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REMIDA Day

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Remida Reggio Emilia, il Centro di Riciclaggio Creativo

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REMIDA Day

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Saluto con grande piacere la prima pubblicazione di REMIDA, sul REMIDA DAY.Le tracce che hanno segnato sino ad ora questa bella idea, a nemmeno 8 anni dalla sua nascita, sono entusiasmanti. Confesso il mio personale ed appassionato sostegno al progetto fin dal primo momento, quando nel 1996 il Comune di Reggio Emilia e AGAC si sono incontrati per promuovere l’idea che i rifiuti sono risorse e che si poteva reinventarne l’uso.

I risultati sono andati ben oltre le aspettative. Le energie che si sono coagulate intorno alla proposta, la creatività che ne è scaturita sono state e sono incredibili, come spesso accade ai progetti che nascono dai nidi e dalle scuole dell’infanzia di Reggio. Ma qui c’è stato qualcosa di più: l’incontro con i materiali “di scarto”, con una impresa che “tratta questa materia”, con tante imprese che partecipano sempre più numerose al rifornimento…..perché a noi reggiani, in fondo non piace sprecare, buttare via…

Sono 170 le aziende che fino ad ora hanno messo a disposizione i loro materiali “di scarto” fatti di carta, metalli, cordame, cuoio, tessuti… tappezzerie, contenitori alimentari…, bottiglie, ecc… materiali accuratamente visionati e selezionati dall’Associazione Internazionale Amici di Reggio Children, poi portati nella sede di REMIDA tramite AGAC.A REMIDA gli oggetti vengono accolti, esposti e messi a disposizione in una sorta di emporio-magazzino delle meraviglie, ove anche io, appena posso, accompagno qualche visitatore che passa per la nostra città.Con REMIDA è un po’ come se i rifiuti,

REMIDA Un messaggio di ottimismo

sempre più abbondanti e disprezzati nella società dell’opulenza, si fossero fatti semi e fermento di collaborazioni e creatività, e ci avessero regalato la visione tipica dei bambini che sanno vedere in ogni scarto, in ogni materia, in ogni oggetto potenzialità creative e tesori insospettati.

Ma nulla nasce dal caso. Ed è grazie all’azione degli Amici di Reggio Children, che mette insieme un nutrito gruppo di volontari (oltre un centinaio) e che gestisce il progetto, e grazie ad una fitta rete di collaborazioni fra il mondo dell’industria e del commercio, le amministrazioni pubbliche, i servizi educativi e scolastici, il mondo dell’arte e della cultura, le associazioni ambientaliste che REMIDA è ciò che è sotto gli occhi di ognuno di noi.

L’immagine che ricordo con favore è quando un giorno mi sono recata a REMIDA per caso e ho trovato una delegazione organizzata dalla Provincia di Pisa in collaborazione con la FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) con personale religioso, che stava facendo un aggiornamento professionale ed ho scoperto con piacere che ormai questi appuntamenti sono divenuti una consuetudine. Ma anche l’artista americano Richard Serra ha trovato suggestioni singolari in quel luogo! tanto da sostarvi incantato per qualche istante e catturare anche delle foto.

Oltre 300 gli Istituti che si riforniscono: dai nidi e scuole dell’infanzia, fino alle scuole superiori e università, dai boy scout agli oratori, le ludoteche, ma anche i centri diurni e i servizi per gli anziani. Ed è ormai riconoscibile in ognuno di questi luoghi l’angolo di REMIDA, o i materiali di REMIDA.

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Nell’anno in corso la sede di REMIDA ha registrato la presenza di oltre 4000 visitatori, con una media di più di 30 persone al giorno. Ma è attraverso il “REMIDA DAY” che il Centro di Riciclaggio Creativo esce allo scoperto, occupa la città, la abita, si presenta e si fa conoscere ai cittadini. Gli eventi sono molteplici e alcuni sono diventati degli appuntamenti fissi come la fiera dell’usato domestico e il premio letterario, ma anche le installazioni “remidiane” e i convegni sull’ambiente.

REMIDA promuove così la partecipazione e sensibilizza ai temi di salvaguardia del territorio e della raccolta differenziata attraverso il coinvolgimento di molti soggetti.Ed è anche grazie a REMIDA se i temi ecologici, talvolta trattati in termini allarmistici, vengono rappresentati in modo nuovo, ottimistico e propositivo. Qui infatti si parla di valorizzare i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per reinventare il loro uso ed avere una nuova possibilità di creatività e comunicazione.

Ma se è vero che i rifiuti, gli oggetti di scarto hanno funzionato come fermento per la nostra città, è altrettanto vero che REMIDA ha “contaminato” anche altre città italiane, europee e non solo, in una sorta di entusiasmo e buonumore incontenibili. Dopo Reggio Emilia, sono sorti tre REMIDA a Napoli, ove ognuno di questi luoghi è angolo di civiltà e rispetto, perché il rispetto per i materiali porta anche il rispetto per i bambini, per gli adulti, per l’umanità! Un nuovo centro a Torino, uno a Genova, uno a Lecco … e molte attese ci sono

per la prossima apertura di un grande REMIDA a Roma, nella capitale.A Perth in Australia, con un forte coinvolgimento del volontariato dei genitori e della locale municipalità, già si organizzano eventi remidiani, mentre si allestisce il REMIDA-Perth. In Danimarca si stanno inaugurando cinque Centri in diverse città. Così REMIDA diventa internazionale anche grazie all’iniziativa “Connect”, con il progetto “Oggetti risorti” per raccordare le attività di una partnership tra enti finlandesi, francesi e italiani. L’obiettivo è quello favorire il diffondersi in altre città europee dell’esperienza reggiana dei Centri di Riciclaggio Creativo REMIDA.

La parola chiave oggi per le comunità internazionali è “essere in rete”. Ci procura molta soddisfazione perciò, se una delle eccellenze reggiane, che è motivo di ispirazione per altre collettività, è anche quella di un messaggio ecologico, etico ed educativo, che desidera promuovere a tutti i livelli una maggiore cultura del riuso dei materiali di recupero. Fa onore alla nostra comunità riuscirea “vedere” al di là dell’apparenza.

Antonella SpaggiariSindaco di Reggio Emilia

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Se i sogni, come dice Shakespeare, sono della stessa materia della vita, allora è lecito chiederci: REMIDA è un sogno?L’interrogativo non deve stupire, specialmente avendo tra le mani questo volume che testimonia come i sogni a volte possano realizzarsi e come la cultura del riciclaggio dei rifiuti e del riutilizzo creativo degli oggetti possa diventare possibile e possa quindi aiutarci a prendere coscienza dei limiti invalicabili dello sviluppo della nostra società.Riciclaggio infatti significa apprendere dalla natura che nulla si disperde e che tutto può essere riutilizzato, rimettendo in gioco anche quegli oggetti e quei materiali che si pensa non abbiano più alcuna funzione.Per questo il Centro di Riciclaggio Creativo REMIDA, dal maggio 2000, al fine di promuovere un’etica comportamentale che si opponga alla cultura dell’usa e getta e di valorizzare il riuso dei materiali di scarto e la raccolta differenziata dei rifiuti, ha iniziato a promuovere annualmente REMIDA DAY, giornate di incontro e festa per promuovere l’idea che i rifiuti sono risorsa.Riciclare non è solo una necessità o un obbligo ma è anche e soprattutto una opportunità di cambiamento culturale e una occasione di creatività espressiva in quanto i rifiuti, oltre che smaltiti o inceneriti, possono essere trasformati in nuovi oggetti, ricaricandoli di senso e di forma, dando loro insomma una seconda vita e una seconda identità.REMIDA DAY ci aiuta ad aderire, con più convinzione, ad una nuova cultura di vita: quella cultura che si oppone

Se i sogni… all’idea che il destino delle cose divenute vecchie, inutili ed ingombranti sia solo l’eliminazione, quella cultura che crede che gli oggetti, anche se negletti ed abbandonati, possano parlare.Sì, gli oggetti parlano, anche i più inutili e dimenticati, comunicando pensieri, evocando ricordi e metafore, attivando emozioni ed azioni.Insomma ogni oggetto, compreso quello già destinato al cestino dei rifiuti, contiene potenzialità creative meritevoli di essere accolte e sviluppate, perché ogni cosa, pur se apparentemente insignificante e desueta, se osservata con altri occhi e con maggior attenzione, può essere riscoperta nelle sue mille possibilità e nei suoi ulteriori utilizzi. Non è facile credere che i rifiuti possiedano questa forza generatrice, questa sorta di energia maieutica, in grado di produrre, straordinariamente, nuove risorse e nuove potenzialità e di trasformare, creativamente, anche i materiali più irritanti della vita quotidiana.E non so nemmeno se, ripercorrendo le immagini dei diversi eventi del REMIDA DAY, sia lecito parlare di arte.So per certo che l’artista francese Jean Dubuffet con le sue parole <La vera arte è sempre là ove non la si attende. Là ove nessuno pensa a lei, né pronuncia il suo nome> ci aiuterebbe a trovare una opportuna risposta.

Sergio SpaggiariDirettore Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia Comune di Reggio Emilia

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Perché mai una Azienda che, tra le altre cose, si occupa della raccolta edello smaltimento dei rifiuti dovrebbe progettare un Centro di RiciclaggioCreativo e contribuire a mettere in rete tutti gli anni 170 aziende, 5.000visitatori e 500 tra scuole, associazioni e gruppi?La risposta è semplicissima: anche l’azienda migliore del mondo sa bene che sempre meno basterà essere soltanto bravi a movimentare cassonetti e a gestire impianti di smaltimento.Sul tema dei rifiuti, infatti, la sfida non si affronta e si vince con la semplice tecnologia. La sfida è prima di tutto culturale, perché il nostro rapporto con tuttoquello che quotidianamente scartiamo nasce da abitudini, valori condivisi,interessi personali, senso civico e tante altre cose ancora. Per questa ragione nel 1996 abbiamo partecipato alla nascita della avventuradi REMIDA, il primo Centro di Riciclaggio Creativo italiano ed al REMIDA DAY, la sua “vetrina” più celebre e riuscita. Confrontarsi con la fantasia e la creatività, per chi come noi era abituato alla dura legge delle cifre, non è stato semplice. Eppure il successocrescente in Italia ed all’estero ci ha sempre confermato quanto quellascelta fosse giusta. Come giusta è la filosofia che anima REMIDA: valorizzare il meglio che un territorio offre in termini di professionalità,disponibilità ad impegnarsi e

AGAC e REMIDA

progettualità, contaminando ruoli e compiti.AGAC, infatti, non è un semplice sponsor, ma partecipa alla progettazione del Centro.Le stesse Aziende che forniscono il materiale lo fanno perché si sentonopartecipi di un progetto che non si ferma all’ apposito contenitore nellostabilimento, ma continua a REMIDA e tra le mani di chi offre ad uno scartouna nuova vita attraverso la fantasia.Per AGAC, mi preme ricordarlo, l’impegno per sviluppare una nuova cultura ambientale non si ferma con REMIDA, ma continua nei rapporti quotidiani con le scuole e nel supporto ai progetti che gli Enti Locali mettono in campo.Un impegno che intendiamo continuare, perché, appunto, la tecnologia da sola non basta più. A volte può essere utile affiancarla con una torta “ricioccolona” lunga 500 metri.Colgo infine l’occasione per ringraziare il mondo del volontariato che costituisce, in REMIDA come in tantissime altre iniziative e in tantissimialtri progetti, un alleato vincente. Mi riferisco non solo alle associazionio alle organizzazioni, ma anche ai singoli cittadini che contribuiscono conil loro impegno alla tutela dell’ambiente in cui viviamo.

Orfeo GozziPresidente AGAC

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È un luogo dove si promuove l’idea che i rifiuti siano risorse e dove si raccolgono, si espongono e si offrono materiali alternativi e di recupero, ricavati dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale, per reinventarne il loro uso e significato.È un progetto culturale.Rappresenta un modo ottimistico e propositivo di vivere l’ecologia e di “costruire il cambiamento” valorizzando i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e di creatività, in una logica di rispetto dell’oggetto e dell’ambiente.

REMIDA • Organizza REMIDA DAY, giornate

dedicate al riciclaggio• Offre gratuitamente parecchie

tonnellate di materiali di scarto a Scuole, Enti e Istituzioni che si occupano di educazione ed assistenza

• Accoglie visite di studio di insegnanti, studenti, amministratori, politici, ambientalisti e giornalisti provenienti dall’Italia e dal mondo

• Offre uno spazio di consultazione di cataloghi, libri e articoli, video e altro materiale culturale

• Promuove laboratori per studenti, insegnanti e genitori

• Promuove iniziative culturali per le scuole e la cittadinanza

• Supporta l’apertura di altri centri di riciclaggio creativo in ambito nazionale ed internazionale

• Promuove progetti nazionali ed europei.

REMIDA il Centro di Riciclaggio Creativo

REMIDA nasce dall’idea di mettere in relazione energie diverse: i mondi della cultura, della scuola, dell’imprenditoria e delle Istituzioni che dal loro incontro sinergico hanno generato la possibilità di creare nuove risorse.

E’ un progetto del Comune di Reggio Emilia e di AGAC e la sua gestione è affidata all’Associazione Internazionale Amici di Reggio Children che si avvale del contributo di numerosi volontari.

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I REMIDA DAY sono giornate speciali, di festa, che ricorrono nel mese di maggio e movimentano migliaia di persone, offrendo loro la possibilità di ripensare a • le problematiche dell’impatto

ambientale e dello sviluppo sostenibile partendo da uno sguardo curioso, attento e non solo allarmato ed allarmante

• come sia possibile rinnovare idee e progetti della didattica scolastica, alimentata dalla relazione tra pensiero economico e pensiero creativo. Prende vita un “binomio fantastico” di mondi raramente in dialogo.

La città si trasforma: le piazze e le strade accolgono momenti che vedono coinvolti come protagonisti bambini ed adulti, anziani e giovani, portando a sintesi progetti condivisi dalle scuole, da singoli cittadini e da associazioni culturali. L’esito finale si contrae in alcune giornate, quasi in un lungo attimo, ma richiede tutta la lentezza della preparazione, come spazio per costruire oggetti, eventi, ma soprattutto significati. Le materie e i materiali si lasciano riscoprire nella loro inedita e spaesante dimensione di ‘soggetti mutanti’.

I REMIDA DAY

PromotoriProvincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, AGAC, Osservatorio Provinciale Rifiuti, ARPA, Associazione Amici di Reggio Children, REMIDA

Coordinamento Graziella Brighenti

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Fiera dell’usato domesticoUn mercato di commerci, eventi, idee, racconti.Un mercato di storie, di incontri.La fiera parte dall’intenzione di non lasciare inutilizzati cose e oggetti degradati, segnati dal tempo, spesso diventati “invisibili” perché dimenticati.Se questi oggetti incontrano persone che sanno ri-vederli con occhi diversi, possono acquistare nuova dignità passando di mano in mano e recuperare nuova vita e valore in casa d’altri.Ogni bancarella ha trovato un filo conduttore, un significato aggiunto per scegliere e accorpare oggetti, per costruire collezioni inedite e provvisorie destinate a provocare curiosità, innamoramenti, scoperte, affari economici…

Progetto di REMIDA.Pertecipazione di nidi, scuole, associazioni e privati cittadini.

Reggio Emilia, Piazza San Prospero 2001, 2002, 2003

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TOTEM architetture in equilibrio dinamicoL’installazione ridefinisce la relazione tra materie e materiali e lo spazio che li accoglie.I materiali scelti sono posti in 64 strutture realizzate in cemento e ferro, secondo un sistema modulare.Ogni materia dà forma ad un insolito volume spaziale, esprime una propria fisicità ed espressività. Ma il significato delle parti nasce dall’insieme, dalla relazione con lo spazio, il tempo e con i diversi protagonisti coinvolti. E’ un mondo che cambia via via che le persone si muovono.

Progetto e realizzazione di REMIDA con Paola Ascari.

I Totem hanno costituito la scenografia di “IN” performance urbana a cura della compagnia Secondo Taglio, coreografia di Alessandra Ferrari.L’idea nasce da una riflessione sulla traccia, intesa come deposito di un passaggio, quello dei movimenti nello spazio, quello del tempo sui corpi, in contrapposizione alla apparente fissità di un paesaggio di totem. I Totem hanno abitato diversi luoghi:

Reggio Emilia Piazza Prampolini, Biblioteca Panizzi, Cinema Rosebud, 2003, Children’s Tour, 2004

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Il bosco di canne

100 canne di bambù alte 4 metri, re-inventate con materiali remidiani, hanno modificato lo spazio tratteggiando un grande filare per evocare la contaminazione tra il mondo naturale e il mondo artificiale. Convivono suoni, luminosità, fruscii, odori, composizioni delle strutture come presenze sensibili del mondo.Tanti gesti soggettivi hanno partecipato a generare differenti micromondi dilatati in una grande installazione, che ha saputo esprimere una nuova identità.

Progetto dell’installazione di Rolando Baldini e Vania Vecchi, grafici e designer.

Realizzazione dei bambini e del personale dei nidi, scuole dell’infanzia e elementari della provincia reggiana.

Il Bosco di canne ha abitato diversi luoghi: Reggio Emilia area ex-Locatelli e Chiostri di San Pietro, maggio 2000, Piazza Prampolini, maggio 2002, Istituto Ciechi “G.Garibaldi” in occasione del Convegno internazionale “Attraversar Confini”, 2004 a Yokohama e Kobe “Italia e Giappone: design come stile di vita”, 2001

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12 maggio

In una domenica speciale più luoghi del centro storico sono trasformati dai pensieri, dai progetti, dalle azioni di bambini, insegnanti e genitori: Piazza Prampolini, Broletto, Via Farini, Vicolo Trivelli, i Giardini Pubblici.Si incontrano narrazioni, racconti, concerti, brusii, allestimenti che vivono della complicità di adulti e bambini…Una città inattesa, ironica, stupefatta perché sorprendente, perché attende sempre nuovi accadimenti, perché gravida di opportunità, perché abitata in modo insolito con dialoghi trasformativi tra luoghi e materiali, suoni/rumori, atmosfere, cieli capovolti, odori/puzze/profumi...

Un modo piacevole per ricordare i trent’anni di vita di “La grammatica della fantasia” di Gianni Rodari, un libro caro e particolarmente vicino alle esperienze remidiane.

Progetto della Direzione dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di Reggio Emilia.

Realizzazione dei bambini, dei genitori e del personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia, degli studenti dell’Istituto Professionale “Z. Jodi” e dello staff di REMIDA.

Le installazioni ancora oggi abitano i nidi e le scuole dell’infanzia comunali; hanno anche temporaneamente abitato alcune sessioni dialogate del convegno internazionale “Attraversar confini” in diversi luoghi della città di Reggio Emilia, 2004

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I materiali remidiani si sono trasformati, nelle mani dei bambini, in narrazioni e invenzioni che hanno trovato accoglienza nelle vetrine di negozi della città, in un dialogo a volte spaesante con le merci esposte.Un richiamo, per il passante frettoloso, a tornare sui propri passi per lasciarsi sorprendere da una relazione inaspettata e bella.Una sollecitazione a liberarsi dalla consuetudine, a rinnovare il desiderio di cercare, di interpretare.Ma anche l’affermazione del diritto dei bambini di esprimersi in luoghi diversi della (loro) città.

Progetto e realizzazione dei bambini e del personale delle scuole comunali dell’infanzia di Reggio Emilia. Le tracce dei bambini in città hanno abitato vetrine dei negozi di Reggio Emilia, maggio 2001

Tracce dei bambini in città

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Giardinaggio trash

Il trash garden (in inglese significa letteralmente giardino- spazzatura) accetta il compromesso con la civiltà dei consumi e si costruisce con materiali da essa scartati. Diventa così strumento per una riqualificazione e rivalorizzazione di oggetti e spazi.Come e forse più di ogni giardino, esso si fa portatore in maniera diretta della doppia necessità dell’uomo contemporaneo di un contatto con la natura e di un risparmio delle risorse. Un’ idea singolare per ridisegnare i luoghi e reinterpretare i gesti quotidiani.

Progetto e realizzazione dell’architetto Cristina Cavallotti

Reggio Emilia, Piazza Prampolini 2002, 2003

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Materialiin dialogo

Oggetti minuscoli e materie spezzettate, in 1000 piccoli contenitori trasparenti riciclati, pretendono di essere “provati”, indagati, suonati, analizzati...I materiali, così suddivisi, accostati, estraniati dal contesto abituale, non sono più ‘di scarto’.I rifiuti diventano belli, luminosi, preziosi, curiosi, ironici…“è come una strada di luce”.Acquistano e suggeriscono delle forme, occupano l’ambiente e lo trasformano.Raccontano nuove storie, generano indiscrete o delicate azioni esplorative mentre attraggono verso il silenzio: nel silenzio l’immaginazione si fa più intensa e profonda, produce un’attenzione che tende ad andare verso “ciò che non è qui”, verso un’espressione creativa.

Progetto e realizzazione di REMIDA.

Materiali in dialogo ha abitato diversi luoghi:

Reggio Emilia, Piazza Prampolini, Chiostri di San Domenico, Liceo Scientifico “Aldo Moro” in La scuola visibile, 2002, Festa Reggio Campo Volo, 2003

L’Aquila, Ecologic Day, 2003

Avezzano (AQ) Giornate dedicate all’ambiente, 2003

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REMIDApERCUSSIOnSConcerto

Concerti di musiche d’autore, rivisitate con creature sonore fatte di oggetti scartati, buttati, dove suono e rumore interagiscono curiosamente.Repertori di Bartok, Milhaud, Cage, Reich, Tanner, Rosauro hanno abitato le piazze della città.

Gli spazi della ex-Locatelli, hanno ospitato la generativa e originale ricerca della sonorità dei materiali e degli oggetti e la costruzione degli insoliti strumenti a percussione.

Progetto di REpercussio, ensamble di percussioni nato nel 2000, particolarmente interessato a tematiche sociali, in collaborazione con l’Istituto Musicale “Achille Peri” di Reggio Emilia e la Fondazione I Teatri.

Differenti concerti hanno abitatoa Reggio Emilia, Piazza Prampolini, 2002e Piazza Martiri del 7 Luglio, 2003

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Cinquecentometri Torta Riciocco-lona Come riscoprire il “gusto del riciclaggio”?Con una lunghissima torta da gustare insieme, impastata con alimenti come il pane secco e il cioccolato delle uova pasquali invendute.Un modo diverso per riscoprire e innovare le tradizioni della cucina reggiana e dare un “dolce sapore” alla festa.

Progetto di REMIDA, da una ricetta di Marta Ferrari, esperta di cucina reggiana.Preparazione a cura di 10 fornai dell’Associazione Provinciale Panificatori, Confcommercio Reggio Emilia.Allestimento realizzato da 70 volontari.

La torta ha abitato il cuore della città, lungo la Via Emilia, Reggio Emilia, 2003

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Un logo di REMIDA

Un forte segnale visivo, spaesante, un prisma a base triangolare, con lettere di grandi dimensioni, che visualizzano la scritta RE-MI-DA. Lettere così curiose da suscitare la voglia di avvicinarsi per scoprirne i particolari.Un colore diverso ha caratterizzato ogni lettera evidenziando l’idea della trasformazione della materia e dei materiali, ma anche l’idea della possibile giocosità e del divertimento.

Progetto di Rolando Baldini e Vania Vecchi, grafici e designer con Stefano Maffei, architetto.

Realizzazione di Vania Vecchi, con atelieriste e insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia.

Reggio Emilia Piazza della Vittoria, 2000, area ex-Locatelli, 2000, 2001, 2002

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emergenza rifiuti:chi è stato?

Un racconto giallo

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emergenza rifiuti:chi è stato?

Un racconto giallo

In una bella e soleggiata mattina d’estate, alcune auto di una affermata tv locale parcheggiarono ai bordi del parco di una città fra le più pulite ed ordinate del mondo. Mentre i cameraman disponevano le loro ingombranti attrezzature, da un’auto impolverata che un po’ stonava con il paesaggio, scese un personaggio interessan-te, di sicuro doveva trattarsi di un giornalista, visto l’auricolare all’orecchio ed il microfono in mano.– “Siamo nella tranquilla ma indaffarata città di Rifiutopoli” – cominciò a blaterare – “Come si può intuire dal nome voi potreste credere di essere in un luogo non particolarmente gra-

alla cura degli animali e delle piante del bosco confinante con la città di Rifiutopoli; come una guardia forestale doveva badare all’incolumità della natura. Immediatamente il giornalista le si avvicinò per intervistarla:– “Mi scusi, chi può essere stato l’autore di questa catastrofe ecologica?” –La ragazza fu sorpresa da tanta irruenza, ma non esitò a rispondergli:– “ Sono spiacente… Questa mattina mi sono alzata presto e, come al solito, mi sono diretta ancora un po’ assonnata al ruscello vicino alla mia capanna, ho sorseggiato qualche goccia d’acqua fresca e “bleah…” l’ho sputata di colpo ed ho appena fatto in tempo a fermare i cavalli che si accingevano ad abbeverarsi… Sono dispe-rata!” – e così dicendo scoppiò in singhiozziContemporaneamente si sentì il rumore del motore di un’auto lanciata a tutta velocità, poi una frenata improvvisa sull’asfalto e il rumore di portiere che sbattevano malamente. I tre banditi si trovarono davanti il giornalista e la ragazza, tentarono di scappare, ma Cruc fece loro lo sgambetto, tirando il filo delle teleca-mere. Subito la ragazza ed il resto della troupe televisiva li legarono come salami.Fu chiamato l’ispettore di polizia Steve, un investigatore con un’eterna pipa in bocca, che sapeva risolvere i casi più difficili della cronaca nera. I tre banditi furono portati alla centrale di polizia ed interrogati; si scoprì che uno abitava nella città di Lavandonia, il secondo a Cristallinia e solo il terzo a Rifiutianonfinire.Erano stati pagati da un ricco miliardario di Rifiutopoli, che voleva inquinare la città per poi ricavare tanti quattrini dal lavoro di ripulitura che sarebbe stato effettuato dalle sue aziende.L’Ispettore Steve, però, non si accontentò di un movente così ovvio come il denaro e volle andare in fondo alla questione. Dopo molte indagini ed ipotesi, scoprì che il vero movente era il ricatto. Il miliardario aveva infatti rivelato ad un amico di Rifiutianonfinire la formula del riciclaggio per mantenere la città pulita ed aveva paura.La formula era: RICICLARE A NON FINIRE È UNA COSA DA CAPIRE!E Cruc l’Acchiappascoop dove finì?Come potete ben immaginare non si mosse più da Rifiutopoli, visti gli sviluppi delle indagini e si sposò con la bella ragazza bionda.

Elena Demurtas anni 10Scuola elementare stataleSan Martino di Guastalla (Reggio Emilia)

zioso, ma vi sbagliate di grosso: siamo venuti a documentarvi come l’apparenza inganna, perché, come potere vedere dalle riprese televisive la città è un vero gioiello di pulizia. Qui tutta la popolazione dà il proprio contributo per farla apparire al meglio; la raccolta differenziata è molto sviluppata e un’attività primaria è il riciclo dei rifiuti, perché se ne producono in grandi quantità. La città è tirata a lucido come uno specchio, il cielo è limpido e splendente, l’acqua è fresca e pura e Madre Natura regna incontaminata e rispettata dall’uomo. Ci sono isole ecologiche e bidoni per la spazzatura in varie aree della città, ma non le scoprirete mai, perché i cittadini le hanno ben mimetizzate, quasi truccate perché si nascondano nel verde e sottoterra. Anche gli operatori ecologici hanno vestiti sgargianti e multicolori… Ma la cosa che stamattina vi vogliamo documentare è il riciclaggio dei rifiuti che permette a questa città di essere così in sintonia con la natura. La carta viene riciclata e riutilizzata per quaderni, libri e giornali; il vetro viene fuso per ricavarne bottiglie ed altri oggetti artigianali; il ferro viene lavorato per rifare veicoli, utensili ed oggetti vari; così l’alluminio, la plastica… Dove non è possibile il riciclo, la gente è abituata ad usare e riusare abiti, mobili…” –– “Tutti i bellissimi fiori di questo parco cresco-no grazie al compost trasformato in terriccio fertile o humus.” –Il racconto del giornalista non accennava ad

interrompersi e molti passanti si erano fermati incuriositi ad ascoltare, mentre da ovest iniziava a comparire il solito fumo bigio proveniente da un’altra città confinante con Rifiutopoli. Si trattava di Rifiutianonfinire, dove i cittadini erano ben diversi dai rifiutopolesi. Purtroppo non sapevano nemmeno cosa fosse il riciclo e la raccolta differenziata. I fiumi erano puzzolenti e sporchi, il cielo sembrava non esistere perché la puzza ed il fumo delle fabbriche lo ricoprivano, l’aria era irrespirabile. Il problema che angustia-va la città di Rifiutianonfinire era l’invidia nei confronti della confinante Rifiutopoli. Questo aveva portato in passato alcuni atti di sabotaggio, tuttavia sempre falliti, allo scopo di contaminare la bella città.– “Mah… Un momento” – continuava l’instan-cabile giornalista, con i biondi capelli arruffati sormontati da un paio di occhiali da sole alla moda – “Sniff, sniff, che puzza insopportabile! Cosa sarà successo?” – E così dicendo storceva il naso in modo ridicolo.– “È strano, un tanfo così forte non l’ho mai sentito… La città è sempre pulitissima… Oh, scusatemi, non mi sono ancora presentato, sono Cruc, l’Acchiappascoop e sono qui per un noti-ziario animalista ed ecologista sull’importanza del riciclo dei rifiuti. Ma torniamo alla puzza: forse è meglio che faccia una doccia…” –Dalla finestra di un appartamento che si affaccia-va sul parco si sentì un urlo di una donna: – “Aiuto! Dal mio rubinetto esce acqua verde!” –Intanto l’aria cominciava a puzzare, il cielo si era fatto cupo, la gente correva a casa spaventata ed i bambini erano stati mandati a casa da scuola. Era la catastrofe! Solo il nostro giornalista Cruc l’Acchiappascoop non intendeva muoversi dalla sua postazione ed anzi decise all’istante di sco-prire chi fosse il responsabile di quel disastro.Si avviò per la città ormai deserta, piena di neb-bia e di fumo, seguito dalla sua troupe. Suonò ad un campanello allo scopo di intervistare qualcu-no: – “Buongiorno signore, ha mai sentito questa puzza in città? Non le sembra strano?”– “In effetti questo odoraccio è piuttosto inconsueto e temo che qualcuno abbia voluto giocarci un brutto scherzo!” –– “La ringrazio, arrivederla!” –In quello stesso momento tre loschi individui sbucarono da una conduttura delle fogne della città e si misero a correre furtivamente verso un’automobile parcheggiata nei pressi. Intanto, fra il fumo denso, Cruc intravide una ragazza bionda, vestita sportivamente, che gli si avvici-nava tossendo per la gran puzza. Era l’addetta

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...in fondosiamo veterani

oggi ho visto Jack.è ridotto a uno straccio.è la metà esatta di quando siamo arrivati qui.l’umanità intera dovrebbe vedere in che con-dizioni ci tengono questi bastardi.Jack, beh, io non l’ho mai visto così, e lui è uno fortunato, molti di quelli che sono arrivati qui con noi non ci sono più, non hanno resistito.qui ci chiamano già “i veterani”, siamo quelli che sono sopravvissuti di più in questo schifo.ieri ho visto uno nuovo, l’hanno piazzato vicino a me.

non capisco cosa abbia fatto per meritarsi un posto come questo, mi sembra ancora in buo-ne condizioni, mi sembra che lui possa essere ancora utile all’umanità… e invece … invece capita di essere giudicati sommariamente, così, a libero arbitrio di questi strani individui, senza neanche un processo.e così è capitato anche a me: sono rimasto in isolamento dopo che questo panzone basso e pelato aveva deciso che non servivo più alla comunità, poi, un giorno, il panzone è venuto di persona a prendermi e mi ha sbattuto qui.non saprei riconoscere chi siano stati i suoi complici, mi avevano chiuso in un sacco, come fossi concime.e così mi ritrovo qui, con il mio miglior amico distrutto al mio fianco, la mia faccia, beh la mia faccia l’ho dimenticata, e ringrazio Dio che non ci siano specchi in questo posto.vedere la mia faccia in condizioni che reputo essere pietose non so quanto potrebbe giovarmi.è già stato duro per me aver perso un brac-cio.è stato un anno fa: la sentinella che fa il turno di mattina tra le quattro e le otto ha introdotto nel campo un cane, il suo, lasciando che si cibasse di noi.io sono stato fortunato, molti miei amici sono

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siamo veterani

stati falciati quel giorno…… continuo a guardare il giovane di fianco a me.non mi sembra di averlo già visto, però pen-sare che è così giovane e deve soffrire ancora così tanto… non riesco a non pensarci… è una cosa troppo orribile, povero ragazzo, ha ancora quella luce negli occhi…eppure c’è un modo per evitare questo, ci sono istituti di rieducazione, dicono che cam-biano completamente la tua vita in quei posti, dicono che una volta uscito sei come nuovo, sei, forse, ancora più utile di com’eri prima che la tua vita si consumasse.io ho tanto sperato di finire in uno di quei posti…

ma poi sappiamo tutti cos’è successo, sono un veterano…siamo dei miserabili, ecco cosa siamo, rifiuti della nostra società… io ero un bellissimo soldatino di latta prima di arrivare qui, e Jack era il mio caporale, abbiamo tanto sperato di poter essere riciclati, come ho già detto, ma è stato inutile, per via di quei famosi giu-dizi arbitrari, siamo qui,in una discarica,ad avvelenare la terra che ci ha visto na-scere,mentre potremmo essere tutti e due parte di una bella lattina,o magari… magari…… beh, in fondo non dobbiamo piangerci troppo addosso,noi siamo i veterani…

luca cattaniclasse 4° f liceo scientifico “aldo moro”

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premio_REMIDAConcorso letterario sui rifiuti e sul loro riciclaggioLa scrittura concede dilatazioni di pensiero e di immaginari, dall’ottimismo al pessimismo, dall’inquietudine alla pacatezza, dal coinvolgimento viscerale al disinteresse, dalla consuetudine alla straordinarietà. Per molti corrisponde al desiderio di prendere posizione su il riciclaggio, le discariche, la raccolta differenziata. Sollecita la ricerca di significativi cambiamenti, per l’umanità e per l’ambiente, di atteggiamenti quotidiani.Il concorso ha raccolto una “letteratura di rifiuti” fatta di lettere, filastrocche, poesie, racconti, storie …, centinaia di testi inediti elaborati da giovani scrittori di ogni età, dai tre anni all’infinito.Per ogni edizione del concorso è pubblicato un volumecon una selezione delle opere più interessanti.

Progetto di AGAC, Baobab, TETRA PAK.

Reggio Emilia 2002, 2003

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ReggioFilm FestivalRicicloI rifiuti, la spazzatura, il riciclo hanno per il mondo dell’arte (cinema, design, letteratura, musica…) un fascino indiscreto e un potere generativo di creatività e di idee.Le poetiche del cinema sanno richiamare emozioni, sapori, suggestioni, visioni; anche i rifiuti prendono forma tra realtà e fantasia.

Viene così alla luce un concorso nazionale di cortometraggi, dove, in un tempo minimo, ironia, metafora, suspense convivono nei diversi video.

Progetto di FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), Assessorato Cultura e Sapere con REMIDA.

Reggio Emilia Cinema Rosebud 2001, 2003

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Omaggio a Bruno Munari

Una mostra che fa vivere la trasformazione e la metafora, che propone di separarsi dal vecchio e dall’abitudinario per scommettere sulla forza generatrice dell’incontro con il nuovo e con l’inconsueto.Una mostra per rendere onore ad un artista che con coerenza ha sempre creduto nell’intelligenza e nella creatività.

Promotori: Associazione Amici di Reggio Children, Comune di Reggio Emilia, REMIDA

Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro, 2000

Per finta. Immagine e teatro in giocoMostra della Città di Torino

La mostra, realizzata trasformando materiale di recupero, assembla in modo creativo tecnologia, scienza e arte e si offre in un percorso interattivo.Nasce dalla collaborazione tra i laboratori che a Torino si occupano di ricerca e aggiornamento in campo educativo.

Promotori: Città di Reggio Emilia, Assessorato Cultura e Sapere

Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro 2001

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REMIDAMostra di un’esperien-La mostra narra e testimonia l’identità e la storia di REMIDA, come progetto culturale.Un invito a vedere la materia e i materiali con occhio sgombro e disinvolto, capace di stupirsi e di stupire, per lasciarsi sedurre dalla tentazione di scoprire l’invisibile...Nel tempo ha comunicato e dato rilievo ad aspetti diversi della vita del Centro, come la realizzazione di eventi formativi (convegni, progetti europei, laboratori...), la creazione della Rete dei REMIDA, la realizzazione dei REMIDA DAY.

Progetto e realizzazione di Alba Ferrari.

La mostra è stata esposta, in diverse edizioni:

Reggio Emilia, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003Fossoli di Carpi, inaugurazione del Centro di Compostaggio, 1998Rimini, Ricicla, 1999Parma, Domenica ecologica, 2001Bibbiano, Domenica ecologica, 2002L’Aquila, Ecologic Day, 2003 Avezzano (AQ), Giornate dedicate all’ambiente, 2003Perugia, Macroscopio, 2003

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La piazzadelriciclaggioUn luogo per informare, dare strumenti per conoscere, vedere le trasformazioni del riciclaggio in relazione alla raccolta differenziata. La piazza, affidata ad Aziende di Filiera, Consorzi e Associazioni Ecologiche e Ambientaliste, vive con allestimenti, mostre, stand, esposizioni di prodotti, gadget e materiali riciclati.

E’ anche possibile ricevere un vaso di marhalene (materiale ricavato dal riciclaggio dei contenitori per bevande), una confezione di compost (dal riciclaggio degli scarti verdi di piante e giardini) e piccole piantine da interrare: un modo per dare nuova vita a materie altrimenti buttate nei rifiuti.

Progetto di AGAC e REMIDA.

Reggio Emilia, Piazza Prampolini2001, 2002, 2003

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Il Progetto “Oggetti risorti”, nell’ambito dell’iniziativa europea Connect, ha promosso la diffusione di Centri REMIDA in altre città a livello nazionale e internazionale. Ha raccordato le attività di una partnership tra enti finlandesi, francesi e italiani, coordinate dal Comune di Reggio Emilia.Ne è nata l’idea di un mese europeo dedicato al riciclaggio creativo, il REMIDA MAY 2001, come momento di sintesi dei diversi percorsi che hanno coinvolto scuole, musei, Comuni.Diverse iniziative ed eventi hanno attraversato le città di Blois, Sète (Francia), Lahti, Valkeakosky (Finlandia), Napoli, Reggio Emilia e Torino (Italia) nel mese di maggio 2001.

La rete dei REMIDAAnche altre realtà (Comuni, mondo della cooperazione, dell’imprenditoria e del volontariato) condividono il valore politico e culturale del progetto REMIDA.Ha così origine la Rete dei REMIDA fra Reggio Emilia e Genova, Lecco, Napoli, Torino, Casalgrande, Randers (Danimarca).Tutti i Centri partecipano insieme a: • Valorizzare il riciclaggio creativo e la solidarietà verso l’ambiente• Rilanciare una riflessione intorno alla didattica intesa come luogo dell’agire e del riflettere, luogo di raccordo tra teoria e pratica educativa• Attivare collaborazioni tra il mondo dell’educazione e dell’impresa aziendale• Favorire lo scambio delle idee e delle esperienze• Progettare iniziative culturaliAltre realtà stanno progettando l’apertura di Centri REMIDA:Biella, Roma, Trento, Perth (Australia) e Roskilde, Jelling, Egtved e Hirtshals (Danimarca).

progetto “Oggetti risorti”

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Installazioni e défilé di danzaNella città si coglie un intenso vissuto di relazioni e azioni, nella città-teatro la danza fa da ponte fra uso e riuso creativo degli spazi, tra quotidianità e rappresentazione.

Più di mille danzatori e musicisti aprono le danze sul tema del riciclo per le strade della città.La sfilata muove da alcune installazioni realizzate nelle principali piazze del centro storico.E’ una festa che si conclude davanti alTeatro Valli con il concerto dei REPERCUSSIO.

Progetto e realizzazione della Fondazione I Teatri, con REMIDA, nell’ambito di RED (Reggio Emilia Danza) e le scuole di danza reggiane,2003

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Carolina, 5anni“ogni oggetto ha la sua anima”

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“certe cose che sono rotte si possono tenere anche solo per bellezza” Francesca, 4 anni

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“lo spazio è pieno e vuoto se no non riesci a uscire” Luigi, 5 anni

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“gli oggetti hanno diritto di essere altre cose” Giorgia, 5 anni

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“io a remida ci abiterei… a chi lo dici! C’è una luce che illumina di rosso come il sole, sembra un sogno…” Silvia e Chiara, 9 anni; Melanie, 5 anni

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Quali materiali raccoglie REMI-DA

• Carta: cartoncino, cartone ondulato, cartone tipo “tetrapack”, carta per uova pasquali, scatole...

• Metallo: rame, alluminio, ferro in fili, lastre, catene, tubi, ingranaggi meccanici, termocontenitori, reti, bidoncini, ferramenta varia, cavi...

• Legno: a tavolette, a blocchetti, sughero, compensato, vimini...

• Cordame: cordame di diverse misure, lacci, juta...

• Cuoio: a pezze, a corde...• Vetri-specchi-plexiglass: a lastre,

contenitori, pendagli, palline, policarbonati (anche a colori)...

• Tessuti: abiti, accessori, filati, rocche, cartelle colori...

• Merceria: bigiotteria, bottoni, fibbie,cerniere, fettucce, elastici, pizzi, spallotte...

• Superfici texturizzate: materiale insonorizzante, rivestimenti spugnosi, moquettes, tappezzeria...

• Plastica: tubi, scatole, snodi idraulici, imbuti, spirali, rotoli trasparenti, caschi, contenitori, bacchette portacircuiti, sfridi circuiti stampate, portarullini, portadiapo...

• Marmo: triturato per mosaici e a lastre piccole, sassi, piastrelle...

• Gomma: di ogni genere...• Contenitori alimentari: in plastica, in

poliuretano espanso, vetro...• Bottiglieria: in plastica e vetro...• Pellicole: serigrafiche, fotografiche...• Teflon• Polistirolo

Le aziende che supportanoREMIDA

Associazioni di categoria:

API -ASSOCIAZIONE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIEASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI REGGIO EMILIACNA - CONSORZIO NAZIONALE ARTIGIANATO

Aziende:

A.R. NASTROTECNICA ALBERTAZZI ALUPERL AMAROSSI ANIM SHELL ANNIGONI E RINALDI ANTICA MANIFATTURA AQUA ARAG ARQUATI ARTEGRAF ARTI GRAFICHE REGGIANE ASK ZENDAR ASKERZ ATR SERVICE di Panciroli Franco AUTOSONIK GROUP BATABATTAGLIABEARPLAST SPABENELLIBOLOGNESIBONACINI E MORANIBORDO 5BOTTONIFICIO EMIBOTTONIFICIO LUCKYBOTTONIFICIO UNIVERSALBOTTON’S STORYBRAGAZZI E CATELLANIBURANI E ZINANIC.B. STUDIOC.C.S.C.T.M.CABIND -ICAMCAGLIARI E RINALDICALZOLARI GINOCAPRARI TENDAGGICASA DEL CUSCINETTOCASONI E SPALLANZANICASTAGNETTI & C.

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CATELLANI TENDECATOZZI CAVA DIVANICOBIANCHICOMPUTERLINECoop. LO STRADELLO COOPBOXCORRADI CORRADINICOSMO PLASTCRAVATTIFICIO CONTICRISDENCROCIONI ANNADAVOLIDIL PLASTDIVINADRESSELITE GOMMAEMAK S.P.A.ENNEDIF.E.M.F.LLI PRATIF.N.FAIR S.R.L.FERRARINIFI.MAFILCARFORESTFORNO ANTONELLIFOTO ARTIOLIFOTO MATTIOLIFOTO SUPERSTUDIOGALGOZZIGRIFFE OCCHIALIGRUPPO MILARHOBBY LEGNOI.C.A.IMAXIMPRESS ELETTRONICAIORI SILVIOISAFFITALGRAFITALIANA CASCAMIKAPPA DI PELLEL.A.I. LA COMETALA TENDA L’ALBEROLANZI GIOVANNILASAGNA

LEONI SALOTTIL’ISOLA CHE NON C’èLITOGRAF 5LITOGRAFIA ZIMMAGLIERIE CRISTINAMAGLIFICIO DAVIDMAGLIFICIO PREMIERMANGO HELMETSMARZIMATERIE PLASTICHE RIUNITEMAX MARAMAXIMAMEDICIMEGAPRINT META SYSTEMMICROWOODMISS DEANNANADIRNATHURANEPAL NILURO.M.G.OGNIBENEOMSOOPTIMAOTTICA SALANIPACE PALAZZO DEL CAPITANOPAM LEGNOPEDERINIPOLDI MICHELEPRATI COLORIPRATI TENDEPUNTO INTIMOPUNTO MODAR.C.F.R.T.E.RECAMREGGIANA GOURMETRICCI PELLERIGHI ANGELO LAVORAZ. SPAZZOLERILECONFS.A.T.S.I.T.E.SAVI PLASTSCHROEDER ITALIASEA UTENSILI SELENESERVICESICEM SAGA

SIDER PRESSSIMASITESPUGNIFICIO EMILIANOSTARTEXSTIL CORNICISTIL&GRAFICASTUDIO CREATIVITYSTYLTREXT.M.G.T.M.T.T.P.T.R.A.TAPPEZZERIA IL CORREGGIOTECNO PLASTICATECTONTEDESCHI GOMMA TETRA PAKTEX REGGIOTIPOLITO HELVETIATIPOLITOGRAFIA EMILIANATIPOLITOGRAFIA SA.GITIZIANOTRE ELLETRECCIFICIO REGGIANOTUTTO FOTOVERELUXVETRERIA TRABUCCHI E BASSOLIVETRERIA TRIBUIANIVIMA PLASTVIU INXANADU

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programmi

remida day

Reggio Emilia13 maggio 2000

un invito a perdersi nel bosco di remida

metamorfosipaesaggi musicalilicenze poetiche

ore 10,30area Locatellivia Agosti 1

e piazza della Vittoria

ore 17,30

omaggio a Bruno Munari

la scuola adottaun monumento

Chiostri di San Pietrovia Emilia San Pietro 31

remida day

20 maggio 2001domenica ecologicaReggio Emilia

giornata europeadel riciclaggio creativodei rifiuti

fiera dell’usato domesticoPiazza San Prospero

remida zoomriscopri la città

artigiani e creativi del riuso

tracce dei bambini in città

mostra “per finta”Chiostri di San Pietro21 aprile – 20 maggio

che fine fanno i film?cinema Rosebud14-16-18-19-20 maggio

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Reggio Emilia10-12 maggio 2002

FIERA DELL’USATO DOMESTICOPiazza San Prospero

il bosco di remida in città

INCONTRI CON LA FANTASTICA 1972 –2002omaggio della città di Reggio Emilia a Gianni Rodari

LA CITTA’ INATTESA luoghi narrati, trasformati, spaesati, reinventativie e piazze del centro storico

spettacolo teatrale “cipollino” teatro tagesNido dell’infanzia G. Rodari

LETTURE RODARIANE E REMIDIANE IN CITTA’

rifiuti urbani e speciali: come gestirli? convegno

REMIDA PERCUSSIONSPiazza Prampolini

premio letterario remidalibreria dell’Arco

GIARDINAGGIO TRASH

micromacro

LA PIAZZA DEL RICICLAGGIO

le parole di paceteatro Municipale

REMIDA mostra di un’esperienza

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Reggio Emilia16-25 maggio 2003

PREMIO LETTERARIO REMIDAIstituto musicale A. Peri

FORUM di Agenda 21 Locale

RED Reggio Emilila Danzainaugurazione con defilé di danzavie e piazze del centro storico

REMIDA PERCUSSIONS

IN BIBLIOTECA CON GUSTOletture con Flavia De Lucisbiblioteca Panizzi

FIERA DELL’USATO DOMESTICOPiazza San Prospero

TOTEMin equilibrio dinamicoPiazza Prampolini

‘IN’ performance urbanacompagnia Secondo Taglio coreografia di Alessandra Ferrari

REMIDA Mostra di un’esperienza

LA PIAZZA DEL RICICLAGGIO

CINQUECENTOMETRI DI TORTA RICIOCCOLONAvia Emilia

GIARDINAGGIO trash

DIDARTinaugurazione del Centro di Documentazione sulla didattica dell’arte contemporaneaMusei civici

2° REGGIO FILM FESTIVAL Riciclopremio Remidacinema Rosebud

Osservatorio provinciale dei Rifiuticonvegno

Un particolare ringraziamento ad aziende, organizzazioni ed Enti che hanno collaborato alle diverse edizioni dei Remida Day

ActAssociazione panificatoriBiblioteca PanizziBiblioteca San PellegrinoCinema RosebudComiecoConaiConsorzio Nazionale AcciaioCoop Consumatori NordEstCoreplaFedicFondazione iTeatriGemmi Uova – PasquìItalgraf RaggioverdeLibreria dell’ArcoLibreria “Vecchia Reggio”MgmMusei CiviciNew LatNidi e Scuole reggianeNonsoloverdeNovamontPicciati pasticceriaReggio Children srlReplast srlRevived Object – ConnectRilegnoS.I.A. srlTetra Pak Italiana spaTil srl

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Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine

REMIDA DAY Muta…menticollana REMIDAGiugno 2004 (1° edizione)© AGAC, Associazione Amici di Reggio Children, Scuole e Nidi d’Infanzia – Istituzione del Comune di Reggio EmiliaTutti i diritti sono riservati.E’ vietata ogni riproduzione, anche parziale e in ogni forma, senza preventiva autorizzazione di Reggio Children.

REMIDA DAY Muta…mentiISBN 88-87960-39-9

edito da:REGGIO CHILDREN s.r.l.Sede legale: Via Guido da Castello, 12Uffici: Piazza della Vittoria, 6 42100 Reggio Emilia - Italiatel. +39 0522 455416 fax +39 0522 455621e-mail: [email protected] sito web: www.reggiochildren.itCod. Fisc. e P.IVA 01586410357Cap. Soc. 260.000,00Iscritta al Registro Imprese di RE n. 01586410357REA di RE n° 197516

A cura di

AGAC

Associazione Internazionale Amici di Reggio Children

Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Comune di Reggio Emilia

REMIDA, il Centro di Riciclaggio Creativo

Testi di Alba Ferrari, Elena Giacopini

Contributi di Antonella Spaggiari, Orfeo Gozzi, Sergio Spaggiari

Fotografie di Sergio Bagnacani, Rolando Baldini, Stefano Bertini, Alberto Bertolotti, Paola Busani, Marina Castagnetti, Cristina Cavallotti, Consuelo Damaso, Mara Davoli, Alba Ferrari, William Ferrari, Maurizio Fusina, Elena Maccaferri, Corrado Moscardini, Antonia Monticelli, Paolo Pezzarossi, Giovanni Piazza, Barbara Quinti, Francesco Rosi, Alessandro Scillitani, Stefano Sturloni, Silvia Tondelli, Roberta Vignali Immagine di copertina di Corrado Moscardini

Coordinamento editoriale Alba Ferrari, Elena Giacopini, Mara Ligabue

Si ringraziano per il prezioso contributoi nidi e le scuole reggiane,tutti i volontari e le volontarie di REMIDA,Sergio Spaggiari (Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia),Arturo Bertoldi e Fiorenza Genovese (AGAC),Graziella Brighenti e Silvia Bagnacani con Maria Teresa Boni, Fosca Ferrari, Tiziana Socci, (REMIDA).

Stampato su carta ecologica da Grafitalia, Reggio Emilia, Giugno 2004

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15,00 EuroISBN 88-87960-39-9