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1 P P I I A A N N O O D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A anno scolastico 2017-2018 ISTITUTO COMPRENSIVO “P. SARNELLI – N. DE DONATO - RODARI” Sito scuola www.ic-sarnellidedonatorodari.gov.it Dirigente scolastico prof. Nicola Pasquale De Donato

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PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA

FFOORRMMAATTIIVVAA

anno scolastico 2017-2018

ISTITUTO COMPRENSIVO

“P. SARNELLI – N. DE DONATO -

RODARI”

Sito scuola

www.ic-sarnellidedonatorodari.gov.it

Dirigente scolastico

prof. Nicola Pasquale De Donato

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Plesso Pompeo Sarnelli – Nicola De Donato

Sede legale

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INDICE

Sezione didattica

Premessa

Cos’è il POF e il PTOF

Presentazione I.C.

Il Territorio e il contesto socio- culturale

Mission dell’Istituto e finalità

Linee guida dell’offerta formativa

Scelte educative : continuità, orientamento, inclusione

Il curricolo verticale

Cittadinanza e costituzione

Impostazioni metodologiche- strategie educative

Valutazione e autovalutazione

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Piano dell'offerta formativa

PREMESSA

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) rappresenta il documento costitutivo

dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione

curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzative, che le singole scuole adottano

nell’ambito della loro autonomia (art. 3, comma 1, DPR n°275/99).

Nasce dall’analisi dei bisogni formativi ed educativi degli alunni e dalle esigenze del

territorio e prevede l’impiego di risorse umane e materiali.

Esprime, attraverso la progettualità, l’intenzionalità dell’intervento educativo didattico ed è

finalizzato alla formazione integrata dell’alunno.

Mira alla acquisizione delle competenze chiave, per interpretare la complessità del mondo,

per immaginare e progettare il futuro, per vivere in modo libero, creativo e responsabile.

Solo un cittadino competente può esercitare i propri diritti di cittadinanza. Per questo è

fondamentale promuovere nei giovani competenze che li preparino a rispondere alle sfide

della globalizzazione, ad affrontare problemi complessi attraverso strumenti e metodi

appropriati.

Si articola in diverse aree di intervento, la cui realizzazione è oggetto di verifica e valutazione.

Il POF del nostro istituto si ispira ai principi affermati della Costituzione (art.3, 33 e 34) e

dalle Carte dei Diritti ( Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e Convenzione

Internazionale sui Diritti dell’Infanzia).É un documento elaborato dal Collegio dei docenti

sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione definiti ,non più dal consiglio d'istituto, bensì dal Dirigente scolastico

(art.1-comma 14) , approvato e adottato dal Consiglio d’Istituto.

Il PTOF è un piano triennale in cui esplicitare nelle linee generali le priorità emerse dal RAV

e le azioni correttive di miglioramento, a scansione triennale, individuate sulla base delle

rilevazioni indicate nel RAV. Il PTOF esprime in forma sintetica quanto viene aggiornato,

approfondito e articolato nella versione annuale del POF.

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PRESENTAZIONE

A partire dall’anno scolastico 2012-13 , all'interno del Piano Regionale Pugliese di

dimensionamento delle strutture scolastiche, ai sensi del DPR 233 del 18/6/1998, le due

scuole dell’infanzia Collodi e Pascali, la Scuola Primaria Rodari e la Scuola Secondaria di 1°

Grado Sarnelli-De Donato sono state incorporate in un'unica istituzione scolastica: l’Istituto

Comprensivo Statale “SARNELLI-DE DONATO - RODARI” .

Le scuole dell'Istituto Comprensivo , pur restando distinte con la propria peculiarità, sono

impegnate nella costruzione di percorsi educativi e didattici coordinati, per favorire una

migliore realizzazione della continuità, in sinergia educativa e didattica con obiettivi

condivisi e con organi amministrativi, pedagogici e dirigenziali unitari.

Composizione dell’Istituto e sedi

Sedi scolastiche

Scuola dell’Infanzia “ Collodi”

Via Rodolovich

Tel.080/4240498

Scuola dell’Infanzia “ Pascali”

Via Papa Giulio III

Tel.0804241186// 0804240027

Scuola Primaria “ Rodari”

Via Vivarini

Tel.0804241186// 0804240027

Scuola Secondaria di 1° grado “ Sarnelli-De Donato”

Via P. Sarnelli

080/4240796 // 0804248549

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Scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi”

Scuola dell’Infanzia “Pino Pascali”

.

Scuola primaria G. Rodari

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Scuola secondaria 1° grado “Sarnelli De Donato”

LE SCUOLE in cifre

scuole alunni insegnanti ATA

Ss1° grado Sarnelli

De Donato

342 43

Scuola Primaria

Rodari

291 33

Scuola dell’infanzia 111 16

744 92 15

SPAZI, ORARI, SERVIZI, ATTREZZATURE

Gli spazi In ogni sede, sono esistenti e funzionanti, a seconda dei bisogni degli allievi e delle risorse

umane presenti (docenti), le aule/laboratorio di :

Musica

Arte

Informatica

Scienze ( scuola secondaria)

Multimediale

Aule dotate di LIM

Sala proiezioni

Aula video

Biblioteca

Palestra

Auditorium

Aula magna

Mensa ( scuola infanzia/ primaria)

Giardini e spazi aperti

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Ambienti di apprendimento

Classe3.0

La scuola dispone di fondi concessi dal Ministero e destinati al normale funzionamento dell’istituto,

che comprende l’acquisto di tutto il materiale necessario ( da quello di pulizia, alla cancelleria, ai

sussidi didattici, al pagamento della tassa di rimozione rifiuti). A questi fondi, si aggiungono i

contributi ministeriali per la realizzazione dei Progetti di autonomia, i contributi del Comune e i

contributi volontari delle famiglie, nonché il ricavato ottenuto dalla vendita dei prodotti artistici

realizzati dagli alunni in occasione di mostre e mercatini di Natale.

TEMPO SCUOLA

Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria

Ingresso dalle 8.00 alle 9.00

dal lunedì al venerdì

Uscita ore 16,00.

Tempo pieno dal lunedì al

venerdì dalle 8.00 alle 16.00

Modulo a tempo normale

tutti i giorni dalle 8,00 alle

14,00

Lingue studiate: inglese/

francese; inglese/ tedesco

Uscita ore 13,00 senza

servizio mensa

Tempo normale dal lunedì

al giovedì dalle 8.00 alle

13.30, il venerdì dalle ore

8.00 alle ore 13.00

Modulo indirizzo musicale

ore 8.00- 14.00

con due rientri pomeridiani

Lingue studiate: inglese/

francese

Organizzazione scuola infanzia

Si entra a scuola dalle 8.00 alle ore 9.00 dal lunedì al venerdì, si esce alle ore 16.00.

Per chi non usufruisce del servizio mensa, l’orario d’uscita è alle ore 12.00.

Se si usufruisce della mensa, si può uscire alle ore 13.10 e rientrare alle ore 14.10, previa

autorizzazione del Dirigente scolastico.

Organizzazione scuola primaria

Tempo pieno : dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00; la pausa per la mensa è dalle 12.30

alle 13.30.

In seguito all’entrata in vigore della Riforma Moratti ( legge 53/2003), il tempo scuola è

organizzato in 30 ore settimanali; per tutte le altre classi, non a tempo pieno, dal lunedì al giovedì

le lezioni hanno inizio alle ore 8,00 e terminano alle 13,30; il venerdì terminano alle ore 13.00.

Organizzazione scuola secondaria di primo grado

Modulo a tempo normale: tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Lingue studiate: inglese/ francese; inglese/ tedesco.

Modulo a indirizzo musicale con due rientri pomeridiani.

Lingue studiate: inglese/ francese. Orario 8.00-14.00 .

Nell'Istituto comprensivo è presente il Corso ad Indirizzo Musicale.

Nel rispetto delle vigenti normative il corso si articola su 33 ore settimanali. Alle 30 ore

normalmente previste si aggiungono infatti 3 ore post-curricolari per ciascun iscritto, dedicate alle

attività musicali (Pratica strumentale; Ascolto partecipativo; Musica d’insieme; Formazione

musicale).

Secondo quanto previsto dal D.M. 201/1999, l'elemento di socializzazione, caratterizzante il corso,

è l'esperienza orchestrale. La nostra orchestra giovanile è composta dagli alunni delle Classi II e III

del Corso E e partecipa a concorsi e rassegne a livello nazionale. Inoltre tutti gli alunni possono

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prendere parte ai progetti in rete con le altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio (Licei

Musicali – Conservatori)."

Progetto DM/8 (31-01-2011)

Il progetto ha come obiettivo primario quello di consentire a ciascun alunno, di ogni ordine e grado

di scuola, di relazionarsi ed interagire attraverso la musica, al fine di formare l’uomo del domani.

Obiettivo del progetto è formare musicalmente gli alunni in modo tale da consentire una continuità

tra i vari ordini di scuola attraverso la formazione di un coro e di un’orchestra stabile.

Coinvolti nel progetto sono i docenti di strumento in servizio nella nostra scuola, alcuni dei quali in

possesso anche dei titoli di specializzazione sulla didattica, sulla vocalità infantile e sulla direzione

di coro.

Inoltre il progetto ,in alcune sue fasi, verrà arricchito con lezioni tenute da docenti del

Conservatorio di musica e del Liceo musicale, grazie alla rete verticale creata nella provincia e di

cui il nostro Istituto fa parte.

L’importanza del progetto risiede nell’opportunità di creare una continuità musicale tra i vari ordini

di scuola, nel rispetto del curricolo verticale e con la piena collaborazione di tutti i docenti, con una

positiva ricaduta sull’attuazione del curricolo.

Il pomeriggio, la scuola è aperta per gli alunni che hanno scelto libere attività extracurricolari,

attività di recupero, progetti di varia natura.

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Il Territorio e il Contesto socio-culturale

Il Comune di Polignano a Mare conta circa 18.000 abitanti ed è situato a m 24 sul livello del mare.

Si tratta di una popolazione stabile, nonostante l’inserimento di non pochi extracomunitari, con

relativi nuclei familiari.

L’integrazione di questi ultimi nel tessuto sociale e lavorativo si è rivelata abbastanza agevole;

infatti, non si sono evidenziati sinora segnali di intolleranza e/o rifiuto. Vi è, anzi, un’apertura

reciproca alle differenze culturali e religiose.

La parte più antica di Polignano, con le case e le terrazze, si affaccia sul mare; la parte più recente,

si estende verso i paesi limitrofi: Monopoli, Bari, Conversano, Castellana.

Località turistico-balneare, Polignano ha sviluppato nel settore terziario la ricezione turistica,

prevalentemente nell’ambito della ristorazione, ma adesso anche nel campo alberghiero, con la

nascita di nuove strutture e l’ammodernamento di antiche case, divenute bed and breakfast o case

vacanze. La biblioteca comunale “R.Chiantera” è disponibile all’utilizzo. È funzionante un solo

cinema-teatro multisala.

Nel territorio, sono presenti due istituti comprensivi e un istituto superiore, succursale I.P.S.S.A.R.

di Castellana Grotte.

E’ in crescita, nel paese, il numero delle strutture sportive private.

Pochi sono i luoghi di ritrovo e di divertimento validi (centri parrocchiali e/o di volontariato);

pertanto facili centri di aggregazione dei ragazzi sono le numerose sale gioco, pizzerie, pub, la

piazza. Scarseggiano luoghi pubblici di promozione e produzione culturale, luoghi di incontro e

aggregazione. Ultimamente, è stato inaugurata nuova sede del Museo/Fondazione “Pino Pascali”,

che lascia ben sperare.

In particolare, comunque, mancano servizi pubblici per l’infanzia e l’adolescenza.

In questo contesto, la Scuola costituisce, quindi, il polo principale, se non l’unico, di formazione,

aggregazione, socializzazione ed elaborazione culturale, e le aspettative della comunità nei

confronti di essa riguardano sia l’istruzione e la formazione primaria in senso stretto, sia le

opportunità formative ulteriori.

La comunità cittadina chiede alla Scuola che essa sia sempre più un luogo attrezzato, fisicamente e

culturalmente, ad accogliere bisogni ed aspettative, il luogo in cui più generazioni possano

incontrarsi, scambiare e costruire insieme valori e cultura, il luogo in primis in cui sperimentare la

democrazia e la convivenza civile.

L’ambiente in cui le scuole operano non presenta gravi problemi, sotto il profilo economico.

La maggior parte degli alunni proviene da nuclei familiari il cui titolo di studio più diffuso tra i

genitori è rappresentato dalla licenza media ; seguono i diplomati in istituti superiori, pochi sono i

laureati.

Gli alunni mostrano un rapporto in genere positivo con la scuola. Tutti hanno frequentato la scuola

materna.

Nella scuola media, difficoltà maggiori si riscontrano nell’area linguistico -espressiva e in quella

logico-matematica, ma non mancano le eccellenze che partecipano a gare/concorsi a livello

nazionale.

In questi anni, è stato costatato un crescente interesse dei genitori e degli alunni verso le attività

didattiche e sono aumentate le attese degli stessi nei confronti del sistema scolastico.

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MISSION DELL’ISTITUTO e VISION

Mission: favorire lo sviluppo di competenze sociali e culturali Realizzare percorsi educativi e formativi condivisi, coerenti e finalizzati alla costruzione di un futuro “nuovo”

Identificare la propria specificità culturale, valorizzandone il patrimonio

Assumere responsabilità ed impegni nei confronti della comunità

Prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione

Promuovere e valorizzare le diverse abilità

Monitorare la qualità e l'efficacia dei processi d'insegnamento -apprendimento

Vision: formare l'uomo e il futuro cittadino responsabile e consapevole

attraverso una

Scuola che colloca nel mondo

Scuola che promuove il successo scolastico e formativo

Scuola orientativa nelle discipline e nella scoperta di sé

Scuola della prevenzione e del recupero degli svantaggi

Scuola dell’accoglienza e dell’integrazione

Scuola della motivazione e del significato

La Mission è il mandato

istituzionale

interpretato nel proprio

contesto di appartenenza.

La Vision è la ragione esistenziale

di una scuola, perché risponde

alla domanda” perché esisto”

come istituzione ed è

sempre specifica di una scuola.

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Una scuola per tutti e per ciascuno

Per concretizzare il diritto all’istruzione e al successo formativo di ciascun alunno, occorre una

scuola inclusiva, che sappia rispettare e valorizzare ogni individualità.

Includere significa da un lato far sentire il soggetto come gli altri, dall’altro riconoscerne le

peculiarità. La didattica inclusiva deve garantire il successo formativo a tutti.

Negli ultimi decenni, la vita scolastica è cambiata profondamente. Da una parte, le innovazioni

tecnologiche hanno consentito lo sviluppo di strumenti, tecniche e strategie del tutto inedite e, con

esse, la predisposizione di nuovi ambienti di apprendimento, plurali e flessibili; dall'altra, i processi

di globalizzazione ed i crescenti flussi migratori hanno determinato una popolazione scolastica

eterogenea, portatrice di culture e valori plurimi.

La scuola si trova a dover affrontare sempre più numerosi casi di alunni con bisogni educativi

speciali: “disabilità intellettive o ritardo mentale, disabilità motorie o sensoriali, disturbi

dell’apprendimento, disturbi generalizzati dello sviluppo, disturbi emozionali e comportamentali,

differenze sociali e culturali, malattie fisiche e altre difficoltà più o meno transitorie.” (La didattica

inclusiva, Eriksson, Trento 2003) .

Da tempo, ormai, l'Unione Europea sta promuovendo l'adozione di stili educativi, volti a formare

competenze spendibili nella complessità di un mondo in continuo divenire.

La scuola è chiamata ad interpretare tutto ciò, a diventare laboratorio di formazione, contesto in cui,

più che trasmettere conoscenze , si crei un supporto verso la formazione di una cittadinanza attiva.

Al centro di essa, non è più l'insegnamento, ma l'apprendimento, non solo le conoscenze, il sapere,

ma il saper fare, il sapere agito, che renda gli allievi capaci di comprendere i costanti cambiamenti e

di muoversi agevolmente in essi.

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Dalla scuola delle conoscenze alla scuola delle competenze

La scuola, come affermano le recenti Indicazioni Nazionali per il curricolo, deve promuovere lo

sviluppo di competenze, da spendere nel mondo reale. La scuola deve offrire risposte concrete alle

esigenze di continuo cambiamento che la società manifesta, pertanto, gli alunni saranno guidati in

questo processo di cambiamento perché è necessario “acquisire le competenze chiave per

interpretare la complessità del mondo, per immaginare e progettare il futuro , per vivere in modo

libero, creativo e responsabile”.

Obiettivo è modificare l'atteggiamento delle giovani generazioni verso aree significative del sapere,

accrescendone conoscenze e competenze.

Infatti, solo un cittadino “ competente” può esercitare i propri diritti di cittadinanza. Per questo è

importante promuovere nei giovani competenze che li preparino a rispondere alla sfida della

globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido cambiamento, ad affrontare

problemi complessi attraverso adeguati strumenti.

Il lavoro del docente è, perciò, cambiato: da esperto che dispensa conoscenze, è diventato guida,

facilitatore, supporto per un apprendimento autonomo, nella costruzione attiva della conoscenza da

parte degli allievi. L'attenzione si è sempre più concentrata sulla diversità umana, sui bisogni

formativi di ciascuno, sui personali stili di apprendimento e di pensiero. La scuola deve, perciò,

divenire flessibile, comprendere, valorizzare e adeguarsi alle differenze.

Vari sono gli approcci metodologici, per migliorare la qualità dell’insegnamento-apprendimento,

sviluppando, al contempo, le competenze trasversali di cittadinanza. In particolare, la didattica

cooperativa - che favorisce la partecipazione attiva e consapevole di tutti i ragazzi , con un docente

regista piuttosto che attore. Un ruolo attivo da parte del discente nel processo di apprendimento è –

soprattutto nel mondo attuale – imprescindibile.

Ecco, alcune strategie integranti:

1. Attività di conoscenza reciproca (docenti - alunni, alunni – alunni);

2. procedure d’accoglienza;

3. individuazione d’incarichi e responsabilità; aiuto nelle attività quotidiane;

4. esperienze di tutoring; volontariato organizzato (compagni che aiutano spontaneamente),

aiuto nelle attività quotidiane.;

5. lavori di gruppo/ a coppie;

6. esperienze d’apprendimento cooperativo;

7. percorsi didattici su diversi livelli di difficoltà;

8. organizzazione ed arredo della classe in modo da favorire le relazioni tra persone;

9. realizzazione di compiti di realtà o in situazione.

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Alla luce di quanto su esposto, il nostro Istituto si pone come obiettivo prioritario quello di guidare

e formare i futuri cittadini, conducendoli in un affascinante viaggio alla scoperta delle proprie

potenzialità, attraverso la continuità educativa e didattica tra i vari ordini di scuola, in un’ottica tesa

al pieno sviluppo

della persona in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, etici, spirituali.

delle conoscenze,

delle abilità

delle competenze degli allievi

mediante interventi che afferiscono alle aree dell'educazione, dell'istruzione e della formazione.

L’offerta formativa è finalizzata a migliorare gli esiti del processo di insegnamento-apprendimento,

con l’uso di metodologie didattiche che favoriscano la crescita degli alunni, ne valorizzino le

diversità e promuovano tutte le loro potenzialità.

L’Istituto si pone come finalità quella di riprogrammare l’apprendimento, nell’ottica dell’unitarietà

e della verticalità.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso

formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del

soggetto il quale , pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la

sua identità.

Coerentemente, con questa affermazione della C.M. 339/92, con le direttive ministeriali della Legge

28 marzo 2003 n°53 e successive norme applicative e con riferimento all’Atto di Indirizzo dell’8

settembre 2009, il nostro istituto si pone l’obiettivo di perseguire, accanto alla continuità

orizzontale, anche quella verticale.

La ricerca di coordinamento dei curricoli riguarda tutti i versanti del curricolo stesso. Si tratta,

infatti, di individuare linee culturali comuni, su cui lavorare in modo coordinato, rispettando ,

tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola.

All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni

garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo, mentre la

definizione di obiettivi specifici assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei

singoli ordini di scuola.

Linee guida dell’offerta formativa

L’offerta formativa del nostro istituto tiene conto dei principi della Costituzione, del Regolamento

dell’Autonomia e delle Indicazioni Nazionali,della legge 107/2015 ponendo al centro l’alunno e il

suo processo di crescita.

DIMENSIONE AFFETTIVA

Autostima Conoscenza di sé

Solidarietà

DIMENSIONE CULTURALE

conoscenze di base

Acquisizione competenze

Consolidamento Metodo di studio

Multimedialità

DIMENSIONESOCIALE

Rispetto dell’altro

Formazione del cittadino

Dialogo con le altre culture

Centralità

dell’alunno

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L’alunno e il processo di crescita sono posti al centro dell’educazione educativa, che tiene conto

delle complessità e delle differenze di ciascuno. Particolare cura viene data all’acquisizione dei

contenuti e di un corretto metodo di studio, in un clima positivo e sereno, puntando al recupero dei

saperi, al consolidamento delle competenze, alla valorizzazione dell’eccellenza, favorendo lo

sviluppo globale della personalità di ogni singolo alunno. La scuola affianca al compito

dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare a essere.

“ Per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forti

interconnessioni, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave, una

combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto.”

La nozione di competenze chiave serve a designare le competenze necessarie e indispensabili, che

permettono agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti sociali e contribuiscono alla

riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società; sono tali, se forniscono le basi per un

apprendimento che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze e abilità,

in modo da far fronte ai continui sviluppi e alle trasformazioni.

Partendo dai saperi essenziali adeguati agli studenti delle varie età, valorizzando le discipline come

strumenti di conoscenza, sono state evidenziate le competenze essenziali, cioè quelle competenze

necessarie per condurre una vita autonoma e responsabile. Le competenze essenziali si dividono in

competenze sociali e competenze trasversali, come di seguito illustrato, che discendono

direttamente dalle Competenze Chiave Europee per l’apprendimento permanente:

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale.

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COMPETENZE ESSENZIALI

Competenze sociali Competenze trasversali

Comuni alle aree di apprendimento

Ed. alla cittadinanza basata sulla conoscenza dei

propri diritti e doveri.

Obiettivi: educare alla legalità, al rispetto di sé e

degli altri, alla solidarietà

Comunicare

Obiettivi: gestire una corretta comunicazione

attraverso l’uso di linguaggi specifici delle varie

discipline.

Gestione del sé e autocontrollo

Obiettivi: avere fiducia in sé, imparare a gestire

e risolvere i conflitti, gestire le

emozioni,difendere e affermare i propri diritti

Collaborare e partecipare

Obiettivi: abituare al lavoro di gruppo,

accettando ed esercitando il coordinamento

Agire in modo autonomo e responsabile

Obiettivi: favorire lo sviluppo di

autovalutazione

Risolvere i problemi

Obiettivi: migliorare la capacità di risolvere i

problemi tramite l’applicazione di metodologie

induttive e deduttive.

Individuare collegamenti e relazioni

Obiettivi: sviluppare la capacità di operare

collegamenti interni e trasversali alle varie

discipline

Organizzare le proprie conoscenze in modo

logico , concettualizzare e argomentare

correttamente ( anche attraverso l’uso di mappe

concettuali, schemi, griglie).

Le competenze sono il punto di riferimento e insieme lo sbocco educativo e metodologico della

didattica dell’Istituto per cui i singoli alunni, ciascuno con i propri ritmi e stili, vengono guidati allo

sviluppo

di conoscenze e abilità attinenti ai saperi delle diverse discipline

dell’io collettivo capace di stabilire significativi rapporti con gli altri

della capacità di comprendere, interpretare, intervenire in modo personale.

In tal modo, l’apprendimento non è semplicemente una somma di conoscenze, ma diventa

padronanza dei saperi, ampliamento delle competenze di ciascuno e fornisce “le chiavi per

apprendere ad apprendere”.

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DALL’APPROCCIO PER OBIETTIVI ALL’APPROCCIO PER COMPETENZE

Approccio per obiettivi Approccio per competenze

Centratura sui contenuti disciplinari che

l’alunno deve assimilare

Centratura sulle situazioni/ compiti in forma

di problemi complessi che l’alunno deve

essere in grado di affrontare

Decontestualizzazione/ contenuto insegnato

per se stesso

Contestualizzazione degli apprendimenti

Centratura sulle azioni dell’insegnante Centratura sulle azioni del discente

Profilo in uscita: contenuti disciplinari da

riprodurre

Profilo in uscita: compiti di realtà/ situazioni

da trattare con competenza

Valutazione: del grado di acquisizione dei

contenuti

Valutazione: delle potenzialità di impiego

degli apprendimenti disciplinari

L’offerta formativa è finalizzata a migliorare gli esiti del processo di insegnamento-

apprendimento, con l’uso di metodologie didattiche che favoriscano la crescita degli alunni, ne

valorizzino le diversità e promuovano tutte le loro potenzialità.

L’Istituto si pone come finalità quella di riprogrammare l’apprendimento, nell’ottica della

innovazione metodologica e didattica, attraverso forme di formazione/aggiornamento continuo del

personale docente.

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OBIETTIVI FORMATIVI

La scuola ,attraverso l’azione didattica , contribuisce alla formazione del cittadino attivo; pertanto,

il nostro istituto si propone di:

Educare alla conoscenza di sé e favorire l’autostima

Favorire atteggiamenti positivi verso le differenze, con attenzione ai cambiamenti

della società e della cultura;

Offrire opportunità per la socializzazione, l'interazione e la collaborazione con gli

altri;

Orientare verso scelte consapevoli ed educare alla responsabilità individuale;

Educare alla cittadinanza e alla legalità;

Favorire lo sviluppo armonico dell’intelligenza in tutte le sue forme;

Favorire la capacità critica, la riflessione sui contenuti e sui processi

dell’apprendimento;

Sviluppare la capacità di pensare, comprendere, progettare, impadronendosi di

strumenti atti a sviluppare l’autonomia personale;

Motivare alla conoscenza, fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo

espressivo, motorio, linguistico, logico e scientifico;

Facilitare l’acquisizione delle strumentalità, delle abilità e delle competenze di base,

anche attraverso attività personalizzate ,che consentano a tutti l’accesso alle

conoscenze;

Valorizzare e promuovere le diverse potenzialità creative ed espressive;

Promuovere il successo formativo di tutti gli alunni, mediante il raggiungimento

dei traguardi per lo sviluppo delle competenze , fissati per i tre ordini di scuola;

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Scelte organizzative

Le scelte organizzative sono fondate su alcuni presupposti di riferimento, che rappresentano linee di

tendenza alle quali la scuola sta lavorando e che si possono così sintetizzare

l’adozione di tempi d’insegnamento adeguati ai ritmi di apprendimento e agli stili cognitivi

dei ragazzi e attenti alle esigenze di accoglienza e di ascolto

la scelta di favorire la piena inclusione possibile di tutti gli alunni attraverso la

personalizzazione della didattica, l’introduzione di strumenti compensativi e l’adozione di

misure dispensative

la tendenza a salvaguardare tutti i possibili spazi di flessibilità organizzativa, attraverso

l’organizzazione di gruppi di apprendimento diversificati e funzionali, per garantire agli

alunni percorsi di apprendimento personalizzati diversificati

la sperimentazione di molteplici modalità di “fare lezione” in spazi alternativi all’aula, dagli

spazi di laboratorio all’ambiente naturale, agli ambienti virtuali

SCELTE EDUCATIVE

I criteri di continuità, orientamento e integrazione sono alla base delle scelte educative e didattiche

dell’istituto.

Continuità La continuità si sviluppa sia in modo orizzontale, sia verticale.

La continuità orizzontale si realizza attraverso un’attenta collaborazione fra la scuola e il territorio,

coinvolgendo in primo luogo le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle

iniziative di formazione..

La continuità verticale esprime l’esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario

per gli alunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l’elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il

raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione.

Orientamento L’orientamento mira al graduale sviluppo delle capacità di operare scelte e di costruire il proprio

percorso di vita. Si realizza in tutti e tre gli ordini di scuola, attraverso attività volte a individuare

attitudini e potenzialità di ciascun alunno; a queste si aggiungono, nella scuola secondaria di 1°

grado, attività orientative di informazioni che, nel corso del triennio, guidano gli alunni nella scelta

consapevole dei successivi percorsi di studio.

L’orientamento inizia fin dai primi anni e, non solo come guida alle scelte relative all’ambito

scolastico, ma come guida agli alunni, nel costruire un progetto e un percorso di vita, in cui essi

possano servirsi delle proprie competenze, confrontando le proprie attitudini ed interessi con la

realtà. Si tratta, quindi, di orientamento non solo alla scuola e al lavoro futuro ma, in modo più

ampio, alla vita.

L’azione dell’orientamento implica il coinvolgimento degli alunni, dei genitori e degli operatori

della scuola.

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PIANO PER L’INCLUSIONE

Finalità educativa generale

Promuovere l'autonomia personale e sociale attraverso una didattica inclusiva che miri al

raggiungimento dell'integrazione scolastica, dello sviluppo delle potenzialità e dell'acquisizione

di competenze minime.

Inserimento alunni diversamente abili

L’inserimento di alunni diversamente abili , regolato dalla legge 104 del 1992, ha come obiettivo

fondamentale quello di garantire il diritto allo studio , anche in presenza di gravi difficoltà di

apprendimento. Lo sviluppo degli apprendimenti si articolerà mediante la comunicazione, la

socializzazione e la relazione interpersonale. Tale inserimento è finalizzato al raggiungimento

dell’autonomia e alla acquisizione delle abilità necessarie per un inserimento sociale soddisfacente.

L’attività didattica di sostegno, in continuità nei tre ordini di scuola, è realizzata dagli insegnanti

specializzati e curricolari che, insieme alle famiglie e agli operatori sociosanitari, collaborano a

definire le difficoltà da superare e le possibilità di recupero, programmano gli interventi educativi e

didattici, rispondenti alle singole esigenze,, e valutano i progressi nei processi di apprendimento.

Per realizzare un’integrazione che abbia successo, sono necessari una stretta collaborazione e un

lavoro di equipe tra il docente di sostegno e gli altri insegnanti di classe, in particolar modo quando:

il ragazzo in condizione di handicap viene inserito nella classe;

nell’analisi della documentazione utile: analisi funzionale (rilasciata dall'Ente

assistenziale da cui l’alunno è seguito) e fascicolo personale (inviato dall’ordine di

scuola precedente)

nei contatti con la famiglia;

negli incontri con gli operatori esterni, per avere ulteriori informazioni ed indicazioni

nell'elaborazione del profilo dinamico funzionale;

nel definire la programmazione di un progetto educativo individualizzato.

Nel nostro istituto è presente il Gruppo H (detto Gruppo tecnico o Gruppo operativo) composto da:

il Dirigente scolastico o un suo delegato,

il coordinatore del sostegno che ha il compito di

1. curare i rapporti con gli Enti esterni,

2. organizzare le attività all’interno dell’istituto creando le condizioni di un clima

affettivo stabile che permetta ad ogni diversabile di sentirsi “ riconosciuto” e quindi

“ incluso” nel gruppo,

3. confrontarsi con i docenti di sostegno in relazione ai rapporti di questi ultimi con le

famiglie degli alunni diversabili e con i docenti del Consiglio di classe in ordine

all’attività didattica programmata e al sostegno psicologico e psicopedagogico da

garantire.

il docente di sostegno (che ha il compito di curare i rapporti con la famiglia, con gli

operatori socio-sanitari, con gli insegnanti curricolari e coordinare il percorso formativo)

il consiglio di classe

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i genitori dell’alunno

i rappresentanti dell’équipe socio-sanitaria che segue il ragazzo

le educatrici

E’ presente anche il Gruppo di studio e di lavoro d’istituto (G.L.H.), composto da:

Dirigente scolastico

docenti curricolari e di sostegno

operatori dei servizi

genitori.

Per favorire completa integrazione tutti gli edifici sono dotati di rampe di accesso , l’edificio Rodari

è dotato di ascensore per disabili; sono rispettati i parametri fissati dal DM141/99 per quanto

riguarda il numero di alunni per classi frequentate dai disabili (max 20), l’organizzazione delle gite

scolastiche e l’individuazione della meta e del percorso deve tener conto delle esigenze e delle

possibilità del diversabile presente nella classe.

Accoglienza L’istituto comprensivo, al fine di favorire l’accoglienza e la continuità didattica degli alunni

diversamente abili, si impegna, all’inizio dell’anno scolastico, ad organizzare iniziative ad hoc, per

cercare di rendere il più naturale possibile l’ingresso nella scuola dei nuovi alunni.

A tale riguardo, la scuola organizza un primo incontro tra la famiglia dell’alunno in entrata e

l’insegnante specializzato che dovrà seguire l’alunno, e un secondo incontro tra il docente

specializzato e l’insegnante che ha seguito l’alunno portatore di handicap negli anni precedenti.

Nei primi giorni di scuola viene organizzata l’accoglienza di tutti gli alunni in ingresso.

Prima dell’inizio delle lezioni e dopo assegnazione dell’alunno, il docente di sostegno si impegna a

leggere tutta la documentazione inviata dalla scuola primaria e in particolare : la Diagnosi

funzionale, il Profilo dinamico funzionale, la relazione finale dell’anno scolastico precedente.

E' importante sottolineare che la classe diventa la variabile e la risorsa più efficace per un reale

inserimento dell'allievo portatore di handicap e che l'insegnante di sostegno è, a tutti gli effetti,

docente della classe, in quanto il suo apporto è funzionale al progetto educativo e didattico

dell'intero gruppo.

Per l’utilizzo coordinato delle risorse, i docenti fatta una indagine su ciò che è presente nelle scuole,

individuano i facilitatori che saranno poi indicati per progettare e programmare gli interventi di

miglioramento dell’inclusione scolastica. Tali interventi prevederanno, oltre alle normali attività

curricolari, anche la partecipazione a progetti extracurricolari (es. PON).

Il concetto di inclusione si applica a tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di poter

partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimenti e

partecipazione sociale.

Strategie per il miglioramento dell’inclusione

realizzare momenti di riflessione congiunta tra i vari ordini di scuola, attraverso

incontri più frequenti di tutti gli insegnanti di sostegno dell’istituto nell’ambito della

progettazione

organizzare incontri formativi per i genitori ,atti a contenere gli effetti di possibili

situazioni “ a rischio”

interazione tra le due agenzie educative ( scuola-famiglia) finalizzata alla conoscenza

del vissuto del minore, utile al suo inserimento nella realtà sociale locale.

Azioni per garantire il successo scolastico

attività laboratori ali ( learning by doing)

attività per piccoli gruppi ( cooperative learning)

tutoring ( peer education)

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attività individualizzate ( mastery learning)

Prevedendo che dal 2019 entrerà in vigore il GIT, la richiesta del nostro istituto potrebbe essere la

seguente :

coordinamento dell’assistenza specialistica con l’Ente comunale

valorizzazione delle esperienze pregresse

organizzazione dei laboratori per piccoli gruppi ( assegnando ruoli e funzioni in base alle

professionalità presenti nella scuola: laboratorio artistico, musicale, linguistico, di

drammatizzazione, informatica, motoria)

incontri periodici e costanti con peronale specialistico( psicologo, pedagogista, tecnici

della riabilitazione…)

Integrazione alunni stranieri

La scuola favorisce l’accoglienza degli alunni stranieri, il cui inserimento è garantito dal DPR

n°394/99 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti

la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma

6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n° 286) e dalle Linee guida (marzo 2006) realizzando

interventi che siano in grado di creare un clima aperto al confronto tra culture diverse. Per questo, si

propone di :

favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale, che prevenga e rimuova eventuali

ostacoli alla piena integrazione

costruire un contesto favorevole all’incontro e al dialogo con le altre culture

proporre adeguate modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana.

Di fronte alla varietà di vita e di storia ,che caratterizzano questi bambini, e ai differenti bisogni

didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, si fa ricorso a:

progetti di accoglienza particolarmente mirati

attività ed interventi specifici, per favorire la conoscenza della lingua italiana

momenti socializzanti, per conoscere e valorizzare le diverse culture.

Nella Nostra Scuola, la presenza di ragazzi provenienti da alcuni Paesi extracomunitari, offre già

numerose occasioni, per prepararci ad una reale situazione interculturale.

Gli interventi didattici puntano, non solo alla valorizzazione della cultura di appartenenza, ma,

soprattutto, alla scoperta della persona come risorsa e come soggetto, coinvolto in un progetto

comune di sviluppo futuro.

Essi prevedono:

la raccolta di documenti, informazioni biografiche e scolastiche sui saperi già acquisiti, per

individuare i punti di forza e gli eventuali bisogni

l’inserimento in classe, prestando attenzione alle interazioni fra i gruppi per prevenire forme

di esclusione e di distanza e favorire lo stabilirsi di relazioni di reciprocità;

l'insegnamento della lingua Italiana come L2 (seconda lingua), con un intervento tempestivo

e mirato, per evitare che la condizione di non conoscenza finisca per diventare un motivo di

insuccesso, sotto forma di ritardo scolastico accumulato.

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Successivamente, si passerà a far apprendere l'italiano per lo studio, attraverso:

momenti di supporto individualizzato, rivolto ad un piccolo gruppo

modalità di facilitazione dell'apprendimento delle discipline

interventi di consolidamento linguistico

semplificazione delle consegne

uso di linguaggi non verbali

sottolineatura dei concetti base e semplificazione dei testi

valorizzazione dei saperi precedenti e confronti con i saperi della società di approdo .

Per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, si cerca - se necessario- di fornire,

tramite la presenza di facilitatori con competenze specifiche (mediatori culturali, da richiedere

al CRIT di Monopoli o nel Progetto annuale della Regione Puglia “Diritti a scuola”), un

sostegno ai ragazzi stranieri e alle loro famiglie, cominciando dal momento dell’accoglienza a

scuola sino al momento dell’orientamento circa la scelta dei percorsi formativi successivi alla

scuola secondaria di 1° grado. Inoltre, tramite un protocollo d’intesa(approvato e sottoscritto

dai Dirigenti scolastici dell’I.C. “Sarnelli-De Donato-Rodari” di Polignano a Mare e dell’I.C.

“G.Modugno – G.Galilei” di Monopoli, insieme al Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di

Polignano a Mare, nell’a.s.2012/2013) gli alunni a rischio abbandono scolastico e/o

inadempienti possono frequentare il C.T.P.

Integrazione alunni con disturbi di apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali

(BES)

L’area dello svantaggio scolastico, indicata come area dei bisogni educativi speciali , è molto ampia

e vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità ( di cui abbiamo trattato nel 1

paragrafo), quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico,

linguistico, culturale.

Nel variegato panorama del nostro istituto ,dove in ogni classe ci sono alunni che presentano una

richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni, la complessità delle classi diviene sempre

più evidente ed è compito della scuola attivarsi per affrontare al meglio le situazioni.

Le leggi 53/20033e 170/2010 costituiscono fonti di riferimento cui si sono ispirati i docenti del

comprensivo per le iniziative intraprese: estendere a tutti gli alunni BES il diritto alla

personalizzazione dell’apprendimento sia per quanto riguarda il processo di apprendimento-

insegnamento sia per quanto attiene la valutazione e le misure previste dalla L.170.

Il primo passo è stato quello della formazione docenti che da anni si alternano per una adeguata

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cultura dell’inclusione, come si evince anche dal piano di formazione triennale su rete territoriale .

La nostra scuola favorisce misure educative e didattiche, per garantire il corretto processo di

apprendimento degli alunni con BES, attraverso la stesura di un Piano didattico personalizzato,

redatto dal Consiglio di classe e, successivamente, condiviso con la famiglia, come previsto dalla

legge n°170/2010 e dal DM5669/2011. Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le

strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Nella nostra scuola, è presente la figura della psicologa dell’A.I.D. con lo scopo di supportare i

colleghi nelle fasi operative e di consulenza e approfondire le tematiche relative all’ambito.

Dall’anno scorso, presso il plesso di Scuola primaria “Rodari” è attivo lo Sportello della dislessia

(con la presenza della psicologa dell’A.I.D. sezione di Bari).

LE RAGIONI DEL CURRICOLO VERTICALE

L’esigenza di realizzare un curricolo formativo unitario tra i diversi ordini di scuola risponde a

varie motivazioni di ordine:

giuridico: consentire la piena attuazione del diritto all’istruzione, attraverso un impegno teso

a “ rimuovere ostacoli;

pedagogico : realizzare finalità educative comuni;

socio-culturale: contenere il fenomeno della dispersione scolastica;

psicologico : perseguire la congruenza tra sviluppo della persona e itinerario scolastico;

didattico : raccordare i contesti educativi e di apprendimento con le esperienze e le

conoscenze precedenti , collaterali e successive degli alunni. Il curricolo dell’istituto si articola, attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e gli

apprendimenti disciplinari nella scuola primaria e secondaria di 1° grado.

Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo, che uno studente compie, dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli

relazionali.

I diversi momenti evolutivi dell’apprendimento vedono un progressivo passaggio dall’imparare

facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-

costruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di

lettura della realtà.

Le principali finalità del curricolo verticale sono:

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assicurare un percorso graduale di crescita globale

consentire l’acquisizione di competenze, abilità, conoscenze

realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino

orientare nella comunità

favorire la realizzazione del proprio progetto di vita.

CURRICOLO IN RIFERIMENTO A:

Profilo dell’alunno competente ( in uscita scuola dell’infanzia, primaria e secondaria)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina ( declinati in conoscenze e abilità)

Dal curricolo, i docenti individuano:

le esperienze di apprendimento più efficaci

le scelte didattiche

le strategie più idonee

integrazione fra le discipline o aggregazione in aree

Iter dei lavori

Durante l’anno scolastico 2012/13, il gruppo di lavoro costituito da docenti della scuola

primaria e secondaria di 1° grado, con la collaborazione di docenti della scuola dell’infanzia,

ha redatto le basi per la costruzione di un curricolo verticale per competenze:

definizione del profilo dell’alunno in uscita dai tre ordini di scuola

traguardi delle competenze e obiettivi in uscita dai tre ordini di scuola

L’impegno del 2013-14 è stato:

- programmare per competenze,

- evidenziare i nuclei fondanti delle discipline,

- analizzare possibili passaggi, interconnessioni e azioni di continuità tra i vari ordini di

scuola, utilizzando strumenti, strategie, approcci utili al raggiungimento di talune

competenze, nonché criteri di valutazione e indicatori , già definiti a livello collegiale

L'impegno continuo dal 2014-15 vede i docenti di tutto il comprensivo attivati nelle seguenti

azioni.:

migliorare la programmazione per competenze

inserire una griglia di valutazione delle competenze trasversali

condividere azioni di continuità,

sperimentare compiti di realtà disciplinari e/o interdisciplinari , sulla base delle

caratteristiche della classe

formazione e aggiornamento

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Curricolo verticale

Premessa

Area linguistica (italiano, storia, geografia, religione, lingue comunitarie)

Lo sviluppo delle competenze linguistiche è una condizione indispensabile per la crescita della

persona e per l'esercizio della cittadinanza , come sottolineano le Indicazioni nazionali, ed essendo

queste trasversali è necessario che l'apprendimento della lingua italiana sia oggetto di attenzione da

parte di tutti i docenti. Mentre nella scuola dell'infanzia , gli alunni vengono a contatto con i campi

di esperienza e nella scuola primaria acquisiscono gli strumenti dell'alfabetizzazione di base, nella

scuola secondaria di 1° grado sviluppano una più ampia padronanza delle competenze linguistiche.

La trasversalità della lingua italiana, oggi più che mai, impone un confronto tra discipline, per un

accesso ai saperi sempre più integrato.

La Storia è la disciplina ,attraverso la quale, si impara a conoscere e interpretare i fatti, eventi e

processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e

interpretare il presente. E' fondamentale aggiornare gli argomenti di studio adeguandoli alle nuove

prospettive, facendo sì che la Storia ( a livello mondiale, europeo, italiano e locale) si presenti come

un intreccio significativo di fatti, persone, culture...che hanno generato processi di grande rilevanza

per comprendere il mondo attuale.

Lo studio della Geografia contribuisce a fornire gli strumenti per formare persone autonome che

siano in grado di assumere decisioni responsabili nella tutela dell'ambiente.

L'insegnamento della religione cattolica risponde all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici

il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla

formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile. E' così che la scuola può

svolgere il suo ruolo privilegiato di apprendimento e di confronto ,rispettoso delle diversità.

L'apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria apre l'alunno alla

consapevolezza e all'esercizio della cittadinanza europea nel contesto in cui vive e oltre i confini e

gli permette di sviluppare una competenza plurilingue per interagire con gli altri attraverso lo

sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali.

La continuità verticale, della lingua inglese, si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria

di 1° grado attraverso la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo

delle strategie per imparare le lingue. L'insegnante, nella scuola secondaria 1° grado, guida l'alunno

a riconoscere, rielaborare, interiorizzare modalità di comunicazione e regole della lingua che egli

applicherà in modo sempre più autonomo e consapevole, a sviluppare la capacità di riflettere sugli

usi dei codici linguistici e scegliere quelli adeguati allo scopo e alle situazioni.

La seconda lingua comunitaria viene introdotta nella scuola secondaria di 1°grado e ,nell'ottica

dell'educazione plurilingue, la nuova lingua dovrà essere considerata come un'opportunità di

ampliamento del repertorio linguistico già acquisito dall'alunno e come occasione per riutilizzare in

modo sempre più consapevole le strategie di apprendimento delle lingue.

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Area scientifica- tecnologica ( matematica, scienze, tecnologia)

Lo studio della tecnologia e delle scienze matematiche favoriscono e stimolano l'attitudine a porre

in atto abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale.

Elemento fondamentale ,in matematica è ,il laboratorio inteso non solo come luogo fisico ma come

momento in cui l'alunno è attivo, fa ipotesi, progetta, raccoglie dati, costruisce significati. Nella

scuola secondaria si svilupperà un'attività più propriamente di matematizzazione, formalizzazione e

generalizzazione.

Lo studio delle scienze è basato sul metodo sperimentale che risulta particolarmente motivante in

quanto gli alunni vengono incoraggiati a porre domande,a progettare e realizzare esperimenti, fare

ipotesi di lavoro, relazionare la loro attività di ricerca attraverso varie tipologie di testi.

La tecnologia è la disciplina che si occupa degli interventi di manipolazione e trasformazione che

l'uomo opera sull'ambiente. E' dunque indispensabile che la cultura tecnologica sia basata su

principi etico-sociali , infatti compito prioritario della tecnologia è la promozione nei ragazzi di

atteggiamenti responsabili e di sensibilità per un uso consapevole dei mezzi e delle risorse .

Compito del docente sarà quello di guidare, con metodi e strumenti diversi, il percorso

d'apprendimento degli alunni.

Area artistica (arte, musica, scienze motorie)

Le discipline di questa area promuovono la conoscenza e l'espressione di sé e permettono di

comunicare in maniera non verbale, utilizzando linguaggi diversi tra loro. Sono discipline il cui

apprendimento ha in comune la forte necessità di acquisizione di abilità di tipo pratico,

che possono scaturire da un approccio metodologico di tipo laboratoriale, cioè legato al “ fare”.

Un'altra peculiarità in comune alle suddette discipline, è lo sviluppo di capacità critico-estetiche

cioè di una sensibilità tale da trasformare i nostri alunni custodi del proprio corpo e del proprio

patrimonio artistico-ambientale.

Tutte le discipline concorrono alla acquisizione delle competenze chiave definite nel profilo dello

studente in uscita dal 1° ciclo, attraverso lo sviluppo delle unità di apprendimento disciplinare e

interdisciplinare e i compiti in situazione ovvero attraverso una didattica per competenze..

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PROFILO DELL’ALUNNO COMPETENTE

alla fine del I° ciclo di istruzione

Competenze di cittadinanza CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la Legge n.169 del

30/10/2008.

Obiettivi:

Insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nel rispetto delle

regole comuni

Promuovere la partecipazione attiva degli studenti in attività di educazione alla

legalità

Costruire nelle classi delle piccole comunità di vita e di lavoro che cerchino di dare

significati nuovi alla convivenza elaborando percorsi che costruiscano identità

personale, solidarietà collettiva e collaborazione.

Percorso verticale.

Scuola dell’infanzia : trasmettere le conoscenze e le abilità specifiche sul concetto di famiglia,

scuola, gruppo come comunità d vita e i modi di agire corretti con i compagni, i genitori , gli

insegnanti, gli adulti tutti.

Scuola primaria: trasmettere le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza ( i diritti

fondamentali dell’uomo, l’importanza della tutela del paesaggio, la salvaguardia della salute, il

valore della multiculturalità e del rispetto)

Scuola secondaria di 1° grado: Approfondire la Costituzione nelle parti salienti, i diritti e doveri

dei cittadini, le istituzioni europee, rispetto e tutela dell’ambiente. Messa in pratica della

cittadinanza agita.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, attivo nella nostra scuola dal 2009 rappresenta il luogo

simbolico in cui sperimentare modalità di partecipazione e di esercizio dei diritti di cittadinanza, il

paese e la scuola rappresentano i luoghi fisici nei quali sperimentare gli alfabeti del vivere e del

convivere, il rispetto delle regole condivise, il sistema dei valori e l’interazione sociale.

In un percorso coerente, unitario e integrato la scuola si prefigge di promuovere e tradurre il sapere,

il saper fare, il saper essere e il saper stare con gli altri in competenze trasversali attraverso le quali

ciascuno possa esercitare i diritti di cittadinanza ed esprimere il valore dell’esperienza e della

propria identità.

Capacità di sentirsi cittadini attivi

che esercitano diritti inviolabili e

rispettano i doveri della società di

cui fanno parte, nella vita

quotidiana, nello studio, nel lavoro.

Lo studio della Costituzione permette

di fornire una “ mappa di valori” utile

per esercitare la cittadinanza a tutti i

livelli, per costruire un futuro di

cittadini consapevoli dei propri diritti

e doveri.

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29

Competenze Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria 1° grado

Saper ascoltare e

comunicare

Ascolta e comprende narrazioni.

Sa esprimere e comunicare agli

altri emozioni, sentimenti,

argomentazioni attraverso il

linguaggio verbale che utilizza in

differenti situazioni

comunicative.

Ascolta e comprende un

semplice

discorso/argomento.

Comunica attraverso

messaggi chiari e pertinenti

acquisendo un primo

nucleo di terminologia e

utilizzando i vari tipi di

linguaggi.

Comprende e valuta lo

scopo del messaggio

ascoltato.

Comunica In modo efficace

in diverse situazioni

utilizzando linguaggi verbali

e non, compresi quelli delle

lingue comunitarie, in modo

appropriato.

Collaborare e

partecipare

Il bambino gioca in modo

costruttivo e creativo con gli

altri, sa argomentare,

confrontarsi, sostenere le proprie

ragioni con adulti e bambini.

Sa di avere una storia personale

e familiare, conosce le tradizioni

della famiglia e della comunità.

Ha raggiunto una prima

consapevolezza dei diritti e

doveri, delle regole del vivere

insieme.

In modo costruttivo

intervenendo in modo

pertinente in scambi

comunicativi di diversa

natura nel rispetto delle

regole della vita

comunitaria.

Rispetta gli altri favorendo

l’integrazione di ciascuno

nel gruppo.

In modo attivo alla

realizzazione di esperienze

sapendo dare ad esse un

significato.

Riconosce ed assume ruoli

diversi nell’attività del

gruppo.

Rispetta gli altri favorendo

l’integrazione di ciascuno

nel gruppo.

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Si muove con crescente

sicurezza e autonomia negli

spazi che gli sono familiari,

modulando progressivamente

voce e movimento anche in

rapporto con gli altri e con le

regole condivise.

Mostra senso di

responsabilità nei confronti

di se stesso e degli altri e

autonomia nell’esecuzione

dei lavori..

Progetta e porta a termine un

lavoro in modo strutturato.

Evidenzia senso di

responsabilità in tutte le

attività.

Risolvere i problemi Osserva e analizza fatti e

situazioni legati al contesto in

cui vive.

Osserva e analizza fatti,

eventi , fenomeni,

situazioni legati alla realtà .

Formula ipotesi o proposte

per la soluzione di semplici

problemi.

Analizza un problema,

elabora una valida ed

efficace strategia di

soluzione, formula ipotesi

attendibili e trae conclusioni.

Interpretare e

organizzare

l’informazione

Comprende, ordina e rappresenta

semplici informazioni in

sequenze logiche.

Scopre le funzioni ed i possibili

usi di strumenti tecnologici.

Ricerca e raccoglie semplici

informazioni anche con l’utilizzo

di strumenti informatici.

Seleziona le informazioni

distinguendole tra

principali e secondarie.

Ricerca e raccoglie

semplici informazioni

anche con l’utilizzo di

strumenti informatici

Usa i manuali delle

discipline o altri testi di

studio al fine di ricercare,

raccogliere e rielaborare i

dati, le informazioni, i

concetti e le esperienze

necessarie, anche con

l’utilizzo di strumenti

informatici.

Imparare ad imparare/

Acquisire metodo di

studio

Raggruppa e ordina oggetti e

materiali secondo criteri diversi.

Utilizza semplici strumenti (

frecce, tabelle, simboli)

predisposti dall’insegnante, per

la sequenza e la relazione di

pochi e semplici concetti.

Definisce autonomamente

la successione delle fasi di

un semplice compito.

Usa strategie di

memorizzazione con

l’ausilio di semplici

strumenti di studio (

mappe, tabelle, griglie,

schemi…)

Individua, autonomamente,

sequenze di azioni per

recuperare e ritenere le

conoscenze.

Ipotizza e rispetta tempi di

esecuzione di un lavoro.

Usa strategie di

memorizzazione per la

sequenza dei concetti.

Utilizza strumenti di vario tipo

per mettere in relazione

concetti.

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30

Impostazioni metodologiche

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ( per ancorarvi nuovi

contenuti)

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ( difficoltà nell’apprendere,

alunni non italiani, disabili..)

Favorire l’esplorazione e la scoperta (problematizzazione, pensiero divergente e

creativo)

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo ( aiuto reciproco, gruppo

cooperativo…) sia interno alla classe sia per gruppi di lavoro di classi e di età diverse

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ( difficoltà

incontrate, strategie adottate per superarle, comprensione delle ragioni di un

insuccesso, conoscenza dei propri punti di forza) e sviluppare l’autonomia nello

studio

Realizzare percorsi in forma di laboratorio (valorizzando il territorio come risorsa

per l’apprendimento)

Valorizzare la Biblioteca scolastica ( luogo deputato alla lettura, alla scoperta dei

libri)

Non separare rigidamente gli interventi individualizzati dalla didattica normale

Applicare all’insegnamento la tecnologia moderna e l’attività di ricerca

Promuovere sempre più l’alfabetizzazione informatica per favorire lo sviluppo

delle capacità creative, logiche e organizzative; l’acquisizione e il potenziamento

dei contenuti delle discipline; lo sviluppo del ragionamento logico necessario alla

gestione delle informazioni;

STRATEGIE EDUCATIVE e STRUMENTI

Programmazione e pratica disciplinare

Progetti interdisciplinari

Interventi individualizzati

Attività di recupero/ sviluppo/potenziamento

Accoglienza

Orientamento

Compresenze

Pratica del lavoro di gruppo

Laboratori

Cooperative Learning - Peer tutoring – Flipped classroom

Ambienti di apprendimento –spazio di azione della mente

Uscite/visite didattiche/ fruizione di spettacoli teatrali e cinematografici

Attività sportive

Attività integrative varie

Audiovisivi

Materiale didattico – disciplinare

Audiovisivi

LIM

Attrezzature sportive, scientifiche, artistico-espressive

Biblioteche

Strumenti musicali

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“ Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa,

ma ciò che sa fare con ciò che sa”

G. Wiggins

Premessa

“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; essa attiva le azioni da intraprendere,

regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente

funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento”.

“Le pratiche dell'autovalutazione, della valutazione esterna, della rendicontazione sociale sono volte al

miglioramento continuo della qualità educativa” (Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012)

La valutazione è una componente fondamentale di qualsiasi esperienza educativa ed ha una

duplice funzione: da un lato, quella formativa, che consente agli alunni di essere consapevoli

dei progressi conseguiti, rispetto agli obiettivi prefissati, e dei percorsi da seguire per

migliorare; dall’altro, serve ai docenti per controllare l’efficacia del proprio insegnamento e

predisporre eventuali modifiche o percorsi personalizzati.

La valutazione si articola in diagnostica, formativa, sommativa.

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La valutazione assume una preminente funzione formativa, capace di rispondere non solo ad un'istanza di

certificazione, ma anche all'esigenza di cogliere i cambiamenti dell'alunno da un punto di vista formativo e di

sviluppo globale della sua personalita

Valutazione orientativa: la valutazione ha il compito di far emergere gli interessi, le attitudini e le

potenzialita dei ragazzi, in funzione del loro percorso formativo.

Valutazione formativa

effettuata in itinere, dai docenti di ciascuna

disciplina, con lo scopo di individuare i

punti forti e i punti deboli delle procedure di

apprendimento di ciascuno e avviare

l’alunno all’autovalutazione.

Valutazione sommativa

Effettuata a scadenza quadrimestrale dai

Consigli di classe,verifica i livelli di

conoscenze e abilità raggiunti da ogni

singolo alunno.

La valutazione delle competenze viene

effettuata in itinere o a conclusione di un

compito in situazione.

Valutazione diagnostica

accertare la situazione di partenza,

riguardo ai livelli di conoscenze,

abilità e competenze possedute

mediante prove d’ingresso

mediante una rilevazione sistematica

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 /2009,

per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione periodica e finale dei livelli di

apprendimento degli alunni e del comportamento, la certificazione delle competenze da essi

acquisite, nonché la valutazione dell’esame finale del 1° ciclo, vengono espresse dal Consiglio di

classe con voto in decimi riportato anche in lettere.

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale

dell'alunno) che viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.

VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE Il voto quadrimestrale viene espresso tenendo in considerazione: l’impegno, gli obiettivi raggiunti,

il progresso rispetto ad una valutazione iniziale. La valutazione riguarderà, di conseguenza, due

aspetti fondamentali: quello relativo all’apprendimento di contenuti disciplinari e alla capacità di

organizzare e utilizzare le conoscenze apprese, e quello relativo alla maturazione globale di ogni

alunno.

Il Collegio docenti ha deliberato l’adozione della seguente griglia di valutazione DESCRITTORI DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO

(CRITERI DI VALUTAZIONE)

VOTO

Possiede conoscenze e competenze complete e strutturate ed esegue

esercizi/compiti/consegne in modo approfondito e razionale, anche in

contesti nuovi. Opera collegamenti sicuri e rielabora criticamente.

Interagisce e si applica in modo consapevole maturo.

10

Possiede conoscenze e competenze approfondite e sa

risolvere/seguire autonomamente esercizi/compiti/consegne

complesse. Opera in modo sicuro confronti e collegamenti.

Interagisce in modo immediato e costruttivo e si mostra diligente

nell’applicazione e nell’attenzione.

9

Possiede esaurienti conoscenze e buone competenze, sa

risolvere/eseguire autonomamente esercizi, problemi, compiti anche

di una certa complessità. Possiede capacità di collegamento e

confronto. Interagisce con prontezza e mostra puntuali capacità

attentive e applicative.

8

Possiede adeguate conoscenze e competenze, sa eseguire

autonomamente esercizi, problemi, compiti di routine. Si orienta

globalmente nell’interazione e mostra di possedere una certa capacità

attentiva e applicativa.

7

Possiede conoscenze e competenze essenziali e semplici capacità

esecutive e organizzative (necessita sporadicamente di

sollecitazioni/guida). Si orienta in semplici interazioni.

6

Possiede conoscenze e competenze parziali e/o superficiali e non ha

acquisito accettabili capacità esecutive. Si orienta in semplici

interazioni solo se guidato.

5

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Non partecipa al dialogo educativo. Possiede conoscenze

frammentarie e/o gravemente lacunose . Anche guidato, non ha

capacità di orientamento nella comprensione e produzione. Non

consente di accertare nettamente le competenze, anche in presenza di

potenziali capacità.

4

Indicatori per i livelli di accertamento delle competenze

LIVELLO AVANZATO LIVELLO INTERMEDIO

LIVELLO

BASE

10/10 9/10 8/10 7/10 6/10

La competenza

programmata è

manifestata in modo

positivo con:

-completa

autonomia,

originalità,

responsabilità;

-ottima

consapevolezza e

padronanza delle

abilità e conoscenze

connesse;

-ottima integrazione

dei diversi saperi.

La competenza

programmata è

manifestata in modo

positivo con:

-completa autonomia,

originalità,

responsabilità;

-completa

consapevolezza e

padronanza delle

abilità e conoscenze

connesse;

-completa

integrazione dei

diversi saperi.

La competenza

programmata è

manifestata in

modo positivo con:

- buona autonomia,

originalità,

responsabilità;

-buona

consapevolezza e

padronanza delle

abilità e

conoscenze

connesse;

-buona integrazione

dei diversi saperi.

La competenza

programmata è

manifestata in

modo positivo con:

-discreta

autonomia;

-discreta

consapevolezza e

padronanza delle

abilità e conoscenze

connesse;

-discreta

integrazione dei

diversi saperi.

La competenza

programmata è

manifestata in

forma essenziale

con:

-relativa

autonomia;

-basilare

consapevolezza

e padronanza

delle abilità e

conoscenze

connesse;

-sufficiente

integrazione dei

diversi saperi.

Dovendo adeguare la misurazione in decimi ai criteri di valutazione dell’Istituto, sono state

predisposte le seguenti corrispondenze tra voto e livello di acquisizione di un obiettivo o punteggio

percentuale ottenuto in una prova.

Si è anche stabilito di non utilizzare voti inferiori al quattro nelle valutazioni quadrimestrale e

finale.

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35

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA

La valutazione è un momento pedagogico fondamentale nel processo formativo nella scuola e può

essere definito come il confronto tra gli obiettivi prefissati nell'azione educativa e didattica e gli

esiti conseguiti , intesi in termini di conoscenze, di saper fare (abilità) e di comportamenti concreti,

posti in essere dal bambino. Nella scuola primaria, la valutazione ha "prevalentemente una

finalità formativa" e concorre "al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo

di ciascun alunno". Essa "si realizza attraverso l'osservazione sistematica dei processi di

apprendimento formali ed informali". (co. 3 e 4 art.1 L.30/10/2008 n.169).

Gli strumenti di verifica sono rappresentati da:

- questionari

- prove soggettive/oggettive

- prove pratiche

- test oggettivi

- prove a scelta multiple

- colloqui individuali e collettivi con gli alunni (interrogazioni)

opportunamente integrate da osservazioni continue e significative degli apprendimenti, in momenti

informali.

I risultati delle verifiche periodiche, insieme alle osservazioni condotte sui comportamenti, sono

utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per

eventuali interventi di recupero e di sostegno.

La valutazione globale tiene conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno,

dell’impegno dimostrato e dell’efficacia dell’azione formativa, considerate le condizioni ambientali,

fisiche e psichiche.

Oggetto di valutazione è il processo che avrà permesso il conseguimento di determinati esiti.

La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:

- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;

- ai docenti l’efficacia delle strategie adottate, per eventualmente adeguare le metodologie di

insegnamento,

- alla famiglia, per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze,

comportamenti.

Generalmente ,nella scuola primaria, nella valutazione delle prove di verifica, si limita l'uso dei voti

da 1 a 4 corrispondenti a descrittori molto negativi, poiché possono ingenerare negli alunni

demotivazione, sconforto e frustrazione. La valutazione, infatti, ha valenza e funzione di motivare

l'alunno verso gli apprendimenti.

Sul documento di valutazione quadrimestrale, invece, viene limitato l'uso dei voti da 1 a 4.

La valutazione degli alunni diversamente abili è in relazione agli obiettivi previsti per ogni

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singolo PEI e rapportata alla situazione di partenza di ciascun bambino.

Indicatori di voto nella Scuola Primaria.

DESCRITTORI DEL VOTO VOTO IN DECIMI

Piena competenza e autonomia operativa e di giudizio.

Utilizzo di un linguaggio corretto, articolato e specifico.

Impegno costante e partecipazione motivata.

10/10

Piena competenza e autonomia operativa. Utilizzo di un

linguaggio corretto ed appropriato. Impegno e

partecipazione costanti.

9/10

Più che buono il livello di competenza e autonomia

operativa. Utilizzo di un linguaggio preciso, consapevole e

specifico. Impegno regolare e partecipazione apprezzabile.

8/10

Buone competenze dei contenuti, presenza di alcune

imprecisioni nell'esposizione sia orale che scritta. Discreta

autonomia operativa Utilizzo di un linguaggio corretto ma

semplice. Impegno e partecipazione non del tutto costanti.

7/10

Competenze essenziali, parziale autonomia

nell'organizzazione del lavoro. Utilizzo di un linguaggio

semplice e poco articolato. Impegno e partecipazione

discontinui.

6/10

Competenze frammentarie e incomplete. Utilizzo di un

linguaggio povero e non del tutto corretto.

5/10

I voti in decimi espressi sul Documento di Valutazione non sono da intendersi come il

risultato della media aritmetica dei voti delle singole prove; essi comprendono anche altri elementi

formativi legati agli indicatori di processo (tempi di applicazione, autonomia, ritmo di

apprendimento, attenzione, partecipazione, responsabilità e consapevolezza).

Nella valutazione sul Documento di Valutazione quadrimestrale, inoltre, viene limitato

l'uso dei voti da 1 a 5 nelle classi prime e seconde , da 1 a 4 nelle classi terze, quarte e quinte.

LA VALUTAZIONE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Al termine della scuola dell'Infanzia , le insegnanti esprimono una valutazione globale su ogni

singolo bambino, in relazione al grado di maturazione di competenze cognitive, linguistiche e

motorie raggiunto da ciascuno.

La valutazione nella scuola dell'Infanzia è funzionale al passaggio nella scuola primaria,

soprattutto per quanto attiene la formazione di classi eterogenee. La valutazione riguarda la

persona e si basa, non solo su comportamenti osservabili ,ma soprattutto sui fattori di processi,

quali le strategie e gli stili di apprendimento personali, le attitudini, le capacità logiche, gli

atteggiamenti, le motivazioni, l'autonomia, la relazionalità, l'attenzione e la memoria, l'espressione

verbale, l'orientamento spaziale ecc...

Strumenti privilegiati,per la rilevazione del grado di maturazione raggiunto, sono:

-le interviste,

-i questionari;

- le annotazioni sul diario di bordo;

-le osservazioni mirate dell'insegnante, inerenti le prestazioni;

- i colloqui collettivi.

Le insegnanti , a conclusione del ciclo dell'Infanzia ,compilano una "scheda di passaggio"..

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Scuola secondaria 1° grado

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

sottoposta ad approvazione del Collegio dei docenti il 23 ottobre 2012 e tuttora in vigore.

Il giudizio complessivo che esprime la condotta del comportamento dell’alunno, deve tener conto

dei seguenti obiettivi:

Educativi

Comportamentali

Didattici

La valutazione del comportamento viene attribuito in base ai seguenti criteri comuni a tutte le

classi dell’Istituto.

Rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e dell’intero Regolamento d’Istituto /

rispetto degli altri e delle regole

Frequenza

Rispetto degli impegni scolastici

Partecipazione e interesse

Collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il personale scolastico/ capacità relazionali

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

Giudizi g. sintetico

L’alunno è rispettoso del Regolamento d’Istituto, degli altri e dell’istituzione scolastica. Frequenta assiduamente le lezioni, è puntuale e serio nello svolgimento delle consegne scolastiche. Evidenzia interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della scuola. Ha un ruolo positivo e collaborativo n all’interno della classe e ottima socializzazione.

ottimo

L’alunno osserva regolarmente le norme fondamentali relative alla vita scolastica .La frequenza è regolare, così come lo svolgimento dei compiti assegnati. Evidenzia buona attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. E’ corretto nei rapporti interpersonali ed è collaborativo al funzionamento del gruppo classe.

buono

L’alunno evidenzia episodi non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico( ammonimento verbale). Ricorrenti sono le assenze,i ritardi e/o le uscite anticipate. Lo svolgimento dei compiti assegnati risulta saltuario. La partecipazione all’attività didattica risulta discontinua e l’interesse selettivo .I rapporti con gli altri sono sufficientemente collaborativi .

sufficiente

L’alunno evidenzia episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche con sanzioni disciplinari (con allontanamento dalla scuola per episodi di bullismo, di violenza verso persone e oggetti). Frequenti sono le assenze e numerosi i ritardi/ uscite anticipate. Si registra il mancato svolgimento dei compiti assegnati, scarsa partecipazione alle lezioni, disturbo dell’attività didattica e disinteresse per alcune discipline. I rapporti con gli altri risultano poco collaborativi.

insufficiente

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VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

E’ importante sottolineare e considerare la valutazione come un processo volto al miglioramento, come

attività strutturata secondo progetti e obiettivi definiti, sistematica e sottoposta a revisione durante la sua

realizzazione.

E’ un processo che parte dalle pratiche auto-valutative, per giungere alla rendicontazione dei risultati

raggiunti.

Essa ha origine da una situazione di partenza, misurata con indicatori specifici, che prosegue con un insieme

di azioni che vanno dall'analisi dei risultati, all'individuazione dei punti critici, fino alla predisposizione di un

piano di miglioramento con azioni per il recupero, il consolidamento, il potenziamento e così via.

L'autovalutazione, richiede che ogni scuola analizzi se stessa, riflettendo sulla qualità della propria offerta

formativa e della propria funzionalità . Tale processo di autovalutazione insieme ad un'azione di valutazione

interna viene condotta attraverso questionari strutturati rivolti alle varie componenti dell’Istituto,e dalle

riflessioni generate anche dalle prove a carattere nazionale (ad esempio Sistema di Valutazione Nazionale e

Prove Nazionali per l’Esame Conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione dell’INVALSI). Tutto ciò serve a

“fotografare” i punti di debolezza (criticità ), i punti di forza della qualità del servizio e il funzionamento

della scuola nel suo complesso per poi avviare iniziative tendenti a migliorare e potenziare la qualità

dell’Offerta Formativa dell’Istituto.

L’autovalutazione, quindi, ha lo scopo di aiutare la scuola a conoscersi e ad offrire un quadro utile all’azione

di miglioramento .