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PREVENZIONE SECONDARIA:SCREENING
sensibilità a/a+c specificità d/b+dprevalenza a+c/N valore predittivo + a/a+b
valore predittivo – d/c+d
m + m-
t + a b a+b
t - c d c+d
a+c b+d N
sensibilità 60% specificità 95%prevalenza 25% valore predittivo + 80%
+ -
+ 300 75 375
- 200 1,425 1,625
500 1,500 2,000
sensibilità 60% specificità 95%prevalenza 1% valore predittivo + 10%
+ -
+ 12 99 111
- 8 1,881 1,889
20 1,980 2,000
sensibilità 100% specificità 95%prevalenza 1/10,000% valore predittivo + 0.20%
+ -
+ 20 9,999 10,019
- 0
189,981 189,981
20 199,980 200,000
SCREENING SPONTANEOVERSO
SCREENING ORGANIZZATO
UNO STUDIO CHE SUSCITERA’ POLEMICHE: I TEST PER IL CANCRO ALLA PROSTATA SAREBBERO INUTILI
A 50 anni, infatti, piu' del 35% dei maschi ha un tumore della prostata e a 80 anni la percentuale sale addirittura al 70%. Cio' significa che la stragrande maggioranza degli uomini morira' "con" il cancro alla prostata, e non a causa del tumore. Non solo, ma lo studio europeo dell'Erspc, European Randomised studyof screening for Prostate Cancer, ha calcolato che su 1.000 uomini (cinquantennisani e senza sintomi) sottoposti al test Psa per la diagnosi precoce, si salvera' la vita solo una persona. Su 1.000 uomini, solo 150 risulteranno avere valori elevati e di questi, 130 saranno negativi al tumore e soltanto a 20 sara' diagnosticato il tumore. Di questi 20 tumori, 10 sono "indolenti", ovvero non si evolvono e non hanno conseguenze e pertanto diagnosticarli e' stato inutile. Degli altri 10 tumori diagnosticati, 6 manifesterebbero comunque i sintomi e pertanto sarebbero intercettati e guariti e i 4 restanti sarebbero comunque mortali, anche se diagnosticati precocemente. Non a caso, l'American Cancer Society ha dichiarato che con il test e' 50 volte piu'probabile rovinarsi la vita che salvarla.