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Evoluzione della Fisica Sanitaria dagli anni ‘80 Renato Padovani Consulente onorario AOUD, Udine & ICTP, Trieste AIFM Triveneto Quale ruolo per il fisico medico nella sanità odierna? Giornata di studio nel 45° anniversario del Servizio di Fisica Sanitaria dell’ Ospedale di Udine

Ospedale di Udine Evoluzione della Fisica Sanitaria dagli ... · attivita’ cliniche (neurochirurgia, neuroradiologia e radiologia) e di ricerca (SISSA, La Nostra Famiglia, Universita’

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Evoluzione della Fisica Sanitaria dagli anni ‘80

Renato Padovani Consulente onorario AOUD, Udine & ICTP, Trieste

AIFM Triveneto

Quale ruolo per il fisico medico nella sanità odierna? Giornata di studio nel 45° anniversario del Servizio di Fisica Sanitaria

dell’ Ospedale di Udine

Cosa fa oggi il fisico medico e sanitario ?

Indagine AIFM (elaborazione Eleonora Belligotti, Università Tor Vergata, Roma)

Attivita’ prevalenti negli anno ‘80

… in protezione radiologica

• Dal 100% dei fisici impegnati in radioprotezione in passato siamo oggi al 30% circa

From EFOMP Survey (2013): Who is usually the RPE in the majority of hospitals ?

Who is the RPE? AT BG FI FR DE HU IE IT LV LT MT NL PO PT ES SK UK

MPE

MD

RG

RPE, Eng, Others

Che percorso abbiamo fatto a Udine?

• Nell’accompagnamento dello sviluppo dell’Ospedale

• Per la radioprotezione

• Nel rispondere a richieste di supporto in settori non di fisica medica

• Nella ricerca

• Nella formazione, compresa la cooperazione internazionale

Nell’accompagnamento dello sviluppo dell’Ospedale

• Sviluppo in radioterapia

– Dalla cobaltoterapia del 1980 ai 2 linac degli anno ‘90

– IMRT (2007)

– Alla nuova radioterapia del 2010 (Project manager)

– (4 linac, IORT, HDR) • VMAT (2012)

– A favore dell’organizzazione in UO di Fisica sanitaria: le competenze trasversali di fisici e tecnici hanno consentito di continuare l’attivita’ di trattamento nel corso del commissioning di linac R&V e TPS

Nell’accompagnamento dello sviluppo dell’Ospedale

• Sviluppo in medicina nucleare

– Studio di fattibilita’ per un centro PET con produzione di radiofarmaci (2000)

– Societa’ pubblico/privato: 2004 inizio esami CT/PET; gestione esterna della radiofarmacia

– La qualita’ dello studio di fattibilita’ (per le attivita’ cliniche, di produzione dei radiofarmaci e di ricerca) ha premiato Udine rispetto agli altri centri regionali.

Nell’accompagnamento dello sviluppo dell’Ospedale

• Sviluppo nell’imaging diagnostico

– Centro RM: RM 3 tesla (3 RM nel centro RM); progetto regionale per attivita’ clinica e di ricerca (SISSA, La Nostra Famiglia, Univ Udine).

– Grazie al supporto dell’industria si e’ potuto istituire una posizione di fisico a tempo pieno per l’attivita’ RM avanzata a supporto delle attivita’ cliniche (neurochirurgia, neuroradiologia e radiologia) e di ricerca (SISSA, La Nostra Famiglia, Universita’ di Udine)

Per la radioprotezione

• Implementazione delle nuove normative

– D.Lgs. 230/95 e 241/00

– Soprattutto D.Lgs 187/00 • Richiesto importanti investimenti di studio, formazione per

l’implementazione del decreto

– Rapporti con il mondo della radiologia e di altri reparti (radiologia e cardiologia intervnetistica in particolare)

– Il D.Lgs. 187 in particolare ha influito molto sullo sviluppo della fisica medica italiana. Molti fisici medici (a differenza di altri paesi europei) sono impegnati nell’area del imaging che ha visto e vede uno sviluppo tecnologico, dosimetrico e delle applicazioni cliniche senza eguali negli ultimi 30 anni

Rispondere alle richieste in aree non di fisica medica • 1986 Chernobyl:

– Sviluppo di attivita’ di monitoraggio ambientale e individuale

– Supporto agli organi regionali nelle scelte e nell’informazione (gruppo dell’anno riconosciuito dalla stampa locale)

– Incarico per la costituzione del CRR (Centro di Riferimento Regionale per il monitoraggio della radioattivita’ ambientale (1987-2000)

– Necessita’ di studio, formazione del personale, rapporto con istituzioni locali (regione, sindaci, prefetto, ecc) e nazionali (Ministero salute, ISS, ex-ENEA, ecc)

– Il gruppo di professionisti (fisici e tecnici) nel 2000 costituisce il nucleo iniziale del Servizio di Fisica Ambientale dell’ARPA

Rispondere alle richieste in aree non di fisica medica

• 1998: Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale

– Nuova normativa, assenza di competenze aziendali

– Assunto ruolo di Responsabile per 3 anni

– Formato gdl e avviato le prime attivita’ di prevenzione, formazione di sicurezza, ecc

– Mantenute le competenze per i rischi fisici

– Incarico di responsabilita’ che ha richiesto studio, formazione di personale,

coordinamento, rapporto con Direzione e Organi di vigilanza esterni.

– Riconoscimento e visibilita’ della Fisica sanitaria in ambito aziendale

Nella ricerca

• Dal primo progetto europeo del ‘82: – Progetto regionale di valutazione della dose al

paziente da radiologia diagnostica

• … sono stati svolti senza soluzione di continuita’ – una decina di progetti europei nell’area della

radiologia diagnostica e interventistica (tra i piu’ noti DIMOND, SENTINEL, EUTEMPE, EURALOC)

– Diversi progetti della IAEA

– Un paio di milioni di euro ha consentito in 30 anni di acquisire personale fisico e tecnico con borse di studio, far parte di gdl internazionali, traferire nell’attivita’ ospedaliera competenze avanzate ed innovazione

Nelle associazioni scientifiche

• Partecipazione alla istituzione della AIFM

• Cariche elettive in AIFM, SIRM, EFOMP – Il contributo recente di diversi italiani in EFOMP ha contribuito a far

conoscere il valore e le conquiste (normative) della fisica medica italiana

– Importanti risultati: EC relationships, MPE Guidelines, Malaga declaration, projects (MEDRAPET, MPE, ALARA, EUTEMPE), Physica Medica Journal

Nella formazione e cooperazione internazionale

• Tutto il personale coinvolto nella formazione in ospedale, nell’Univ di Udine, Trieste o Padova

• A supporto di iniziative internazionali di IAEA, ICTP organizzati corsi, stages, scientific visits a Udine e all’estero

… ancora formazione

• Grande contributo della fisica medica italiana

• Iniziativa di ICTP, Universita’ di Trieste, Ospedale di Trieste e altri 17 UO di Fisica sanitaria italiane e croata, 40 docenti e tutors

• Master of advanced studies in medical physics con importanti supporti e riconoscimenti internazionali

• Dopo 3 anni: 47 studenti da 30 paesi

Conclusioni

• Lessons learned sono utili? • Rapida evoluzione della disciplina (maggiore complessita’)

– Specialita’ spinta in un settore (anche ristretto – ricerca in questo settore) – A favore, i Fisici medici giovani sono piu’ preparati

• Nuove attribuzioni: UO di Fisica sanitaria diventa hub di area vasta

• Cosa ritengo deve rimanere nelle caratteristiche del FM? – Flessibililitá e multitasking – Orientato all’innovazione e verso nuovi campi della medicina – Capace di gestire gruppi di lavoro multidisciplinari – Lavorare per il proprio ospedale, UO, personale (attitudine manageriale) – Buon didatta (corsi interni – vedi BSS; corsi univeristari, stage persso la propria UO

(IAEA, ICTP, …) – Quale spazio per la ricerca?

– Cosa cambia con l’organizzazione di molti nostri ospedali in aziende ospedaliero-universitarie? – Dottorato di ricerca?