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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 26 aprile 2013 ANNO XIV N. 16 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di “LA MIA CASA E’ IL BRASILE” LA CARPIGIANA AGNESE GASPARINI CASARI A 31 ANNI HA SCELTO IL BRASILE PER VIVERE E DA SEI ANNI QUELLA è LA SUA CASA. SI è SPOSATA E OGGI è IN DOLCE ATTESA. NELL’INTERVISTA RILASCIATA A TEMPO RACCONTA LA SUA VITA, IL SUO LAVORO E LE ABITUDINI DI UNA POPOLAZIONE LA CUI EUFORIA E DETERMINAZIONE SONO CONTAGIOSE. Agnese Gasparini Casari L’ON. GHIZZONI RIVIVE LE GIORNATE DEL VOTO NUOVA RACCOLTA DI RACCONTI PER MARCO FREGNI CON LA PRIMAVERA FIORISCONO LE ALLERGIE Marco Fregni Antonio Trichini

Tempo n°16

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Su questo numero: Agnese Gasparini casari: "La mia casa è il Brasile"; Il rubinetto del credito sgocciola; Motori per l'Emilia; La 500 Miglia Touring fa tappa a Carpi; Proteste contro la ricostruzione fantasma; La scuola che integra; Il Pd con le ossa rotte: intervista all'onorevole Manuela Ghizzoni; Parca Lama e la disinvoltura del Partito Democratico; Con la primavera fioriscono le allergie; Il nuovo volto del welfare; No all'alcol tra i teenager; Nuovo libro per il carpigiano Marco Fregni; E' nato Il divano delle idee; Cmb: "una pietra miliare per lo sviluppo della cooperativa"; Alla scoperta dell'Oasi la Francesa; Il Premio Loria incorona tre regine; Come in uno specchio è la nuova rassegna di cinema al via a Carpi; Si scambiavano paesaggi - OttoNovecento tra letteratura e arte a Modena è il titolo della mostra allestita a Palazzo Pio e Palazzo Foresti; Il 27 aprile sui campi del Sigonio vanno in scena le Final Ten della Danone Nations Cup.

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

26 aprile 2013 ANNO XIV N. 16attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

“la mia casa e’ il brasile”

La carpigiana agnese gasparini casari a 31 anni ha sceLto iL BrasiLe per vivere e da sei anni queLLa è La sua casa. si è sposata e oggi è in doLce attesa. neLL’intervista riLasciata a tempo racconta La sua vita, iL suo Lavoro e Le aBitudini

di una popoLazione La cui euforia e determinazione sono contagiose.

Agnese Gasparini

Casari

L’on. ghizzoni rivive Le giornate deL voto

nuova raccoLta di racconti per marco fregni

con La primavera fioriscono Le aLLergie

Marco Fregni

Antonio Trichini

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2 26.04.2013 n° 16

un 25 aprile diverso

carpi ha ricordato la Festa della Liberazione ma nel momento in cui il Corpo Bandistico ha iniziato a suonare per accompagnare la lettura degli articoli della Costituzione italiana, il pensiero è tornato a quel 25 aprile del 2011

quando la banda cittadina stava entrando dal lato sud di Piazza Martiri cataliz-zando l’attenzione di coloro che erano presenti. E’ stato allora che si è sentito quel boato tremendo dell’auto impazzita finita contro il lampione. Una tragedia costata la vita a tre persone: Giovanni Faglioni, Enzo Grossi e Gianni Bencivenni travolti nei pressi della panchina nel mezzo di Piazza Martiri. La conducente invece riuscì a salvarsi. “Nessuna somma potrà mai compensare una perdita così grande” ha detto la moglie di Bencivenni a proposito del risarcimento. Ed è davvero così perché nessuno potrà restituire a quelle famiglie i loro cari. E non sarà una lapide più vistosa di quella realizzata a terra coi nomi incisi, a lenire il dolore della perdita: quello resterà per sempre.Non è tollerabile, invece, che cittadini maleducati consentano ai loro cani di fare la pipì proprio su quel palo. E’ una questione di rispetto!

Sara Gelli

perché alcuni popoli sono più ricchi, potenti e tecno-logicamente avanzati di altri? Per quale motivo gli europei hanno conquistato, nel corso della storia,

buona parte del pianeta? Jared Diamon, biologo e fisiologo, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana è l’autore di Armi, acciaio e malattie (Einaudi), il libro che raccoglie l’ambiziosa sfida di dare una risposta soddisfacente a questi quesiti. E pare che, almeno in parte, vi sia riuscito, se si considera che il testo si è aggiudicato uno dei più ambiti premi letterari del mondo, il Premio Pulitzer per la saggistica, nel 1998. In queste 378 pagine della nuova edizione - introdotta dai noti genetisti italiani luca e Francesco cavalli-sforza - Diamond traccia, come recita lo stesso sottotitolo, una Breve storia degli ultimi tredicimila anni. Perché, per esempio, furono le tre cara-velle di Cristoforo Colombo a scoprire il continente ameri-cano – e i conquistadores spagnoli a colonizzare le terre del Centro America, strappandole agli imperi che sino ad allora le avevano governate – anziché le navi dell’impero azteco a sbarcare in Spagna? Nel 1500, all’inizio dell’espansione coloniale europea, le differenze tra i conti-nenti erano già grandi. “E’ evidente – scrive Diamond – che queste disparità furono la causa prossima dell’ineguaglianza del mondo: fu facile per società complesse e dotate di metalli, soggiogare tribù armate solo di pietre e bastoni”. Ma è a questo punto che l’indagine si fa interessante. Facendo un ulteriore passo indietro, l’autore scrive: “c’è chi individua i fattori principali dell’espansione europea nelle armi, nelle malattie infettive, negli utensili di acciaio e nella produzione in serie. Siamo sulla buo-na strada: effettivamente, queste furono cause dirette e immediate delle conquiste. Ma è un’ipotesi incompleta e lascia senza risposta la domanda fondamentale: perché proprio gli europei finirono con l’avere le armi, l’acciaio e le peggiori malattie?”. E’ da questa ‘domanda da un milione di anni’ che si dipana il filo di un’indagine dalla preistoria alla storia. La quale, oltre ad avere il pregio di spalancare la nostra curiosità, possiede quello, forse più importante, di ridurre in polvere una tra le idee più nefaste che mai siano apparse nella storia umana. Quella, cioè, di un’innata superiorità intellettuale delle po-polazioni europee: “Le teorie basate sulle differenze razziali non sono solo odiose – prosegue l’autore – ma sbagliate. Non esiste una sola prova convincente del fatto che esistano differenze intellettuali innate tra le popolazioni umane”. Anzi: “Chi oggi vive ‘ancora nell’Età della pietra’ è in media più intelligente di un abitante delle società avanzate”. Ma allora com’è possibile che per secoli un’unica civiltà abbia primeggiato così prepotentemente su tutte le altre? Questo, ovviamente, tocca al lettore scoprirlo. La promessa è che non si annoierà. In tredicimila anni, neppure un secondo.

marcello marchesini

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FrAse dellA seTTImANA...

Libri da non perdere!

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 24 aprile 2013

La IenaIl graffio

FOTO dellA seTTImANA

“Ci sorprende che l’Amministrazione che si definisce di Sinistra si presti a vessare in questo modo feroce i propri cittadini a favore dello Stato, e a sostegno di spese che la Giunta definisce incomprimibili, mentre ritengono comprimibili i redditi di pensionati, precari, disoccupati e cassintegrati”.Dichiarazione di Argio Alboresi, capogruppo Lega Nord di Carpi.

Il Pd è deflagrato. L’era Bersani tramontata definitivamente. Tremiamo: la corsa al congresso è iniziata.

armi, acciaio e malattie di Jared diamond

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326.04.2013 n° 16

sIsmA e rIcOsTruzIONe

Il 27 aprile la manifestazione d’auto d’epoca sosterà nella nostra città dove devolverà parte del ricavato delle iscrizioni al progetto di Radio Bruno, Teniamo Botta

La 500 miglia touringfa tappa a carpi

l’edizione numero quin-dici della 500 Miglia Touring, manifestazio-

ne d’auto d’epoca dedicata alla riscoperta dei più bei paesaggi e percorsi enoga-stronomici del Nord Italia, quest’anno farà sosta a Car-pi in nome della solidarietà. Uno spirito solidale, quello della 500 Miglia Touring, nato già lo scorso anno quando parte del ricavato fu devoluta all’associazio-ne nazionale tumori di Brescia.Quest’anno, anche grazie alla collaborazione con radio Bruno, le novanta vetture della manifestazione saranno in Piazza Martiri il pomeriggio del 27 aprile in-torno alle 15. In piazza, con una breve cerimonia, parte del ricavato delle iscrizioni sarà devoluto al progetto

Teniamo Botta per aiutare nella ricostruzione post si-sma. Sarà una occasione per osservare alcune meraviglio-se vetture che hanno fatto la storia dell’automobile e, allo stesso tempo, dare il proprio sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso maggio. Quest’anno sarà inoltre possibile partecipare al con-corso fotografico Passione e Territorio inviando tre foto-grafie, in formato verticale, scattate lungo il percorso della 500 Miglia Touring. La fotografia più rappresen-tativa sarà selezionata come immagine per il materiale dell’edizione 2014 mentre il vincitore riceverà gadget tar-gati 500 Miglia Touring e una gradita sorpresa. Tutte le informazioni e il regolamen-to su www.500miglia.net.

DAI RISULTATI DELL’INDAGINE CONDOTTA DA LAPAM CONFARTIGIANATO SUL COMPARTO MODA, A UN ANNO DAL SISMA, EMER-GE LA CRESCENTE DIFFICOLTÀ PER LE IMPRESE DI OTTENERE FINANZIAMENTI

il rubinetto del credito sgocciolaI

l rubinetto del credito continua a sgocciolare e i costi di approvvigiona-

mento crescono. Le imprese, anche quelle che vorrebbero espandersi e rinnovarsi fanno fatica a finanziarsi e le banche stentano a dare loro fiducia. Quattro imprese su dieci ri-cevono risposta negativa in seguito alle loro richieste di credito.E’ quanto è emerso dall’in-dagine sulle competenze e le risorse del settore moda effettuata da Lapam Con-fartigianato su un campione significativo di imprese del distretto tessile carpigiano. I risultati della ricerca sono stati presentati dai rappre-sentanti di Lapam giovedì 18 aprile presso l’Istituto Pro-fessionale Vallauri e discussi con gli imprenditori presenti in sala.“Noi imprenditori - ha di-chiarato Cristina Carnevali, titolare di Ean13 insieme al marito Francesco Russo - per non rischiare di rima-nere schiacciati dalla crisi, abbiamo deciso di investire nel web marketing e nell’e-commerce, ottenendo buoni risultati. Tuttavia, credo che

le banche dovrebbero sup-portare maggiormente i nostri tentativi di reagire alla crisi con investimenti mirati. Vor-remmo che istituti di credito e politica facessero la loro parte per sostenerci in questo periodo particolarmente dif-ficile, in cui occorre aprirsi a nuovi progetti”.“Nel 2012 - ha commentato Franco Rubbiani dell’Uf-ficio Studi di Lapam - il 30% delle aziende ha avuto problemi nei rapporti con le banche, giudicati negativi o molto negativi. Questi pro-blemi si proiettano anche nel 2013 con difficoltà di spesa

per il 37% e di tassi per il 42%. L’8% delle imprese ha dichiarato di non ottenere quasi mai un riscontro posi-tivo dalle banche. Queste ultime, dal canto loro, soffrono sempre più a causa del crescente numero di stati di insolvenza e di scaduti da mettere in perdita. In questo clima di sfiducia generale, le banche diversificano le loro politiche creditizie. Alcu-ne scelgono di selezionare poche imprese facendo loro credito per importi molto ele-vati, mentre altre rispondono a una maggiore quantità di domande, ma per importi più

bassi”. In seguito agli eventi sismici del maggio scorso si è poi registrato un danno con-sistente non solo dal punto di vista dei fabbricati, ma anche dei fatturati. Infatti, il 29% delle imprese del comparto tessile ha riportato danni di-retti a causa del terremoto, mentre il 10% ha subito danni indiretti.Scoraggiati dalla situazione odierna del mercato italiano, quasi il 90% delle aziende ha manifestato l’intenzione di investire nell’internaziona-lizzazione. Oltre ai Paesi Eu-ropei, anche quelli emergenti come Cina, Russia e Arabia

Saudita sono sempre più al centro degli interessi delle imprese tessili carpigiane. Per quanto riguarda gli in-vestimenti sulle piattafor-me web, le vendite on-line rappresentano ancora una parte residuale, benché in crescita.Infine, in un contesto lavora-

tivo altamente penalizzante per i neo-diplomati e laureati, il presidente generale Lapam, Erio Luigi Munari ha voluto incoraggiare la componente giovanile presente in sala di-chiarando: “le nuove genera-zioni devono essere al centro dei nostri progetti”.

Chiara Sorrentino

Cristina Carnevali

Alle Tattoo e l’associazione Motori per l’Emilia hanno organizzato a Sassuolo, un’iniziativa per raccogliere fondi da destinare a imprenditori terremotati di Rovereto

motori per l’emilia

Domenica 21 aprile, l’istrionico alle tattoo, unitamen-

te all’associazione motori per l’emilia, rappresentata da sonia e Giulia e decine di altri volontari, ha orga-nizzato a Sassuolo, l’inizia-tiva dal tema, Motori per l’Emilia. Scopo della mani-festazione, oltre a divertirsi,

ammirando motori e belle donne, raccogliere fondi per dare un aiuto concreto agli imprenditori colpiti dal terremoto del maggio scorso. “I soldi raccolti a Sassuolo - spiega Alle Tat-too - sono stati consegnati a p.W. un imprenditore di Rovereto sul Secchia che, in conseguenza della scossa

del 20 maggio 2012, ha perduto la propria attività. Non posso far altro che rin-graziare con tutto il cuore le persone che ci hanno dato una mano nell’or-ganizzazione, mettendo a disposizione in modo assolutamente volontario il proprio tempo e le proprie energie”. Considerato il

successo dell’evento, la commozione degli imprenditori accorsi e la gioiosa atmosfera crea-tasi, Alle Tattoo rilancia: “bisseremo il 12 maggio a Nonantola per sostenere la Falegnameria rovere-tana rB, anch’essa colpita in modo drammatico dal terremoto”.

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4 26.04.2013 n° 16

L’Angolo di Cesare Pradellaproteste contro la “ricostruzione fantasma”

nell’area del “crate-re” del terremoto circa 25mila abita-

zioni sono state dichiarate inagibili (con scadenza al 31 dicembre 2013 per la presentazione dei proget-ti di ristrutturazione). Di queste, 1.966 sono a Carpi. “Fino a questo momento - sottolineano i consiglieri Giorgio Verrini e Giliola pivetti di Alleanza per Carpi - sono state presentate 115 domande e ne sono state visionate circa la metà da parte dell’ufficio preposto del Comune di Carpi. Di questo passo, anche consi-derando il rodaggio iniziale e una maggior celerità futura, occorreranno anni per smaltirle tutte, tempo chiaramente improponibile

I consiglieri Giorgio Verrini e Giliola Pivetti di Alleanza per Carpi hanno presentano una mozione al Consiglio Comunale

“acceleriamo il rientro a casa dei cittadini”per il rientro in casa da parte dei cittadini. Ricordiamo che le perizie dei tecnici esterni sono asseverate e, quindi, altamente responsabilizzate. Per di più il controllo ulte-riore dei tecnici comunali, già oberati di pratiche, non riesce a entrare nel merito di ogni perizia di ogni tecnico esterno che vi ha svolto un lavoro approfondito di mesi, questo allunga i tempi e, di fatto, annulla il valore giuridico dell’asseverazio-ne”. Apc chiede quindi alla Giunta “di indirizzare i pro-pri tecnici verso un atteggia-mento che preveda la minor rigidità possibile, come stan-

no facendo molti comuni, e preveda incontri periodici coi tecnici esterni. E, ancora, di limitare il lavoro dell’Uffi-cio tecnico alla verifica della conformità, senza entrare nel merito, dato i tempi stretti dei tecnici comunali (oberati da troppo lavoro e dalla normativa regionale fumosa) e considerata l’im-possibilità oggettiva che i tecnici “controllori” abbiano tutte le competenze richie-ste e, tanto meno, la somma delle competenze di tutti i tecnici esterni. A pubblicare sul sito del Comune di Carpi tutti i progetti ricevuti, come sono fatti e quanto costano.

Questo costituirà da sé un deterrente a eventuali abusi, diverrà inoltre una banca dati preziosa e gratuita per il privato che deve scegliersi il tecnico di fiducia per la pro-pria pratica. A rendere totale la responsabilità dei tecnici esterni, dando pieno valore giuridico all’asseverazione e applicando il controllo del 10% a campione sul loro operato, come previsto dalla legge. Tutto questo a un unico scopo: rendere il più rapido possibile il rientro a casa delle famiglie, senza togliere il necessario rigore all’erogazione di denaro pubblico”.

A un anno dal terre-moto, i Comitati dei cittadini della

Bassa protesteranno contro Regione e Governo per la “ricostruzione fantasma poiché solo promessa e per il soffocamento causato dalla burocrazia degli Enti Locali. I cittadini chiede-ranno anche il coinvolgi-mento della popolazione terremotata nelle scelte, nei modi e nei tempi della ricostruzione, perché non vogliono essere semplici spettatori delle decisioni prese a Bologna”. L’assem-blea dei Comitati spontanei di cittadini riunita nei giorni scorsi a Medolla ha redatto una sorta di ‘magna carta’ contenente le richieste che verranno presentate al presidente della Regione, Vasco Errani, accompa-gnata da migliaia di firme. Dal recupero delle spese sostenute dai cittadini per il ripristino della propria abitazione o della propria azienda con l’erogazione, da parte delle banche, di acconti sulle Cambiali Errani alla proroga dello stato di emergenza al 2014. Dall’erogazione del Cas svincolato alla scaden-za dell’emergenza a una fiscalità di vantaggio per le famiglie colpite. E, ancora, dalla revisione delle rendite catastali per ridurre l’Imu al

riesame dei vin-coli sugli edifici civili con l’impe-gno della Regione a realizzare la mappatura delle zone sismiche.Oltre ai Comitati dei terremotati, si sono espressi anche Confagri-coltura e Pdl. Nel corso di un’as-semblea dell’as-sociazione di categoria infatti, il

presidente nazionale, Ma-rio Guidi, ha commentato che “l’ostacolo maggiore al ripristino è la burocrazia, poiché rallenta la ricostru-zione e mortifica l’impegno e la volontà di fare degli imprenditori”, mentre la presidente provinciale, Eugenia Bergamaschi, ha chiesto che “venga rinviata la scadenza di pagamento dell’Imu di giugno, secon-do le promesse elettorali dei partiti che paiono ora dimenticate”. Dal canto suo il Popolo delle Libertà, attraverso i consiglieri co-munali di Carpi, Mirandola, Cavezzo, Medolla e Finale Emilia, ha chiesto la nomi-na di due vice commissari che affianchino Errani, “quasi sempre a Roma e impegnato col suo partito” ma anche la proroga di un anno di tutte le scadenze di tasse, mutui e bollette. Le proposte del Pdl verranno presentate a Governo e Parlamento e con ordini del giorno nei singoli Comuni terremotati “per cercare di smuovere i sindaci dalla loro apatia e dall’acquie-scenza nei confronti della Giunta regionale Errani”.

Incontro degli studenti delle scuole superiori con Gina Abbate che ha aiutato Alidad Shiri a scrivere la sua storia nel libro “Via dalla pazza guerra”

La scuola che integra

Da sinistra Manuela Barbaro, Claudio Bergianti, Maria Luisa Bignardi, Cleofe Filippi, Gina Abbate e Linda Oliviero

Hanno partecipato con le loro riflessioni solle-citate dalla lettura del

libro e ne è nato un incontro interessante: lunedì 22 aprile gli studenti delle scuole supe-riori convenuti in Sala Peruzzi si sono confrontati con Gina abbate, la docente che ha aiutato alidad shiri a raccon-tare la sua storia nel libro Via dalla pazza guerra. Alidad è rimasto a Merano a studiare “perché quest’anno deve su-perare l’esame” ha detto Gina Abbate. L’incontro è nato dalla collaborazione tra linda oliviero di Porta Aperta e

la professoressa manuela Barbaro dell’Istituto Meucci, diretto da claudio Bergianti. Rimasto orfano, a nove anni, questo ragazzino è scappato dall’Afghanistan per sfuggire alla morte ed è emigrato in Pakistan. Con un amico è poi emigrato clandestinamente in Iran dove ha lavorato per due anni in una fabbrica di Te-heran finché ha guadagnato abbastanza soldi per fuggire in Europa. Dopo un lungo e pericoloso viaggio, a soli dodici anni, è arrivato in Alto Adige legandosi sotto un tir che partiva dalla Grecia. No-

nostante le peripezie e la mor-te sfiorata più volte, quella di Alidad è una storia a lieto fine, non perché Merano e Bolzano siano isole felici, diverse da altre realtà: a fare la differenza sono state le persone che lo hanno accolto, in particolare Gina Abbate che si è occupata di lui e lo ha sostenuto nella sua crescita fino a oggi. Cosa deve cambiare? “L’idea che gli immigrati - afferma la Abbate - vogliano lasciare il proprio Paese per andare altrove in cerca di fortuna. Tanti devono lasciare il proprio Paese per evitare di morire”.

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526.04.2013 n° 16

“Dobbiamo aprire una riflessione

sul profilo della nostra democrazia e della nostra Repubblica”.

Manuela Ghizzoni

Il Pd si comporta come se

fosse un partito nuovo, che esaminaproblemi che per 60 anni non ha risolto. A cominciare dai binari che spezzano in due la città.

sono anni che privati, enti e associazioni ambientaliste insi-

stono nel chiedere all’Am-ministrazione Comunale di Carpi di realizzare un Parco vero e proprio, di am-pie dimensioni, un polmone verde pedonalizzato, come ne esistono in altri comuni vicini (vedi Correggio). Alla luce anche del fatto che il Comune di Carpi non solo non ha realizzato una struttura del genere ma ha sempre perseguito la politi-ca inversa, incoraggiando nuovi insediamenti pro-duttivi e residenziali e, di conseguenza, nuova cemen-tificazione del territorio. Emblematico l’ultimo caso, quello relativo all’urba-nizzazione dell’area di via Sigonio. Di fronte alla lati-tanza della Giunta attuale del Pd ma anche di quelle che l’hanno preceduta, vi fu una campagna giorna-listica condotta da questo settimanale, Tempo, volta a sensibilizzare il Comune alla realizzazione di un parco con alberi, panchine, percorsi natura e piste ci-clabili, prossimo alla città, utilizzabile da bambini, ragazzi, famiglie e pensio-

nati. Sorse poi il Comitato Parco Lama, per volontà di associazioni ambientaliste e di gruppi di cittadini che, approfittando dell’esistenza di vasti appezzamenti di

terreno a nord-ovest della città e prima che il Comune le urbanizzasse, ha studiato ed elaborato un progetto vero e proprio, organizzan-do dibattiti tra la gente per

fare conoscere idee e pro-positi e invitando la Giunta a valutare la proposta per il suo possibile accoglimento. Di fronte a questa idea - che nel frattempo ha fatto proseliti ed è stata accol-ta favorevolmente dalla cittadinanza - il Pd, vistosi tagliato fuori da un percor-so nato dal basso e ormai inarrestabile, si è appro-priato dell’idea. Non pago ha proposto un ordine del giorno in Consiglio Comu-nale per la realizzazione del parco, come se le altre forze di Minoranza non l’aves-sero già fatto e come se la Giunta non fosse espres-sione dello stesso partito... E così ora, di fronte a un progetto ‘popolare’, sorto tra la gente e gli ambienta-listi, il Pd “impegna” la Giunta a realizzare l’opera, invitandola nel contempo a predisporre un piano di riqualificazione dell’area stazione, dimenticandosi che il Consiglio Comunale ha già approvato, anni fa, un progetto complessivo di

tutta l’area da via Dallai alla zona a est della ferro-via, con annesso passaggio pedonale per l’accesso all’area dove si trova lo stabile dell’ex Consorzio agrario. E’ dunque risibile il volantino del Pd distri-buito in città, dal sapore chiaramente elettoralisti-co, nel quale si invita la Giunta (ma non si parlano assessori e consiglieri dello stesso partito?) a realiz-

zare il Parco (chiesto da altri) e ad elaborare un progetto per il superamento del passaggio a livello di Cibeno, quasi a rimprove-rare i sessant’anni spesi inutilmente dalle Giunte precedenti (dapprima Pci, poi Pds, poi Ds e ora Pd) che non hanno affronta-to né risolto il problema della ferrovia che strozza e divide in due la città, lasciando cadere anche la disponibilità manifestata in passato da Ferrovie dello Stato di accollarsi parte delle spese del sovrappas-so. Ma siccome si è lasciato costruire a man bassa tutto intorno a viale Manzoni, è ora praticamente impossi-bile prevedere una strada sopralevata in quella zona. Insomma, il Pd si comporta come se fosse un partito ‘nuovo’ per Carpi, che si affaccia per la prima volta su Piazza Martiri e che esa-mina i problemi esistenti; quei problemi mai risolti in sessant’anni da un parti-to che ha sempre avuto il medesimo colore. A comin-ciare appunto dai binari che tagliano e spezzano in due la città.

Cesare Pradella

parco Lama: IL PARTITO DEMOCRATICO SI è APPROPRIATO DELLE IDEE ALTRUI

La disinvoltura del pd

L’ONOREVOLE CARPIGIANA MANUELA GhIZZONI RACCONTA COSA è SUCCESSO IN qUEL PARTITO DEMOCRATICO ChE, OLTRE A NON ASCOLTARE LA BASE, NON hA DATO RETTA ANChE A MOLTI DEI SUOI PARLAMENTARI IN OCCASIONE DELLE VOTAZIONI PER IL COLLE

il pd con le ossa rotteP

er cinquanta giorni il Pd ha detto di non voler fare un accordo

con Berlusconi. Poi ha cer-cato l’intesa con il Pdl per il Colle e ora parteciperà a un governo “di larghe intese”. Si spiegano così le lacrime versate domenica sera dai volontari della Festa del Pd di Santa Croce. Intorno alle 22 hanno incontrato l’onorevole carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni per capire e farsi raccontare cosa è successo davvero in quel Partito democratico che, oltre a non ascoltare la base, non ha dato retta nemmeno a molti dei suoi parlamentari in occasione delle votazioni per il Colle.“Sabato sera subito dopo i risultati definitivi mi sono precipitata fuori dall’aula perchè sentivo il bisogno di incontrare i nostri elettori e sostenitori, soprattutto quelli che hanno delle re-sponsabilità territoriali: sindaci, segretari di circolo, volontari delle feste aperte”.Nonostante il giorno festivo, domenica 22 aprile l’onorevole Ghizzoni incontra dalle 9 alle 13,30 i segretari di circolo di Mo-dena, dalle 15 alle 19 quelli di Carpi e alle 22 i volontari alla festa del Pd di Santa Croce. “Io avevo bisogno di

incontrarli, loro sentivano il bisogno che qualcu-no venisse a raccontare quello che era accaduto. Nonostante i tanti mes-saggi che dicono della fine del partito, parlando con quei volontari lì tra le lacrime, le mie comprese, io non mi voglio arrendere a questioni irrisolte e a ca-pibastone. La speranza di

un partito ri-formista non è morta. Non ho intenzione di svendere un sacrificio che tutti noi abbiamo fatto”.La Ghizzoni racconta di un partito molto diviso e senza guida, in cui regna un clima

di sospetto perché i 101 traditori ancora non han-no un nome. “E’ come se noi avessimo riportato le lancette della nostra storia politica indietro di vent’an-

ni. Siamo forse alla resa dei conti di quella temperie culturale?”.rifarebbe tutto quello che ha fatto? anche la scheda bianca al primo scrutinio?“A differenza dei 101 fran-chi tiratori la mia scelta e quella dei parlamentari mo-denesi di non ottemperare a una disciplina di partito è stata sofferta, ma consape-

vole e trasparente. Il nome di Marini, figura di asso-luto prestigio, non inter-pretava quel sentimento di cambiamento emerso dalle recenti elezioni politiche. Non ci siamo lasciati sug-gestionare dalle centinaia e centinaia di mail ma abbia-mo dato ascolto concreto ai gruppi dirigenti locali: in quelle ore drammatiche si è registrata la presa di

posizione di segretari di circolo, sindaci e segre-tari provinciali. Il voto di scheda bianca è stato espressione di un forte collegamento territoriale. La strambata data sulla figura di Marini rimetteva le lancette dell’orologio indietro”.l’idea di rodotà?“Mai come in questo caso l’elezione del presidente della Repubblica è stata

oggetto di tifoserie. E’ chiaro che c’è un’esigenza dei cittadini di decidere i più alti livelli istituzionali, la qual cosa potrebbe far dire a qualcuno “benissimo, la strada è spianata per il presidenzialismo”. Alle persone che mi chie-devano e mi invitavano a un voto per Rodotà nel nome del popolo italia-no, io ho detto che questo

tipo di richiesta rivolta ai grandi elettori prelude a un semipresidenzialismo. Mi hanno risposto che desi-derano contare: a questo punto dobbiamo aprire una riflessione sul profilo della nostra democrazia e della nostra repubblica”.intanto davanti agli occhi si consumava la frattura dell’alleanza italia Bene comune. Delusa da Ber-sani?“Aveva responsabilità di guida del partito ma i segre-tari non sono mai soli: c’è un intero gruppo dirigente responsabile di errori di va-lutazione, non c’è dubbio”.ora che Governo vorreb-be?“Stiamo parlando prima dell’intervento del presi-dente Napolitano, mi piace-rebbe prima ascoltarlo”.ci rimettiamo a quello che dice napolitano?“No, voglio sentire quello che dice, è diverso”.Intanto da Nord a Sud, pas-sando per le regioni ‘rosse’ come la nostra, si registra il fermento, a volte l’insur-rezione, della base del Pd, soprattutto di quei giovani che, ancora, coltivano la speranza di non morire di inciucio.

Sara Gelli

“Io non mi voglio arrendere a

questioni irrisolte e a capibastone, la speranza di un partito riformista non è morta. Non ho intenzione di svendere un sacrificio che tutti noi abbiamo fatto”.

“I segretari non sono mai soli: c’è

un intero gruppo dirigente responsabile di errori di valutazione”.

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6 26.04.2013 n° 16

l’arrivo della prima-vera segna l’inizio di un nuovo ciclo. Dopo

il freddo invernale con la nuova stagione la natura rinasce in un’esplosione di colori e profumi. Non per tutti, però, questo momento è vissuto con gioia, infatti per qualcuno la nuova sta-gione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso e spesso invalidante proble-ma: l’allergia. Almeno dal dieci al quindici per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergi-ci e si calcola che nel nostro Paese circa 7 milioni di persone soffrano di questa patologia. Ma cosa sono esattamente le allergie e come possiamo conviver-ci? Lo abbiamo chiesto al medico chirurgo Antonio Trichini, specialista in Oto-rinolaringoiatria, nel suo studio medico in via Don Mazzolari 5/a.Dottor trichini, che cos’è un’allergia?“L’allergia è un’eccessi-va reazione di difesa del sistema immunitario di fronte a sostanze conside-rate erroneamente nocive. La sostanza estranea non viene riconosciuta come compatibile con l’organi-smo e viene considerata più pericolosa di quanto non sia in realtà. Il sistema immu-nitario opera da un lato una particolare segnalazione dell’estraneo nella sua memoria interna e dall’altro costruisce un numero ec-cessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora si ripresentasse un nuovo contatto”.Quali sono le cause?“L’allergia è una malattia influenzata da fattori gene-tici. Non è però l’anticorpo che viene ereditato bensì la generica predisposizione. In altre parole un genitore allergico al polline potrà avere figli allergici ad acari e nipoti allergici al pelo di animale... La probabilità di sviluppare un’allergia per un figlio in cui entrambi i genitori sono allergici si ag-gira intorno al 40-60%, con nessun genitore allergico si riduce al 5-10%. Le allergie derivano da alterazioni su diversi cromosomi del dna, si suppone che alcuni di questi siano anche quelli regolatori dell’asma, in entrambi i casi si ha infatti come sintomo l’iperattività bronchiale. Il rischio di sviluppare un’allergia au-menta quindi all’aumentare del numero di parenti affetti dalla patologia”.accanto al fattore geneti-co quanto influisce quello ambientale?“I fattori ambientali inve-stono un ruolo importante nell’insorgenza dell’al-lergia. Una recente teoria indica nell’eccesso di igiene una delle cause che

COSA SONO LE ALLERGIE E COME POSSIAMO CONVIVERCI? LO ABBIAMO ChIESTO AL MEDICO ChIRURGO ANTONIO TRIChINI, SPECIALISTA IN OTORINOLARINGOIATRIA

odore... di primavera!

favoriscono l’insorgere dell’allergia. E’ dimostrato che un ambiente (o un cibo) eccessivamente “steriliz-zato” non sia salutare per il sistema immunitario che diviene più prono allo sviluppo di allergie. Nei bambini che vivono in am-biente rurale o che hanno un gatto in casa (dimostrato nei primi due anni di vita), la proba-bilità di allergia si riduce in modo significativo. Nei paesi occidentali il precoce utilizzo di antibiotici nei bambini, l’ampio utilizzo di addi-tivi chimici negli alimenti e la loro sterilizzazione, sembrano ritar-dare lo svilup-po della flora batterica che è

molto importante in quanto produce endotossine, che a loro volta inibiscono la produzione di proteine al-lergizzanti. Predisposizione allo sviluppo dell’allergia è connessa anche al mese di nascita. In primavera, infatti, i vegetali liberano i propri pollini, mentre in autunno è maggiore la fre-quenza degli acari, perciò l’esposizione prematura a uno di questi allergeni comporta maggiori proba-bilità di uno sviluppo futuro dell’allergia”.Fumo e inquinanti incre-mentano le probabilità di insorgenza di allergie?“Il fumo già a partire dalla gravidanza aumenta le probabilità di insorgenza di asma e patologie respi-ratorie ed è stato provato

che i figli di madri fumatrici o esposti al fumo passivo sviluppano una maggiore quantità di allergie. Anche l’inquinamento atmosfe-rico sembra avere una non indifferente caratteristica allergizzante: è dimostra-to che le aree a maggior incidenza di allergie sono quelle urbanizzate”.e’ vero che l’allattamen-to al seno costituisce un deterrente?“L’allattamento al seno consente di ritardare il contatto con altri agenti allergizzanti non contenuti nel latte materno, fornendo inoltre difese immunitarie essenziali per il bambino”.Quali sono le sostanze allergizzanti naturali più diffuse?“Gli allergeni entrano in

contatto con l’organismo soprattutto attraverso l’aria respirata. I più comuni e noti sono i pollini delle piante e delle erbe presenti nell’aria da metà gennaio a fine settembre”. Quali gli allergeni in casa?“Prodotti che si trovano sulla cute di animali presen-ti in case come cani, gatti, uccelli, conigli... Prodotti fecali degli acari che vivo-no negli ambienti polverosi e umidi, specialmente nei materassi di lana, nei tappe-ti e nelle moquette”.Quali i sintomi?“Sintomi nasali: starnuti ripetuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito. Sintomi oculari: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce. Sintomi respiratori: senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso e ac-corciato. Sintomi cutanei: prurito, gonfiori, arros-samenti, ponfi. Sintomo frequente in tutti: la stan-chezza e l’irritabilità. Tutti i sintomi possono presentarsi singolarmente o variamente associati nei casi più gravi, soprattutto in quelle perso-ne che presentano allergie stagionali da molti anni può esserci una complicanza asmatica”.come si diagnosticano le forme allergiche?“In un primo tempo la dia-gnosi si basa sulla presenza di sintomi che si presentano in prevalenza durante la primavera o l’estate. In un secondo tempo si pratica il Prick test, piccoli “graffi” cutanei. Su ognuno si de-pone una goccia di solu-zione acquosa di differenti sostanze (allergeni). Se c’è reazione positiva, cioè si è allergici a una o più sostan-ze, entro 10-20 minuti si forma un ponfo roseo e pru-riginoso là dove l’allergene

specifico è stato deposto.Per i casi dubbi occorre effettuare il Rast, ovvero un test basato su un prelievo di sangue e sulla ricerca degli anticorpi specifici presenti per una o più sostanze aller-gizzanti. Esiste poi un Test di stimolazione nasale agli allergeni, cioè si osserva la reazione delle mucose nasa-li inalando vaporizzazioni infinitesimali di allergeni. L’Esame citologico è inve-ce una nuova metodologia che consiste nel prelevare, tramite “striscio” della mucosa nasale, un modesto numero di cellule del tur-binato. Tale prelievo viene poi sottoposto a colorazione e analizzato al microscopio che ne analizza le caratte-ristiche. L’esame fornisce importanti informazioni sulla tipologia e sul numero di cellule presenti, così da permetterci di catalogare le varie sindromi e patolo-gie nasali. In pazienti con sintomatologia allergica (starnuti, rinorrea, prurito e naso chiuso) capita talvolta di non trovare riscontro positivo con il Prick Test e con il Rast non si tratta di un errore diagnostico bensì di nuove sindromi nasali chiamate: Naresma e Nares. Sono delle riniti non allergiche che presentano le caratteristiche sintoma-tologiche di un’allergia, che possono associarsi alla poliposi nasale e all’asma bronchiale. La citologia nasale ci permette oggi di identificarle e di trattarle adeguatamente per evitare complicanze”.come si curano le allergie?“La cura delle allergie è in genere sintomatica con antistaminici e spray nasali per contenere la risposta allergica. Nel caso in cui l’allergia sia particolar-mente forte, con sintomi nasali importanti o interes-samento bronchiale, ci si orienta verso una terapia desensibilizzante con un vaccino a basso dosaggio. Tale vaccino, sotto forma di gocce sublinguali, può essere assunto al proprio domicilio. Un valido aiuto si ricava sia dalle inalazioni termali con acque sulfuree che dall’Haloterapia. Cicli di cure una o due volte l’anno, con aerosol nasale, inalazione e docce nasali, riducono la frequenza e la gravità degli attacchi e dei disturbi allergici. Stessa cosa vale per le sedute di Haloterapia che, nel nostro caso, vengono effettuate in grotte di sale Aerosal, dispositivo certificato dall’istituto superiore di Sa-nità, dove si respirano par-ticelle di cloruro di sodio e di sale iodato, simulando l’aria che si respira al mare, con i relativi benefici”.

J.B.

“ In pazienti con sinto-matologia

allergica capita talvolta di non trovare riscontro positivo con il Prick Test e con il Rast. Si tratta di nuove sindromi chiamate: Naresma e Nares. Sono delle riniti non allergiche che possono associarsi alla poliposi nasale e all’asma bronchiale. La citologia nasale ci permette di identificarle e di trattarle per evitare complicanze”.

“Un aiuto si ricava dalle

inalazioni con acque sulfuree e dall’Haloterapia. Cicli di cure una o due volte l’anno, con aerosol nasale, inalazione e docce nasali, riducono lafrequenza e la gravità degli attacchi e dei di-sturbi allergici”.

Antonio Trichini durante un esame citologico

Prick Test

Test di stimolazione nasale

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“L’alcol è una sostanza

tossica per l’organismo e i suoi effetti su un sistema nervoso ancora in formazione, come quello degli adolescenti, possono essere molto gravi”.

IL 16 APRILE PRESSO IL LICEO FANTI SI è SVOLTO UN INCONTRO NELL’AMBITO DEL PROGETTO SCUOLE LIBERE DALL’ALCOL, ORGANIZZATO DALL’AZIENDA SANITARIA DI MODENA E DAGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI MODENA E PROVINCIA

no all’alcol tra i teenagerI

n occasione del Mese nazionale della pre-venzione alcologica, il

16 aprile, presso il Liceo Scientifico Manfredo Fanti si è svolto un incontro rivol-to ai genitori degli studenti delle classi prime e seconde e coordinato da Maria Cor-vese, psicologa del Servizio per le Tossicodipendenze (Sert) e da Nora Marzi, responsabile del Servizio di Psicologia del Consultorio. E’ in preoccupante aumento la diffusione di bevande alcoliche tra adolescenti e giovanissimi. Secondo un recente studio, l’8% degli undicenni consuma alcol abitualmente o occasional-mente e un’alta percentuale di quindicenni dichiara di aver bevuto tanto da ubria-carsi almeno una volta. Inoltre è sempre più diffusa la pratica del binge drin-king, ovvero l’assunzione di 5 o più bevande alcoli-che nel giro di poche ore. Pratica che viene solita-mente consumata insieme al gruppo dei pari. Per aiutare i ragazzi a capire che le sostanze alcoliche sono un grave fattore di rischio per la propria salute, l’Azienda Sanitaria di Modena e l’Uf-ficio Scolastico provinciale hanno organizzato la cam-pagna di sensibilizzazione e prevenzione dal titolo

Scuole libere dall’alcol.“Spesso - ha commentato la dottoressa Corvese - gli effetti dell’alcol vengono sottovalutati, ma non bi-sogna scordarsi che l’alcol è una sostanza tossica per l’organismo e i suoi effet-ti su un sistema nervoso ancora in formazione, come quello degli adolescen-ti, possono essere molto gravi. Inoltre, la capacità di

metabolizzazione dell’alcol di un teenager è inferiore rispetto a quella di un adulto e in effetti l’Organizza-zione Mondiale della Sanità raccomanda la totale astensione dal consumo di alcolici fino ai 18 anni. Pertanto, i giovanissimi che fanno uso di alcolici si ubriacano più facilmente e pesantemente, con un con-seguente e rapido calo delle

inibizioni. Situazione che favorisce comportamenti a rischio come il coinvol-gimento in risse, rapporti sessuali indesiderati e non protetti e assunzione di stupefacenti. Inoltre, non di rado, i giovani che abusano di alcol restano vittima di coma etilico. Tutti i ragaz-zi sono potenziali vittime dell’alcol e ciò è dovuto al contesto sociale in cui vivo-no, dove l’associazione tra alcol e festa è consolidata. Basti pensare alle pubbli-cità, ai film. Ma non solo. Involontariamente, anche

il genitore che al cenone di Capodanno invita il bambi-no o l’adolescente a bere un goccio di spumante, perché tanto non fa male, rafforza l’idea che l’alcol sia sino-nimo di divertimento”. “Al genitore - ha aggiunto la dottoressa Marzi - spetta il compito di non incentivare mai i figli all’uso di alcolici anche se in piccole quan-tità o sporadicamente e a monitorare costantemente i loro comportamenti. Bere troppo, anche in una singola occasione, è un segnale che i genitori non possono sot-tovalutare. Devono parlarne con il figlio senza censure e spiegargli tutti i pericoli sottesi al consumo di alcol. Infine è fondamentale dare il buon esempio: se si dice ai ragazzi di non consumare alcol, non si deve poi bere una bottiglia di vino davanti ai loro occhi”. Crescere significa assumersi delle responsabilità. Bere alco-lici, anche se solo occasio-nalmente, può comportare seri rischi sia per se stessi che per gli altri. E’ bene che i giovani lo sappiano.

Chiara Sorrentino

Da sinistra Eleonora Pettinà, Maria Corvese, Nora Marzi e Martina Atti

“Occorre dare il buon

esempio: se si dice ai ragazzi di non consumare alcol, non si deve poi bere una bottiglia di vino davanti a loro”.

IN ARRIVO MISURE ECONOMIChE E SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI A SOSTEGNO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA, GRAZIE AL FINANZIAMENTO DI INPS GESTIONE DIPENDENTI PUBBLICI

il nuovo volto del welfareLE MISURE DI INPS SI TRADURRANNO NELL’EROGAZIONE DI ASSEGNI MENSILI E SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI A UN BACINO DI CIRCA 210 BENEFICIARI, DI CUI 130 RESIDENTI NELL’UNIONE TERRE D’ARGINE, ChE SI TROVINO IN CONDIZIONE DI FRAGILITÀ E ChE ABBIANO IL REqUISITO DI ESSERE DIPENDENTI O PENSIONATI PUBBLICI O, ANCORA, LORO FAMILIARI DI PRIMO GRADO.

con lo sguardo dritto e aperto nel futuro, cantava Pieran-

gelo Bertoli. E’ questa l’emblematica frase scelta dall’Unione Terre D’argi-ne (Comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano) per interpretare il senso del progetto di welfare inte-grato che sta decollando nel nostro territorio e in quello dell’Unione Comu-ni Modenesi Area Nord. Dopo aver aderito al bando nazionale Inps denominato

Home Care Premium, le due Unioni hanno infatti ottenuto un importante e sostanzioso finanziamento da parte di Inps - Gestione Dipendenti Pubblici, per un ammontare di 300mila euro. Una cifra - alla quale si potranno sommate ulte-riori stanziamenti, fino a un massimo di 500mila euro - che si rivela estremamen-te preziosa soprattutto in un momento complesso come quello attuale, caratterizza-to da una crisi economica

che morde duro, dai tagli apportati dal Governo cen-trale che conferisce sempre minori risorse agli Enti Pubblici e dalla difficile eredità lasciata dal sisma del maggio scorso alla nostra terra. “Queste risorse - ha dichiarato Aldo Ma-nella, dirigente Regionale Inps Gestione Dipendenti Pubblici - vanno a innestar-si nelle politiche sociali e di welfare. Siamo certi che questo non potrà che avere un ricaduta positiva, con-

siderata la predisposizione della nostra Regione verso il settore socio-assisten-ziale e la grande professio-nalità delle persone che vi lavorano.Intervenire in zone che come sappiamo sono state così duramente colpite dal terremoto dello scorso anno ci rende in qualche modo ancora più responsabili, ben conoscendo quanto sia importante che le risorse arrivino esattamente lad-dove esistono le necessità

maggiori”.Il contributo di Inps - Ge-stione Dipendenti Pub-blici, giunge quindi come una ventata di aria fresca. Un sostegno prezioso al welfare locale sempre più in affanno a causa delle scarse risorse a disposizio-ne, nonostante i bisogni dei cittadini continuino a crescere. “Solo facendo rete - ha sottolineato Giu-seppe Schena, presidente dell’Unione Terre D’argine - si potrà migliorare l’or-ganizzazione e la qualità del servizio, nonché co-gliere al meglio le esigenze dei cittadini bisognosi di aiuto, risparmiando risorse. L’integrazione tra pubblico e privato è ormai l’unica strada perseguibile per mantenere alta la qualità dei servizi”. Ma in cosa consiste esattamente questo piano di welfare integrato? Le misure di Inps si tradur-ranno nell’erogazione di assegni mensili (da 300 a 1.300 euro a seconda della gravità della non autosuf-ficienza) e servizi socio-

assistenziali a un bacino di circa 210 beneficiari, di cui 130 residenti nell’Unione Terre D’argine, che si trovi-no in condizione di fragilità e che abbiano il requisito di essere dipendenti o pensio-nati pubblici o, ancora, loro familiari di primo grado. Home Care Premium ha quindi un duplice scopo: da una parte sostenere eco-nomicamente le famiglie, rafforzando l’assistenza alle fragilità direttamente al proprio domicilio e, dall’altra, moltiplicare le possibilità di aiuto e atti-vare un sistema innovativo di “welfare integrato” a fa-vore dell’intera comunità. I benefici verranno erogati a partire dal 1° giugno, ma dal 2 maggio sarà possibile presentare domanda presso gli sportelli sociali dei comuni aderenti (a Carpi, lo ricordiamo, lo Sportello Sociale Nemo è ora nei locali di Borgofortino). Per la durata di un anno, i soggetti coinvolti potranno godere di un contributo economico mensile e di una vasta gamma di prestazioni (operatori-socio assisten-ziali a domicilio, centri diurni, attività di sollievo, servizi di accompagna-mento e trasporto, ausili e dispositivi di supporto, informazione, consulenza e formazione di familiari e assistenti).

Jessica Bianchi

Da sinistra Stefania Zanni, Giuseppe Schena, Aldo Manella e Maino Benatti

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8 26.04.2013 n° 16

IL CARPIGIANO MARCO FREGNI hA DATO ALLE STAMPE UNA NUOVA RACCOLTA DI RACCONTI. IL VOLUME SARÀ PRESENTATO PRESSO LA LIBRERIA LA FENICE, VENERDì 3 MAGGIO, ALLE 21

al di là di ogni aldilàA

l di là di ogni Aldilà è il titolo del nuovo libro del carpigiano

Marco Fregni. Stimato psichiatra, il dottor Fregni coltiva da anni un grande amore per la scrittura, que-sta raccolta di racconti (edi-ta da Pendragon) é la sua seconda opera di narrativa. Quale aldilà evoca il titolo del suo volume?“L’idea di scrivere questi racconti nasce da un tenta-tivo, a lungo meditato, di riformulare, esclusivamente in senso creativo, un nuovo e diverso immaginario per ciò che riguarda le regioni dell’Oltre. La domanda che mi è sorta spontanea è: come può ripensare l’aldilà un uomo del XXI secolo, alle soglie del terzo millen-nio? Questo tentativo di ri-sposta si fonda sulla consta-tazione che, in Occidente, nonostante le meditazioni e le rivoluzioni che la storia ha portato avanti, le sugge-stioni letterarie che circo-lano intorno a questo tema sono tuttora profondamente ancorate alle idee ereditate dalle opere del passato, in primo luogo dalla Divina Commedia”.un immaginario, quello che lei suggerisce, an-corato ad antiche opere letterarie.“Una delle maggiori opere dello scorso millennio è senza alcun dubbio l’inar-rivabile poema dantesco, che ha come tema centrale proprio il viaggio nell’Al-dilà. Senza fare inopportuni paragoni è utile notare come un testo di tale profondità e grandezza abbia, per molti secoli, sino a oggi, agito sull’immaginario occiden-tale plasmandolo profonda-mente. Oltre a ciò occorre poi notare come successi-vamente a quest’opera si sia prodotta una sorta di afasia creativa dovuta, probabil-mente, alla difficoltà degli autori successivi nel pro-durre lavori che potessero svincolarsi da una lezione così potente. Nella storia della letteratura occidentale sono pochissimi i tentativi in questa direzione, soltanto in Inghilterra, tra il 1600 e

il 1700, si sono avuti autori di grande forza visiona-ria, quali Swedenborg e, successivamente, Milton e Blake (soltanto pr citare i più noti), che hanno tentato incursioni nelle regioni dell’Oltre. Nell’Ottocento si assiste poi a una continu-ità di tale tentativo che darà origine al filone neo-gotico da cui si originerà tutta la letteratura sul paranormale fino alle ghost tales di cui Henry James è un chiaro esempio. Poco altro si nota in questo senso. Anche il XX secolo è molto parco rispetto a una produzione narrativa in tal senso e, in molti altri paesi occidentali, è addirittura assente”.un vero e proprio “vuoto creativo” intorno al tema dell’oltre...“Esatto. Gli autori che ho citato hanno prodotto opere che illustrano le loro perso-nali architetture su ciò che immaginano come Aldilà e,

seppure con varianti dettate dai diversi periodi storici e dalle differenti personalità, sempre all’interno della loro fede. Quindi senza al-cun scardinamento rispetto alla norma religiosa. Inoltre tanti altri autori hanno par-lato della morte, ma come alibi per descrivere diffusa-mente la vita. Ad esempio, nella sua notissima anto-logia, Edgar Lee Masters fa parlare i suoi personaggi soprattutto della loro vita trascorsa”. come è strutturato il suo libro?“Il libro si articola in sedici racconti, suddivisi in quattro sezioni, ognuna delle quali rappresenta una diversa possibilità descrit-tiva: i registri sono, di volta in volta, onirici, tragici, pas-sionali e sospesi. Registri attraverso cui ho declinato varie e inedite possibilità immaginative. Ho così crea-to numerosi e diversi Altro-

ve, ma avrei potuto crearne molti altri, come spero faccia ogni lettore quando, sospinto dalle domande sorte grazie alla lettura del libro, proverà a pensare - o ripensare - a un proprio e personale Oltre Tempo. Lo sforzo creativo è stato dav-vero notevole, in quanto ab-bandonare le forme che tutti abbiamo interiorizzato su questo argomento è impresa molto più ardua di quanto non sembri, e abbandonarsi a voli creativi è cosa diffi-cile ma divertente. Infatti, non appena abbandonate le briglie della consuetudine, si aprono orizzonti vastissi-mi. Tengo altresì a precisare che questi racconti molto si distanziano dai territori del nulla e del paranormale o da saggi scientifici: si tratta, come suggerito nella quarta di copertina, di “Racconti, monologhi, lettere e inven-zioni”. Aspetti esclusiva-mente creativi e letterari. Molti di questi racconti sono già predisposti alla tra-sformazione in monologhi teatrali, nel caso qualche regista volesse prodursi in una sorta di Teatro dell’Al-dilà”.come ha immaginato e connotato lo spazio dell’oltre?“In ognuna delle narrazioni ho cercato di mantenere il fuoco della scrittura, oltre che sui “personaggi”, pro-prio sui territori dell’aldilà, sull’Invisibile che in loro è contenuto. Poi, come già detto, ho cercato di non far parlare le figure (che abita-no queste dimensioni) della loro vita precedente. Sareb-be stato molto più semplice ma certamente meno origi-nale. Con questa scrittura ho veramente cercato di inventare nuove e diverse possibilità d’esplorazione su queste regioni dando spa-zio a “Straordinarie visioni del tempo dopo il tempo umano” come ha scritto il noto critico Giorgio Bar-

beri Squarotti. Ho scelto anche caratteristiche inedite per questi luoghi. Nelle passate rappresentazioni letterarie dell’Oltre spesso ci troviamo di fronte a terri-tori che riproducono geo-graficamente e fisicamente situazioni terrene: pianure, montagne, ghiacciai, neb-bie... sono scenari presenti e connotanti l’altrove, così come le esistenze terrene di coloro che lì popolano. Nei miei racconti non com-pare nulla di tutto questo, lo strappo immaginativo rispetto alla consuetudine ha voluto essere, ed è stato, totale. In effetti non soltanto nel passato, ma anche nelle recenti produzioni letterarie non ho potuto ispirarmi ad alcun viaggio del genere”. anche sotto il profilo eti-co morale questi racconti molto si distanziano dalla consuetudi-ne...“E’ vero, generalmente all’Aldilà è consegnata una dimen-sione morale molto pre-cisa, in cui espiazione e premio sono il nucleo centrale della fun-zione stessa dell’Altrove, dove sem-pre si hanno figure metaforiche e retori-che che ben rappresentano tale necessità: il buio e la luce, l’abisso e la vetta, così come tante altre, a cui corrispondono perfettamen-te le situazioni di premio e pena. Nulla di tutto questo si verifica nei miei racconti, dove talvolta esistono situa-zioni indifferenti e lontane da ogni destino umano. Il luogo, allora, può anche essere destituito di ogni senso, si rivela come una dimensione estranea, lonta-

na da ogni nostra speranza. Talvolta, invece, questi luoghi assumono su di sé inedite funzioni/finzioni, inaspettate ma gradevoli, in cui s’incarnano per l’eter-nità i nostri più nascosti desideri. Ne La fissità dello scriba si legge di uno scriba egiziano, che è metafora di ogni scrittore, che non desidera altro che continua-re a scrivere per l’eternità. Lo accoglie un Aldilà in cui, all’interno di un tempo e un silenzio senza fine, potrà continuare a perpetuare la propria opera”.Ha qualche ringraziamen-to particolare da fare e a quando la presentazione del libro a carpi?“Vorrei ringraziare tutti gli amici che hanno contribuito con i loro pareri all’esito finale di questi racconti. Nominarli uno ad uno sa-rebbe troppo lungo ma non posso non citare Antonio Bagnoli, come editore, per aver accettato di pubblicare questo libro per le Edizioni Pendragon, e Giuliano Me-

righi della libreria La Fenice che ospiterà la presentazio-ne del volu-me, venerdì 3 maggio. In quell’oc-casione dia-logherà con me l’amica e scrittrice Alessandra Burzacchi-ni, mentre le letture di alcuni brani del libro

saranno sottolineate da musiche originali del dottor Fabio Beltrami”. Lettori e critici sono con-cordi nel riconoscere alla scrittura di Marco Fregni aspetti del tutto inconsueti rispetto a ciò che comu-nemente si legge oggi. L’appuntamento per tutti è quindi alla presentazione del libro, dove le parole di Marco disegneranno dinanzi ai nostri occhi un immaginifico aldilà.

J.B.

Marco Fregni

Elena e Marco Valentini

l’amore per la lettura può nascere in qualsiasi mo-mento. A volte basta il

libro giusto per far scoprire a un lettore occasionale la bellezza che si può celare tra quelle pa-gine inchiostrate. Tra le parole di una storia. Ogni libro con-sente di spalancare finestre su mondi altri. Reali o immagina-ri. Ed è proprio per esaltare la potenza della narrazione che elena e marco Valentini, tra le pareti della loro libreria, la mondadori di Piazza Martiri, hanno fatto nascere Il divano delle idee. Un gruppo che, già a partire dal proprio nome,

Per esaltare la bellezza e la potenza della narrazione, Elena e Marco Valentini, tra le pareti della loro libreria, la Mondadori di Piazza Martiri, hanno fatto nascere Il divano delle idee

L’amore per i libri abita quievoca un buon sapore. Quello delle cose semplici. Vere. Amici che, comodamente annidati tra i morbidi cuscini di un sofà, fanno fiorire idee. Menti in movimento che, attraverso il dialogo e il confronto, tessono e fortificano relazioni. Perchè il potere della narrazione è anche questo: stimolare la di-scussione e creare sinergie. “La finalità de Il divano delle idee - ci spiega Elena - è proprio quello di coltivare e stimolare, sia attraverso gli incontri che con una serie di iniziative, l’in-teresse verso i libri. L’iniziativa è aperta a tutti e gli incontri

saranno a cadenza mensile.Il prossimo momento di incon-tro sarà giovedì 16 maggio alle 20.30 in libreria”. Il progetto si articola attraverso una serie di proposte. “Gli iscritti al corso di scrittura La cassetta degli attrezzi, tenuto da Fabrizio monticelli ed emanuele Zi-villica, scriveranno un raccon-to brevissimo che sarà esposto settimanalmente nella vetrina della libreria. Chi, passeggian-do sotto il portico, si fermerà a leggerlo, avrà la possibilità di votarlo attraverso un semplice meccanismo. Questa iniziativa chiamata Il racconto in ve-

trina si aprirà, prossimamente a tutti coloro che lo deside-reranno. Ti consiglio un libro invece, consentirà a chi partecipa al gruppo, di scrivere una breve recensione di un libro che ha letto e ritiene opportuno con-sigliare ad altri. Le recensioni saranno esposte in libreria.Il divano delle idee presenta poi la figura dei Consiglieri: ogni domenica mattina un par-tecipante al gruppo, a turno, si renderà disponibile a colla-borare con Elena e Marco per consigliare alcune letture ec-cellenti ai clienti. Tutto questo e altro ancora sarà proposto alla nostra città attraverso il lavoro di chi ama i libri. Per infor-mazioni: [email protected] o 059.642131.

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Con queste ultime

domande abbiamo già esaurito le risorse disponibili e l’elevato numero di richieste in così poco tempo dimostra la gravità di questa crisi”.

I leTTOrI cI scrIVONO

Fondo salva sfratti

erogato 1 milione di euro

sono 220 le famiglie mode-nesi che hanno usufruito dei contributi, in media

4.800 euro in un anno, previsti dal fondo “salva-sfratti”, sotto-scritto nel gennaio scorso su ini-ziativa della provincia insieme alla regione emilia romagna e alle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirando-la, Carpi e Vignola). All’inizia-tiva hanno aderito anche i Co-muni modenesi, i sindacati di categoria e le associazioni dei proprietari. Con il protocollo del 2013 sono state finanziate 155 famiglie a cui si aggiun-gono 31 famiglie che hanno ottenuto il sostegno sulla base del protocollo siglato nel 2012 riservato a chi aveva ricevuto notifica di sfratto; tenendo conto delle domande arrivate in marzo in via di assegnazione, il dato complessivo dei nuclei che usufruiscono del sostegno sale a 220 distribuiti in tutta la provincia, per complessivi un milione e 90 mila euro erogati. “L’obiettivo – sottolinea egidio pagani, assessore provinciale con delega allo Sviluppo delle città e del territorio – stabilito al momento della creazione del fondo è di supportare le fami-glie che non riescono a pagare il canone, rischiando lo sfratto per morosità. Con queste ultime domande abbiamo già esaurito le risorse disponibili e l’elevato numero di richieste in così poco tempo dimostra la gravità di questa crisi”. I beneficiari dei contributi sono i proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà. A fronte del contributo, si impegnano a non iniziare o a sospendere le procedure di sfratto e a garan-

tire la presenza della famiglia nell’appartamento per un pe-riodo di almeno 12 mesi. Devo-no, inoltre, diminuire l’affitto o dell’indennità di occupazione dell’alloggio portandolo a livel-lo del canone agevolato come da parametri definiti nei Patti Territoriali per tutta la durata dei 12 mesi.

“taxi anch’io è solo sospeso”

Gentilissima Redazione, nella rubrica Tra le righe pubblicata sul vostro settimanale la scorsa settimana è stato trattato il tema del servizio Taxi anch’io. Questa Amministrazione

non ha tagliato il servizio bensì temporaneamente sospeso nell’at-tesa dell’approvazione di Bilancio. E’ nostra volontà riprenderlo al più presto. L’interruzione è stata inevitabile poiché non esistevano le condizioni amministrative per dare una copertura all’eventuale proroga. Nella rubrica l’articolista rende evidente la validità del Taxi anch’io e questo ci fa piacere, poiché valorizza un servizio che non ha eguali in Regione, malgrado i tagli che in questi anni han-no interessato il trasporto pubblico locale. Tagli che hanno messo in ginocchio il servizio in tutte le regioni d’Italia con conseguenti prese di posizioni a livello nazionale anche dell’Anci. Pertanto non basta l’interessamento di un onorevole per superare tali ostacoli ma sono necessarie politiche nazionali mirate per rilanciare il trasporto pubblico locale e ferroviario.

c. alberto D’addese, assessore mobilità e trasporti

UNA COMMESSA DA 425 MILIONI DI EURO PER LA COOPERATIVA CMB ALLA qUALE è STATO AFFIDATO, DOPO CINqUE ANNI DI CONTENZIOSO, IL RIFACIMENTO DI UN TRATTO DI 20 ChILOMETRI DELL’AUTOSTRADA SALERNO - REGGIO CALABRIA. UNA COMPLESSA OPERA DI INGEGNERIA COME SPIEGA IL RESPONSABILE COMMERCIALE, FEDERICO SARTI

“una pietra miliare per lo sviluppo della cooperativa”“

Questa - ha sottolineato il presidente di Cmb, Carlo Zini - è la più

grande commessa che Cmb abbia mai avuto. Un vero e proprio toccasana in un mo-mento economico tanto dif-ficile. Questa sarà un’opera ingegneristicamente com-plessa in un ambiente altret-tanto ostico, ma costituirà una pietra miliare per lo svilup-po della nostra cooperativa. Ne segnerà la storia”. Dopo cinque anni di contenzioso infatti, fra Ati - composta da Cmb (55%) e Ghella (45%) - e Anas è stato stipulato il contratto di affidamento di un tratto dell’Autostrada Salerno - Reggio Calabria per un im-porto di 425 milioni di euro. Il lotto si colloca nei Comuni di Laino Borgo, Laino Castello,

Mormanno e Morano Cala-bro in provincia di Cosenza, al confine fra Basilicata e Calabria: “consci di andare a operare in un territorio dif-ficile - prosegue Zini - inten-diamo prendere contatto con le prefetture e stilare precisi protocolli di legalità”. Dopo un fase di progettazione ese-cutiva che durerà 180 giorni, si darà il via ai vari cantieri che impegneranno circa un migliaio di persone e dovran-no concludersi in 5 anni. “I lavori - spiega il responsabile commerciale di Cmb, Fede-rico Sarti - dovranno essere svolti in un contesto orogra-ficamente complicato: il ter-ritorio è infatti disomogeneo e caratterizzato da dislivelli Da sinistra Sarti e Zini

Crac Unieco

“il nostro rapporto continua”Il Consiglio di Amministra-zione di unieco, coope-rativa reggiana con 1.500 dipendenti ha presentato al Tribunale la richiesta di concordato preventivo con riserva, strumento volto al risanamento dell’impresa e al mantenimento della conti-nuità aziendale per evitare lo spettro del fallimento. Unieco infatti, malgrado un patrimo-nio di 300 milioni di euro, è ri-masta a corto di liquidi rispet-to alle esposizioni (sarebbero 658 i milioni di euro di debiti accumulati). A fronte di una situazione tanto precaria, il patto di alleanza stretto tra la carpigiana cmb e Unieco (entrambe nel consorzio eureka, insieme a Clf di Bo-logna, e unite in Holcoa, la holding delle coop Ccc, Cmb, Unieco, Cmc) è forse venuto meno? Lo abbiamo chiesto al presidente Zini di Cmb. “Tra le nostre cooperative esiste un rapporto di continua e forte sintonia. Unieco vive un momento di difficoltà ma auspico venga superato velo-cemente. Il mordere della crisi non fa altro che disconnette-re il tessuto sociale, facendo correre al nostro territorio dei rischi che non sappiamo ancora valutare”.

importanti. Il Macrolotto si caratterizza anche per l’ele-vato numero di opere d’arte con 7 chilometri di viadotti e oltre 12 chilometri tra gal-lerie naturali e artificiali, che saranno soggetti a rifacimen-ti completi e parziali. Basti pensare che nel lotto di nostra competenza rientra anche il Viadotto Italia, risalente agli Anni Sessanta, il più lungo d’Europa che raggiunge nel punto più alto i 261 metri”.

Compito di Cmb sarà quello di ade-guare alla normati-va vigente le dimen-sioni delle carreg-giate, per una lun-ghezza complessiva di 20,5 chilometri, creare una corsia d’emergenza per senso di marcia, uno spartitraffico cen-trale e provvedere all’allargamento o

al rifacimento ex novo delle gallerie. Asse fondante che collega Nord e Sud, la Sa-lerno - Reggio Calabria non può essere in alcun modo interrotta e, pertanto, con-tinua Sarti, “l’operazione di adeguamento si protrarrà in costanza di traffico, elemento che renderà i cantieri anco-

ra più complessi”. Una volta terminato anche questo tratto, l’autostrada sarà più sicura ed efficiente: “un investimento onerosissimo per lo Stato che, probabilmente, consi-dera il riammodernamento dell’infrastruttura fondamen-tale per rilanciare e rendere maggiormente competitivo il Sud Italia. Questa per noi è un’occasione straordinaria per dimostrare il nostro va-lore e le nostre competenze e per guardare al futuro con maggiore ottimismo”, ha concluso il presidente Zini.

Jessica Bianchi

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LA CARPIGIANA AGNESE GASPARINI CASARI A 31 ANNI hA SCELTO IL BRASILE, UNO DEI PAESI DEL BRIC PIù IN ASCESA, PER VIVERE E DA SEI ANNI qUELLA è LA SUA CASA. SI è SPOSATA NELL’ESTATE DEL 2012 E OGGI è IN DOLCE ATTESA

“il cuore dice italia, ma la mia casa è in Brasile”

la carpigiana Agnese Gasparini Casari a 31 anni ha scelto

il Brasile, uno dei Paesi del Bric più in ascesa, per vivere e da sei anni quella è la sua casa. Si è sposata nell’estate del 2012 e oggi è in dolce attesa. Nell’in-tervista rilasciata a Tempo racconta della sua vita, del suo lavoro e delle abitudini di una popolazione la cui euforia e determinazione sono contagiose.perché il Brasile? in che città vivi?“Durante un viaggio di studio a Los Angeles negli Stati Uniti, nel 2006, ho stabilito alcuni contatti per andare in Brasile, un paese emergente che volevo conoscere perché ancora non se ne parlava in modo approfondito. Sono parti-ta per il Brasile nel 2007. Attualmente vivo a Rio de Janeiro, una cittá ospitale e affascinante, immersa nella natura rigogliosa e abbrac-ciata da un oceano impetuo-so ed energico. Penso che Rio de Janeiro sia una città prima di tutto informale, dove uscire la sera senza trucco, in bermuda e hava-ianas non è un problema”.Hai trovato lavoro?“Durante gli anni trascor-si qui, ho fatto diverse esperienze lavorative, ma inizialmente non è stato facile. Innanzitutto esiste la

barriera del visto di per-manenza come in qualsiasi altro Paese e senza il visto lavorare é impossibile. Il secondo ostacolo è rap-presentato dalla lingua. Per questo, mi sono prima dedicata allo studio del por-toghese e, successivamente, ho frequentato un corso universitario in Economia Aziendale, presso l’Uni-versità Pontificia di Rio de Janeiro (PUC), nella quale ho vissuto un’esperienza

formativa e stimolante. Oggi lavoro in un’azienda di tecnologia e mi occupo di un’area specifica che tratta con l’Italia. Credo che per un italiano che voglia lavo-rare in Brasile sia necessa-ria una buona preparazione accademica e un’esperienza tecnica spendibili. Natural-mente è più facile trovare un impiego in aziende che abbiano una forte relazione commerciale con l’Italia”.che tipo di vita condu-

giovedì e il fine settimana ci si ritrova per bere una birra e mangiare stuzzichini tipici in compagnia.Il fine settimana cambia il ritmo: ai carioca piace dormire fino a tardi, fare una bella colazione a ora di pranzo e buttarsi in spiaggia fino al tardo pomeriggio. Infatti i ristoranti al sabato e alla domenica si riem-piono per il pranzo tra le 16 e le 18. A questo ritmo però, proprio non riesco ad adattarmi”.che differenze ci sono ri-spetto alla vita che con-ducevi a carpi? cosa ti manca di più? “Le differenze sono molte, anche solo per il fatto che da una città provinciale sono passata a vivere in una metropoli. Rio de Janeiro, nonostante la sua estensione, mantiene comunque le caratteristi-che tipiche di una città di medie dimensioni. A Rio de Janeiro si può vivere in quartieri come Leblon, dove si ha la sensazione di essere a Milano Marittima: tutti si conoscono di vista, ci sono viali alberati che ti portano dritti in spiaggia, molto commercio, piccoli negozi, caffè e gelaterie per le vie. Insomma non è assolutamente difficile per una carpigiana adattarvisi. Impossibile invece non sen-

ci? Quali sono i ritmi dei brasiliani?“Occorre precisare che lo stile di vita di un carioca é molto diverso da quello di un paulistano, quindi non è facile generalizzare. Quan-do torno a casa, a Carpi, e incontro vecchi amici, ca-pita spesso che mi dicano: “Ah! Vivi a Rio, spiaggia e bella vita tutti i giorni”. In realtà qui la routine è simile a quella della maggior parte delle grandi cittá. Ci si alza

presto per andare a lavora-re, anche se esiste una mag-giore flessibilità con gli ora-ri e si torna a casa la sera in auto dopo aver sopportato una buona dose di traffico. Ma, per concludere bene la giornata, qui a Rio si può fare una bella passeggiata, una corsetta sul lungo mare o giocare a beachvolley sulla spiaggia... il clima e la natura lo permettono! La sera a Rio è piena di baret-tini, tipo birrerie, dove il Continua a pagina 11

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tire nostalgia della propria famiglia: mi mancano tutti moltissimo”.alla fioritura economica del paese corrisponde anche una maggiore ric-chezza per i brasiliani? ci sono ancora così tanti poveri nelle favelas? che tipo di società esiste?“In Brasile esistono nette differenze sociali e Rio, in particolare, è caratterizzata dalla presenza di favelas. Rispetto alla vita carpi-giana la percezione della sicurezza personale é ben diversa. Proprio a questo riguardo e in vista degli eventi che ospiterà la città, come i prossimi Mondiali di calcio e le Olimpiadi del 2016, negli ultimi anni sono stati programmati interventi militari nelle varie favelas della città per estirpare le organizzazioni “mafiose” che controllano il traffico di droga e incentivano la delinquenza. La sensazio-ne di sicurezza a Rio de Janeiro negli ultimi tempi è notevolmente migliorata ma, come in molte altre me-tropoli, è sempre bene non essere ingenui ed evitare situazioni rischiose”.e’ vero che si tratta di un paese emergente? Da cosa lo si capisce?“Attualmente la qualità dei servizi è inferiore a quella italiana: dall’assistenza

medica alle infrastrutture fino ai supermercati, ma è impressionante come, anno dopo anno, la qualità sia

in costante miglioramento. Il Brasile si può definire emergente non solo per la ricchezza espressa a livello

materiale (boom edilizio e delle costruzioni, numero di auto importate, attratti-vità turistica, alto livello di

occupazione) ma perché è palpabile la grande euforia dell’intera popolazione la cui determinazione è conta-giosa”.ci sono altri italiani a rio? stranieri in generale?“Negli ultimi anni, grazie alla crescita del Paese, è sensibilmente aumentata la presenza di professionisti europei, nord americani, giapponesi e provenienti da altri paesi. Per questo, non è difficile incontrare e fare amicizia con persone che condividono la stessa mia situazione di straniera e, ovviamente, gli italiani non mancano”.Qual è il tuo piatto pre-ferito?“Riguardo all’alimentazio-ne, devo dire che in Brasile si mangia bene: la carne e la frutta sono molto buone. Mi piace molto il pão de queijo, un piccolo panino rotondo fatto di formaggio e farina locale: quando ne mangi uno ne vorresti subi-to altri dieci! Personalmen-te, però, credo si tratti di una cucina poco varia. Da vera italiana e buongustaia da sempre, quello che più mi manca è proprio il cibo: l’Italia non ha rivali e non esiste paese al mondo dove si mangi meglio! Ci sono momenti in cui mi sento in crisi d’astinenza pensando a una fetta di salame no-strano con un buon pezzo di

Continua da pagina 10 pane”.a che mese di gravidanza sei? Dove nascerà vostro figlio e dove crescerà? “Sono al quinto mese della mia prima gravidanza e sto aspettando un maschietto! Vorrei che il nome fosse italianissimo e con la stessa fonetica nelle due lingue perché non si creino delle difficoltà di pronuncia. Inoltre, visto che per i pros-simi due anni continueremo a vivere a Rio de Janeiro, desidero mantenere delle solide radici italiane, par-tendo appunto dal nome!Vivere la maternità per la prima volta è un’esperienza nuova, fonte di incertezza in condizioni normali: esse-re in un paese straniero può aggravare tale situazione. In Brasile l’approccio al parto é totalmente diverso ed è possibile scegliere an-ticipatamente se procedere con un parto naturale oppu-re optare per un cesareo: in parte dipende dalla cultura locale e in parte dall’assi-stenza sanitaria, più privata che pubblica, portata a considerare il paziente un cliente. Grazie ai consigli saggi ed esperti di mia sorella e di mia madre, ho avuto chiaro sin da subito che è meglio affrontare questo “passaggio” della mia vita in Italia e lì nascerà il mio piccolino”.

Sara Gelli

Agnese Gasparini Casari

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Tre donne si aggiudicano il gradino più alto del podio del Premio Loria in ciascuna delle sezioni, premiate dalla madrina Lella Costa. Rosa anche la foto premiata per Comodini d’autore

tris di regine

tris di regine per la XVI edizione del Premio Arturo Loria, dedicato alla memoria dello scrittore di origini carpigiane distintosi nell’arte del racconto breve: ad aggiudicarsi il pri-

mo premio, in ciascuna delle tre sezioni – letteratura, audiovisivo e graphic novel – sono state tre donne: anna Genova, napo-letana, con il racconto Pranzo dai Nonni; la bolognese laura Fuzzi con le tavole di Trame tra i rami; la piacentina claudia praolini con il video Funeral boat. Le tre vincitrici, le cui opere sono state premiate dall’attrice e scrittrice lella costa si sono meritate la pubblicazione nell’antologia Tre volte racconto, edita da Transeuropa e distribuita in tutta Italia. Ed è stata ancora una donna ad aggiudicarsi il premio per il web contest Comodini d’autore: la rete ha infatti scelto la modenese samantha marra e il suo comodino, sul quale fanno bella mostra il capolavoro di Jerome D. salinger, Il giovane Holden e Into the wild, il romanzo di Jon Krakauer.

Da sinistra Anna Genova, Lella Costa, Simone Savietti in rappresentanza di Claudia Praolini e Laura Fuzzi

PREMIO LORIA 2013 - IL MALTEMPO NON hA FERMATO LETTORI, APPASSIONATI E CURIOSI: IN CENTINAIA hANNO PASSEGGIATO PER LE VIE DEL CENTRO STORICO DI CARPI

applausi per la letturag

rande successo di pubblico, a Carpi, per le iniziative

della giornata dedicata al Premio Arturo Loria. Oltre alla premiazione, infat-ti, si sono susseguiti, da mattina a sera inoltrata, le tante iniziative che hanno portato la cultura in piazza. Tra gli appuntamenti più seguiti, la Mostra- Mercato del libro raro, di qualità e introvabile (promossa dall’Assessorato al Com-mercio e Centro Storico e organizzata dall’associa-zione Libri sotto i portici di Castel Goffredo) che ha portato oltre 80 espositori lungo i portici di Piazza Martiri, Corso Alberto Pio e Piazza Garibaldi, atti-rando lettori di ogni età. Novità dell’edizione 2013, Libri nel cassetto, lo spa-zio bookcrossing di fronte al Municipio: l’iniziativa che consentiva di scambia-re il proprio libro con un altro testo messo a dispo-sizione dalla Biblioteca Loria per farlo circolare tra altri lettori ha destato molta curiosità tra i carpi-giani che non conosceva-no questo tipo di pratica, molto diffusa nei paesi

dell’Europa del Nord. Tra gli altri eventi, ricordiamo Letture in pillole, svoltesi davanti alle tre librerie cittadine, l’inaugurazione della mostra di graphic novel Cinque Racconti, il live painting dell’arti-sta Andrea Bruno, i tre seminari della mattinata dedicati rispettivamente a racconto letterario, fumet-to e audiovisivo.Oltre una decina, dunque, gli eventi, tra mostre, lettu-re, seminari, performance e

incontri che hanno coin-volto l’intero centro stori-co, centinaia e centinaia di visitatori che, nonostante le nuvole incombenti e gli sprazzi di pioggia, non hanno voluto rinunciare a una giornata all’insegna della lettura e della cultura. Famiglie, appassionati di letteratura, collezionisti di libri rari, scrittori rodati e giovani talenti in erba, semplici curiosi... insom-ma, le vie di Carpi pareva-no un pout pourri di volti

ed esperienze, perché i libri hanno questa magica capa-cità: attrarre e avvicinare personalità ed età molto diverse. In serata, poi, tutto esaurito in Auditorium Loria per Come una specie di sorriso, l’incontro con l’applauditissima attrice e scrittrice Lella Costa. Il Premio Loria è stata realizzato da Comune di Carpi e Biblioteca, col contributo di Fondazione CRC, il supporto di Cmb e La Fenice Libreria.

Costanza Quatriglio

Alina MarazziMaura Delpero

Al via una rassegna che, dal 27 aprile al 2 giugno, porterà a Carpi alcuni dei migliori esponenti del nuovo cinema italiano

come in uno specchiocome in uno spec-chio, titolo di uno dei capolavori di ingmar

Bergman, è il nome della rassegna di documentari e film italiani che, organizzati da Biblioteca arturo loria, comune di carpi e carpi ef-fetto cinema in collaborazio-ne con l’associazione culturale sequence, movimenta e il circolo cinematografico nikelodeon, porterà a Carpi, dal 27 aprile al 2 giugno, alcuni dei migliori esponenti del nuovo cinema italiano. Per l’inaugurazione, sabato 27 aprile, l’Auditorium Loria ospiterà, alle 21, Il violino di

Cervarolo, film-documenta-rio che rievoca la strage di civili perpetrata nella primavera del 1944 a opera di reparti delle truppe tedesche nel borgo appenninico di Cervarolo. A seguire un incontro con nico Guidetti, uno dei due registi, la produttrice Giusi santo-ro e italo rovali, avvocato e presidente associazione vittime di Cervarolo, nonché protagonista del film. Saranno invece le quattro vite a con-fronto nella Napoli piena di

speranza del 1999 e in quella paralizzata di oggi, il fulcro de Le cose belle, il film di agostino Ferrente che sarà proiettato sabato 4 maggio, alle 21, sempre in Auditorium Loria. Una pellicola sulla fatica di diventare adulti attraverso gli occhi di quattro ragazzi na-poletani: Fabio ed Enzo, due dodicenni ancora bambini, e Adele e Silvana, due quattor-dicenni. Quattro sguardi pieni di bellezza, tristezza, ironia, ingenuità e cinismo. A seguire un incontro con il regista. L’isola, sarà invece la pellicola presentata nella terza serata, sabato 11 maggio, alla pre-senza della regista costanza Quatriglio. La storia di Turi e Teresa, figli di un pescatore di una piccola isola siciliana, che si snoda lungo l’arco di un anno nel corso del quale l’adolescenza dei due fratelli s’intreccia con la vita dell’isola, con il lavoro, la fatica, i rituali e le abitudini, i turbamenti, le emozioni, i nuovi amori, i

conflitti che conducono verso un inevitabile cambiamen-to, hanno valso alla regista numerosi riconoscimenti, tra i quali cinque premi internazio-nali e un nastro d’argento per la colonna sonora, firmata da paolo Fresu. Sarà poi un’altra lei del cinema italiano, maura Delpero, a presenziare alla proiezione, sabato 25 mag-gio, del suo Nadea e Sveta, la storia di due amiche moldave, del loro lavoro in Italia e degli affetti lontani. Una profon-da riflessione su maternità, fuga dalla solitudine e ricerca della propria casa che ha valso alla pellicola il Premio Cipputi al Festival di Torino 2012. Il ciclo di proiezioni si chiuderà sabato 1° giugno, con alina marazzi. L’autrice di documentari che hanno riscosso grande attenzione come Vogliamo anche le rose e Un’ora sola ti vorrei sarà presente alla proiezione di Tutto Parla di te, una struggente meditazione sulla

maternità, con la straordinaria interpretazione di charlotte rampling. La rassegna preve-de due giornate seminariali, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sul cinema documentale,

tenuti da Costanza Quatriglio – domenica 12 maggio – e dalla Marazzi – domenica 2 giugno. Il costo di iscrizione è di 10 euro.

marcello marchesini

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Sabato 4 maggio, alle 20, al Circolo Arci di Cortile

alice compie quattro anni

la sezione carpigiana di alice, associazione per la lotta all’ictus cerebrale, compie quattro anni. Per l’occasione, il sodalizio ha organizzato una cena (20 euro a testa) saba-

to 4 maggio, alle 20, presso i locali del circolo arci di cortile (via Chiesa, 37). Il ricavato sarà devoluto per l’acquisto di una centralina per monitor dell’Unità Ictus del Reparto di Neurologia di Carpi e per delle attrezzature per la fisioterapia del Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Per info e prenotazioni: Alice Ufficio (059.651894 - 327.2036045). Giancarlo (Alice) 329.1671604 - Maurizio (Alice) 339.3199224 - Edda (Arci) 338.5475867.

Per scoprire il patrimo-nio naturalistico delle Oasi in Emilia Ro-

magna, il Wwf promuove Oasi in Tour, un programma di sette visite da aprile a giu-gno, dalle dune fossili alle zone umide di pianura, alle foreste e ai prati della fascia montana.Domenica 28 aprile, i consiglieri regionali, gli operatori e i volontari delle oasi del Wwf si ritrovano a partire dalle 9,30 all’Oasi di Marmirolo per una visita guidata. Nel pomeriggio, dalle 14,30 in poi, è invece prevista la visita alla Fran-cesa di Fossoli. L’area, di circa 23 ettari, protegge una fascia di territorio che offre un’ampia gamma di ambienti naturali e semi-naturali umidi. Nel centro visita dell’Oasi La Francesa attualmente sono allestite alcune mostre fotografiche, una dedicata alle libellule,

TOUR NELLE OASI WWF DELL’EMILIA ROMAGNA: IL 28 APRILE VISITA A qUELLA DI MARMIROLO E ALLA FRANCESA

La natura a due passi da casa

una alle formiche dove si possono osservare formi-cai attivi di specie diverse e una dedicata agli uccelli dell’Oasi. La visita guidata prevede un percorso nel

bosco di 500 metri allestito con cartelloni didattici del Wwf, un’aula all’aperto dedicata alle api, lo stagno con le piante acquatiche e la nursery in allestimento

per le artarughe d’acqua autoctone. La visita gui-data si completerà con la sosta al capanno per il birdwatching. Nella zona umida (di otto ettari, tutti vi-

sibili dal capanno) in questa stagione si possono vedere i limicoli – cavalieri d’Ita-lia, beccaccini, piro piro e combattenti. Sono presenti gli ardeidi, gli aironi bian-chi maggiore, le garzette, i

cenerini e se si è fortunati anche l’airone rosso, il tarabuso e la nitticora. Fra le anatre: le marzaiole, le alza-vole, i mestoloni e natural-mente i germani reali. Non mancano poi le folaghe, le gallinelle, le pavoncelle, le sterne e i cormorani. Al termine della visita in Oasi, verso le 17, è prevista una visita al Campo di Fossoli.

I primi anatroccoli foto di Paolo Pasini

Albanella

Combattenti e Sterna

Tarabusi

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Tempo Games! di Giuseppe [email protected]

Bentornati amici! Oggi inauguriamo una miniserie di puntate

un po’ particolari, di sicuro interesse per i giovanissimi e di nostalgica memoria per i meno fanciulli. Negli ultimi anni, sta tornando di moda il “remake” di giochi di sicuro successo (vedi Tomb Raider e Devil May Cry), ma come abbiamo detto varie volte in sede di recensione, non sempre risultano graditi ai vecchi fan, anzi, Devil May Cry docet. Altre volte invece, può capitare di scorgere in alcuni forum e siti di settore, una voce unica, un desiderio comune, chiamato a gran voce dal popolo dei video-giocatori: il poter rivedere titoli, ormai a distanza di molti anni ingiocabili a causa della tarda età, sulle console next gen e sui PC di nuovis-sima fattura. In questi giorni infatti, fonti a me vicine, hanno confermato che un team capcom sia già a lavo-ro sul remake di uno dei titoli più famosi della storia dei vi-deogames, ovvero Resident Evil 2. Sulla scia di tutti que-sti “ritorni”, i primi di aprile, Hidden path ha rilasciato, per conto di microsoft la nuova edizione di Age of Empires II, ovvero la HD Edition. Uscito nel lontano 1999, AoE2, risulta tutt’oggi uno dei giochi più amati di tutti i tempi e di certo lo strategico in tempo reale più riuscito di sempre. Creato originariamente da esample

Voto Totale (Old): 10 Grafica: 9Sonoro: 10 Giocabilità: 10 Longevità: 10

Voto Totale (Remake): 6.5Grafica: 5Sonoro: 8Giocabilità: 6Longevità: 8

age of empires ii hd edition

studios, Age of Empires II, univa tecnica, azione e strategia, regalando ore e ore di gioco sia in single pla-yer che anche (e sopratutto) in multiplayer, fondendo guerra a economia, alleanze a neutralità. L’obiettivo del gioco? Vincere e conqui-stare! Le partite online di

questo magnifico titolo, restano incastonate come leggende nel firmamento. Non dimenticherò mai una partita con il mio team, du-rata quasi 8 ore di gioco. Ma oggi, siamo qui a discutere del remake effettuato dai ragazzi della Hidden Path, acquistabile su piattaforma

Steam a poco più di 18 euro. Risulta evidente la volontà di lasciare invariata la magia che avvolgeva il titolo, così soltanto da rendere fruibile anche adesso, a distanza di quasi quindici anni dall’usci-ta, effettuando dei semplici miglioramenti agli effetti luminosi o del terreno. Il gioco è stato rimasterizzato in Full HD, supportando varie risoluzioni e il suppor-to multischermo, ma se si escludono questi semplici ma fondamentali migliorie, la grafica resta ancorata al passato, mostrando tutti i suoi anni. Un punto decisa-mente negativo va dato alla giocabilità, considerata la completa assenza di modifi-che importanti, se si esclude l’aumento della popolazione

massima a 500 unità per mappa. Resta un mistero il mancato edit di unità o mappe varie. Un punto a favore invece, va dato alla colonna so-nora del tutto stravolta e remixata con grande cura e dal sicuro effetto sul giocatore. Il multigiocato-re invece, dà il benvenuto alla piattaforma Steam, con la quale è più semplice ricercare delle partite gene-rate dal server in cui sfidare squadre o giocatori da tutto il mondo, attualizzando e ammodernando il titolo come previsto. In generale, la presenza di numerosi bug non corretti e presenti fin dal tempo del lancio del gioco nel lontano 1999, infastidisce i giocatori più del dovuto e il prezzo decisamente eccessivo, non giustifica appieno un acquisto così oneroso per un remake piuttosto povero di contenuti. Il lavoro della Hidden Path infatti, sembra proprio essere un palliativo

in attesa di qualche inven-zione magari relativa al rilascio di un nuovo capi-tolo della serie o a qualche spin-off. Sinceramente, pur essendo un fan della vecchia guardia e un amante del genere, uno di quelli che ha ancora installato il gioco originale sul proprio PC di casa, non posso consigliarvi un acquisto simile, almeno non a quel prezzo. Le scarse migliorie, i pochi update grafici e il gameplay antico, seppur magnifico per i tempi che furono, non giustificano un acquisto digitale di quasi 19 euro. Le votazioni che seguiranno quindi, saranno due, una per il gioco Origi-nale e uno per il Remake di quest’anno.

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di clarissa [email protected]

qualcosa si muove sul fronte della ricostruzione?

SI SCAMBIAVANO I PAESAGGI – OTTONOVECENTO, TRA LETTERATURA E ARTE A MODENA è IL TITOLODELLA MOSTRA ALLESTITA A PALAZZO DEI PIO E A PALAZZO FORESTI

tra pennellate e paroles

i scambiavano i paesaggi – OttoNovecento, tra lette-ratura e arte a Modena è il

titolo della mostra - promossa da Lions Club Carpi Host, Musei di Palazzo dei Pio, Assicoop, Palazzo Foresti e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi - che si sviluppa in due sedi: nella Loggia di primo ordine di Palaz-zo dei Pio le opere sono messe in dialogo e relazione con brani della coeva letteratura italiana, mentre a Palazzo Foresti viene valorizzato il contesto di casa-museo. “Gli eventi sismici che hanno colpito la nostra terra e la nostra gente nel maggio scorso - ha commentato Luigi Zanti, presidente del Lions Club Carpi Host - hanno reso evidente come le comunità si riconoscano nei propri simboli e nei monumen-ti storici delle proprie città. La difesa della nostra identità civica passa, quindi, anche attraverso la promozione e la valorizzazione dei simboli che la rappresentano. Abbiamo ritenuto che tale scopo lo si potesse raggiungere orga-nizzando un evento culturale che avesse come scenario non solo la struttura museale del Palazzo dei Pio ma l’intero centro storico. E’ per me fonte di grande emozione vedere realizzato questo alle-stimento: in tempi non sospetti i nostri amministratoti hanno preservato il patrimonio storico - artistico della nostra città. Un patrimonio che, grazie a Dio, ha resistito alla violenza del terremo-

to e che, con uno sforzo congiun-to, abbiamo voluto impreziosire ulteriormente, riempiendolo di contenuti. La disponibilità della famiglia Marri a spalancare le porte di Palazzo Foresti, consen-tirà poi ai visitatori della mostra di muoversi in un itinerario che da Piazza Martiri giunge a via San Francesco, offrendo loro la possibilità di ammirare l’intero centro”. Una bella occasione di rilancio per la Corte dei Pio, poiché come ha sottolineato l’as-sessore alle Politiche Culturali, Alessia Ferrari, “la ripartenza

post sisma non può pre-scindere dai luoghi della cultura, simboli identitari del territorio”. La mostra ha un obiettivo preciso, proporre un’occasione di aggregazione e di risco-perta delle nostre radici al fine di rinsaldare e rin-novare sempre di più il senso di comunità che ci lega al nostro territorio. Motivo che ha convinto anche la Fondazione CRC a sostenere l’even-to, “non solo economi-camente - ha commen-

tato Enrico Bonasi - ma anche mettendo a disposizione alcune opere pittoriche appartenenti al proprio patrimonio. La nostra terra ha tremato ma la comunità ha tenuto. E’ rimasta salda. E la nostra volontà è proprio quella di continuare a promuovere pro-getti tesi a favorire la coesione sociale”. L’allestimento - curato da Sonia Cavicchioli e Marcan-

tonio Bazzocchi dell’Università di Bologna, in collaborazione con Luciano Rivi, e coordinata dalla direttrice dei musei, Manuela Rossi - nasce dai più significativi nuclei collezionistici del territorio dedicati agli artisti che operarono tra i fine Ottocento e inizio Nove-cento, sia di ambito modenese che italiano, sulla scia del movimento macchiaiolo.

“Collezioni note - ha aggiunto la Rossi - rilette però con una chiave del tutto innovativa. Ab-biamo infatti cercato di operare un’integrazione tra l’arte e la letteratura del tempo. Lo stesso titolo della mostra è stato rubato allo scrittore Antonio Delfini, la cui opera rappresenta un vero e proprio viaggio attra-verso la luce e la nebbia del paesaggio emiliano e, più in generale, ricostrui-sce l’orizzonte (vero ‘leit motiv’ della selezione artistica) di un’epoca culturale ricca e fecon-da”. Non è un caso infatti che il primo quadro che

accoglie il visitatore sia l’olio su tela appartenente alla Collezione privata di Anna Molinari, dal ti-tolo Le figlie del pescatore (1893) di Alessandro Milesi. Un’opera evocativa che invita chi la osserva ad andare oltre. Verso quell’oriz-zonte a cui guardano, con speran-za, le giovani finemente ritratte dal pittore veneto.

Jessica Bianchi

Da sinistra Rossi, Ferrari, Zanti, Bonasi e Barbi

cara clarissa,ai terremotati arriva un po’ di denaro? Ho ascoltato la tua intervista all’ingegne-re in radio l’altra mattina e vorrei capire meglio. io ho la casa inagibile grave (e3) e la soluzione sembra ancora lontana.

Francesca

cara Francesca, al telefono hai sentito l’ingegnere bolognese Alessandro

Cesanelli che ha seguito i lavori per tre stabili di categoria B a Novi e Rovereto. Ha presentato tutta la documentazione per tempo e si trattava di costru-zioni che avevano riportato danni lievi; un condominio, in particolare, aveva iniziato subito i lavori di ripristino e già a dicembre i residenti avevano organizzato una piccola festa per celebrare il rientro a casa. Tra il 17 e il 18 aprile, la banca Unicredit ha erogato fondi a

fronte della documentazione di stato di avanzamento lavori pre-sentata e, in un caso, i residenti hanno ottenuto il 40% di quan-to speso, in due casi il 50%. Ora occorrerà ancora qualche mese prima di ricevere l’intero importo spettante, a fronte di nuova documentazione da pro-durre. Diverso il discorso per le E gravi come la tua: in questo caso le ordinanze sono uscite molto dopo e la burocrazia è più complessa. Occorre ragionare come se si dovesse costruire ex novo un’abitazione, nei fatti è così. Per l’ingegnere Cesanelli potremo vedere le prime case interamente ricostruite tra non meno di due anni ancora.

Novi di Modena

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18 26.04.2013 n° 16

l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

APPuNTAmeNTI APPuNTAmeNTIALLA DARk ROOM SILMARARTGALLERy DI VIALE CARDUCCI 34/O UNA MOSTRA DI VITTORIO PESCATORI

La scatola e il cammello

“Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno”.Charles Baudelaire

Per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema Ariston di San Marino, domenica 28 aprile alle 20,30, proiezione del film A Royal Weekend di Roger Michell

america vs inghilterra

Giugno, 1939. Il presidente Franklin Delano Roo-sevelt si prepara a ospitare nella sua casa di Hyde Park on Hudson (nello stato di New York) il Re e

la Regina d’Inghilterra. Evento straordinario, è infatti la prima visita di un monarca regnante britannico in Ame-rica, ma vista l’imminente guerra che la Gran Bretagna deve affrontare, i reali stanno disperatamente cercando il sostegno degli Stati Uniti. Sotto gli occhi di Daisy, una cugina molto vicina a Roosevelt, si manifesterà così la complessa arte degli affari internazionali… Elegante, di-

vertente e intelligente, il film illumina un interstizio poco noto della Storia, facendoci scoprire l’umanità (anche sco-moda) dei suoi protagonisti. Adorabile commedia di dialo-ghi e sfumature, impegnata a sparlare dello stile british ma anche degli yankee col pic-nic e gli hot dog. Cast strepito-so al comando di murray e linney.

mostrecarpiFino al 27 aprileLa guerra in casa. Vita quotidiana a Carpi nel 1943 - 1945Galleria Il Borgogioioso

Fino al 28 aprileAlfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolareSala Cervi di Palazzo dei Pio

Fino al 30 aprileL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Marco De AngelisO&A Centro Affari

Fino al 30 aprileMostra di Pittura su vetroEspone Palermo Santo (Etnas)Da sempre appassionato di arte ha dovuto abbandonare gli studi per motivi famigliari. Ha ripreso a dipingere nel 2007 dedicandosi alla pittura su vetro che attualmente insegna al Centro Arti Figurative di MigliarinaMostra di Pittura su telaEspone Silingardi BarbaraArtista nella ricerca dei colori ad olio su tela, specializzata nello “specchio” della pittura dei grandi autori... su richiestaSala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio

Fino al 9 maggioLa scatola e il cammelloMostra delle opere di Vittorio PescatoriDark Room Silmar

Fino al 22 maggioStoria di una madrePersonale di AKA BMostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo BergonziniSpazio Meme

Fino al 9 giugnoSi scambiavano i paesaggi OttoNovecento, tra letteratura e arte a ModenaLa mostra si sviluppa in due sedi:Loggia di primo ordine di Palazzo dei PioPalazzo Foresti

eventicarpi 26 aprile - ore 20.30Broadway Broadway Centro Sociale Graziosi

26 aprile - ore 22Le CoticheFesta Anni ‘70 Kalinka Arci Club

26 aprile - ore 22Ulrich Schnauss Mattatoio Culture Club

27 aprile - ore 21Il violino di CervaroloDi Nico Guidetti e Matthias DurchfeldA seguire incontro con: il regista Nico Guidetti, la produttrice Giusi Santoro e Italo Rovali avvocato e presidente associazione vittime di Cervarolo, nonché protagonista del filmAuditorium Biblioteca Loria

27 aprile - ore 22.30Red Sun RevivalGothic rockUnica data in Italia! Mattatoio Culture Club

27 aprile - ore 15/15.30500 Miglia Touring Per le vie cittadine e Piazza Martiri

27 aprile - ore 17Saxfollia Project & Stefania RavaIngresso gratuitoSala dei Mori

28 aprile - ore 14.30Danzando in Tour Palazzetto dello Sport

28 aprile, ore 10/18Fiera di Primavera A cura di Verso un Mondo Unito onlus, Movimento Ragazzi per l’Unità, AMU,Movimento Umanità Nuova Emilia RomagnaPiazza Martiri

28 aprile - ore 7.45In bici da Carpi a San Benedetto PoLunghezza percorso: Andata/Ritorno 90 chilometriIl percorso si svolge su argini e strade secondarie asfaltate con traffico scarso e per brevi tratti su sterratoTempo di percorrenza: 7 oreDavanti al Duomo

28 aprile - dalle 15Biciclettata commemorativa del rastrellamento di Budrione, Fossoli e Migliarina PROGRAMMAOre 15Ritrovo presso il cippo commemorativo di Fossoli Percorso dei cippi della zona Ore 16.30arrivo alla Polisportiva Rinascita di Budrione, Via Marte 1°, con rinfresco offerto dalle sezioni Anpi di Budrione, Fossoli e MigliarinaLa partecipazione è libera e gratuitaIn caso di maltempo l’iniziativa avrà luogo domenica 5 maggio

dark Room SilmarAr-tGallery presenta una mostra che ha il merito di

rivelarci, l’uomo - artista, di farci avvicinare a un Vittorio Pesca-tori inedito, privato, quotidiano, mostrandoci l’evoluzione e le tappe del suo processo creativo, un continuo svelarsi e rivelarsi, un grande gioco di finzioni e di illusioni, fino a darci una visione globale dell’artista e del suo eclet-tismo. La Scatola e il Cammello è il titolo della mostra, che vede accanto a una serie di fotografie dipinte a mano scattate tra Tunisi e Tozeur, esposte per la prima volta le Scatole di Vittorio Pescatori, le prime risalenti agli Anni Settanta. Non solo fotografia dunque, ma un altro personalissimo modo di fissare l’istante. Tutto ci induce lo spettatore a un’inedita chiave di lettura dell’opera e della persona-lità di Pescatori, facendo emergere radicali contraddizioni, demisti-ficazioni del concetto di arte in quanto processo produttivo di og-getti ‘artistici’, per lui identifica-bili tout court nell’oggetto d’uso comune già pronto (o ready-ma-de), spesso ulteriormente degrada-to nella sua valenza iconica dalla ripetitività seriale, mettendo in discussione ogni residuo di unicità dell’opera e quindi di intervento personale di un artefice. L’artista crea, racchiude in queste scato-le una sorta di comunicazione medianica, mettendoci in contatto attraverso gli oggetti con la sua complessità interiore, mettendoci in comunicazione con gli oggetti più disparati (foto, ritagli, cartoli-ne, articoli di giornale, souvenir, giocattoli, corde, fili, specchi...), profondamente legati a momenti chiave della nostra storia, della sua esistenza o dell’esistenza di personaggi famosi, italiani e stra-nieri. In queste scatole, non sono

tanto gli oggetti che vuol custo-dire e preservare intrappolandoli diligentemente entro le pareti di legno, quanto il tempo stesso della loro esi-stenza, la durata di un effimero arco temporale, un attimo irripe-tibile bloccato e congelato, una foto – grafia metodicamente messa in scena. All’interno di esse Pescatori mette in atto una sorta di particola-rissimo riordino del suo universo, fino a esplicare la presenza vigile della memoria storica e civile dell’essere umano. Ricordare, inscatolare significa per Pescatori vivere la contemporaneità sen-za nulla rifiutare dell’esistente, collezionando, anzi, ciò che è intuibile dai sensi in una sorta di sublime feticismo, una feticizza-zione dell’oggetto comune, di ciò che, apparentemente insignifican-te, egli giudica soggettivamente degno di essere rappresentato. Ma significa anche aver affinato una percezione che, partendo dalla ve-loce messa a fuoco di un elemento minimo della vita, si espande, si fa opera dotata di una propria auto-nomia, si fa strumento di dialogo con il futuro attraverso il quale offrire testimonianza del presente. Un’opera che mostra il personale tentativo di Pescatori di bloccare la memoria per l’eternità, di fare ordine nello scorrere caotico del tempo della propria vita, di imbri-

gliare in una personale cronologia, un minuzioso racconto autobio-grafico fermandone e concretiz-zandone le emozioni. Fermare il tempo, conservare i momenti in un scrigno prezioso, arrestare la frenesia della vita, immagazzinan-do i prodotti materiali e concreti dell’epoca. L’allestimento è stato curato da Dark Room SilmarArtGallery in modo ludico e divertente. Una grande scatola che contiene grandi scatole che mostrano e contengo-no le scatole di Vittorio Pescatori. Una sorta di piccolo museo antro-pologico metodicamente organiz-zato, un percorso emozionale che invita a scoprire un mondo psiche-delico, un vero e proprio luna-park ricco di sorprese, una festa per i sensi, colpiti da mille stimoli. Un’esibizione a cui prendere parte per farsi coinvolgere con curiosità e piacere.

Al Cinema di San Marino, il 1° maggio, alle 20,30, proiezione del film Workers - Pronti a tutto, di Lorenzo Vignolo. In collaborazione con Cgil, Cisl e Uil di Carpi

universo precario

in un momento di forte cri-si occupazionale, l’agenzia interinale Workers di Sandro e

Filippo lavora senza sosta : è l’unica speranza per trovare un lavoro, nonostante si tratti di impieghi al limite dell’inverosimile che nessuno accetterebbe mai in condizioni di normalità. Tantissime persone, dal-le storie più disparate, si rivolgono a loro nella speranza di trovare un’occupazione, tra gli altri ci sono Alice, Giacomo e Italo costretti a fare un lavoro che mai nessuno vorrebbe fare. La prima è un’aspirante truccatrice, il secondo un improvvisato badante, l’ultimo, invece, lavorerà in un allevamento bovino dove si selezionano i tori adatti per la riproduzione. Tre episodi sull’universo dei precari d’oggi, il film affronta un tema purtroppo urgentissimo. La ricer-ca affannosa di un lavoro qualunque trova in Workers un riscontro divertente, ma anche amaro e persino surreale. Il regista si piazza nell’ufficio di due bislacchi agenti interinali e li utilizza per innescare tre storie al limite del paradosso che, però, hanno più di una freccia avvelenata al proprio arco.

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1926.04.2013 n° 16

APPuNTAmeNTI FIERA DI SAN CASSIANO: DAL 30 APRILE AL 5 MAGGIO

novellara in festa30 aprile - dalle 22Suuns Mattatoio Culture Club

1° maggioFesta dei LavoratoriProgrammaOre 7.30Sveglia con la BandaOre 9.30Ritrovo presso i SindacatiOre 10Corteo per le vie della cittàComizio in Piazza MartiriOre 16.30Piazza MartiriConcerto di Little Taver the Crazy AlligatorsOre 21Cinema Ariston Proiezione WorkersRegia di L. Vignolo

maggio - ore 21Le ricorrenze del 2013: Berio, Hindemith, VerdiEnsemble strumentali:Arminia di Corte & Modena Flute EnsembleM°: Michele MarascoSala dei Mori

Fino al 5 maggioFesta Democratica di Primavera Circolo Arci ArcobalenoSanta Croce

da martedì 30 aprile a dome-nica 5 maggio Novellara è in festa con la Fiera di San

Cassiano. Oltre 80 stand commer-ciali e la mostra mercato Genius & Food a cura di Pro Loco con spazi dedicati alla gastronomia, all’artigianato artistico, alle auto e al verde. Per i più piccoli sarà attivo tutti i giorni della manife-stazione il Luna park tra la Piazza Unità d’Italia e Piazzale Marconi, mentre per gli amanti dell’arte e della cultura sono previste mostre d’arte e di ricamo e visite guidate alla scoperta dei tesori della Rocca dei Gonzaga. Le mostre - Tra le curiosità di quest’edizione segnaliamo la collaborazione con Fotografia europea attraverso il Circuito Off che permetterà di ospitare nel Museo Gonzaga, Stanze una mostra fotografica di Riccardo Varini (aperta anche il 12, 19, 26 maggio e 2 giugno). Per gli amanti della pittura Romano Pasqualotto e Luciano Sborgi esprorranno le loro opere rispettivamente in Sala del Fico (all’interno della Rocca) e in Spezieria (Ex Convento dei Gesuiti in via Roma). Per rendere più particolare la visita al Museo Gonzaga, gli studenti delle classi quinte della scuola elementare il 5 maggio faranno da piccoli Cice-roni guidando la visita tra le sale espositive. Animazioni e divertimento - Si inizia subito il 1° maggio con un

concerto nel cortile della Rocca dalle 16.30 alle 19.30, mentre il 4 e 5 maggio verranno organizzati dei giochi da tavolo sempre all’interno della Rocca. Buon gusto a chilometro zero – Il mercato contadino in versione stra-ordinaria propone la loro selezione di prodotti di stagione venerdì 3 maggio dalle 15.30 alle 19.30 in via Cavour, mentre per immergersi

nel saporito e antico gusto dell’ace-to balsamico tradizionale di Reggio Emilia, il Gruppo Acetaia Comu-nale organizza visite guidate sia il 1° che il 5 maggio nei propri locali all’interno della Rocca comunale (ore 10 – 12.30 e 15.00 – 18.30). A spasso nella storia – Il 1° e 5 maggio, in occasione della Setti-mana della didattica in Archivio, vengono organizzate delle visite

guidate tra il ricco patrimonio storico e documentale dell’Ar-chivio Storico. L’evento si con-cluderà domenica 5 maggio con l’inaugurazione della nuova sede del fondo librario antico alle 16 con successiva presentazione degli Amici dell’archivio un gruppo di appassionati storici locali.Mercatini dell’antiquariato e delle cose antiche – Domenica 5 maggio oltre al tradizionale mercatino dell’antiquariato e delle cose antiche, programmato ogni prima domenica del mese, all’in-terno della Rocca, la biblioteca comunale organizza un mercatino dei libri vecchi ed i bambini delle scuole elementari si cimentano nel mercatino di oggetti dei bambini. Associazioni in festa – Per le asso-ciazioni locali la fiera è un’occasio-ne imperdibile per mettere in mo-stra le proprie passioni e capacità. E’ questo il caso dell’associazione Amici del cuore di Guastalla che il 5 maggio sotto ai portici (vicino al Bar Roma) saranno a disposizio-ne dei cittadini per controlli e con-sigli in prevenzione delle malattie cardiovascolari (dalle 8.30 alle 11.30), mentre il Circolo Ricrea-tivo Novellarese esporrà i risultati del laboratorio di ricamo nel Teatro Franco Tagliavini.

Da sinistra: il direttore della Fondazione Villa Emma Fausto Ciuffi, il Maestro vetraio Susanna Martini, l’assessore alla Cultura del Comune di Nonantola Stefania Grenzi, il direttore del NFF Enrico Piccinini, il volontario del circolo

Arcadia di Ravarino Davide Paltrinieri

NONANTOLA FILM FESTIVAL, qUINDICI GIORNI DI CINEMA E CULTURA: TRA LA SALA TROISI E L’ARCADIA DI RAVARINO, FILM PREMIATI AI FESTIVAL PIù IMPORTANTI COME VENEZIA E CANNES, LA GARA 4 GIORNI CORTI, INCONTRI CON ERRI DE LUCA E CON I REGISTI PAOLO FRANChI E IL MODENESE GIOVANNI GALLETTA

cinema in festau

n vero e proprio conte-nitore di immaginario cinematografico, con una

rassegna che presenta oltre una dozzina di film recenti premiati ai più importanti festival interna-zionali, una gara di cortometraggi che nel tempo ha varcato i confini provinciali affermandosi a livello nazionale, incontri con autori per entrare dal vivo nelle loro poetiche e nel loro stile. Fino al 5 maggio ritorna all’ombra dell’ab-bazia famosa in tutto il mondo il Nonantola Film Festival, giunto alla sua settima edizione, a cui farà seguito dal 9 al 12 maggio il Dopofestival a Ravarino. Un segnale forte della voglia di ripresa delle attività culturali che gli organizzatori e gli sponsor tutti hanno deciso di dare, nonostan-te i danni causati dal sisma del maggio 2012 che ha colpito forte anche qui e di cui c’è ancora trac-cia. Il programma è stato costruito pensando in buona parte ai film dell’ultimo anno e mescolando i generi. Si va dal profondamente drammatico e riflessivo Amour di Michael Haneke, alla riflessioni politiche e sociologiche de Le idi di Marzo di George Clooney e di Reality di Matteo Garrone, a commedie più leggere, come, ad esempio, Marigold Hotel dell’in-glese John Madden o Tutti i santi giorni di Paolo Virzì. Fra un Orso d’oro (Cesare deve Morire di Paolo e Vittorio Taviani), una Palma d’oro (Amour), un Gran Premio della Giuria sulla Croi-sette (Reality), diversi Oscar (The Artist e Amour) e numerosi altri riconoscimenti (come l’Osella per la Migliore Fotografia e il Premio Mastroianni come Miglior attore esordiente a Fabrizio Falco a

Venezia 2012 per E’ stato il figlio di Daniele Ciprì) il pubblico avrà di che soddisfare il proprio palato. Dopo anni dedicati al cortome-traggio, il Dopofestival (al cinema Arcadia di Ravarino, dal 9 al 12 maggio) continuerà il program-ma nonantolano con una serie di lungometraggi più sperimentali, fra cui il discusso E la chiamano estate di Paolo Franchi, pluri-premiato al Festival di Roma. Inaugurazione giovedì 9 maggio con l’anteprima provinciale de Il mistero di Laura, secondo lungo-metraggio del regista modenese Giovanni Galletta. Sia Franchi che Galletta accompagneranno i loro lavori, incontrando il pub-blico in sala. Sabato 11 maggio, la classica serata Cinéma des

refusés, con la proiezione dei corti esclusi dalla finale e l’incontro con le troupe. La chiusura del Do-pofestival è un omaggio alla mu-sica di Francesco Guccini, con il recentissimo film documentario di

Francesco Conversano e Nene Grignaffini La mia Thule. Cuore pulsante del festival, la gara di cortometraggi che nel tempo ha reso famoso il nome del Nonanto-la Film Festival valicando i con-

fini provinciali e raggiungendo nelle sei edizioni svoltesi finora la ragguardevole cifra di 390 corto-metraggi prodotti, quest’anno ha preso il via mercoledì 24 aprile e si concluderà domenica 28 aprile. Una giuria di esperti decreterà i primi tre classificati tra i venti finalisti nel Galà di chiusura che si terrà domenica 5 maggio, alle 21, al Troisi. Ci saranno come sempre gli altri premi, cioè quello del pubblico e quello assegnato dalle 20 troupe finaliste. Grande novità di quest’anno, il primo classifica-to riceverà in ricordo della vittoria la scultura in vetro realizzata per l’occasione dal Maestro vetraio Susanna Martini. Vari gli eventi speciali dell’edizione 2013 del Nonantola Film Festival: la mo-stra organizzata dal Centro Studi Storici Nonantolani dedicata al nativo del paese Fausto Guerzo-ni, che ripercorre la sua carriera tra cinema teatro e televisione attraverso manifesti originali dei suoi film esposti presso la sala Marcello Sighinolfi; la proiezione del cortometraggio La maschera della morte rossa tratto da E.A. Poe realizzato dai ragazzi del laboratorio Ciak si gira a cura di Ludoteca e Fonoteca in program-ma sabato 4 maggio alle 20.45 alla sala Troisi; la proiezione domenica 5 maggio alle 18 presso il Vox Club di Nonantola a cura della Fondazione Ville Emma del cortometraggio di Edoar-do Ponti (figlio primogenito di Sophia Loren e Carlo Ponti) Il turno di notte lo fanno le stelle con Nastassja Kinski, Enrico Lo Verso e Julian Sands tratto dall’omonimo libro di Erri De Luca, che sarà presente alla proie-zione e incontrerà il pubblico.Erri De Luca

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20 26.04.2013 n° 16

clAssIFIcA

PrOssImO TurNO

Da sinistra Alberto D’Addese, Cesare Bellesia, Guido Leporati, Lamberto Menozzi, Alberto Benassi e Raffaele Della Casa

CON DANONE NATIONS CUP A CARPI, IL 27 APRILE, SI SFIDANO 16 SqUADRE PER LE FINALI NAZIONALI CSI UNDER 12 DI CALCIO A 9. CIRCA 200 I RAGAZZI ChE PARTECIPERANNO, PROVENIENTI DA SEI PROVINCE E DUE REGIONI

che vinca il migliore!s

i terranno a Carpi sabato 27 aprile, a partire dalle 15, le Final Ten della Danone

Nations Cup. Il Campo Sigonio di Carpi ospiterà il torneo che rap-presenta la fase finale regionale dei campionati di calcio a 9 Under 12 del Csi. Per accedere alle finali nazionali di Cremona (e poi alle finali internazionali di Londra) si sfideranno 16 squadre provenienti da Carpi, Modena, Reggio Emilia, Parma, Cesena, Cremona e Man-tova, su partite da 15 minuti in tempo singolo. Divise in quattro gironi da quattro, ogni squadra disputerà almeno tre incontri. La vincitrice di ogni girone accederà alle semifinali, cui seguiranno le finali per il primo e per il terzo posto. In campo si gioca in nove, si va a referto in dodici, ma tutti i giocatori a fine torneo dovranno aver giocato almeno l’equivalente di una gara intera (15 minuti), poi-ché, sottolinea Cesare Bellesia, direttore area sportiva Csi Emilia Romagna, “nessuno deve restare

in panchina, tutti i ragazzi devono essere protagonisti della manife-stazione. Questa infatti non è solo una giornata di sport ma anche di festa e partecipazione, natu-ralmente la nostra speranza è che una squadra della nostra Regione arrivi alle fasi finali ma l’augu-rio, come sempre, è che vinca il migliore”.

La scelta di tenere a Carpi le finali, ha commentato Lamber-to Menozzi, presidente del Csi Emilia Romagna, “è stata dettata dalla volontà dell’associazione e di Danone, partner della ma-nifestazione, di dare un segnale di vicinanza alle famiglie, agli sportivi e alle società colpite dal sisma dello scorso maggio”. Non

dimentichiamo infatti che la finale carpigiana è stata organizzata dal coordinamento territoriale emergenza terremoto del Csi che raggruppa i sette comitati dei paesi colpiti dal terremoto. “La manifestazione sarà quindi un’occasione per tenere i riflet-tori accesi sul nostro territorio e, al contempo, per consentire ai

bambini delle aree coinvolte dal sisma di partecipare. In rappre-sentanza della nostra città, sui campi di via Sigonio, giocheranno due squadre: il Carpi Calcio e la Polisportiva Sanmarinese”, ha aggiunto Guido Leporati, presi-dente del Csi di Carpi. “Obiettivo della Danone Cup - ha concluso C. Alberto D’Addese, assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi - è quello di trasmettere l’importanza di fare sport, diver-tendosi, nel rispetto delle regole e del fair play, elementi fondanti della cultura che, da anni, pro-muove il Csi. Il loro sodalizio ci riempie di orgoglio poiché i valori che lo contraddistinguono sono gli stessi che il nostro assessorato persegue. Buono sport a tutti”.

J.B.

caLcio – IL CARPI S’INCARTA NELLA TRAPPOLA DEL CUNEO: 1-3. I PLAyOFF SI COMPLICANO

una sconfitta mentaleBIANCOROSSI MOLLI, LENTI E SUPERFICIALI: SI AVVERTE DI SChIANTO LA FATICA DELLA RIMONTA.DOMENICA CON LA TRITIUM UNA BATTAGLIA DECISIVA PER ENTRAMBE.

mancherà l’uomo-squadra

la tritium comanda il campionato a due col Treviso per evitare il cucchiaio di legno: ovvero l’ultimo posto e la retrocessione diretta in Seconda Divisione. Il margine è discreto: quattro punti pieni, in forza dello scontro diretto favo-

revole. Ma il calendario è sensibilmente favorevole ai veneti, che dopo il turno di riposo possono ancora sperare. I numeri della squadra di Trezzo d’Adda (da due anni esiliata a Monza per obsolescenza dell’impianto comunale) sono avvilenti: ha il peggior attacco (21 reti) e la peggior difesa (55), perso più del 50% delle partite (17 sconfitte su 30 gare), vinto appena 3 volte, cambiato 3 guide tecniche (Bertani, poi magoni, infine il tandem cazzaniga-romualdi dalla Berretti). In campo, si salvano davvero in pochi. Ha dato ampi segni di logorio la vecchia guar-dia rappresentata dai “fratelli bandiera” enrico e roberto Bortolotto (appena 9 gol in combinato disposto). Qualche input a corrente alternata è arrivato dai baby attaccanti cogliati (’92, scuola Milan), chinellato (’91 scuola Genoa, ex Reggiana e Sudtirol) e Grandolfo (’92, promessa mai davvero esplosa del Bari, che due stagioni or sono stupì tutti per precocità segnando 3 reti al debutto in A). Le cose migliori le ha fatte vedere andrea arrigoni (promosso lo scorso anno con la Ternana), tuttofare di mediana, propulsore di lotta e governo. Senza dubbio l’uomo-squadra. Al Cabassi mancherà per squalifica.

e.G.

regionaLi – riecco napoli: correggese fuori dai guaieccellenZa. E’ stata la domenica di un grande ritorno: a Monticelli, alessandro napoli riprende prepotentemente il centro della scena con una splendida tripletta che lo riporta in vetta alla classifica marcatori (19 centri totali) e toglie la correggese dai guai. Per mezzora, i ragazzi di salmi vedono le streghe. Poi il bomber rinasce all’improvviso e guida la rimonta: 4-1. Arrotonda tani dal dischetto. La volata al secondo posto è lanciata. Ma intanto il Rolo non molla: interrompe a sorpresa l’imbattibilità di una Lupa piuttosto distratta, e resta in scia. promoZione. Si conferma in ottima forma alessandro prandi, davvero l’uomo in più della solierese: gioca da leader, apre e chiude il match con S. Cesario (4-2) realizzando una doppietta d’autore. Lo imita azzouzi, ritrovato su alti livelli.

provinciaLi – puccillo speranza virtusseconDa. C’è ancora un po’ di speranza per la Virtus. Gli aquilotti riaccendono la corsa ai primi posti grazie a puccillo, grande protagonista della settimana: prima stende la Modenese (1-0), poi decide il derby con la cabassi (1-0) scaraventandola al penultimo posto. La salvezza a questo punto è una montagna da scalare, spalla a spalla con i cugini di Fossoli, che non hanno alcuna intenzione di arrendersi. Nel girone reggiano, il s. marino si salva a 5’ dalla fine con il rigore di Di Giaro che riacciuffa Galileo (1-1): un punto sofferto e meritato, ma non molto utile.terZa. Svolta al vertice: crolla il limidi di fronte alla neo-capolista Rivara (0-3) e perde contatto. La cortilese batte in volata Madonnina e continua a crescere: lovisco timbra allo scadere il gol-partita (2-1). Il pessimo inverno è alle spalle, e le chances di agganciare i playoff aumentano. Si assottigliano, invece, quelle di united e carpine, stecchite da Bagnolo e progetto intesa.

e.G.

Trapani 59 Lecce 57

Sudtirol 49carpi 47

Virtus Entella* 46Albinoleffe (-6) 43Cremonese (-1) 42

San Marino 42 FeralpiSalò 39

Pavia* 37Lumezzane 36

Cuneo* 34Como (-1) 32

Portogruaro (-1) 30Reggiana 28Tritium 18

Treviso (-1) 14

* una gara in più

Domenica 28/4/2013, 32a giornata, ore 15.

carpi-tritium; Albinoleffe-Trapani; Cremonese-Portogruaro; Feralpisa-lò-San Marino; Lumezzane-Treviso;

Reggiana-Pavia; Sudtirol-Lecce; Virtus Entella-Como.

scompare di col-po il Carpi delle quattro vittorie

consecutive. Appassi-sce in una controfigu-ra pallida che si lascia incartare nella trappola del Cuneo. Si temeva la giornata stanca, era atteso un calo fisiologi-co: le grandi rimonte, in genere, presentano questo effetto collate-rale. Quando raggiungi un traguardo interme-dio partendo da lonta-nissimo, finisci inevi-tabilmente per sentirti arrivato. E avverti di schianto tutto il carico delle fatiche spese. ALLARMI - Ma non era affatto prevista una debacle tanto larga. Né una squadra così depotenziata in ogni angolo del campo. La spia

della superficialità si era accesa in settimana (vivace sfuriata di Brini dopo la partitella del giovedì). Non

è casuale, in questo senso, il ritiro della vigilia (caso unico in stagione prima di una gara interna). L’allarme definiti-vo è suonato al ter-mine della rifinitura del sabato, con il crack muscolare di Bianco. Un’assenza molto importante, che ha praticamen-te costretto il mister a preparare la gara daccapo, con poche ore a disposizione. Senza di lui, il gioco ha perso fluidità ed efficacia. E’ rimasto praticamente tutto orizzontale. Messi uno accanto all’al-tro, Papini e Perini

si completano per caratteristiche tec-niche, non tattiche. Formano com-plessivamente una cattiva coppia perchè vanno con lo stesso passo. Sottraggono tempi. Nessuno dei due strappa in verticale. Ma non sono stati l’unico guaio, hanno semplice-mente stressato i sintomi generali: approccio molle, primi 20 minuti a baricentro basso e ritmi impalpabi-li; possesso lento, scarsa precisione, modesta convinzione: tanti tiri verso la porta, quasi nessuno nello spec-chio; pochissima reattività sulle palle contese: due gol concessi a rimbalzo, più un terzo in contropiede lungo; infine i cambi, certamente discuti-bili per tempistiche e opportunità: non senz’altro il frutto di una stra-tegia precisa per rovesciare l’iner-zia dell’incontro. Più che altro una collezione di tentativi e speranze. Pure Brini, insomma, si è smarrito in mezzo ai suoi giocatori mentre andava a cercarli.ANALISI - E’ stata una sconfitta mentale, prima d’ogni altra cosa. Ma questa è nient’altro che la sin-

tesi giornalistica di un momento improvvisamente delicatissimo. Non porta granché di utile alla cau-sa. Ai giocatori serve al più presto una diagnosi che sia anche tecnica, per capire quali cose vadano tenute a mente di lezione, e quali invece vadano cancellate subito. Perché adesso il tempo non è più gentile, comincia a scadere. E la classifica va di nuovo aggiustata.PLAYOFF COMPLICATI - A 270’ dal traguardo, non c’è un gioco chiu-so, né in testa, né a metà, né in coda. Non esiste squadra che non abbia necessità o convenienza di miglio-rare o difendere la propria posizio-ne. In chiave playoff, i risultati della quartultima sono pessimi. Non fanno selezione, escludono solamente il Feralpi. Non il resto della concor-renza, che ricomincia a crederci: in cinque punti corrono cinque squadre a caccia di due tagliandi. Torna ad imporsi il Sudtirol in casa, re-impa-dronendosi del terzo posto in modo quasi definitivo. Avanza soffrendo la Cremonese; stravince l’Albinoleffe (sesto successo in 8 gare), che ha molte ragioni per puntare su sé stessa. In assoluto, esprime qualcosa in più

delle altre: per punti conquistati sul campo è la terza forza del campiona-to. E tra l’altro, potrebbe ottenere un ulteriore sconto di pena. Sarà l’ar-bitro del duello per il titolo. Dome-nica sfida il Trapani; all’ultima il Lecce, che però prima dovrà salire a Bolzano (unico campo imbattuto), e poi affrontare il Carpi reduce dalla prossima battaglia con la Tritium, davvero decisiva per entrambe.

Enrico Gualtieri

PrOssImO AVVersArIO – Tritium

In maiuscolo le gare in trasferta. I simboli indicano il grado di crescente difficoltà dell’avversario opposto

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2126.04.2013 n° 16

Mondial - Campionato Eccellenza Regionale Fipav Under 16

Le prime della classe

sconfitte le avversarie dell’amendola Volley modena con la deter-minazione e la grinta di chi voleva a tutti i costi questa vittoria. E’ stata una vittoria di squadra, di quella squadra che a livello psicologico arriva

dove altre mancano. Il risultato finale di 3 a 1 (25/20 - 25/22 - 18/25 - 25/22) permette alla squadra di Capitan alessia capasso di qualificarsi per la 3° Fase Regionale come prima del girone proprio a discapito della squadra Modenese, che con ogni probabilità si qualificherà anch’essa come una delle due migliori seconde classificate, ma avrà un girone più difficile.

Finale Coppa Emilia Romagna CSI categoria Under 16

nuovi traguardi all’orizzonte

splendido 2° posto finale nello scontro contro il corlo Verde per la forma-zione allenata da coach macchi, ma con la partita in bilico fino alla fine visti i parziali. La società mondial Quartirolo è orgogliosa del risultato

ottenuto e fa i complimenti a tutte le ragazze della squadra G.s.m. mondial città di carpi rossa, allo staff e ringrazia i genitori al seguito per aver incitato la squadra nei momenti di difficoltà. La stagione non è finita e nuovi traguardi sono all’orizzonte.

PALLAVOLO MASChILE B1: RAVENNA PASSA AL PALAFERRARI 1 - 3 E PER I BIANCOBLU LA CORSA AL SECONDO POSTO è PRATICAMENTE ChIUSA

play-off in cassafortel

a brutta notizia per la Cec è che la corsa al 2° posto è chiusa, quella buona è che i

play-off sono in cassaforte a due giornate dalla fine. Un risultato ar-rivato sabato sera grazie alle stop di Motta nel derby sul campo di Bibione. La corsa al secondo po-sto si è invece compromesa venti-quattr’ore dopo, quando un Pala-Ferrari ribollente di entusiasmo è caduto per la prima volta in questa stagione. A violare un palasport carpigiano praticamente esaurito è stata la Donati Ravenna, che si è presa lo scontro diretto con un 3-1 ricco di emozioni e ribaltamenti. Alla Cec è mancata forza offen-siva (33% in attacco) ma anche fortuna, con la partita che nasce male sin dai primi palloni: sul 5-8 infatti coach Molinari perde De Marco, costretto ad abbandonare il campo per sottoporsi alle cure dei fisioterapisti negli spogliatoi. Non rientrerà più. Al suo posto Ricky Raimondi, ma la Cec non gira. Lirutti mette fuori il pallone del 5-9 e sul 9-13 Molinari ferma il gioco. Astolfi non trova un at-taccante a cui rivolgersi e il 10-16 è figlio anche delle proteste per un tocco del muro ravennate non visto dagli arbitri sull’attacco di Bigarelli. Il set di fatto si chiude qui, con la parola fine scritta da un

altro errore di Bigarelli (16-25). La Cec che si ripresenta in campo nel secondo set è la stessa negli uomini ma le facce sono diverse. Raimondi ferma per la prima volta Bartoli e carica il PalaFerrari che risponde spingendo i suoi ragazzi in un break lungo fino al 9-5. Un altro clamoroso errore arbitrale omaggia Ravenna del 9-8 ma la Cec è collegata e non perde la testa. Il muro si fa sentire e quando Astolfi ferma Bartoli è 16-11. Il “conte” Max ci mette il carico con l’ace del 19-13, antipasto del 25-19 col quale Carpi fa 1-1. Si torna in campo per il terzo set e si gioca punto a punto. Il primo stop è sul 7-8 con qualche errore biancoblu ai 9 metri e quando Bigarelli trova il muro ospite sulla sua strada, la Cec va sotto 9-12. Il -3 diventa -4 con una magia di prima intenzione di Bendandi (13-17), le speranze carpigiane si riaprono sul 17-20 ma Raven-

na riaccelera ripristinando il +5 (17-22) fatale ai biancoblu, che si inchinano 20-25. Ravenna, con Gherardi in campo a spalleggiare Bartoli, riparte col piede sul gas anche nel quarto set ma è soprattutto la Cec a sbaglia-re. Molinari inserisce Zanon per Bigarelli ma il primo stop segna 8-2 Donati. Il 2-10 sa tanto di titoli di coda anticipati, ma Li-rutti e soci non vogliono alzare bandiera bianca e rientrano a -5 quando Rau mura Gherardi (9-14) e Bonitta stoppa il gioco. Anche Bartoli sbaglia (11-15), Astolfi infila gli ace del 12-15 e 13-15 e la partita è ancora viva. Gherardi trova i due punti che riportano a distanza Ravenna (13-17), Cric-ca ci mette il carico con il mezzo ace del 16-21 e questa volta non c’è davvero più niente da fare. Il 18-25 finale consegna i 3 punti a Ravenna, ora appaiata alla Cec a quota 51 punti.

Bocce raffa - Battuta d’arresto della MP Filtri Rinascita di Budrione contro la Pinetina Roma

niente da fare contro la prima in classifica

sabato 20 aprile a Roma la mp Filtri rinascita di Budrio-

ne è stata sconfitta da la pinetina roma, prima in campionato. La sfida ai vertici del campionato italiano di Serie A (la squadra romana è al vertice, seguita da quella modenese) è stata abbastan-za equilibrata e ha proposto un gioco di alta qualità. Il primo turno termina 1-0 per La Pinetina che vince le due terne (8-3; 8-3) con stani - Benedetti - tomao schierati contro paleari - luraghi - Viscusi. Nell’individuale Formicone (La Pinetina) viene opposto a signorini (Rinascita) che perde la prima partita (8-0) ma vince la se-conda (2-8). Infine, nelle cop-pie, si impone La Rinascita (5-8; 6-8) con Luraghi-Viscusi contro Di Felice - Tomao (La Pinetina) ed è parità tra le due squadre: 1-1. Decide tut-to la coppia finale Benedetti - Formiconi (La Pinetina) che, contro Signorini - Luraghi

(MP Filtri La Rinascita) vince 8-3; 8-3. Il risultato finale è 2-1 per La Pinetina Roma che mantiene il primato in classi-fica (37 punti). Seguono nella classifica finale: L’Aquila (31), La Rinascita (29), Fashion Catel (24), Montegranaro (22), Ancona 2000 (19), Col-bordolo (19) Montegridolfo (15), Cacciatori (10), Fonte-spina (9). Nel prossimo turno, sabato 27 aprile, MP Filtri Rinascita Budrione affronte-rà in trasferta colbordolo.

Paleari e Luraghi

Signorini

si è svolto giovedì 18 aprile, a Modena, il test match tra rugby

carpi seniores e modena rugby serie c. Un’amiche-vole, finita 4 mete a 1 per il Modena. Cosa colpisce di questa partita? La presenza e la crescita di un vero e pro-prio club di rugby, finalmente anche a Carpi. Una società che conta già una novanti-na di iscritti, a partire dagli Under 8 ai Seniores, compre-se 4 ragazze. Una società, quella carpigiana, in costante crescita. Nata dall’impegno e dal sacrificio di un gruppo di appassionati ed ex giocatori, nel 2009, il club ha visto

Il Rugby Carpi offre la possibilità a persone di tutte le età di avvicinarsi al rugby gratuitamente, per tutto il mese di maggio nei campi di Santa Croce

i falchi volano a carpi

dapprima la nascita del minirugby e, succes-sivamente, la creazione di una squadra di Over 18. Il rugby è uno sport dove coraggio, soste-gno e lealtà sono valori primari e fondamentali per raggiungere la “meta”. Questo è ciò che gli allenatori cercano di insegnare a bambini e adulti, durante gli allenamenti e nelle scuole, dove quest’anno il Rugby Carpi ha cominciato a collaborare cercando di iniziare i giovani a que-sto sport dal forte valore educativo. Una delle iniziative organizzate per avvicinare persone di tutte le età è Maggio per tutti. Nel mese di maggio infatti, la società offre la possibilità a grandi e piccini di avvicinarsi al rugby gratu-itamente, nei campi di Santa Croce. Il Rugby a Carpi pare avere le carte in regola per un futuro radioso e pieno di successi. D’altronde il rugby è l’unico sport che fa diventare uomini i giovani e giovani i vecchi.

oussama mansour

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PAllANuOTO cAbAssI - I rIsulTATI

Gara di Pesistica

i risultati degli atleti della sg La patria

sabato 13 aprile si è svolta a Carpi, organizzata dal comitato regionale Fipe e dalla s.G. la patria 1869, nel PalaPatria, la gara di pesistica tra le rappresentative della regione francese rhone - alpes e la regione emilia

romagna. Ogni squadra era composta da 8 atleti maschi e 7 atlete donne. La classifica: 1° classificata Rhone - Alpes, con 152 punti, 2° classificata Emilia Romagna con 110 punti.Premio miglior atleta femminile Florence Baillet categoria 53 chili, totale 129 chili. Premio miglior atleta maschile andrea rovatti categoria +105 chili, totale 320 chili.Gli atleti della S.G.La Patria:Fabio Ventriglia categoria 105 chili 2° classificatoStrappo 100 chili (primato personale) Slancio 130 chili, Totale 230 chili (primato personale).lorenzo rossetto categoria +105 chili 3° classificatoStrappo 105 chili (primato personale) Slancio 105 chili, Totale 210 chili.

Continuano i preparativi del Champions’ Camp, le vacanze multisportive per ragazzi dai 7 ai 17 anni

un’estate targata champions’ campi champions’ camp proporranno le iniziative sportive legate al con-cetto di multisportività in tre sedi:

Bellaria, 3 turni settimanali compresi tra il 23 giugno e il 13 luglio e nelle due sedi di Pievepelago e Palagano, teatri di scena dell’Appennino Modenese, con turni proposti dal 23 giugno al 3 agosto e in una nuova settimana dal 25 al 31 agosto. Anche per questa sta-gione il programma sarà basato sulla multisportività. I Camp Multisportivi daranno la possibilità di passare una vacanza divertente provando tantis-simi sport: dall’arrampicata sportiva, alla mountain bike, al tiro con l’arco, al rugby, alla scherma, alla danza, al golf, alla piscina, al beach, alle novità dell’atletica e della pallanuoto e a tanto

altro ancora, facendo sentire dei piccoli campioni anche coloro che durante l’anno non praticano alcuna attività. Come ogni stagione sarà possibile iscri-versi anche ai Camp Monosportivi di volley, basket e calcio, che saranno organizzati nello stesso periodo nelle varie sedi e saranno abbinati anche alla pratica delle altre attività multisportive, questo sempre in linea con la filoso-fia sportiva e il Progetto Educativo di base promosso dall’Organizzazione dei Champions’ Camp. Riconfermata a Pievepelago, per 2 turni settimanali dal 7 al 20 luglio, la proposta del Camp

di Specializzazione di volley, rivolto ai ragazzi dai 14 ai 17 anni che vogliono perfezionare la tecnica del volley e del beach volley. Compresa nella quota di iscrizione, sarà inserita, oltre al viaggio di andata in pullman, al kit d’abbiglia-mento e alla consegna della chiavetta usb con le foto e i video della settima-na sportiva, anche la gita che si terrà al parco acquatico di Atlantica per quanto riguarda il mare, mentre per la montagna la gita sarà all’Adventure Park delle Piane di Mocogno.Per informazioni: 366.4851031, 334.2005249 e 334.5341878.

Pallamano Serie A: Terraquilia Carpi - Junior Fasano: 19 - 18

grande prestazione dei ragazzi di coach serafiniterraquilia carpi, è gara 3! Grande prestazione dei ragaz-zi di coach serafini che hanno

sofferto ma hanno anche saputo far valere il proprio gioco, soprattutto nel secondo parziale, e mantenere nervi saldi quando, nel finale di gara, gli avversari hanno tentato di recuperare lo svantaggio. In una palestra del Vallauri gremita, i carpi-giani hanno conquistato una vittoria fondamentale per portare lo Junior Fasano a gara 3, squadra titolata che sinora aveva perso solo la gara di finale di Coppa Italia con Bolzano. Vittoria per tutto l’ambiente bian-corosso che ripaga di tutti gli sforzi compiuti in questi anni, ma anche per la città di Carpi che vede per la prima volta una sua formazione lottare per lo scudetto. Primo tempo equilibrato, punteggio determinato da molti errori in fase conclusiva per entrambe le squadre, ma nel quale Terraquilia Carpi ha dovuto sempre inseguire gli avversari. Punteggio in parità (3-3 al 14’), con malavasi già protagonista (monumentale la sua prova), Fasano prova l’allungo (3-5 al 15’) ma Di matteo (2 reti) ricuce lo strappo (5-5 al 17’). Punteggio in equilibrio ma rubino riporta avanti i suoi (7-9 al 27’). Terraquilia Carpi rimane unita e recupera il pareggio

con un e. piccinini incisivo e a pochi secondi dal termine sempre con Di Matteo con un pallonetto che merita

la standing ovation. Inizio di ripresa, risultato sul 10-11 al 6’, Terraqui-lia Carpi mette il turbo e opera il

break che sembra decidere la gara, parziale di 6-0 e biancorossi avanti 16-11 al 16’ con un molina deva-

stante, con radojevic che riscatta una prova fino a quel momento opaca, ma anche D. Zoboli sa farsi valere. Ma i biancorossi subiscono una doppia esclusione, i pugliesi ne approfittano per ridurre il divario (16-13 al 20’). Terraquilia Carpi mantiene il vantaggio (prima 18-15 al 24’ e 19-16 al 26’), ma gli ultimi minuti solo al cardiopalma. I pugliesi giocano le ultime carte per recupe-rare, messina (4 reti) suona la carica ai suoi e Fasano si riporta a -1 (19-18 a 50’’ dal termine); Terraquilia Carpi in attacco ma il tiro che potrebbe de-cidere la gara esce, pugliesi in avanti ma la difesa biancorossa intercetta un passaggio, sembra finita ma il rilancio biancorosso viene recupera-to dagli avversari che però sbagliano a loro volta e la palla finisce a fondo campo a fil di sirena. Esplode la gioia in campo di tutto il clan carpigiano, conscio di aver centrato una storica impresa, tutti hanno contribuito a questa vittoria. Mercoledì (men-tre il nostro giornale è in stampa) Terraquilia Carpi è di scena in terra pugliese alle 20,30 in diretta televisi-va su Rai Sport 2 (e questa è un’altra chicca) pronta per giocarsi un sogno, l’accesso a una storica semifinale scudetto con Bolzano campione d’Italia.

Il vice capo vicario della Polizia ha incontrato gli atleti delle Fiamme Oro

greg paltrinieri in visita da marangoni

il vice capo vica-

rio della Polizia ales-sandro maran-goni ha incon-trato gli atleti delle Fiamme Oro, che hanno conqui-stato ai recenti Campio-nati asso-luti di nuoto a Rimini 9 medaglie d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo. Marangoni si è congratulato in particolare con il campione carpigiano Gregorio pal-trinieri (vincitore degli 800 e 1.500 stile libero e della prova sui 5.000 metri con nuovo record italiano), con stefania pirozzi (oro nei 200 e 400 misti e nei 200 delfino) con marco orsi (titolo nei 50 stile libero) e mattia pesce (oro nei 50 rana) e con i componenti della staffetta 4 per 100, vincitori del titolo con il nuovo record italiano. Si tratta, ha detto, di “risultati di assoluto rilievo che consolidano il binomio tra Polizia e sport, come veicolo di quei valori di spirito di sacrificio e dedizio-ne che sono valori condivisi da tutti gli appartenenti della Polizia”.

S.G. La Patria 1879: Subito sugli scudi i ragazzi della Sezione Atletica Leggera

ottimo esordio a copparo

subito sugli scudi gli atleti della Sezione Atletica Leggera, della s.G. la patria 1879, al Meeting di apertura a Copparo. Si impongono alla prima uscita con prestazioni notevoli simone pettenati nei 150

mt in 16’’21, confermando la nuova convocazione in nazionale Juniores del prossimo weekend; cecilia artioli domina i 150 mt, Valentina sangue-dolce conquista il 4° posto ed è prima nella Categorie Allieve. Si impone con autorità elena Venturi Degli esposti nei 300 mt con una prestazione cronometrica degna di nota 41,11. Di ottimo livello la prestazione degli altri atleti con Federico saverino al 4° posto con 16’’97, Giacomo Vascotto 5° con 17’’30 e marco matinelli. Nella gare dei 300 mt Maschili ottima prova di michele calò con 37’’65, lorenzo Gambiaini, andrea serafini, marco Bussolotti e l’esordio nella categoria Allievi di emanuele cassanel-li e luca minarelli. Ai CDS giovanili Regionali a Modena, vola manuele losi nella categoria Esordienti che, con un gran balzo, vince il salto in lungo con 4,07 mt. Filippo Burani chiude al 3° posto nella medesima categoria nel lancio del peso.

moDena nuoto - caBassi carpi: 15 - 0Una under 17, quella del cabassi, a dir poco irriconoscibile, senza idee, che subisce una sonora sconfitta contro un modena brillante, vivace e con un solo obiettivo: vincere l’incontro. Così facendo gli consente di vincere in anticipo e meritatamente il cam-pionato Under 17.

caBassi carpi - nuoto VicenZa: 2 - 5La serie c della cabassi sta miglio-rando ma è ancora poco incisiva sotto porta. La partita non è delle più facili dal momento che il Vicenza, ottima squadra in lotta per il primo posto in classifica, si presenta al gran completo, invece i padroni di casa devono fare a meno di capitan setti e con cortelloni e usocchi non al top.I carpigiani però non si danno per vinti, tengono bene in difesa, ma in attacco sprecano troppo.

Il primo tempo sembra finire a reti in-violate, ma a pochi secondi della fine peri porta avanti il Vicenza.Nel secondo e terzo parziale i padro-ni devono inseguire, ma cercano di restare in scia anche se sprecano una ghiotta occasione che li porterebbe sul 4 a 3, i vicentini provano ad allun-gare, ma sulla loro strada trovano uno strepitoso Dal pezzo che para anche un rigore.Nell’ultimo tempo i carpigiani provano ad accorciare, ma gli ospiti si chiudono bene e portano a casa una meritata

vittoria. Da segnalare il buon esordio del giovane riccar-do andreoli.

caBassi arpi - cn imola: 5 - 15Quarta partita di ritorno del Campionato master della cabassi che gioca in casa contro la forte squadra di cn imola. Partita giocata da subito a ritmi altissimi.

Tanti errori in attacco portano però i carpigiani alla sconfitta. Bene il centro-boa nicola romitti che, in splendi-da forma, si dimostra l’uomo partita che fa “male” alla difesa romagnola, riuscendo a procurare ben 4 rigori e segnare 2 goal su girata dal centro. “Occorre migliorare la parte di attacco, tre rigori sbagliati su quattro procurati sono errori troppo pesanti che non ci hanno permesso di rimanere attaccati agli avversari”, ha commentato a caldo Mister roberto sgarbi.

caBassi carpi - pol. coop parma: 9 - 8L’under 13 della cabassi gioca la seconda partita del girone di ritorno contro la squadra mista di pol. coop parma. Brutta partita quella disputata dai cabassini, scesi in acqua sottovalu-tando l’avversario. Il Parma invece va a segno con un goal di distrazione della difesa carpigiani chiudendo il primo parziale sullo 0-1.La distrazione e la superficialità in attacco la fa da padrona per tutto l’incontro, ma un pizzico di fortuna aiuta sempre e alla fine i carpigiani si portano a casa 3 punti immeritati. Bene fa il Parma che gioca e produce azioni, nonostante gli atleti siano ana-graficamente e fisicamente più piccoli. Complimenti all’allenatore Giacomo caligaris che, con duro lavoro, in quattro mesi (la partita di andata era finita 13 a 3 per il Carpi) ha costruito una vera squadra che non si merita di certo l’ultimo posto in classifica.

Under 17

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Bocce

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