42
7 dicembre

Rassegna 7 dicembre

Embed Size (px)

DESCRIPTION

rassegna 7 dicembre

Citation preview

Page 1: Rassegna 7 dicembre

7 dicembre

Page 2: Rassegna 7 dicembre

Martedì 7 dicembre 2010 pagina 7

Vargas Llosa: troppa

trasparenza fa male

alla democrazia

U n eccesso di trasparenza è “pericolosoper la democrazia”: così il premio Nobelper la Letteratura, il peruviano Mario

Vargas Llosa, si è detto scettico sulla vicenda Wikileaks.“Ho una doppia opinione su Wikileaks. Da un lato lotrovo formidabile per la trasparenza, sono d’a c c o rd ocon tutto ciò che viene allo scoperto perché ci difendedagli intrighi, dalle manovre, dalle bugie. D’altra parte

se tutto venisse alla luce, se scomparisse qualsiasiforma di comunicazione confidenziale e di segreto, nonvedo come si potrebbe far funzionare uno Stato”. Ilrischio è che gli Stati sarebbero talmente vulnerabiliche le istituzioni, essenza stessa della democrazia,sarebbero in pericolo. E il “paradosso”, ha concluso, èche i più esposti a questo rischio sono proprio gli Statidemocratici, mentre le dittature sono al sicuro.

GLI OCCHI DEGLI USAWikileaks rende nota una lista di siti industriali controllati

perché possibili obiettivi terroristicidi Giampiero Gramaglia

G li Stati Uniti tenevano sot-to controllo in Europa,“senza consultare i Paesiospiti” –cioè, in pratica,

spiavano e verosimilmente spia-no tuttora - siti industriali giudi-cati possibili obiettivi di attacchiterroristici e ritenuti critici perla sicurezza nazionale. È l’enne -sima rivelazione scaturita dai do-cumenti di Wikileaks, che con-tinuano a fornire sorprese e im-barazzi: sorprese all’opinionepubblica, imbarazzi alle diplo-mazie (quella americana, in pri-mis).In Italia, i siti nella lista sono due:una multinazionale farmaceuti-ca, Glaxo Smith Kline SpA,con sede per l’Italia a Verona (magli Usa concentrano l’attenzionesullo stabilimento di San Polo diTorrile, Digibind, in provincia diParma, che fa vaccini e liquidi eliofilizzati sterili su scala mondia-le); e un gasdotto dall’Algeria, ilTr a n s m e d , che, lungo oltre2000 chilometri, porta il gas inSicilia e poi fino alla Valle Padana(il punto d’arrivo è a Minerbio,vicino a Bologna).

LA LISTAvenne spedita nel feb-braio 2009 –alla Casa Bianca, c’e-ra già Barack Obama e al Dipar-timento di Stato Hillary Clinton-:Washington invitava diplomaticiamericani in tutto il mondo a of-frire aiuto ai siti in questione e apromuovere servizi e tecnologia‘made in Usa’ per garantirne la si-c u re z z a .La cosiddetta ‘Critical ForeignDependencies Initiative’divide ilglobo in sei regioni e cita, fra cen-tinaia di impianti, il cavo sottoma-rino Apollo tra Francia e GranBretagna –la stazione di approdoè in Cornovaglia-, stabilimentifarmaceutici in Germania, unafabbrica d’insulina in Danimarca,il gasdotto Nadym in Russia e an-cora siti in Spagna, in Israele e unpo’ in tutto il mondo (una minie-ra di cobalto in Congo, un’azien -da per la produzione di siero con-tro il veleno dei serpenti in Au-s t ra l i a ) .

POTERI E BUGIE

di Alessandro OppesMadr id

B raccato dall’Interpol, perseguitato dai gover-ni di mezzo mondo, minacciato di morte,

considerato il nemico pubblico numero uno dal-la superpotenza americana, Julian Assange cer-ca di garantirsi una sorta di “assicurazione sullavita”. Lo fa lanciando una pesantissima minac-cia: se la caccia all’uomo che si è scatenata dagiorni dovesse portare alla sua cattura, imme-diatamente verrebbe messo in rete quello che ilsuo avvocato Mark Stephens ha definito senzamezzi termini “un congegno termonucleare”, ri-velazioni delicatissime, forse le più compromet-tenti tra quelle in possesso di Wikileaks. Alcuneriguarderebbero la British Petroleum e Guanta-namo, ma di sicuro non mancano altri segretiscomodi, capaci di far tremare governi, diplo-mazie, imprese multinazionali.

CON IL PASSARE delle ore, Assange capisceche l’assedio al quale è sottoposto diventa sem-pre più stringente. Dopo che il sito PayPal – la piùnota piattaforma per la realizzazione di pagamen-ti via Internet – ha cancellato il contratto con Wi-kileaks, bloccando ai privati di tutto il mondo lapiù facile via di finanziamento del portale, ieri po-meriggio le poste svizzere hanno deciso di chiu-dere il conto corrente che Assange aveva aperto asostegno della sua fondazione per aver indicato,erroneamente, Ginevra come sua città di residen-za. Dove si trovi il fondatore di Wikileaks in que-sto momento, nessuno lo sa. Forse nel sud del-l’Inghilterra, tenuto sotto sorveglianza da Sco-tland Yard, secondo le indiscrezioni pubblicatedalla stampa britannica. Oppure in Svezia – pro -prio il paese che ne ha ordinato l’arresto con l’ac -cusa di stupro – o in Islanda. Secondo il quoti-

diano Tribune de Genève, avrebbesollecitato l’asilo politico alle au-torità di Berna. Un’eventualità al-la quale si è subito opposta l’am -ministrazione di Washington conuna “ra c c o m a n d a z i o n e ” af finchégli vengano chiuse le porte dellaConfederazione. Porte sbarrateanche nella sua Australia: “Mimanca terribilmente il mio pae-se”, ha detto in un’intervista di-gitale al britannico The Guardian,“ma la premier Julia Gillard e il

procuratore generale Robert McClelland mi han-no fatto capire che il mio ritorno è impossibile, eche lavorano attivamente con gli Stati Uniti nelloro attacco alla mia persona e ai miei collabo-rator i”.

MA GLI SFORZIper sfuggire al mandato di cat-tura internazionale spiccato nei suoi confrontinon sono l’unico motivo di preoccupazione perAssange. Anche la sua creatura, Wikileaks, con-tinua a essere sotto costante attacco. Sfiancatodall’azione distruttiva degli hacker, sfrattato dalprovider statunitense che lo ospitava, il portaleha prima trovato ospitalità in un server elvetico, eora cerca di tutelarsi da nuove aggressioni attra-verso un processo di clonazione: al momento so-no già più di 300 i siti “s p e c ch i o ”, che conten-gono tutto il materiale del portale principale ehanno sede in numerosissimi paesi. Nulla potràfermare il Cablegate, assicurano i collaboratori diAssange: oltre 250 mila file sono stati inviati informa criptata a centomila persone, con una chia-ve segreta di 256 cifre impossibile da scoprire:“Se ci dovesse succedere qualcosa, le parti fon-damentali verranno diffuse automaticamente”.Ma intanto, i cinque giornali in possesso del ric-chissimo dossier, continuano a centellinare rive-lazioni interessanti. Al centro dell’attenzione so-prattutto il Medio Oriente: l’accusa di HillaryClinton secondo cui i donatori sauditi costitui-scono la fonte più significativa di finanziamentodei gruppi terroristici sunniti in tutto il mondo; lanotizia che il Qatar utilizza il network televisivoAl Jazeera come moneta di scambio nei rapportiinternazionali, garantendo la censura di informa-zioni compromettenti a cambio di sostanziosiaiuti; la sfiducia che suscita nei leader arabi il pri-mo ministro iracheno Nouri Al Maliki; i cablo-grammi da cui risulta che il ministero degli Esteri

di Baghdad sottomette al controllo del-l’ambasciata Usa la richiesta dei vistid’ingresso dei diplomatici iraniani. In-teressante anche il ritratto di Zapaterofatto dai diplomatici americani: un “po -litico astuto, come un felino nella giun-gla” e che “sarebbe pericoloso sottova-l u t a re ”.

ASSANGE

CONTO BLOCCATOPER IL NEMICO PUBBLICO

NUMERO UNO

Trattata dai media in modo diver-so –El Pais l’ha pubblicata, il Guar -dian no, giudicandola lesiva dellasicurezza nazionale- la lista è fon-te d’irritazione e preoccupazio-ne: il governo britannico denun-cia i rischi che la fuga di notiziepuò comportare. E le industrie sitrovano esposte non solo alla mi-naccia dei terroristi, ammessoche lo fossero, ma anche di qual-che emulo.

R E S TA , però, il fatto che l’Am -ministrazione statunitense si pro-curava, e si procura, montagne diinformazioni senza che i Paesi in-teressati, per alleati e partner fi-dati che possano essere, ne sianoa conoscenza. E la pratica non èrecente: le istruzioni del 2009, in-fatti, chiedevano di aggiornareuna lista già esistente.Il Transmed nasce da un contrattotra l’Eni e la Sonatrach, la compa-

Anche due italiani: la multinazionalefarmaceutica Glaxo Smith Kline Spae un gasdotto, il Transmed

di Pino Corrias

Irrilevanze: nessuna carta segretaper il Partito democraticoAL NETTO delle cose serie (l’Onu, l’Iran,Israele) e della più autentica definizione dimister B (inetto & vanitoso) la rivelazionepiù formidabile e più trascurata tra le moltedi Wikileaks è che non ci sono rivelazioni sulPartito democratico. Che non compare mai.Nemmeno una volta: zero. Confermando lasua irrilevanza non solo nel mondo doveabitano le cose note, ma pure in quellooscuro e capovolto dei segreti. E dire che gliamerikani hanno sempre avuto un deboleper i segreti delle talpe comuniste, o excomuniste, che scavano le loro gallerie dicomplotti per minare i diritti umani e quelli

bancari. Dai tempi ruggenti di Edgar Hoover,capo di molte stagioni dell’Fbi, era una lorospecialità ficcare il naso nel doppio fondodelle vite private degli oppositori.Analizzarle. Scoprire i punti deboli, infilarciun cacciavite e fare leva. E quando nonc’erano punti deboli, inventarli. Qui noninventano, né registrano. Bensì ignorano siale crittografie narrative di Veltroni,travestite da romanzi. Sia le peripezieintellettuali della Volpe di Gallipoli,travestite da sottigliezze politiche. Non leprendono proprio in considerazione, un po’come accade agli italiani.

Minaccia rivelazioniesplosive se dovesserocatturarlo

GLI ULTIMI momentidi Saddam

I l "vai all'inferno" gridato da una guardia, le foto scat-tate col cellulare e infine le voci che inneggiano al

suo peggior nemico, il leader radicale sciita Moqtada alSadr. Dai documenti segreti pubblicati da Wikileaksemerge un cablogramma in cui sono descritti gli ultimimomenti di vita dell'ex rais Saddam Hussein, impiccatoall'alba del 30 dicembre del 2006. Con lui che tienestretto in mano il Corano e afferma di aver previsto"questo momento" sin da quando è salito al potere,sapendo che come presidente si era fatto molti nemici.Il cablo, che reca la data del 15 gennaio 2007 ed èclassificato 'segreto', riporta una conversazione in cuil'ambasciatore Usa in Iraq, Zalmay Khalilzad, chiedelumi al viceprocuratore Monqith al-Faroun. Ed è pro-prio al-Faorun a raccontare, passo passo, le ultime fasidi Saddam Hussein.

gnia petrolifera pubblica algerina.Ed ecco, dunque, comparire ilgruppo italiano più temuto dagliUsa, abituato, probabilmente, asentirsi addosso l’occhio diffiden-te degli Stati Uniti fin dall’epocadel suo fondatore Enrico Mattei.Preoccupano le attività dell’Eni, epure quelle dell’Edison, in Iran,mentre lo sforzo del governo perindurle a rinunciare almeno anuovi progetti appare “timido”. Ilcablo è di inizio anno ed è firmatodall’ormai celebre, grazie a Wiki-leaks, Elizabeth Dibble: “L’Eni ap-pare spesso dettare la politicaenergetica del governo italiano”.

E TORNA il tormentone dell’at -teggiamento dell’Italia verso la Rus-sia: “La politica energetica italiana ri-flette le priorità russe piuttosto chequelle europee”, nota la Dibble, allavigilia di una missione a Washingtondel ministro Frattini; E fa esempi: “Ilgoverno italiano è ambiguo sul so-stegno al progetto Nabucco”, chepiace all’Ue, “mentre l’Eni aiuta Gaz-prom a costruire gasdotti” che au-menteranno la dipendenza verso laRussia da parte dell’Ue.Magari per strornare l’accusa diessere filo-russo, il premier Ber-lusconi avrebbe detto all’amba -sciatore americano in Italia DavidThorne, nel primo incontro –21settembre 2009 - che il suo amicoVladimir Putin “è il centro del po-tere in Russia”, mentre l’attualepresidente Dmitri Medvedev è“un mero apprendista”. Il giudi-zio attribuito crea ansia a PalazzoChigi: Mr B. nega di avere “maipronunciato quelle frasi”, d’ave -re “mai fatto paragoni” tra Putin eMedvedev. Eppure, per una vol-ta, il Cavaliere ci aveva azzeccato:Putin è il maestro e Medvedevl’allievo. Anche se, strada facen-do, l’allievo potrebbe non volerepiù dare ascolto al maestro.

Julian Assange (FOTO OLY C O M )

Page 3: Rassegna 7 dicembre
Page 4: Rassegna 7 dicembre
Page 5: Rassegna 7 dicembre
Page 6: Rassegna 7 dicembre
Page 7: Rassegna 7 dicembre
Page 8: Rassegna 7 dicembre
Page 9: Rassegna 7 dicembre

••5CRONACAPISTOIAMARTEDÌ 7 DICEMBRE 2010

BUFERASULLASANITA’

Asl, le cartedei sindaci revisori«Procedurenonconformi»Interviene anche l’assessore Scaramuccia: «Coperture per gli 8 milioni»

LAVORAGINEDOPOMASSA TOCCAALLANOSTRA AZIENDA SANITARIALEPERDITE AMMONTEREBBERO AOTTOMILIONISOTTO ACCUSA IL BILANCIO 2009 E LA REVISIONE ESTIVA

NESSUN commento dall’Asl3sulla bufera che si sta alzando inRegione sui conti di bilancio. Ilconsigliere Udc Marco Carraresiha ricordato che, dopo essere sta-to redatto due volte, il consuntivo2009 si è chiuso con una perditadi esercizio superiore a 7 milionie 922mila euro. Nella prima stesu-ra, il rosso era di «soli» 2 milioni e477 mila euro, ma il collegio sin-dacale obbligò ad una revisionedopo aver riscontrato alcune in-congruenze sugli ammortamenti.Il silenzio dell’azienda non smor-za la durezza delle critiche dell’op-posizione, che fa leva sui pareri de-gli stessi organi aziendali.

«IN PARTICOLARE — è statoscritto dai membri del collegio —per quanto riguarda le immobiliz-zazioni immateriali, non risulta-no coerenti con quanto previstodai principi contabili nazionali e

regionali. La procedura di iscri-zione di alcuni costi fra le immo-bilizzazioni immateriali non risul-ta pienamente conforme alle nor-me di legge in materia e ai princi-pi contabili. Non risulta congrua-mente stimato l’effettivo rischiodi inesigibilità dei crediti per la lo-

ro iscrizione secondo il valore pre-sumibile di realizzazione».In altri passaggi della nota che haspinto i vertici Asl a rimettere ma-no al bilancio, si avanzano inoltredure valutazioni sul versante deicrediti: «Serve una puntuale rico-gnizione dei crediti e del loro gra-do di esigibilità». Mentre altre

considerazioni vengono riservateai costi aziendali. Il collegio «solle-cita l’invito ad una maggiore at-tenzione alla politica di controllodei costi, alla valorizzazione dellecompetenze interne all’Azienda,alla gestione delle convenzioni ealla politica di cassa, alle procedu-re di rilevazioni dei crediti, siacon riferimento alla loro correttaimputazione in contabilità, sia inrelazione alla determinazione delloro valore di presumibile realiz-zazione».Sulla vicenda è intervenuto l’as-sessore regionale alla Sanità, Da-niela Scaramuccia: «Non c’è nes-sun buco di bilancio della Asl diPistoia. La relativa perdita d’eser-cizio, di circa 8 milioni di euro,trova copertura a livello regionalee ministeriale. Le dichiarazionisul presunto buco della sanità to-scana sono prive di fondamento,e procurano allarme e sfiducia im-motivata nei cittadini».

SILENZIO STAMPABocche cucite in AziendaNessunadichiarazionesu deficit e contestazioni

L’ATTACCO MARCO CARRARESI (UDC)

«Situazione molto graveOra serve un’inchiesta»

VERTICE Alessandro Scarafuggi

E’ ALTA la guardia sullostato dei conti delleaziende sanitarie toscane,dopo il buco da 250 milionidi euro totalizzato dall’Asldi Massa.«Anche se non asimili livelli, è possibileche nelle altre 15 aziendesi nasconda qualche altrobuco», si chiede ilconsigliere Udc MarcoCarraresi. Altri hannosostenuto che le Asl a«rischio» potrebberoessere quattro. Oltre aPisa, quella dell’areafiorentina (con undisavanzo complessivo dicirca 80 milioni), quellasenese (25) e quella diPistoia, dove i milioni didifferenza fra attività epassività, si dicepotrebbero arrivare a unaventina.

Bilancio in rossoPerdite in cassaperottomilioni«Maprestopotrebberoarrivarea venti»

«COM’È possibile che una di-rezione generale che si è resaprotagonista di una simile vi-cenda rimanga al suo posto sen-za essere nemmeno sfiorata daalcuna indagine da parte degliorgani regionali preposti?».Con questa domanda il consi-gliere regionale Udc MarcoCarraresi sollecita un interven-to politico e istituzionale sullavicenda del bilancio dell’Asl pi-stoiese. Come minimo — so-stiene il rappresentante dell’op-posizione — si dovrebbero ri-chiedere le dimissioni del di-rettore generale AlessandroScarafuggi. «Soprattutto consi-derando che — continua Carra-resi — di fronte a tali difficoltàper far quadrare il bilancionon si riesce a fare di meglioche dichiarare, come riportato

in un articolo di alcune setti-mane fa de La Nazione, che perquanto riguarda il presuntonuovo ospedale della Valdinie-vole, che addirittura ‘sul capi-tolo investimenti i soldi ci so-no’».

L’AFFONDO finale di Carra-resi coinvolge l’intera gestionedel sistema sanitario da partedella Regione, che in questesettimane è stata investita da al-tre emergenze, come quella delbuco milionario dell’Asl diMassa. «Il bilancio di Pistoiachiuderà quest’anno almenocon una ventina di milioni didisavanzo: una bella cifra serapportata al bilancio comples-sivo dell’azienda, di meno 300milioni di euro. Ma dalla Re-gione tutto tace», concludel’esponente Udc.

POLITICOMarco Carraresi,consigliereregionale dell’Udcsi è spintoa sollecitarele dimissionidi Scarafuggi

Page 10: Rassegna 7 dicembre
Page 11: Rassegna 7 dicembre
Page 12: Rassegna 7 dicembre
Page 13: Rassegna 7 dicembre
Page 14: Rassegna 7 dicembre
Page 15: Rassegna 7 dicembre
Page 16: Rassegna 7 dicembre
Page 17: Rassegna 7 dicembre
Page 18: Rassegna 7 dicembre
Page 19: Rassegna 7 dicembre

•• 14 CRONACAMONTECATINI MARTEDÌ 7 DICEMBRE 2010

IL PROGETTO

Saranno incrementatii circuiti delle banche cui ititolari di hotel potrannorivolgersi per il servizio diprenotazione. Oggi sonotre: Sella, Paypal, Mps

Accordi bancari

Ma rimane arduocontrastare i portaliinternazionali, che spessooffrono anche piani diaccumulo di bonus e vasteinformazioni di feedback

Difficile sfida

TROPPO POCHI gli hotel e lestrutture che hanno aderito al por-tale della Regione (www.turismo.intoscana.it) per la prenotazioneon line di soggiorni in Toscana.Sono storia di pochi giorni fa le di-chiarazioni dell’assessore regiona-le Cristina Scaletti in un conve-gno in Versilia, dove ha sottoline-ato la totale assenza di aziende lo-cali sul portale. Anche la provin-cia di Pistoia non sta meglio: fino-ra rarissime le presenze e per il2011 Montecatini non supera quo-ta quattro. La Regione corre cosìai ripari.

«CON L’ATTIVAZIONE di unnumero verde e col telemarke-ting, attraverso cui contatteremoentro fine gennaio mille impren-ditori turistici — dichiara Scalet-ti — offriremo un nuovo servizioe un’opportunità concreta di cre-scita». Con il nuovo servizio la Re-gione mette a disposizione di ol-tre 12.500 operatori turistici unnumero verde (800 974202, attivodal lunedì al venerdì 9.30-13.30,festivi esclusi) che funziona soloda telefoni fissi, riservato agli im-prenditori, gli stessi che sarannocontattati da una società incarica-ta dalla Regione e che proporrà lo-

ro aiuto immediato per l’inseri-mento gratuito della loro struttu-ra nel sistema di booking onlinein tempo reale e pagabile con car-ta di credito.

«NON SONO MOLTI — diceScaletti — quelli che hanno aderi-to al servizio. A differenza di ciòche accade sui circuiti privati, ilnostro è gratuito, sia per gli im-prenditori che per i turisti, ma aoggi non c’è la possibilità di ag-

giornare le offerte in automatico.Stiamo lavorando per offrire an-che questa ulteriore possibilità eil software dovrebbe essere pron-to entro gennaio. Intanto chiedia-mo a tutti di registrarsi sul sitoper mettersi in condizione di farpartire immediatamente anchequesto servizio non appena potre-mo renderlo disponibile».

LA REGIONE riferisce che fino-ra sono 677 le strutture che si so-no autoregistrate, ma l’obiettivo èalmeno di raddoppiare tale cifra.Nel frattempo ha stabilito accordicon tre circuiti bancari (GruppoSella, Paypal e Monte dei Paschi)che già adesso non applicano com-missioni ai loro correntisti cheaderiscono al sistema di prenota-zione on line. Sono in corso con-tatti con altri quattro circuiti:Banche di credito cooperativo,Casse di risparmio, Unicredit e diIntesa San Paolo. Resta però diffi-cile contrastare i potenti portaliinternazionali, che al turista offro-no prenotazioni gratuite e spessoanche un piano di accumulo di bo-nus, spendibili poi per pagare ul-teriori soggiorni, oltre a vaste in-formazioni di feedback forniti de-gli stessi utenti.

Marco A. Innocenti

IL COMITATO FondazioneMontecatini, per interventodel presidente Claudio Gustin-cic e con numerose firme rac-colte, chiede al Comune più si-curezza e controlli nell’area diviale Baccelli e via Baragiola.«Molte persone residenti nellazona di viale Guido Baccelli ele vie limitrofe — dichiara l’as-sociazione — hanno chiesto alComitato Fondazione Monte-catini di intervenire nei con-fronti dell’amministrazione co-munale per fronteggiare conazioni più incisive il problemadella sicurezza, considerandoche ora il sindaco ha anche piùpoteri a seguito del nuovo prov-vedimento governativo. Le fir-me si riferivano inizialmente alcaso dell’Hotel Hermitage divia Baragiola, dove si è permes-so per troppo tempo che zinga-ri e sbandati si insediassero. Sichiede pertanto che venganopresi seri provvedimenti perevitare situazioni analoghe inaltre strutture abbandonate delquartiere, vedi l’Hotel Versi-lia».

«INOLTRE — continua Gu-stincic — rimane ancora irrisol-to il grande problema di certi af-fitti a determinati individui ec’è pure una crescente preoccu-pazione per i furti che si stannoverificando nel quartiere. Sivuole nel contempo far presen-te il forte disagio che si provanel prendere i treni nelle no-stre stazioni. C’è di tutto e dipiù, fra bivacchi di zingari e lapresenza di numerose personepoco raccomandabili. E’ para-dossale che ci si senta oggi piùsicuri nelle stazioni di grandicittà come Firenze e Milano,anziché in quelle di Montecati-ni Terme, città termale di quie-te e del benessere».

«CON L’OCCASIONE —conclude il comitato — si fa an-che presente che persistono lascarsa programmazione dellapulizia delle strade e l’assenzadi veri controlli dei rifiuti ab-bandonati e relative sanzioni,controlli che invece vengonofatti più seriamente in alcunicomuni limitrofi, quando inve-ce l’esempio dovrebbe essereMontecatini Terme».

LA PROTESTA COMITATO FONDAZIONE

«Scarsa sicurezzapulizia non adeguatae stazioni degradate»

TURISMO IL SITO REGIONALE PER LE PRENOTAZIONI ON LINE

Il portale non decollaPochi gli alberghi iscrittiLa Regione corre ai ripari: «Nuovo software a gennaio»

IL TURISMO E’ DONNA Scaletti, Federica Fratoni e Paola Paganelli

ALBERTO Peruzzini,direttore dell’Apt di Prato,sarà alla guida di ToscanaPromozione, che dal 2011sostituisce le abolite Apt,Montecatini compresa. Ladecisione è stataannunciata ieri al terminedi una riunione apposita.Gestirà un budget di 3,3milioni di euro.

APTABOLITE

Lapromozione oraparlerà«pratese»

VIALE BACCELLI E DINTORNI Sono state raccolte numerosefirma a sostegno dell’azione del Comitato Fondazione Montecatini

Page 20: Rassegna 7 dicembre

LA NAZIONE Pagina 9 – Livorno Cecina. La nuova strategia annunciata dall’Assessore Turismo, cambia tutto Sparisce l’Apt provinciale La Regione vara un nuovo organismo centrale CECINA — CAMBIA la promozione turistica istituzionale. In pratica non ci saranno più le Apt provinciali, ma un organismo regionale. Sarà Toscana Promozione a gestire le attività di promozione turistica dopo l’abolizione delle Apt dall’inizio del 2011. Lo ha annunciato ieri Cristina Scaletti, assessore regionale al turismo, al termine della prima riunione della cabina di regia regionale, da lei presieduta e composta dagli assessori al turismo di tutte le province toscane. Dall’inizio del prossimo anno, spiega la Regione in una nota, le funzioni di accoglienza, informazione e organizzazione dell’offerta turistica saranno svolte dalle Province, mentre la Regione stessa promuoverà il turismo attraverso l’Agenzia di promozione economica, che «potrà contare per il 2011 su un budget - ha detto l’assessore - che aumenteremo dai 2 di quest’anno a 3,3 milioni di euro. Il dirigente che abbiamo scelto per guidarla e’ Alberto Peruzzini, l’attuale direttore dell’Apt di Prato, che possiede la professionalità e l’esperienza per farlo, che è il primo di una graduatoria stilata dalla stessa Apet e che quindi può essere immediatamente contrattualizzato». L’Agenzia, afferma la Regione, avrà dieci referenti indicati dalle Province, che rappresenteranno il raccordo tecnico tra offerta e promozione, e potrà contare sull’apporto della Fondazione sistema Toscana. «Sara’ un modello gestionale regionale, ma non centralistico», ha dichiarato Scaletti, che intende ottenere «un deciso cambio di passo nei rapporti con il sistema delle strutture ricettive di ogni tipo e categoria. Per questo abbiamo avviato un positivo lavoro, fortemente orientato al contatto costante sia con le categorie che con i singoli operatori del settore». Nei prossimi giorni, ha concluso l’assessore, sarà definito più dettagliatamente il quadro delle risorse.

Page 21: Rassegna 7 dicembre

LA NAZIONE Pagina 7 – Lucca Promozione. Un vertice in comune Gli operatori preoccupati dalla scomparsa dell’Apt L’ANNUNCIO, ormai atteso, è arrivato ieri pomeriggio. L’assessore regionale al turismo, Cristina Scaletti, al termine della prima riunione della «cabina di regia» ha spiegato che il futuro «sarà un modello gestionale regionale, ma non centralistico. Il post Apt partirà il primo gennaio prossimo e le attività di promozione saranno affidate a Toscana promozione». L’Agenzia di promozione economica della Toscana potrà contare per il 2011 su un budget che passerà dai 2 milioni di quest’anno ai 3,3 milioni di euro. Il dirigente che è stato scelto per guidarla è Alberto Peruzzini, attuale direttore dell’Apt di Prato, che possiede la professionalità e l’esperienza per farlo, che è il primo di una graduatoria stilata dalla stessa Apet e che quindi può essere subito contrattualizzato. L’annunciata riorganizzazione del sistema di promozione turistica partirà quindi da questi punti fermi. Dall’inizio del prossimo anno le funzioni di accoglienza, informazione e organizzazione dell’offerta turistica saranno svolte dalle Province, mentre quelle di promozione faranno capo alla Regione, che le svolgerà attraverso Toscana promozione. INTANTO l’assessore comunale al turismo, Moreno Bruni, si è incontrato ieri mattina con la consulta cittadina per il turismo, voluta dall’amministrazione comunale per discutere e affrontare le principali problematiche del settore, organo composto dai rappresentanti degli operatori pubblici e privati nel settore e delle associazioni di categoria. «Dai principali enti cittadini — ha detto alla fine l’assessore Bruni —, rappresentanti delle associazioni di categoria e numerosi rappresentanti di agenzie turistiche, fondazioni e associazioni culturali, è emersa una certa apprensione per la chiusura delle Aziende di promozione turistica. Da parte nostra il Comune si trova in un certo senso pronto, con l’aiuto degli enti del territorio, ad allargare quelle che oggi sono le azioni di promozione della città al contesto territoriale».

Page 22: Rassegna 7 dicembre
Page 23: Rassegna 7 dicembre
Page 24: Rassegna 7 dicembre

LA NAZIONE Pagina 18 - Grosseto

•• 18 ORBETELLO MARTEDÌ 7 DICEMBRE 2010

POLITICA LA PROPOSTA DI SEL PER LA SCELTA DEL CANDIDATO NON TROVA UNANIMITA’

«Primarie? Ma la coalizione non c’è»Rc e Pd vogliono prima conoscere gli alleati, Idv e Api contrarie

CONTINUA il nostrosondaggio sul sitowww.lanazione.it/grossetosull’ipotesi del passaggiodell’autostrada nella zonadei Colli di Orbetello. Ieripomeriggio il contatoresegnava 1.576 voti conuna percentuale bulgaradei «no»: il 96 per cento.Sale invece a 4.680 ilnumero dei «mi piace»sulla pagina di Facebookaperta dall’associazione«Colli e Laguna diOrbetello», la cuiposizione comunque nonè mai stata di chiusura neiconfronti di ogni ipotesiautostradale, purché peròil tracciato non passi nellazona della strada vicinaledei Poggi.

SIA da «Colli e Laguna»sia dall’altra associazioneche si è mobilitata sul terri-torio, la «Procosta», sonoarrivate proposte alternati-ve per far passare la stradapiù all’interno.

Autostrada tirrenica, seid’accordo con l’ipotesidi un tracciato in collina?Clicca su

AULA La signora Nada, madre di Cristiano, al liceo

AUTOSTRADA

Tracciatosulle colline?

Plebiscito di Nosu Internet

www.lanazione.it/grosseto

IL SONDAGGIO

LE REAZIONI seguite alla candidatura di Ales-sandro Ragusa per le primarie del centrosinistrahanno segni diversi. All’interno dell’area politi-ca (ancora è presto per parlare di coalizione) sul-le primarie non tutti la pensano allo stesso mo-do. E mentre ormai mancano pochi mesi alle ele-zioni, il dibattito è aperto. «Negli ultimi cinqueanni di opposizione — spiega Ragusa, coordina-tore locale di Sel — non sono state create le con-dizioni per individuare un candidato. Ci sonotante figure, dello stesso spessore, per cui il can-didato dovrà essere legittimato con le primarie.Per il classico tavolo delle trattative ormai è tar-di, il centrosinistra è frammentato e le primariepossono risultare un elemento coalizzante, se af-frontate con spirito costruttivo». Di segno oppo-sto il pensiero di Anna Maria Carbone, esponen-te dell’Idv, secondo la quale le priorità sono al-tre. «I tempi e gli argomenti delle primarie — af-ferma — rischiano di logorare le coesione del ta-volo. Credo che invece sulla piattaforma pro-

grammatica ci sia già una forte convergenza, per-ché i punti attorno ai quali lavorare sono chiari atutti. Dobbiamo parlare di sviluppo, di lavoro eanche di legalità, per il nostro territorio. Dobbia-mo trovare una sintesi sui punti principali. Leprimarie sono un grande strumento di democra-zia, ma se fatte nei tempi giusti. Noi avremmodovuto farle l’anno scorso». Stessa posizioneespressa da Mario Chiavetta, segretario comuna-le dell’Api, che dice: «In questa situazione di for-te ritardo, di fronte a un centrodestra che ha giàda tempo il suo candidato sindaco, dobbiamo da-re ai nostri elettori un segnale di compattezza.Con le primarie non si dà questo segnale. Per noiè essenziale trovare subito l’unità della coalizio-ne». Giuliano Baghini, segretario comunale diRifondazione, fa ancora un passo indietro.

«BISOGNA prima di tutto capire — afferma —qual è la coalizione. Le primarie sono un metododi consultazione democratica, ma non si può lan-

ciare questa idea se non si sa prima chi componelo schieramento. È prematuro parlarne, anche sesiamo in ritardo su tutti i fronti. Dobbiamo cer-care unità e fare chiarezza su quali partiti e movi-menti comporranno la nostra coalizione». Sullastessa linea il segretario del Pd, Cristiano Vadi.«Dobbiamo prima di tutto costruire la coalizio-ne — afferma — e stiamo lavorando in questosenso attorno a pochi fondamentali punti pro-grammatici. Quando avremo deciso se e comestare insieme allora affronteremo il discorso del-le primarie. I tempi ci sono, ma l’importante èche sia condiviso lo scopo di creare una squadrache sia una valida alternativa al centrodestra». Almomento, però, il Pd deve risolvere anche un’al-tra questione, quella del segretario del circolo la-gunare, con il posto ancora in bilico tra MauroBarbini e Angela Coccoluto. «Ci sarà un incon-tro in questi giorni — assicura Vadi — per chiu-dere questa situazione incresciosa senza vincito-ri e vinti. Il segretario dovrà essere il segretariodi tutti».

Riccardo Bruni

IL DOTTOR Alvaro Meossi, per tantissi-mi anni medico e pediatra di famiglia a Or-betello dove ha seguito centinaia e centina-ia di bambini prima di andare in pensione,insieme alla moglie Nada sono stati ospitinella sala conferenze del liceo Classico, aNeghelli, per presentare la borsa di studioin memoria del loro figlio, anche lui pedia-tra, Cristiano Meossi. Il liceo di Orbetelloè lo stesso istituto dove Cristiano (e anchela sorella, Bonizzella, nota musicista) ave-va conseguito il diploma di maturità.Cri-stiano si era poi laureato in Medicina e chi-rurgia all’Università di Pisa specializzan-dosi in pediatria, trasferendosi poi all’ospe-dale di Lucca dove ricopriva il ruolo di di-

rigente del reparto di Pediatria e di Neona-tologia.

PURTROPPO Cristiano, che aveva intra-preso con dedizione e passione la stessa car-riera del padre, è prematuramente scom-parso nei mesi scorsi lasciando nel dolorela moglie, i figli, i genitori e la sorella. Insuo ricordo, il padre e la madre hanno isti-tuito una borsa di studio che a fine annoscolastico sarà assegnata allo studente piùmeritevole del liceo Classico. Alla confe-renza di presentazione sono intervenutimolti studenti, il preside, professor GinoArtuso, e l’ex dirigente scolastica Italia Bal-di La Banca.

Michele Casalini

Borsa di studio in memoria di Meossi

Page 25: Rassegna 7 dicembre
Page 26: Rassegna 7 dicembre
Page 27: Rassegna 7 dicembre
Page 28: Rassegna 7 dicembre
Page 29: Rassegna 7 dicembre

IL TIRRENO Pagina 3 - Prato Proposta una mediazione per l’assegnazione della quota aggiuntiva del fondo Provincia, la vertenza dal Prefetto PRATO. La vertenza dei dipendenti della Provincia, per la mancata assegnazione della quota aggiuntiva del fondo di produttività 2009, pari a 87mila euro, è finita davanti al Prefetto. Primo tentativo di conciliazione ieri mattina con le parti - presente l’assessore Loredana Ferrara - e con i sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo, da parte sindacale e dei lavoratori, è trovare il modo di aggirare la pronuncia della Corte dei Conti che, sulla base della nuova legge finanziaria, ha stabilito che i contratti di lavoro nella sfera pubblica non debbano superare il 3,2% di aumento. Gli 87mila euro del fondo di produttività, rappresentano, effettivamente, un aumento ulteriore pari a 1,5%. Ferma la Provincia nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti sulla base del ragionamento che il versamento aggiuntivo porterebbe a eventuali irregolarità contabili con altrettanto sanzionabili danni erariali all’ente. Fermi i sindacati a sostenere che se eventuali irregolarità emergessero sulla base della legge finanziaria cozzerebbero comunque con la legittimità di un contratto sottoscritto. La mediazione proposta e sulla quale la Provincia si è presa qualche giorno per riflettere, riguarda una sorta di impegno politico a trasferire la somma aggiuntiva del fondo di produttività su una voce diversa: visto che nel 2010 la Provincia ha compiuto una riorganizazione dell’ente, le risorse potrebbero essere “spostate” su quel capitolo. Se la mediazione andrà a buon fine si saprà lunedì, data di riconvocazione della parti davanti al Prefetto. C.O.

Page 30: Rassegna 7 dicembre

IL TIRRENO Pagina 5 - Pistoia L’ASSESSORE PROVINCIALE Parronchi: esterrefatto per l’azzeramento PISTOIA. «Rimango esterrefatto. È questa l’unica sensazione che mi invade dopo aver appreso della decisione dell’attuale commissario dell’ Aias in merito all’azzeramento dell’elenco dei soci». Inizia così un comunicato sulle ultime vicende dell’Aias firmato dall’assessore provinciale alle politiche sociali Michele Parronchi, che ricorda di essere anche socio Aias (ormai ex, a questo punto). «Con quale capacità discrezionale - chiede Parronchi - si ritiene di decidere chi può essere socio o meno anche nei confronti di quei genitori che l’Aias l’hanno fondata e giorno dopo giorno costruita? Senza parlare di tutti quei lavoratori che hanno prestato la propria opera senza preoccuparsi degli orari, delle feste, consapevoli che non è possibile svolgere certe mansioni con l’orologio al polso». Parronchi ricorda di aver lavorato egli stesso tutti i fine settimana per circa tre anni, per garantire una continuità del servizio. «Ed ora - si legge ancora - giunge qualcuno da lontano, che niente conosce di una bella storia che dura da circa quaranta anni, e ritiene giusto nel decidere o far decidere (ipoteticamente) dal “nazionale” chi è deputato a far parte dell’assemblea. Ma quali sono i parametri che permettono la scelta? Quali sono i trasparenti indicatori che disinteressatamente definiranno l’elenco dei soci? A quanto pare non è dato saperlo. Ed allora il grido di allarme si deve elevare in alto perché la preoccupazione di un declino veloce di questa realtà è forte. Non è possibile indugiare oltre nei confronti di una associazione che rischia di passare in così breve tempo da solida certezza a traballante affidabilità».

Page 31: Rassegna 7 dicembre
Page 32: Rassegna 7 dicembre
Page 33: Rassegna 7 dicembre
Page 34: Rassegna 7 dicembre
Page 35: Rassegna 7 dicembre

••17ELBAARCIPELAGOMARTEDÌ 7 DICEMBRE 2010

PORTOFERRAIO GLI OBIETTIVI DELLA SOCIETA’. IL CASO BURACCIO

«Rifiuti,piùdifferenziataeabbattimentodeicosti»Un passo in avanti per la trasformazione dell’Esa

— PORTOFERRAIO —

TUTTI D’ACCORDO nel man-tenere in vita Esa che dovrà tra-sformarsi da partecipata controlla-ta al 99% dal comune di Portofer-raio a società “elbana” a tutti glieffetti con partecipazioni aziona-rie dei vari comuni in base al nu-mero degli abitanti “equivalenti”,cioè tenendo conto anche dei cari-chi antropici estivi. E’ l’importan-te passo in avanti compiuto ieridai sindaci elbani per risolvere laquestione rifiuti avvenuto in unariunione alla quale erano presentianche l’assessore provinciale Ni-cola Nista ed i vertici di Esa. Perrisolvere le varie questioni in mo-do soddisfacente per tutti i comu-ni è stato deciso di dar vita ad untavolo tecnico-politico che lavore-rà appunto per individuare le pro-cedure idonee a trasformare Esain una società forte, in grado dimisurarsi con i nuovi scenari rap-presentati dall’avvento del gesto-re unico.

«E’ STATA una riunione lunga epositiva – dice il sindaco di Porto-ferraio Roberto Peria – e grazie an-che al supporto della Provinciac’è finalmente la possibilità di ar-rivare a risultati importanti. Gliobbiettivi sono incrementare ladifferenziata e abbattere gli attua-li insostenibili costi. Esa può di-

ventare la società in cui tutti i co-muni si sentano protagonisti».

«ESA – aggiunge il collega mari-nese Andrea Ciumei – è l’unicaancora di salvezza per impedireche venga qualcuno da fuori adimporre la sua volontà al territo-rio. Di questo siamo tutti consape-voli. L’esperienza del passato, ve-di commissariamenti, dovrebbeessere di monito».

NELL’INCONTRO sono state

affrontate anche le problematichedell’impianto di Buraccio, oggichiuso al conferimento di ingom-branti e differenziata per ordinedel sindaco di Porto Azzurro. Perovviare a questo problema (chepotrebbe comunque essere risoltonell’ambito dell’accordo su Esa)si è tornato a parlare di un’autoriz-zazione specifica della provinciacon tempistica di un paio di mesi.A marzo sarà inoltre completatoil collaudo con conseguente pro-duzione di compost e cdr.

— PORTOFERRAIO —

I CARABINIERI elbani stanno effettuandoalcuni controlli nei negozi per garantire il ri-spetto delle norme sul commercio e tutelarecosì la clientela che, nella frettolosa necessi-tà di fare acquisti, non sempre viene infor-mata a dovere su orari, prezzi e tutti i datiutili a non subire problemi o disservizi. Daicontrolli non vengono esclusi bar ed altriesercizi che effettuano la somministrazionedi bevande. E proprio al titolare di un bar i

militari dell’Arma hanno elevate ben quat-tro contravvenzioni per infrazioni di tipolo-gia ben diversa tra di loro: l’assenza dellacartellonistica a tutela dei non fumatori; lamancata esposizione di indicazioni degli in-gredienti di pasticceria non pre-confeziona-ta; la mancata esposizione degli orari diapertura e la quasi nulla visibilità del listinoprezzi. Le mancanze, tutte di tipo ammini-strativo, potranno essere sanate dal com-merciante con il pagamento di una sanzioneche supera, nel complesso, i duemila euro.

— PORTOFERRAIO —

L’AUTORITÀ Portuale diventadi Piombino e dell’Elba. Pur con-fermando l’impossibilità di muta-re la denominazione nell’origina-rio decreto, il Direttore del Mini-stero dei Trasporti ha infatti auto-rizzato l’ente al cambio del nomenel proprio logo ed in tutti gli atticon valore commerciale e promo-zionale. L’accelerazione della pro-cedura è stata accolta con soddisfa-zione negli uffici di Piazzale Pre-muda.

«LA NOSTRA immagine in am-bito nazionale ed internazionale –

dice il presidente Luciano Guer-rieri - si arricchisce del valore ag-giunto di un prezioso bene am-bientale e turistico come l’Elba emette in campo un’occasione dipromozione nel momento in cuiogni risorsa deve essere messa incampo per il rilancio turisticodell’isola. Questo importante pas-so rinnova il patto con le istituzio-ni del territorio: insieme si lavorameglio e si cresce».

«QUANDO ho assunto l’incari-co – aggiunge il segretario genera-le Paola Mancuso - mi prefiggevolo scopo di mettere in campo ognistrumento perché il sistema dellaportualità fosse valorizzato nelladuplice prospettiva di chi vive diqua e di là dal canale. La collabo-razione aperta e corretta con il pre-sidente Guerrieri e la disponibili-tà ad un rinnovato dialogo da par-te delle istituzioni e delle associa-zioni elbane hanno reso possibilequesto ponte ideale. La strada ècertamente quella giusta». Per ilnuovo logo l’Autorità Portuale hagià indetto un concorso di idee.

— PORTOFERRAIO —

SEDUTA straordinaria delconsiglio comunale oggi al-le 15.30. A tenere banco èl’approvazione dello sche-ma di convenzione bilatera-le fra la Provincia ed il Co-mune per il finanziamentoe la gestione dei servizi ditrasporto pubblico. Altropunto è l’autorizzazione al-la modifica dell’articolo 18del regolamento delle entra-te non tributarie. Da segna-lare anche la sostituzionedei consiglieri AdalbertoBertucci e Riccardo Ferri-ni.

— PORTOFERRAIO —

IL PRESIDENTE dellaRegione, Rossi, hanominato i nuovicomponenti della Consultatecnica regionale per leAree protette e labiodiversità. Tra questi c’èanche il portavoce diLegambiente ArcipelagoToscano, UmbertoMazzantini che ritornanella Consulta dopoqualche anno, dopo avervirappresentato in passato ilParco dell’ArcipelagoToscano.

PORTOFERRAIO I CONTROLLI DEI CARABINIERI NEGLI ESERCIZI

Quattro contravvenzioni ad un baristaper disservizi e varie violazioni

CARABINIERIIntensificati i controlli in tutti i negozi peril rispetto delle norme amministrative

PORTOFERRAIO L’AUTORIZZAZIONE ARRIVA DAL MINISTERO DEI TRASPORTI

Nel logo dell’Autorità Portualecomparirà anche l’Isola d’Elba

PORTOFERRAIOLagestionedel trasportopubblicoarrivain consiglio

PORTOFERRAIOAreeprotette:Mazzantininominato

nellaConsulta

ESAL’assessore provinciale Nicola Nista con gli amministratori elbani

GUERRIERI«Un’occasione di promozioneimportante per il rilancioturistico del territorio»

— PORTOFERRAIO —

UN EVENTO piovoso di fortissima in-tensità, situazione verificatasi diverse vol-te sull’isola negli ultimi anni, con tanto diesondazioni, frane, allagamenti anche distrutture ricettive e, perfino, un uomo tra-scinato in mare dalla piena di un fosso. E’

quello che verrà simulato venerdì e sabatonell’importante esercitazione promossadalla Provincia, di concerto con il Diparti-mento regionale di Protezione civile, conl’obiettivo di valutare l’efficienza delleprocedure previste dal piano provincialedi protezione civile e verificare le procedu-

re comunali in raccordo con la normativaregionale e nazionale. All’iniziativa, deno-minata «Arcipelago 2010» hanno aderito icomuni di Capoliveri, Campo nell’Elba,Marciana, Marciana Marina, Portoferraioe Rio Marina. I comuni di Rio nell’Elba eCapraia parteciperanno, invece, come os-

servatori. Nell’esercitazione – i cui detta-gli sono stati illustrati ieri dall’assessoreprovinciale Maria Teresa Sposito - saran-no coinvolti Prefettura, Vigili del fuoco,Asl 118, Capitaneria di Porto, Forestale,Polizia Provinciale, Ente Parco Arcipela-go e associazioni di volontariato.

PORTOFERRAIO «Arcipelago 2010», esercitazione della Protezione civile nel fine settimana

Page 36: Rassegna 7 dicembre

IL TIRRENO Pagina 1 - Cecina L’Idv sulle intensità di cure Una tavola rotonda sul nostro ospedale CECINA. Una tavola rotonda sulla riorganizzazione per intensità di cure del nostro ospedale. La propone l’Idv di Cecina che inviterà i vertici aziendali della Usl 6, gli amministratori locali, i medici di famiglia, le associazioni di volontariato e i cittadini. «Questo nell’auspicio - scrive l’Idv - che tale riorganizzazione avvenga con personale altamente qualificato e aggiornato e numericamente sufficiente, con laboratori e diagnostiche di alta qualità; che tutto avvenga con gradualità, in modo da dare il tempo necessario ai cittadini di abituarsi al nuovo modello gestionale e a tutto il personale ospedaliero di aggiornarsi secondo le nuove mansioni; che si consulti altre realtà toscane dove il modello è già stato applicato; che tale progetto possa essere rivisto e modificato, se dopo il tempo di verifica previsto, i risultati non siano soddisfacenti. Siamo certo consapevoli che i tagli selvaggi del governo alla spesa pubblica rendono difficilissimo, per gli enti locali, garantire adeguate risposte per la sanità ed il sociale ed anche per questo chiediamo a tutti di fare la propria parte soprattutto in direzione della riorganizzazione dei servizi territoriali».

Page 37: Rassegna 7 dicembre

LA NAZIONE Pagina 9 – Pisa

••9SANTACROCE/SANMINIATODOMENICA 5 DICEMBRE 2010

S.O.S. INVETRINA

«Centro: un deserto che conosco»Sotto l’albero èpolemica roventeIl Ccn: «Strumentalizzazioni politiche». Confcommercio: «Comune inerte»

— SAN MINIATO —E SUL FUTURO di SanMiniato volano parole gros-se tra Pd ed Idv, due forze“alleate” nel sostenere il sin-daco Gabbanini. «L’IdV par-la di un centro in crisi, di uncommercio esanime. Mi pia-cerebbe capire che contribu-to l’Italia dei Valori pensa didare — dice Simone Giglio-li, capogruppo di maggioran-za in consiglio comunale —-Non è per mera elencazioneche tento di ricordare alcuniprovvedimenti che questaamministrazione ha presoper San Miniato centro stori-co: apertura dell’ascensoredel Cencione 24 ore su 24 tut-ti i giorni, cambiamento

dell’illuminazione pubblica,apertura del parcheggio Pa-lazzo Grifoni nei festivi e fi-ne settimana (80 posti auto),riqualificazione dei Loggiatidi San Domenico. Tuttiprovvedimenti chiesti damolto tempo dai commer-cianti e dai residenti».

«SONO ancora molte le co-se in cantiere tra cui voglioricordare il nuovo piano del-la sosta che partirà il primodell‘anno, la riqualificazionedi Piazza XX settembre, ecc.Questo non è, sicuramente,un elenco esaustivo, ci sonoin corso tanti progetti per ilrilancio turistico di San Mi-niato — aggiunge Giglioli— La nostra amministrazio-

ne, ben conscia che il centrostorico rappresenta una risor-sa per l’intero Comune, hada qualche mese attivatouno specifico tavolo, al qualesiedono tutte le forze cheoperano su San Miniato, dal-le organizzazioni dei com-mercianti, i Centri Commer-ciali naturali, la FondazioneCassa di Risparmio, la CuriaVescovile, le associazioni dipromozione del territorio enon meno importanti i parti-ti politici presenti in consi-

glio Comunale. Questo tavo-lo sta attualmente lavorandoe cerca di concretizzare leidee di rilancio che non pos-sono essere, vale ricordarlo,di sola competenza comuna-le». «Stiamo attraversandouna crisi economica moltodrammatica, e il commercio,a causa della forte contrazio-ne dei consumi, ne fa le spe-se a San Miniato, come intutte le altre frazioni - con-clude Giglioli - Un uscita sul-la stampa per cercare un po’di visibilità o per delle aspira-zioni personali frustrate nonrisolve assolutamente nien-te. Il mio personale invitoall’IdV è a darsi da fare con-cretamente senza tanta de-magogia».

C.B.

ACCUSEA360GRADI LEPROPOSTESULPIATTO

BOTTA E RISPOSTA IL SEGRETARIO DEI DEMOCRATICI GIGLIOLI REPLICA AI DIPIETRISTI: «NON DANNO NESSUN CONTRIBUTO SERIO»

All’ombra della Rocca si consuma lo scontro fra Pd e IdV

«QUI STAPARLANDOANCHEGENTECHEASANMINIATONONCOMPRANEANCHE IL PANE»

«ILNOSTROPACCHETTODI INIZIATIVE ÈSOTTOESAMEDAGIUGNO: E LÌ ÈRIMASTO»

L’ELENCO DEL FARE«Abbiamo fattomoltoe gli esempi sonosotto gli occhi di tutti»

di CARLO BARONI— SAN MINIATO —

IL COMMERCIO, la crisi, il cen-tro «spoglio» del dopo-tartufo,l’incubo di nuove chiusure, lostrascico di ferite non sanate dallepolemiche estive, la politica cheentra nel dibattito, il dilemma diquale identità per la San Miniatodel futuro, infiammano l’invernoai piedi della Rocca. Furibondo ilpresidente del Centro Commer-ciale Naturale Patrizia Manettiche dice: «La politica che cerca difar vedere che c’è non cavalchi idibattiti sul commercio ed il dialo-go tra commercianti perché puòfare solo danni e San Miniato nonse li può permettere — dice —Qui sta parlando anche gente, ol-tretutto, che San Miniato non laconosce e non ci compra neancheun filino di pane. Ma cosa voglio-no». Poi una breve analisi delleproblematiche: «Il commercio èsolo una parte del problema piùampio che riguarda tutta la città:dal turismo alla promozione delcentro, all’immagine, all’offertaappunto che il commercio mettea disposizione dei visitatori —spiega Manetti — Come Ccn ab-biamo analizzato le problemati-che e formulato anche proposte,noi sappiamo quali urgenze ci so-no, come può intervenire l’ammi-nistrazione e come dobbiamo in-tervenire noi migliorando le no-stre attività, adeguandole ad unutenze sempre più esigente. L’hodetto spesso che molti dei nostrinegozi sono rimasti fermi nel tem-po e non va più bene. Ma ricordoal nuovo assessore al commercio

Giacomo Gozzini che in quest’an-no e mezzo abbiamo fatto un cer-to lavoro sul quale l’amministra-zione dovrà confrontarsi».

CONFCOMMERCIO del Com-prensorio del Cuoio si rivolge di-rettamente all’assessore Gozziniche aveva invitato i commercianti

a chiudere la stagione «delle pole-miche inutili cominciando a fareproposte, convocando magariun‘assemblea generale»: «Apprez-ziamo la volontà di Gozzini af-frontare i problemi del commer-cio, ma intendiamo sottolinearealcuni aspetti che non condividia-mo: Confcommercio senza atten-dere sollecitazioni esterne, ha giàespresso una pubblica posizione eformulato proposte sui problemiprincipali del tessuto commercia-le di San Miniato — spiega unanota — Lo dimostra il pacchettodi proposte inviate al sindaco lo

scorso 4 giugno e la nostra notadel 23 nella quale esponevamo lanecessità di costituire una regiain grado di elaborare un validoprogetto per San Miniato, discu-tendo tra gli altri, del ruolo di SanMiniato Promozione, del cambia-mento e della necessità dell’in-gresso al suo interno delle associa-zioni di categoria, delle manifesta-zioni, dell’arredo urbano, degli in-centivi alle imprese, della viabili-tà e della sosta, del turismo e deiservizi».

«SUCCESSIVAMENTE, l’8 lu-glio abbiamo indetto una assem-blea pubblica con i commercian-ti, alla quale l’amministrazioneera purtroppo assente, nella qualeabbiamo riproposto le posizioni ele idee dell’associazione — prose-gue Confcommercio — Infine, il29 settembre, abbiamo invitatopubblicamente tutto il mondo delcommercio a superare le divisionie a riflettere più su ciò che ci uni-sce che su ciò che ci divide, per ilbene e nell’interesse di San Minia-to. Non ultimo, in occasione delleriunioni del “tavolo per San Mi-niato” abbiamo svolto un ruolopropositivo, al fine di dare unaprospettiva e uno stimolo a SanMiniato e all’amministrazione co-munale. Ci sembra chiaro che noilavoriamo per il commercio, il tu-rismo e i servizi, così come il co-mune. Vorremmo che l’assessorefacesse la sua parte fino in fondoe, gestendo il tavolo di confronto,si ponesse come valido interlocu-tore di un percorso comune e con-diviso, che come Confcommercioabbiamo già intrapreso».

I NODI AL PETTINE«Unproblema più ampioche riguarda l’immaginee la promozione della città»

DESOLAZIONE Uno scorcio del centro di San Miniato: lafoto è stata scattata ieri nel pieno dell’orario di shopping

— SAN MINIATO —

E l’ASSEMBLEA generaledel commercio aperta ai citta-dini, alle associazioni, a tuttele realtà che vivono nel centrostorico, è già pronta. Si terràentro due settimane al centrocongressi Hotel San Miniato.L’organizza il Centro Com-merciale Naturale e sarà an-che la prima prova generaledella tregua con la nuova Asso-ciazione Commercianti ed Ar-tigiani che potrebbe presto di-ventare anche collaborazione.Una sinergia indispensabileper entrambi: il Ccn è lo stru-mento strategico ufficialmen-te riconosciuto dalla Regioneper attuare progettualità mira-ta al commercio; la nuova as-sociazione nasce con circatrenta adesioni: il settanta percentro dei negozi di San Mi-niato. La nuova associazione,infatti, nei prossimi giorni, no-minerà il suo rappresentantenel cda del Ccn. «Nell’assem-blea generale — dice il presi-dente del Ccn Manetti — fare-mo chiarezza su tutto quelloche c’è stato da giugno ad og-gi, cercando punti su cui con-vergere per fare di San Minia-to la Volterra del Valdarno».

DIBATTITODall’alto in senso orariol’assessore al commercioGiacomo Gozzini,la presidente del CcnSan Miniato, PatriziaManetti e il capogruppodel Pd sanminiateseSimone Giglioli

ILSUMMITGli stati generalidel commerciosi riunisconoal centroCongressiHotelSanMiniato

Page 38: Rassegna 7 dicembre
Page 39: Rassegna 7 dicembre
Page 40: Rassegna 7 dicembre
Page 41: Rassegna 7 dicembre
Page 42: Rassegna 7 dicembre