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La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura Prof. Alessandro Merlo La teoria delle ombre

Teoria Delle Ombre

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Teoria Delle Ombre

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La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

La teoria delle ombre

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

La teoria delle ombre

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

L’ombra propria è la parte in ombra dell’oggetto illuminato.

L’ombra portata è l’ombra generata dai raggi luminosi incidenti

l’oggetto su un piano.

L’ombra autoportata è l’ombra di alcune parti dell’oggetto

sull’oggetto stesso.

La separatrice d’ombra è la linea che separa la zona in luce da

quella in ombra di un oggetto. E’ individuata dai punti di tangenza

dei raggi luminosi all’oggetto.

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Prof. Alessandro Merlo

L’inclinazione (i) indica la posizione oggettiva del raggio.

La direzione (d) indica la posizione del raggio sul piano d’appoggio.

Nella costruzione dell’ombra i punti appartenenti al piano d’appoggio

seguono la direzione di d, mentre i punti dell’altezza seguono la

direzione di i.

La teoria delle ombre

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

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La sorgente luminosa può essere posta:

Di fronte all’osservatore: l’oggetto si presenta in controluce,

l’ombra si proietta dalla parte dell’oggetto;

Laterale: i raggi di direzione risultano orizzontali, l’ombra si proietta

dalla parte opposta dell’oggetto;

Alle spalle dell’osservatore: l’ombra risulta in parte nascosta

dall’oggetto e si proietta dietro ad esso.

La teoria delle ombre

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

Teoria delle ombre in proiezioni ortogonali

- la sorgente luminosa S è posta a distanza infinita (assimilabile a

quella del sole);

- i raggi proiettanti, di conseguenza, sono tutti paralleli tra loro;

- i raggi proiettanti vengono convenzionalmente considerati con

inclinazione pari alla diagonale di un cubo. Questo accorgimento

consente di ottenere sia sul P.O. che sul P.V. un angolo di incidenza

di 45°, facilitando la costruzione e la lettura del disegno.

Ombre in proiezioni ortogonali

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

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Ombra reale e ombra virtuale

L’ombra reale viene proiettata sul piano intersecato per primo dal

raggio luminoso.

L’ombra virtuale viene proiettata sul piano intersecato

successivamente dal raggio luminoso.

N.B. Nel caso particolare in cui il raggio luminoso incida la linea di

terra, su questa coincideranno l’ombra reale e l’ombra virtuale.

Individuazione dell’ombra

Si eseguono le seguenti operazioni:

- vengono individuando le ombre reali dei punti significativi

dell’oggetto;

- la procedura seguita per disegnare l’ombra di un punto viene

ripetuta per ciascun punto significativo dell’oggetto;

- l’unione dei punti ombra reali dà luogo alla sagoma dell’ombra

cercata.

N.B. Può capitare che l’ombra ricada in parte sul P.O. ed in parte sul

P.V. ma in ogni caso le due ombre si intersecano sulla linea di terra.

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in proiezioni ortogonali

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Ombra di un punto nello spazio

Il raggio luminoso passante per P incide prima il piano orizzontale in

Po (ombra reale del punto P) e successivamente il piano verticale in

Pv (ombra virtuale del punto P)

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in proiezioni ortogonali

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

Ombra di un punto nello spazio

Il raggio luminoso passante per P incide prima il piano verticale in

Pv (ombra reale del punto P) e successivamente il piano orizzontale

in Po (ombra virtuale del punto P)

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in proiezioni ortogonali

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Ombra di un solido

Vengono utilizzati una serie di piani ausiliari passanti per i raggi

luminosi e alcuni piani paralleli ai piani di proiezione e sezionanti il

solido. Risulta così possibile individuare l’ombra per punti fra le

intersezioni del raggio luminoso e le sezioni prodotte.

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in proiezioni ortogonali

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Ombre in proiezioni ortogonali

Ombre sui prospetti

- la sorgente luminosa S è posta a distanza infinita (assimilabile a quella del sole);

- i raggi proiettanti, di conseguenza, sono tutti paralleli tra loro;

- i raggi proiettanti vengono convenzionalmente considerati con inclinazione pari alla diagonale

di un cubo.

Questo accorgimento consente di ottenere sul P.V. un angolo di incidenza di 45°, facilitando la

costruzione e la lettura del disegno.

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Ombre in proiezioni ortogonali

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Planivolumetrico

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è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Planivolumetrico

- la sorgente luminosa S è posta a distanza infinita (assimilabile a

quella del sole);

- i raggi proiettanti, di conseguenza, sono tutti paralleli tra loro;

- i raggi proiettanti vengono convenzionalmente considerati con

inclinazione pari alla diagonale di un cubo. Questo accorgimento

consente di ottenere sul P.O. un angolo di incidenza di 45°,

facilitando la costruzione e la lettura del disegno.

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

Planivolumetrico

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

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Prof. Alessandro Merlo

Renzo Piano, Menil Collection Foundation, Houston (1982-1987)

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Teoria delle ombre in assonometria

- la sorgente luminosa S è posta a

distanza infinita;

- i raggi proiettanti, di conseguenza,

sono tutti paralleli tra loro;

- i raggi proiettanti vengono

convenzionalmente considerati con

inclinazione pari alla diagonale di un

cubo rappresentato secondo il tipo di

assonometria scelta.

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in assonometria

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in assonometria

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

Prof. Alessandro Merlo

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Le Corbusier, Villa Stein a Garches, Francia (1927)

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Teoria delle ombre in prospettiva

- la sorgente luminosa S è posta a distanza finita (sorgente propria).

Possiede quindi un’altezza rispetto alla Linea dell’Orizzonte ed una

prima proiezione S’ sull’Orizzonte stesso;

- i raggi proiettanti costituiscono un fascio di rette con centro in S

passanti per i punti dell’oggetto che determineranno l’ombra.

La sorgente luminosa può essere posta:

Di fronte all’osservatore;

Alle spalle dell’osservatore.

La teoria delle ombre

è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Ombre in prospettiva

La teoria delle ombre Corso di Disegno dell’Architettura

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Frank Lloyd Wright, Casa Gale a Oak Park, Illinois (1909)

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è un’applicazione dei

concetti fondamentali della

Geometria Descrittiva in cui il

centro proiettante C, sia esso

proprio o improprio, diviene la

sorgente luminosa S.

L’ombra è una proiezione

che assume diverse

caratteristiche in funzione

dell’andamento dei raggi

luminosi, del posizionamento

del piano su cui si proietta e

dell’andamento della sua

superficie, conservando una

diretta conformità con la

forma dell’oggetto.

La sorgente luminosa può

essere posta:

A distanza finita, proiettante

raggi divergenti;

A distanza infinita, proiettante

raggi paralleli

Giorgio Grassi, Laboratorio U. Basile, Milano (1968)

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Prof. Alessandro Merlo

Tadao Ando, Chiesa dell’anno 2000, Roma (1995-1996)