-le melanconiche note di Marianne Faithfull, Janis Joplin e Gianna Nannini. (M.G.)

La nostra città è quella che registra in Ogliastra il maggior numero di immigra-ti. L’associazione Al Madrasa si occupa da tempo della loro integrazione con la nostra cultura. Dal tentativo di creare un ponte comunicativo tra popoli diversi è nata l’idea di “Jokkò: il cinema africano incontra la Sardegna”, un interessante progetto educativo e solidale volto a so-stenere l’interculturalità tra Sardegna e Africa. Il programma difatti prevede la proiezio-ne di film relativi alla zona sub saharia-

na dell’Africa e l’intervento di registi ed esperti del settore. La tappa tortoliese di questo encomiabile progetto è prevista per sabato 10 marzo, alle ore 16, presso la Biblioteca Comunale di Tortolì. Verrà proiettato il film “ Lo straordinario destino di Madame Brouette”, opera del regista senegalese Moussa Sene Absa e vincitore del Festival africano di Milano. Questo appuntamento si lega alla nostra festa della donna e quindi prevederà an-che un momento di dibattito sulla condi-zione femminile in Italia e in Africa. Parteciperanno all’evento anche le po-etesse del Caffè Letterario tortoliese, diversi operatori culturali di associazio-ni del settore e lo straordinario scrittore Kilap Gueye. La presidente dell’associa-zione Al Madrasa, Mirella Loi, ci dice: “Siamo davvero entusiasti di questa iniziativa. Considerato lo spessore e l’o-riginalità delle tematiche che tratteremo, siamo certi che ci sarà una buona rispo-sta anche da parte del pubblico. Ringra-ziamo di cuore l’assessore Severina Ma-scia per averci aiutate a rendere possibile tutto questo”. (M.G.)

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