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1 Anno XL - N. 1 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - LUNEDI ` , 4 GENNAIO 2010 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Sommario A) CONSIGLIO REGIONALE [1.8.0] Decreto presidente Consiglio regionale 18 dicembre 2009 - n. 1805 Nomina del Presidente della Fondazione Ente autonomo Fiera Internazionale di Milano 4 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE [1.8.0] Decreto presidente Regione Lombardia 22 dicembre 2009 - n. 14325 Nomina del Collegio dei Revisori della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 [1.8.0] Decreto presidente Regione Lombardia 22 dicembre 2009 - n. 14331 Nomina del Consiglio Generale della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 [1.5.0] Decreto presidente Regione Lombardia 23 dicembre 2009 - n. 14403 Risultati del referendum consultivo per il mutamento delle circoscrizioni comunali di Ber- gamo e Orio al serio, in provincia di Bergamo . . . . . . . . . . . 5 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI [4.3.0] Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10820 Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/10087 del 7 agosto 2009 – Approvazione del testo integrato del Piano Regionale di Ristrutturazione e Sviluppo del settore della Carne Bovina 7 [5.2.2] Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10825 Modifiche delle previsioni del Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) – Allegato 6 alla relazione generale «infrastrutture idriche e altri interventi di tutela», presentate dalla Pro- vincia di Sondrio – L.r. 12 dicembre 2003, n. 26 . . . . . . . . . . . 13 [5.3.4] Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10831 Schema di Accordo volontario con Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardia e Lombar- dia Informatica – Centrale Regionale Acquisti (LISPA) per incentivare l’ecoinnovazione me- diante la promozione di beni e servizi verdi all’interno del mercato . . . . . . 15 [5.1.2] Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10837 Riapertura dei termini del bando approvato con d.g.r. 7 agosto 2009 n. 10130, concernente l’adozione di una misura straordinaria ad integrazione del Fondo Sostegno Affitto di cui all’art. 11 della legge 9 dicembre 1998 n. 431 ed alla l.r. 14 gennaio 2000 n. 2, per il sostegno ai cittadini in locazione colpiti dalla perdita del posto di lavoro . . . . . . . 20 [2.2.1] Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10878 Promozione di un Accordo di Programma per il restauro e la valorizzazione del Duomo di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 [3.3.0] Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10881 Programma di intervento per l’erogazione di contributi finanziari finalizzati all’ammorder- namento delle dotazioni laboratoriali delle istituzioni formative accreditate e iscritte alla sezione A dell’«Albo Regionale degli operatori accreditati per i servizi di istruzione e forma- zione professionale» e degli istituti tecnici e professionali che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo . . . . . . . . . . . . 21 [3.3.0] Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10882 Erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale nonche ´ dei servizi per il lavoro – Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati e indi- cazioni per il funzionamento dei relativi Albi regionali . . . . . . . . . 24 1.8.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine 1.5.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Partecipazione popolare 4.3.0 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura 5.2.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Infrastrutture di comunicazione / Navigazione e porti lacuali 5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento 5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica 2.2.1 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Programmazione / Accordi di programma 3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALEMILANO - LUNEDI, 4 GENNAIO 2010

SERIE EDITORIALE ORDINARIASommario

A) CONSIGLIO REGIONALE[1.8.0]Decreto presidente Consiglio regionale 18 dicembre 2009 - n. 1805

Nomina del Presidente della Fondazione Ente autonomo Fiera Internazionale di Milano 4

B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE[1.8.0]Decreto presidente Regione Lombardia 22 dicembre 2009 - n. 14325

Nomina del Collegio dei Revisori della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale diMilano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

[1.8.0]Decreto presidente Regione Lombardia 22 dicembre 2009 - n. 14331Nomina del Consiglio Generale della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale diMilano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

[1.5.0]Decreto presidente Regione Lombardia 23 dicembre 2009 - n. 14403Risultati del referendum consultivo per il mutamento delle circoscrizioni comunali di Ber-gamo e Orio al serio, in provincia di Bergamo . . . . . . . . . . . 5

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI[4.3.0]Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10820

Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/10087 del 7 agosto 2009 – Approvazione del testointegrato del Piano Regionale di Ristrutturazione e Sviluppo del settore della Carne Bovina 7

[5.2.2]Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10825Modifiche delle previsioni del Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) – Allegato 6 allarelazione generale «infrastrutture idriche e altri interventi di tutela», presentate dalla Pro-vincia di Sondrio – L.r. 12 dicembre 2003, n. 26 . . . . . . . . . . . 13

[5.3.4]Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10831Schema di Accordo volontario con Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardia e Lombar-dia Informatica – Centrale Regionale Acquisti (LISPA) per incentivare l’ecoinnovazione me-diante la promozione di beni e servizi verdi all’interno del mercato . . . . . . 15

[5.1.2]Deliberazione Giunta regionale 16 dicembre 2009 - n. 8/10837Riapertura dei termini del bando approvato con d.g.r. 7 agosto 2009 n. 10130, concernentel’adozione di una misura straordinaria ad integrazione del Fondo Sostegno Affitto di cuiall’art. 11 della legge 9 dicembre 1998 n. 431 ed alla l.r. 14 gennaio 2000 n. 2, per il sostegnoai cittadini in locazione colpiti dalla perdita del posto di lavoro . . . . . . . 20

[2.2.1]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10878Promozione di un Accordo di Programma per il restauro e la valorizzazione del Duomo diMilano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

[3.3.0]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10881Programma di intervento per l’erogazione di contributi finanziari finalizzati all’ammorder-namento delle dotazioni laboratoriali delle istituzioni formative accreditate e iscritte allasezione A dell’«Albo Regionale degli operatori accreditati per i servizi di istruzione e forma-zione professionale» e degli istituti tecnici e professionali che erogano percorsi di istruzionee formazione professionale di secondo ciclo . . . . . . . . . . . . 21

[3.3.0]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10882Erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale nonche dei servizi per illavoro – Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati e indi-cazioni per il funzionamento dei relativi Albi regionali . . . . . . . . . 24

1.8.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine1.5.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Partecipazione popolare4.3.0 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura5.2.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Infrastrutture di comunicazione / Navigazione e porti lacuali5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica2.2.1 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Programmazione / Accordi di programma3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 2 –

[3.1.0]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10884Determinazioni in ordine alle linee guida relative all’organizzazione ed al funzionamento degli Uffici di PubblicaTutela (UPT) delle aziende sanitarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

[3.5.0]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10888Primo riconoscimento dei Sistemi Museali Locali di cui alla d.g.r. 26 novembre 2008, n. 8/8509 «Determinazioni inmerito al riconoscimento dei Sistemi Museali Locali in Lombardia – Attivazione del monitoraggio dei musei e delleraccolte museali riconosciuti» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

[4.3.1]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10890Programma straordinario di interventi per l’attuazione della direttiva «Nitrati» . . . . . . . . . . 35

[4.3.1]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10892Modifica degli Allegati 1, 2 e 3 della d.g.r. n. 8/5868 del 21 novembre 2007 «Integrazione con modifica al programmad’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziendelocalizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri enorme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007» . . . 40

[4.6.4]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10896Sostegno alle imprese turistiche nella perdurante situazione di crisi economica – Utilizzo delle risorse residue sul«Fondo contributi in conto abbattimento interessi» di cui alla l.r. 36/88 . . . . . . . . . . . 42

[4.6.4]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10898Determinazioni in merito all’aggiornamento del Programma di Sviluppo Turistico «Riviera del Garda» (art. 4, comma5, l.r. n. 15/2007) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

[5.3.5]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10903Piano provinciale di gestione dei rifiuti di Brescia: esercizio del potere sostitutivo della Regione ex artt. 8, comma 1,l.r. n. 12/07 e 13-bis, comma 2, l.r. n. 26/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

[5.2.1]Deliberazione Giunta regionale 23 dicembre 2009 - n. 8/10910Determinazioni in merito a risorse da ripartire tra Aziende automobilistiche esercenti i servizi di Trasporto PubblicoLocale e Enti Locali aventi servizi di TPL gestiti in regime contrattuale. Criteri e modalita di riparto delle risorseregionali relative alle funzioni amministrative degli Enti Locali in materia di Trasporto Pubblico Locale – Anno 2009 46

D) ATTI DIRIGENZIALIGIUNTA REGIONALE

PresidenzaComunicato regionale 18 dicembre 2009 - n. 160Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttura Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL delmese di novembre 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

[1.3.0]Decreto dirigente struttura 18 dicembre 2009 - n. 14151Direzione Centrale Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione – Decreto di impegno e liquidazione del contri-buto regionale per la gestione associata di funzioni e servizi comunali ai sensi del regolamento regionale n. 2 del 27luglio 2009, attuativo della l.r. 19/2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

[4.0.0]Decreto dirigente struttura 23 dicembre 2009 - n. 14433Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle espressionidi interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’i-struttoria di ammissibilita formale e della valutazione preliminare di merito» . . . . . . . . . . 51

D.G. Culture, identita e autonomie della Lombardia[3.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 26 novembre 2009 - n. 12646

Contributi per spese di investimento relative alla realizzazione di progetti per interventi di opere edilizie presentatida Ecomusei riconosciuti (l.r. n. 13/2007) in attuazione della d.g.r. 22 luglio 2009 n. 8/9885 – Anno finanziario 2009– Approvazione delle graduatorie e assunzione d’impegno . . . . . . . . . . . . . . . 59

[3.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 9 dicembre 2009 - n. 13314Contributi in parte corrente agli Ecomusei riconosciuti (l.r. n. 13/2007) in attuazione della d.g.r. 30 giugno 2009n. 8/9744 – Anno finanziario 2009 – Assunzione d’impegno e parziale liquidazione di contributi. . . . . . 64

D.G. Agricoltura[4.3.0]Decreto dirigente struttura 10 dicembre 2009 - n. 13712

Modifica del decreto n. 8583 dell’1 agosto 2008 relativo alla tenuta degli albi regionali dei vigneti a DOC e DOCG edegli elenchi delle vigne a IGT; modifiche e integrazioni all’elenco regionale degli albi delle DOC, DOCG e deglielenchi delle vigne IGT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

D.G. Giovani, sport, turismo e sicurezza[4.6.4]Decreto dirigente struttura 17 dicembre 2009 - n. 14131

Valutazione degli obiettivi raggiunti a seguito del completamento degli interventi facenti parte del Progetto Integrato«Piano di promozione e valorizzazione» proposta dal sistema turistico «Valchiavenna» – Anno 2005 – Ex l.r. 8/2004 90

[4.6.4]Decreto dirigente struttura 18 dicembre 2009 - n. 14154Aggiornamento dell’Albo regionale delle Associazioni Pro Loco ai sensi della l.r. 16 luglio 2007 n. 15 . . . . 93

3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita culturali4.3.1 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario4.6.4 SVILUPPO ECONOMICO / Attivita terziarie / Turismo5.3.5 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Rifiuti e discariche5.2.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Infrastrutture di comunicazione / Trasporti1.3.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO4.3.0 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 3 –

[4.6.4]Comunicato regionale 22 dicembre 2009 - n. 162Elenco candidati idonei alla professione di Accompagnatore turistico e Guida turistica abilitati dalla Amministrazio-ne provinciale di Cremona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104

D.G. Artigianato e servizi[4.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 21 dicembre 2009 - n. 14278

Rettifica importi indicati nella graduatoria della misura A) del bando integrato per lo sviluppo degli insediamentiproduttivi artigiani e della competitivita del sistema produttivo – anno 2009, approvata con d.d.u.o. 13434 del 9dicembre 2009. Impegno di spesa a favore dei soggetti beneficiari della misura A) e impegno di spesa e contestualeliquidazione a favore di Finlombarda S.p.A. per la gestione della misura B) . . . . . . . . . . 105

[4.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 22 dicembre 2009 - n. 14344Programma Driade: Azione 1.1 DAFNE – Bando per progetti aggregati all’interno dei sistemi produttivi selezionati 109

[4.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 23 dicembre 2009 - n. 14376«Progetto DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipodi idee progettuali di giovani designer» Allegato B al d.d.u.o. 30 giugno 2009 n. 6627 – Approvazione elenco impreseammesse a visionare le idee progettuali dei giovani designer . . . . . . . . . . . . . . 124

[4.5.0]Decreto dirigente unita organizzativa 23 dicembre 2009 - n. 14394«Progetto DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando per la presentazione di idee progettuali proposte da giovanidesigner» allegato A al d.d.u.o. 30 giugno 2009 n. 6627 – Approvazione graduatoria idee progettuali giovani designer 126

D.G. Commercio, fiere e mercati[4.0.0]Decreto dirigente unita organizzativa 16 dicembre 2009 - n. 14084

L.r. 13/2000 – Bando «Innova Retail 1» per il sostegno all’innovazione tecnologica delle piccole imprese commerciali(Asse 1 accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitivita del sistema lombardo) – Presa d’attodelle risorse aggiuntive rese disponibili da parte del sistema camerale e conseguente scorrimento delle n. 87 richiestedi contributo presentate in overbooking . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

D.G. Reti e servizi di pubblica utilita e sviluppo sostenibile[5.3.4]Decreto direttore generale 15 dicembre 2009 - n. 14006

Precisazioni in merito all’applicazione delle disposizioni vigenti in materia di certificazione energetica degli edifici emodifiche al d.d.g. 5796 dell’11 giugno 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

[5.3.4]Decreto direttore generale 15 dicembre 2009 - n. 14009Approvazione della procedura operativa per la realizzazione dei controlli sulla conformita degli attestati di certifica-zione energetica redatti ai sensi della d.g.r. 5018/2007 e successive modifiche . . . . . . . . . . 140

D.G. Industria, PMI e cooperazione[4.0.0]Decreto dirigente struttura 22 dicembre 2009 - n. 14351

Approvazione esiti istruttoria delle domande presentate ai sensi del bando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per lenuove attivita imprenditoriali (l.r. 22/2006): V provvedimento . . . . . . . . . . . . . . 149

D.G. Casa e opere pubbliche[5.1.2]Decreto dirigente unita organizzativa 22 dicembre 2009 - n. 14350

Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per larealizzazione di Servizi Abitativi a Canone Convenzionato» . . . . . . . . . . . . . . 152

D.G. Territorio e urbanistica[5.0.0]Decreto dirigente unita organizzativa 9 dicembre 2009 - n. 13509

Approvazione delle graduatorie A e B delle domande relative al «Bando di finanziamento 2009 per la produzione dibasi cartografiche attraverso Database topografici, ai sensi della l.r. 12/2005» approvato con d.d.u.o. 8 luglio 2009,n. 6973 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

D.G. Protezione civile, prevenzione e polizia locale[5.5.0]Decreto direttore generale 4 dicembre 2009 - n. 13170

Indizione dell’VIII edizione del campionato italiano di sci della protezione civile (Bormio – Valfurva, dal 21 al 23gennaio 2010) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163

4.6.4 SVILUPPO ECONOMICO / Attivita terziarie / Turismo4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO5.5.0 AMBIENTE E TERRITORIO / Protezione civile

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 4 –

A) CONSIGLIO REGIONALE[BUR2010011] [1.8.0]D.p.c.r. 18 dicembre 2009 - n. 1805Nomina del Presidente della Fondazione Ente autonomoFiera Internazionale di Milano

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALEVisto lo Statuto d’autonomia della Regione Lombardia, appro-

vato con legge regionale statutaria 30 agosto 2008, n. 1. che e-spressamente prevede, all’art. 14, comma 3, lett. p), che spetta alConsiglio regionale deliberare le designazioni e le nomine negliorgani di revisione di enti, aziende, agenzie ed altri soggetti di-pendenti dalla Regione o a partecipazione regionale, nonche ledesignazioni e le nomine dei rappresentanti del Consiglio nelcasi espressamente previsti dallo Statuto e dalla legge;Vista la l.r. 29 gennaio 1999, n. 6 «Disciplina delle funzioni

amministrative relative all’ente autonomo Fiera Internazionaledi Milano in attuazione dell’art. 41 comma 2, lettera b) del d.lgs.31 marzo 1998, n. 112»;Dato atto che, ai sensi dell’art. 4, comma 3, della l.r. n. 6/1999,

per la nomina di cui al presente provvedimento non si applicanole procedure di cui alla l.r. 6 aprile 1995, n. 14 «Norme per lenomine e designazioni di competenza della Regione»;Richiamato in particolare quanto previsto dall’art. 2, comma

1, della l.r. n. 6/99, che prevede la nomina del Presidente da partedel Consiglio regionale, d’intesa con il Comune di Milano, sentitele Associazioni imprenditoriali maggiormente significative pre-senti sul territorio regionale, nonche la CCIAA di Milano;Visto lo Statuto della Fondazione e, in particolare l’art. 5;Richiamata la d.g.r. n. 8/10438 del 9 novembre 2009 «Proposta

di designazione del Presidente della Fondazione Ente autonomoFiera Internazionale, di Milano» con la quale, per la carica diPresidente della Fondazione, si designa il prof. Gianpiero CarloCantoni;Constatato che il Consiglio regionale non ha provveduto alla

nomina;Ritenuto pertanto, al fine di garantire il regolare insediamento

dell’organo in occasione dell’adunanza del Consiglio Generaleprevista per il 23 dicembre 2009, di avvalersi del potere sostituti-vo di cui all’art. 13 della l.r. 14/95, come sostituito dall’art. 5 com-ma 11 della l.r. 12 agosto 1999, n. 15;

Decreta1. di nominare quale Presidente della Fondazione «Ente auto-

nomo Fiera Internazionale di Milano» il prof. Gianpiero CarloCantoni;2. di trasmettere il presente provvedimento al soggetto interes-

sato ed al Presidente della Giunta regionale;3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Giulio De Capitani

B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE[BUR2010012] [1.8.0]D.p.g.r. 22 dicembre 2009 - n. 14325Nomina del Collegio dei Revisori della Fondazione Ente Au-tonomo Fiera Internazionale di Milano

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVista la legge regionale 29 gennaio 1999, n. 6: «Disciplina delle

funzioni amministrative relative all’Ente Autonomo Fiera Inter-nazionale di Milano, in attuazione dell’art. 41 comma 2, letterab) del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112»;Richiamato lo Statuto della Fondazione Ente Autonomo Fiera

Internazionale di Milano, in particolare l’art. 10, commi 1 e 2,ove si prevede che:«1) Il Collegio dei Revisori e nominato con decreto del Presi-

dente della Giunta regionale della Lombardia, che ne designa ilPresidente; esso e composto da tre membri effettivi, iscritti alregistro dei revisori contabili, di cui: a) uno designato dal comu-ne di Milano; b) uno designato dalla Camera di Commercio, In-dustria, Artigianato e Agricoltura di Milano; c) uno designatodalla Regione Lombardia;«2) Con gli stessi criteri e modalita, per ogni membro effettivo

viene nominato un membro supplente.»;Richiamata la deliberazione del 21 dicembre 2009, n. 10857

con la quale la Giunta regionale ha nominato quali rappresen-tanti regionali nel Collegio dei revisori della Fondazione i SignoriPilello Pietro, quale membro effettivo e Samele Antonio, qualemembro supplente;Preso atto delle designazioni del comune di Milano e della Ca-

mera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Mila-no, e in particolare:• Comune di Milano:– sig. Novello Pierluigi (membro effettivo)– sig. De Palma Giuliano (membro supplente);

• CCIAA di Milano:– sig. Catalano Salvatore (membro effettivo)– sig. Bruno Simone (membro supplente);

Ritenuto, altresı, ai sensi dell’art. 10 comma 1, di designarequale Presidente il sig. Pilello Pietro;

Decreta1) Di nominare il Collegio dei Revisori della Fondazione Ente

Autonomo Fiera Internazionale di Milano, con la seguente com-posizione:

MEMBRI EFFETTIVI:– sig. Pilello Pietro (in rappresentanza della Regione Lombar-

dia);– sig. Novello Pierluigi (in rappresentanza del comune di Mi-

lano);– sig. Catalano Salvatore (in rappresentanza della CCIAA di

Milano);

MEMBRI SUPPLENTI:– sig. Samele Antonio (in rappresentanza della Regione Lom-

bardia);– sig. De Palma Giuliano (in rappresentanza del comune di

Milano);– sig. Bruno Simone (in rappresentanza della CCIAA di Mi-

lano);2) di designare il sig. Pilello Pietro quale Presidente del Colle-

gio dei Revisori;3) di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pub-

blicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Roberto Formigoni

[BUR2010013] [1.8.0]D.p.g.r. 22 dicembre 2009 - n. 14331Nomina del Consiglio Generale della Fondazione Ente Auto-nomo Fiera Internazionale di Milano

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVista la legge regionale 29 gennaio 1999, n. 6: «Disciplina delle

funzioni amministrative relative all’Ente Autonomo Fiera Inter-nazionale di Milano, in attuazione dell’art. 41 comma 2, letterab) del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112»;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 5 –

Richiamato:– l’art. 6, comma 1, dello Statuto della Fondazione Ente Auto-

nomo Fiera Internazionale di Milano, ove si prevede che il Consi-glio generale, nominato con Decreto del Presidente della RegioneLombardia, sia composto dal Presidente e da venticinque com-ponenti designati come segue: 1 rappresentante designato dallaPresidenza del Consiglio dei Ministri, 3 rappresentanti della Re-gione Lombardia, 3 rappresentanti del comune di Milano, 2 rap-presentanti dell’amministrazione Provinciale di Milano, 2 rap-presentanti della CCIAA di Milano, 3 rappresentanti dell’Indu-stria, 3 rappresentanti del Commercio e dei Servizi, 2 rappresen-tanti dell’Artigianato, 2 rappresentanti dell’Agricoltura, 2 rappre-sentanti delle associazioni piu rappresentative degli Enti Orga-nizzatori di manifestazioni fieristiche, 1 rappresentante del setto-re cooperativo e 1 rappresentante dei lavoratori;– l’art. 6, comma 3 «Il Presidente della Giunta della Regione

Lombardia, preso atto delle designazioni di cui al punto 1, conproprio decreto di nomina, insedia formalmente il Consiglio Ge-nerale»;Richiamati:– il decreto del 18 dicembre 2009, n. 1805, con il quale il Presi-

dente del Consiglio regionale ha provveduto a nominare il prof.Gianpiero Carlo Cantoni quale Presidente della Fondazione EnteAutonomo Fiera Internazionale di Milano;– la d.g.r. del 21 dicembre 2009, n. 10857, con la quale sono

stati nominati quali rappresentanti regionali nel Consiglio Gene-rale della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale diMilano i signori Milone Francesco, Norreri Simona Annamariae Vallini Roberto;Preso atto delle seguenti altre designazioni, di cui all’art. 6,

comma 1, dello Statuto della Fondazione:

• n. 1 rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri:– sig. Deodato Giovanni Giulio;

• n. 3 rappresentanti del comune di Milano:– sig. Bellotti Vittorio;– sig. Mariani Tiziano;– sig. Vagliati Armando;

• n. 2 rappresentanti dell’Amministrazione provinciale di Milano:– sig. Accame Pietro;– sig. Chizzoli Cristian;

• n. 2 rappresentanti della Camera di Commercio di Milano:– sig. Castelli Giuseppe;– sig. Rapari Giorgio;

• n. 3 rappresentanti dell’industria:– sig. Bonomi Carlo (in rappresentanza di Assolombarda);– sig. De Pascale Giorgio (in rappresentanza di Assolom-

barda);– sig. Martucci Luciano (in rappresentanza di Assolombarda);

• n. 3 rappresentanti del commercio e dei servizi:– sig. Citterio Rodolfo (in rappresentanza dell’Unione CSTP

– Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delleProfessioni della Provincia di Milano);

– sig. Melzi Zeffirino (in rappresentanza dell’Unione CSTP –Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Pro-fessioni della Provincia di Milano);

– sig. Sangalli Carlo (in rappresentanza dell’Unione CSTP –Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Pro-fessioni della Provincia di Milano);

• n. 2 rappresentanti dell’artigianato:– sig. Accornero Marco (in rappresentanza dell’Unione Arti-

giani della Provincia di Milano);– sig. Fugazza Stefano (in rappresentanza dell’Unione Artigia-

ni della Provincia di Milano);

• n. 2 rappresentanti dell’agricoltura:– sig. Rossi Giovanni (in rappresentanza della Coldiretti – Fe-

derazione Interprovinciale Coldiretti di Milano e Lodi);– sig. Pagliano Enzo (in rappresentanza della Coldiretti – Fe-

derazione Interprovinciale Coldiretti di Milano e Lodi);

• n. 2 rappresentanti associazioni enti organizzatori di manifesta-zioni fieristiche:– sig. Auricchio Gian Domenico (in rappresentanza di Asso-

mostre, Confcommercio CFT Comitato Fiere Terziario, Co-mitato Fiere Industria e Sviluppo Fiere);

– sig. Corsi Adalberto (in rappresentanza di Assomostre, Conf-commercio CFT Comitato Fiere Terziario, Comitato FiereIndustria e Sviluppo Fiere);

• n. 1 rappresentante del settore cooperativo:– sig. Bortolanza Gervasio (in rappresentanza della Lega delle

Cooperative «LEGACOOP»);

• n. 1 rappresentante dei lavoratori:– sig. Minelli Primo (in rappresentanza della CGIL, CISL e

UIL);

Decreta1) Di nominare il Consiglio Generale della Fondazione Ente

Autonomo Fiera Internazionale di Milano, con la seguente com-posizione:Gianpiero Carlo Cantoni (Presidente);Milone Francesco;Norreri Simona Annamaria;Vallini Roberto;Deodato Giovanni Giulio;Sig. Bellotti Vittorio;Sig. Mariani Tiziano;Sig. Vagliati Armando;Accame Pietro;Chizzoli Cristian;Castelli Giuseppe;Rapari Giorgio;Bonomi Carlo;De Pascale Giorgio;Martucci Luciano;Citterio Rodolfo;Melzi Zeffirino;Sangalli Carlo;Accornero Marco;Fugazza Stefano;Rossi Giovanni;Pagliano Enzo;Auricchio Gian Domenico;Corsi Adalberto;Bortolanza Gervasio;Minelli Primo;2) di stabilire che la seduta di insediamento del Consiglio Ge-

nerale medesimo e convocata, per gli adempimenti statutari, indata 23 dicembre 2009, alle ore 14.00 presso la sede della Fonda-zione sita in largo Domodossola 1, Milano;3) di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pub-

blicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Roberto Formigoni

[BUR2010014] [1.5.0]D.p.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 14403Risultati del referendum consultivo per il mutamento dellecircoscrizioni comunali di Bergamo e Orio al serio, in provin-cia di Bergamo

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVisto l’art. 133 della Costituzione;Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi

regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) ela l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendumabrogativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del31 luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);Visto il p.d.l. n. 393 «Mutamento della circoscrizioni comunali

dei Comuni di Bergamo e Orio al Serio, in Provincia di Ber-gamo»;Richiamata la d.c.r. 6 ottobre 2009, n. 8/889 con la quale e

stata deliberata l’effettuazione del referendum consultivo con ilseguente quesito: «Volete che le porzioni di territorio del comunedi Bergamo corrispondenti a:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 6 –

Ambito n. 1

Fg. 106, Areamappale:

3 1545,117

16 380,440

8539 792,735

8540 546,827

17 580,401

8538 460,965

8932 663,392

10178 376,268

8541 403,293

9039 3857,637

4 182,428

15373 825,80

15373 380,17

Ambito n. 2

Fg. 106, Areamappale:

15762 7957,195

15763 53,613

8961 113,205

15764 472,616

15766 18,881

Ambito n. 3

Fg. 106, Areamappale:

15193 884,570

15191 1084,307

15192 12,366

4556 150,363

15196 615,963

15195 107,80

13 1792,69

4346 1033,154

12 237,684

15195 150,72

4648 511,50

15187 251,98

siano distaccate dallo stesso e aggregate al comune di Orio alSerio?»;Richiamato il proprio decreto 28 ottobre 2009, n. 11014 con il

quale e stato indetto per il giorno di domenica 13 dicembre 2009il referendum consultivo per il mutamento delle circoscrizionicomunali dei Comuni di Bergamo e Orio al Serio;Dato atto che la consultazione referendaria si e svolta presso

la scuola elementare S. Giovanni Bosco, via Alessandro Furietti16/A;Visto il verbale redatto in data 13 dicembre 2009 dall’ufficio

centrale per il referendum presso la Corte d’Appello e sottoscrittodai signori magistrati:1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;2. dott. Claudio d’Agostino – Vice Presidente;3. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;4. dott. Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;6. dott.ssa Maria Rosaria Sodano – Consigliere componente;

nonche dal cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha assi-stito con funzioni di segretario;Considerato che l’ufficio centrale per il referendum ha procla-

mato i seguenti risultati:

– n. complessivo degli elettori: 69;– n. complessivo dei votanti: 51;– n. complessivo degli elettori che non hanno votato: 18;– voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 47;– voti attribuiti alla risposta negativa (no): 4.

ORDINAla pubblicazione dei risultati del referendum sul bollettino uf-

ficiale della Regione.Roberto Formigoni

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 7 –

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI[BUR2010015] [4.3.0]D.g.r. 16 dicembre 2009 - n. 8/10820Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/10087 del 7 agosto2009 – Approvazione del testo integrato del Piano Regionaledi Ristrutturazione e Sviluppo del settore della Carne Bovina

LA GIUNTA REGIONALEVisto il Programma Regionale di Sviluppo approvato con deli-

bera del Consiglio regionale 26 ottobre 2005 n. VIII/25, che defi-nisce gli obiettivi della politica regionale per l’VIII legislatura;Vista la d.g.r. 27 giugno 2008 n. 8/7505 che approva il Docu-

mento di Programmazione economica finanziaria Regionale2009-2011 e preso atto che, nel medesimo documento, al punto3.7 – Sistema agroalimentare forestale – si prevede, fra le lineedi azione da sviluppare l’elaborazione di strategie e programmiper l’adeguamento delle filiere produttive in difficolta e per l’ag-gregazione delle filiere competitive;Vista la legge regionale 5 dicembre 2008 n. 31 «Testo unico

delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesce esviluppo rurale» in particolare quanto previsto dall’art. 3, comma1 che demanda alla Regione la programmazione degli interventiin ambito agricolo e quanto previsto dagli articoli 6 (sviluppoaziendale), art. 10 (politiche della qualita), art. 12 (promozionedelle produzioni e del patrimonio enogastronomico lombardo),art. 16 (interventi di mercato) e art. 17 sostegno alle impreseagricole in difficolta;Considerato inoltre che l’articolo 33, comma b, della legge 5

dicembre 2008 n. 31 prevede, fra le funzioni di competenza re-gionale, l’attuazione di programmi a dimensione o rilevanza re-gionale previsti in campo agricolo, forestale, ittico e agrituristico;Visto inoltre quanto previsto dalla legge regionale 23 gennaio

2007 n. 1 «Strumenti per la competitivita delle imprese e per ilterritorio della Lombardia» ed in particolare quanto previsto dal-l’art. 1 commi c) imprenditorialita e comma e) gestioni dellecrisi;Considerato che il settore della carne bovina rappresenta una

delle componenti principali del sistema agroalimentare Lombar-do e come tale va tutelato da tutti i fattori che ne possono condi-zionare, in negativo, l’evoluzione;Preso atto che con d.g.r. 7 agosto 2009 n. 8/10087 e stato ap-

provato il Piano Regionale di Ristrutturazione e Sviluppo del set-tore della carne bovina;

ALLEGATO A)

PIANO REGIONALE DI RISTRUTTURAZIONE E SVILUPPO DEL SETTORE DELLA CARNE BOVINA – PRCB

PremessaIl settore della carne bovina rappresenta una delle componenti principali del sistema agroalimentare Lombardo e come tale va

tutelato da tutti i fattori che ne possono condizionare, in negativo, l’evoluzione.I nuovi orientamenti dell’UE, i differenti scenari competitivi internazionali e l’orientamento dei consumatori in continua mutazione

in questi ultimi anni, hanno sensibilmente suggestionato il settore con ripercussioni lungo tutta la filiera, dall’allevamento ai puntivendita.La Regione Lombardia, nell’ambito della propria competenza programmatoria, e sulla base del Piano nazionale del settore delle

carni bovine, mediante l’adozione del «Piano regionale di ristrutturazione e sviluppo del settore della carne bovina» intende fornire unostrumento per accrescere la competitivita del comparto allo scopo di fronteggiare le mutevoli, ed attualmente sfavorevoli condizioni dimercato.

Analisi del settore della carne bovinaLa zootecnia da carne Europea ha vissuto e sta vivendo momenti di grandi difficolta e cambiamenti, i primi conseguenza dell’anda-

mento del mercato mondiale delle materie prime e di una sempre piu incombente concorrenza estera, i secondi dettati dalle esigenzedel consumatore in termini di sicurezza e rintracciabilita dei prodotti.In un contesto comunitario come questo, che evidenzia significative riduzioni produttive anche in paesi quali la Germania, la Spagna,

l’Olanda, la Francia, inevitabilmente anche l’Italia con le sue regioni piu vocate nella produzione di carne bovina, ne risente.La significativa vocazione lombarda nell’allevamento dei bovini da carne e confermata dai dati ISTAT delle consistenze zootecniche

(al dicembre 2007) e delle produzioni realizzate nell’anno 2007 riportate in tabella

LOMBARDIA ITALIA LOMBARDIA/ITALIAConsistenze Produzione Consistenze Produzione % %

ALLEVAMENTI 12.2007 2007 12.2007 2007 consistenze produzione(capi) (t) (capi) (t)

Bovini – Carni bovine 1.650.948 385.500 6.282.834 1.491.300 26,3 25,8

La zootecnia bovina da carne lombarda include tre grandi componenti: i vitelloni, che coprono oltre il 50% sul peso del macellato,le vacche a fine carriera, che corrispondono ad un 35% circa, e i vitelli a carne bianca, che coprono il restante 15%. La prima traqueste linee produttive si fonda quasi totalmente sull’ingrasso di vitelli da ristallo importati dall’estero (caratteristica strutturale deinostri allevamenti); c’e pero da registrare la crescente difficolta all’approvvigionamento dei ristalli sul mercato europeo a causa di unariduzione dell’offerta, legata alle minori consistenze bovine e alle conseguenti elevate quotazioni (la Francia e principale fornitore per

Tenuto conto che i nuovi orientamenti UE scaturiti dalle piurecenti decisioni comunitarie in materia, i differenti scenaricompetitivi internazionali conseguenti alla crisi in atto e l’orien-tamento dei consumatori in continua mutazione comportano no-tevoli ripercussioni in tutti i settori della filiera, dall’allevamentoai punti vendita;Preso atto che Regione Lombardia, nell’ambito della propria

competenza programmatoria intende fornire uno strumento in-novativo e aggiornato per accrescere la competitivita del com-parto della carne bovina allo scopo di fronteggiare le mutevoli eattualmente sfavorevoli condizioni di mercato cosı da assicurareun reddito sostenibile ed equiparabile a quello di altri allevatorieuropei;Ritenuto quindi da parte del dirigente proponente sulla base

di tali premesse di modificare e di integrare la d.g.r. n. 8/10087del 7 agosto 2009 e di proporre l’approvazione del testo integratodel Piano Regionale di Ristrutturazione e Sviluppo del settoredella Carne Bovina, con le modifiche ritenute opportune comeda allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;Ritenuto da parte del dirigente proponente di demandare a

successivi atti la definizione delle modalita applicative e procedu-rali conseguenti all’approvazione del Piano Regionale di Ristrut-turazione e Sviluppo del settore della Carne Bovina, nonche leeventuali integrazioni e correzioni di natura tecnica che si ren-dessero necessarie;All’unanimita dei voti espressi nelle forme di legge

DeliberaRecepite le premesse1. Di modificare ed integrare la d.g.r. n. 8/10087 del 7 agosto

2009 cosı come riportato nell’allegato n. 1 «testo integrato delPiano Regionale di Ristrutturazione e Sviluppo della Carne Bovi-na», parte integrante e sostanziale del presente atto.2. Di demandare a successivi atti del dirigente competente la

definizione delle modalita applicative del presente provvedimen-to nonche eventuali integrazioni e correzioni di natura tecnicache si rendessero necessarie.3. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia.Il segretario: Pilloni

——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 8 –

tutte le categorie di animali superiori ai 160 kg di peso, mentre la Polonia lo e per le categorie inferiori). Detta riduzione delladisponibilita di ristalli e motivata anche dal fatto che la Francia, per esempio, sta adottando una sorta di allevamento a ciclo chiuso:benche la maggior parte degli allevamenti da carne caratterizzati dalla linea vacca-vitello ancora venda questi ultimi allo stadio dibroutards (all’eta di 6-8 mesi), una quota crescente, oggi valutabile in un quarto del totale, porta invece i capi fino allo stadio prontoper la macellazione, come torelli (18-24 mesi) o buoi (30-36 mesi).Le Aziende zootecniche lombarde denunciano una redditivita costantemente in calo (l’aumento vertiginoso dei prezzi dei cereali nel

2007 ha peggiorato ancor di piu la situazione economica gia critica del settore); prezzi elevati per l’approvvigionamento di giovanibovini da ingrasso (ristalli); stato di crisi cronica della filiera del vitello a carne bianca italiana; scarso sviluppo delle filiere incentratesulle razze autoctone italiane; offerta polverizzata, scarsamente rispondente ad una domanda molto segmentata e specializzata, offertanazionale discontinua e disomogenea, assenza di strumenti/procedure a copertura dei rischi di volatilita dei prezzi; norme sullacondizionalita e costi per il rispetto.

La filiera bovini da carne in Lombardia

I dati riferiti alle aziende ed ai capi sono tratti da SIARL anno 2005, il numero delle aziende da carne (calcolato per differenza frail totale delle aziende e quelle di vacche da latte pari a 14.733) sono di fonte Aral anno 2004 pubblicati nel «Il Sistema agro-alimentaredella Lombardia rapporto 2005».I numeri dei macelli/sezionatori, delle macellerie e della grande distribuzione sono dati forniti dalla D.G. Sanita anno 2004.

La dimensione economica della filieraIl valore delle produzioni degli allevamenti da carne ai prezzi di base in Lombardia corrisponde per il 2008 a 778,6 milioni di euro

(fonte dati «Sistema agro-alimentare Lombardia 2009»).All’uscita dall’industria questo valore cresce del 36% arrivando a circa 1.059 milioni di euro, aumentando ulteriormente del 66% al

consumo fino a rappresentare circa 1.758 milioni di euro. Il calcolo e su indicazioni da «Il mercato della carne bovina rapporto 2008».

La distribuzione sul territorio regionaleLa tabella riporta il numero di imprese ripartito tra le principali fasi del processo

ASL alleva- Macel- Mac Sez. Mac mac/ Sez. Lab. Totale Punti vendita carni Totalementi li CEE sez. CEE cap. sez. cap. carni ASLMacel- Supe- Super- Iper Totale

CEE limitata cap. limitata maci- lerie rette mercati PVlimitata nate

BERGAMO 4011 2 2 20 151 18 1 6 4211 981 78 88 20 1167 5378

BRESCIA 4759 2 5 19 99 7 1 11 4903 598 91 229 18 936 5839

COMO 1305 0 2 5 59 10 1 1 1383 261 22 58 13 354 1737

CREMONA 1950 0 4 5 29 2 1 1 1992 181 0 63 1 245 2237

LECCO 895 0 4 5 31 8 0 1 944 294 294 1238

LODI 703 0 3 2 34 5 0 2 749 171 0 17 5 193 942

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 9 –

ASL alleva- Macel- Mac Sez. Mac mac/ Sez. Lab. Totale Punti vendita carni Totalementi li CEE sez. CEE cap. sez. cap. carni ASLMacel- Supe- Super- Iper Totale

CEE limitata cap. limitata maci- lerie rette mercati PVlimitata nate

MILANO CITTA 29 0 1 2 0 0 0 2 34 554 96 252 3 905 939

MILANO 1 597 1 3 12 46 9 0 4 672 317 69 125 15 526 1198

MILANO 2 379 0 1 12 24 6 1 3 426 90 56 37 7 190 616

MILANO 3 250 0 3 14 42 18 1 4 332 253 83 166 15 517 849

MANTOVA 3279 1 3 29 12 8 0 7 3339 191 0 112 9 312 3651

PAVIA 668 0 4 2 66 13 0 0 753 391 87 75 5 558 1311

SONDRIO 1957 0 0 16 26 6 0 2 2007 200 0 14 6 220 2227

VARESE 906 1 2 6 59 5 1 3 983 341 93 172 11 617 1600

V. CAMONICA 931 0 1 1 26 1 0 0 960 47 28 26 2 103 1063

TOTALE 22619 7 38 150 704 116 7 47 23688 4870 703 1434 130 7137 30825

(*) 22619 sono le strutture di allevamento (non le az. Agricole) censite dalla D.G. Sanita.La tabella riporta gli occupati delle industrie che operano nel settore carne in generale.

1–5 6–19 20–99 > 100 TotaleImprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti

Produzione di carne, non di volatili, 188 341 78 803 31 1196 7 1170 304 3510e di prodotti della macellazione

Conservazione di carne, non di vo- 2 3 0 0 1 28 0 0 3 31latili, con congelamento e surgela-zione

Produzione di prodotti a base di 109 257 88 919 47 1674 12 4395 256 7245carne

TOTALE 299 601 166 1722 79 2898 19 5565 563 10786

Le aziende agricole rappresentative per la produzione di carne sono ubicate principalmente in pianura, esistono alcune piccolerealta di montagna che non sono significative quantitativamente per l’incidenza sulla filiera.Risultano 15 industrie di trasformazione per la produzione di bresaola in Valtellina che principalmente, vista la carenza di animali

in loco, utilizzano materia prima proveniente da altre zone.

I sistemi di allevamento del bovino da carne in LombardiaLa Lombardia, oltre alle vacche a fine carriera che sono da considerarsi un sottoprodotto dell’allevamento da latte, produce vitelli a

carne bianca e vitelloni.La filiera del vitello a carne bianca e caratterizzata da fattori critici che determinano scarsa competitivita nei confronti della

produzione estera.I fattori critici:– l’approvvigionamento del baliotto,– il rispetto di standard prefissati di produzione,– i costi dell’alimentazione e dei presidi sanitari,– l’attivita di autocontrollo,– il rispetto delle norme a tutela del benessere degli animali e per il rispetto dell’ambiente,– la fluttuazione del prezzo di approvvigionamento del baliotto e del prezzo finale di vendita alla distribuzione,– le inadeguatezze di carattere strutturale,– le problematiche relative ai contratti di soccida.La produzione e oggi fortemente a rischio per costi di produzione complessivamente superiori rispetto a quelli di altri Paesi, in

particolare del nord Europa (Olanda) e per regimi di monopolio di fatto (o quasi) sulla commercializzazione dell’alimento principale,il mangime a base di prodotti lattiero caseari. In sostanza c’e un problema dovuto alla sudditanza e alla dipendenza nei confronti delmercato olandese.Negli ultimi due anni le tendenze di mercato sono risultate totalmente atipiche ed hanno visto lo sconvolgimento del consueto

andamento ciclico dei prezzi della carne di vitello (alti in inverno e bassi in estate) osservato negli anni precedenti: nel 2006 e stata lacrisi aviaria a proiettare in alto le quotazioni, mentre dalla primavera del 2007 sono stati i proibitivi costi della polvere di latte ed ilconseguente calo produttivo a mantenere pesanti i listini. Si puo prevedere che questa situazione fortemente legata alla congiunturapotra riassestarsi ma non si scendera ai livelli di 2-3 anni fa, pertanto probabilmente i listini della polvere si manterranno nella mediapiu alti. La progressiva liberalizzazione per il settore del latte tramite l’annunciata abolizione del sistema delle quote latte potrebbeindurre gli allevatori ad aumentare la produzione di latte e il patrimonio di bestiame e quindi si potrebbe assistere ad un’immissionesul mercato di un crescente numero di baliotti con conseguente discesa dei prezzi.I protagonisti della filiera sono:1. l’allevatore di vacche da latte2. il raccoglitore3. l’allevatore di vitelli a carne bianca4. l’azienda mangimistica5. l’azienda farmaceutica6. l’organismo di autocontrollo7. l’azienda di macellazione8. l’azienda di lavorazione/trasformazione (quasi sempre e la stessa azienda di macellazione)9. l’azienda di distribuzione

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 10 –

10. il consumatore.Questa produzione e ampiamente soggetta al rispetto di Disciplinari/capitolati di produzione voluti direttamente dalla distribuzione

o indirettamente tramite le aziende di macellazione.La filiera del vitellone presenta diversi punti critici.Alcuni di questi sono atavici e di quasi impossibile soluzione quale: la debolezza strutturale delle aziende produttive o la loro

dimensione, i costi produttivi piu alti delle altre aree produttive europee, l’eta media degli addetti al settore, ecc..Ma altri sono affrontabili e risolvibili anche in tempi brevi e con scarse o nulle risorse.Prima di passare ad illustrare alcuni di essi e opportuno fare un rapido elenco delle criticita e delle loro connessioni individuando

delle sinergie e delle priorita e soprattutto delle finalita strategiche.Le razze autoctone rappresentano meno della meta delle vacche nutrici italiane.L’altra meta e costituita, in piccola parte da soggetti di razze da carne nord europee e per il resto da meticcie, che per collocazione

commerciale (– 40% rispetto ai soggetti di razza) sono destinate o alla sostituzione o alla dismissione.Dei soggetti riconducibili alle razze italiane solo poco piu della meta sono iscritti ai libri genealogici.Il Reg. CE 1760/00, nella sua applicazione italiana prevede tre tipologie di definizione di «Razza»:• la razza appunto per i soggetti iscritti o figli di iscritti al libro genealogico;• il tipo genetico per i soggetti definiti di razza dal passaporto;• i meticci di razza per i soggetti figli di uno dei due genitori di libro.Decisamente troppo per trasmettere chiarezza al consumatore e costruire filiere serie dal punto di vista commerciale visto che il

nome di queste razze e uno dei pochi plus che il mercato e disponibile a riconoscere.Proseguendo nel settore dei servizi i tre momenti chiave che caratterizzano la filiera: selezione genetica, tutela-valorizzazione-

assistenza tecnica e commercializzazione dovrebbero collaborare strettamente in modo tale che la commercializzazione dica allavalorizzazione su che iniziative ed indirizzi puntare e quest’ultima indichi alla genetica dove indirizzarsi e che obbiettivi darsi.La valorizzazione e la commercializzazione dovrebbero essere strettamente connesse e, cosı come riportato sui piu recenti orienta-

menti forniti dell’U.E., si potrebbe arrivare alla gestione della stessa valorizzazione dei marchi DOP ed IGP fatte dalle OrganizzazioniProduttori come avviene nel resto di Europa, dando maggior slancio alla valorizzazione commerciale ed all’ingresso di questi marchinella moderna distribuzione.L’attuale sistema che vede la valorizzazione fatta da chi non commercializza e la commercializzazione fatta da chi non gestisce i

marchi mostra seri limiti.Infine risulta grave e inefficiente la gestione delle attuali Organizzazioni di Prodotto, operanti, laddove ci sono, su singole regioni,

quando risulterebbe gia piccola una gestione di questa filiera su base nazionale.Senza la presenza di una valida gestione massiva della produzione non si generano neppure i servizi necessari al mondo della

commercializzazione.A tal fine sarebbe opportuno aspettarsi da parte delle Grande Distribuzione una piu chiara comprensione del fatto che trattare con

un soggetto unico porta anche importanti vantaggi a tutta la filiera e non espone a monopoli in un mondo globalizzato ove l’offerta eampia e diversificata.L’azienda tipo dell’allevamento del vitello da carne bianca e economicamente caratterizzata dal contratto di soccida.Nel contratto di soccida semplice, diffusamente adottato negli allevamenti intensivi, il soccidante (o concedente) conferisce il bestia-

me per l’allevamento che viene affidato al soccidario (o allevatore) secondo le direttive impartite dal soccidante.Elemento essenziale del contratto di soccida e pertanto l’allevamento e lo sfruttamento del bestiame. Nel caso di soccida semplice,

gli accrescimenti, i prodotti, gli utili e le spese si dividono fra le parti, secondo le proporzioni stabilite contrattualmente.Per una corretta applicazione di tale criterio, e necessario che gli accrescimenti siano calcolati attraverso un rapporto tra il valore

degli animali conferiti all’inizio e quello dei capi esistenti alla fine del rapporto.Il soccidante, al termine del rapporto, preleva un numero di capi corrispondente al bestiame conferito e l’eccedenza si divide tra le

parti.L’azienda tipo di un allevamento di vitelloni e tipicamente un’azienda ad indirizzo cerealicolo-zootecnico, nella quale quasi il 75%

della SAU e mediamente destinato a foraggere, e di questa oltre l’80% e coltivata a granoturco, che viene utilizzato prevalentementesotto forma di insilato.Alla sola produzione di insilato di mais (integrale o pastone) vengono infatti destinati poco meno dei tre quarti dei terreni adibiti

alla produzione foraggera, mentre il mais secco in granella costituisce una quota pari all’8-9%. Il resto e per lo piu rappresentato dasoia e da grano tenero di cui viene utilizzata esclusivamente la paglia, come componente della razione alimentare o ad uso lettiera.Complessivamente il grado di intensivizzazione di questi allevamenti e confermato da un carico bestiame che, calcolato sulla sola

superficie destinata ai reimpieghi aziendali, si attesta mediamente a 5 UBA per ettaro; rispetto al totale della superficie agricola ladensita scende intorno ai 4 UBA.

Analisi dei costi di allevamento vitelloDa un’analisi attenta dell’andamento dei fattori di costo che incidono sull’allevamento del vitello, nell’ultimo decennio 1999-2008 si

registrano aumenti che superano abbondantemente il 300 per cento.Per contro i produttori agricoli italiani hanno registrato, in ambito UE, la flessione piu accentuata sotto il profilo reddituale: meno

16,5 per cento.L’analisi della struttura e della dinamica dei costi di produzione, che incidono nella gestione aziendale agricola in media tra il 60 e

1’85%, costituisce un argomento di estrema rilevanza, sia per le singole imprese, sia per le scelte di programmazione settoriale a cuie chiamato il decisore pubblico impegnato nella formulazione di politiche specifiche di settore.Il costo per la fornitura dell’energia elettrica e del combustibile e aumentato nel solo biennio 2007-2008 del 14,8%.Il rispetto delle normative di carattere ambientale legate allo stoccaggio e allo spandimento dei reflui zootecnici e delle normative

relative al benessere degli animali ha imposto agli allevatori l’adeguamento delle strutture di allevamento con notevoli investimentiche hanno determinato la riduzione degli animali allevabili in conseguenza della densita di allevamento; la necessita di superfici perlo spandimento dei reflui ha avuto come effetto ulteriori spese legate ai canoni d’affitto ed alla coltivazione del fondo (sementi con unaumento del 3%, concimi con un aumento del 60,9% e antiparassitari con un aumento del 3,2%).A questi aumenti, che negli ultimi anni hanno frenato l’attivita imprenditoriale, si sono aggiunti gli oneri previdenziali, che in poco

meno di due anni sono cresciuti del 25,7%, e quelli di carattere burocratico. Oneri pesanti che si traducono in forte ostacolo allacrescita economica delle imprese, con incidenza negativa notevole sull’occupazione e sulla competitivita.Inoltre va tenuto in considerazione che nella realta italiana generalmente la struttura e in proprieta e per questo erroneamente non

viene considerato nelle voci di costo; lo stesso dicasi per la manodopera che e prevalentemente familiare.

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Il prezzo di mercato delle mezzene di carne di vitello che e passato da 6,09 C/Kg del 2000 a 5,21 C/Kg (=2,58 C per kilo di pesovivo) del 2007, erodendo ulteriormente la redditivita.Di seguito si riportano in tabella le voci di costo che caratterizzano l’allevamento di un vitello, distinte tra allevatore con contratto

di soccida e allevatore proprietario.

Allevatore Soccidario Allevatore proprietarioAttivita Passivita Attivita PassivitaC/capo C/capo C/capo C/capo

Compenso (soccida) 81,27 /

Vendita vitello 670,80

Acquisto vitello grasso 150,00

Alimentazione 425,00

Spese varie (medicinali, veterinario, interessi,...) 20,00

Aiuto diretto (PAC) 18,00 36,00Ammortamento/affitto 25,00 25,00

Luce 8,00 8,00

Gasolio 8,00 8,00

Spandimento liquame 8,00 8,00

Manodopera 50,00 50,00

Affitto terreni 10,00 10,00

Totale 99,27 109,00 706,80 704,00

Delta – 9,73 + 2,80

* L’importo di 81,27 C deriva dal seguente calcolo:• incremento vitello = 210 kg (260 Peso finale – 50 Peso iniziale)• valore incremento vitello = 541,8 C/capo (210 kg x 2,58 C/kg)• spettanza al soccidario = 81,27 C/capo (541,8 C x 15%)

Il settore della carne bovina e la PACTra le voci attive della gestione aziendale rientrano, come risulta dalla tabella precedente, anche gli aiuti PAC. Dal 2003, la PAC e

cambiata profondamente con la riforma Fischler che ha modificato la normativa precedente, introducendo nuovi obiettivi e nuovistrumenti tra cui il disaccoppiamento, che consiste in un pagamento unico per azienda indipendente dalla produzione, in luogo deivecchi pagamenti diretti: in linea di principio gli agricoltori riceveranno il pagamento unico per azienda sulla base delle sommepercepite in un periodo di riferimento generalmente il periodo 2000-2002.In Italia, a differenza degli altri due principali paesi produttori di vitelli (Francia e Olanda), si e deciso di applicare da subito il

disaccoppiamento dei premi macellazione. Tuttavia benche la normativa comunitaria identificasse chiaramente nel detentore deglianimali il destinatario di questi premi, a causa del particolare meccanismo di erogazione dei premi stessi alle aziende in questione nelperiodo di riferimento, si e arrivati a dividere al 50% la quota maturata tra le due figure professionali coinvolte.A partire dal gennaio 2010 anche Francia e Olanda saranno costrette a disaccoppiare il premio macellazione ma con 2 grandi

differenze rispetto a quanto avvenuto in Italia:1. i premi saranno riconosciuti al 100% al detentore degli animali;2. per definire quanti animali verranno storicamente riconosciuti all’allevatore non si prenderanno gli anni tra il 2000 e 2002 ma si

sta discutendo se prendere un solo anno e se possibile il 2009 anno in cui la produzione e stata molto alta.Dall’analisi dei contratti di soccida si nota come, dopo l’introduzione del regime dei titoli, la percentuale di riparto che il soccidante

riconosce al soccidario e passata dal 25-30% dell’incremento ottenuto nel periodo contrattuale, al 15%.La riduzione della percentuale di riparto legata all’accrescimento e amplificata da una riduzione del prezzo di mercato delle mezzene

di carne di vitello che e passata da 6,09 C/Kg del 2000 ai 5,21 C/Kg (=2,58 C per kilo di peso vivo) del 2007, erodendo ulteriormentela redditivita del soccidario.Dalla tabella sopra riportata l’allevatore soccidario risulta in perdita di circa 9,73 C/anno per ogni capo allevato, trovandosi cosı in

un regime di mercato piu sfavorevole rispetto a coloro che hanno goduto appieno del sostegno economico europeo.

Attivita regionali di supporto allevamento del bovino da carne in LombardiaRegione Lombardia e da anni impegnata nella gestione di diverse attivita inerenti il settore zootecnico finalizzate a migliorare

l’efficienza tecnico economica degli allevamenti lombardi.Nell’ambito della «ricerca» dal 2001 ad oggi, in collaborazione con l’Universita degli Studi di Milano e l’Istituto Sperimentale Italiano

«Spallanzani», sono stati realizzati e finanziati progetti di ricerca nel settore della carne bovina, riassunti in tabella.

Elenco dei progetti di ricerca «bovini carne» finanziati dall’agosto 2001 all’aprile 2009

Cod. TITOLO BENEFICIARIO Durata Valore Totale(Mesi) progetto spesa

72 Qualita carne bovina: organizzazione di un si- Universita degli Studi di Milano – Dipartimento 24 644.760,03 384.517,40stema qualita basato sull’identificazione e rin- di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-tracciabilita dei prodotti e riduzione dell’impatto rezza Alimentare (VSA)ambientale

324 Sistemi innovativi per la promozione e ricono- Istituto Sperimentale Italiano «Lazzaro Spallan- 24 92.962,00 61.975,00scibilita della qualita nella filiera produttiva della zani»carne bovina

556 Riduzione dell’utilizzo di antibiotici nell’alleva- Universita degli Studi di Milano – Dipartimento 12 110.639,89 86.495,92mento bovino da carne mediante l’uso di so- di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-stanze naturali per la prevenzione delle patolo- rezza Alimentare (VSA)gie da stress indotte

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Cod. TITOLO BENEFICIARIO Durata Valore Totale(Mesi) progetto spesa

582 Controllo genetico dell‘etichettatura ordinaria Istituto Sperimentale Italiano «Lazzaro Spallan- 12 204.250,00 148.500,00nella filiera della carne bovina zani»

820 Identificazione dei biotipi dei batteri lattici intesti- Universita degli Studi di Milano – Dipartimento 24 259.889,04 226.889,04nali a finalita probiotica nei vitelli a carne bianca di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-e verifica in vivo della loro efficacia rezza Alimentare (VSA)

975 Bovini da carne nati in Lombardia: strategie nu- Universita’ degli Studi di Milano – Dipartimento 18 153.683,56 107.599,89trizionali per i periodi del periparto e svezza- di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-mento rezza Alimentare (VSA)

1340 Studio e valutazione di un formulato probiotico Universita degli Studi di Milano – Dipartimento 24 151.083,29 98.204,14specie specifico per vitelli a carne bianca di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-

rezza Alimentare (VSA)

1317 Valutazione oggettiva del colore delle carcasse Universita degli Studi di Milano – Dipartimento 12 169.458,98 63.351,02di vitello al macello di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicu-

rezza Alimentare (VSA)

1.786.726,80 1.177.532,41

Queste ricerche sono divulgate agli operatori del settore sotto forma di «Quaderni della ricerca».Parallelamente, nell’ambito dei Servizio Assistenza Tecnica Allevatori (SATA), Regione Lombardia co-finanzia l’attivita di assistenza

tecnica fornito dal SATA – Sezione Bovini agli allevatori, con lo scopo di diffondere negli allevamenti la cultura dei Sistemi di Qualitae delle procedure di autocontrollo.

Analisi dei punti di forza e di debolezza del settore dei bovini da carne in Lombardia

Punti di forza– Buona presenza di impianti di macellazione– Presenza di aziende orientate al mercato e all’osservanza delle regole di sicurezza e tracciabilita e alla certificazione di processo

come elementi distintivi– Elevata disponibilita di prodotti per l’alimentazione animale– Presenza di organizzazioni di prodotto– La cultura del consumatore favorisce un livello dei consumi rivolto verso la qualita– Elevata qualita della produzione regionale– Forte adesione a sistemi di etichettatura volontaria (tracciabilita – rintracciabilita)– Integrazione verticale industria – macellazione – trasformazione – lavorazione– Strutture all’avanguardia e rispettose del benessere animale

Punti di debolezza– Scarsa capacita di far riconoscere il rapporto qualita/prezzo delle produzioni e conseguente limitata competitivita con i mercati

esteri– Riduzione dei consumi– Limitata massa critica della produzione regionale e conseguente difficolta ad operare su un mercato ampio– Insufficiente approvvigionamento di giovani bovini da ingrasso (ristalli)– Stato di crisi cronica della filiera del bovino da carne– Aumento vertiginoso dei costi delle materie prime nell’ultimo periodo– Applicazione direttiva nitrati

Opportunita– Riforma della PAC (Health Check) e 2º pilastro = investimenti strutturali– Riforma dell’art. 69 del Reg. 1783/03, aiuti diretti per la qualita– Risorse provenienti dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS), dal Programma di Sviluppo Rurale regionali (PSR 2007-2013)

Piano di settore carni bovine

Minacce– Volatilita dei prezzi– Concorrenza nazionale e internazionale– Sviluppo di diete salutistiche– Posizione dominante della Grande Distribuzione– Abbandono dell’attivita agricola.

Fabbisogni e strategie d’intervento– Valorizzazione delle produzioni orientate alla qualita– Riduzione dei costi di produzione– Sviluppo di iniziative per sostenere l’aggregazione dell’offerta– Incremento produzioni linea vacca-vitello– Ottimizzazione della gestione dei reflui e degli scarti delle lavorazioni sia ai fini ambientali che agro energetici– Realizzazione di iniziative finalizzate alla trasformazione e commercializzazione di prodotti aziendali– Attivazione di iniziative finalizzate al mantenimento dell’attivita agricola.Si ambisce a sviluppare una filiera della carne bovina «nata, allevata e macellata in Italia» che consenta di eliminare la voce di spesa

«acquisto ristalli» e contestualmente pubblicizzare e promuovere detta filiera nell’intento di informare e stimolare il consumatore circala qualita e la provenienza della carne cosı da ottenere il giusto riconoscimento (di qualita e prezzo).

Finalita e condizioni di ammissibilita al Piano Regionale di Ristrutturazione e sviluppo della Carne BovinaNon essendoci a breve e medio termine la possibilita di soddisfare i fabbisogni e sviluppare le strategie d’intervento sopra elencati,

e essenziale inizialmente supportare economicamente le aziende del «settore produzione carne bovina» a rischio di abbandono, con

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riferimento a quelle aziende che hanno subito l’intervento pubblico recato dall’articolo 1-bis comma 6 del decreto-legge 10 gennaio2006 n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006 n. 81 che ne ha ridimensionato la capacita reddituale, fino all’even-tuale ripristino delle condizioni che hanno originato tale ridimensionamento.Sara data priorita d’accesso alle misure d’intervento previste:– nel Piano Regionale Agricolo Triennale (PAT) strumento di attuazione, specifico per il settore, del Programma Regionale di Svilup-

po (PRS), con cui la Regione definisce gli obiettivi specifici e gli strumenti da adottare, nonche i fabbisogni di risorse, raccordando-si con la programmazione nazionale e comunitaria;

– nel Programma straordinario per l’attuazione della direttiva nitrati, a seguito dell’approvazione dello stesso.Il presente Piano assegna una priorita nell’accesso alle misure d’intervento sopra descritte alle aziende:– che nel periodo 2000 – 2002 erano coinvolte in contratti di soccida e per le quali la suddivisione dei titoli derivanti dai premi di

macellazione e stata effettuata nelle percentuali previste all’articolo 1-bis della legge 13 marzo 2006 n. 81;– nelle quali l’allevamento zootecnico e attivo;– che nell’anno 2006 hanno gestito capi bovini in misura pari almeno al 25% del numero di capi allevati nel periodo di riferimento

2000 – 2002;– che si impegnano a mantenere l’attivita agricola per almeno 5 anni, fatte salve le cause di forza maggiore e il caso in cui vi sia il

subentro nella conduzione aziendale a favore del coniuge, di parenti fino al 4º grado o di affini fino al 2º grado, che si impegnanoformalmente a mantenere l’impegno assunto dal richiedente.

Modalita di AdesioneLa Direzione Generale Agricoltura, tramite il dirigente competente incaricato della gestione tecnica ed amministrativa, in conformita

a quanto stabilito dalla delibera di giunta regionale di approvazione del presente Piano regionale di ristrutturazione e sviluppo delsettore della carne bovina, predispone la modulistica necessaria sulla base delle disposizioni previste dal Piano stesso.

[BUR2010016] [5.2.2]D.g.r. 16 dicembre 2009 - n. 8/10825Modifiche delle previsioni del Piano di Tutela e Uso delleAcque (PTUA) – Allegato 6 alla relazione generale «infra-strutture idriche e altri interventi di tutela», presentate dallaProvincia di Sondrio – L.r. 12 dicembre 2003, n. 26

LA GIUNTA REGIONALEVisto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambien-

tale», art. 121 che definisce il Piano di Tutela delle Acque qualeuno specifico piano di settore che contiene, oltre agli interventivolti a garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiet-tivi di cui alla parte terza del sopracitato decreto, le misure ne-cessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico;Richiamato l’art. 121, comma 2 del predetto d.lgs. 152/06, che

pone a carico delle Regioni l’elaborazione del Piano di Tuteladelle Acque (PTUA), in conformita agli obiettivi su scala di di-stretto e alle priorita d’interventi definiti dalle Autorita di Bacino;Vista la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 e s.m.i. «Disciplina dei

servizi di interesse economico generale. Norme in materia di ge-stione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e risorseidriche» ed in particolare:– l’art. 45, comma 1, che individua nel Piano di gestione del

bacino idrografico, di cui all’art. 13 della direttiva 2000/60/CE del23 ottobre 2000, lo strumento regionale per la pianificazione del-la tutela e dell’uso delle acque;– l’art. 45, comma 3, ai sensi del quale il citato Piano di gestio-

ne e costituito dall’Atto di indirizzi, approvato dal Consiglio re-gionale su proposta della Giunta regionale, e dal Programma diTutela e uso delle Acque, approvato dalla Giunta regionale, conil quale sono individuate le azioni per il raggiungimento degliobiettivi contenuti nell’Atto di Indirizzi;– l’art. 45, comma 4, che prevede l’integrazione del Program-

ma di Tutela e Uso delle Acque con la valutazione ambientale,condotta secondo i contenuti e le procedure di cui agli articolida 4 a 9 della direttiva 2001/42/CE;– l’art. 55, comma 19, ai sensi del quale la Giunta regionale,

deliberata la proposta di programma di tutela e uso delle acquee disposta la pubblicazione per la consultazione, una volta acqui-site le osservazioni sulla stessa, adotta il Programma di Tutela eUso delle Acque e lo trasmette all’Autorita di bacino per l’espres-sione del parere. La Giunta regionale, recepito il parere dell’Auto-rita di bacino, approva il Programma;Vista la d.g.r. 29 marzo 2006, n. 2244 con cui e stato approva-

to, ai sensi dell’art. 55, comma 19 della l.r. 12 dicembre 2003,n. 26, il Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA), costitui-to dai seguenti elaborati:– Relazione Generale,– Relazione di Sintesi,– Norme Tecniche di Attuazione (NTA) e relative appendici,– Cartografie di Piano (Tavole),– Rapporto ambientale (VAS),

– Studio di Incidenza;Richiamato l’art. 7 delle Norme Tecniche di Attuazione del

PTUA «Varianti e modificazioni al PTUA» che definisce le proce-dure di variante e di modificazione agli schemi depurativi e dicollettamento del PTUA;Richiamata la direttiva in ordine alla individuazione degli ag-

glomerati, ai sensi dell’art. 44, comma 1, lett. c) della l.r.n. 26/2003, approvata con d.g.r. n. 2557 del 17 maggio 2006 e, inparticolare, il punto 6 della direttiva, che definisce specificamen-te la procedura da seguire e i contenuti da evidenziare per richie-dere le varianti al PTUA;Richiamata la nota Q1.2006.21995 del 12 ottobre 2006 del Diri-

gente dell’Unita Organizzativa Reti e Infrastrutture – D.G. Reti eServizi di Pubblica Utilita e Sviluppo Sostenibile – con cui e statarammentata alle Autorita d’Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO)la procedura da seguire per la richiesta di varianti al PTUA e leintegrazioni che devono essere fornite alla Regione per poterlevalutare;Acquisite da parte del dirigente dell’Unita Organizzativa Reti

ed Infrastrutture, proponente il presente atto, le valutazioni inordine alle proposte di modifica degli schemi di collettamentoprevisti dal PTUA, formulate dalla Provincia di Sondrio con notein atti regionali n.:• Q1.2009.0010235 del 15 maggio 2009• Q1.2009.0022952 del 20 novembre 2009;Vagliate ed assunte come proprie da parte del Dirigente dell’U-

nita organizzativa Reti ed Infrastrutture, proponente il presenteatto, le considerazioni formulate dalla Provincia di Sondrio inordine alle proposte di modifica delle previsioni del PTUA, speci-ficate nella documentazione (Allegato A), costituente parte inte-grante del presente atto;Valutato che, nelle more dell’adozione del Piano di Gestione

del distretto idrografico del Po ai sensi dell’art. 117 del d.lgs.152/2006 e del conseguente aggiornamento delle previsioni delPTUA relative agli interventi volti a garantire il raggiungimentodegli obiettivi di qualita ambientale fissati per i corpi idrici signi-ficativi, le varianti proposte non comportano modifiche sostan-ziali ai sensi dell’art. 7 delle Norme Tecniche di Attuazione delPTUA sopra richiamato;Ritenuto necessario dal sopracitato Dirigente apportare le mo-

difiche, derivanti dalle varianti proposte al PTUA, ai seguenti fo-gli della cartografia relativa allo stato di fatto delle reti fognarie,dei collettori e dei depuratori comunali e intercomunali – e previ-sione di collettamento e depurazione (allegato 6 alla RelazioneGenerale del PTUA «Infrastrutture Idriche e altri interventi ditutela»):– Foglio n. C3 – Allegato n. 6 «Sondrio»,– Foglio n. D3 – Allegato n. 6 «Tirano»;Ritenuto dal sopracitato Dirigente di pubblicare per estratto il

presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia,dando atto che la documentazione e comunque a disposizione,ai sensi della l. 241/90, presso i competenti uffici regionali;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 14 –

a voti unanimi espressi nelle forme di legge

DeliberaPer i motivi in premessa indicati e qui integralmente richia-

mati1) di approvare le modifiche delle previsioni del Piano di Tute-

la e Uso delle Acque (PTUA) – Allegato 6 alla Relazione Generale«Infrastrutture idriche e altri interventi di tutela» – presentatedalla Provincia di Sondrio e specificate nell’Allegato A costituen-te parte integrante del presente atto, nonche dei seguenti foglidella cartografia relativa allo stato di fatto delle reti fognarie,dei collettori e dei depuratori comunali e intercomunali e delleprevisioni di collettamento e depurazione:– Foglio n. C3 – Allegato n. 6 «Sondrio»,

ALLEGATO AProgramma di Tutela e Uso delle Acque – Allegato 6 – Infrastrutture Idriche

ID ATO Denominazione Area idrografica A.E. Comuni serviti Modifiche approvate * Ricettore

Scheda variante DP01400401 SO Aprica Adda sopralacuale 25.622 Aprica Impianto da dismette- T. Valle Aprican. 1 re in quanto non con-

fermato dalla variante

DP01406504 SO Teglio (intercom.) Adda sopralacuale 45.000 Aprica, Bianzone, Te- Impianto confermato F. Addaglio, Tirano, Villa di dalla variante e con-Tirano seguentemente a-

deguato

Scheda variante DP01402203 SO Dazio (intercom.) Adda sopralacuale 4.365 Civo, Dazio Impianto da dismette- T. Masinon. 2 re in quanto non con-

fermato dalla variante

DP01404501 SO Morbegno Adda sopralacuale 18.000 Civo, Dazio, Morbe- Impianto confermato F. Addagno, Talamona dalla variante e con-

seguentemente a-deguato

SCHEDA N. 1

Soggetto Proponente Provincia di Sondrio

Altri enti coinvolti Comune di Aprica, Societa di Depurazione Media Valle S.p.A.

Protocollo e data Q1.2009.0010235 del 15 maggio 2009Q1.2009.0022952 del 20 novembre 2009

Oggetto della proposta di variante Variante relativa al sistema di collettamento e depurazione del comune di Aprica (AG01400401).

Stato di fatto Il comune di Aprica e attualmente dotato di impianto di depurazione (DP01400401) di potenzialita pari a 9.000 AE. A taleimpianto vengono convogliate le acque reflue urbane del capoluogo.L’impianto intercomunale di Teglio (DP01406504) di potenzialita pari a 30.000 AE ed afferente all’agglomerato AG01406501,ad oggi, tratta le acque reflue dei comuni di Bianzone, Teglio, Tirano, Villa di Tirano.

Previsioni di intervento del PTUA Il P.T.U.A. prevede:1. l’ampliamento dell’impianto di depurazione intercomunale ubicato a Teglio (DP01406504 – 39.456 AE) a servizio dei

Comuni di Bianzone, Teglio, Tirano, Villa di Tirano;2. l’ampliamento dell’impianto di depurazione comunale di Aprica (DP01400401 – 25.622 AE) a servizio del comune di

Aprica.

Sintesi della variante proposta al La variante propone:PTUA 1. il collettamento delle acque reflue del comune di Aprica e delle frazioni in sponda orobica dei comuni di Teglio e Villa

di Tirano all’esistente impianto di depurazione intercomunale di Teglio (DP01406504) con adeguamento della potenzialitadello stesso fino a 45.000 AE.

2. contestuale dismissione dell’impianto di depurazione comunale di Aprica (DP01400401 – 25.622 AE).

Sintesi aspetti ambientali La soluzione proposta non va a ritardare gli obiettivi di qualita ambientale fissati dal PTUA per il fiume Adda in quantopermette una maggior efficienza della depurazione a seguito della centralizzazione del trattamento degli scarichi delle acquereflue in un unico impianto. Inoltre il numero di AE afferenti allo schema depurativo in questione e previsti dal PTUA risultasuperiore a quello delle attuali previsioni di sviluppo.

Codici e denominazione impianti di Impianti di depurazione esistenti, previsti dal PTUA e da dismettere in seguito alla Variante:depurazione interessati dalla va- Depuratore comunale:riante Comune di Aprica

• DP01400401 – Aprica (25.622 AE)Impianti di depurazione esistenti, previsti dal PTUA e confermati dalla Variante:Depuratori intercomunali:Comune di Teglio• DP01406504 – Teglio (intercom. 45.000 AE)

Elaborati soggetti a revisioni Tavola C3 – «Sondrio» e stralcio relativo alle modifiche di tab.10 dell’Allegato 6 del PTUA

SCHEDA N. 2

Soggetto Proponente Provincia di Sondrio

Altri enti coinvolti Comune di Civo, Comune di Dazio, Comunita Montana Valtellina di Morbegno

Protocollo e data Q1.2009.0010235 del 15 maggio 2009Q1.2009.0022952 del 20 novembre 2009

Oggetto della proposta della varian- Variante relativa al sistema di collettamento e depurazione dei Comuni di Civo e Dazio (AG01402201)te

– Foglio n. D3 – Allegato n. 6 «Tirano».Le modifiche di cui sopra sono approvate nelle more dell’ado-

zione del Piano di Gestione del distretto idrografico del Po ripor-tante le misure volte a garantire il raggiungimento degli obiettividi qualita ambientale fissati per i corpi idrici significativi ai sensidell’art. 117 del d.lgs. 152/2006;

2) di pubblicare per estratto il presente atto sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Lombardia, dando atto che la documenta-zione e comunque a disposizione, ai sensi della l. 241/90, pressoi competenti uffici regionali.

Il segretario: Pilloni——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 15 –

SCHEDA N. 2

Stato di fatto I Comuni di Civo (parte) e Dazio, afferenti all’agglomerato AG01402201, sono attualmente dotati di impianto di depurazioneintercomunale (DP01402203) di potenzialita di progetto pari a 4.365 AE ubicato in localita Regolido del comune di Civo. Atale impianto vengono convogliate le acque reflue urbane del capoluogo di Dazio e parte di Civo per un valore di 1.060AE.L’impianto intercomunale di Morbegno (DP01404501) di potenzialita pari a 18.000 AE ed afferente all’agglomeratoAG01404501, ad oggi, tratta le acque reflue dei comuni di Morbegno, Talamona e parte di Civo.

Previsioni di intervento del PTUA Il P.T.U.A. prevede il mantenimento della situazione in essere.• l’ampliamento dell’impianto di depurazione intercomunale ubicato a Morbegno (DP01404501 – 26.887 AE) a servizio dei

Comuni di Civo (parte), Morbegno, Talamona;• il mantenimento dell’impianto di depurazione intercomunale di Dazio (DP01402203) a servizio dei comuni di Civo (parte)

e Dazio.

Sintesi della variante proposta al La variante propone:PTUA • il collettamento delle acque reflue dei comuni di Civo (parte) e Dazio all’esistente impianto di depurazione intercomunale

di Morbegno (DP01404501 – 18.000 AE) gia attualmente di potenzialita tale da garantire il servizio di depurazione dellesuddette localita.

• contestuale dismissione dell’impianto di depurazione intercomunale di Dazio (DP01402203) che risulta oggi di difficilegestione per via della posizione plano-altimetrica che lo rende difficilmente raggiungibile in periodo invernale con mezzimeccanici, causando cosı ripercussioni sul ricettore finale, il torrente Masino, affluente dell’Adda prelacuale.

Sintesi aspetti ambientali La soluzione proposta non va a ritardare gli obiettivi di qualita ambientale fissati dal PTUA per il fiume Adda in quantopermette una maggior efficienza della depurazione a seguito della centralizzazione del trattamento degli scarichi delle acquereflue in un unico impianto. Inoltre il numero di AE afferenti allo schema depurativo di Morbegno (AG01404501) e previstidal PTUA risulta superiore a quello delle attuali previsioni di sviluppo. Non risulta quindi necessario l’ampliamento dell’im-pianto di depurazione intercomunale ubicato a Morbegno a seguito del collettamento proposto.

Codici e denominazione impianti di Impianti di depurazione esistenti, previsti dal PTUA e da dismettere in seguito alla Variante:depurazione interessati dalla va- Depuratori intercomunali:riante Comune di Dazio

• DP01402203 – Dazio (intercom.)

Impianti di depurazione previsti dal PTUA e confermati dalla VarianteDepuratori intercomunali• DP01404501 – Morbegno (intercom. 18.000 AE) al servizio dei Comuni di Civo (parte), Dazio, Morbegno, Talamona.

Elaborati soggetti a revisioni Tavola D3 – «Tirano» e stralcio relativo alle modifiche di tab.10 dell’Allegato 6 del PTUA

[BUR2010017] [5.3.4]D.g.r. 16 dicembre 2009 - n. 8/10831Schema di Accordo volontario con Unioncamere Lombardia,ARPA Lombardia e Lombardia Informatica – Centrale Regio-nale Acquisti (LISPA) per incentivare l’ecoinnovazione me-diante la promozione di beni e servizi verdi all’interno delmercato

LA GIUNTA REGIONALEPremesso che:• i volumi di spesa degli acquisti pubblici verdi o Green Public

Procurement (GPP) delle Pubbliche Amministrazioni costituisco-no un significativo elemento di contributo alla riduzione degliimpatti ambientali dei processi di produzione e consumo, alladiffusione delle tecnologie ambientali, alla promozione dell’e-coinnovazione e all’incentivazione della competitivita dell’indu-stria (Libro Verde sulla Politica Integrata di Prodotto,COM(2001)68 – Strategia di Goteborg);• il target del 50% di acquisti verdi (sia in termini di numero

che di valore monetario) per ciascuno Stato membro e da conse-guire entro il 2010 (Comunicazione sul GPP, «Public procure-ment for a better environment», COM(2008)400/2);• lo sviluppo di appalti pubblici sostenibili e di servizi innova-

tivi nell’ambito dell’importante quota di appalti pubblici nel pro-dotto interno lordo europeo, puo rappresentare uno strumentoefficace per incoraggiare il miglioramento della resa ambientale,energetica e sociale di prodotti e servizi e per agevolare la promo-zione di beni e servizi sostenibili all’interno del mercato, evitan-do nel contempo oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche, tenutoconto dell’intero ciclo di vita dei prodotti» (Consiglio dell’UnioneEuropea, Nota informativa n. 16914/08 «Piano d’azione “Produ-zione e consumo sostenibili” e “Politica industriale sostenibile”– Conclusioni del Consiglio»);• il recepimento a livello nazionale delle direttive 2004/17/CE

e 2004/18/CE ha introdotto importanti elementi volti a tutelarel’ambiente e a promuovere lo sviluppo sostenibile (d.lgs. 12 aprile2006 n. 163 «Codice dei contratti pubblici»: artt. 2 comma 2, 68comma 3 lett. b); 83 comma 1 lett.; d.lgs. 152/2006 «Norme inmateria ambientale»);• il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del

mare, seguendo le indicazioni sviluppate della Commissione Eu-ropea e in applicazione alla legge 296/2006 (legge finanziaria2007), ha elaborato il «Piano d’azione per la sostenibilita am-bientale dei consumi della Pubblica Amministrazione» (PAN

GPP), rinviando ad appositi decreti l’individuazione di un set dicriteri ambientali «minimi» per l’acquisizione di beni e servizi,definiti tenendo conto di una visione sull’intero ciclo di vita deiprodotti (inclusi l’uso e l’analisi dei fabbisogni) e di un adeguatoriscontro del mercato, che permettono di qualificare come «ver-di» le procedure di acquisto che li osservano;Considerati i provvedimenti legislativi e gli impegni gia assunti

da Regione Lombardia per orientare i processi di produzione edi acquisizione di beni e servizi nella direzione della riduzionedegli impatti ambientali e della ecoinnovazione e, in particolare:• la l.r. 24/2006 che prevede:1. la promozione di programmi e progetti pilota di acquisti

verdi (art. 1, comma 3, lett. c), punto 6);2. la dotazione di veicoli a basso impatto ambientale della

Regione e delle amministrazioni locali (art. 14, comma 2);3. l’acquisizione di apparecchiature elettroniche e informati-

che per ufficio con requisiti di efficienza energetica (art.26);

• la l.r. 26/2003, che all’art. 22, comma 2, prevede l’approvvi-gionamento di beni attraverso prodotti provenienti dal mercatodel riciclaggio per una quota non inferiore al 35% del fabbisognoannuo di Regione, enti locali e gestori dei servizi e l’utilizzo dimateriali derivanti da attivita di recupero di rifiuti nei capitolatiper gli appalti di opere pubbliche, impegno confermato dal PianoRegionale Gestione Rifiuti Urbani;• il Piano d’Azione per la Riduzione dei Rifiuti (PARR), attua-

tivo del Piano Regionale della Gestione dei Rifiuti e oggetto dellaComunicazione dell’Assessore Buscemi alla Giunta in data 12 di-cembre 2008, che contiene la Misura «M4», dedicata agli acquistiverdi (Green Procurement);• le azioni e le misure attuate e in corso di realizzazione da

parte della Centrale Regionale Acquisti e dalla Direzione Genera-le «Qualita dell’Ambiente» che riguardano:

– le iniziative di gara aggregate per l’acquisizione di beni eservizi di funzionamento con l’introduzione di criteri perpromuovere acquisti ambientalmente sostenibili operatedalla Centrale Regionale Acquisti;

– la promozione e la diffusione degli acquisti verdi negli entipubblici lombardi, attraverso iniziative di accompagna-mento e la creazione di uno sportello informativo dedicato,di riferimento per gli enti pubblici, per i cittadini e per leimprese (e-mail: [email protected]);

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 16 –

– l’assegnazione di contributi agli enti pubblici per interventidi mobilita ecosostenibile attuati con il rinnovo e lo svilup-po dell’efficienza gestionale del parco auto;

– l’attivazione di una Rete Regionale Acquisti Verdi, in attua-zione del progetto Life+ GPPinfoNET – The Green PublicProcurement Information Network – La Rete Informativasugli Acquisti Pubblici Verdi (LIFE 07 INF/IT/000410), pro-getto coordinato dalla Provincia di Cremona che ha indivi-duato Regione Lombardia come regione target;

Dato atto che:• le Camere di Commercio sono impegnate nel sostegno alla

diffusione di processi innovativi e di trasferimento tecnologico,come fattore di crescita e di competitivita per le imprese, nonchenella promozione della cultura ambientale, in stretta collabora-zione con le imprese e le loro associazioni, a livello regionale,nazionale e internazionale;• nel 2006 Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo

hanno siglato un Accordo di Programma per lo sviluppo econo-mico e la competitivita del sistema lombardo, finalizzato alla rea-lizzazione di interventi di supporto allo sviluppo economico, pro-duttivo e occupazionale, attraverso la cooperazione interistitu-zionale dei Soggetti firmatari;• detto Accordo contempla lo sviluppo della competitivita del-

le imprese come elemento essenziale per la sostenibilita ambien-tale;• nell’ambito del medesimo Accordo di Programma la Misura

3.2 prevede iniziative volte a implementare processi di acquistodi beni e servizi ecocompatibili;Evidenziati:• la finalita di promuovere procedure innovative in materia di

appalti pubblici sostenibili per incentivare la domanda e accele-rare lo sviluppo e la commercializzazione delle ecoinnovazioni,stimolando la diffusione di prodotti e servizi verdi all’interno delmercato;• la volonta di favorire la competitivita del sistema economico

lombardo, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di beni eservizi verdi, attraverso nuovi modelli di produzione e consumo,e soluzioni innovative rispettose dell’ambiente;• l’opportunita di garantire visibilita alle migliori esperienze

esistenti e occasioni di sviluppo alle aziende gia orientate in que-sta direzione o desiderose di avviare nuove strategie, anche attra-verso il confronto e le relazioni tra Pubblica Amministrazione,mondo camerale imprenditoriale e cittadini;Dato atto che, nella definizione di nuovi modelli e di sinergie

innovative per la produzione e la commercializzazione di beni eservizi verdi, l’evento EXPO 2015 assume una valenza di rilievo:tra gli strumenti evidenziati nel Dossier di Candidatura del Co-mune di Milano vi sono, infatti, i sistemi di gestione ambientalee un programma di green procurement finalizzato a orientareil comportamento di contraenti e fornitori verso una gestionesostenibile e la minimizzazione degli impatti ambientali (para-grafo 15.4.3);Ritenuto che i fini sopra richiamati, sulla base degli impegni

gia assunti, possono essere favoriti dalla sottoscrizione di un Ac-cordo volontario tra Regione Lombardia e Sistema Camerale,con il coinvolgimento di ARPA Lombardia e Lombardia Informa-tica-Centrale Regionale Acquisti, per incentivare l’ecoinnovazio-ne stimolando il mercato dei prodotti e servizi verdi;Preso atto dei risultati delle attivita tecniche e consultive, pro-

pedeutiche alla definizione dell’Accordo volontario, che hannopermesso di:• individuare, nel contesto delle categorie merceologiche de-

finite dal Piano d’Azione Nazionale per il GPP, gli ambiti merceo-logici considerati prioritari per Regione Lombardia e per il Siste-ma Camerale, alla luce sia dei criteri di impatto ambientale/effi-cienza energetica, sia dei volumi di spesa pubblica coinvolti;• realizzare un programma di consultazione delle Associazio-

ni di categoria e delle parti interessate, attuato con la competentee ampia partecipazione ai Tavoli tecnici, articolati per gli speci-fici ambiti merceologici, ai fini di un adeguato riscontro di mer-cato e di disponibilita delle tecnologie applicative, nonche del-l’approfondimento degli indirizzi e dei criteri proposti;• configurare, con la collaborazione della Direzione Centrale

Organizzazione, Personale, Patrimonio e Sistema Informativo,delle Direzioni Generali di Regione Lombardia interessate, diARPA Lombardia, della Centrale Regionale Acquisti (LISPA) e

del Sistema Camerale lombardo, un set di criteri ambientali checonsentano di qualificare come «verdi» le procedure di acquistodi beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni;Valutata altresı l’esigenza di promuovere:• strumenti di premialita rivolti alle Pubbliche Amministra-

zioni che adottino, nelle procedure di appalto, gli indirizzi e icriteri ambientali definiti per gli specifici ambiti merceologici;• azioni volte a favorire il riscontro e la visibilita sul mercato

alle imprese e alle organizzazioni che realizzino processi di inno-vazione tecnologica, produzione, commercializzazione e gestio-ne ambientale, alla luce di criteri ambientali;Considerati i risultati preliminari della ricerca «Le implicazio-

ni economiche e ambientali di una politica di acquisti verdi daparte della Pubblica Amministrazione», svolta da IReR (IstitutoRegionale di Ricerca della Lombardia) che, prendendo in esamegli ambiti merceologici prioritari nell’attuazione dell’Accordo, e-videnziano che il rispetto degli indirizzi e dei criteri ambientalipuo consentire una potenziale riduzione delle emissioni di CO2

rispetto allo scenario emissivo attuale (2005) pari al 23%;Valutato congruo, alla luce degli indirizzi comunitari e nazio-

nali richiamati nelle premesse e dei risultati di ricerche regionali,un target di riferimento volto a favorire entro il 2020:• il raggiungimento di una quota di acquisti verdi superiore al

50% (sia in termini di numero che di valore monetario);• la conseguente riduzione di CO2 pari al 25%;Visto lo schema di Accordo predisposto dalla Direzione Gene-

rale «Qualita dell’Ambiente» unitamente a Unioncamere Lom-bardia, che vede coinvolti anche ARPA Lombardia e LombardiaInformatica-Centrale Regionale Acquisti, nel quale sono specifi-cati le finalita dell’Accordo stesso e gli impegni a cui dovrannoattenersi i Soggetti sottoscrittori;Ritenuto che l’adesione al suddetto Accordo volontario debba

essere successivamente estesa anche ad altri Soggetti pubblici eprivati che, con le loro azioni, condividano e concorrano alladiffusione ed attuazione degli impegni nello stesso specificati;Preso atto che i Soggetti promotori dell’Accordo volontario,

per il concreto avvio dello stesso, hanno gia definito, con il sup-porto di Soggetti pubblici e privati interessati, le specifiche tecni-che necessarie per lo sviluppo dei criteri ambientali da applicarenei seguenti ambiti merceologici prioritari:• apparecchiature elettroniche e informatiche per ufficio e re-

lativi materiali di consumo;• parco veicolare e mobilita del personale e degli utenti;• fornitura di energia elettrica, riscaldamento/raffrescamento

degli edifici pubblici;• organizzazione di eventi di comunicazione;Preso atto, altresı, che le suddette specifiche tecniche sono sta-

te definite nell’ambito del richiamato programma di consultazio-ne delle Associazioni di categoria e delle parti interessate e chetale attivita tecnico-consultiva potra consentire lo sviluppo deicriteri ambientali per ulteriori ambiti merceologici prioritari;Ritenuto di demandare alla competente Direzione Generale

«Qualita dell’Ambiente» in raccordo con Unioncamere Lombar-dia e Lombardia Informatica-Centrale Regionale Acquisti, la de-finizione dei suddetti criteri ambientali e, pertanto, l’adozione dispecifici Allegati tecnici, in coerenza con gli ambiti merceologicidel Piano d’Azione Nazionale per il GPP;Evidenziata la funzione di supporto tecnico che l’Agenzia Re-

gionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Lombardia,in attuazione della l.r. 16/99, assicura per la definizione e la veri-fica dei criteri ambientali che permettono di qualificare come«verdi» le procedure di acquisizione di beni e servizi e che costi-tuiscono il contenuto degli Allegati tecnici suddetti;Considerato che il suddetto schema di Accordo, per il conse-

guimento delle finalita sopra descritte, prevede l’impegno di Re-gione Lombardia e del Sistema Camerale lombardo a contribui-re, nel triennio successivo alla sottoscrizione dell’Accordo, conproprie risorse finanziarie, di valore paritario;Preso atto che i Soggetti promotori dell’Accordo volontario

hanno stimato, per l’attuazione dello stesso, un fabbisogno totaledi C 2.000.000,00, equamente suddiviso tra Regione Lombardiae il Sistema Camerale lombardo, comprensivo degli oneri deri-vanti dalla promozione e dall’implementazione dell’Accordo;Preso atto che la spesa di C 1.000.000,00 a carico di Regione

Lombardia, suddivisa negli importi di C 500.000,00 per l’anno

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 17 –

2010, C 250.000,00 per l’anno 2011 ed C 250.000,00 per l’anno2012, trova copertura al Cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimentistatali per le funzioni conferite alle Regioni in materia ambienta-le», nei rispettivi Bilanci 2010, 2011 e 2012, a seguito della rei-scrizione dei fondi;All’unanimita dei voti espressi nelle forme di legge

Delibera1. di approvare l’allegato schema di «Accordo volontario tra

Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardiae Lombardia Informatica-Centrale Regionale Acquisti (LISPA)per incentivare l’ecoinnovazione mediante la promozione di benie servizi verdi all’interno del mercato», parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione;2. di autorizzare il Direttore Generale alla «Qualita dell’Am-

biente» e il Direttore Centrale alla «Organizzazione, Personale,Patrimonio e Sistema Informativo» alla sottoscrizione dell’Ac-cordo di cui al punto 1;3. di stabilire che i Soggetti, pubblici e privati, diversi dai Sot-

toscrittori iniziali, interessati ad aderire all’Accordo volontario,dovranno darne formale comunicazione alla competente Dire-zione Generale «Qualita dell’Ambiente»;4. di dare atto che, entro sessanta giorni dall’approvazione

della presente deliberazione, la Direzione Generale «Qualita del-l’Ambiente» provvedera all’adozione degli Allegati tecnici relativiai seguenti ambiti merceologici prioritari:

a. apparecchiature elettroniche e informatiche per ufficio erelativi materiali di consumo;

b. parco veicolare e mobilita del personale e degli utenti;c. fornitura di energia elettrica, riscaldamento/raffrescamen-

to degli edifici pubblici;d. organizzazione di eventi di comunicazione;

5. di demandare alla Direzione Generale «Qualita dell’Ambien-te», in raccordo con Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardiae Lombardia Informatica-Centrale Regionale Acquisti, in quantoco-promotori con Regione Lombardia, dell’Accordo volontario dicui al precedente punto 1, l’adozione di ulteriori Allegati tecnici,corrispondenti agli ambiti merceologici del Piano d’Azione Na-zionale per il GPP;6. di dare atto che la spesa di C 1.000.000,00 a carico di Regio-

ne Lombardia, prevista per l’attuazione dell’Accordo, suddivisanegli importi di C 500.000,00 per l’anno 2010, C 250.000,00 perl’anno 2011 ed C 250.000,00 per l’anno 2012, trova copertura alCap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni con-ferite alle Regioni in materia ambientale», nei rispettivi Bilanci2010, 2011 e 2012, a seguito della reiscrizione dei fondi;7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Regionale di Regione Lombardia (BURL).Il segretario: Pilloni

——— • ———Allegato

Schema di ACCORDO VOLONTARIO

TRARegione Lombardia

EUnioncamere Lombardia

ARPA LombardiaLombardia Informatica-Centrale Regionale Acquisti (LISPA)

(Incentivazione dell’ecoinnovazionemediante la promozione di beni e servizi verdi

all’interno del mercato)

ACCORDO VOLONTARIO(Incentivazione dell’ecoinnovazione

mediante la promozione di beni e servizi verdiall’interno del mercato)

TRARegione Lombardia, con sede legale in Milano, via Fabio Fil-

zi, n. 22, qui rappresentata dal Direttore Centrale all’Organizza-zione, Personale, Patrimonio e Sistema Informativo, dr. ............................... e dal Direttore Generale alla Qualita dell’Ambiente,dr. Umberto Benezzoli

E– Unioncamere Lombardia,– ARPA Lombardia,– Lombardia Informatica-Centrale Regionale Acquisti (LI-

SPA),Premesso che:• i volumi di spesa degli acquisti pubblici verdi o Green Public

Procurement (GPP) delle Pubbliche Amministrazioni costituisco-no un significativo elemento di contributo alla riduzione degliimpatti ambientali dei processi di produzione e consumo, alladiffusione delle tecnologie ambientali, alla promozione dell’e-coinnovazione e all’incentivazione della competitivita dell’indu-stria (Libro Verde sulla Politica Integrata di Prodotto, COM(2001)68 – Strategia di Goteborg);• il target del 50% di acquisti verdi (sia in termini di numero

che di valore monetario) per ciascuno Stato membro e da conse-guire entro il 2010 (Comunicazione sul GPP, «Public procure-ment for a better environment», COM(2008)400/2);• lo sviluppo di appalti pubblici sostenibili e di servizi innova-

tivi nell’ambito dell’importante quota di appalti pubblici nel pro-dotto interno lordo europeo, puo rappresentare uno strumentoefficace per incoraggiare il miglioramento della resa ambientale,energetica e sociale di prodotti e servizi e per agevolare la promo-zione di beni e servizi sostenibili all’interno del mercato, evitan-do nel contempo oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche, tenutoconto dell’intero ciclo di vita dei prodotti» (Consiglio dell’UnioneEuropea, Nota informativa n. 16914/08 «Piano d’azione “Produ-zione e consumo sostenibili” e “Politica industriale sostenibile”– Conclusioni del Consiglio»);• il recepimento a livello nazionale delle direttive 2004/17/CE

e 2004/18/CE ha introdotto importanti elementi volti a tutelarel’ambiente e a promuovere lo sviluppo sostenibile (d.lgs. 12 aprile2006 n. 163 «Codice dei contratti pubblici»: artt. 2 comma 2, 68comma 3 lett. b); 83 comma 1 lett.; d.lgs. 152/2006 «Norme inmateria ambientale»);• il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del

mare, seguendo le indicazioni sviluppate della Commissione Eu-ropea e in applicazione alla legge 296/2006 (legge finanziaria2007), ha elaborato il «Piano d’azione per la sostenibilita am-bientale dei consumi della Pubblica Amministrazione» (PANGPP), rinviando ad appositi decreti l’individuazione di un set dicriteri ambientali «minimi» per l’acquisizione di beni e servizi,definiti tenendo conto di una visione sull’intero ciclo di vita deiprodotti (inclusi l’uso e l’analisi dei fabbisogni) e di un adeguatoriscontro del mercato, che permettono di qualificare come «ver-di» le procedure di acquisto che li osservano;• Regione Lombardia ha gia assunto provvedimenti legislativi

ed impegni atti ad orientare i processi di produzione e di acquisi-zione di beni e servizi nella direzione della riduzione degli impat-ti ambientali e della eco-innovazione;• le Camere di Commercio sono impegnate nel sostegno alla

diffusione di processi innovativi e di trasferimento tecnologico,come fattore di crescita e di competitivita per le imprese, nonchenella promozione della cultura ambientale, in stretta collabora-zione con le imprese e le loro associazioni, a livello regionale,nazionale e internazionale;• nel 2006 Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo

hanno siglato un Accordo di Programma per lo sviluppo econo-mico e la competitivita del sistema lombardo, finalizzato alla rea-lizzazione di interventi di supporto allo sviluppo economico, pro-duttivo e occupazionale, attraverso la cooperazione interistitu-zionale dei Soggetti firmatari;• detto Accordo contempla lo sviluppo della competitivita del-

le imprese come elemento essenziale per la sostenibilita ambien-tale;• nell’ambito del medesimo Accordo di Programma la Misura

3.2 prevede iniziative volte a implementare processi di acquistodi beni e servizi ecocompatibili;• assumono importante rilievo:– la finalita di promuovere procedure innovative in materia

di appalti pubblici sostenibili per incentivare la domanda eaccelerare lo sviluppo e la commercializzazione delle e-coinnovazioni, stimolando la diffusione di prodotti e servi-zi verdi all’interno del mercato;

– la volonta di favorire la competitivita del sistema economi-co lombardo, facilitando l’incontro tra domanda e offerta

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 18 –

di beni e servizi verdi, attraverso nuovi modelli di produ-zione e consumo, e soluzioni innovative rispettose dell’am-biente;

– l’opportunita di garantire visibilita alle migliori esperienzeesistenti e occasioni di sviluppo alle aziende gia orientatein questa direzione o desiderose di avviare nuove strategie,anche attraverso il confronto e le relazioni tra PubblicaAmministrazione, mondo camerale imprenditoriale e citta-dini;

• nella definizione di nuovi modelli e di sinergie innovativeper la produzione e la commercializzazione di beni e servizi ver-di, l’evento EXPO 2015 assume una valenza rilevante: tra gli stru-menti evidenziati nel Dossier di Candidatura del Comune di Mi-lano vi sono, infatti, i sistemi di gestione ambientale e un pro-gramma di green procurement finalizzato a orientare il comporta-mento di contraenti e fornitori verso una gestione sostenibile ela minimizzazione degli impatti ambientali (paragrafo 15.4.3);• attivita tecniche e consultive, propedeutiche alla definizione

dell’Accordo volontario, hanno permesso di:– individuare, nel contesto delle categorie merceologiche de-

finite dal Piano d’Azione Nazionale per il GPP, gli ambitimerceologici considerati prioritari per Regione Lombardiae per il Sistema Camerale, alla luce sia dei criteri di impattoambientale/efficienza energetica, sia dei volumi di spesapubblica coinvolti;

– realizzare un programma di consultazione delle Associa-zioni di categoria e delle parti interessate, attuato con lacompetente e ampia partecipazione ai Tavoli tecnici, arti-colati per gli specifici ambiti merceologici, ai fini di un ade-guato riscontro di mercato e di disponibilita delle tecnolo-gie applicative, nonche dell’approfondimento degli indiriz-zi e dei criteri proposti;

– configurare, con la collaborazione della Direzione CentraleOrganizzazione, Personale, Patrimonio e Sistema Informa-tivo, delle Direzioni Generali di Regione Lombardia inte-ressate, di ARPA Lombardia, della Centrale Regionale Ac-quisti (LISPA) e del Sistema Camerale lombardo, un set dicriteri ambientali che consentano di qualificare come «ver-di» le procedure di acquisto di beni e servizi delle Pubbli-che Amministrazioni;

• e necessario promuovere:– strumenti di premialita rivolti alle Pubbliche Amministra-

zioni che adottino, nelle procedure di appalto, gli indirizzie i criteri ambientali definiti per gli specifici ambiti merceo-logici;

– azioni volte a favorire il riscontro e la visibilita sul mercatoalle imprese e alle organizzazioni che realizzino processi diinnovazione tecnologica, produzione, commercializzazionee gestione ambientale, alla luce di criteri ambientali;

• appare congruo, alla luce degli indirizzi comunitari e nazio-nali richiamati nelle premesse e dei risultati di ricerche regionali,un target di riferimento volto a favorire entro il 2020:

– il raggiungimento di una quota di acquisti verdi superioreal 50% (sia in termini di numero che di valore monetario);

– la conseguente riduzione di CO2 pari al 25%;• sulla base degli impegni gia assunti, e opportuno promuove-

re, nell’ambito della Misura 3.2 dell’Accordo di Programma sopracitato, la sottoscrizione di un Accordo volontario tra RegioneLombardia, Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardia e Lom-bardia Informatica – Centrale Regionale Acquisti (LISPA), perincentivare l’ecoinnovazione mediante la promozione di beni eservizi verdi all’interno del mercato;

le parti come sopra costituite,sottoscrivono il seguente Accordo volontario

Art. 1 – PremesseLe premesse costituiscono parte integrante del presente Ac-

cordo.

Art. 2 – Obiettivi dell’AccordoAl fine di incentivare l’ecoinnovazione stimolando il mercato

dei prodotti e servizi verdi, di ridurre la quantita e la pericolositadei rifiuti prodotti, di migliorare l’efficienza e di aumentare ilrisparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia, di ri-durre le emissioni e l’uso di sostanze pericolose, i Sottoscrittoridel presente Accordo volontario perseguono i seguenti obiettivispecifici, nel quadro di un target di riferimento volto a favorire,

entro il 2020, una quota di acquisti verdi superiore al 50% e unaconseguente riduzione pari al 25% di CO2:• prevedere nelle procedure di appalto i criteri ambientali con-

tenuti negli Allegati tecnici adottati da Regione Lombardiaper i vari settori merceologici, anche attraverso l’adesioneagli acquisti verdi aggregati, gestiti attraverso la Centrale Re-gionale Acquisti;

• stimolare le Amministrazioni Pubbliche a formulare bandicon criteri verdi, favorendo l’incontro tra la domanda e l’of-ferta di beni e servizi a basso impatto ambientale per la Pub-blica Amministrazione, per la diffusione di un’economiaverde;

• valorizzare nei confronti del sistema delle imprese e del cit-tadino l’importanza degli acquisti a basso impatto ambienta-le da parte della Pubblica Amministrazione e agevolarne ladiffusione;

• favorire e ampliare l’offerta di beni e servizi verdi con carat-teristiche migliorative rispetto agli standard imposti dallanormativa ambientale vigente come risultato del dialogo traPubbliche Amministrazioni e Associazioni di categoria;

• ridurre i costi grazie alla diminuzione del consumo delle ri-sorse naturali e dell’energia, attraverso il coinvolgimentodell’intera catena della fornitura;

• comunicare le proprie azioni in tema di acquisti verdi aiconsumatori e alle imprese, al fine di stimolare le buoneprassi e la progettazione, la produzione e commercializza-zione di beni e servizi verdi;

• promuovere una forte azione di comunicazione per allargarel’assunzione degli impegni del presente Accordo all’intero Si-stema Lombardia (in vista dell’EXPO 2015).

Art. 3 – Impegni dei SottoscrittoriI Sottoscrittori definiscono le specifiche tecniche che consento-

no di qualificare come «verdi» le procedure di acquisto di beni eservizi delle Pubbliche Amministrazioni, a partire dagli ambitimerceologici ritenuti prioritari, di cui all’art. 4 del presente Ac-cordo.Le suddette specifiche tecniche, definite all’interno del pro-

gramma di consultazione delle Associazioni di categoria e delleparti interessate, saranno riportate, come criteri ambientali, inspecifici Allegati tecnici, coerenti con quelli del Piano d’AzioneNazionale per il GPP, che declineranno, per ciascun ambito mer-ceologico, gli indirizzi e i criteri attuativi degli impegni assuntidai Sottoscrittori dell’Accordo volontario.In particolare, i Soggetti sottoscrittori, tenuto conto delle ri-

spettive competenze e funzioni istituzionali, si impegnano a:• sviluppare un’attivita di individuazione di ulteriori ambiti

merceologici riconducibili al PAN e/o ritenuti prioritari daaggiungere a quelli identificati all’art. 4, con il supporto diricerche e azioni messe in atto o future da parte delle compe-tenti Direzioni Generali della Giunta, dal Sistema Cameralee da altri soggetti qualificati;

• integrare criteri di sostenibilita ambientale nell’analisi deifabbisogni di beni e servizi di funzionamento allo scopo diallungare il ciclo di vita dei beni e servizi, valutando la sosti-tuzione dell’acquisizione di beni con l’acquisizione dei servi-zi equivalenti, ove migliorativi dal punto di vista dell’impattoambientale;

• adottare soluzioni organizzative e gestionali volte a ridurregli impatti ambientali delle attivita dell’organizzazione;

• motivare e responsabilizzare il proprio personale e gli utential corretto utilizzo dei beni e servizi di funzionamento ai finidel risparmio di risorse e di energia e della riduzione degliimpatti ambientali delle attivita, anche attraverso campagnedi sensibilizzazione e informazione;

• promuovere l’integrazione degli acquisti verdi con gli altripercorsi e strumenti per la sostenibilita adottati, quali Agen-da 21 locale, EMAS, contabilita ambientale, bilanci ambien-tali, sociali e di sostenibilita, ecc.;

• dare visibilita, attraverso i propri strumenti di comunicazio-ne e attraverso iniziative specifiche, agli impegni del presen-te Accordo e agli obiettivi e ai target individuati, nonche alletecnologie, ai processi, ai prodotti, ai sistemi di gestione edi comunicazione adottati in conformita con il presente Ac-cordo;

• inserire all’interno delle iniziative di gara aggregate i criteri

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 19 –

ambientali del presente Accordo per i vari settori merceolo-gici, compatibilmente con gli obiettivi assegnati dalla l.r.n. 33 del 28 dicembre 2007;

• promuovere la diffusione dell’Accordo presso amministra-zioni e fornitori tramite i propri canali di comunicazione equelli istituzionali di Regione Lombardia e del Sistema Ca-merale;

• dare visibilita all’adozione di iniziative volontarie volte a mi-gliorare le caratteristiche ambientali dei processi e dei pro-dotti;

• promuovere l’ecoinnovazione come elemento essenziale permigliorare la capacita competitiva delle imprese lombarde;

• sostenere programmi formativi sul territorio lombardo, inparticolare sulle metodologie e tecniche utilizzabili per l’in-serimento di criteri ambientali nei bandi di gara per lo svi-luppo di prodotti e servizi ecocompatibili;

• promuovere presso le imprese:– la conoscenza degli acquisti verdi e della crescente do-

manda di beni e servizi a basso impatto ambientale daparte degli enti pubblici lombardi;

– l’ecoinnovazione di processo e prodotto, l’adozione distrumenti per la sostenibilita e la visibilita dell’impegnoambientale (sistemi di gestione ambientale, dichiarazionie certificazioni ambientali di prodotto, bilanci ambientali,sociali e di sostenibilita, analisi del ciclo di vita), nonchela conoscenza degli incentivi pubblici a supporto dell’in-novazione ambientale nelle imprese;

– l’integrazione di criteri ambientali nell’analisi dei fabbiso-gni, nell’acquisizione di beni e servizi, nelle attivita orga-nizzative e gestionali, di marketing e comunicazione, rela-tive alle risorse umane e al personale;

– la valorizzazione nei confronti dei potenziali acquirenti(sia pubblici che privati) e nei confronti della catena delladistribuzione delle linee di prodotto o servizio disponibilicon caratteristiche di ridotto impatto ambientale lungol’intero ciclo di vita;

– la risposta pro-attiva alla crescente domanda pubblica dibeni e servizi a basso impatto ambientale lungo l’interociclo di vita attraverso percorsi di miglioramento per l’ul-teriore sviluppo dell’offerta a basso impatto ambientale,con soluzioni a prezzi economicamente equiparati o van-taggiosi rispetto alle soluzioni tradizionali, secondo i crite-ri riportati in allegato per i vari settori merceologici.

Art. 4 – Attuazione dell’AccordoAi fini di un’efficace implementazione degli obiettivi assunti e

della concreta attuazione del presente Accordo, i Soggetti sotto-scrittori, tenuto conto delle rispettive competenze e funzioni isti-tuzionali, si impegnano a:a) applicare i criteri ambientali contenuti negli Allegati tecni-

ci, adottati da Regione Lombardia sulla base delle specifi-che tecniche individuate con il supporto dei Soggetti sotto-scrittori, nelle procedure relative:– all’acquisizione di apparecchiature elettroniche e infor-

matiche da ufficio e dei relativi materiali di consumo;– alla fornitura di energia elettrica, riscaldamento/raffre-

scamento degli edifici pubblici;– alla gestione del parco veicolare e mobilita del personale

e degli utenti;– all’organizzazione di eventi di comunicazione a basso im-

patto ambientale, anche in vista dell’EXPO 2015;b) promuovere una specifica campagna di comunicazione vol-

ta a valorizzare, nei confronti dell’opinione pubblica, l’im-portanza di acquisti a basso impatto ambientale da partedella Pubblica Amministrazione e a stimolare le aziende aproporre prodotti verdi;

c) attuare, tramite specifici bandi, misure di premialita in fa-vore delle Pubbliche Amministrazioni che aderiscono ai cri-teri e agli indirizzi individuati nel presente Accordo nonchenegli Allegati tecnici le cui modalita verranno individuatecon atti successivi;

d) incentivare le imprese che intendano qualificare i propriprodotti secondo i marchi di qualita ambientale, nazionali,europei e internazionali e/o i criteri ambientali definiti perle categorie di prodotti e servizi individuati dal presenteAccordo;

e) qualificare e dare conseguente informazione e visibilita, an-che attraverso i propri siti istituzionali, agli impegni am-bientali e all’ecoinnovazione di processo e prodotto conse-guiti da imprese e organizzazioni che:– dichiarino la propria adesione ai criteri ambientali conte-

nuti negli Allegati tecnici regionali, nonche producano ecommercializzino prodotti certificati con marchi di qua-lita ambientale, nazionali, europei e internazionali;

– abbiano aderito a sistemi di gestione ambientale registra-ti secondo EMAS e/o certificati secondo ISO 14001 oppu-re realizzino bilanci ambientali e/o sociali e/o di sosteni-bilita, analisi del ciclo di vita di processo e prodotto.

Art. 5 – Estensione dell’Accordo ad altri SoggettiI Sottoscrittori convengono sulla opportunita di estendere il

presente Accordo volontario ad altre Pubbliche Amministrazionio Soggetti pubblici e privati che con la loro azione condividanoe concorrano alla diffusione ed attuazione degli impegni specifi-cati nell’Accordo stesso.I Soggetti che intendono aderire al presente Accordo volonta-

rio dovranno darne formale comunicazione alla competente Di-rezione Generale «Qualita dell’Ambiente».

Art. 6 – Comitato di indirizzo e coordinamentoPresso la Direzione Generale «Qualita dell’Ambiente» di Regio-

ne Lombardia sara costituito con apposito atto un Comitato diindirizzo e coordinamento, composto da rappresentanti dei Sog-getti sottoscrittori e presieduto dal Direttore Generale o da unsuo delegato rappresentante, a cui sono demandati i seguenticompiti:a) sovraintendere all’attuazione del presente Accordo, in parti-

colare promuovendo l’adesione a nuovi Soggetti;b) sostenere la partecipazione dei Soggetti interessati in pos-

sesso di specifiche competenze/conoscenze ai Tavoli tecniciche saranno attivati per determinati ambiti merceologici;

c) aggiornare e ampliare, ove ritenuto necessario, anche suproposta dei partecipanti ai Tavoli tecnici, i contenuti degliAllegati tecnici relativi ai diversi ambiti merceologici;

d) curare il monitoraggio dell’Accordo, secondo i criteri defi-niti dal Comitato di indirizzo e coordinamento.

Il Comitato si dota di un proprio regolamento.Lo stesso Comitato si riunisce su convocazione del Presidente,

anche su proposta dei Soggetti sottoscrittori, per la trattazionedegli argomenti all’ordine del giorno.A seguito di ciascuna riunione, il Comitato pubblica una rela-

zione sullo stato di avanzamento dell’Accordo.Alle riunioni del Comitato di indirizzo e coordinamento posso-

no partecipare, con funzione consultiva, anche Soggetti esterni,in possesso di specifiche competenze/conoscenze, ritenute utili efunzionali al perseguimento degli obiettivi del presente Accordo.

Art. 7 – Programmazione e monitoraggioI Soggetti attuatori, ciascuno per le proprie responsabilita,

assicurano:1. la definizione di un cronoprogramma delle attivita;2. la completa realizzazione dell’Accordo nel rispetto delle

modalita fissate;3. l’attivazione e la messa a punto del processo operativo teso

alla completa realizzazione degli obiettivi dell’Accordo, lavalutazione e il monitoraggio dello stesso;

4. la collaborazione nella verifica dell’attuazione degli impegniassunti, assicurando la massima diffusione dei contenuti,degli obiettivi e dei risultati del presente Accordo, ancheattraverso i propri siti web e gli altri strumenti di comunica-zione istituzionali;

5. le informazioni necessarie al Comitato di coordinamentoper la redazione delle relazioni di aggiornamento e per ilmonitoraggio dell’Accordo.

Art. 8 – Risorse finanziariePer il conseguimento delle finalita del presente Accordo, Re-

gione Lombardia e il Sistema Camerale contribuiranno, per iltriennio successivo alla sottoscrizione dell’Accordo stesso, conproprie risorse, ciascuno per un importo totale diC 1.000.000,00.

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Art. 9 – ScadenzaIl presente Accordo volontario ha durata triennale, decorrente

dalla data di sottoscrizione dello stesso, e puo essere rinnovatoprevio accordo dei Soggetti sottoscrittori.

Letto, confermato e sottoscritto il ........................................

Il Direttore CentraleOrganizzazione, Personale, Il Direttore Generale

Patrimonio e Sistema Informativo: Qualita dell’Ambiente:Silvio Lauro Umberto Benezzoli

................................................................ .............................................

– Per Unioncamere Lombardia ..................................................– Per ARPA Lombardia ...............................................................– Per Lombardia Informatica-Centrale Regionale

Acquisti (LISPA) .......................................................................

[BUR2010018] [5.1.2]D.g.r. 16 dicembre 2009 - n. 8/10837Riapertura dei termini del bando approvato con d.g.r. 7 ago-sto 2009 n. 10130, concernente l’adozione di una misurastraordinaria ad integrazione del Fondo Sostegno Affitto dicui all’art. 11 della legge 9 dicembre 1998 n. 431 ed alla l.r.14 gennaio 2000 n. 2, per il sostegno ai cittadini in locazionecolpiti dalla perdita del posto di lavoro

LA GIUNTA REGIONALEVista la propria precedente deliberazione 7 agosto 2009

n. 8/10130 «Disposizioni in merito all’adozione di una misurastraordinaria ad integrazione del Fondo Sostegno Affitto a favoredei cittadini in locazione colpiti dalla perdita del posto di lavoro(art. 11, legge n. 431/1998; l.r. n. 2/2000)»;Richiamati in particolare i seguenti criteri e disposizioni fissati

della sopracitata d.g.r. n. 10130/2009:– individuazione dei soggetti beneficiari nei soggetti destinata-

ri del provvedimento finalizzato all’integrazione del canone dilocazione denominato «Sportello affitto anno 2009 – 10ª edizio-ne» (di seguito semplicemente FSA 2009), approvato con d.g.r. 8aprile 2009 n. 8/9280 e, in subordine e a condizione che si renda-no disponibili residui, nei soggetti beneficiari di contratti stipula-ti ai sensi delle disposizioni vigenti in Regione Lombardia in ma-teria di edilizia residenziale pubblica in possesso di un valoreISEE non superiore a C 35.000,00 con esclusione dei contrattidi locazione a canone sopportabile di cui all’art. 3 della l.r.27/2007 e della locazione temporanea studenti;– rilevanza della perdita del posto di lavoro da parte del titola-

re del contratto di locazione o altro componente la famiglia, aseguito di licenziamento o messa in mobilita avvenuto nel perio-do compreso tra il 1º gennaio ed il 30 settembre 2009 e persisten-za della condizione di disoccupazione alla data di presentazionedella domanda;– erogazione di un contributo una tantum consistente per i

beneficiari dell’FSA 2009 nella differenza tra quanto gia percepi-to a valere sull’FSA 2009 e la quota di C 1.500 e per i soggettieventualmente ammessi in subordine in un contributo erogatouna tantum avente un valore di C 1.500;– presentazione della domanda presso le Sedi Territoriali Re-

gionali (STeR) dall’1 ottobre al 30 ottobre 2009;– selezione dei soggetti ammessi al beneficio in base al posses-

so di determinati requisiti, comprovati da idonea documentazio-ne, ed erogazione del contributo spettante da parte di Finlombar-da secondo l’ordine di graduatoria cosı definito fino ad esauri-mento delle risorse disponibili, quantificate in C 4.900.000,00;Visto il decreto n. 9248 assunto il 17 settembre 2009 dal Diri-

gente della competente Unita Organizzativa Opere Pubbliche eWelfare Abitativo, con il quale e stato emanato il bando e sonostati fissati gli adempimenti attuativi della citata d.g.r.n. 10130/2009;Considerato che con la precedente d.g.r. n. 10130/2009 si e in-

teso orientare la misura di intervento innanzitutto verso le fascepiu deboli di popolazione, pur nella consapevolezza che la crisiin atto condiziona pesantemente anche fasce economicamentemeno sfavorite di popolazione;Considerato che alla data del 30 ottobre 2009 sono pervenute

domande in misura tale da non esaurire le risorse disponibili;Ritenuto opportuno quindi:– riaprire i termini di presentazione della domanda fino ad

esaurimento delle risorse;

– consentire la presentazione delle domande a partire dal7 gennaio 2010 fino ad esaurimento delle risorse e con le mo-dalita previste dalla d.g.r. 10130/2009 e dal d.d.u.o. 9248/2009;– consentire, esclusivamente per le finalita del presente prov-

vedimento, la presentazione della domanda a tutti i soggetti tito-lari di regolare contratto di locazione, in possesso di un valoreISEE FSA non superiore a C 25.000,00 e dei requisiti previsti perl’accesso al bando FSA 2009;– estendere il periodo rilevante ai fini del licenziamento o della

messa in mobilita dal 1º gennaio 2009 fino all’esaurimento dellerisorse, con persistenza della condizione di disoccupazione alladata di presentazione della domanda;– ammettere al beneficio, comunque fino ad esaurimento delle

risorse disponibili, i soggetti beneficiari secondo la modalita«Sportello», ossia:

a) in base al solo ordine cronologico di presentazione dellerichieste agli Uffici del Protocollo operanti presso le Sediterritoriali (STeR) e centrali della Regione Lombardia, inpossesso dei requisiti previsti dalla d.g.r. 10130/2009;

b) con verifica periodica, di norma con cadenza mensile, del-lo stato di utilizzo delle risorse disponibili;

– di rideterminare l’entita del contributo erogabile una tantumfissandola nell’importo unico di C 1.500 da riconoscersi, a pre-scindere da quanto percepito sul FSA 2009, indifferentementea tutti i soggetti possibili beneficiari previa presentazione dellamedesima documentazione individuata alla d.g.r. n. 10130/2009da allegare alla domanda, con l’ulteriore obbligo per i soggetti inpossesso di un ISEE FSA non superiore a C 25.000,00 di presen-tazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU);– riconoscere il contributo nella misura fissa di C 1.500 anche

ai soggetti possibili beneficiari che hanno presentato domandaentro il 31 ottobre 2009, al fine di assicurare la parita di tratta-mento;Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e s.m.i., nonche il regolamento

di contabilita e la legge regionale di approvazione del Bilanciodi previsione dell’anno in corso;Vista la l.r. 20 luglio 2008 n. 20 e s.m.i., nonche i provvedimen-

ti organizzativi dell’VIII legislatura ed in particolare la d.g.r. 21dicembre 2007 n. 8/6268;A voti unanimi, espressi nelle forme di legge

Delibera1. Di riaprire i termini di presentazione delle domande fino ad

esaurimento delle risorse disponibili, per l’ottenimento dei con-tributi previsti dalla d.g.r. 7 agosto 2009 n. 8/10130 «Disposizioniin merito all’adozione di una misura straordinaria ad integrazio-ne del Fondo Sostegno Affitto a favore dei cittadini in locazionecolpiti dalla perdita del posto di lavoro (art. 11, l. n. 431/1998;l.r. n. 2/2000)» e relativo bando indetto con d.d.u.o. n. 9248assunto il 17 settembre 2009.2. Di consentire la presentazione delle domande a partire

dal 7 gennaio 2010 fino ad esaurimento delle risorse e con lemodalita previste dalla d.g.r. 10130/2009 e dal d.d.u.o.9248/2009.3. Di consentire altresı, esclusivamente per le finalita del pre-

sente provvedimento, la presentazione della domanda a tutti isoggetti titolari di regolare contratto di locazione, in possesso diun valore ISEE FSA non superiore a C 25.000,00 e dei requisitiprevisti per l’accesso al bando FSA 2009, ed ai soggetti titolari dicontratti stipulati ai sensi delle disposizioni vigenti in RegioneLombardia in materia di edilizia residenziale pubblica in posses-so di un valore ISEE non superiore a C 35.000,00 con esclusionedei contratti di locazione a canone sopportabile di cui all’art. 3della l.r. 27/2007 e della locazione temporanea studenti.4. Di estendere il periodo rilevante ai fini del licenziamento o

della messa in mobilita dal 1º gennaio 2009 fino all’esaurimentodelle risorse, con persistenza della condizione di disoccupazionealla data di presentazione della domanda.5. Di ammettere al beneficio, comunque fino ad esaurimento

delle risorse disponibili, i soggetti beneficiari secondo la modali-ta «Sportello», ossia:

a) in base al solo ordine cronologico di presentazione dellerichieste agli Uffici del Protocollo operanti presso le Sediterritoriali (STeR) e centrali della Regione Lombardia, inpossesso dei requisiti previsti dalla d.g.r. 10130/2009:

b) con verifica periodica, di norma con cadenza mensile, del-lo stato di utilizzo delle risorse disponibili.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 21 –

6. Di rideterminare l’entita del contributo erogabile una tan-tum fissandola nell’importo unico di C 1.500 da riconoscersi, aprescindere da quanto percepito sul FSA 2009, indifferentementea tutti i soggetti possibili beneficiari previa presentazione dellamedesima documentazione individuata alla d.g.r. n. 10130/2009da allegare alla domanda, con l’ulteriore obbligo per i soggetti inpossesso di un ISEE FSA non superiore a C 25.000,00 di presen-tazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).7. Di riconoscere il contributo una tantum nella misura diC 1.500 anche ai soggetti possibili beneficiari che hanno presen-tato domanda entro il 31 ottobre 2009, al fine di garantire laparita di trattamento.8. Di mantenere in essere tutte le altre disposizioni della d.g.r.

n. 10130/2009 e relativi provvedimenti attuativi, non modificatedal presente provvedimento.9. Di dare mandato al Dirigente dell’Unita Organizzativa Ope-

re Pubbliche e Welfare Abitativo, della Direzione Generale Casae Opere Pubbliche affinche provveda ad ogni adempimento ne-cessario all’attuazione del presente provvedimento.10. Di provvedere ad un’adeguata pubblicizzazione dell’inizia-

tiva.11. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento

nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e nel sitowww.casa.regione.lombardia.it.

Il segretario: Pilloni

[BUR2010019] [2.2.1]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10878Promozione di un Accordo di Programma per il restauro ela valorizzazione del Duomo di Milano

LA GIUNTA REGIONALERichiamati:– il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ed in particolare, l’art. 34 del-

la legge medesima, riguardante la disciplina generale in materiadi Accordi di Programma;– la l.r. 14 marzo 2003, n. 2 ed in particolare l’art. 6 della legge

medesima che disciplina le procedure per gli Accordi di Pro-gramma di prevalente competenza regionale;– il Programma Regionale di Sviluppo dell’VIII legislatura, ap-

provato con d.c.r. 26 ottobre 2005, n. 25, e il Documento di Pro-grammazione Economica e Finanziaria Regionale 2009-2011,approvato con d.g.r. 27 giugno 2008 n. 7505, nonche la risoluzio-ne sul medesimo DPEFR, assunta con d.c.r. 29 luglio 2008,n. 685, con particolare riferimento all’area 2.3 «Culture, identitae autonomie»;Preso atto che il 23 novembre 2009 si e svolta la Conferenza

Preliminare nel corso della quale Regione Lombardia, Ministeroper i Beni e le Attivita Culturali, Provincia di Milano, Comune diMilano, Camera di Commercio di Milano, Veneranda Fabbricadel Duomo di Milano e Italia Nostra sezione di Milano hannomanifestato l’intenzione di avviare un Accordo di Programmaper il restauro e la valorizzazione del Duomo di Milano;Considerato che l’intervento comprende opere di consolida-

mento, restauro architettonico nonche di valorizzazione del Duo-mo di Milano e in particolare:– restauro della Guglia Maggiore del Duomo,– riallestimento del Museo del Duomo,– valorizzazione dell’area archeologica sottostante il Sagrato

del Duomo;Considerato, inoltre, che l’intervento nel suo complesso si inse-

risce negli obiettivi di valorizzazione del patrimonio culturale dirilevanza regionale e che avra una ricaduta sul tessuto economi-co della Citta di Milano e dell’intera Regione grazie al prevedibileincremento dei flussi turistici anche in previsione dell’eventoEXPO 2015;

Delibera1. di promuovere un Accordo di Programma per il restauro e

la valorizzazione del Duomo di Milano;2. di individuare quali soggetti promotori dell’Accordo: Regio-

ne Lombardia, Ministero per i Beni e le Attivita Culturali, Provin-cia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Mila-no con l’adesione della Veneranda Fabbrica del Duomo di Mila-no e di Italia Nostra sezione di Milano;3. di dare atto che il Comitato per l’Accordo di Programma, ai

sensi dell’art. 6, comma 5 della l.r. 14 marzo 2003, n. 2 e costitui-to dai rappresentanti dei soggetti istituzionali di cui al preceden-te punto 2;4. di rimettere al Comitato per l’Accordo di Programma, se-

condo quanto stabilito all’art. 6, comma 6 della citata l.r.n. 2/2003, la definizione dell’Accordo di Programma per il restau-ro e la valorizzazione del Duomo di Milano;5. di stabilire che l’Accordo di Programma in argomento sia

definito entro il termine di 120 giorni a decorrere dalla data diapprovazione del presente provvedimento;6. di trasmettere, in data odierna, copia della presente delibe-

razione al Consiglio regionale, cosı come stabilito all’art. 6, com-ma 3 della l.r. n. 2/2003;7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul

Bollettino Ufficiale Regionale, ai sensi e per gli effetti di cui al-l’art. 6, comma 3 della l.r. n. 2/2003.

Il segretario: Pilloni

[BUR20100110] [3.3.0]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10881Programma di intervento per l’erogazione di contributi fi-nanziari finalizzati all’ammordernamento delle dotazioni la-boratoriali delle istituzioni formative accreditate e iscrittealla sezione A dell’«Albo Regionale degli operatori accredita-ti per i servizi di istruzione e formazione professionale» edegli istituti tecnici e professionali che erogano percorsi diistruzione e formazione professionale di secondo ciclo

LA GIUNTA REGIONALERichiamati:– il libro verde sui servizi di interesse generale COM(2003)270,

presentato dalla Commissione il 21 maggio 2003;– la comunicazione della Commissione al Parlamento euro-

peo, al Consiglio, al comitato economico e sociale europeo e alComitato delle Regioni del 12 maggio 2004, intitolata «Librobianco sui servizi di interesse generale» COM(2004)374;– la decisione della Commissione C(2005) del 2 marzo 2005

relativa all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato degli aiutodi Stato («de minimis»), in cui si evince il principio secondo ilquale i contributi concessi agli enti di formazione, se riferiti e-sclusivamente alle attivita sociali dell’ente beneficiario e risultan-ti da contabilita separata, non sono classificabili quali aiuti diStato;– il Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15

dicembre 2006 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 deltrattato agli aiuti d’importanza minore (de minimis);– il Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6

agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibilicon il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 deltrattato (regolamento generale di esenzione per categoria);– la decisione della Commissione Europea C(2009)4277 del 28

maggio 2009, che approva il regime di aiuto n. 248/2009 «Aiutitemporanei di importo limitato e compatibile»;– il d.p.c.m. del 3 giugno 2009 «Modalita di applicazione della

Comunicazione della Commissione Europea – Quadro di riferi-mento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato asostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione dicrisi finanziaria ed economica»;Visti:– la deliberazione CIPE del 21 dicembre 2007, n. 166 «Attua-

zione del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 Pro-grammazione del Fondo per le Aree Sottoutilizzate» (registratadalla Corte dei Conti il 1º aprile 2008), che assegna alla RegioneLombardia 846,566 milioni di euro per l’attuazione del Program-ma di interesse strategico regionale 2007-2013;– il Programma Attuativo Regionale (PAR) del Fondo Aree

Sottoutilizzate di cui alla d.g.r. del 19 novembre 2009 n. 8476trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per isuccessivi adempimenti di cui alla deliberazione CIPEn. 166/2007;– la delibera CIPE del 6 marzo 2009, n. 1 «Aggiornamento del-

la dotazione del fondo aree sottoutilizzate, dell’assegnazione dirisorse ai programmi strategici regionali, interregionali agli o-biettivi di servizio e modifica della delibera 166/2007» (G.U. SerieOrdinaria n. 137 del 16 giugno 2009) che aggiorna la dotazionecomplessiva del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) e, in particola-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 22 –

re, assegna al Programma di interesse strategico regionale FASdella Regione Lombardia la somma complessiva di 793,353 mi-lioni di euro per il periodo 2007-2013;– la deliberazione CIPE del 6 marzo 2009, n. 11 (G.U. Serie

Ordinaria n. 156 dell’8 luglio 2009) con cui il CIPE ha preso attodel parere favorevole del MISE relativo ai primi nove ProgrammiAttuativi Regionali, tra i quali quello di Regione Lombardia, dicui alla d.g.r. 19 novembre 2008, n. 8/8476, in ordine alla verificasvolta sulla coerenza e efficacia programmatica e attuativa ri-spetto ai criteri e alle regole della politica regionale unitaria;– l’esito dell’Organismo di Sorveglianza del 24 luglio 2009 in

cui si e condiviso lo stato di attuazione del Programma Attuativoregionale, e stato approvato il relativo Manuale sul Sistema diGestione e Controllo e sono state proposte e condivise alcunemodifiche da apportare al PAR FAS;– la d.g.r. del 7 agosto 2009 n. 10145 con cui si sono recepite

le integrazioni al PAR FAS proposte e condivise dall’Organismodi Sorveglianza di cui al punto precedente;Vista la legge del 28 marzo 2003, n. 53 «Delega al governo per

la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli es-senziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazioneprofessionale», ed in particolare l’art. 2 che assicura a tutti ildiritto-dovere all’istruzione e alla formazione per almeno dodicianni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entroil diciottesimo anno di eta, sancendo che l’attuazione di tale di-ritto si realizza sia nel sistema di istruzione, sia in quello di istru-zione e formazione professionale;Visto l’art. 1 comma 622 della legge del 27 dicembre 2006,

n. 296, che dispone l’obbligo di istruzione per almeno dieci anni,finalizzato a consentire il conseguimento di un titolo di studio discuola secondaria superiore o di una qualifica professionale didurata almeno triennale entro il diciottesimo anno di eta;Richiamati:– il d.m. del 22 agosto 2007 n. 139 «Regolamento recante nor-

me in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione»;– il d.m. del 29 novembre 2007 del Ministro della Pubblica

Istruzione di concerto con il Ministro del Lavoro e della Previ-denza Sociale;Visto l’art. 64, comma 4 bis, della legge 6 agosto 2008, n. 133,

che dispone l’assolvimento dell’obbligo di istruzione anche neipercorsi di Istruzione e formazione professionale di cui al CapoIII del d.lgs. n. 226/2005 e, sino alla completa messa a regimedelle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentalidi Istruzione e formazione professionale ex Accordo 28 giugno2003;Vista la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo

di istruzione e formazione della Regione Lombardia» la quale, incoerenza alle potesta legislative ed alle funzioni amministrativeattribuite alla Regione dalla riforma del Titolo V della Costituzio-ne, delinea il sistema unitario di istruzione e formazione profes-sionale della Regione Lombardia, ed in particolare:– l’art. 2 della l.r. 19/2007 che prevede quali principi qualifi-

canti la centralita della persona e la liberta di scelta dei percorsie dei servizi, lo sviluppo dell’eccellenza e dell’equita del sistemadi istruzione e formazione professionale e la promozione dell’in-tegrazione del sistema di istruzione e formazione professionalecon l’istruzione, l’universita e con l’ambito territoriale e produtti-vo di riferimento;– l’art. 11 comma 1, lett. a), il quale dispone che il sistema di

istruzione e formazione professionale si articola, fra l’altro, inpercorsi di secondo ciclo, per l’assolvimento del diritto-dovere edell’obbligo di istruzione, di durata triennale, cui consegue unaqualifica di II livello europeo, nonche di un quarto anno cui con-segue una certificazione di competenza di III livello europeo;– l’art. 14, commi 1 e 2, i quali prevedono che il diritto-dovere

all’istruzione e alla formazione e assicurato anche mediante lafrequenza di percorsi di istruzione e formazione professionale disecondo ciclo e che l’obbligo di istruzione, nel rispetto delle nor-me e delle leggi nazionali, e assolto anche attraverso la frequenzadei primi due anni dei percorsi di istruzione e formazione profes-sionale di secondo ciclo;– l’art. 24 che individua, quali soggetti abilitati all’erogazione

dei percorsi di istruzione e formazione professionale di secondociclo, le Istituzioni Formative, fra cui sono inclusi gli operatoriaccreditati, iscritti alla sezione A dell’Albo dei soggetti accreditatiper l’erogazione dei servizi di interesse generale di istruzione eformazione professionale;

Vista la d.g.r. del 21 dicembre 2007, n. 6273 «Erogazione deiservizi di istruzione e formazione professionale nonche dei servi-zi per il lavoro e per il funzionamento dei relativi albi regionali.Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubbli-ci e privati» e successivi decreti attuativi;Vista l’Intesa siglata il 16 marzo 2009 fra Ministero dell’Istru-

zione, dell’Universita e della Ricerca e Regione Lombardia, inbase alla quale i percorsi di secondo ciclo di istruzione e forma-zione professionale possono essere erogati, oltre che dalle istitu-zioni formative accreditate dalla Regione, anche dagli IstitutiTecnici e Professionali;Evidenziato che Regione Lombardia ha come obiettivo l’au-

mento della qualita dei percorsi di istruzione e formazione pro-fessionale di secondo ciclo, mirati allo sviluppo della persona eal successo formativo e adeguati alla domanda delle famiglie ealle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti;Considerato che per il conseguimento del predetto obiettivo

sia le Istituzioni Formative iscritte alla sezione A dell’«Albo Re-gionale degli operatori accreditati per i servizi di istruzione eformazione professionale» sia gli Istituti Tecnici e Professionaliche erogano percorsi di istruzione e formazione professionaledi secondo ciclo devono dotarsi di tutti gli strumenti necessariall’incremento della qualita del servizio di interesse generale daessi prestato;Valutato necessario incentivare interventi di ammodernamen-

to delle dotazioni laboratoriali dei soggetti sopra individuati, alfine di favorire un’offerta formativa di qualita di percorsi di istru-zione e formazione professionale di secondo ciclo e migliorarel’efficacia e l’efficienza del processo di apprendimento e di inse-gnamento, con l’obiettivo di facilitare l’inserimento e la perma-nenza attiva nel mondo del lavoro;Ritenuto pertanto di approvare il programma di intervento per

l’erogazione di contributi finanziari finalizzati all’ammoderna-mento delle dotazioni laboratoriali sia delle Istituzioni Formativeiscritte alla sezione A dell’«Albo Regionale degli operatori accre-ditati per i servizi di istruzione e formazione professionale» siadegli Istituti Tecnici e Professionali che erogano percorsi di istru-zione e formazione professionale di secondo ciclo, di cui all’Alle-gato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedi-mento;Dato atto che:– la copertura finanziaria della quota a carico di Regione

Lombardia e assicurata dal Programma Attuativo Regionale(PAR) del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013, all’Asse 2«Accrescere la competitivita con lo sviluppo della conoscenza edel welfare», Obiettivo 2.4 «Valorizzazione del capitale umano»,Linea di azione 2.4.1 «Completamento degli interventi strutturalie potenziamento dei servizi della filiera istruzione-formazione-lavoro, in attuazione delle leggi regionali (l.r. 19/07 e l.r. 22/06)»;– la disponibilita delle risorse assegnate dalla delibera CIPE

n. 166/2007 e vincolata al rispetto dei criteri delineati dalla deli-bera stessa e dal PAR di Regione Lombardia;– gli impegni saranno assunti sul capitolo 7.4.0.3.211.7394

«Spese per la realizzazione degli interventi previsti dal PAR FAS2007-2013» fino alla concorrenza di 40 milioni di euro;– eventuali economie derivanti dalla realizzazione degli inter-

venti rientrano nelle disponibilita del PAR Lombardia per la quo-ta parte imputabile al FAS;– che l’iniziativa e stata oggetto di informativa all’Autorita

Centrale di Coordinamento e Programmazione (ACCP) il 30 otto-bre 2009;Ritenuto necessario dare mandato al Direttore Generale della

Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di procede-re con successivi propri atti all’attuazione del programma di in-tervento oggetto del presente provvedimento mediante appositoavviso pubblico;A voti unanimi espressi nelle forme di legge:

Delibera1. di approvare il programma di intervento per l’erogazione di

contributi finanziari finalizzati all’ammodernamento delle dota-zioni laboratoriali sia delle Istituzioni Formative iscritte alla se-zione A dell’«Albo Regionale degli operatori accreditati per i ser-vizi di istruzione e formazione professionale» sia degli IstitutiTecnici e Professionali che erogano percorsi di istruzione e for-mazione professionale di secondo ciclo, di cui all’Allegato A, par-te integrante e sostanziale del presente provvedimento;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 23 –

2. di dare atto che la copertura finanziaria della quota a caricodi Regione Lombardia e assicurata dal Programma Attuativo Re-gionale (PAR) del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013che all’Asse 2 «Accrescere la competitivita con lo sviluppo dellaconoscenza e del welfare», Obiettivo 2.4 «Valorizzazione del ca-pitale umano», prevede la Linea di azione 2.4.1 «Completamentodegli interventi strutturali e potenziamento dei servizi della filie-ra istruzione-formazione-lavoro, in attuazione delle leggi regio-nali (l.r. 19/07 e l.r. 22/06)»;3. di dare atto che gli impegni saranno assunti sul capitolo

7.4.0.3.211.7394 «Spese per la realizzazione degli interventi pre-visti dal PAR FAS 2007-2013» fino alla concorrenza di 40 milionidi euro;4. di demandare al Direttore Generale della Direzione Genera-

le Istruzione, Formazione e Lavoro di procedere con successivipropri atti all’attuazione del programma di intervento di cui alpunto 1;5. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia.Il segretario: Pilloni

——— • ———Allegato A

Programma di intervento per l’ammordernamento delle dota-zioni laboratoriali delle istituzioni formative accreditate e i-scritte alla sezione A dell’«Albo Regionale degli operatori ac-creditati per i servizi di istruzione e formazione professionale»e degli istituti tecnici e professionali statali che erogano per-corsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo

PremessaIn attuazione del Titolo V della Costituzione Regione Lombar-

dia con la l.r. del 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educa-tivo di istruzione e formazione della Regione Lombardia», hanormato il secondo ciclo di studi in due sistemi, ugualmente edu-cativi, di pari dignita, complementari ed interconnessi, vale adire il sistema dell’istruzione, a legislazione concorrente tra Sta-to e Regioni, e il sistema dell’istruzione e formazione professio-nale, a legislazione esclusiva regionale.Ai sensi della normativa vigente, i percorsi di secondo ciclo di

istruzione e formazione professionale assicurano l’assolvimentodel diritto-dovere di istruzione e formazione, nonche dell’obbligodi istruzione. Tali percorsi sono erogati dalle Istituzioni Formati-ve, fra cui la legge regionale include gli operatori accreditati, i-scritti alla sezione A dell’Albo dei soggetti accreditati per l’eroga-zione dei servizi di interesse generale di istruzione e formazioneprofessionale e, a seguito dell’Intesa siglata il 16 marzo 2009 fraMinistero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca e Regio-ne Lombardia, dagli Istituti Tecnici e Professionali.Le Istituzioni Formative e Scolastiche che erogano percorsi di

secondo ciclo di istruzione e formazione professionale svolgonoservizi di interesse generale, data la loro specifica connotazioneeducativa, il sostegno all’inclusione delle persone in condizionedi svantaggio individuale e sociale in tali percorsi, nonche la fi-nalizzazione all’assolvimento del diritto-dovere di istruzione eformazione e dell’obbligo di istruzione e al raggiungimento diun profilo professionale, nel rispetto dei livelli essenziali delleprestazioni e degli standard formativi minimi.In tale contesto, un obiettivo generale e l’aumento della qualita

dei percorsi di istruzione e formazione professionale di secondociclo, mirati allo sviluppo della persona e al successo formativo,adeguati alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche speci-fiche dei soggetti coinvolti. E per questo motivo che si vuole ga-rantire che le Istituzioni Formative e Scolastiche presentino u-n’offerta formativa sempre piu di qualita e che si dotino di tuttigli strumenti necessari a che il servizio di interesse generale dallestesse prestato fornisca al mercato del lavoro soggetti sempre piuesperti e qualificati.

FinalitaFavorire un’offerta formativa di qualita di percorsi di istruzio-

ne e formazione professionale di secondo ciclo, incentivando in-terventi di ammodernamento delle dotazioni laboratoriali di Isti-tuzioni Formative e Scolastiche, al fine di migliorare l’efficacia el’efficienza del processo di apprendimento e di insegnamento,con l’obiettivo di facilitare l’inserimento e la permanenza attivanel mondo del lavoro.

BeneficiariA. Istituzioni Formative regolarmente iscritte alla sezione A

«Albo Regionale degli operatori accreditati per i servizi di Istru-zione e Formazione Professionale» che abbiano attivato nell’an-no formativo 2009/2010 percorsi triennali di istruzione e forma-zione professionale di secondo ciclo e si avvalgano, per l’eroga-zione degli stessi, dell’utilizzo di laboratori siti nel territorio diRegione.B. Istituti Tecnici e Istituti Professionali statali che abbiano

attivato nell’anno formativo 2009/2010 percorsi di istruzione eformazione professionale di secondo ciclo, ai sensi dell’art. 3 del-l’Intesa siglata tra Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e del-la Ricerca e Regione Lombardia il 16 marzo 2009 e si avvalgano,per l’erogazione degli stessi, dell’utilizzo di laboratori siti nel ter-ritorio di Regione.

Risorse finanziarieLe risorse disponibili per l’erogazione dei contributi ammonta-

no aC 40.000.000,00, a valere sul Programma Attuativo Regiona-le del Fondo Aree sottoutilizzate, di cui alla d.g.r. 7 agosto 2009n. 10145, ed in particolare sull’Asse 2 «Accrescere la competitivi-ta con lo sviluppo della conoscenza e del welfare» – Obiettivovalorizzazione del capitale umano – Linea di azione 2.4.1 «Com-pletamento degli interventi strutturali e potenziamento dei servi-zi della filiera di istruzione-formazione-lavoro in attuazione delleriforme regionali l.r. 19/2007 e l.r. 22/06».Le risorse sono cosı suddivise:– C 30.000.000,00 a favore delle Istituzione Formative accre-

ditate e iscritte alla sezione A dell’«Albo Regionale degli ope-ratori accreditati per i servizi di Istruzione e FormazioneProfessionale»;

– C 10.000.000,00 a favore degli Istituti Tecnici e Istituti Pro-fessionali.

Caratteristiche del progettoIl progetto deve descrivere gli interventi finalizzati all’ammo-

dernamento o alla realizzazione di laboratori professionali attra-verso l’acquisizione di impianti, macchinari e/o attrezzature.Concorrono a formare la base del calcolo per la determinazio-

ne del contributo oggetto di erogazione le spese:– per l’ammodernamento o l’acquisizione di impianti, macchi-

nari e/o attrezzature dei laboratori professionali;– per l’installazione delle predette dotazioni, ivi incluse le e-

ventuali opere murarie qualora siano strettamente funziona-li all’ammodernamento o all’acquisizione, entro la misuramassima del 15% del totale dell’investimento.

Entita del contributoA. Istituzioni Formative: numero degli studenti iscritti (alla

data della pubblicazione dell’avviso) nell’anno formativo 2009/10a una classe del triennio di percorsi di formazione e istruzioneprofessionale di secondo ciclo moltiplicato per C 1.000,00.Per le Istituzioni Formative che non dispongono di contabilita

separata, ovvero che non siano in grado di garantire l’estrapola-zione dalla contabilita generale delle spese riferite al progettospecifico, il contributo erogabile, sommato agli altri aiuti ricevutidalla Istituzione formativa nel periodo 1 gennaio 2008-31 dicem-bre 2010, non puo essere superiore al massimale diC 200.000,00, in applicazione del Regolamento CE n. 1998/2006della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo alla applicazio-ne degli artt. 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore(de minimis).

B. Istituti tecnici e professionali: contributi diretti alla spesadel valore massimo di C 150.000,00.

Misura del contributo pubblicoA. Istituzioni Formative: la percentuale massima di contribu-

zione e pari al 60% del totale delle spese ammissibili, incremen-tabile del 5% per ciascuna piu delle seguenti condizioni:• progetti relativi a laboratori di sedi site in Province ad eleva-

to rapporto tra popolazione residente nei Comuni ad elevatolivello di marginalita (come da d.g.r. del 12 novembre 2004,n. 19319) e totale della popolazione residente nella Provin-cia;

• progetti relativi a laboratori di sedi con alta incidenza dipopolazione studentesca rappresentata da studenti con disa-bilita certificata da una struttura pubblica, con cittadinanzaextracomunitaria, con almeno due anni di ritardo rispettoalla classe frequentata;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 24 –

• progetti presentati in relazione a laboratori di sedi in cuiun’elevata percentuale di studenti al termine del triennio ab-biano stipulato un contratto di lavoro o abbiano continuatogli studi con iscrizione al quarto anno entro sei mesi dallaconclusione dell’anno formativo.

B. Istituti tecnici e professionali: la percentuale massima dicontribuzione e pari al 100% del totale delle spese ammissibili,fino ad un massimo di C 150.000,00.

Soggetto istruttore ed erogatoreRegione Lombardia, D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro,

Struttura Politiche Integrate per la Persona.

Valutazione delle domande pervenuteLe domande di accesso al contributo e le relative proposte pro-

gettuali saranno esaminate da un nucleo di valutazione apposita-mente costituito e sottoposte a verifiche di ammissibilita del sog-getto richiedente, di ammissibilita della spesa e di congruita del-la percentuale di cofinanziamento richiesta.

[BUR20100111] [3.3.0]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10882Erogazione dei servizi di istruzione e formazione professio-nale nonche dei servizi per il lavoro – Procedure e requisitiper l’accreditamento degli operatori pubblici e privati e indi-cazioni per il funzionamento dei relativi Albi regionali

LA GIUNTA REGIONALEVisti:• il d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 «Attuazione delle deleghe

in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge14 febbraio 2003, n. 30,» ed in particolare l’art. 7, il quale disponeche le regioni costituiscano appositi elenchi per l’accreditamentodegli operatori pubblici e privati che operano nel proprio territo-rio, assicurando un raccordo con il sistema regionale di accredi-tamento degli organismi di formazione;• il d.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 «Definizione delle norme ge-

nerali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclodel sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi dellalegge 28 marzo 2003, n. 53»;• il d.m. 29 novembre 2007 del Ministro della Pubblica Istru-

zione di concerto con il Ministro del Lavoro e della PrevidenzaSociale;• la l.r. 28 settembre 2006, n. 22 «Il Mercato del Lavoro in

Lombardia» ed in particolare l’art. 13 con cui si istituisce l’Albodei soggetti accreditati per i servizi per il lavoro;• la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di

istruzione e formazione della Regione Lombardia» ed in partico-lare:

– l’art. 25 con il quale si istituisce l’Albo dei soggetti accredi-tati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazioneprofessionale,

– l’art. 26 con il quale si definiscono le modalita e i criteriper l’accreditamento,

– la d.g.r. 8/6273 del 21 dicembre 2007 che, in attuazionedelle ll.rr. 22/06 e 19/07, ha definito le procedure ed i requi-siti per l’accreditamento dei servizi di istruzione e forma-zione professionale nonche dei servizi per il lavoro;

Considerato necessario apportare modifiche alla d.g.r.n. 8/6273 del 21 dicembre 2007, in quanto, successivamente alladata di approvazione del predetto atto, sono stati adottati nuoviprovvedimenti a livello nazionale, che richiedono gli opportuniadeguamenti del sistema regionale di accreditamento, tra cui:• il d.lgs. n. 81/08 in materia di tutela della salute e della sicu-

rezza nei luoghi di lavoro,• l’Intesa del 20 marzo 2008 sancita in Conferenza permanen-

te Stato, Regioni e Province autonome per la definizione deglistandard minimi del nuovo sistema di accreditamento dellestrutture formative per la qualita dei servizi, pubblicata sullaGazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2009;Considerato altresı opportuno apportare modifiche a procedu-

re e requisiti di accreditamento, anche in ragione dell’introduzio-ne del c.d. Sistema Dote di cui alla d.g.r. 8/8864 del 14 gennaio2009, con particolare riguardo a:• i provvedimenti nei confronti di Operatori accreditati re-

sponsabili di irregolarita e inadempienze, anche al fine di raffor-zare il presidio della corretta erogazione dei servizi comportanti

l’utilizzo delle risorse pubbliche nonche la tutela dei destinataridei servizi di istruzione e formazione professionale e dei serviziper il lavoro;

• la forma giuridica dei soggetti aventi titolo per presentaredomanda di accreditamento;

• l’introduzione, dell’obbligo di adozione, nei termini e con lemodalita successivamente definiti con decreto dirigenziale, delmodello organizzativo e gestionale di cui al d.lgs. 8 giugno 2001,n. 231 quale leva per il miglioramento dell’organizzazione inter-na degli operatori accreditati nonche quale strumento di garan-zia sul corretto svolgimento di interventi attuati con risorse pub-bliche;

• l’estensione del sistema di contabilita separata agli Operato-ri accreditati, nei termini e con le modalita successivamente de-finiti con decreto dirigenziale, al fine di un’adeguata tracciabilitadelle operazioni che coinvolgono risorse pubbliche;

Preso atto che le Strutture della Direzione Generale Istruzione,Formazione e Lavoro hanno proceduto alla revisione delle proce-dure e requisiti di accreditamento, come da seguenti allegati par-ti integranti e sostanziali della presente deliberazione:

• allegato «A» «Procedure di iscrizione agli Albi regionali deisoggetti accreditati per l’erogazione dei servizi di istruzione e for-mazione professionale e dei servizi per il lavoro»;

• allegato «B» «Requisiti per l’accreditamento dei servizi diistruzione e formazione professionale e dei servizi per il lavoro»;

Ritenuto conseguentemente di modificare, con effetto dalladata di pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficialedella Regione Lombardia, la d.g.r. n. 8/6273 del 21 dicembre2007 con riferimento agli allegati A) e B) del presente provvedi-mento;

Ritenuto che i soggetti iscritti all’Albo regionale per i servizi allavoro e all’Albo regionale per i servizi di Istruzione e formazioneprofessionale conservano l’accreditamento acquisito ai sensi del-la d.g.r. 8/6273 del 21 dicembre 2007 e successivi decreti attuati-vi, provvedendo ad adeguarsi a quanto previsto dal presenteprovvedimento nei termini e con le modalita precisate nei suc-cessivi decreti attuativi, senza necessita di inoltrare una nuovaistanza di accreditamento;

Dato atto che e stata data informazione sia alla Commissioneregionale per le politiche del lavoro e della formazione in data 4dicembre 2009 che al Comitato istituzionale di coordinamentoin data 14 dicembre 2009;

Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonche i provvedimentiorganizzativi della VIII legislatura;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge

Delibera

1. di approvare le procedure e i requisiti di cui ai seguentiallegati parti integranti e sostanziali della presente deliberazione:

• allegato «A» «Procedure di iscrizione agli Albi regionali deisoggetti accreditati per l’erogazione dei servizi di istruzionee formazione professionale e dei servizi per il lavoro»;

• allegato «B» «Requisiti per l’accreditamento dei servizi diistruzione e formazione professionale e dei servizi per illavoro»;

2. di stabilire che i soggetti iscritti all’Albo regionale per i ser-vizi al lavoro e all’Albo regionale per i servizi di Istruzione e for-mazione professionale conservano l’accreditamento acquisito aisensi della d.g.r. 8/6273 del 21 dicembre 2007 e dei successividecreti attuativi, provvedendo ad adeguarsi a quanto previsto dalpresente provvedimento nei termini e con le modalita precisatenei successivi decreti dirigenziali attuativi, senza necessita di i-noltrare una nuova istanza di accreditamento;

3. di dare mandato alla Direzione Generale Istruzione, Forma-zione e Lavoro per l’adozione delle determinazioni previste dalpresente provvedimento attraverso l’emanazione dei decreti diri-genziali;

4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sulBollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web dellaD.G. Istruzione, Formazione e Lavoro.

Il segretario: Pilloni

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 25 –

Allegato «A»Procedure di iscrizione agli Albi regionali dei soggetti accredi-tati per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione pro-fessionale e dei servizi per il lavoroIl presente allegato definisce le procedure di accreditamento

per l’erogazione dei servizi di istruzione e formazione professio-nale di cui alla l.r. 19/2007 nonche dei servizi per il lavoro di cuialla l.r. 22/2006, fatta salva la disciplina di dettaglio contenutanei decreti dirigenziali attuativi.Esso definisce altresı le procedure di controllo e i provvedi-

menti applicabili nei confronti degli Operatori accreditati, nelrispetto delle norme sul procedimento amministrativo.1. Albi regionali1.1 L’accreditamento e la conseguente iscrizione agli Albi re-

gionali e condizione per l’accesso ai finanziamenti pubblici ede altresı condizione per l’attuazione di attivita e servizi che siconcludono con il rilascio di abilitazioni professionali e di certi-ficazioni di competenze, da parte di soggetti diversi dalle Istitu-zioni formative di cui all’art. 24 comma 1 lettere a) e b) e comma2 della l.r. 19/07.1.2 Presso la Direzione Generale competente, secondo modali-

ta operative definite con decreto dirigenziale, sono costituiti iseguenti Albi:1.2.1 Albo dei soggetti accreditati per l’erogazione dei servizi

di istruzione e formazione professionale suddiviso in:• Sezione A: soggetti che offrono percorsi formativi di istru-

zione e formazione professionale di cui all’art. 11, comma 1e 2 della l.r. 19/2007 e specificamente:

– percorsi di secondo ciclo, per l’assolvimento del diritto-do-vere e dell’obbligo di istruzione, di durata triennale cui con-segue una qualifica di II livello europeo, nonche di un quar-to anno cui consegue una certificazione di competenza diIII livello europeo;

– percorsi successivi al secondo ciclo, di istruzione e forma-zione tecnica superiore, di durata annuale, biennale otriennale, cui consegue una certificazione di competenza diIV livello europeo;

– quinto anno integrativo, realizzato di intesa con le universi-ta, con l’alta formazione artistica, musicale e coreutica, aifini dell’ammissione all’esame di Stato per l’accesso all’uni-versita, all’alta formazione artistica, musicale e coreutica;

– specializzazione professionale, formazione continua, for-mazione permanente e formazione abilitante.

• Sezione B: soggetti che offrono percorsi formativi di istru-zione e formazione professionale di cui all’articolo 11, com-ma 2 della l.r. 19/2007 e specificamente: specializzazioneprofessionale, formazione continua, formazione permanen-te e formazione abilitante.

Sono esonerati dall’accreditamento per i servizi di istruzione eformazione professionale:• le Universita statali e non statali legalmente riconosciute,• i soggetti pubblici e privati che svolgono unicamente attivita

formative per il proprio personale,• le aziende dove si realizzano attivita di stage e tirocinio e• i soggetti che prestano servizi configurabili prevalentemente

come azioni di ricerca e di assistenza tecnica a supporto delsistema di istruzione e formazione professionale.

1.2.2 Albo dei soggetti accreditati per l’erogazione dei serviziper il lavoro, ai sensi dell’art. 13 comma 1 della l.r. 22/2006.1.3 Avvisi, Bandi o altri provvedimenti regionali specifici pos-

sono prevedere, a titolo eccezionale e in modo motivato, la parte-cipazione di soggetti non accreditati.1.4 Con l’iscrizione agli Albi l’Operatore assume le attribuzio-

ni e gli obblighi specificamente previsti dalla normativa comuni-taria, nazionale e regionale.2. Richiesta di iscrizione agli Albi regionaliLa domanda finalizzata ad ottenere l’iscrizione agli specifici

Albi regionali deve essere presentata dal soggetto interessato se-condo lo schema definito con decreto dirigenziale, in cui il legalerappresentante dichiara ai sensi di legge (d.P.R. 28 dicembre2000 n. 445) il possesso degli specifici requisiti.3. Iscrizione agli Albi regionaliLa Regione procede alla verifica del possesso dei requisiti se-

condo modalita che comprendono l’analisi delle dichiarazioni edella documentazione prodotta nonche controlli in loco.

Entro 30 giorni dalla ricezione della domanda, la DirezioneGenerale competente comunica all’Operatore:– l’accoglimento dell’domanda e l’iscrizione, a tempo indeter-

minato, nello specifico Albo regionale e nella relativa sezionedei soggetti accreditati per i servizi di istruzione e formazio-ne professionale e/o dei soggetti accreditati per i servizi peril lavoro ovvero,

– la comunicazione del diniego nel caso in cui non sussistanoi presupposti per il rilascio dell’accreditamento.

L’Operatore deve sempre dare informazione in ordine a inseri-menti, trasferimenti e dismissioni di unita organizzative nonchequalsiasi altra modifica intervenuta nelle proprie caratteristicheche abbia effetto sui requisiti per l’accreditamento.

4. Sorveglianza e ControlloLa Direzione Generale competente verifica sia il rispetto delle

procedure di cui al presente Allegato sia il possesso e il manteni-mento dei requisiti indicati nell’Allegato B alla presente deliberae nei decreti attuativi sia la corretta erogazione dei servizi diistruzione e formazione professionale e dei servizi per il lavoroda parte dei soggetti accreditati, svolgendo controlli, sia docu-mentali che in loco.

5. Diffida, sospensione e revoca dell’accreditamento5.1 Qualora, durante l’attivita di sorveglianza e controllo siano

riscontrate anomalie nelle unita organizzative, carenze docu-mentali e inadempienze formali, comunque sanabili, l’Operatoree diffidato a sanare le irregolarita entro il termine indicato inapposita comunicazione; decorso tale termine senza che le sud-dette anomalie, carenze e inadempienze siano state eliminate, siprovvede a sospendere l’accreditamento delle unita organizzativeinteressate, per un periodo non inferiore a tre mesi e comunquesino all’eliminazione delle stesse irregolarita.5.2 Qualora siano riscontrate irregolarita sostanziali nell’ero-

gazione dei servizi di istruzione e formazione professionale e deiservizi per il lavoro, si provvede a sospendere l’accreditamentodell’Operatore, con efficacia nei confronti di tutte le unita orga-nizzative, per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiorea 5 anni.5.3 Nel caso di procedimenti penali a carico di legale rappre-

sentante, amministratori, direttore, responsabile di unita orga-nizzativa o responsabile amministrativo di un Operatore, Regio-ne Lombardia ha facolta di adottare un provvedimento di so-spensione dell’accreditamento dell’Operatore sino alla defini-zione del procedimento stesso.5.4 I provvedimenti di condanna non definitivi, a carico dei

soggetti di cui al punto 5.3, per i reati previsti dal punto 4 dellalettera A) dell’allegato B della delibera comportano la sospensio-ne d’ufficio dell’accreditamento dell’Operatore.5.5 In caso di gravi irregolarita viene disposta la revoca del-

l’accreditamento dell’Operatore e l’automatica cancellazione dal-l’Albo dei soggetti accreditati, con efficacia nei confronti di tuttele unita organizzative.Tale disposizione si applica in caso di:• carenza o sopravvenuta mancanza dei requisiti per l’accredi-

tamento di cui all’Allegato B, accertata a seguito di verifichedocumentali e/o in loco;

• gravi inottemperanze agli obblighi assunti verso la Regione;• azioni od omissioni gravemente pregiudizievoli verso i desti-

natari dei servizi di istruzione e formazione professionalee/o dei servizi per il lavoro;

• dichiarazioni non veritiere o mendaci, in sede di presenta-zione della domanda di accreditamento o nelle ulteriori co-municazioni a Regione Lombardia;

• gravi infrazioni alle norme in materia di salute e sicurezzanei luoghi di lavoro e ad ogni altro obbligo derivante da rap-porti di lavoro;

• inadempienze, omissioni e altri comportamenti gravi nell’e-sercizio dell’attivita professionale;

• impossibilita di effettuare la verifica in loco per ragioni nonimputabili a Regione Lombardia;

• omesso invio delle comunicazioni, di informazioni e dei datirichiesti;

• decorso del termine previsto da provvedimenti di sospensio-ne, senza che siano state eliminate le irregolarita sanabili.

5.6 Il provvedimento di revoca impedisce la possibilita di pre-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 26 –

sentare, nei cinque anni successivi, una nuova domanda di accre-ditamento.L’avvio del procedimento di revoca inibisce la possibilita di

presentare comunicazione di rinuncia all’accreditamento.5.7 Il provvedimento di sospensione comporta l’immediato di-

vieto per l’Operatore, limitatamente alla/e unita organizzativa/eoggetto del provvedimento medesimo, di avviare l’erogazione dinuovi servizi tra quelli oggetto dell’accreditamento.Il provvedimento di revoca comporta l’immediato divieto per

l’Operatore, presso tutte le proprie unita organizzative, di avviarel’erogazione di nuovi servizi tra quelli oggetto dell’accredita-mento.La Regione puo consentire l’erogazione dei servizi gia avviati,

o assumere ogni altro provvedimento utile, con la finalita di evi-tare disagi all’utenza.5.8 Non puo essere presentata domanda di accreditamento da

parte di un Operatore che abbia quale legale rappresentante, am-ministratori, direttore, responsabile di unita organizzativa o re-sponsabile amministrativo, un soggetto che abbia ricoperto unodi tali incarichi per un Operatore sottoposto a provvedimenti disospensione o revoca dell’accreditamento adottati per irregolari-ta commesse dallo stesso soggetto.

6. Sistema di monitoraggio e valutazione delle capacita ope-rative dei soggetti accreditatiIl sistema di monitoraggio e valutazione delle capacita operati-

ve dei soggetti accreditati da parte di Regione Lombardia e fina-lizzato a valorizzare efficacia, efficienza e qualita dell’offerta for-mativa e dei servizi per il lavoro.Nell’ambito di tale sistema Regione Lombardia si avvale anche

dell’attivita dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro di cui all’art.6 l.r. 22/2006 nonche dei Valutatori incaricati dalla Direzionegenerale competente.Gli Operatori accreditati, a tal fine, forniscono dati e informa-

zioni sui servizi erogati, sui risultati conseguiti e i destinatari deiservizi, nonche ogni altro elemento utile di conoscenza dei servi-zi di istruzione e formazione professionale e dei servizi per illavoro.7. Responsabile del procedimentoResponsabile delle procedure di accreditamento e la Direzione

Generale competente, nella persona del Dirigente della Strutturacompetente.

Allegato «B»Requisiti per l’accreditamento dei servizi di istruzione e for-mazione professionale e dei servizi per il lavoroL’accreditamento e conseguito e mantenuto solo in presenza

del possesso dei requisiti di seguito specificati nonche di quantostabilito nei decreti dirigenziali attuativi.Eventuali ulteriori requisiti specifici possono essere previsti da

singoli Avvisi, Bandi o altri provvedimenti regionali.A) REQUISITI GIURIDICI E FINANZIARI1. Forma giuridicaSono ammesse imprese, societa ed enti dotati di riconoscimen-

to giuridico, nonche i soggetti emanazione delle parti sociali opartecipati dalle medesime.2. Requisiti finanziariCapitale sociale versato non inferiore a C 25.000, fatta eccezio-

ne per gli enti pubblici e loro enti strumentali e per i soggettiemanazione delle parti sociali o partecipati dalle medesime. Lecooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 esuccessive modificazioni, iscritte nell’apposito Albo regionaleprevisto dalla l.r. 21/2003 (art. 4), possono in alternativa avereun patrimonio netto non inferiore ai C 25.000, che risulti dalbilancio o da dichiarazione del revisore contabile.Il soggetto accreditato deve assicurare un sistema di contabili-

ta separata in grado di garantire l’estrapolazione dalla contabilitagenerale delle entrate e delle spese riferite alle attivita e servizigestiti con risorse pubbliche, con distinzione delle specifiche fon-ti di finanziamento.Con decreto dirigenziale sono definiti i termini e le modalita

per l’adozione del sistema di contabilita separata.3. Oggetto socialeLo statuto, ad eccezione degli enti pubblici, deve includere

come oggetto sociale, anche se non esclusivo, un riferimento al-

l’attivita relativa ai servizi per i quali si chiede l’iscrizione al-l’Albo.

4. Requisiti di onorabilitaE richiesta in capo al legale rappresentante, agli amministrato-

ri, ai direttori, ai responsabili di unita organizzativa o responsa-bili amministrativi:• l’assenza di condanne penali definitive, salvo che sia interve-

nuta la riabilitazione, per delitti contro la pubblica ammini-strazione, per delitti contro il patrimonio, per delitti controla fede pubblica o contro l’economia pubblica, per il delittoprevisto dall’articolo 416-bis del codice penale, o per delittinon colposi per i quali la legge commini la pena della reclu-sione non inferiore nel massimo a tre anni, per delitti o con-travvenzioni previsti da leggi dirette alla prevenzione degliinfortuni sul lavoro o, in ogni caso, previsti da leggi in mate-ria di lavoro o di previdenza sociale.Sono equiparate ai provvedimenti di condanna definitivi, lesentenze con applicazione della pena su richiesta delle partidi cui all’art. 444 c.p.p.;

• l’assenza di sottoposizione a una delle misure di prevenzionedisposte ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o auna delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575o della legge 13 settembre 1982, n. 646 e successive modifi-che e integrazioni.

A carico dell’Operatore non devono essere state irrogate, negliultimi cinque anni, sanzioni per illeciti amministrativi dipenden-ti da reato di cui all’art. 9 del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 o prov-vedimenti che comportano il divieto di contrarre con la pubblicaamministrazione.Gli Operatori cui si applica il d.P.R. 3 giugno 1998, n. 252 de-

vono essere in possesso di Certificato della Camera di commer-cio, industria, artigianato e agricoltura con dicitura antimafia o,qualora non iscritti alla CCIAA, di Comunicazione della Prefettu-ra di cui all’art. 3 dello stesso decreto.

B) SISTEMI DI QUALITA E MODELLI ORGANIZZATIVI1. Sistema certificato per la gestione della qualitaL’operatore deve essere in possesso di un Sistema di gestione

della qualita certificato, secondo le norme della serie UNI ENISO 9001:2000 ed eventuali successive modificazioni, con riferi-mento al settore coerente alla tipologia di attivita.

2. Modello organizzativo gestionale e Codice eticoGli Operatori, ad esclusione degli enti pubblici territoriali e

degli altri enti pubblici non economici, devono essere in possessodi un Modello organizzativo e gestionale e di un Codice etico, aisensi del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.Con decreto dirigenziale sono definiti i termini e le modalita

per l’adozione del Modello organizzativo e del Codice etico.

C) CAPACITA LOGISTICA E GESTIONALE1. Adeguatezza dei localiI locali delle unita organizzative e delle sedi in cui il servizio

sia erogato occasionalmente devono essere:• conformi alla normativa vigente in materia di tutela della

salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del d.lgs.9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.;

• conformi alla normativa in materia di igiene e sicurezza;• conformi alla normativa in materia di accessibilita ai diver-

samente abili.

2. Spazi dedicati all’erogazione del servizioGli spazi devono essere idonei a garantire la fruibilita dei servi-

zi da parte dell’utenza e devono essere attrezzati con adeguatiarredi per lo svolgimento delle attivita. La dotazione strutturaleminima specifica per area e tipologia di servizio e definita condecreto dirigenziale. Ogni unita organizzativa deve avere la di-sponibilita dei locali destinati all’erogazione del servizio aggrega-ti in modo unitario ed esclusivo.

3. Adeguatezza degli strumenti tecnologici ed informaticiOgni unita organizzativa deve essere dotata di strumenti e po-

stazioni informatiche, a disposizione sia degli operatori che del-l’utenza, nonche di attrezzature d’ufficio, collegamenti telematicie specifica dotazione software per la gestione del servizio.

4. Segnaletica e informazionePresso ciascuna unita organizzativa devono essere assicurate

le seguenti informazioni:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 27 –

• indicazione, all’esterno, della presenza del servizio e degliorari di apertura al pubblico;

• indicazione, all’interno, degli estremi dell’iscrizione all’Alboregionale degli accreditati;

• informazione della gamma dei servizi offerti dall’unita orga-nizzativa, con indicazioni delle relative finalita dei servizi,delle prestazioni fornite, delle modalita di accesso ed orari;

• elenco telematico dei soggetti accreditati per la istruzione eformazione ed accreditati per i servizi per il lavoro, fornendoall’utenza tutti i riferimenti utili all’accesso a tali servizi.

5. Orari di apertura al pubblico delle unita organizzativeL’operatore deve assicurare l’apertura al pubblico secondo

quanto precisato con decreto dirigenziale.

D) AFFIDABILITA ECONOMICO-FINANZIARIA DEL SOG-GETTO

1. Documento contabile-finanziarioL’operatore, ad esclusione degli enti pubblici, deve essere in

possesso di un documento contabile-finanziario sottoposto a ve-rifica da parte di un revisore contabile o da una societa di revisio-ne iscritti al Registro dei Revisori contabili. Per gli operatori dinuova costituzione tale requisito e richiesto per le annualita suc-cessive all’inserimento nell’Albo dei soggetti accreditati.

2. Documento che attesta l’affidabilita e la solvibilitaL’operatore deve essere in possesso di attestazione rilasciata

dalla propria banca relativamente all’affidabilita e alla solvibilitadel titolare dell’accreditamento. Tale requisito non si applica neiconfronti degli enti pubblici.

3. Affidabilita dell’operatoreL’operatore deve garantire il possesso dei seguenti requisiti:• assenza di stato di fallimento;• assenza di liquidazione coatta;• assenza di concordato preventivo;• assenza di procedimenti per la dichiarazione di una di tali

situazioni;• rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e

delle tasse, secondo la legislazione nazionale;• rispetto degli obblighi relativi al pagamento dei contributi

previdenziali e di tutti gli obblighi derivanti;• rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei

disabili (legge n. 68 del 12 marzo 1999, art. 17).

E) DISPONIBILITA DI ADEGUATE COMPETENZE PRO-FESSIONALI

Le risorse professionali e le relative competenze che devonoessere presenti in ciascuna unita organizzativa sono definite condecreto dirigenziale in relazione all’area e alla specificita del ser-vizio erogato.

F) RELAZIONI CON IL TERRITORIOL’operatore dichiara all’inoltro della domanda di accredita-

mento il raggruppamento dei soggetti con i quali intende avviarecollaborazioni allo scopo di assicurare all’utenza l’intera gammadei servizi per l’istruzione e la formazione professionale e deiservizi per il lavoro.I soggetti che compongono il raggruppamento di cui sopra

sono liberamente scelti dall’operatore all’interno dei seguentiambiti:• operatori accreditati per i servizi di istruzione e formazione

professionale;• operatori accreditati per i servizi per il lavoro;• operatori autorizzati a livello regionale ai sensi degli artt. 14

e 15 della l.r. 22/2006;• operatori autorizzati a livello nazionale ai sensi degli artt. 4,

5 e 6 del d.lgs. 276/2003;• istituti scolastici pubblici e paritari;• universita;• altri soggetti istituzionali e del mondo sociale e produttivo.Tale raggruppamento potra essere incrementato o modificato

successivamente in relazione alle attivita e servizi attuati dall’o-peratore accreditato.

G) ATTI DIRIGENZIALIIl Dirigente competente, con propri provvedimenti definisce:• le modalita per l’inoltro delle domande di accreditamento;

• la struttura informatica degli Albi regionali;• i requisiti e le relative competenze professionali richieste

alle risorse umane operanti nelle unita organizzative;• la dotazione strutturale e logistica minima per le diverse

aree e tipologie di servizi ai fini dell’iscrizione negli specificiAlbi e l’indicazione degli standard strutturali e logistici cor-relati all’attivita svolta in ciascuna unita organizzativa e gliorari minimi di apertura delle unita organizzative;

• le caratteristiche tecnologiche delle attrezzature, ivi compre-sa le modalita di comunicazione informatica con RegioneLombardia, e dei laboratori al fine di assicurare un livelloequivalente a quello delle analoghe attrezzature utilizzate inimprese/organizzazioni produttrici di beni e servizi;

• gli indicatori, le soglie, i tempi e le modalita per la verificadel possesso dei requisiti di efficienza ed efficacia;

• il periodo di inattivita e relativo numero minimo di ore diformazione dell’operatore per quanto attiene ai servizi di i-struzione e formazione professionale, trascorso il quale sidetermina la revoca dell’accreditamento;

• i termini e le modalita per l’adozione del sistema di contabi-lita separata;

• i termini e le modalita per l’adozione del modello organizza-tivo e del codice etico, ai sensi del d.lgs. 231/2001;

• la documentazione attestante i requisiti di accreditamentodell’Operatore che deve essere disponibile, anche ai fini delleverifiche, presso la sede indicata nella domanda di accredita-mento e/o presso le singole unita organizzative;

• ulteriori elementi di dettaglio delle procedure e dei requisitidi accreditamento.

[BUR20100112] [3.1.0]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10884Determinazioni in ordine alle linee guida relative all’organiz-zazione ed al funzionamento degli Uffici di Pubblica Tutela(UPT) delle aziende sanitarie

LA GIUNTA REGIONALEPremesso che:– l’art. 11 della legge regionale 11 luglio 1997, n. 31, come so-

stituito dall’art. 9 comma 3º della legge regionale 12 marzo 2008,n. 3, disciplina l’istituzione, all’interno delle aziende sanitarie,dell’ufficio di pubblica tutela (UPT), retto da persona qualificata,non dipendente dal servizio sanitario, con il compito di verifica-re, anche d’ufficio, che l’accesso alle prestazioni rese dalle unitad’offerta avvenga nel rispetto dei diritti degli utenti e alle condi-zioni previste nella carta dei servizi;– la Giunta regionale, ai sensi del comma 7º del medesimo

articolo 11, approva le linee guida relative alla organizzazione edal funzionamento degli UPT, prevedendo forme di coordinamen-to tra questi e gli uffici dei difensori civici degli enti locali e dellaRegione;– l’art. 9 comma 2º della legge regionale n. 3/08 prevede la fa-

colta delle persone che accedono alla rete delle unita d’offertasociali di richiedere l’intervento del difensore civico comunale,in caso di atti o comportamenti che negano o limitano la fruibili-ta delle prestazioni;Dato atto che l’UPT costituisce uno strumento di tutela delle

persone che accedono ai servizi ed alle prestazioni sociali, sanita-rie e sociosanitarie e che la sua presenza in Lombardia risalealla l.r. n. 1/86, ora abrogata per effetto della l.r. n. 3/08, che neprevedeva l’operativita in relazione agli interventi socio-assisten-ziali ed alla l.r. n. 48/88, che ha esteso l’azione di questo ufficioanche nel settore sanitario;Dato atto che il documento allegato al presente provvedimen-

to, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, avente ad og-getto «Linee guida relative alla organizzazione ed al funziona-mento degli uffici di pubblica tutela delle aziende sanitarie» estato elaborato dalle competenti direzioni generali della Giuntaregionale, sentito l’ufficio del difensore civico regionale e previaconvocazione del tavolo di consultazione dei soggetti del terzosettore;Dato atto che il tavolo di consultazione dei soggetti del terzo

settore e stato convocato il giorno 27 ottobre 2009 come da ver-bale agli atti;Ritenuto di dover approvare le linee guida relative alla organiz-

zazione ed al funzionamento degli UPT, di cui al documento alle-gato;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 28 –

Ritenuto che si vada configurando un modello integrato di a-scolto del cittadino che si avvale dell’ufficio URP, del difensorecivico dei comuni e del difensore civico regionale e non ultimodell’ufficio UPT;

Rilevata la necessita di provvedere, nell’interesse del cittadinoe in conformita alla ratio espressa dalla normativa citata in pre-messa, all’individuazione di strategie orientate alla costruzionedi percorsi che possano armonizzare i servizi offerti alla personadai diversi istituti che operano sul territorio regionale;

Considerato che le linee guida regionali costituiscono non soloun adempimento normativo, ma uno strumento necessario per-che tutte le aziende sanitarie pubbliche istituiscano l’ufficio dipubblica tutela e ne garantiscano l’indipendente esercizio dellefunzioni, supportandone l’attivita e promuovendo forme di pub-blicita e di informazione a favore dei cittadini;

Visto il documento di programmazione economico finanziaria,approvato con d.c.r. 29 luglio 2009 n. VIII/870 che prevede alpunto 5.2 la predisposizione delle linee guida relative agli Ufficidi pubblica tutela;

Ritenuto di rinviare ad un atto congiunto dei direttori generaliSanita e Famiglia e Solidarieta Sociale l’individuazione, all’inter-no della attuale organizzazione delle direzioni medesime, di:

• una struttura organizzativa con il compito di raccogliere emonitorare le istanze provenienti dal territorio e, su questa base,di provvedere all’individuazione di strategie orientate alla costru-zione di percorsi che possano armonizzare i servizi offerti allapersona dai diversi istituti che operano sul territorio regionale;

• una struttura organizzativa di pubblica tutela aperta al pub-blico con il compito di raccogliere e monitorare le istanze prove-nienti dal territorio e, su questa base, di provvedere all’individua-zione di strategie orientate alla costruzione di percorsi che pos-sano armonizzare i servizi offerti alla persona dai diversi istitutiche operano sul territorio regionale e di verificare che le aziendeassicurino il libero accesso alle prestazioni da parte dei cittadini,ai sensi dell’art. 11 comma 5º della l.r. n. 31/97 s.m.i.;

Viste la l.r. n. 20/2008 e dd.g.r. che dispongono l’assetto orga-nizzativo della Giunta regionale;

Ad unanimita di voti espressi nelle forme di legge

Delibera

1. di approvare le «Linee guida per l’organizzazione ed il fun-zionamento degli uffici di pubblica tutela – UPT – delle aziendesanitarie», ai sensi dell’art. 11 comma 7º della l.r. n. 31/97 s.m.i.,di cui al documento allegato che costituisce parte integrante esostanziale del presente provvedimento;

2. di disporre che in tutte le aziende sanitarie pubbliche siaistituito l’ufficio di pubblica tutela e reso operativo in condizionidi indipendenza rispetto alla direzione della azienda sanitaria;

3. di disporre che le aziende sanitarie pubbliche assicurino iltempestivo rispetto delle linee guida regionali;

4. di rinviare ad un atto congiunto dei direttori generali Sanitae Famiglia e Solidarieta Sociale l’individuazione, all’interno dellaattuale organizzazione delle direzioni medesime, di:

• una struttura organizzativa con il compito di raccogliere emonitorare le istanze provenienti dal territorio e, su questabase, di provvedere all’individuazione di strategie orientatealla costruzione di percorsi che possano armonizzare i servi-zi offerti alla persona dai diversi istituti che operano sul ter-ritorio regionale;

• una struttura organizzativa di pubblica tutela aperta al pub-blico con il compito di raccogliere e monitorare le istanzeprovenienti dal territorio e, su questa base, di provvedereall’individuazione di strategie orientate alla costruzione dipercorsi che possano armonizzare i servizi offerti alla perso-na dai diversi istituti che operano sul territorio regionale edi verificare che le aziende assicurino il libero accesso alleprestazioni da parte dei cittadini, ai sensi dell’art. 11 comma5º della l.r. n. 31/97 s.m.i;

5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BollettinoUfficiale della Regione Lombardia.

Il segretario: Pilloni

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LINEE GUIDA UPT28 ottobre 2009

Organizzazione e funzionamentodegli Uffici di pubblica tutela (UPT) delle aziende sanitarie

PremessaL’art. 9 della legge regionale 12 marzo 2008 n. 3 «Governo del-

la rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito socialee sociosanitario» ha introdotto uno specifico intervento di com-petenza del difensore civico del comune o della regione nel setto-re sociale ed ha modificato l’art. 11 della legge regionale 11 luglio1997, n. 31 «Norme per il riordino del Servizio sanitario regiona-le e sua integrazione con le attivita dei servizi sociali», mediantela disciplina dell’attivita dell’ufficio di pubblica tutela (UPT) delleaziende sanitarie.In particolare, le norme di interesse sono:– il comma 2º, art. 9, l.r. n. 3/2008 ai sensi del quale, ferma

restando la tutela giurisdizionale, le persone che accedono allarete possono richiedere l’intervento del difensore civico del co-mune in cui ha sede l’unita d’offerta, in caso di atti o comporta-menti che negano o limitano la fruibilita delle prestazioni. Il di-fensore civico si pronuncia entro 15 giorni dalla presentazionedella segnalazione. Se non e istituito il difensore civico comuna-le, e competente il difensore civico regionale.– Il comma 3º dell’art. 11 della legge regionale n. 31/97, che

prevede l’obbligatoria istituzione dell’UPT in tutte le aziende sa-nitarie. La funzione del responsabile ha natura di servizio onora-rio ed il direttore generale dell’azienda sanitaria e tenuto a garan-tire le condizioni per l’esercizio indipendente dell’UPT.– Il comma 4º del medesimo articolo che definisce i compiti

dell’UPT: verifica, anche d’ufficio, che l’accesso alle prestazionirese dalle unita d’offerta avvenga nel rispetto dei diritti degli u-tenti e alle condizioni previste nella carta dei servizi.– I commi 5º e 7º, sempre della medesima norma, che preve-

dono, da un lato, la costituzione di una struttura organizzativadi pubblica tutela nell’ambito delle direzioni generali Sanita eFamiglia e Solidarieta Sociale, e, dall’altro, l’attribuzione allaGiunta regionale della competenza ad approvare le linee guidarelative all’organizzazione ed al funzionamento degli UPT, preve-dendo il loro coordinamento con gli uffici dei difensori civici de-gli enti locali e della Regione.

1. Istituzione e funzionamento degli Uffici di pubblica tutelae nomina dei responsabiliL’UPT e un ufficio autonomo e indipendente, istituito dalle A-

ziende Sanitarie a tutela delle istanze sociali e civili.Sulla istituzione dell’UPT e sulla nomina del responsabile, i

direttori generali delle aziende sanitarie si atterranno alle se-guenti indicazioni:a) L’istituzione dell’UPT e obbligatoria («sono tenute ad istitui-

re») e, come tale, deve essere contemplata all’interno dei piani diorganizzazione delle aziende sanitarie. La sua istituzione, di-scende dall’atto di adozione del piano e, se non prevista, da unaspecifica deliberazione del direttore generale.b) L’UPT e una funzione prevista all’interno di ogni azienda

sanitaria: trattandosi di funzione pubblica, l’UPT si colloca all’in-terno delle ASL e delle A.O. pubbliche. Questa interpretazione eperaltro confortata dalla previsione del divieto di assegnare laresponsabilita dell’ufficio ad un dipendente del SSN.c) Il servizio e onorario per il responsabile e non per l’intero

ufficio: quindi il responsabile si avvale della collaborazione dipersonale dell’ASL o della A.O., messogli a disposizione dal diret-tore generale. Tale personale dovra avere adeguate competenzee dovra essere prevista una formazione dedicata. Al responsabiledell’UPT sara riconosciuto il rimborso delle spese sostenute e, inbase alla disponibilita di bilancio della singola Azienda, potraessere corrisposta una indennita forfettaria connessa allo svolgi-mento delle attivita. Il direttore generale dell’ASL o della A.O. hail compito di garantire le condizioni per l’esercizio indipendentedei compiti dell’UPT e cio attiene soprattutto ai rapporti con lestrutture aziendali, all’accesso ai documenti e alla possibilita didisporre di personale e attrezzature che garantiscano l’effettivaoperativita e la sua autonoma capacita di iniziativa. Altri regola-menti aziendali sono da evitare.d) Il direttore generale ha il compito di istituire l’UPT, di prov-

vedere alla disponibilita di spazi e ambienti che garantiscano de-coro, facile accessibilita e privacy e a mettere in atto iniziativefinalizzate a garantirne la visibilita interna ed esterna, la legitti-

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mazione e la necessaria evidenza verso la cittadinanza e verso glioperatori ad esempio l’inserimento nel piano di comunicazioneaziendale della:• predisposizione di adeguata cartellonistica;• distribuzione di mappe orientative.e) La nomina del responsabile dell’ufficio avviene a cura del

direttore generale, su proposta del Consiglio di rappresentanzadei Sindaci, il quale si avvarra di eventuali segnalazioni prove-nienti dal tavolo locale di consultazione del terzo settore, di cuialla d.g.r. n. 7797 del 30 luglio 2008.f) Gli UPT attuano forme di coordinamento in ambito regiona-

le, nominando un proprio referente incaricato di intrattenere irapporti con la regione Lombardia. Il referente partecipa di dirit-to al tavolo regionale di consultazione permanente dei soggettidel terzo settore e al tavolo del network regionale per l’ascoltodel cittadino e la qualita percepita.La durata in carica del Responsabile UPT e subordinata all’in-

sediamento del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci che, per-tanto, in caso di nuova elezione potra proporre al Direttore Gene-rale la nomina di un nuovo responsabile.Il responsabile dell’UPT in carica, resta confermato nelle sue

funzioni fino alla nomina e all’insediamento del successore desi-gnato.Non rinvenendosi un rapporto fiduciario con il direttore gene-

rale e neppure una subordinazione gerarchica, il responsabiledell’UPT non e vincolato al mandato del direttore generale.In caso di cessazione anticipata o di impedimento prolungato,

il direttore generale provvede alla sostituzione del responsabile.In via provvisoria, in caso di vacanza dell’ufficio, il direttore

generale assegna le funzioni di responsabile al titolare dell’UPTdell’ASL confinante con il maggior numero di abitanti oppure altitolare dell’UPT di altra A.O. operante all’interno dell’ambitodella medesima ASL o di ASL confinante con il maggior numerodi abitanti.

2. Compiti dell’UPTL’ufficio di Pubblica Tutela opera in rappresentanza delle isti-

tuzioni sociali e civili, perche siano resi effettivi e fruibili i dirittidegli utenti sanciti dalla legislazione nazionale e regionale nell’a-rea dell’informazione, umanizzazione delle prestazioni e supera-mento del disagio e della fragilita con un consapevole coinvolgi-mento e corresponsabilizzazione dei cittadini e loro forme orga-nizzate.L’ufficio di Pubblica Tutela svolge la propria attivita ai fini del-

la concreta realizzazione dei diritti dei cittadini e del loro biso-gno di salute per quanto attiene alle problematiche sociosanita-rie sinteticamente elencate qui di seguito:a) informazione;b) modalita di organizzazione ed erogazione dei servizi che

garantiscano nel concreto il rispetto dei diritti degli utenti e dellaliberta di scelta;c) espressione di consenso alle proposte di intervento da at-

tuarsi nei propri confronti;d) tutela amministrativa dei propri diritti ed interessi, senza

pregiudizio della possibilita di tutela giurisdizionale nelle formepreviste dalla legislazione vigente;e) tutela della riservatezza;f) possibilita di inoltro di reclami per disservizi o limitazioni

nella fruizione delle prestazioni.A tale scopo l’ufficio di Pubblica Tutela:– accede alle informazioni e ai dati in possesso dell’Azienda

sanitaria relativamente all’istruttoria in corso nel rispetto dellanormativa nazionale e delle disposizioni regionali;– verifica lo stato d’implementazione, attuazione, diffusione

delle Carte dei Servizi;– compie controlli sui servizi e sulle prestazioni erogate, per

gli aspetti riguardanti l’informazione e l’umanizzazione delleprestazioni;– interviene affinche si realizzi un accesso informato ai servizi;– fornisce indirizzi in ordine alla possibilita di ottenere assi-

stenza legale, nei casi previsti dalla legislazione vigente;– accoglie reclami per segnalazioni di disservizi e aree di disa-

gio, e d’insoddisfazione ed esegue le previste procedure;– si raccorda con il Segretariato Sociale per la segnalazione

delle situazioni che non trovano adeguate risposte nella rete deiservizi presente sul territorio;– attiva l’ulteriore istruttoria qualora l’utente non si ritenga

soddisfatto della risposta fornita dall’ufficio Relazioni con il Pub-blico– verifica che l’accesso alle prestazioni rese dall’unita d’offerta

avvenga nel rispetto dei diritti della persona e alle condizionipreviste dalla carta dei servizi; tali prestazioni comprendono an-che le fasi dell’accesso, della presa in carico dell’assistito, dellaformazione di liste d’attesa, dell’informazione all’utenza ecc.In coerenza a cio e necessario che il rappresentante dell’UPT

sia in stretto collegamento con gli Uffici di Piano e di Protezionegiuridica della ASL, con i Tavoli del Terzo settore e con il Net-work Regionale per l’ascolto del cittadino e la qualita percepita.La collocazione della norma all’interno dell’art. 11 della l.r.31/97, come sostituito dall’art. 9 della l.r. 3/08, porta a ritenereche l’attivita dell’UPT riguardi le prestazioni rese dalle unita d’of-ferta sanitarie e sociosanitarie.Le segnalazioni relative all’attivita delle unita d’offerta sociali

andranno trattate dal difensore civico comunale, anche nelle ipo-tesi in cui il comune ne abbia delegato la gestione all’ASL.L’attivita dell’UPT non e subordinata alla domanda di terzi (e-

sposto o segnalazione), ma puo compiersi di propria iniziativa,sulla base di qualsiasi elemento informativo. Peraltro, trattando-si di ufficio indipendente, non e possibile che il direttore generaledell’azienda sanitaria, circoscriva l’attivita dell’UPT a priori (peresempio vietando la sua iniziativa a fronte di esposti anonimi) oaffidi a questo l’istruttoria di procedimenti aziendali.L’UPT, quando verifica che, per materia o settore di intervento,

non puo intervenire, coinvolge l’autorita indipendente competen-te (UPT di altra azienda, difensore civico, ecc.), fornendole, sedel caso, la propria collaborazione.L’attivita dell’UPT non e inquadrabile nello schema del proce-

dimento amministrativo e non si conclude con l’adozione di unprovvedimento amministrativo.L’UPT interviene mediante l’esame, lo studio e l’indagine di

casi concreti, al fine di mettere l’utente nella condizione di tutela-re i propri diritti, secondo criteri di efficacia. Fornisce un parerequalificato in grado di farsi strumento di autotutela nei confrontidell’unita di offerta coinvolta anche mediante azioni deflative edi riduzione del contenzioso.L’UPT interviene sulle unita d’offerta ed anche sugli organi di

vigilanza, al fine di conseguire il miglior risultato per l’utente.Al fine di costruire una rete in grado di garantire un’efficace

azione di tutela nei confronti delle persone in stato di bisogno ealle loro famiglie, l’UPT deve creare accordi e sinergie con realtadel terzo settore in possesso di adeguati requisiti per lo svolgi-mento di tale attivita.Gli UPT delle ASL e delle AO devono avere ambiti di iniziativa

e di intervento ben definiti, pur non escludendo possibilita dicollaborazione con altri soggetti pubblici. Al fine di evitare so-vrapposizioni, si prevede che l’UPT delle ASL operi con riguardoad ogni segnalazione che riguardi l’attivita delle stessa ASL, dellestrutture sanitarie private accreditate e delle unita d’offerta ac-creditate sociosanitarie. L’UPT delle aziende ospedaliere pubbli-che opera, invece, con riguardo a segnalazioni riguardanti l’atti-vita generalmente intesa della propria azienda ospedaliera.Restano ferme, in tutti questi casi, le competenze dell’URP a-

ziendale e del difensore civico regionale.Attenendosi a parametri quali il rispetto dei diritti degli utenti

e le condizioni previste dalle Carte dei Servizi – diritti all’accessodelle prestazioni e di libera scelta delle unita d’offerta, l’UPT puointervenire d’ufficio sulla verifica in continuo delle carte dei ser-vizi, sollecitando o promuovendo interventi correttivi o di aggior-namento.L’attivita dell’UPT ha come obiettivo la tutela dei diritti della

persona. In questo contesto normativo e con particolare riguardoall‘assistenza sociosanitaria, rispetto alla quale l’art. 7 della l.r.3/08, disciplina i diritti della persona e della famiglia, l’accezionedi utente non e limitata alla sola persona assistita (il paziente ol’assistito), ma si estende anche alla sua famiglia e, nei casi previ-sti, anche al nascituro.L’attivita dell’UPT puo essere sollecitata da istanza di parte in-

teressata o su segnalazione delle associazioni del Terzo settore,con particolare riguardo ai soggetti portatori di interessi diffusicome gli enti rappresentativi delle istanze dei soggetti deboli,

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associazioni di tutela dei diritti, patronati, enti di espressionedelle esigenze delle persone che vivono specifiche condizioni didisagio.Il termine perche l’UPT fornisca una risposta esauriente all’in-

teressato e di trenta giorni dal ricevimento della segnalazione.• Entro il 31 gennaio di ogni anno, l’UPT predispone una rela-

zione a consuntivo sullo stato dei diritti del cittadino e degli ope-ratori dell’azienda sanitaria coinvolta e la trasmette, nel rispettodella riservatezza dei dati personali, a tutti i soggetti interessatie ai vertici aziendali in particolare:– al Direttore Generale della propria azienda;– al Presidente della Conferenza dei Sindaci;– al Tavolo del terzo settore istituito presso l’ASL, e presso gli

ambiti distrettuali;– al Difensore Civico della Regione Lombardia;– alla Struttura Regionale competente;– agli Uffici di Piano;– al Network regionale per l’ascolto del cittadino e la qualita

percepita.La relazione dovra essere divulgata mediante pubblicazione

sul sito web aziendale.

3. Suggerimenti in ordine al profilo del personale UPTL’Ufficio Pubblica Tutela e costituito da una struttura compo-

sta dal Responsabile e da personale qualificato che lo supporta elo affianca in modo permanente al fine di garantire una efficace«difesa» del cittadino alle prese con problemi sanitari e/o socio-sanitari attraverso lo svolgimento delle funzioni e delle attivitadescritte nell’apposito allegato.Per realizzare tale scopo l’ufficio, globalmente inteso, e oppor-

tuno che debba essere in possesso delle conoscenze almeno dibase nei seguenti ambiti e materie:– capacita in tema di gestione di pubbliche relazioni;– procedure concernenti l’accesso e la fruizione dei servizi

prestati da organismi del Sistema Sanitario regionale nonche laconoscenza della carta dei servizi dei medesimi;– padronanza dei principali strumenti informatici;– legislazione specialistica in materia sanitaria e di assistenza

sociale (con particolare conoscenza della legislazione regionale);– strutturazione organica/gerarchica dell’azienda sanitaria e/o

ospedaliera di riferimento;– elementi fondamentali di diritto amministrativo, civile e pe-

nale.– elementi giuridici inerenti le problematiche connesse alla di-

fesa dei diritti fondamentali dei cittadini e della tutela di ogniminoranza o soggetto fragile e ritenuto socialmente debole.Peraltro le cognizioni sopra elencate potranno essere ripartite

per aree specialistiche in capo a singoli addetti all’ufficio. Fermarestando dunque la posizione del Responsabile, che sara coluiche dirigera l’ufficio ed assumera le decisioni, l’UPT, per perse-guire i propri scopi e rispondere alle esigenze degli utenti, global-mente sara opportuno che sia in possesso delle cognizioni sopraelencate.In ogni caso sara preferibile l’organizzazione di corsi di forma-

zione e/o un periodo di affiancamento in ufficio analogo per unperiodo di almeno un anno sia per il personale addetto che peril responsabile dell’ufficio.Quanto ai requisiti, che si auspica siano presenti per accedere

come semplice addetto all’UPT, si ritiene di non dover individua-re a priori dei titoli o delle qualifiche specifiche. Resta inteso chenella scelta potranno e dovranno costituire titoli preferenziali:– esperienze di contatto diretto con il pubblico (es. attivita di

sportello);– l’avere svolto attivita documentata di volontariato in campo

sociale, sanitario etc.;– l’avere svolto attivita lavorativa di natura amministrativa

nell’ambito di una struttura erogante servizi sanitari o sociosani-tari sia essa pubblica o privata;– l’esperienza nel campo del segretariato;– il titolo di studio piu elevato;Seguendo la medesima filosofia, anche per colui che rivestira

il ruolo di responsabile dell’UPT si ritiene non dover richiedereparticolari titoli o qualifiche, pertanto, con l’esclusione di espe-

rienze di segretariato, si procedera ad una valutazione generaledel curriculum vitæ del candidato attribuendo particolare rile-vanza a precedenti esperienze in campo dirigenziale (meglio senel settore sanitario), e nell’ambito del volontariato in camposociale, sanitario et similia.

4. I rapporti tra UPT e URPL’URP nasce nella Pubblica amministrazione in un momento

in cui l’introduzione di elementi di aziendalizzazione e di «quasimercato» imponeva un orientamento all’utente/cliente teso a mi-gliorare il servizio fornito in un ottica di marketing.Mentre l’UPT nato in una fase cronologicamente diversa, nella

quale era epicentrica la necessita all’orientamento dell’utente,nasceva da una matrice solidaristica, ispirata a principi di equitae giustizia per tutelare l’utente e in modo particolare «l’utentepotenzialmente fragile».Ferme restando le competenze che la legge assegna all’ufficio

relazioni con il pubblico nell’ambito dell’organizzazione dellapubblica amministrazione, le aziende sanitarie potranno favorireogni possibile forma di collaborazione tra questi uffici, eventual-mente anche prevedendo un’unica struttura di supporto ammini-strativo.Tuttavia andra sempre tenuta presente la distinzione di ruoli:

l’URP e un’articolazione organizzativa dell’azienda sanitaria, einserita in un rapporto di gerarchia, e retta da personale internoed opera sempre nell’interesse dell’azienda; l’UPT e un organi-smo indipendente che opera al di fuori di ogni rapporto di gerar-chia, la cui azione e motivata dal solo obiettivo di fornire al citta-dino un supporto nella tutela dei suoi diritti.Questo significa che una segnalazione e trattata diversamente

a secondo che sia ricevuta dall’URP e quindi dall’azienda sanita-ria piuttosto che dall’UPT. Tra questi uffici non sussiste alcunobbligo di reciproco scambio delle segnalazioni, ma di reciprocainformazione sulla attivita svolta.Di conseguenza, se una segnalazione e trattata dall’URP, que-

sto non e tenuto a trasmetterla all’UPT perche se ne occupi, masara autonomamente gestita, secondo le regole proprie dell’URP,il quale potra informare il cittadino interessato della possibilitadi rivolgersi anche all’UPT o al difensore civico regionale.Allo stesso modo l’UPT trattera autonomamente le proprie se-

gnalazioni, potendo promuovere anche iniziative volte a verifi-care la corretta attivita dell’URP oltre che di altre strutture dell’a-zienda sanitaria. In particolare, l’URP e tenuto a inviare all’UPTdella propria azienda la reportistica sui reclami ricevuti in formaaggregata.

5. Il ruolo del difensore civico comunaleL’art. 9, comma 2º, della l.r. 3/08 prevede l’intervento del difen-

sore civico comunale su richiesta delle persone che accedono allarete, a fronte di atti o comportamenti che neghino o limitino lafruibilita delle prestazioni.La collocazione sistematica della norma, che segue al comma

1º dedicato alle unita d’offerta sociali, e l’assegnazione di questacompetenza al difensore civico comunale portano a ritenere chequesto operi prevalentemente nei casi in cui la segnalazione (ri-chiesta) investa l’attivita di unita d’offerta sociali.Cio consente, peraltro, di evitare sovrapposizioni con l’attivita

dell’UPT.Tuttavia nel caso in cui a seguito del coinvolgimento dell’UPT,

la situazione oggetto del reclamo non sia stata risolta, anche perle prestazioni sociosanitarie l’utente (persone che accedono allarete ex art. 9 comma 2) puo rivolgersi al Difensore Civico Comu-nale per ottenerne l’intervento.Il difensore civico comunale trattera la segnalazione secondo

le regole che disciplinano la propria attivita, con riguardo in par-ticolare allo statuto ed ai regolamenti comunali, per quanto attie-ne sia alle modalita che agli effetti dell’intervento.L’eventuale superamento del termine di quindici giorni previ-

sto dal 2º comma dell’art. 9 l.r. 3/2008 deve essere motivato esclu-sivamente in relazione alla particolare complessita del caso se-gnalato.Gli interlocutori (enti pubblici e unita di offerta sociali) del

difensore civico devono garantire la propria collaborazione conmodalita e tempi che consentano il rispetto del suddetto terminee comunque non pregiudichino la possibilita per l’utente di ricor-rere all’autorita giudiziaria competente.Nei comuni in cui non sia ancora istituito il difensore civico

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(ed anche nei casi in cui non sia ancora nominato), il cittadinopotra rivolgersi al difensore civico regionale.Le carte dei servizi e gli altri strumenti di comunicazione delle

unita d’offerta sociali e dei comuni una devono dare un’adeguatainformazione agli utenti sulla possibilita di ricorrere al difensorecivico comunale o regionale ai sensi dell’art 9, 2º comma dellal.r. 3/2008, indicando i recapiti e le modalita di presentazionedella segnalazione.

6. Il ruolo del difensore civico regionaleIl procedimento avanti al difensore civico regionale e discipli-

nato dalla legge regionale n. 7/1980 e successive modificazioni.Il difensore civico, entro 15 giorni dalla protocollazione dell’i-stanza, deve dare comunicazione all’interessato, con la modalitapiu rapida possibile:– della impossibilita di dare seguito all’istanza stessa per moti-

vi di infondatezza o di incompetenza;– nel caso ritenga che la pratica possa e debba essere istruita

nel merito, che cio avverra secondo il normale iter.L’intervento del difensore civico regionale puo pertanto riguar-

dare:– le prestazioni sociali, quando non sia istituito il difensore

civico comunale oppure quando la segnalazione riguardi l’attivi-ta della Regione Lombardia;– le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, nei casi in cui:a) la segnalazione e ricevuta direttamente dal difensore civico

regionale, che puo peraltro avvalersi degli UPT per l’istrut-toria delle segnalazioni di competenza;

b) la segnalazione riguardi l’attivita della Regione Lombardia;c) l’UPT chieda l’intervento del difensore civico regionale;d) l’UPT ritenga di non poter trattare in tutto o in parte la

questione e, previa informazione all’istante, trasmetta gliatti al difensore civico regionale;

e) l’UPT non risponda entro i termini assegnati o non forniscauna risposta adeguata e sempre che il cittadino, previamen-te informato, si rivolga al difensore civico regionale.

Rimangono ferme le competenze del difensore civico regionalenei confronti degli enti indicati dall’art. 2 comma 1 della l.r.7/1980 e successive modificazioni.L’ente referente (gestore di unita d’offerta o azienda sanitaria)

fornisce una risposta al difensore civico regionale entro 30giorni.Il difensore civico regionale, qualora l’ente referente non forni-

sca una risposta o risponda in modo insoddisfacente all’interes-sato, puo:– convocare presso i propri uffici il responsabile del procedi-

mento o il responsabile della unita d’offerta;– disporre una segnalazione al legale rappresentante dell’unita

d’offerta, qualora non sia stato gia interpellato.Il difensore civico regionale attua forme di collaborazione con

gli UPT, anche tramite incontri periodici con la struttura di coor-dinamento di questi e con il loro referente regionale. Inoltre, perl’istruttoria delle segnalazioni di rispettiva competenza e delleproblematiche correlate, puo convocare riunioni, anche collegia-li, con i responsabili degli UPT.

[BUR20100113] [3.5.0]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10888Primo riconoscimento dei Sistemi Museali Locali di cui allad.g.r. 26 novembre 2008, n. 8/8509 «Determinazioni in meri-to al riconoscimento dei Sistemi Museali Locali in Lombar-dia – Attivazione del monitoraggio dei musei e delle raccoltemuseali riconosciuti»

LA GIUNTA REGIONALEVisti:– il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, che prevede il conferimento

di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni edagli Enti locali;– il d.m. 10 maggio 2001 «Atto di indirizzo sui criteri tecnico-

scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei mu-sei (art. 150, comma 6, d.lgs. n. 112/1998)», che individua obietti-vi di qualita per la gestione e lo sviluppo dei musei;– la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 «Norme in materia di musei di

Enti locali e di interesse locale» con la quale la Regione Lombar-dia assicura il coordinamento delle attivita dei musei ai sensi

dell’art. 12, lettera h) e promuove l’utilizzo integrato di personalespecializzato ai sensi degli artt. 6 e 10;– il d.lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 «Codice dei beni culturali

e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002,n. 137», ed in particolare la Parte Prima «Disposizioni Generali»,art. 6 «Valorizzazione del patrimonio culturale» e art. 7 «Funzio-ni e compiti in materia di valorizzazione del patrimonio cultura-le» e la Parte Seconda «Beni Culturali», Titolo II, Capo I, SezioneI, art. 101 «Istituti e luoghi della cultura» e art. 102 «Fruizionedegli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica»,nonche Capo II, art. 111 «Attivita di valorizzazione» e art. 112«Valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica»;Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo dell’VIII legi-

slatura ed il Documento di Programmazione Economica e Finan-ziaria Regionale 2009/2011, di cui alla d.c.r. 29 luglio 2008,n. 685, area 2.3 Culture, Identita e Autonomie, con particolareriferimento, tra l’altro, agli obiettivi collegati:– al miglioramento qualitativo dei servizi museali, su tutto il

territorio, attraverso il raggiungimento degli standard per ilriconoscimento regionale;

– alla valorizzazione del patrimonio;– allo sviluppo dei Sistemi Museali Locali e delle reti regionali

di musei;Viste le proprie deliberazioni:• 20 dicembre 2002, n. 11643 «Criteri e linee guida per il rico-

noscimento dei musei e delle raccolte museali in Lombardia,nonche linee guida sui profili professionali degli operatori deimusei e delle raccolte museali in Lombardia, ai sensi della l.r. 5gennaio 2000, n. 1, commi 130-131», con la quale, tra l’altro, laRegione recepisce gli standard di cui al Decreto del Ministeroper i Beni e le Attivita Culturali del 10 maggio 2001 e nell’indivi-duare i requisiti minimi per il riconoscimento dei musei e delleraccolte museali ribadisce che la cooperazione, la costituzione disistemi e di reti e, in generale, la gestione associata dei servizimuseali, anche condivisa con biblioteche e altri istituti culturali,puo permettere sia migliori standard di funzionamento, chemaggiore efficacia ed economicita della gestione;• 26 novembre 2008, n. 8/8509 «Determinazioni in merito al

riconoscimento dei Sistemi Museali Locali in Lombardia –Attivazione del monitoraggio dei musei e delle raccolte mu-seali riconosciuti», che definisce i criteri e le modalita per ilriconoscimento regionale dei Sistemi Museali Locali, al finedi rafforzare l’azione regionale di sviluppo della sussidiarie-ta in materia di istituti culturali, anche alla luce del nuovoStatuto della Regione Lombardia;

Considerata l’opportunita di riconoscere i Sistemi Museali Lo-cali, che con il loro importante ruolo, come ribadito con il primoriconoscimento dei musei e delle raccolte museali (d.g.r. 5 no-vembre 2004 n. 7/1962), hanno rappresentato «la strada priorita-ria attraverso cui gli istituti non riconosciuti potranno raggiun-gere i requisiti minimi e valorizzare al meglio le proprie specifi-cita e attivita» e per permettere il rafforzamento strutturale deiSistemi Museali Locali stessi, garantendo una permanenza neltempo e la miglior qualita dei servizi erogati, nonche l’acquisizio-ne di professionalita adeguate;Dato atto che, con il d.d.s. 24 aprile 2009, n. 4021 «Riconosci-

mento regionale dei Sistemi Museali Locali in Lombardia – Mo-dalita e termine di presentazione delle domande di riconosci-mento – Anno 2009» emanato in attuazione della citata d.g.r.n. 8/8509, si e avviato il percorso di riconoscimento, su procedu-ra di autovalutazione, dei Sistemi Museali Locali;Vista la proposta del Dirigente della Struttura Musei, bibliote-

che e archivi – allegati A e B parte integrante e sostanziale dellapresente deliberazione – formulata in base all’istruttoria svoltadal personale dell’Unita Operativa Valorizzazione dei musei edelle raccolte museali;A voti unanimi, espressi nelle forme di legge

Delibera1) di approvare i seguenti allegati, che formano parte inte-

grante e sostanziale del presente deliberato:• Allegato A «Elenco dei Sistemi Museali Locali riconosciuti

e dei Sistemi Museali Locali non riconosciuti – Anno2009»;

• Allegato B «Questioni evidenziate e direttive a seguito delriconoscimento dei Sistemi Museali Locali della Lombar-dia – Anno 2009»;

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2) di disporre la pubblicazione del presente atto sul BollettinoUfficiale della Regione Lombardia.

Il segretario: Pilloni——— • ———

Allegato A

I SISTEMI MUSEALI LOCALI RICONOSCIUTIE I SISTEMI MUSEALI LOCALI NON RICONOSCIUTI

PremessaIl presente allegato contiene l’elenco, suddiviso per provincia,

dei Sistemi Museali Locali che hanno presentato domanda diriconoscimento in attuazione della d.g.r. n. 8/8509 «Determina-zioni in merito al riconoscimento dei Sistemi Museali Locali inLombardia – Attivazione del monitoraggio dei musei e delle rac-colte museali riconosciuti» e a seguito del d.d.s. 24 aprile 2009n. 4021 «Riconoscimento regionale dei Sistemi Museali Locali inLombardia – Modalita e termine di presentazione delle domandedi riconoscimento – Anno 2009».L’elenco comprende sia i Sistemi Museali Locali che hanno

raggiunto i requisiti minimi di cui alla richiamata d.g.r.n. 8/8509, e sono quindi riconosciuti come sistema museale loca-le da Regione Lombardia, sia quelli che al momento non rag-giungono i requisiti minimi e che, pertanto, non possono esserericonosciuti.Per ogni Sistema Museale Locale, riconosciuto o non ricono-

sciuto, sono riportate specifiche raccomandazioni per miglioraregli standard di funzionamento.Il quadro riassuntivo numerico, per provincia, dei Sistemi Mu-

seali Locali riconosciuti e non riconosciuti, e il seguente:

SISTEMI MUSEALIRICHIESTE SISTEMI MUSEALIPROVINCIA LOCALI NONPERVENUTE LOCALI RICONOSCIUTI RICONOSCIUTIBERGAMO 3 2 1BRESCIA 4 4 –COMO 1 1 –CREMONA 2 2 –LECCO 2 2 –LODI 1 1 –MANTOVA 1 1 –PAVIA 1 1 –SONDRIO 1 1 –VARESE 1 1 –

TOTALE 17 16 1

PROVINCIA DI BERGAMOSistema museale «triassico.it», Istituti aderenti: Museo E.

Caffi – Ist. Geologia – Bergamo, Parco Paleontologico di Cene –Cene, Museo Brembano di Scienze Naturali – Berbenno, Monu-mento Naturale Valle Burone – San Pellegrino Terme.Il riconoscimento come sistema non e possibile per il numero

e la rilevanza dei requisiti minimi mancanti, con particolare rife-rimento all’atto istitutivo (requisito 1), al regolamento (requisito2), al Coordinatore (requisito 5) ed alla programmazione su basetriennale con relativa individuazione dei servizi (requisito mini-mo 6).Rete dei musei della diocesi di Bergamo, Istituti aderenti:

Museo Diocesano Adriano Bernareggi – Bergamo, Museo SanMartino – Alzano Lombardo, Museo della Basilica – Gandino,Museo d’Arte e Cultura Sacra – Romano di Lombardia, MuseoSanta Maria Assunta – Vertola, Museo Don Carlo Villa – Rossinodi Calolziocorte (LC).E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di indicare nell’atto istitutivo la sede istituzio-

nale.Si raccomanda l’adeguamento del regolamento agli indirizzi

regionali, soprattutto per quanto riguarda l’assetto finanziario ela figura del Coordinatore di sistema.Si raccomanda di sostenere l’adesione al Sistema anche di altri

istituti culturali presenti sul territorio di riferimento al fine divalorizzare anche i piccoli presidi culturali locali e svilupparesignificative attivita di gestione associata.Si raccomanda, inoltre, di potenziare i servizi integrati com-

prese le figure professionali coinvolte (requisito minimo 6).

Sistema culturale integrato bassa pianura bergamasca, Isti-tuti aderenti: Museo Arte Contadina – Torre Pallavicina, Colle-zione Anita e Rinaldo Pigola – Romano di Lombardia, Memoriadella Comunita – Romano di Lombardia, Donazione Mario Poz-zoni – Romano di Lombardia, Museo Navale Ottorino Zibetti –Caravaggio, Pinacoteca Civica di Caravaggio – Caravaggio, Fon-dazione Opere Pie Riunite Giovan Battista Rubini – Romano diLombardia, Museo Civico Ernesto e Teresa della Torre – Trevi-glio.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di precisare nell’atto di incarico al Coordinato-

re i compiti assegnati.

PROVINCIA DI BRESCIAMontichiari musei, Istituti aderenti: Museo Giacomo Bergomi

– Montichiari, Civica Pinacoteca Antonio e Laura Pasinetti –Montichiari, Castello Bonoris – Montichiari, Palazzo dell’Archeo-logia e della Storia del Territorio – Montichiari, Museo Risorgi-mentale Agostino Bianchi – Montichiari, Palazzo Tabarino –Montichiari.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di indicare nell’atto istitutivo la sede istituzio-

nale.Si raccomanda di sostenere l’adesione al Sistema anche di altri

istituti culturali presenti sul territorio cittadino al fine di valoriz-zare anche i piccoli presidi culturali locali e sviluppare significa-tive attivita di gestione associata.Sistema musei di Valle Camonica, Istituti aderenti: Museo

Etnografico del Ferro delle Arti e Tradizioni Popolari – Bienno,Casa Museo di Cerveno – Cerveno, Civico Museo Etnografico delFerro le Fudine di Malegno – Malegno, Casa Museo Camillo Gol-gi – Corteno Golgi, Casa Museo della Gente di Lozio – Ossimo,Museo Etnografico Ossimo – Ossimo, Museo Etnografico dell’Al-ta Valle Camonica L. Zuf Di V. – Vione, Museo della Guerra Bian-ca in Adamello – Temu, Museo dell’Industria Eugenio Battisti –Brescia.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di adeguare il regolamento per quanto riguarda

l’assetto finanziario.Si raccomanda, inoltre, di garantire la continuita della figura

del Coordinatore.Sistema museale della Valle Sabbia, Istituti aderenti: Museo

Archeologico della Valle Sabbia – Gavardo, Raccolta Etnografica«Habitar in Staterra» – Bagolino, Museo della Guerra 15/18 e deiReperti Bellici – Capovalle, Antica Fucina Zanetti – Casto, Museodel Ferro – Fucina di Pamparane – Odolo, Forno Fusorio di Li-vemmo – Pertica Alta, Museo della Resistenza e del Folklore Val-sabbino – Pertica Bassa, Museo della Civilta contadina e dei Me-stieri – Sabbio Chiese, Associazione Museo del Lavoro – Vestone,Parco della Rocca d’Anfo – Anfo, Area Archeologica della CornaNibbia – Bione.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di garantire la continuita della figura del Coor-

dinatore.Sistema museale della Valle Trompia, Istituti aderenti: Mu-

seo i Magli di Sarezzo – Sarezzo, Museo il Forno di Tavernole –Tavernole s/M, Museo Etnografico di Lodrino – Lodrino, Museoil Maglio Averoldi di Ome – Ome, Museo delle Armi e della Tradi-zione Armiera di Gardone – Gardone V.T., Museo le Miniere diPezzaze – Pezzaze, Miniera S. Aloio Tassara di Collio – Collios/M, Casa Museo Pietro Malossi – Ome.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Il riconoscimento del Sistema Museale della Valle Trompia

presuppone che il Museo delle Armi e della Tradizione Armieradi Gardone Val Trompia, che ha presentato domanda di ricono-scimento come museo in data 11 luglio 2009 (prot. n. 5053) ot-tenga il riconoscimento con il 3º provvedimento attualmente infase di approvazione.Il Sistema e stato istituito con deliberazione del Consiglio della

Comunita Montana di Valle Trompia e decadra il 31 dicembre

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2009. Il riconoscimento potra quindi essere mantenuto solo aseguito di rinnovo della stessa.Si raccomanda di adeguare il regolamento agli indirizzi regio-

nali e di meglio definire la programmazione triennale.

PROVINCIA DI COMOSistema museale territoriale Alpi Lepontine, Istituti aderenti:

Museo Casa Pagani – Valsolda, Museo della Valle – Cavagna, Mu-seo Etnografico Naturalistico della Val Sanagra – Grandola edUniti, Museo della Riserva naturale lago di Piano – Carlazzo,Museo del Latte – Carlazzo, Museo della Stampa «Sampietro» –Carlazzo, Casa Rurale di Carcente – San Siro, Raccolta Musealedi Villa Vigoni – Menaggio.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda l’adeguamento del regolamento agli indirizzi

regionali, soprattutto per quanto riguarda l’assetto finanziario, ela miglior definizione dei compiti del Coordinatore di sistemasoprattutto per una miglior definizione dei servizi e delle attivitaintegrate da svolgere.Si raccomanda l’adozione di un documento programmatico

pluriennale in grado di garantire l’attuazione degli obiettivi siste-mici.Si raccomanda di dotarsi di maggior personale dedicato, an-

che su base volontaria, adeguatamente qualificato.

PROVINCIA DI CREMONAArte, cultura, storia fra Serio e Oglio, Istituti aderenti: Museo

della Stampa – Soncino, Museo Archeologico Aquaria – Soncino,Museo della Civilta Contadina – Offanengo.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di sostenere l’adesione al Sistema anche di altri

istituti culturali presenti sul territorio di riferimento al fine divalorizzare anche i piccoli presidi culturali locali e svilupparesignificative attivita di gestione associata.Si raccomanda, inoltre, di meglio individuare i servizi integrati

e i responsabili degli stessi (requisito minimo 6) e di coinvolgerepienamente nelle attivita di sistema il Museo Arte e Cultura Sa-cra di Romano di Lombardia, anche se in provincia di Bergamo,in quanto parte del territorio storico-culturale di riferimento.Preso atto delle dimensioni troppo ridotte del sistema si chiede

di sottoporre entro sei mesi alla regione uno studio che dimostril’effettiva funzionalita del sistema e l’effettivo raggiungimentodegli obiettivi sistemici soprattutto per quanto attiene la valoriz-zazione delle piccole realta locali.Sistema museale della citta di Cremona, Istituti aderenti:

Museo Civico Ala Ponzone, Museo Stradivariano, Museo Civicodi Storia Naturale, Museo della Civilta Contadina, Museo Ar-cheologico, Fondazione Citta di Cremona, Fondazione A. Stradi-vari Cremona – La Triennale Scuola di Liuteria.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di sostenere l’adesione al Sistema anche di altri

istituti culturali presenti sul territorio cittadino al fine di valoriz-zare anche i piccoli presidi culturali locali e sviluppare significa-tive attivita di gestione associata.

PROVINCIA DI LECCOSistema museale della provincia di Lecco, Istituti aderenti:

Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB) – Camporeso diGalbiate, Museo Archeologico del Barro (MAB) – Galbiate, Mu-seo delle Grigne Ecomuseo – Esino Lario, Casa Museo Villa Mo-nastero – Varenna.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda una definizione piu puntuale ed il consolida-

mento dei servizi previsti dalle linee guida (requisito minimo 6),attualmente ancora in fase progettuale.Si raccomanda l’adozione di un documento programmatico

pluriennale in grado di garantire l’attuazione degli obiettivi siste-mici.Sistema museale urbano lecchese (Si.M.U.L.), Istituti ade-

renti: Civico Museo Manzoniano, Galleria Comunale d’Arte, Civi-

co Museo Archeologico, Civico Museo di Storia Naturale, CivicoMuseo Storico.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di sostenere l’adesione al Sistema anche di altri

istituti culturali presenti sul territorio cittadino al fine di valoriz-zare anche i piccoli presidi culturali locali e sviluppare significa-tive attivita di gestione associata.

PROVINCIA DI LODISistema museale lodigiano, Istituti aderenti: Museo Civico di

Lodi – Lodi, Museo del Tesoro dell’Incoronata – Lodi, MuseoDiocesano di Arte Sacra – Lodi, Museo della Stampa e dellaStampa d’Arte di Lodi – Lodi, Collezione Anatomica Paolo Gorini– Lodi, Museo Ettore Archinti – Lodi, Collezione Didattica picco-lo Museo della Musica – Lodi, Museo di Scienze Naturali delCollegio San Francesco – Lodi, Museo della Civilta Contadina –Cavenago D’Adda, Museo della Fotografia di Cavenago D’Adda,Museo del Lavoro Povero e della Civilta Contadina – Livraga,Museo Morando Bolognini e Museo del Pane – Sant’Angelo Lodi-giano, Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura – Sant’AngeloLodigiano, Casa natale di F. Cabrini – Sant’Angelo Lodigiano,Museo della Basilica – Sant’Angelo Lodigiano, Raccolta d’ArteCarlo Lamberti – Codogno, Museo Cabriniano – Codogno, Eco-museo della Cascina Grazzanello – Mairago, Museo di Vita Con-tadina – Montanaso Lombardo, Piccolo Museo dei Lavori Umili –Borghetto Lodigiano, Mostra permanente di antiquariato di VillaLitta – Orio Litta, Museo Il mondo nel Presepio – Salerano sulLambro, Museo del giocattolo e del bambino – S. Stefano Lodi-giano, Osservatorio astronomico del Lodigiano – Mairago, Parcodell’Adda Sud – Lodi-Castiglione d’Adda-Zelo Buon Persico, Ri-serva naturale Tenuta del Boscone – Camairago, Riserva naturaleMonticchie – Somaglia, Parco Ittico Paradiso – Zelo Buon Per-sico.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di sostenere la riapertura e la riattivazione del

servizio del Museo Civico di Lodi, attualmente in ristrutturazio-ne. Il suddetto museo e infatti elemento indispensabile per ga-rantire al sistema una piena funzionalita.

PROVINCIA DI MANTOVASistema provinciale dei musei e dei beni culturali mantova-

ni, Istituti aderenti: Museo civico Bellini – Asolo, Parco archeolo-gico del Forcello – Bagnolo San Vito, Museo del tartufo – BorgoFranco Po, Museo civico - Ecomuseo Valli Oglio Chiese – Canne-to sull’Oglio, Castello medievale – Ecomuseo della risaia deifiumi e del paesaggio rurale mantovano – Castel Dario, Museodi armi antiche Baboni – Castellucchio, Museo della II Guerramondiale del fiume Po – Felonica, Museo di arte moderna e con-temporanea – Gazzoldo degli Ippoliti, Centro della comunicazio-ne audiovisiva - Collezione Oreste Coni – Gazzuolo, Museo diPalazzo Te – Mantova, Museo di San Sebastiano - museo dellacitta – Mantova, Civica Raccolta d’arte – Medole, Ecomuseo dellebonifiche – Moglia, Museo archeologico – Ostiglia, Museo dellaFarmacopea – Ostiglia, Palazzina Mondadori – Ostiglia, FondoMusicale Greggiati – Ostiglia, Torri medievali – Ostiglia, Museocivico – Pegognaga, Pinacoteca comunale – Quistello, Museo delPo – Revere, Museo etnografico dei mestieri del fiume – Rodigo,Museo diffuso Conca del Bertazzolo - Ecomuseo della risaia deifiumi e del paesaggio rurale mantovano – Ronco Ferraro, Museodiffuso della citta – Sabbioneta, Museo civico Polironiano – SanBenedetto Po, Galleria del premio Suzzara – Suzzara, MUVI -Museo civico Parazzi e Galleria d’arte contemporanea – Viadana,Castello Scaligero - Ecomuseo della risaia dei fiumi e del paesag-gio rurale mantovano – Villimpenta, Museo Diocesano – Manto-va, Museo Aloisiano – Castiglione delle Stiliere, Museo di Palazzod’Arco – Mantova, Museo numismatico e galleria d’arte dellaFondazione BAM – Mantova, Accademia virgiliana – Mantova,Museo Tazio Nuvolari – Mantova, Casa della Beata Osanna An-dreasi – Mantova, Galleria Storica Vigili del fuoco – Mantova,Galleria Valenti Gonzaga – Mantova, Museo del Risorgimento diSolferino e San Martino – Solferino, Museo d’Arte sacra A passod’uomo – Sabbioneta, Museo della Fondazione Francioli Nuvola-ri – Villimpenta, Museo internazionale della Croce rossa – Casti-glione delle Stiliere, Museo archeologico dell’Alto mantovano –Cavriana, Museo diffuso Giuseppe Gorni – Quistello, Museo dellacivilta contadina e artigianale – Bagnolo San Vito.

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E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa irequisiti minimi.

PROVINCIA DI PAVIASistema museale locale Lomellina musei, Istituti aderenti:

Museo archeologico lomellino – Gambolo, Museo di arte e tradi-zione contadina di Olevano Lomellina – Olevano Lomellina, Mu-seo Regina – Mede Lomellina, Museo del contadino – Frascarolo,Percorso artistico Parrocchia di San Lorenzo di Mortara – Mor-tara, Museo povere cose... di povera gente – Sommo, Raccoltaarcheologica e naturalistica Fantelli – Mede Lomellina, Raccoltaetnografia Boccalari – Mede Lomellina, Complesso monumenta-le di Santa Maria Maggiore e del Battistero di Lomello – Lomello.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda di meglio definire il documento programmati-

co pluriennale al fine di garantire l’attuazione degli obiettivi si-stemici.

PROVINCIA DI SONDRIOSistema museale della Valchiavenna, Istituti aderenti: Museo

dello Scalpellino – Novate Mezzola, Museo di Samolaco – Samo-laco, Museo Scavi di Piuro – Piuro, Museo del Tesoro e Battistero– Chiavenna, Mu.Vi.S. Museo della Via Spluga & della Val SanGiacomo – Campo Dolcino, Tempietto di S. Fedelino – Sorico(CO), Museo della Valchiavenna – Chiavenna.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.Si raccomanda l’adeguamento del regolamento agli indirizzi

regionali, soprattutto per quanto riguarda i compiti del Coordi-natore di sistema che devono essere meglio definiti.

PROVINCIA DI VARESESiMArch della provincia di Varese, Istituti aderenti: Musei

Civici di Varese, Civico Museo Archeologico di Angera – Angera,Museo Civico Archeologico di Arsago Seprio – Arsago Seprio,Museo Civico di Sesto Calende – Sesto Calende.E riconosciuto come sistema museale locale poiche soddisfa i

requisiti minimi.L’istituzione del sistema e determinata dalla convenzione, sot-

toscritta tra gli istituti museali aderenti che, prevede anche nor-me regolamentari.Si raccomanda l’adozione di un regolamento adeguato agli in-

dirizzi regionali, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazio-ne dei servizi integrati.Si raccomanda inoltre di individuare i responsabili per il servi-

zio integrato di promozione e comunicazione e per il serviziointegrato di documentazione e catalogazione.

Allegato B

QUESTIONI EVIDENZIATE E DIRETTIVEA SEGUITO DEL RICONOSCIMENTO

DEI SISTEMI MUSEALI LOCALI DELLA LOMBARDIAANNO 2009

PremessaCon il riconoscimento dei Sistemi Museali Locali 2009 si con-

clude un lungo processo che si e stato avviato nel 2000 con l’ap-provazione della l.r. n. 1 «Riordino del sistema delle autonomiein Lombardia ai sensi del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferi-mento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Re-gioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15marzo 1997, n. 59)» che introdusse esplicitamente il concetto diSistema Museale Locale.A seguito della l.r. 1/2000 il 14 giugno 2002 la Giunta regionale

approvo la deliberazione n. 7/9393: «L.r. 1/2000 art. 4 comma134, lett. a) – Sviluppo dei Sistemi Museali Locali: approvazionedei criteri per l’assegnazione e l’erogazione dei contributi alleProvince e approvazione degli obiettivi e delle linee guida perl’elaborazione da parte delle Province di studi di fattibilita com-prensivi dell’individuazione di progetti pilota di gestione associa-ta dei servizi», che nell’allegato A definisce il Sistema MusealeLocale «realta istituzionalizzata con coordinamento funzionale eforte interdipendenza fra le componenti anche di diversa naturae condizione giuridica, che si puo configurare come soggetto giu-

ridico distinto e autonomo rispetto agli enti proprietari dei mu-sei».A seguito di questa deliberazione tutte le Province lombarde

costituirono gruppi di lavoro e completarono gli «Studi di fattibi-lita» entro la scadenza prefissata del giugno 2003.Dal 2002 ad oggi si sono costituiti in Regione Lombardia ben

22 Sistemi Museali Locali che coinvolgono oltre 200 istituti mu-seali.Lo sviluppo dei Sistemi Museali Locali e strettamente collega-

to al processo di riconoscimento dei musei e delle raccolte mu-seali e infatti si e rivelato uno strumento utile ed efficace perconsentire agli istituti non riconosciuti di raggiungere i requisitiminimi e di valorizzare al meglio le specificita e le attivita gia inessere.Sulla base anche delle indicazioni provenienti dai sistemi mu-

seali stessi la Giunta ha approvato la d.g.r. n. 8/8509 «Determina-zioni in merito al riconoscimento dei Sistemi Museali Locali inLombardia – Attivazione del monitoraggio dei musei e delle rac-colte museali riconosciuti». Con questo provvedimento la Giuntaha definito i criteri e le modalita per il riconoscimento dei Siste-mi Museali Locali al fine di normalizzare, per la prima volta inItalia, entita di recente formazione e per rafforzare l’azione re-gionale di sviluppo della sussidiarieta in materia di istituti cultu-rali.I criteri prevedono 6 requisiti minimi che i Sistemi Museali

Locali devono possedere per ottenere il riconoscimento.

Requisito minimo 1 – Atto istitutivoIl sistema museale deve essere istituito formalmente.La costituzione del Sistema museale deve avvenire attraverso

la formalizzazione di un atto istitutivo e di un regolamento, adopera di:• Province;• Comunita montane;• Consorzi di Enti locali;• Sistemi bibliotecari;• Comuni;• Fondazioni;• Associazioni;• Enti ecclesiastici e altri soggetti privati senza scopo di lucro.Possono partecipare ai sistemi museali musei e raccolte mu-

seali, riconosciuti e non riconosciuti dalla Regione Lombardiapubblici e privati. Possono inoltre aderire al sistema museale an-che altri istituti e luoghi della cultura, purche coerenti con lamissione e gli scopi del sistema stesso.I sistemi museali possono sviluppare attivita anche con altri

istituti culturali tramite accordi o convenzioni.Nel caso in cui il sistema museale venga istituito da un Ente

locale, l’atto istitutivo deve essere approvato con apposita delibe-razione.Se il sistema museale viene istituito da una Associazione, da

una Fondazione, da un Ente ecclesiastico o altro soggetto privatosenza scopo di lucro, l’atto costitutivo deve essere approvato dalrelativo organo deliberativo.L’atto istitutivo deve individuare un sistema composto da al-

meno tre musei e/o raccolte museali dei quali almeno un istitutoriconosciuto.

Requisito minimo 2 – RegolamentoTutti i Sistemi Museali Locali devono essere dotati di regola-

mento scritto.Il regolamento deve individuare, tra l’altro:• la missione, l’identita e le finalita del Sistema Museale Lo-

cale;• le modalita di partecipazione, anche finanziaria, degli ade-

renti;• l’assetto finanziario;• la figura del Coordinatore;• il personale, anche su base volontaria, adeguatamente quali-

ficato;• i servizi e le attivita integrate da svolgere;• il Comitato Tecnico-Scientifico che deve comprendere i di-

rettori e/o i conservatori degli Istituti riconosciuti aderential Sistema Museale Locale;

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• le modalita di adesione al sistema da parte di altri istituti,oltre a quelli promotori, coerenti con la missione e gli scopidel sistema stesso.

Requisito minimo 3 – Sede istituzionaleIl sistema museale deve avere la proprieta o la disponibilita di

una sede istituzionale.

Requisito minimo 4 – DenominazioneIl sistema museale deve dotarsi di una denominazione che lo

contraddistingua e lo individui univocamente, eventualmente ac-compagnata da un logotipo.

Requisito minimo 5 – PersonaleIl sistema museale deve incaricare formalmente un Coordina-

tore, in possesso di un curriculum vitæ et studiorum adeguato ecoerente con l’incarico stesso.

Requisito minimo 6 – ServiziIl sistema museale deve garantire una programmazione su

base triennale e devono essere presenti almeno i seguenti servizi:• servizio integrato di promozione e comunicazione, con sito

web dedicato;• servizio integrato di fruizione (orari, card, prenotazioni, ...);• servizio educativo integrato;• servizio integrato di documentazione e catalogazione.Deve essere individuato un responsabile per ogni servizio, con

adeguata professionalita.

Monitoraggio, sospensione e revoca del riconoscimentoIl riconoscimento dei sistemi museali sara sottoposto a verifica

triennale, attraverso il questionario di autovalutazione.Qualora un sistema museale riconosciuto, a seguito del moni-

toraggio, non garantisca uno o piu requisiti minimi, sara invitatodal Dirigente competente a provvedere entro un congruo termi-ne. In difetto, si procedera alla sospensione del riconoscimentoregionale per un periodo di 6 mesi.Trascorso infruttuosamente tale termine, la Giunta regionale

procedera alla revoca del riconoscimento stesso.

Le domande di riconoscimentoEntro la scadenza del 31 luglio 2009, sono pervenute 17 do-

mande di riconoscimento, distribuite su dieci Province lom-barde:• 3 in Provincia di Bergamo;• 4 in Provincia di Brescia;• 1 in Provincia di Como;• 2 in Provincia di Cremona;• 2 in Provincia di Lecco;• 1 in Provincia di Lodi;• 1 in Provincia di Mantova;• 1 in Provincia di Pavia;• 1 in Provincia di Sondrio;• 1 in Provincia di Varese.Le uniche Province che non hanno presentato domanda di ri-

conoscimento sono state quella di Milano e la Provincia di Mon-za e Brianza, peraltro di recente istituzione.Le 17 domande pervenute rappresentano 14 Sistemi Museali

Locali «territoriali» e 3 Sistemi Museali Locali «tematici».Dei 17 sistemi museali che hanno presentato domanda di rico-

noscimento 14 sono strati costituiti con deliberazioni di Giuntacomunale o provinciale o assemblea di Comunita Montana e sol-tanto 3 con atti privati (scrittura privata, documento di intesa oconvenzione).

Fase istruttoriaLa fase istruttoria e stata iniziata subito dopo il ricevimento

degli atti nei primi giorni di agosto.Sono state chieste integrazioni documentali e sono stati effet-

tuati a sorteggio tre sopralluoghi (presso il «Sistema MusealeMontichiari musei» di Montichiari, il «Sistema Museale dellaValle Trompia» di Gardone Val Trompia e presso il Sistema Mu-seale «Arte, cultura, storia fra Serio e Oglio» di Soncino).

Il questionario di autovalutazioneIl questionario di autovalutazione e stato approvato con d.d.s.

n. 4021 del 24 aprile 2009 «Riconoscimento regionale dei Sistemi

Museali Locali in Lombardia – Modalita‘ e termine di presenta-zione delle domande di riconoscimento – Anno 2009».Il questionario di autovalutazione si e rivelato strumento ido-

neo di approfondimento e presa di coscienza delle tematiche ri-guardanti il proprio Sistema Museale Locale da parte dei singoliistituti.La raccolta delle domande attraverso il sistema informatico si

e dimostrata, inoltre, un mezzo valido per il monitoraggio delterritorio lombardo, perche permette di prendere atto di una se-rie di realta gia esistenti sul territorio e di avviare la creazione diuna banca dati che sara utile sia per lo studio e la ricerca, sia perla promozione e la comunicazione dei Sistemi Museali Locali.Una valutazione complessiva sui questionari compilati e perve-

nuti ha evidenziato la necessita di approfondire alcuni quesitiproposti, per una piu puntuale e matura risposta da parte deiSistemi Museali Locali e una corretta dimostrazione di possessodei requisiti minimi.In conseguenza di cio, si procedera a un approfondimento del

questionario, ai fini del secondo riconoscimento.Le questioni evidenziateUna delle problematiche emerse in fase di istruttoria e relativa

alla durata del Sistema Museale Locale.Su 17 sistemi museali circa un terzo presentano una data di

scadenza, alcuni molto prossima (il Sistema Museale della ValleTrompia scadra il 31 dicembre 2009, il SiMArch – Sistema Mu-seale dei Musei Archeologici di Varese decadra nell’ottobre 2010,il Sistema Provinciale dei Musei e dei Beni Culturali Mantovaninel 2011 ed entrambi i sistemi della Provincia di Lecco – SistemaMuseale Locale della Provincia di Lecco e Sistema Museale Ur-bano Lecchese – Si.M.U.L. – scadranno nel 2013).Per il prossimo riconoscimento e necessario definire meglio il

requisito relativo alla durata del sistema museale stesso che nondovrebbe avere una scadenza, al fine di evitare di approvare unriconoscimento «a termine».Sono state rilevate anche carenze per quanto attiene l’assetto

finanziario dei sistemi museali stessi.Sono soltanto quattro i sistemi museali che hanno previsto un

capitolo di bilancio autonomo e che presentano una reale auto-nomia finanziaria, mentre tutte le altre realta hanno capitoli dibilancio collegati a quelli dell’ente sovraordinato (Provincia, Co-mune e Comunita Montana).In questa prima fase di organizzazione strutturale si sono rile-

vate carenze per quanto attiene la richiesta programmazione subase triennale in quanto i sistemi fino ad ora hanno provvedutoa predisporre progetti prevalentemente su base annuale.Lo strumento del riconoscimento permettera quindi un effica-

ce rafforzamento strutturale dei sistemi stessi.RaccomandazioniIl processo di riconoscimento e un processo continuo di mi-

glioramento della qualita e, quindi, per ogni singola domandadi riconoscimento, Regione Lombardia ha impartito ai SistemiMuseali Locali specifiche raccomandazioni, riguardanti il singo-lo progetto di sistema.Il rispetto delle raccomandazioni dovra essere documentato,

dal Sistema Museale Locale riconosciuto, entro sei mesi dallaapprovazione della deliberazione di riconoscimento.Si ribadisce che i requisiti minimi sono finalizzati a garantire

stabilita e continuita al Sistema Museale Locale e pertanto, incaso di mancanza del rispetto di uno o piu requisiti minimi, siprocedera alla sospensione del riconoscimento regionale per unperiodo di 6 mesi, e, successivamente, nel caso in cui il sistemamuseale non provvedesse a sanare la carenza dei requisiti mini-mi, si provvedera a revocare il riconoscimento stesso.Prospettive per il processo di riconoscimentoVisto che i Sistemi Museali Locali rappresentano importanti

strumenti per la valorizzazione del territorio, anche in funzionedel prossimo EXPO 2015, e opportuno che nella nuova legislatu-ra vengano individuati ulteriori requisiti che garantiscano un ef-fettivo valore aggiunto dei sistemi rispetto alla gestione dei mu-sei.[BUR20100114] [4.3.1]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10890Programma straordinario di interventi per l’attuazione delladirettiva «Nitrati»

LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. 5 dicembre 2008 n. 31 «Testo unico delle leggi re-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 36 –

gionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale»che al titolo II «Interventi nel settore rurale, silvo-pastorale, a-groalimentare e della pesca» ne definisce le attivita e la regola-mentazione;Visto in particolare quanto previsto al Capo II «Sostegno e svi-

luppo del sistema produttivo primario», art. 6, comma 1, lettered) ed e) e comma 2;Visto il Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del

6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibilicon il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 delTrattato (regolamento generale di esenzione per categoria);Visto il Regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione del

15 dicembre 2006 «relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 delTrattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie impreseattive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica delRegolamento (CE) n. 70/2001»;Richiamate:– la d.g.r. 8 agosto 2003, n. 14019 «L.r. 7 febbraio 2000, n. 7,

art. 4, comma 1, lett. e) Approvazione dei criteri riguardanti so-stegno per l’attuazione di programmi intesi a produrre energiada fonti rinnovabili»;– la d.g.r. 16 dicembre 2004, n. 19861 «Rideterminazione dei

criteri riguardanti “Azioni incentivanti l’attuazione di program-mi intesi a produrre energia da fonti rinnovabili approvati cond.g.r. n. 14019 dell’8 agosto 2003”», esecutiva ai sensi del Regola-mento (CE) n. 1/2004 della Commissione Europea relativo all’ap-plicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Statoa favore delle piccole e medie imprese attive nel settore dellaproduzione, trasformazione e commercializzazione dei prodottiagricoli;– la d.g.r. 11 ottobre 2006, n. 3297 «Nuove aree vulnerabili ai

sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazione e individua-zione»;– la d.g.r. 27 dicembre 2006, n. 3908 «Programma pilota d’a-

zione regionale di investimento per produzioni agroenergetichee per il contenimento del carico di azoto nelle zone vulnerabilinel rispetto della d.g.r. n. 3439/2006 (art. 8, l.r. n. 7/2000);– la d.g.r. 6 agosto 2008, n. 7950 «Programma d’azione regio-

nale di investimento per produzioni agroenergetiche e per il con-tenimento del carico di azoto nel rispetto della d.g.r. 21 novem-bre 2007, n. 5868;– la d.g.r. 21 novembre 2007, n. 5868 «Integrazione con modi-

fica al programma di azione per la tutela e risanamento delleacque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricolaper le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. 152/2006,art. 92, e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri enorme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 17149/1996, approva-ti con d.g.r. n. 5215 del 2 agosto 2007»;Vista la decisione della Commissione Europea ENVI/A/02

n. 2006/2163, con la quale viene disposta l’archiviazione dellaprocedura di infrazione nei confronti, tra le altre, della RegioneLombardia circa la insufficiente designazione di zone vulnerabi-li, ai sensi della direttiva 91/676/CEE;Considerato che, con la suddetta decisione, la Commissione

Europea considera valido, tra l’altro, il programma d’azione a-dottato con la citata d.g.r. 5868/2007;Riferito dal dirigente proponente che:– e opportuno prevedere un Programma straordinario Nitrati

per sostenere il conseguimento delle finalita di corretta gestionedegli effluenti di allevamento cosı come prevista dalla citatad.g.r. n. 5868/2007;– l’attivazione del suddetto Programma consente di prevedere

una migliore sostenibilita ambientale delle attivita agricole ezootecniche, tramite:

a) l’attivazione di tecniche gestionali e sistemi idonei a limi-tare l’impatto ambientale ed in particolare il contenimentodel carico d’azoto e delle emissioni climalteranti prodotteda effluenti zootecnici sull’intero territorio regionale;

b) una valorizzazione e una piu efficiente gestione degli ef-fluenti di allevamento, ai fini di una loro utilizzazione a-gronomica;

c) una omogenea e funzionale diffusione sull’intero territoriodi impianti per una filiera agroenergetica ambientalmentesostenibile;

– il mercato propone tecnologie innovative applicabili agli im-

pianti di produzione di biogas da effluenti zootecnici per unavalorizzazione a fini fertilizzanti del contenuto di azoto presentenel digestato, ovvero un possibile abbattimento supplementare;Dato atto che il dirigente proponente riferisce inoltre che:• le finalita del Programma sono state illustrate, nelle linee

fondamentali presso il Gruppo di lavoro «Programmazione e va-lutazione dei progetti sulle energie rinnovabili di origine agrico-la» – costituito con decreto n. 3520 del 9 aprile 2009 – nella sedu-ta del 13 luglio 2009;• e stata data comunicazione degli indirizzi della presente ini-

ziativa nell’ambito del Tavolo tecnico per le politiche agricoleregionali (seduta del 22 settembre 2009) e del Tavolo istituziona-le (seduta del 30 settembre 2009);Preso atto che:• per supportare l’attuazione di quanto previsto dalla d.g.r. 21

novembre 2007, n. 5868, si rende necessario prevedere il «Pro-gramma straordinario Nitrati», come da allegato al presenteprovvedimento composto da n. 10 pagine, che costituisce parteintegrante della presente deliberazione;• per l’attivazione del citato Programma regionale, ai sensi

dell’art. 6 della legge regionale 5 dicembre 2008 n. 31, sono di-sponibili C 5.000.000,00 che trovano copertura finanziaria perC 3.000.000,00 sul capitolo 3.7.3.3.39.7383 del bilancio di previ-sione 2010 e per C 2.000.000,00 sul capitolo 3.7.3.3.39.7383 delbilancio di previsione 2011, oltre a eventuali risorse finanziarieche dovessero essere rese disponibili con la stessa finalizzazionenel corso dei suddetti esercizi finanziari;Ritenuto di dare attuazione agli aiuti di cui alla presente deli-

berazione solo a seguito della conclusione favorevole della proce-dura di cui all’articolo 20 del Regolamento (CE) n. 1857/2006 edall’art. 9 del Regolamento (CE) n. 800/2008;Ritenuto pertanto di proporre l’approvazione del «Programma

straordinario Nitrati», come da allegato al presente provvedi-mento composto da n. 10 pagine, al fine di incentivare le aziendeagricole localizzate sia nelle zone vulnerabili sia nelle zone nonvulnerabili all’adozione di sistemi idonei a prevenire l’inquina-mento e limitare l’impatto ambientale, favorendo in particolareuna corretta valorizzazione e, ove del caso, il contenimento delcarico d’azoto prodotto da effluenti zootecnici nonche l’incenti-vazione del suo impiego a fini energetici in impianti che utilizza-no prodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i sotto-prodotti;Ad unanimita di voti espressi nelle forme di legge

DeliberaPer le motivazioni espresse in premessa1. di approvare il «Programma straordinario Nitrati», allegato

quale parte integrante al presente atto e composto di n. 10 pa-gine;2. di trasmettere alla Commissione Europea, ai sensi dell’art.

20, comma 1, del Reg. (CE) n. 1857/2006 e dell’art. 9 del Reg.(CE) n. 800/2008, la sintesi delle informazioni relative alle misu-re di aiuto di cui alla presente deliberazione, ai fini della pubbli-cazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea;3. di dare atto che all’apertura dei termini di presentazione

delle domande per la concessione degli incentivi previsti nel pro-gramma di intervento di cui al punto 1), nonche alla definizionedel modello di domanda e delle modalita tecniche attuative delprogramma di intervento di cui al punto 1), e dei conseguentiprovvedimenti di impegno e di spesa, provvede il Dirigente del-l’Unita Organizzativa proponente con proprio atto, sulla basedelle effettive disponibilita a bilancio;4. di subordinare l’attuazione della presente delibera alla con-

clusione favorevole della procedura di cui all’art. 20 del Reg. (CE)n. 1857/2006 e dell’art. 9 del Reg. (CE) n. 800/2008;5. di dare atto che risultano disponibili C 5.000.000,00 che

trovano copertura finanziaria per C 3.000.000,00 sul capitolo3.7.3.3.39.7383 del bilancio di previsione 2010 e perC 2.000.000,00 sul capitolo 3.7.3.3.39.7383 del bilancio di previ-sione 2011, oltre a eventuali risorse finanziarie che dovessero es-sere rese disponibili con la stessa finalizzazione nel corso deisuddetti esercizi finanziari;6. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino

Ufficiale della Regione Lombardia.Il segretario: Pilloni

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AllegatoPROGRAMMA STRAORDINARIO NITRATI

PremessaLa Regione Lombardia, in base alle competenze attribuite alle

Regioni dallo Stato, intende incentivare l’attuazione di investi-menti intesi a produrre energia da fonti rinnovabili derivanti daprodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i sottopro-dotti, ai sensi della l.r. 5 dicembre 2008 n. 31, nelle parti relativealle azioni riguardanti gli investimenti finalizzati al migliora-mento tecnologico, al contenimento dei costi di produzione, allaprotezione dell’ambiente, all’efficienza e al risparmio energetico,alla produzione di energia da fonti rinnovabili, all’introduzionedi pratiche agricole innovative, al miglioramento della qualitadi prodotto e di processo, all’introduzione di sistemi di gestioneambientale nel settore agricolo, al miglioramento delle condizio-ni igienico-sanitarie degli allevamenti.Con la programmazione di detti investimenti si intende conte-

stualmente perseguire anche una corretta gestione degli effluentidi allevamento e delle attivita zootecniche, al fine di promuoverenelle aziende agricole l’adozione di buone pratiche compatibilicon la sostenibilita ambientale.In particolare si vuole promuovere l’attivazione di tecniche ge-

stionali e di sistemi idonei a limitare l’impatto ambientale me-diante il contenimento del carico d’azoto e delle emissioni cli-malteranti prodotte da effluenti zootecnici sull’intero territorioregionale, anche attraverso una loro maggiore valorizzazione, aifini di una migliore utilizzazione agronomica.Gli interventi previsti e i connessi investimenti risultano fina-

lizzati – contestualmente e in parallelo – ad un complessivo mi-glioramento della sostenibilita ambientale delle attivita agricole(miglioramento della qualita dell’aria, miglioramento dello statodei suoli, prevenzione delle emissioni di ammoniaca, PM10 e gasclimalteranti in atmosfera, prevenzione delle molestie olfattive,prevenzione e miglioramento degli aspetti sanitari e di salutepubblica legati alla gestione degli effluenti di allevamento).La Regione Lombardia, in attuazione del d.lgs. n. 152/2006, di

recepimento della direttiva 91/676 CEE e con riferimento alladeliberazione n. 5868 del 21 novembre 2007, relativa all’adozionedel programma d’azione per la tutela e risanamento delle acquedall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola, intendeattivare un «Programma straordinario Nitrati», prevedendo in-terventi per il contenimento del carico d’azoto prodotto e perl’ammodernamento delle strutture di stoccaggio, privilegiando,per quanto riguarda la gestione delle deiezioni, la connessa rea-lizzazione di impianti agroenergetici.

1. FinalitaCon il presente Programma, in attuazione della citata l.r. 5

dicembre 2008 n. 31 e della d.g.r. n. 5868 del 21 novembre 2007si intendono sostenere le azioni intese a produrre energia da fon-ti rinnovabili con particolare riferimento agli impianti aziendali,interaziendali e consortili per la produzione di agroenergie daeffluenti di allevamento. A tal fine vengono valorizzati gli inter-venti che, nel contesto di produzione e efficienza energetica, mi-gliorino la gestione degli effluenti di allevamento e la sostenibili-ta ambientale delle attivita agricole e zootecniche.Sotto il profilo ambientale, il processo di digestione anaerobica

degli effluenti di allevamento migliora altamente, negli aspettiqualitativi, le loro possibilita di impiego a fini agronomici rispet-to al refluo tal quale, ampliando di molto l’efficacia fertilizzantee le modalita di utilizzazione (es. distribuzione anche in copertu-ra). In parallelo tale processo permette anche di perseguire varie importanti obiettivi ambientali (produzione di energia da fontirinnovabili, qualita dell’aria, qualita delle acque, qualita dei suo-li, tutela e prevenzione in tema di sicurezza sanitaria, prevenzio-ne delle molestie olfattive), fattori ormai imprescindibili per unaagricoltura moderna e intensiva. Questi ultimi aspetti sono anco-ra piu significativi se si considera il contesto fortemente «antro-pico» in cui il settore primario si trova ad operare in Lombardia.Sono altresı possibili, particolarmente in situazioni caratteriz-

zate da un elevato rapporto tra effluenti prodotti e terreni dispo-nibili per l’utilizzazione agronomica, soluzioni che prevedanoprevalentemente la valorizzazione del contenuto energetico dellematrici e/o la delocalizzazione della frazione organica.Le tipologie di intervento riguardano la realizzazione di im-

pianti di valorizzazione agroenergetica nelle aziende agricole oin loro connessione contestualmente a interventi per il conteni-

mento dell’apporto di azoto e sostanze nutrienti di origine agri-cola e/o la valorizzazione dell’utilizzazione agronomica degli ef-fluenti di allevamento.

2. BeneficiariPossono presentare la domanda:2.1 le imprese agricole individuali;2.2 le societa agricole;2.3 le societa agricole cooperative;2.4 le imprese agricole associate;2.5 le societa di capitali operanti nel settore delle agroenergie

controllate per almeno il 51% da uno o piu soggetti indica-ti ai punti 2.1, 2.2, 2.3 e 2.4;

2.6 le associazioni temporanee di impresa (ATI) in cui l’impre-sa mandataria sia un’impresa agricola, costituita in unadelle forme indicate ai punti 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 e 2.5;

2.7 i Consorzi di Bonifica;2.8 i Comuni.I soggetti di cui al punto 2.6 – associazioni temporanee di im-

presa (ATI) – devono conservare una durata coincidente con l’e-secuzione dell’opera per la quale e stata costituita l’associazionee hanno l’obbligo di mantenere il vincolo associativo sino al com-pleto adempimento degli impegni previsti dal Programma.I soggetti di cui ai punti 2.7 e 2.8 potranno presentare doman-

da solo per la tipologia di intervento di cui al punto 3) del para-grafo 3.1.

3. Tipologie di interventoRealizzazione di impianti di valorizzazione agroenergetica de-

gli effluenti di allevamento unitamente a impianti integrativi perla riduzione dell’azoto e/o la loro valorizzazione ai fini dell’utiliz-zazione agronomica.

3.1 Gli aiuti vengono concessi per le seguenti tipologie di in-tervento:

1) impianti agroenergetici aziendali in abbinamento a impian-ti per la valorizzazione/contenimento dell’azoto che com-prendano la copertura degli stoccaggi;

2) impianti agroenergetici realizzati in forma associata in ab-binamento a impianti per la valorizzazione/contenimentodell’azoto che comprendano la copertura degli stoccaggi;

3) impianti per la gestione comprensoriale degli effluenti diallevamento: impianti agroenergetici in abbinamento a im-pianti per la valorizzazione/contenimento dell’azoto, e com-presa la copertura degli stoccaggi, che prevedono la gestio-ne degli effluenti a livello territoriale;

4) integrazione di impianti agroenergetici esistenti: potenzia-mento impianto, copertura di stoccaggi, realizzazione diimpianti per la valorizzazione/contenimento dell’azoto;

5) impianti energetici a fonti rinnovabili e/o impianti per lavalorizzazione/contenimento dell’azoto, funzionali al rag-giungimento di obiettivi di sostenibilita ambientale delle at-tivita zootecniche.

Nel progetto di investimento e ammissibile a contributo l’insie-me delle opere e impianti per la realizzazione di strutture di pro-duzione ed utilizzazione di energia rinnovabile, anche di tiposemplificato, comprensive delle strutture di stoccaggio dei liqua-mi e/o di altre opere accessorie per la movimentazione degli ef-fluenti e l’uso efficiente dell’energia, unitamente alla realizzazio-ne di strutture integrative per la riduzione dell’azoto e/o la suavalorizzazione ai fini dell’utilizzazione agronomica.In connessione con gli impianti di cui ai precedenti punti 1, 2,

3, 4 e nell’ambito del progetto di investimento, sono ammissibilia finanziamento le macchine e le attrezzature per la distribuzio-ne degli effluenti di allevamento a fini di utilizzazione agronomi-ca che assicurano una elevata efficienza fertilizzante e una eleva-ta sostenibilita ambientale.Nel caso di interventi comprensoriali di cui al precedente pun-

to 3) il progetto deve essere supportato da un formale accordosottoscritto tra i soggetti conferenti di cui ai punti 2.1, 2.2, 2.3 eil soggetto proponente l’intervento stesso.In presenza di ammissibilita al finanziamento regionale tale

accordo deve trasformarsi in contratto definitivo tra le parti, didurata almeno pari al completo adempimento degli impegni pre-visti dal Programma.

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3.2 EsclusioniSono escluse dal finanziamento le spese per:1. acquisto terreni e fabbricati;2. acquisto di impianti, macchine ed attrezzature, anche infor-

matiche usate e/o non direttamente connesse agli interventiammissibili;

3. opere di manutenzione ordinaria;4. interventi immateriali non collegati a investimenti mate-

riali;5. investimenti di semplice sostituzione che non migliorano in

alcun modo la situazione della produzione energetica azien-dale da fonti rinnovabili e la sostenibilita ambientale delleattivita agricole e zootecniche.

4. Entita delle spese ammissibili e del contributo

Importi minimi e massimiL’importo minimo dei costi ammissibili a contributo e pari aC 100.000,00.L’importo massimo dei costi ammissibili a contributo e pari a:C 4 milioni per gli investimenti di cui ai punti 1), 4) e 5) delparagrafo 3.1; C 7 milioni per gli investimenti di cui al punto 2)del paragrafo 3.1.La misura di aiuto e soggetta alle disposizioni previste dal Reg.

(CE) n. 800/2008 («Regolamento generale di esenzione per cate-goria») e in particolare alle condizioni specificate al paragrafo4.1.1, con una intensita di aiuto pari al:• 20% dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;• 10% dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.Sono ammissibili i costi per gli investimenti materiali e imma-

teriali, ai sensi dell’art. 15 («Aiuti agli investimenti e all’occupa-zione in favore delle PMI») del suddetto regolamento.Nel caso di interventi comprensoriali di cui al punto 3) del

paragrafo 3.1, in alternativa all’applicazione delle percentualisuddette di cui all’art. 15 del Regolamento (CE) n. 800/2008, perla sola parte di produzione di energia da fonti rinnovabili potran-no trovare applicazione le previsioni dell’art. 23 («Aiuti agli inve-stimenti per la tutela dell’ambiente per promuovere la produzio-ne di energia da fonti rinnovabili») del regolamento medesimo,con una intensita di aiuto pari al 45% dei costi ammissibili. Taleintensita di aiuto puo essere aumentata di 20 punti percentualiper gli aiuti concessi a piccole imprese e di 10 punti percentualiper gli aiuti concessi alle medie imprese.In questo caso sono ammissibili i costi che corrispondono ai

sovraccosti sostenuti dal beneficiario rispetto ai costi connessi auna centrale elettrica tradizionale o a un sistema di riscaldamen-to tradizionale di pari capacita in termini di produzione effettivadi energia.I costi ammissibili sono calcolati secondo le modalita di cui al

paragrafo 3 dello stesso art. 23.Per le tipologie di intervento non rientranti nel campo di appli-

cazione del Reg. (CE) n. 800/2008, in quanto aiuti a favore diattivita connesse alla produzione primaria, di trasformazione ecommercializzazione di prodotti agricoli, la concessione degliaiuti e soggetta alle disposizioni previste dal Reg. (CE)n. 1857/2006 («Aiuti di Stato a favore delle piccole e medie im-prese nella produzione di prodotti agricoli»), ai sensi dell’art. 4(«Investimenti nelle aziende agricole»), e in particolare alle con-dizioni specificate al paragrafo 4.1.2, con una intensita di aiutopari al 40% dei costi ammissibili.Le spese ammissibili comprendono: la costruzione, l’acquisi-

zione o il miglioramento di beni immobili; l’acquisto (o il leasingcon patto di acquisto) di macchine e attrezzature, compresi iprogrammi informatici (fino ad un massimo del loro valore dimercato); le spese generali collegate alle spese suddette.Tali disposizioni sono applicate alle seguenti tipologie di inter-

vento:– strutture di stoccaggio dei liquami, comprensive delle coper-

ture, non finalizzate alla produzione energetica;– impianti per la valorizzazione/contenimento dell’azoto;– opere accessorie per la movimentazione degli effluenti;– macchine e attrezzature per la distribuzione degli effluenti

di allevamento a fini di utilizzazione agronomica che assicu-rano una elevata efficienza fertilizzante e una elevata soste-nibilita ambientale.

Ai sensi del Reg. (CE) n. 1857/2006 l’importo globale degli aiuticoncessi per queste tipologie a una singola impresa non puo su-perare 400.000,00 euro erogati su un qualsiasi periodo di tre e-sercizi o 500.000,00 euro se l’azienda si trova in una zona svan-taggiata o nelle zone di cui all’art. 36, lettera a), punti i), ii) e iii),del Regolamento (CE) n. 1698/2005, designate dagli Stati mem-bri in conformita degli articoli 50 e 94 dello stesso regolamento.

4.1 Normativa aiuti di Stato

4.1.1 Regolamento generale di esenzione per categoriaSi riportano di seguito le condizioni che devono essere rispet-

tate nell’attuazione di misure di aiuto esentate ai sensi del Reg.(CE) n. 800/08 (G.U. L 214 del 9 agosto 2008) per poter essereconsiderate compatibili con il mercato comune ai sensi dell’art.87, paragrafo 3:– gli aiuti siano trasparenti, e cioe sia possibile calcolare con

precisione l’equivalente sovvenzione lordo preliminarmentesenza procedere ad una valutazione dei rischi, ai sensi del-l’art. 5 del Reg. (CE) n. 800/2008; nel caso delle garanziesono da considerarsi trasparenti se la metodologia utilizzataai fini del calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo e stataapprovata previa notifica alla Commissione nel quadro del-l’applicazione del presente regolamento o del Regolamento(CE) n. 1628/2006 e la metodologia approvata si riferisce e-splicitamente al tipo di garanzie e al tipo di operazioni sotte-se in questione, oppure se il beneficiario e una piccola e me-dia impresa e l’equivalente sovvenzione lordo e stato calcola-to in base ai premi «esenti» di cui alla comunicazione dellaCommissione sull’applicazione degli artt. 87 e 88 del Tratta-to CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie;

– gli aiuti non siano concessi ad attivita connesse all’esporta-zione, o aiuti condizionati all’impiego di prodotti interni ri-spetto ai prodotti d’importazione;

– gli aiuti non siano concessi nei settori della:• pesca ed acquacoltura;• produzione primaria di prodotti agricoli;• trasformazione e commercializzazione dei prodotti agri-

coli, se l’importo dell’aiuto e fissato in base al prezzo o alquantitativo di tali prodotti acquistati da produttori pri-mari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, ose l’aiuto e subordinato al fatto di venire parzialmente ointeramente trasferito a produttori primari;

– gli aiuti non siano concessi a favore di un’impresa destinata-ria di un ordine di recupero pendente a seguito di una prece-dente decisione della Commissione che dichiara un aiuto il-legale e incompatibile con il mercato comune;

– gli aiuti non siano concessi alle imprese in difficolta: per lePMI ai sensi di quanto stabilito dall’art. 1, paragrafo 7 delReg. (CE) n. 800/2008;

– l’intensita di aiuto sia calcolata al lordo di qualsiasi impostao altro onere, indipendentemente dal fatto che si tratti dirisorse locali, regionali, nazionali o comunitarie;

– se concesso in forma diversa da una sovvenzione, l’importodell’aiuto corrisponda all’equivalente sovvenzione lordo;

– gli aiuti siano concessi per attivita intraprese e servizi rice-vuti dopo l’istituzione e la pubblicazione del regime di aiutoe dopo che e stata correttamente presentata una domandadi aiuto;

– i costi ammissibili devono essere accompagnati da prove do-cumentarie chiare e suddivise per voci;

– l’importo dell’aiuto non superi i 7,5 Meuro/impresa/progettodi investimento, sia per gli aiuti agli investimenti e all’occu-pazione in favore delle PMI che per quelli per la tutela am-bientale;

– gli aiuti hanno un effetto di incentivazione: per le PMI se,prima dell’avvio dei lavori relativi al progetto o all’attivita, ilbeneficiario ha presentato domanda di aiuto allo Statomembro interessato; per le grandi imprese se, oltre a quantoriportato per le PMI, vi sia un aumento significativo, per ef-fetto dell’aiuto, delle dimensioni o della portata del progettoo dell’attivita, ovvero dell’importo totale speso dal beneficia-rio per il progetto o l’attivita ovvero che vi sia una riduzionesignificativa dei tempi per il completamento del progetto odell’attivita;

– in relazione alla possibilita di cumulo:• gli aiuti possono essere cumulati con qualsiasi altro aiuto

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esentato ai sensi del medesimo regolamento purche talimisure di aiuto riguardino differenti costi ammissibili in-dividuabili;

• gli aiuti non possono essere cumulati con altri aiuti esen-tati in virtu del regolamento medesimo o con gli aiutid’importanza minore (de minimis) (Reg. (CE)n. 1998/2006) ovvero con altri finanziamenti della Comu-nita, relativamente agli stessi costi ammissibili (coinciden-ti in parte o integralmente), se sono superate le soglie diintensita o d’importo specificate in precedenza;

• l’intensita di aiuto e ridotta del 50% nel caso in cui il bene-ficiario ha ricevuto capitale di rischio ai sensi dell’art. 29del Regolamento (CE) n. 800/08, nei primi 3 anni dal pri-mo investimento di capitale di rischio (tale riduzione epari al massimo all’importo totale del capitale di rischioricevuto);

• gli aiuti non possono essere concessi a coloro che hannoricevuto, nei primi 3 anni dalla concessione, aiuti a favoredi nuove imprese innovative;

– gli attivi immateriali sono costi ammissibili se: utilizzati e-sclusivamente nell’impresa beneficiaria, considerati ammor-tizzabili, acquistati da terzi a condizioni di mercato (inassenza di esercizio di controllo tra acquirente e venditore),figurare all’attivo dell’impresa da almeno 3 anni;

– i dati dettagliati relativi agli aiuti esentati e contenenti tuttele informazioni necessarie per verificare il rispetto delle sud-dette condizioni devono essere conservati per dieci anni, eforniti alla Commissione Europea se richiesti (1); cosı comeuna relazione annuale sull’applicazione di questi aiuti.

4.1.2 Regolamento degli aiuti a favore delle piccole e medie impre-se attive nella produzione di prodotti agricoli

Si riportano di seguito le condizioni che devono essere rispet-tate nell’attuazione di misure di aiuto esentate ai sensi del Reg.(CE) n. 1857/06 (G.U. L 358 del 16 dicembre 2006) per poter es-sere considerate compatibili con il mercato comune ai sensi del-l’art. 87, paragrafo 3:– gli aiuti siano trasparenti, e cioe sia possibile calcolare con

precisione l’equivalente sovvenzione lordo come percentualedella spesa ammissibile ex-ante senza dover effettuare unavalutazione di rischio; nel caso delle garanzie sono da consi-derarsi trasparenti se il metodo utilizzato per calcolare l’in-tensita dell’aiuto corrispondente alla garanzia statale e statoaccettato dalla Commissione prima dell’attuazione della mi-sura e previa notifica effettuata in seguito all’adozione delpresente regolamento;

– gli aiuti non siano concessi ad attivita connesse all’esporta-zione, o aiuti condizionati all’impiego di prodotti interni ri-spetto ai prodotti d’importazione;

– l’intensita di aiuto sia calcolata al lordo di qualsiasi impostadiretta, indipendentemente dal fatto che si tratti di risorselocali, regionali, nazionali o comunitarie;

– gli aiuti siano concessi a PMI attive nel settore della produ-zione primaria di prodotti agricoli;

– gli aiuti non siano concessi in relazione alle spese per latrasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;

– gli aiuti non siano concessi alle imprese in difficolta;– gli aiuti siano concessi per investimenti che perseguano o-

biettivi quali la riduzione dei costi di produzione, il miglio-ramento e la riconversione della produzione, il migliora-mento della qualita, la tutela e miglioramento dell’ambientenaturale o delle condizioni di igiene o del benessere deglianimali;

– gli aiuti non siano concessi contravvenendo ai divieti o allerestrizioni stabiliti nei regolamenti del Consiglio che istitui-scono organizzazioni comuni di mercato, anche se tali divie-ti o restrizioni interessino solo il sostegno comunitario;

– gli aiuti non siano limitati a specifici prodotti agricoli e de-vono pertanto essere aperti a tutti i settori dell’agricoltura,a meno di esclusioni per motivi di sovraccapacita o mancan-za di sbocchi di mercato;

– gli aiuti non siano concessi per l’acquisto di diritti di produ-zione, animali e piante annuali; l’impianto di piante annuali;i drenaggi gli impianti e le opere per l’irrigazione (a menoche tali interventi permettano di ridurre di almeno il 25%il precedente consumo di acqua); i semplici investimenti di

sostituzione; la fabbricazione di prodotti di imitazione o disostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari. L’acqui-sto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia e concessocon un costo non superiore al 10% delle spese ammissibilidell’investimento;

– gli aiuti siano concessi per attivita intraprese e servizi rice-vuti dopo l’istituzione e la pubblicazione del regime di aiuto,sia stata correttamente presentata una domanda di aiuto equesta sia stata accettata con modalita tali da obbligare l’au-torita competente ad accordare l’aiuto, indicando chiara-mente l’importo da erogare o le modalita di calcolo dellostesso (accettazione da parte delle autorita competenti e pos-sibile solo se il bilancio disponibile per l’aiuto o il regime diaiuto non e esaurito);

– in relazione alla possibilita di cumulo:• gli aiuti non possono essere cumulati con altri aiuti di Sta-

to di cui all’art. 87 paragrafo 1 del Trattato ne con i contri-buti finanziari degli Stati, inclusi quelli di cui all’art. 88paragrafo 1 del Reg. (CE) n. 1698/2005, ne con altri contri-buti finanziari della Comunita, relativamente agli stessicosti ammissibili, se sono superate le soglie di intensitaspecificate dal Reg. (CE) n. 1857/06;

• gli aiuti non possono essere cumultati con aiuti de mini-mis nel settore dell’agricoltura ai sensi del Reg. (CE)n. 1535/2007, relativamente agli stessi costi ammissibili oallo stesso progetto di investimento, se sono superate lesoglie di intensita specificate dal Reg. (CE) n. 1857/06;

– i costi relativi al contratto di leasing diversi da quelli citatial paragrafo 4, quali tasse, margini del locatore, interessi,costi di rifinanziamento, spese generali, oneri assicurativiecc. non costituiscono spese ammissibili;

– i dati dettagliati relativi agli aiuti esentati e contenenti tuttele informazioni necessarie per verificare il rispetto delle sud-dette condizioni (in particolare la qualifica di PMI) devonoessere conservati per dieci anni, e forniti alla CommissioneEuropea se richiesti; cosı come una relazione annuale sul-l’applicazione di questi aiuti.

5. Caratteristiche e modalita dell’aiuto finanziario

5.1 Forme di aiutoL’aiuto viene concesso nella forma di un concorso nel paga-

mento degli interessi e/o nel concorso al pagamento del costo diuna eventuale garanzia.Nel caso del concorso sugli interessi, l’aiuto non puo eccedere

i 5 punti percentuali del tasso praticato per il finanziamento. Ladurata del finanziamento e compresa da un minimo di 7 anni aun massimo di 15 anni.Nel caso di concorso sul costo della garanzia, l’aiuto non puo

eccedere il 6% dell’importo garantito.Nel caso i beneficiari siano i Comuni o i Consorzi di Bonifica,

l’aiuto puo essere concesso nella forma di contributo in contocapitale.Complessivamente il valore dell’aiuto non puo superare i limiti

individuati al paragrafo 4.

5.1.1 GaranzieI finanziamenti previsti dal presente Programma possono esse-

re assistiti da garanzie fornite dal sistema regionale delle garan-zie o operate dal Fondo di garanzia ISMEA.Le modalita di intervento della regione e le procedure di con-

cessione delle garanzie sono convenzionalmente definite tra leparti coinvolte e interessate.

6. Condizioni di ammissibilita al sostegno

6.1 PrerequisitiIl sostegno agli investimenti e concesso ai beneficiari di cui al

punto 2 che, al momento della domanda, garantiscono le seguen-ti condizioni:1. Capacita professionale dell’imprenditore. Nel caso di giovani

imprenditori, l’impresa agricola che effettua l’investimentodeve essere diretta o rappresentata legalmente da soggetti

(1) In particolare le informazioni sulla qualifica di PMI per qualsiasiimpresa ammessa a ricevere aiuti o maggiorazioni in virtu di tale quali-fica, le informazioni relative all’effetto di incentivazione dell’aiuto e leinformazioni che permettono di stabilire l’importo preciso dei costi am-missibili.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 40 –

che abbiano adeguata capacita professionale in conformitaa quanto stabilito dalle disposizioni attuative della misura112 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013.

2. Rispetto delle normative in materia di ambiente e sicurezzaed igiene dei lavoratori. Devono essere rispettate le normecomunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia di am-biente, igiene e sicurezza dei lavoratori, comprovandonel’osservanza tramite autocertificazione.

3. Giovani imprenditori agricoli. I giovani imprenditori (etacompresa tra i 18 anni compiuti ed i 40 anni non compiuti)che presentano domanda possono raggiungere il requisitodi cui al precedente punto 1. entro 3 anni a decorrere dalprimo insediamento.

7. Priorita

7.1 Criteri per l’attribuzione delle prioritaLa formulazione della graduatoria dei punteggi di priorita e

desunta sulla base della scheda A riepilogativa (allegata al pre-sente programma) per area di valutazione inerenti la qualita delprogetto, le caratteristiche soggettive del richiedente e la zoniz-zazione.

7.2 Scheda per l’attribuzione dei punteggi di selezioneL’istruttoria dei punteggi di selezione consente l’attribuzione

di massimo 60 punti per progetto.Per consentire l’istruttoria e richiesta la compilazione della

scheda A (scheda per l’attribuzione dei punteggi) allegata alladomanda.I criteri per l’attribuzione dei suddetti punteggi sono raggrup-

pati per area di valutazione cosı contraddistinte:– qualita del progetto: la buona qualita del progetto costituisce

il fattore chiave per la validita di realizzazione e gestionedell’investimento e degli impianti, nonche per la loro soste-nibilita ambientale. L’area di valutazione consente di pro-muovere i progetti che meglio rispondono a tali requisiti. Ilpunteggio attribuito deriva dalla somma dei punteggi otteni-bili: fino ad un massimo di 40 punti;

– caratteristiche soggettive del richiedente: il punteggio attri-buito deriva dalla somma dei punteggi ottenibili: fino ad unmassimo di 10 punti;

– zonizzazione: l’area di valutazione riconosce le priorita lega-te alla specifica localizzazione dell’intervento. Il punteggioattribuito deriva dalla somma dei punteggi ottenibili: fino adun massimo di 10 punti.

8. Suddivisione delle risorse finanziarieLa Direzione Generale Agricoltura, entro 30 giorni dalla defi-

nizione delle graduatorie provinciali e comunque compatibil-mente con le dotazioni di bilancio, definisce la quota di risorseassegnata alle domande ammissibili di ciascuna Provincia.Nel caso in cui la dotazione finanziaria risulti inferiore al fab-

bisogno complessivo, ad ogni Provincia saranno assegnate le ri-sorse spettanti su base proporzionale.Per la tipologia di intervento di cui al punto 3) del paragrafo

3.1, l’istruttoria sara effettuata dagli uffici provinciali congiunta-mente con il competente ufficio della Direzione Agricoltura e lagraduatoria sara unica a livello regionale e separata rispetto allegraduatorie provinciali.Per l’attuazione degli interventi di cui al punto 3) del paragrafo

3.1, si potra ricorrere anche a procedure di programmazione ne-goziata sulla base delle relative vigenti disposizioni.

9. Periodo di validita delle domandeLe domande istruite positivamente, ma non finanziate, man-

tengono validita per un periodo pari a 18 mesi a partire dalladata di adozione del provvedimento regionale di assegnazionedelle risorse come indicato al precedente paragrafo 8.Le Province provvederanno all’ammissione a finanziamento

delle domande residue ammesse e non finanziate con le sommederivanti da economie e/o rinunce sulle assegnazioni di cui alprecedente paragrafo 8.

10. Limiti, divieti, ammissibilitaL’intervento e ammesso solo per i beneficiari di cui al paragra-

fo 2 e finalizzato ad assicurare la sostenibilita economica e am-bientale degli investimenti aziendali, nonche a migliorare la qua-lita della vita e della salute dei cittadini.Gli interventi di cui al paragrafo 3 devono essere dimensionati

in base alla capacita produttiva del richiedente al momento dellapresentazione della domanda.Per le tipologie di investimento che beneficiano di aiuti conces-

si ai sensi del Reg. (CE) n. 800/2008, i beneficiari possono inizia-re i lavori anche anteriormente al ricevimento della comunica-zione di finanziamento del progetto. In tal caso l’amministrazio-ne e sollevata da qualsiasi obbligo nei riguardi del beneficiarioqualora il progetto non fosse finanziato (in modo parziale o to-tale).E ammessa l’esecuzione di lavori in economia, chiaramente

identificabili nel preventivo di spesa, nel limite del 20% dell’im-porto dei lavori per opere. Per la verifica di congruita degli im-porti, per i lavori effettuati in economia, si fa riferimento al prez-zario CCIAA della Provincia di competenza, applicando un ab-battimento forfettario fino al 25%. Qualora la CCIAA pubblichiil prezzario piu volte all’anno, si fa riferimento al primo pubbli-cato nel corso dell’anno.Gli interventi devono essere conclusi entro il termine di diciot-

to mesi dalla data di concessione dei contributi, pena la revocadel contributo. E ammessa, previa richiesta del beneficiario, unasola proroga di sei mesi, opportunamente motivata.Sono fatti salvi i motivi di forza maggiore non dipendenti dalla

volonta dei soggetti beneficiari.E ammessa la realizzazione di interventi integrativi a impianti

agro-energetici esistenti, nel rispetto delle premesse e delle fina-lita di cui al paragrafo 1.

11. ZonizzazioneIl programma e applicabile nelle aree vulnerabili e nelle aree

non vulnerabili di cui alla d.g.r. n. 3297 dell’11 ottobre 2006«Nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri didesignazione e individuazione».

SCHEDA ASCHEDA PER L’ATTRIBUZIONEDEI PUNTEGGI DI SELEZIONE

PUNTEGGIOAREA DI VALUTAZIONE MASSIMOIntroduzione di soluzioni che ridu-cono l’impatto ambientale degli ef-fluenti di allevamento e prevedono 10la riduzione/valorizzazione delcontenuto di azoto e di altre so-stanze nutritive

Consumi elettrici degli impianti 10Qualita del progetto

Rendimento energetico degli im-(max punti 40) 6pianti

Cantierabilita del progetto 5

Quantita di effluenti impiegati 7

Progetto che determina un au-mento dei posti di lavoro (almeno 21 ULU in piu)Impresa agricola condotta da gio-Caratteristiche soggettive 4vani imprenditori agricolidel richiedente

(max punti 10) Imprese associate e cooperative 6Impresa situata in zona vulnerabi-le o con almeno il 50% della su-perficie agricola impiegata per uti- 6

Zonizzazione lizzazione agronomica ricadente(max punti 10) in zona vulnerabile

Impresa situata in zona A (aree 4urbane)

[BUR20100115] [4.3.1]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10892Modifica degli Allegati 1, 2 e 3 della d.g.r. n. 8/5868 del 21novembre 2007 «Integrazione con modifica al programmad’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inqui-namento causato da nitrati di origine agricola per le aziendelocalizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 ed.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e nor-me tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, appro-vati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007»

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

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• la Direttiva 91/676/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocatodai nitrati provenienti da fonti agricole;• il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambien-

tale»;• il d.m. 7 aprile 2006 «Criteri e norme tecniche generali per

la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli ef-fluenti di allevamento, di cui all’art. 38 del d.lgs. 11 maggio 1999,n. 152»;• la d.g.r. 11 ottobre 2006 n. 8/3297 avente ad oggetto: «Nuove

aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazio-ne ed individuazione»;• la d.g.r. n. 8/5868 del 21 novembre 2007 «Integrazione con

modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delleacque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricolaper le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006,art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri enorme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, appro-vati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007;Preso atto della difficolta in cui versa il comparto agricolo, in

particolar modo il settore zootecnico, per il quale i maggiori costie gli investimenti, cui si aggiungono oneri amministrativi e buro-cratici non indifferenti, che si rendono necessari per l’adegua-mento alla normativa rischiano di incidere negativamente sullacompetitivita del settore, gia messo a dura prova dalla perduran-te e grave stagnazione dei prezzi dei prodotti agricoli e dalla crisieconomica e finanziaria mondiale;Preso atto di quanto proposto dal Dirigente della U.O. «Inter-

venti per la competitivita e l’innovazione tecnologica delle azien-de» in ordine alla necessita di integrare gli Allegati 1, 2 e 3 dellad.g.r. n. 8/5868 del 21 novembre 2007, al fine di meglio adeguarlia quanto disposto dal d.m. 7 aprile 2006;Considerata la necessita di uniformare sull’intero territorio re-

gionale i tempi di adeguamento degli interventi strutturali adopera delle aziende agro-zootecniche;Considerata la norma nazionale che consente di prevedere il

completamento degli interventi strutturali entro i cinque anni diapplicazione del programma d’azione,Considerata l’opportunita di equiparare i programmi d’azione

tra le regioni del bacino padano, veneto, friulano piu volte espli-citata negli incontri interregionali dedicati all’attuazione della di-rettiva nitrati;Considerato quanto esplicitato nelle note alla parte A «Tabelle

analitiche» dell’Allegato 3 che, qualora venga giustificato da rela-zioni tecnico-scientifiche e manuali delle regioni, e possibile uti-lizzare dati e valori diversi da quelli proposti dal d.m. 7 aprile2006;Ad unanimita dei voti espressi nelle forme di legge;

DeliberaRecepite le premesse:1. di modificare e integrare gli Allegati 1, 2 e 3 della d.g.r.

n. 5868 del 21 novembre 2007, cosı come riportato nell’allegatoA) composto da n. 4 pagine, parte integrante e sostanziale delpresente atto;2. di pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombar-

dia il presente atto.Il segretario: Pilloni

——— • ———

ALLEGATO A

1. di adeguare integrando l’allegato 1 della d.g.r. n. 8/5868 del21 novembre 2007 come segue:a) All’art. 3 definizioni alla lettera:

(ff) «impresa agricola localizzata in zona vulnerabile: im-presa i cui terreni in uso sono localizzati per piu del 50%in zona vulnerabile.» viene modificato come segue: «alfine di identificare a che tipo di comunicazione l’azienda esoggetta si specifica che l’impresa e considerata in zonavulnerabile qualora i terreni che utilizza a fini agronomicisono localizzati per piu del 50% in zona vulnerabile, inassenza di utilizzazione agronomica di terreni, l’impresa econsiderata in zona vulnerabile qualora la prevalenza dellestrutture sia localizzata in zona vulnerabile»;

b) All’art. 3 definizioni dopo la lettera kk) vengono aggiuntele seguenti lettere:

(ll) «centro aziendale: intendesi per centro aziendale il co-mune dove c’e la prevalenza delle strutture o in assenzadove c’e la prevalenza dei terreni»;(mm) «modifica sostanziale: per modifica sostanziale si in-tendono modifiche riguardanti le caratteristiche, quantitae tipologia degli effluenti zootecnici e delle acque reflue.La modifica riferita alle caratteristiche e alla quantita vaconsiderata sostanziale solo qualora comporti il passaggioin classe dimensionale diversa. Per quanto riguarda la ti-pologia la modifica e considerata sostanziale quando laspecie prevalente allevata cambia rispetto a quanto dichia-rato nella comunicazione»;(nn) «modifica non sostanziale: intendesi modifica non so-stanziale qualsiasi modifica che non comporti variazionedi classe dimensionale o tipologia di effluenti di alleva-mento. Le modifiche non sostanziali dovranno essere pun-tualmente aggiornate»;

c) All’art. 14 dosi di applicazione comma 3: ... il quantitativodi tutti i fertilizzanti e ammendanti organici di derivazionenon zootecnica non deve in ogni caso superare un apportodi 340 kg di azoto per ettaro e per anno inteso come mediaaziendale viene modificato come segue: il quantitativo ditutti i fertilizzanti e degli ammendanti organici di deriva-zione non zootecnica non deve in ogni caso superare unapporto di 340 kg di azoto per ettaro e per anno intesocome media aziendale;

d) All’art. 15 trasporto: (omissis) per aziende non soggette atali adempimenti amministrativi dovranno conservare inazienda autodichiarazione di movimentazione dei proprieffluenti; qualora il trasporto sia affidato a terzi, il titolaredell’attivita di trasporto deve tenere un registro di carico escarico contenente (omissis) viene modificato come se-gue: Le aziende non soggette a tali adempimenti ammini-strativi dovranno conservare, presso il centro aziendale,autodichiarazione di movimentazione degli effluenti. Qua-lora il trasporto sia affidato a terzi, il titolare dell’attivitadi trasporto deve tenere un registro di carico e scarico con-tenente ...;

e) All’art. 22 norme relative alla gestione della fertilizza-zione e delle altre pratiche agronomiche effettuate nel-le aziende non zootecniche alla fine del primo capoversoviene aggiunto: «... o attraverso idoneo documento atto acomprovare la cessione/acquisizione dell’effluente»;

f) All’art. 23 criteri generali: «La comunicazione da partedell’Impresa agricola, con centro aziendale localizzato inzona vulnerabile, deve essere inoltrata all’amministrazionecomunale dove ha sede il centro aziendale mediante laprocedura predisposta dalla Regione Lombardia e conser-vata presso l’azienda su supporto cartaceo» viene modifi-cato come segue: «la comunicazione da parte dell’impre-sa localizzata in zona vulnerabile deve essere inoltrata al-l’amministrazione comunale dove insiste il centro azienda-le mediante la procedura predisposta dalla Regione Lom-bardia e conservata presso l’azienda su supporto carta-ceo»;

g) All’art. 24 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca dell’effluente di allevamento comma 2: «le aziende dicui sopra... omissis...» viene sostituito come segue: «leaziende devono completare gli adeguamenti, strutturali enon, previsti dalla norma entro il 31 dicembre 2010»;

h) All’art. 25 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca da parte delle aziende zootecniche: «le aziende di cuial presente articolo che utilizzano dosi di fertilizzante concontenuto...» viene sostituito come segue: «le aziende dicui al presente articolo che utilizzano dosi di fertilizzantediverso dagli e.a. con contenuto...»;

i) All’art. 25 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca da parte delle aziende zootecniche Prospetto n. 2: ob-blighi di comunicazione in funzione del quantitativo d’usodi azoto... viene sostituito come segue: obblighi di comu-nicazione in funzione del quantitativo d’uso di azoto diprovenienza diversa dagli e.a...;

j) All’art. 26 procedure comma 2: «la comunicazione ha vali-dita 5 anni fatte salve eventuali modifiche riguardanti latipologia, la quantita e le caratteristiche degli effluenti edelle acque reflue, nonche i terreni utilizzati agronomica-mente» viene sostituito come segue: «il POA/POAS havalidita di 5 anni fatte salve eventuali modifiche che se non

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sostanziali comportano aggiornamento degli stessi, e se so-stanziali comportano la ripresentazione del POA/POAS»;

k) All’art. 26 procedure dopo il comma 3 si aggiunge: «Conprovvedimento del Direttore Generale Agricoltura potran-no essere fissate eventuali modifiche alle scadenze per lapresentazione della comunicazione o aggiornamenti dellastessa»;

l) All’art. 27 piano di monitoraggio comma 1 punto 1 «Lafase di monitoraggio viene effettuata dal gestore dell’im-pianto o da altri dallo stesso incaricati; la fase di controllo,invece e gestita dagli organi pubblici competenti» vienecosı sostituito: «al fine di monitorare lo stato di applica-zione della comunicazione l’azienda e tenuta alla predispo-sizione di un piano di monitoraggio, sottoscritto dal legalerappresentante dell’azienda»;

m) All’art. 27 piano di monitoraggio comma 2 dopo «... cartatecnica regionale 1:10.000...» viene aggiunto «... o altro i-doneo documento cartografico...»;

2. di adeguare integrando l’allegato 2 della d.g.r. n. 8/5868 del21 novembre 2007 come segue:a) All’art. 3 definizioni alla lettera:

(ff) impresa agricola localizzata in zona vulnerabile: im-presa i cui terreni in uso sono localizzati per piu del 50%in zona vulnerabile. Viene modificato come segue: al finedi identificare a che tipo di comunicazione l’azienda e sog-getta si specifica che l’impresa e considerata in zona vulne-rabile qualora i terreni che utilizza a fini agronomici sonolocalizzati per piu del 50% in zona vulnerabile, in assenzadi utilizzazione agronomica di terreni, l’impresa e conside-rata in zona vulnerabile qualora la prevalenza delle strut-ture sia localizzata in zona vulnerabile;

b) All’art. 3 definizioni dopo la lettera kk) vengono aggiuntele seguenti lettere:(ll) centro aziendale: intendesi per centro aziendale dovec’e la prevalenza delle strutture o in assenza dove c’e laprevalenza dei terreni;(mm) modifica sostanziale: per modifica sostanziale si in-tendono modifiche riguardanti le caratteristiche, quantitae tipologia degli effluenti zootecnici e delle acque reflue.La modifica riferita alle caratteristiche e alla quantita vaconsiderata sostanziale solo qualora comporti il passaggioin classe dimensionale diversa. Per quanto riguarda la ti-pologia la modifica e considerata sostanziale quando laspecie prevalente allevata cambia rispetto a quanto dichia-rato nella comunicazione;(nn) modifica non sostanziale: intendesi modifica non so-stanziale qualsiasi modifica che non comporti variazionedi classe dimensionale o tipologia di effluenti di alleva-mento. Le modifiche non sostanziali dovranno essere pun-tualmente aggiornate;

c) All’art. 15 trasporto: (omissis) per aziende non soggette atali adempimenti amministrativi dovranno conservare inazienda autodichiarazione di movimentazione dei proprieffluenti qualora il trasporto sia affidato a terzi, il titolaredell’attivita di trasporto deve tenere un registro di carico escarico contenente (omissis) viene modificato come se-gue: Le aziende non soggette a tali adempimenti ammini-strativi dovranno conservare, presso il centro aziendale,autodichiarazione di movimentazione degli effluenti. Qua-lora il trasporto sia affidato a terzi, il titolare dell’attivitadi trasporto deve tenere un registro di carico e scarico con-tenente: ........................................;

d) All’art. 19 divieti di utilizzazione dei fanghi: Fermo re-stando quanto previsto dalla d.g.r. 30 dicembre 2003n. 7/15944, l’utilizzazione agronomica dei fanghi derivantida trattamenti di depurazione di cui al d.lgs. n. 99 del 1992e di norma vietata dal primo dicembre a fine febbraio. Perle modalita applicative del presente divieto si applicaquanto disposto ai commi 1 e 2 dell’art. 26 del d.m. 7 aprile2006 viene modificato come segue: Fermo restandoquanto previsto dalla d.g.r. 30 dicembre 2003 n. 7/15944,l’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da tratta-menti di depurazione di cui al d.lgs. n. 99 del 1992 e dinorma vietata dal primo novembre a fine febbraio.

e) All’art. 22 norme relative alla gestione della fertilizza-zione e delle altre pratiche agronomiche effettuate nel-le aziende non zootecniche viene modificato come se-

gue: al fine di contribuire ..... attraverso idoneo documentoatto a comprovare la cessione/acquisizione dell’effluente.L’azienda zootecnica puo cedere i propri e.a. comprovan-done la cessione attraverso idoneo documento;

n) All’art. 35 criteri generali: «La comunicazione da partedell’Impresa agricola, con centro aziendale localizzato inzona non vulnerabile, deve essere inoltrata all’amministra-zione comunale dove ha sede il centro aziendale mediantela procedura predisposta dalla Regione Lombardia e con-servata presso l’azienda su supporto cartaceo». Viene mo-dificato come segue: «la comunicazione da parte dell’im-presa localizzata in zona non vulnerabile deve essere inol-trata all’amministrazione comunale dove insiste il centroaziendale mediante la procedura predisposta dalla Regio-ne Lombardia e conservata presso l’azienda su supportocartaceo»;

o) All’art. 36 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca dell’effluente di allevamento: comma 2 «le aziende dicui sopra... omissis...» viene sostituito come segue: «leaziende devono completare gli adeguamenti, strutturali enon, previsti dalla norma entro il 31 dicembre 2010»;

f) All’art. 36 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca degli effluenti di allevamento prospetto n. 1 colonna«tipologia di comunicazione» quinta riga: la tipologia dicomunicazione prevista e il programma operativo azienda-le e piano di utilizzazione agronomica semplificato POA +PUAS;

g) All’art. 37 comunicazione per l’utilizzazione agronomi-ca da parte delle aziende zootecniche: «le aziende di cuial presente articolo che utilizzano dosi di fertilizzante concontenuto...» viene sostituito come segue «le aziende dicui al presente articolo che utilizzano dosi di fertilizzantediverso dagli e.a con contenuto...»;

p) All’art. 41 piano di monitoraggio comma 1 punto 1 «Lafase di monitoraggio viene effettuata dal gestore dell’im-pianto o da altri dallo stesso incaricati; la fase di controllo,invece e gestita dagli organi pubblici competenti» vienecosı sostituito: «al fine di monitorare lo stato di applica-zione della comunicazione l’azienda e tenuta alla predispo-sizione di un piano di monitoraggio, sottoscritto dal legalerappresentante dell’azienda»;

3. di adeguare integrando l’allegato 3 della d.g.r. n. 8/5868 del21 novembre 2007 come segue: PARTE A) Tabelle analitiche,dopo il secondo capoverso viene aggiunto: «l’azienda puo utiliz-zare i valori definiti ed approvati da altre regioni. Tali riferimentidovranno essere esplicitamente indicati in un’apposita dichiara-zione sottoscritta dal legale rappresentante».

[BUR20100116] [4.6.4]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10896Sostegno alle imprese turistiche nella perdurante situazionedi crisi economica – Utilizzo delle risorse residue sul «Fondocontributi in conto abbattimento interessi» di cui alla l.r.36/88

LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. 27 giugno 1988, n. 36 «Incentivi per il potenzia-

mento, l’ammodernamento e la qualificazione delle strutture edinfrastrutture turistiche in Lombardia» finalizzata a favorire losviluppo delle attivita di interesse turistico nonche la riqualifica-zione delle strutture ricettive;Visto il Titolo IV della predetta legge che prevede la concessio-

ne di contributi in conto capitale per l’abbattimento degli inte-ressi per la realizzazione di opere finalizzate alla costruzione,all’ammodernamento, al potenziamento ed alla qualificazionedelle strutture ricettive;Richiamati gli artt. 14, 15 e 19 del Titolo IV della legge che

rispettivamente prevedono, il primo la costituzione di appositoFondo regionale per la concessione di detti contributi, costituitosulla base di risorse statali trasferite; il secondo la stipula di Con-venzioni tra Regione Lombardia ed Istituti di Credito e tra Regio-ne Lombardia e Finlombarda S.p.A. per l’utilizzo e la gestionedel Fondo regionale; il terzo l’assegnazione a Finlombarda S.p.A.delle risorse costituenti il predetto Fondo regionale in relazionealla concessione di contributi a favore di singoli beneficiari;Richiamato, inoltre, il comma 3 dell’art. 14 di cui sopra che

prevede l’approvazione di criteri inerenti le modalita di valuta-zione delle domande e di concessione di contributi in conto capi-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 43 –

tale per l’abbattimento degli interessi, a fronte delle risorse affe-renti il Fondo regionale istituito presso Finlombarda S.p.A.;Preso atto che i sopra richiamati criteri, approvati con succes-

sivi atti in base alle scadenze previste, sono stati da ultimo con-fermati con d.c.r. n. VII/914 del 18 novembre 2003 fino all’entra-ta in vigore di nuova normativa in materia di turismo;Dato atto che, per l’applicazione di detti criteri, si e proceduto

all’affidamento di incarico a Finlombarda S.p.A. per la gestionedelle attivita tecnico-economiche connesse alla legge, nonchealla stipula di Convenzioni con Istituiti di Credito inerenti le con-dizioni per la concessione di mutui agevolati;Riscontrato che la validita degli atti di cui al punto precedente,

ed in particolare dello schema di Convenzione tra Regione Lom-bardia, Finlombarda S.p.A. ed Istituti di Credito di cui alla d.g.r.n. 7/17642 del 21 maggio 2004, e scaduta alla data del 30 giugno2007;Constatato, peraltro, che agli atti della competente Direzione

Regionale risultano depositate n. 51 domande di contributo, dicui n. 44 domande inoltrate successivamente alla data del 30 giu-gno 2007, stante la vigenza della l.r. 36/88 e dei relativi criteriattuativi, e n. 7 domande pervenute entro l’anzidetto termine masospese per carenza di documentazione;Rilevato che le imprese del comparto ricettivo, nonostante l’at-

tuale fase di congiuntura economica sfavorevole, dimostrano lavolonta di adeguare le proprie strutture per meglio risponderealla crescente domanda di qualita dei servizi al turista e di accre-scere la competitivita del settore;Richiamati gli interventi messi in atto da parte di Regione

Lombardia a favore delle imprese per far fronte alla contingentesituazione di crisi economica ed, in particolare, le iniziative pre-sentate dal Presidente, nell’ambito del cosiddetto pacchetto anti-crisi, al tavolo con le Parti Sociali del Patto per lo Sviluppo nellaseduta del 28 ottobre 2008;Riscontrato che, a fronte di una recente verifica circa lo stato

di realizzazione degli interventi finanziati dalla data di costitu-zione del Fondo regionale di cui alla legge in argomento, Finlom-barda S.p.A. ha fornito, con nota del 9 ottobre 2009, il rendicontofinanziario del Fondo dal quale si e riscontrata una disponibilitadi risorse complessivamente pari ad C 6.294.975,88 derivante,per C 4.867.570,15 da rinunce ed economie per minori pagamen-ti e per C 1.427.405,73 da mancata realizzazione degli interventifinanziati;Valutata l’opportunita che le risorse afferenti a detto Fondo

regionale, in quanto derivanti da trasferimenti statali, mantenga-no l’originaria destinazione per «Contributi statali in capitale sul-l’ammontare attualizzato degli interessi relativi a finanziamenticoncessi a soggetti privati anche diversi dai proprietari, per l’am-modernamento, il potenziamento e la qualificazione delle strut-ture ed infrastrutture turistiche»;Rilevata, pertanto, l’opportunita di provvedere alla messa a di-

sposizione delle predette risorse per il cofinanziamento degli in-terventi, risultati ammissibili, di cui alle predette domande, ap-plicando per omogeneita di trattamento i criteri per l’assegnazio-ne dei contributi ex Titolo IV della l.r. 36/88 di cui alla d.c.r.n. VII/914 del 18 novembre 2003;Ritenuto, inoltre, ai fini dell’espletamento dell’istruttoria tecni-

co-economico-finanziaria delle domande in argomento, di doverautorizzare la riattivazione della convenzione tra Regione Lom-bardia, Finlombarda S.p.A. e Istituti di Credito, secondo lo sche-ma di cui alla d.g.r. n. 7/17642 del 21 maggio 2004, come integra-to dai successivi provvedimenti intervenuti;Dato atto che il presente provvedimento ha valenza di proroga

straordinaria ed e assunto esclusivamente, nell’ambito degli in-terventi di Regione Lombardia a favore delle imprese per farfronte alla contingente situazione di crisi economica, per la de-finizione delle procedure di cofinanziamento delle domande exl.r. 36/88 come sopra specificate e non costituisce presuppostoper ulteriori interventi ai sensi della legge regionale in argo-mento;Valutato che successivamente all’attuazione del presente prov-

vedimento la legge regionale in argomento potra essere opportu-namente modificata ed integrata in linea con i principi fissatidalla l.r. 1/2007 «Strumenti di competitivita per le imprese e ilterritorio della Lombardia»;Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali

in materia di organizzazione e personale», nonche i provvedi-menti organizzativi dell’VIII legislatura;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge,

Delibera1. di disporre, per le motivazioni indicate in premessa, l’utiliz-

zo delle risorse attualmente disponibili ed eventualmente deri-vanti da ulteriori risparmi, di cui al Fondo regionale per la con-cessione di contributi in conto capitale per l’abbattimento degliinteressi ex Titolo IV della l.r. 36/88 in essere presso FinlombardaS.p.A., al fine del cofinanziamento delle domande pervenute enon evase alla data di adozione del presente provvedimento;2. di autorizzare, ai fini dell’espletamento dell’istruttoria tecni-

co-economico-finanziaria delle domande di cui al punto prece-dente, la riattivazione della convenzione tra Regione Lombardia,Finlombarda S.p.A. e Istituti di Credito, secondo lo schema dicui alla d.g.r. n. 7/17642 del 21 maggio 2004, come integrato daisuccessivi provvedimenti intervenuti;3. di demandare a successivi atti dirigenziali la sottoscrizione

delle convenzioni tra Regione Lombardia, Finlombarda S.p.A. egli Istituti di Credito interessati dalle domande in argomento,redatte secondo lo schema suddetto, nonche l’affidamento del-l’incarico a Finlombarda S.p.A. per l’espletamento dell’istruttoriadi competenza ai fini dell’erogazione dei contributi a favore deisingoli beneficiari a valere sul Fondo regionale ex Titolo IV dellal.r. 36/88;4. di disporre, per le motivazioni indicate in premessa, che e

sospesa, a far tempo dal trentesimo (30º) giorno successivo alladata di pubblicazione del presente provvedimento, la presenta-zione di richieste di contributi secondo le procedure attualmentevigenti ai sensi del Titolo IV della l.r. 36/88 e che di tale determi-nazione dovra essere dato immediato avviso tramite comunica-zione da pubblicare sul sito regionale www.regione.lombardia.it;5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Il segretario: Pilloni

[BUR20100117] [4.6.4]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10898Determinazioni in merito all’aggiornamento del Programmadi Sviluppo Turistico «Riviera del Garda» (art. 4, comma 5,l.r. n. 15/2007)

LA GIUNTA REGIONALEVisto il «Programma regionale di sviluppo della VIII legislatu-

ra» ed in particolare il capitolo 3.4 riguardante il «turismo» cheindividua i sistemi turistici quali strumenti idonei ad attivare econsolidare i processi di sviluppo della cooperazione locale trapubblico e privato per la formazione di prodotti turistici orienta-ti alla valorizzazione integrata delle risorse;Visto il «Documento di Programmazione Economico Finanzia-

ria Regionale 2009-2011» che orienta l’azione regionale a soste-gno dei partenariati territoriali per lo sviluppo dei «sistemi turi-stici»;Vista la l.r. 16 luglio 2007, n. 15 «Testo unico delle leggi regio-

nali in materia di turismo»;Visto l’obiettivo operativo «3.4.1.3. – Sviluppo del sistema turi-

stico regionale» al quale e connessa l’attivita di riconoscimentodei sistemi turistici e di approvazione dei programmi di sviluppoturistico (PST);Visto l’art. 4, comma 1 della sopra citata legge regionale che

definisce come sistema turistico l’insieme di programmi, progettie servizi orientati allo sviluppo turistico del territorio e all’offertaintegrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche,compresi i prodotti tipici della produzione e dell’enogastronomialocale;Visto l’art. 4, comma 5 della sopra citata legge regionale che

prevede che il riconoscimento di un sistema turistico, d’intesacon la Provincia competente, avvenga con l’approvazione da par-te della Giunta regionale del relativo programma di sviluppo turi-stico;Richiamata la d.g.r. del 20 dicembre 2006 n. 8/3860 «Aggiorna-

mento delle linee di indirizzo per i sistemi turistici e modalita divalutazione della coerenza con gli indirizzi della programmazio-ne regionale»;Dato atto che il punto 1.3b) della sopra citata deliberazione

dispone che i programmi approvati dovranno essere sottoposti anuova valutazione, ogni tre anni dalla loro approvazione, fina-lizzata alla riconferma o revoca da parte della Giunta regionale;Visti la d.g.r. n. 8/5255 del 2 agosto 2007 «Modalita per l’ag-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 44 –

giornamento e la presentazione dei programmi di sviluppo turi-stico, per la valutazione e l’attribuzione del riconoscimento aisistemi turistici» ed il successivo d.d.g. n. 9052 del 6 agosto 2007«Pubblico invito alla presentazione di Programmi di SviluppoTuristico per la valutazione e l’attribuzione del riconoscimentoai sistemi turistici ai sensi dell’art. 4 della l.r. 16 luglio 2007,n. 15»;Vista la d.g.r. del 27 dicembre 2007 n. 8/6420 «Determinazione

della procedura per la Valutazione Ambientale di Piani e Pro-grammi – VAS (art. 4 l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) ed in par-ticolare l’allegato 1i) relativo al modello metodologico, procedu-rale e organizzativo relativo alla Valutazione Ambientale del Pro-gramma di Sviluppo Turistico;Vista la d.g.r. del 30 gennaio 2008, n. 8/6532 «Individuazione

degli ambiti a vocazione e potenzialita turistica (art. 3, comma2, l.r. n. 15/2007)», con la quale e stato individuato, tra gli altri,l’ambito a vocazione turistica denominato «Lago di Garda, ValleSabbia e Lago d’Idro»;Dato atto che con d.g.r. del 15 novembre 2006 n. 3528 era stato

approvato il programma di sviluppo turistico e riconosciuto ilSistema Turistico «Riviera del Garda Bresciano»;Dato atto che in data 21 gennaio 2009 (prot. reg.

n. 1.2009.0000466) l’Agenzia Territoriale per il Turismo Rivieradel Garda, organo operativo per la programmazione turistica in-dividuato dalla Provincia di Brescia, in qualita di soggetto coor-dinatore, ha presentato domanda per l’aggiornamento del pro-gramma di sviluppo turistico «Riviera del Garda»;Dato atto che con deliberazione di Giunta provinciale n. 275

del 12 maggio 2009 la Provincia di Brescia ha avviato il procedi-mento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS);Visti i documenti che costituiscono la proposta di aggiorna-

mento del programma di sviluppo turistico «Riviera del Garda»,completi delle integrazioni apportate nel corso della proceduraVAS, di cui all’allegato 1) costituente parte integrante e sostan-ziale del presente atto;Visto il decreto del Direttore Generale Giovani, Sport, Turismo

e Sicurezza n. 1944 del 27 febbraio 2009, integrato con d.d.g.7505 del 21 luglio 2009, con il quale sono stati nominati i compo-nenti del Nucleo interdirezionale per la valutazione dei program-mi di sviluppo turistico;Preso atto che il Nucleo interdirezionale sopra richiamato ha

provveduto all’esame del programma di sviluppo turistico espri-mendo la valutazione positiva, come da verbale della seduta del25 novembre 2009, allegato a corredo del presente atto;Dato atto che il parere della Provincia di Brescia non e richie-

sto in quanto la stessa e titolare del coordinamento del SistemaTuristico «Riviera del Garda Bresciano», nonche aderente e par-tecipante con propri interventi al programma di sviluppo turi-stico;Viste le deliberazioni della Giunta Provinciale di Brescia n. 590

del 30 novembre 2009 e n. 606 del 4 dicembre 2009 con le qualisono sati approvati, rispettivamente, gli atti conclusivi della pro-cedura VAS e la documentazione relativa al PST in argomento;Rilevato che il programma di sviluppo turistico «Riviera del

Garda» ha individuato quale idea forza «l’osmosi tra costa edentroterra», sviluppando tematiche di interesse comune al terri-torio di riferimento del Sistema Turistico per la definizione diprodotti turistici specifici: mobilita sostenibile, rilevazione deidati statistici, turismo culturale e turismo sportivo;Rilevato, altresı, che gli obiettivi strategici dell’aggiornamento

di detto programma sono:– lo sviluppo di azioni volte al turismo cosı detto di «nicchia»

ed a target emergenti, quali i cicloturisti, nell’ottica del deconge-stionamento degli assi stradali e delle aree costiere,– la valorizzazione dell’entroterra,– la destagionalizzazione del turismo, anche consolidato, con

auspicabile incremento del numero delle presenze nell’arco del-l’intero anno;Considerato che il programma di sviluppo turistico risulta coe-

rente con gli indirizzi della programmazione regionale e che fa-vorisce la sinergia tra le diverse progettualita e gli strumenti diprogrammazione attivati a livello locale con l’obiettivo di creareun’offerta integrata;Richiamato il decreto dirigenziale n. 12283 del 20 novembre

2009 della Direzione Generale Qualita dell’Ambiente, autoritacompetente per la Valutazione di Incidenza sui siti Rete Natura

2000 (VIC), allegato a corredo del presente atto, con il quale siesprime valutazione positiva con obbligo di rispettare, in sede direalizzazione degli interventi contenuti nel programma, specifi-che prescrizioni ed in particolare:– sottoporre a valutazione d’incidenza il progetto cod. 12.06 e

a verifica di assoggettabilita alla valutazione d’incidenza i proget-ti codificati 2.02 – 11.01 – 12.04 – 12.05 – 14.01 e tutti i progettimateriali ricadenti in aree interne o limitrofe ai Siti Natura 2000,di cui il programma non precisa la localizzazione;– nelle aree Siti Natura 2000 e limitrofe, realizzare i lavori in

maniera compatibile con le disposizioni contenute nei relativiPiani di Gestione. In particolare adottare impianti di illumina-zione per il risparmio energetico e la lotta all’inquinamento lumi-noso, prevedere un sistema di regolamentazione nell’uso di mez-zi a motore, evitare i periodi sensibili per la fauna;– prevedere nel piano di monitoraggio indicatori utili a rileva-

re gli effetti prodotti sui Siti Natura 2000 coinvolti nonche sullaqualita delle acque;Preso atto che l’autorita competente per la Valutazione Am-

bientale Strategica – VAS (D.G. Territorio e Urbanistica) con de-creto dirigenziale n. 14142 del 17 dicembre 2009, allegato a cor-redo del presente atto, ha espresso parere motivato positivo conle seguenti specifiche:a) condizioni e prescrizioni inerenti l’utilizzo di materiali, tec-

niche e modalita di esecuzione dei lavori compatibili con la so-stenibilita ambientale, relativamente a:

– ristrutturazioni e nuove edificazioni in contesto rurale, sto-rico o prevalentemente naturale;

– opere da realizzarsi in ambito prevalentemente naturale;– interventi di trasformazione del territorio;– interventi di natura immateriale e di tipo promozionale e

divulgativo-comunicazionale;b) obbligo di attuazione delle misure di mitigazione e/o com-

pensazione degli effetti prodotti sull’ambiente indicate nellascheda di valutazione (Allegato 4 al Rapporto Ambientale) pergli interventi per i quali sono state rilevate criticita, in particolareper quanto riguarda gli interventi n. 13 – (Campione Sailing Vil-lage) e n. 11.6 – (Realizzazione chiosco in spiaggia loc. Corno inComune di Gargnano);c) richiesta di predisposizione e avvio di un monitoraggio an-

nuale dell’attuazione del Programma di Sviluppo Turistico chetenga conto sia degli impatti derivanti dai singoli interventi, chedegli impatti cumulativi generati dal Programma, che si raccordicon il monitoraggio dei PGT dei Comuni interessati e dei PTCPdella Provincia di Brescia. Le informazioni ottenute dovrannoessere messe a disposizione su web e comunicate all’Autoritaprocedente e all’Autorita competente per la VAS del PST;d) invito al completamento dell’analisi di coerenza esterna del

Rapporto ambientale con il confronto con il Piano Territoriale diCoordinamento del Parco Naturale Alto Garda Bresciano (d.c.r.VII/1136 del 15 dicembre 2004);Dato atto che l’attuazione del programma approvato con il pre-

sente provvedimento avverra secondo i disposti della d.g.r. del31 ottobre 2007 n. 8/5754 «Criteri per l’attuazione dei programmidi sviluppo turistico e per l’ammissione al cofinanziamento deiprogetti (art. 4 l.r. 15/2007)» ed, in particolare, attraverso l’appro-vazione dei Piani a regia regionale e dei Progetti Integrati Attua-tivi;Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali

in materia di organizzazione e personale», nonche i provvedi-menti organizzativi dell’ottava legislatura regionale;A voti unanimi espressi nelle forme di legge,

Delibera1. di approvare l’aggiornamento del programma di sviluppo

turistico «Riviera del Garda» di cui all’allegato 1) che costituisceparte integrante e sostanziale della presente deliberazione (omis-sis);2. di dare atto che l’approvazione del programma sopra citato

sostituisce integralmente il programma precedentemente appro-vato con d.g.r. del 15 novembre 2006 n. 3528 e determina la con-ferma del riconoscimento del sistema turistico «Riviera del Gar-da Bresciano» ai sensi dell’art. 4, comma 5 della l.r. 15/2007 «Te-sto unico delle leggi regionali in materia di turismo»;3. di disporre la pubblicazione sul sito regionale www.regio-

ne.lombardia.it dei documenti approvati con il presente provvedi-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 45 –

mento nonche, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della RegioneLombardia.

Il segretario: Pilloni

[BUR20100118] [5.3.5]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10903Piano provinciale di gestione dei rifiuti di Brescia: eserciziodel potere sostitutivo della Regione ex artt. 8, comma 1, l.r.n. 12/07 e 13-bis, comma 2, l.r. n. 26/03

LA GIUNTA REGIONALEVisti:• il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e

compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti loca-li, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59»;• la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle auto-

nomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112(Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Statoalle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I dellalegge 15 marzo 1997, n. 59)»;• la l.r. 12 dicembre 2003 – n. 26 «Disciplina dei servizi locali

di interesse economico generale. Norme in materia di gestionedei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idri-che» e s.m.i.;• la l.r. 12 luglio 2007 – n. 12 «Modifiche alle l.r. 12 dicembre

2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economicogenerale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, diutilizzo del sottosuolo e di risorse idriche) ed altre disposizioniin materia di gestione dei rifiuti», e s.m.i.;Richiamate:• la d.g.r. 7/1011 del 18 maggio 2004 «Atto di Indirizzo in ma-

teria di pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti in at-tuazione della legge regionale 12 dicembre 2003 n. 26, art. 19»;• la d.g.r. n. 8/220 del 27 giugno 2005 – Approvazione del Pro-

gramma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) ai sensi degliartt. 19, 20 e 55 della l.r. 26 del 23 dicembre 2001 e in applicazio-ne delle direttive 75/442/CEE, 91/689/CEE, 94/62/CEE nonchedel rapporto ambientale di valutazione ambientale strategica aisensi della direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e delConsiglio del 27 giugno 2001;• la d.c.r. n. 351 del 13 marzo 2007, recante gli indirizzi gene-

rali per la valutazione di piani e programmi;• la d.g.r. n. 10360 del 21 ottobre 2009 «Modifiche ed integra-

zioni alla d.g.r. 6581/2008 relativa ai criteri per la localizzazionedegli impianti di gestione dei rifiuti urbani e speciali (art. 19,comma 3, l.r. n. 26/2003;);Premesso che, secondo quanto stabilito dall’art. 8 comma 1

della l.r. 12/2007, cosı come modificata dalla l.r. 17/2008, le Pro-vince devono adottare i piani provinciali di cui all’art. 20 dellal.r. 26/2003 nel rispetto dei criteri di localizzazione di cui al com-ma 7 entro il 31 ottobre 2008;Dato atto che:• Regione Lombardia ha inviato alla Provincia di Brescia, in

data 5 dicembre 2008, prot. Q1.2008.0027382, una nota aventead oggetto «Piani provinciali di gestione dei rifiuti. Avvio del pro-cedimento ex art. 13-bis l.r. n. 26/2003 e art. 8 l.r. n. 12/2007»,nella quale si evidenziava che il termine stabilito dalla legge perla trasmissione del piano era scaduto e si prospettava la necessitadi procedere all’avvio dell’iter di commissariamento;• la Provincia di Brescia ha adottato il piano in data 20 gen-

naio 2009 con d.c.p. n. 1, prevedendo il successivo adeguamentodegli elaborati cartografici secondo i criteri di cui alla d.g.r.n. 6581 del 13 febbraio 2008 e lo ha trasmesso alla Giunta regio-nale con nota del 24 febbraio 2008 prot. 4114;• la Provincia di Brescia ha provveduto a trasmettere l’integra-

zione del piano comprensiva della cartografia revisionata in coe-renza con i criteri regionali il 10 giugno 2009, con nota di tra-smissione di cui al prot. provinciale n. 73568;Rilevato che:• la Provincia di Brescia, con prima nota in atti regionali del

18 dicembre 2008, prot. n. 28257, ha comunicato che terminatala sessione di bilancio avrebbe provveduto all’adozione del pianonella seduta del 31 dicembre 2008 ed ha inoltre chiesto la sospen-sione dell’avvio della procedura per l’esercizio del potere sostitu-tivo;• il Consiglio provinciale di Brescia, con seconda nota in atti

regionali del 7 gennaio 2009, prot.n. 0032 ha comunicato cheavrebbe provveduto ad approvare il piano nella seduta del 20gennaio 2009;• il piano completo, nonostante la tardiva adozione, e stato

comunque sottoposto a istruttoria tecnica a cura della U.O. rego-lazione del mercato e programmazione al fine di fornire all’ente,nel rispetto del principio di leale collaborazione sancito dall’art.13-bis, commi 1 e 2, della l.r. 26/03, indicazioni circa la correttari-adozione del piano ed evitare l’avvio dell’iter di commissaria-mento;• in via generale, l’istruttoria di cui sopra ha evidenziato alcu-

ne incongruenze con il programma regionale di gestione dei ri-fiuti nonche con i criteri regionali vigenti per la localizzazioned’impianti per la gestione dei rifiuti;Dato atto che:• con d.g.r. n. 8/10271 del 7 ottobre 2009 la Provincia di Bre-

scia e stata diffidata ad adempiere, nel termine di 30 giorni, allaadozione e trasmissione del piano conformemente alla disciplinavigente ed alle indicazioni fornite dai competenti uffici della Re-gione Lombardia;• la Provincia di Brescia non ha adempiuto a quanto prescrit-

to nella delibera di diffida sopracitata;• con nota n. 22614 del 17 novembre 2009 Regione Lombar-

dia, nel rispetto del principio della leale collaborazione, ha infor-mato il Presidente della Provincia di Brescia che il termine loroassegnato per la riadozione del Piano di Gestione dei Rifiuti erascaduto e, nell’invitarlo a formulare eventuali osservazioni neltermine di sette giorni, gli ha anticipato che si sarebbe procedutocon l’attivazione dell’intervento sostitutivo regionale, quindi, lanomina dello stesso Presidente della Provincia commissario adacta;Rilevato che:• Regione Lombardia non ha avuto alcun riscontro da parte

della Provincia di Brescia alla nota sopracitata, ricevuta dallastessa in data 23 novembre 2009;Ritenuto pertanto che sussistano i presupposti per la nomina

del Presidente della Provincia di Brescia commissario ad acta perl’adeguamento del PPGR alle prescrizioni regionali, ai sensi delcombinato disposto dell’art. 8, comma 1, della l.r. 12/2007 e del-l’art. 13-bis, comma 2, della l.r. 26/2003;Dato atto che la d.g.r. n. 10360/09 relativa ai nuovi criteri loca-

lizzativi degli impianti di gestione rifiuti, e entrata in vigore apartire dal 6 novembre 2009, data di pubblicazione sul BollettinoUfficiale della Regione Lombardia;All’unanimita dei voti espressi nelle forme di legge;

Delibera1. di nominare il Presidente della Provincia di Brescia com-

missario ad acta ai sensi dell’art. 8 comma 1 della l.r. 12/2007, alfine della ri-adozione del PPGR, con adeguamento alle prescri-zioni regionali indicate al punto 2 nonche per la trasmissionedello stesso alla Regione;2. di specificare che, la ri-adozione del Piano e da attuarsi con

specifico provvedimento commissariale che dovra contenere glielaborati di piano modificati cosı come indicato nella d.g.r.10271/09 e, per quanto riguarda l’individuazione delle aree ido-nee e non idonee alla localizzazione degli impianti per la gestio-ne dei rifiuti, secondo i criteri indicati nella d.g.r. 10360/09;3. di stabilire che la durata dell’incarico del Presidente della

Provincia a commissario ad acta per la ri-adozione del Piano Pro-vinciale di Gestione dei Rifiuti e fissata in 30 giorni dalla data dipubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;4. di stabilire che il provvedimento commissariale, unitamen-

te all’allegato tecnico, sia trasmesso alla Regione Lombardia, Di-rezione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilita e SviluppoSostenibile, Direttore Generale, via Pola 12/14 Milano, entro 3giorni dalla sua adozione;5. di confermare che i finanziamenti in materia ambientale

pregressi siano erogati solo a seguito dell’adozione del provvedi-mento commissariale nei termini indicati ai punti precedenti;6. di notificare il presente provvedimento al Presidente della

Provincia di Brescia e di pubblicare lo stesso sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia.

Il segretario: Pilloni

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 46 –

[BUR20100119] [5.2.1]D.g.r. 23 dicembre 2009 - n. 8/10910Determinazioni in merito a risorse da ripartire tra Aziendeautomobilistiche esercenti i servizi di Trasporto PubblicoLocale e Enti Locali aventi servizi di TPL gestiti in regimecontrattuale. Criteri e modalita di riparto delle risorse regio-nali relative alle funzioni amministrative degli Enti Locali inmateria di Trasporto Pubblico Locale – Anno 2009

LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. del 14 luglio 2009, n. 11 «Testo unico delle leggi

regionali in materia di trasporti» che assegna agli Enti Localil’esercizio di specifiche funzioni amministrative relative ai servizidi TPL;Viste le dd.g.r. n. 8/8475 del 19 novembre 2008 «Patto per il

trasporto pubblico locale in Lombardia con Province, Comunicapoluogo, ANCI Lombardia, associazioni ed imprese di Tra-sporto Pubblico Locale, imprese ferroviarie, gestori dell’infra-struttura ferroviaria, i rappresentanti dei sindacati confederali edel settore dei trasporti e le associazioni di utenti, consumatorie pendolari», di seguito chiamato «Patto per il tpl», e n. 8/9849del 15 luglio 2009, relativa all’attuazione degli impegni della Se-zione 1 dello stesso «Patto per il tpl»;Considerato che l’obiettivo generale del «Patto per il tpl», con-

tenuto nell’art. 1, comma 9, riguarda la chiusura del contenziosopregresso tra gli operatori di tpl su gomma, la Regione e gli EntiLocali, nei termini espressi dall’art. 2 del medesimo «Patto per iltpl»;Preso atto che con nota del 22 dicembre 2009 il Dirigente della

U.O. TPL ha avviato la procedura di autotutela volta alla ripeti-zione delle risorse erogate in carenza di presupposti di fatto e didiritto nei confronti delle imprese che non hanno presentato laliberatoria, diversamente da quanto previsto dall’art. 2 del citato«Patto per il tpl»;Ritenuto di procedere alla completa attuazione della Sezione

1 del medesimo «Patto per il tpl» destinando le risorse alle azien-de che hanno presentato la liberatoria – ai sensi del sopra richia-mato art. 2, comma 4 del «Patto per il tpl» – alla data di adozionedel presente atto, attraverso:• l’erogazione del 15% del saldo dell’accisa del 2008 nella mi-

sura risultante dai dati definitivi del Bilancio Regionale relativa-mente all’introito effettivo dell’accisa 2008. Come attestato connota del 21 dicembre 2009, prot. n. 166562, della Direzione Cen-trale Programmazione integrata – Programmazione e gestionefinanziaria, con riferimento all’esercizio 2008, l’incasso a titolodi accisa erariale sul gasolio per autotrazione, ai sensi dell’art. 1,comma 298 della legge n. 244/07, come risultante da rendicontogenerale per l’esercizio finanziario 2008 approvato con l.r.n. 20/2009, e pari a C 40.950.129,93. Qualora dovessero perveni-re a Regione Lombardia ulteriori trasferimenti a titolo di accisaerariale sul gasolio per autotrazione, ai sensi dell’art. 1, comma298 della legge n. 244/07, relativi all’anno 2008, si provvedera aripartirli tra le aziende del trasporto pubblico locale secondo icriteri gia definiti;• la liquidazione, alle aziende in concessione e agli Enti Locali

per le aziende a contratto, dell’85% del residuo 50% dell’accisa2009 a comunicazione della avvenuta modifica del contratto diservizio, ai sensi dell’art. 1, comma 7 del Patto;• la liquidazione alle aziende in concessione delle residue due

mensilita, novembre e dicembre, dell’indicizzazione al 2,3%.Nei confronti delle aziende che hanno aderito al Patto, ma che

hanno pendenti azioni e ricorsi avanti l’Autorita giudiziaria perpretese che hanno formato oggetto della liberatoria, l’erogazionedei pagamenti alla singola Impresa sara condizionata alla pre-sentazione, da parte della stessa, della formale rinuncia ai ricorsied alle azioni da essa proposti presso le Autorita giudiziarie, aspese compensate; Regione si impegna a procedere alla liquida-zione alle singole aziende degli importi previsti entro 45 giornidalla presentazione formale dei rispettivi atti di rinuncia;Ritenuto inoltre che, in merito a quanto previsto nel «Patto

per il tpl», all’art. 6 comma 2, relativamente all’attualizzazionedelle risorse ex lege 166/02, la mancata attivazione del Mutuo noncostituisce inadempimento regionale, principio condiviso anchedai rappresentanti delle Associazioni di categoria delle Aziende;Ritenuto tuttavia, vista anche la l.r. dell’11 dicembre 2006 n. 24

«Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in at-mosfera a tutela della salute e dell’ambiente», di individuare iseguenti impegni inerenti il rinnovo del parco autobus delle a-

ziende aderenti al Patto per il tpl, con esclusione delle impreseche non hanno rilasciato liberatoria o hanno impugnato l’appli-cazione del Patto, sia in proprio sia, per la parte di loro spettan-za, in qualita di partecipanti a consorzi o s.c.a.r.l.; in tale ultimocaso l’erogazione dei pagamenti a favore del consorzio o s.c.a.r.l.terra conto dello stato delle liberatorie rilasciate dalle singoleconsorziate:a) validazione dei piani di rinnovo a seguito dell’assegnazione

agli EE.LL. delle risorse, entro 60 giorni dalla trasmissione delPiano da parte del singolo Ente Locale;b) assegnazione entro il 30 aprile 2010 agli EE.LL. della an-

nualita 2009 della legge n. 166/2002 (circa 8 Meuro), per la sosti-tuzione dei mezzi in attuazione della l.r. n. 24/06 e dei suoi prov-vedimenti attuativi;c) impegno costante nei confronti del Ministero dell’Econo-

mia e delle Finanze al fine di ottenere l’autorizzazione all’accen-sione del Mutuo. In mancanza dell’autorizzazione del Ministeroentro luglio 2010, Regione, attraverso risorse previste nel propriobilancio triennale 2010-2012, si impegna ad individuare ulterioriforme e modalita di finanziamento. A tal fine si prevede:

1) il trasferimento di risorse regionali nell’anno 2010 percomplessivi 17 Meuro, quale anticipo delle annualita2010-2011 della legge 166/2002, di cui 14,5 milioni di europer sostenere la sostituzione di autobus e 2,5 milioni dieuro – oltre a quanto gia previsto dalla Direzione GeneraleAmbiente pari a circa 9 milioni di euro – per sostenerel’installazione di filtri antiparticolato sui mezzi Euro 2 coninnalzamento della quota di cofinanziamento regionale diquesti ultimi al 70%;

2) il trasferimento di risorse regionali nell’anno 2011 per 17milioni di euro e nell’anno 2012 per 38 milioni di euro,quale anticipo del mutuo ex legge 166/2002 di cui all’art.6, comma 2 del Patto.

Le risorse per la sostituzione degli autobus di cui al punto 1)sono comprensive di quanto spettante al Comune di Milano dadestinare al rinnovo del parco autobus dell’azienda ATM ai sensidell’Accordo di Programma sottoscritto tra Regione e Comune il23 luglio 2004.Le risorse che perverranno a Regione da parte dello Stato ex

legge 166/2002 saranno assorbite fino a concorrenza in quelleregionali disposte ai sensi dei precedenti punti 1) e 2).Gli importi di cui ai punti 1) e 2) saranno liquidati – previa

validazione dei piani di rinnovo degli Enti Locali – con l’accontoalla presentazione del contratto, saldo ad avvenuta installazionedel filtro o sostituzione del mezzo e saranno erogati previo rila-scio da parte delle aziende, singolarmente, di specifica dichiara-zione di non avere piu nulla a che pretendere da Regione Lom-bardia per quanto riguarda le risorse per i servizi di tpl relativialle annualita sino al 2009;Viste le disposizioni normative (art. 20 legge n. 133/08) che im-

pongono alle imprese, dall’1 gennaio 2009, un nuovo tributo rela-tivo all’obbligo assicurativo contro la disoccupazione involonta-ria;Ritenuto pertanto di assegnare una somma pari a 7,110 Meuro

che trova copertura al capitolo 7012, da ripartire sulla base dellaproduzione chilometrica, cosı come previsto all’art. 1, comma 5del «Patto per il tpl», alle imprese ad esclusione di quelle chenon hanno rilasciato liberatoria – ai sensi dell’art. 2 del «Pattoper il tpl» – alla data di adozione del presente atto o che hannoimpugnato l’applicazione del Patto, sia in proprio sia, per la par-te di loro spettanza, in qualita di partecipanti a consorzi os.c.a.r.l. In tale ultimo caso l’erogazione dei pagamenti a favoredel consorzio o s.c.a.r.l. terra conto dello stato delle liberatorierilasciate dalle singole consorziate. Gli importi saranno liquidatialle imprese entro 45 giorni dal rilascio da parte delle stesse,singolarmente, di specifica dichiarazione di non avere piu nullaa che pretendere da Regione Lombardia per quanto riguarda lerisorse per i servizi di tpl relativi alle annualita sino al 2009;Vista la previsione contenuta all’art. 4 del «Patto per il tpl»

che al comma 1 prevede che le parti condividono l’esigenza diriconoscere l’indicizzazione automatica dei corrispettivi e deicontributi, in misura coerente al tasso relativo al Patto di stabili-ta previsto dalle leggi finanziarie dello Stato. In particolare, Re-gione Lombardia garantisce l’incremento del 2,3% per l’anno2009, rispetto a quanto impegnato nell’anno 2008 e al successivocomma 3 che l’indicizzazione si applica ai contributi delle lineein concessione e ai corrispettivi dei contratti di servizio, per laquota parte erogata dalla Regione;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 47 –

Considerata l’impossibilita da parte di alcuni Enti Locali dideterminare il dato annuale di indicizzazione, prevedendo i con-tratti sia valori sia periodi di riferimento diversi da contratto acontratto;Ritenuto conseguentemente di disporre a favore degli Enti Lo-

cali, che hanno sottoscritto contratti di servizio a seguito di gara,la seguente ulteriore misura relativa all’assegnazione di risorseregionali, per un importo massimo di 7 Meuro, da erogare agliEE.LL. entro il 28 febbraio 2010 per contribuire – in via straordi-naria – ai servizi di tpl, ivi incluse le risorse per il riconoscimentodell’indicizzazione nella misura del 2,3% (misura gia applicatada Regione per le aziende in concessione prevista dall’art. 4 delPatto per il tpl) per l’anno 2009, capitoli 5978 e 7012 da destinareai servizi di tpl secondo le necessita, alla compartecipazione de-gli oneri IVA sulle risorse dell’accisa, relativamente all’attuazionedel Patto, alla garanzia del mantenimento nei confronti degli u-tenti del medesimo livello dei servizi antecedente i tagli effettuatinegli anni 2009 e/o 2010, alla compartecipazione al costo di even-tuali servizi aggiuntivi;Ritenuto altresı di consentire alle Imprese che non hanno pre-

sentato la liberatoria, al fine di accedere alle risorse del «Pattoper il tpl», una proroga per la presentazione della citata dichiara-zione di rinuncia al contenzioso pendente e la formale rinunciaai ricorsi ed alle azioni da esse proposti presso le Autorita giudi-ziarie a spese compensate – che deve essere ritenuta in forma esostanza soddisfacente da Regione e dall’Ente Locale competente– secondo i seguenti criteri commisurati alla data di presentazio-ne della liberatoria:• entro il 31 gennaio 2010: liquidazione dell’intera quota delle

risorse della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispondente alpeso delle suddette imprese;• entro il 28 febbraio 2010: liquidazione di una quota delle

risorse della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispondente alpeso delle suddette imprese decurtata di un ammontare pari al20%;• entro il 31 marzo 2010: liquidazione di una quota delle risor-

se della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispondente al pesodelle suddette imprese decurtata di un ammontare pari al 30%;Richiamate inoltre le precedenti dd.g.r. n. 6/48888 del 1º mar-

zo del 2000, n. 7/9972 del 26 luglio 2002, n. 8/3870 del 20 dicem-bre 2006, n. 8/6413 del 27 dicembre 2007, nonche n. 8/8827 del30 dicembre 2008 nelle quali sono stati previsti i trasferimentiagli Enti Locali per consentire lo svolgimento delle attivita am-ministrative inerenti le competenze trasferite dalla Regione inmateria di trasporto pubblico locale, ed in particolare da dedica-re alle attivita di accertamento della sicurezza dei percorsi e dellefermate e di monitoraggio dei servizi mediante la raccolta strut-turata dei dati secondo le modalita e i tempi disciplinati dagliappositi atti regionali di definizione delle modalita di adegua-mento delle tariffe per l’anno 2010;Considerato che:• gli Enti Locali si sono ormai dotati di idonee strutture atte

all’espletamento delle funzioni trasferite e degli strumenti di pro-grammazione previsti dalla normativa vigente;• e, comunque, necessaria una costante attivita di accerta-

mento della sicurezza dei percorsi e delle fermate e soprattuttodi monitoraggio dei servizi che dal 2010 avra riflessi significativianche sull’adeguamento delle tariffe;• e indispensabile acquisire dagli Enti Locali i dati relativi al

monitoraggio dei servizi entro i termini previsti e secondo le mo-dalita indicate negli appositi atti regionali di definizione dellemodalita di adeguamento delle tariffe per l’anno 2010;Ritenuto, quindi, opportuno:• continuare a contribuire finanziariamente al sostegno delle

attivita amministrative di accertamento della sicurezza dei per-corsi e delle fermate e di monitoraggio dei servizi di competenzadegli Enti Locali definendo l’entita del contributo inC 1.389.846,58 a valere sui capitoli 4963 e 4964;• subordinare la liquidazione delle presenti risorse al ricevi-

mento dei dati di monitoraggio regionale previsti dal provvedi-mento per l’adeguamento delle tariffe per l’anno 2010; le Provin-ce sono tenute all’invio anche dei dati relativi ai servizi dei Co-muni regolatori del proprio territorio, ma il mancato invio diquesti ultimi dati non comportera la sospensione della liquida-zione;Ritenuto opportuno definire le modalita di riparto tra le Pro-

vince e i Comuni capoluogo di Bergamo, Brescia, Como, Cremo-

na, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Sondrio e Varese titola-ri di funzioni di programmazione, considerando lo svolgimentodi alcune attivita amministrative indipendenti dalla quantita deiservizi regolati e di altre il cui onere e ad esse, invece, strettamen-te legato, in analogia a quanto gia previsto nei precedenti attideliberativi;Ritenuto, conseguentemente, di ripartire le risorse secondo i

seguenti criteri:– una quota fissa uguale sia per le Province che per i Comuni

capoluogo, nella misura pari a C 25.000 per ciascun Ente Locale;– per ciascun Ente Locale, la quota residua suddivisa equa-

mente al 50% per le Province e per i Comuni capoluogo, in basealle percorrenze espresse in termini di bus*km anno 2008 contri-buiti per i servizi in concessione e quelli risultanti dai contrattidi servizio sottoscrittie di definire le quote per l’anno 2009 a favore di ciascun EnteLocale programmatore, sulla base dei criteri sopra indicati;Considerata infine la necessita ravvisata dai rappresentanti

delle Aziende di trasporto pubblico locale di emanare la nuovadisciplina regionale sul noleggio con conducente con autobus inattuazione della legge 218/03, data l’importanza di questo settorenell’ambito della economia regionale e nella prospettiva dell’in-cremento del trasporto collettivo, Regione si impegna a promuo-vere ogni iniziativa finalizzata all’adozione della nuova disci-plina;Dato atto che gli impegni finanziari a carico della Regione

Lombardia trovano copertura nell’ambito delle risorse finanzia-rie dei seguenti capitoli del bilancio di previsione 2009-2011:• UPB 6.2.2.2.122: cap. 6471 per circa 8 milioni di euro;• UPB 6.2.2.2.123: cap. 7257 per C 43.474.946,93; cap. 7012

per C 11.450.000,00; cap. 5978 per C 3.981.427,00; cap. 4963 perC 98.703,83; cap. 4964 per C1.291.142,75;Ritenuto di fare fronte alla eventuale mancata attivazione del

mutuo entro luglio 2010, mediante prelievo dal capitolo 7429«Fondo Patto – sviluppo sostenibile» del bilancio regionale 2010-2012 per gli oneri dell’anno 2010 e mediante le risorse disponibilisul capitolo 7209 del bilancio regionale 2010-2012 per gli oneridegli anni 2011 e 2012;A voti unanimi espressi nelle forme legge

Delibera1. di procedere alla completa attuazione della Sezione 1 del

medesimo «Patto per il tpl» destinando le risorse alle aziendeche hanno presentato la liberatoria – ai sensi del sopra richiama-to art. 2, comma 4 del «Patto per il tpl» – alla data di adozionedel presente atto, attraverso:

– l’erogazione del 15% del saldo dell’accisa del 2008 nella mi-sura risultante dai dati definitivi del Bilancio Regionale re-lativamente all’introito effettivo dell’accisa 2008. Come at-testato con nota del 21 dicembre 2009, prot. n. 166562, del-la Direzione Centrale Programmazione Integrata – Pro-grammazione e gestione finanziaria, con riferimento all’e-sercizio 2008, l’incasso a titolo di accisa erariale sul gasolioper autotrazione, ai sensi dell’art. 1, comma 298 della leggen. 244/07, come risultante da rendiconto generale per l’e-sercizio finanziario 2008 approvato con l.r. n. 20/2009, epari a C 40.950.129,93. Qualora dovessero pervenire a Re-gione Lombardia ulteriori trasferimenti a titolo di accisaerariale sul gasolio per autotrazione, ai sensi dell’art. 1,comma 298 della legge n. 244/07, relativi all’anno 2008, siprovvedera a ripartirli tra le aziende del trasporto pubblicolocale secondo i criteri gia definiti;

– la liquidazione, alle aziende in concessione e agli Enti Lo-cali per le aziende a contratto, dell’85% del residuo 50%dell’accisa 2009 a comunicazione della avvenuta modificadel contratto di servizio, ai sensi dell’art. 1, comma 7 delPatto;

– la liquidazione alle aziende in concessione delle residuedue mensilita, novembre e dicembre, dell’indicizzazione al2,3%.

Nei confronti delle aziende che hanno aderito al Patto, ma chehanno pendenti azioni e ricorsi avanti l’Autorita giudiziaria perpretese che hanno formato oggetto della liberatoria, l’erogazionedei pagamenti alla singola Impresa sara condizionata alla pre-sentazione, da parte della stessa, della formale rinuncia ai ricorsied alle azioni da essa proposti presso le Autorita giudiziarie, aspese compensate; Regione si impegna a procedere alla liquida-

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 48 –

zione alle singole aziende degli importi previsti entro 45 giornidalla presentazione formale dei rispettivi atti di rinuncia;2. di individuare i seguenti impegni inerenti il rinnovo del par-

co autobus delle aziende aderenti al Patto per il tpl, con esclusio-ne delle imprese che non hanno rilasciato liberatoria o hannoimpugnato l’applicazione del Patto, sia in proprio sia, per la par-te di loro spettanza, in qualita di partecipanti a consorzi os.c.a.r.l. (in tale ultimo caso l’erogazione dei pagamenti a favoredel consorzio o s.c.a.r.l. terra conto dello stato delle liberatorierilasciate dalle singole consorziate):

a) validazione dei piani di rinnovo a seguito dell’assegnazio-ne agli EE.LL. delle risorse, entro 60 giorni dalla trasmis-sione del Piano da parte del singolo Ente Locale;

b) assegnazione entro il 30 aprile 2010 agli EE.LL. della an-nualita 2009 della legge n. 166/2002 (circa 8 Meuro), perla sostituzione dei mezzi in attuazione della l.r. n. 24/06 edei suoi provvedimenti attuativi;

c) impegno costante nei confronti del Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze al fine di ottenere l’autorizzazione al-l’accensione del Mutuo. In mancanza dell’autorizzazionedel Ministero entro luglio 2010, Regione, attraverso risorsepreviste nel proprio bilancio triennale 2010-2012, si impe-gna ad individuare ulteriori forme e modalita di finan-ziamento. A tal fine si prevede:1) il trasferimento di risorse regionali nell’anno 2010 per

complessivi 17 Meuro, quale anticipo delle annualita2010-2011 della legge 166/2002, di cui 14,5 milioni dieuro per sostenere la sostituzione di autobus e 2,5 mi-lioni di euro – oltre a quanto gia previsto dalla Direzio-ne Generale Ambiente pari a circa 9 milioni di euro –per sostenere l’installazione di filtri antiparticolato suimezzi Euro 2 con innalzamento della quota di cofi-nanziamento regionale di questi ultimi al 70%;

2) il trasferimento di risorse regionali nell’anno 2011 per17 milioni di euro e nell’anno 2012 per 38 milioni dieuro, quale anticipo del mutuo ex legge 166/2002 di cuiall’art. 6, comma 2 del Patto.

Le risorse per la sostituzione degli autobus di cui al punto 1)sono comprensive di quanto spettante al Comune di Milano dadestinare al rinnovo del parco autobus dell’azienda ATM ai sensidell’Accordo di Programma sottoscritto tra Regione e Comune il23 luglio 2004.Le risorse che perverranno a Regione da parte dello Stato ex

legge 166/2002 saranno assorbite fino a concorrenza in quelleregionali disposte ai sensi dei precedenti punti 1) e 2).Gli importi di cui ai punti 1) e 2) saranno liquidati – previa

validazione dei piani di rinnovo degli Enti Locali – con l’accontoalla presentazione del contratto, saldo ad avvenuta installazionedel filtro o sostituzione del mezzo e saranno erogati previo rila-scio da parte delle aziende, singolarmente, di specifica dichiara-zione di non avere piu nulla a che pretendere da Regione Lom-bardia per quanto riguarda le risorse per i servizi di tpl relativialle annualita sino al 2009;3. di assegnare una somma pari a 7,110 Meuro che trova co-

pertura al capitolo 7012, da ripartire sulla base della produzionechilometrica, cosı come previsto all’art. 1, comma 5 del «Pattoper il tpl», alle imprese ad esclusione di quelle che non hannorilasciato liberatoria – ai sensi dell’art. 2 del «Patto per il tpl» –alla data di adozione del presente atto o che hanno impugnatol’applicazione del Patto, sia in proprio sia, per la parte di lorospettanza, in qualita di partecipanti a consorzi o s.c.a.r.l. In taleultimo caso l’erogazione dei pagamenti a favore del consorzio os.c.a.r.l. terra conto dello stato delle liberatorie rilasciate dallesingole consorziate. Gli importi saranno liquidati alle impreseentro 45 giorni dal rilascio da parte delle stesse, singolarmente,di specifica dichiarazione di non avere piu nulla a che pretendereda Regione Lombardia per quanto riguarda le risorse per i servizidi tpl relativi alle annualita sino al 2009;4. di disporre a favore degli Enti Locali, che hanno sottoscritto

contratti di servizio a seguito di gara, la seguente ulteriore misu-ra relativa all’assegnazione di risorse regionali, per un importomassimo di 7 Meuro, da erogare agli EE.LL. entro il 28 febbraio2010 per contribuire – in via straordinaria – ai servizi di tpl, iviincluse le risorse per il riconoscimento dell’indicizzazione nellamisura del 2,3% (misura gia applicata da Regione per le aziendein concessione prevista dall’art. 4 del Patto per il tpl) per l’anno2009, capitoli 5978 e 7012 da destinare ai servizi di tpl secondole necessita, alla compartecipazione degli oneri IVA sulle risorse

dell’accisa, relativamente all’attuazione del Patto, alla garanziadel mantenimento nei confronti degli utenti del medesimo livellodei servizi antecedenti i tagli effettuati negli anni 2009 e/o 2010,alla compartecipazione al costo di eventuali servizi aggiuntivi;5. di consentire alle Imprese che non hanno presentato la libe-

ratoria, al fine di accedere alle risorse del «Patto per il tpl», unaproroga per la presentazione della citata dichiarazione di rinun-cia al contenzioso pendente e la formale rinuncia ai ricorsi edalle azioni da essa proposti presso le Autorita giudiziarie a spesecompensate – che deve essere ritenuta in forma e sostanza soddi-sfacente da Regione e dall’Ente Locale competente – secondo iseguenti criteri commisurati alla data di presentazione della libe-ratoria:

– entro il 31 gennaio 2010: liquidazione dell’intera quota del-le risorse della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispon-dente al peso delle suddette imprese;

– entro il 28 febbraio 2010: liquidazione di una quota dellerisorse della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispondenteal peso delle suddette imprese decurtata di un ammontarepari al 20%;

– entro il 31 marzo 2010: liquidazione di una quota delle ri-sorse della Sezione 1 del «Patto per il tpl» corrispondenteal peso delle suddette imprese decurtata di un ammontarepari al 30%;

6. di destinare agli Enti Locali titolari delle funzioni di pro-grammazione, le risorse nella misura di C 1.389.846,58 (capitoli4963 e 4964) per consentire lo svolgimento delle attivita ammini-strative inerenti le competenze trasferite dalla Regione in mate-ria di trasporto pubblico locale, ed in particolare da dedicarealle attivita di accertamento della sicurezza dei percorsi e dellefermate e di monitoraggio dei servizi mediante la raccolta strut-turata dei dati secondo le modalita e i tempi disciplinati dagliappositi atti regionali di definizione delle modalita di adegua-mento delle tariffe per l’anno 2010;7. di approvare i seguenti criteri di riparto delle risorse indica-

te al punto precedente:– una quota fissa uguale sia per le Province che per i Comuni

capoluogo, nella misura pari a C 25.000 per ciascun EnteLocale;

– per ciascun Ente Locale, la quota residua suddivisa equa-mente al 50% per le Province e per i Comuni capoluogo, inbase alle percorrenze espresse in termini di bus*km anno2008 contribuiti per i servizi in concessione e quelli risul-tanti dai contratti di servizio sottoscritti;

8. di stabilire che, per le esigenze collegate alle attivita di indi-rizzo e di regolazione del trasporto pubblico locale da parte dellaRegione Lombardia ed in particolare per consentire il calcolodell’adeguamento tariffario 2010, gli Enti Locali devono trasmet-tere i dati di monitoraggio dei servizi entro i termini previsti esecondo le modalita indicate negli appositi atti regionali;9. di vincolare la liquidazione delle risorse di cui al precedente

punto 6 al rispetto dei tempi e delle modalita di invio dei dati dimonitoraggio previsti dal provvedimento di adeguamento delletariffe per l’anno 2010; le Province sono tenute anche all’inviodei dati relativi ai servizi dei Comuni regolatori del proprio terri-torio, ma il mancato invio di questi ultimi dati non comporterala sospensione della liquidazione;10. di promuovere ogni iniziativa finalizzata all’adozione della

nuova disciplina regionale sul noleggio con conducente con au-tobus in attuazione della legge 218/2003;11. di far fronte agli impegni finanziari a carico di Regione

Lombardia nell’ambito delle risorse stanziate sui seguenti capito-li del bilancio di previsione 2009-2011:

• UPB 6.2.2.2.122 cap. 6471 circa 8 Meuro;• UPB 6.2.2.2.123: cap. 7257 per C 43.474.946,93; cap. 7012

per C 11.450.000,00; cap. 5978 per C 3.981.427,00; cap.4963 per C 98.703,83; cap. 4964 per C 1.291.142,75;

12. di fare fronte alla eventuale mancata attivazione del mu-tuo entro luglio 2010, mediante prelievo dal capitolo 7429 «Fon-do Patto – sviluppo sostenibile» del bilancio regionale 2010-2012per gli oneri dell’anno 2010 e mediante le risorse disponibili sulcapitolo 7209 del bilancio regionale 2010-2012 per gli oneri deglianni 2011 e 2012;13. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Uf-

ficiale della Regione Lombardia.Il segretario: Pilloni

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 49 –

D) ATTI DIRIGENZIALIGIUNTA REGIONALE

Presidenza[BUR20100120]Com.r. 18 dicembre 2009 - n. 160Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo – Struttu-ra Segreteria di Giunta – Riepilogo fascicoli BURL del mesedi novembre 2009

Si comunica che nel mese di novembre 2009 sono stati pubbli-cati i seguenti fascicoli del Bollettino Ufficiale della RegioneLombardia

LEGENDASe.O. = Serie Editoriale OrdinariaS.O. = Supplemento OrdinarioS.S. = Supplemento StraordinarioSe.I. e C. = Serie Editoriale Inserzioni e ConcorsiSe.I.Bis = Serie Editoriale Inserzioni BisSe.O.Bis = Serie Editoriale Ordinaria Bis

NOVEMBRE 2009N. BUR DATA EDIZIONE N. POSTALE

44 2/11 Se.O. + Se.O.Bis 2293/11 I S.S. 2304/11 Se.I. e C. 2315/11 II S.S. 2326/11 III S.S. 233

45 9/11 Se.O. + Se.O.Bis 2349/11 I S.O. 23510/11 I S.S. 23610/11 II S.S. 23611/11 Se.I. e C. 23712/11 III S.S. 23813/11 II S.O. 239

46 16/11 Se.O. + Se.O.Bis 24017/11 I S.S. 24117/11 II S.S. 24118/11 Se.I. e C. 24218/11 Se.I.Bis 24219/11 III S.S. 24320/11 IV S.S. 244

47 23/11 Se.O. + Se.O.Bis 24524/11 I S.S. 24624/11 II S.S. 24625/11 Se.I. e C. 24725/11 III S.S. 24826/11 IV S.S. 24927/11 V S.S. 25027/11 VI S.S. 250

48 30/11 Se.O. + Se.O.Bis 251

[BUR20100121] [1.3.0]D.d.s. 18 dicembre 2009 - n. 14151Direzione Centrale Relazioni Esterne, Internazionali e Co-municazione – Decreto di impegno e liquidazione del contri-buto regionale per la gestione associata di funzioni e servizicomunali ai sensi del regolamento regionale n. 2 del 27 lu-glio 2009, attuativo della l.r. 19/2008

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURARAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI

Vista della legge regionale del 27 giugno 2008 n. 19 «Riordinodelle Comunita Montane della Lombardia e sostegno all’esercizioassociato di funzioni e servizi comunali», come modificata edintegrata dalla legge regionale n. 33 del 23 dicembre 2008 ed inparticolare il comma 8 ter dell’art. 24 che prevede che:– «i contributi previsti dal regolamento di cui all’art. 20 non

possono essere cumulati con quelli di cui al secondo periododel comma 8»;

– «l’importo del contributo spettante all’Unione e alla Comuni-

ta Montana ai sensi del regolamento, se inferiore a quellorisultante dall’applicazione del secondo periodo del comma8, e ad esso adeguato fino al 31 dicembre 2010»;

Visto il regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 «Contri-buti alle Unioni di Comuni lombarde e alle Comunita Montanee incentivazione alla fusione dei piccoli Comuni, in attuazionedell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (Rior-dino delle Comunita Montane della Lombardia, disciplina delleUnioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato difunzioni e servizi comunali)» approvato con d.g.r. n. 8/9869 del22 luglio 2009 e in particolare:– l’art. 2, comma 1, lett. a) che tra l’altro prevede per le Unioni

di Comuni lombarde l’esercizio della gestione associata difunzioni e servizi all’interno degli ambiti territoriali di riferi-mento di cui all’art. 17, comma 2 della l.r. 19/2008, salveeventuali deroghe all’ambito territoriale ai sensi dell’art. 20;

– l’art. 22, comma 3 che prevede che le Unioni di Comuni lom-barde e le Comunita Montane che hanno gia beneficiato delcontributo straordinario per l’avvio della gestione associatanon possono beneficarne nuovamente, per le tipologie di ser-vizio contenute in precedenti progetti di gestione associataincentivati ai sensi della pregressa normativa;

– l’art. 22, comma 4 che prevede che «Alle Unioni che entro il30 novembre 2008 hanno presentato domanda, ai sensi dellad.c.r. 27 maggio 2003 n. VII/802 e dei relativi provvedimentiattuativi, alle quali non sia stato concesso in tutto o in parteil contributo per l’anno 2008, se ammesse alla concessionedel contributo ai sensi della l.r. 19/2008 e del presente rego-lamento, e riconosciuto un contributo aggiuntivo pari aC 40.000»;

– l’art. 13, comma 4 che dispone «Le domande in possesso deirequisiti ai sensi della l.r. 19/2008 e del presente regolamen-to sono dichiarate ammissibili a contributo con decreto deldirigente della struttura competente presso le STER»;

– l’art. 14 che dispone tra l’altro che «... la struttura competen-te per i rapporti con gli enti locali adotta il provvedimentodi concessione del contributo ...»;

Richiamato il decreto n. 8391 dell’11 agosto 2009 «Contributostraordinario e ordinario annuale ai sensi del regolamento n. 2del 27 luglio 2009 “Contributi alle Unioni di Comuni lombarde ealle Comunita Montane e incentivazione alla fusione dei piccoliComuni, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27giugno 2008, n. 19 (Riordino delle Comunita Montane dellaLombardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e soste-gno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali)”. Mo-dalita di presentazione delle domande»;Richiamato il decreto n. 8171 del 5 agosto 2009 «Modulistica

per l’istruttoria della domande di contributo straordinario di eordinario annuale ai sensi dell’art. 14 del regolamento regionalen. 2 del 27 luglio 2009 “Contributi alle Unioni di Comuni lombar-de e alle Comunita Montane e incentivazione alla fusione deipiccoli Comuni, in attuazione dell’articolo 20 della legge regiona-le 27 giugno 2008, n. 19 (Riordino delle comunita montane dellaLombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e soste-gno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali)”».Preso atto degli esiti dell’istruttoria da parte delle STER e dei

decreti di ammissibilita al contributo regionale delle domandepervenute ai sensi del r.r. 2/2009 entro la data del 15 ottobre2009, riportati nel sottostante riepilogo:

STER Decreto (n.) Decreto (Data)BERGAMO 13635 10/12/2009BRESCIA 14015 15/12/2009COMO 13671 10/12/2009CREMONA 12335 23/11/2009MANTOVA – –MILANO 13117 03/12/2009MONZA BRIANZA – –LECCO – –LODI 12491 24/11/2009PAVIA 12609 26/11/2009

12642 26/11/2009VARESE – –SONDRIO 12784 30/11/2009

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 50 –

Dato atto del decreto del dirigente della Struttura Rapporti congli Enti Locali n. 13117 del 3 dicembre 2009, competente perl’istruttoria delle domande relative alla Provincia di Milano;Ritenuto con il presente atto di:• procedere all’impegno e alla liquidazione degli importi

quantificati dalle STER e riepilogati nell’allegato A al presen-te decreto, parte integrante e sostanziale del presente atto;

• dettagliare il contributo ordinario 2009 con riferimento aiservizi attivati dalle gestioni associate ammesse al contribu-to regionale previsto dal r.r. 2/2009, come da allegato B alpresente decreto, parte integrante e sostanziale del presenteatto;

• impegnare e liquidare il contributo straordinario nella misu-ra del 50% dell’importo spettante alla gestione associata, atitolo di anticipazione;

Ritenuto pertanto di procedere all’erogazione del contributoa favore dei beneficiari indicati nell’allegato A e di provvedereall’impegno e alla contestuale liquidazione delle relative quoteper un contributo totale:• straordinario di 206.524,00 euro, da imputare all’UPB

6.3.1.3.151, cap. 5383;

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3

LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO ORDINARIO ALLE 35476 6.3.1.2.147.7291 617.974,42 0,00 0,00GESTIONI ASSOCIATE AI SENSI DEL REGOLAMEN-TO REGIONALE N. 2 DEL 27 LUGLIO 2009, ATTUATI-VO DELLA L.R. 19/2008

LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO STRAORDINARIO 35477 6.3.1.3.151.5383 206.524,00 0,00 0,00ALLE GESTIONI ASSOCIATE – ACCONTO DEL 50%AI SENSI DEL REGOLAMENTO REGIONALE N. 2DEL 27 LUGLIO 2009, ATTUATIVO DELLA L.R.19/2008

1. di liquidare:

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. Perente Da liquidare

LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO ORDINARIO ALLE GESTIONI 35476 6.3.1.2.147.7291 2009 / 0 / 0 617.974,42ASSOCIATE AI SENSI DEL REGOLAMENTO REGIONALE N. 2DEL 27 LUGLIO 2009, ATTUATIVO DELLA L.R. 19/2008

LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALLE GESTIO- 35477 6.3.1.3.151.5383 2009 / 0 / 0 206.524,00NI ASSOCIATE – ACCONTO DEL 50% AI SENSI DEL REGOLA-MENTO REGIONALE N. 2 DEL 27 LUGLIO 2009, ATTUATIVODELLA L.R. 19/2008

Cod. Benef. Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA IndirizzoRuolo35476 LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO ORDINARIO

ALLE GESTIONI ASSOCIATE AI SENSI DELREGOLAMENTO REGIONALE N. 2 DEL 27 LU-GLIO 2009, ATTUATIVO DELLA L.R. 19/2008

35477 LIQUIDAZIONE CONTRIBUTO STRAORDINA-RIO ALLE GESTIONI ASSOCIATE – ACCONTODEL 50% AI SENSI DEL REGOLAMENTO RE-GIONALE N. 2 DEL 27 LUGLIO 2009, ATTUATI-VO DELLA L.R. 19/2008

2. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso.3. di dettagliare il contributo ordinario 2009 con riferimento ai servizi attivati dalle gestioni associate ammesse al contributo regiona-

le previsto dal r.r. 2/2009, come da allegato B al presente decreto, parte integrante e sostanziale del presente atto;4. di provvedere alla pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

Il dirigente della struttura:Alberto Bernini

——— • ———

ALLEGATO A

TABELLA DI SINTESI DEI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO STRAORDINARIO E ORDINARIO AI SENSI DEL R.R. 2/2009

Contributo Contributo Contributo Contributo ContributostraordinarioProv. DENOMINAZIONE straordinario ordinario ordinario ordinarioprevisto anticipo del 50% 2009 adeguato aggiuntivo(100%)BS COMUNITA MONTANA VALLE SABBIA 1.500,00 750,00

BS COMUNITA MONTANA DEL SEBINO BRESCIANO 45.000,00 22.500,00 40.000,00 X

BS COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA 10.000,00 5.000,00

CO UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DI LARIO E MONTI 50.000,00 25.000,00 235.852,00 X

• ordinario di 617.974,42 euro, da imputare all’UPB6.3.1.2.147, cap. 7291;

dell’esercizio finanziario 2009;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regiona-li in materia di organizzazione e personale»;

Vista la l.r. n. 34 del 31 marzo 1978 «Norme sulle proceduredella programmazione, sul bilancio e sulla contabilita della re-gione» e successive modificazioni ed integrazioni;

Visti i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura;

Decreta

1. di dare atto degli esiti dell’istruttoria e del contributo straor-dinario ed ordinario quantificato dalle STER e riportato nell’alle-gato A al presente decreto, parte integrante e sostanziale del pre-sente atto;

2. di procedere all’erogazione del contributo a favore dei bene-ficiari indicati nell’allegato A e di assumere impegni a favore deibeneficiari indicati nella tabella seguente, con imputazione ai ca-pitoli ivi indicati:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 51 –

Contributo Contributo Contributo Contributo ContributostraordinarioProv. DENOMINAZIONE straordinario ordinario ordinario ordinarioprevisto anticipo del 50% 2009 adeguato aggiuntivo(100%)CR UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DI PIADENA E DRIZZONA 94.434,54 X X

MI UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DEI NAVIGLI 70.000,00 35.000,00 92.151,80 X

PV UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA ALTA VALLE VERSA 19.028,00 9.514,00 75.536,08 X

PV UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DEL TIDONE PAVESE 27.520,00 13.760,00

PV UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DI LOMELLO E GALLAVIOLA 10.000,00 5.000,00

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DI FERRERA ERBOGNONE,PV 40.000,00 20.000,00 40.000,00 XPIEVE ALBIGNOLA E VALEGGIO

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DI PIEVE DEL CAIRO E GAM-PV 50.000,00 25.000,00 40.000,00 XBARANA

PV COMUNITA MONTANA OLTREPO PAVESE 90.000,00 45.000,00

TOTALI 413.048,00 206.524,00 617.974,42

ALLEGATO B

DETTAGLIO DEI CONTRIBUTI ORDINARI RELATIVIALL’ANNO 2009 CALCOLATI AI SENSI DEL R.R. 2/2009

CO-UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA LARIO E MONTI

ContributoServizi Incentivati ordinario 2009

(A)

GESTIONE ECONOMICA FINANZIARIA 15.462,00

URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO 25.770,00

ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 20.616,00

POLIZIA LOCALE 25.770,00

ASSISTENZA E SERVIZI ALLA PERSONA 25.770,00

ANAGRAFE, STATO CIVILE, ELETTORALE 20.616,00

ASSISTENZA SCOLASTICA 15.462,00

BIBLIOTECHE 10.308,00

SERVIZI E MANIFESTAZIONI TURISTICHE 5.154,00

PROTEZIONE CIVILE 20.616,00

ASILI NIDO, SERVIZI PER L’INFANZIA E PER I MINORI 10.308,00

TOTALE 195.852,00

CR-UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI PIADENA E DRIZ-ZONA

ContributoServizi Incentivati ordinario 2009

(A)

UFFICIO TECNICO 4.104,35

GESTIONE ECONOMICA FINANZIARIA 3.078,26

GESTIONE TRIBUTI 5.130,44

ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 4.104,35

POLIZIA LOCALE 4.978,94

ASSISTENZA E SERVIZI ALLA PERSONA 5.130,44

ANAGRAFE, STATO CIVILE, ELETTORALE 4.104,35

SERVIZI CIMITERIALI 2.052,17

ASSISTENZA SCOLASTICA 3.078,26

ASILI NIDO, SERVIZI PER L’INFANZIA E PER I MINORI 2.052,17

DEMANIO E PATRIMONIO 3.078,26

SUAP 2.819,15

TOTALE 45.763,31 (*)

(*) Contributo adeguato ai sensi dell’art. 24, comma 7 della l.r. 19/2008, pari aC 54.434,54.

MI-UNIONE DEI COMUNI DEI NAVIGLI

ContributoServizi Incentivati ordinario 2009

(A)

SISTEMI INFORMATIVI 6.349,59

GESTIONE TRIBUTI 6.839,53

ContributoServizi Incentivati ordinario 2009

(A)

POLIZIA LOCALE 6.447,58

ASSISTENZA E SERVIZI ALLA PERSONA 6.839,53

ANAGRAFE, STATO CIVILE, ELETTORALE 5.471,62

SERVIZI CIMITERIALI 2.735,81

ASSISTENZA SCOLASTICA 4.103,72

BIBLIOTECHE 2.735,81

ASILI NIDO, SERVIZI PER L’INFANZIA E PER I MINORI 2.735,81

URP E COMUNICAZIONE 4.103,72

SUAP 3.789,09

TOTALE 52.151,80

PV-UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA ALTA VALLE VERSA

ContributoServizi Incentivati ordinario 2009

(A)

SISTEMI INFORMATIVI 7.945,53

UFFICIO TECNICO 8.276,42

GESTIONE ECONOMICA FINANZIARIA 6.207,32

GESTIONE TRIBUTI 10.345,53

ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 8.276,42

ANAGRAFE, STATO CIVILE, ELETTORALE 6.356,42

SERVIZI CIMITERIALI 3.178,21

ASSISTENZA SCOLASTICA 6.207,32

VIABILITA 2.069,11

PARCHI E SERVIZI PER LA TUTELA AMBIENTALE 4.138,21

DEMANIO E PATRIMONIO 6.207,32

TOTALE 69.207,79 (*)

(*) Contributo adeguato ai sensi dell’art. 24, comma 7 della l.r. 19/2008, pari aC 75.536,08.

[BUR20100122] [4.0.0]D.d.s. 23 dicembre 2009 - n. 14433Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di in-vito a presentare progetti innovativi nei settori energia-am-biente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato avalere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di in-teresse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integratacon d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’istruttoriadi ammissibilita formale e della valutazione preliminare dimerito»

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURARICERCA E INNOVAZIONE

Vista la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007, recante «Stru-menti di competitivita per le imprese e per il territorio dellaLombardia», con la quale la Regione intende supportare la cre-scita competitiva del sistema produttivo, territoriale e socialelombardo delineando, fra l’altro, obiettivi, strumenti e modalita

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 52 –

di perseguimento, ed in particolare l’art. 3 comma 1 il quale de-manda alla Giunta regionale, anche attraverso le societa a parte-cipazione regionale, l’attuazione della legge medesima mediantele azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti;Considerato che in attuazione di quanto previsto dalle disposi-

zioni citate:• con delibera n. 7025 del 9 aprile 2008, e stato istituito il

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei pri-vati e azioni conseguenti» identificando Finlombarda S.p.A. qua-le gestore del Fondo medesimo e definito le modalita per la pre-sentazione da parte delle imprese di idee progettuali finalizzatea selezionare, valutare e censire le migliori e innovative idee pro-gettuali provenienti dal territorio lombardo;• con lettera del 18 novembre 2008, e stato conferito incarico,

ai sensi dell’art. 5 della Convenzione Quadro sottoscritta tra Re-gione Lombardia e Finlombarda S.p.A. in data 1 febbraio 2006,per lo svolgimento delle attivita relative al Fondo per la promo-zione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conse-guenti, istituito con d.g.r. n. 7025 del 9 aprile 2008;• Finlombarda S.p.A., in attuazione di tale incarico, provvede

per conto di Regione Lombardia alla gestione amministrativa efinanziaria del Fondo sopraccitato e a fornire l’assistenza tecnicaalla predisposizione e redazione dei conseguenti atti esecutivi;Richiamata la delibera n. 8927/2009 che ha integrato e modi-

ficato alcuni dispositivi della d.g.r. n. 7025/2008, stabilendo:• di procedere all’emanazione del «Bando di invito a presenta-

re progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimenta-re, salute e manifatturiero avanzato a valere sul “Fondo per lapromozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni con-seguenti” sulle seguenti tematiche:1. Agroalimentare: Funzionalizzazione, tracciabilita e packag-

ing delle produzioni tipiche regionali;2. Energia-Ambiente: Trattamento e sfruttamento dei rifiuti;3. Salute: Sistema di assistenza in remoto per anziani;4. Manifatturiero Avanzato: Aeronautica e Micro Meccanica;• la dotazione finanziaria del bando complessivamente inC 20 milioni;• i dettagli delle proposte da presentare e le modalita di pre-

sentazione;• le norme e le procedure per la selezione delle domande che

verranno ammesse alla fase di presentazione del progetto esecu-tivo;• la gestione di controllo, in itinere e finale, e di valutazione;• le modalita di perfezionamento della concessione degli in-

terventi finanziari che avverranno con procedura negoziale;Richiamati:• il decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009 avente ad oggetto «Ap-

provazione del bando di invito a presentare progetti innovativinei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manufat-turiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle e-spressioni di interesse dei privati ed azioni conseguenti» istituitocon d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009» che harinviato a successivi atti l’individuazione della composizione del«Nucleo Tecnico di Valutazione» e del «Comitato Espressioni diInteresse» di cui all’art. 11 dell’allegato «A» del citato decreton. 3186/2009;• il decreto n. 8385 del 10 agosto 2009 avente per oggetto «De-

creto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare pro-getti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare, sa-lute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promo-zione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni conse-guenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r.n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»e del «Comitato espressioni di interesse»;• il decreto n. 10518 del 16 ottobre 2009 di integrazione al

decreto n. 8535 del 10 agosto 2009 avente per oggetto: decreton. 3186 del dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare pro-getti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare, sa-lute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promo-zione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni conse-guenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r.n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»e del «Comitato espressioni di interesse»;Atteso che con d.g.r. 8/10669 del 2 dicembre 2009:– si e stabilita la dotazione complessiva del bando emanato

con provvedimento n. 3186 dell’1 aprile 2009 sopracitato inC 27.000.000,00, incrementando quindi il fondo stesso diC 7.000.000,00, al fine di consentire il possibile finanziamento diun maggior numero di progetti considerati ammissibili (a segui-to della valutazione di merito preliminare che tiene conto anchedel grado di innovativita e della coerenza progettuale in riferi-mento alle tematiche del bando) alla fase di valutazione finale eche abbiano comunque raggiunto un punteggio ponderato mini-mo complessivo non inferiore a 60 punti, cosı come previsto daldispositivo di cui al provvedimento n. 3186/2009;

Considerato che a seguito della chiusura del bando emanatocon il decreto n. 3186/2009 succitato dell’1 aprile 2009:

• il soggetto gestore ha effettuato l’istruttoria di ammissibilitaformale ed ha provveduto a comunicarne gli esiti alla DirezioneCentrale Programmazione Integrata Struttura ricerca ed innova-zione;

• il Nucleo Tecnico di Valutazione ha effettuato l’attivita divalutazione preliminare di merito ed ha provveduto a comuni-carne gli esiti alla Direzione Centrale Programmazione IntegrataStruttura ricerca ed innovazione;

Ritenuto opportuno:

– approvare gli esiti dell’istruttoria di ammissibilita formale edella valutazione preliminare di merito rispettivamente allegatoA e B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

– ammettere alla fase di valutazione finale i soggetti individua-ti come «Ammesso alla fase di valutazione finale» nell’allegatoB1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

– non ammettere alla fase di valutazione finale i progetti indi-viduati come «Non ammesso alla fase di valutazione finale» nel-l’allegato B2, parte integrante e sostanziale del presente provve-dimento per le motivazioni riportate nell’allegato stesso;

– procedere alla pubblicazione sul sito internet della RegioneLombardia e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;

– comunicare l’esito delle valutazioni alle singole imprese chehanno presentato domanda di partecipazione al bando;

– informare i soggetti individuati come «Ammesso alla fase divalutazione finale» nell’allegato B1 che la scadenza per presenta-re le schede progettuali esecutive e fissata per il 16 febbraio 2010alle ore 16.00;

Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, noncheil regolamento di contabilita e la legge regionale di approvazionedel bilancio e previsione dell’anno in corso;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regiona-li in materia di organizzazione e personale», nonche i provvedi-menti organizzativi dell’VIIII legislatura;

Decreta

ai sensi delle disposizioni contenute nel «Bando di invito a pre-sentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroali-mentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul “Fondoper la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azio-ni conseguenti”» di:

1. approvare gli esiti dell’istruttoria di ammissibilita formale(allegato A) e della valutazione preliminare di merito (allegatoB) ammettendo alla fase finale i soggetti individuati come «Am-messo alla fase di valutazione finale» nell’allegato B1;

2. non ammettere alla fase di valutazione finale i progetti indi-viduati come «Non ammesso alla fase di valutazione finale» nel-l’allegato B2;

3. disporre la pubblicazione sul sito internet della RegioneLombardia e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;

4. di disporre che Finlombarda S.p.A., in qualita di SoggettoGestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione deipredetti esiti alle imprese che hanno presentato domanda di par-tecipazione al bando succitato a trasmettere le schede progettua-li esecutive mediante la procedura informatica presente sul sitoregionale (www.regione.lombardia.it) entro la scadenza del 16febbraio 2010 alle ore 16.00.

Il dirigente di strutturaricerca e innovazione:Ferruccio Ceccarelli

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 53 –

ALLEGATO A

PROGETTI AMMESSI ALLA VALUTAZIONE PRELIMINARE DI MERITO

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti»istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009 approvato con decreto n. 3186/2009.

Numero Esiti istruttoriaArea Denominazione Giuridicaproposta ammissibilita formale12807315 Energia A.G.I.R.E. – AGENZIA PER LA GESTIONE INTELLIGENTE DELLE RISORSE Partner capofila Ammesso alla valutazione

ENERGETICHE SOCIETA CONSORTILE A R.L. preliminare di merito12806990 Energia A.P.I. COM – S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12694784 Manifatturiero AFROS S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12824521 Manifatturiero AGUSTA S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12692413 Manifatturiero ALENIA AERMACCHI S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12790176 Salute ANTEA S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12787386 Energia AUSTEP-AUSTEAM ENVIRONMENTAL PROTECTION S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12508918 Agroalimentare AXXAM S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12800436 Manifatturiero BRIDGEPORT S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12798718 Manifatturiero CAMOZZI S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12775772 Manifatturiero CARLO GAVAZZI SPACE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12800585 Energia CASALASCA SERVIZI S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12760973 Manifatturiero CECCATO S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12798039 Manifatturiero CESARE GALDABINI S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12799444 Energia CLARABELLA – SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE AGRICOLA – ONLUS Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12796195 Energia COMERIO ERCOLE S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12781422 Agroalimentare CONSORZIO CON ATTIVITA ESTERNA G.S.L. SERVICE Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12806954 Salute COSMIC BLUE TEAM SOCIETA PER AZIONI OVVERO «COSMIC BLUE Ammesso alla valutazione

TEAM – S.P.A.» O IN BREVE «CBT – S.P.A.» preliminare di merito12587564 Salute DATAMED S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12763169 Energia DEPARIA ENGINEERING S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12798830 Manifatturiero DIMEX EUROPA S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12484061 Salute DINAMICA GENERALE S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12828380 Salute DOMOSTYLE S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12794902 Salute ELSAG DATAMAT S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12816036 Agroalimentare EMILIO MAURI – S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12764185 Salute ENERGHEIA IMPRESA SOCIALE S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12812918 Energia ENGITEC TECHNOLOGIES S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12809642 Manifatturiero FADIS – S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12775266 Agroalimentare FILIPPINI S.A.S. DI FILIPPINI DIEGO & C. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12775711 Salute FIMI S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12840146 Manifatturiero FINTECH S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12786449 Energia FORISA S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 54 –

Numero Esiti istruttoriaArea Denominazione Giuridicaproposta ammissibilita formale12771762 Energia GALLETTI DI GALLETTI AURELIO E C. S.N.C. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito

12800339 Energia GARIONI NAVAL S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12824892 Manifatturiero GEMELLI S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12798764 Energia GTM S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12735557 Energia HAEMOTRONIC ADVANCED MEDICAL TECHNOLOGIES S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12827608 Agroalimentare I.T.A.CA S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12666628 Agroalimentare ICAM S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12748632 Energia IS.PA.RO. SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12823157 Salute LA ROTONDA SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12802008 Manifatturiero LASTRUTTURA S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12824050 Energia LEAD EXTRUSIONS S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12798039 Manifatturiero LOGIC S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12785964 Manifatturiero LOMAR S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12795777 Manifatturiero MARZOLI S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12632993 Manifatturiero MEDIA LARIO S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12707939 Agroalimentare MONTERESEARCH – SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12738577 Manifatturiero NEOLT S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12798039 Salute NOEMALIFE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12824768 Agroalimentare NOMOS S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12800452 Manifatturiero OFFICINE MECCANICHE REZZATESI GIA FRANCESCO TIRINI – SOCIETA A Ammesso alla valutazioneRESPONSABILITA LIMITATA preliminare di merito

12839298 Manifatturiero PANGBORN EUROPE S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12806852 Manifatturiero PERSICO S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12766707 Salute PIRELLI BROADBAND SOLUTIONS S.P.A. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12780767 Salute PRIDE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12825140 Salute PROCLESIS S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12825504 Manifatturiero PROMATECH S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12836411 Energia RENERGIA S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12786816 Manifatturiero RIZOMA S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12737782 Manifatturiero ROBBY MOTO ENGINEERING S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12805216 Energia S.G.I. – SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA S.R.L. Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12826306 Energia SADEPAN CHIMICA S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12823088 Agroalimentare SAPIO PRODUZIONE IDROGENO OSSIGENO S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

12809356 Energia SCS GESTIONI S.R.L. UNIPERSONALE IN FORMA ABBREVIATA «SCS Ammesso alla valutazioneGESTIONI» preliminare di merito

12772100 Energia SECOVAL S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazionepreliminare di merito

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 55 –

Numero Esiti istruttoriaArea Denominazione Giuridicaproposta ammissibilita formale11242610 Agroalimentare SMI S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12831663 Energia SOCIETA PER L’ECOLOGIA E L’AMBIENTE S.P.A. OVVERO «S.EC.AM.» IN Partner capofila Ammesso alla valutazione

FORMA ABBREVIATA preliminare di merito12782028 Salute SOCRATE MEDICAL S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12780629 Energia STERILGARDA ALIMENTI S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12639084 Manifatturiero T.T.N. S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12837984 Salute TATTILE S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12718998 Manifatturiero TECNOS S.P.A. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12824486 Manifatturiero TECNOTEL S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12793976 Energia TIRSI S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12786747 Energia TRAFILERIE BRAMBILLA S.P.A. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12821041 Agroalimentare U-SERIES S.R.L. Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12797533 Agroalimentare VALDIGRANO DI FLAVIO PAGANI S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12820278 Salute WHIRLPOOL EUROPE S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito12695237 Salute WIRELESS SENSOR NETWORKS S.R.L. Partner capofila Ammesso alla valutazione

preliminare di merito

PROGETTI NON AMMESSI ALLA VALUTAZIONE PRELIMINARE DI MERITO

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti»istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009 approvato con decreto n. 3186/2009.

Numero Esiti istruttoriaArea Denominazione Giuridicaproposta ammissibilita formaleND ND ABV ONLUS Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto la

domanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

12799962 Salute ALLIX S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda non e stata presentata nel rispetto dei «Termini e dellemodalita di presentazione delle domande» di cui al punto 10dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1 aprile 2009 n. 3186

12832649 Salute ANTEK S.R.L. Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

12823500 Energia DUKW S.R.L. Non ammesso alla valutazione preliminare di merito in quantol’impresa non risulta in attivita alla data di presentazione delladomanda, secondo quanto disposto dal punto 7 dell’Allegato A«Bando di Invito» al d.d.s. 1 aprile 2009 n. 3186

12833516 Manifatturiero FONDERIE ALLUMINIO S.P.A. Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

12820471 Salute ITALIA MEDICA S.R.L. Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

ND Manifatturiero METAL BI Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

12804991 Agroalimentare PARCO TECNOLOGICO PADANO S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla valutazione preliminare di merito ai sensi del– SOCIO UNICO punto 5 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1 aprile 2009

n. 3186 in quanto il progetto ha ad oggetto attivita connessealla produzione, trasformazione o commercializzazione di prodottielencati nell’allegato I al Trattato CE

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 56 –

Numero Esiti istruttoriaArea Denominazione Giuridicaproposta ammissibilita formale12712210 Energia TAIVER S.R.L. Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto la

domanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

ND Manifatturiero UNIVERSITA AMBROSIANA Non ammesso alla valutazione preliminare di merito, in quanto ladomanda di partecipazione non e stata presentata nel rispettodei «Termini e delle modalita di presentazione delle domande»di cui al punto 10 dell’Allegato A «Bando di Invito» al d.d.s. 1aprile 2009 n. 3186

ALLEGATO B

ESITI DELLA VALUTAZIONE PRELIMINARE DI MERITO

B1. AMMESSI ALLA VALUTAZIONE FINALE

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti»istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009 approvato con decreto n. 3186/2009.

Numero Esiti valutazioneArea Denominazione Giuridicaproposta preliminare di merito12806990 Energia A.P.I. COM – S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12694784 Manifatturiero AFROS S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12824521 Manifatturiero AGUSTA S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12692413 Manifatturiero ALENIA AERMACCHI S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12790176 Salute ANTEA S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12787386 Energia AUSTEP-AUSTEAM ENVIRONMENTAL PROTECTION S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12798718 Manifatturiero CAMOZZI S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12775772 Manifatturiero CARLO GAVAZZI SPACE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12799444 Energia CLARABELLA – SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE AGRICOLA – ONLUS Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12781422 Agroalimentare CONSORZIO CON ATTIVITA ESTERNA G.S.L. SERVICE Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12587564 Salute DATAMED S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12763169 Energia DEPARIA ENGINEERING S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12816036 Agroalimentare EMILIO MAURI – S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12812918 Energia ENGITEC TECHNOLOGIES S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12809642 Manifatturiero FADIS – S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12775266 Agroalimentare FILIPPINI S.A.S. DI FILIPPINI DIEGO & C. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12775711 Salute FIMI S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12840146 Manifatturiero FINTECH S.R.L. Ammesso alla fase di

valutazione finale12771762 Energia GALLETTI DI GALLETTI AURELIO E C. S.N.C. Partner capofila Ammesso alla fase di

valutazione finale12800339 Energia GARIONI NAVAL S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12824892 Manifatturiero GEMELLI S.R.L. Ammesso alla fase di

valutazione finale12798764 Energia GTM S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12827608 Agroalimentare I.T.A.CA S.R.L. Ammesso alla fase di

valutazione finale12798039 Manifatturiero LOGIC S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale12795777 Manifatturiero MARZOLI S.P.A. Ammesso alla fase di

valutazione finale

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 57 –

Numero Esiti valutazioneArea Denominazione Giuridicaproposta preliminare di merito12632993 Manifatturiero MEDIA LARIO S.R.L. Ammesso alla fase di

valutazione finale

12798039 Salute NOEMALIFE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12806852 Manifatturiero PERSICO S.P.A. Ammesso alla fase divalutazione finale

12766707 Salute PIRELLI BROADBAND SOLUTIONS S.P.A. Ammesso alla fase divalutazione finale

12780767 Salute PRIDE S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12825504 Manifatturiero PROMATECH S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12836411 Energia RENERGIA S.R.L. Ammesso alla fase divalutazione finale

12737782 Manifatturiero ROBBY MOTO ENGINEERING S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12823088 Agroalimentare SAPIO PRODUZIONE IDROGENO OSSIGENO S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12805216 Energia S.G.I. – SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA S.R.L. Ammesso alla fase divalutazione finale

11242610 Agroalimentare SMI S.P.A. Ammesso alla fase divalutazione finale

12782028 Salute SOCRATE MEDICAL S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12780629 Energia STERILGARDA ALIMENTI S.P.A. Ammesso alla fase divalutazione finale

12639084 Manifatturiero T.T.N. S.P.A. Ammesso alla fase divalutazione finale

12837984 Salute TATTILE S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12824486 Manifatturiero TECNOTEL S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12793976 Energia TIRSI S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12786747 Energia TRAFILERIE BRAMBILLA S.P.A. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

12820278 Salute WHIRLPOOL EUROPE S.R.L. Partner capofila Ammesso alla fase divalutazione finale

B2. NON AMMESSI ALLA VALUTAZIONE FINALE

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti»istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009 approvato con decreto n. 3186/2009

Numero Esiti valutazioneArea Denominazione Giuridicaproposta finale di merito12807315 Energia A.G.I.R.E. – AGENZIA PER LA GESTIO- Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non e

NE INTELLIGENTE DELLE RISORSE E- stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)NERGETICHE SOCIETA CONSORTILE AR.L.

12508918 Agroalimentare AXXAM S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12800436 Manifatturiero BRIDGEPORT S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12800585 Energia CASALASCA SERVIZI S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12760973 Manifatturiero CECCATO S.P.A. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12798039 Manifatturiero CESARE GALDABINI S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12796195 Energia COMERIO ERCOLE S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12806954 Salute COSMIC BLUE TEAM SOCIETA PER A- Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eZIONI OVVERO «COSMIC BLUE TEAM – stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)S.P.A.» O IN BREVE «CBT – S.P.A.»

12798830 Manifatturiero DIMEX EUROPA S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12484061 Salute DINAMICA GENERALE S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 58 –

Numero Esiti valutazioneArea Denominazione Giuridicaproposta finale di merito12828380 Salute DOMOSTYLE S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non e

stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12794902 Salute ELSAG DATAMAT S.P.A. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12764185 Salute ENERGHEIA IMPRESA SOCIALE S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12786449 Energia FORISA S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12735557 Energia HAEMOTRONIC ADVANCED MEDICAL Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eTECHNOLOGIES S.P.A. stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12666628 Agroalimentare ICAM S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12748632 Energia IS.PA.RO. SOCIETA COOPERATIVA SO- Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eCIALE – ONLUS stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12823157 Salute LA ROTONDA SOCIETA COOPERATIVA Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eSOCIALE stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12802008 Manifatturiero LASTRUTTURA S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12824050 Energia LEAD EXTRUSIONS S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12785964 Manifatturiero LOMAR S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12707939 Agroalimentare MONTERESEARCH – SOCIETA A RE- Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eSPONSABILITA LIMITATA stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12738577 Manifatturiero NEOLT S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12824768 Agroalimentare NOMOS S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12800452 Manifatturiero OFFICINE MECCANICHE REZZATESI Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eGIA FRANCESCO TIRINI – SOCIETA A stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)RESPONSABILITA LIMITATA

12839298 Manifatturiero PANGBORN EUROPE S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12825140 Salute PROCLESIS S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12786816 Manifatturiero RIZOMA S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12826306 Energia SADEPAN CHIMICA S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12809356 Energia SCS GESTIONI S.R.L. UNIPERSONALE Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eIN FORMA ABBREVIATASCS GESTIONI stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12772100 Energia SECOVAL S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12831663 Energia SOCIETA PER L’ECOLOGIA E L’AM- Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non eBIENTE S.P.A. OVVERO «S.EC.AM.» IN stato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)FORMA ABBREVIATA

12718998 Manifatturiero TECNOS S.P.A. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12821041 Agroalimentare U-SERIES S.R.L. Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12797533 Agroalimentare VALDIGRANO DI FLAVIO PAGANI S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

12695237 Salute WIRELESS SENSOR NETWORKS S.R.L. Partner capofila Non ammesso alla fase di valutazione finale in quanto non estato raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (60 punti)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 59 –

D.G. Culture, identitae autonomie della Lombardia[BUR20100123] [3.5.0]D.d.u.o. 26 novembre 2009 - n. 12646Contributi per spese di investimento relative alla realizzazio-ne di progetti per interventi di opere edilizie presentati daEcomusei riconosciuti (l.r. n. 13/2007) in attuazione dellad.g.r. 22 luglio 2009 n. 8/9885 – Anno finanziario 2009 – Ap-provazione delle graduatorie e assunzione d’impegno

IL DIRIGENTE DELLA U.O. DIFFUSIONE DEI SAPERIViste:– la legge regionale 12 luglio 2007, n. 13 «Riconoscimento de-

gli Ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizionilocali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed eco-nomici», nella quale all’art. 4 e previsto che la Giunta regionaledetermini i criteri per l’assegnazione dei contributi agli Ecomu-sei riconosciuti;– la deliberazione n. 8/7873 del 30 luglio 2008, pubblicata sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 7 agosto 2008, 3ºS.S. al n. 32, e la deliberazione n. 8/9745 del 30 giugno 2009,pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 16luglio 2009, 2º S.S. al n. 28, con le quali la Giunta regionale haapprovato gli elenchi degli Ecomusei riconosciuti e degli istitutiecomuseali non riconosciuti per l’anno 2008 e 2009;Considerato che la Giunta regionale con deliberazione

n. 8/9885 del 22 luglio 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficialedella Regione Lombardia 3 agosto 2009 S.O. n. 31, ha individua-to le «Modalita di valutazione e di assegnazione dei contributiper la realizzazione di progetti per interventi di opere ediliziepresentati dagli Ecomusei riconosciuti – Anno 2009 (art. 4, l.r.n. 13/2007)», demandando a successivo atto del dirigente compe-tente l’adozione degli atti conseguenti per la presentazione e l’ap-provazione delle domande di contributo regionale da parte degliEcomusei riconosciuti ai sensi della richiamata legge regionale13/2007;Visto il d.d.u.o. n. 7624 del 23 luglio 2009 «Modalita di presen-

tazione delle domande di contributo regionale per spese di inve-stimento relative alla realizzazione di progetti per interventi diopere edilizie presentati da Ecomusei riconosciuti ai sensi dellalegge 13/2007 – Anno 2009», pubblicato sul Bollettino Ufficialedella Regione Lombardia 3 agosto 2009 S.O. n. 31, relativo all’an-no finanziario 2009;Accertato che entro la scadenza del 30 settembre 2009, fissata

nel richiamato d.d.u.o. n. 7624/2009, sono regolarmente perve-nute n. 12 richieste di contributo, di cui:– 11 domande presentate da soggetti pubblici per un ammon-

tare complessivo di C 1.888.400,00 di cui C 991.500,00 dicofinanziamento a carico degli Ecomusei;

– 1 domanda presentata da un soggetto privato, per un am-montare C 120.660,00 di cui C 60.330,00 di cofinanziamen-to a carico dell’Ecomuseo;

Visto il piano dei contributi per soggetti pubblici e per soggettiprivati, di cui all’allegato «A» che costituisce parte integrante esostanziale del presente decreto, redatto in conformita ai criteridi valutazione dei progetti di cui alla richiamata deliberazionen. 8/9885, contenente gli esiti della istruttoria eseguita in confor-mita ai citati criteri, la graduatoria e il punteggio degli interventiammissibili al finanziamento presentati dai soggetti pubblici (ta-bella A), il punteggio dell’intervento ammissibile al finanziamen-to presentato dal soggetto privato (tabella B) e l’elenco dei pro-getti non ammessi all’istruttoria (tabella C) con le relative moti-vazioni;

Importo Importo ImportoBeneficiario/Ruolo Codice Capitolo anno 1 anno 2 anno 3

BENEFICIARI DIVERSI 35253 2.3.1.3.56.7292 443.400,00 0,00 0,00

ECOMUSEO URBANO METROPOLITANO MILANO NORD 683323 2.3.1.3.56.7293 60.330,00 0,00 0,00

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente attoscade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;

Ritenuto di assegnare ai beneficiari diversi di cui all’allegatoA, tabella A, il contributo ivi indicato, fino all’ammontare com-plessivo di C 443.400,00 che, conformemente a quanto dispostodall’art. 4, comma 1 della l.r. 13/2007, risulta inferiore al limitemassimo cofinanziabile con contributo regionale della spesa so-stenuta dagli Ecomusei, e trova imputazione al capitolo2.3.1.3.56.7292 del bilancio di previsione per l’esercizio finan-ziario 2009;Ritenuto, inoltre, di assegnare al beneficiario di cui all’allegato

A, tabella B, il contributo di C 60.330,00 che, conformemente aquanto disposto dall’art. 4, comma 1 della l.r. 13/2007, risultapari al limite massimo cofinanziabile con contributo regionaledella spesa sostenuta dall’Ecomuseo, e trova imputazione al capi-tolo 2.3.1.3.56.7293 del bilancio di previsione per l’esercizio fi-nanziario 2009;Ritenuto, inoltre, di provvedere all’assunzione dell’impegno di

spesa di C 443.400,00 sul capitolo 2.3.1.3.56.7292 a favore deibeneficiari diversi di cui all’allegato A, tabella A, e all’assunzionedell’impegno di spesa di C 60.330,00 sul capitolo 2.3.1.3.56.7293a favore del beneficiario di cui all’allegato A, tabella B;Considerato che, come previsto nella richiamata deliberazione

n. 8/9885 del 22 luglio 2009, il 75% del contributo verra liquidatoentro 90 giorni dalla data di presentazione dei seguenti docu-menti:– certificato di inizio lavori,– attestazione della congruita tecnico-amministrativa dei lavo-

ri/appalto,– copia del contratto di affidamento dei lavori,

e che il restante 25% sara erogato entro 90 giorni dalla data dipresentazione dei seguenti documenti:– certificato di fine lavori,– certificato di regolare esecuzione o di collaudo,– quadro economico finale dei lavori,– delibera o determina di approvazione della rendicontazione

finale (solo per enti pubblici);Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non-

che il regolamento di contabilita e la legge regionale di approva-zione del Bilancio dell’anno in corso;Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in mate-

ria di organizzazione e personale», nonche i provvedimenti orga-nizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta1. di approvare la graduatoria dei progetti per interventi di

opere edilizie presentati dagli Ecomusei riconosciuti, di cui al-l’Allegato A, tabella A, che costituisce parte integrante e sostan-ziale del presente decreto, recante il piano dei contributi per sog-getti pubblici, e di assegnare ai beneficiari diversi il contributoivi indicato, per l’ammontare complessivo di C 443.400,00 conimputazione al capitolo 2.3.1.3.56.7292 del bilancio di previsioneper l’esercizio finanziario 2009;2. di approvare la graduatoria dei progetti per interventi di

opere edilizie presentati dagli Ecomusei riconosciuti, di cui al-l’Allegato A, tabella B, che costituisce parte integrante e sostan-ziale del presente decreto, recante il piano dei contributi per sog-getti privati, e di assegnare al beneficiario il contributo ivi indica-to, per l’ammontare complessivo di C 60.330,00 con imputazioneal capitolo 2.3.1.3.56.7293 del bilancio di previsione per l’eserci-zio finanziario 2009;3. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:

5. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale dellaRegione.

Il dirigente della U.O.Diffusione dei saperi:

Alberto Garlandini——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 60 –

ALLEGATO A

Direzione Generale Culture, Identitae Autonomie della Lombardia

Unita Organizzativa Diffusione dei SaperiCon d.g.r. n. 8/9885 del 22 luglio 2009, pubblicata sul Bolletti-

no Ufficiale della Regione Lombardia 3 agosto 2009 S.O. n. 31,sono state approvate le «Modalita di valutazione e di assegnazio-ne dei contributi per la realizzazione di progetti per interventi diopere edilizie presentati dagli Ecomusei riconosciuti – Anno2009 (art. 4, l.r. n. 13/2007)».Le risorse regionali per l’anno 2009 sono destinate a spese di

investimento in capitale relative a progetti per interventi di opereedilizie, realizzate dagli Ecomusei riconosciuti negli anni 2008e 2009, ai sensi della legge regionale n. 13/2007, necessarie alfunzionamento dell’Ecomuseo e fino al limite del 50% della spesasostenuta dall’ente proprietario o gestore dell’Ecomuseo. Ai finidella valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli interventidevono riferirsi a beni immobili destinati all’uso e fruizione pub-blica e alle finalita culturali dell’Ecomuseo stesso.La dotazione finanziaria per l’anno 2009 e di C 503.730,00,

cosı suddivisi:• C 443.400,00 per interventi promossi da soggetti pubblici;• C 60.330,00 per interventi promossi da soggetti privati.Gli Ecomusei riconosciuti con d.g.r. n. 8/7873 del 30 luglio

2008 e con d.g.r. n. 8/9745 del 30 giugno 2009, sono:

Prov. Denominazione Ecomuseo

BG Ecomuseo delle Orobie – La Strada Verde – tra acqua ferroe legno

BG Ecomuseo di Valtorta

BG Ecomuseo Miniere di Gorno – Il viaggio dello zinco tra al-peggi e miniere – Gorno

BG Ecomuseo Val Taleggio

BG Ecomuseo Valle Imagna

BS Ecomuseo Concarena-Montagna di Luce

BS Ecomuseo del Vaso Re e della Valle dei Magli

BS Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno

BS Ecomuseo di Valle Trompia la Montagna e l’Industria –Gardone Val Trompia

BS Ecomuseo nel Bosco degli Alberi del Pane

BS Istituto Culturale Ecomuseo della Valvestino – Valvestino

LC Ecomuseo delle Grigne – Esino Lario

LC Ecomuseo Val San Martino

MN Ecomuseo della risaia dei fiumi e del paesaggio rurale man-tovano

MN Ecomuseo Valli Oglio Chiese

MI Ecomuseo Adda di Leonardo

MI Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

MI Ecomuseo dell’Est Ticino: percorsi tra storia, saperi e me-stieri In Curia Picta

MI Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord – Milano

MB Ecomuseo del Territorio di Nova Milanese nel Parco Gru-gnotorto Villoresi – Nova Milanese

PV Ecomuseo del Paesaggio lomellino

PV Il grano in erba

SO Ecomuseo della Valgerola

SO Ecomuseo delle terrazze Retiche di Bianzone – Bianzone

SO Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo

Con d.d.u.o. n. 7624 del 23 luglio 2009 sono state definite lemodalita per la presentazione delle domande di contributo.Come stabilito con d.g.r. n. 8/9885 del 22 luglio 2009, l’ammis-

sibilita alla fase istruttoria e subordinata al possesso dei seguentirequisiti:• presentazione entro i termini;• cofinanziamento pari almeno al 50% del costo totale del pro-

getto;• completezza della documentazione richiesta nel bando;• rispetto delle soglie minima e massima per il costo totale del

progetto;

• rispetto delle tipologie di intervento ammissibili;• disponibilita e/o pieno godimento del bene oggetto dell’inter-

vento alla data di presentazione della domanda;• conformita urbanistica dell’intervento;• autorizzazioni, o istanze di autorizzazione, solo per i beni

vincolati ai sensi del d.lgs. 42/04 e s.m.i.Entro la scadenza del 30 settembre 2009, fissata nel richiamato

d.d.u.o. n. 7624, sono regolarmente pervenute n. 12 domande dicontributo presentate dai legali rappresentanti degli Ecomuseiriconosciuti o dai legali rappresentanti degli enti soggetti gestoridegli Ecomusei riconosciuti.Le tipologie di progetto ammissibili al finanziamento sono:a) interventi di restauro, risanamento conservativo, ristruttu-

razione edilizia o manutenzione straordinaria di immobili,al servizio delle attivita di valorizzazione e sviluppo dell’E-comuseo (come per es. sede istituzionale dell’Ecomuseo,centro di documentazione e di interpretazione, bibliotecadell’Ecomuseo, spazi espositivi), compreso l’allestimento eacquisto di beni mobili connessi all’intervento edilizio;

b) realizzazione di strutture, al servizio delle attivita di valo-rizzazione e sviluppo dell’Ecomuseo (come per es. sede isti-tuzionale dell’Ecomuseo, centro di documentazione e di in-terpretazione, biblioteca dell’Ecomuseo, spazi espositivi),compreso l’allestimento e acquisto di beni mobili connessiall’intervento edilizio;

c) realizzazione di percorsi per la fruizione pubblica del terri-torio dell’Ecomuseo, compreso la realizzazione di supportiinformativi (come ad. es. pannelli esplicativi, postazionimultimediali) connessi al percorso realizzato.

A seguito dell’istruttoria, eseguita in conformita ai criteri divalutazione di cui alla richiamata deliberazione n. 8/9885, si evi-denzia quanto segue.I progetti presentati da soggetti pubblici sono 11.Un solo progetto e stato presentato da un soggetto privato.Gli Ecomusei richiedenti garantiscono il cofinanziamento pari

o superiore al 50% del costo totale del progetto.Le domande presentate rispettano la soglia minima (C 50.000)

e massima (C 300.000) per costo totale di progetto.Per i soggetti pubblici, le richieste di contributo ammontano

complessivamente a A 896.900,00 a fronte di un cofinanzia-mento dichiarato dai soggetti richiedenti di A 991.500,00 pari acirca il 52,5%.Il costo complessivo dei progetti presentati ammonta aA 1.888.400,00.Per i soggetti privati, la richiesta di contributo ammonta aA 60.330,00 a fronte di un cofinanziamento dichiarato dal ri-chiedente di A 60.330,00pari al 50%.Il costo complessivo del progetto presentato ammonta aA 120.660,00.Le spese ammissibili (spese tecniche di progettazione e di ese-

cuzione dei lavori e spese per dotazioni tecnologiche e allesti-menti connessi agli interventi ammissibili) sono state rispettate.La mancata ammissione alla fase istruttoria dei 4 progetti di

cui alla tabella C, riguarda i seguenti motivi:• mancanza di disponibilita del bene oggetto di intervento da

parte dell’Ecomuseo;• mancanza di conformita urbanistica del progetto;• tipologia di progetto non rientrante tra le ammissibili.In un caso si e proceduto alla rideterminazione dei costi com-

plessivi di progetto ammissibili al cofinanziamento regionale, aseguito di esclusione di alcune spese non rientranti nelle tipolo-gie di progetto ammissibile.Nelle allegate tabelle A, soggetti pubblici, e B, soggetti privati,

sono riportate le graduatorie dei progetti ordinati per punteggio,in ordine decrescente, per provincia e per Ecomuseo richiedente.Le domande di contributo e i relativi progetti sono stati ponde-

rati in base agli elementi di valutazione e ai punteggi indicaticon d.g.r. n. 8/9885 del 22 luglio 2009.Sono stati inseriti in graduatoria i progetti che hanno ottenuto

un punteggio superiore a 10.Il contributo concesso per ogni singolo progetto e calcolato

sulla base della percentuale di cofinanziamento dichiarata nelladomanda di contributo.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 61 –

L’assegnazione del contributo regionale avviene sulla base didette graduatorie, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.Come previsto nella richiamata deliberazione n. 8/9885 del 22

luglio 2009, il 75% del contributo verra liquidato entro 90 giornidalla data di presentazione da parte del soggetto beneficiario deiseguenti documenti:– certificato di inizio lavori,– attestazione della congruita tecnico-amministrativa dei lavo-

ri/appalto,– copia del contratto di affidamento dei lavori.Allo scadere di ogni anno successivo all’inizio dei lavori dovra

essere inviata alla Regione una relazione sullo stato di avanza-mento.Il restante 25% sara erogato entro 90 giorni dalla data di pre-

sentazione da parte del soggetto beneficiario dei seguenti docu-menti:– certificato di fine lavori,– certificato di regolare esecuzione o di collaudo,– quadro economico finale dei lavori,– delibera o determina di approvazione della rendicontazione

finale (solo per enti pubblici).

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 62 –TABELLA

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Page 63: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 63 –

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 64 –

[BUR20100124] [3.5.0]D.d.u.o. 9 dicembre 2009 - n. 13314Contributi in parte corrente agli Ecomusei riconosciuti (l.r.n. 13/2007) in attuazione della d.g.r. 30 giugno 2009n. 8/9744 – Anno finanziario 2009 – Assunzione d’impegno eparziale liquidazione di contributi

IL DIRIGENTE DELLA U.O. DIFFUSIONE DEI SAPERIViste:• la legge regionale 12 luglio 2007, n. 13 «Riconoscimento de-

gli Ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizionilocali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed eco-nomici», nella quale all’art. 4 e previsto che la Giunta regionaledetermini i criteri per l’assegnazione dei contributi agli Ecomu-sei riconosciuti;• la deliberazione n. 8/7873 del 30 luglio 2008 «Riconoscimen-

to degli Ecomusei in Lombardia – Anno 2008», pubblicata sulBollettino Ufficiale della Regione Lombardia 7 agosto 2008, 3ºS.S. al n. 32, e la deliberazione n. 8/9745 del 30 giugno 2009 «Mo-dalita per il riconoscimento e monitoraggio delle attivita degliEcomusei – Anno 2009», pubblicata sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Lombardia 16 luglio 2009, 2º S.S. al n. 28, con le qualila Giunta regionale ha approvato l’elenco degli Ecomusei ricono-sciuti e degli istituti ecomuseali non riconosciuti per gli anni2008-2009;Considerato che la Giunta regionale con deliberazione

n. 8/9744 del 30 giugno 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficialedella Regione Lombardia 16 luglio 2009 2º S.S. n. 28, ha indivi-duato le «Modalita di valutazione e di assegnazione dei contribu-ti per la realizzazione dei progetti presentati dagli Ecomusei ri-conosciuti e dalla rete degli Ecomusei – Anno 2009 (l.r.13/2007)», demandando a successivo atto del dirigente compe-tente l’adozione degli atti conseguenti per la presentazione e l’ap-provazione delle domande di contributo regionale da parte degliEcomusei riconosciuti ai sensi della richiamata legge regionale13/2007;Considerato inoltre che, con la richiamata deliberazione

n. 8/9744, la Giunta regionale ha ritenuto di destinare la quotadi C 630.000,00 (seicentotrentamila), delle risorse previste al ca-pitolo 2.3.2.2.59.7141 «Contributi per la valorizzazione della cul-tura e delle tradizioni locali» – Esercizio 2009, per la realizzazio-ne di progetti presentati dagli Ecomusei riconosciuti, ai sensidella legge regionale 13/2007;Visto il d.d.u.o. n. 6779 del 2 luglio 2009 «Modalita di presenta-

zione delle domande di contributo regionale per spese correntioperative relative ad attivita e progetti presentati da Ecomuseiriconosciuti ai sensi della legge 13/2007» relativo all’anno finan-ziario 2009;Accertato che entro la scadenza del 15 settembre 2009, fissata

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3

BENEFICIARI DIVERSI ACCONTO 75% 35302 2.3.2.2.59.7141 472.500,00 0,00 0,00

BENEFICIARI DIVERSI SALDO 25% 35373 2.3.2.2.59.7141 157.500,00 0,00 0,00

3. di liquidare:

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare

BENEFICIARI DIVERSI ACCONTO 75% 35302 2.3.2.2.59.7141 2009/0/0 472.500,00

Cod. Benef. Denominazione Cod. fiscale Partita IVA IndirizzoRuolo

35302 BENEFICIARI DIVERSI ACCONTO 75%

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente attoscade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso.5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino

Ufficiale della Regione Lombardia.Il dirigente della U.O.Diffusione dei Saperi:

Alberto Garlandini——— • ———

nel richiamato d.d.u.o. n. 6779, sono regolarmente pervenuten. 31 richieste di contributo, concernenti progetti per un am-montare complessivo di C 1.610.932,75 di cui C 831.206,38 dicofinanziamento a carico degli Ecomusei;Visto il piano dei contributi di cui all’allegato «A», che costitui-

sce parte integrante e sostanziale del presente decreto, redatto inconformita ai criteri di valutazione dei progetti di cui alla richia-mata deliberazione n. 8/9744, contenente in tabella A gli esiti del-la istruttoria eseguita in conformita ai citati criteri, la graduato-ria e il punteggio degli interventi ammissibili al contributo regio-nale;Ritenuto di assegnare ai beneficiari di cui all’allegato A, tabella

A, il contributo ivi indicato, fino all’ammontare complessivo diC 630.000,00 che, conformemente a quanto disposto dall’art. 4,comma 1, della l.r. 13/2007, risulta inferiore al limite massimocofinanziabile con contributo regionale della spesa sostenuta da-gli Ecomusei;Ritenuto, inoltre, di provvedere all’assunzione dell’impegno di

spesa di C 630.000,00 a favore di beneficiari diversi indicati nel-l’Allegato A, che trova imputazione al capitolo 2.3.2.2.59.7141 delbilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009;Considerato che il 75% del contributo verra liquidato entro 60

giorni dalla data di approvazione della graduatoria dei progettipresentati e che il restante 25% sara erogato entro 90 giorni dalricevimento della rendicontazione tecnica contabile completa edesaustiva;Accertata la disponibilita di competenza e di cassa del capitolo

del bilancio di previsione in corso al quale imputare le spese dapagarsi sul bilancio 2009;Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non-

che il regolamento di contabilita e la legge regionale di approva-zione del Bilancio dell’anno in corso;Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in mate-

ria di organizzazione e personale», nonche i provvedimenti orga-nizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta1. di approvare la graduatoria dei progetti presentati dagli Eco-

musei riconosciuti, di cui all’Allegato A, tabella A, che costituisceparte integrante e sostanziale del presente decreto recante il pia-no dei contributi e di assegnare ai beneficiari il contributo iviindicato, per l’ammontare complessivo di C 630.000,00 con im-putazione al capitolo 2.3.2.2.59.7141 del bilancio di previsioneper l’esercizio finanziario 2009;2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 65 –

ALLEGATO A

Direzione Generale Culture, Identitae Autonomie della Lombardia

Unita Organizzativa Diffusione dei SaperiCon d.g.r. n. 8/9744 del 30 giugno 2009 sono state approvate

le «Modalita di valutazione e di assegnazione dei contributi perla realizzazione dei progetti presentati dagli Ecomusei ricono-sciuti e dalla Rete degli Ecomusei – anno 2009 (l.r. n. 13/2007)».Le risorse regionali per l’anno 2009, pari a C 630.000,00, sono

destinate a spese correnti operative finalizzate alla valorizza-zione della cultura e della tradizioni locali, compreso l’acquistodi beni, servizi e attrezzature necessari al funzionamento dell’E-comuseo.Il limite massimo dei contributi che Regione Lombardia con-

cede per la realizzazione dei progetti presentati dagli Ecomuseiriconosciuti e pari al 50% della spesa sostenuta dall’ente proprie-tario o gestore dell’Ecomuseo.Gli Ecomusei riconosciuti con d.g.r. n. 8/7873 del 30 luglio

2008 e d.g.r. n. 8/9745 del 30 giugno 2009 sono:

Prov. Denominazione Ecomuseo

BG Ecomuseo delle Orobie – La Strada Verde – tra acqua ferroe legno

BG Ecomuseo di Valtorta

BG Ecomuseo Miniere di Gorno

BG Ecomuseo Val Taleggio

BG Ecomuseo Valle Imagna

BS Ecomuseo Concarena-Montagna di Luce

BS Ecomuseo del Vaso Re e della Valle dei Magli

BS Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno

BS Ecomuseo di Valle Trompia la Montagna e l’Industria

BS Ecomuseo Nel Bosco degli Alberi del Pane

BS Istituto Culturale Ecomuseo della Valvestino

LC Ecomuseo della Valle San Martino

LC Ecomuseo delle Grigne

MN Ecomuseo della risaia dei fiumi e del paesaggio rurale man-tovano

MN Ecomuseo Valli Oglio Chiese

MI Ecomuseo Adda di Leonardo

MI Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

MI Ecomuseo dell’Est Ticino: percorsi tra storia, saperi e me-stieri In Curia Picta

MI Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord

MB Ecomuseo del Territorio di Nova Milanese nel Parco delGrugnotorto Villoresi

PV Ecomuseo del Paesaggio lomellino

PV Ecomuseo Il grano in erba

SO Ecomuseo della Valgerola

SO Ecomuseo delle terrazze Retiche di Bianzone

SO Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo

Con d.d.u.o. n. 6779 del 2 luglio 2009 sono state definite lemodalita per la presentazione delle domande di contributo.Entro la scadenza del 15 settembre 2009, fissata nel richiamato

d.d.u.o. n. 6779, sono regolarmente pervenute n. 31 domande dicontributo presentate dai legali rappresentanti degli Ecomuseiriconosciuti o dai legali rappresentanti degli enti soggetti gestoridegli Ecomusei riconosciuti.A seguito dell’istruttoria, eseguita in conformita ai criteri di

valutazione di cui alla richiamata deliberazione n. 8/9744, si evi-denzia quanto segue.Complessivamente le richieste di contributo ammontano aA 779.726,37a fronte di un cofinanziamento dichiarato dai sog-getti richiedenti di A 831.206,38 pari a circa il 51%.Il costo complessivo dei progetti presentati ammonta aA 1.610.932,75.I progetti presentati, tutti ammissibili all’istruttoria, rispettano

la soglia minima (C 20.000) e massima (C 100.000) per costo to-tale di progetto e le seguenti tipologie di intervento:• progetti di studio;

• progetti di ricerca e di documentazione;• progetti didattico-educativi;• progetti di valorizzazione del territorio e del suo patrimonio;• progetti di sensibilizzazione e promozione allo sviluppo so-

stenibile.Le spese ammissibili, rientranti nella tipologia correnti opera-

tive, sono connesse alla realizzazione del progetto e sono precisa-te in:• spese di progettazione e di esecuzione del progetto;• costo di prestazioni professionali e acquisto di beni e servizi,

relativi al progetto;• spese generali (max 5% del costo totale del progetto), relati-

ve al progetto;• spese relative a personale interno (max 10% del costo totale

del progetto), riferito alla realizzazione del progetto.Si e proceduto alla rideterminazione dei costi complessivi di

progetto ammissibili al cofinanziamento regionale, secondo leseguenti modalita:• esclusione delle spese di gestione dell’Ecomuseo, in quanto

sono ammissibili solo le spese per la realizzazione di pro-getti;

• esclusione delle spese di investimento in conto capitale, inquanto non rientranti nella tipologia di contributo per spesecorrenti operative;

• esclusione delle spese relative ad attivita gia finanziate dauna Provincia con contributi assegnati da Regione Lombar-dia per l’esercizio di funzioni delegate ai sensi di legge regio-nale;

• esclusione delle spese relative ad attivita non rientranti trale competenze della Direzione Generale Culture.

Sulla base della rideterminazione dei costi complessivi di pro-getto ammissibili, si e proceduto, ove necessario, al ricalcolo siadelle spese generali massime ammissibili (5%), sia delle spesemassime ammissibili relative a personale interno (10%).Il contributo concesso per ogni singolo progetto e stato calco-

lato sulla base della percentuale di cofinanziamento dichiaratanella domanda di contributo.Le domande di contributo e i relativi progetti sono stati ponde-

rati in base agli elementi di valutazione e ai punteggi indicaticon d.g.r. n. 8/9744.Nella allegata tabella A e riportata la graduatoria dei progetti

ordinati per punteggio, in ordine decrescente, per provincia e perEcomuseo richiedente.L’assegnazione del contributo regionale avviene sulla base di

detta graduatoria, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 66 –

Page 67: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 67 –

Page 68: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 68 –

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 69 –

D.G. Agricoltura[BUR20100125] [4.3.0]D.d.s. 10 dicembre 2009 - n. 13712Modifica del decreto n. 8583 dell’1 agosto 2008 relativo allatenuta degli albi regionali dei vigneti a DOC e DOCG e deglielenchi delle vigne a IGT; modifiche e integrazioni all’elencoregionale degli albi delle DOC, DOCG e degli elenchi dellevigne IGT

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURAORGANIZZAZIONI COMUNI DI MERCATO,

QUALITA E INTERVENTINELLE FILIERE AGROINDUSTRIALI

Visti:– il Reg. CE n. 479/2008 relativo alla nuova organizzazione co-

mune di mercato nel settore vitivinicolo ed in particolare l’art.108 relativo alla tenuta dell’inventario delle superfici vitate;– il Reg. CE 555/2008 che stabilisce le modalita di applicazio-

ne del Reg CE n. 1234/2007 ed in particolare l’art. 185-bis relati-vo all’inventario delle superfici vitate;– la legge nazionale 164/92 «Nuova disciplina delle denomina-

zione d’origine dei vini» ed in particolare l’art. 15 «Albo dei vi-gneti ed elenco delle vigne»;– il decreto ministeriale 27 marzo 2001 «Modalita per l’aggior-

namento dello schedario vitivinicolo nazionale e per la iscrizionedelle superfici vitate negli albi dei vigneti a DOCG e DOC e neglielenchi delle vigne a IGT e norme aggiuntive»;– il decreto ministeriale del 28 aprile 2009 «Riconoscimento

della denominazione di origine controllata e garantita del vino«Scanzo» o «Moscato di Scanzo» ed approvazione del relativodisciplinare»;– il decreto ministeriale del 26 giugno 2009 «Modifica del di-

sciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine con-trollata “Garda”»:– il decreto ministeriale del 20 luglio 2009 «Modifica del disci-

plinare di produzione della indicazione geografica tipica “Berga-masca”»;– il decreto ministeriale del 15 maggio 2009 «Modifica del di-

sciplinare di produzione dei vini a Indicazione geografica tipicaIGT Terrazze retiche di Sondrio;– la l.r. 31 del 5 dicembre 2008 «Testo unico delle leggi regio-

nali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale» ein particolare l’art. 33 comma cc) e art. 34 comma aa);– l’accordo del 25 luglio 2002 tra il Ministero per le Politiche

Agricole e Forestali e le Regioni e le Province autonome di Trentoe di Bolzano per la determinazione dei criteri per l’aggiornamen-to degli albi dei vigneti a denominazione d’origine e degli elenchidelle vigne IGT in attuazione dell’art. 5 del decreto ministerialedel 27 marzo 2001;– la deliberazione della Giunta regionale n. 7/17327 del 30 a-

prile 2004 «Istituzione degli albi regionali dei vigneti a DOC eDOCG e degli elenchi delle vigne a IGT. Approvazione delle lineeoperative per l’attivazione, l’aggiornamento e la tenuta degli albidei vigneti a DOC e DOCG e degli elenchi delle vigne IGT»;– il decreto del direttore generale della D.G. Agricoltura 1 ago-

sto 2008 n 8583 «Revoca del decreto del direttore generale dellaD.G. Agricoltura n. 2445 del 7 marzo 2006 e contestuale modificadelle linee operativa per la tenuta degli Albi regionali dei vignetia DOC, DOCG e degli elenchi delle vigne a IGT; modifiche e inte-grazioni all’Elenco regionale degli Albi delle DOC, DOCG e deglielenchi delle vigne a IGT;Preso atto che:– la Regione Lombardia, con delibera della Giunta regionale

n. 7/17327 del 30 aprile 2004, ha istituito gli Albi regionali deivigneti DOC, DOCG, e gli elenchi delle vigne a IGT;Considerato che:– si rende necessario apportare alcune modifiche e integrazio-

ni alle linee operative per la tenuta degli albi regionali dei vignetia DOC, DOCG e degli elenchi delle vigne IGT (di seguito dettialbi) di cui alla allegato 1 del decreto n. 8583/2008 in particolare:

• adeguamento con quanto previsto dalla vigente normativarelativa all’apposizione della marca da bollo;

• integrazione del capitolo relativo all’istruttoria;• introduzione capitolo specifico relativo ai controlli in

campo effettuati dalle amministrazioni provinciali;

• introduzione norme per il cambio di conduzione;• correzioni di errori materiali;

– l’esperienza maturata negli ultimi anni ha portato alla neces-sita di modificare le date ultime per le presentazione delle do-mande di iscrizione e di variazione agli albi e le successive datedi chiusura delle istruttorie;– la modifica dei disciplinari di produzione della DOC Garda

Classico, dell’IGT Bergamasca, dell’IGT Terrazze retiche di Son-drio, e l’avvenuto riconoscimento della DOCG Moscato di Scan-zo, e nonche la necessita di correggere errori materiali e apporta-re opportune integrazioni, rendono necessario modificare e inte-grare l’elenco regionale degli albi all’allegato 2 del decreton. 8583/2009;Ritenuto opportuno:– Modificare e integrare le linee operative per la tenuta degli

albi di cui allegato 1 del decreto n. 8583/2009 in particolare:• adeguamento del provvedimento con quanto previsto dal-

la vigente normativa relativa all’apposizione della marcada bollo;

• integrazione del capitolo relativo all’istruttoria;• introduzione capitolo specifico relativo ai controlli in

campo effettuati dalle amministrazioni provinciali;• introduzione norme per il cambio di conduzione;• correzioni di errori materiali;

cosı come riportato nell’allegato 1 composto da 8 pagine parteintegrante del presente atto;– modificare e integrare l’elenco regionale degli albi delle DOC

e DOCG e degli elenchi delle vigne IGT a seguito della modificadei disciplinari di produzione della DOC Garda Classico, dell’IGTBergamasca, dell’IGT Terrazze retiche di Sondrio, e l’istituzionedella DOCG Moscato di Scanzo oltre alla necessita di correggereerrori materiali e di apportare opportune integrazioni all’elencocosı come riportato nell’allegato 2 composto da 45 pagine parteintegrante del presente atto;Visto l’art. 16 della l.r. 20 del 7 luglio 2008 e successive modi-

ficazioni e integrazioni nonche i provvedimenti organizzativi del-l’VIII legislatura;

DecretaRecepite le premesse che formano parte integrante del presen-

te atto:Di approvare le modifiche e le integrazioni al d.d.g. della Dire-

zione Generale Agricoltura n. 8583/2008 cosı come riportato nel-l’allegato 1 composto da n. 8 pagine, e nell’allegato 2 compostoda n. 45 pagine, parte integrante del presente atto.Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-

gione Lombardia.Il dirigente della struttura

organizzazioni comuni di mercatoqualita e interventi nelle filiere agroindustriali:

Roberto Daffonchio——— • ———

ALLEGATO 1

LINEE OPERATIVE PER L’AGGIORNAMENTOE LA TENUTA DEGLI ALBI DEI VIGNETI A DOC, DOCG

E DEGLI ELENCHI DELLE VIGNE A IGTDELLA REGIONE LOMBARDIA

PremessaLa Regione Lombardia, con delibera di Giunta n. 7/17327 del

30 aprile 2004, ha istituito gli Albi dei vigneti a Denominazionedi Origine (DO) e gli Elenchi delle vigne a Indicazione GeograficaTipica (IGT) (detti Albi/Elenchi).Per ciascun vino a DO e/o a IGT prodotto in Regione Lombar-

dia le rispettive superfici vitate devono essere iscritte, su denun-cia dei conduttori interessati, nell’apposito Albo regionale dei vi-gneti a DO ovvero nell’Elenco delle vigne a IGT.Gli albi regionali dei vigneti a DO e gli Elenchi delle vigne a

IGT (di seguito denominati Albi/Elenchi), come previsto dal de-creto ministeriale 27 marzo 2001, devono essere necessariamen-te congruenti con i dati contenuti nell’Inventario regionale dellesuperfici vitate (integrato nel SIARL).Nell’inventario regionale delle superfici vitate e di conseguenza

negli Albi regionali, le superfici sono identificate dai riferimenticatastali.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 70 –

Le linee operative contenute nel presente documento riguar-dano:– Riferimenti normativi– Soggetti coinvolti e competenze– Condizioni di iscrivibilita e recesso– Presentazione delle domande– Istruttoria delle domande– Certificazione di validita– Trasferimento dei dati degli Albi al Sistema camerale– Consultazione e pubblicazione.

Riferimenti normativi– Legge nazionale 164/92 «Nuova disciplina delle denomina-

zione d’origine dei vini» ed in particolare l’art. 15 «Albo dei vi-gneti ed elenco delle vigne»;– decreto ministeriale 27 marzo 2001 «Modalita per l’aggior-

namento dello schedario vitivinicolo nazionale e per la iscrizionedelle superfici vitate negli albi dei vigneti a DOCG e DOC e neglielenchi delle vigne a IGT e norme aggiuntive»;– accordo del 25 luglio 2002 tra il Ministero per le Politiche

Agricole e Forestali e le Regioni e le Province autonome di Trentoe di Bolzano per la determinazione dei criteri per l’aggiornamen-to degli albi dei vigneti a denominazione d’origine e degli elenchidelle vigne IGT in attuazione dell’art. 5 del decreto ministerialedel 27 marzo 2001;– deliberazione della Giunta regionale n. 7/17327 del 30 aprile

2004 «Istituzione degli albi regionali dei vigneti a DOC e DOCGe degli elenchi delle vigne a IGT. Approvazione delle linee opera-tive per l’attivazione, l’aggiornamento e la tenuta degli albi deivigneti a DOC e DOCG e degli elenchi delle vigne IGT»;– deliberazione della giunta regionale n. 8/7082 del 18 aprile

2008 manuale di gestione del fascicolo aziendale relativo all’an-grafe delle imprese agricole;– decreto del Direttore dell’Organismo Pagatore Regionale

della Lombardia n. 23355 del 27 dicembre 2004 e successive mo-difiche e integrazioni per l’approvazione del manuale delle proce-dure dei controlli e delle sanzioni per l’istituzione e l’aggiorna-mento dell’inventario regionale delle superfici vitate;

Soggetti coinvolti e competenzeRegione Lombardia: ente competente per l’istituzione, la te-

nuta, l’aggiornamento e la pubblicazione degli Albi dei vigneti aDO e degli Elenchi delle vigne a IGT.Amministrazioni Provinciali: enti competenti, su delega re-

gionale ai sensi della l.r. 31/2008, per l’istruttoria della domandae per i controlli tecnici delle domande presentate (controlli disecondo livello).CAA (Centri di Assistenza Agricola): i CAA, sulla base di con-

venzioni con OPR e con delega dei beneficiari, svolgono attivitain merito alla ricezione delle domande di variazione del poten-ziale e alla risoluzione delle anomalie eventualmente presenti sulsistema.SIARL – Procedure di abilitazione per l’accesso al sistemaTutti i soggetti coinvolti nell’attuazione delle politiche in ambi-

to agricolo e agro-industriale hanno accesso al SIARL, secondoprofili e politiche di sicurezza gestite dal sistema di identifica-zione e registrazione dei soggetti abilitati.La gestione del sistema informativo e esclusiva competenza

della Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura(D.G.A), che pertanto e responsabile di tutti i controlli effettuatidirettamente dal SIARL. I soggetti che intendono accedere al si-stema devono inoltrare richiesta di autorizzazione per l’abilita-zione ai responsabili autorizzati dalla Direzione Generale Agri-coltura.I responsabili autorizzati, sulla base delle richieste pervenute,

attribuiscono a ciascun soggetto uno specifico profilo utente, ein funzione di tale profilo rilasciano le necessarie autorizzazionie abilitazioni per l’accesso al sistema (login/password).Tutti i soggetti che accedono al sistema e svolgono le operazio-

ni loro consentite vengono controllati, identificati e registrati at-traverso il controllo della login/password. Inoltre tutte le opera-zioni effettuate sono registrate a sistema, complete di identifica-tivo del soggetto responsabile delle operazioni e data di esecu-zione.In particolare, nel fascicolo aziendale e riportato l’identificati-

vo del funzionario che ha effettuato l’ultimo aggiornamento (aseguito della chiusura di un procedimento) o l’archivio di prove-nienza dei dati, unitamente alla data in cui e stata svolta l’opera-zione.

Condizioni di iscrivibilita e recessoL’unita di base iscrivibile ad un albo delle DO/elenco delle IGT

e il vigneto inteso come insieme di una o piu particelle catastalisu cui insiste la coltivazione viticola compatibile con le condizio-ni previste dal relativo disciplinare di produzione soprattutto conriferimento alla composizione varietale e all’ubicazione in zonedelimitate dallo stesso disciplinare.Qualora ci siano diverse DO/IGT coesistenti sulla stessa area

vitatata, il vigneto puo essere iscritto tutto o in parte a piualbi/elenchi purche siano sempre rispettate le condizioni pre-scritte dai relativi disciplinari di produzione.Ad uno stesso albo/elenco il conduttore puo iscrivere piu vi-

gneti.Le variazione dei dati del fascicolo aziendale che comportino

conseguenti variazioni o decadenza delle iscrizione all’albo/elen-co, saranno segnalati dal SIARL nel caso di procedimenti avviatisuccessivamente.L’iscrizione del vigneto agli albi/elenchi decade automatica-

mente, nel caso in cui il produttore non presenti per tre anniconsecutivi la denuncia delle produzioni a DO/IGT per le uvederivate dalle superfici di quello specifico vigneto.Se un vigneto e iscritto a diversi albi/elenchi e sufficiente la

rivendicazione della produzioni connesse ad un solo albo/elencoper mantenere attive tutte le iscrizioni riferite allo vigneto stesso.

Presentazione delle domandeLe domande di iscrizione e di variazione delle superfici iscritte

agli albi/elenchi possono essere presentate unicamente per viatelematica tramite la compilazione della domanda informatizza-ta presente a SIARL, direttamente dal produttore, da un suo de-legato, o tramite il CAA delegato alla tenuta del fascicolo azien-dale inerente alle superfici vitate.In ogni caso l’avvio del procedimento amministrativo e possi-

bile solo se la domanda non presenta anomalie rispetto ai daticontenuti nel fascicolo aziendale, secondo quanto disposto dal«Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’isti-tuzione e l’aggiornamento dell’inventario regionale delle super-fici vitate» predisposto da OPR – Lombardia.Tutta la modulistica relativa alla presentazione della domanda,

all’istruttoria e ai controlli e generata automaticamente dalSIARL.Il SIARL effettua una verifica di ammissibilita della domanda

di iscrizione o di variazione agli albi/elenchi sulla completezza ecorrettezza della domanda presentata in merito a:– anagrafica del produttore;– ammissibilita delle superfici da iscrivere (presenza delle par-

ticelle vitate che costituiscono il vigneto con l’ausilio del GIS,verifica delle anomalie quali supero catastale, supero di utilizzi,supero di conduzione);– corrispondenza tra le superfici da iscrivere con quanto previ-

sto dai corrispondenti disciplinari di produzione relativamente a:- ubicazione delle superfici da iscrivere- composizione varietale dei vigneti.

Se il SIARL non segnala anomalie la domanda e considerataricevibile ai fini dell’iscrizione/variazione agli albi/elenchi.Se i dati presenti nella domanda di iscrizione/variazione non

corrispondono ai dati certificati nell’inventario, o se il vigneto daiscrivere non ha le caratteristiche previste dal rispettivo discipli-nare di produzione il sistema non permette l’inoltro della doman-da. In questo caso e necessario procedere alla risoluzione delleanomalie segnalate.Con l’invio telematico della domanda il sistema informativo

elabora l’ora e la data di presentazione e attribuisce un numerounivoco di identificazione. La domanda deve essere stampata efirmata in originale dal produttore. Sulla copia cartacea delladomanda il sistema riporta l’ora, la data e il numero di domandaunico e progressivo che vale anche quale numero di protocollo.Con l’attribuzione del numero di protocollo si avvia il procedi-

mento amministrativo, comprovato dalla ricevuta rilasciata dalSIARL al richiedente, che vale come avvio del procedimento aisensi della l. 241/90.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 71 –

La domanda sottoscritta dal produttore deve essere inviata al-l’Amministrazione Provinciale in cui ricade la superficie vitata daiscrivere definita dal disciplinare di produzione entro 10 giornicontinuativi dalla data di chiusura delle domande pena l’irricevi-bilita della domanda stessa.Nel caso in cui un albo insista su piu province al momento

della presentazione della domanda il sistema proporra tutte leprovince interessate all’iscrizione e l’operatore scegliera quella incui sono ubicati i vigneti da iscrivere.Nel caso in cui il vigneto da iscrivere ricada in 2 diverse provin-

cie la domanda deve essere presentata dove ricade la maggiorparte della superficie da iscrivere.Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento

dell’anno.Il termine per la presentazione della domanda a valere per il

periodo vendemmiale dell’anno in corso e il 30 giugno. Le do-mande presentate dopo il 30 giugno avranno validita per il perio-do vendemmiale dell’anno successivo. Dall’1 al 10 luglio i produt-tori possono presentare eventuali varianti alle domande gia pre-sentate.Ogni istanza di iscrizione agli albi/elenchi deve essere presen-

tata in bollo (d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642; d.m. 20 agosto 1992).Nel caso di iscrizione di un nuovo vigneto e prevista la possibi-

lita di iscrivere lo stesso vigneto ad un albo principale (iscrizioneprimaria) ed a uno o piu albi secondari (iscrizioni secondarie) eagli elenchi delle vigne a IGT, qualora i disciplinari di produzio-ne lo consentano (come da allegato 2 del decreto di approvazionedel presente documento).All’atto dell’iscrizione primaria il sistema propone una lista di

iscrizioni secondarie normativamente compatibili con l’iscrizio-ne primaria richiesta, il richiedente potra scegliere le iscrizioneche riterra piu opportune.Al fine di consentire la scelta vendemmiale tra varie DO o IGT

coesistenti sulle stesse aree vitate (ai sensi dell’art. 7, comma 3,della legge n. 164/1992), in modo da rivendicare le produzioniDO/IGT nei limiti di resa previsti dai rispettivi disciplinari di pro-duzione e, dunque, senza incorrere nell’abbattimento di resa pre-visto dal comma 4 dell’art. 7 della citata legge, i conduttori inte-ressati devono iscrivere preliminarmente i rispettivi «vigneti» (1)distintamente in ogni Albo/Elenco per i quali intenderanno, e-ventualmente, effettuare la scelta in questione.All’atto della rivendicazione delle produzioni i produttori po-

tranno effettuare la scelta vendemmiale in base agli Albi/Elenchia cui il vigneto risulta iscritto.I produttori, i cui vigneti non sono preliminarmente iscritti

agli Albi delle DO e agli Elenchi delle vigne IGT non possonorivendicare la produzione.Cambio di conduzioneNel caso in cui si verifichi un cambio di conduzione dopo la

chiusura dei termini per la presentazione delle domande d’iscri-zione agli Albi dei vigneti DO/Elenchi delle vigne IGT, il suben-trante deve richiede alla Provincia l’autorizzazione a presentareuna nuova domanda secondo le procedura SIARL «Autorizzazio-ne domanda per cambio beneficiario» (come previsto anche peraltre domande presentate su SIARL).A seguito di autorizzazione il subentrante presenta la nuova

domanda.Nel caso in cui il subentrante sia gia iscritto agli Albi/Elenchi

si possono verificare 2 casi:1) Se per l’anno di riferimento non ha presentato nessuna do-

manda per la stessa provincia basta effettuare il cambio di bene-ficiario autorizzato di cui sopra.2) Se per l’anno di riferimento il subentrante ha gia presentato

domanda per la stessa provincia, effettua il cambio di beneficia-rio autorizzato di cui sopra inserendo tra i procedimenti di origi-ne sia quello gia presentato dal subentrante che quello del ce-dente.Il cambio di conduzione autorizzato puo essere richiesto entro

il 15 novembre.Istruttoria delle domandeLe Province, ricevuta la domanda di iscrizione o variazione di

una superficie agli albi/elenchi, effettuano l’istruttoria tecnico-amministrativa a SIARL al fine di validare le condizioni di am-missibilita della domanda utilizzando i dati dell’inventario certi-ficati dal SIARL e con l’ausilio della parte grafica del GIS (presain carico della domanda).

Inoltre controllano la corrispondenza delle caratteristiche del-le superfici da iscrivere con quanto previsto dai disciplinari diproduzione, in particolare:– ubicazione delle superfici da iscrivere;– composizione varietale dei vigneti.Le domande devono essere assegnate formalmente dal dirigen-

te responsabile a un funzionario incaricato dell’istruttoria ammi-nistrativa.Le istruttorie delle domande presentate entro il 30 giugno di

ogni anno devono essere completate entro il 31 agosto.Al termine dell’istruttoria, le amministrazioni provinciali:– per le domande con esito negativo, invieranno ai richiedenti

l’esito dell’istruttoria stessa;– per le domande con esito positivo iscriveranno le superfici

oggetto dalla domanda agli albi in forma definitiva e rilascerannoal richiedente un verbale, prodotto dal SIARL, contenente gli e-stremi delle superfici iscritte;– per le domande oggetto di controllo in campo sara riaperta

l’istruttoria, e nel caso si riscontrassero anomalie nel corso delsopralluogo, l’istruttoria verra chiusa con esito negativo. Le Am-ministrazione Provinciali comunicheranno al produttore l’esitodel sopralluogo e il produttore, dopo aver sanato la propria posi-zione potra ripresentare la domanda all’albo in questione per lavendemmia successiva.Le Province, inoltre procederanno entro il 30 ottobre di ogni

anno a:1) effettuare un controllo in campo sul campione pari ad alme-

no il 5% delle domande presentate estratto dalla Direzione Agri-coltura in base al fattore di rappresentativita e all’analisi del ri-schio;2) comunicare al produttore, tramite la trasmissione di apposi-

to verbale, il diniego all’iscrizione agli albi per le posizioni facen-ti parte del campione risultate non conformi a seguito di control-li con esito negativo;3) trasmettere i verbali di controllo relativi alle posizioni risul-

tate non idonee ai produttori e ai CAA delegati, che, sulla basedel verbale, provvederanno ad effettuare gli eventuali opportuniaggiornamenti all’inventario regionale delle superfici vitate, e, sudelega del produttore, a presentare una nuova domanda di iscri-zione all’albo valida per la campagna successiva;4) effettuare un controllo del 10% sul totale delle schede vigne-

to che hanno subito variazioni nel corso dell’anno precedentealla campagna in cui e stata richiesta l’iscrizione agli albi/elenchie comunicare ai CAA delegati l’esito del controllo;5) controllare l’effettivo aggiornamento dell’inventario delle

superficie vitate a seguito delle comunicazioni di cui ai preceden-ti punti 3) e 4);6) le Amministrazioni Provinciali inoltre assicureranno an-

nualmente il controllo in campo di un campione pari al 20%del totale delle aziende iscritte agli Albi/Elenchi, con facolta diraccordarsi per tali controlli con gli enti riconosciuti dalla nor-mativa nazionale vigente relativa alla tutela delle denominazionidi origine e delle indicazioni geografiche dei vini;7) le Amministrazioni provinciali trasmetteranno entro il 31

dicembre di ogni anno i verbali di controllo relativi alle posizionirisultate non idonee ai produttori e ai CAA delegati, che, sullabase del verbale, provvederanno ad effettuare gli eventuali op-portuni aggiornamenti all’inventario regionale delle superfici vi-tate, e, su delega del produttore, a presentare una nuova doman-da di iscrizione all’albo valida per la campagna successiva.Le amministrazioni provinciali inviano, entro il 31 dicembre

di ogni anno, alla Regione Lombardia – Direzione Generale Agri-coltura, l’esito dei controlli effettuati di cui ai precedenti punti1), 4), 5) e 6).

ControlliControllo in campo del 5% delle domande presentateNel caso in cui i controlli in campo diano esito negativo si

considerano le seguenti casisitiche:– Controllo negativo per 1 o piu albi

(1) Per «vigneto» si intende l’unita di base iscrivibile a un albo/ elencocompatibile con le condizioni previste dal relativo disciplinare di produ-zione (accordo stato/regioni 25 luglio 2002 G.U. n. 212 del 10 settembre2002).

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 72 –

la Provincia riapre l’istruttoria, elimina solo l’albo o gli albinon corretti e richiude l’istruttoria positivamente mantenen-do valida l’iscrizione per tutti gli altri albi.L’esito dell’istruttoria viene comunicato al produttore, alCAA e alla Camera di Commercio e alla D.G.A.

– Controllo parzialmente positivo per 1 o piu albi:Nel caso in cui soltanto una porzione di superficie iscrittaall’albo non sia corretta la Provincia NON effettua nessunanuova istruttoria a SIARL ma invia solo il verbale con lanuova superficie iscrivibile e quindi rivendicabile al produt-tore, al CAA, alla CCIAA e alla D.G.A. La CCIAA e il CAAdovranno tener conto del verbale della Provincia all’atto del-la rivendicazione delle produzioni.Alla riapertura della domanda per la successiva campagnadovra essere aggiornarata la posizione a SIARL e dovra esse-re ripresentata dal produttore una nuova domanda di iscri-zione agli albi. In mancanza di aggiornamento della super-ficie iscritta non sara possibile la rivendicazione delle produ-zioni.

Controllo in campo del 20% del totale delle aziende iscritte agliAlbi/ElenchiTali controlli possono essere effettuati durante tutto l’arco del-

l’anno.Nel caso in cui le domanda di iscrizione agli albi/elenchi sia

aperta e la superficie valutata dal sopralluogo non corrisponda aquella iscritta, la provincia trasmette l’esito del controllo al con-duttore e al CAA che provvede a presentare apposita domanda aSIARL entro i termini previsti.Nel caso in cui la domanda di iscrizione agli albi/elenchi sia

chiusa si procede analogamente a quanto previsto nel caso deicontrolli in campo del 5% di cui al precedente paragrafo.

Cambio di conduzioneNel caso in cui si verifichi un cambio di conduzione dopo la

chiusura dei termini per la presentazione delle domande d’iscri-zione agli Albi dei vigneti DO/Elenchi delle vigne IGT, il suben-trante deve richiede alla Provincia l’autorizzazione a presentareuna nuova domanda secondo le procedura SIARL «Autorizzazio-

ALLEGATO 2Regione Lombardia

ALBI REGIONALI VIGNETI DOC DOCG ED ELENCHI VIGNE IGT

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

PROVINCIA DI BERGAMO

C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO BERGAMASCA

C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO /ROSATO/NOVELLO BERGAMASCA

C048X0192XXE0X BERGAMASCA BARBERA BERGAMASCA

C048X0422XXE0X BERGAMASCA CABERNET FRANC BERGAMASCA

C048X0432XXE0X BERGAMASCA CABERNET SAUVIGNON BERGAMASCA

C048X2981XXE0X BERGAMASCA CHARDONNAY BERGAMASCA

C048X0712XXE0X BERGAMASCA CROATINA BERGAMASCA

C048X0862XXE0X BERGAMASCA FRANCONIA BERGAMASCA

C048X2991XXE0X BERGAMASCA INCROCIO MANZONI 6.0.13 BERGAMASCA

C048X1102XXE0X BERGAMASCA INCROCIO TERZI BERGAMASCA

C048X1442XXE0X BERGAMASCA MARZEMINO BERGAMASCA

C048X1462XXE0X BERGAMASCA MERLOT BERGAMASCA

C048X3082XXE0X BERGAMASCA MOSCATO DI SCANZO BERGAMASCA

C048X1931XXE0X BERGAMASCA PINOT BIANCO BERGAMASCA

C048X1941XXE0X BERGAMASCA PINOT GRIGIO BERGAMASCA

C048X2101XXE0X BERGAMASCA RIESLING BERGAMASCA

C048X2091XXE0X BERGAMASCA RIESLING ITALICO BERGAMASCA

C048X2892XXE0X BERGAMASCA SCHIAVA GROSSA BERGAMASCA

C048X1541XXE0X BERGAMASCA MOSCATO GIALLO BERGAMASCA

C048X1952XXE0X BERGAMASCA PINOT NERO BERGAMASCA

C048X3012XXE0X BERGAMASCA REBO BERGAMASCA

C048X2211XXE0X BERGAMASCA SAUVIGNON B BERGAMASCA

C048X2224XXE0X BEGAMASCA SCHIAVA NERA BERGAMASCA

C048X2222XXE0X BERGAMASCA SCHIAVA GENTILE BERGAMASCA

C048X2232XXE0X BERGAMASCA SCHIAVA GRIGIA BERGAMASCA

ne domanda per cambio beneficiario» (come previsto anche peraltre domande presentate su SIARL).A seguito di autorizzazione il subentrante presenta la nuova

domanda.Nel caso in cui il subentrante sia gia iscritto agli Albi/ Elenchi

si possono verificare 2 casi:1) se per l’anno di riferimento non ha presentato nessuna do-

manda per la stessa provincia basta effettuare il cambio di bene-ficiario autorizzato di cui sopra;2) se per l’anno di riferimento il subentrante ha gia presentato

domanda per la stessa provincia, effettua il cambio di beneficia-rio autorizzato di cui sopra inserendo tra i procedimenti di origi-ne sia quello gia presentato dal subentrante che quello del ce-dente.Il cambio di conduzione autorizzato puo essere richiesto entro

il 15 novembre.

Certificazione di validitaIl SIARL rilascia, su richiesta del richiedente, prima della ri-

vendicazione delle produzioni a DO/IGT, un certificato di confer-ma di validita nel quale sono riportate le superfici correttamenteiscritte agli albi/elenchi e le eventuali anomalie presenti.

Trasferimento dati al sistema cameraleOgni anno entro il 1º dicembre il Sistema Agricolo Regionale

della Lombardia trasmette a Unioncamere Lombardia i dati utilial sistema camerale allo svolgimento delle attivita di propriacompetenza relativamente alla rivendicazione delle produzioni aDO/IGT previste dalla l. 164/92.I dati sono trasmessi con apposito tracciato record concordato

tra le parti.

Consultazione e pubblicazioneGli Albi/Elenchi sono consultabili dai conduttori iscritti trami-

te SIARL, secondo profili e politiche di sicurezza gestite dal siste-ma di identificazione e registrazione dei soggetti abilitati.Un estratto degli Albi/Elenchi sara pubblicato annualmente sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, e sul sito internetdella Direzione Generale Agricoltura – Regione Lombardia.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 73 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

B359X3082XXA0X SCANZO O MOSCATO DI SCANZO SCANZO O MOSCATO DI SCANZO

B179X8881XXA0X VALCALEPIO BIANCO VALCALEPIO

B179X9992XXA0X VALCALEPIO ROSSO VALCALEPIO

B179X3082DXA0X VALCALEPIO MOSCATO PASSITO VALCALEPIO

PROVINCIA DI BRESCIA

C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO BENACO BRESCIANO

C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO BENACO BRESCIANO

C047X2182XXE0X BENACO BRESCIANO SANGIOVESE BENACO BRESCIANO

C047X0192XXE0X BENACO BRESCIANO BARBERA BENACO BRESCIANO

BENACO BRESCIANO CABERNET FRANC BENACO BRESCIANO

BENACO BRESCIANO CABERNET SAUVIGNON BENACO BRESCIANO

C047X1442XXE0X BENACO BRESCIANO MARZEMINO BENACO BRESCIANO

C047X1462XXE0X BENACO BRESCIANO MERLOT BENACO BRESCIANO

C047X1952XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT NERO BENACO BRESCIANO

C047X2981XXE0X BENACO BRESCIANO CHARDONNAY BENACO BRESCIANO

C047X1931XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT BIANCO BENACO BRESCIANO

C047X1941XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT GRIGIO BENACO BRESCIANO

C047XRIE1XXE0X BENACO BRESCIANO RIESLING BENACO BRESCIANO

BENACO BRESCIANO TREBBIANO DI SOAVE BENACO BRESCIANO

BENACO BRESCIANO TREBBIANO TOSCANO BENACO BRESCIANO

C047X3012XXE0X BENACO BRESCIANO REBO BENACO BRESCIANO

C047XCAB2XXE0X BENACO BRESCIANO CABERNET BENACO BRESCIANO

C047X2991XXE0X BENACO BRESCIANO MANZONI BIANCO (DA INCROCIO MANZONI 6.0.13) BENACO BRESCIANO

C047XTRE1XXE0X BENACO BRESCIANO TREBBIANO BENACO BRESCIANO

B033X9992XXA0X BOTTICINO BOTTICINO

B205X9992XXA0X CAPRIANO DEL COLLE ROSSO CAPRIANO DEL COLLE

B205XTRE1XXC0X CAPRIANO DEL COLLE BIANCO O TREBBIANO CAPRIANO DEL COLLE

B205X9992AXA1X CAPRIANO DEL COLLE RISERVA CAPRIANO DEL COLLE

B034X9992XXA0X CELLATICA CELLATICA

B034X9992BXA0X CELLATICA SUPERIORE CELLATICA

A017X8881XXB0X FRANCIACORTA FRANCIACORTA

B306X0921XXA0X GARDA GARGANEGA GARDA

B306X1931XXB0X GARDA PINOT BIANCO GARDA

B306X1941XXA0X GARDA PINOT GRIGIO GARDA

B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY GARDA

B306X2101XXB0X GARDA RIESLING GARDA

B306X2091XXB0X GARDA RIESLING ITALICO GARDA

B306X0691XXA0X GARDA CORTESE GARDA

B306X2211XXA0X GARDA SAUVIGNON GARDA

B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNET GARDA

B306X0432XXA0X GARDA CABERNET SAUVIGNON GARDA

B306X1462XXA0X GARDA MERLOT GARDA

B306X1952XXA0X GARDA PINOT NERO GARDA

B306X1442XXA0X GARDA MARZEMINO GARDA

B306X0702XXA0X GARDA CORVINA GARDA

B306X0192XXA0X GARDA BARBERA GARDA

B306XGRO3IXB0X GARDA GARDA

B306X0422XXA0X GARDA CABERNET FRANC GARDA

B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO GARDA BRESCIANO

B187XGRO2XXA0X GARDA BRESCIANO GROPPELLO GARDA BRESCIANO

B187XRIE1XXA0X GARDA BRESCIANO BIANCO GARDA BRESCIANO

B306ARIE1XXA0X GARDA CLASSICO BIANCO GARDA CLASSICO

B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO ROSSO GARDA CLASSICO

B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO GROPPELLO GARDA CLASSICO

B026X2391XXB0X LUGANA LUGANA

C065X8881XXF0X MONTENETTO DI BRESCIA BIANCO MONTENETTO DI BRESCIA

C065X9992XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA ROSSO MONTENETTO DI BRESCIA

C065X9992CXE0X MONTENETTO DI BRESCIA ROSSO NOVELLO MONTENETTO DI BRESCIA

C065X2981XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA CHARDONNAY MONTENETTO DI BRESCIA

C065X1931XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA PINOT BIANCO MONTENETTO DI BRESCIA

C065XTRE1XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA TREBBIANO MONTENETTO DI BRESCIA

C065X0192XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA BARBERA MONTENETTO DI BRESCIA

C065XCAB2XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA CABERNET MONTENETTO DI BRESCIA

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 74 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

C065X1442XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA MARZEMINO MONTENETTO DI BRESCIA

C065X1462XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA MERLOT MONTENETTO DI BRESCIA

C065X2182XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA SANGIOVESE MONTENETTO DI BRESCIA

C071X8881XXF0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO RONCHI DI BRESCIA

C071X8881DXE0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO PASSITO RONCHI DI BRESCIA

C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO RONCHI DI BRESCIA

C071X9992CXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO NOVELLO RONCHI DI BRESCIA

C071X2981XXE0X RONCHI DI BRESCIA CHARDONNAY RONCHI DI BRESCIA

C071X1931XXE0X RONCHI DI BRESCIA PINOT BIANCO RONCHI DI BRESCIA

C071XTRE1XXE0X RONCHI DI BRESCIA TREBBIANO RONCHI DI BRESCIA

C071X0192XXE0X RONCHI DI BRESCIA BARBERA RONCHI DI BRESCIA

C071XCAB2XXE0X RONCHI DI BRESCIA CABERNET RONCHI DI BRESCIA

C071X1102XXE0X RONCHI DI BRESCIA INCROCIO TERZI N.1 RONCHI DI BRESCIA

C071X2771XXE0X RONCHI DI BRESCIA INVERNENGA RONCHI DI BRESCIA

C071X1442XXE0X RONCHI DI BRESCIA MARZEMINO RONCHI DI BRESCIA

C071X1462XXE0X RONCHI DI BRESCIA MERLOT RONCHI DI BRESCIA

C071XSCH2XXE0X RONCHI DI BRESCIA SCHIAVA RONCHI DI BRESCIA

B068X8881XXA0X SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA

C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO – SEBINO NOVELLO SEBINO

C074X8881DXE0X SEBINO BIANCO – SEBINO PASSITO SEBINO

C074X1952XXE0X SEBINO PINOT NERO SEBINO

C074X1462XXE0X SEBINO MERLOT SEBINO

C031X0192XXE0X SEBINO BARBERA SEBINO

C031X1602XXE0X SEBINO NEBBIOLO SEBINO

C027X0422XXE0X SEBINO CABERNET FRANC SEBINO

C027X0432XXE0X SEBINO CABERNET SOUVIGNON SEBINO

C027X1931XXEOX SEBINO PINOT BIANCO SEBINO

C074X1952XXEOX SEBINO CHARDONNAY SEBINO

C067X3362XXE0X SEBINO CARMENERE SEBINO

B290X8881XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA BIANCO TERRE DI FRANCIACORTA

B290X9992XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA ROSSO TERRE DI FRANCIACORTA

B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO CURTEFRANCA

B290X9992XXA0X CURTEFRANCA ROSSO CURTEFRANCA

B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO provvisorio CURTEFRANCA

B290X9992XXA0X CURTEFRANCA ROSSO provvisorio CURTEFRANCA

C132X8881XXE0X VALCAMONICA BIANCO VALCAMONICA

C132X9992XXE0X VALCAMONICA ROSSO VALCAMONICA

C132X1442XXE0X VALCAMONICA MARZEMINO VALCAMONICA

C132X1462XXE0X VALCAMONICA MERLOT VALCAMONICA

PROVINCIA DI COMO

C145X8881XXE0X IGT TERRE LARIANE BIANCO TERRE LARIANE

C145X9992XXE0X IGT TERRE LARIANE ROSSO/ROSATO TERRE LARIANE

C145X3371XXE0X IGT TERRE LARIANE VERDESE BIANCO TERRE LARIANE

C145X2981XXE0X IGT TERRE LARIANE CHARDONNAY TERRE LARIANE

C145X1931XXE0X IGT TERRE LARIANE PINOT BIANCO TERRE LARIANE

C145X2101XXE0X IGT TERRE LARIANE RIESLING TERRE LARIANE

C145X221XXE0X IGT TERRE LARIANE SAUVUGNON TERRE LARIANE

C145X2441XXE0X IGT TERRE LARIANE TREBBIANO TERRE LARIANE

C145X1462XXE0X IGT TERRE LARIANE BARBERA TERRE LARIANE

C145X0432XXE0X IGT TERRE LARIANE CABERNET SAUVIGNON TERRE LARIANE

C145X1462XXE0X IGT TERRE LARIANE MERLOT TERRE LARIANE

C145X1442XXE0X IGT TERRE LARIANE MARZEMINO TERRE LARIANE

C145X0712XXE0X IGT TERRE LARIANE CROATINA TERRE LARIANE

C145X2182XXE0X IGT TERRE LARIANE SANGIOVESE TERRE LARIANE

PROVINCIA DI LECCO

C145X8881XXE0X IGT TERRE LARIANE BIANCO TERRE LARIANE

C145X9992XXE0X IGT TERRE LARIANE ROSSO /ROSATO TERRE LARIANE

C145X3371XXE0X IGT TERRE LARIANE VERDESE BIANCO TERRE LARIANE

C145X2981XXE0X IGT TERRE LARIANE CHARDONNAY TERRE LARIANE

C145X1931XXE0X IGT TERRE LARIANE PINOT BIANCO TERRE LARIANE

C145X2101XXE0X IGT TERRE LARIANE RIESLING TERRE LARIANE

C145X221XXE0X IGT TERRE LARIANE SAUVUGNON TERRE LARIANE

Page 75: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 75 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

C145X2441XXE0X IGT TERRE LARIANE TREBBIANO TERRE LARIANE

C145X1462XXE0X IGT TERRE LARIANE BARBERA TERRE LARIANE

C145X0432XXE0X IGT TERRE LARIANE CABERNET SAUVIGNON TERRE LARIANE

C145X1462XXE0X IGT TERRE LARIANE MERLOT TERRE LARIANE

C145X1442XXE0X IGT TERRE LARIANE MARZEMINO TERRE LARIANE

C145X0712XXE0X IGT TERRE LARIANE CROATINA TERRE LARIANE

C145X2182XXE0X IGT TERRE LARIANE SANGIOVESE TERRE LARIANE

PROVINCIA DI LODI

C055X8881XXF0X COLLINA DEL MILANESE BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO COLLINA DEL MILANESE

C055X0122XXF0X COLLINA DEL MILANESE ANCELLOTTA COLLINA DEL MILANESE

C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERA COLLINA DEL MILANESE

C055X0352XXF0X COLLINA DEL MILANESE BONARDA COLLINA DEL MILANESE

C055X0422XXF0X COLLINA DEL MILANESE CABERNET FRANC COLLINA DEL MILANESE

C055X0432XXF0X COLLINA DEL MILANESE CABERNET SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2981XXF0X COLLINA DEL MILANESE CHARDONNAY COLLINA DEL MILANESE

C055X0691XXF0X COLLINA DEL MILANESE CORTESE COLLINA DEL MILANESE

C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA COLLINA DEL MILANESE

C055X0732XXF0X COLLINA DEL MILANESE DOLCETTO COLLINA DEL MILANESE

C055X0882XXF0X COLLINA DEL MILANESE FREISA COLLINA DEL MILANESE

C055X1311XXF0X COLLINA DEL MILANESE MALVASIA BIANCA DI CANDIA COLLINA DEL MILANESE

C055X1462XXF0X COLLINA DEL MILANESE MERLOT COLLINA DEL MILANESE

C055X1531XXF0X COLLINA DEL MILANESE MOSCATO BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1581XXF0X COLLINA DEL MILANESE MULLER THURGAU COLLINA DEL MILANESE

C055X1931XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1941XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT GRIGIO COLLINA DEL MILANESE

C055X1952XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT NERO COLLINA DEL MILANESE

C055X2091XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING ITALICO COLLINA DEL MILANESE

C055X2101XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING COLLINA DEL MILANESE

C055X2211XXF0X COLLINA DEL MILANESE SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2482XXF0X COLLINA DEL MILANESE UVA RARA COLLINA DEL MILANESE

C055X2511XXF0X COLLINA DEL MILANESE VERDEA COLLINA DEL MILANESE

C055X2642XXF0X COLLINA DEL MILANESE VESPOLINA COLLINA DEL MILANESE

C055X2441XXF0X COLLINA DEL MILANESE TREBBIANO TOSCANO COLLINA DEL MILANESE

B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

PROVINCIA DI MILANO

C055X8881XXF0X COLLINA DEL MILANESE BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO COLLINA DEL MILANESE

C055X0122XXF0X COLLINA DEL MILANESE ANCELLOTTA COLLINA DEL MILANESE

C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERA COLLINA DEL MILANESE

C055X0352XXF0X COLLINA DEL MILANESE BONARDA COLLINA DEL MILANESE

C055X0422XXF0X COLLINA DEL MILANESE CABERNET FRANC COLLINA DEL MILANESE

C055X0432XXF0X COLLINA DEL MILANESE CABERNET SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2981XXF0X COLLINA DEL MILANESE CHARDONNAY COLLINA DEL MILANESE

C055X0691XXF0X COLLINA DEL MILANESE CORTESE COLLINA DEL MILANESE

C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA COLLINA DEL MILANESE

C055X0732XXF0X COLLINA DEL MILANESE DOLCETTO COLLINA DEL MILANESE

C055X0882XXF0X COLLINA DEL MILANESE FREISA COLLINA DEL MILANESE

C055X1311XXF0X COLLINA DEL MILANESE MALVASIA BIANCA DI CANDIA COLLINA DEL MILANESE

C055X1462XXF0X COLLINA DEL MILANESE MERLOT COLLINA DEL MILANESE

C055X1531XXF0X COLLINA DEL MILANESE MOSCATO BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1581XXF0X COLLINA DEL MILANESE MULLER THURGAU COLLINA DEL MILANESE

C055X1931XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1941XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT GRIGIO COLLINA DEL MILANESE

C055X1952XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT NERO COLLINA DEL MILANESE

C055X2091XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING ITALICO COLLINA DEL MILANESE

C055X2101XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING COLLINA DEL MILANESE

C055X2211XXF0X COLLINA DEL MILANESE SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2482XXF0X COLLINA DEL MILANESE UVA RARA COLLINA DEL MILANESE

C055X2511XXF0X COLLINA DEL MILANESE VERDEA COLLINA DEL MILANESE

C055X2642XXF0X COLLINA DEL MILANESE VESPOLINA COLLINA DEL MILANESE

Page 76: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 76 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

C055X2441XXF0X COLLINA DEL MILANESE TREBBIANO TOSCANO COLLINA DEL MILANESE

C055X2991XXF0X COLLINA DEL MILANESE MANZONI BIANCO COLLINA DEL MILANESE(DA INCROCIO MANZONI 6.0.13)

B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

PROVINCIA DI MANTOVA

C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO ALTO MINCIO

C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO ALTO MINCIO

C044X0422XXF0X ALTO MINCIO CABERNET FRANC ALTO MINCIO

C044X0432XXF0X ALTO MINCIO CABERNET SAUVIGNON ALTO MINCIO

ALTO MINCIO CABERNET ALTO MINCIO

C044X2981XXE0X ALTO MINCIO CHARDONNAY ALTO MINCIO

C044X0921XXE0X ALTO MINCIO GARGANEGA ALTO MINCIO

C044X1462XXE0X ALTO MINCIO MERLOT ALTO MINCIO

C044X1482XXE0X ALTO MINCIO MOLINARA ALTO MINCIO

C044X1931XXE0X ALTO MINCIO PINOT BIANCO ALTO MINCIO

C044X2981XXE0X ALTO MINCIO PINOT CHARDONNAY ALTO MINCIO

C044X1941XXE0X ALTO MINCIO PINOT GRIGIO ALTO MINCIO

C044X1952XXE0X ALTO MINCIO PINOT NERO ALTO MINCIO

C044X2101XXF0X ALTO MINCIO RIESLING RENANO ALTO MINCIO

C044X2091XXF0X ALTO MINCIO RIESLING ITALICO ALTO MINCIO

C044X2122XXE0X ALTO MINCIO RONDINELLA ALTO MINCIO

C044X2182XXE0X ALTO MINCIO SANGIOVESE ALTO MINCIO

C044X2211XXE0X ALTO MINCIO SAUVIGNON ALTO MINCIO

C044XCAB2XXF0X ALTO MINCIO CABERNET ALTO MINCIO

B306X0921XXA0X GARDA GARGANEGA GARDA

B306X1931XXB0X GARDA PINOT BIANCO GARDA

B306X1941XXA0X GARDA PINOT GRIGIO GARDA

B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY GARDA

B306X2101XXB0X GARDA RIESLING GARDA

B306X2091XXB0X GARDA RIESLING ITALICO GARDA

B306X0691XXA0X GARDA CORTESE GARDA

B306X2211XXA0X GARDA SAUVIGNON GARDA

B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNET GARDA

B306X0432XXA0X GARDA CABERNET SAUVIGNON GARDA

B306X1462XXA0X GARDA MERLOT GARDA

B306X1952XXA0X GARDA PINOT NERO GARDA

B306X1442XXA0X GARDA MARZEMINO GARDA

B306X0702XXA0X GARDA CORVINA GARDA

B306X0192XXA0X GARDA BARBERA GARDA

B306X0422XXA0X GARDA CABERNET FRANC GARDA

B321X8881XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI BIANCO GARDA COLLI MANTOVANI

B321X9993XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI ROSSO/ROSATO GARDA COLLI MANTOVANI

B321X1462XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI MERLOT GARDA COLLI MANTOVANI

B321XCAB2XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CABERNET GARDA COLLI MANTOVANI

B321X2981XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CHARDONNAY GARDA COLLI MANTOVANI

B321X1931XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI PINOT BIANCO GARDA COLLI MANTOVANI

B321X1941XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI PINOT GRIGIO GARDA COLLI MANTOVANI

B321X2211XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI SAUVIGNON GARDA COLLI MANTOVANI

B232XLAM2XXA0X LAMBRUSCO MANTOVANO LAMBRUSCO MANTOVANO

B232BLAM2XXA0X LAMBRUSCO OLTRE PO MANTOVANO LAMBRUSCO OLTRE PO MANTOVANO

B232A1213XXA0X LAMBRUSCO VIADANESE SABBIONETANO LAMBRUSCO VIADANESE SABBIONE-TANO

C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0122XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ANCELLOTTA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0422XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET FRANC PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0432XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET SAUVIGNON PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2981XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CHARDONNAY PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0842XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA FORTANA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0921XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA GARGANEGA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1152XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO SORBARA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1162XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO GRASPAROSSA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1172XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO MAESTRI PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

Page 77: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 77 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

C067X1182XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO MARANI PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1202XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO SALAMINO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1212XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO VIADANESE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1311XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MALVASIA BIANCA DI CANDIA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1462XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MERLOT PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1482XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MOLINARA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1612XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA NEGRARA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1931XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT BIANCO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1941XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT GRIGIO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1952XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT NERO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2101XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RIESLING RENANO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2091XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RIESLING ITALICO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2122XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RONDINELLA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2211CXE0X PROVINCIA DI MANTOVA SANGIOVESE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X2211XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA SAUVIGNON PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO SOAVE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO GIALLO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO ROMAGNOLO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067XTRE1XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO TOSCANO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0192XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BARBERA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X3362XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CARMENERE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0691XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CORTESE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X0702XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CORVINA PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1042XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA GROPPELLO GENTILE PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C067X1442XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MARZEMINO PROVINCIA DI MANTOVA O MANTOVA

C069X8881XXF0X QUISTELLO BIANCO QUISTELLO

C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO/ROSATO QUISTELLO

C069X0122XXF0X QUISTELLO ANCELLOTTA QUISTELLO

C069X0422XXF0X QUISTELLO CABERNET FRANC QUISTELLO

C069X0432XXF0X QUISTELLO CABERNET SAUVIGNON QUISTELLO

C069X2981XXE0X QUISTELLO CHARDONNAY QUISTELLO

C069X0842XXF0X QUISTELLO FORTANA QUISTELLO

C069X0921XXE0X QUISTELLO GARGANEGA QUISTELLO

C069X1152XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO DI SORBARA QUISTELLO

C069X1162XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO GRASPAROSSA QUISTELLO

C069X1172XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MAESTRI QUISTELLO

C069X1182XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MARANI QUISTELLO

C069X1202XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO SALAMINO QUISTELLO

C069X1212XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO VIADANESE QUISTELLO

C069X1311XXE0X QUISTELLO MALVASIA BIANCA DI CANDIA QUISTELLO

C069X1462XXF0X QUISTELLO MERLOT QUISTELLO

C069X1482XXF0X QUISTELLO MOLINARA QUISTELLO

C069X1612XXF0X QUISTELLO NEGRARA QUISTELLO

C069X1941XXE0X QUISTELLO PINOT GRIGIO QUISTELLO

C069X1952XXF0X QUISTELLO PINOT NERO QUISTELLO

C069X2101XXE0X QUISTELLO RIESLING RENANO QUISTELLO

C069X2091XXE0X QUISTELLO RIESLING ITALICO QUISTELLO

C069X2122XXF0X QUISTELLO RONDINELLA QUISTELLO

C069X2182XXF0X QUISTELLO SANGIOVESE QUISTELLO

C069X2211XXE0X QUISTELLO SAUVIGNON QUISTELLO

QUISTELLO TREBBIANO GIALLO QUISTELLO

QUISTELLO TREBBIANO ROMAGNOLO QUISTELLO

QUISTELLO TREBBIANO DI SOAVE QUISTELLO

QUISTELLO TREBBIANO TOSCANO QUISTELLO

C069X0192XXF0X QUISTELLO BARBERA QUISTELLO

C069X3362XXF0X QUISTELLO CARMENERE QUISTELLO

C069X0691XXE0X QUISTELLO CORTESE QUISTELLO

C069X0702XXF0X QUISTELLO CORVINA QUISTELLO

C069X1042XXF0X QUISTELLO GROPPELLO GENTILE QUISTELLO

C069X1442XXF0X QUISTELLO MARZEMINO QUISTELLO

C069X1931XXE0X QUISTELLO PINOT BIANCO QUISTELLO

C069XTRE1XXE0X QUISTELLO TREBBIANO QUISTELLO

C073X8881XXF0X SABBIONETA BIANCO SABBIONETA

C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO SABBIONETA

Page 78: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 78 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

C073X0122XXF0X SABBIONETA ANCELLOTTA SABBIONETA

C073X0422XXF0X SABBIONETA CABERNET FRANC SABBIONETA

C073X0432XXF0X SABBIONETA CABERNET SAUVIGNON SABBIONETA

C073X2981XXE0X SABBIONETA CHARDONNAY SABBIONETA

C073X0842XXF0X SABBIONETA FORTANA SABBIONETA

C073X0921XXE0X SABBIONETA GARGANEGA SABBIONETA

C073X1152XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO DI SORBARA SABBIONETA

C073X1162XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO GRASPAROSSA SABBIONETA

C073X1172XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MAESTRI SABBIONETA

C073X1182XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MARANI SABBIONETA

C073X1202XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO SALAMINO SABBIONETA

C073X1212XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO VIADANESE SABBIONETA

C073X1311XXF0X SABBIONETA MALVASIA BIANCA DI CANDIA SABBIONETA

C073X1462XXF0X SABBIONETA MERLOT SABBIONETA

C073X1482XXF0X SABBIONETA MOLINARA SABBIONETA

C073X1612XXF0X SABBIONETA NEGRARA SABBIONETA

C073X1931XXE0X SABBIONETA PINOT BIANCO SABBIONETA

C073X1941XXE0X SABBIONETA PINOT GRIGIO SABBIONETA

C073X1952XXF0X SABBIONETA PINOT NERO SABBIONETA

C073X2091XXE0X SABBIONETA RIESLING ITALICO SABBIONETA

C073X2101XXE0X SABBIONETA RIESLING(RENANO) SABBIONETA

C073X2122XXF0X SABBIONETA RONDINELLA SABBIONETA

C073X2182XXF0X SABBIONETA SANGIOVESE SABBIONETA

C073X2211XXE0X SABBIONETA SAUVIGNON SABBIONETA

SABBIONETA TREBBIANO DI SOAVE SABBIONETA

SABBIONETA TREBBIANO GIALLO SABBIONETA

SABBIONETA TREBBIANO ROMAGNOLO SABBIONETA

SABBIONETA TREBBIANO TOSCANO SABBIONETA

C073XTRE1XXE0X SABBIONETA TREBBIANO SABBIONETA

C073X0192XXF0X SABBIONETA BARBERA SABBIONETA

C073X3362XXF0X SABBIONETA CARMENERE SABBIONETA

C073X0702XXF0X SABBIONETA CORVINA SABBIONETA

C073X1042XXF0X SABBIONETA GROPPELLO GENTILE SABBIONETA

C073X1442XXF0X SABBIONETA MARZEMINO SABBIONETA

C073X0691XXE0X SABBIONETA CORTESE SABBIONETA

PROVINCIA DI PAVIA

C055X8881XXF0X COLLINA DEL MILANESE BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO COLLINA DEL MILANESE

C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERA COLLINA DEL MILANESE

C055X0352XXF0X COLLINA DEL MILANESE BONARDA COLLINA DEL MILANESE

C055X0432XXF0X COLLINA DEL MILANESE CABERNET SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2981XXF0X COLLINA DEL MILANESE CHARDONNAY COLLINA DEL MILANESE

C055X0691XXF0X COLLINA DEL MILANESE CORTESE COLLINA DEL MILANESE

C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA COLLINA DEL MILANESE

C055X0732XXF0X COLLINA DEL MILANESE DOLCETTO COLLINA DEL MILANESE

C055X0882XXF0X COLLINA DEL MILANESE FREISA COLLINA DEL MILANESE

C055X1311XXF0X COLLINA DEL MILANESE MALVASIA BIANCA DI CANDIA COLLINA DEL MILANESE

C055X1462XXF0X COLLINA DEL MILANESE MERLOT COLLINA DEL MILANESE

C055X1531XXF0X COLLINA DEL MILANESE MOSCATO BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1581XXF0X COLLINA DEL MILANESE MULLER THURGAU COLLINA DEL MILANESE

C055X1931XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT BIANCO COLLINA DEL MILANESE

C055X1941XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT GRIGIO COLLINA DEL MILANESE

C055X1952XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT NERO COLLINA DEL MILANESE

C055X2091XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING ITALICO COLLINA DEL MILANESE

C055X2101XXF0X COLLINA DEL MILANESE RIESLING COLLINA DEL MILANESE

C055X2211XXF0X COLLINA DEL MILANESE SAUVIGNON COLLINA DEL MILANESE

C055X2482XXF0X COLLINA DEL MILANESE UVA RARA COLLINA DEL MILANESE

C055X2511XXF0X COLLINA DEL MILANESE VERDEA COLLINA DEL MILANESE

C055X2642XXF0X COLLINA DEL MILANESE VESPOLINA COLLINA DEL MILANESE

COLLINA DEL MILANESE NEBBIOLO COLLINA DEL MILANESE

OLTREPO PAVESE BIANCO OLTREPO PAVESE

B077X9992XXA0X OLTREPO PAVESE ROSSO OLTREPO PAVESE

B077X0192XXC0X OLTREPO PAVESE BARBERA OLTREPO PAVESE

Page 79: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 79 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

B077X0712XXC0X OLTREPO PAVESE BONARDA OLTREPO PAVESE

B077X9992TXC0X OLTREPO PAVESE BUTTAFUOCO OLTREPO PAVESE

B077X0691XXC0X OLTREPO PAVESE CORTESE OLTREPO PAVESE

B077X1531XXD0H OLTREPO PAVESE MOSCATO OLTREPO PAVESE

B077X1941XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT GRIGIO OLTREPO PAVESE

B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO OLTREPO PAVESE

OLTREPO PAVESE RIESLING OLTREPO PAVESE

B077X9992SXC0X OLTREPO PAVESE SANGUE DI GIUDA OLTREPO PAVESE

B077X1311XXC0X OLTREPO PAVESE MALVASIA OLTREPO PAVESE

B077X2981XXC0X OLTREPO PAVESE CHARDONNAY OLTREPO PAVESE

B077X2211XXB0X OLTREPO PAVESE SAUVIGNON OLTREPO PAVESE

B077X0432XXA0X OLTREPO PAVESE CABERNET SAUVIGNON OLTREPO PAVESE

OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO

OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO PINOT NERO OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO

C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0432XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CABERNET SAUVIGNON PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2981XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0691XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CORTESE PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0732XXF0X PROVINCIA DI PAVIA DOLCETTO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X0882XXF0X PROVINCIA DI PAVIA FREISA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X1311XXE0X PROVINCIA DI PAVIA MALVASIA BIANCA DI CANDIA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X1531XXE0X PROVINCIA DI PAVIA MOSCATO BIANCO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X1581XXE0X PROVINCIA DI PAVIA MULLER THURGAU PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X1941XXE0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT GRIGIO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2101XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2091XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING ITALICO PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2211XXE0X PROVINCIA DI PAVIA SAUVIGNON PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2482XXF0X PROVINCIA DI PAVIA UVA RARA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

C068X2642XXF0X PROVINCIA DI PAVIA VESPOLINA PROVINCIA DI PAVIA O PAVIA

B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO SAN COLOMBANO AL LAMBRO

PROVINCIA DI SONDRIO

A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA SFORZATO DI VALTELLINA O SFURSAT

C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO NEBBIOLO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

C077X1912XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO PIGNOLA TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

C077X2152XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSOLA NERA TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

C077X1952XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO PINOT NERO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO CHARDONNAY TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO CABERNET SAUVIGNON TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO CORVINA TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO INCROCIO MANZONI 6.0.13.B TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO INCROCIO TERZI N.1 N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO KERNER B TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO LAGREIN N. TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO MARZEMINO N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO MEUNIER N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO MOSCATO ROSA TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO MULLER THURGAU TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO PINOT GRIGIO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO REBO N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO SAUVIGNON TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO TEROLDEGO N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO TRAMINER AROMATICO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO VELTLINER B TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO SYRAH N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ANCELOTTA N TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTELLINA VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VAL-TELLINA

Page 80: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 80 –

Codice Albo Nome Albo Denominazione ZONA

A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE VALTELLINA SUPERIORE

A022B1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO

A022C1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE INFERNO VALTELLINA SUPERIORE INFERNO

A022E1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE MAROGGIA VALTELLINA SUPERIORE MAROGGIA

A022A1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA

A022D1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE VALGELLA VALTELLINA SUPERIORE VALGELLA

PROVINCIA DI VARESE

C141X8881XXF0X RONCHI VARESINI BIANCO RONCHI VARESINI

C141X9992XXE0X RONCHI VARESINI ROSSO E ROSATO RONCHI VARESINI

ELENCO DELLE ISCRIZIONI PRIMARIE AGLI ALBI DEI VIGNETI A DOC DOCGE AGLI ELENCHI DELLE VIGNE A IGT E DELLE POSSIBILI ISCRIZIONI SECONDARIE CORRELATE

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

PROVINCIA DI BERGAMO

CODICE ALBO Nome Albo CODICE ALBO Nome Albo

BG C048X0192XXE0X BERGAMASCA BARBERA C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X0422XXE0X BERGAMASCA CABERNET FRANC C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X0432XXE0X BERGAMASCA CABERNET SAUVIGNON C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X2981XXE0X BERGAMASCA CHARDONNAY C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X0712XXE0X BERGAMASCA CROATINA C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X0862XXE0X BERGAMASCA FRANCONIA C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X2991XXE0X BERGAMASCA INCROCIO MANZONI 6.0.13 C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X1102XXE0X BERGAMASCA INCROCIO TERZI C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X1442XXE0X BERGAMASCA MARZEMINO C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X1462XXE0X BERGAMASCA MERLOT C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X3082XXE0X BERGAMASCA MOSCATO DI SCANZO C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X1541XXE0X BERGAMASCA MOSCATO GIALLO C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X1931XXE0X BERGAMASCA PINOT BIANCO C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X1941XXE0X BERGAMASCA PINOT GRIGIO C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X3012XXE0X BERGAMASCA REBO C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X2101XXE0X BERGAMASCA RIESLING C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X2091XXE0X BERGAMASCA RIESLING ITALICO C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X2892XXE0X BERGAMASCA SCHIAVA GROSSA C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X2242XXE0X BERGAMASCA SCHIAVA NERA C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO

BG C048X2211XXE0X BERGAMASCA SAUVIGNON C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG B359X3082XXA0X SCANZO O MOSCATO DI SCANZO B179X3082DXA0X VALCALEPIO MOSCATO PASSITO

BG C048X3082XXE0X BERGAMASCA MOSCATO DI SCANZO

BG C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO/ROSATO

BG B179X8881XXA0X VALCALEPIO BIANCO C048X1931XXE0X BERGAMASCA PINOT BIANCO

BG C048X1941XXE0X BERGAMASCA PINOT GRIGIO

BG C048X8881XXE0X BERGAMASCA BIANCO

BG C048X2981XXE0X BERGAMASCA CHARDONNAY

BG B179X3082DXA0X VALCALEPIO MOSCATO PASSITO B359X3082XXA0X SCANZO O MOSCATO DI SCANZOsolo comune di Scanzorosciate

BG C048X3082XXE0X BERGAMASCA MOSCATO DI SCANZO

BG C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO/ROSATO/NOVELLO

BG B179X9992XXA0X VALCALEPIO ROSSO C048X0432XXE0X BERGAMASCA CABERNET SAUVIGNON

BG C048X9992XXE0X BERGAMASCA ROSSO/ROSATO/NOVELLO

BG C048X1462XXE0X BERGAMASCA MERLOT

PROVINCIA DI BRESCIA

BS B033X9992XXA0X BOTTICINO C071X0192XXE0X RONCHI DI BRESCIA BARBERA

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

BS C071XSCH2XXE0X RONCHI DI BRESCIA SCHIAVA

BS C071X9992CXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO NOVELLO

BS C071X1442XXE0X RONCHI DI BRESCIA MARZEMINO

BS B033X9992AXA1X BOTTICINO RISERVA C071X0192XXE0X RONCHI DI BRESCIA BARBERA

BS C071X1442XXE0X RONCHI DI BRESCIA MARZEMINO

BS B033X9992XXA0X BOTTICINO

BS C071XSCH2XXE0X RONCHI DI BRESCIA SCHIAVA

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 81 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

BS C071X9992CXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO NOVELLO

BS B205XTRE1XXC0X CAPRIANO DEL COLLE BIANCO O TREB- C065X8881XXF0X MONTENETTO DI BRESCIA BIANCOBIANO

BS C065XTRE1XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA TREBBIANO

BS

BS B205X9992XXA0X CAPRIANO DEL COLLE ROSSO C065X0192XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA BARBERA

BS C065X1442XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA MARZEMINO

BS C065X9992XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA ROSSO

BS C065X2182XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA SANGIOVESE

BS B205X9992AXA1X CARPIANO DEL COLLE ROSSO RISERVA C065X0192XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA BARBERA

BS C065X9992XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA ROSSO

BS C065X2182XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA SANGIOVESE

BS C065X1442XXE0X MONTENETTO DI BRESCIA MARZEMINO

BS B034X9992XXA0X CELLATICA C071X0192XXE0X RONCHI DI BRESCIA BARBERA

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

BS C071XSCH2XXE0X RONCHI DI BRESCIA SCHIAVA

BS C071X1442XXE0X RONCHI DI BRESCIA MARZEMINO

BS B034X9992BXA0X CELLATICA SUPERIORE C071X0192XXE0X RONCHI DI BRESCIA BARBERA

BS C071XSCH2XXE0X RONCHI DI BRESCIA SCHIAVA

BS C071X1442XXE0X RONCHI DI BRESCIA MARZEMINO

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

BS B034X9992XXA0X CELLATICA

BS B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO C074X1952XXE0X SEBINO PINOT NERO

BS C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO- ROSSO NOVELLO

BS C074X8881DXE0X SEBINO BIANCO – BIANCO PASSITO

BS C071X8881XXF0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO

BS C074X1952XXEOX SEBINO CHARDONNAY

BS C027X1931XXEOX SEBINO PINOT BIANCO

BS B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO provvisorio C074X1952XXE0X SEBINO PINOT NERO

BS C074X1952XXEOX SEBINO CHARDONNAY

BS C027X1931XXEOX SEBINO PINOT BIANCO

BS C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO- ROSSO NOVELLO

BS C071X8881XXF0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO

BS C074X8881DXE0X SEBINO BIANCO – BIANCO PASSITO

BS B290X9992XXA0X CURTEFRANCA ROSSO C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO- ROSSO NOVELLO

BS C027X0422XXE0X SEBINO CABERNET FRANC

BS C067X3362XXE0X SEBINO CARMENERE

BS C027X0432XXE0X SEBINO CABERNET SOUVIGNON

BS C031X1602XXE0X SEBINO NEBBIOLO

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

BS C074X1462XXE0X SEBINO MERLOT

BS C031X0192XXE0X SEBINO BARBERA

BS B290X9992XXA0X CURTEFRANCA ROSSO provvisorio C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO- ROSSO NOVELLO

BS C027X0432XXE0X SEBINO CABERNET SOUVIGNON

BS B290X9992XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA ROSSO

BS C067X3362XXE0X SEBINO CARMENERE

BS C027X0422XXE0X SEBINO CABERNET FRANC

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO

BS C031X0192XXE0X SEBINO BARBERA

BS C031X1602XXE0X SEBINO NEBBIOLO

BS C074X1462XXE0X SEBINO MERLOT

BS A017X8881XXB0X FRANCIACORTA B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO

BS B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO provvisorio

BS C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO-ROSSO NOVELLO

BS C074X8881DXE0X SEBINO BIANCO – BIANCO PASSITO

BS C074X1952XXE0X SEBINO PINOT NERO (SOLO PER PINOTNERO)

BS C071X8881XXF0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO (COMUNI DICELLATICA E BRESCIA VITIGNI CHAR-DONNAY, PINOT NERO, PINOT BIANCO)

BS B290X8881XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA BIANCO

BS C027X1931XXEOX SEBINO PINOT BIANCO

BS C074X1952XXEOX SEBINO CHARDONNAY

BS B306X0192XXA0X GARDA BARBERA C047X0192XXE0X BENACO BRESCIANO BARBERA

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 82 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B187XRIE1XXA0X GARDA BRESCIANO BIANCO B306ARIE1XXA0X GARDA CLASSICO BIANCO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS C047XRIE1XXE0X BENACO BRESCIANO RIESLING(MINIMO 85%)

BS B306X2101XXB0X GARDA RIESLING (SE RISLING MINIMO85%)

BS B187XGRO2XXA0X GARDA BRESCIANO GROPPELLO B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO GROPPELLO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO/CHIARETTO B187XGRO2XXA0X GARDA BRESCIANO GROPPELLO

BS B306X0192XXA0X GARDA BARBERA

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO GROPPELLO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO ROSSO

BS B306X1442XXA0X GARDA MARZEMINO

BS C047X1442XXE0X BENACO BRESCIANO MARZEMINO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS C047X0192XXE0X BENACO BRESCIANO BARBERA

BS B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNET C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS C047XCAB2XXE0X BENACO BRESCIANO CABERNET

BS B306X0422XXA0X GARDA CABERNET FRANC C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS C047XCAB2XXE0X BENACO BRESCIANO CABERNET

BS B306X0432XXA0X GARDA CABERNET SAUVIGNON C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS BENACO BRESCIANO CABERNETSAUVIGNON

BS B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY C047X2981XXE0X BENACO BRESCIANO CHARDONNAY

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B306ARIE1XXA0X GARDA CLASSICO BIANCO B187XRIE1XXA0X GARDA BRESCIANO BIANCO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS C047XRIE1XXE0X BENACO BRESCIANO RIESLING

BS B306X2101XXB0X GARDA RIESLING

BS B306X2091XXB0X GARDA RIESLING ITALICO

BS B306A9993XXA0X GARDA CLASSICO CHIARETTO B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO/CHIARETTO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO ROSSO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306AGRO2AXA1X GARDA CLASSICO GROPPELLO RISERVA B187XGRO2XXA0X GARDA BRESCIANO GROPPELLO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO GROPPELLO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO GROPPELLO B187XGRO2XXA0X GARDA BRESCIANO GROPPELLO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306AGRO2BXA0X GARDA CLASSICO ROSSO SUPERIORE B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO/CHIARETTO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO/CHIARETTO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO ROSSO

BS B306AGRO2XXA0X GARDA CLASSICO ROSSO/ROSSO B187X9993IXB0X GARDA BRESCIANO ROSSO/CHIARETTOSUPERIORE/CHIARETTO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306X0702XXA0X GARDA CORVINA C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306X0921XXA0X GARDA GARGANEGA C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B306X1442XXA0X GARDA MARZEMINO C047X1442XXE0X BENACO BRESCIANO MARZEMINO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306X1462XXA0X GARDA MERLOT C047X1462XXE0X BENACO BRESCIANO MERLOT

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306X1931XXB0X GARDA PINOT BIANCO C047X1931XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT BIANCO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B306X1941XXA0X GARDA PINOT GRIGIO C047X1941XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT GRIGIO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B306X1952XXA0X GARDA PINOT NERO C047X1952XXE0X BENACO BRESCIANO PINOT NERO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS C047X9992XXE0X BENACO BRESCIANO ROSSO

BS B306X2101XXB0X GARDA RIESLING B306ARIE1XXA0X GARDA CLASSICO BIANCO

BS C047XRIE1XXE0X BENACO BRESCIANO RIESLING

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B306X2091XXB0X GARDA RIESLING ITALICO B306ARIE1XXA0X GARDA CLASSICO BIANCO

BS C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 83 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

BS C047XRIE1XXE0X BENACO BRESCIANO RIESLING

BS B306X2211XXA0X GARDA SAUVIGNON C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B026X2391XXB0X LUGANA C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS BENACO BRESCIANO TREBBIANODI SOAVE

BS BENACO BRESCIANO TREBBIANOTOSCANO

BS B026X2391BXA0X LUGANA SUPERIORE C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS BENACO BRESCIANO TREBBIANODI SOAVE

BS B026X2391XXB0X LUGANA

BS BENACO BRESCIANO TREBBIANOTOSCANO

BS B068X8881XXA0X SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCO

BS B068X8881XXD0X SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA LIQUO- C047X8881XXF0X BENACO BRESCIANO BIANCOROSO

BS B290X8881XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA BIANCO C027X1931XXEOX SEBINO PINOT BIANCO

BS B290X8881XXA0X CURTEFRANCA BIANCO provvisorio

BS C074X1952XXEOX SEBINO CHARDONNAY

BS C074X1952XXE0X SEBINO PINOT NERO (SOLO PER PINOTNERO)

BS C071X8881XXF0X RONCHI DI BRESCIA BIANCO)COMUNI DICELLATICA E BRESCIA VITIGNI CHAR-DONNAY, PINOT NERO, PINOT BIANCO)

BS C074X8881DXE0X SEBINO BIANCO PASSITO

BS C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO-NOVELLO

BS B290X9992XXA0X TERRE DI FRANCIACORTA ROSSO C031X0192XXE0X SEBINO BARBERA

BS B290X9992XXA0X CURTEFRANCA ROSSO provvisorio

BS C074X9992XXE0X SEBINO ROSSO-NOVELLO

BS C067X3362XXE0X SEBINO CARMENERE

BS C031X1602XXE0X SEBINO NEBBIOLO

BS C071X9992XXE0X RONCHI DI BRESCIA ROSSO (SOLO PER ICOMUNI DI CELLATICA E BRESCIA)

BS C074X9992CXE0X SEBINO ROSSO-ROSSO NOVELLO

BS C074X1462XXE0X SEBINO MERLOT

BS C027X0432XXE0X SEBINO CABERNET SOUVIGNON

BS C027X0422XXE0X SEBINO CABERNET FRANC

PROVINCIA DI MILANO

MI B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO C055X1952XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT NERO

MI C055X8881XXF0X COLLINA DEL MILANESE BIANCO

MI C055X2981XXF0X COLLINA DEL MILANESE CHARDONNAY

MI B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERA

MI C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA

MI C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO/ROSATO

MI B221X9992AXA1X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO RI- C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERASERVA

MI B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO

MI C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA

MI C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO/ROSATO

PROVINCIA DI MANTOVA

MN B306X0192XXA0X GARDA BARBERA C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0192XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BARBERA

MN B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNET C067X0422XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNETFRANC

MN C044XCAB2XXF0X ALTO MINCIO CABERNET

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C067X3362XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CARMENERE

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0432XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET SAU-VIGNON

MN B306X0422XXA0X GARDA CABERNET FRANC C044X0422XXF0X ALTO MINCIO CABERNET FRANC

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0422XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNETFRANC

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 84 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

MN B306X0432XXA0X GARDA CABERNET SAUVIGNON C044X0432XXF0X ALTO MINCIO CABERNET SAUVIGNON

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0432XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET SAU-VIGNON

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY C044X2981XXE0X ALTO MINCIO CHARDONNAY

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X2981XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CHARDONNAY

MN B321X8881XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI BIANCO B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY

MN C067XTRE1XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO TO-SCANO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X2981XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CHARDONNAY

MN PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANO RO-MAGNOLO

MN PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANOGIALLO

MN PROVINCIA DI MANTOVA TREBBIANOSOAVE

MN C067X0921XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA GARGANEGA

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C044X2981XXE0X ALTO MINCIO CHARDONNAY

MN C044X0921XXE0X ALTO MINCIO GARGANEGA

MN B321X2981XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CHARDONNAY

MN B306X0921XXA0X GARDA GARGANEGA

MN B321XCAB2XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CABERNET B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNET

MN C067X3362XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CARMENERE

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0432XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET SAU-VIGNON

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C044XCAB2XXF0X ALTO MINCIO CABERNET

MN C067X0422XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNETFRANC

MN B306X0422XXA0X GARDA CABERNET FRANC

MN B321X2981XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CHARDONNAY B306X2981XXB0X GARDA CHARDONNAY

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X2981XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CHARDONNAY

MN C044X2981XXE0X ALTO MINCIO CHARDONNAY

MN B321X1462XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI MERLOT B306X1462XXA0X GARDA MERLOT

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X1462XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MERLOT

MN C044X1462XXE0X ALTO MINCIO MERLOT

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN B321X1931XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI PINOT BIANCO B306X1931XXB0X GARDA PINOT BIANCO

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X1931XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT BIANCO

MN C044X1931XXE0X ALTO MINCIO PINOT BIANCO

MN B321X1941XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI PINOT GRIGIO B306X1941XXA0X GARDA PINOT GRIGIO

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X1941XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT GRIGIO

MN C044X1941XXE0X ALTO MINCIO PINOT GRIGIO

MN B321X9993XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI B306XCAB2XXA0X GARDA CABERNETROSSO/ROSATO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X2122XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RONDINELLA

MN C067X1462XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MERLOT

MN C067X0432XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNET SAU-VIGNON

MN C067X0422XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CABERNETFRANC

MN C044XCAB2XXF0X ALTO MINCIO CABERNET

Page 85: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 85 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C044X2122XXE0X ALTO MINCIO RONDINELLA

MN C044X1462XXE0X ALTO MINCIO MERLOT

MN C044X0432XXF0X ALTO MINCIO CABERNET SAUVIGNON

MN C044X0422XXF0X ALTO MINCIO CABERNET FRANC

MN B321XCAB2XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI CABERNET

MN B321X1462XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI MERLOT

MN B306X1462XXA0X GARDA MERLOT

MN B321X2211XXA0X GARDA COLLI MANTOVANI SAUVIGNON B306X2211XXA0X GARDA SAUVIGNON

MN C067X2211XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA SAUVIGNON

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C044X2211XXE0X ALTO MINCIO SAUVIGNON

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN B306X0691XXA0X GARDA CORTESE C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X0691XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CORTESE

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN B306X0702XXA0X GARDA CORVINA C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X0702XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA CORVINA

MN B306X0921XXA0X GARDA GARGANEGA C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C044X0921XXE0X ALTO MINCIO GARGANEGA

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X0921XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA GARGANEGA

MN B306X1442XXA0X GARDA MARZEMINO C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C067X1442XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MARZEMINO

MN B306X1462XXA0X GARDA MERLOT C044X1462XXE0X ALTO MINCIO MERLOT

MN C067X1462XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA MERLOT

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C044X9992XXF0X ALTO MINCIO ROSSO

MN B306X1931XXB0X GARDA PINOT BIANCO C044X1931XXE0X ALTO MINCIO PINOT BIANCO

MN C067X1931XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN B306X1941XXA0X GARDA PINOT GRIGIO C044X1941XXE0X ALTO MINCIO PINOT GRIGIO

MN C067X1941XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT GRIGIO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN B306X1952XXA0X GARDA PINOT NERO C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X1952XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA PINOT NERO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C044X1952XXE0X ALTO MINCIO PINOT NERO

MN B306X2101XXB0X GARDA RIESLING C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C044X2101XXF0X ALTO MINCIO RIESLING

MN C067X2101XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RIESLINGRENANO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN B306X2091XXB0X GARDA RIESLING ITALICO C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN C067X2091XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA RIESLINGITALICO

MN C044X2091XXF0X ALTO MINCIO RIESLING ITALICO

MN B306X2211XXA0X GARDA SAUVIGNON C044X8881XXF0X ALTO MINCIO BIANCO

MN C067X2211XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA SAUVIGNON

MN C044X2211XXE0X ALTO MINCIO SAUVIGNON

MN C067X8881XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA BIANCO

MN B232XLAM2XXA0X LAMBRUSCO MANTOVANO C067X1172XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMAESTRI

MN C067X1202XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO SA-LAMINO

MN C067X1212XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOVIADANESE

MN C067X1182XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMA-RANI

Page 86: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 86 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X1182XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MARANI per i co-muni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1212XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO VIADANESE per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C073X1172XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MAESTRI per icomuni di Sabbioneta, Viadana, Comessaggio

MN C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO per i comuni di Sabbio-neta, Viadana, Comessaggio

MN C073X1212XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO VIADANESE Iper i comuni di Sabbioneta, Viadana, Comes-saggio

MN C073X1202XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO SALAMINO Iper i comuni di Sabbioneta, Viadana, Comes-saggio

MN C073X1182XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MARANI I per icomuni di Sabbioneta, Viadana, Comessaggio

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO/ROSATO per i comuni diQuistello, S. Giacomo delle Segnate, S. Gio-vanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1202XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO SALAMINO per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1172XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MAESTRI per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN B232BLAM2XXA0X LAMBRUSCO OLTRE PO MANTOVANO C067X1172XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMAESTRI

MN C067X1202XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO SA-LAMINO

MN C067X1182XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMA-RANI

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X1182XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MARANI per i co-muni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1212XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO VIADANESE per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO/ROSATO per i comuni diQuistello, S. Giacomo delle Segnate, S. Gio-vanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1202XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO SALAMINO per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C069X1172XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MAESTRI per icomuni di Quistello, S. Giacomo delle Segnate,S. Giovanni del Dosso, Quingentole

MN C067X1212XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOVIADANESE

MN B232A1213XXA0X LAMBRUSCO VIADANESE SABBIONETANO C067X1172XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMAESTRI

MN C067X1212XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOVIADANESE

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1182XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MARANI I per icomuni di Sabbioneta, Viadana, Comessaggio

MN C073X1212XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO VIADANESE Iper i comuni di Sabbioneta, Viadana, Comes-saggio

MN C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO per i comuni di Sabbio-neta, Viadana, Comessaggio

MN C073X1202XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO SALAMINO Iper i comuni di Sabbioneta, Viadana, Comes-saggio

MN C073X1172XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MAESTRI per icomuni di Sabbioneta, Viadana, Comessaggio

MN C067X1182XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOMARANI

MN C067X1202XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCOSALAMINO

MN C067X1162XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOGRASPAROSSA

Page 87: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 87 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

MN C067X1172XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOMAESTRI

MN C067X1182XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOMARANI

MN C067X1202XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOSALAMINO

MN C067X1152XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOSORBARA

MN C067X1212XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA LAMBRUSCO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSOVIADANESE

MN C069X1152XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO DI SORBARA C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X1162XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO GRASPAROSSA C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X1172XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO MAESTRI C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C069X1202XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO SALAMINO C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C069X1212XXF0X QUISTELLO LAMBRUSCO VIADANESE C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C069X9992XXF0X QUISTELLO ROSSO

MN C073X1152XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO DI SORBARA C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1162XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO GRASPAROSSA C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1172XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MAESTRI C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1182XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO MARANI C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1202XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO SALAMINO C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

MN C073X1212XXF0X SABBIONETA LAMBRUSCO VIADANESE C073X9993XXF0X SABBIONETA ROSSO

MN C067X9993XXF0X PROVINCIA DI MANTOVA ROSSO

PROVINCIA DI MILANO

MI B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO C055X1952XXF0X COLLINA DEL MILANESE PINOT NERO

MI C055X8881XXF0X COLLINA DEL MILANESE BIANCO

MI C055X2981XXF0X COLLINA DEL MILANESE CHARDONNAY

MI B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERA

MI C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA

MI C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO/ROSATO

MI B221X9992AXA1X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO RI- C055X0192XXF0X COLLINA DEL MILANESE BARBERASERVA

MI B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO

MI C055X0712XXF0X COLLINA DEL MILANESE CROATINA

MI C055X9993XXF0X COLLINA DEL MILANESE ROSSO/ROSATO

PROVINCIA DI PAVIA

PV B077X0192XXC0X OLTREPO PAVESE BARBERA C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

PV B077X8881XXA0X OLTREPO PAVESE BIANCO C068X2091XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING ITALICO

PV C068X2101XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING

PV B077XRIE1XXA0X OLTREPO PAVESE RIESLING

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X0712XXC0X OLTREPO PAVESE BONARDA B077X9992XXA0X OLTREPO PAVESE ROSSO

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

C068X2482XXF0X PROVINCIA DI PAVIA UVA RARA

PV B077X9992TXC0X OLTREPO PAVESE BUTTAFUOCO B077X0192XXC0X OLTREPO PAVESE BARBERA

PV B077X0712XXC0X OLTREPO PAVESE BONARDA

PV C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

PV C068X2642XXF0X PROVINCIA DI PAVIA VESPOLINA

Page 88: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 88 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

PV C068X2482XXF0X PROVINCIA DI PAVIA UVA RARA

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO

PV B077X0432XXA0X OLTREPO PAVESE CABERNET C068X0432XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CABERNETSAUVIGNON SAUVIGNON

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

PV B077X2981XXC0X OLTREPO PAVESE CHARDONNAY C068X2981XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X0691XXC0X OLTREPO PAVESE CORTESE C068X0691XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CORTESE

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X1311XXC0X OLTREPO PAVESE MALVASIA C068X1311XXE0X PROVINCIA DI PAVIA MALVASIA BIANCA DICANDIA

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV A036X9991XXB1X OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV B077X1941XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT GRIGIO

PV B077X2981XXC0X OLTREPO PAVESE CHARDONNAY

PV C068X1941XXE0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT GRIGIO

PV C068X2981XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY

PV A036X1951XXB1X OLTREPO PAVESE METODO CLASSICO PI- B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERONOT NERO

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X1941XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT GRIGIO

PV B077X2981XXC0X OLTREPO PAVESE CHARDONNAY

PV C068X1941XXE0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT GRIGIO

PV C068X2981XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY

PV B077X1531XXD0H OLTREPO PAVESE MOSCATO C068X1531XXE0X PROVINCIA DI PAVIA MOSCATO BIANCO

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X1941XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT GRIGIO C068X1941XXE0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT GRIGIO

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B077XRIE1XXA0X OLTREPO PAVESE RIESLING B077X8881XXA0X OLTREPO PAVESE BIANCO

PV C068X2101XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV C068X2091XXE0X PROVINCIA DI PAVIA RIESLING ITALICO

PV B077X9992XXA0X OLTREPO PAVESE ROSSO B077X0192XXC0X OLTREPO PAVESE BARBERA

PV B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV C068X2482XXF0X PROVINCIA DI PAVIA UVA RARA

PV C068X2642XXF0X PROVINCIA DI PAVIA VESPOLINA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV B077X0712XXC0X OLTREPO PAVESE BONARDA

PV B077X9992SXC0X OLTREPO PAVESE SANGUE DI GIUDA B077X0192XXC0X OLTREPO PAVESE BARBERA

PV B077X9992XXA0X OLTREPO PAVESE ROSSO

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV C068X2482XXF0X PROVINCIA DI PAVIA UVA RARA

PV C068X2642XXF0X PROVINCIA DI PAVIA VESPOLINA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO/ROSATO

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV B077X1953XXC0X OLTREPO PAVESE PINOT NERO

PV B077X0712XXC0X OLTREPO PAVESE BONARDA

PV B077X2211XXB0X OLTREPO PAVESE SAUVIGNON C068X2211XXE0X PROVINCIA DI PAVIA SAUVIGNON

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

PV B221X8881XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO BIANCO –PAVIA

PV C068X8881XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BIANCO

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 89 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

PV C068X2981XXE0X PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY

PV C068X1952XXF0X PROVINCIA DI PAVIA PINOT NERO

PV

PV B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO –PAVIA

PV C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV

PV B221X9992AXA1X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO RI-SERVA – PAVIA

PV C068X0192XXF0X PROVINCIA DI PAVIA BARBERA

PV C068X9992XXF0X PROVINCIA DI PAVIA ROSSO

PV C068X0712XXF0X PROVINCIA DI PAVIA CROATINA

PV B221X9992XXC0X SAN COLOMBANO AL LAMBRO ROSSO

PROVINCIA DI SONDRIO

SO A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DIVALTELLINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL- C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIOLINA NEBBIOLO

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022B1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022C1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE INFERNO A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022E1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE MAROGGIA A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 90 –

ISCRIZIONE PRIMARIA ISCRIZIONI SECONDARIE

Codice albo Nome Albo Codice albo Nome Albo

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022A1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

SO A022D1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE VALGELLA A028X1602XXA0X SFORZATO DI VALTELLINA

SO A022X1602BXA0X VALTELLINA SUPERIORE

SO C077X9992XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ROSSO/ROSATO

SO B365X1602XXA0X VALTELLINA ROSSO O ROSSO DI VALTEL-LINA

SO C077X1602XXE0X TERRAZZE RETICHE DI SONDRIONEBBIOLO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO BIANCO

SO TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO

D.G. Giovani, sport, turismo e sicurezza[BUR20100126] [4.6.4]D.d.s. 17 dicembre 2009 - n. 14131Valutazione degli obiettivi raggiunti a seguito del completa-mento degli interventi facenti parte del Progetto Integrato«Piano di promozione e valorizzazione» proposta dal sistematuristico «Valchiavenna» – Anno 2005 – Ex l.r. 8/2004

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SISTEMI TURISTICIPremesso:– con d.g.r. n. 1013 del 7 novembre 2005 «Politiche integrate

per lo sviluppo dei Sistemi Turistici. l.r. 8/2004 “Norme per ilturismo in Lombardia”», e stata prevista la predisposizione dispecifici inviti alla presentazione di progetti integrati attuatividei programmi di sviluppo turistico precedentemente ricono-sciuti;– che con decreto n. 17047 del 21 novembre 2005 e stato ap-

provato l’invito alla presentazione di Progetti integrati attuatividei Programmi di sviluppo dei Sistemi Turistici, previsti nellad.g.r. sopra richiamata;– che con lo stesso decreto sono stati definiti criteri, requisiti

e modalita di presentazione e di ammissibilita dei progetti inte-grati;– che alla scadenza fissata dal citato invito in data 16 dicem-

bre 2005 e pervenuto, fra gli altri, il progetto integrato «Pianodi promozione e valorizzazione» proposto dal Sistema Turistico«Valchiavenna», al quale, a seguito di valutazione secondo i cri-teri di cui all’invito in argomento, e stato attribuito un punteggiopari a 72 punti;Considerato:– che a seguito di tale punteggio, con decreto n. 19910 del 28

dicembre 2005 si e provveduto all’assegnazione e all’impegnodelle risorse di C 2.000.000,00 – a valere sul cap.2.3.10.2.3.16.6568 – per interventi realizzati dalla Provincia diSondrio e di C 800.000,00 – a valere sul cap. 2.3.10.2.3.16.6539– per interventi realizzati da altri soggetti pubblici;– che il progetto integrato «Piano di promozione e valorizza-

zione» approvato con il decreto sopra citato si componeva din. 11 interventi presentati dalla provincia di Sondrio e 23 inter-venti presentati da altri soggetti pubblici, per un totale di 34 in-terventi ammessi a finanziamento, come da allegato 2, parte inte-grante del decreto n. 19910 del 28 dicembre 2005 sopra richia-mato;– che all’allegato A del decreto n. 8390 del 19 luglio 2006 «Pre-

sa d’atto accettazione da parte dei soggetti beneficiari per la rea-lizzazione degli interventi nell’ambito dei progetti integrati attua-

tivi dei programmi di sviluppo turistico dei sistemi turistici – l.r.8/2004 “Norme per il turismo in Lombardia”» sono state appor-tate modifiche all’allegato 2 del decreto di assegnazione e impe-gno sopra richiamato;– che con successivo decreto n. 8163 del 20 luglio 2007 «Inte-

grazioni al decreto n. 19910 del 28 dicembre 2005 e proroga deitermini per la realizzazione degli interventi cofinanziati» e statadisposta la proroga dei termini per la conclusione degli interven-ti, prevedendo quale nuova scadenza la data del 31 luglio 2008nonche la correzione di errori materiali non precedentementerilevati, definendo in tal modo l’elenco finale dei progetti cofi-nanziati;Visto:– l’art. 27 della l.r. n. 34/78, cosı come modificato dall’art. 12

commi 3 e 5 della l.r. 55/86, che stabilisce che, rispetto all’annonel quale e stato assunto l’impegno, gli interventi non possono inalcun caso superare rispettivamente la fine del secondo eserciziofinanziario per gli adempimenti che condizionano l’esecuzionedell’intervento, e la fine del quarto esercizio finanziario per l’ulti-mazione degli interventi;– che entro la data del 31 luglio 2008 sono stati portati a con-

clusione tutti gli interventi ad eccezione del seguente:Priorita: 6.Intervento: Tabellone informativo.Soggetto beneficiario: Comunita Montana Valchiavenna.Costo ammissibile: 35.000,00.Contributo concesso: 17.500,00.Accertato:– che l’intervento proposto dalla Provincia di Sondrio prevede-

va il rifacimento della segnaletica turistica previa la predisposi-zione di uno studio/progetto pilota da parte del Touring ClubItaliano (TCI);– che la Provincia di Sondrio non e stata in grado di realizzare

l’intero intervento, limitandosi a portare a termine il suddettostudio/progetto pilota, per la realizzazione del quale aveva datoincarico al TCI, sostenendo una spesa di C 51.000,00 approvatacon determina del Settore Turismo, Sport e Attivita produttivedella Provincia di Sondrio con determinazione n. 71 del 30 no-vembre 2006;Ritenuto:– che lo studio/progetto pilota di cui sopra, tipologia ammissi-

bile di spesa nella misura massima del 20% dell’importo cofi-nanziabile ai sensi del decreto di invito, sia effettivamente meri-tevole e degno di interesse, anche in vista di impieghi successivi,nonostante l’intervento infrastrutturale di segnaletica turisticanon sia stato realizzato, e che sia pertanto opportuno riconoscere

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 91 –

la spesa sostenuta di C 51.000,00 – cofinanziabile al 50% per unimporto di C 25.500,00;Verificato:– quindi che, sia per l’intervento della Comunita Montana di

Valchiavenna sia per l’intervento della Provincia di Sondrio era-no state erogate rispettivamente le quote di acconto del 50% delcofinanziamento pari ad C 8.750,00 ed C 150.000,00;– che, pertanto, la Comunita Montana di Valchiavenna dovra

restituire l’intera quota percepita di C 8.750,00, mentre la Pro-vincia di Sondrio a fronte di un acconto erogato di C 150.000,00,dovra provvedere alla restituzione della quota rimanente pari adC 124.500,00;Considerato:– pertanto, che gli interventi portati a termine risultano in to-

Importo Importo Importo EconomieN. capitolo cofinanziamento cofinanziamento cofinanziamento di spesaimpegnato riassegnato liquidato

2.3.10.2.3.16.6568 2.000.000,00 1.995.107,50 1.631.282,50 363.825,00

2.3.10.2.3.16.6539 800.000,00 781.648,25 745.450,47 36.197,78

Dato atto:

– che l’art. 14 del decreto n. 17047 del 21 novembre 2005 «Ap-provazione dell’invito alla presentazione di Progetti integrati at-tuativi dei Programmi di sviluppo dei sistemi turistici – l.r.8/2004 “Norme per il turismo in Lombardia”» stabilisce, fra imotivi di revoca, la realizzazione del progetto in misura inferioreall’80% del costo considerato ammissibile;

– che le spese ammissibili effettivamente sostenute ammonta-no ad C 5.409.652,69 a fronte di un importo delle spese ammessea cofinanziamento pari ad C 6.042.955,50;

– che il rapporto tra il costo di progetto ammesso in fase didomanda ed il costo di progetto finale effettivamente sostenutoe ritenuto ammissibile e pari a 89,52%, riconoscendo di fatto ilraggiungimento dei risultati, in quanto superata la percentualeminima dell’80% di realizzazione dell’intero progetto integrato;

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionaliin materia di organizzazione e personale», nonche i provvedi-menti organizzativi dell’VIII legislatura,

Per tutto quanto sopra espresso,

Importo Importo Importo EconomieN. capitolo cofinanziamento cofinanziamento cofinanziamento di spesaimpegnato riassegnato liquidato

2.3.10.2.3.16.6568 2.000.000,00 1.995.107,50 1.631.282,50 363.825,00

2.3.10.2.3.16.6539 800.000,00 781.648,25 745.450,47 36.197,78

5) di dichiarare il Progetto Integrato «Piano di promozione evalorizzazione», in attuazione del Programma di sviluppo Turi-stico «Valchiavenna», definitivamente realizzato e concluso, inragione del superamento della percentuale minima di realizza-zione del progetto integrato complessivo;6) di rinviare ad un successivo atto i provvedimenti contabili

di modifiche degli impegni di spesa e degli accertamenti delleentrate derivanti da eventuali restituzioni per rinunce o revochedei cofinanziamenti;7) di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia.Il dirigente della struttura:

Dario Sciunnach——— • ———

tale 36 su 37 ammessi, compreso il progetto della SegnaleticaTuristica della Provincia di Sondrio, la cui spesa viene ricono-sciuta solo per la quota parte relativa allo studio/progetto pilotapiu volte richiamato;– che per alcuni interventi e stato necessario rideterminare il

finanziamento assegnato, a seguito di minori spese ammissibilisostenute, cosı come indicato nella tabella allegato A), parte inte-grante del presente decreto;Rilevato quindi che, a fronte di un cofinanziamento complessi-

vo concesso pari ad C 2.776.755,75 dei quali C 2.376.732,97 ef-fettivamente liquidati, si e pervenuti di conseguenza ad econo-mie, ripartite sui capitoli di competenza, come segue:

Decreta1) di revocare il cofinanziamento dell’intervento priorita 6 «Ta-

bellone informativo» – beneficiario Comunita Montana di Val-chiavenna – importo cofinanziamento C 17.500,00, richiedendola restituzione della quota erogata a titolo di acconto diC 8.750,00 in quanto non e stato realizzato l’intervento;2) di stabilire che l’importo del cofinanziamento diC 300.000,00 concesso alla Provincia di Sondrio venga rideter-minato in C 25.500,00, richiedendo la restituzione della quotarimanente erogata a titolo di acconto per un importo diC 124.500,00, in quanto riconosciuto solo nella quota parte diprogetto;3) di prendere atto che il Progetto Integrato «Piano di promo-

zione e valorizzazione» e stato realizzato per una percentualepari all’89,52%, raggiungendo di fatto gli obiettivi di sviluppoturistico e di rilancio del territorio in attuazione del Programmadi Sviluppo Turistico «Valchiavenna»;4) di stabilire che a fronte delle quote di finanziamento riporta-

te nelle premesse, si sono determinate delle economie, sui duecapitoli di spesa di competenza, per gli importi indicati nellaseguente tabella:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 92 –ALLEGATO

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2,78

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 93 –

[BUR20100127] [4.6.4]D.d.s. 18 dicembre 2009 - n. 14154Aggiornamento dell’Albo regionale delle Associazioni ProLoco ai sensi della l.r. 16 luglio 2007 n. 15

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURAINTERVENTI PER LA PROMOZIONE TURISTICA

Vista la l.r. 16 luglio 2007, n. 15, concernente «Testo unico del-le leggi Regionali in materia di turismo» Capo II – AssociazioniPro Loco»;Viste le istanze presentate dalle associazioni:– Pro Loco di Rocca Saxillae – piazza del Municipio, 1

27052 Rocca Susella (PV)– Pro Loco Bareggio – piazza Cavour, 46/I

20010 Bareggio (MI)– Pro Loco San Fedele Intelvi – largo 4 Novembre, 9

22028 San Fedele Intelvi (CO)– Pro Loco Binago – via Santa Maria, 31

22070 Binago (CO)– Pro Loco Ozzero – via S. Pertini, 2

20080 Ozzero (MI)– Pro Loco di Albuzzano – via Mazzini, 19

27100 Albuzzano (PV)– Pro Loco piazza Brembana – via Bortolo Belotti, 54

24014 piazza Brembana (BG)– Pro Loco Marnate – via Aligi Sassu, 42

21050 Marnate (VA)– Pro Loco di Vallio Terme – via Repubblica, 1

25080 Vallio Terme (BS)corredate dell’atto costitutivo e dello statuto (depositati agli attipresso la struttura) a norma degli articoli 17 e 18 della succitatal.r. 15/07;Visto l’art. 17 della l.r. 15/07 che prevede che le Pro Loco possa-

no essere iscritte all’Albo Regionale purche svolgano le attivitapreviste dall’art. 15 della citata legge Regionale da almeno unanno;Accertato che le suddette Pro Loco risultano essere in possesso

di tale requisito;Viste le istanze delle seguenti Pro Loco con le quali si chiede

la cancellazione delle stesse dall’Albo regionale conseguentemen-te alla cessazione della propria attivita:– Pro Loco Vignate (MI)

iscritta con d.d.g. n. 23511 dell’8 settembre 1987– Pro Loco Sotto il Monte Giovanni XXIII – IAT (BG)

iscritta con d.d.g. n. 20974 del 26 gennaio 1999– Pro Martignana di Po (CR)

iscritta con d.d.g. n. 3182 del 13 aprile 1976

PRO LOCO ISCRITTE A BERGAMO N. 55

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ALMENNO S. SALVATORE 24031 ALMENNO S. SALVATORE BG VIA L. DA VINCI 4139 11/04/2006

2 ALMENNO SAN BARTOLOMEO 24030 ALMENNO SAN BARTOLOMEO BG VIA IV NOVEMBRE, 66 25048 16/10/2000

3 PRO LOCO ALZANO LOMBARDO 24022 ALZANO LOMBARDO BG VIA ROMA, 4/6 6693 20/06/2008

4 BARZANA 24030 BARZANA BG VIA DANTE ALIGHIERI 8286 22/05/2003

5 BERBENNO 24030 BERBENNO BG VIA VITTORIO EMANUELE, 24 12691 19/05/2000

6 BERGAMO 24100 BERGAMO BG VIA ZELASCO, 1 C/O TEAM ITALIA 66064 29/07/1998

7 BONATE SOPRA 24040 BONATE SOPRA BG VIA SAN LORENZO, 9 14307 26/07/2002

8 BOSSICO 24060 BOSSICO BG P.ZZA S. PIETRO 347 17/01/2005

9 BRANZI 24010 BRANZI BG PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 3/B 7211 12/05/1981

10 BREMBATE GIGNANO 24041 BREMBATE BG VIA PATRIOTI, 13 572 25/01/2007

11 BREMBILLA 24012 BREMBILLA BG VIA DON P. RIZZI, 20 29562 01/07/1997

12 BRIGNANO GERA D’ADDA 24053 BRIGNANO GERA D’ADDA BG VIA VITT. EMANUELE, 7 12486 31/07/2003

13 CAMERATA CORNELLO 24010 CAMERATA CORNELLO BG VIA PAPA GIOVANNI, 7 17596 01/06/1982

14 CAPRINO BERGAMASCO 24030 CAPRINO BERGAMASCO BG C/O MUNICIPIO – VIA ROMA, 2 12691 19/05/2000

15 CARONA 24010 CARONA BG VIA A. BIANCHI, 17 32061 26/04/1988

16 PRO LOCO CASTRO 24063 CASTRO BG C/O MUNICIPIO – VIA MATTEOTTI, 45 18620 05/10/1978

17 CISANO BERGAMASCO 24034 CISANO BERGAMASCO BG VIA LOCATELLI, 7 6693 20/06/2008

18 TURISMO PRO CLUSONE 24023 CLUSONE BG PIAZZA OROLOGIO 29243 15/06/1983

19 COLERE 24020 COLERE BG VIA TORTOLA, 5 14103 02/02/1982

20 FINO DEL MONTE 24020 FINO DEL MONTE BG VIA DA FIN, 5 12134 18/10/1977

Considerata la necessita di aggiornare l’Albo Regionale dellePro Loco come individuato nell’allegato A che forma parte inte-grante e sostanziale del presente provvedimento;Vista la l.r. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni, non-

che i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta• di iscrivere all’Albo Regionale delle Associazioni Pro Loco di

cui alla l.r. 16 luglio 2007, n. 15, le seguenti Associazioni:– Pro Loco di Rocca Saxillae – piazza del Municipio, 1

27052 Rocca Susella (PV)– Pro Loco Bareggio – piazza Cavour, 46/I

20010 Bareggio (MI)– Pro Loco San Fedele Intelvi – largo 4 Novembre, 9

22028 San Fedele Intelvi (CO)– Pro Loco Binago – via Santa Maria, 31

22070 Binago (CO)– Pro Loco Ozzero – via S. Pertini, 2

20080 Ozzero (MI)– Pro Loco di Albuzzano – via Mazzini, 19

27100 Albuzzano (PV)– Pro Loco piazza Brembana – via Bortolo Belotti, 54

24014 piazza Brembana (BG)– Pro Loco MArnate – via Aligi Sassu, 42

21050 Marnate (VA)– Pro Loco di Vallio Terme – via Repubblica, 1

25080 Vallio Terme (BS);• di cancellare dall’Albo Regionale delle Associazioni Pro Loco

di cui alla l.r. 16 luglio 2007, n. 15, le seguenti Associazioni:– Pro Loco Vignate (MI)

iscritta con d.d.g. n. 23511 dell’8 settembre 1987– Pro Loco Sotto il Monte Giovanni XXIII – IAT (BG)

iscritta con d.d.g. n. 20974 del 26 gennaio 1999– Pro Martignana di Po (CR)

iscritta con d.d.g. n. 3182 del 13 aprile 1976;• di aggiornare l’Albo regionale delle Pro Loco cosı come indi-

viduato nell’allegato A che forma parte integrante e sostanzialedel presente provvedimento;• di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino

Ufficiale della Regione Lombardia;• di dare atto che, con successivi provvedimenti, si procedera

all’aggiornamento dell’Albo regionale di che trattasi.Il dirigente della struttura:

Stefania Tamborini——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 94 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

21 FOPPOLO 24010 FOPPOLO BG VIA MOIA, 24 4175 27/01/1981

22 FORESTO SPARSO 24060 FORESTO SPARSO BG VIA ROMA, 59 – C/O BIBLIOTECA 6879 22/12/1995COMUNALE

23 FUIPIANO IMAGNA 24030 FUIPIANO VALLE IMAGNA BG VIA MARCONI, 1 C/O MUNICIPIO 3182 13/04/1976

24 GANDINO 24024 GANDINO BG PIAZZA VITTORIO VENETO, 7 12134 18/10/1977

25 GAZZANIGA OREZZO 24025 GAZZANIGA BG VIA SOTTOCHIESA (BG) 8286 22/05/2003

26 PRO LOCO GORNO 24020 GORNO BG VIA MADONNA, 7 4432 04/05/2007

27 GROMO 24020 GROMO BG PIAZZA DANTE, 5 12134 18/10/1977

28 PRO GRONE E COLLI DI SAN FERMO 24060 GRONE BG VIALE DEI FIORI, 1 18620 05/10/1978

29 PRO LOCO LOCATELLO 24030 LOCATELLO BG C/O PALAZZO COMUNALE P.ZZA 45921 12/11/1999LIBERTA, 4

30 NUOVA PRO LOCO LOVERE 24065 LOVERE BG VIA GREGORINI, 2 13329 08/11/2007

31 MAPELLO 24030 MAPELLO BG VIA XXIV MAGGIO, 2 7868 12/05/2004

32 MARTINENGO 24057 MARTINENGO BG P.ZZA PADRE ORISIO, 1 14058 13/06/2001

33 MEDOLAGO 24030 MEDOLAGO BG VIA A. MANZONI, 40 6879 22/12/1995

34 ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO 24013 OLTRE IL COLLE BG VIA ROMA, 201 1152 10/02/2009DI OLTRE IL COLLE

35 PARRE 24020 PARRE BG P.ZZA MUNICIPIO, 2 9035 14/06/2005

36 PRO LOCO PIAZZA BREMBANA 24014 PIAZZA BREMBANA BG VIA BORTOLO BELOTTI, 54

37 PONTE NOSSA 24028 PONTE NOSSA BG VIA FRUA, 37 (C/O BIBLIOTECA COM.LE) 12134 18/10/1977

38 PONTIDA 24030 PONTIDA BG PIAZZA GIURAMENTO, 212 3182 13/04/1976

39 PREDORE 24060 PREDORE BG P.ZZA V. VENETO, 1 347 17/01/2005

40 RONCOBELLO 24010 RONCOBELLO BG VIA CENTRO 12134 18/10/1977

41 ROTA D’IMAGNA 24037 ROTA D’IMAGNA BG VIA G. PASCOLI, 2 572 25/01/2007

42 ROVETTA 24020 ROVETTA BG VIA VITTORIO VENETO, 5 12134 18/10/1977

43 SANT’OMOBONO IMAGNA 24038 S. OMOBONO IMAGNA BG V.LE V. VENETO, 90 29562 01/07/1997

44 SAN GIOVANNI BIANCO 24015 SAN GIOVANNI BIANCO BG P.ZZA ZIGNONI 43183 11/10/1984

45 SANTA BRIGIDA 24010 SANTA BRIGIDA BG VIA COLLA, 1 12134 18/10/1977

46 SARNICO 24067 SARNICO BG VIA ROMA, 56 7211 12/05/1981

47 SERINA 24017 SERINA BG VIALE PAPA GIOVANNI XXIII, 1 3182 13/04/1976

48 SOLZA 24030 SOLZA BG VIA ROMA, 12 29562 01/07/1997

49 SOVERE 24060 SOVERE BG VIA SEN. SILVESTRI 23511 08/09/1987

50 VALLE TALEGGIO 24010 TALEGGIO BG FRAZ. SOTTOCHIESA, 132 9035 14/06/2005

51 TAVERNOLA 24060 TAVERNOLA BERGAMASCA BG VIA RINO C/C CENTRO ANZIANI 347 17/01/2005

52 TRESCORE 24069 TRESCORE BALNEARIO BG VIA SUARDI, 20 13760 28/10/1986

53 TREVIGLIO 24047 TREVIGLIO BG VIA F.LLI GALLIARI, 7 14307 26/07/2002

54 PRO LOCO VILLA D’ADDA 24030 VILLA D’ADDA BG VIA CADERICO, 9 42091 08/10/1999

55 VILMINORE DI SCALVE 24020 VILMINORE DI SCALVE BG P.ZZA GIUSTIZIA, 3 12486 31/07/2003

PRO LOCO ISCRITTE A BRESCIA N. 59

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.1 PRO LOCO ANFO 25070 ANFO BS VIA MARCONI, 23 – C/O CASA 3182 13/04/1976

MUNICIPALE

2 ANGOLO TERME 25040 ANGOLO TERME BS P.ZZA ALPINI, 2/D 18620 05/10/1978

3 ARTOGNE 25040 ARTOGNE BS VIA IV NOVEMBRE, 8 30830 08/08/1997

4 BAGNOLO MELLA 25021 BAGNOLO MELLA BS VIA SOLFERINO, 59 572 25/01/2007

5 BAGOLINO 25072 BAGOLINO BS VIA SAN GIORGIO, 5 12134 18/10/1977

6 BERZO INFERIORE 25040 BERZO INFERIORE BS VIALE CADUTI 12691 19/05/2000

7 VALGRIGNA 25040 BIENNO BS PIAZZALE LORENZINI, 1 12134 18/10/1977

8 BORGOSATOLLO 24010 BORGOSATOLLO BS VIA SANTISSIMA, 5 9035 14/06/2005

9 BORNO 25042 BORNO BS P.ZA CADUTI, 4 3182 13/04/1976

10 BOTTICINO 25082 BOTTICINO BS VIA GHIACCIAROLO, 7 10531 25/09/2006

11 BRENO 25043 BRENO BS VIA MAZZINI, S.N. 12134 18/10/1977

12 PRO LOCO CALVISANO 25012 CALVISANO BS P.ZA DEL COMUNE 34458 07/07/1999

13 CAPO DI PONTE 25044 CAPO DI PONTE BS VIA BRISCIOLI, 42 3182 13/04/1976

14 CARPENEDOLO 25013 CARPENEDOLO BS VIA CORRADINI, 12 4139 11/04/2006

15 COMUNALE CAZZAGO SAN MARTINO 25046 CAZZAGO SAN MARTINO BS VIA CAREBBIO, 32 66064 29/07/1998

16 VALSAVIORE – CEVO 25040 CEVO BS VIA ROMA, 20/22 7868 12/05/2004

17 CIVIDATESE 25040 CIVIDATE CAMUNO BS P.ZA ING. BERTOLASSI, 1 13760 28/10/1986

18 COLLEBEATO 25060 COLLEBEATO BS VIA MARTINENGO, 8 22722 20/12/1996

19 PRO LOCO COLLIO VALTROMPIA 25060 COLLIO VALTROMPIA BS VIA CASTIGLIONI, 95 6693 20/06/2008

20 CORTENO GOLGI E SAN PIETRO 25040 CORTENO GOLGI BS VIA BRESCIA, 1 3182 13/04/1976ALL’APRICA

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 95 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

21 PRO LOCO DI DARFO BOARIO TERME 25047 DARFO BOARIO TERME BS P.ZZA LORENZINI, 2 20974 26/01/1999

22 ESINE 25040 ESINE BS VIA MAZZINI, 9 20520 15/11/1996

23 VALLE LOZIO 25040 FRAZ. VILLA LOZIO BS VIA CASTELLO 29562 01/07/1997

24 PRO LOCO GARGNANO 25084 GARGNANO BS PIAZZA FELTRINELLI, 2 3182 13/04/1976

25 PRO LOCO GHEDI 25016 GHEDI BS VIA TRENTO, 29 4432 04/05/2007

26 GUSSAGO 25064 GUSSAGO BS VIA PERACCHIA, 3 67837 20/11/1997

27 IDRO 25074 IDRO BS VIA TRENTO, 27 12134 18/10/1977

28 INCUDINE 25040 INCUDINE BS P.ZZA MARCONI, 16 20216 25/11/2003

29 LENO 25024 LENO BS VIA DANTE, 3 C/O COMUNE 54085 10/03/1998

30 LONATO 25030 LONATO BS P.ZZA MARTIRI DELLA LIBERTA 12 12487 09/08/2005

31 PRO MACLODIO 25040 MACLODIO BS VIA RUDIANA – C/O BIBLIOTECA 22722 20/12/1996COMUNALE

32 MALONNESE 25080 MALONNO BS VIA IV NOVEMBRE, 2 66064 29/07/1998

33 MANERBA DEL GARDA 25054 MANERBA DEL GARDA BS VIA RISORGIMENTO, 1 3182 13/04/1976

34 MARONE 25050 MARONE BS VIA ROMA, 10 19248 27/02/1992

35 MONIGA DEL GARDA 25080 MONIGA DEL GARDA BS P.ZZA S. MARTINO 1727 16/02/2006

36 MONNO MORTIROLO 25040 MONNO BS P.ZZA IV NOVEMBRE, 9 14220 29/09/2005

37 PER OSEM 25080 OSSIMO BS P.ZA ROMA, 5 7868 12/05/2004

38 PADENGHE SUL GARDA 25050 PADENGHE SUL GARDA BS VIA I. BARBIERI, 3 12134 18/10/1977

39 PAISCO LOVENO 25050 PAISCO LOVENO BS VIA NAZIONALE, 21 29562 01/07/1997

40 PIAN CAMUNO 25050 PIAN CAMUNO BS VIA TORRE, 59 14307 26/07/2002

41 PIANCOGNO 25055 PIANCOGNO BS P.ZA ALPINI, 32 32740 28/11/1997

42 PISOGNE 25026 PISOGNE BS VIA LUNGOLAGO TEMPINI, 5 18620 05/10/1978

43 PONTE CAFFARO 25070 PONTE CAFFARO BS VIA CADUTI, 210 14349 03/10/2005

44 PONTEVICO 25010 PONTEVICO BS PIAZZETTA GARIBALDI, 27 20520 15/11/1996

45 POZZOLENGO 25010 POZZOLENGO BS VIA MAZZINI, 28 7868 12/05/2004

46 PRESTINE 25080 PRESTINE BS VIA S. MARCO, 3 C/O COMUNE 54085 10/03/1998

47 REZZATO 25086 REZZATO BS VIA DE GASPERI, 25 1727 16/02/2006

48 CENTROLAGO SALE MARASINO 25057 SALE MARASINO BS VIA MAZZINI, 73 9170 10/08/2007

49 SERLE 25080 SERLE BS P.ZZA DON PIETRO BOIFAVA, 8 30277 27/11/2000

50 PRO LOCO DI SIRMIONE 25010 SIRMIONE BS VIA TRENTO, 1 6693 20/06/2008

51 SOIANO 25050 SOIANO DEL LAGO BS VIA CIUCANI, 2 10760 01/07/1986

52 PRO LOCO SONICO 25058 SONICO BS VIA MAESTRO BRANCHI, 32 3330 15/02/2000

53 SULZANO 25050 SULZANO BS VIA CESARE BATTISTI, 91 45336 21/12/1993

54 PRO LOCO TEMU 25080 TEMU BS VIA ROMA, 36 3183 13/04/1976

55 TIGNALE SUL GARDA 25010 TIGNALE SUL GARDA BS P.ZZA IMBERTO I, 18 12134 18/10/1977

56 TREMOSINE 25059 TREMOSINE BS P.ZZA MARCONI, 1 12134 18/10/1977

57 PRO LOCO DI VALLIO TERME 25080 VALLIO TERME BS VIA REPUBBLICA, 1 14154 18/12/2009

58 VEROLAVECCHIA 25059 VEROLAVECCHIA BS P.ZZA G. VERDI, 32740 28/11/1997

59 ASSOCIAZIONE PRO LOCO VEZZA 25059 VEZZA D’OGLIO BS VIA NAZIONALE – C/O MUNICIPIO 12134 18/10/1977D’OGLIO

PRO LOCO ISCRITTE A COMO N. 83

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.1 ALBAVILLA 22031 ALBAVILLA CO VIA CANTU, 17 9170 10/08/2007

2 PRO LOCO ALBESE CON CASSANO 22032 ALBESE CON CASSANO CO VIA ROMA, 57 36403 21/02/1984

3 ALBIOLO 22070 ALBIOLO CO VIA INDIPENDENZA, 13 14376 27/08/2004

4 ALSERIO 22040 ALSERIO CO VIA GIOVANNI XXIII, 3 12134 18/10/1977

5 ANZANO DEL PARCO 22040 ANZANO DEL PARCO CO VIA FORNACETTA, 1 6140 18/02/1986

6 APPIANO GENTILE 22070 APPIANO GENTILE CO VIA BARADELLO, 6 C/O BIBLIOTECA 12134 18/10/1977COMUNALE

7 ARGEGNO 22010 ARGEGNO CO VIA CACCIATORI DELLE ALPI, 20 20520 15/11/1996

8 AROSIO 22060 AROSIO CO VIA G. CASATI, 1 54085 10/03/1998

9 PRO ASSO 22033 ASSO CO P.ZA MAZZINI, 7 9035 14/06/2005

10 BENE LARIO 22010 BENE LARIO CO VIA SUPERIORE C/O SCUOLA 11708 03/11/1981ELEMENTARE

11 PRO LOCO BINAGO 22070 BINAGO CO VIA SANTA MARIA, 31 14154 18/12/2009

12 BLESSAGNO 22028 BLESSAGNO CO VIA XX SETTEMBRE 4175 27/01/1981

13 BREGNANO 22070 BREGNANO CO VIA N. SAURO, 18 347 17/01/2005

14 BRUNATE 22034 BRUNATE CO P.ZZA BONACOSSA, 2 21552 13/09/2000

15 CADORAGO 22071 CADORAGO CO VIA MAMELI, 33 9035 14/06/2005

16 PRO CAGLIO 22030 CAGLIO CO PIAZZA GIOVANNI XXIII 24392 18/01/1983

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 96 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

17 PRO CANTU 22063 CANTU CO PIAZZA MARCONI 18620 05/10/1978

18 NON SOLO TURISMO 22035 CANZO CO VIA MIRABELLA, 4/b 1152 10/02/2009

19 S. PIETRO SOVERA 22010 CARLAZZO CO VIA MENAGGIO, 24 14220 29/09/2005

20 CASASCO D’INTELVI 22022 CASASCO D’INTELVI CO VIA PEROLINI, 112 8433 23/06/1981

21 CASTELMARTE 22030 CASTELMARTE CO VIA ROMA, 18 9035 14/06/2005

22 CASTIGLIONE D’INTELVI 22023 CASTIGLIONE D’INTELVI CO VIA ALLA CHIESA, 6 3182 13/04/1976

23 CAVARGNA 22010 CAVARGNA CO P.ZA XXV APRILE, 7 1738 04/11/1980

24 CERANO D’INTELVI 22020 CERANO D’INTELVI CO VIA MONTE SAN ZENO, 18 12134 18/10/1977

25 CIVENNA 22030 CIVENNA CO P.ZA ABATI S. AMBROGIO, 4 C/O 3182 13/04/1976MUNICIPIO

26 CLAINO CON OSTENO 22010 CLAINO CON OSTENO CO VIA PRIVATA GERA, 5 C/O SIG. 12134 18/10/1977RAIMONDI G.

27 COMO 22100 COMO CO P.ZZA CAVOUR, 17 20520 15/11/1996

28 CONSIGLIO DI RUMO 22010 CONSIGLIO DI RUMO CO VIA DON P. PEDROLI 3182 13/04/1976

29 CREMIA 22010 CREMIA CO VIA CANTONE S.N.C. 12134 18/10/1977

30 CUSINO 22010 CUSINO CO P.ZA S. GIOVANNI, 1 18620 05/10/1978

31 DOMASO 22013 DOMASO CO VIA ROMA 27480 19/04/1983

32 DONGO 22014 DONGO CO P.ZZA PARACCHINI 12134 18/10/1977

33 DOSSO DEL LIRO 22010 DOSSO DEL LIRO CO VIA DELLA CHIESA 12487 09/08/2005

34 EUPILIO 22030 EUPILIO CO P.ZA XXV APRILE, 1 36403 21/02/1984

35 FIGINO SERENZA 22060 FIGINO SERENZA CO P.ZZA UMBERTO I C/O VILLA FERRANTI 27150 10/09/1992

36 GARZENO 22010 GARZENO CO VIA ROMA 16923 11/05/1982

37 GERA LARIO 22010 GERA LARIO CO C/O MUNICIPIO – P.LE NUOVO PORTO 12134 18/10/1977

38 GERMASINO 22010 GERMASINO – STAZZONA CO VIA PROVINCIALE, 1 7211 12/05/1981

39 PRO LOCO DI GRANDOLA ED UNITI 22010 GRANDOLA ED UNITI CO PIAZZA CAMOZZI, 1 16114 19/12/2007

40 GRAVEDONA 22015 GRAVEDONA CO VIA MOLO VECCHIO, 45 18620 05/10/1978

41 GRIANTE – CADENABBIA 22011 GRIANTE CO VIA REGINA, 1 3260 04/12/1990

42 LAINESE 22020 LAINO CO VIA SCOTTI 3182 13/04/1976

43 LANZO – SCARIA 22024 LANZO D’INTELVI CO PIAZZA NOVI 3260 04/12/1990

44 LENNO 22016 LENNO CO VIA S. STEFANO 18620 05/10/1978

45 LIPOMO 22030 LIPOMO CO CASELLA POSTALE, 22 43183 11/10/1984

46 LOMAZZO 22074 LOMAZZO CO VIA BROLO S. VITO 66064 29/07/1998

47 LURAGO MARINONE 22070 LURAGO MARINONE CO VIA CASTELLO, 2 1738 04/11/1980

48 MAGREGLIO 22030 MAGREGLIO CO VIA ADUA, 5 12487 09/08/2005

49 MASLIANICO 22026 MASLIANICO CO VIA XX SETTEMBRE, 58 C/O PALAZZO 18620 05/10/1978COMUNE

50 PRO LOCO MENAGGIO 22017 MENAGGIO CO VIA LUSARDI, 24 18060 24/02/1987

51 MEZZEGRA 22010 MEZZEGRA CO VIA GIARDINO COMUNALE 12134 18/10/1977

52 MONGUZZO 22040 MONGUZZO CO VIA FIUME, 34 29243 15/06/1983

53 MONTEMEZZO 22010 MONTEMEZZO CO VIA CHIESA 11708 03/11/1981

54 MONTORFANO 22030 MONTORFANO CO VIA BARBAVARA, 6 12134 18/10/1977

55 MEDICEA MUSSO 22010 MUSSO CO FRAZ. CAMPAGNANO, 10 12134 18/10/1977

56 NESSO 22020 NESSO CO VIA ROMA, 22 4139 11/04/2006

57 OLGIATESE 22077 OLGIATE COMASCO CO VIA LUCINI, 4 13760 28/10/1986

58 OSSUCCIO 22010 OSSUCCIO CO VIA STATALE, 72 8286 22/05/2003

59 PIANELLO DEL LARIO 22010 PIANELLO DEL LARIO CO FRAZ. CALOZZO, 55 3182 13/04/1976

60 PIGRA 22020 PIGRA CO VIA SOCIALE, 5 57899 04/10/1994

61 PLESIO 22010 PLESIO CO VIA ALLA GRONA, 91/1 FRAZ. 11708 03/11/1981CALVESEGLIO

62 POGNANA LARIO 22020 POGNANA LARIO CO 18620 05/10/1978

63 PORLEZZA 22018 PORLEZZA CO VIA CERESIO, 2A 12134 18/10/1977

64 ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO 22030 PUSIANO CO VIA FRA’ G.B. ORSENIGO, 1/6 1152 10/02/2009PUSIANO

65 PRO REZZAGO 22030 REZZAGO CO VIA DESIDERIO BINDA 12134 18/10/1977

66 RONAGO 22027 RONAGO CO VIA LUGANO, 25 – VILLA RASCHI 9170 10/08/2007

67 S. BARTOLOMEO V.C. 22010 SAN BARTOLOMEO V.C. CO VIA FONTANA 1727 16/02/2006

68 PRO LOCO SAN FEDELE INTELVI 22028 SAN FEDELE INTELVI CO LARGO IV NOVEMBRE, 9 14154 18/12/2009

69 SAN SIRO 22010 SAN SIRO CO VIA STATALE, 94 14376 27/08/2004

70 SCHIGNANO 22020 SCHIGNANO CO VIA ROSA DEL SASSO 6140 18/02/1986

71 SORICO 22010 SORICO CO P.ZZA C. BATTISTI, 13 21550 26/10/1982

72 SORMANO 22030 SORMANO CO VIA TRENTO E TRIESTE, 14 3182 13/04/1976

73 STAZZONA 22010 STAZZONA CO VIA LA CHIESA 3182 13/04/1976

74 TAVERNERIO 22038 TAVERNERIO CO VIA PROVINCIALE, 11 23511 08/09/1987

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 97 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

75 PRO LOCO TORNO 22020 TORNO CO VIA ROMA, 25 VILLA ZITA 6693 20/06/2008

76 TREMEZZO 22019 TREMEZZO CO VIA D. BAZZONI, 5 3260 04/12/1990

77 VALBRONA 22039 VALBRONA CO VIA VITTORIO VENETO, 12 6879 22/12/1995

78 VALSOLDA 22010 VALSOLDA – S. MAMETE CO VIA AL MULINO, 3 14103 02/02/1982

79 VELESO 22020 VELESO CO P.ZZA MONS. ZERBONI, 1 18620 05/10/1978

80 VENIANO 22070 VENIANO CO CASCINA SOMIGLIANA, 17 12691 19/05/2000

81 VERTEMATE CON MINOPRIO 22070 VERTEMATE CON MINOPRIO CO P.ZZA ITALIA, 1 30277 27/11/2000

82 VILLA GUARDIA 22079 VILLA GUARDIA CO VIA V. VENETO, 4 7211 12/05/1981

83 ZELBIO 22020 ZELBIO CO VIA LONGONI, 2 14376 27/08/2004

PRO LOCO ISCRITTE A CREMONA N. 28

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ACQUANEGRA CREMONESE 26020 ACQUANEGRA CREMONESE CR VIA STAZIONE, 128 14103 02/02/1982

2 ANNICCO 26021 ANNICCO CR 21550 26/10/1982

3 BORDOLANO 26020 BORDOLANO CR 18620 05/10/1978

4 CASALBUTTANO 26011 CASALBUTTANO ED UNITI CR VIA JACINI, 23 9022 01/08/2006

5 CASALMAGGIORE 26041 CASALMAGGIORE CR PIAZZA GARIBALDI 3182 13/04/1976

6 PRO LOCO CASTELLEONE 26012 CASTELLEONE CR VIA CAPPI, 26 13329 08/11/2007

7 CREMA 26013 CREMA CR P.ZZA DUOMO C/O PAL. COMUNALE 32740 28/11/1997

8 DEROVERE 26040 DEROVERE CR PIAZZA SAN GIORGIO, 2 36403 21/02/1984

9 PRO LOCO GRUMELLO CREMONESE 26023 GRUMELLO CREMONESE CR VIA ROMA 2362 25/11/1980ED UNITI

10 GUSSOLA 26040 GUSSOLA CR VIA CAVOUR, 25-27 18744 27/07/2000

11 PRO LOCO ISOLA DOVARESE 26031 ISOLA DOVARESE CR PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI, 1 8433 23/06/1981

12 MONTODINE 26010 MONTODINE CR PIAZZA XXV APRILE- C/O PALAZZO 12134 18/10/1977COMUNALE

13 «INSULA FULCHERIA» MOSCAZZANO 26010 MOSCAZZANO CR VIA ROMA, 19 18727 12/12/2005

14 PALAZZO PIGNANO 26020 PALAZZO PIGNANO CR VIA MAGNETO, 20 32740 28/11/1997

15 PRO LOCO PANDINO 26025 PANDINO CR VIA STEFANO DA PANDINO, 32 27150 10/09/1992

16 PESCAROLO 26033 PESCAROLO ED UNITI CR VIA MATTEOTTI, 44 C/O SIG. 12134 18/10/1977MASSERONI

17 PIADENA 26034 PIADENA CR PIAZZA GARIBALDI, 3 6879 22/12/1995

18 PIZZIGHETTONE 26026 PIZZIGHETTONE CR VIA PORTA SOCCORSO, 21 – 27480 19/04/[email protected]

19 PRO LOCO RIVOLTA D’ADDA 26027 RIVOLTA D’ADDA CR VIA G. GALILEI, 1 19248 27/02/1992

20 SAN BASSANO 26020 SAN BASSANO CR C/O MUNICIPIO – P.ZZA DEL COMUNE 14307 26/07/2002

21 SCANDOLARA RAVARA 26040 SCANDOLARA RAVARA CR VIA MARCONI, 65 11505 18/06/2002CASTELPONZONE

22 SESTO 26028 SESTO ED UNITI CR VIA ROMA, 2 6879 22/12/1995

23 PRO LOCO SONCINO 26029 SONCINO CR VIA IV NOVEMBRE, 14 3182 13/04/1976

24 PRO LOCO SORESINA 26015 SORESINA CR P.ZZA G. GARIBALDI, 4 12134 18/10/1977

25 SPINO D’ADDA 26016 SPINO D’ADDA CR VIA CIRCONVALLAZIONE – C/O 6879 22/12/1995BIBLIOTECA COMUNALE

26 TORRE DE’ PICENARDI 26038 TORRE DE’ PICENARDI CR TORRE DE’ PICENARDI 347 17/01/2005

27 PRO LOCO TRESCORE CREMASCO 26017 TRESCORE CREMASCO CR VIA ZANINI, 3 20974 26/01/1999

28 VOLONGO 26030 VOLONGO CR VIA CAVOUR, 8/BIS 29562 01/07/1997

PRO LOCO ISCRITTE A LECCO N. 34

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ABBADIA LARIANA 22050 ABBADIA LARIANA LC VIA PER MAGGIANA, 18 27150 10/09/1992

2 AIRUNO 22050 AIRUNO LC V.LE LIBERTA C/O CENTRO COMUNALE 12134 18/10/1977PER IL TEMPO

3 BALLABIO 23811 BALLABIO LC VIA MAZZINI, 2 16343 10/11/2005

4 BARZANO 22062 BARZANO LC C/ COMUNE – V.LE MANARA, 13 25048 16/10/2000

5 BELLANO 22051 BELLANO LC VIA MANZONI 22412 20/03/1979

6 PRO LOCO BOSISIO PARINI 23842 BOSISIO PARINI LC P.ZZA PARINI, 1 13329 08/11/2007

7 BRIVIO 22050 BRIVIO LC P.ZA FRIGERIO, 7 12134 18/10/1977

8 CALOLZIOCORTE 24032 CALOLZIOCORTE LC VIA FRATELLI CALVI, 3 12134 18/10/1977

9 CARENNO 23802 CARENNO LC VIA ROMA, 36 3182 13/04/1976

10 PRO LOCO CASARGO 23831 CASARGO LC VIA ITALIA, 8 6693 20/06/2008

11 COLICO 23823 COLICO LC VIA AL PONTILE 3182 13/04/1976

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 98 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

12 COLLE BRIANZA 22050 COLLE BRIANZA LC 2362 25/11/1980

13 CRANDOLA VALSASSINA 22050 CRANDOLA VALSASSINA LC P.ZZA IV NOVEMBRE, 1 18620 05/10/1978

14 PRO LOCO DI DERVIO 22050 DERVIO LC VIA IV NOVEMBRE, 6 12134 18/10/1977

15 ERVE 24030 ERVE LC VIA CABAGGIO, 30 12134 18/10/1977

16 GALBIATE 22043 GALBIATE LC P.ZA MARTIRI DELLA LIBERTA, 5 3182 13/04/1976

17 IMBERSAGO 22050 IMBERSAGO LC VIA CASTELBARCO, 1 12134 18/10/1977

18 MANDELLO DEL LARIO 22054 MANDELLO DEL LARIO LC VIA MANZONI, 57 6879 22/12/1995

19 PRO LOCO MARGNO 23832 MARGNO LC VIA AL TENNIS, 2 13329 08/11/2007

20 MISSAGLIA 23873 MISSAGLIA LC VIA MERLINI, 2 283 17/01/2003

21 MORTERONE 22040 MORTERONE LC P.ZA CHIESA, 2 39358 07/02/1989

22 OGGIONO 22048 OGGIONO LC VIA PARINI C/O VILLA SIRONI 24392 18/01/1983

23 OLGIATE MOLGORA 23887 OLGIATE MOLGORA LC VIA CANOVA 3182 13/04/1976

24 PRO LOCO OLGINATE 22057 OLGINATE LC P.ZA D, ADDA, 11 34458 07/07/1999

25 OLIVETO LARIO 22030 OLIVETO LARIO LC VIA PAOLO CARCANO, 4 C/O MUNICIPIO 14103 02/02/1982

26 PARLASCO 23837 PARLASCO LC VIA VITTORIO EMANUELE, 3 12134 18/10/1977

27 PASTURO 22040 PASTURO LC VIA MANZONI, 67 11708 03/11/1981

28 PREMANA 22050 PREMANA LC VIA VITTORIO EMANUELE 3182 13/04/1976

29 ROBBIATE 22059 ROBBIATE LC VIA VILLA, 1 17967 24/02/1987

30 CASLETTO ROGENO 22040 ROGENO LC VIA C. BATTISTI C.P. 15 18620 05/10/1978

31 ROVAGNATE 22050 ROVAGNATE LC VIA S. CUORE 24 C/O MUNICIPIO 16513 27/04/1982

32 PRO VARENNA 22050 VARENNA LC P.ZZA VENINI, 1 18620 05/10/1978

33 VERCURAGO SAN GEROLAMO 24030 VERCURAGO LC VIA MARTIRI DELLA LIBERTA, 3 12134 18/10/1977

34 VIGANO 22060 VIGANO LC VIA RISORGIMENTO, 11 39488 06/06/1984

PRO LOCO ISCRITTE A LODI N. 31

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 BERTONICO 26821 BERTONICO LO VIA GARIBALDI 18620 05/10/1978

2 BORGHETTO LODIGIANO 26812 BORGHETTO LODIGIANO LO PIAZZA GENERALE C. A. DALLA CHIESA 3182 13/04/1976

3 ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO 26822 BREMBIO LO P.ZZA MATTEOTTI, 1 6693 20/06/2008BREMBIO

4 CASALMAIOCCO 26831 CASALMAIOCCO LO VIA DANTE, 24 3260 04/12/1990

5 CASALPUSTERLENGO 26841 CASALPUSTERLENGO LO TORRE PUSTERLA – PIAZZA PUSTERLA 4175 27/01/1981

6 CASELLE LURANI 26853 CASELLE LURANI LO VIA ROMA, 19 347 17/01/2005

7 CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA 26843 CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA LO P.ZZA GARIBALDI, 1 11708 03/11/1981

8 CASTIGLIONE D’ADDA 26823 CASTIGLIONE D’ADDA LO P.ZZA MATTEOTTI, 1 7211 12/05/1981

9 CAVENAGO D’ADDA 26824 CAVENAGO D’ADDA LO VIA BAGATTI e VALSECCHI, 7 7598 02/04/2001

10 CODOGNO 26845 CODOGNO LO PIAZZA XX SETTEMBRE, 12 18620 05/10/1978

11 CORNEGLIANO LAUDENSE 26854 CORNEGLIANO LAUDENSE LO VIA LODI, 4 3260 04/12/1990

12 ASS.PROLOCO CORNO GIOVINE 26846 CORNO GIOVINE LO PIAZZA DEI CADUTI 3182 13/04/1976

13 GRAFFIGNANA 26813 GRAFFIGNANA LO VIA MILANO, 13 45336 21/12/1993

14 GUARDAMIGLIO 26862 GUARDAMIGLIO LO VIA CAVOUR, 14 572 25/01/2007

15 LODI 26900 LODI LO PIAZZA BROLETTO, 1 – C/O PALAZZO 12134 18/10/1977COMUNALE

16 MAIRAGO 26825 MAIRAGO LO VIA FANFULLA FRAZ. BASIASCO VILLA 66064 29/07/1998BIANCARDI

17 MALEO 26847 MALEO LO VIA M.T. DI CALCUTTA, 3 347 17/01/2005

18 MASSALENGO 26815 MASSALENGO LO VIA VERDI, 2 3260 04/12/1990

19 MELETI 26843 MELETI LO VIA GARIBALDI 28577 18/12/1979

20 MONTANASO LOMBARDO 26836 MONTANASO LOMBARDO LO VIA ROMA, 20 14762 01/08/2002

21 ORIESE 26863 ORIO LITTA LO C/O COMUNE 18620 05/10/1978

22 FISSIRAGA 26854 PIEVE FISSIRAGA LO P.ZZA ROMA, 5 8286 22/05/2003

23 POLISPORTIVA 26849 S. STEFANO LODIGIANO LO C/O CENTRO SPORTIVO 12134 18/10/1977

24 PRO LOCO SALERANO SUL LAMBRO 26857 SALERANO SUL LAMBRO LO VIA ARIOSTO, 7 1152 10/02/2009

25 SAN FIORANO 26848 SAN FIORANO LO VIA G. PALLAVICINO, 3 – C/O CENTRO 18620 05/10/1978SOCIALE

26 SAN MARTINO IN STRADA 26817 SAN MARTINO IN STRADA LO P.ZZA ITALIA, 5 C/O COMUNE 27480 19/04/1983

27 SAN ROCCO 26865 SAN ROCCO AL PORTO LO P.ZZA DELLA VITTORIA 66064 29/07/1998

28 SANT’ANGELO LODIGIANO 26866 SANT’ANGELO LODIGIANO LO VIALE PARTIGIANI TORRE SPAGNOLA 3182 13/04/197620079

29 SENNA LODIGIANA 26856 SENNA LODIGIANA LO VIA DANTE, 1 14307 26/07/2002

30 SOMAGLIA 26867 SOMAGLIA LO PIAZZA XXVIII APRILE – C/O CASTELLO 3182 13/04/1976CAVAZZI

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 99 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

31 TAVAZZANO 26838 TAVAZZANO CON VILLAVESCO LO VIA DELLA PESA, 11 27480 19/04/1983

PRO LOCO ISCRITTE A MONZA E BRIANZA N. 12

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 BELLUSCO 20040 BELLUSCO MB VIA MANZONI, 22/B 12486 31/07/2003

2 BERNAREGGIO 20044 BERNAREGGIO MB VIA PRINETTI, 29 C/O COMUNE 3182 13/04/1976

3 BESANA BRIANZA 20045 BESANA BRIANZA MB VIA D. ALIGHIERI, 13 9170 10/08/2007

4 CITTA DI BRUGHERIO 20047 BRUGHERIO MB VIA VITT. VENETO, 13 572 25/01/2007

5 GIUSSANO 20034 GIUSSANO MB P.ZZA ALDO MORO, 1 14307 26/07/2002

6 PRO LOCO MEDA 20036 MEDA MB VIA UDINE C/O PALAMEDA 4432 04/05/2007

7 MEZZAGO 20050 MEZZAGO MB VIA BIFFI, 28 283 17/01/2003

8 ASSOCIAZIONE PRO – MONZA 20052 MONZA MB PALAZZO COMUNALE DI MONZA 18620 05/10/1978

9 MUGGIO CITTA DI MUGGIO 20053 MUGGIO MB V.LE DELLA REOPUBBLICA, 2/C 20053 22/05/2003

10 TRIUGGIO 20050 TRIUGGIO MB VIA VITT. EMANUELE II, 8 16343 10/11/2005

11 VEDUGGIO CON COLZANO 20050 VEDUGGIO CON COLZANO MB VIA PIAVE C/O BIBLIOTECA COM.LE 15873 29/09/2003

12 VERANESE 20050 VERANO BRIANZA MB P.ZZA LIBERAZIONE 25048 16/10/2000

PRO LOCO ISCRITTE A MILANO N. 41

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ABBIATEGRASSO 20081 ABBIATEGRASSO MI CORSO ITALIA, 26 14307 26/07/2002

2 PRO LOCO DI ALBAIRATE 20080 ALBAIRATE MI VIA PISANI DOSSI, 57 1152 10/02/2009

3 PRO LOCO BAREGGIO 20010 BAREGGIO MI PIAZZA CAVOUR, 46/I 14154 18/12/2009

4 BELLINZAGO LOMBARDO 20060 BELLINZAGO LOMBARDO MI VIA ROMA, 46 C/O MUNICIPIO 6140 18/02/1986

5 BESATE 22080 BESATE MI VIA BERTOGLIO PISANI, 19 16513 27/04/1982

6 BRESSO 20099 BRESSO MI VIA DON MINZONI 9170 10/08/2007

7 LE VILLE 20060 BUSSERO MI VIA SAN FRANCESCO, 4 29562 01/07/1997

8 BUSTO GAROLFO 20020 BUSTO GAROLFO MI P.ZZA DIAZ, 1 41 02/01/2006

9 CARPIANO 20080 CARPIANO MI VIA S. MARTINO, 54 18727 12/12/2005

10 CASSANO D’ADDA 20062 CASSANO D’ADDA MI VIA V. VENETO, 36 18620 05/10/1978

11 CASSINETTA DI LUGAGNANO 20081 CASSINETTA DI LUGAGNANO MI VIA TRENTO – PARCO PRO LOCO 52421 11/05/1994

12 CERRO AL LAMBRO 20070 CERRO AL LAMBRO MI VIA ADAMELLO, 7 20070 CERRO AL 3182 13/04/1976LAMBRO

13 CINISELLO BALSAMO 20099 CINISELLO B. – SESTO S. GIOVANNI MI V.LE CASIRAGHI, 504 9170 10/08/2007

14 CISLIANO 20080 CISLIANO MI VIA PIAVE, 9 054085 10/03/1998

15 COLOGNO MONZESE 20093 COLOGNO MONZESE MI VIA MAZZINI, 17 066064 29/07/1998

16 CORBETTA 20011 CORBETTA MI VIA S. SEBASTIANO, 10 29562 01/07/1997

17 CORNAREDO 20010 CORNAREDO MI VIA DEI MILLE, 35 6879 22/12/1995

18 CUSAGO 20090 CUSAGO MI VIA LIBERTA 8433 23/06/1981

19 GORGONZOLA 20064 GORGONZOLA MI VICOLO FILZI, 3 7008 27/06/2007

20 INZAGO 20065 INZAGO MI VIA ROMA, 13 6879 22/12/1995

21 MAGENTA 20013 MAGENTA MI VIA IV GUIGNO, 80 39488 06/06/1984

22 MARCALLO CON CASONE 20010 MARCALLO CON CASONE MI VIA VITALI, 18 14058 13/06/2001

23 PRO MELEGNANO 20077 MELEGNANO MI VIA GIARDINO, 1 4175 27/01/1981

24 MELZO 20066 MELZO MI PIAZZA GARIBALDI, 10 12134 18/10/1977

25 MORIMONDO 20081 MORIMONDO MI VIA PASSERINI, 1 9218 14/07/1981

26 MOTTA VISCONTI 20086 MOTTA VISCONTI MI VIA ADA NEGRI, 15 18620 05/10/1978

27 PRO LOCO OZZERO 20080 OZZERO MI VIA S. PRETINI, 2 14154 18/12/2009

28 PARABIAGO 20015 PARABIAGO MI VIA SAN GIUSEPPE C/O BIBL. CIVICA 43099 26/05/1989

29 PRO LOCO CITTA DI PESCHIERA 20068 PESCHIERA BORROMEO MI VIA RIMEMBRANZE, 18 1152 10/02/2009BORROMEO

30 RESCALDINA 20027 RESCALDINA MI C/O COMUNE – PIAZZA CHIESA, 15 14762 01/08/2002

31 ROBECCO SUL NAVIGLIO 20087 ROBECCO SUL NAVIGLIO MI VIA DANTE, 21 24812 22/03/1999

32 S. GIULIANO MILANESE 20098 S. GIULIANO MILANESE MI VIA GIOVANNI XXIII, 19 7868 12/05/2004

33 S. COLOMBANO AL LAMBRO 20078 SAN COLOMBANO AL LAMBRO MI VIA RICETTO, 7 4175 27/01/1981

34 SANTO STEFANO TICINO 20010 SANTO STEFANO TICINO MI VIA TRIESTE, 24 20520 15/11/1996

35 TREZZANO SUL NAVIGLIO 20090 TREZZANO SUL NAVIGLIO MI VIA GUGLIELMO MARCONI, 6 3182 13/04/1976

36 PRO LOCO TREZZO SULL’ADDA 20056 TREZZO SULL’ADDA MI VIA BIFFI, 4 36403 21/02/1984

37 TRUCCAZZANO 20060 TRUCCAZZANO MI VIA GIUSEPPE SCOTTI, 48 7008 27/06/2007

38 TURBIGO 20029 TURBIGO MI VIA ROMA, 1 C/O PALAZZO COMUNALE 14103 02/02/1982

39 VERMEZZO 20080 VERMEZZO MI VIA 24 MAGGIO, 12 52612 13/03/1990

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 100 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

40 PRO LOCO VITTUONE 20010 VITTUONE MI VIA PETRARCA, 3 20974 26/01/1999

41 ZIBIDO SAN GIACOMO 20080 ZIBIDO SAN GIACOMO MI VIALE LONGARONE, 1 20520 15/11/1996

PRO LOCO ISCRITTE A MANTOVA N. 39

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ASOLA 46041 ASOLA MN VIA BATTISTI, 11 2362 25/11/1980

2 BAGNOLO 46031 BAGNOLO SAN VITO MN VIA CAVOUR, 28 14376 27/08/2004

3 BORGOFRANCO SUL PO 46020 BORGOFRANCO SUL PO MN VIA G. PASCOLI, 7 10760 01/07/1986

4 CARBONARESE 46020 CARBONARA DI PO MN VIA G. GARIBALDI 19248 27/02/1992

5 PRO LOCO CASTEL D’ARIO 46033 CASTEL D’ARIO MN PIAZZA GARIBALDI, 8 22412 20/03/1979

6 CASTEL GOFFREDO 46042 CASTEL GOFFREDO MN P.ZZA MAZZINI, 1 45336 21/12/1993

7 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE 46043 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MN VIA PERATI, 13 39358 07/02/1989

8 CAVRIANA 46040 CAVRIANA MN VIA PORTA ANTICA, 28 14220 29/09/2005

9 COMMESSAGGIO 46010 COMMESSAGGIO MN VIA SILVIO CAMICIA, 11/B 18620 05/10/1978

10 VILLASTRADA 46030 DOSOLO MN VIA GARIBALDI, 63 FRAZ. VILLASTRADA 27150 10/09/1992

11 FELONICA 46022 FELONICA MN PIAZZA MUNICIPIO 3260 04/12/1990

12 CASTELLUCCHIO 46010 GABBIANA MN VIA XXV APRILE, 14 43099 26/05/1989

13 GAZOLDO DEGLI IPPOLITI 46040 GAZOLDO DEGLI IPPOLITI MN VIA MARCONI, 126 16114 19/12/2007

14 SORDELLO 46044 GOITO MN VIA CIRCONVALLAZIONE EST 12134 18/10/1977

15 CURTATONE 46040 GRAZIE DI CURTATONE MN VIA FRANCESCA, 40 3182 13/04/1976

16 GUIDIZZOLO 46040 GUIDIZZOLO MN VIA F. FILZI, 12 31403 06/10/1997

17 MEDOLE 46046 MEDOLE MN VIA GARIBALDI, 6 – VIA CAVOUR, 58 18620 05/10/1978

18 POMPEO COPPINI 46024 MOGLIA MN P.ZA LIBERTA, 2 12691 19/05/2000

19 OSTIGLIA 46035 OSTIGLIA MN VIA VIANI, 29 11708 03/11/1981

20 FLEXUM 46020 PEGOGNAGA MN P.ZZA VITTORIO VENETO, 14 30830 08/08/1997

21 PIEVE DI CORIANO 46020 PIEVE DI CORIANO MN P.ZZA ANTONIO GRAMSCI, 5 2362 25/11/1980

22 POGGIO RUSCO 46025 POGGIO RUSCO MN VIA MATTEOTTI, 215 18620 05/10/1978

23 LA PRO LOCO POMPONESCO-COMUNE 46030 POMPONESCO MN PIAZZA XXIII APRILE, 11 6693 20/06/2008DI POMPONESCO

24 L’AGNELLA 46040 PORTO MANTOVANO MN VIA DELLA LIBERTA, 95 20520 15/11/1996

25 QUISTELLO 46026 QUISTELLO MN P.ZZA DALLA CHIESA, 1 12487 09/08/2005

26 REVERE 46036 REVERE MN PIAZZA CASTELLO, 12 52612 13/03/1990

27 AMICI DI RIVALTA 46040 RIVALTA S/MINCIO MN VIA SETTEFRATI, 15 12134 18/10/1977

28 RIVAROLO MANTOVANO 46017 RIVAROLO MANTOVANO MN VIA MAZZINI, 94 14376 27/08/2004

29 ASS.NE TUR.CA PRO LOCO COMUNALE: 46037 RONCOFERRARO MN VIA ROMA, 37 6693 20/06/2008PAOLINO FORNARA

30 ASSOCIAZIONE PRO LOCO 46018 SABBIONETA MN PIAZZA D’ARMI, 1 18620 05/10/1978SABBIONETA

31 TEOFILO FOLENGO 46027 SAN BENEDETTO PO MN PIAZZA TEOFILO FOLENGO, 22 20520 15/11/1996

32 SAN MARTINO DALL’ARGINE 46010 SAN MARTINO DALL’ARGINE MN P.ZZA CASTELLO, 3 29562 01/07/1997

33 SCHIVENOGLIA 46020 SCHIVENOGLIA MN VIA PAPA GIOVANNI XIII, 2 18620 05/10/1978

34 SERRAVALLE PO 46030 SERRAVALLE PO MN VIA GLI ZINGARI, 3 13214 05/08/2003

35 SOLFERINO 46040 SOLFERINO MN P.ZZA TORELLI, 1 3182 13/04/1976

36 PRO LOCO DINO VILLANI 46029 SUZZARA MN P.ZZA GARIBALDI, 5 9170 10/08/2007

37 VIADANA 46019 VIADANA MN VIA LUDOVICO GROSSI, 8 3182 13/04/1976

38 VILLA POMA 46020 VILLA POMA MN VIA ROMA NORD, 65 9170 10/08/2007

39 VOLTESE 46049 VOLTA MANTOVANA MN VIA BEATA PAOLA MONTALDI, 15 18620 05/10/1978

PRO LOCO ISCRITTE A PAVIA N. 88

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 ALAGNA LOMELLINA 27020 ALAGNA LOMELLINA PV VIA PIAVE, 10 10760 01/07/1986

2 ARENA PO 27040 ARENA PO PV P.ZZA VITTORIO EMANUELE, 1 6140 18/02/1986

3 PRO LOCO DI ALBUZZANO 27100 ALBUZZANO PV VIA MAZZINI, 19 14154 18/12/2009

4 BAGNARIA 27050 BAGNARIA PV VIA IV NOVEMBRE, 6 42091 08/10/1999

5 BARBIANELLO 27041 BARBIANELLO PV VIA ROMA, 5 18620 05/10/1978

6 PRO LOCO BASTIDA PANCARANA 27050 BASTIDA PANCARANA PV VIA ROMA, 1 6693 20/06/2008

7 BELGIOIOSO 27011 BELGIOIOSO PV VIA XX SETTEMBRE, 58 4175 27/01/1981

8 BORGORATTO MORMOROLO 27040 BORGORATTO MORMOROLO PV P.ZZA LIBERTA, 10 24392 18/01/1983

9 BOSNASCO 27040 BOSNASCO PV VIA GROPPALLO, 19 C/O COMUNE 6/32740 28/11/1997

10 BRALLO DI PREGOLA 27050 BRALLO DI PREGOLA PV VIA DELLA PINETA 22412 20/03/1979

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 101 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

11 BREME 27020 BREME PV VIA ABBAZIA S. PIETRO, 15 18163 04/10/2002

12 CANNETO PAVESE 27044 CANNETO PAVESE PV VIA ROMA, 13 11708 03/11/1981

13 CARBONARESE 27020 CARBONARA AL TICINO PV VIA ROMA, 16 10531 25/09/2006

14 PRO LOCO DI CASATISMA 27040 CASATISMA PV VIALE LIBERTA, 12 1152 10/02/2009

15 CASEI GEROLA 27050 CASEI GEROLA PV PIAZZA MEARDI, 1 45336 21/12/1993

16 CASSOLO 27023 CASSOLNOVO PV VIA IV NOVEMBRE, 45 18163 04/10/2002

17 CLASTIDIUM 27045 CASTEGGIO PV VIA CASTELLO, 24 27150 10/09/1992

18 CASTELNOVETTO 27030 CASTELNOVETTO PV VIA ROMA, 14 14058 13/06/2001

19 CECIMA 27050 CECIMA PV VIA CA’ D’ANNA, 2 2362 25/11/1980

20 GRUPPO RICREATIVO CERGNAGHESE 27020 CERGNAGO PV VIA MARCONI, 35 18163 04/10/2002

21 CERVESINA 27050 CERVESINA PV VIA UMBERTO PRIMO, 5 14762 01/08/2002

22 CIGOGNOLA 27040 CIGOGNOLA PV VIA DEI MARTIRI 52421 11/05/1994

23 CILAVEGNA 27024 CILAVEGNA PV P.ZZA MAZZINI, 22 3182 13/04/1976

24 CODEVILLA 27050 CODEVILLA PV VIA NEGROTTO, 8 3182 13/04/1976

25 CORTEOLONESE 27014 CORTEOLONA PV VIA GARIBALDI, 2 13329 08/11/2007

26 CORVINO SAN QUIRICO 27050 CORVINO SAN QUIRICO PV VIA RIVETTA S.N. C/O CENTRO 5265 10/03/1981SPORTIVO

27 PRO LOCO DI COZZO 27030 COZZO PV VIA ROMA, 65 20974 26/01/1999

28 PRO LOCO DORNESE 27020 DORNO PV C/O PALAZZO COMUNALE 10760 01/07/1986

29 FERRERA ERBOGNONE 27032 FERRERA ERBOGNONE PV C/O MUNICIPIO P.ZZA BARTELLINI, 18 066064 29/07/1998

30 FORTUNAGO 27040 FORTUNAGO PV LOCALITA CAPOLUOGO 4139 11/04/2006

31 FRASCAROLESE 27030 FRASCAROLO PV VIA A. FLEMING, 8 1727 16/02/2006

32 GARLASCO 27026 GARLASCO PV VIA S.S. TRINITA, 6 6879 22/12/1995

33 GODIASCO 27052 GODIASCO PV VIA DELLA CERCHIA, 19 7868 12/05/2004

34 GROPELLO CAIROLI 27027 GROPELLO CAIROLI PV VIA GALANA, 10 32061 26/04/1988

35 INVERNO E MONTELEONE 27010 INVERNO E MONTELEONE PV P.ZZA UMBERTO I, 7 C/O COMUNE 28577 18/12/1979

36 LANGOSCO 27030 LANGOSCO PV VIA MAZZINI C/O COMUNE 8433 23/06/1981

37 PRO LOCO LOMELLO 27034 LOMELLO PV C/O LA CASA COMUNALE P.ZZA 34458 07/07/1999REPUBBLICA, 1

38 NUOVA LUNGAVILLA 27053 LUNGAVILLA PV PIAZZA CAPITAN ALBINI, 1 6879 22/12/1995

39 PRO LOCO MAGHERNO 27010 MAGHERNO PV VIA ROMA, 136 6693 20/06/2008

40 MEDE 27035 MEDE PV VIA MASAZZA C/O BIBLIOTECA 29562 01/07/1997COMUNALE

41 MENCONICO 27050 MENCONICO PV P.ZA MUNICIPIO, 1 18620 05/10/1978

42 MEZZANINO 27040 MEZZANINO PV VIA CASSINETTA, 1 6140 18/02/1986

43 MIRADOLO TERME 27010 MIRADOLO TERME PV P.ZZA DEL COMUNE, 2 14376 27/08/2004

44 MONTALDESE 27040 MONTALTO PAVESE PV VIA MUSETTI, 10 10760 01/07/1986

45 PRO LOCO DI MONTESCANO 27040 MONTESCANO PV VIA RONCOLE, 1 24812 22/03/1999

46 MONTESEGALE 27052 MONTESEGALE PV PIAZZA MUNICIPIO 20520 15/11/1996

47 MONTU BECCARIA 27040 MONTU BECCARIA PV P.ZZA UMBERTO I, 10 43183 11/10/1984

48 MORNICO LOSANA 27040 MORNICO LOSANA PV P.ZZA LIBERTA, 1 572 25/01/2007

49 NICORVO 27020 NICORVO PV VIA ROBBIO, 19 7868 12/05/2004

50 OLEVANO 27020 OLEVANO DI LOMELLINA PV P.ZZA LIBERTA, 5 52421 11/05/1994

51 PARONA 27020 PARONA PV VIA XXV APRILE, 25 3182 13/04/1976

52 PIEVE ALBIGNOLA 27030 PIEVE ALBIGNOLA PV VIA ROMA, 45 6/32740 28/11/1997

53 PIEVESE 27037 PIEVE DEL CAIRO PV P.ZZA MARCONI, 1 14376 27/08/2004

54 PIEVESE 27017 PIEVE PORTO MORONE PV VIA ROMA, 27 21550 16/10/1982

55 PINAROLO PO 27040 PINAROLO PO PV VIA DEPRETIS, 8 20520 15/11/1996

56 PONTE NIZZA 27050 PONTE NIZZA PV VIA ROMA, 45 11708 03/11/1981

57 REA 27040 REA PV VIA MARCONI, 35 19381 29/07/1982

58 RIVANAZZANO 27055 RIVANAZZANO PV P.ZZA CORNAGGIA, 57 – C/O PALAZZO 1727 17/02/2006COM. – C.P. N. 53

59 PRO LOCO DI ROCCA SAXILLAE 27052 ROCCA SUSELLA PV P.ZZA DEL MUNICIPIO, 1 14154 18/12/2009

60 ALTA VALTIDONE ROMAGNESE 27050 ROMAGNESE PV VIA CASTELLO, 1 34042 16/03/1993

61 RONCARO 27010 RONCARO PV C/O COMUNE VIA UMBERTO I, 23 054085 10/03/1998

62 PRO LOCO ROSASCO 27038 ROSASCO PV VIA MARCONI, 9 16114 19/12/2007

63 RUINO 27040 RUINO PV C/O COMUNE 17596 01/06/1982

64 SANTANGELESE 27030 S. ANGELO LOMELLINA PV VIA ROMA, 48 283 17/01/2003

65 SAN GENESIO ED UNITI 27010 S. GENESIO ED UNITI PV VIA RIVIERA, 23 1198 18/01/2001

66 SALICE TERME 27056 SALICE TERME-GODIASCO PV VIA DIVIANI, 13 283 17/01/2003

67 SAN DAMIANO AL COLLE 27040 SAN DAMIANO AL COLLE PV VIA PARTIGIANI, 3 9218 14/07/1981

68 SANNAZZARO 27039 SANNAZZARO DE BURGONDI PV VIA MAZZINI, 80 4175 27/01/1981

69 SANTA JULITA 27046 SANTA GIULETTA PV VIA MARTIRI DELLA LIBERTA, 7 4175 27/01/1981

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 102 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

70 SANTA MARGHERITA DI STAFFORA 27050 SANTA MARGHERITA DI STAFFORA PV FR. CASANOVA DESTRA 24/B C/O 28577 18/12/1979C.POLIFUNZIONALE

71 SCALDASOLE 27020 SCALDASOLE PV VIA XI FEBBRAIO, 7 20520 15/11/1996

72 SIZIANO 27010 SIZIANO PV P.ZZA G. NEGRI 12487 09/08/2005

73 SPESSA 27010 SPESSA PV VIA ROMA, 17 39358 07/02/1989

74 STRADELLA 27049 STRADELLA PV VIA 26 APRILE, 13 18620 05/10/1978

75 SUARDI 27030 SUARDI PV P.ZZA DON FRANCO RAVERTA 7211 12/05/1981

76 TROMELLO 27020 TROMELLO PV P.ZZA CAMPEGI, 17 14220 29/09/2005

77 TROVO 27020 TROVO PV VIA ROMA, 10 C/O PALAZZO 4175 27/01/1981COMUNALE

78 VALEGGIO 27020 VALEGGIO PV VIA VITTORIO VENETO, 12 17967 24/02/1987

79 VALLE LOMELLINA 27020 VALLE LOMELLINA PV P.ZZA RESISTENZA C/O BIBLIOTECA 12486 31/07/2003COM.

80 VALVERDE 27050 VALVERDE PV VIA MOMBELLI, 37 3182 13/04/1976

81 VARZI 27057 VARZI PV P.ZA UMBERTO I 28577 18/12/1979

82 VELLEZZO BELLINI 27012 VELLEZZO BELLINI PV VIA TURATI, 22 14220 29/09/2005

83 VERRUA PO 27040 VERRUA PO PV VIA CASE SPARSE C/O PALAZZINA 12134 18/10/1977MERCATO

84 VIGEVANO 27029 VIGEVANO PV CORSO VITTORIO EMANUELE II, 29 43183 11/10/1984

85 VILLA LANTERI 27019 VILLANTERIO PV PIAZZA CASTELLO, 1 6879 22/12/1995

86 CITTA DI VOGHERA 27058 VOGHERA PV VIA PLANA, 47 18727 12/12/2005

87 ZAVATTARELLO 27059 ZAVATTARELLO PV VIA VITTORIO EMANUELE 41 3182 13/04/1976

88 PRO LOCO ZINASCO 27030 ZINASCO PV VIA A. DIAZ, 50 6693 20/06/2008

PRO LOCO ISCRITTE A SONDRIO N. 25

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 VALLE DEL BITTO DI ALBAREDO 23010 ALBAREDO PER SAN MARCO SO VIA DELLE OROBIE, 5 17956 01/06/1982

3 ANDALO VALTELLINO 23014 ANDALO VALTELLINO SO VIA ALLA CHIESA, 4 23511 08/09/1987

4 BIOLO 23011 ARDENNO SO FRAZ. BIOLO – CASA DEL GIOVANE 17967 24/02/1987

5 PRO LOCO BEMA 23010 BEMA SO VIA LISSI 24812 22/03/1999

6 AMICI DI BERBENNO 23010 BERBENNO IN VALTELLINA SO VIA ROMA, 2 14376 27/08/2004

7 BUGLIO IN MONTE 23010 BUGLIO IN MONTE SO P.ZA ROMA 30802 22/03/1988

8 CAMPODOLCINO 23021 CAMPODOLCINO SO P.ZZA DEI MINISTRALI 3182 13/04/1976

9 CASTIONE ANDEVENNO 23012 CASTIONE ANDEVENNO SO VIA ROMA 22289 16/11/1982

10 CHIURO 23030 CHIURO SO CORSO M. QUADRIO C/O MUNICIPIO 4175 27/01/1981

11 DELEBIO 23014 DELEBIO SO VIA ROMA, 19 16513 27/04/1982

12 DUBINO 23015 DUBINO SO VIA ROMA 20520 15/11/1996

13 GEROLA ALTA 23010 GEROLA ALTA SO VIA P. DE MAZZI, 11 C/O MUNICIPIO 8433 23/06/1981

14 ISOLA 23024 ISOLA – FRAZ. MADESIMO SO VIA BALDISCIO 30227 27/11/2000

15 NOVATE MEZZOLA 23025 NOVATE MEZZOLA SO PIAZZA EUROPA, 1 20520 15/11/1996

16 ASS.NE TURISTICA PRO LOCO 23010 PEDESINA SO VIA SAN ROCCO, 2 6693 20/06/2008PEDESINA

17 RASURA – MELLAROLO 23010 RASURA SO VIA VALERIANA, 2 6140 18/02/1986

18 ROGOLO 23010 ROGOLO SO VIA ROMA C/O EX PALAZZO 20520 15/11/1996SCOLASTICO

19 SONDALO 23035 SONDALO SO VIA VERDI, 2A 21552 13/09/2000

20 SONDRIO 23100 SONDRIO SO VIA VANONI, 96/A 14307 26/07/2002

21 TRIANGIA 23100 SONDRIO – FRAZ TRIANGIA SO VILLA TOCALLI 14307 26/07/2002

22 TALAMONA 23018 TALAMONA SO P.ZZA IV NOVEMBRE 9035 14/06/2005

23 ASSOCIAZIONE PRO LOCO TIRANO 23037 TIRANO SO VIA GIUSTIZIA, 2 18620 05/10/1978

24 VALDIDENTRO 23038 VALDIDENTRO – ISOLACCIA SO VIA NAZIONALE, 18 18620 05/10/1978

25 VILLA DI TIRANO 23030 VILLA DI TIRANO SO PIAZZA TORELLI, 3 12134 18/10/1977

PRO LOCO ISCRITTE A VARESE N. 93

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

1 PRO AGRA 21010 AGRA VA P.ZZA PASQUINELLI, 1 18620 05/10/1978

2 ALBIZZATE 21041 ALBIZZATE VA VIA MARCONI, 10 6879 22/12/1995

3 ANGERA 21021 ANGERA VA P.ZZA GARIBALDI, 14 18620 05/10/1978

4 ARCISATE 21051 ARCISATE VA VIA ROMA, 18 18620 05/10/1978

5 PRO ARDENA 21050 ARDENA VA BRUSIMPIANO – FRAZ. ARDENA – VIA 1727 16/02/2006ABBIBA, 18

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 103 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

6 S. CATERINA 21038 AROLO DI LEGGIUNO VA P.ZZA S. CARLO, 1 12487 09/08/2005

7 ARSAGO SEPRIO 21010 ARSAGO SEPRIO VA P.ZZA XXV APRILE C/O COMUNE 18620 05/10/1978

8 AZZATE 21022 AZZATE VA PALAZZO COMUNALE 2362 25/11/1980

9 AZZIO 21030 AZZIO VA V.LE CADORNA, 4 12134 18/10/1977

10 BARASSO 21020 BARASSO VA VIA SAN NICONE, 13 13329 08/11/2007

11 BESNATE 21010 BESNATE VA P.ZZA MAZZINI, 16 066064 29/07/1998

12 BESOZZO 21023 BESOZZO VA VIA ZANGRILLI, 12 13760 28/10/1986

13 BIANDRONNO 21024 BIANDRONNO VA VIA GARIBALDI, 2 12134 18/10/1977

14 BISUSCHIO 21050 BISUSCHIO VA VIA FOSCOLO, 13 C/O SCUOLE 12134 18/10/1977ELEMENTARI

15 BODIO LOMNAGO 21020 BODIO LOMNAGO VA P.ZZA DON CESARE OSSOLA, 2 17967 24/02/1987

16 BREBBIA 21020 BREBBIA VA P.ZZA ALDO MORO, 6 14220 29/09/2005

17 BRENTA 21030 BRENTA VA VIA G. CERINI, 2 24392 18/01/1983

18 BREZZO DI BEDERO 21010 BREZZO DI BEDERO VA VIA ROMA, 60 23511 08/09/1987

19 BRINZIO 21030 BRINZIO VA VIA MONTEGRAPPA, 10 9218 14/07/1981

20 BRISSAGO VALTRAVAGLIA 21030 BRISSAGO VALTRAVAGLIA VA VIA GARIBALDI, 9f 4175 27/01/1981

21 BRUSIMPIANO 21050 BRUSIMPIANO VA VIALE THOMAS, 10 8433 23/06/1981

22 CADREZZATE 21020 CADREZZATE VA VIA BREBBIA, 89 12134 18/10/1977

23 CAIRATE 21050 CAIRATE VA VIA MONASTERO, 2 5265 10/03/1981

24 CANTELLO 21050 CANTELLO VA VIA COLLODI 18620 05/10/1978

25 CARAVATE 21032 CARAVATE VA VIA XXV APRILE, 25 18620 05/10/1978

26 PRO LOCO CARDANO AL CAMPO 21010 CARDANO AL CAMPO VA C/O MUNICIPIO P.ZZA MAZZINI 12691 19/05/2000

27 CASALZUIGNO 21030 CASALZUIGNO VA VIA LIBERTA, 44 12134 18/10/1977

28 CASORATE SEMPIONE 21011 CASORATE SEMPIONE VA P.ZZA MAZZINI 12134 18/10/1977

29 CASSANO MAGNAGO 21012 CASSANO MAGNAGO VA VIA SANTA CATERINA, 7 20520 15/11/1996

30 CASSANO VALCUVIA 21030 CASSANO VALCUVIA VA VIA SAN GIUSEPPE, 180 16513 27/04/1982

31 CASTELLANZA 21053 CASTELLANZA VA VIA E. DANDOLO, 34/a 283 17/01/2003

32 CABIAGLIO 21030 CASTELLO CABIAGLIO VA VIA PROVINCIALE PER ORINO 2 18620 05/10/1978

33 CASTELVECCANA 21010 CASTELVECCANA VA VIA MONFALCONE, 12 18620 05/10/1978

34 CASTIGLIONE OLONA 21043 CASTIGLIONE OLONA VA VIA ROMA, 25 2362 25/11/1980

35 CAVARIA CON PREMEZZO 21044 CAVARIA CON PREMEZZO VA VIA CANTALUPA, 412 25048 16/10/2000

36 CISLAGO 21040 CISLAGO VA SAN GIOVANNI BOSCO, 66 11708 03/11/1981

37 CITTIGLIO 21033 CITTIGLIO VA VIA ALLE SCUOLE C/O SCUOLE 16513 27/04/1982ELEMENT.

38 COMABBIO 21020 COMABBIO VA VIA GARIBALDI, 16 34042 16/03/1993

39 COMERIO 21025 COMERIO VA VIA STAZIONE, 8 C/O CENTRO CIVICO 16513 27/04/1982

40 CREMENAGA 21030 CREMENAGA VA VIA C. BATTISTI, 1 1198 18/01/2001

41 CUASSO 21050 CUASSO AL MONTE VA VIA ROMA, 58 C/O COMUNE 18620 05/10/1978

42 CUGLIATE FABIASCO 21030 CUGLIATE FABIASCO VA VIA COLONIA MAINO, 3 18620 05/10/1978

43 CUNARDO 21035 CUNARDO VA VIA ROMA, 16 12134 18/10/1977

44 CUVEGLIO 21030 CUVEGLIO VA P.ZZA MARCONI, 1 – 21030 CUVEGLIO 18620 05/10/1978(VA)

45 CUVIO 21030 CUVIO VA VIA DANTE, 1 12134 18/10/1977

46 DUMENZA 21010 DUMENZA VA V.LE DELLE RIMEMBRANZE, 9 39488 06/06/1984

47 FAGNANO OLONA 21054 FAGNANO OLONA VA P.ZZA CAVOUR, 9 C/O MUNICIPIO 29562 01/07/1997

48 GALLARATE 21013 GALLARATE VA VICOLO DEL GAMBERO, 10 27480 19/04/1983

49 ASSOCIAZIONE PRO GAVIRATE 21026 GAVIRATE VA VIA DE AMBROSIS, 11 18620 05/10/1978

50 GAZZADA SCHIANNO 21045 GAZZADA SCHIANNO VA VIA ROMA, 28 16513 27/04/1982

51 GERENZANO 21040 GERENZANO VA VIA C. BERRA, 34 45336 21/12/1993

52 ASSOCIAZIONE PRO LOCO 21010 GERMIGNAGA VA VICOLO DEL TORCHIO, 2 30802 22/03/1988GERMIGNAGA

53 GOLASECCHESE 21010 GOLASECCA VA LOCALI COMUNALI IN VICOLO AI COLLI 11708 03/11/1981

54 GORNATE 21040 GORNATE VA PIAZZA PARROCCHETTI, 1 22722 20/12/1996

55 GRANTOLA PRO LOCO 21030 GRANTOLA VA VIA SOLFERINO, 9 66064 29/07/1998

56 INDUNO OLONA 21056 INDUNO OLONA VA VIA P0RR0, 45 7211 12/05/1981

57 ISPRA 21027 ISPRA VA VIA MARCONI, 51 10531 25/09/2006

58 JERAGO CON ORAGO 21040 JERAGO CON ORAGO VA VIA RIMEMBRANZE, 8 27150 10/09/1992

59 LAVENA PONTE TRESA 21037 LAVENA PONTE TRESA VA VIA LIBERTA, 28 18620 05/10/1978

60 LAVENO MOMBELLO 21014 LAVENO MOMBELLO VA C/O MUNICIPIO P.ZZA ITALIA, 1 18620 05/10/1978

61 LONATE POZZOLO 21015 LONATE POZZOLO VA VIA CAVOUR, 21 30802 22/03/1988

62 LUINO 21016 LUINO VA VIA PIERO CHIARA, 1 3260 04/12/1990

63 LUVINATE 21020 LUVINATE VA VIA SAN VITO, 2 10760 01/07/1986

64 MACCAGNO 21010 MACCAGNO VA VIA GARIBALDI, 1 9218 14/07/1981

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 104 –

DATAN. PRO LOCO CAP COMUNE PR INDIRIZZO D.G.R. D.G.R.

65 MALGESSESE 21023 MALGESSO VA VIALE RIMEMBRANZE 12134 18/10/1977

66 PRO LOCO MALNATE 21046 MALNATE VA VIA TASSO, 2 6693 20/06/2008

67 PRO LOCO MARNATE 21050 MARNATE VA VIA ALIGI SASSU, 42

68 MARZIO 21030 MARZIO VA VIA MENEFOGLIO, 1 C/O COMUNE DI 18620 05/10/1978MARZIO

69 PROMO MASCIAGO PRIMO 21030 MASCIAGO PRIMO VA C/O COMUNE – VIA GIANOLI 21552 13/09/2000

70 MONTEGRINO VALTRAVAGLIA 21010 MONTEGRINO VALTRAVAGLIA VA PIAZZA DANTE GIRANI, 1 12134 18/10/1977

71 MONVALLE 21020 MONVALLE VA VIA MAZZINI, 3 12134 18/10/1977

72 MORAZZONE 21040 MORAZZONE VA VIA MAMELI, 16 C/O PALAZZO 3182 13/04/1976COMUNALE

73 MORNAGO 21020 MORNAGO VA P.ZZA LIBERTA C/O COMUNE 9035 14/06/2005

74 OGGIONA CON S. STEFANO 21040 OGGIONA CON S. STEFANO VA VIA BONACALZA, 154 16343 10/11/2005

75 OLGIATE OLONA 21057 OLGIATE OLONA VA VIA P. COLOMBO, 14 20216 25/11/2003

76 PRO LOCO ORIGGIO 21040 ORIGGIO VA VIA CASCINA MUSCHIONA, 33 20974 26/01/1999

77 PRO LOCO PORTO CERESIO 21050 PORTO CERESIO VA P.ZA P. BOSSI 18620 05/10/1978

78 PORTO VALTRAVAGLIA 21010 PORTO VALTRAVAGLIA VA PIAZZA IMBARCADERO 7211 12/05/1981

79 RANCO 21020 RANCO VA P.ZZA PARROCCHIALE, 2 3182 13/04/1976

80 PRO LOCO SARONNO 21047 SARONNO VA VIA SAN GIUSEPPE, 36 8046 13/05/2002

81 ASSOCIAZIONE PRO SESTO CALENDE 21018 SESTO CALENDE VA V.LE ITALIA, 3 12134 18/10/1977

82 SOMMA LOMBARDO 21019 SOMMA LOMBARDO VA VIA FUSER, 5 17967 24/02/1987

83 SUMIRAGO 21040 SUMIRAGO VA VIA SAN LORENZO, 21 066064 29/07/1998

84 TERNATE 21020 TERNATE VA VIA A. VOLTA, 6 7008 27/06/2007

85 TRADATE – ABBIATE 21049 TRADATE VA P.ZZA UNITA D’ITALIA C/O PALAZZINA 13760 28/10/1986CIVICA

86 TRAVEDONA MONATE 21028 TRAVEDONA MONATE VA P.ZZA S.VITO 34042 16/03/1993

87 UBOLDO 21040 UBOLDO VA VIA A.M. CERIANI, 23 20216 25/11/2003

88 VARANO BORGHI 21020 VARANO BORGHI VA VIA VITT. VENETO, 7 9022 01/08/2006

89 VARESE 21100 VARESE VA VIA VALLE VENOSTA, 4 C/O 25048 16/10/2000ASS.COMM.NTI

90 GRAGLIO VEDDASCA – FORCORA 21010 VEDDASCA VA VIA ALLA CHIESA 18620 05/10/1978

91 VENEGONO SUPERIORE 21040 VENEGONO SUPERIORE VA P.ZA SAN GIORGIO, 1 8433 23/06/1981

92 VERGIATE 21029 VERGIATE VA VIA CUSCIANO, 2 18620 05/10/1978

93 VIZZOLA TICINO 21010 VIZZOLA TICINO VA P.ZZA G. MARCONI 3182 13/04/1976

[BUR20100128] [4.6.4]Com.r. 22 dicembre 2009 - n. 162Elenco candidati idonei alla professione di Accompagnatore turistico e Guida turistica abilitati dalla Amministrazione provin-ciale di Cremona

ELENCO CANDIDATI IDONEI ACCOMPAGNATORE TURISTICOABILITATI DALLA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE – L. 40/2007 SESSIONE 2009

ABILITATIN. COGNOME NOME NATO/A IL LINGUA/E PRESSO PROV.

1 RUSSO GIUSEPPE BISCEGLIE 10/10/1979 INGLESE CR

ELENCO CANDIDATI IDONEI GUIDA TURISTICAABILITATI DALLA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE – L. 40/2007 SESSIONE 2009

N. COGNOME NOME NATO/A IL LINGUA/E PROV.

1 BOZZETTI ELISA CREMONA 29/02/1980 INGLESE CR

2 CARPANETO MARIA SERENA CREMONA 24/03/1981 SPAGNOLO CR

3 GALETTI LUISA CREMONA 15/01/1971 FRANCESE CR

4 TROMBINI KENDRA CREMONA 26/01/1982 INGLESE CR

ELENCO CANDIDATI IDONEI ACCOMPAGNATORE TURISTICOBANDI 2009 ESPLETATI DALLA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

ABILITATIN. COGNOME NOME NATO/A IL LINGUA/E PRESSO PROV.

1 BERTOLASI ELISEO GOMBITO 30/12/1969 RUSSO/ARABO/FRANCESE/INGLESE CR

2 CACCAMO MICHELE PALERMO 28/01/1975 SPAGNOLO CR

3 CARPANETO MARIA SERENA CREMONA 24/03/1981 SPAGNOLO CR

4 MARCIANO DARIO PALERMO 04/06/1973 FRANCESE CR

5 MORTELLARO PAOLO AUGUSTA 12/08/1972 FRANCESE CR

6 VITTO CLAUT MONTEREALE VALCELLINA 14/07/1949 SPAGNOLO CR

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 105 –

ELENCO CANDIDATI IDONEI GUIDA TURISTICABANDI ESPLETATI DALLA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE – ANNO 2009

N. COGNOME NOME NATO/A IL LINGUA/E PROV.

1 CAMPAGNA FRANCESCA CREMONA 17/06/1982 INGLESE CR

2 GHEZZI ANDREA COLORNO 12/06/1975 INGLESE CR

3 GOBBI FEDERICA CREMONA 29/11/1983 INGLESE/FRANCESE CR

4 MARIANI VALENTINA MAGDA CREMONA 27/06/1981 INGLESE CR

5 TORMAGHI LUCIA VIMERCATE 11/04/1977 INGLESE CR

6 USARDI STEFANO CREMONA 20/06/1980 INGLESE CR

D.G. Artigianato e servizi[BUR20100129] [4.5.0]D.d.u.o. 21 dicembre 2009 - n. 14278Rettifica importi indicati nella graduatoria della misura A)del bando integrato per lo sviluppo degli insediamenti pro-duttivi artigiani e della competitivita del sistema produttivo– anno 2009, approvata con d.d.u.o. 13434 del 9 dicembre2009. Impegno di spesa a favore dei soggetti beneficiari dellamisura A) e impegno di spesa e contestuale liquidazione afavore di Finlombarda S.p.A. per la gestione della misura B)

IL DIRIGENTE DELL’UNITA ORGANIZZATIVAINSEDIAMENTI E OCCUPAZIONE

Visti gli artt. 1-4, l.r. 2 febbraio 2007, n. 1;Richiamata la d.g.r. n. 8/7298 del 19 maggio 2008, «Linee d’in-

dirizzo per l’attuazione delle azioni integrate a favore dello svi-luppo degli insediamenti produttivi artigiani e della competitivi-ta del sistema produttivo per il biennio 2008-2009, ai sensi del-l’art. 3, comma 1, lett. b) della l.r. 2 febbraio 2007, n. 1»;Rilevato che il punto 6 della sopra richiamata d.g.r.

n. 7298/2008 rinvia a specifici provvedimenti del competente Di-rigente della Direzione Generale Artigianato e Servizi l’approva-zione di ogni adempimento attuativo della deliberazione stessa;Richiamati i propri decreti:• n. 3992 del 23 aprile 2009, recante «Approvazione del bando

integrato per lo sviluppo degli insediamenti produttivi artigianie della competitivita del sistema produttivo – Anno 2009», in at-tuazione degli indirizzi dettati dalla succitata d.g.r. n. 7298/2008;• n. 13434 del 9 dicembre 2009, recante «Approvazione gra-

duatorie delle domande pervenute sulle misure A) e B) del bandointegrato per lo sviluppo degli insediamenti produttivi artigianie della competitivita del sistema produttivo – anno 2009. Impe-gno di spesa a favore dei soggetti beneficiari della misura A) eimpegno di spesa e contestuale liquidazione a favore di Finlom-barda S.p.A. per la gestione della misura B);Rilevato che nella graduatoria relativa alla misura A) del ban-

do, allegato 1 parte integrante e sostanziale del richiamatod.d.u.o. n. 13434/2009, a causa di un mero errore materiale ditrascrizione, il computo delle spese ammissibili per il Comunedi San Paolo d’Argon risulta pari ad C 1.244.607,00, in luogo diC 578.416,00;Dato atto della dotazione finanziaria prevista per l’attuazione

della misura A) del bando, determinata dal d.d.u.o. 23 aprile2009 n. 3992 in C 2.113.059 sul capitolo 3.6.1.3.377.7054 dell’e-sercizio finanziario 2009;Considerato che il bando, all’art. 8, stabilisce che per la misura

A) il contributo venga concesso nella misura del 25% delle speseammissibili, eventualmente incrementata fino al 50%, fino all’im-porto massimo di C 300.000, ai soggetti collocati in graduatoriae seguendo l’ordine della stessa;Ritenuto di procedere alla rettifica dell’importo delle spese am-

missibili per il Comune di San Paolo d’Argon indicato nella gra-duatoria relativa alla misura A), allegato 1 parte integrante e so-stanziale del richiamato d.d.u.o. n. 13434/2009, e conseguente-mente alla rideterminazione dell’entita del contributo ad esso

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3

BENEFICIARI DIVERSI – COMUNI DEL BANDO 35564 3.6.1.3.377.7054 2.113.059,00 0,00 0,00INSEDIAMENTI 2009

FINLOMBARDA – FINANZIARIA PER LO SVILUP- 19905 3.6.1.3.377.7053 600.000,00 0,00 0,00PO DELLA LOMBARDIA S.P.A.

concesso, in proporzione al corretto importo delle spese ammis-sibili;Ritenuto altresı di procedere alla rideterminazione dell’entita

del contributo concesso agli altri soggetti beneficiari della misuraA), entro i limiti stabiliti dall’art. 8 del bando, per l’effetto dellerisorse finanziarie resesi disponibili a seguito della riduzione delcontributo concesso al Comune di San Paolo d’Argon;Dato atto che resta confermato quanto indicato nella gradua-

toria della misura A) in ordine all’ammissibilita e alla valutazionedelle domande presentate, in ordine alle motivazioni ivi esposteper le domande non ammesse, ed in ordine alla determinazionedelle spese ammissibili per i soggetti beneficiari diversi dal Co-mune di San Paolo d’Argon;Dato atto che restano confermati la graduatoria della misura

B), allegato 2 parte integrante e sostanziale del d.d.u.o.n. 13434/2009, e i relativi importi ivi indicati, nonche quanto di-sposto ai punti 2 e 3 del medesimo d.d.u.o. n. 13434/2009;Considerato che non si e proceduto alle registrazioni contabili

degli impegni di spesa e delle liquidazioni disposte dal d.d.u.o.n. 13434/2009 a favore dei soggetti identificati nel ruolo n. 35288e a favore di Finlombarda S.p.A.;Ritenuto:• di procedere all’impegno della spesa a favore dei soggetti

beneficiari del contributo a valere sulla Misura A), identificati nelruolo n. 35564, sostitutivo del ruolo n. 35288, con imputazionedi C 2.113.059 al capitolo 3.6.1.3.377.7054 dell’esercizio finan-ziario 2009;• di confermare l’impegno e contestuale liquidazione a favore

di Finlombarda S.p.A. della spesa di C 600.000,00 sul capitolo3.6.1.3.377.7053, finalizzata all’integrazione del «Fondo sviluppoinsediamenti produttivi», costituito con d.g.r. n. 6026 del 5 di-cembre 2007, e destinata al finanziamento dei soggetti benefi-ciari della Misura B);Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regio-

nali in materia di organizzazione e personale» nonche i provvedi-menti a carattere organizzativo della VIII Legislatura;Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche e inte-

grazioni, nonche il regolamento di contabilita e la legge regiona-le di approvazione del Bilancio di previsione dell’anno in corso;

Decreta1. di rettificare la graduatoria relativa alla misura A) del bando

integrato per lo sviluppo degli insediamenti produttivi artigianie della competitivita del sistema produttivo – anno 2009, appro-vata con decreto n. 13434 del 9 dicembre 2009, per quanto attie-ne all’importo delle spese ammissibili per il comune di San Paolod’Argon e all’importo dei contributi assegnati ai soggetti benefi-ciari, come specificati nell’allegato 1), parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;2. di confermare la graduatoria della misura B), allegato 2 par-

te integrante e sostanziale del d.d.u.o. n. 13434/2009, e i relativiimporti ivi indicati, nonche quanto disposto ai punti 2 e 3 delmedesimo d.d.u.o. n. 13434/2009;3. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 106 –

4. di liquidare:

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp.Perente Da liquidare

FINLOMBARDA – FINANZIARIA PER LO SVILUP- 19905 3.6.1.3.377.7053 2009 / 0 / 0 600.000,00PO DELLA LOMBARDIA S.P.A.

Cod. Benef. Denominazione Cod. fiscale Partita IVA IndirizzoRuolo

FINLOMBARDA – FINANZIARIA PER LO19905 01445100157 PIAZZA BELGIOIOSO, 2 20121 MILANO (MI)SVILUPPO DELLA LOMBARDIA S.P.A.

5. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente attoscade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso.6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internetwww.artigianato.regione.lombardia.it.

Il dirigente: Stella Contri

Page 107: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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1. PREMIALITÀ PER INTERVENTI INTEGRATI

a. - Interventi localizzati nell’ambito dello stesso insediamento in cui sono proposti progetti da altri soggetti sulla Misura B) dichiarati ammissibili;

b. - Interventi localizzati nell’ambito dello stesso insediamento in cui sono proposti progetti da altri soggetti sulla Misura C) dichiarati ammissibili;

c. - Interventi localizzati nell’ambito dello stesso insediamento in cui sono proposti progetti anche da altri soggetti sia sulla Misura B) che sulla Misura C) dichiarati ammissibili;

2. COMUNI DI PICCOLE DIMENSIONI

a. - Interventi da realizzarsi nei Comuni con popolazione residente inferiore ai 2.000 abitanti, risultante dall’ultimo censimento ufficiale;

b. - Interventi da realizzarsi nei Comuni con popolazione residente compresa tra 2.000 e 5.000 abitanti, risultante dall’ultimo censimento ufficiale;

c. - Interventi da realizzarsi nei Comuni montani o parzialmente montani della Lombardia, ricompresi nell'allegato A) "Elenco zone omogenee e relativi comuni", d.c.r. 28 ottobre 2008 - n. VIII/720;

3. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI

a. - Interventi volti al recupero di aree dismesse;

b. - Interventi a valenza sovracomunale (in proporzione al numero dei Comuni partecipanti);

c. - Interventi che prevedono riduzione degli impatti ambientali su aria, acqua e suolo e/o che impiegano energie rinnovabili, soluzioni per migliorare l'efficienza energetica, soluzioni tecnologicamente innovative;

4. ANIMAZIONE TERRITORIALE

a. - Attuazione di azioni di informazione, comunicazione e coinvolgimento nell’iniziativa verso i soggetti potenzialmente beneficiari delle misure B) e C), anche attraverso la diffusione di pubblicazioni, organizzazione d’incontri, o altre iniziative documentabili.

TOTALE PUNTEGGIO

Spese ammissibili (€)

Contributo concesso in applicazione dell'art. 8 - 31,393993% - Max € 300.000 (€)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 109 –

[BUR20100130] [4.5.0]D.d.u.o. 22 dicembre 2009 - n. 14344Programma Driade: Azione 1.1 DAFNE – Bando per progettiaggregati all’interno dei sistemi produttivi selezionati

IL DIRIGENTE DELLA U.O. ARTIGIANATOVisto l’art. 1, comma 890, della legge 27 dicembre 2006 n. 296

(legge finanziaria 2007) che, inserendo i commi 371-bis e 371-terall’art. 1 della legge n. 266 del 2005, ha previsto un contributostatale a progetti in favore dei distretti produttivi adottati dalleregioni;Visto il decreto 28 dicembre 2007 «Progetti a favore dei distret-

ti industriali» del Ministro dello Sviluppo Economico, con cuisono stati, tra l’altro, individuati obiettivi, caratteristiche e termi-ni di presentazione dei progetti regionali, nonche la ripartizionedelle risorse finanziarie che assegna alla Regione Lombardia unimporto di C 7.395.600,00, a fronte della disponibilita di un ana-logo ammontare di risorse regionali da destinarsi al progetto;Vista la d.g.r. n. 7419 del 13 giugno 2008 che adotta il pro-

gramma DRIADE «Distretti Regionali per l’Innovazione, l’Attrat-tivita e il Dinamismo dell’Economia locale» che, in attuazionedella l.r. n. 1/2007, si pone l’obiettivo di contribuire all’evoluzionedel modello lombardo distrettuale e meta-distrettuale attraversouna serie di azioni da sviluppare su base triennale per un am-montare complessivo di risorse pari a C 23.671.200,00 di cui,C 7.395.600,00 da parte di Regione Lombardia, C 7.395.600,00provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico eC 8.800.000,00 quale quota stimata carico delle imprese e deisoggetti partecipanti alle azioni;Considerato che, con d.m. n. 14411 del 25 settembre 2008 e

stata liquidata la somma di C 3.697.800,00 a favore di RegioneLombardia, quale anticipazione del 50% per la realizzazione delProgramma regionale DRIADE, ammesso al cofinanziamento, aisensi dell’articolo 3, comma 3 del decreto ministeriale 28 dicem-bre 2007;Vista la Convenzione Quadro tra Regione Lombardia e CE-

STEC S.p.A., stipulata in data 2 febbraio 2007 e inserita nellaRaccolta Convenzioni e Contratti in data 7 febbraio 2007 con iln. 9804/RCC, che disciplina le condizioni generali per l’assisten-za ed il supporto alle politiche regionali di sostegno e sviluppodella competitivita delle imprese lombarde da parte di CESTECS.p.A. in qualita di soggetto promotore, coordinatore, consulentequalificato ed attuatore degli interventi programmati dalla Re-gione a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico;Visto l’incarico affidato a CESTEC S.p.A. dalla Direzione Gene-

rale Artigianato e Servizi, prot. n. P1.2008.0004872 del 4 dicem-bre 2008 inserito nella Raccolta Convenzioni e Contratti in data11 dicembre 2008 al n. 12122/RCC, e relativo alla realizzazione diparte delle azioni previste dal Programma DRIADE, tra le qualil’assistenza tecnica per gli adempimenti connessi ai bandi previ-sti dal Programma stesso, per un costo complessivo diC 1.083.240,00 a carico del Bilancio regionale per gli anni 2008– 2009 – 2010;Visto il decreto n. 15585 del 24 dicembre 2008 di approvazione

dei bandi idee, come previsti dalla citata d.g.r. 7419 di adozionedel Programma DRIADE, relativi alla fase A di raccolta delle can-didature di sistemi produttivi (Azione 1.1 DAFNE) e reti di eccel-lenza (Azione 1.2 ARTEMIDE);Visto il decreto n. 7942 del 30 luglio 2009 di approvazione delle

graduatorie relative alla fase B di pre-selezione delle candidaturedi sistemi produttivi (Azione 1.1 DAFNE) e di reti di eccellenza(Azione 1.2 ARTEMIDE);Considerato che l’Azione 1.1. DAFNE ha previsto, in particola-

re le seguenti ulteriori fasi:– Fase C: co-finanziamento di azioni di networking promosse

dai Comitati Promotori dei Sistemi Produttivi selezionati, da rea-lizzare entro il 30 novembre 2009;– Fase D: l’emanazione di un bando per progetti aggregati di

innovazione da attivare all’interno dei sistemi produttivi selezio-nati e finalizzati a realizzare interventi negli ambiti di cui all’art.1 del decreto 28 dicembre 2007 del Ministero dello Sviluppo Eco-nomico;Rilevato che alla scadenza del 30 novembre sono pervenute le

relazioni relative alle attivita di networking da parte di tutti esette i Comitati Promotori dei Sistemi Produttivi selezionati eche i contributi previsti per tali attivita saranno liquidati a segui-to di istruttoria relativa alla documentazione riguardante l’atte-stazione delle spese da trasmettere entro la data del 29 dicembre2009;

Considerato che, ai sensi della citata d.g.r. 7419 del 13 giugno2008 di adozione del Programma DRIADE, il Comitato Operativoe responsabile delle gestione ed attuazione del Programma e ilComitato di Coordinamento e Valutazione e responsabile delcoordinamento e della guida strategica delle azioni previste dalProgramma;Preso atto che:– il Comitato Operativo del 12 novembre 2009, ha provveduto

alla validazione della una prima proposta relativa al bando perprogetti aggregati all’interno dei sistemi produttivi selezionati,nell’ambito dell’Azione 1.1 DAFNE del Programma DRIADE, av-valendosi dell’assistenza tecnica di CESTEC S.p.A.;– il Comitato di Coordinamento e Valutazione del 21 dicembre

2009 ha proceduto all’esame delle relazioni di networking pre-sentate dai Comitati Promotori dei Sistemi Produttivi selezionatie ne ha riconosciuto l’ammissione alla successiva Fase D previstadal Programma;– il Comitato di Coordinamento e Valutazione del 21 dicembre

2009 ha proceduto alla definitiva validazione del bando per pro-getti aggregati all’interno dei sistemi produttivi selezionati, di cuialla Fase D dell’azione 1.1 DAFNE prevista dal Programma;Dato atto che le risorse complessive disponibili per il bando

succitato sono pari a C 7.600.000,00 e che tale ammontare sararipartito nei seguenti capitoli di spesa del bilancio 2010, subordi-natamente alla reiscrizione ex art. 50 della l.r. 34/78, che presen-tano la necessaria disponibilita di competenza e di cassa:– C 3.800.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.6.1.3.377.7328

«Contributi statali per la realizzazione del Progetto Driade»;– C 1.900.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.6.1.3.377.7053

«Trasferimenti statali per l’esercizio delle funzioni conferite inmateria di imprese artigiane»;– C 1.900.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.3.2.3.381.6906

«Fondo unico delle politiche regionali per la competitivita del-l’industria, per le PMI e per la cooperazione».Ritenuto, pertanto, di– approvare le attivita di networking svolte dai Comitati Pro-

motori dei Sistemi Produttivi selezionati nell’ambito dell’Azione1.1 DAFNE del Programma DRIADE e, conseguentemente, rico-noscerne l’ammissione alla successiva Fase D prevista dal Pro-gramma;– procedere, in attuazione di suddetta Fase D dell’Azione 1.1

DAFNE del Programma DRIADE, all’emanazione del «Bando perprogetti aggregati all’interno dei sistemi produttivi selezionatifinalizzati a realizzare interventi negli ambiti di cui all’art. 1 deldecreto 28 dicembre 2007 del Ministero dello Sviluppo Economi-co», di cui all’allegato A) parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento e della relativa modulistica (modelli 1, 2, 3e 4);Visto l’art. 16 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 «Testo unico

delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»nonche i provvedimenti organizzativi dell’VIII Legislatura;Per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono qui

integralmente riportate:

Decreta1. di approvare le attivita di networking svolte dai Comitati

Promotori dei Sistemi Produttivi selezionati con decreto n. 7942del 30 luglio 2009 e, conseguentemente, riconoscerne l’ammis-sione alla successiva Fase D prevista dal Programma;2. di approvare il «Bando per progetti aggregati all’interno dei

sistemi produttivi selezionati nell’ambito dell’azione 1.1 DAFNEfinalizzati a realizzare interventi negli ambiti di cui all’art. 1 deldecreto 28 dicembre 2007 del Ministero dello Sviluppo Economi-co», di cui all’allegato A) parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento e la relativa modulistica (modelli 1, 2, 3e 4);3. di stabilire l’ammontare complessivo delle risorse disponi-

bili per il bando succitato pari a C 7.600.000,00 ripartito nei se-guenti capitoli di spesa del bilancio 2010, subordinatamente allareiscrizione ex art. 50 della l.r. 34/78, che presentano la necessa-ria disponibilita di competenza e di cassa:– C 3.800.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.6.1.3.377.7328

«Contributi statali per la realizzazione del Progetto Driade»;– C 1.900.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.6.1.3.377.7053

«Trasferimenti statali per l’esercizio delle funzioni conferitein materia di imprese artigiane»;

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 110 –

– C 1.900.000,00 a valere sul cap. di spesa 3.3.2.3.381.6906«Fondo unico delle politiche regionali per la competitivitadell’industria, per le PMI e per la cooperazione»;

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sulBollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internetwww.artigianato.regione.lombardia.it.

Il dirigente della U.O. Artigianato:Raffaele Bisignani

——— • ———BANDO IMPRESE DAFNE

Progetti aggregati di innovazione da attivare all’interno dei«sistemi produttivi» selezionati finalizzati a realizzare inter-venti negli ambiti di cui all’art. 1 del decreto 28 dicembre 2007del Ministero dello Sviluppo Economico

1. Finalita e risorse2. Dotazione finanziaria3. Forma e misura delle agevolazioni4. Soggetti beneficiari e soggetti proponenti5. Imprese ammissibili6. Tipologie di intervento ammissibili7. Spese ammissibili e decorrenza8. Regime di aiuto9. Condizioni di ammissibilita

10. Modalita di presentazione delle domande11. Valutazione delle domande12. Criteri per l’istruttoria tecnico specialistica13. Attribuzione premialita14. Rendicontazione ed rogazione del contributo15. Obblighi dei soggetti beneficiari16. Revoche e sanzioni17. Ispezioni e controlli18. Informativa sul trattamento dei dati personali19. Responsabile del procedimento e informazioni20. Allegati

1. Finalita e risorseIl presente bando e finalizzato a finanziare progetti di innova-

zione, realizzati da raggruppamenti di imprese nell’ambito deisistemi produttivi sperimentali individuati da Regione Lombar-dia attraverso l’Azione 1 DAFNE del Programma RegionaleDRIADE.Regione Lombardia a seguito della fase di raccolta di candida-

ture di nuovi o emergenti sistemi produttivi promossa medianteil d.d.u.o. n. 15585 del 24 dicembre 2008 ha raccolto, valutatoe approvato il seguente elenco formato da 7 sistemi produttivi(d.d.u.o. n. 7942 del 30 luglio 2009):

Nome comitato promotore Tematica

Network aerospaziale lombardo AerospazialeFiliera della nautica lombarda NauticaPOLI AUTO – Polo industriale lombardo automo- AutomotivetiveFiliera della termoelettromeccanica e forniture per Termoelettromeccanical’energiaSistemi per un abitare sicuro, accessibile e soste- Legno-arredo / Edilizia so-nibile stenibileFiliera cosmetica lombarda CosmesiFiliera integrata armi sportive Armi sportive

Come previsto dal Programma Regionale DRIADE che, me-diante l’Azione DAFNE intende indirizzare risorse finanziarieverso le piu recenti e significative aggregazioni di imprese in am-biti tematici nuovi rispetto a quelli dei distretti industriali di spe-cializzazione e dei meta-distretti attualmente riconosciuti, a-vranno accesso alle risorse finanziarie messe a disposizione dalpresente dispositivo esclusivamente raggruppamenti di impresein cui almeno il 60% dei partecipanti abbia aderito ad uno dei7 sistemi produttivi sopra citati secondo le modalita di seguitospecificate.

2. Dotazione finanziariaLe risorse disponibili per il presente bando sono complessiva-

mente pari a C 7.600.000,00 (settemilioniseicentomila/00).

3. Forma e misura delle agevolazioniIl contributo e concesso nella misura massima del 50% delle

spese di progetto ritenute ammissibili e verra erogato a fondoperduto con la seguente ulteriore articolazione:– micro imprese: massimo 60% delle spese ammissibili;– piccole imprese: massimo 50% delle spese ammissibili;– medie imprese: massimo 30% delle spese ammissibili.Il contributo massimo riconoscibile per ciascun progetto, indi-

pendentemente dal costo complessivo, sara al massimo pari aC 500.000 e non potra essere inferiore C 50.000.La partecipazione finanziaria del singolo proponente non puo

essere maggiore del 50% delle spese complessive di progetto.

4. Soggetti beneficiari e soggetti proponentiI soggetti beneficiari del presente bando sono esclusivamente

aggregazione di imprese coerenti con i seguenti requisiti:a. composte da un minimo di 5 imprese;b. costituite per almeno il 60% da imprese che hanno aderito

allo stesso sistema produttivo (uno dei 7 di cui all’elencosopra riportato) nel corso di una delle precedenti fasi attua-tive del Programma DRIADE Fase A «Raccolta delle candi-dature» in qualita di aderente al comitato Promotore e FaseC «Azione di networking»;

c. presentare all’interno dell’aggregazione almeno una impre-sa appartenente al settore dei servizi alle imprese (le impre-se accreditate QuESTIO assolvono questo requisito). Le at-tivita di servizi debbono essere comprese nella classifica-zione ISTAT ATECO 2007 di seguito indicata:62 Produzione di software, consulenza informatica e atti-

vita connesse63 Attivita dei servizi d’informazione e altri servizi infor-

matici70 Attivita di direzione aziendale e di consulenza gestio-

nale71 Attivita degli studi di architettura e d’ingegneria; Col-

laudi ed analisi tecniche72 Ricerca scientifica e sviluppo73 Pubblicita e ricerche di mercato74 Altre attivita professionali, scientifiche e tecniche78 Attivita di ricerca, selezione, fornitura di personale

d. costituite per la maggioranza assoluta da micro, piccole omedie imprese appartenenti al settore manifatturiero.

Ai fini del presente bando, per aggregazione si intende qualun-que forma di condivisione e di collaborazione formalizzata daatti contrattualmente vincolanti, purche siano chiaramente iden-tificati:– soggetto «capofila dell’aggregazione di imprese» (1) con e-

splicita indicazione del ruolo di mandatario;– attivita e ruoli agiti da tutti i soggetti partecipanti all’aggre-

gazione;– impegni economici assunti da ciascuna impresa per la parte-

cipazione al progetto.Si intendono comprese anche le scritture private con obbligo

di registrazione in caso d’uso.Si specifica che eventuali soggetti terzi, ivi comprese le grandi

imprese, possono partecipare al progetto, ma non possono essereproprietari esclusivi dei risultati conseguiti dal progetto e nonpossono beneficiare di fondi pubblici.Qualora un’aggregazione proponente non soddisfi i requisiti

sopra indicati, il progetto stesso sara ritenuto inammissibile.

5. Imprese ammissibiliLe micro e piccole, medie imprese che intendono partecipare

al presente bando devono possedere i seguenti requisiti:– essere micro, piccola o media imprese con riferimento alla

Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003 (GUCE L124 del 20 maggio 2003) recepita con decreto ministeriale

(1) Per soggetto «capofila dell’aggregazione di imprese» e da inten-dersi esclusivamente il soggetto mandatario del raggruppamento di im-prese che propone lo specifico progetto di innovazione. Tale soggettopuo anche non coincidere con il capofila del Comitato Promotore cheha promosso la candidatura nella precedente fase dell’Azione 1 DAFNEdel Programma DRIADE.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 111 –

del 18 maggio 2005, pubblicato nella G.U.n. 238 del 18 otto-bre 2005;

– avere sede operativa attiva in Regione Lombardia;– non trovarsi in difficolta ai sensi degli orientamenti comuni-

tari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazionedi imprese in difficolta (GUCE C 244 del 1º ottobre 2004) e,in particolare, non trovarsi in stato di fallimento, di liquida-zione, di amministrazione controllata, di concordato pre-ventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo lanormativa vigente;

– avere assolto gli obblighi contributivi previsti dalle normecontrattuali e dalle norme sulle salute e sicurezza sul lavorodi cui alla legge 626/94 e successive modificazioni e integra-zioni;

– non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agliaiuti di stato dichiarati incompatibili dalla Commissione eu-ropea.

I requisiti previsti dal presente articolo devono essere possedu-ti al momento della presentazione della domanda, pena la nonammissibilita del soggetto.Qualora un’impresa appartenente ad una aggregazione non

dovesse soddisfare i requisiti sopra indicati al momento dellapresentazione della domanda, sara facolta dell’amministrazioneregionale ritenere comunque ammissibile l’aggregazione esclu-dendo l’impresa in questione, purche i requisiti minimi di am-missibilita previsti per la composizione dell’aggregazione venga-no comunque rispettati e sara facolta di Regione Lombardiachiedere all’aggregazione una revisione del piano di attivita e delbudget di progetto finalizzata a confermare la volonta di realizza-re comunque il progetto stesso nei tempi e nei modi previsti.Ciascuna impresa non puo partecipare a piu di 1 aggregazione.

6. Tipologie di intervento ammissibiliSaranno ammessi esclusivamente progetti di innovazione ri-

compresi all’interno delle seguenti tipologie di intervento (conriferimento all’art. 1 del d.m. del 28 dicembre 2007):1. attivita di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e trasferi-

mento tecnologico e interscambio di conoscenze e tecnologie tramondo distrettuale e universita, centri di ricerca e trasferimentotecnologico, parchi scientifici:– incentivazione dell’attivita di ricerca e innovazione tecnolo-

gica, quale azione di sistema, tra tutti gli attori protagonistidella catena del valore delle filiere, e strumento per la pro-mozione della competitivita e della crescita del sistema pro-duttivo sui mercati locali ed internazionali;

– focalizzazione sulla «Domanda» di ricerca e innovazione, fa-vorendo l’emersione dei problemi rilevanti all’interno dellefiliere, al fine concentrare le risorse dedicate alla ricerca;

– integrazione tra l’impresa ed il sistema della conoscenza,della ricerca e dell’universita, non solo lombarde o italiane,allo scopo di stimolare lo sviluppo dei sistemi a maggior va-lore tecnologico aggiunto;

– sostegno allo sviluppo di network che favoriscano la qualitadei processi di trasferimento tecnologico, la circolazione del-la conoscenza e dell’innovazione all’interno dellefiliere/sistemi produttivi;

2. interventi di promozione e diffusione delle tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione (ICT):– adeguamento tecnologico, funzionale e organizzativo delle

imprese;– innovazione e sviluppo di sistemi a maggior valore tecnolo-

gico aggiunto;– innovazione dei processi e dell’organizzazione legate all’uso

e allo sfruttamento di sistemi tecnologicamente avanzati;– integrazione delle imprese che erogano servizi con quelle di

produzione;3. interventi finalizzati al miglioramento ambientale delle aree pro-

duttive:– interventi di studio e ricerca mirati a sviluppare insediamen-

ti produttivi secondo una logica integrata volta a migliorarele caratteristiche delle aree, e la realizzazione di infrastruttu-re tecnologicamente avanzate e coerenti con obiettivi di svi-luppo sostenibile e di riduzione dell’impatto ambientale;

– interventi di studio e ricerca mirati a integrare la necessitadi coprire il fabbisogno energetico con l’obiettivo di ridurre

le emissioni d’inquinanti, promovendo l’adozione di sistemidi produzione d’energia da fonti rinnovabili e l’aumento d’ef-ficienza di quelli esistenti;

4. interventi mirati al risparmio energetico e all’utilizzo di energiapulita attraverso la promozione della competitivita sostenibiledel sistema produttivo lombardo, ed in particolare:– adozione delle migliori tecnologie disponibili volte alla ridu-

zione degli impatti sull’ambiente;– scelta da parte delle imprese di strumenti volontari (quali

certificazioni EMAS);– individuazione di prodotti/processi concorrenziali sul piano

dei costi energetici e del consumo di materie prime;– interventi di studio e ricerca mirati a sviluppare insediamen-

ti produttivi secondo una logica integrata volta a migliorarele caratteristiche delle aree e la realizzazione di infrastruttu-re tecnologicamente avanzate e coerenti con obiettivi di svi-luppo sostenibile e di riduzione dell’impatto ambientale;

– interventi di studio e ricerca mirati a integrare la necessitadi coprire il fabbisogno energetico con l’obiettivo di ridurrele emissioni d’inquinanti, promovendo l’adozione di sistemidi produzione d’energia da fonti rinnovabili e l’aumento d’ef-ficienza di quelli esistenti;

5. sviluppo di servizi logistici di sostegno all’intero sistema distret-tuale:– produzione di servizi logistici innovativi a maggior contenu-

to di tecnologia;– sviluppo di servizi di logistica integrata per intere filiere;– nuove modalita organizzative dei processi di produzione e/o

distribuzione all’interno della filiera, anche attraverso l’uti-lizzo di ICT, RFID;

– scelta di modalita di trasporto delle merci sostenibili dalpunto di vista ambientale;

6. sviluppo di forme di collaborazione tra distretti appartenenti aregioni diverse, anche al fine di rafforzarne la presenza sui mer-cati internazionali attraverso gli ambiti tematici di cui ai prece-denti punti.

7. Spese ammissibili e decorrenzaSono ritenute ammissibili al contributo regionale le spese

strettamente connesse alla realizzazione del progetto di investi-mento e relative a:– personale tecnico dipendente e/o assimilato utilizzato nella

realizzazione del progetto (sono escluse spese per personaleamministrativo-gestionale), fino ad un massimo del 40% deltotale delle spese ammissibili;

– consulenze esterne direttamente connesse agli obiettivi tec-nici di progetto (sono escluse spese per consulenze di tipoamministrativo-gestionale) fino ad un massimo del 30% deltotale delle spese ammissibili;

– attivita di management dell’aggregazione – svolta interna-mente o affidata in subcontraenza all’esterno – fino ad unmassimo del 7% del totale delle spese ammissibili;

– attrezzature, strumentazione, materiali e lavorazioni ester-ne, direttamente connesse al raggiungimento degli obiettividi progetto e in quota proporzionale al periodo di utilizzo;

– acquisizioni di marchi, brevetti, licenze, know-how e di co-noscenze tecniche non brevettate strettamente necessariealla realizzazione del progetto (sono escluse spese per consu-lenze);

– deposito di brevetti e registrazioni di marchi strettamentecorrelati ai risultati ottenuti nella realizzazione del progetto(non sono ammissibili i costi relativi alle tasse di manteni-mento e di rinnovazione o qualsiasi altro costo da imputarea brevetti e marchi con data di deposito o di registrazioneantecedente alla data di presentazione della domanda).

Le spese per l’utilizzo di beni strumentali e attrezzature sonoammissibili a condizione che gli stessi:– siano stati consegnati e installati presso la sede legale o ope-

rativa per la quale e stato richiesto il contributo ovvero inaltre aree, purche indispensabili e funzionali alla realizza-zione e all’utilizzo del progetto;

– siano di proprieta dell’acquirente;– non abbiano beneficiato negli ultimi 7 anni di contributi a

vario titolo, e siano corredati da copia conforme all’originaledella fattura di acquisto.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 112 –

In caso di leasing, l’importo massimo ammissibile al cofinan-ziamento non deve superare il valore commerciale netto del benedato in leasing, pertanto nel contratto deve essere prevista lascomposizione del canone in due parti: da un lato l’importo cor-rispondente all’acquisto netto, dall’altro le spese dell’operazione(tasse, interessi, spese amministrative della societa di leasing,spese di rifinanziamento, spese di assicurazione, etc.). Nei casiconsentiti di acquisizione delle attrezzature tramite leasing, deveesserne obbligatoriamente mantenuta la destinazione d’uso peralmeno cinque anni.Le prestazioni ed i servizi di consulenza non devono essere

continuativi o periodici ne connessi alle normali spese di funzio-namento dell’impresa come la consulenza fiscale, i servizi regola-ri di consulenza legale e le spese di pubblicita.Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo

non rientra nelle spese ammesse ad eccezione del caso in cui ilsoggetto beneficiario sostiene realmente ed effettivamente il co-sto dell’IVA senza possibilita di recupero. Tutte le spese ammissi-bili non possono essere oggetto di altre agevolazioni pubbliche.Sono ammissibili le spese fatturate a partire dalla data di pubbli-

cazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presen-te bando ed entro e non oltre i 12 mesi a partire dalla data diconcessione del contributo. Non e prevista possibilita di proroga.

8. Regime di aiutoIl contributo sara concesso, in applicazione delle disposizioni

previste dal Regolamento CE n. 1998/2006 della Commissionedel 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88del tratto agli aiuti d’importanza minore (de minimis).Si segnala che il suddetto regime prevede che l’importo com-

plessivo degli aiuti «de minimis» concessi ad una singola impresanon debba superare C 200.000,00 (duecentomila) nell’arco di treesercizi finanziari. Pertanto, i beneficiari che, nell’esercizio fi-nanziario nel quale avviene la concessione dell’aiuto, nonche neidue esercizi finanziari precedenti, abbiano ottenuto altri aiuti atitolo «de minimis» sono tenuti a dichiararlo.Le informazioni relative a tali aiuti ricevuti verranno richieste

prima dell’approvazione della graduatoria e della concessione delcontributo. Ai fini del calcolo dell’intensita dell’aiuto, lo stesso edato dalla somma del contributo a fondo perduto e dell’attualiz-zazione del costo degli interessi non sostenuti grazie all’agevola-zione ricevuta.In ogni caso, l’importo esatto ai fini del «de minimis» verra

comunicato con il provvedimento di approvazione delle gradua-torie e concessione del contributo.

9. Condizioni di ammissibilitaI progetti presentati per essere ammessi devono:– essere presentati da soggetti con le caratteristiche indicate

ai precedenti articoli 4 e 5;– prevedere un importo minimo pari a C 100.000,00 (cento-

mila);– essere presentati nei tempi e nei modi previsti dal presente

bando;– essere completi della documentazione richiesta;– rispettare la tempistica di realizzazione prevista.

10. Modalita di presentazione delle domandeLe aggregazioni possono presentare richiesta di contributo e-

sclusivamente nei tempi e nei modi previsti dal presente bando,pena la non ammissibilita.Le richieste di contributo devono essere presentate debitamen-

te compilate su formato cartaceo, utilizzando esclusivamente lamodulistica allegata del presente bando:– modello 1: domanda di contributo sottoscritta dal mandata-

rio dell’aggregazione;– copia del documento d’identita in corso di validita del sog-

getto firmatario del modello 1;– modello 2: scheda anagrafica di ciascun impresa partecipan-

te all’aggregazione sottoscritta dal legale rappresentante;– copia del documento d’identita in corso di validita di ciascun

soggetto firmatario del modello 2;– modello 3: allegato tecnico di progetto;– modello 4: budget di progetto;– documento/atto comprovante la costituzione dell’aggrega-

zione o la volonta di costituirla (formato PDF);

– CD contente tutta la documentazione sopra elencata in for-mato digitale.

La domanda in formato cartaceo, sottoscritta dal legale rap-presentante dell’impresa e le dichiarazioni allegate avranno valo-re di dichiarazione resa ai sensi e per gli effetti di cui agli artt.46 e 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 vigente.Le domande intestate a:Regione LombardiaD.G. Artigianato e ServiziU.O. ArtigianatoViale F. Restelli, 120124 Milano

dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 12 aprile 2010direttamente agli sportelli del Protocollo regionale federato e re-care la dicitura «DRIADE/DAFNE – Bando per progetti aggregatiall’interno dei sistemi produttivi».Faranno fede data e ora di consegna allo sportello del Protocol-

lo cosı come trascritte nella registrazione di protocollo.Si precisa che l’invio della candidatura rimane a totale ed e-

sclusivo carico del mittente: ove, per disguidi postali o di diversanatura o per qualsiasi altro motivo, anche di forza maggiore, lacandidatura non dovesse giungere a destinazione entro il termi-ne indicato, la stessa non potra essere presa in considerazione.Il bando, lo schema di domanda e tutta la modulistica saranno

pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia entro15 giorni dalla data di approvazione del presente bando e sonoreperibili sul sito della Direzione Generale «Artigianato e Servi-zi» (www.artigianato.regione.lombardia.it) e della Direzione Ge-nerale «Industria, PMI e Cooperazione» (www.industria.regione.-lombardia.it).11. Valutazione delle domandeIl processo istruttorio per la valutazione delle domande si arti-

cola su due livelli:– istruttoria formale: finalizzata a verificare l’ammissibilita

formale della domanda in termini di rispetto dei tempi e deimodi di presentazione della domanda, della documentazio-ne allegata nonche la verifica della sussistenza dei requisitisoggettivi delle aggregazioni richiedenti;

– istruttoria tecnico-specialistica effettuata esclusivamentesulle domande che saranno ritenute formalmente ammissi-bili e definita sulla base di criteri individuati (v. articolo 12) efinalizzata ad attribuire un punteggio di qualita al progetto.

Il Comitato di Coordinamento e Valutazione del ProgrammaDRIADE procedera alla validazione dei risultati sulla base dell’i-struttoria effettuata da CESTEC S.p.A., societa regionale incari-cata dell’Assistenza Tecnica al Programma.La valutazione sara effettuata entro 60 giorni dalla data di sca-

denza per la presentazione delle domande.12. Criteri per l’istruttoria tecnico-specialisticaLa valutazione tecnica dei progetti sara svolta sulla base di

criteri divisi per ambito di valutazione ossia:

PuntiAmbito di valutazione (max)

1 Qualita dell’azione 302 Impatto 223 Realizzazione 204 Qualita dell’aggregazione proponente 255 Rilevanza 3

TOTALE 100

Nel dettaglio:

1 Qualita dell’azione (max 30 punti)

1.1 Innovativita rispetto all’esistente 0-101.2 Tipo di innovazione: Max 8 punti

– Innovazione di prodotto/servizio:• Nuovo prodotto/servizio (4 punti)• Miglioramento delle prestazioni dei prodotti/servizi

esistenti (2 punti)• Nessuna innovazione di prodotto/servizio (0 punti)

– Innovazione di processo:• Nuovo processo (4 punti)• Miglioramento delle prestazioni dei processi esi-

stenti (2 punti)• Nessuna innovazione di processo (0 punti)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 113 –

1 Qualita dell’azione (max 30 punti)

1.3 Confronto con lo stato dell’arte tecnologico del settore 0-10di riferimento

1.4 Il progetto prende spunto da un brevetto o prevede 2la collaborazione con un’universita o centro di ricerca(accreditato QUESTIO)

2 Impatto (max 22 punti)

2.1 Chiara identificazione di bisogni specifici a cui si vuole 0-5dare risposta

2.2 Valore aggiunto in termini di: Max 8 punti– Tempi (0-2 punti)– Costi (0-2 punti)– Qualita (0-2 punti)– Impatto energetico/ambientale (0-2 punti)

2.3 Entita dell’impatto sulle imprese partecipanti 0-5

2.4 Trasferibilita dell’azione in altri settori/ambiti 0-4

3 Realizzazione (max 20 punti)

3.1 Concretezza obiettivi e risultati attesi 0-4

3.2 Mobilitazione delle risorse umane, strumentali e fi- 0-4nanziarie adeguate agli obiettivi e contenuti della pro-posta

3.3 Idoneita strategico-operativa del progetto 0-4

3.4 Management del progetto 0-4

3.5 Strumenti di monitoraggio e di valutazione dei risultati 0-4di progetto

4 Qualita dell’aggregazione proponente (max 25 punti)

4.1 Articolazione e completezza del partenariato 0-6

4.2 Chiara identificazione dei ruoli (complementarieta e si- 0-6nergie)

4.3 Inclusione di filiere differenti: Max 2 punti– Una sola filiera presente (0 punti)– Piu filiere presenti (2 punti)

4.4 Capacita e conoscenze del team (manageriali e tecni- 0-5che)

4.5 Esperienze maturate dal team in progetti di ricerca e Max 6 puntiinnovazione:– Partecipazione a progetti con co-finanziamento pub-

blico a livello regionale (2 punti)– Partecipazione a progetti con co-finanziamento pub-

blico a livello nazionale (2 punti)– Partecipazione a progetti con co-finanziamento pub-

blico a livello comunitario (2 punti)

5 Rilevanza (max 3 punti)

5.1 Rispondenza alle priorita regionali e agli obiettivi PRS 0-3

Per essere ritenuto ammissibile, ciascun progetto dovra rag-giungere un punteggio complessivo pari ad almeno 60 (sessanta)punti su 100 (cento).

13. Attribuzione premialitaLe premialita verranno riconosciute esclusivamente ai progetti

che supereranno con successo l’istruttoria tecnica, ottenendo unpunteggio di almeno 60 punti su 100.Sono oggetto di premialita aggiuntiva, nella misura di 6 punti,i

progetti che prevedono:– presenza di micro imprese per almeno il 30% delle spese di

progetto complessivamente ammissibili;– presenza di aggregazioni di dimensione superiore a quella

minima prevista;– presenza all’interno dell’aggregazione di imprese per almeno

il 50% con partecipazione a maggioranza femminile (riferitaal possesso della quota di maggioranza del capitale socialee alla maggioranza nella partecipazione agli organi ammini-strativi dell’impresa);

– presenza di imprese per almeno il 50% con partecipazionea maggioranza giovanile (riferita al possesso della quota dimaggioranza del capitale sociale e alla maggioranza nellapartecipazione agli organi amministrativi dell’impresa da

parte di soggetti di eta inferiore ai 35 anni) al 31 dicembre2009.

Nel dettaglio:

6 Premialita (max 6 punti)

6.1 Presenza di micro-imprese, anche artigiane, per alme- 2no il 30% del budget complessivo di progetto

6.2 Presenza di aggregazioni di dimensione superiore a Max 2quella minima prevista:– da 6 a 9 soggetti proponenti (1 punto)– 10 o piu soggetti proponenti (2 punti)

6.3 Presenza nell’aggregazione di almeno una impresa 1con partecipazione a maggioranza femminile

6.4 Presenza nell’aggregazione di almeno una impresa 1con partecipazione a maggioranza giovanile

14. Rendicontazione ed erogazione del contributoL’erogazione del contributo sara effettuata a richiesta in una

oppure due quote.Nel primo caso l‘erogazione dell’intervento agevolativo, sara

effettuata in un’unica soluzione a conclusione del progetto a sal-do a favore del «capofila dell’aggregazione di imprese», previaverifica delle certificazioni/ autocertificazioni riguardanti, in par-ticolare:– le spese sostenute relative alla realizzazione del programma;– la regolarita dei versamenti contributivi (DURC – Documen-

to Unico di Regolarita Contributiva);– l’adempimento dell’obbligo di versamento derivante dalla

notifica di una o piu cartelle di pagamento come dall’art. 48-bis d.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 tramite idonea autocerti-ficazione.

Nel secondo caso l’erogazione sara effettuata in due tranchesa favore del «capofila dell’aggregazione di imprese»:– la prima pari al 40% a titolo di anticipazione, previo rilascio

di fidejussione bancaria o assicurativa;– la seconda a saldo a conclusione del progetto previa verifica

delle certificazioni/autocertificazioni riguardanti, in partico-lare:

– le spese sostenute relative alla realizzazione del programma;– la regolarita dei versamenti contributivi (DURC – Documen-

to Unico di Regolarita Contributiva);– l’adempimento dell’obbligo di versamento derivante dalla

notifica di una o piu cartelle di pagamento come dall’art. 48-bis d.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 tramite idonea autocerti-ficazione.

Regione Lombardia provvedera ad inoltrare istanza per il rila-scio della comunicazione antimafia ai sensi dell’art. 10 del d.P.R.n. 252/98 esclusivamente per le erogazioni il cui valore comples-sivo a beneficio della singola impresa superi C 154.937,07.La rendicontazione delle spese dovra essere attestata da un

revisore contabile.In sede di erogazione, la Regione potra procedere alla rideter-

minazione del contributo, sulla base dei costi effettivamente so-stenuti. Il costo totale ammissibile del progetto, pena la revocadel contributo, non potra subire diminuzioni di spese in misurasuperiore alla percentuale del 30% rispetto al preventivato.Eventuali variazioni in aumento del costo complessivo del pro-

getto non determinano in alcun caso l’incremento dell’ammonta-re del contributo concesso.L’attestazione delle spese, che dovra essere predisposta secon-

do le indicazioni che Regione Lombardia fornira in seguito conapposito atto, dovra essere predisposta e inviata dal «capofiladell’aggregazione di imprese» entro e non oltre 30 giorni dalladata di conclusione del progetto comunque entro e non oltre il1º giugno 2011.La busta dovra recare sul frontespizio la seguente indicazione:

«Regione Lombardia – Rendicontazione DAFNE».Le rendicontazioni pervenute al di fuori dei termini e delle

modalita sopra indicati saranno considerate non ammissibili.Verranno escluse per mancanza di requisiti le rendicontazioni:– difformi nel contenuto;– non corredate da tutti gli allegati richiesti;– presentate in modi e tempi diversi da quelli previsti nel pre-

sente bando.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 114 –

Non saranno ammesse integrazioni da parte dei proponentisuccessive alla data di presentazione della rendicontazione, fattisalvi i casi di richiesta espressa da parte di Regione Lombardia.Qualsiasi variazione alla proposta progettuale, compresa la va-

riazione del «capofila dell’aggregazione di imprese», dovra esserepreventivamente comunicata a Regione Lombardia.Fatti salvi i diversi termini fissati in caso di integrazione della

documentazione, il contributo verra erogato dall’amministrazio-ne regionale entro il 31 luglio 2011.

15. Obblighi dei soggetti beneficiariI soggetti beneficiari sono obbligati, pena la decadenza del

contributo:– al rispetto di tutte le condizioni previste dal presente bando;– segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione

sociale alla Direzione Generale Artigianato e Servizi;– assicurare che gli interventi realizzati non siano difformi da

quelli individuati nelle domande di ammissione al contri-buto;

– a fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli attia questo conseguenti, tutta la documentazione e le informa-zioni eventualmente richieste;

– ad assicurare che le attivita previste dal progetto inizino e siconcludano entro i termini stabiliti dal bando;

– ad assicurare la puntuale e completa realizzazione delle atti-vita in conformita al progetto ammesso a beneficio, salvoeventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla Re-gione;

– a segnalare tempestivamente eventuali variazioni relativeagli investimenti preventivati; le variazioni devono essere co-munque preventivamente autorizzate dalla Regione;

– a conservare per un periodo di almeno cinque anni dalladata di erogazione dell’agevolazione la documentazione ori-ginale di spesa;

– a non alienare o cedere le attrezzature, le strumentazioni egli impianti oggetto del contributo nei cinque anni successi-vi alla data di concessione dello stesso;

– a fornire la rendicontazione finale del progetto di investi-mento, accompagnata dalla documentazione attestante lespese sostenute, entro 30 giorni dalla data di conclusioneprevista nel progetto;

– ad impegnarsi a non cumulare i contributi previsti dal pre-sente bando con altre agevolazioni ottenute per le medesimespese;

– ad assicurare la copertura finanziaria per la parte di spesenon coperte da contributo regionale;

– a rendersi disponibili alla collaborazione con esperti quali-ficati forniti da Regione Lombardia in affiancamento alleimprese per la realizzazione dei progetti di investimento fi-nanziati.

16. Revoche e sanzioniIl contributo assegnato e soggetto a revoca totale o parziale,

con decreto del dirigente responsabile del procedimento, qualoranon vengano rispettate tutte le indicazioni e i vincoli contenutinel presente bando, ovvero nel caso in cui la realizzazione delprogetto non sia conforme, nel contenuto e nei risultati consegui-ti, all’intervento ammesso a contributo.Il contributo concesso puo essere inoltre revocato qualora, in

sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali o altrisoggetti competenti, siano riscontrate irregolarita attuative omancanza dei requisiti sulla base dei quali esso e stato concessoed erogato.Il contributo concesso e revocato qualora per il progetto ogget-

to del contributo siano effettivamente sostenute e quietanzatespese in misura inferiore al 70% del costo complessivo ammesso.In caso di revoca del contributo per fatti comunque imputabili

ai beneficiari e non sanabili, si applica anche una sanzione am-ministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una som-ma pari al contributo percepito incrementato da un interessepari al tasso ufficiale di riferimento della Banca Centrale Euro-pea alla data dell’ordinativo di pagamento, maggiorato di 5 puntipercentuali.I soggetti beneficiari, qualora intendano rinunciare al contri-

buto ovvero alla realizzazione del progetto, devono darne imme-diata comunicazione alla Regione mediante lettera raccomanda-

ta con avviso di ricevimento. In tal caso, qualora siano gia statierogati i contributi, i beneficiari dovranno restituire le sommericevute, aumentate degli interessi legali maturati. Si appliche-ranno inoltre per intero le disposizioni stabilite nel d.lgs. 123/98in merito alle revoche e sanzioni.

17. Ispezioni e controlliSaranno effettuati controlli periodici a campione da parte di

Regione Lombardia o di un soggetto del sistema regionale a cioopportunamente incaricato presso la sede dei beneficiari alloscopo di verificare lo stato di attuazione, il rispetto degli obblighiprevisti dal procedimento di concessione e la veridicita delle di-chiarazioni e delle informazioni prodotte.A tal fine i beneficiari, con la domanda per l’accesso all’agevo-

lazione, attestano di possedere e si impegnano a tenere a disposi-zione della Regione o di suoi incaricati, in originale, tutta la do-cumentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al pro-getto per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data del provve-dimento di erogazione dell’agevolazione.

18. Informativa sul trattamento dei dati personaliSi informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196,

che:– Titolare del trattamento dei dati e la Giunta regionale della

Lombardia, nella persona del Presidente pro tempore dellaGiunta – via Fabio Filzi, 22 – 20124 Milano;

– CESTEC S.p.A. nella persona del Direttore Generale – VialeF. Restelli 5/A – 20124 Milano.

Il conferimento dei dati e obbligatorio ai fini dell’erogazionedei contributi previsti dal presente bando. L’eventuale mancatoconferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio.I dati acquisiti verranno trattati con modalita manuale e infor-

matica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalita relativeal procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono staticomunicati, secondo le modalita previste dalle leggi e dai regola-menti vigenti.Si informa, inoltre, che l’interessato gode dei diritti di cui ai

commi 1, 3 e 4 dell’art. 7 del citato d.lgs. n. 196/2003, tra i qualifigura: il diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o menodi dati personali che lo riguardano; l’aggiornamento, la rettifica,l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in for-ma anonima dei dati trattati in violazione di legge, compresiquelli di cui non e necessaria la conservazione in relazione agliscopi per i quali i dati sono stati raccolti e successivamente trat-tati; il diritto all’attestazione che le operazioni suddette sono sta-te portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comu-nicati o diffusi nonche il diritto di opporsi per motivi legittimi altrattamento di dati personali che lo riguardano, ancorche perti-nenti allo scopo della raccolta e di opporsi al trattamento di datipersonali ai fini di invio di materiale pubblicitario o di venditadiretta, etc.

19. Responsabile del procedimento e informazioniIl responsabile del procedimento e il Dirigente della Unita Or-

ganizzativa Artigianato della Direzione Generale Artigianato eServizi, V.le F. Restelli 1, 20124 Milano.Per assistenza relativamente al bando e agli adempimenti ad

esso collegati potra essere richiesta esclusivamente tramite l’indi-rizzo [email protected].

20. AllegatiModello 1: domanda di contributoModello 2: scheda anagrafica impresaModello 3: allegato tecnicoModello 4: budget di progetto

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Programma Regionale DRIADE Modello 1 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

Domanda di contributo

MARCA DA BOLLO

Spett.le Regione Lombardia Direzione Generale Artigianato e Servizi Unità Organizzativa Artigianato Viale F. Restelli, 1 - 20124 Milano

Il/la sottoscritto/a: Nato/a a: , prov. di: , il: Residente in: , CAP: , comune: , prov.: Codice fiscale: In qualità di legale rappresentante del (indicare ragione sociale e natura giuridica): Codice Fiscale/Partita IVA: con sede legale in: , CAP: , comune: , prov.: In qualità di capofila dell’aggregazione di imprese appartenenti al sistema produttivo (indicare il nome del sistema produttivo) per la realizzazione del progetto (indicare il titolo del progetto)

CHIEDE

La concessione di un contributo a fondo perduto pari a € per la realizzazione del progetto sopra indicato avente valore complessivo pari a €

A TAL FINE DICHIARA

- di essere a conoscenza e di accettare, integralmente e senza riserva, i contenuti descritti nel Bando Imprese DAFNE;

- di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

- di non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di stato dichiarati incompatibili dalla Commissione euro-pea;

- di aver assolto gli obblighi contributivi, previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui alla Legge 626/94 e successive modificazioni e integrazioni.

ALLEGA

- fotocopia siglata della carta d’identità in corso di validità del legale rappresentante firmatario;

- n. schede anagrafiche d imprese partecipanti al progetto da parte di altrettante imprese partecipanti, corredate dalle fotocopie siglate delle carte d’identità in corso di validità dei rispettivi legali rappresentanti firmatari.

Il sottoscritto, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 in caso di dichiarazioni mendaci e della decadenza dei benefici eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non ve-ritiere, di cui all’art. 75 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 del citato DPR 445/2000, sotto la sua personale responsabilità dichiara altresì:

- la veridicità di tutte le informazioni riportate nella presente dichiarazione;

- di autorizzare il trattamento dei propri dati ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196.

Il Legale Rappresentante

______________________________ (firma e timbro)

Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall’art. 38 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 (Ai sensi dell’articolo 38 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli or-gani della pubblica amministrazione sono sottoscritte dall’interessato in presenza del dipendente pubblico addetto al ricevimen-to dell’istanza e delle dichiarazioni ovvero sottoscritte e presentate, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un docu-mento di identità del sottoscrittore).

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Programma Regionale DRIADE Modello 2

Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

UTILIZZARE UNA COPIA DELLA PRESENTE SCHEDA PER OGNI PARTECIPANTE Pagina 1 di 2

SCHEDA ANAGRAFICA DELL’IMPRESA PARTECIPANTE

Denominazione o ragione sociale del soggetto partecipante

Sistema produttivo di appartenenza

Tipologia Micro impresa Grande impresa Piccola impresa Impresa di servizi alle imprese Media impresa

Capofila dell’aggregazione (SI/NO) SEDE LEGALE

Indirizzo Numero civico CAP Comune Provincia (sigla) P.IVA - C.F. Telefono Fax E-mail Sito Internet Codice ISTAT dell’attività economica prevalente (ATECO 2007) Data costituzione N. Registro Imprese N. iscrizione Albo Artigiani

SEDE OPERATIVA (SE DIVERSA DALLA SEDE LEGALE) IN LOMBARDIA Indirizzo Numero civico CAP Comune Provincia (sigla) Telefono Fax

PERSONALE N. dipendenti a tempo pieno N. dipendenti a tempo parziale N. collaboratori/consulenti interni N. collaboratori/consulenti esterni

FATTURATO Totale bilancio annuale approvato Totale attività dello stato patrimoniale Fatturato totale Fatturato da export

LEGALE RAPPRESENTANTE Nome Cognome Indirizzo residenza Numero civico CAP Comune Provincia (sigla) Telefono Fax Codice fiscale E-mail

PERSONA DI RIFERIMENTO (SE DIVERSA DAL LEGALE RAPPRESENTANTE) Nome Cognome Ruolo Telefono Fax E-mail

RUOLO E CONTRIBUTO DELL’IMPRESA PARTECIPANTE NELL’AMBITO DEL PROGETTO

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Programma Regionale DRIADE Modello 2

Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

UTILIZZARE UNA COPIA DELLA PRESENTE SCHEDA PER OGNI PARTECIPANTE Pagina 2 di 2

Il sottoscritto, in qualità di legale rappresentante del soggetto sopra descritto

DICHIARA

ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, di cui all’art. 76 del medesimo: - di aver preso visione e di accettare integralmente e senza riserva alcuna i contenuti del Bando Im-

prese DAFNE; - di non trovarsi in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio

e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GUCE C 244 del 1° ottobre 2004) e, in particolare, non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventi-vo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

- di avere assolto gli obblighi contributivi e previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulle salute e sicurezza sul lavoro di cui alla Legge 626/94 e successive modificazioni e integrazioni;

- di non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea

- che tutte le informazioni e i dati forniti nella presente scheda corrispondono al vero; - la propria volontà di partecipare all’aggregazione di imprese aderenti alla rete di eccellenza seleziona-

ta e di delegare, in propria rappresentanza, il Soggetto Capofila dell’aggregazione di imprese stessa; - che, ai sensi della disciplina comunitaria sugli aiuti di stato alle micro, piccole e medie imprese, nel

triennio antecedente la data della concessione del contributo, l’impresa (barrare la casella di interes-se):

non ha beneficiato di contributi pubblici rientranti nel regime de minimis

Oppure ha beneficiato di contributi pubblici rientranti nel regime de minimis per un ammontare totale pari

a €

- di impegnarsi ad aggiornare la dichiarazione sopraddetta con comunicazione a Regione Lombardia Di-rezione Generale Artigianato e Servizi, Unità Organizzativa Artigianato – Viale F. Restelli,1 , 20124 Milano, qualora siano percepiti ulteriori aiuti a titolo di de minimis o di aiuti di importo limitati e com-patibili, nel periodo che intercorre tra l’inoltro della domanda di partecipazione e la concessione dell’aiuto richiesto;

CHIEDE

La concessione di un contributo1 a fondo perduto pari a € a fronte di costi pari a € sostenuti nell’ambito del progetto (indicare il titolo)

ALLEGA

- copia della propria Carta di Identità in corso di validità. Data Firma

DICHIARA INOLTRE

- di autorizzare il trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. 196/2003 per le sole finalità connes-se alla partecipazione del bando sopra citato.

Autorizzo Non autorizzo

Data Firma

1 Le grandi imprese possono partecipare al progetto aggregato, ma non possono beneficiare di fondi pubblici.

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Programma Regionale DRIADE Modello 3 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

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Descrizione tecnica del progetto 1. Titolo del progetto:

Tipologia di progetto

2. In quali tipologie di intervento rientra il progetto di innovazione proposto (scelta multipla)?

Attività di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico e interscambio di cono-scenze e tecnologie tra mondo distrettuale e università, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, parchi scientifici

Interventi di promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) Interventi finalizzati al miglioramento ambientale delle aree produttive Interventi mirati al risparmio energetico e all’utilizzo di energia pulita attraverso la promozione della competi-tività sostenibile del sistema produttivo lombardo

Sviluppo di servizi logistici di sostegno all’intero sistema distrettuale Sviluppo di forme di collaborazione tra distretti appartenenti a regioni diverse, anche al fine di rafforzarne la presenza sui mercati internazionali attraverso gli ambiti tematici di cui ai precedenti punti

Livello di innovatività del progetto

3. Descrivere sinteticamente i principali contenuti dell’iniziativa proposta: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

4. Illustrare in dettaglio gli aspetti di innovatività apportati dal progetto all’interno del settore di riferimento: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

5. Su che tipo di innovazione verte l’iniziativa?

5.1. Innovazione di prodotto/servizio:

Nessuna innovazione di prodotto/servizio Miglioramento delle prestazioni dei prodotti/servizi esistenti Nuovo prodotto/servizio

5.2. Innovazione di processo:

Nessuna innovazione di processo Miglioramento delle prestazioni dei processi esistenti Nuovo processo

6. Qual è il livello delle tecnologie impiegate e/o sviluppate rispetto allo stato dell’arte tecnologico nell’ambito del

settore di riferimento? (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

7. L’iniziativa prende spunto da un brevetto?

SI NO

7.1. Se sì, si tratta di un brevetto:

Proprio

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Programma Regionale DRIADE Modello 3 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

Pagina 2 di 5

Altrui

7.2. Se sì, dettagliare per ogni brevetto: (a) il numero identificativo; (b) la data di deposito; (c) il titolo; (d) il tito-lare; (e) il riassunto; (f) la copertura geografica. Allegare anche i testi completi dei brevetti.

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario)

8. L’iniziativa prevede la collaborazione con un’università o un centro di ricerca?

SI NO

8.1. Se sì, specificare l’università o il centro di ricerca: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagi-na)

- Descrivere il contributo fornito dall’università o centro di ricerca all’interno del progetto: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagina)

8.2. L’università o il centro di ricerca è accreditato?

SI NO

- Se sì, indicare il tipo di accreditamento e l’identificativo di riferimento: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagina)

Livello d’impatto del progetto

9. A quali fabbisogni si vuole dare risposta attraverso il progetto proposto? Chiarire inoltre se si tratta di fabbiso-gni interni alle imprese proponenti o esterni ad esse (fabbisogni di mercato espliciti o impliciti):

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

10. Descrivere se e come vengono attualmente soddisfatti sul mercato i fabbisogni individuati. Inoltre, nel caso di

fabbisogni non espressi esplicitamente dal mercato, dimostrare come essi siano rilevanti rispetto al settore specifico:

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

11. Descrivere se e come vengono attualmente soddisfatti all’interno delle imprese proponenti i fabbisogni indivi-

duati: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

12. Che tipo di valore aggiunto apporta il progetto proposto rispetto allo stato dell’arte del settore?

Riduzione Tempi Riduzione Costi Miglioramento Qualità Miglioramento impatto energetico/ambientale

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Programma Regionale DRIADE Modello 3 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

Pagina 3 di 5

- Giustificare in che modo: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

13. Quantificare l’entità del valore aggiunto rispetto allo stato dell’arte del settore (in termini di tempi, costi, qualità e impatto energetico/ambientale):

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

14. Che tipo di impatto avrà il progetto sulle singole imprese partecipanti? (e.g. incremento della quota di mercato,

penetrazione di nuovi mercati, spostamento verso fasce di mercato a maggiore valore aggiunto, ecc…): (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

15. Descrivere a quali altri scopi, destinatari e/o mercati, oltre a quelli per cui nasce, potrebbero essere destinati i

risultati di progetto: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

Realizzazione

16. Descrivere gli obiettivi dell’iniziativa evidenziando per ogni obiettivo i risultati attesi: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

17. Descrivere le risorse umane, strumentali e finanziarie impiegate, dimostrandone la congruità rispetto agli obiet-

tivi e ai contenuti della proposta: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

18. Descrivere la strategia di progetto e il piano operativo delle attività indicando per ogni fase i risultati attesi e i

tempi di realizzazione: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro una pagina)

19. Descrivere la struttura di management del progetto e i ruoli dei soggetti proponenti: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

20. Sono previsti all’interno del progetto degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei risultati di progetto?

SI NO

21. Se si, illustrare gli strumenti di monitoraggio e di valutazione adottati: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

Raggruppamento

22. Introdurre i singoli soggetti proponenti e descrivere le competenze da essi apportate; dimostrare inoltre come esse siano adeguate al raggiungimento degli obiettivi di progetto:

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

Page 121: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Programma Regionale DRIADE Modello 3 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

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23. Spiegare in che modo le competenze apportate dai singoli soggetti proponenti siano complementari e sinergi-

che: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

24. Descrivere il team che seguirà il progetto. Per ogni membro del team, indicare nome e cognome, relativa quali-

fica, competenze (tecniche e manageriali) e mansioni. Per ogni nominativo allegare alla domanda di finanzia-mento il curriculum vitae.

(Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario)

25. È previsto un piano di formazione?

SI NO

25.1. Se sì, dettagliare il piano di formazione, indicando per ogni corso di formazione, l’obiettivo e le tematiche

sulle quali verterà: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

25.2. Se sì, per ogni corso di formazione, indicare a quali e a quante risorse sarà rivolto: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

25.3. Se sì, per ogni corso indicare, se già disponibile, il numero di giornate previste: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

25.4. Se sì, indicare, se già individuati, chi gestirà ed erogherà la formazione: (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro mezza pagina)

26. Che esperienza hanno maturato i soggetti proponenti in progetti di ricerca e innovazione a co-finanziamento

pubblico negli ultimi 5 anni?

26.1. Partecipazione a progetti a livello locale/regionale?

SI NO

- Se sì, quali? (Riportare titolo, identificativo di progetto, anno, ente finanziatore, tematica di progetto) (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagina)

26.2. Partecipazione a progetti a livello nazionale?

SI NO

- Se sì, quali? (Riportare titolo, identificativo di progetto, anno, ente finanziatore, tematica di progetto) (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagina)

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Programma Regionale DRIADE Modello 3 Asse 1. Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d’impresa Azione 1.1. DAFNE – Distretti, Aggregazioni e Filiere Nuove e/o Emergenti

Pagina 5 di 5

26.3. Partecipazione a progetti a livello comunitario?

SI NO

- Se sì, quali? (Riportare titolo, identificativo di progetto, anno, ente finanziatore, tematica di progetto) (Ampliare lo spazio a disposizione per la risposta quanto necessario e mantenersi indicativamente entro un quarto di pagina)

Accompagnamento alla realizzazione del progetto

27. Su quali tematiche il Sistema Regionale può dare supporto all’aggregazione d’imprese candidata (max. 3)?

Gestionale Organizzativa Tecnologica Amministrativa Proprietà intellettuale

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 124 –

[BUR20100131] [4.5.0]D.d.u.o. 23 dicembre 2009 - n. 14376«Progetto DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando perla ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo diidee progettuali di giovani designer» Allegato B al d.d.u.o.30 giugno 2009 n. 6627 – Approvazione elenco imprese am-messe a visionare le idee progettuali dei giovani designer

LA DIRIGENTE DELLA U.O. SERVIZIVista la d.g.r. n. 9654 del 19 giugno 2009, con la quale la Giun-

ta regionale ha approvato il progetto «DECO 2010 – DEsign eCOmpetitivita» affidandone la realizzazione a CESTEC S.p.A.;Visto il d.d.u.o. 30 giugno 2009 n. 6627, allegato B «Progetto

DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando per la ricerca diimprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettualidi giovani designer», chiuso il 15 ottobre 2009;Richiamato il punto 7 del bando «Partecipazione al progetto»

che prevedeva che il Comitato di Gestione del progetto DECOformulasse l’elenco delle imprese che possono visionare le ideeprogettuali vincenti presentate dai giovani designer;Preso atto che il Comitato di Gestione del progetto DECO nella

seduta del 17 dicembre 2009 ha visionato le 79 manifestazioni diinteresse presentate dalle imprese per la partecipazione al pro-getto, decidendo di escludere 4 imprese come indicato nell’alle-gato A «Imprese non ammesse a visionare le idee progettuali»per le motivazioni ivi indicate e di ammettere tutte le altre comeda allegato B «Imprese ammesse a visionare le idee progettuali»che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedi-mento;Ritenuto, quindi, di dover approvare le succitate operazioni i

cui risultati sono riportati nell’allegato A «Imprese non ammessea visionare le idee progettuali» e nell’allegato B «Imprese am-messe a visionare le idee progettuali» che formano parte inte-grante e sostanziale del presente provvedimento;Richiamato il punto 2 del bando che prevede che le imprese

verranno coinvolte seguendo l’ordine cronologico di presentazio-ne della manifestazione di interesse fino a completamento del-l’abbinamento (matching) con le idee progettuali selezionate;Richiamato il punto 8 del bando che prevede che:1. entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’elenco, le imprese

potranno visualizzare, in un’apposita area riservata del sito diprogetto, le idee di design selezionate e la relativa scheda tecnicadi descrizione, esprimendo al massimo 2 preferenze;2. l’accesso all’area riservata sara consentito per un numero

limitato di giornate nel corso delle quali le imprese dovrannoosservare il segreto professionale e non potranno utilizzare e/odivulgare le informazioni ed i dati sensibili di cui verranno aconoscenza;3. nel caso in cui 2 o piu imprese esprimano una preferenza

per la stessa idea progettuale, la priorita verra attribuita all’a-zienda che per prima ha consegnato la manifestazione d’interes-se al Progetto DECO 2010;4. che entro 15 giorni dalla comunicazione di CESTEC S.p.A.

ALLEGATO AIMPRESE NON AMMESSE A VISIONARE LE IDEE PROGETTUALI

DATA ARRIVON. DENOMINAZIONE COMUNE PROVINCIA MOTIVAZIONICANDIDATURA

1. 25-set-09 BEBIOBE DI DALLOLIO BEATRICE & C. SAS LECCO LECCO Non avente codice di attivita manifatturiero Ateco 2007, lettera C

2. 14-ott-09 FEOLTEC MILANO MILANO Non avente codice di attivita manifatturiero Ateco 2007, lettera C

3. 18-set-09 PROMEV LECCO LECCO Non avente codice di attivita manifatturiero Ateco 2007, lettera C

4. 11-set-09 TECNICAD MOLTENO LECCO Non avente codice di attivita manifatturiero Ateco 2007, lettera C

ALLEGATO BIMPRESE AMMESSE A VISIONARE LE IDEE PROGETTUALI

DATA ARRIVON. DENOMINAZIONE COMUNE PROVINCIACANDIDATURA

1. 20-lug-09 RADOME S.R.L. OSIO SOTTO BERGAMO

2. 20-lug-09 VERGA-PLAST DI VERGA F. & C. S.N.C. LOMAZZO COMO

3. 21-lug-09 ALULIFE MILANO MILANO

4. 21-lug-09 BRUNO LONGONI ATELIER D’ARREDAMENTO CANTU COMO

5. 23-lug-09 ACRITECH MEDA MILANO

6. 23-lug-09 ANTONIO ALBERTARIO DESIGN S.A.S. DI DAVIDE ALBERTARIO & C. MILANO LOCATE DI TRIULZI

dell’esito dell’abbinamento, l’azienda dovra trasmettere la dichia-razione «de minimis» e la lettera di accettazione a partecipare alProgetto DECO 2010, nella quale si impegna a realizzare i proto-tipi secondo le modalita e nei tempi stabiliti e che il mancatoricevimento dell’assenso comportera l’esclusione dal Progetto.Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, «Testo unico delle leggi

regionali in materia di organizzazione e personale» nonche iprovvedimenti a carattere organizzativo della VIII Legislatura;

Decreta1. di approvare tutte le operazioni fin qui svolte, escludendo

dalla partecipazione al progetto le 4 imprese indicate nell’allega-to A «Imprese non ammesse a visionare le idee progettuali», par-te integrante e sostanziale del presente provvedimento, per lemotivazioni ivi indicate;2. di ammettere a visionare le idee progettuali dei giovani desi-

gner le 75 imprese riportate nell’allegato B «Imprese ammesse avisionare le idee progettuali», parte integrante e sostanziale delpresente provvedimento;3. che le imprese verranno coinvolte seguendo l’ordine crono-

logico di presentazione della manifestazione di interesse fino acompletamento dell’abbinamento (matching) con le idee proget-tuali selezionate;4. che le imprese potranno visualizzare, in un’apposita area

riservata del sito di progetto, le idee di design selezionate e larelativa scheda tecnica di descrizione, esprimendo al massimo 2preferenze;5. che nel caso in cui 2 o piu imprese esprimano una preferen-

za per la stessa idea progettuale, la priorita verra attribuita all’a-zienda che per prima ha consegnato la manifestazione d’interes-se al DECO 2010;6. che l’accesso all’area riservata sara consentito per un nume-

ro limitato di giornate nel corso delle quali le imprese dovrannoosservare il segreto professionale e non potranno utilizzare e/odivulgare le informazioni ed i dati sensibili di cui verranno aconoscenza;7. che entro 15 giorni dalla comunicazione di CESTEC S.p.A.

dell’esito dell’abbinamento, l’azienda dovra trasmettere la dichia-razione «de minimis» e la lettera di accettazione a partecipare alProgetto DECO 2010, nella quale si impegna a realizzare i proto-tipi secondo le modalita e nei tempi stabiliti e che il mancatoricevimento dell’assenso comportera l’esclusione dal Progetto;8. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia e sui siti web della Direzione Artigianato eServizi della Regione Lombardia e del progetto DECO;9. di trasmettere il presente decreto a tutti i partecipanti al

bando e a CESTEC S.p.A. per gli adempimenti di propria compe-tenza.

La dirigente: Antonietta De Costanzo——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 125 –

DATA ARRIVON. DENOMINAZIONE COMUNE PROVINCIACANDIDATURA

7. 23-lug-09 ARREDAMENTI 3G BREGNANO COMO

8. 23-lug-09 SADUN SEREGNO MONZA BRIANZA

9. 24-lug-09 VALSECCHI PONTIDA BERGAMO

10. 27-lug-09 ARTI & MESTIERI COSIO VALTELLINO SONDRIO

11. 29-lug-09 GAFFURI ELIGIO E F. S.N.C. DI GAFFURI VIRGINIO E LUIGI CANTU COMO

12. 29-lug-09 RAPID PLASTICS S.P.A. LAVENONE BRESCIA

13. 30-lug-09 LOCATELLI DESIGN S.R.L. MILANO MILANO

14. 30-lug-09 SACEA INDUSTRIE CERRO MAGGIORE MILANO

15. 30-lug-09 YDF S.R.L. CARIMATE COMO

16. 31-lug-09 ELMEC S.R.L. POLAVENO BRESCIA

17. 31-lug-09 POLES SALOTTI CABIATE COMO

18. 3-ago-09 FIS S.R.L. SABBIO CHIESE BRESCIA

19. 5-ago-09 LA RETE S.R.L. MONTE ISOLA BRESCIA

20. 6-ago-09 CURIONI GIAMPIERO SANT’ANGELO LODILODIGIANO

21. 6-ago-09 TAGLIABUE DANIELE DI L. TAGLIABUE & C. CANTU COMO

22. 7-ago-09 ECOTOYS CERMENATE COMO

23. 4-set-09 CREMONINI LECCO LECCO

24. 7-set-09 KHAOS CANTU COMO

25. 11-set-09 ASSEMBLA-CAB DI GUALENI DINO POMPIANO BRESCIA

26. 11-set-09 PIFFERI & ALPI S.R.L. CANTU COMO

27. 14-set-09 BOTTEGA CERAMICA TERRA E FUOCO LAVENO MOMBELLO VARESE

28. 14-set-09 DIBI MALNATE VARESE

29. 14-set-09 ELASTOPOL GADESCO CREMONAPIEVE DELMONA

30. 14-set-09 GIOVANNI CONTI INTERIOR DESIGN S.A.S. DI CONTI GIANPIERO & C. DOLZAGO LECCO

31. 16-set-09 ASNAGHI F.LLI MEDA MILANO

32. 17-set-09 MOLTENIMOBILI DI ANGELO, ERNESTO E PAOLO MOLTENI S.N.C. CANTU COMO

33. 18-set-09 CUCINE BAMBINI S.N.C. QUISTELLO MANTOVA

34. 21-set-09 VALLI ARREDOBAGNO RENATE MILANO

35. 23-set-09 ICM DI INCONDI MAURO & C. FIGINO SERENZA COMO

36. 23-set-09 ROMANO ARREDAMENTI S.N.C. CERMENATE COMO

37. 23-set-09 VALENTI S.N.C. DI VALENTI BATTISTA MARINO & C. AGNOSINE BRESCIA

38. 28-set-09 ALP S.R.L. MISINTO MILANO

39. 28-set-09 GLOBALTECH MONZA MONZA BRIANZA

40. 28-set-09 PROMOVENT S.R.L. CORMANO MILANO

41. 29-set-09 M.C.M. S.N.C. DI MOLTENI F.LLI E CALDERA AUGUSTO CANTU COMO

42. 29-set-09 MERONI UGO & FIGLI CABIATE COMO

43. 30-set-09 LINEOARREDO DI BORTOLOZZO STEFANO PIEVE EMANUELE MILANO

44. 30-set-09 M3 CARIMATE COMO

45. 30-set-09 NUOVA NOVA S.R.L. CABIATE COMO

46. 30-set-09 TAGLIABUE ALBERTO & ALESSANDRO CANTU CO

47. 1-ott-09 B.M.A. – BERGAMO MONTAGGI ARREDAMENTI DI BIGONI DAVIDE E DOMENGHINI BERGAMO BERGAMOROMANO

48. 1-ott-09 BAMELUX SOIANO DEL LAGO BRESCIA

49. 1-ott-09 FALEGNAMERIA VENERI DI LOSI NICOLETTA SUZZARA MANTOVA

50. 1-ott-09 LACO STAMPI BERGAMO BERGAMO

51. 2-ott-09 FALEGNAMERIA BINA DI BINA LUIGI & C. S.N.C. TRAVEDONA MONATE VARESE

52. 5-ott-09 ARREDAMENTI PEREGO MUGGIO MONZA BRIANZA

53. 5-ott-09 EREDI PAGANI S.N.C. DI E. BAGGINI & C. BESNATE VARESE

54. 8-ott-09 BRAMBILLA VITTORIO SEVESO MONZA E BRIANZA

55. 9-ott-09 ART PRESTIGE CANTU COMO

56. 9-ott-09 CMF CINISELLO BALSAMO MILANO

57. 9-ott-09 ZAMBER MILANO MILANO

58. 12-ott-09 BASE ERBA COMO

59. 12-ott-09 F.LLI BERTO DI CARLO E FIORAVANTE MEDA MONZA BRIANZA

60. 12-ott-09 LACOMET SOMMA LOMBARDO VARESE

61. 13-ott-09 SALA LUIGI ARREDAMENTI DI ARCH. CARLO DOTT. MAURIZIO & C. S.N.C. BOVISIO MASCIAGO MILANO

62. 14-ott-09 BODEMA S.R.L. MEDA MILANO

63. 14-ott-09 BUSNELLI PAOLO MEDA MONZA BRIANZA

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 126 –

DATA ARRIVON. DENOMINAZIONE COMUNE PROVINCIACANDIDATURA

64. 14-ott-09 F.LLI CROTTI S.N.C. BONATE SOPRA BERGAMO

65. 14-ott-09 F. RIVA & FIGLI DI RIVA GIULIO & C. S.A.S. MEDA MILANO

66. 14-ott-09 M.G.C. FIGLI DI MARIANI ETTORE MEDA MONZA BRIANZA

67. 14-ott-09 MC DI MONTAGNER A & C S.A.S. MONZA MILANO

68. 14-ott-09 MODEL S.N.C. DI SGRO CALOGERO E CALDERARA ATTILIO MILANO MILANO

69. 14-ott-09 SF GROUP S.R.L. MEDOLAGO BERGAMO

70. 15-ott-09 A.M. DI ANNA MONTI MEDA MONZA BRIANZA

71. 15-ott-09 ARREDI S.P.D. MISINTO MONZA BRIANZA

72. 15-ott-09 BRUSADELLI GIOVANNI MALGRATE LECCO

73. 15-ott-09 MESA BREGNANO COMO

74. 15-ott-09 VETRERIA F.LLI PACI MONZA MONZA BRIANZA

75. 15-ott-09 FRATELLI VALENTI S.R.L. CANTU COMO

[BUR20100132] [4.5.0]D.d.u.o. 23 dicembre 2009 - n. 14394«Progetto DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando perla presentazione di idee progettuali proposte da giovani desi-gner» allegato A al d.d.u.o. 30 giugno 2009 n. 6627 – Appro-vazione graduatoria idee progettuali giovani designer

LA DIRIGENTE DELLA U.O. SERVIZIVista la d.g.r. n. 9654 del 19 giugno 2009, con la quale la Giun-

ta regionale ha approvato il progetto «DECO 2010 – DEsign eCOmpetitivita» affidandone la realizzazione a CESTEC S.p.A.;Visto il d.d.u.o. 30 giugno 2009 n. 6627, allegato A «Progetto

DECO 2010 DEsign e COmpetitivita – Bando per la presentazio-ne di idee progettuali proposte da giovani designer», chiuso il 30ottobre 2009;Richiamato l’allegato al bando «Modalita di registrazione ed

accreditamento» che prevedeva una verifica tesa ad accertare irequisiti di tipo formale delle domande presentate effettuata daCESTEC S.p.A.;Richiamato il punto 6 del bando «Valutazione delle idee pro-

gettuali e selezione» che prevedeva che:• la valutazione e selezione delle idee progettuali fosse affidata

ad un Comitato tecnico di valutazione composto da un gruppodi esperti delle tematiche individuate ed oggetto del bando;• il Comitato tecnico di valutazione selezionasse, a suo insin-

dacabile giudizio, fino ad un massimo di 50 migliori idee proget-tuali, sulla base dei criteri di valutazione riportati nello stessopunto 6;• le idee progettuali che non avessero raggiunto il punteggio

minimo di 60 su 100 sarebbero state in ogni caso escluse anchese il totale delle idee selezionate non sarebbe stato di 50;• sarebbe stata attribuita una premialita, con un incremento

del punteggio raggiunto fino ad un massimo di 5 punti, per leidee progettuali presentate dai gruppi in relazione alla qualita ealle professionalita presenti nell’aggregazione;Dato atto che le domande complessivamente pervenute sono

126 come riportato nell’allegato A «Domande pervenute ed esitiverifica formale» che forma parte integrante e sostanziale delpresente provvedimento;Preso atto che il Comitato di Gestione del progetto DECO 2010

nella seduta del 17 dicembre 2009:• ha approvato gli esiti della verifica formale e che risultano

n. 2 domande (Contardi Raffaella e Marazia Giovanni) non am-messe alla fase di valutazione tecnica delle idee progettuali perle motivazioni riportate nel citato allegato A «Domande pervenu-te ed esiti verifica formale», che forma parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;• ha approvato gli esiti della valutazione tecnica da parte del

Comitato tecnico di valutazione come riportato nell’allegato B«Esiti valutazione delle idee progettuali» e la graduatoria delleidee progettuali ammesse come riportato nell’allegato C «Ideeprogettuali ammesse» che formano parte integrante e sostanzialedel presente provvedimento;Ritenuto, quindi, di dover:– approvare le operazioni e gli atti relativi alla verifica formale

i cui risultati sono riportati nel citato allegato A «Domande per-venute ed esiti verifica formale», parte integrante e sostanzialedel presente provvedimento;

– approvare le operazioni e gli atti relativi alla valutazione tec-nica del Comitato tecnico di valutazione i cui risultati sono ripor-tati nel citato allegato B «Esiti valutazione delle idee progettua-li», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;– approvare la graduatoria delle idee progettuali ammesse

come riportata nel allegato C «Idee progettuali ammesse», parteintegrante e sostanziale del presente provvedimento;Richiamato il punto 7 del bando che prevede i designer selezio-

nati dovranno sottoscrivere insieme all’azienda a cui sono statiabbinati l’accettazione alla partecipazione al Progetto DECO2010, rendendosi disponibile per eventualmente rivedere, in col-laborazione con l’azienda, la propria idea progettuale per le mo-difiche tecniche che dovessero risultare necessarie per la realiz-zazione dei prototipi o per motivi di sicurezza nel rispetto dellenormative in vigore;Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, «Testo unico delle leggi

regionali in materia di organizzazione e personale» nonche iprovvedimenti a carattere organizzativo della VIII Legislatura;

Decreta1. di approvare tutte le operazioni fin qui svolte inerenti la

verifica formale e la valutazione tecnica da parte del Comitatotecnico di valutazione delle idee progettuali, i cui risultati sonopuntualmente indicati nell’allegato A «Domande pervenute ed e-siti verifica formale», e nell’allegato B «Esiti valutazione delleidee progettuali» parte integrante e sostanziale del presente prov-vedimento;2. di ammettere alla fase di realizzazione dei prototipi le idee

progettuali che hanno raggiunto un punteggio pari o superiore a60 per un totale di n. 46 idee progettuali come riportato all’alle-gato C «Idee progettuali ammesse», parte integrante e sostanzia-le del presente provvedimento;3. di stabilire che i designer selezionati dovranno sottoscrivere

insieme all’azienda a cui sono stati abbinati l’accettazione allapartecipazione al Progetto DECO 2010, rendendosi disponibiliper eventualmente rivedere, in collaborazione con l’azienda, lapropria idea progettuale per le modifiche tecniche che dovesserorisultare necessarie per la realizzazione dei prototipi o per motividi sicurezza nel rispetto delle normative in vigore;4. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia e sui siti web della Direzione Artigianato eServizi della Regione Lombardia e del progetto DECO;5. di trasmettere il presente decreto a tutti i partecipanti al

bando e a CESTEC S.p.A. per gli adempimenti di propria compe-tenza.

La dirigente:Antonietta De Costanzo

——— • ———

Page 127: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 127 –

ALLEGATO ADOMANDE PRESENTATE ED ESITI VERIFICA FORMALE

AMMISSIONE FASEN. COGNOME NOME TEMA DESIGN DI VALUTAZIONE TECNICA

1. Alberti Andrea design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

2. Aloi Umberto design per la casa Ammesso

3. Amadio Andrea design per la casa Ammesso

4. Angeli Andrea design per la casa Ammesso

5. Anıbarro Carolina design per la casa Ammesso

6. Arconti Valerio design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

7. Ballabio Chiara design per la casa Ammesso

8. Bancale Michele design per la casa Ammesso

9. Barone Antonio design per la casa Ammesso

10. Battaglia Massimo design per la casa Ammesso

11. Benedetti Alberto design per la casa Ammesso

12. Bertagna Massimiliano design per la casa Ammesso

13. Bianchi Bosisio Stefano design per la casa Ammesso

14. Bistacchi Tommaso design per l’ufficio Ammesso

15. Boggio Bertinet Giulietta design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

16. Bombardieri Giulia Laura design per la casa Ammesso

17. Bonusi Ignazio design per la casa Ammesso

18. Boselli Luigi design per la casa Ammesso

19. Bracchi Gabriele design per la casa Ammesso

20. Bramati Lorenzo design per l’ufficio Ammesso

21. Brasacchio Francesco design per la casa Ammesso

22. Brenna Nicola design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

23. Brigden David design per la casa Ammesso

24. Bruno Alberto design per la casa Ammesso

25. Buonsante Antonio design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

26. Caglio Elena design per la casa Ammesso

27. Caldiroli Manuela design per la casa Ammesso

28. Camarda Carlo Alberto design per la casa Ammesso

29. Cappelletti Gabriele design per la casa Ammesso

30. Casciani Daria design per la casa Ammesso

31. Cattaneo Filippo design per la casa Ammesso

32. Chemel Matteo design per la casa Ammesso

33. Ciprandi Andrea design per la casa Ammesso

34. Colia Tommaso design per la casa Ammesso

35. Colombo Luca design per la casa Ammesso

36. Contardi Raffaella design gli spazi pubblici e collettivi Non ammesso alla valutazione non avendopresentato le tavole nel formato previsto

37. Cottini Francesca design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

38. D’Aleo Chiara design per la casa Ammesso

39. De Bartolomeis Lorenzo design per la casa Ammesso

40. De Rose Andrea design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

41. De Santi Marco design per la casa Ammesso

42. Degrandi Viviana design per la casa Ammesso43. Del Quarto Stefano design per la casa Ammesso44. Della Torre Claudia design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso45. Dell’Acqua Viviana design per la casa Ammesso46. Di Marino Vittorio design per la casa Ammesso47. Diliberto Davide design per la casa Ammesso48. Faleschini Federica design per la casa Ammesso49. Feliziani Francesco design per l’ufficio Ammesso50. Fere Matteo design per la casa Ammesso51. Feroldi Antonio design per la casa Ammesso52. Ferrari Angela design per l’ufficio Ammesso53. Ferrarini Deborah Jennifer design per la casa Ammesso54. Frigerio Mauro design per la casa Ammesso55. Fumagalli Anna design per la casa Ammesso56. Fusillo Francesco design per la casa Ammesso

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 128 –

AMMISSIONE FASEN. COGNOME NOME TEMA DESIGN DI VALUTAZIONE TECNICA

57. Gasparetto Stefania design per la casa Ammesso

58. Giacomel Filippo design per la casa Ammesso

59. Giombini Martina design per la casa Ammesso

60. Giori Gloria design per la casa Ammesso

61. Gottardi Pietro design per la casa Ammesso

62. Grasselli Stefano design per la casa Ammesso

63. Gualeni Daniele design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

64. Gusmeroli Ivan design per la casa Ammesso

65. Harley Caterina design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

66. Lanotte Stefano design per la casa Ammesso

67. Lo Manto Matteo design per la casa Ammesso

68. Lorenzetto Azzurra design per la casa Ammesso

69. Ludovico Biagio design per la casa Ammesso

70. Mainente Elisa design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

71. Mambretti Filippo design per la casa Ammesso

72. Manzoni Giorgio Davide design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

73. Marazia Giovanni design per la casa Non ammesso causa requisiti relativiagli studi non conformi al bando

74. Marzini Marco design per l’ufficio Ammesso

75. Mazza Andrea Ambrogio design per la casa Ammesso

76. Meraviglia Marco design per l’ufficio Ammesso

77. Milano Giovanni Pietro design per la casa Ammesso

78. Moor Giacomo design per la casa Ammesso

79. Moroni Sara design per la casa Ammesso

80. Morstabilini Andrea design per l’ufficio Ammesso

81. Musitelli Marta design per la casa Ammesso

82. Narcisi Antonella design per la casa Ammesso

83. Niederkofler Fabian design per la casa Ammesso

84. Nodi Cristina design per la casa Ammesso

85. Osnaghi Michele design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

86. Padolecchia Fabio design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

87. Pavia Alessandro design per la casa Ammesso

88. Pella Letizia design per la casa Ammesso

89. Perbellini Piter design per l’ufficio Ammesso

90. Poli Filippo design per la casa Ammesso

91. Polonioli Sara design per la casa Ammesso

92. Prestia Alessio design per la casa Ammesso

93. Raffredi William design per l’ufficio Ammesso

94. Rasotto Marco design per l’ufficio Ammesso

95. Redaelli Alice design per la casa Ammesso

96. Rigamonti Matteo design per la casa Ammesso

97. Rigamonti Melissa design per la casa Ammesso

98. Rogers Francesca design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

99. Rogers Maria Ludovica design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

100. Rossi Francesca design per la casa Ammesso

101. Rossi Paola design per la casa Ammesso

102. Rota Matteo design per la casa Ammesso

103. Rottoli Laura design per la casa Ammesso

104. Ruga Alessandro design per la casa Ammesso

105. Russo Michele design per la casa Ammesso106. Sala Federica design per la casa Ammesso107. Sala Niccolo design per la casa Ammesso108. Salerno Andrea design per la casa Ammesso109. Scuri Ivan design per la casa Ammesso110. Selvini Maddalena design per la casa Ammesso111. Simonelli Simone design per la casa Ammesso112. Tedoldi Stella design per la casa Ammesso113. Tomasini Giovanni design per la casa Ammesso114. Toniolo Giovanni Paolo design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 129 –

AMMISSIONE FASEN. COGNOME NOME TEMA DESIGN DI VALUTAZIONE TECNICA

115. Traversi Alessandro design per l’ufficio Ammesso

116. Valentini Stefano design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

117. Valerio Marco design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

118. Van Zeyl Chiara design per la casa Ammesso

119. Van Zeyl Diana design per la casa Ammesso

120. Venini Nicola design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

121. Veroli Marco design per la casa Ammesso

122. Vinciguerra Valerio design per la casa Ammesso

123. Volpe Silvia design gli spazi pubblici e collettivi Ammesso

124. Tosi Sebastiano design per la casa Ammesso

125. Zamboni Laura design per la casa Ammesso

126. Ziglioli Daniele design per la casa Ammesso

ALLEGATO BESITI VALUTAZIONE DELLE IDEE PROGETTUALI

NOME PUNTEGGIO DI CUI PREMIALITA PARTECIPAZIONEN. COGNOME – NOME TEMA DESIGNPROGETTO TOTALE GRUPPO IN GRUPPO O SINGOLO

1. Alberti Andrea Bruma 56 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

2. Aloi Umberto This is Bez 40 3 in gruppo design per la casa

3. Amadio Andrea Totem 37 0 singolarmente design per la casa

4. Angeli Andrea Mangialibri 69 0 singolarmente design per la casa

5. Anıbarro Carolina SoHo 34 0 singolarmente design per la casa

6. Arconti Valerio Struttura Tubolare 55 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

7. Ballabio Chiara Jada 42 0 singolarmente design per la casa

8. Bancale Michele Pop-Up 38 0 singolarmente design per la casa

9. Barone Antonio Seminomade 57 0 singolarmente design per la casa

10. Battaglia Massimo Magic Beans 67 0 singolarmente design per la casa

11. Benedetti Alberto Trepiu 61 0 singolarmente design per la casa

12. Bertagna Massimiliano DiBi Chair 41 0 singolarmente design per la casa

13. Bianchi Bosisio Stefano Up 40 3 in gruppo design per la casa

14. Bistacchi Tommaso Verso 57 3 in gruppo design per l’ufficio

15. Boggio Bertinet Giulietta O-Linea 50 3 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

16. Bombardieri Giulia Laura Boogie 47 3 in gruppo design per la casa

17. Bonusi Ignazio traSlongue 43 0 singolarmente design per la casa

18. Boselli Luigi Kit-A 68 0 singolarmente design per la casa

19. Bracchi Gabriele Ora Incerta 31 3 in gruppo design per la casa

20. Bramati Lorenzo Sedia Bastia 33 0 singolarmente design per l’ufficio

21. Brasacchio Francesco Sol 65 4 in gruppo design per la casa

22. Brenna Nicola Alı 66 5 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

23. Brigden David Areo 51 0 singolarmente design per la casa

24. Bruno Alberto Gajos 52 0 singolarmente design per la casa

25. Buonsante Antonio Panca Homeless 49 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

26. Caglio Elena Appendinocchio 54 0 singolarmente design per la casa

27. Caldiroli Manuela Lampada da lettura 44 0 singolarmente design per la casa

28. Camarda Carlo Alberto Re-moon 76 0 singolarmente design per la casa

29. Cappelletti Gabriele Libreria Scossa 42 0 singolarmente design per la casa

30. Casciani Daria Soddove 55 0 singolarmente design per la casa

31. Cattaneo Filippo Towers 50 4 in gruppo design per la casa

32. Chemel Matteo Brida 61 0 singolarmente design per la casa

33. Ciprandi Andrea Wisplamp 53 0 singolarmente design per la casa

34. Colia Tommaso Iside 66 4 in gruppo design per la casa

35. Colombo Luca Double-Deck 40 0 singolarmente design per la casa

36. Cottini Francesca Carry 35 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

37. D’Aleo Chiara Optical 58 0 singolarmente design per la casa

38. De Bartolomeis Lorenzo Up! 51 0 singolarmente design per la casa

39. De Rose Andrea 4 elements playground 37 3 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

40. De Santi Marco Tabula Rasa 40 0 singolarmente design per la casa

41. Degrandi Viviana Poltrona per due 93 0 singolarmente design per la casa

Page 130: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 130 –

NOME PUNTEGGIO DI CUI PREMIALITA PARTECIPAZIONEN. COGNOME – NOME TEMA DESIGNPROGETTO TOTALE GRUPPO IN GRUPPO O SINGOLO

42. Del Quarto Stefano Q-Bito 55 4 in gruppo design per la casa

43. Della Torre Claudia Strange Sing 32 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

44. Dell’Acqua Viviana Inoak 54 0 singolarmente design per la casa

45. Di Marino Vittorio One and half 40 3 in gruppo design per la casa

46. Diliberto Davide Balance 84 0 singolarmente design per la casa

47. Faleschini Federica Linea SW 67 0 singolarmente design per la casa

48. Feliziani Francesco PU092010 61 0 singolarmente design per l’ufficio

49. Fere Matteo Quickly Place 56 5 in gruppo design per la casa

50. Feroldi Antonio Johnny 40 0 singolarmente design per la casa

51. Ferrari Angela Sedia Quadra 50 0 singolarmente design per l’ufficio

52. Ferrarini Deborah Jennifer Dyana Seventytwo 35 0 singolarmente design per la casa

53. Frigerio Mauro Smooth 85 0 singolarmente design per la casa

54. Fumagalli Anna Camilla 37 0 singolarmente design per la casa

55. Fusillo Francesco (Qui)quo(qua) 40 0 singolarmente design per la casa

56. Gasparetto Stefania PaperMensole 30 0 singolarmente design per la casa

57. Giacomel Filippo Puzzle 53 0 singolarmente design per la casa

58. Giombini Martina Balli di Bolle 30 0 singolarmente design per la casa

59. Giori Gloria Eureka! 50 0 singolarmente design per la casa

60. Gottardi Pietro MyLamp 70 0 singolarmente design per la casa

61. Grasselli Stefano Tetris 60 0 singolarmente design per la casa

62. Gualeni Daniele MagaZone 40 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

63. Gusmeroli Ivan Modulo Mobil 41 0 singolarmente design per la casa

64. Harley Caterina Radice2 72 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

65. Lanotte Stefano Equilibrium 60 0 singolarmente design per la casa

66. Lo Manto Matteo Attache 54 0 singolarmente design per la casa

67. Lorenzetto Azzurra Tricot 65 3 in gruppo design per la casa

68. Ludovico Biagio Nu 91 0 singolarmente design per la casa

69. Mainente Elisa Krysal emozioni in luce 76 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

70. Mambretti Filippo Chair-ade 56 0 singolarmente design per la casa

71. Manzoni Giorgio Davide Energy Tree 54 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

72. Marzini Marco Egretta 94 0 singolarmente design per l’ufficio

73. Mazza Andrea Ambrogio Innocente Evasione 64 0 singolarmente design per la casa

74. Meraviglia Marco Face to Face 41 0 singolarmente design per l’ufficio

75. Milano Giovanni Pietro Keybok 47 3 in gruppo design per la casa

76. Moor Giacomo Giraevolta 76 0 singolarmente design per la casa

77. Moroni Sara Componi 87 0 singolarmente design per la casa

78. Morstabilini Andrea Desk 39 0 singolarmente design per l’ufficio

79. Musitelli Marta Welcom Home 71 0 singolarmente design per la casa

80. Narcisi Antonella Storyteller 80 0 singolarmente design per la casa

81. Niederkofler Fabian Fabric 63 0 singolarmente design per la casa

82. Nodi Cristina Mr. Hyde 80 0 singolarmente design per la casa

83. Osnaghi Michele Elle 43 4 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

84. Padolecchia Fabio Abaco – urban play 86 4 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

85. Pavia Alessandro Puff-U 69 0 singolarmente design per la casa

86. Pella Letizia Illimitata 61 0 singolarmente design per la casa

87. Perbellini Piter ADD 40 0 singolarmente design per l’ufficio

88. Poli Filippo U’Dito 36 0 singolarmente design per la casa

89. Polonioli Sara Onda e mO 46 0 singolarmente design per la casa

90. Prestia Alessio Matrioska 76 0 singolarmente design per la casa

91. Raffredi William Portaportatile 30 0 singolarmente design per l’ufficio

92. Rasotto Marco Move 48 0 singolarmente design per l’ufficio

93. Redaelli Alice Compose 51 0 singolarmente design per la casa

94. Rigamonti Melissa In&out 63 0 singolarmente design per la casa

95. Rigamonti Matteo Zerodue 51 0 singolarmente design per la casa

96. Rogers Maria Ludovica Book Stop 84 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

97. Rogers Francesca Light.form 70 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

98. Rossi Paola TavoloSerraVaso 49 0 singolarmente design per la casa

99. Rossi Francesca Lui & Lei 40 0 singolarmente design per la casa

100. Rota Matteo Skyline 70 0 singolarmente design per la casa

Page 131: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 131 –

NOME PUNTEGGIO DI CUI PREMIALITA PARTECIPAZIONEN. COGNOME – NOME TEMA DESIGNPROGETTO TOTALE GRUPPO IN GRUPPO O SINGOLO

101. Rottoli Laura T&F Table 40 0 singolarmente design per la casa

102. Ruga Alessandro Toroseduto 73 0 singolarmente design per la casa

103. Russo Michele Continuum 40 0 singolarmente design per la casa

104. Sala Federica Thinking Zone 39 0 singolarmente design per la casa

105. Sala Niccolo Tavolo Modulare 37 0 singolarmente design per la casa

106. Salerno Andrea Adaptive Chair 64 3 in gruppo design per la casa

107. Scuri Ivan Sedia+Cose 38 0 singolarmente design per la casa

108. Selvini Maddalena Dishbone 38 3 in gruppo design per la casa

109. Simonelli Simone Parete 68 0 singolarmente design per la casa

110. Tedoldi Stella q3o 45 0 singolarmente design per la casa

111. Tomasini Giovanni Bastet 95 0 singolarmente design per la casa

112. Toniolo Giovanni Paolo Clessidra 47 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

113. Tosi Sebastiano Mr.T. 81 0 singolarmente design per la casa

114. Traversi Alessandro Kalı 56 0 singolarmente design per l’ufficio

115. Valentini Stefano Base Autoricaricante 93 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

116. Valerio Marco Flip 80 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

117. Van Zeyl Chiara Baby Futon 48 0 singolarmente design per la casa

118. Van Zeyl Diana New Beetle 37 0 singolarmente design per la casa

119. Venini Nicola Thief 53 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

120. Veroli Marco Siva 67 0 singolarmente design per la casa

121. Vinciguerra Valerio Flexi 46 0 singolarmente design per la casa

122. Volpe Silvia Astral Clock 36 3 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

123. Zamboni Laura Girotondo 51 0 singolarmente design per la casa

124. Ziglioli Daniele Montefeltro 95 3 in gruppo design per la casa

ALLEGATO CIDEE PROGETTUALI AMMESSE

NOME PUNTEGGIO DI CUI PREMIALITA PARTECIPAZIONEN. COGNOME – NOME TEMA DESIGNPROGETTO TOTALE GRUPPO IN GRUPPO O SINGOLO

1. Tomasini Giovanni Bastet 95 0 singolarmente design per la casa

2. Ziglioli Daniele Montefeltro 95 3 in gruppo design per la casa

3. Marzini Marco Egretta 94 0 singolarmente design per l’ufficio

4. Degrandi Viviana Poltrona per due 93 0 singolarmente design per la casa

5. Valentini Stefano Base Autoricaricante 93 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

6. Ludovico Biagio Nu 91 0 singolarmente design per la casa

7. Moroni Sara Componi 87 0 singolarmente design per la casa

8. Padolecchia Fabio Abaco – urban play 86 4 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

9. Frigerio Mauro Smooth 85 0 singolarmente design per la casa

10. Diliberto Davide Balance 84 0 singolarmente design per la casa

11. Rogers Maria Ludovica Book Stop 84 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

12. Tosi Sebastiano Mr.T. 81 0 singolarmente design per la casa

13. Narcisi Antonella Storyteller 80 0 singolarmente design per la casa

14. Nodi Cristina Mr. Hyde 80 0 singolarmente design per la casa

15. Valerio Marco Flip 80 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

16. Camarda Carlo Alberto Re-moon 76 0 singolarmente design per la casa

17. Mainente Elisa Krysal emozioni in luce 76 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

18. Moor Giacomo Giraevolta 76 0 singolarmente design per la casa

19. Prestia Alessio Matrioska 76 0 singolarmente design per la casa

20. Ruga Alessandro Toroseduto 73 0 singolarmente design per la casa

21. Harley Caterina Radice2 72 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

22. Musitelli Marta Welcom Home 71 0 singolarmente design per la casa

23. Gottardi Pietro MyLamp 70 0 singolarmente design per la casa

24. Rogers Francesca Light.form 70 0 singolarmente design per gli spazi pubblici e collettivi

25. Rota Matteo Skyline 70 0 singolarmente design per la casa

26. Angeli Andrea Mangialibri 69 0 singolarmente design per la casa

27. Pavia Alessandro Puff-U 69 0 singolarmente design per la casa

28. Boselli Luigi Kit-A 68 0 singolarmente design per la casa

29. Simonelli Simone Parete 68 0 singolarmente design per la casa

Page 132: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 132 –

NOME PUNTEGGIO DI CUI PREMIALITA PARTECIPAZIONEN. COGNOME – NOME TEMA DESIGNPROGETTO TOTALE GRUPPO IN GRUPPO O SINGOLO

30. Battaglia Massimo Magic Beans 67 0 singolarmente design per la casa

31. Faleschini Federica Linea SW 67 0 singolarmente design per la casa

32. Veroli Marco Siva 67 0 singolarmente design per la casa

33. Brenna Nicola Alı 66 5 in gruppo design per gli spazi pubblici e collettivi

34. Colia Tommaso Iside 66 4 in gruppo design per la casa

35. Brasacchio Francesco Sol 65 4 in gruppo design per la casa

36. Lorenzetto Azzurra Tricot 65 3 in gruppo design per la casa

37. Mazza Andrea Ambrogio Innocente Evasione 64 0 singolarmente design per la casa

38. Salerno Andrea Adaptive Chair 64 3 in gruppo design per la casa

39. Niederkofler Fabian Fabric 63 0 singolarmente design per la casa

40. Rigamonti Melissa In&out 63 0 singolarmente design per la casa

41. Benedetti Alberto Trepiu 61 0 singolarmente design per la casa

42. Chemel Matteo Brida 61 0 singolarmente design per la casa

43. Feliziani Francesco PU092010 61 0 singolarmente design per l’ufficio

44. Pella Letizia Illimitata 61 0 singolarmente design per la casa

45. Grasselli Stefano Tetris 60 0 singolarmente design per la casa

46. Lanotte Stefano Equilibrium 60 0 singolarmente design per la casa

D.G. Commercio, fiere e mercati[BUR20100133] [4.0.0]D.d.u.o. 16 dicembre 2009 - n. 14084L.r. 13/2000 – Bando «Innova Retail 1» per il sostegno all’in-novazione tecnologica delle piccole imprese commerciali(Asse 1 accordo di programma per lo sviluppo economico ela competitivita del sistema lombardo) – Presa d’atto dellerisorse aggiuntive rese disponibili da parte del sistema came-rale e conseguente scorrimento delle n. 87 richieste di con-tributo presentate in overbooking

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMMERCIO INTERNO,RETI DISTRIBUTIVE E MERCATI

Richiamati:– la delibera di Giunta regionale 9 aprile 2008 n. 8/7041 avente

ad oggetto «Piano triennale degli interventi sul commercio –d.c.r. n. 527/2008 modalita per l’attuazione dell’iniziativa «Inno-va Retail» per il sostegno all’innovazione tecnologica delle picco-le imprese commerciali (Asse 1 Accordo di programma per losviluppo economico e la competitivita del sistema lombardo)»;– il d.d.g. 14 aprile 2008 n. 3669 avente ad oggetto: «Approva-

zione del bando «Innova Retail» per il sostegno all’innovazionetecnologica delle piccole imprese commerciali (Asse 1 Accordodi programma per lo sviluppo economico e la competitivita delsistema lombardo)»;Preso atto:– che con d.d.g. 14 aprile 2008, n. 3669 e con d.d.g. 24 giugno

2008 n. 6801 si e proceduto ad approvare insieme al bando, laseguente ripartizione delle risorse finanziarie secondo il criterioprevisto dalla d.g.r. succitata: C 2.250.000,00 rese disponibili dalsistema camerale ed C 4.500.000,00 rese disponibili da RegioneLombardia determinando in C 6.750.000,00 la dotazione com-plessiva del bando;– che in data 31 ottobre 2008 e scaduto il termine di presenta-

zione delle richieste di contributo e che conseguentemente Fin-lombarda ha potuto concludere l’istruttoria delle domande pre-sentate;– che a seguito di tale istruttoria risultano non ammesse per

esaurimento fondi (overbooking) n. 87 richieste di contributoper un totale di C 556.110,26;– che le seguenti CCIAA hanno impegnato ulteriori risorse fi-

nanziarie, da destinare alle richieste di contributo in overbook-ing ovvero – in caso di mancato parziale utilizzo – al rifinanzia-mento del bando INNOVA RETAIL 2:

Risorse finanziarieCCIAA Provvedimento aggiuntive

Como 191/4.9.2008 80.000,00

Cremona 110/6 dell’11.5.2009 12.299,43

Risorse finanziarieCCIAA Provvedimento aggiuntive

Lecco 51/25.2.2009 23.764,92

Lodi 68/15.9.2008 14.000,00

Monza e Brianza 109/15.9.2008 50.000,00

Sondrio 67/18.5.2009 32.000,00

Totale 212.064,35

Preso atto altresı:– che per le Province di Bergamo, Brescia, Mantova, Milano,

Pavia, Varese le richieste di contributo presentate, non hannoesaurito la dotazione finanziaria stabilita dal bando e risultanopertanto disponibili le seguenti risorse regionali:

PROVINCIA Risorse regionali residue

BERGAMO 195.689,04

BRESCIA 307.367,60

MILANO 1.030.932,80

MANTOVA 69.618,18

PAVIA 106.916,12

VARESE (*) 37.731,12

TOTALE 1.748.254,86

(*) I residui sono gia al netto dell’unica richiesta in overbooking, paria complessivi C 4.350,27 di cui C 2.900,18 a valere sui fondi regio-nali.

Dato atto che cosı come previsto dalla d.g.r. 9 aprile 2008,n. 7041 Regione Lombardia contribuisce alla dotazione finan-ziaria complessiva del bando nella misura pari al doppio dellerisorse rese disponibili dal Sistema Camerale Lombardo e chepertanto le risorse regionali non utilizzate, quantificate inC 1.748.254,86 consentono di determinare in C 424.128,69 la do-tazione finanziaria da destinare all’overbooking ovvero – in casodi mancato parziale utilizzo – al rifinanziamento del bando IN-NOVA RETAIL 2, secondo lo schema di ripartizione di seguitoindicato:

Totale daRisorse RisorseCamera destinareCamerali Regionali all’overbooking

Como 80.000,00 160.000,00 240.000,00

Cremona 12.299,43 24.598,85 36.898,28

Lecco 23.764,92 47.529,84 71.294,76

Lodi 14.000,00 28.000,00 42.000,00

Monza e Brianza 50.000,00 100.000,00 150.000,00

Page 133: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 133 –

Totale daRisorse RisorseCamera destinareCamerali Regionali all’overbooking

Sondrio 32.000,00 64.000,00 96.000,00

Totale 212.064,35 424.128,69 636.193,04

Dato atto altresı:– che la copertura finanziaria della somma di C 424.128,69 a

carico di Regione Lombardia e gia disponibile presso il fondounico appositamente costituito presso Finlombarda e che a talefondo confluiranno anche le ulteriori risorse messe a disposizio-ne dalle citate Camere di Commercio di cui al precedente punto;– che con lettera di incarico del 23 aprile 2008 Prot.

01.2008.0003767 si e affidato a Finlombarda S.p.A. l’attivita diassistenza, erogazione ed amministrazione di finanziamenti econtributi connessa al bando «Innova Retail» per il sostegno al-l’innovazione tecnologica delle piccole imprese commerciali;Vista la l.r. del 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi

regionali in materia di organizzazione e personale», nonche iprovvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta1. di prendere atto del rifinanziamento effettuato dalle CCIAA

di Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Sondrio perun totale di C 212.774,45 da destinare, unitamente alle risorseregionali pari ad C 424.128,69, alle n. 87 richieste di contributoin overbooking ovvero – in caso di mancato parziale utilizzo – alrifinanziamento del bando Innova Retail 2;2. di prendere atto dell’istruttoria effettuata da Finlombarda

S.p.A. la quale con lettere prot. n. sf/A5402 in data 18 giugno2009 e n. sf/A8377 in data 28 settembre 2009, ha trasmesso allaDirezione Commercio, Fiere e Mercati, l’elenco riguardante l’i-struttoria delle n. 87 richieste di contributo in overbooking,come dai seguenti allegati, parte integrante e sostanziale del pre-sente decreto:• Allegato A – Richieste di contributo gia presentate e ammis-

sibili a contributo;• Allegato B – Richieste di contributo gia presentate e non

ammissibili per mancanza dei requisiti previsti dal bando;• Allegato C – Richieste di contributo gia presentate e non am-

messe a seguito di rinuncia da parte del richiedente;3. di trasmettere il presente provvedimento a Finlombarda

S.p.A., in qualita di soggetto gestore del bando in oggetto per gliadempimenti di competenza;4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-

ciale della Regione Lombardia e sul sito www.commerciofiere.-regione.lombardia.it.

Il dirigente della U.O.commercio interno reti distributive e mercati:

Enrico Capitanio——— • ———

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ALLEGATO

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 134 –

Page 135: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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97

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 135 –

Page 136: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 136 –

Page 137: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 137 –

Page 138: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Y– 138 –

Page 139: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 139 –

D.G. Reti e servizi di pubblica utilitae sviluppo sostenibile[BUR20100134] [5.3.4]D.d.g. 15 dicembre 2009 - n. 14006Precisazioni in merito all’applicazione delle disposizioni vi-genti in materia di certificazione energetica degli edifici emodifiche al d.d.g. 5796 dell’11 giugno 2009

IL DIRETTORE GENERALEPremesso:• che con d.g.r. 5018 del 26 giugno 2007 sono state approvate

le «Disposizioni inerenti all’efficienza energetica in edilizia», coninclusa la disciplina per certificare il fabbisogno energetico degliedifici;• che tali disposizioni sono state aggiornate con d.g.r. 5773

del 31 ottobre 2007 e con d.g.r. 8745 del 22 dicembre 2008;• che con decreto del Direttore Generale n. 5796 dell’11 giu-

gno 2009 e stato approvato l’aggiornamento alla procedura dicalcolo per valutare la prestazione energetica degli edifici;• che con decreto del Dirigente di U.O. n. 7248 del 13 luglio

2009, successivamente rettificato con decreto 7538 del 22 luglio2009, e stata approvata una circolare per fornire precisazioni inmerito all’applicazione delle disposizioni per l’efficienza energe-tica in edilizia, approvate con d.g.r. n. 8745 del 22 dicembre2008;Considerato che l’Organismo Regionale di Accreditamento, i-

dentificato nella societa a partecipazione maggioritaria regionaleCestec spa, ritiene opportuno, anche in base ai quesiti pervenutidai Certificatori e dalle Associazioni di categoria, introdurre ulte-riori precisazioni in merito all’applicazione delle disposizioni vi-genti in materia di certificazione energetica nonche apportarealcune modifiche al d.d.g. 5796 dell’11 giugno 2009;Visto l’allegato documento e dato atto che le precisazioni e le

modifiche in esso contenute non incidono su aspetti di regolazio-ne e di indirizzo di competenza della Giunta regionale;Vista la l.r. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni,

nonche i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta1. di approvare il documento «Precisazioni in merito all’appli-

cazione delle disposizioni vigenti in materia di certificazione e-nergetica degli edifici e modifiche al d.d.g. 5796 dell’11 giugno2009», allegato al presente provvedimento quale parte integrantee sostanziale;2. di disporre l’applicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Il direttore generale:

Raffaele Tiscar——— • ———

Precisazioni in merito all’applicazione delle disposizioni vi-genti in materia di certificazione energetica degli edifici e mo-difiche al d.d.g. 5796 dell’11 giugno 2009

1. L’autodichiarazione prevista ai sensi del punto 9, all’Allega-to A (articolo 3, comma 1), al decreto 26 giugno 2009 «Lineeguida nazionali per la certificazione energetica degli edifici», concui il proprietario dichiara che l’edificio oggetto di compravendi-ta e di classe energetica G ed i costi per la gestione energeticadello stesso sono molto alti, non sostituisce l’attestato di certifi-cazione energetica prevista da Regione Lombardia con d.g.r.n. 5018/2007 e successive modifiche ed integrazioni. La normastatale, infatti, si applica solo nelle Regioni che non si sono dota-te di proprie norme in materia, come previsto dall’art. 17 deld.lgs. 192/2005, dall’art. 6 comma 1 del d.P.R. 59/2009 e dall’art.3 del d.m. 26 giugno 2009; si precisa che il «graduale ravvicina-mento» degli strumenti regionali alle linee guida nazionali, previ-sto dal comma 5 dello stesso art. 3, non riguarda disposizionicome quella sopra citata ma solo «gli elementi essenziali del si-stema di certificazione energetica», come:• i dati informativi contenuti nell’attestato;• le norme tecniche di riferimento;• le metodologie di calcolo della prestazione energetica degli

edifici;

• i requisiti professionali e i criteri dei soggetti certificatori;• la validita temporale massima dell’attestato;• le prescrizioni relative all’aggiornamento dell’attestato.2. Gli attestati di certificazione energetica hanno una validita

temporale di dieci anni, ai sensi del punto 10.4 alla d.g.r.n. 8/8745/2008. Tale validita non viene meno a seguito dell’ag-giornamento delle disposizioni regionali per l’efficienza energeti-ca in edilizia, approvate con d.g.r. del 26 giugno 2007, n. 8/5018e s.m.i.3. Nel paragrafo E.2 di cui al decreto regionale n. 5796 dell’11

giugno 2009, si prevede l’obbligo del Soggetto certificatore di«verificare, attraverso uno o piu sopralluoghi, la congruenza trai dati mutuati dalla documentazione di cui sopra e lo stato difatto dell’edificio». Con tale disposizione non si obbliga il Sogget-to certificatore ad accedere a tutti i subalterni che compongonol’immobile, ma ad assumersi la responsabilita di assicurare lacongruenza tra i dati mutuati dalla documentazione progettualee lo stato di fatto dell’edificio oggetto di certificazione. Qualorail professionista dovesse trovarsi nell’impossibilita di accedere atutti i subalterni oggetto di certificazione, in assenza di elementioggettivi lapalissianamente diversi rispetto a quelli rilevati e per-cepibili dall’esterno o dagli spazi comuni all’edificio, supportatodalla documentazione progettuale in suo possesso, potra suppor-re che le caratteristiche al contorno dei subalterni ai quali non epotuto accedere siano identiche a quelle dei subalterni rilevati.In caso di evidenti disomogeneita, che non consentano di trasfe-rire anche alle unita immobiliari non accessibili le caratteristichegia rilevate, il Soggetto certificatore e tenuto ad assumere le pre-stazioni di qualita inferiore rilevate nel corso dei sopralluoghi aisubalterni ai quali ha avuto accesso. Il Soggetto certificatore ecomunque tenuto ad indicare, nell’apposito campo note presentenel software CENED+, i subalterni ai quali non ha avuto accesso,in modo da motivare anticipatamente le eventuali difformita chedovessero riscontrarsi in fase di controllo.4. Alla definizione di «nuova costruzione» e alla definizione di

«edificio esistente» di cui al paragrafo E. 4 del decreto n. 5796dell’11 giugno 2009, le parole «Delibera Giunta regionale 8/5018del 20 luglio 2007» sono sostituite dalle parole «presente proce-dura di calcolo».5. In relazione agli interventi di nuova costruzione, anche a

seguito di demolizione e ricostruzione, per i quali la dichiarazio-ne di inizio attivita o la domanda finalizzata ad ottenere il per-messo di costruire sia stata protocollata presso il comune nelperiodo intercorrente tra l’1 settembre 2007 e il 25 ottobre 2009, iSoggetti certificatori possono redigere l’attestato di certificazionesecondo il modello di cui all’Allegato C della d.g.r. 8/5773, utiliz-zando la procedura di calcolo approvata con decreto n. 15833del 13 dicembre 2007.6. In relazione all’art. 17-ter della l.r. 24/2006, come modifica-

ta dalla l.r. 10/2009, si ritiene che il Proprietario sia esente daresponsabilita qualora venga dimostrato che il Direttore dei lavo-ri ha realizzato l’intervento in difformita da quanto indicato nellarelazione tecnica di cui all’art. 28 della l. 10/91, redatta come daallegato B della d.g.r. 5018/2007 e successive modifiche ed allega-ta al progetto protocollato come definitivo, al fine di ottenere iltitolo abilitativo.7. Ai fini del calcolo del coefficiente di scambio termico per

trasmissione di cui al paragrafo E.6.3.7.2 del decreto 5796 dell’11giugno 2009 puo essere utilizzato, anche per gli edifici di nuovacostruzione, il fattore correttivo che viene applicato alle struttu-re, indicato nel decreto sopra richiamato, cosı da tener contodelle diverse condizioni di temperatura degli ambienti adiacenti.8. Ai fini del calcolo della capacita termica per unita di super-

ficie interna di cui ai paragrafi E.6.3.12.1 e E.6.3.12.2 del decreto5796 dell’11 giugno 2009 puo essere utilizzato, anche per gli edi-fici di nuova costruzione, il valore desunto dal prospetto XXIVdi cui al decreto stesso.9. Nell’attestato di certificazione energetica la dicitura «Classe

energetica ETc» viene sostituita dalla dicitura «Prestazione raf-frescamento ETc».10. Ai fini dell’applicazione di quanto previsto al punto 5.4 let-

tera a) delle Disposizioni allegate alla d.g.r. 8745 del 22 dicembre2008, si precisa che i vetri con trasmittanza di energia solarediretta non superiore a 0,30 soddisfano tutti i requisiti di scher-matura richiesti.11. Le modifiche di cui al presente documento saranno rese

operative a decorrere dal 15 gennaio 2010.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 140 –

[BUR20100135] [5.3.4]D.d.g. 15 dicembre 2009 - n. 14009Approvazione della procedura operativa per la realizzazionedei controlli sulla conformita degli attestati di certificazioneenergetica redatti ai sensi della d.g.r. 5018/2007 e successivemodifiche

IL DIRETTORE GENERALEPremesso che la l.r. 24/2006 («Norme per la prevenzione e la

riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e del-l’ambiente») attribuisce alla Giunta regionale, in attuazione delladirettiva 2001/91/CE e del d.lgs. 192/2005, la competenza per:– dettare norme per ridurre e certificare il consumo energetico

degli edifici esistenti, da ristrutturare e di nuova costruzione,stabilendo i requisiti di prestazione energetica degli involu-cri edilizi, degli impianti termici e dei generatori di calore(art. 9, lettera a);

– definire le modalita applicative concernenti la certificazioneenergetica degli edifici, le caratteristiche termofisiche mini-me dell’involucro edilizio ed i valori di energia primaria peril soddisfacimento del fabbisogno energetico degli edifici, te-nendo conto, tra l’altro, delle diverse destinazioni d’uso, del-la necessita di applicare un limite massimo di fabbisognoenergetico agli edifici di nuova costruzione e a quelli ristrut-turati (art. 25, comma 1);

Dato atto:– che la Regione Lombardia, con d.g.r. n. 5018 del 26 giugno

2007, modificata ed integrata con d.g.r. 5773 del 31 ottobre2007 e con d.g.r. 8745 del 22 dicembre 2009, ha approvatole disposizioni per l’efficienza energetica in edilizia, inclu-dendo la disciplina per la certificazione energetica, con i re-quisiti dei soggetti certificatori;

– che con decreto 2055 del 3 marzo 2009 e stato avviato uncontrollo sperimentale su 40 attestati di certificazione inseri-ti nel Catasto Energetico regionale, riscontrando in 15 atte-stati errori superiori all’indice di tollerabilita predefinito;

– che con l.r. 10/2009 sono state previste rilevanti sanzioniamministrative per tutte le fattispecie di irregolare applica-zione delle disposizioni regionali per l’efficienza energeticain edilizia, ripartendo fra Comuni e Regione la competenzaper accertare le infrazioni ed irrogare le sanzioni e stabilen-do che le competenze regionali vengano esercitate tramiteCestec S.p.A.;

– che con decreto 5796 dell’11 giugno 2009 e stata approvatala nuova procedura di calcolo per quantificare le prestazionienergetiche degli edifici;

– che con l’art. 12 della l.r. 33/2007 e con l’art. 3 della l.r.13/2009 sono stati introdotti «bonus volumetrici» in caso diinterventi edilizi che prevedano un fabbisogno energetico in-feriore ai valori limite previsti dalle norme regionali sopracitate;

Considerata la necessita di approvare in via definitiva la proce-dura operativa per la realizzazione dei controlli sugli attestati dicertificazione energetica e sulla corrispondenza dei dati inseriticon lo stato di fatto dell’immobile;Vista la lr 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, non-

che i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

Decreta1. di approvare la «Procedura operativa per la realizzazione

dei controlli sulla conformita degli attestati di certificazione e-nergetica redatti ai sensi della d.g.r. 5018/2007 e successive mo-difiche», allegata al presente provvedimento quale parte inte-grante e sostanziale;2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.Il direttore generale:

Raffaele Tiscar——— • ———

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 141 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Procedura operativa per la realizzazione dei controlli sulla conformità degli attestati di certificazione energetica

redatti ai sensi della d.g.r. 5018/2007 e successive modifiche

1. PREMESSA 2. CAMPO DI APPLICAZIONE DEI CONTROLLI 3. MODALITÀ DI INDIVIDUAZIONE DEL CAMPIONE SOGGETTO A CONTROLLO 4. MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI CONTROLLI

4.1 Comunicazione dell’avvio del procedimento 4.2 Definizione della data del sopralluogo 4.3 Svolgimento del sopralluogo

4.3.1 Dati rilevati 4.4 Esito provvisorio del controllo

4.4.1 Verifica degli aspetti tecnici 4.4.2 Verifica degli aspetti amministrativi

4.5 Contraddittorio con il Soggetto certificatore 4.6 Esito definitivo del controllo

1. Premessa

Nei mesi di marzo, aprile, maggio 2009 si è svolta una campagna sperimentale di controllo sugli Attestati di certificazione energetica (ACE), secondo quanto previsto dal decreto regionale n. 2055 del 3 marzo 2009.

Il Decreto regionale n. 5796 dell’11 giugno 2009 ha aggiornato la procedura di calcolo per la certificazione energetica degli edifici.

Nel presente documento si enunciano le modalità secondo cui si devono svolgere i controlli sugli ACE, alla luce dell’esperienza acquisita in fase di campagna sperimentale e considerando le grandezze da rilevarsi contenute negli algoritmi della nuova procedura di calcolo.

2. Campo di applicazione dei controlli

I controlli prevedono la verifica della conformità degli Attestati di certificazione energetica depositati negli ultimi 5 anni nel Catasto regionale delle certificazioni degli edifici rispetto alle modalità individuate dalla Giunta regionale con deliberazione n. 8/5018/2007 e s.m.i.

3. Modalità di individuazione del campione soggetto a controllo

La selezione degli ACE da sottoporre a controllo deve essere organizzata in modo da coinvolgere potenzialmente tutti gli ACE registrati nel catasto energetico, prevedendo però maggiori probabilità di controllo in base al rischio di non conformità, da valutare secondo i seguenti fattori:

1. numero di certificazioni energetiche effettuate da un Soggetto certificatore; 2. salto di classe all’interno di un range fissato; 3. valori di EPH elevati; 4. classe energetica performante.

Ad ogni ACE, al momento del deposito nel Catasto, è assegnato un punteggio che tiene conto dei fattori di rischio individuati.

In relazione al primo fattore di rischio, il numero di ACE chiusi dal Soggetto certificatore è calcolato in riferimento a un periodo di 365 giorni così definito:

• nel caso di ACE chiusi entro il 29 febbraio 2008 il periodo di valutazione è quello che va dal 1° settembre 2007 al 30 agosto 2008;

• nel caso di ACE chiusi dal 1° marzo 2008 ed entro i 182 giorni precedenti la data di selezione del campione da controllare, il periodo di valutazione è quello che va dai 183 giorni precedenti la data di chiusura fino ai 182 giorni successivi tale data;

• nel caso di ACE chiusi da meno di 6 mesi dalla data di selezione del campione da controllare, il periodo di valutazione è costituito dai 365 giorni precedenti la data di selezione stessa.

Ad ogni pratica è assegnato un punteggio secondo il seguente criterio:

‐ Punti 3 se il numero di ACE chiusi dal Soggetto certificatore nel periodo di valutazione è superiore a 100; ‐ Punti 2 se il numero di ACE chiusi dal Soggetto certificatore nel periodo di valutazione è compreso tra 51 e 100; ‐ Punti 1 se il numero di ACE chiusi dal Soggetto certificatore nel periodo di valutazione è compreso tra 25 e 50; ‐ Punti 0 se il numero di ACE chiusi dal Soggetto certificatore nel periodo di valutazione è compreso tra 0 e 25.

In relazione al secondo fattore di rischio (salto di classe all’interno di un range fissato), ad ogni ACE viene attribuito un ulteriore punteggio secondo il seguente criterio:

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 142 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

‐ Punti 3 se la differenza tra il valore del fabbisogno specifico di energia primaria per la climatizzazione invernale riportata sull’ACE (EPH) e il valore del medesimo indicatore che delimita la soglia inferiore della classe energetica di appartenenza è inferiore o uguale a 3%;

‐ Punti 2 se la differenza tra EPH e il valore del medesimo indicatore che delimita la soglia inferiore della classe energetica di appartenenza è maggiore del 3% e inferiore o uguale a 5%;

‐ Punti 1 se la differenza tra EPH e il valore del medesimo indicatore che delimita la soglia inferiore della classe energetica di appartenenza è maggiore del 5% e inferiore o uguale a 10%;

‐ Punti 0 se la differenza tra EPH e il valore del medesimo indicatore che delimita la soglia inferiore della classe energetica di appartenenza è superiore a 10%.

In relazione al terzo fattore di rischio (valori di EPH elevati), ad ogni ACE viene attribuito un ulteriore punteggio secondo il seguente criterio:

‐ Punti 2 se il valore del fabbisogno specifico di energia primaria per la climatizzazione invernale riportata sull’ACE (EPH) è superiore o uguale a 700 kWh/m2anno o 300 kWh/m3anno, a seconda della destinazione d’uso;

‐ Punti 1 se EPH è compreso tra 500 e 700 kWh/m2anno o 200 e 300 kWh/m3anno, a seconda della destinazione d’uso;

‐ Punti 0 se EPH è inferiore o uguale a 500 kWh/m2anno o 200 kWh/m3anno, a seconda della destinazione d’uso. In relazione al quarto fattore di rischio (classe energetica performante), ad ogni ACE viene attribuito un ulteriore

punteggio secondo il seguente criterio: ‐ Punti 3 se la classe energetica individuata nell’ACE è la A+ ovvero la A; ‐ Punti 2 se la classe energetica individuata nell’ACE è la B; ‐ Punti 1 se la classe energetica individuata nell’ACE è la C; ‐ Punti 0 in tutti gli altri casi.

La selezione delle pratiche da controllare avverrà casualmente da un insieme nel quale ogni pratica di certificazione energetica registrata nel catasto negli ultimi 5 anni, compare n+1 volte, dove n è il punteggio di rischio proprio di ogni ACE.

Il numero di controlli da effettuare deve essere periodicamente comunicato dalla Direzione regionale competente a Cestec SpA che provvederà ad organizzare la selezione secondo i criteri qui esposti.

Ai sensi dell’Art. 14 della d.g.r. 8/8745, dopo 5 anni dalla registrazione nel catasto energetico l’ACE non è più controllabile.

4. Modalità di esecuzione dei controlli

4.1 Comunicazione dell’avvio del procedimento

Cestec SpA provvede ad inviare al proprietario dell’edificio a cui l’ACE è riferito l’avviso dell’avvio del procedimento finalizzato al controllo.

Tale comunicazione è inviata, per conoscenza, anche al Soggetto certificatore che ha redatto l’ACE oggetto di controllo. Cestec SpA provvede contemporaneamente ad inviare all’Agenzia del Territorio richiesta della visura catastale e delle

planimetrie catastali dell’edificio oggetto di controllo e ad inviare richiesta al Comune della relazione tecnica ex Legge 10/91.

4.2 Definizione della data del sopralluogo

Il proprietario concorda con gli uffici di Cestec SpA la data e l’orario del sopralluogo, entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal ricevimento della lettera.

Qualora si riscontri la mancata disponibilità del proprietario dell’edificio a concordare il sopralluogo nei termini sopra indicati, Cestec SpA dà immediata comunicazione all’Ufficio regionale competente e al Comune in cui è ubicato l’edificio.

In tal caso l’Ufficio regionale competente provvede a trasmettere al proprietario, ai sensi dell’art. 7 della l. 241/90, l’avviso dell’avvio del procedimento per la sospensione e, successivamente, per la revoca dell’ACE, informando anche il Comune e il Soggetto certificatore.

4.3 Svolgimento del sopralluogo

La verifica è effettuata da 2 ispettori che sono dotati di un tesserino di riconoscimento, che ne riporta la fotografia, oltre a timbro e firma del Dirigente regionale competente.

4.3.1 Dati rilevati

Al fine di valutare la correttezza di ciascun ACE oggetto di controllo, si verificano una serie di grandezze tra quelle dichiarate dal Soggetto certificatore nel file depositato nel catasto regionale e riportate nel successivo paragrafo 4.4.1.

Qualora lo ritenesse opportuno, il Soggetto certificatore può partecipare a tale ispezione, anche se la sua presenza non è richiesta.

I dati sono acquisiti in loco dagli ispettori incaricati, raccolti in una apposita check list predisposta all’uopo.

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 143 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010 4.4 Esito provvisorio del controllo

L’esito provvisorio del controllo è definito su due livelli: ‐ Verifica degli aspetti tecnici; ‐ Verifica degli aspetti amministrativi.

L’esito provvisorio del controllo è positivo se la verifica degli aspetti amministrativi e la verifica degli aspetti tecnici sono entrambe positive.

L’esito del controllo provvisorio è negativo se la verifica degli aspetti amministrativi o la verifica degli aspetti tecnici, o entrambe, sono negative.

4.4.1 Verifica degli aspetti tecnici

4.4.1.1 Valutazione dei singoli dati raccolti

Per ogni grandezza oggetto di controllo viene effettuata una valutazione che può comportare un esito positivo o negativo della stessa. La modalità di definizione dell’esito dipende dalla tipologia di dato rilevato.

Qualora un parametro riportato nella check list non sia un dato di input richiesto dalla versione della procedura di calcolo utilizzata per la redazione ACE, o, per validi motivi, non sia rilevabile da parte degli ispettori o non sia stato dichiarato dal Soggetto certificatore, sarà caratterizzato da esito positivo.

Valutazione dei parametri definiti da un valore numerico

Per i parametri definiti da un valore numerico sono state previste due differenti tolleranze: una applicata alla misura effettuata dagli ispettori e l’altra applicata al valore dichiarato dal Soggetto certificatore.

L’esito della valutazione di queste grandezze si ritiene positivo qualora la differenza tra il valore dichiarato dal Soggetto certificatore e quello rilevato dagli ispettori rientri nella tolleranza prevista; in caso contrario l’esito è ritenuto negativo.

Il dato dichiarato dal Soggetto certificatore risulta essere positivo qualora si verifichino contemporaneamente le due condizioni seguenti:

e

dove:

XRilevata è il valore del parametro rilevato dagli ispettori in fase di sopralluogo;

XDichiarata è il valore del parametro dichiarato dal Soggetto certificatore;

è la tolleranza applicata al valore rilevato dagli ispettori (Tab. 1);

è la tolleranza applicata al valore dichiarato dal Soggetto certificatore (Tab. 1).

Grandezza U.M. Tolleranza Ispettore[ti]

Tolleranza Soggetto

certificatore [tc]

INVOLUCRO

Superficie utile [m2] 3% 5%

Volume netto [m3] 3% 5%

Superficie disperdente dell’elemento rilevato [m2] 4% 5%

IMPIANTO

Sottosistema di generazione

Potenza termica nominale al focolare [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) [%] ± 2

Generatore tradizionale

Potenza elettrica bruciatore e pompe interne [kW] 0% 10% Perdite al camino a bruciatore acceso [%] 0% 20%

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 144 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Grandezza U.M. Tolleranza Ispettore[ti]

Tolleranza Soggetto

certificatore [tc]

Potenza termica nominale al focolare massima [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) [%] ± 2 Potenza elettrica bruciatore alla potenza termica massima [kW] 0% 10%

Potenza assorbita dalle pompe interne alla potenza termica massima [kW] 0% 10%

Generatore multistadio

Perdite al camino a bruciatore acceso [%] 0% 20%

Potenza termica nominale al focolare [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) [%] ± 2 Potenza elettrica bruciatore e pompe interne [kW] 0% 10%

Generatore a condensazione

Perdite al camino a bruciatore acceso [%] 0% 20%

Potenza termica nominale al focolare massima [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Rendimento termico utile alla potenza termica massima [%] ± 2

Potenza elettrica del bruciatore alla potenza termica massima [kW] 0% 10%

Potenza assorbita dalle pompe interne alla potenza termica massima [kW] 0% 10%

Generatore a condensazione

multistadio o modulante

Perdite al camino a bruciatore acceso [%] 0% 20%

Potenza termica nominale al focolare [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Rendimento termico utile [%] ± 2

Generatore ad aria calda

Potenza elettrica ausiliari elettrici [kW] 0% 10%

Potenza termica nominale [kW] 5% 5% COP/COP mensile/GUE ± 0,5 Temperatura nominale dell’evaporatore [°C] ± 1

Pompa di calore

Potenza ausiliari elettrici [kW] 0% 10%

Potenza termica nominale [kW]

± 2 kW per Pn ≤ 35 kW ± 3 kW per 35 <Pn ≤ 50 kW ± 5 kW per 50 <Pn ≤ 116 kW ± 8 kW per 116 <Pn ≤ 350 kW ± 10 kW per Pn > 350 kW

Teleriscaldamento

Fattore di conversione in energia primaria 0% 5%

Potenza elettrica erogata [kW] 0% 5% Rendimento elettrico [%] ± 0,5 Cogenerazione Rendimento termico [%] ± 0,5

Sottosistema di emissione

Potenza elettrica [kW] 0% 10%

Sottosistema di distribuzione

Potenza elettrica [kW] 10% 10%

Sottosistema di accumulo

Volume di accumulo [l] 0% 10%

Potenza elettrica [kW] 0% 10%

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 145 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Grandezza U.M. Tolleranza Ispettore[ti]

Tolleranza Soggetto

certificatore [tc]

Recuperatore di calore

Efficienza recuperatore di calore [%] ± 2

Potenza ausiliari recuperatore/ausiliari sottosistema trattamento aria

[kW] 0% 10%

FONTI RINNOVABILI

Solare termico

Superficie apertura campo solare [m2] 3% 5%

Potenza nominale dei circolatori [kW] 0% 10%

Capacità nominale accumulo [l] 0% 10%

Solare fotovoltaico

Superficie captante [m2] 3% 5%

Potenza di picco [kW] 0% 5% Tabella 1: Tolleranze applicate al singolo dato rilevato

Valutazione dei dati derivanti da parametri tabulati

Nella procedura di calcolo definita all’allegato E della d.g.r. 8/5018 e s.m.i., e di conseguenza nei software di calcolo che la implementano, alcuni valori sono predefiniti e tabulati in funzione di diversi parametri.

Il Soggetto certificatore, in questi casi, è chiamato a selezionare una voce da un elenco precostituito. Per questi parametri l’esito del controllo si intende POSITIVO se il valore dichiarato dal Soggetto certificatore e quello

rilevato dagli ispettori coincidono. Le grandezze rilevate in fase di sopralluogo e valutate secondo tale criterio sono le seguenti: INVOLUCRO

Ventilazione Ricambi orari

IMPIANTO Sottosistema di generazione

Ubicazione del generatore di calore

Tipologia di impianto

Modalità di produzione

Combustibile

Sottosistema emissione

Tipologia dei terminali di emissione

Sottosistema di distribuzione Elettropompa

FONTI RINNOVABILI

Solare termico

Utilizzo

Tipologia collettore

Esposizione

Solare fotovoltaico

Tipo di modulo

Esposizione

Tabella 2: Grandezze derivanti da parametri tabulati

Valutazione di parametri arbitrari

Per alcuni parametri, definiti arbitrari, è prevista l’indicazione della coerenza del dato dichiarato dal Soggetto certificatore rispetto a quanto rilevato dagli ispettori. In questo caso l’esito si intende positivo se il valore dichiarato dal Soggetto certificatore è coerente con lo stato di fatto, in caso contrario l’esito è negativo.

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 146 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Questo criterio viene applicato ai seguenti parametri:

INVOLUCRO Volume lordo

Trasmittanza termica della superficie disperdente dell’elemento rilevato

Orientamento dell’elemento rilevato

IMPIANTO Temperatura media dell’acqua nel generatore

Tipologia di generatore di calore

EDIFICIO

Interventi migliorativi

Tabella 3: Parametri arbitrari Definizione del risultato sulla verifica degli aspetti tecnici Per ogni ACE controllato, si definisce la seguente funzione penalità:

dove: ei : esito del controllo sull’i-esima grandezza; pi : peso relativo all’errore riferito all’i-esima grandezza. L’esito del controllo sulla grandezza i-esima, ei, è definito sulla base delle modalità riportate al paragrafo 4.4.1.1. In

particolare, in riferimento alla valutazione sulla grandezza i-esima, ei assume valore 0 nel caso di verifica positiva e 1 nel caso di verifica negativa.

Il peso attribuito all’errore riferito all’i-esima grandezza, pi, è definito nelle Tabelle 4, 5 e 6.

PARAMETRI DEFINITI DA VALORI NUMERICI:

Grandezza errata Peso dell’errore pi INVOLUCRO

Superficie utile 8 Volume netto 6

Superficie disperdente dell’elemento rilevato 6 IMPIANTO Sottosistema di generazione

Potenza termica nominale al focolare 4

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) 2 Generatore tradizionale Potenza elettrica bruciatore e pompe interne 2

Perdite al camino a bruciatore acceso 4

Potenza termica nominale al focolare massima 4

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) 2

Potenza elettrica bruciatore alla potenza termica massima 2

Potenza assorbita dalle pompe interne alla potenza termica massima 2 Generatore multistadio

Perdite al camino a bruciatore acceso 4

Potenza termica nominale al focolare 4

Rendimento termico utile (alla potenza nominale) 2

Potenza elettrica bruciatore e pompe interne 2 Generatore a condensazione

Perdite al camino a bruciatore acceso 4

Potenza termica nominale al focolare massima 4

Rendimento termico utile alla potenza termica massima 2

Potenza elettrica del bruciatore alla potenza termica massima 2

Potenza assorbita dalle pompe interne alla potenza termica massima 2 Generatore a

condensazione multistadio o modulante

Perdite al camino a bruciatore acceso 4

Potenza termica nominale al focolare 4 Rendimento termico utile 2 Generatore ad aria

calda Potenza elettrica ausiliari elettrici 2

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 147 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Grandezza errata Peso dell’errore pi Potenza termica nominale 4 COP/COP mensile/GUE 6 Temperatura nominale dell’evaporatore 4 Pompa di calore

Potenza elettrica ausiliari elettrici 2 Potenza termica nominale 4 Teleriscaldamento Fattore di conversione in energia primaria 2 Potenza elettrica erogata 4 Rendimento elettrico 2 Cogenerazione Rendimento termico 2

Sottosistema di emissione Potenza elettrica 2 Sottosistema di distribuzione Potenza elettrica 2 Sottosistema di accumulo Volume di accumulo 2 Potenza elettrica 2 Recuperatore di calore Efficienza recuperatore di calore 6 Potenza ausiliari recuperatore/ausiliari sottosistema trattamento aria 2 FONTI RINNOVABILI Solare termico Superficie apertura campo solare 2 Potenza nominale dei circolatori 2 Capacità nominale accumulo 2

Solare fotovoltaico Superficie captante 2 Potenza di picco 4

Tabella 4: Peso attribuito all'errore sui parametri definiti da valori numerici

PARAMETRI TABULATI:

Grandezza errata Peso dell’errore pi

INVOLUCRO Ventilazione 6 Ricambi orari 6 IMPIANTO Sottosistema di generazione Ubicazione del generatore di calore 8 Tipologia di impianto 4 Modalità di produzione 6 Combustibile 2 Sottosistema emissione Tipologia dei terminali di emissione 6 Sottosistema di distribuzione Elettropompa 2 FONTI RINNOVABILI Solare termico Utilizzo 6 Tipologia collettore 4 Esposizione 4 Solare fotovoltaico Tipo di modulo 4 Esposizione 4

Tabella 5: Peso attribuito all'errore sui parametri tabulati

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 148 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010 PARAMETRI ARBITRARI:

Grandezza errata Peso dell’errore pi INVOLUCRO Volume lordo 20 Trasmittanza termica della superficie disperdente dell’elemento rilevato 6 Orientamento dell’elemento rilevato 2 IMPIANTO Temperatura media dell’acqua nel generatore 6 Tipologia di generatore di calore 8 EDIFICIO Interventi migliorativi 2

Tabella 6: Peso attribuito all'errore sul singolo parametro arbitrario

Il peso attribuito all’errore sul singolo parametro è stato assegnato in funzione dell’incidenza dello stesso sul calcolo del

fabbisogno specifico di energia primaria per la climatizzazione invernale (EPH), che a sua volta determina la classificazione energetica dell’edificio, così come definito dalla d.g.r. 8/5018 e s.m.i..

Affinché l’esito tecnico del controllo sia POSITIVO occorre siano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:

‐ Funzione penalità F.P. < 20 ‐ Superficie utiledichiarata<(1+0,15) Superficie utilerilevata ‐ Volume nettodichiarato>(1-0,20) Volume nettorilevato ‐ Potenza termica nominale al focolaredichiarata>(1-0,50) Potenza termica nominale al focolarerilevata ‐ COPdichiarato<(1+0,50) COPrilevata ‐ Superficie solare fotovoltaicodichiarata<(1+0,50) Superficie solare fotovoltaicorilevata

L’esito tecnico si intende in ogni caso NEGATIVO qualora:

‐ il Soggetto certificatore abbia modificato qualsivoglia dato numerico proposto dalla procedura di calcolo tramite valori tabulati, in assenza di documentazione tecnica che ne giustifichi il cambiamento e ciò abbia comportato un miglioramento delle performance energetiche dell’edificio.

4.4.2 Verifica degli aspetti amministrativi

4.4.2.1 Requisiti del certificatore È verificato il rispetto dei requisiti richiesti al Soggetto certificatore ai sensi del punto 16.5 della d.g.r. 8/8745.

4.4.2.2 Verifica dell’iter di rilascio dell’ACE È verificato l’effettivo rispetto delle procedure amministrative riguardanti il rilascio dell’ACE stabilite dalla d.g.r.

8/5018 e s.m.i. L’ACE, firmato dal Soggetto certificatore e timbrato per accettazione dal Comune in cui l’edificio è ubicato, deve

coincidere con quello generato dal file inviato al catasto energetico regionale.

4.5 Contraddittorio con il Soggetto certificatore

Qualora sia stato assegnato un esito provvisorio negativo, è prevista la possibilità per il Soggetto certificatore di avere un contraddittorio con i tecnici che hanno istruito la pratica.

In particolare Cestec SpA comunica al Soggetto certificatore tale possibilità; entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento di tale comunicazione, il Soggetto certificatore ha facoltà di concordare una data per lo svolgimento del contraddittorio presso gli uffici di Cestec SpA.

Se il Soggetto certificatore presenta valida documentazione che comprovi le scelte fatte, l’esito provvisorio del controllo può essere modificato e divenire positivo.

Se il Soggetto certificatore non fissa entro i tempi indicati una data per lo svolgimento del contraddittorio o non si presenti all’appuntamento fissato, perde la possibilità di effettuare il contraddittorio.

4.6 Esito definitivo del controllo

L’esito positivo del controllo viene considerato definitivo. Viene considerato definitivo anche l’esito provvisorio negativo, qualora il certificatore si sia sottratto al contradditorio

Qualora, in presenza di un esito provvisorio negativo, si sia svolto il contradditorio, l’esito definitivo tiene conto delle conclusioni a cui si è giunti nel contradditorio.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 149 –

D.G. Industria, PMI e cooperazione[BUR20100136] [4.0.0]D.d.s. 22 dicembre 2009 - n. 14351Approvazione esiti istruttoria delle domande presentate aisensi del bando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per le nuo-ve attivita imprenditoriali (l.r. 22/2006): V provvedimento

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURASERVIZI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

Visti:– la l.r. n. 1/99 «Politiche regionali del lavoro dei servizi per

l’impiego» che all’art. 10, comma 7, lett. d) istituisce un Fondodi rotazione per il finanziamento delle attivita imprenditoriali dellavoro autonomo;– la l.r. n. 22/06 «Il mercato del lavoro in Lombardia» che al-

l’art. 24 prevede la promozione ed il sostegno da parte della Re-gione di interventi finalizzati all’avvio di nuove attivita imprendi-toriali, di lavoro autonomo ed indipendente, con particolare ri-guardo alle iniziative proposte da giovani, donne e soggetti svan-taggiati, a valere sul Fondo di rotazione costituito ai sensi del-l’art. 10 comma 7 lett. d), l.r. 1/99;– la lettera di incarico stipulata tra Regione Lombardia e Fin-

lombarda S.p.A. in data 4 agosto 2008 (n. 12065/RCC del 3 di-cembre 2008), che affidano a Finlombarda S.p.A. la gestione delFondo di rotazione previsto dalla l.r. 22/06;– la d.g.r. n. 9192 del 30 marzo 2009 «Determinazioni in meri-

to alla riattivazione della misura a sostegno delle nuove attivitaimprenditoriali di cui alla d.g.r. n. 7044/2008 (art. 24, l.r.22/2006)» con la quale e stato predisposto il rilancio degli inter-venti per l’avvio delle nuove attivita imprenditoriali, di lavoroautonomo ed indipendente, a valere sul fondo di rotazione dicui all’art. 10 l.r. 1/99, precedentemente approvati con d.d.u.o.n. 13502/2007;– il d.d.s. n. 3390 del 7 aprile 2009 con la quale e stata appro-

vata la riapertura dello sportello per l’avvio delle nuove attivitaimprenditoriali di lavoro autonomo ed indipendente con partico-lare riguardo alle iniziative proposte da giovani (18-35 anni),donne, soggetti svantaggiati – ai sensi dell’art. 24 della l.r.22/2006»;– il d.d.g. n. 7632 del 24 luglio 2009 di costituzione del Nucleo

di Valutazione in merito alla verifica degli esiti delle istruttoriedelle domande presentate a valere sul Fondo di rotazione per lenuove attivita imprenditoriali (art. 24 l.r. 22/06);– il d.d.s. n. 7870 del 29 luglio 2009 che rettifica il punto 7,

art. 3, Allegato A, al d.d.s. n. 3390/2009;– il d.d.s. n. 7973 del 30 luglio 2009 – I Provvedimento «Appro-

vazione esiti istruttoria delle domande presentate ai sensi delbando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per le nuove attivita im-prenditoriali (l.r. 22/2006)»;– il d.d.s. n. 9625 del 28 settembre 2009 – II Provvedimento

«Approvazione esiti istruttoria delle domande presentate ai sensidel bando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per le nuove attivitaimprenditoriali (l.r. 22/2006)»;– il d.d.s. n. 11005 del 28 ottobre 2009 – III Provvedimento

«Approvazione esiti istruttoria delle domande presentate ai sensidel bando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per le nuove attivitaimprenditoriali (l.r. 22/2006)»;– il d.d.s. n. 11790 dell’11 novembre 2009 – IV Provvedimento

«Approvazione esiti istruttoria delle domande presentate ai sensidel bando approvato con d.d.s. n. 3390/2009 per le nuove attivitaimprenditoriali (l.r. 22/2006)»;Viste le note di Finlombarda S.p.A. del 27 novembre 2009 per-

venuta in data 30 novembre 2009 prot. R1.2009.0015222 e del 16dicembre 2009 pervenuta in data 17 dicembre 2009 prot.R1.2009.0015796, con le quali sono state inoltrate le schede i-struttorie relative a complessive n. 49 domande;Considerato che il Nucleo di Valutazione, riunitosi in data 3

dicembre 2009 e 18 dicembre 2009:– ha valutato le istruttorie di n. 49 domande presentate nel

periodo: dal 21 luglio 2009 al 14 ottobre 2009, ai sensi del bandosopra citato, ed ha predisposto gli elenchi di n. 27 domande rite-nute ammissibili, n. 16 domande ritenute non ammissibili, n. 6domande sospese, da valutare nei prossimi incontri, cosı comeriportato nei verbali e nei relativi allegati, conservati agli attipresso la Struttura «Servizi a sostegno delle imprese»;

– il fabbisogno finanziario complessivo per gli interventi difinanziamento a favore di n. 27 imprese ritenute ammissibili in-dicate nell’Allegato A pari ad C 2.450.000,00 di cuiC 1.715.100,00 quota Fondo regionale, trova copertura nella do-tazione del Fondo di rotazione per il finanziamento di attivitaimprenditoriali e del lavoro autonomo, costituito presso Finlom-barda S.p.A. ai sensi dell’art. 10, comma 7, lettera d) della l.r.1/1999;Recepite le risultanze del Nucleo di Valutazione;Ritenuto pertanto di approvare, come risulta dai documenti

allegati al presente atto:• l’elenco delle domande ammesse al finanziamento (cfr. Alle-

gato A);• l’elenco delle domande non ammesse al finanziamento (cfr.

Allegato B);Dato atto che la concessione dei finanziamenti alle imprese

beneficiarie e subordinata al rispetto della soglia degli aiuti «deminimis», come stabilito dal Regolamento della CommissioneEuropea n. 1998/2006 pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Eu-ropea del 28 dicembre 2006;Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non-

che il regolamento di contabilita e la legge di approvazione delbilancio di previsione dell’anno in corso;Vista la l.r. n. 20/2008, nonche i provvedimenti organizzativi

dell’VIII legislatura;Per le motivazioni espresse in premessa parte integrante del

presente atto,

Decreta1. di approvare, in attuazione del decreto dirigenziale

n. 3390/2009, gli esiti della valutazione relative a n. 43 domandepresentate nel periodo dal 21 luglio 2009 al 14 ottobre 2009 perl’avvio di nuove attivita imprenditoriali, cosı come specificato neidocumenti allegati, parte integrante e sostanziale del presenteatto:• Allegato A – Elenco delle domande ammesse al finanzia-

mento (n. 27) – Periodo: dal 27 luglio 2009 al 13 ottobre2009;

• Allegato B – Elenco delle domande non ammesse al finan-ziamento (n. 16) – con relativa motivazione – Periodo: dal21 luglio 2009 al 14 ottobre 2009;

2. di concedere alle imprese indicate nell’Allegato A, parte in-tegrante e sostanziale del presente atto, secondo i corrispettivi inesso specificati, il finanziamento complessivo di C 2.450.000,00di cui C 1.715.000,00 quota Fondo regionale;

3. di autorizzare Finlombarda S.p.A. a compiere tutti gli attinecessari al finanziamento degli interventi specificati nell’Allega-to A, ivi compresa l’acquisizione, ai sensi del d.P.R. n. 445/2000,di un’attestazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’im-presa beneficiaria attestante la realizzazione dell’investimento,come previsto dal d.d.s. n. 3390/2009 sopra citato;4. di comunicare alle imprese interessate gli esiti della valuta-

zione di cui al presente atto;5. di trasmettere il presente atto a Finlombarda S.p.A. per gli

adempimenti di competenza;6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Lombardia della Regione Lombardia e sul sito Internetdella Regione Lombardia, www.industria.regione.lombardia.it.

Il dirigente della strutturaservizio a sostegno delle imprese:

Marina Gori——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 150 –

Allegato A «Elenco delle domande ammesse» – Periodo: dal 27 luglio 2009 al 13 ottobre 2009

Investimento Importo Quota fondoData invio Data invio ID DENOMINAZIONEN. SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA ammesso finanziato regionaleelettronico cartaceo domanda IMPRESA

C C C

1 27/07/2009 04/08/2009 12788501 IL CHIOSCO GARIBALDI VIA FRATELLI UGONI, VIA FRATELLI UGONI, 85.000,00 68.000,00 47.600,00DI ABOU SHANAB ELI- 1/BIS 1/BISSABETTA E MURSA MA- 25121 BRESCIA (BS) 25121 BRESCIA (BS)RIA MAGDALENA S.A.S.

2 31/08/2009 09/09/2009 13175535 DOORS & STORES VIA S. MARTINO DEL VIA LOMBARDIA, 8 113.800,00 80.000,00 56.000,00S.R.L. CARSO 6/A 25025 MANERBIO (BS)

25025 MANERBIO (BS)

3 07/09/2009 15/09/2009 13247477 PASTICCERIA FRANCIA- VIA PADRE MARCOLINI VIA PADRE MARCOLINI 87.363,00 65.000,00 45.500,00CORTA DI CONTER AN- N. 2 N. 2NALISA E DANIELA 25050 PADERNO FRAN- 25050 PADERNO FRAN-S.N.C. CIACORTA (BS) CIACORTA (BS)

4 08/09/2009 10/09/2009 13246614 PUNTI DI Vista S.A.S.DI VIA KENNEDY CM VIA KENNEDY CM 125.000,00 100.000,00 70.000,00PEZZANI JESSICA E C. 25028 VEROLANUOVA 25028 VEROLANUOVA

(BS) (BS)

5 09/09/2009 11/09/2009 13212527 SUITE DE SOLEIL S.R.L. VIA NAZARIO SAURO 2 VIA NAZARIO SAURO 2 106.560,00 80.000,00 56.000,0046041 ASOLA (MN) 46041 ASOLA (MN)

6 11/09/2009 11/09/2009 12968108 INNOVATEDESIGN VIA BARANZATE 57 VIA BARANZATE 57 37.600,00 30.000,00 21.000,00S.A.S. DI ELEONORA 20026 NOVATE MILANE- 20026 NOVATE MILANE-RAITERI SE (MI) SE (MI)

7 14/09/2009 17/09/2009 13237680 FERRAMENTA ZORZI VIA CALVISANO 5 VIA CALVISANO 5 191.200,00 150.000,00 105.000,00S.N.C. DI ZORZI NICOLA 25010 ISORELLA (BS) 25010 ISORELLA (BS)E STEFANO

8 14/09/2009 14/09/2009 13252637 NEMO & DORIS S.N.C. PIAZZA MOZART 5/8 PIAZZA MOZART 5/8 90.073,00 70.000,00 49.000,00DI TOMANIN LORENZO 20030 BOVISIO MASCIA- 20030 BOVISIO MASCIA-E COMI FABRIZIA ELE- GO (MI) GO (MI)NA IN BREVE «NEMO &DORIS S.N.C. DI TOMA-NIN E COMI»

9 18/09/2009 24/09/2009 13202979 STEAK RESTAURANT VIA FILIPPO COSSA 24 VIA TURATI, 30 209.300,00 150.000,00 105.000,00S.R.L. 27100 PAVIA (PV) 27028 SAN MARTINO

SICCOMARIO

10 18/09/2009 24/09/2009 13417323 TOCCO FATATO S.N.C. VIA RIMEMBRANZE 232 VIA RIMEMBRANZE 232 90.246,60 70.000,00 49.000,00DI ADOBATI VERONICA 24059 URGNANO (BG) 24059 URGNANO (BG)& DRAGO MOIRA

11 21/09/2009 22/09/2009 13453165 F.LLI FOLCIO S.N.C. DI VIA ALFIERI 68 VIA DELLA GHIANA, 1 40.584,00 32.000,00 22.400,00FOLCIO FABIANO E 20034 GIUSSANO (MI) 20034 GIUSSANO (MI)FOLCIO FABRIZIO

12 21/09/2009 22/09/2009 13336377 RIF S.A.S. DI BIASSONI VIA TRONTO 23/C VIA TRONTO 23/C 115.000,00 90.000,00 63.000,00ERIKA E C. 20052 MONZA 20052 MONZA

13 22/09/2009 25/09/2009 13341892 MERONI S.R.L. VIA CIMAROSA 2 VIA CIMAROSA 2 150.000,00 120.000,00 84.000,0022032 ALBESE CON 22032 ALBESE CONCASSANO (CO) CASSANO (CO)

14 22/09/2009 24/09/2009 11274636 ESTETICA & ARMONIA VIA SILVIO PELLICO 3 VIA ALBERTO DA GIUS- 36.028,50 28.000,00 19.600,00DI CALDERONE TIZIANA 20020 ROBECCHETTO SANO 77

CON INDUNO (MI) 20025 LEGNANO (MI)

15 23/09/2009 02/10/2009 13018190 SISTEMI DISPLAY S.R.L. VIALE MATTEOTTI 392 VIA DELL’ARTIGIANA- 195.140,00 150.000,00 105.000,0020099 SESTO SAN GIO- TO, 22VANNI (MI) 20041 AGRATE BRIAN-

ZA (MI)

16 25/09/2009 30/09/2009 13553122 GLORIA S.R.L. VIA STRADA NUOVA 51 VIA STRADA NUOVA 51 146.000,00 100.000,00 70.000,0027100 PAVIA (PV) 27100 PAVIA (PV)

17 28/09/2009 30/09/2009 13549599 VISURAIT S.R.L. P.ZZA S. MARIA DELLE VIA PALESTRO, 22 64.420,00 50.000,00 35.000,00GRAZIE, 1 20010 INVERUNO (MI)20123 MILANO (MI)

18 28/09/2009 02/10/2009 12977792 S.A.V. S.R.L. CORSO PAVIA 73 CORSO PAVIA 73 87.725,00 70.000,00 49.000,0027029 VIGEVANO (PV) 27029 VIGEVANO (PV)

19 01/10/2009 07/10/2009 13640220 RADHERT S.R.L. VIA ROMA 49 VIA ROMA 49 64.360,00 50.000,00 35.000,0020025 LEGNANO (MI) 20025 LEGNANO (MI)

20 05/10/2009 12/10/2009 13654669 MP S.R.L. VIA GUIDO D’AREZZO 1 VIA GUIDO D’AREZZO 1 180.000,00 120.000,00 84.000,0020145 MILANO 20145 MILANO

21 05/10/2009 15/10/2009 13656550 M. & M. SUN S.A.S. DI PIAZZA DON CARLO PIAZZA DON CARLO 140.000,00 100.000,00 70.000,00AMORUSO MAURO & C. BIANCHI, 6/7 BIANCHI, 6/7

20023 CERRO MAGGIO- 20023 CERRO MAGGIO-RE (MI) RE (MI)

22 05/10/2009 15/10/2009 13663578 POLISH S.R.L. VIA SAN BERNARDINO VIA SAN BERNARDINO 198.000,00 150.000,00 105.000,0020 2025068 SAREZZO (BS) 25068 SAREZZO (BS)

23 05/10/2009 13/10/2009 13522481 M. R. DI RIZZUTO MI- CONTRADA LODOLO 28 CONTRADA LODOLO 28 150.850,00 120.000,00 84.000,00CHELE & C. S.N.C. 46042 CASTEL GOF- 46042 CASTEL GOF-

FREDO (MN) FREDO (MN)

24 09/10/2009 12/10/2009 13627478 FIORI DI LOMAGNA PIAZZETTA TEODOLIN- VIA MILANO 3 36.250,00 29.000,00 20.300,00S.N.C. DI BONANOMI DA 26 23871 LOMAGNA (LC)FABIO E BRESCIANI 23873 MISSAGLIA (LC)MARIA

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 151 –

Investimento Importo Quota fondoData invio Data invio ID DENOMINAZIONEN. SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA ammesso finanziato regionaleelettronico cartaceo domanda IMPRESA

C C C

25 09/10/2009 16/10/2009 13240480 RETROUVE S.R.L. VIA A. MORO 48 TRESANDA DEL SALE 110.033,60 88.000,00 61.600,0025100 BRESCIA (BS) N. 4

25121 BRESCIA (BS)

26 12/10/2009 19/10/2009 13690564 ONDUS S.R.L. VIA CAMPONOCE 21 VIA CAMPONOCE 21 177.100,00 140.000,00 98.000,0027044 CANNETO PAVE- 27044 CANNETO PAVE-SE (PV) SE (PV)

27 13/10/2009 19/10/2009 13771378 BOSCO CORSICA VIA CORSICA s.n.c. VIA CORSICA s.n.c. 225.800,00 150.000,00 105.000,00S.N.C. DI GHIRALDO 25100 BRESCIA (BS) 25100 BRESCIA (BS)L. PIOTTI D. RADICULAR. BIRBES D.

TOTALI 3.253.433,70 2.450.000,00 1.715.000,00

Allegato B «Elenco delle domande non ammesse» – Periodo: dal 21 luglio 2009 al 14 ottobre 2009Data invio Data invio ID DENOMINAZIONE

N. SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA MOTIVAZIONEelettronico cartaceo domanda IMPRESA

1 21/07/2009 28/07/2009 11666087 MECCA DAVIDE VIA TORINO 6 VIA TORINO 6 non possesso dei requisiti re-26900 LODI (LO) 26900 LODI (LO) lativi alla «Connotazione

dell’intervento agevolativo»(art. 5, Allegato A al d.d.s.n. 3390/2009).

2 05/09/2009 09/09/2009 13268405 VALERIA LANZAROTTI VIA PONENTE, 36 VIA PIACENZA, 212 non possesso dei requisiti re-27058 VOGHERA (PV) 27058 VOGHERA (PV) lativi ai «Soggetti beneficiari»

(art. 3) e alle «Modalita e ter-mini di presentazione della do-manda» (art. 8), Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

3 05/09/2009 – 13268829 PARCOBALOCCO S.N.C. VIA PONENTE, 36 VIA PIACENZA, 212 documentazione cartacea non27058 VOGHERA (PV) 27058 VOGHERA (PV) pervenuta (art. 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

4 08/09/2009 – 13290115 AURILIO BENEDETTA VIA XXV APRILE, 19 VIA XXV APRILE, 19 documentazione cartacea non20020 DAIRAGO (MI) 20020 DAIRAGO (MI) pervenuta (art. 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

5 14/09/2009 05/10/2009 13375146 PHARM NATUR S.A.S. DI C.SO GARIBALDI 18 C.SO GARIBALDI 18 documentazione cartacea per-BENVENUTI FEDERICA E C. 27100 PAVIA (PV) 27100 PAVIA (PV) venuta oltre i termini (art. 8,

Allegato A al d.d.s.n. 3390/2009).

6 21/09/2009 28/09/2009 13465336 EBARRITO S.R.L. VIA GALBIGNANI 4 VIA SOLFERINO, 26 documentazione cartacea per-26013 CREMA (CR) 26100 CREMONA 8 venuta non firmata e debita-

mente bollata (art. 8, AllegatoA al d.d.s. n. 3390/2009).

7 24/09/2009 29/09/2009 13182732 A. CHEAP E CHIC S.A.S. DI V.LE CORSICA 3 VIA RIPA DI PORTA TICINE- non possesso dei requisiti re-MAURO PALAZZO & C. 20133 MILANO SE, 21 lativi ai «Soggetti beneficiari»

20143 MILANO (art. 3, punto 1, Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

8 24/09/2009 28/09/2009 12915221 SAMUELE BORRINI GIAR- VIA NIGUARDA, 16 VIA NIGUARDA, 16 non possesso dei requisiti re-DINI 22100 COMO (CO) 22100 COMO (CO) lativi ai «Soggetti beneficiari»

(art. 3, punto 2, Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

9 25/09/2009 01/10/2009 12971141 SPECCHIO OTTOCENTO DI VIA FOPPA 11 VIA FOPPA 11 non possesso dei requisiti re-BASSI MARCO 25050 RODENGO SAIANO 25050 RODENGO SAIANO lativi ai «Soggetti beneficiari»

(BS) (BS) (art. 3, punto 2, Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

10 28/09/2009 08/10/2009 13580400 TRECENTOUNDICI S.R.L. C.SO PAVIA 73 C.SO PAVIA 73 non possesso dei requisiti re-27029 VIGEVANO (PV) 27029 VIGEVANO (PV) lativi ai «Soggetti beneficiari»

(art. 3, punto 1, Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

11 29/09/2009 09/10/2009 13597262 AGRIFOR & ASSOCIATI VIA G. B. MORGAGNI 4 TORRE 3 MILANO SAN FE- non possesso dei requisiti re-S.R.L. 20129 MILANO LICE lativi ai «Soggetti beneficiari»

20090 SEGRATE (MI) (art. 3, punto 1, Allegato A ald.d.s. n. 3390/2009).

12 29/09/2009 01/10/2009 13593718 SABBA SILVIO VIA MAZZINI 59 VIA MAZZINI 59 rinuncia – comunicata con20067 PAULLO (MI) 20067 PAULLO (MI) nota del 14/12/2009.

13 30/09/2009 – 13463700 LELIO PELLEGRINI P.LE BRESCIA 16 VIA SALVO D’ACQUISTO 8 documentazione cartacea non20149 MILANO 20080 BASIGLIO (MI) pervenuta (art. 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

14 05/10/2009 – 13079927 TABACCHI LA RIVA P.ZZA GASPARRI 9 P.ZZA GASPARRI 9 documentazione cartacea non20131 MILANO 20131 MILANO pervenuta (art. 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

15 07/10/2009 12/10/2009 13723350 CONTESTO CAFE DI FRAS- VIA ROSSINI 3 VIA ITALIA 57/C non possesso dei requisiti re-SINE CHIARA E ALBERTI 25080 PAITONE (BS) 25080 PAITONE (BS) lativi ai «Soggetti beneficiari»PAOLA S.N.C. (art. 3, punto 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

16 14/10/2009 – 13820802 OTTO S.R.L. PIAZZA RISORGIMENTO 5 PIAZZA RISORGIMENTO 5 documentazione cartacea non21013 GALLARATE (VA) 21013 GALLARATE (VA) pervenuta (art. 8, Allegato A al

d.d.s. n. 3390/2009).

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 152 –

D.G. Casa e opere pubbliche[BUR20100137] [5.1.2]D.d.u.o. 22 dicembre 2009 - n. 14350Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la rea-lizzazione di Servizi Abitativi a Canone Convenzionato»

IL DIRIGENTE DELL’UNITAORGANIZZATIVAPOLITICHE ED INTERVENTI PER LA CASA

Richiamata– la l.r. 13 luglio 2007 n. 14 «Innovazioni del sistema regionale

dell’edilizia residenziale: disciplina dei Servizi Abitativi a CanoneConvenzionato»;– il decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 che,

ai sensi dell’art. 3 della l.r. 8 novembre 2007, n. 14, costituiscepresso Finlombarda S.p.A. il fondo per i servizi abitativi a canoneconvenzionato.Visti:– la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008 «Schema di conven-

zione tipo per la realizzazione e gestione di interventi destinatia Servizi Abitativi a Canone Convenzionato (art. 2, comma 2, l.r.n. 14/2007)»;– la d.g.r. n. 8/9060 del 4 marzo 2009 «Schema di convenzione

tipo per la realizzazione e gestione di interventi destinati a Servi-zi Abitativi a Canone Convenzionato (art. 2, comma 2, l.r.n. 14/2007) – Modifiche alla d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre2008»;– la d.g.r. n. 8/9278 dell’8 aprile 2009 «Determinazione in me-

rito ai requisiti per l’accesso al fondo per la realizzazione di Ser-vizi Abitativi a Canone Convenzionato (l.r. 14/2007)»;– il decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando

per l’accesso al fondo per la realizzazione di Servizi Abitativi aCanone Convenzionato»;Considerato che il Bando, di cui all’allegato «1» del decreto in

oggetto, al punto 8 «Modalita di determinazione dell’agevolazio-ne», pur facendo riferimento temporale alla data di presentazio-ne della domanda per quanto riguarda l’applicazione del tassodi sconto per i mutui a tasso variabile e per quanto riguardal’applicazione del tasso di attualizzazione, definisce invece unadiversa applicazione temporale del tasso di attualizzazione perquanto riguarda la quota di contributo da erogarsi a collaudofinale (data di emanazione del bando);Ritenuto necessario uniformare i riferimenti temporali per

l’applicazione del tasso di attualizzazione;

ALLEGATO «A»

VIGENTE MODIFICATO

8. Modalita di determinazione dell’agevolazione 8. Modalita di determinazione dell’agevolazionePer le finalita di cui all’art. 1 Regione Lombardia, con d.g.r. Per le finalita di cui all’art. 1 Regione Lombardia, con d.g.r.n. 8/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione il n. 8/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione ilcui scopo e la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli Istitu- cui scopo e la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli Istitu-ti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di programmi di ti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di programmi diintervento di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14. intervento di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14.

L’agevolazione sara calcolata come differenza tra gli interessi da L’agevolazione sara calcolata come differenza tra gli interessi dapagare sulla base del piano d’ammortamento del mutuo relativo pagare sulla base del piano d’ammortamento del mutuo relativoall’investimento ammesso all’agevolazione e gli interessi relativi all’investimento ammesso all’agevolazione e gli interessi relativial piano di ammortamento di un mutuo di uguale importo e dura- al piano di ammortamento di un mutuo di uguale importo e dura-ta ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al tasso ta ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al tassoprevisto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il tasso con- previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il tasso con-siderato sara quello vigente alla data di presentazione della do- siderato sara quello vigente alla data di presentazione della do-manda. Il valore dell’agevolazione cosı calcolato sara attualizzato manda. Il valore dell’agevolazione cosı calcolato sara attualizzatoal tasso di attualizzazione fissato dalla Commissione Europea. al tasso di attualizzazione fissato dalla Commissione Europea alla

data di presentazione della domanda di accesso al fondo SACC informato cartaceo presso gli uffici del protocollo di Regione Lom-bardia.

La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al certifi- La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al certifi-cato di agibilita delle opere realizzate sara capitalizzata sulla base cato di agibilita delle opere realizzate sara capitalizzata sulla basedel tasso di attualizzazione (in vigore alla data di emanazione del del tasso di attualizzazione (in vigore alla data di emanazione delpresente bando) fissato dalla Commissione Europea, per un perio- presente bando di presentazione della domanda di accesso al fon-do pari al periodo intercorrente tra la prima e la seconda eroga- do SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo dizione. Regione Lombardia) fissato dalla Commissione Europea, per un

periodo pari al periodo intercorrente tra la prima e la secondaerogazione.

Considerato che il riferimento temporale legato alla data dipresentazione della domanda di accesso al fondo SACC risultaessere oggettivamente il momento nel quale viene a formarsi lavolonta del richiedente e che pertanto il riferimento temporale diapplicazione del tasso di attualizzazione debba opportunamentetenere conto di quello in vigore a quella data;Considerato che il Bando, di cui all’allegato 1 del decreto in

oggetto, al punto 8 «Modalita di determinazione dell’agevolazio-ne» riporta erroneamente quale costo dell’area e/o dell’immobileoggetto di intervento il valore di perizia attestato dall’operatoreall’atto del convenzionamento nel caso di area e/o di immobilegia di proprieta del Soggetto Attuatore per cui necessita esseremodificato in quanto la perizia deve essere asseverata da sogget-to terzo abilitato;Considerato che il Bando, di cui all’allegato 1 del decreto in

oggetto, al punto 8 «Modalita di determinazione dell’agevolazio-ne» non esplicita che il costo dell’area non viene riconosciuto incaso di interventi di recupero su immobili gia di proprieta delsoggetto attuatore e che quindi necessita di essere chiarito che ilcosto dell’area viene riconosciuto soltanto in caso di nuova co-struzione ai sensi dell’art. 27 comma 1, lett. e) della l.r. 12/2005.Ritenuto per quanto sopra detto di dover modificare il bando

di cui all’allegato «1» del decreto n. 4223/2009 al punto 8 «Moda-lita di determinazione dell’agevolazione» come meglio specifica-to nell’Allegato «A» unito al presente atto quale parte integrantee sostanziale;Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 nonche i provvedimenti orga-

nizzativi dell’VIII legislatura;

DecretaPer i motivi espressi in premessa:1. di approvare le modifiche apportate all’allegato «1» del de-

creto n. 4223 del 29 aprile 2009 Bando per l’accesso al fondoper la realizzazione di interventi di Servizi Abitativi a CanoneConvenzionato come meglio specificato all’allegato «A» unito alpresente atto quale parte integrante e sostanziale;2. di pubblicare con urgenza il presente atto sul Bollettino Uf-

ficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della DirezioneGenerale Casa e Opere Pubbliche http://www.casa.regione.lom-bardia.it.

Il dirigente U.O. Politichee interventi per la casa:

Francesco Bargiggia——— • ———

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 153 –

VIGENTE MODIFICATO

Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimento Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimentoammesso all’agevolazione fosse inferiore ai 2 punti percentuali, il ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai 2 punti percentuali, ilcontributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come de- contributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come de-scritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del contratto scritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del contrattodi finanziamento. di finanziamento.Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia un Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia unperiodo di preammortamento di due anni e successivamente un periodo di preammortamento di due anni e successivamente unpiano di ammortamento alla francese (a rata costante) con rate piano di ammortamento alla francese (a rata costante) con ratesemestrali posticipate. semestrali posticipate.Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero caratteri- Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero caratteri-stiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si considerera un stiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si considerera unmutuo con le gia citate caratteristiche e con durata, importo e mutuo con le gia citate caratteristiche e con durata, importo etasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investimento am- tasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investimento am-messo ad agevolazione messo ad agevolazioneIn qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore do- In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore do-vra essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’alloggio vra essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’alloggio(o dell’investimento) e la durata non potra eccedere la durata (o dell’investimento) e la durata non potra eccedere la duratamassima dei trenta anni. massima dei trenta anni.Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) e calcolato som- Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) e calcolato som-mando al costo dell’area il costo di realizzazione dell’intervento. mando al costo dell’area il costo di realizzazione dell’intervento.Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la superficie commerciale Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la superficie commercialeper il costo di realizzazione. per il costo di realizzazione.Il costo di realizzazione al metro quadrato e definito mediante i Il costo di realizzazione al metro quadrato e definito mediante iseguenti costi standard di realizzazione: seguenti costi standard di realizzazione:• per interventi con inizio lavori a partire dal 1º gennaio 2005 e • per interventi con inizio lavori a partire dal 1º gennaio 2005

fino al 31 dicembre 2007: C 1.250 per ogni metro quadrato di e fino al 31 dicembre 2007: C 1.250 per ogni metro quadratosuperficie commerciale dell’alloggio; di superficie commerciale dell’alloggio;

• per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a partire • per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a partiredal 1º gennaio 2008: C 1.390 per ogni metro quadrato di super- dal 1º gennaio 2008: C 1.390 per ogni metro quadrato di su-ficie commerciale alloggio. perficie commerciale alloggio.

Per superficie commerciale si intende: Per superficie commerciale si intende:• intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni • intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni

ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti con ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti conaltro alloggio e/o con parti comuni; al 100% in ogni altro caso), altro alloggio e/o con parti comuni; al 100% in ogni altro caso),maggiorata del 50% della superficie dei balconi e terrazze e del maggiorata del 50% della superficie dei balconi e terrazze e del25% della superficie della cantina, la comproprieta delle parti 25% della superficie della cantina, la comproprieta delle particomuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata con una comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata con unamaggiorazione della totale superficie commerciale pari al 4%. maggiorazione della totale superficie commerciale pari al 4%.

• un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unita abita- • un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unita abita-tiva nel caso in cui l’intervento comprenda la realizzazione di tiva nel caso in cui l’intervento comprenda la realizzazione dibox e posti auto coperti. box e posti auto coperti.

Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento e: Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento e:– il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferi- – il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferi-

mento ovvero il valore di perizia attestato dall’Operatore all’atto mento ovvero il valore di perizia attestato dall’Operatoredel convenzionamento nel caso di area e/o di immobile gia di all’atto del convenzionamento nel caso di area e/o di immo-proprieta del Soggetto Attuatore; bile gia di proprieta del Soggetto Attuatore deve risultare

– il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di trasfe- da atto certo ed essere confermato sulla base di una periziarimento nel caso di area assegnata dal comune al Soggetto At- giurata a cura di tecnico abilitato;tuatore; – il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di trasfe-

– il valore praticato dal comune per la monetizzazione degli stan- rimento nel caso di area assegnata dal comune al Soggetto At-dard nel caso di area la cui destinazione d’uso e stata modifica- tuatore;ta in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive – il valore praticato dal comune per la monetizzazione degli stan-modificazioni. dard nel caso di area la cui destinazione d’uso e stata modifica-

ta in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successivemodificazioni.

Il costo dell’area viene riconosciuto soltanto in caso di nuova co-struzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1, lett. e) della l.r. 12/2005.Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumulabili

Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spesecon altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese. (...)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 154 –

D.G. Territorio e urbanistica[BUR20100138] [5.0.0]D.d.u.o. 9 dicembre 2009 - n. 13509Approvazione delle graduatorie A e B delle domande relativeal «Bando di finanziamento 2009 per la produzione di basicartografiche attraverso Database topografici, ai sensi dellal.r. 12/2005» approvato con d.d.u.o. 8 luglio 2009, n. 6973

IL DIRIGENTE DELL’UNITA ORGANIZZATIVAINFRASTRUTTURA PER L’INFORMAZIONE TERRITORIALERichiamate:• la l.r. 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il governo del territo-

rio» e successive modifiche ed integrazioni;• la l.r. 29/1979 «Norme per la realizzazione di un sistema di

informazioni territoriali e della cartografia regionale»;• la d.g.r. del 22 dicembre 2005, n. 8/1562 «Modalita di coordi-

namento ed integrazione delle informazioni per lo sviluppo delSistema Informativo Territoriale – SIT – integrato» ai sensi del-l’art. 3 della l.r. 12/05, che prevede la realizzazione di una basegeografica di riferimento condivisa tra Regione Lombardia edEnti locali;Visti:• la d.g.r. del 19 giugno 2009, n. 8/9664 «Modalita per il fi-

nanziamento agli Enti locali per lo sviluppo del Database topo-grafico, a supporto del SIT Integrato per l’anno 2009», con cui sidefiniscono i criteri e la disponibilita finanziaria del bando;• il decreto dirigenziale U.O. Infrastruttura per l’Informazione

Territoriale dell’8 luglio 2009, n. 6973 di approvazione del bandodi finanziamento 2009 per la «Produzione di basi cartograficheattraverso Data base topografici» ai sensi della l.r. 12/2005;Dato atto che il bando stabilisce la disponibilita finanziaria diC 1.050.000,00, a valere sull’UPB 6.5.4.3.291 capitolo 5670 «Spe-se per la realizzazione del Sit Integrato» del bilancio 2009, e pre-vede che la stessa possa essere incrementata per favorire il com-pletamento del Database topografico sull’intero territorio regio-nale con ulteriori risorse, anche provenienti da capitoli afferentialla UPB 6.5.4.2.104;Preso atto che con d.g.r. del 25 novembre 2009, n. 8/10588

«Variazione al bilancio per l’esercizio finanziario 2009 e plurien-nale 2009-2011 (l.r. 34/78, art. 49, commi 5, 7, 3, – l.r. 35/97,art. 27, comma 12) – 22º provvedimento» si sono rese disponibiliulteriori risorse sull’UPB 6.5.4.2.104 cap. 905 e con d.g.r. del 25novembre 2009 n. 8/10589 «Variazione al bilancio per l’eserciziofinanziario 2009 (art. 40, comma 3, l.r. 34/78) – 23º provvedimen-to» e stata incrementata la disponibilita dell’UPB 6.5.4.3.291 ca-pitolo 5670;Ritenuto pertanto di incrementare le risorse disponibili per la

finalita del bando, mettendo a disposizione complessivamenteC 2.024.507,17 afferenti al capitolo 5670 per C 1.450.523,29 e alcapitolo 905 per C 573.983,88;

Considerato che a termine istruttoria risultano pervenute n. 16istanze di finanziamento, di cui n. 5 per la graduatoria A e n. 11per la graduatoria B, come di seguito indicato:

Graduatoria A: Province con accordo di partecipazione alla IIT• Proponenti – Province di:1. Lecco2. Varese3. Milano4. Brescia5. Bergamo

Graduatoria B: Aggregazioni di Comuni• Proponenti – soggetti:1. Cogeme S.p.A.2. Comune di Gravedona3. Comune di Poggiorusco4. Comune di Cantu5. Navigli Lombardi s.c.a.r.l.6. Comune di Mede7. Unione dei Comuni di Ceto, Cimbergo e Paspardo8. Comune di Guanzate9. Comune di Faloppio

10. Comune di Cervesina11. Comune di Orsenigo;

Ritenuto di valutare i progetti, in applicazione dei criteri defi-niti, con la finalita di ottimizzare e razionalizzare i rilevamenti ele risorse disponibili;Definito pertanto di esaminare in sede istruttoria i progetti alla

luce dei criteri operativi seguenti:• applicazione del costo del DBT alla scala 1:2000 nelle aree

di progetto o di aggiornamento previste a scala 1:1000;• applicazione dei costi previsti nel bando regionale ai casi in

cui il progetto abbia applicato costi superiori;• finanziamento delle aree a prevalente destinazione agricolo-

forestale alla scala 1:5000 anziche 1:2000;Considerato che:• il progetto del proponente Navigli Lombardi s.c.a.r.l., pre-

sentando caratteristiche tecnico progettuali anomale prevalente-mente orientate alla costituzione di un sistema informativo terri-toriale dedicato al progetto Navigli Lombardi, puo essere oppor-tunamente ricondotto al progetto «Provincia di Milano 2009» alfine di garantire un coordinamento nell’ambito dell’intera Pro-vincia;• la Navigli Lombardi s.c.a.r.l. ha espresso la disponibilita al-

l’integrazione del proprio progetto interessante i Comuni di Gag-giano e Robecco sul Naviglio nell’ambito del progetto «Provinciadi Milano 2009»;• la Provincia di Milano ha manifestato la propria disponibili-

ta con delibera di Giunta provinciale del 10 novembre 2009,n. 752 ad assumere il coordinamento amministrativo e di dire-zione lavori del progetto Database topografico relativo a tutti iComuni in cui non sia gia attivato, con particolare riferimentoai Comuni di Gaggiano e Robecco sul Naviglio;Esaminati i progetti pervenuti e ritenuto di stabilire che a se-

guito delle modifiche e delle prescrizioni istruttorie, risultano fi-nanziabili 15 domande, per un ammontare complessivo diC 2.024.507,17;Visti:• la legge 7 agosto 1990, 241 e successive modifiche e integra-

zioni;• la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche e integra-

zioni, e il Regolamento di contabilita della Giunta regionale;• la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali

in materia di organizzazione e personale, e i provvedimenti orga-nizzativi dell’VIII legislatura;• la l.r. 35 – Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario

2009 e Bilancio pluriennale 2009-2011 a legislazione vigente eprogrammatico, nonche i provvedimenti di variazione al bilancioper l’esercizio finanziario 2009;

Decreta1. Di approvare le graduatorie A e B delle domande relative al

«Bando di finanziamento 2009 per la Produzione di basi carto-grafiche attraverso Database topografici, ai sensi della l.r.12/2005» e di individuare i beneficiari del finanziamento, comespecificato negli allegati, che ne costituiscono parte integrante esostanziale:

– Allegato A: Calcolo della Graduatoria,– Allegato B: Beneficiari ed entita di finanziamento,– Allegato C: Modifiche progettuali di istruttoria e prescrizioni,– Allegato D: Elenco dei Comuni compresi nei progetti finan-

ziati.2. Di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:

Page 155: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 155 –

Importo Importo ImportoBeneficiario/Ruolo Codice Capitolo anno 1 anno 2 anno 3BENEFICIARI BANDO DBT 2009 35328 6.5.4.3.291.5670 1.450.523,29 0,00 0,00

BENEFICIARI BANDO DBT 2009 35332 6.5.4.2.104.905 573.983,88 0,00 0,00

Di liquidare:

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. Perente Da liquidareBENEFICIARI BANDO DBT 2009 35332 6.5.4.2.104.905 2009 / 0 / 0 573.983,88

BENEFICIARI BANDO DBT 2009 35328 6.5.4.3.291.5670 2009 / 0 / 0 1.450.523,29

Cod. Benef. Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA IndirizzoRuolo35332 BENEFICIARI BANDO DBT 2009

35328 BENEFICIARI BANDO DBT 2009

3. Di trasmettere ai sensi dell’art. 18 del bando copia del decreto ai soggetti proponenti che hanno presentato domanda.4. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul portale internet

regionale.Il dirigente della U.O. infrastruttura

per l’informazione territoriale:Alberto De Luigi

——— • ———

ALLEGATO ACALCOLO DELLA GRADUATORIA

Punti perGraduatoria N. Comuni N. Comuni N. ComuniProponente unico Nome aggregazione Provincia n. ComuniA nuovi con DBT Provincia %1 Provincia di Lecco Provincia di Lecco LC 9 81 90 100,00

2 Provincia di Varese Aggregazione della Provincia di Varese VA 54 85 141 98,58

3 Provincia di Milano Provincia di Milano 2009 MI + MB 28 142 189 89,95

4 Provincia di Brescia Provincia di Brescia BS 1 161 206 78,64

5 Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo 2009 BG 61 106 244 68,44

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 157 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

ALLEGATO B Beneficiari ed entità di finanziamento GRADUATORIA.

A BENEFICIARI N. COMUNIPROGETTO

VALORE DICHIARATO

RIDUZIONE FINANZIAMENTO

ISTRUTTORIA

FINANZIAMENTO R.L.

PRESCRIZIONI

1 PROVINCIA DI LECCO 9 170.222,24 5.390,46 79.720,66 A1 2 PROVINCIA DI VARESE 54 1.122.765,92 76.895,33 463.446.42 A2

3 PROVINCIA DI MILANO (Provincia Monza Brianza) 28 608.356,97 8.156,80

453.901,23(Navigli SCARL)

34.701,20A3

4 PROVINCIA DI BRESCIA 1 54.968,72 0,00 37.719,88 5 PROVINCIA DI BERGAMO 61 775.785,00 21.381,89 406.704,21 A5

totali 153 2.732.098,85 111.824,48 1.476.193,60 GRADUATORIA

B BENEFICIARI N. COMUNIPROGETTO

VALORE DICHIARATO

RIDUZIONE FINANZIAMENTO

ISTRUTTORIA FINANZIAMENTO

R.L PRESCRI

ZIONI

1 COGEME S.P.A 19 474.225,34 0,00 227.780,70 B1 2 COMUNE DI

GRAVEDONA 18 220.226,73 0,00 128.716,95 B2

3 COMUNE DI POGGIO RUSCO

8 166.252,56 0,00 83.126,28

4 COMUNE DI CANTU’ 1 39.985,50 0,00 19.992,75 B4 5 COMUNE DI MEDE 1 22.523,52 0,00 9.009,41 B5 6 UNIONE DEI COMUNI

CETO CIMBERGO E PASPARDO

3 36.539,52 0,00 20.745,72 B6

7 COMUNE DI GUANZATE 1 33.382,62 2.035,20 14.656,11 B7 8 COMUNE DI FALOPPIO 1 16.152,00 0,00 7.268,00 B8 9 COMUNE DI CERVESINA 5 55.102,52 0,00 27.551,26

10 COMUNE DI ORSENIGO 1 23.646,78 2.357,00 9.466,39 B10 11 NAVIGLI SCARL 2 126.066,99 63.033,50 0,00 A3

totali 60 1.214.104,08 67.425,70 548.313,57

-------------------------------

ALLEGATO C Modifiche di istruttoria e prescrizioni

Per tutti i progetti sono stati ricalcolati i costi dei comuni applicando: • per i casi in cui il progetto prevede la scala 1:1000 si riduce applicando il costo per la scala 1:2000; • per i casi che prevedono la scala 1:2000 e 1:5000 con tariffe superiori a quelle definite dalla Regione si riduce

applicando le tariffe regionali (euro 49,2 IVA compresa per il 1:2000 - euro 9,6 IVA compresa per il 1:5000); • per i casi in cui il territorio sia agricolo o forestale e sia stato previsto la scala 1:2000 si ricalcolano le superfici e

si portano a 1:5000, applicando la relativa tariffa.

Sono stati rideterminati i costi come da prospetti di seguito indicati.

GRADUATORIA A A1 Provincia di Lecco

Modalità di definizione del finanziamento regionale

Comune Sup. 1:2000 interessata

costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(iva compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Cremeno 335 19.479,36 49,2 16.482,00 2.997,36 1.498,68 Dolzago 223 12.423,24 49,2 10.971,60 1.451,64 725,82 Lomagna 392 25.618,32 49,2 19.286,40 6.331,92 3.165,96

totale 5.390,46

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 158 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010 A2 Provincia di Varese

Comune sup.1:1000 da calcolare al costo

1:2000

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(iva compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Caronno Pertusella V1 22,25 6.541,50 49.2 1.094.70 5.446,80 2.723,40Cislago V1 45,00 8.100,00 49.2 00,00 8.100,00 4.050,00

totale 6.773,40

Comune sup.1:5000 calcolata con costi

più elevati

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(iva compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Cardano al Campo 9,25 10.411,80 9,6 88,80 10.323,00 5.161,50Casale Litta 14,25 13.438,39 9,6 136,80 13.301,59 6.650,80Somma Lombardo 1648,00 23.138,16 9,6 15.820,80 7.317,36 3.658,68

totale 15.470,98

Comune sup.1:2000 calcolata con costi

più elevati

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(iva compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Cardano al Campo 516 26.908,20 49,20 25.387,20 1.521,00 760,50Solbiate Arno 301 15.072,00 49,20 14.809,20 262,80 131,40Somma Lombardo 1.370 90.756,60 49,20 67.404,00 23.352,60 11.676,30

totale 12.568,20

Comune Superficie totale Costo volo (iva compresa)

Costo di Progetto realizzazione DBT

1:5000

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

n. 11 comuni non aderenti 11.188,93 16.783,40 100.725,50 83.942,11 41.971,05totale 41.971,05

Totale riduzione finanziamento Provincia di Varese rispetto al progetto presentato 76.783.63

In assenza di criteri di comportamento nei confronti dei Comuni “non aderenti” che saranno definiti nella d.g.r. Bando

2010 e in considerazione dello spazio temporale richiesto per l’esecuzione del volo aerofotogrammetrico si ritiene opportuno:

a) procedere nel corso dell’anno 2010 all’esecuzione del volo aerofotogrammetrico del territorio dei Comuni “non aderenti” anche alla scala 1:200

b) rinviare al bando 2010 il finanziamento delle fasi di restituzione e strutturazione in DBT, avviando nel frattempo ulteriori azioni di sensibilizzazione nei confronti dei Comuni “non aderenti” al fine di acquisirne l’adesione nel bando 2010.

A3 Provincia di Milano

Comune sup.1:2000 calcolata con costi

più elevati

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(iva compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Carpiano 288 14.300,00 49,20 14.169,60 130,40 65,20Cinisello Balsamo 1.271 78.114,00 49,20 62.533,20 15.580,80 7.790,40Vittuone 596 29.925,60 49,20 29.323,20 602,40 301,20

totale 8.156,80

Si prescrive la confluenza del progetto Navigli Lombardi SCARL nel progetto della Provincia di Milano. I due Comuni interessati vengono finanziati secondo il conteggio di seguito specificato:

Comune sup.

1:2000 adeguamento

Costo/ ha Costo totale

Sup. 1:2000 ex

novo

Costo/ha Costo tot. Sup. 1:5000

Costo/ha Costo totale

totale

Robecco sul Naviglio

59,50 22,8 1.356,6 194,87 45.34 8.835,41 1.780,62 8.85 15.758,49 25.950,50

Vermezzo 49,50 22,8 1.128,6 72,70 45.34 3.296,22 488,80 8.85 4.325,88 8.750,70totale 2.485,20 12.131,63 20.084,37 34.701,20

Page 159: Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010«Progetto DECO` 2010 DEsign e` COmpetitivita` – Bando per la ricerca di imprese interessate a realizzare il prototipo di idee progettuali

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 159 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010

Si prescrive inoltre di procedere, nei limiti delle risorse messe a disposizione, all’estensione del DBT agli ambiti comunali interclusi tra territori già attivati che, tra l’altro, impediscono l’ultimazione degli elaborati definitivi alla scala 1:10.000.

La disponibilità di un rilievo aerofotogrammetrico di qualità realizzato nel corso dell’anno 2009 consiglia l’attivazione di un’ulteriore azione di sensibilizzazione nei confronti dei comuni non aderenti e la definizione, d’intesa con Regione Lombardia, di un programma di restituzione e di strutturazione in DBT, a partire dai Comuni con meno di 5000 abitanti o che già dispongono di un DBT o di un rilievo aerofotogrammetrico recente.

Il programma integrativo dovrà essere approvato da Regione Lombardia. Le modalità di messa a disposizione del DBT ai Comuni comunque non aderenti saranno definite nella DGR di

attivazione del bando relativo all’anno 2010. A5 Provincia di Bergamo

Comune sup.1:1000 da calcolare al

costo 1:2000

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(con IVA)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Pagazzano N1 7,44 1.376,10 49,2 366,05 1.010,05 505,02Calusco d’Adda 286,00 25.739,87 49,2 14.071,20 11.668,67 5.834,34Branzi 67,45 6.070,69 49,2 3.318,54 2.752.15 1.376,08Osio Sotto 10,40 936,26 49,2 511,68 424,58 212,29Dossena 24,66 2.643,16 49,2 1.213,27 1.429,89 714,94Roncobello 13,99 1.499,50 49,2 688,31 811,19 405,60

totale riduzione 9.048,27

Comune Sup. 1:2000 da ricalcolare al 1:5000 e sup al 1:2000 da calcolare con costi

bando

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

(con IVA)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Pagazzano N1 404 9,6 3.878,40 100 49,2 4.920,00

totale 504 24.430,84 8.798,40 15.632,44 7.816,22 Almenno S. Salvatore 200 9,6 1.920,00 275 49,2 13.530,00

totale 475 18.300,00 15.450,00 2.850,00 1.425,00 Blello 196 9,6 1.881,60 22 49,2 1.082,40

totale 218 6.240,00 2.964,00 3.276,00 1.638,00 Villa d’Almè 300 9,6 2.880,00 336 49,2 16.531,20

totale 636 22.320,00 19.411,20 2.908,80 1.454,40totale riduzione 12.333,62

totale riduzione provincia di Bergamo 21.381,89

GRADUATORIA B B1 COGEME S.P.A.

Si prescrive la realizzazione del DBT relativo anche al territorio del Comune di Verolanuova, che costituisce un’enclave in un vasto ambito già attivato che impedisce ai comuni limitrofi una disponibilità completa degli elaborati definitivi alla scala 1:10.000.

Verso il suddetto Comune deve essere rivolta un’ulteriore azione di sensibilizzazione alla partecipazione attiva al progetto. B2 Comune di GRAVEDONA

Si prescrive che il progetto comprenda anche la realizzazione del DBT del Comune di Domaso incluso nell’area di progetto. Le modalità di messa a disposizione del DBT al Comune di Domaso saranno definite nella D.G.R. di attivazione del Bando 2010.

Si richiama il rispetto di tutte le fasi di collaudo previste dal Capitolato regionale.

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Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 160 - Serie Ordinaria n. 1 – 4 gennaio 2010 B4 Comune di CANTÙ

Gli elaborati dovranno essere messi a disposizione dei Comuni limitrofi per assicurare l’interconnessione con i relativi DBT.

B5 Comune di MEDE

Gli elaborati dovranno essere messi a disposizione dei Comuni limitrofi per assicurare l’interconnessione con i relativi DBT. B6 Comuni di CETO, CIMBERGO E PASPARDO

Si richiama il rispetto di tutte le fasi di collaudo previste dal Capitolato regionale.

B7 Comune di GUANZATE

Comune

Sup 1:2000 da ricalcolare e

sup. 1:2000 da ricalcolare come

1:5000

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

( IVA compresa)

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Guanzate 450 49,2 22.140,00 233 9,6 2.236,80

totale 683 26.412,00 24.376,80 2.035,20 1.017,60

Gli elaborati dovranno essere messi a disposizione dei Comuni limitrofi per assicurare l’interconnessione con i relativi DBT.

B8 Comune di FALOPPIO

Gli elaborati dovranno essere messi a disposizione dei Comuni limitrofi per assicurare l’interconnessione con i relativi DBT. B10 Comune di ORSENIGO

Comune

Sup 1:2000 da ricalcolare costi

bando e sup. 1:2000 da

ricalcolare 1:5000

Costo di progetto

Costo/ha riconoscibile

( IVA compresa )

costo tot. riconosciuto

riduzione istruttoria

riduzione finanziamento

Orsenigo 300 49,2 14.760,00 145 9,6 1.392,00

totale 445 18.509,00 16.152,00 2.357,00 1.178,50 Gli elaborati devono essere messi a disposizione dei comuni limitrofi per assicurare l’interconnessione con i relativi

DBT.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 161 –

ALLEGATO DGRADUATORIA A

ELENCO DEI COMUNI COMPRESINEI PROGETTI FINANZIATI

PROVINCIA DI LECCO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 97002 AIRUNO LC2 97004 BALLABIO LC3 97007 BARZIO LC4 97029 CREMENO LC5 97031 DOLZAGO LC6 97037 GARBAGNATE MONASTERO LC7 97044 LOMAGNA LC8 97046 MANDELLO DEL LARIO LC9 97059 OLGINATE LC

PROVINCIA DI VARESE

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 12003 ANGERA VA2 12005 ARSAGO SEPRIO VA3 12008 BARASSO VA4 12013 BESOZZO VA5 12016 BODIO LOMNAGO VA6 12017 BREBBIA VA7 12028 CADREZZATE VA8 12032 CARDANO AL CAMPO VA9 12033 CARNAGO VA

10 12034 CARONNO PERTUSELLA VA11 12035 CARONNO VARESINO VA12 12036 CASALE LITTA VA13 12038 CASCIAGO VA14 12039 CASORATE SEMPIONE VA15 12040 CASSANO MAGNAGO VA16 12048 CAVARIA CON PREMEZZO VA17 12050 CISLAGO VA18 12054 COMABBIO VA19 12055 COMERIO VA20 12057 CROSIO DELLA VALLE VA21 12064 DAVERIO VA22 12067 FAGNANO OLONA VA23 12068 FERNO VA24 12070 GALLARATE VA25 12073 GAZZADA SCHIANNO VA26 12075 GERENZANO VA27 12077 GOLASECCA VA28 12079 GORLA MINORE VA29 12084 ISPRA VA30 12085 JERAGO CON ORAGO VA31 12088 LEGGIUNO VA32 12090 LONATE POZZOLO VA33 12093 LUVINATE VA34 12095 MALGESSO VA35 12096 MALNATE VA36 12098 MARNATE VA37 12104 MONVALLE VA38 12105 MORAZZONE VA39 12107 OGGIONA CON SANTO STEFANO VA40 12108 OLGIATE OLONA VA41 12109 ORIGGIO VA42 12111 OSMATE VA43 12116 RANCO VA44 12118 SAMARATE VA45 12119 SARONNO VA46 12121 SOLBIATE ARNO VA47 12122 SOLBIATE OLONA VA48 12123 SOMMA LOMBARDO VA

N. Cod. Istat NOME Prov.

49 12124 SUMIRAGO VA50 12125 TAINO VA51 12128 TRAVEDONA – MONATE VA52 12130 UBOLDO VA53 12134 VEDANO OLONA VA54 12140 VIZZOLA TICINO VA

PROVINCIA DI MILANO (CON MONZA E BRIANZA)

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 15015 BASIGLIO MI2 15022 BESATE MI3 15026 BOFFALORA SOPRA TICINO MI4 15041 BUSTO GAROLFO MI5 15044 CAMBIAGO MI6 15061 CASSINETTA DI LUGAGNANO MI7 15088 CORNATE D’ADDA MI8 15101 DRESANO MI9 15176 POGLIANO MILANESE MI

10 15186 RONCELLO MI11 15189 ROZZANO MI12 15200 SANTO STEFANO TICINO MI13 108040 SEVESO MB14 15050 CARPIANO MI15 15070 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI16 15071 CERRO AL LAMBRO MI17 15077 CINISELLO BALSAMO MI18 108025 LAZZATE MB19 15130 MAGENTA MI20 15155 NOSATE MI21 15237 VIGNATE MI22 15243 VITTUONE MI23 108030 MEDA MB24 15138 NOVIGLIO MI25 15220 TREZZANO SUL NAVIGLIO MI26 15246 ZELO SURRIGONE MI27 15235 VERMEZZO MI28 15184 ROBECCO SUL NAVIGLIO MI

PROVINCIA DI BRESCIA

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 17189 TREMOSINE BS

PROVINCIA DI BERGAMO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 16248 ALGUA BG2 16007 ALMENNO SAN SALVATORE BG3 16008 ALZANO LOMBARDO BG4 16009 AMBIVERE BG5 16012 ARDESIO BG6 16015 AVIATICO BG7 16020 BARIANO BG8 16022 BEDULITA BG9 16027 BLELLO BG

10 16028 BOLGARE BG11 16030 BONATE SOPRA BG12 16035 BRACCA BG13 16036 BRANZI BG14 16038 BREMBATE DI SOPRA BG15 16041 BRUMANO BG16 16046 CALUSCO D’ADDA BG17 16048 CAMERATA CORNELLO BG18 16050 CAPIZZONE BG19 16051 CAPRIATE SAN GERVASIO BG20 16055 CAROBBIO DEGLI ANGELI BG21 16056 CARONA BG

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 162 –

N. Cod. Istat NOME Prov.

22 16057 CARVICO BG23 16061 CASSIGLIO BG24 16072 CHIGNOLO D’ISOLA BG25 16081 COMUN NUOVO BG26 16249 CORNALBA BG27 16083 CORTENUOVA BG28 16085 COSTA VALLE IMAGNA BG29 16091 DALMINE BG30 16092 DOSSENA BG31 16107 GANDELLINO BG32 16112 GEROSA BG33 16115 GORLE BG34 16118 GROMO BG35 16121 ISOLA DI FONDRA BG36 16126 LEVATE BG37 16132 MAPELLO BG38 16139 MONTELLO BG39 16144 NEMBRO BG40 16147 OLTRESSENDA ALTA BG41 16148 ONETA BG42 16153 OSIO SOTTO BG43 16154 PAGAZZANO BG44 16163 PIARIO BG45 16183 ROMANO DI LOMBARDIA BG46 16184 RONCOBELLO BG47 16186 ROTA D’IMAGNA BG48 16191 SANTA BRIGIDA BG49 16196 SEDRINA BG50 16199 SERINA BG51 16201 SONGAVAZZO BG52 16203 SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII BG53 16208 STROZZA BG

54 16209 SUISIO BG

55 16223 VALBONDIONE BG

56 16225 VALGOGLIO BG

57 16230 VEDESETA BG

58 16238 VILLA D’ADDA BG

59 16239 VILLA D’ALME BG

60 16241 VILLA D’OGNA BG

61 16246 ZOGNO BG

GRADUATORIA B

COGEME S.P.A.

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 18001 ALAGNA PV

2 16013 ARZAGO D’ADDA BG

3 17008 AZZANO MELLA BS

4 16044 CALCIO BG

5 17042 CASTEL MELLA BS

6 20015 CASTEL GOFFREDO MN

7 16087 COVO BG

8 18071 GERENZAGO PV

9 16113 GHISALBA BG

10 18077 INVERNO E MONTELEONE PV

11 20034 MEDOLE MN

12 17111 MONTE ISOLA BS

13 17137 PAVONE DEL MELLA BS

14 17147 PONCARALE BS

15 17163 RODENGO SAIANO BS

16 18129 RONCARO PV

17 16217 TORRE PALLAVICINA BG

18 17188 TRAVAGLIATO BS

19 18181 VISTARINO PV

TRE PIEVI

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 13076 CONSIGLIO DI RUMO CO2 13083 CREMIA CO3 13160 MUSSO CO4 13183 PIANELLO DEL LARIO CO5 13125 LENNO CO6 13090 DONGO CO7 13092 DOSSO DEL LIRO CO8 13106 GARZENO CO9 13107 GERA LARIO CO

10 13108 GERMASINO CO11 13112 GRAVEDONA CO12 13130 LIVO CO13 13155 MONTEMEZZO CO14 13178 PEGLIO CO15 13216 SORICO CO16 13218 STAZZONA CO17 13226 TREZZONE CO18 13239 VERCANA CO

OLTREPO 1

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 20006 BORGOFRANCO SUL PO MN2 20009 CARBONARA DI PO MN3 20035 MOGLIA MN4 20042 POGGIO RUSCO MN5 20047 QUISTELLO MN6 20049 REVERE MN7 20056 SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN8 20058 SAN GIOVANNI DEL DOSSO MN

COMUNE DI CANTU

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 13041 CANTU CO

COMUNE DI MEDE

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 18088 MEDE PV

UNIONE DEI COMUNI CETO, CIMBERGO E PARSPARDO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 17050 CETO BS2 17054 CIMBERGO BS3 17135 PASPARDO BS

COMUNE DI GUANZATE

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 13114 GUANZATE CO

COMUNE DI FALOPPIO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 13099 FALOPPIO CO

UNIONE COMUNI PO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 018047 CERVESINA PV2 018054 CORANA PV3 018108 PANCARANA PV4 018116 PIZZALE PV5 018149 SILVANO PIETRA PV

COMUNE DI ORSENIGO

N. Cod. Istat NOME Prov.

1 13170 ORSENIGO CO

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 163 –

D.G. Protezione civile, prevenzionee polizia locale

[BUR20100139] [5.5.0]D.d.g. 4 dicembre 2009 - n. 13170Indizione dell’VIII edizione del campionato italiano di scidella protezione civile (Bormio – Valfurva, dal 21 al 23 gen-naio 2010)

IL DIRETTORE GENERALE

Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225;

Visto la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive integrazioni;

Vista la legge regionale 22 maggio 2004, n. 16;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20;

Visti tutti i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

Considerato che il campionato italiano di sci della protezionecivile, organizzato ogni anno dalle regioni d’Italia, con il patroci-nio del Dipartimento della protezione civile nazionale, e giuntoalla sua VIII edizione;

Considerato che tale evento rappresenta un’importante occa-sione di incontro, di aggregazione e di confronto, non solo spor-tivo ma anche istituzionale, tra tutte le componenti della prote-zione civile, per primi i volontari, sia a livello nazionale che alivello delle singole regioni;

Considerato che la Regione Lombardia, Direzione GeneraleProtezione civile, prevenzione e polizia locale al termine dellaprecedente edizione che si e svolta nello scorso gennaio a Rocca-raso (AQ), aveva avanzato la propria candidatura per ospitarel’edizione successiva;

Ritenuto di dover indire, per l’anno 2010, la VIII Edizione delCampionato Italiano di sci della protezione civile, che si terra aBormio – Valfurva dal 21 al 23 gennaio 2010, dando atto chel’organizzazione dell’evento sara seguita dalla Direzione Genera-le Protezione civile, prevenzione e polizia locale;

Ritenuto, altresı, di dover approvare il programma del campio-nato (doc. 1) e il regolamento delle gare (doc. 2), allegati parteintegrante e sostanziale del presente provvedimento, disponendola loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale e sul sito internetdella Protezione civile;

Considerato che per la realizzazione dell’evento si intenderaproporre di coinvolgere i Comuni di Bormio e di Valfurva;

Ritenuto, conseguentemente, di dover rinviare a successiva de-liberazione della Giunta regionale l’approvazione della propostadi quadro economico complessivo per l’iniziativa in argomento,e dello schema di convenzione con i Comuni di Bormio e di Val-furva, per definire i rapporti giuridici e patrimoniali di tali Enticon la Regione;

Tutto cio premesso e considerato,

Decreta

1) di indire la VIII Edizione dei Campionati italiani di sci dellaprotezione civile che si terra a Bormio e a Valfurva dal 21 al 23gennaio 2010, dando atto che l’organizzazione dell’evento saraseguita dalla Direzione Generale Protezione civile, prevenzione epolizia locale;

2) di approvare il programma del campionato (doc. 1) (omis-sis) e il regolamento delle gare (doc. 2), allegati parte integrantee sostanziale del presente decreto;

3) di dare atto che per la realizzazione dell’evento si intenderaproporre di coinvolgere i Comuni di Bormio e di Valfurva;

4) di rinviare a successiva deliberazione della Giunta regionalel’approvazione della proposta di quadro economico complessivoper l’iniziativa in argomento, e dello schema di convenzione coni Comuni di Bormio e di Valfurva, per definire i rapporti giuridicie patrimoniali con tali Enti;

5) di pubblicare sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet dellaProtezione civile regionale i documenti di cui al precedente pun-to 2.

Il direttore: Marco Cesca

——— • ———

DOC. 2

VIII EDIZIONE DEL CAMPIONATO ITALIANO DI SCIDELLA PROTEZIONE CIVILE

Bormio – Valfurva / dal 21 al 23 gennaio 2010

REGOLAMENTO

Articolo 1 – OrganizzazioneLa Protezione Civile della Regione Lombardia, in collaborazio-

ne con il Dipartimento della Protezione Civile nazionale e con larivista «La Protezione Civile Italiana», organizza la VIII Edizionedel «Campionato Italiano di Sci della Protezione Civile» che sisvolgera a Bormio e a Valfurva (SO) il 21, 22 e 23 gennaio 2010.Ai fini del presente Regolamento vengono denominate «Squa-

dre Ufficiali»:a) le strutture regionali di Protezione Civile (ivi comprese le

Regioni ordinarie ed a statuto speciale, le Province autono-me di Trento e di Bolzano),

b) il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, il Diparti-mento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Ci-vile del Ministero dell’Interno,

c) la rappresentativa della Rivista «La Protezione Civile Ita-liana».

Articolo 2 – PartecipantiSecondo le modalita previste nel successivo art. 4, possono i-

scriversi al Campionato Italiano di sci della protezione Civile:a) i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, indipenden-

temente dalla qualifica, purche assegnati al settore dellaProtezione Civile;

b) i componenti delle strutture operative appartenenti al Ser-vizio Nazionale della Protezione Civile;

c) gli operatori appartenenti ai Gruppi, Enti, organizzazionidi Volontariato (di seguito Organizzazioni di protezione Ci-vile) iscritti nell’elenco del Dipartimento della ProtezioneCivile Nazionale, oppure negli appositi elenchi delle rispet-tive Regioni o Province Autonome.

I partecipanti di cui al precedente paragrafo dovranno iscriver-si alle gare specificando la Regione di appartenenza (intesa comearea geografica) e dovranno indicare il gruppo di merito (punteg-giati FISI – dilettanti).Tutti i concorrenti devono aver compiuto il 18º anno di eta.Ogni concorrente dovra indossare un casco omologato durante

la gara di slalom gigante. In caso di inosservanza a tale obbligoil/la concorrente sara sanzionato/a con la squalifica dalla gara.

Articolo 3 – Gruppi di meritoLa partecipazione al Campionato avviene attraverso i due se-

guenti gruppi di merito, che si distinguono solo per la redazionedell’ordine di partenza:a) GRUPPO I – Punteggiati/e FISI –: in questo gruppo sono

essere iscritti/e i/le punteggiati/e FISI. In questo gruppovengono inoltre iscritti/e gli atleti/le atlete classificati/e aiprimi 40 posti nella classifica generale di slalom gigante delCampionato 2009.

b) GRUPPO II – Dilettanti –: in questo raggruppamento sonoiscritti i/le dilettanti (persone senza punteggio FISI).

Articolo 4 – Squadra ufficialeOgni Squadra ufficiale nomina un proprio capitano, che svolge

il ruolo di referente diretto nei confronti del Comitato Organizza-tore del Campionato.Ogni Squadra ufficiale potra iscrivere 120 atleti, indipendente-

mente dal gruppo (punteggiati/e FISI oppure dilettanti) e dallespecialita (sci alpino/fondo). Tale limite potra essere superatorispettando il numero complessivo di cui al successivo art. 6.

Articolo 5 – Categorie di garaTutti i/le partecipanti al Campionato, appartenenti ai gruppi I

e II di cui all’articolo 3, sono suddivisi/e nelle seguenti categoriedi eta:

MASCHILE Anno di nascita Eta

Categoria A Nati dal 1980 al 1992* (dai 18 ai 30 anni)

Categoria B Nati dal 1970 al 1979 (dai 31 ai 40 anni)

Categoria C Nati dal 1960 al 1969 (dai 41 ai 50 anni)

Categoria D Nati dal 1950 al 1959 (dai 51 ai 60 anni)

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 164 –

MASCHILE Anno di nascita Eta

Categoria E Nati prima del 1950 (dai 61 in poi)

FEMMINILE

Categoria A Nate dal 1969 al 1992* (dai 18 ai 40 anni)

Categoria B Nate prima del 1969 (dai 41 in poi)

* Che abbiano gia raggiunto i 18 anni di eta alla data della gara.Se in una categoria non vi sono almeno 5 (cinque) concorrenti

che effettivamente partecipano alla gara, la stessa viene accorpa-ta nella categoria alfabetica successiva. Questa regola non valeper la categoria E maschile e per la categoria B femminile.

Articolo 6 – IscrizioniOgni Squadra ufficiale effettua l’iscrizione per gli appartenenti

alla propria squadra (Regione, Provincia Autonoma, Dipartimen-ti) direttamente via mail al seguente indirizzo: [email protected]’invio delle iscrizioni delle squadre dovra avvenire entro e non

oltre le ore 12.00 del 15 gennaio 2010.La quota di iscrizione al Campionato e di C 20,00 per atleta e

da diritto a partecipare alla gara di slalom gigante, alla gara difondo e comprende la copertura assicurativa di cui al successivoart. 13, oltre allo skipass per tre giorni.Le quote di iscrizione dovranno essere versate, con modalita

cumulativa per ciascuna squadra ufficiale, al momento del ritirodei pettorali di gara, presso l’ufficio appositamente istituito daiComuni di Bormio e di Valfurva, negli orari indicati sul sitowww.protezionecivile.regione.lombardia.it.Per ragioni organizzative il limite massimo per ogni gara e di

1.200 iscritti. Il Comitato Organizzatore Operativo si riserva lafacolta di estendere tale limite. Nel caso che le gare di slalomgigante si dovessero svolgere per categorie su tracciati diversi, alsolo fine di individuare il Campione assoluto di specialita verrasvolta una manche dedicata ai migliori 5 di ogni categoria.Il mancato accoglimento della domanda di iscrizione sara reso

noto alla squadra interessata. L’elenco ufficiale delle squadre i-scritte al Campionato sara pubblicato sul sito www.protezioneci-vile.regione.lombardia.it, alle ore 18.00 del 19 gennaio 2010.A partire dall’avvenuta pubblicazione non sara piu accettata

alcuna sostituzione di atleta.In caso di mancato raggiungimento del numero massimo di

iscritti, pari a 1.200, il Comitato Organizzatore Operativo si riser-va la facolta di riaprire i termini per l’iscrizione, sino alle ore19.00 del giorno 20 gennaio, o all’esaurimento dei posti disponi-bili.

Articolo 7 – Gare previsteLa VIII edizione del «Campionato Italiano di sci della Protezio-

ne Civile» prevede due gare secondo il seguente calendario:venerdı 22 gennaio 2010 ore 9.00, Bormio 2000:a) slalom gigante per tutte le categorie femminili;b) slalom gigante per tutte le categorie maschili.Sabato 23 gennaio 2010 ore 10.00, Valfurva:a) fondo tecnica libera 5 km per tutte le categorie maschili;b) fondo tecnica libera 2,5 km per tutte le categorie femminili.Per la classifica della combinata vale la somma dei punteggi,

calcolati secondo la tabella Coppa del Mondo (allegata), dellagara di slalom gigante e della gara di fondo.

Articolo 8 – Titoli e classifiche

a) Titoli individuali:Slalom gigante e fondo: i titoli di Campione Italiano Assoluto

di Protezione Civile e di Campionessa Italiana di Protezione Civi-le verranno assegnati agli atleti con i tempi migliori.I titoli di Campione Italiano e Campionessa Italiana di catego-

ria verranno assegnati agli atleti ed alle atlete primi/eclassificati/e nelle rispettive categorie di eta. I titoli non si asse-gnano qualora il numero di partecipanti di una singola categoriasia inferiore a cinque, secondo i presupposti di cui all’art. 5, ulti-mo periodo.

Combinata (slalom gigante + fondo): i titoli di Campione Ita-liano Assoluto e Campionessa Italiana Assoluta di combinataverranno assegnati agli atleti ed alle atlete che hanno totalizzatoil punteggio piu alto nella classifica specifica.

A tale scopo per i/le concorrenti iscritti/e alla combinata vienesommato il punteggio (calcolato secondo la tabella della Coppadel Mondo) ottenuto nelle gare di slalom gigante e fondo. In casodi parita di punti, viene considerato il miglior tempo totale im-piegato (somma dei tempi ottenuti nelle gare di slalom gigante efondo). Per ottenere punti nella combinata e obbligatorio termi-nare regolarmente entrambe le gare (slalom gigante e fondo).b) Titoli a squadre:Nell’ambito del Campionato Italiano di Sci della Protezione

Civile e prevista l’assegnazione del titolo a Squadre Ufficiali di«Squadra Campione d’Italia 2010».Ai fini dell’assegnazione del titolo a Squadre Ufficiali tutti i

concorrenti e le concorrenti iscritti/e gareggiano esclusivamenteper la Squadra Ufficiale di appartenenza.Il titolo di «Squadra Campione d’Italia 2010» viene assegnato

alla Squadra Ufficiale che ha totalizzato il punteggio piu alto sul-la base della somma dei punti ottenuti dai propri atleti e dalleproprie atlete.Per individuare la «Squadra Campione d’Italia 2010», ai con-

correnti giunti regolarmente al traguardo, indipendentementedal gruppo e dalla categoria di eta, viene assegnato un punteggio(per lo slalom gigante, il fondo e la combinata), calcolato secon-do la tabella della Coppa del Mondo, garantendo comunque unpunto ad ogni concorrente classificatosi dopo il 30º posto.Per le Squadre che iscrivono piu di 120 atleti saranno conside-

rati utili per il punteggio di squadra gli atleti classificati entro il40º posto di ogni categoria.

Articolo 9 – PremiazioniNell’ambito del Campionato Italiano di Sci della Protezione

Civile vengono premiati:a) il Campione Italiano Assoluto e la Campionessa italiana

Assoluta per ogni specialita (slalom gigante, fondo e combi-nata);

b) i primi tre atleti e le prime tre atlete nella classifica di ognicategoria;

c) le prime tre squadre Ufficiali classificate secondo il punteg-gio complessivo.

Articolo 10 – Ordine di partenzaLe estrazioni per l’ordine di partenza avranno luogo alle ore

20.00 del giorno mercoledı 20 gennaio 2010, presso l’Ufficio Garein Comune di Bormio.Alle estrazioni possono partecipare i capitani delle Squadre Uf-

ficiali o loro delegati.I partecipanti alla gara di fondo partono con partenza in linea

per categorie, senza distinzione di gruppo. I partecipanti maschi(tutti i gruppi e tutte le categorie di eta) disputano la gara difondo sulla lunghezza di 5 km. Le partecipanti donne (tutti igruppi e tutte le categorie di eta) disputano la gara di fondo sullalunghezza di 2,5 km.

Articolo 11 – GiuriaLa Giuria della gara e composta da 6 giudici:a) un rappresentante del Comitato Organizzatore Operativo

con funzioni di Presidente;b) un giudice nazionale FISI;c) il Direttore di Gara;d) il Direttore di Pista;e) due rappresentanti sorteggiati tra i nominativi comunicati

dai capitani delle Squadre Ufficiali al momento del ritirodei pettorali di gara, presso l’ufficio gare.

E fatto divieto a tutti i componenti della Giuria di parteciparealle gare. La giuria e insediata nell’ufficio Gare istituito congiun-tamente dai Comuni.

Articolo 12 – ReclamiEventuali reclami possono essere presentati esclusivamente

per iscritto alla Giuria, presso l’ufficio Gare, entro e non oltre 15minuti dall’esposizione delle classifiche ufficiose.Il reclamo dovra essere accompagnato da una cauzione diC 50

che sara restituita in caso di accoglimento del reclamo stesso. Incaso contrario la cauzione verra trattenuta dal Comitato Orga-nizzatore. Contro le decisioni della Giuria non sono ammessi ap-pelli.

Articolo 13 – Limiti di copertura assicurativaSara stipulata per tutti i partecipanti alle gare un’assicurazione

relativa al solo momento della gara.

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Serie Ordinaria - N. 1 - 4 gennaio 2010Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 165 –

Articolo 14 – Verifiche e controlliIl Comitato Organizzatore Operativo effettua controlli sull’ef-

fettivo possesso dei requisiti indispensabili per la partecipazioneal Campionato Italiano di Sci della Protezione Civile, sui primitre classificati di ogni categoria e, a campione, tra gli altri con-correnti iscritti.L’accertamento della mancanza dei requisiti richiesti implica

la squalifica immediata del concorrente e l’attribuzione allaSquadra Ufficiale di appartenenza di una penalizzazione di 200punti.Al momento dell’iscrizione i collaboratori ed i membri del Co-

mitato Organizzatore Operativo possono richiedere l’esibizionedella tessera di riconoscimento dell’Ente o Organizzazione di ap-partenenza e/o di un documento di identita.

Articolo 15 – Norme particolariIl Comitato Organizzatore Operativo indica le localita e gli ora-

ri di partenza delle varie competizioni in programma tramite icomunicati ufficiali che verranno affissi presso l’ufficio gare.Il Comitato Organizzatore Operativo si riserva inoltre la facol-

ta di apportare al regolamento qualsiasi variazione si rendessenecessaria ai fini di una migliore riuscita della manifestazione.Delle eventuali modifiche apportate al Regolamento verra data

comunicazione attraverso il sito dedicato all’evento www.prote-zionecivile.regione.lombardia.it.

Tabella Punteggi

Pos. Punti Pos. Punti Pos. Punti

1º 100 11º 24 21º 10

2º 80 12º 22 22º 9

3º 60 13º 20 23º 8

4º 50 14º 18 24º 7

5º 45 15º 16 25º 6

6º 40 16º 15 26º 5

7º 36 17º 14 27º 4

8º 32 18 13 28º 3

9º 29 19º 12 29º 2

10º 26 20º 11 dal 30º in poi 1