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PORTFOLIO SILVIA BRUCCINI
L'intenzione originaria di Nervi di trasformare tut‑ta l'area interessata in un grande polo attrattivo e ricreativo per i cittadini di Reggio, non riuscì real‑mente a concretizzarsi. L'area infatti risulta utiliz‑zata e frequentata solo nel periodo estivo, legan‑dosi prevalentemente alle attività balneari della zona, rimanendo così quasi completamente ab‑bandonata durante quello invernale. Oltre alla generale incompletezza del progetto,
si riscontra ulteriormente una generale incuria nelle opere di manutenzione e di ristrutturazione, facendosì che il Lido versi attualmente in una con‑dizione di degrado e di aperta esposizione ad a‑genti dannosi sia naturali, che antropici. Rimangono però intatti gli elementi di spicco del progetto originario: la Torre, la promenade, i bloc‑chi di cabine, il dancing aperto, i portici con nego‑zi, il club nautico, le aree verdi.
patologie viabilità accessibilità funzioni In fase di progetto si è intervenuti proprio su questi punti “critici” dell’impianto, per cercare di ritrovare quella unità di funzioni e spazi a cui si era ispirato Nervi nell’originario progetto. La parte dell'impianto comprendente la stecca sud delle cabine è stata ripensata in sinergia con l'idea del muro (attualmente muro della ferrovia di divisione tra lungomare e via Marina Bassa) e la riprogettazione de‑gli spazi verdi. L'intenzione è infatti quella di creare degli spazi (quelli delle cabine) che siano fruibili e messi in relazione ad ovest con la spiaggia e ad est con il nuovo parco verde. Il sistema perciò viene considerato un unico "pacchetto", costituito dalle cabine, dalla grande corte di verde e dalla galleria commerciale come raddoppiamento del muro della ferrovia. La testata sud rappresenta uno dei nodi di interesse dell'impianto Nervi, attualmente non risolto. Essa costi‑tuisce un punto critico, di stacco e di cesura tra città e mare. Per questi motivi si è scelto di intervenire su questo punto creando un nodo di connessione e di accesso alla nuova galleria commerciale, alla stecca delle cabine e alla spiaggia.
The Bridge: grande edificio di collegamento che rappresenta la testata sud dell'intero impianto. Esso costituisce un fondamentale punto di snodo e di accesso, e quindi un elemento di connessione tra la città e il mare. Attraverso una doppia rampa, si può avere accesso sia alle cabine balneari, sia alla spiaggia e quindi al parco verde, sia alla galle‑ria commerciale. La rampa esterna è rivestita da una pelle costituita da telai e vetro che, assumen‑do differenti inclinazioni, esplica funzioni diverse.
L'idea del ponte si sposa con l'idea di "pelle": l'edi‑ficio è avvolto a sud da una pelle funzionale a tre inclinazioni differenti. Essa verrà utilizzata: in copertura (brani orizzontali e inclinati di
30°) per l'inserimento di pannelli fotovol‑taici del tipo vetro‑vetro ‑dimensioni mo‑duli 27x27cm);
in facciata per l'inserimento di pannelli in
policarbonato trasparente aventi funzione di far penetrare la luce negli ambienti in‑terni dell'edificio;
nella "pancia" della struttura, come rivestimento in vetro/metallo adiacente alle superfici.
L'impianto comprende una lunga stecca in direzione sud costituita a piano terra da cabine balneari e a primo piano da cabine e monovani con varie destinazioni d'uso (di grandezza variabile). In copertura una ampia passeggiata prospiciente il mare, ad una quota leggermente inferiore rispetto a quella del lungomare Falcomatà. E' prevista la realizzazione di un grande spazio destinato al verde tra la stecca delle cabine e la galleria commerciale. Al suo interno sono previsti percorsi pedonali e ciclabili, zone di sosta, spazi verdi calpestabili e spazi verdi adibiti alla piantumazione (essenze appartenenti alla macchia me‑diterranea, arbusti autoctoni).
Schizzi di studio
Il progetto nasce da un attento studio sull’evoluzione della città di Messina e del suo porto, punto di snodo dei principali traffici marittimi della città sin dall’età medievale. Il progetto della stazione intermodale si inserisce all’interno del tessuto storico, in una posizione di grande importanza per la città.
Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria di Messina operano 11 compagnie di autolinee che svolgono il loro esercizio sia nelle strade della Sicilia, che per viaggi di lunga distanza verso l’Italia e l’Europa. Davanti alla Dogana di Messina attraccano sia i mezzi ve‑loci (aliscafi) del servizio di Stato (RFI) che altre compagnie che operano il loro servizio verso Villa San Giovanni e verso Reggio Calabria per passeggeri e mezzi gommati di varia natura (auto e articolati). Il progetto della stazione, nasce dall’esigenza di mi‑gliorare la qualità del servizio degli autobus, in atto frammentato in diversi punti che ruotano attorno alla Piazza della Stazione e del servizio della stazione degli aliscafi, attualmente svolto da una penosa struttura collo‑cata sulla banchina di attracco, per tutti gli utenti sia giornalieri che stagionali e turistici.
Baelo Claudia è il nome di un'antica città romana, situata a 22 km da
Tarifa, in prossimità del villaggio di Bolonia, nella provincia di Cadice,
in Spagna.
Posta su di una spiaggia nei pressi dello stretto di Gibilterra, la città
originariamente era un villaggio di pescatori, la cui fondazione risale
a circa 2.000 anni fa. Raggiunse la prosperità sotto l'imperatore Clau‑
dio, grazie alla posizione geografica (vero ponte tra la penisola iberi‑
ca e le coste dell'Africa settentrionale), ed alle forte relazioni commer‑
ciali con il porto dell'attuale città marocchina di Tangeri. Un terremo‑
to accentuò il progressivo declino della città, che fu totalmente ab‑
bandonata nel VI secolo.
Ricostruzione del foro di Baelo Claudia
Il macellum ha una pianta rettangolare di circa 30 metri di lunghezza per 20 di larghezza. E 'stato co‑struito alla fine del primo secolo d.C. per riunire le tabernae che esistevano nel foro. Dal punto di vista architettonico, è circondato su tre lati da gallerie ad arcate. Sulla facciata principale so‑no situate quattro botteghe rivolte verso l’esterno, di circa 9 metri quadrati ciascuna. Al centro vi è la porta che dà ingresso al cortile interno. Intorno al cortile si dispiegavano numerose tende, una per ciascuna taberna. Le botteghe centrali han‑no pianta pressocchè quadrata, mentre quelle an‑golari hanno pianta irregolare. All'interno della parete nord si apre un'esedra ret‑tangolare che potrebbe avere ospitato una statua.
Render: ricostruzione del macellum di Baelo Claudia
“Ramificati in più direzioni, prova a sconfinare, ruba, poi torna al punto di partenza e ragionaci su. Poi và di nuovo oltre i confini, osa, arricchisciti, e di nuovo torna al punto da cui sei partito. Avanza e torna indietro.,
afferra e torna indietro, raccogli e torna indietro. Come carta assorbente lasciati attraversare, inizierai a vedere come dall'occhiello di un caleidoscopio.”
Rassegnazione, Torino 2014 Incredibilia, Messina 2014
Cielo e tenda, Messina 2014 Chiasmo, Firenze 2010
Trama bianco nera, Firenze 2010 Monumentalità della natura, Firenze 2010
italian
SILVIA BRUCCINI [email protected] +393408048077 (it) Viale Piero e Alberto Pirelli 14 20126, Milan, Italy
13.07.1988, Messina [ME]
"Mediterranea" University of Reggio Calabria—Reggio Calabria [RC] Italy
[2007‑2013]. 110/110 cum laude
English [good] / Italian [mothertongue]
Autocad / atlanti studio / office suite
Materiali per l’architettura ‑ Storia dell’architettura antica e medievale Istituzioni di matematica
I ‑ Fondamenti di urbanistica ‑ Lingua straniera inglese ‑ Urbanistica ‑ Composizione architetto‑
nica I ‑ Istutuzioni di matematica II ‑ Statica ‑ Progettazione dei sistemi costruttivi ‑ Archeologia
medievale ‑ Composizione architettonica II ‑ Storia dell’architettura moderna e contemporanea
‑ Rilievo architettonico e urbano ‑ Meccanica delle strutture ‑ Laboratorio di progettazione
architettonica I ‑ Laboratorio diprogettazione urbanistica ‑ Fisica tecnica ‑ Laboratorio di pro‑
gettazione esecutiva ‑ CAD ‑ Tecnica delle costruzioni I ‑ Laboratorio di restauro architettonico
‑ Laboratorio di progettazione architettonica II ‑ Laboratorio di costruzioni ‑ Disegno dell’
architettura I e II ‑ Laboratorio di pianificazione della città e del territorio ‑ Economia del territo‑
rio ‑ Storia dell architettura: forma, strutture e letteratura ‑Storia critica dell’architettura ‑ Teoria
della ricerca architettonica ‑ Estetica del paesaggio ‑Fotografia ‑ Laboratorio di sintesi finale in
progettazione e produzione dell’architettura ‑Tesi di laurea svolta in ambito tecnologico dal
titolo: “Il progetto dell’esistente: il lido comunale di Reggio Calabria”
Parallelamente all’architettura, si interessa a diversi campi dell’’arte, in particolar modo teatro e
musica. Dal 2011 al 2013 frequenta un intenso laboratorio di recitazione presso la compagnia
Clan degli Attori di Messina. Partecipa alla scrittura di due spettacoli teatrali messi in scena
dalla stessa compagnia: L’ascensore e Ladri di sonno, con la collaborazione degli attori Gio‑
vanni Maria Currò e Mauro Failla.
Studia pianoforte seguita dal M° Riccardo Motta e dal M° Cettina Donato, studia canto jazz e
dirige un coro a cappella, “i Fonè”, con il quale organizza, in qualità di Direttrice Artistica, il
primo Workshop Internazionale di Musica a cappella a Messina con Stephen Connolly, vincito‑
re di un Grammy Award. Cura la parte vocale del gruppo funk/soul i Toomas e collabora stabil‑
mente con la HJO Jazz Orchestra di Catania, diretta dal maestro Benvenuto Ramaci.
Silvia is interested about art, in particolar theatre and music. From 2011 to 2013 she attends an
intensive drama workshop with the Clan degli Attori Company in Messina. With the collabora‑
tion of the actors Giovanni Maria Currò and Mauro Failla, she wrote two drama shows:
"L'ascensore" ("The elevator") and "Ladri di sonno" ("Thief of sleep").
She studies piano with M°Riccardo Motta and M* Cettina Donato, studies jazz singing and
conducts an acappella choir, the "Fonè", with whom organizes as Art Director the first Interna‑
tional Workshop of acappella Music in Messina, with the famous Stephen Connolly, the
grammy award winner. She sings in the funk/soul group "Toomas" and collaborates with the
HJO Jazz Orchestra in Catania, conducted by M°Benvenuto Ramaci.
On the cover Ellsworth Kelly Spectrum
Yellow over dark blue, 1965