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1 PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL'ISTITUTO ISTITUTO TERESIANUM RESPONSABILE del Piano: Coordinatore didattico: Umberto Rigato Composizione del gruppo che segue la progettazione del PDM: Nome Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento Maria Teresa GARCIA LIMA Direttrice di Istituto Coordinatrice Maria ORLANDINI Consulente Supervisore Supporto nella coordinazione Donatella MARCATO Docente Scuola Infanzia Rappresentante Scuola Infanzia Alessandra FRANCO Docente Scuola Primaria Rappresentante Scuola Primaria Alice COLTRO Docente Scuola Secondaria Rappresentante Scuola Secondaria PRIMA SEZIONE: IL CONTESTO Scenario di riferimento Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero, reti sul territorio) La missione dell'Istituto è chiaramente definita nel Documento "Identità della Scuola Teresiana". La Scuola Teresiana, a partire dalla sua partecipazione nella missione evangelizzatrice della Chiesa Cattolica, contribuisce allo sviluppo umano e cristiano di ogni persona. Nello stile educativo teresiano si concretizzano le azioni pedagogiche, gli aspetti più significativi della pratica educativa e l'identità dell'educatore. Si sottolinea l'importanza di vivere il compito educativo come comunità che apprende, contando sul coinvolgimento di tutte le persone che ne fanno parte. La scuola non si limita a condividere la propria proposta educativa con le famiglie, ma cerca di renderle parte attiva nella realizzazione e concretizzazione della stessa, secondo lo stile teresiano. Il contesto socio-economico agiato favorisce la motivazione allo studio e costituisce uno sprone a raggiungere risultati soddisfacenti. La Proposta Educativa Teresiana è alla base del Regolamento di Istituto, messo a conoscenza degli allievi e sottoscritto dalle famiglie attraverso il Patto di Corresponsabilità e il Libretto personale. La Comunità Educante, con la testimonianza personale nel lavoro e nelle relazioni, favorisce la creazione di una Comunità di Apprendimento nella quale le parti sono particolarmente sensibili alla diversità, al talento, alle specificità di ciascuno. Eventuali conflitti e situazioni problematiche vengono affrontate attraverso il dialogo, la

PRIMA SEZIONE: IL CONTESTO - HOME - Istituto Teresianum - Scuola … · 2017-11-28 · presentare sul territorio un'offerta completa dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di

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PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL'ISTITUTO ISTITUTO TERESIANUM

RESPONSABILE del Piano: Coordinatore didattico: Umberto Rigato Composizione del gruppo che segue la progettazione del PDM:

Nome Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento

Maria Teresa GARCIA LIMA Direttrice di Istituto Coordinatrice

Maria ORLANDINI Consulente Supervisore Supporto nella coordinazione

Donatella MARCATO Docente Scuola Infanzia Rappresentante Scuola Infanzia

Alessandra FRANCO Docente Scuola Primaria Rappresentante Scuola Primaria Alice COLTRO Docente Scuola Secondaria Rappresentante Scuola Secondaria

PRIMA SEZIONE: IL CONTESTO

Scenario di riferimento

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero, reti sul territorio)

La missione dell'Istituto è chiaramente definita nel Documento "Identità della Scuola Teresiana". La Scuola Teresiana, a partire dalla sua partecipazione nella missione evangelizzatrice della Chiesa Cattolica, contribuisce allo sviluppo umano e cristiano di ogni persona. Nello stile educativo teresiano si concretizzano le azioni pedagogiche, gli aspetti più significativi della pratica educativa e l'identità dell'educatore. Si sottolinea l'importanza di vivere il compito educativo come comunità che apprende, contando sul coinvolgimento di tutte le persone che ne fanno parte. La scuola non si limita a condividere la propria proposta educativa con le famiglie, ma cerca di renderle parte attiva nella realizzazione e concretizzazione della stessa, secondo lo stile teresiano.

Il contesto socio-economico agiato favorisce la motivazione allo studio e costituisce uno sprone a raggiungere risultati soddisfacenti.

La Proposta Educativa Teresiana è alla base del Regolamento di Istituto, messo a conoscenza degli allievi e sottoscritto dalle famiglie attraverso il Patto di Corresponsabilità e il Libretto personale. La Comunità Educante, con la testimonianza personale nel lavoro e nelle relazioni, favorisce la creazione di una Comunità di Apprendimento nella quale le parti sono particolarmente sensibili alla diversità, al talento, alle specificità di ciascuno. Eventuali conflitti e situazioni problematiche vengono affrontate attraverso il dialogo, la

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riflessione e provvedimenti disciplinari costruttivi mirati alla presa di coscienza.

La scuola partecipa a più reti di scuole paritarie costituite da enti quali FIDAE, Fondazione Bortignon, IUSVE. Collabora inoltre con altre scuole della città e della provincia alfine di presentare sul territorio un'offerta completa dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado nell'ambito dell'orientamento, nella realizzazione del POF, nell'elaborazione del curricolo e nella formazione dei docenti e servizi di segreteria. La scuola aderisce alle iniziative e alle attività proposte dal Comune di Padova (Vivipadova) e da altre realtà presenti sul territorio, quali la Fondazione Cariparo ed altri. L'Istituto è sede dell'Ente Certificatore Trinity, e collabora con Associazioni culturali. La collaborazione con soggetti esterni arricchisce e potenzia l'offerta formativa.

Per rispondere alle esigenze di apprendimento degli allievi, l'orario è strutturato tenendo conto dei tempi di attenzione, della complessità delle discipline, dell'età.

L'organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica, alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)

Gli alunni sono il centro della comunità educativa. Crescono in un clima di sicurezza, vicinanza e libertà responsabile, sentendosi accettati, rispettati, amati da tutti i membri della comunità. Si sentono coinvolti nel proprio sviluppo e in quello dei compagni, si impegnano nell'ambiente in cui vivono e si preparano per essere protagonisti della propria vita e trasformatori della società. Intervengono attivamente nella vita della scuola.

La piccola percentuale di studenti non italiani è un'opportunità di ampliamento culturale per tutta la comunità scolastica.

L'Istituto pone grande attenzione alla collaborazione fra scuola e famiglia, quale fondamento primo di ogni intervento formativo. All'inizio dell'anno tutti i genitori sono convocati alla presentazione del Piano dell'Offerta Formativa, a conclusione del quale viene consegnata copia cartacea di un estratto del documento e viene richiesta la sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità, che del POF costituisce la sintesi. L'Associazione dei Genitori presente nella Scuola promuove durante l'anno incontri formativi per i genitori su tematiche attuali di interesse comune. Strumento principale della comunicazione scuola-famiglia è il libretto personale. E’ attivo il registro elettronico, accessibile alle famiglie.

La realtà della scuola permette la fruizione coordinata e distribuita a tutta l'utenza degli spazi laboratoriali, che vengono periodicamente adeguati e aggiornati alle esigenze formative. L'accesso a questi spazi, concordato e condiviso tra i docenti dei diversi livelli, permette un approccio dinamico da parte degli studenti alle discipline, attraverso anche l'applicazione di metodologie sperimentali e collaborative.

Il Progetto Educativo Teresiano pone particolare attenzione alla formazione di una

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cittadinanza attiva e consapevole nei propri allievi che prevede il rispetto delle regole, l'assunzione di responsabilità e la sensibilizzazione verso l'altro. Ciò comprende altresì gestione e organizzazione consapevole del proprio lavoro, cura del sé, dei materiali e degli ambienti, osservanza degli orari e dei doveri scolastici nei tempi assegnati. L'azione educativa si esplica in tutti i tempi e gli ambiti scolastici, quindi al di fuori dell'aula, negli spazi esterni, nel refettorio, all'esterno in occasione di uscite didattiche, e nei momenti non strutturati del tempo scuola (ricreazioni, gioco libero o attività autogestite). I criteri per la valutazione del comportamento, deliberati dal Collegio Docenti, tengono conto di quanto sopra.

Concretamente la scuola offre agli allievi e alle loro famiglie l'opportunità di condividere ed impegnarsi in iniziative solidali aperte al territorio.

L'Istituto pur avendo scuole di diversi gradi si configura come un corpo unico nel quale la comunicazione e lo scambio sono alla base di ogni attività di programmazione. A questo scopo, pur non avendo la necessità di formare più classi parallele, all'inizio dell'anno e se necessario anche in seguito, il corpo docente sia della scuola dell’infanzia che della scuola primaria offre il suo supporto e contributo all'attività di monitoraggio e inserimento al grado successivo. Tali interventi mostrano nel tempo la loro validità ed efficacia. La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro attraverso la costituzione di Commissioni. Il lavoro delle stesse è coordinato dalla Commissione Didattica. Al presente, sono attive le seguenti Commissioni: -Commissione Pastorale-Educativa -Commissione per una Didattica Inclusiva (PAI) -Commissione di redazione Linee guida, Indicazioni e materiali prodotti dalle varie Commissioni vengono presentati, condivisi e messi a disposizione di tutto il Collegio dei Docenti e di tutti i soggetti interessati.

IDEA GUIDA DEL PIANO: Per il buon andamento dell’Istituto, per mantenere alta la qualità dell’offerta formativa e per favorire il successo scolastico,si considera prioritario il potenziamento della continuità tra i vari livelli di scuola.

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RAL RAV AL PdM Dall’Analisi delle criticità all’individuazione di priorità e traguardi

AREE INDICATORI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA PRIORITÀ PER IL MIGLIORAMENTO

RISULTATI SCOLASTICI

-Trasferimenti e abbandoni Verticalità dell’Istituto (Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado)

Difficoltà di comunicazione

Mancanza di format/spazi per creare la verticalità collegiale

Incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli

VALUTAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ESPRESSO Il collegio docenti, prefiggendosi la formazione globale dei discenti, riconosce come presupposto fondamentale la verticalità in continuità del processo formativo dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado.

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

- Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

Esiti superiori alla media nazionale in italiano nella comprensione del testo narrativo

Esiti elevati in matematica nel calcolo, dati, previsioni)

Esiti inferiori alla media nazionale in grammatica

Difficoltà a formulare e verbalizzare i processi in matematica

Potenziare la performance in grammatica e in matematica nelle aree di difficoltà individuate

VALUTAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ESPRESSO Considerati e analizzati i risultati nelle prove standardizzate, il collegio dei docenti ritiene necessario potenziare la performance nell’area grammaticale e facilitare la verbalizzazione dei processi nell’area matematica.

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AREE INDICATORI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA PRIORITÀ PER IL MIGLIORAMENTO

COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

Criteri condivisi nella valutazione del comportamento

Stile educativo teresiano

Difficoltà di valutare efficacemente le competenze sociali e civiche

Creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza

VALUTAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ESPRESSO Il Progetto Educativo Teresiano pone particolare attenzione alla formazione di una cittadinanza attiva e consapevole nei propri allievi che prevede il rispetto delle regole, l'assunzione di responsabilità e la sensibilizzazione verso l'altro. Ciò comprende altresì gestione e organizzazione consapevole del proprio lavoro, cura del sé, dei materiali e degli ambienti, osservanza degli orari e dei doveri scolastici nei tempi assegnati. Si rende necessaria una rilevazione più sistematica, strutturata e condivisa delle competenze sociali e civiche attraverso la costruzione di strumenti adeguati e la predisposizione di contesti specifici.

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Griglia attribuzione priorità a idee per le Azioni di Miglioramento IDEE MIGLIORAMENTO (priorità)

VALUTATORE 1 Maria Teresa

VALUTATORE 2 Donatella

VALUTATORE 3 Maddalena

VALUTATORE 4 Alice

VALUTATORE 5 Gabriella

TOTALI

1. INCENTIVARE LA

CONTINUITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO A TUTTI I LIVELLI

IMPORTANZA* 4 5 5 5 5 24

FATTIBILITA’** 4 5 4 4 4 21

2. POTENZIARE LA

PERFORMANCE IN GRAMMATICA E IN MATEMATICA NELLE AREE DI DIFFICOLTÀ INDIVIDUATE

IMPORTANZA 3 4 4 4 4 19

FATTIBILITA’ 3 3 5 4 3 18

3. CREARE CONTESTI E

STRUMENTI ADEGUATI ALLA RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA

IMPORTANZA 5 4 5 5 5 24

FATTIBILITA’ 4 5 4 5 5 23

Importanza: *Attribuire un punteggio da 1 a 5 in base alla rilevanza che la proposta di miglioramento ha in riferimento agli Obiettivi Strategici

Fattibilità: **Attribuire un punteggio da 1 a 5 in base alla fattibilità dell’azione in merito a: economicità di risorse umane e risorse finanziarie, autonomia di

realizzazione, tempi di attuazione.

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ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO connessi alle Priorità individuate e scelta delle aree e degli obiettivi di processo (secondo l'ordine di priorità)

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ/ PROGETTO DI MIGLIORAMENTO

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

X a) Risultati scolastici b) Risultati nelle

prove standardizzate

c) Competenze

chiave e di cittadinanza

d) Risultati a

distanza

Incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli

Ridurre del 2% i trasferimenti nel passaggio da un livello scolastico all’altro

a) Curricolo, progettazione e valutazione b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione X d) Continuità e orientamento e) Orientamento strategico e organizzazione

della scuola f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane g) Integrazione con il territorio e rapporti con

le famiglie

Elaborazione di UdA ponte (Infanzia-Primaria) (5^primaria-1^secondaria)

X a) Curricolo, progettazione e valutazione b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione d) Continuità e orientamento e) Orientamento strategico e organizzazione

della scuola f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane g) Integrazione con il territorio e rapporti con

le famiglie

Creazione di schede di profilo nel passaggio tra i livelli: Infanzia/Primaria; Primaria/Secondaria di primo grado

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ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ/ PROGETTO DI MIGLIORAMENTO

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

Risultati scolastici

Risultati nelle

prove standardizzate

X Competenze

chiave e di cittadinanza

Risultati a

distanza

Creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza

Incremento del 2% delle valutazioni del comportamento con spostamento dalla fascia media alla fascia superiore

X a) Curricolo, progettazione e valutazione b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione d) Continuità e orientamento e) Orientamento strategico e organizzazione

della scuola f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane g) Integrazione con il territorio e rapporti con

le famiglie

Elaborazione di un’UdA trasversale per tutto l’Istituto o di altri progetti

a) Curricolo, progettazione e valutazione X b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione d) Continuità e orientamento e) Orientamento strategico e organizzazione

della scuola f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane g) Integrazione con il territorio e rapporti con

le famiglie

Redazione di griglie comuni per l’osservazione, rilevazione e valutazione del comportamento

Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione

della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane X Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Creare occasioni di presentazione e condivisione con le famiglie del percorso e delle griglie di valutazione

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Griglia attribuzione priorità a Obiettivi di processo

IDEE MIGLIORAMENTO (priorità)

Obiettivo di processo VALUTATORE 1 Maria Teresa

VALUTATORE 2 Donatella

VALUTATORE 3 Maddalena

VALUTATORE 4 Alice

VALUTATORE 5 Gabriella

TOTALI

1. INCENTIVARE LA CONTINUITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO A TUTTI I LIVELLI

Elaborazione di UdA ponte

IMPORTANZA* 4 5 5 5 5 24

FATTIBILITA’** 4 5 4 4 4 21

Creazione di schede di profilo nel passaggio tra i livelli: Infanzia/Primaria; Primaria/Secondaria di primo grado

IMPORTANZA* 5 5 4 4 4 22

FATTIBILITA’** 4 4 3 5 4 20

2. CREARE CONTESTI E STRUMENTI ADEGUATI ALLA RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA

Elaborazione di un’UdA trasversale per tutto l’Istituto

IMPORTANZA 5 4 5 5 5 24

FATTIBILITA’ 4 5 4 5 5 23

Redazione di griglie comuni per l’osservazione, rilevazione e valutazione del comportamento

IMPORTANZA 5 4 5 5 4 23

FATTIBILITA’ 4 5 5 4 4 22

3. CREARE CONTESTI E STRUMENTI ADEGUATI ALLA RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA

Creare occasioni di presentazione e condivisione con le famiglie del percorso e delle griglie di valutazione

IMPORTANZA 5 4 5 5 5 24

FATTIBILITA’ 3 3 3 3 3 15

Importanza: *Attribuire un punteggio da 1 a 5 in base alla rilevanza che la proposta di miglioramento ha in riferimento agli Obiettivi Strategici di Istituto e ai processi chiave.

Fattibilità: **Attribuire un punteggio da 1 a 5 in base alla fattibilità dell’azione in merito a: economicità di risorse umane e risorse finanziarie, autonomia di realizzazione, tempi di attuazione.

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SECONDA SEZIONE: PIANIFICARE LE AZIONI Anno scolastico 2016/2017

Titolo del progetto “È PIÚ BELLO INSIEME”

Data di inizio e fine Anno scolastico 2016/2017

Priorità: Incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli

Area di processo: Continuità e orientamento

Curricolo, progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: Elaborare Uda ponte (infanzia-primo ciclo primaria; V primaria-I secondaria)

Azioni previste Soggetti coinvolti Tempi di

realizzazione Risultati attesi

Momenti di

monitoraggio

Formazione docenti sulla

modalità di elaborazione di una

UdA

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio docenti. 19 maggio 2016

Prendere coscienza e riflettere sulle

modalità di attuazione. Fine giugno

Costituzione di gruppi di lavoro Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio docenti. Giugno 2016 Sviluppo del lavoro di equipe trasversali Settembre 2016

Studio delle competenze chiave Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio docenti. Giugno 2016

Condivisione sul senso e le modalità

applicative di una didattica per competenze Giugno 2016

Scelta delle competenze chiave

da promuovere

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio docenti. Giugno 2016

Individuazione della competenza da

sviluppare nell’a.s. 2016/2017:

comunicazione nella madrelingua

Giugno 2016

Elaborazione di UdA ponte

infanzia – primaria/ V primaria –

I secondaria

Equipe trasversale infanzia-

primaria/ V primaria – I

secondaria

Giugno –

settembre 2016 Creazione di una UdA Settembre 2016

Realizzazione dell’UdA Docenti delle classi

coinvolte a.s. 2016/2017 Effettiva realizzazione Giugno 2017

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Titolo del progetto “PERMESSO, GRAZIE, SCUSA”

Data di inizio e fine Anno scolastico 2016/2017

Priorità: Creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza

Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Redazione di un’UdA trasversale per tutto l’istituto

Azioni previste Soggetti coinvolti Tempi di

realizzazione Risultati attesi

Momenti di

monitoraggio

Formazione docenti sulla modalità

di elaborazione di una UdA

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti.

19 maggio

2016

Prendere coscienza e riflettere sulle modalità di

attuazione. Fine giugno

Costituzione di gruppi di lavoro

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti.

Giugno 2016 Sviluppo del lavoro di equipe trasversali Settembre 2016

Studio delle competenze chiave

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti.

Giugno 2016 Condivisione sul senso e le modalità applicative

di una didattica per competenze Giugno 2016

Scelta delle competenze chiave da

promuovere

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti.

Giugno 2016

Individuazione della competenza da sviluppare

nell’a.s. 2016/2017: competenze sociali e

civiche

Giugno 2016

Elaborazione di una UdA

trasversale

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti

Giugno –

settembre

2016

Creazione di una UdA Settembre 2016

Realizzazione dell’UdA

Il Dirigente scolastico.

Tutto il Collegio

docenti

a.s.

2016/2017 Effettiva realizzazione dell’UdA Giugno 2017

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Anno scolastico 2017/2018

Titolo del progetto “PROGETTO LETTURA”

Data di inizio e fine Anno scolastico 2017/2018

Priorità: Incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli

Area di processo: Continuità e orientamento

Curricolo, progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: Elaborare UdA trasversale

Azioni previste Soggetti coinvolti Tempi di

realizzazione Risultati attesi

Momenti di

monitoraggio

Costituzione gruppo di

lavoro

Docenti di Italiano, Inglese, Arte dei

tre livelli 6 settembre 2017

Elaborazione del progetto

lettura

Docenti di Italiano, Inglese, Arte dei

tre livelli

Settembre-Ottobre

2017 Stesura progetto Novembre 2017

Realizzazione del progetto

lettura

Docenti di Italiano, Inglese, Arte dei

tre livelli

Ottobre 2017 -

Aprile 2018

Presentazione del lavoro

svolto Maggio 2018

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Titolo del progetto “PROGETTO META EDUCATIVA: In cordata il cammino è più facile”

Data di inizio e fine Anno scolastico 2017/2018

Priorità: Creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza

Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Redazione del Piano Educativo Pastorale d’Istituto

Azioni previste Soggetti coinvolti Tempi di

realizzazione Risultati attesi

Momenti di

monitoraggio

Costituzione della

Commissione Educativa

Pastorale

Coordinatore Didattico e Docenti

Nominati Settembre 2017

Elaborazione del Piano

Educativo Pastorale d’Istituto

Coordinatore Didattico

Commissione Didattica e

Commissione Pastorale

Settembre – Ottobre

2017

Stesura e condivisione del

Piano Educativo Didattico Novembre 2017

Realizzazione del Piano

Educativo Pastorale d’Istituto Tutti i docenti

Ottobre 2017 –

Maggio 2018 Effettiva realizzazione Maggio 2018

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SEZIONE TERZA: VALUTARE PERIODICAMENTE LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PdM

Anno scolastico 2016/2017

Priorità: Incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli

Area di processo: Continuità e orientamento

Curricolo, progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: Elaborare Uda ponte (infanzia-primo ciclo primaria; V primaria-I secondaria)

Data della

rilevazione Azione Situazione* Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/aggiustamenti

20/12/2016 Realizzazione

delle UdA ponte

tra i livelli

Azione conclusa Alto interesse e

grado di

partecipazione in

tutti i livelli di

istruzione.

Priorità: Creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza

Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Redazione di un’UdA trasversale per tutto l’istituto

Data della

rilevazione Azione Situazione* Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/aggiustamenti

05/06/2017 Realizzazione UdA

trasversale di

Istituto

Azione conclusa Adozione da parte

degli alunni di nuove

regole durante la

gestione del pranzo

in mensa

* Legenda: – Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

– Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma non ancora avviata/conclusa

– Azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

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SEZIONE QUARTA: MONITORAGGIO EVOLUZIONE PRIORITA’

1. Monitoraggio evoluzione della prima priorità (incentivare la continuità del percorso formativo a tutti i livelli) _

Traguardo: Ridurre del 2% i trasferimenti nel passaggio da un livello all’altro.

15/16 Percentuale

Uscenti Confermati Uscenti Confermati

Infanzia Primaria Primaria Secondaria % %

8 6 19 15 75% 79%

16/17 Percentuale

Uscenti Confermati Uscenti Confermati

Infanzia Primaria Primaria Secondaria % %

5 5 14 11 100% 78%

17/18

Percentuale Uscenti Confermati Uscenti Confermati

Infanzia Primaria Primaria Secondaria % %

ULTERIORI AZIONI:

Sono state create le schede di passaggio tra l’infanzia e la primaria e la primaria e la secondaria.

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2. Monitoraggio evoluzione della seconda priorità (creare contesti e strumenti adeguati alla rilevazione dei livelli di competenza) Traguardo: incremento del 2% delle valutazioni del comportamento con spostamento dalla fascia media alla fascia superiore

Contesti Strumenti 1. Uda trasversale: “Le buone maniere non hanno età” 1. Individuazione criteri comuni per la valutazione del

comportamento 2. Creazione tabella comparata scuola primaria/secondaria criteri di valutazione