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PASSEGGIATA nel cuore della ROMA BAROCCA … Dal Quirinale a Piazza Barberini

Passeggiata nel cuore della Roma barocca

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Uno splendido sole ha accompagnato la passeggiata dell' Associazione culturale Andar per Arte, nella Roma barocca: dalla piazza del Quirinale a piazza Barberini. Questo è il diario.

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PASSEGGIATA nelcuore della ROMA

BAROCCA …Dal Quirinale a Piazza

Barberini

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QuirinaleCi troviamo in uno dei luoghi piùimportanti della storia di Roma,abitato fin dai tempi antecedenti allasua fondazione, ovvero fin dall’VIII°secolo a.C., e continuativamente finoa noi, grazie alla sua posizionedominante e panoramica, alla suabellezza, alla sua salubrità rispetto aquella parte di Roma più vicina alfiume, ma afosa e poco ventilata.Il Quirinale è uno dei 7 colli dellafondazione della città, prende il nomedal tempio di Quirino, che si trovavagrosso modo dove c’è oggi palazzoBarberini, ed era cinto dalle muraServiane, ovvero dalla più anticacerchia di mura di Roma., risalente alVI° sec.

Uno splendido sole ha accompagnato lanostra passeggiata nella Romabarocca: dalla piazza del Quirinale,dopo averne ascoltato la storia, siamopassati a visitare la chiesa diSant’Andrea del Bernini, chiesa deiGesuiti, e il San Carlino del Borromini,chiesa dell’Ordine dei Trinitari.Stretti su un angolo dell’incrocio delleQuattro Fontane abbiamo cercato diimmaginarle come erano al momentodella loro creazione, quasi in apertacampagna, e dopo una breve discesasiamo approdati in piazza Barberinidavanti alla fontana del Tritone che parepotesse placare le tempeste soffiandonella sua preziosa conchiglia.

Francesca Romana Targia

Piazza del Quirinale

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La chiesa viene realizzata fra il 1660 eil 1678 da Gian Lorenzo Bernini con lacollaborazione di Giovanni de Rossi,suo allievo, per ospitare il Noviziato deiGesuiti. I due architetti vollero comeunico compenso il vitalizio del panequotidiano, inviato loro ogni giorno dalforno del Noviziato.Una aggraziata rampa di scalesemicircolare e un portichettointroducono nella piccola chiesabarocca, a pianta ellittica.L’interno sebbene piccolo dà unasensazione di grandiosità per le tintecariche dei marmi nella penombra dellachiesa, e lo sguardo è attratto dallafigura di Sant’Andrea nella nicchiasopra l’altare. Seguendo poi il suogesto verso l’alto lo sguardo si dirigeverso la luminosità della cupola con gliangeli in stucco di Antonio Raggi.Ci vollero ben 12 anni per costruirla, eBernini la considerava il suo capolavoro.

Chiesa S. Andrea al QuirinaleChiesa S. Andrea al Quirinale

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Il San Carlino, chiamato così per lesue dimensioni ridotte, fu realizzatoda Francesco Borromini, e fu il suoprimo incarico come architetto,dopo vent’anni di lavoro comescalpellino, capomastro,disegnatore.Borromini lavorò prima nelconvento e poi nella chiesa,studiando ogni più piccola soluzionee particolare architettonico.Il completamento sarà la suaultima opera. L’incarico gli vieneda un Ordine mendicante dei Padrireligiosi scalzi dell’Ordine deitrinitari,. Il Borromini non vollealcun compenso per l’opera.La facciata è straordinariamentemovimentata, in un alternarsi dinicchie e sporgenze.La figura geometrica di base dellapianta interna è l’ovale, conalternarsi di superfici concave econvesse.Su 4 archi si eleva la cupola,anch’essa ovale, incisa da unprofondo cassettonato e ornata allabase da una ghirlanda formata dapalmette e foglie. Al sommo dellanternino la Divina Colomba sufondo dorato. Le ghirlandenascondono una serie di finestreche circondano la base della cupola.La luce che entra da queste finestreillumina gli ottagoni, le croci, gliesagoni del soffitto a cassettoni.Il chiostro è di piccole dimensioni,stretto e lungo, ammirevole perl’armonia e le proporzioni.E’ circondato da colonne doriche.Chiesa S. CarloChiesa S. Carlo

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Rappresenta un Tritone possente,inginocchiato su una grandeconchiglia aperta, sorretta a sua voltada quattro delfini, mentre soffia in unabuccìna da cui zampilla l’acqua che siraccoglie in un ampio cerchio, in unavasca piuttosto bassa. I delfini hannole bocche aperte a pelo d’acqua e lecode che formano il supporto per laconchiglia aperta. Fra le code ci sonole chiavi e lo stemma pontificio e le apidei Barberini. Bernini si servì deltravertino invece che del marmo,fatto nuovo per quei tempi.C’è un entusiasmo in quest’opera, unaspecie di vortice e di espansione dellafantasia, dell’immaginazione chediventa materia grazie all’arte.

Le quattro fontane celebrano l’operaurbanistica di Sisto V°. Sui 4 angoli,con il contributo dei privati, vennerocollocate 4 statue giacenti su unfianco: Tevere, Arno, Diana eGiunone, con fondali decorati e un filod’acqua che cade in un bacino. IlTevere e l’Arno, figure maschilibarbute, simboleggiano Roma eFirenze, le figure femminili, alternate,rappresentano Diana la Fedeltà eGiunone la Fortezza, ovvero lacostanza nella ricerca del bene.La Fontana del Tritone vennecommissionata a Bernini da PapaUrbano VIII° Barberini e realizzataverso il 1642, contemporaneamenteal Palazzo Barberini.

Le quattro fontanee il Tritone

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Hanno partecipato: Francesca Marilù (gli accompagnatori) e :Gaetano, Paola, Liliana, Sandra, Maria Cristina, Vittorio, Laura, Martina, Marco, Iride, Massimo, Lia,Michelangelo, Elvira e Serena.

Testo: Francesca R. TargiaGrafica: Maria Luisa GarabelliFotografie: GaetanoPadricello

Maria Luisa Garabelli

Associazione Culturale ANDAR PER ARTEVia Giovanni de’ Calvi 73

00151 Roma

Telefono: 340-3324511 (Marilù)[email protected]