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“Sviluppare e consolidare le capacità coordinative del calciatore nelle categorie Pulcini ed Esordienti” Descrizione e proposte pratiche per la formazione motoria del piccolo calciatore In questo articolo tratteremo lo sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative , dedicando l’attenzione nello specifico alle due categorie dell’attività di base : Pulcini e Esordienti . L’obiettivo principale è quello di fare chiarezza su alcuni concetti base che permettono ad ogni istruttore di comprendere la reale importanza di suddette capacità motorie nella crescita di qualsiasi giovane calciatore . Successivamente andremo a descrivere nello specifico la messa in pratica di un possibile piano di lavoro , analizzando nel dettaglio sedute ed esercitazioni da me svolte nel corso di questa stagione presso il Novara Calcio . Dopo una breve introduzione iniziamo a mettere a fuoco alcuni concetti base . Nella formazione del giovane calciatore è obbligatorio eseguire un piano di lavoro a 360° curando l’aspetto tecnico – tattic o ma anche l’aspetto motorio , nello specifico faremo riferimento alle capacità coordinative e schemi motori di base . Due elementi che influenzeranno in modo significativo le abilità tecnico tattiche dei nostri giocatori . Rappresentiamo il concetto espresso. Fondamentali Tecnici Cap Coordinative Schemi motori di base Questa relazione sta a significare che qualsiasi gesto tecnico contiene al suo interno una o più capacità motorie e schemi di base . Vi riporto un esempio molto semplice ma che chiarisce realmente il senso del discorso. Il fondamentale tecnico del calciare , secondo le linee guida di Coverciano è così composto: Rincorsa Posizionamento piede d’appoggio Azione piede calciante Superficie di contatto con la palla Posizionamento del tronco Movimento arti superiori Azione del capo Riprendendo il discorso precedente possiamo così analizzare il tutto : chiaramente in questo fondamentale tecnico lo schema motorio principale sarà la CORSA , nella prima fase del gesto abbiamo la rincorsa pre-tiro ( passi brevi e l’ultimo più lungo e radente al suolo ) possiamo riscontrare le capacità coordinative della Ritmizzazione , equilibrio , accoppiamento e combinazione dei movimenti .Nella seconda fase ovvero il posizionamento dell’arto d’appoggio si verifica una situazione di EQUILIBRIO monopodalico , successivamente nel movimento del arto calciante entra in gioco la DIFFERENZAZIONE , infine nel movimento del capo possiamo notare l’importanza della capacità della PERCEZIONE SPAZIO- TEMPORALE poichè l’azione si può concludere con una trasmissione ad un proprio compagno libero.

Sviluppare e consolidare le capacità coordinative del calciatore nelle categorie Pulcini ed Esordienti

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Autore Mordillo Enrico

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“Sviluppare e consolidare le capacità coordinative del calciatore nelle categorie Pulcini ed Esordient i” Descrizione e proposte pratiche per la formazione m otoria del piccolo calciatore

In questo articolo tratteremo lo sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative , dedicando l’attenzione nello specifico alle due categorie dell’attività di base : Pulcini e Esordienti . L’obiettivo principale è quello di fare chiarezza su alcuni concetti base che permettono ad ogni istruttore di comprendere la reale importanza di suddette capacità motorie nella crescita di qualsiasi giovane calciatore . Successivamente andremo a descrivere nello specifico la messa in pratica di un possibile piano di lavoro , analizzando nel dettaglio sedute ed esercitazioni da me svolte nel corso di questa stagione presso il Novara Calcio .

Dopo una breve introduzione iniziamo a mettere a fuoco alcuni concetti base . Nella formazione del giovane calciatore è obbligatorio eseguire un piano di lavoro a 360° curando l’aspetto tecnico – tattic o ma anche l’aspetto motorio , nello specifico faremo riferimento alle capacità coordinative e schemi motori di base . Due elementi che influenzeranno in modo significativo le abilità tecnico tattiche dei nostri giocatori .

Rappresentiamo il concetto espresso.

Fondamentali Tecnici

Cap Coordinative Schemi motori di base

Questa relazione sta a significare che qualsiasi gesto tecnico contiene al suo interno una o più capacità motorie e schemi di base . Vi riporto un esempio molto semplice ma che chiarisce realmente il senso del discorso. Il fondamentale tecnico del calciare , secondo le linee guida di

Coverciano è così composto:

• Rincorsa • Posizionamento piede d’appoggio • Azione piede calciante • Superficie di contatto con la palla • Posizionamento del tronco • Movimento arti superiori • Azione del capo

Riprendendo il discorso precedente possiamo così analizzare il tutto : chiaramente in questo fondamentale tecnico lo schema motorio principale sarà la CORSA , nella prima fase del gesto abbiamo la rincorsa pre-tiro ( passi brevi e l’ultimo più lungo e radente al suolo ) possiamo riscontrare le capacità coordinative della Ritmizzazione , equilibrio , accoppiamento e combinazione dei movimenti .Nella seconda fase ovvero il posizionamento dell’arto d’appoggio si verifica una situazione di EQUILIBRIO monopodalico , successivamente nel movimento del arto calciante entra in gioco la DIFFERENZAZIONE , infine nel movimento del capo possiamo notare l’importanza della capacità della PERCEZIONE SPAZIO-TEMPORALE poichè l’azione si può concludere con una trasmissione ad un proprio compagno libero.

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Parte I Capacità Coordinative

“Le capacità coordinative sono le capacità che permettono di organizzare , controllare e regolare il movimento in vista di un determinato obiettivo o scopo” ,esse dipendono dalla funzionalità degli organi di senso e del sistema nervoso. Le capacita coordinative si dividono in : 1) generali 2)speciali

Capacità Coordinative Generali :

Secondo Meinel le capacità coordinative generali , chi costituiscono la destrezza sportiva , posseggono un elevato grado di universalità e si possono riferire all’intero settore della motricità sportiva . Possono essere classificate in :

- Capacità di apprendimento motorio E’ la capacità di apprendere nuovi movimenti , che vengono stabilizzati tramite continue esercitazioni.

- Capacità di direzione e controllo E’ la capacità di controllare il movimento , durante l’esercizio , secondo un obiettivo e un programma d’azione prefissato.

- Capacità d’adattamento E’ la capacità di modificare il programma motorio , adattandolo in rapporto ad una improvvisa nuova situazione , senza compromettere il risultato previsto.

Capacità Coordinative Speciali: 1)Capacità di combinazione e di accoppiamento dei movimenti Capacita di combinare e mettere nella giusta successione movimenti diversi tra loro. Sviluppo:

combinazioni corsa e salto (andature), corsa, salto e colpo di testa o calcio conduzione della palla e tiro esercitazioni di coordinazione tra i diversi

segmenti del corpo. 2) Capacità di orientamento spazio-temporale Capacita di valutare e modificare i movimenti del corpo nello spazio circostante e nel tempo. Sviluppo:

spostamenti entro spazi o aree predeterminate o utilizzazione di distanze e di spazi variati (es. cambi di direzione a comando o in punti prestabiliti).

uso di palloni di dimensioni e pesi diversi valutazione degli spazi occupati e degli

spostamenti compiuti da compagni ed avversari utilizzo di posizioni, condizioni e movimenti

inconsueti valutazione di traiettorie e velocità della palla.

3) Capacità di differenziazione cinestetica Capacita di essere sensibili alle posizioni reciproche delle varie parti del corpo e di intervenire tempestivamente per modificarle. Sviluppo: - innalzamento della precisione del movimento o dell'intensità della spinta - salti al di sopra di ostacoli o di altri oggetti di varia altezza o lunghezza - tiri da diverse distanze o con palloni di vario peso. 4) Capacità di reazione motoria Capacita di reagire rapidamente con movimenti adeguati di fronte ad una situazione non prevista ed improvvisa. Sviluppo:

esercizi con obbligo di variazioni immediate in risposta ad uno stimolo noto o sconosciuto

variazione nella proposta di stimoli - visivi, acustici o tattili - (es. partenze da varie posizioni ad uno stimolo, staffette);

riduzione del tempo di somministrazione e delle possibilità di prevedere il segnale.

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5) Capacità di ritmizzazione (o capacità ritmica) Capacità di eseguire movimenti in successione ritmica, attraverso l'organizzazione cronologica delle contrazioni e decontrazioni muscolari.

Sviluppo: variazioni improvvise o preordinate di movimenti

condotti a ritmo costante skip alto/medio/basso con variazioni di

frequenza passaggi dallo skip alla corsa, azioni di balzi che

si trasformano in corsa. 6) Capacità di equilibrio Capacità di mantenere o riprendere una condizione di equilibrio quando i movimenti od una forza esterna tendono a turbarla.

Sviluppo: esercizi di pre-acrobatica e acrobatica

elementare; esercizi in cui si deve ritrovare l’equilibrio

turbato da movimenti anomali (ad es. rotazioni o capovolte)

corse con cambi di direzione ad un punto o ad un segnale corse con salti per colpire di testa.

Schemi motori di base “Sono forme fondamentali del movimento , appaiono per primi nello sviluppo dell’individuo e diventano patrimonio originario dell’adulto.” Gli schemi motori di base sono:

1. Camminare : E’ il primo degli schemi motori che il bambino esegue dopo aver conseguito il controllo della stazione eretta, ed è una delle più naturali espressioni del comportamento motorio( può essere veloce , arretramento , a passi lunghi , in quadrupedia ecc)

2. Correre : Costituisce una differenzazione del camminare , ottenuta con l’acquisizione del controllo motorio , con l affinamento delle capacità coordinative la corsa diventa più efficace ( può essere laterale , arretramento , superando un ostacolo ecc).

3. Lanciare : Schema motorio che si sviluppa con l ‘incremento dei processi coordinativi generali , legati in particolare al rapporto tra campo visivo e motricità delle mani, è uno dei più gesti motori più complessi.

4. Saltare: l’acquisizione di questo schema presuppone un qualche livello di coordinazione dinamica e di controllo ,

senza il quale si può al massimo ottenere un’andatura a saltelli.

5. Rotolare : l’azione del rotolare coinvolge l’apparato oto-vestibolare e la sensibilità corporeo segmentaria: I rotolamenti sono espressione di un preciso dominio coordinativo spaziale, sono il primo rapporto spaziale che il neonato realizza pochi mesi dopo la nascita.

6. Arrampicarsi :è l’evoluzione dello strisciare e gattonare. Le impugnature delle mani e le prese plantari dei piedi assicurano uno stabile collegamento all’attrezzo. La possibilità di spostarsi è legata alla capacità di concatenare una successione di impugnature e prese.

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Le fasi sensibili Quando parliamo di programmazione dell’attività motoria e sviluppo delle capacità coordinative risulta d’obbligo far riferimento alla tabella delle cosiddette “fasi sensibili”.

"Per fasi sensibili s'intendono i periodi dello sviluppo che sono particolarmente favorevoli per l'incremento di determinati fattori motori - sportivi della prestazione , cioè periodi nel quale l'allenabilità e particolarmente elevata. " Molto in generale si può affermare che l'età infantile rappresenta un periodo di più elevata allenabilità , sopratutto per lo sviluppo delle capacità coordinative , mentre l'età giovanile e la prima età adulta lo sono sopratutto per quanto riguarda il miglioramento delle capacità organico - muscolari . Va detto però che la discussione sull'esatta collocazione cronologica di queste fasi non è ancora terminata. Perciò tutti i dati che si riferiscono ad esse - vedi anche i corrispondenti modelli per l ' allenamento delle forme principali di sollecitazione motoria - rispecchiano valori che derivano dal patrimonio di esperienze finora acquisito nella pratica dello sport e in certe circostanze nelle quali vi è un cambiamento delle condizioni di base ( ad esempio addestramento precoce e conseguente di alcune capacità e abilità) , possono essere trattate in modo ancora più differenziato . Ciò nonostante le fasi sensibili rappresentano un valido aiuto orientativo per rendere ottimale il processo d'allenamento a lungo termine , in quanto cercano di precisare il problema : " che cosa occorre fare e in quale momento ". Lasciare sfuggire le opportunità offerte dalle fasi sensibili può significare che determinati fattori di prestazione che , se adeguatamente stimolati durante un certo periodo, mostrano tasso di sviluppo particolarmente elevati - come ad esempio vale generalmente per lo sviluppo delle capacità coordinative nell'età infantile. In questo articolo occupandoci delle due categorie Pulcini e Esordienti per eseguire una giusta programmazione e scegliere quali obiettivi o quali capacità coordinative sono maggiormente sviluppabili andremo a consultare la tabella posta di fianco e scorreremo verso il basso le colonne che rappresentano l’età da 9-14 anni .

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Parte II - Metodologie Sviluppo Capacità Coordinati ve Esistono svariati modi per poter sviluppare un piano di lavoro sulle capacità coordinative: “secco” , combinate a secco tra più capacità , percorso motorio – coordinativo , percorso motorio – tecnico .Personalmente propongo maggiormente tre specifiche tipologie di protocolli :

1. Seduta coordinativa a “secco” . 2. Percorsi fisico – motori 3. Percorsi fisico – motori abbinati alla tecnica di base .

1 ) Seduta Coordinativa a “secco” Questo sistema di sviluppo prevede esercitazioni di tipologia analitica , l’esecuzione di uno o più gesti coordinativi alla volta ( esempio uno skip Alto 1 toccata in ogni spazio della scaletta) , caratteristica principale di questo protocollo è la ripetitività , utile soprattutto nella prima parte di stagione quando ogni istruttore può avere in rosa nuovi giovani calciatori che in precedenza non hanno mai eseguito allenamenti dedicati alla coordinazione . Personalmente ho deciso di utilizzare questo protocollo nei primi mesi di attività , questo per costruire una solida “Base” su cui articolare l’intero piano di lavoro annuale. Di seguito analizzeremo alcune esercitazioni proponibili con questa metodologia .

Scaletta o Speed Ladeer Strumento fondamentale per qualsiasi lavoro mirato allo sviluppo delle capacità coordinative , in particolar modo viene utilizzato per lo sviluppo della rapidità , velocità e ritmizzazione. Attrezzo estremamente multifunzionale , utilizzabile con tutte le fasce d’età .Successivamente andrò ad elencare una progressione didattica attuabile con questo utilissimo attrezzo .

Step 1 ( Livello Base )

Skip Alto 1 toccata per ogni spazio - Skip Basso 1 toccata per ogni spazio

Descrizione • Busto e testa devono essere mantenuti in verticale o leggermente flessi in avanti. • Le spalle, da una visione laterale del soggetto, devono rimanere ferme su un unico asse. • gli arti superiori, con le mani che sfiorano i fianchi, devono muoversi in contrapposizione agli arti inferiori (coscia destra

in alto – braccio sinistro in avanti), per equilibrare la parte superiore del corpo durante l’esecuzione del gesto. • L’arto inferiore in appoggio a terra, nel momento in cui l’altro arto inferiore raggiunge con la coscia l’orizzontale, deve

essere completamente disteso: sia l’angolo al ginocchio sia quello alla caviglia devono essere completamente aperti; • Il piede dell’arto inferiore flesso deve essere portato subito in avanti, senza quindi passare vicino al gluteo, facendo

attenzione che la gamba propriamente detta (dal ginocchia al piede) rimanga sempre verticale al terreno; • L’impatto e la spinta sul terreno devono avvenire solo con l’avampiede; Mentre nello skip basso testa e busto

maggiormente flessi in avanti rispetto allo skip alto , appoggi più brevi e il piede sale poco.

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Skip Alto 2 toccate per ogni spazio - Skip Basso 2 toccate per ogni spazio

Descrizione

• Busto e testa devono essere mantenuti in verticale o leggermente flessi in avanti. • Le spalle, da una visione laterale del soggetto, devono rimanere ferme su un unico asse. • gli arti superiori, con le mani che sfiorano i fianchi, devono muoversi in contrapposizione agli arti inferiori (coscia destra

in alto – braccio sinistro in avanti), per equilibrare la parte superiore del corpo durante l’esecuzione del gesto. • L’arto inferiore in appoggio a terra, nel momento in cui l’altro arto inferiore raggiunge con la coscia l’orizzontale, deve

essere completamente disteso: sia l’angolo al ginocchio sia quello alla caviglia devono essere completamente aperti; • Il piede dell’arto inferiore flesso deve essere portato subito in avanti, senza quindi passare vicino al gluteo, facendo

attenzione che la gamba propriamente detta (dal ginocchia al piede) rimanga sempre verticale al terreno; • L’impatto e la spinta sul terreno devono avvenire solo con l’avampiede; Mentre nello skip basso testa e busto

maggiormente flessi in avanti rispetto allo skip alto , appoggi più brevi e il piede sale poco. Balzi a piedi pari in successione

Descrizione Eseguire balzi in successione utilizzando l’avampiede sia in fase di spinta che di atterraggio , il movimento delle braccia eseguono un movimento dietro-basso , avanti-alto assecondando il movimento di spinta degli arti inferiori . Nella prima fase d’impostazione dedicarsi principalmente sulla successione dei balzi , eliminando il movimento delle braccia ( all’allievo chiediamo di tenere le mani vicino ai fianchi ) . Skip Alto laterale sx/ dx

Descrizione

Vedi descrizione Skip basso-alto 1-2 toccate

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Step 2 ( Livello Intermedio) Skip Basso 1 Toccata combinato con Skip Alto 1 tocc ata per ogni spazio ( vedi descrizione Step 1) Skip Basso 2 Toccate combinato con Skip Alto 2 tocc ate per ogni spazio ( vedi descrizione Step 1) Scivolamenti laterali “4 appoggi in diagonale”

Descrizione Eseguire una serie di scivolamenti laterali eseguendo 2 appoggi all’interno della scaletta e 2 appoggi all’esterno , disegnando una diagonale . Importante utilizzo dell’avampiede e tenere gli arti inferiori leggermente piegati. Skip avanzamento – Skip indietro + Balzo in avanzam ento

Descrizione Eseguire uno skip basso 2 toccate in avanzamento , uno skip basso due toccate indietro e successivamente inserire un balzo a piedi pari in avanti .

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Skip Basso 2 toccate in avanzamento – Skip basso 2 toccate indietro con partenza laterale

Descrizione Partenza disposti lateralmente alla scaletta , eseguire per ogni quadrato uno skip basso doppia toccata in avanti e uno skip basso doppia toccata indietro. Step 3 ( Livello Avanzato) Skip Basso/ Alto 3 toccate per ogni spazio

Descrizione Esercizio simile a quelli proposti in precedenza con l’aggiunta di una toccata in più. Variare la gamba d’attacco . Skip Basso / Alto monolaterale destro , sinistro

Descrizione Eseguire uno skip monolaterale , un arto inferiore all’interno della scaletta esegue lo skip mentre la gamba esterna rimane leggermente piegata .

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Skip Basso / Alto 1 o 2 toccate + balzo a piedi pa ri ( ogni 4-3-2-1 Ripetizioni)

Descrizione Eseguire azione di skip basso/alto 1 o 2 toccate e successivamente eseguire un’azione di balzo a piedi pari . L’allenatore determinerà il ritmo , esempio ogni 3 skip un balzo , ogni 2 un balzo , e così via.

Percorsi fisico – motori Di seguito andremo a trattare la seconda tipologia di lavoro da me spesso utilizzata : I percorsi fisico motori . Caratteristica principale di questa metodologia di lavoro è quella di poter combinare in un'unica esercitazione gli elementi coordinativi con quelli prettamente motori . E’ consigliato utilizzare questa tipologia di percorsi soprattutto quando si ha a disposizione un gruppo numeroso , facilmente scomponibile creando percorsi con diverse stazioni. Utilizzando questo protocollo è possibile eseguire un lavoro in parallelo con il nostro obiettivo tecnico , per esempio allenando la conduzione palla , posso creare percorsi diversi che prevedano skip bassi / alti all’interno di scalette + uno slalom tra i coni eseguendo degli scivolamenti laterali , azioni di balzo tra ostacolini di diverse dimensioni ecc. Di seguito vi mostrerò un esempio di allenamento coordinativo motorio svolto da me al Novara Calcio utilizzando il protocollo percorsi fisico – motori :

Come possiamo notare dall’immagine precedente sono stati formati tre percorsi motori diversi ma tutti collegati al fondamentale tecnico della conduzione palla , sezionandoli possiamo trovare elementi di skip basso / alto all’interno di scalette o ostacoli di diverse misure , balzi in successione all’interno di cerchi , scivolamenti laterali ecc .

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Descrizione Percorsi

A) Capovolta in avanti - Strisciare sotto ostacolo alto - scivolamenti laterali e tocco con la mano sinistra il cinesino a sinistra e a con la destra il cinesino a destra - balzi a piedi pari con ostacolini S - striscio sotto ostacolo grande .

B) Skip Alto / Basso ( 1 o 2 Toccate in base al lovello dei ragazzi ) - Strisciare sotto ostacolo Alto - giro di 360 ° in

torno. ad ogni cinesino , spostandosi con scivolamenti laterali , fronte sempre la fine del percorso.

C) Skip basso / alto ( 1 -2 toccate ) - balzi a piedi pari all'interno dei cerchi / Skip Alto 1 toccata in ogni cerchio Scivolamenti laterali tra i coni.

Percorsi Fisico – Motori – Tecnici I percorsi fisico motori abbinati al gesto tecnico per caratteristiche sono molto simili a quelli descritti in precedenza con la differenza che in quest’ultimi sia presente l’elemento tecnico posto al centro, all’inizio o al termine del percorso stesso . Questa tipologia di lavoro è molto utile sia quando si ha a disposizione un gruppo numeroso , ma soprattutto quando si vuole allenare in un'unica esercitazione elemento tecnico e motorio . Di seguito vi riporterò un esempio di questa tipologia di lavoro sviluppata da me all’interno di una seduta al Novara Calcio:

Sotto in figura 2 viene riportato un esempio di percorso fisico – motorio in cui l’elemento tecnico viene posto all’inizio o durante il percorso . Come nella variante proposta precedentemente questa tipologia di lavoro è adatta a gruppi numerosi. Questa seconda variante di percorso fisico –motorio tecnico è consigliata proporla dopo una serie di sedute in cui l’elemento tecnico viene posto al termine percorso, data la maggiore difficoltà di esecuzione nel passare da un elemento motorio a uno tecnico e viceversa .

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Altri Strumenti didattici Esistono moltissimi altri strumenti oltre alla scaletta utili per la didattica e sviluppo delle capacità Coordinative: I cerchi , le funicelle , ostacolino , trampoli , meduse . Di seguito descriverò brevemente le loro caratteristiche principali .

Ostacoli Gli ostacoli insieme alla scaletta rappresentano sicuramente uno degli strumenti didattici utilizzati maggiormente , disponibile in diverse grandezze per personalizzare il nostro lavoro in base alla fascia d’età su cui stiamo lavorando, il suo utilizzo può essere proposto per esercitazioni a carattere tecnico , fisico – motorio e condizionale . Le esercitazioni proponibili con questo attrezzo sono innumerevoli , nel nostro caso specifico possiamo proporre le stesse esercitazioni analizzate per la speed ladder .

Cerchi I cerchi sono un altro valido strumento utile alla didattica , anche questo attrezzo come gli ostacoli possono essere impiegati in diverse tipologie di esercitazioni a carattere tecnico – coordinativo . Le esercitazioni sviluppabili con questo strumento sono identiche a quelle descritte per la speed ladder.

Trampolini Il Trampolino rappresenta un valido strumento didattico per llo sviluppo di un piano di lavoro sulla pre-acrobatica e equilibrio ma soprattutto è uno strumento utile alla prevenzione infortuni per le categorie d’età più elevate . Prendendo in esame la categoria pulcini e esordienti possiamo utilizzare il trampolino per impostare un piano di lavoro sulla pre-acrobatica quindi dedicandoci principalmente all’azione di balzo , capovolte , capovolte tuffate ecc.

“Meduse” o Tavolette Propriacettive Strumento conosciuto spesso con il nome di “medusa” , utilizzabile con tutte le fasce d’età . Il suo impiego principale è rivolto allo sviluppo di un piano di lavoro sull’equilibrio , alcuni esempi di esercitazioni possono essere : equilibrio statico con entrambi gli arti inferiori , equilibrio statico monopodalico , equilibrio dinamico monopodalico abbinato al colpo di testa o calcio al volo .

Funicelle Le funicelle sono uno strumento diffusissimo , qualsiasi bambino almeno una volta nella vita ha provato ad utilizzare questo fondamentale attrezzo .Questo strumento può essere impiegato principalmente per lo sviluppo della capacità di ritmizzazione eseguendo semplici balzi sul posto o in movimento mono-bipodalici o abbinati ad un’azione di salto ( esempio ogni tre saltelli un balzo , ogni 2 e così via ).

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Parte III – Eserciziario Sedute Coordinative Novara Calcio Di seguito allegherò 3 sedute coordinative diverse che racchiudono le tre tipologie di protocollo prima descritte , questo per mettere in pratica quanto trattato in questo articolo . Le seguenti sedute sono state proposte nel corso di questa stagione presso la Società Sportiva Novara Calcio S.p.A :

Protocollo Sviluppo “ a secco “

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Protocollo Sviluppo “ Percorso fisico – Motorio “

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Protocollo “ Fisico – Motorio – Tecnico “