PROVINCIA DI PORDENONE - COMUNE DI CASARSA DELLA … · PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E CRONOPROGRAMMA 5.1 AMMINISTRAZIONE COMUNALE Comune di Casarsa della Delizia (PN) - Piazza

PIANO DI SICUREZZA ECOORDINAMENTO ECRONOPROGRAMMA

5.1

AMMINISTRAZIONE COMUNALEComune di Casarsa della Delizia (PN) - Piazza IV Novembre, 23

PROGETTO E DIREZIONE LAVORI:

BLARASIN ing. DANIELEViale Dante, 21 - 33170 PORDENONEtel. 0434/521626 - fax 0434/521422

OGGETTO:

COMMITTENTE:

PROVINCIA DI PORDENONE - COMUNE DI CASARSA DELLA DELIZIA

DATA: MARZO 2015

ELABORATO N.

OPERA: LAVORI DI SISTEMAZIONE E ASFALTATURA STRADE

COMUNALI

Lavori di sistemazione e asfaltatura di strade comunali. PROGETTO ESECUTIVO. – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO –

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SOMMARIO 1) INTRODUZIONE ........................................................................................................................................................ 2

Oggetto dei lavori ......................................................................................................................................................... 2 Committente ................................................................................................................................................................. 2 Ubicazione del cantiere ................................................................................................................................................. 2 Entità presunta .............................................................................................................................................................. 2 Massimo lavoratori ....................................................................................................................................................... 2 Importo lavori ............................................................................................................................................................... 2 Soggetti con compiti relativi alla sicurezza: ................................................................................................................. 2 Piano di sicurezza e coordinamento .............................................................................................................................. 3 Imprese e lavoratori autonomi ...................................................................................................................................... 4 Numeri utili ................................................................................................................................................................... 7

2) DEFINIZIONI .............................................................................................................................................................. 8 3) IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ............................................................................................ 9

Ubicazione cantiere ....................................................................................................................................................... 9 Tipologia dell'opera ...................................................................................................................................................... 9 Descrizione dell'opera e del metodo costruttivo previsto.............................................................................................. 9 Descrizione del contesto ............................................................................................................................................. 10 Scomposizione dei lavori in base a fasi e siti operativi ............................................................................................... 10

4) INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI RELATIVI ALL’OPERA: RISCHI CONNESSI ALL’AREA DI INTERVENTO ............................................................................................................. 13 Descrizione dell’area di intervento ............................................................................................................................. 13 Individuazione dei rischi ............................................................................................................................................. 14 Descrizione analitica dei rischi individuati e delle relative scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive, misure di coordinamento volte ad eliminarli o ridurli al minimo .......................................... 16

5) INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI RELATIVI ALL’OPERA: RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ...................................................................................... 20 Descrizione dell’organizzazione di cantiere ............................................................................................................... 20 Individuazione dei rischi ............................................................................................................................................. 22 Descrizione analitica dei rischi individuati e delle relative scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive, misure di coordinamento volte ad eliminarli o ridurli al minimo .......................................... 24

6) INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI RELATIVI ALL’OPERA: RISCHI AGGIUNTIVI DELLE LAVORAZIONI ................................................................................................................... 26

7) CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI ..................................................................................................................... 30 8) INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI ............................................................................................................ 32 9) MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,

INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ....................................................... 33 10) MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO ................................ 34 11) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI

LAVORATORI .......................................................................................................................................................... 37 12) PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA ESPLICITARE NEI POS ........................................ 39 13) STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA ............................................................................................................... 40


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1) INTRODUZIONE Oggetto dei lavori Sistemazione e asfaltatura di strade comunali del Comune di Casarsa della Delizia (PN). Strade interessate:

1) Via Piave 2) Via Castellarin 3) Via Manaras 4) Via Turridetta 5) Via Aguzze 6) Via Monte Grappa 7) Via Sile

Committente Amministrazione Comunale di Casarsa della Delizia. Ubicazione del cantiere Il cantiere si svilupperà in 7 luoghi differenti all’interno del Comune di Casarsa della Delizia (PN) (capoluogo e frazione di San Giovanni), corrispondenti alle 7 diverse strade interessate dai lavori, come individuate al precedente punto “Oggetto dei lavori”. Entità presunta La durata presunta del cantiere è pari a 182 gg naturali e consecutivi. Massimo lavoratori Il numero massimo di lavoratori presenti contemporaneamente in cantiere è pari a circa 7 unità. Importo lavori L'importo dei lavori è pari a € 415.000,00 circa. Soggetti con compiti relativi alla sicurezza: Responsabile dei lavori, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento: arch. Pericle Bellotto, domiciliato per la carica in presso la sede municipale del Comune di Casarsa della Delizia, piazza IV novembre, 23 – Casarsa della Delizia (PN) Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ing. Daniele Blarasin, viale Dante n. 21 – Pordenone Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ing. Daniele Blarasin, viale Dante n. 21 – Pordenone Altri soggetti interessati Committente: Amministrazione Comunale di Casarsa della Delizia (PN) sede municipale del Comune di Casarsa della Delizia, piazza IV novembre, 23 – Casarsa della Delizia (PN)


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Progettista ing. Daniele Blarasin, viale Dante n. 21 – Pordenone Direttore Lavori ing. Daniele Blarasin, viale Dante n. 21 – Pordenone Piano di sicurezza e coordinamento L’Amministrazione Comunale prevede di affidare l’intera opera ad un’unica impresa esecutrice, alla quale resta la facoltà di subappalto o subaffidamento nella misura e nelle modalità consentite dalla legge. Le scelte dell’impresa in merito a questa possibilità saranno note con ragionevole certezza solo al termine della procedura di affidamento e comunque prima dell’inizio lavori: nel caso in cui siano previsti subaffidamenti ad altre ditte e quindi la presenza in cantiere, anche non contemporanea, di più imprese, l’Amministrazione provvederà alla nomina del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.


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Imprese e lavoratori autonomi

Impresa affidataria Dati generali dell’impresa Ragione sociale Indirizzo C.A.P. - Città (Prov.) Telefono Fax N.ro iscrizione ANC N.ro iscrizione CCIAA Referenti Datore di lavoro Direttore di cantiere Assistente/i di cantiere Preposto Addetto/i Antincendio Addetto/i Pronto Soccorso Rappresentante dei Lavoratori R.S.P.P. Medico Competente

Impresa esecutrice opere ___________ Dati generali dell’impresa Ragione sociale Indirizzo C.A.P. - Città (Prov.) Telefono Fax N.ro iscrizione ANC N.ro iscrizione CCIAA Referenti Datore di lavoro Direttore di cantiere Assistente/i di cantiere Preposto Addetto/i Antincendio Addetto/i Pronto Soccorso Rappresentante dei Lavoratori R.S.P.P. Medico Competente


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Numeri utili (AGGIORNARE, FOTOCOPIARE E APPENDERE NEI PRESSI DEL TELEFONO DI CANTIERE O VICINO ALLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO) Polizia 113 Carabinieri 112 Comando Stazione Casarsa della Delizia Via 11 Febbraio 10, 33072 Casarsa Della Delizia Pronto soccorso 118 Elisoccorso 118 Vigili del fuoco 115 Guardia Medica sede di San Vito al Tagliamento (PN) (presso Ospedale di San Vito, p.le Linteris) 0434-841295 Elettricità – ENEL (segnalazione guasti) 803-500 Gas – ITALGAS (segnalazione guasti) 800-900 999 Acquedotto – Acquedotto Basso Livenza (segnalazione guasti) 800-013940 Telecom (segnalazione guasti) 182 Telecom (assistenza scavi) 1331 Ispettorato provinciale del lavoro di Pordenone 0434-521560 / 523050 / 28340 Comune di Casarsa della Delizia (PN) Centralino 0434-873911 Ufficio Lavori Pubblici 0434-873944 Protezione Civile della Regione 800 500 300


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2) DEFINIZIONI

Scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori; Procedure: le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione; Apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere; Attrezzature: le attrezzature di lavoro come definite all'articolo 69, comma 1 lettera a), del D.Lgs 81/08 s.m.i.. Misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute; Prescrizioni operative: le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera da realizzare; Cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata; P.S.C.: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del D.Lgs 81/08 s.m.i.; P.S.S.: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, del D.Lgs 163/06; POS: il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, comma 1, lettera h, del D.Lgs 81/08 s.m.i.; CSP: Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (UNI 10942-26/04/01) (cfr. definizione all’art. 89 comma 1 lett. e D.Lgs. 81/08 s.m.i.) CSE: Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (UNI 10942-26/04/01) (cfr. definizione all’art. 89 comma 1 lett. f D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Committente: il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto (cfr. definizione all’art. 89 comma 1 lett. b D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Responsabile dei lavori: Soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere compiti ad esso attribuiti dal presente incarico; nel campo di applicazione del D.Lgs. 163/06 s.m. e i. il responsabile del lavori è il RUP (art. 89 comma 1 lett. c D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Impresa affidataria: impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi (art.. 89 comma 1 lett. i D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Impresa esecutrice: impresa che esegue un’opera o parte di essa impiegando proprie risorse umane e materiali (art. 89 comma 1 lett. i-bis D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Costi della sicurezza: i costi indicati all'articolo 100 del D.Lgs 81/08 s.m.i. comma 1 (riamando p.to 4 dell’allegato XV). Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; Valutazione dei rischi: Procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dalle circostanze del verificarsi di un pericolo sul cantiere di lavoro. Agente: L’agente chimico, fisico o biologico presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute.


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3) IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA Ubicazione cantiere Il cantiere si svilupperà in 7 luoghi differenti all’interno del Comune di Casarsa della Delizia (PN) (capoluogo e frazione di San Giovanni), corrispondenti alle 7 diverse strade interessate dai lavori, così individuate:

1) Via Piave 2) Via Castellarin 3) Via Manaras 4) Via Turridetta 5) Via Aguzze 6) Via Monte Grappa 7) Via Sile

Per un’identificazione planimetrica delle aree elencate si faccia riferimento alla tavola 2.1 “Corografia e Aree di Intervento” facente parte del progetto esecutivo. Tipologia dell'opera Lavori di asfaltatura di strade comunali, ed interventi manutentivi sulle opere d’arte di pertinenza e lavori di allargamento di strada esistente. Descrizione dell'opera e del metodo costruttivo previsto Il progetto si articola su 7 zone di intervento separate e relativamente distanti tra loro, corrispondenti ad altrettante diverse strade comunali comprese all’interno di aree prevalente destinazione residenziale: si tratta in particolare di via Piave, via Castellarin, via Manaras e via Turridetta a Casarsa e di via Aguzze, via Monte Grappa e via Sile nella frazione di San Giovanni. Tutte le strade interessate presentano una pavimentazione in conglomerato bituminoso alquanto sconnessa per effetto delle numerose rappezzature susseguitesi nel tempo e di parecchie buche e distacchi superficiali, ancorché di limitata estensione. In alcuni casi si evidenziano anche fessurazioni sia di tipo longitudinale sia disposte a maglia irregolare (fessurazioni a blocchi), che anticipano la formazione di altre buche e nuovi distacchi. Nella maggior parte delle aree (via Manaras, via Aguzze, via Monte Grappa e via Sile) l’intervento consiste in una manutenzione straordinaria della pavimentazione della carreggiata comprendente la realizzazione di una serie di fresature locali a profondità variabile per attacchi e correzione delle pendenze e di ricariche negli avvallamenti, la messa in quota di chiusini e caditoie, il rifacimento generale del tappeto di usura in ricarica sul manto esistente e il ripristino della segnaletica orizzontale. Su via Piave e via Castellarin, invece, per salvaguardare l’altezza dei marciapiedi e le quote degli accessi stradali dalle proprietà private, il rifacimento del tappeto di usura sarà realizzato dopo un fresatura generale dello strato superficiale (circa 3cm) di tutta la superficie della carreggiata stradale. Su via Piave, a corredo dell’intervento sulla pavimentazione della carreggiata, il progetto prevede anche la realizzazione dei tratti mancanti di marciapiede sul lato Est: in particolare per il tratto più a Nord il nuovo percorso pedonale sarà caratterizzato da cordonata di contenimento in masselli di pietra naturale di sezione 12x25(h)cm e piano calpestabile in cubetti di porfido pezzatura 8/10cm posati ad archi contrastanti; per il tratto più a Sud, invece, verrà posata la cordonata di contenimento in masselli di pietra come precedentemente descritta, ma la pavimentazione del marciapiede verrà realizzata in pietrischetto rullato, rimandando la realizzazione della pavimentazione in porfido ad eventuale altro intervento a cura dell’Amministrazione. Su via Castellarin le opere comprendono la riconfigurazione con ampliamento dell’isola spartitraffico esistente in corrispondenza all’incrocio con via Segluzza. Via Turridetta presenta, oltre alle descritte problematiche alla pavimentazione, un tratto di lunghezza pari a circa 160m, ubicato in posizione intermedia rispetto allo sviluppo dell’intera direttrice, in cui la carreggiata si restringe ad una larghezza di soli 4,70m, con notevole pericolo per la viabilità veicolare che avviene comunque in doppio senso di marcia. L’intervento in progetto prevede l’allargamento del tratto in parola, portando la carreggiata a 8m in modo da


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ricavare 2 corsie da 2,75m e una pista ciclabile su corsia riservata da 1,50m ricavata dalla carreggiata stradale. I lavori previsti comprendono quindi lo scavo e lo spostamento verso campagna dei fossi laterali, previo esproprio delle superfici necessarie, la realizzazione del cassonetto stradale nelle fasce in ampliamento, la realizzazione di uno strato di binder semiaperto sp. 7cm e la pavimentazione generale con uno strato di conglomerato bituminoso chiuso (usura). Lo spostamento del fosso del lato Sud comporta la necessità di interrare i cavi aerei Enel che costeggiano la strada sorretti da pali che insistono all’interno del fosso esistente. Le opere comprendono anche la stesura, sul margine Nord della nuova piattaforma stradale, di un cavidotto in predisposizione per la futura realizzazione dell’illuminazione pubblica, assieme alla posa dei soli plinti prefabbricati comprensivi di pozzetto per il futuro alloggiamento dei pali. Su via Aguzze oltre alle lavorazioni descritte per la sistemazione della pavimentazione, è previsto anche il rifacimento del piano viabile all’interno del sottopasso ferroviario e l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua di falda che affliggono i muri di spalla. Il manufatto permette il passaggio di via Aguzze al di sotto della linea ferroviaria Udine-Venezia. È caratterizzato da una lunghezza di circa 20m, una larghezza complessiva di 4m all’interno della quale ospita la carreggiata stradale da 3,30m, gestita in senso unico alternato per mezzo di un impianto semaforico, oltre ad un marciapiede in calcestruzzo da 60cm. L’altezza interna utile è pari a 2,65m. Gli interventi previsti all’interno del sottopasso riguardano solamente il piano viabile e il marciapiede e non interessano in alcun modo le strutture del manufatto quali fondazioni, muri di spalla, travate, etc. In particolare sono previsti: la demolizione completa della pavimentazione stradale e del marciapiede, l’impermeabilizzazione del piano viabile per le infiltrazioni provenienti da sotto, la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque di infiltrazione dai muri di spalla per mezzo di canalette lineari con griglia in ghisa, la realizzazione di una nuova pavimentazione in c.a. con finitura al quarzo sull’area carrabile e il rifacimento del marciapiede in calcestruzzo. L’intervento comprende anche la pulizia e riprofilatura del piccolo canale (largo circa 2m) che, in prossimità dell’area di intervento, costeggia il margine Sud del rilevato ferroviario. Descrizione del contesto L’intervento interessa un’area residenziale all’interno di un comune di piccole dimensioni, ubicato in un territorio sostanzialmente pianeggiante. Le strade interessate non sono soggette ad alti volumi di traffico e le velocità di percorrenza sono sempre abbastanza ridotte, trattandosi di direttrici che si sviluppano prevalentemente in ambito urbano. Fa eccezione la sola via Sile, non tanto per il volume di traffico, quanto per le velocità di percorrenza che possono diventare elevate a causa dei lunghi rettilinei. Il principale vincolo connesso al sito riguarda il fatto che, in tutte le strade interessate e per tutta la durata dei lavori, dovrà comunque essere garantita l’accessibilità pedonale e carrabile ai vari edifici o proprietà private afferenti alle strade interessate. Altro vincolo rilevante deriva dalla necessità, per gli interventi di via Aguzze e di via Sile, di operare in prossimità di linee ferroviarie attive: nel primo caso, come già illustrato, l’intervento interferisce con la linea ferroviaria Udine-Venezia in quanto comprende il rifacimento della pavimentazione stradale all’interno del sottopasso che permette a via Aguzze di passare sotto la ferrovia, mentre su via Sile l’intervento interferisce marginalmente con la linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa in quanto il tratto di strada soggetto ad asfaltatura inizia a ridosso del passaggio a livello che segna l’intersezione tra la strada stessa e la linea ferroviaria. Microclima Il clima locale è quello ordinario della media pianura friulana, con condizioni ambientali e temperature che, in alcuni brevi periodi della stagione invernale, possono risultare particolarmente sfavorevoli, e quindi di fatto impedire qualsiasi lavorazione all’aperto. Scomposizione dei lavori in base a fasi e siti operativi Agli effetti della suddivisione in fasi/lavorazioni delle opere da realizzare, le 7 aree distinte su cui si sviluppa l’intervento possono essere così raggruppate per tipologie omogenee:

I) Via Manaras, Via Aguzze (parte a cielo aperto), via Monte Grappa e Via Sile II) Via Piave e Via Castellarin III) Via Turridetta IV) Via Aguzze (sottopasso ferroviario)

Sulla base delle informazioni disponibili nella presente fase di progettazione esecutiva, si possono individuare le seguenti macro-fasi lavorative:


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I) Via Manaras, Via Aguzze (escluso sottopasso), via Monte Grappa e Via Sile

LAVORAZIONE 1 Allestimento dell’area di cantiere fissa con confinamento degli spazi 2 Fresature su pavimentazione stradale 3 Stesura conglomerato bituminoso per ricariche 4 Spostamenti planimetrici e integrazione di pozzetti e caditoie 5 Messa in quota di chiusini e caditoie esistenti 6 Stesura pavimentazione in conglomerato bituminoso (tappeto di usura) 7 Rifacimento segnaletica orizzontale 8 Smobilitazione cantiere

II) Via Piave e Via Castellarin LAVORAZIONE 1 Allestimento delle aree di cantiere fisse con confinamento degli spazi 2 Smontaggio e rimontaggio di elementi di arredo urbano e segnaletica verticale 3 Demolizioni 4 Scavi 5 Posa cordonate 6 Realizzazione sottofondi in c.a. 7 Posa pavimentazione marciapiedi in porfido 8 Posa pavimentazione marciapiedi in pietrischetto rullato 9 Sistemazione di terra vegetale nell’isola spartitraffico 10 Lavorazioni da 2 a 7 del gruppo I 11 Smobilitazione cantiere

III) Via Turridetta LAVORAZIONE 1 Allestimento cantiere 2 Tracciamento 3 Taglio e spostamento alberi e testate vigneto 4 Taglio e demolizione pavimentazione stradale 5 Scavi 6 Posa tubazioni interrate, plinti I.P. e pozzetti 7 Getti in opera per realizzazione manufatti di imbocco in c.a. 8 Riporti e formazione cassonetti 9 Lavorazioni da 2 a 7 del gruppo I 10 Smobilitazione cantiere

IV) Via Aguzze (sottopasso ferroviario) LAVORAZIONE 1 Allestimento cantiere con confinamento degli spazi 2 Installazione impianti di aggottamento acqua di falda 3 Demolizione pavimentazione esistente 4 Scavi 5 Spostamento sottoservizi a maggior profondità 6 Posa geotessuto 7 Formazione cassonetto 8 Posa tubi drenanti 9 Getto sottofondi in calcestruzzo 10 Posa membrana ed elementi di impermeabilizzazione 11 Getto pavimentazione in c.a.


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12 Frattazzatura e finitura superficiale pavimentazione 13 Ripristino pavimentazione in conglomerato bituminoso rampe di accesso 14 Rifacimento segnaletica orizzontale 15 Smobilitazione cantiere


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4) INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI RELATIVI

ALL’OPERA: RISCHI CONNESSI ALL’AREA DI INTERVENTO Descrizione dell’area di intervento

1) Via Piave È una delle direttrici che dal tratto urbano della s.s. 13 si dipartono in direzione Sud verso il quartiere adiacente alla stazione ferroviaria; su di essa si attesta il Teatro Comunale con il relativo parcheggio. La strada presenta una carreggiata di larghezza compresa tra 7.35m e 7.75m, pavimentata in conglomerato bituminoso e affiancata da marciapiedi pavimentati in cubetti di porfido, di cui quello sul lato Ovest esteso su tutta la lunghezza, mentre quello sul lato Est sviluppato solo a tratti. L’arteria è dotata di rete fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche con caditoie a bordo strada ad interasse di circa 35m e collettore fognario centrale.

2) Via Castellarin È la strada di direzione NordEst-SudOvest che collega il margine SudOvest del centro storico con il tratto urbano della s.s. 13: su di essa si affacciano il cortile e le entrate posteriori del complesso scolastico (elementari e medie) di Casarsa. La carreggiata presenta larghezza attorno ai 6m, è percorribile in senso unico da Nord a Sud ed è pavimentata in conglomerato bituminoso; è dotata di rete di raccolta delle acque meteoriche con caditoie poste ad interasse di 35m circa e collettore fognario centrale; inoltre è affiancata su entrambi i lati da marciapiedi pavimentati con vari materiali e che non presentano anomalie particolari.

3) Via Manaras La direttrice collega il margine Ovest del centro urbano a nord della s.s. 13 con la frazione di Orcenico Superiore del comune di Zoppola, costeggiando il confine dell’area militare delle caserme. La strada, che si sviluppa per la maggior parte al di fuori dell’ambito urbano, è caratterizzata da una carreggiata di circa 5m di larghezza con manto in conglomerato bituminoso, affiancata da piccole banchine inerbite che la separano da fossi continui solo tratti. Non sono presenti marciapiedi e nemmeno di caditoie per la raccolta delle acque meteoriche.

4) Via Turridetta La strada collega la s.p. 1 della Val d’Arzino, all’altezza dell’ingresso nord nell’abitato di Casarsa, con la s.s. 13 immediatamente ad Est dell’area urbana, e permette l’accesso alla piazzola ecologica comunale e ad una zona artigianale. Nel tratto a ridosso della s.p. 1 la carreggiata ha larghezza pari a 5.70m ed è affiancata da un marciapiede su un lato e da una banchina inerbita sull’altro; procedendo verso Est, immediatamente al di fuori del centro abitato e fino all’intersezione con il canale che solca i terreni agricoli in direzione Nord-Sud a partire dal vicino cimitero urbano, la strada è caratterizzata da una carreggiata di larghezza pari a 4.70m, affiancata su entrambi i lati da piccoli fossi per la raccolta delle acque meteoriche: nonostante la larghezza ridotta, il transito in questo tratto avviene comunque in doppio senso. Dall’intersezione con il canale citato fino all’incrocio con la s.s. 13, la carreggiata, sottoposta ad un intervento di ampliamento nel 2001, ha larghezza di 8m e comprende, oltre alle 2 corsie per il traffico veicolare, una pista ciclabile a senso unico su corsia riservata di larghezza 1.50m, senza spartitraffico. Sostanzialmente la parte intermedia costituisce l’ultimo residuo di larghezza ridotta (e largamente insufficiente) rispetto all’intero sviluppo dell’arteria.

5) Via Aguzze La via collega la s.s. 13 all’altezza del suo ingresso orientale nell’area urbana, con l’estremità Nord di via Monte Grappa in frazione di San Giovanni, passando sotto la linea ferroviaria Udine-Venezia all’interno di un piccolo sottopasso. È costituita da una carreggiata di larghezza attorno ai 6m, pavimentata in conglomerato bituminoso e affiancata da banchine inerbite di larghezza variabile; è dotata di rete di raccolta delle acque meteoriche che però non copre tutto lo sviluppo dell’arteria, ma solo un tratto di 170m all’estremità Nord e uno di 160m a quella Sud. Il sottopasso, lungo circa 20m, ha un’altezza utile pari a 2,65m e, in una larghezza complessiva di 4m, ospita la carreggiata stradale da 3,30m gestita in senso unico alternato per mezzo di un impianto semaforico e un marciapiede in calcestruzzo da 60cm. Il suo piano viabile, pavimentato in conglomerato bituminoso, si trova a quota più bassa di circa 50cm rispetto ai terreni circostanti. L’anomalia più evidente all’interno del sottopasso è legata alla quasi costante presenza di pozze d’acqua provocate da infiltrazioni di acqua di falda che si manifestano direttamente sulla superficie del piano viario oltre che sulla parte bassa dei muri laterali del sottopasso (spalle): l’acqua, oltre a produrre un degrado molto veloce della pavimentazione e delle relative rappezzature, nel periodo invernale comporta frequentemente la formazione di ghiaccio sui tratti di strada in ingresso e in uscita dal sottopasso, con evidenti problemi di sicurezza a carico della viabilità. Il sottopasso viene utilizzato, oltre che dai residenti di via Aguzze per un veloce accesso alla s.s.13, anche dai numerosi coltivatori dei vigneti che afferiscono alla via e alle sue diramazioni, per raggiungere con un percorso contenuto la cantina sociale che si trova proprio in corrispondenza dello sbocco di via Aguzze sulla citata statale. Dato che


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l’esecuzione dei lavori previsti all’interno del sottopasso comporta la completa chiusura al traffico del manufatto, è opportuno che questa parte di intervento venga programmata dall’impresa appaltatrice in un periodo non coincidente con quello delle vendemmie, che si estende all’incirca da inizio Agosto a fine Ottobre.

6) Via Monte Grappa La strada collega l’estremità Sud di via Aguzze con la frazione di San Giovanni all’altezza del complesso scolastico. Si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 1,4km ed è costituita da una carreggiata di larghezza variabile tra 5,50m e 6,50m, pavimentata in conglomerato bituminoso, cui si affiancano banchine inerbite interrotte a tratti da piccoli fossi. La via è dotata di sistema di raccolta delle acque meteoriche solamente sui 900m più occidentali (dall’incrocio con via Versutta fino all’incrocio con via Presis), con caditoie poste irregolarmente ai lati della strada e allacciate a due collettori interrati sotto le banchine, derivanti dalla tombinatura degli originari fossi laterali; i restanti 500m non sono dotati di alcun sistema di raccolta delle acque.

7) Via Sile La strada collega il centro della frazione di San Giovanni con la più periferica località Sile, incrociando la linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro con un passaggio a livello all’interno dell’abitato di San Giovanni. Si sviluppa su una lunghezza complessiva di circa 3km, con una carreggiata di larghezza tipica pari a circa 6,50m, affiancata per tratti da fossi di allontanamento delle acque meteoriche. Individuazione dei rischi I rischi individuati sono caratterizzati, oltre che in funzione dell’elenco di cui all’allegato XV.2 D.Lgs. 81/08, anche in funzione della direzione di propagazione, come segue: - Importabili: eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; - Esportabili: eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUATI IN RIFERIMENTO ALL’AREA DI INTERVENTO redatto ai sensi dell’allegato XV.2 D.Lgs. 81/08 s.m.i.

CATEGORIA ID. SITO ELEMENTO FONTE DI RISCHI TIPO FALDE A.1 Via Aguzze Piano stradale e spalle laterali del sottopasso

ferroviario all’estremità Nord IMP. ESP.

FOSSATI E CANALI A.2 Via Manaras Fossati laterali (fossi di guardia), in particolare verso l’estremità più ad Ovest del tratto di intervento

IMP.

Via Turridetta Canale che solca i terreni agricoli in direzione Nord-Sud a partire dal vicino cimitero urbano e fossi laterali dell’attuale sedime

Sottopasso via Aguzze

Canale che scorre immediatamente a Sud del sottopasso e del rilevato ferroviario, parallelamente ad esso

Via Monte Grappa

Breve fosso di guardia lato Est, poco più a Nord dell’intersezione con via Presis

Via Sile Fossi di guardia della parte più occidentale del tratto di intervento

INFRASTRUTTURE QUALI STRADE, FERROVIE, IDROVIE, AEROPORTI

A.3 Via Piave Strada Statale n. 13 IMP. ESP. Via Aguzze Linea ferroviaria Udine-Venezia

Via Sile Linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa Tutte le strade Strade comunali che intersecano o si attestano sulle vie

oggetto di intervento MANUFATTI INTERFERENTI O SUI QUALI INTERVENIRE

A.4 Via Aguzze Sottopasso ferroviario all’interno del quale via Aguzze passa sotto la linea ferroviaria Udine-Venezia

IMP. ESP.

Via Sile Passaggio a livello intersezione a raso con la linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa

EDIFICI CON PARTICOLARI ESIGENZE DI TUTELA: SCUOLE

A.5 Via Piave Teatro comunale IMP. ESP.

Via Castellarin Accessi pedonali e carrai secondari del complesso scolastico che ospita le Scuole Elementari e Medie comunali


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OSPEDALI CASE DI RIPOSO ABITAZIONI

Tutte le strade Accessi pedonali e carrai delle abitazioni che si attestano direttamente sulle vie oggetto di intervento

LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE DI SERVIZI

A.6 Via Turridetta Linea aerea Enel in bassa tensione stesa sul lato Sud del tratto di intervento

IMP. ESP.

Via Aguzze Sottopasso ferroviario: linea elettrica di trazione ferroviaria tensione 3kV relativa alla linea Udine-Venezia; Linee gas, Enel e impianto semaforico interrate sotto piano stradale sottopasso

VIABILITÀ A.7 Tutte le strade Traffico veicolare, ciclistico e pedonale che interessa ordinariamente tutte le strade

IMP. ESP.

ALTRI CANTIERI O INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

A.8 Tutte le strade Al momento della redazione del presente documento non risultano attivi altri cantieri all’interno del complesso scolastico o nelle immediate vicinanze

IMP. ESP.

Via Turridetta Piazzola ecologica comunale ubicata oltre l’estremità Est dell’area di intervento

RUMORE, POLVERI, FIBRE, FUMI, VAPORI, GAS, ODORI O ALTRI INQUINANTI

A.9 Sottopasso via Aguzze

Rumore provocato, sotto al sottopasso, dal passaggio dei convogli ferroviari amplificato dal rimbombo dovuto alla conformazione del sottopasso Rumore provocato, sotto al sottopasso, dai mezzi d’opera in azione, amplificato dal rimbombo dovuto alla conformazione del sottopasso

IMP.

CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO

A.10 Sottopasso via Aguzze

Caduta di materiali dalla linea ferroviaria Udine-Venezia sugli addetti ai lavori presenti negli spazi a cielo aperto del cantiere del sottopasso ferroviario

IMP.

LAVORI STRADALI E AUTOSTRADALI AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA E SALUTE NEI CONFRONTI DEI RISCHI DERIVANTI DAL TRAFFICO CIRCOSTANTE

A.11

È possibile che nel periodo intercorso tra la progettazione e l’inizio dei lavori possano essere anche mutate alcune situazioni inizialmente rilevate. È anche possibile che, al momento dei tracciamenti e dei picchettamenti iniziali vengano alla luce delle interferenze non rilevate. Pertanto è fatto obbligo all’Impresa principale, nell’ambito della redazione del proprio Piano operativo di sicurezza, di verificare attentamente l’attendibilità e la rispondenza alla situazione reale dei rischi ambientali ed interferenze di seguito riportati. Durante la prima riunione di coordinamento saranno poi condivise le osservazione inerenti eventuali condizione variate rispetto a quanto prospettato nel presente documento e sarà verificata la necessità di aggiornare il PSC a cura del CSE.


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Descrizione analitica dei rischi individuati e delle relative scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive, misure di coordinamento volte ad eliminarli o ridurli al minimo A.1 Infiltrazioni d’acqua da falde Il piano stradale all’interno del sottopasso si trova ad una quota di circa 80cm più bassa del piano campagna circostante. La falda presente nel sottosuolo è alimentata prevalentemente dalle perdite sub-alveo del fiume Tagliamento: la quota del suo pelo libero della falda subisce quindi sensibili variazioni in relazione all’andamento delle precipitazioni su scala regionale, potendo arrivare ad una quota qualche decina di centimetri più alta del citato piano stradale. Le infiltrazioni d’acqua all’interno del sottopasso si potranno manifestare sia dal piano di fondo scavo (venute d’acqua in direzione verticale, dal basso verso l’alto), sia dalle pareti laterali del sottopasso (venute d’acqua in direzione orizzontale) in corrispondenza a giunti costruttivi, ai giunti tra i conci di pietra costituenti la parte centrale delle pareti stesse e in generale a qualsiasi irregolarità del paramento. Rischi specifici individuati Allagamento dello scavo generale di sbancamento sotto il sottopasso

Annegamento Smottamenti, cedimenti, dilavamento del terreno del fondo dello scavo generale di sbancamento

Scelte progettuali ed organizzative

L’acqua di falda verrà raccolta e convogliata mediante tubazioni provvisorie in materiale plastico in uno o più punti depressi all’interno del sottopasso (delimitati e confinati da un pozzetto senza fondo) e da qui sarà allontanata mediante una o più pompe che la recapiteranno nella Roggia immediatamente a Sud del sottopasso stesso. In caso di insufficienza del sistema si passerà all’installazione di un impianto well-point.

Prescrizioni operative Le pompe dovranno essere di tipo autoadescante ed essere in funzione, con eventuale regolazione a galleggiante, h24.

Procedure Nel caso di utilizzo di motopompe con motore diesel, prevedere un controllo periodico del livello di carburante, e comunque ogni sera prima di lasciare il cantiere.

Misure preventive e protettive Le maestranze addette alle lavorazioni antecedenti alla posa dei teli impermeabilizzanti dovranno essere munite di stivali impermeabili e di indumenti di ricambio.

Misure di coordinamento A.2 Fossati e canali Si tratta nella maggior parte dei casi di fossi di raccolta acque ai margini delle strade (fossi di guardia) di altezza modesta (non superiore a 1.00-1.20m), interessati da acqua solo nei periodi piovosi e asciutti per la maggior parte del tempo. Fa eccezione su Via Turridetta il canale che solca i terreni agricoli in direzione Nord-Sud a partire dal vicino cimitero urbano, che è alimentato da acque di risorgiva (e quindi non è mai asciutto) e presenta un tirante d’acqua dell’ordine del metro. Anche il canale che scorre immediatamente a Sud del sottopasso ferroviario di via Aguzze, denominato Roggia Mussa, è di tipo perenne, ma con tiranti d’acqua dell’ordine della decina di centimetri. Rischi specifici individuati Caduta di personale dentro il fosso o canale: annegamento o lesioni

Sprofondamento di mezzo di cantiere dentro il fosso o canale: lesioni a carico degli occupanti Franamento di fronti di scavo in prossimità dei fossi o canali per effetto di infiltrazioni d’acqua


Prescrizioni operative I conducenti dei mezzi di cantiere non deputati alle operazione di scavo dovranno mantenere sempre un’adeguata distanza dal ciglio superiore dei fossi.

Procedure Misure preventive e protettive Tutti gli addetti dovranno essere informati dai relativi preposti della presenza dei

fossi e messi in guardia dall’avvicinarsi incautamente ai bordi. Misure di coordinamento


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A.3 Infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti Ferrovie Su via Aguzze l’intervento interferisce con la linea ferroviaria Udine-Venezia in quanto comprende il rifacimento della pavimentazione stradale all’interno del sottopasso che permette alla strada di passare sotto la ferrovia, oltre alla pulizia e riprofilatura del canale di scolo che, in prossimità dell’area di intervento, costeggia il margine Sud del rilevato ferroviario. La direttrice ferroviaria interessata si articola su 4 binari, tutti elettrificati con linea aerea, dei quali i 2 centrali costituiscono la linea Udine-Venezia vera e propria, mentre i 2 laterali assolvono funzioni di servizio. La linea aerea presenta una tensione di esercizio pari a 3kV. Su via Sile invece l’intervento interferisce solo marginalmente con la linea Portogruaro-Casarsa, in quanto l’asfaltatura comincia in prossimità del passaggio a livello che segna l’intersezione tra la ferrovia e la stessa via Sile, quindi all’interno della fascia di rispetto, ma comunque al di fuori del sedime ferroviario. La ferrovia in parola si articola su un binario unico e non è elettrificata; l’intersezione con via Sile è presidiata da un passaggio a livello con sbarre automatiche estese a tutta la larghezza stradale. L’esecuzione di lavori di qualsiasi tipo all’interno della fascia di rispetto ferroviario comporta delle specifiche problematiche inerenti la sicurezza, sia agli effetti della circolazione ferroviaria che a quelli dell’operatività dell’impresa esecutrice. A tal proposito l’Amministrazione committente ha già ottenuto da R.F.I. (ente gestore di entrambe le linee ferroviarie) formale nulla-osta all’esecuzione dei lavori con le modalità previste in progetto. Il nulla-osta è tuttavia subordinato al rispetto di una serie di adempimenti che possono essere così riassunti:

- Prima dell’inizio dei lavori l’impresa esecutrice dovrà effettuare un sopralluogo congiunto con il reparto “Gestione Operativa/Reparto Tronco Lavori” di R.F.I. per concordare, oltre ai tempi di esecuzione, anche le modalità operative (impianto di cantiere, gru, macchine operatrici, ecc) al fine di garantire la sicurezza dell’esercizio ferroviario e dell’operatività dell’impresa stessa per tutto lo svolgimento dei lavori. Di tale sopralluogo dovrà essere redatto specifico verbale;

- L’impresa esecutrice dovrà recepire nel proprio POS il documento “Scambio rischi generico” redatto da R.F.I., ed indicare all’interno dello stesso le scelte progettuali ed organizzative, le prescrizioni operative, le procedure, le misure preventive e protettive e le misure di coordinamento atte ad eliminare o a ridurre al minimo i rischi evidenziati nel documento.

Il citato documento “Scambio rischi generico” è riportato in Appendice A alla presente relazione. Tra gli elementi che, in attuazione di quanto sopra indicato, dovranno comparire all’interno del POS dell’impresa, si riportano di seguito quelli ritenuti imprescindibili dal Coordinatore in fase di progettazione: Rischi specifici individuati - investimento da rotabili in circolazione;

- folgorazione causata dalla linea elettrica aerea della trazione ferroviaria; - rumore; - rischio biologico (morsi di topi e/o altri animali, contatto con escrementi,

contatto con carcasse di animali morti, contatto con siringhe usate, contatto con sostanze diserbanti, morso di zecche);

- lesioni per caduta di materiale dall’alto, ovvero dalla sede ferroviaria Scelte progettuali ed organizzative

I lavori dovranno essere condotti senza la messa fuori servizio delle linee ferroviarie, e con le linee elettriche aeree della trazione ferroviaria in tensione.

Prescrizioni operative Sottopasso via Aguzze: - nessun operatore dovrà entrare, per alcun motivo, all’interno del sedime

ferroviario delimitato dal piano verticale passante per il piede più esterno del rilevato;

- agli effetti del rischio folgorazione è necessario che nessuna persona, oggetto, o parte in movimento di mezzo d’opera si avvicini al di sotto di 3,5m dall’asse della linea;

- i mezzi d’opera dotati di bracci mobili non potranno avvicinarsi ad una distanza inferiore ai 10m al limite del sedime ferroviario;

- entro i 10m e all’interno del sottopasso saranno ammessi solo mezzi di piccole dimensioni e privi di appendici mobili che possano entrare accidentalmente all’interno della distanza di sicurezza di 3.5m dal cavo aereo della linea elettrica di trazione ferroviaria;

Via Sile: - nessun operatore dovrà entrare, per alcun motivo, all’interno del sedime

ferroviario delimitato dal piano verticale passante per la sbarra del passaggio a


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livello. Procedure Sottopasso via Aguzze:

- tutte le lavorazioni all’interno dei 10m (tra cui anche la pulizia e riprofilatura del fondo della roggia) dovranno essere svolte con mezzi di piccole dimensioni (bobcat, ecc.) e privi di appendici mobili oltre i 3m;

- le operazioni di decespugliamento delle scarpate del rilevato ferroviario dovranno essere svolte esclusivamente con l’utilizzo di attrezzature manuali, operando dal letto della roggia o al più dal piede del rilevato;

- i vari materiali in entrata e in uscita dalla fascia dei 10m verranno scambiati tra mezzi di grandi dimensioni (operativi all’esterno) e mezzi più piccoli (operativi all’interno) in una posizione all’interno dell’area di cantiere, ma oltre i 10m;

- una procedura specifica per l’avvicinamento del braccio della pompa per il calcestruzzo dovrà essere concordata direttamente con il personale R.F.I. durante il sopralluogo congiunto innanzi citato;

Via Sile: - la gestione del senso unico alternato durante le lavorazioni in prossimità

dell’intersezione con la linea ferroviaria dovrà essere condotta esclusivamente con movieri a terra, dotati di palette e collegamento radio;

Misure preventive e protettive Agli effetti del rischio rumore, dato che in prossimità della linea ferroviaria possono registrarsi valori di Leq fino a 92 dB(A), tutti gli addetti ai lavori saranno tenuti a proteggersi con specifici d.p.i. quali inserti auricolari o cuffie antirumore; Sottopasso via Aguzze: - la distanza di 10m dal piede del rilevato oltre la quale non potranno spingersi i

mezzi di grandi dimensioni sarà materializzata mediante paline infisse a terra e nastro bianco e rosso;

- per le lavorazioni entro l’alveo della roggia e di decespugliamento delle scarpate del rilevato il personale sarà tenuto ad utilizzare una maschera di protezione facciale filtrante, tuta intera, guanti impermeabili e stivali impermeabili per prodotti contaminanti;

- tutti gli addetti ai lavori dovranno sempre indossare l’elmetto a protezione contro la possibile caduta di materiale dall’alto (sede ferroviaria);

Via Sile: - il limite del sedime ferroviario, all’interno della singola corsia sottoposta ad

intervento, dovrà essere evidenziato con transenne rivestite da rete plasticata arancione posizionate immediatamente oltre le sbarre del passaggio a livello;

Misure di coordinamento Sopralluogo congiunto con addetti R.F.I. Riunione di coordinamento con il CSE e i preposti di tutte le imprese esecutrici prima dell’inizio delle lavorazioni in prossimità delle linee ferroviarie L’impresa appaltatrice dovrà farsi carico di trasferire le informazioni ricevute atutte le altre imprese esecutrici che a qualsiasi titolo si troveranno ad operare all’interno del sottopasso, restando comunque l’unica interlocutrice con R.F.I. e l’unica responsabile dell’osservazione delle misure preventive concordate con quest’ultima.

A.5 Edifici con particolari esigenze di tutela: scuole ospedali case di riposo abitazioni Complesso scolastico di via Castellarin Rischi specifici individuati Investimento di utenti del complesso scolastico in ingresso o uscita dagli accessi

secondari o sui marciapiedi Sinistro con mezzi privati o mezzi del complesso scolastico in ingresso o uscita dal passo carraio su via Castellarin


Dovrà essere materialmente impedito l’utilizzo degli accessi al complesso scolastico da via Castellarin per tutta la durata dei lavori.

Prescrizioni operative La scelta dovrà essere sottoposta al vaglio delle competenti autorità scolastiche e in caso di inattuabilità dovranno essere adottate scelte alternative che garantiscano lo stesso grado di sicurezza.

Procedure Misure preventive e protettive Gli accessi al complesso scolastico su via Castellarin dovranno restare chiusi (a

chiave) per tutta la durata dei lavori. Misure di coordinamento Tutti gli utenti del complesso scolastico (studenti, genitori, personale) dovranno


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essere informati dell’interdizione degli accessi da via Castellarin con congruo anticipo tramite circolari interne o altra metodologia ritenuta idonea dai dirigenti scolastici I tempi dell’attuazione del provvedimento dovranno essere concordati tra CSP, Impresa appaltatrice e dirigenti scolastici.

A.6 Linee aeree e condutture sotterranee di servizi Delle linee aeree relative alla rete ferroviaria su via Aguzze è stato discusso estesamente nel precedente paragrafo “A.3 Infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti”. Si prende in esame qui di seguito la linea aerea Enel in bassa tensione (380V) che corre sul lato Sud di via Turridetta. Gli interventi previsti in progetto comprendono l’interramento di tale linea, con posa di cavidotto interrato e pozzetti di ispezione a cura dell’Impresa Appaltatrice e stesura di nuovi cavi, rimozione dei cavi aerei e dei relativi pali di sostegno a cura dell’Enel. Quest’ultimo intervento non potrà però essere eseguito prima dell’avvenuto completamento delle predisposizioni interrate per la nuova linea: quindi, sostanzialmente tutte le operazioni di scavo e movimento terra dovranno essere svolte con la linea aerea ancora in essere e in tensione. Rischi specifici individuati Elettrocuzione e folgorazione per contatto accidentale di braccio di escavatore con i

cavi aerei Investimento o folgorazione per caduta di palo di supporto della linea aerea per scalzamento accidentale della sua fondazione durante le operazioni di scavo


Si procederà preliminarmente con tutte le operazioni di scavo sul lato Nord della strada, in modo da poter portare a termine l’interramento della linea. Una volta rimossa la linea aerea si potrà dar seguito alle operazioni di scavo sul lato Sud.

Prescrizioni operative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento Gli operatori dei mezzi di scavo dovranno essere adeguatamente informati della

presenza della linea aerea in tensione e dovranno essere messi in guardia rispetto all’accidentale scalzamento delle fondazioni dei pali esistenti prima della loro dismissione.


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ALL’OPERA: RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE L’area e l’impianto logistico del cantiere rientra nella sfera delle competenze e scelte autonome dell’Impresa che dovrà provvedere a realizzarlo – a sua cura e spese – in conformità a quanto richiesto dal DPR 81/08 s.m.i., dell’allegato IV ed alle successive norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel presente PSC vengono quindi definite solo le assunzioni e i criteri generali relativi all’organizzazione del cantiere cui l’impresa dovrà uniformarsi nello sviluppo delle decisioni di dettaglio. Le scelte effettuate, rispetto alle indicazioni riportate nel presente PSC e nelle tavole allegate, dovranno essere approvate dal CSP e dagli origani della Polizia Locali in occasione della prima riunione di coordinamento con il Preposto dell’impresa che allestirà il cantiere. L’organizzazione generale del cantiere, in termini di realizzazione, mantenimento e rimozione finale, è demandata in prima battuta ed a livello generale alla ditta appaltatrice. In seconda istanza tale incombenza potrà essere demandata dalla stessa ad una delle altre imprese esecutrici, previa approvazione da parte del coordinatore in fase di esecuzione. Descrizione dell’organizzazione di cantiere Agli effetti dell’organizzazione del cantiere, le 7 aree distinte su cui si sviluppa l’intervento possono essere così raggruppate per tipologie omogenee:

I) Via Manaras, Via Aguzze (parte a cielo aperto), via Monte Grappa e Via Sile II) Via Piave e Via Castellarin III) Via Turridetta IV) Via Aguzze (sottopasso ferroviario)

I) Via Manaras, Via Aguzze (escluso sottopasso), via Monte Grappa e Via Sile Le lavorazioni previste su queste strade, a meno di alcune specificità di importanza minore, consistono sostanzialmente in una manutenzione straordinaria della pavimentazione della carreggiata con fresature locali per attacchi e correzione pendenze, ricariche di conglomerato bituminoso negli avvallamenti, messa in quota di tutti i chiusini e le caditoie, con integrazione e sostituzione di elementi mancanti o ammalorati, rifacimento generale del tappeto di usura in conglomerato bituminoso in ricarica sul manto esistente e rifacimento della segnaletica orizzontale. Si tratta quindi di lavorazioni caratterizzate dalle modalità esecutive del tipico cantiere stradale in linea, in cui mezzi, attrezzature e addetti operano in movimento, riuscendo ad interessare aree molto estese in tempi relativamente brevi ed in cui è evidentemente impossibile recintare tutta l’area di lavoro. Per ciascuna delle strade elencate si prevede infatti una durata complessiva dei lavori non superiore a due settimane. Inoltre le opere previste in tali strade non necessitano di stoccaggio temporaneo di materiali di risulta o di materiali nuovi da mettere in opera. Infine, per tutta la durata dei lavori le strade dovranno restare aperte al traffico veicolare e pedonale, in quanto, a causa della morfologia del territorio attraversato, non sono in generale individuabili percorsi alternativi in cui incanalare gli utenti stradali per ottenere l’interdizione completa degli spazi interessati dai lavori, nemmeno per brevi periodi. Le lavorazioni dovranno pertanto essere condotte in modo progressivo e dovranno interessare aree ben circoscritte, potendo, sulla restante parte degli spazi, proseguire la circolazione, per quanto in forma ridotta e controllata. Alla luce delle caratteristiche descritte, su ogni strada l’organizzazione di cantiere dovrà pertanto prevedere una serie di aree di cantiere mobili , corrispondenti alle diverse aree operative, con dimensioni e posizione variabili in relazione al procedere dei lavori. La delimitazione delle aree di cantiere mobili dovrà essere realizzata con modalità e grado di permeabilità variabili in relazione alla posizione dell’area rispetto alla larghezza della carreggiata stradale, alla lavorazione che vi si compie, all’intensità di flussi di traffico estranei al cantiere che interessano la strada e alla probabilità che persone esterne al cantiere possano trovarsi in situazione di rischio connesse alle lavorazioni in corso. In buona parte delle situazioni non sarà necessaria una recinzione completa, ma in tutti i casi sarà necessario predisporre un segnalamento temporaneo dell’area mediante segnali e dispositivi segnaletici adeguati, e, ove necessario, l’istituzione del senso unico alternato regolato da movieri a terra o da semaforo. A tal proposito si dovrà far riferimento ai principi e alle disposizioni contenute nel Codice della Strada e relativo Regolamento e soprattutto nel D.M. 10/07/2002 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da


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adottare per il segnalamento temporaneo”, ed in particolare agli schemi riportati nelle tavole 60 e successive, trattandosi in tutti i casi di strade tipo “F” ai sensi dell’art. 2 del C.d.S. Ancorché non riportati esplicitamente nel presente PSC, gli schemi contenuti in tale Decreto si intendono qui richiamati e adottati. Per ogni strada bisognerà poi trovare una ubicazione idonea per un servizio igienico di tipo chimico, che non necessita comunque di una recinzione; in alternativa al w.c. chimico l’impresa dovrà stipulare una convenzione con un esercizio pubblico con sede entro un raggio massimo di 200m dalla progressiva intermedia della strada, per l’utilizzo dei servizi igienici da parte dei lavoratori.

II) Via Piave e Via Castellarin In entrambe queste zone di intervento, oltre alle lavorazioni principali, analoghe a quelle del primo gruppo e quindi da condurre con lo stesso tipo di organizzazione di cantiere, sono previste anche altre opere specifiche, di importanza ed estensione non trascurabili, che implicano la formazione di aree di cantiere fisse di dimensioni estese, destinate anche alle lavorazioni, oltre che ai servizi di cantiere: si tratta in particolare dell’intervento di completamento del marciapiede a margine della corsia Est su via Piave, e dell’ampliamento dell’isola spartitraffico in corrispondenza dell’incrocio con via Segluzza per via Castellarin. Per queste aree bisognerà prevedere una recinzione completa delle aree oggetto di lavorazioni che richiedono un più ampio sviluppo temporale: in particolare per la realizzazione dei marciapiedi su via Piave tale recinzione potrà essere realizzata mediante transenne modulari, mentre per la formazione dell’isola spartitraffico su via Castellarin essa dovrà essere realizzata con pannelli prefabbricati di rete metallica su basi prefabbricate in calcestruzzo in considerazione della maggior pericolosità della zona per la vicinanza del complesso scolastico.

III) Via Turridetta Qui il progetto prevede, per il tratto di strada ad Ovest della Roggia, l’allargamento della sede stradale con lo spostamento verso campagna di entrambi i margini della carreggiata esistente e il rifacimento dei relativi fossi di guardia. Si tratta quindi di lavorazioni molto più invasive e molto meno rapide rispetto a quelle previste nelle vie appartenenti al gruppo I, che rendono di fatto impossibile che la strada resti completamente aperta al traffico veicolare, ciclistico e pedonale per tutta la durata dei lavori. Si prevede quindi la limitazione dell’utilizzo della strada ai soli utenti afferenti alle proprietà private accessibili unicamente dalla strada stessa (frontisti) e la deviazione di tutti gli altri su un percorso alternativo che dovrà essere stabilito, istituito e segnalato di concerto con gli organi della Polizia Locale. Le proprietà private accessibili unicamente dal tratto di strada in allargamento sono costituite dai vigneti a Nord della direttrice e da quelli a Sud assieme all’edificio di abitazione posto in mezzo ad essi. Data la conformazione del territorio circostante la strada e la necessità di consentire il passaggio dei frontisti che impedisce di realizzare una recinzione completa e chiusa dell’area di lavoro, l’interdizione completa dell’accesso agli estranei non è di fatto raggiungibile: l’attività di delimitazione del cantiere dovrà pertanto limitarsi a cercare di far percepire ai non addetti ai lavori la presenza di un’area potenzialmente pericolosa. Si procederà pertanto alla formazione di un tratto di recinzione di altezza minima 2m in pannelli di rete elettrosaldata e rete plasticata arancione in direzione trasversale rispetto alla strada, in corrispondenza alle due testate Est e Ovest: tali delimitazioni dovranno essere dotate di un varco per il passaggio dei frontisti (in corsia sinistra), ma dovranno essere adeguatamente e abbondantemente pre-segnalate anche nelle ore notturne in modo da non passare inosservate. Su di esse dovranno essere apposti cartelli con pittogrammi indicanti il divieto di accesso ai non addetti ai lavori e i rischi dell’area di lavoro. Nello spazio compreso tra le due testate si verrà di fatto a configurare un’area di cantiere con le caratterstiche di un’area fissa in cui dovranno trovar posto una baracca spogliatoio, un servizio igienico di tipo chimico e aree di sosta per i mezzi e di stoccaggio dei materiali adeguatamente dimensionate. Potrà invece essere trattato con le modalità previste per il gruppo I (“cantiere mobile”) il tratto di strada ad Est della Roggia, all’interno del quale è prevista solamente la posa di alcuni cavidotti interrati lungo il margine nord della sede stradale e il rifacimento di parte della segnaletica orizzontale.

IV) Via Aguzze (sottopasso ferroviario) L’intervento previsto riguarda la demolizione e il rifacimento completo della pavimentazione stradale al di sotto del sottopasso ferroviario: è evidente che per tutta la durata dei lavori il sottopasso dovrà essere completamente chiuso al traffico veicolare, ciclistico e pedonale e a tal fine, di concerto con la Polizia Locale, dovrà essere istituito un percorso alternativo debitamente indicato e segnalato.


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Come già evidenziato nel paragrafo “Descrizione dell’area di intervento”, il luogo dove si svolgeranno i lavori ricade all’interno della fascia di rispetto ferroviario (che si estende per 30m dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia); inoltre, sul lato Nord del sottopasso, immediatamente a ridosso di esso, ha inizio una rampa non pavimentata di larghezza pari a circa 3.50m che permette la risalita del rilevato ferroviario ai mezzi di R.F.I. deputati alla manutenzione della linea, oltre che l’accesso alla vicina Casa Cantoniera (ora dismessa). La delimitazione più esterna dell’area di cantiere dovrà essere realizzata mediante recinzione di altezza 2m in rete elettrosaldata e rete plasticata arancione, opportunamente segnalata: la forma planimetrica della recinzione dovrà essere preventivamente sottoposta ad approvazione di R.F.I. sia in ordine al mantenimento dell’accessibilità della rampa di risalita del rilevato, sia, e soprattutto, in ordine alla gestione della sicurezza per le lavorazioni in vicinanza a linea ferroviaria, come già estesamente illustrato nel precedente paragrafo dedicato ai rischi connessi all’area di intervento. All’interno dell’area di cantiere deve essere poi prevista una segnalazione con paline e nastro bianco e rosso che, per una lunghezza adeguata, evidenzi la distanza di 10m dal sedime ferroviario (identificato con il piano verticale passante per il piede più esterno della scarpata del rilevato ferroviario) oltre la quale è necessario che non si spingano mezzi con sbracci di grandi dimensioni come pompe per calcestruzzo o escavatori per evitare interferenze accidentali con la linea elettrica aerea da 3kV della trazione ferroviaria. Anche in questo caso, all’interno dell’area di cantiere dovranno trovar posto una baracca spogliatoio, un servizio igienico di tipo chimico e aree di sosta per i mezzi e di stoccaggio dei materiali adeguatamente dimensionate. Gli accessi all’area di cantiere, lato Nord e lato sud, dovranno essere presidiati da cancelli che dovranno risultare normalmente chiusi. Su tali cancelli dovrà essere apposta idonea segnaletica di divieto di accesso ai non addetti ai lavori e di illustrazione dei rischi di cantiere. Individuazione dei rischi I rischi individuati sono caratterizzati, oltre che in funzione dell’elenco di cui all’allegato XV.2 D.Lgs. 81/08, anche in funzione della direzione di propagazione, come segue: - Interni: caratteristiche dell'area di cantiere; - Importabili: eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; - Esportabili: eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.


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FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUATI IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE redatto ai sensi del punto 2.2.2 dell’allegato XV del D.Lgs. 81/08 s.m.i.

CATEGORIA ID. SITO RISCHIO SPECIFICO INDIVIDUATO TIPO RECINZIONE, ACCESSI E SEGNALAZIONI DEL CANTIERE

O.1 Tutti i siti Investimento da parte di mezzi d’opera; Investimento da parte di mezzi estranei ai lavori e circolanti su strada; Rischi connessi all’ingresso accidentale di persone o mezzi estranei ai lavori all’interno di un’area di cantiere; Sinistro tra mezzi circolanti su strada ed estranei ai lavori nei passaggi a senso unico alternato; Sinistro a carico di mezzi circolanti su strada ed estranei ai lavori per mancata percezione di ostacoli, aree di cantiere, mezzi d’opera; Caduta di persona non addetta ai lavori entro apertura nella pavimentazione (pozzetto, scavo, ecc);

IMP. ESP.

Via Piave Rischi connessi all’ingresso accidentale all’interno delle aree di cantiere relative ai marciapiedi da parte di utenti del teatro o di residenti delle abitazioni durante le ore serali o notturne

Via Castellarin Investimento di utenti del complesso scolastico in ingresso o uscita dagli accessi secondari o sui marciapiedi; Sinistro con mezzi privati o mezzi del complesso scolastico in ingresso o uscita dal passo carraio su via Castellarin;

Via Turridetta Rischi connessi alla necessità di lasciar transitare all’interno dell’area di cantiere gli utenti afferenti alle proprietà private (frontisti)

Via Aguzze sottopasso

Sinistro contro recinzione di cantiere da parte di automobilisti ignari dell’avvenuta chiusura al traffico del sottopasso

SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI

O.2

VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE

O.3 Via Turridetta Investimento da parte di mezzi estranei ai lavori e circolanti su strada; Sinistro coinvolgente mezzi di utenti (auto, biciclette, moto, ma anche trattori con rimorchio e macchinari agricoli in genere) afferenti alle proprietà private (frontisti)

IMP. ESP.

IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS E ENERGIA DI QUALSIASI TIPO

O.4 Tutti i siti Rischio di caduta a livello (inciampo) di personale o di non addetti ai lavori a causa di cavi elettrici a terra, aerei o comunque mal segnalati

IMT. ESP.

IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE

O.5

ATTUAZIONE DELLA CONSULTAZIONE DEI RLS

O.6

ORGANIZZAZIONE DEL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ E

O.7 Via Castellarin Rischi connessi all’interferenza con l’attività del complesso scolastico in generale in assenza di adeguata informazione sia degli addetti ai lavori che degli utenti del complesso

IMP. ESP.


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DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE

Sottopasso via Aguzze Via Sile

Rischi connessi all’esecuzione di lavori in prossimità di linee ferroviarie in assenza di adeguata informazione e formazione del personale sui rischi, sulle prescrizioni operative, sulle procedure e sulle misure preventive e protettive specifiche

MODALITÀ DI ACCESSO DI MEZZI PER LA FORNITURA DEI MATERIALI

O.8

DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE

O.9

DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO

O.10 Via Piave Rischi connessi all’interferenza con i residenti degli edifici attestati sui marciapiedi da realizzare, in relazione alle operazioni di carico e scarico dei materiali

IMP. ESP.

Via Turridetta Rischi connessi all’interferenza con i frontisti che devono poter transitare nell’area di cantiere, in relazione alle operazioni di carico e scarico dei materiali

ZONE DI DEPOSITO DI ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI

O.11 Via Piave Via Turridetta

Vedere precedente voce “dislocazione delle zone di carico e scarico”

IMP. ESP.

ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D’INCENDIO O DI ESPLOSIONE

O.12

Descrizione analitica dei rischi individuati e delle relative scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive, misure di coordinamento volte ad eliminarli o ridurli al minimo O.1 Recinzione, accessi e segnalazioni del cantiere Scelte progettuali ed organizzative

Vedere descrizione dettagliata nel precedente paragrafo “Descrizione dell’organizzazione di cantiere”

Prescrizioni operative Il segnalamento temporaneo dovrà essere rispondente alle prescrizioni di cui al D.M. 10/07/2002 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”.

Procedure Misure preventive e protettive Per le aree di cantiere fisse nelle aree di intervento del gruppo I:

- delimitazione dell’area di lavoro per le operazioni di spostamento, realizzazione di nuovi pozzetti o caditoie e messa in quota dei manufatti di chiusura mediante transenne metalliche rivestite con rete plasticata arancione e presegnalate da “Barriera normale” in entrambe le direzioni

Per le aree di cantiere fisse degli interventi del gruppo II: - delimitazione con transenne modulari per i marciapiedi di via Piave.

Segnalazione notturna con dispositivi luminosi; - recinzioni costituite da pannelli di rete metallica con rete plasticata arancione o

rete antipolvere su plinti prefabbricati in c.a. per l’isola spartitraffico di via Castellarin. Segnalazione notturna con dispositivi luminosi;

Per l’area del gruppo III: - in corrispondenza alle testate Est e Ovest, la larghezza utile della sede stradale

dovrà essere ristretta, mediante recinzione costituita da rete metallica


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elettrosaldata e rete plasticata arancione fissati su pali metallici infissi nel terreno, allo stretto necessario per il passaggio dei mezzi dei frontisti mediante chiusura della corsia di destra, sempre con recinzione di cantiere, adeguatamente pre-segnalata.

Per l’area di intervento del gruppo IV - recinzione costituita da pannelli di rete metallica elettrosaldata e rete plasticata

arancione fissati su pali metallici infissi nel terreno. Portoni di accesso dotati di lucchetto

Misure di coordinamento


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ALL’OPERA: RISCHI AGGIUNTIVI DELLE LAVORAZIONI Di seguito si esaminano, attraverso apposite schede, le diverse fasi lavorative al fine di individuare i rischi, AGGIUNTIVI rispetto ai rischi ordinari comunque connessi alla lavorazione e valutati nel POS dell’impresa esecutrice, a cui vengono esposti i lavoratori in relazione al sito di intervento, all’organizzazione del cantiere, alla specificità delle lavorazioni e alle eventuali interferenze con altre ditte o con soggetti esterni al cantiere. Per meglio effettuare tale analisi si sono ipotizzati i mezzi, gli attrezzi e i materiali che potrebbero venire utilizzati per eseguire le lavorazioni. Per ogni elemento di rischio individuato dall’analisi, per il quale non sia stato possibile ottenere l’eliminazione nella progettazione generale del cantiere, la scheda contiene l’indicazione delle misure di sicurezza da adottare nonché le misure di coordinamento al fine di realizzare quanto previsto. L’impresa esecutrice dovrà farle proprie e integrarle adattandole alle proprie scelte organizzative dei lavori e della conseguente organizzazione del cantiere. Inoltre nell’ambito della formazione e informazione l’impresa dovrà documentare l’avvenuta formazione in merito a quanto in esse riportato. E’ importante precisare che le schede allegate, anche se evidenziano i pericoli ricorrenti in ogni fase operativa, non esonerano dall’obbligo di rispettare tutte le norme di buona tecnica di esecuzione e tutti i contenuti della legislazione vigente in materia. Si riportano solo le schede che riguardano rischi aggiuntivi non già trattati nei precedenti capitoli relativi ai rischi connessi all’area di intervento e ai rischi connessi all’organizzazione di cantiere. Agli effetti della suddivisione in fasi/lavorazioni delle opere da realizzare, le 7 aree distinte su cui si sviluppa l’intervento possono essere ancora una volta così raggruppate per tipologie omogenee:

V) Via Manaras, Via Aguzze (parte a cielo aperto), via Monte Grappa e Via Sile VI) Via Piave e Via Castellarin VII) Via Turridetta VIII) Via Aguzze (sottopasso ferroviario)

Per ciascun gruppo si riepilogano di seguito le fasi/lavorazioni individuate e analizzate:

V) Via Manaras, Via Aguzze (escluso sottopasso), via Monte Grappa e Via Sile LAVORAZIONE 1 Allestimento dell’area di cantiere fissa con confinamento degli spazi 2 Fresature su pavimentazione stradale 3 Stesura conglomerato bituminoso per ricariche 4 Spostamenti planimetrici e integrazione di pozzetti e caditoie 5 Messa in quota di chiusini e caditoie esistenti 6 Stesura pavimentazione in conglomerato bituminoso (tappeto di usura) 7 Rifacimento segnaletica orizzontale 8 Smobilitazione cantiere

VI) Via Piave e Via Castellarin LAVORAZIONE 1 Allestimento delle aree di cantiere fisse con confinamento degli spazi 2 Smontaggio e rimontaggio di elementi di arredo urbano e segnaletica verticale 3 Demolizioni 4 Scavi 5 Posa cordonate 6 Realizzazione sottofondi in c.a. 7 Posa pavimentazione marciapiedi in porfido


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8 Posa pavimentazione marciapiedi in pietrischetto rullato 9 Sistemazione di terra vegetale nell’isola spartitraffico 10 Lavorazioni da 2 a 7 del gruppo I 11 Smobilitazione cantiere

VII) Via Turridetta LAVORAZIONE 1 Allestimento cantiere 2 Tracciamento 3 Taglio e spostamento alberi e testate vigneto 4 Taglio e demolizione pavimentazione stradale 5 Scavi 6 Posa tubazioni interrate, plinti I.P. e pozzetti 7 Getti in opera per realizzazione manufatti di imbocco in c.a. 8 Riporti e formazione cassonetti 9 Lavorazioni da 2 a 7 del gruppo I 10 Smobilitazione cantiere

VIII) Via Aguzze (sottopasso ferroviario) LAVORAZIONE 1 Allestimento cantiere con confinamento degli spazi 2 Installazione impianti di aggottamento acqua di falda 3 Demolizione pavimentazione esistente 4 Scavi 5 Spostamento sottoservizi a maggior profondità 6 Posa geotessuto 7 Formazione cassonetto 8 Posa tubi drenanti 9 Getto sottofondi in calcestruzzo 10 Posa membrana ed elementi di impermeabilizzazione 11 Getto pavimentazione in c.a. 12 Frattazzatura e finitura superficiale pavimentazione 13 Ripristino pavimentazione in conglomerato bituminoso rampe di accesso 14 Rifacimento segnaletica orizzontale 15 Smobilitazione cantiere


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Tra le lavorazioni previste, quella che risulta maggiormente gravata da rischi aggiuntivi relativi alla specificità del cantiere è l’attività di messa in quota di chiusini e caditoie, soprattutto a causa delle possibili interferenze con il traffico veicolare di non addetti ai lavori. LAVORAZIONE: Spostamenti planimetrici e integrazione di pozzetti e caditoie Messa in quota di chiusini e caditoie esistenti Smontaggio e rimontaggio di elementi di arredo urbano e segnaletica verticale RISCHIO AGGIUNTIVO

SITUAZIONE SCELTE PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

COORDINAMENTI LIVELLO RISCHIO

Investimento Esecuzione della lavorazione con personale in posizione accucciata a terra o inginocchiata

Presegnalamento dell’area confinata medinate transenne, da eseguirsi come da DM 12/07/2002

ALTO

Seppellimenti sprofondamenti

Lavorazione non ancora completata e foro aperto

Utilizzo di barriera di recinzione completa per chiusini se l’area di lavoro confinata mediante transenne comprende più chiusini o caditoie

MEDIO

Scivolamenti cadute Inciampo su materiali o attrezzature depositate temporanenamente a terra se l’area di lavoro confinata mediante transenne comprende più chiusini o caditoie

Aumentare l’estensione dell’area confinata più che porporzionalemente al numero di manufatti da mettere in quota

Istruire le maestranze affinchè l’area di lavoro venga mantenuta in ordine

BASSO

Interferenza con persone non addette ai lavori, con tutti i rischi conseguenti

Ingresso accidentale nell’area di lavoro confinata con transenne di altre persone

Il confinamento deve essere completo e privo di interruzioni o aperture su tutto il perimetro

Istruire le maestranze affinchè riposizionino sempre le transenne a ripristinare il confinamento in caso di loro uscite tempranee dell’area

MEDIO

LAVORAZIONE: Scavi su via Piave RISCHIO AGGIUNTIVO



Sinistro tra mezzi d’opera e altri autoveicoli circolanti su strada pubblica

Sinistro tra mezzi d’opera e autoveicoli di residenti delle abitazioni prospettanti l’area di lavoro

Far seguire da uomo a terra tutte le operazioni che comportano la movimentazione di mezzi d’opera I mezzi d’opera devono operare con il girofaro attivo

Informare preventivamente i residenti sulla natura delle lavorazioni da svolgere e avvisarli per tempo dell’inizio delle operazioni di scavo

MEDIO

Investimento Investimento di residenti delle abitazioni prospettanti l’area di lavoro da parte di mezzi d’opera

Far seguire da uomo a terra tutte le operazioni che comportano la movimentazione di mezzi d’opera Durante i movimenti i retromarcia su tutti i mezzi deve essere attivo un avviso acustico ripetitivo


MEDIO

Caduta entro scavo o fosso Caduta entro scavo di residenti delle abitazioni prospettanti l’area di lavoro, in ingresso o uscita da casa propria

Porre in opera idonee passerelle pedonali in corrispondenza degli accessi alle proprietà private per permettere ai residenti l’ingresso e l’uscita in sicurezza


Annegamento


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LAVORAZIONE: Demolizioni su via Piave RISCHIO AGGIUNTIVO



Rumore Esposizione a rumore dei residenti delle abitazioni prospettanti sull’area di intervento

Programmare pause di 10 minuti ogno mezz’ora di demolizione continuativa eseguita con martello pneumatico o chiodo su braccio meccanico di escavaore

Informare preventivamente i residenti sulla natura delle lavorazioni da svolgere e avvisarli per tempo dell’inizio delle operazioni di demolizione

BASSO

Getti, schizzi, proiezione di schegge o frammenti di demolizione

Esposizione dei residenti delle abitazioni prospettanti sull’area di intervento

Installare davanti alle recinzioni non cieche e alla recinzione di cantiere lato strada un’idonea protezione in teli antipolvere.

Informare preventivamente i residenti sulla natura delle lavorazioni da svolgere e avvisarli per tempo dell’inizio delle operazioni di demolizione

BASSO

LAVORAZIONE: Taglio e spostamento alberi e testate vigneto su via Turridetta RISCHIO AGGIUNTIVO



Elettrocuzione folgorazione

Contatto accidentale tra braccio meccanico dei mezzi di scavo e il cavo aereo dell’Enel presente sul lato Sud della strada, proprio sopra all’area dove deve avvenire la lavorazione di taglio e spostamento degli alberi

Si procederà preliminarmente con tutte le operazioni di scavo sul lato Nord della strada, in modo da poter portare a termine l’interramento della linea. Una volta rimossa la linea aerea si potrà dar seguito alle operazioni di scavo sul lato Sud.

Gli operatori dei mezzi di scavo dovranno essere adeguatamente informati della presenza della linea aerea in tensione.

ALTO

LAVORAZIONE: Scavi e movimenti terra all’interno del sottopasso ferroviario di via Aguzze RISCHIO AGGIUNTIVO



Caduta di materiale dall’alto

Caduta di calcinacci della soletta di copertura del sottopasso a causa di urto del braccio meccanico del mezzo di scavo

Il rischio deve essere evidenziato agli addetti ai mezzi di scavo dal preposto della relativa impresa esecutrice Tutti gli addetti che operano all’interno del sottopasso durante l’azione di mezzi dotati di braccio meccanico devono indossare l’elmetto protettivo

MEDIO


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7) CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

ARE

A D

I IN

TERV

ENTO

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

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°


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8) INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI L’interferenza tra le lavorazioni è gestita prevalentemente predisponendo prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti come previsto anche all’interno del cronoprogramma. Nel caso in cui permangono rischi di interferenza, vengono indicate le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi. Le uniche interferenze prevedibili in questa fase progettuale sono quelle legate alle possibili sovrapposizioni tra l’imprese esecutrice e le ditte incaricate dagli enti gestori delle reti tecnologiche di effettuare le modifiche necessarie sulle reti stesse. Si tratta in particolare della ditta che provvederà all’interramento della linea aerea Enel in via Turridetta, con infilaggio dei cavi nei nuovi cavidotti e smatellamento della linea aerea esistente e delle ditte che provvederanno allo spostamento delle linee Enel, Gas, Telecom e impianto semaforico all’interno del sottopasso di via Aguzze. N. LAVORAZIONI

INTERFERENTI RISCHI INTERFERENZIALI

SFASAM. SPAZIALI

SFASAM. TEMPOR.

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

D.P.I. NOTE

1 Interramento linea aerea Enel su via Turridetta

Caduta di materiale dall’alto Folgorazione Investimento da parte di mezzi d’opera

SI PREFERIBILMENTE

Vietato passare con carichi sospesi sopra persone o mezzi Delimitare in maniera continua gli spazi sottostanti le lavorazioni in quota e apporre idonea segnaletica

Elmetto

2 Spostamento e approfondimento delle reti tecnologiche interrate al di sotto del sottopasso ferroviario di via Aguzze

Caduta entro scavo Folgorazione Caduta a livello Tutti i rischi collegati all’operatività in prossimità di linee ferroviarie

SI SI L’intervento delle ditte incaricate dagli enti gestori delle reti tecnologiche dovrà essere preceduto da riunione di coordinamento Durante l’intervento di tali ditte dovranno essere sospese le altre lavorazioni nel sottopasso e dovrà essere ridotto al minimo il numero degli addetti delle imprese esecutrici non afferenti a tali ditte

Al momento della progettazione non sono prevedibili altre sovrapposizioni rispetto a quelle indicate, se non le sovrapposizioni tra l’impresa ed eventuali propri subappaltatori. Ad avvenuta assegnazione dell’appalto e prima dell’inizio dei lavori saranno invece disponibili tutte le informazioni riguardanti il numero delle imprese subappaltatrici e il periodo di esecuzione dei lavori e si potranno quindi valutare tutte le situazioni particolari. Se sarà necessario il CSP predisporrà un aggiornamento del cronoprogramma dei lavori che sarà comunque strutturato in modo tale da ridurre al minimo le contemporaneità delle diverse imprese; per quelle residue lo stesso CSP indicherà tutti i provvedimenti necessari a ridurre i rischi da esse derivanti. Tutte le imprese operanti in cantiere, in relazione a quanto previsto dall'art.100 c.1 D.Lgs. 81/08, riceveranno dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinate a operare. I lavoratori autonomi saranno soggetti a quanto previsto dall'art.94 e art. 95 c. 1 lett. g e del D. Lgs. 81/2008. In ogni caso è necessario che le ditte siano coordinate tra loro ai sensi dell'art. 26 del D.L. 81/08 affinché siano verificate le aree d'intervento delle singole ditte, sia verificata la tempistica nell'uso delle attrezzature comuni, sia verificato lo stato di manutenzione delle opere provvisionali in genere. Le imprese subappaltatrici dovranno fornire copia della propria relazione di Valutazione dei Rischi ai sensi dell'art.17, 18 e 19 D. Lgs.81/08. Prima dell'avvio delle lavorazioni date in subappalto, il Coordinatore in Esecuzione convocherà una riunione con gli stessi subappaltatori, in cui si programmeranno gli interventi di prevenzione e protezione in relazione alle specifiche attività e al relativi rischi connessi. Tale azione di coordinamento e reciproca informazione sarà opportunamente documentata.


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9) MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

È prevista l’installazione dei seguenti elementi che possono avere impiego promiscuo tra l’impresa appaltatrice principale ed eventuali subappaltatori o altre imprese esecutrici: - Impianto elettrico (quadri portatili e cavi collegati a generatori) con relativa messa a terra - Servizi igienici di cantiere - Baracca spogliatoio - Viabilità di cantiere - Segnaletica - Aree di deposito L’Impresa che metterà a disposizione impianti ed attrezzature ad eventuali altre ditte esecutrici dovrà garantire che gli stessi rispondano ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Gli utenti di tali impianti devono attenersi alle norme di sicurezza e igiene del lavoro, nonché alle istruzioni d’uso redatte dai rispettivi fabbricanti dei macchinari e messe a disposizione dall’impresa appaltatrice. Sarà comunque necessario che all’uso comune possa accedere solo personale informato, formato e addestrato all’uso della specifica struttura. L’impresa che metterà a disposizione i materiali dovrà farsi carico, oltre che del loro montaggio e smotaggio, anche della loro regolare manutenzione in modo che gli stessi risultino sempre perfettamente funzionanti in condizioni di sicurezza. Prima dell’utilizzo, si procederà comunque alla verifica in contraddittorio della conformità alle normative vigenti degli impianti che verranno ceduti in uso. Sarà cura del CSP verificare in fase d’opera che vengano rispettate le indicazioni sopra riportate.


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10) MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL

COORDINAMENTO Nota Le procedure di coordinamento definite in questo capitolo sono parte integrante del Piano qui presentato; è fatto obbligo alle Imprese partecipanti assolvere a quanto stabilito in questa sede. Il Coordinatore in fase esecutiva (CSE) può modificare, previa comunicazione alle parti, quanto qui riportato. Gestione dei subappalti. Nel caso in cui le procedure di gara o aggiudicazione permettano il subappalto e nel caso in cui le Imprese partecipanti intendano avvalersi di questa possibilità, oltre a quanto stabilito di Legge, tali Imprese devono: - dare immediata comunicazione al Coordinatore in fase esecutiva (CSE) dei nominativi delle Imprese

subappaltatrici; - ricordare che ai fini della sicurezza e salute dei lavoratori, le Imprese subappaltatrici sono equiparate all’Impresa

principale e quindi devono assolvere tutti gli obblighi generali previsti e quelli particolari definiti in questo piano; - predisporre immediato diagramma lavori dove siano definiti tempi, modi e riferimenti dei subappaltatori all’interno

dell’opera dell’Impresa principale e del cantiere in generale. Tale diagramma, completo di note esplicative, deve essere consegnato al Coordinatore in fase esecutiva (CSE);

- ricordare alle Imprese subappaltatrici che in relazione al loro ruolo all’interno dell’opera in oggetto devono ottemperare a quanto stabilito dal presente Piano, dal Coordinatore in fase di esecuzione (CSE) ed in special modo dalle modalità di coordinamento definite in questo capitolo.

Procedure di coordinamento (art. 91 comma 1 lettera a-b D.Lgs. 81/08) Le Imprese partecipanti (principali e subappaltatrici) ed i lavoratori autonomi devono: - partecipare alle riunioni indette dal Coordinatore in fase di esecuzione (CSE) - assolvere ai compiti di gestione diretta delle procedure di Piano qui indicate. Riunioni di coordinamento Le riunioni di coordinamento sono parte integrante del presente piano e costituiscono fase fondamentale per assicurare l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente piano. La convocazione, la gestione e la presidenza delle riunioni è compito del Coordinatore in fase esecutiva (CSE) che ha facoltà di indire tale procedimento ogni qualvolta ne ravvisi la necessità. La convocazione alle riunioni di coordinamento può avvenire tramite semplice lettera, fax o comunicazione verbale o telefonica. I convocati delle Imprese dal CSE sono obbligati a partecipare previa segnalazione alla Committenza di inadempienze rispetto quanto previsto dal presente Piano. Indipendentemente dalla facoltà del Coordinatore in fase esecutiva (CSE) di convocare riunioni di coordinamento sono sin d’ora individuate le seguenti riunioni: Prima Riunione di Coordinamento

Riunione Quando presenti (oltre CSE) punti di verifica principali 1 Immediatamente dopo

l’aggiudicazione dell’impresa principale e con congruo anticipo rispetto alla data prevista per l’inizio dei lavori

RUP Delegato della Polizia Locale

presentazione piano Analisi e determinazione dell’ordine di intervento nelle diverse aree Verifica adeguatezza delle assunzioni e delle scelte relative al rapporto del cantiere con la viabilità pubblica

Progettista - D.L.

verifica diagrammi ipotizzati e sovrapposizioni

Imprese Lavoratori Autonomi

richiesta individuazione responsabili di cantiere e figure particolari (SPP)

richiesta idoneità personale e adempimenti


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La prima riunione di coordinamento ha carattere di inquadramento ed illustrazione del Piano oltre all’individuazione delle figure con particolari compiti all’interno del cantiere e delle procedure definite. A tale riunione le Imprese convocate devono presentare eventuali proposte di modifica al diagramma lavori e alle fasi di sovrapposizione ipotizzate nel Piano in fase di predisposizione da parte del Coordinatore in fase di Progetto (CSP). La data di convocazione di questa riunione verrà comunicata dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di questa riunione verrà stilato apposito verbale. Seconda Riunione di Coordinamento

Riunione Quando presenti (oltre CSE) punti di verifica principali 2 Almeno dieci giorni prima

dell’inizio dei lavori Impresa Lavoratori Autonomi

consegna piano per RLS varie ed eventuali

La presente riunione di coordinamento ha lo scopo di consegnare il Piano di sicurezza e coordinamento in ottemperanza al art. 100 comma 4 D.lgs. 81/08, eventualmente aggiornato rispetto alla versione redatta in fase progettuale alla luce dei contenuti emersi nel corso della prima riunione di coordinamento. La data di convocazione di questa riunione verrà comunicata dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di questa riunione verrà stilato apposito verbale. Terza Riunione di Coordinamento

Riunione Quando presenti (oltre CSE) punti di verifica principali 3 Prima dell’inizio dei lavori Impresa

RSL Lavoratori Autonomi

chiarimenti in merito al piano e formulazioni al riguardo

varie ed eventuali La presente riunione di coordinamento ha lo scopo di permettere al CSE di ricevere i POS dalle varie imprese esecutrici e ai RLS di ricevere adeguati chiarimenti in merito alle procedure previste nel Piano. La data di convocazione di questa riunione verrà comunicata dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di questa riunione verrà stilato apposito verbale. Riunione di coordinamento ordinaria

riunione Quando presenti (oltre CSE) punti di verifica principali .....

Prima dell’inizio di fasi di lavoro al cambiamento di fase

Impresa Lavoratori Autonomi

procedure particolari da attuare verifica piano

La presente riunione di coordinamento andrà ripetuta, a discrezione del CSE in relazione all’andamento dei lavori, per definire le azioni da svolgere nel proseguio degli stessi. Le date di convocazione di questa riunione verranno comunicate dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di queste riunioni verrà stilato apposito verbale. Riunione di Coordinamento straordinaria


al verificarsi di situazioni particolari

Impresa RLS Lavoratori Autonomi

procedure particolari da attuare

alla modifica del piano nuove procedure concordate comunicazione modifica piano

Nel caso di situazioni, procedure o elementi particolari il CSE ha facoltà di indire riunioni straordinarie. Le date di convocazione di questa riunione verranno comunicate dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di queste riunioni verrà stilato apposito verbale.


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Una riunione di coordinamento straordinaria dovrà obbligatoriamente essere tenuta prima dell’inizio delle lavorazioni in prossimità della linee ferroviarie.


Prima dell’inizio delle lavorazioni in prossimità delle linee ferroviarie (Sottopasso via Aguzze e via Sile)

Impresa RLS Lavoratori Autonomi Delegato di R.F.I.

procedure particolari da attuare per l’operatività in prossimità delle linee misure preventive e protettive da mettere in atto

Sottoscrizione verbale con individuazione di responsabile per l’impresa appaltatrice dell’applicazione delle procedure e delle misure concordate

Riunione di Coordinamento “Nuove Imprese”

riunione Quando Presenti (oltre CSE) punti di verifica principali .....

alla designazione di nuove imprese da parte della Committenza in fasi successive all’inizio lavori

Impresa principale Lavoratori Autonomi Nuove Imprese

procedure particolari da attuare verifica piano individuazione sovrapposizioni specifiche

Nel caso di ingressi in tempi successivi di Imprese nominate in seguito dalla Committenza e nel caso non sia possibile riportare le informazioni a questi soggetti nelle riunioni ordinarie, il CSE ha facoltà di indire riunione apposita. Le date di convocazione di questa riunione verranno comunicate dal Coordinatore in fase esecutiva (CSE). Di queste riunioni verrà stilato apposito verbale. In ogni caso è facoltà del Coordinatore in fase esecutiva (CSE) di predisporre ulteriori riunioni di coordinamento cui i soggetti invitati hanno obbligo di partecipare. Programmazione delle riunioni di coordinamento.

N° Denominazione (Fasi entranti)

Sett. Data Convocati (oltre CSE)

Punti di verifica Note

1 PRESENTAZIONE E VERIFICA PIANO

0 …………… ……………………. ………………..

2 CONSEGNA PIANO AL RLS

0 …………… ……………………. ………………..

3 VERIFICHE FINALI PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI

0

…………… ……………………. ………………..


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11) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED

EVACUAZIONE DEI LAVORATORI La tipologia del cantiere in oggetto non presenta particolari situazioni che implichino procedure specifiche di emergenza ed evacuazione dal luogo di lavoro. Si forniscono le procedure comportamentali da seguire in caso di pericolo grave e immediato, consistenti essenzialmente nelle designazioni e assegnazione dei compiti da svolgere in caso di emergenza e in controlli preventivi. Il personale operante nella struttura dovrà conoscere le procedure e gli incarichi a ciascuno assegnati per comportarsi positivamente al verificarsi di una emergenza. Compiti e procedure generali 1. Il capo cantiere è l’incaricato che dovrà dare l’ordine di evacuazione in caso di pericolo grave ed immediato. 2. Il capo cantiere, una volta dato il segnale di evacuazione, provvederà a chiamare telefonicamente i soccorsi (i numeri si trovano nella scheda «numeri utili» inserita all’inizio del presente piano di sicurezza e coordinamento). 3. Gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in sicurezza le attrezzature e si allontaneranno dal luogo di lavoro verso un luogo più sicuro (ingresso cantiere). 4. Il capo cantiere, giornalmente, verificherà che i luoghi di lavoro, le attrezzature, la segnaletica rimangano corrispondenti alla normativa vigente, segnalando le anomalie e provvedendo alla sostituzione, adeguamento e posizionamento degli apprestamenti di sicurezza. IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE Verifiche preliminari Il cantiere dev'essere dotato di idonea attrezzatura di pronto soccorso. Le attrezzature devono essere ubicate in luogo facilmente accessibile ed identificabile; esse devono essere periodicamente ispezionate ed i presidi scaduti o terminati devono venire immediatamente sostituiti e/o reintegrati. Come intervenire 1. Convocare immediatamente sul luogo dell'infortunio/malore l'incaricato aziendale al pronto soccorso 2. Astenersi da qualsiasi intervento sull'infortunato fino all'arrivo dell'incaricato al pronto soccorso 3. Evitare affollamenti nei pressi dell'infortunato 4. Collaborare con l'incaricato del pronto soccorso seguendo le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed i materiali richiesti 5. Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno. In caso di manifesta gravità si dovrà, con grande cautela, accompagnare l'infortunato al più vicino centro medico pubblico o privato. Poiché nelle emergenze è essenziale non perdere tempo, è fondamentale conoscere alcune semplici misure che consentano di agire adeguatamente e con tempestività: 1. garantire l'evidenza del numero di chiamata per il Pronto Soccorso, VVF, negli uffici (scheda numeri utili da esporre in prossimità della cassetta di pronto soccorso e/o del telefono); 2. predisporre indicazioni chiare e complete per permettere al soccorsi di raggiungere il luogo dell'incidente (indirizzo,telefono, strada più breve, punti di riferimento); 3. cercare di fornire già al momento del primo contatto con i soccorritori, un'idea abbastanza chiara di quanto è accaduto, il fattore che ha provocato l'incidente, quali sono state le misure di primo soccorso e la condizione attuale del luogo e dei feriti; 4. in caso di incidente grave, qualora il trasporto dell'infortunato possa essere effettuato con auto privata, avvisare il Pronto Soccorso dell'arrivo informandolo di quanto accaduto e delle condizioni dei feriti; 5. in attesa dei soccorsi tenere sgombra e segnalare adeguatamente una via di facile accesso; 6. prepararsi a riferire con esattezza quanto è accaduto, le attuali condizioni dei feriti; 7. controllare periodicamente le condizioni e la scadenza dei materiale e dei farmaci di primo soccorso. Infine si ricorda che nessuno è obbligato per legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per portare soccorso e non si deve aggravare la situazione con manovre o comportamenti scorretti. Come si può assistere l'infortunato - valutare quanto prima se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;


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- evitare di diventare una seconda vittima: se attorno all'infortunato c'è pericolo (di scarica elettrica, esalazioni gassose, ... ) prima di intervenire, adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie; - spostare la persona dal luogo dell'incidente solo se necessario o c'è pericolo imminente o continuato, senza comunque sottoporsi agli stessi rischi; - accertarsi del danno subito : tipo di danno (grave, superficiale, ... ), regione corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, Insufficienza cardio-respiratoria); - accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta, ... ), agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione, ...); - porre nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) l'infortunato e apprestare le prime cure; - rassicurare l'infortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di reciproca fiducia; - conservare stabilità emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una situazione d'urgenza e controllare le sensazioni di sconforto o disagio che possono derivare da essi. Tutti gli infortuni, a prescindere dalla loro gravità, devono essere segnalati al preposto o, in mancanza dei preposto, la segnalazione deve essere indirizzata al Direttore di Cantiere, che provvederà ad informare il Coordinatore in esecuzione. IN CASO D’INCENDIO 1. Intervenire sul focolaio di incendio con: - Estintori - Getti d’acqua - Sabbia/terra Non usare mai l’acqua sulle apparecchiature elettriche. 2. Chiudere i rubinetti dei contenitori di gas presenti in cantiere. 3. Fare evacuare ordinatamente il personale non addetto all’emergenza seguendo le vie di fuga segnalate. Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale. 4. Verificare che all’interno dei locali non siano rimaste bloccate persone. 5. Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. Se il fuoco non è domato in 5 minuti: Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco. Schema chiamata di emergenza al 115: 1. Nome dell’impresa del cantiere richiedente 2. Indirizzo preciso del cantiere richiedente 3. Telefono del cantiere richiedente (o di un telefono cellulare) 4. Tipo di incendio (piccolo - medio - grande) 5. Presenza di persone in pericolo (si` - no - dubbio) 6. Locale o zona interessata all’incendio 7. Materiale che brucia 8. Nome di chi sta chiamando 9. Farsi dire il nome di chi risponde 10. Annotare l’ora esatta della chiamata 11. Predisporre tutto l’occorrente per l’ingresso dei mezzi di soccorso in cantiere Se vi sono persone intossicate o ustionate: Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario. Al termine dell’incendio: Verificare i danni provocati ad impianti elettrici, rete gas, macchinari, arredi e strutture civili, chiedendo ove necessario consulenza a tecnici VVF. Ripristinare condizioni di agibilità e sicurezza nei locali. Dichiarare la fine dell’emergenza.


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12) PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA ESPLICITARE NEI POS La lettera g) del comma 1 dell’art. 96 del DLgs 81/08 s.m.i., obbliga TUTTE le Imprese esecutrici a redigere il Piano operativo di sicurezza (POS) per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del Cantiere e nell’esecuzione dei lavori. Sono esclusi da tale obbligo i soli Lavoratori autonomi. Si ricorda che ogni POS dovrà essere verificato prima di iniziare i lavori dal coordinatore per l’esecuzione così come stabilito dall’art. 101 comma 3 D.Lgs. 81/08 s.m.i. I lavori potranno averi inizio solo dopo l'esito positivo delle suddette verifiche. Nei POS che saranno redatti dalla/e imprese esecutrici dovranno essere esplicitate le modalità esecutive delle seguenti procedure: N. LAVORAZIONE PROCEDURA DA ESPLICITARE SOGGETTO

DESTINATARIO 1 Lavorazioni in prossimità delle

linee ferroviarie Le imprese esecutrici dovranno evdenziare nel POS di aver recepito le procedure e le misure preventive e protettive indicate dal funzionario R.F.I. In particolare sarà necessario esplicitare la marca, il modello e gli ingombri massimi dei mezzi che si intende utilizzare, dimostrando la loro compatibilità con il mantenimento delle distanze di sicurezza dai binari e dalla linea elettrica di contatto

Imprese esecutrici delle lavorazioni in prossimità delle linee ferroviarie

2 Scavo e movimenti terra sotto sottpasso ferroviario di via Aguzze

Tipologia di escavatore utilizzato in relazione alla bassa altezza disponibile sotto il sottopasso ferroviario di via Aguzze

Impresa esecutrice relativa

3 Scavi e spostamento piante sul lato Sud di via Turridetta

Procedura di scavo e abbattimento e spostamento di piante in relazione alla presenza della linea elettrica aerea

Impresa esecutrice relativa


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13) STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Viene di seguito riportato il computo metrico estimativo degli oneri della sicurezza. Il computo è di tipo analitico per singole voci ed è basato sulle voci e sui prezzi della sicurezza contenuti nel Prezzario Regionale dei lavori pubblici ed. 2013, oltre ad altri prezzi corrispondenti a valori di mercato. Il computo è suddiviso nelle singole categorie di cui all’allegato XV punto 4.1.4 del D. Lgs. 81/08. L’ammontare degli oneri per la sicurezza è quindi pari a € 8.251,06. È evidente che i costi della sicurezza così individuati, come previsto nell’allegato XV al punto 4.1.4., sono da ritenersi compresi nell’importo totale dei lavori ed individuano la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Tali costi verranno liquidati dal Direttore dei Lavori (vedi punto 4.1.6. dell’allegato XV) proporzionalmente all’avanzamento dei lavori stessi in concomitanza della redazione degli stati d’avanzamento lavori, sentito il Coordinatore in Fase di Esecuzione. 14) APPENDICE A: DOCUMENTO “SCAMBIO RISCHI GENERICO” A CURA DI R.F.I.

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PROVINCIA DI PORDENONE - COMUNE DI CASARSA DELLA … · PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E CRONOPROGRAMMA 5.1 AMMINISTRAZIONE COMUNALE Comune di Casarsa della Delizia (PN) - Piazza