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occupata 25 febbraio . 20 marzo 1970 1 i" DOCUMENTI

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occupata 25 febbraio . 20 marzo 1 9 7 0

1 i"

DOCUMENTI

- 1 -

P R E S E N T A Z I O N E

Nel mese di dicembre, nel corso dell'occupazione delle facoltà di E-

conomia e Commercio, Geologia e Medicina, è stata sottolineata l'esigenza

di uscire dal corporativismo delle facoltà individuando dei problemi conp

creti comuni a tutto l'Ateneo..A tal fine è sorta la commissione Interfa-

coltà, che con lavoro paziente e continuato, ha preparato l'Assemblea Ge-

nerale del 25 febbraio dalla quale è scaturito un periodo di lotta e di

crescita del movimento studentesco della nostra Università senza pari ne-

gli annali del nostro Ateneo. La raccolta di documenti contenuta nelle pa

gine successive rappresenta una valida testimonianza di quanto si è fatto

durante i 24 giorni di occupazione dell'Università.

Trieste, 24 marzo I970

- 2 -

Nel corso dell'Assemblea. Generale del 25 febbraio vengono approvati a

grandissima maggioranza, i seguenti minti rivendicativi per i quali ni

richiede una discussione con il Rettore e il Senato Accademico nell'As

semblea Generale del giorno seguente

1) Pubblicazione entro la mattina del 2f5 febbraio dei documenti che ri

guardano i niani di studio:

verbali del Senato Accademico

verbali o risultanze dell'Assemblea dei Presidi a Roma

verbali o risultanze dell'Assemblea dei Rettori a Roma

verbali dei Consigli di Facoltà (motivazione e criteri di accetta-

zione )

2) Convocazione dei Senato Accademico, da tenersi oubblicamente ner

il 2f febbraio in aula Magna sui nnblemi della carta rivendicati-

va .

3) Si richiede la convocazione, entro il 27 febbrai-», dei Consigli di

Facoltà da tenersi oubblicamente, ner discutere dei criteri di accet

tazione dei piani di studio.

4) Si richiede per tutte le facoltà aonelli mensili relativi anche ai

... . mesi di, luglio e settembre. Si chiede l'abolizione del voto negativo

trascritto sul libretto. La consegne del libretto, della schedina,

l'iscizione nel verbale devono essere efettuate successivamente l'ac

cettazione del. voto da parte dello studente, garantendo in tal modo

la ripetibilitn dell'esame.

5) Pubblicazione immediata delle graduatorie del presalario.

CARTA RIVENDICAI?IVA DELL'UNIVERSITÀ' DI TRIESTE

DIRITTO ALLO STUDIO

1) Casa dello studente: riaffermiamo la necessità di mettere gli studen

ti fuori sede e quelli stranieri in condizione di alloggiare alla casa

dello studente e di regolare il funzionamento della, stessa autogestendo

la. Si devono affrettare i tempi di realizzazione della seconda e terza

casa dello studente, evitando lo spreco di soldi affittando alberghi.

2) Mensa: chiunque abbia esperimentato la lunga fi&a ner mangiare in

mensa, si è ampiamente reso conto dell 'improrogabile necessità di un am

pliamento della ricettività dei locali e l'eliminazione delle attese,

sdoppiando i servizi di distribuzione. Il funzionamento deve essere sem

r»r"o rraronf -i *• n O -i it 1 —'- - •* •* - - * * ' " ~ "

studenti.

3) kuoghjLdi ritrovo e di discussione per gli studenti: una delle carenze

più sentite è quella di avere luoghi ove gli studenti uossano ritrovarsi

senza dover chiedere continuamente inutili permessi

4) Biblioteca: è necessario 1'amnliament> della stessa utilizzando nuovi

locali ed efettuando l'apertura di altre biblioteche. Inoltre l'orario de

ve essere continuato dalle 8 alle 23.

5) Presalario: fermo restando che il presalario deve essere generalizzato

si presenta immediata l'esigenza di auifl!>ntare i fondi a disposizione de-

gli studenti, di distribuirli fino ad esaurimento, anche a coloro che for

malmente non ne hanno diritto. Si evidenzia il fatto che i fondi rimanen-

ti devono essere distribuiti in base al numero degli iscritti alle singo-

le facoltà. E' necessario riconsiderare il criterio di assegnazione del

presalario in base al numero degli esami fatti - indipendentemente dall'an

no in corso - numero che comunque va diminuito. Si richiede inoltre l'abo

lizione effettiva delle firme di frequenza.

Studenti lavoratori: tutti i giovani devono essere messi in grado di

frequentare l'Università generalizzando il presalario. Particolari condi-

zioni devono essere attuate per coloro che lavorano. Un'iniziativa imme-

diata, anche se non risolutiva del problema, può essere l'istituzione, an

che nella nostra Università, di corsi serali.

Fondi per gli studenti: sblocco dei fondi e dei relativi interessi ac-

cumulati fino ad ora, dei versamenti fatti dagli studenti. Tali fondi fu-

rono bloccati con lo scioglimento degli Organi Rappresentativi.

8) Rimborso spese di trasporto: si richiede il rimborso completo e ante-

cipato di tutte le spese di trasporto urbano ed extraurbano.

9) Informazioni: ner assicurare a tutti gli studenti una completa infor-

mazione sull'attività universitaria (orari degli esami, delle lezioni» ter

mini per la presentazione di domande, ecc.) chiediamo che venga istituito

presso la Segreteria un apposito ufficio, che provveda a trasmettere a do-

micilio agli studenti tutte le informazioni necessarie.

10) Studenti stranieri: esprimiamo solidarietà con gli studenti stranie-

ri, affermiamo la necessità fli istituire un apposito ufficio per l'assi-Ì'

stenza degli stessi, data lat loro particolare posizione.

DIDATTICA E RICERCA

1) Edilizia generale; l'Università deve essere a nostra misura e non se-

condo gli interessi dei soliti pochi. E* evidente la necessità di inter-

venire nelle linee generali dello sviluppo edilizio sooratutto relativa-

mente al problema della scelta del sito per le facoltà di Scienze, che

si prefigge di trasferisi a Sistiana, Medicina, le cui cliniche si fa-

ranno a Cattinara, Farmacia e Scienze Politiche (quest'ultima non e an-

cora facoltà!). Si deve evitare la frantumazione dell'Università? a ri-

metterci saranno ancora gli studenti, e tutto ciò a danno della ricerca

e dell'insegnamento, oggi sempre più interdisciplinare.

2) Seminari: si possono attuare per le singole materie o per gruppi di

materie in sostituzione degli esami. Sono autogestiti e vi possono esse

re invitati anche tecnici non appartenenti necessariamente all'Universi

tà. Possono essere sostitutivi della tesi.

3) Sdoppiamento delle cattedre:è necessario procedere allo sdoppiamento

delle cattedre relativamente agli insegnamenti di materie in aule sovraf

follate e all'esigenza della specializzazione dei corsi.

4) Programmi e libri di testo: gli studenti devono partecipare alla ste-

sura dei programmi o ali'addozione dei libri di teste i quali assieme al

le dispense devono essere forniti gratuitamente agli studenti.

PROBLEMI INERENTI ALLA GESTIONE DELL'UNIVERSITÀ'

Gestione degli istituti: la ristrutturazione degli istituti deve ten-

dere alla costruzione dei dipartimenti. Gli studenti devono partecipare

alla gestione degli istituti soprattutto in riferimento all'utilizzazio-

ne dei fondi destinati alla ricerca.

2) Assemblee: almeno una volta alla settimana con orari stabiliti dagli

studenti è opportuno sospendere l'attività didattica per consentire la

libera discussione.

Nel corso dell'Assemblea sono state inoltre approvate le seguenti mozio

ni:

I Gli studenti dell'Università di Trieste riimitisi in Assemblea Genera

le, preso atto dell'attegiamento volutamente sordo dei Consigli di Fa-

coltà rispetto alla Circolare Ministeriale 910 sui piani di studio e ri

conoscendo in questo una nuava ed evidente manifestazione di una politi

ca che vede soltanto gli interessi economici e di potere del Corpo Acca

demico, tenendo conto che gli studenti non sono riusciti nemmeno ad ot~

un confronto da pari a pari sui piani di studio e sui problemi della car-

ta rivendicativa. Solo cosi si potrà trovare un interlocutore nel Corpo

Accademico per giungere poi ad un confronto sull'assetto generale della

Università.

ri) L'Assemblea Generale degli studenti, trasferitasi in Rettorato per

continuare i lavori, ha votato l'occupazione del Rettorato fino a che il

Magnifico Rettore non risponderà alle richieste degli studenti.

L'Assemblea Generale si è quindi trasferita davanti l'istituto del Retto-

re, il quale dopo ripetuti inviti ha rilasciato agli studenti la seguente

lettera.

Trieste, 25 Febbraio 1970

Al1'As semblea generale degli Studenti dell'Università degli Studi di T R I E S T E

Decido che il Senato Accademico si riunirà

domani 26 Febbraio 1970 alle ore 9 in seduta regolare

pubblica nell'Aula Magna con diritto di intervento di

tutte le componenti universitarie

IL RETTORE

- e -

Mozioni approvate dall'Assemblea Generale del 26 febbraio 1970.

I Considerato il fatto che gli studenti sono una componente essenziale nella vita universitaria e come tale conduce una battaglia per la con-quista dei propri diritti all'interno dell'Università stessa, chiedia-mo al Rettore ima dichiarazione scritta di solidarietà alla nostra lot ta, che si esplica con l'occupazione permanente del Rettorato e della aula Magna, nonché con la richiesta di dimissioni dei Presidi, quale viva protesta per l'assenteismo degli stessi. Solo una dichiarazione di solidarietà di questo genere giustifica qui la presenza del Rettore. Considerato il fatto che gli studenti sono una componente essenziale dell'Università e che è inaccettabile la posizione dell'Autorità Accade miche con la quale si continua ad ignorare con la massima irresponsabi-lità la presenza di una tale realtà, l'Assemblea decide di continuare l'occupazione.

II L'Assemblea Generale degli studenti chiede le dimissioni del Senato Ac-cademico e del Magnifico Rettore dell'Università di Trieste, poiché ri-tiene che essi siano incapaci di recepire le esigenze degli studenti e sente il bisogno di una nuova controparte con cui aprire le trattative. Ili Poiché il Rettore ha dimostrato che il potere all'Università non lo può gestire l'Assemblea Generale decide di estendere l'occupazione agli i-stituti di Meccanica, Geologia, Mineralogia, Diritto del Lavoro, per colpire gli interessi economici che hanno impedito ai Presidi di parte-cipare al Senato Accademico convocato dal Rettore.

L'Assemblea decide inoltre di chiedere la convocazione del Corpo Accade mico pre domani mattina venerdì alle ore IO in aula Magna, con la parte cipazione di tutte le componenti universitarie per un confronto su tut-ti i problemi già presentati dall'Assemblea.

La richiesta di dimissioni del Rettore e del Senato Accademico è stata trasmessa in giornata agli interessati e al Ministro della Pubblica I-struzione.

- 7 -

L'ASSEMBLEA GENERALE degli studenti dell'Università di Trieste, che si è svolta oggi27 febbraio alle ore IO in aula Magna, aperta con invito esplicito a tutto il corpo docente, nel corsa dei suoi lavori, nei qua-li hanno preso la parola, oltre che molti studenti, anche cattedratici e assistenti, ha deliberato quanto segue:

I Constatato l'attegiamento elusivo del Corpo Accademico e degli organi in cui si struttura (Senato Accademico e Consigli di Facoltà ), consta-tato che non è stato risposto in modo vincolante ne ai punti rivendica-tivi immediati, nè alla carta rivendicativa generale, individuando in questo una tattica che mira ad indebolire la posizione di forza degli studenti in questi giorni, l'Assemblea Generale decide: 1 - di chiedere la proroga del termine di presentazàone dei piani di stu dio fino al 5 marzo ritenendo che 1*atteggiamento dei professori e gli ultimi avvenimenti, abbiano gravemente danneggiato gli studenti, specie quelli dei primi anni. 2 - di ottenere che il Senato Accademico convocato per il 3 marzo in se-duta regolare sia pubblico. 3 - di continuare l'occupazione degli istituti.

II Qualsiasi documento stillato a nome dell'Assemblea Generale degli stu-denti dell'Università di Trieste, deve essere preventivamente sottoposto al voto dell'Assemblea stessa che resta unica depositaria della volontà degli studenti.

III L'Assemblea Generale decide inoltre: 1 - di incaricare la presidenza* di organizzare per domenica mattina alle ore IO in aula Magna un dibattito pubblico per informare la cittadinan za dei motivi che hanno portato gli studenti all'occupazione dell'Univer s,ità. 2 - la costituzione di una commissione di studio e di documentazione aper ta a tutte le componenti dell'Università sul problema dell'edilizia uni-versitaria in aula Magna sabato alle ore 15

IV L'Assemblea Generale degli studenti decide che tutti gli studenti si ri-trovino negli istituti * occupati per stillare facoltà per facoltà un pia-no di studio comune. Decide inoltre di riconvocarsi per lunedì 2 marzo alle ore 9 ed invitarli comitato edilizio ad esporre all'Assembleaci programma di sviluppo affrontato dall'university di Trieste. Decide inol-tre di riconvocarsi martedì 3 marzo in aula Magna alle ore 9 con la pre-sènza del Senato Accademico, dei rappresentanti del Comune, della Provin-cia e di chiunque sia in grado di contribuire fornendo dati esaurienti sullò sviluppo dell'Università di Trieste.

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Comunicato stampa del Rettore in merito alla convocazione pubblica del Sena to Accademico,

Nell'adunanza del Senato Accademico del 27/2/70 il Rettore ha dichia-rato quanto segue; 1) la lettera da lui rilasciata al presidente dell'Assemblea Generale degli studenti la sera di mercoledì 25/2/70, riguardante una riunione del Senato Accademico che avrebbe dovuto tenersi pubblicamente con la partecipazione di tutte le componenti uni. aitarle fu da luì firmata mentre l'accesso al suo istituto era occupato da una folla di studenti, su richiesta degli occu panti, su di un testo formulato da loro stessi e in condizione di coercizio ne che escludevano la sua libera determinazione. Egli era infatti da molte ore nell'impossibilità di lasciare il suo posto, gli occupanti avevano espresso l'intenzione di impedirglielo ed il rilascio di quella dichiarazione costituiva l'unica condizione con la quale egli a-vrejbbe potuto riacquistare la propria libertà, evitando così la necessità di ricorrere all'intervento della forza pubblica. 2) inoltre l'oggetto della lettera stessa, cioè di una seduta di Senato Ac-cademico pubblica con la partecipazione di tutte le componenti universita-rie rappresentava un atto nullo perchè non previsto dalla vigente legge, e per ±3i conseguenza la suddetta lettera non poteva ne doveva avere alcun se-guito .

3) la mattina del 26/2/70 il Rettore ha voluto essere presente all'Assemble a Generale degli studenti non già come Presidente del Senato Accademico, ma nell'esercizio delle proprie particolari competenze di Rettore, al fine di mantenere il contatto con gli studenti "ed ho spiegato ciò ali * Assemblea stessa". Pertanto la notizia che i Presidi abbiano rifiutato di presenziare all'Assemblea è destituita di qualsiasi fondamento. Il Senato Accademico ha preso atto delle dichiarazion del Rettore e, nell'esprimergli la propria solidarietà, ha riprovato l'insorgenza di azioni che gravemente ostacolano la possibilità di un congiunto esame dei gravi problemi della vita univer-sitaria e la loro soluzione.

COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA DELL'ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI Il Senato Accademico, in assemblea non regolare, ha oggi diramato un

comunicato stampa che rappresenta una chiara accusa contro l'Assemblea Ge-nerale degli studenti di coercizione nei confronti della figura del Rettore Ciò non corrisponde assDlutamente a realtà: infatti gli studenti si trova-vano nel corridoio dell'istituto del Rettore a solo scopo di chiedere un colloquio, ed egli solamente dietro il ripetuto invito degli studenti ha consentito di uscire dal sue ufficio, cosa che avrebbe sempre potuto fare e che gli studenti stessi chiedevano. La contraddizione si riscontra nel fatto che il Rettore non ha mai accen-nato alla nullità dell'atto sottoscritto neppure in Assemblea Generale, il giorno successivo, quando evidentemente non sussistevano più le pretese co strizioni; inoltre il Rettore in Assemblea ha pubblicamente dichiarato di aver avvertito i membri del Senato Accademico della convocazione stessa e che questi ultimi non erano intervenuti in quanto ritenevano la seduta pub blica non ordinaria, ma straordinaria.

* 9 -

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

Il Senato accademico invita gli studenti a consi-derare il fatto che l'attuale stato di occupazione rende impossibile lo svolgimento della normale attività univer-sitaria e si risolve in grave danno per gli Rudenti stessi.

Infatti l'occupazione del Rettorato? degli uffici am-ministrativi centrali e della Presidenza rfi alcune ì'a.eoltà annulla la possibilità di compiere molti atti che riguarda-no specificamente gli studenti (piani dà studi, presalario, esami, lauree, certificati, ecc.)*

Nello stesso tempo l'occupazione di aule ed Istituti impedisce l'attività di lezioni, di esami e di ricerca. Pertanto il Senato accademico rivolge agli studenti un ap-pello a voler far cessare questa situazione anormale, in modo da rendere possibile la ripresa ordinata di tutte le attività anche per lo studio dei problemi che assillano la vita universitaria.

Trieste, 27 Febbraio 1970

IL RETTORE

Al Signor Presidente f

dell'Assemblea generale degli studenti T K I E S T E

- io -

Testo del ciclostile diffuso in città.

J Cj ì? :"•'• ; " *•"; •' '••/ • • '

GLI STUDENTI HANNO OCCUPATO L'UNIVERSITÀ'

PERCHE *

Abbiamo presentato queste richieste:

1. Applicazione integrale della legge nazionale n°910 riguardante la

possibilità che gli studenti hanno di determinare le materie dei

propri corsi di laurea.

2. Ampliamento della mensa.

3. Impegni presi in termini di tempo e finanziari sulla seconda e ter

za Casa dello studente.

4. Partecipazione di tutte le componenti alla determinazione dello

sviluppo edilizio dell'Università con particolare riguardo al ven

tilato trasferimento della Facoltà di Scienze a Sistiana (per la qua

lo è già in corso di elaborazione il progetto).

Le Autorità Accademiche si sono rifiutate di discutere di detti prò-fé

blemi alla presenza delle varie componenti, dimostrando ancora una

volta la loro totale indisponibilità ad ogni forma di confronto de-

mocratico.

C I T T A D I N I *

Stiamo lottando per strappare l'Università dalle mani di "quattro

mafiosi'! e per ridarle un volto democratico; i"1 "Tetro silenzio si-

gnificherebbe complicità.

Trieste, 27 febbraio 70

Stampato in proprio

- 11-

Trieste, 2C.2.I970

Al Magnifico Rettore dell'Università' di Trieste prof. Agostino Orinone

I sottoscritti professori d:i ruolo dell'Univerrità di

Trieste chiedono alla Si/moria Vostra l'immediata convocazione

del Corpo Accademico dell'Università.

I sottoscritti rioordano l'impegno verbale da Lei assunto al mo

mento della Sua elezione a rettore nell'ottobre 1969 Ai dar»»

sollecito corno a tale convocazione per discutere i problemi

di interesse generale della nostra „Università. I sottoscritti

ravvisano nelle attuali circostanze un'occasione urgente per dar

corno a tale impegno, onde procedere con un ampio dibattito ad

una doveroso chiarificazione sia nei confronti degli studenti e

delle loyo richieste ed aspettativa, fondate almeno in carte, s±t

nei confronti dell'opinione pubblica, legittimamente interessato

ad una serie di questioni ohe investono la vita stersn e gli svi-

luppi dell'Università»

Con osservando

Margherita Hack

Antonio Marunsi

Luciano Fondu

Paoli o Budini

Gaetano Kamiksa

Giovanni Miccoli

Carmela Motel i di Lai! o

Amerigo Risaliti

Edmondo Iìonoel

Claudio Magrin

Giuseppe Petronio

Dai;iole Amati

Alessandro Pignatti

Giacomo Costa

Vittorio Crercoiv.i

Giannino Poi! iti

Giuseppe Fideonro *

GiusrTipe Furi-in

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

lì*. - PIANI DI STUDIO

La Legge 910 dell*IH Dicembre 1969 dispo-ne che ogni studente puòi presentare una proposta di mpt dificazione. al piano ufficiale degli studi! per' il suo corso di laurea,, purché nelU.' ambito delle discipline, effettivamente insegnate e nel numero, d'insegnamenti sta-bilito .

I l piani, di studio/sono sottoposti all'ap-provazione del Consiglia dil Facoltà- che decide tenuta conto dell'esigenze di. formazione cxilturalr e di. pre-parazione professionale dello studente.

La successiva circolare del Ministera del-la Pubblica Istruzione n. 31$2 del 6- Dicembre l969r con-tenente He distruzioni ini proposito,, chiarisce che si pos-SOIXOJ scegliere insegnamenti anche di Facoltà diverser sempre nei suddetti limiti,, e che le Facoltà p.oiiranna indirizzare la scxlta> degli studenti proponendo piani di, studia alternativi ss potranno approvare i singoli piia ni di studio con; modifiche che lo studente potrà anche noni accettare ritornando,, in tal caso,, al piano) ufficiale.

II. termine di presentazione dei pianii di studio^ all'inizio.) fissata dalla legge al 3X«12ol969„ è stato prorogato al 2b»2«1970.

All'Università, degli Studi di Trieste* le Facoltà,, attenendosi ci IL IL legge ed alla circolare ministeriale, hanno, formulata dei piani indicativi ed hanno, cominciato IL1 esame dei piani già presentati»

2o. - Mffl SA UNIVERSITARIA

1''ampliamento della Mensa Universitaria, inaugurata ili. 5 Ottobre 1968, è stato, già studiata quan^ -tio alla progettazione e quanto al reperimenti dei fondi»

L'approvazione dei relativi, atti era pre-vista nel Consiglio d'amministrazione dellL'Opera dell'U-niversitàr che, oanvocato» per il 27 FebbraiOi 1970 ore 1(1, non. ha patuto riunirsi a causa de l' occupazione del Rettorato»

- 13 -

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

3. CASA DELLO STUDENTE

La costruzione del primo lo.ttxk (^edifici© A) della, seconda Casa dello Studente,, di circa 250. posti* sta procedendo regolarmente entra IL termini di tempa aonfciratir tiualji» Proprio, aggi, è stata coperto l'edificia».

Peir il secondo lotto ( edifici. BJ e C); sona» ini corsa gli. atti per- li'accensione di un mutuo» di. Lire 66Q..OOO0.OOO aou la Cassa di. Risparmio di Trieste,, in., quan-to nom è stanziata alcuni finanziamento»

La costruzione della terza Casa.. S prevista nel programma edilizia* generale dell.'Università approva-to nel Maggia 1965 dal Consiglio, d'amministrazione inte-rna ta e trasmesso, al Ministero, della Pubblica Istruzio-ne per' i. finanziamenti.»,

Iili. finanziamento) di questa opera non e compreso nell'assegnazione fatta dal Ministero della Pu& hlioa Istruzione sul piano triennale 1969-71 ».

A cominciare dal corrente anna accademico lì'Opera dell'Università^, rendendosi conto delle neces-sità degli studenti fluori sede,, ha preso in affitto l ' I A l -bergo, Milarmajaggiungemio così) m» 142 posti letto finsoara noni tutti occupati» '

H L piano geneirtale drllo sviluppa edilizi.®) •universitaria) è stato preparata dall'Università degli Studi di Ti-ieste,, pprovato dal Consiglia d ' amministra-zione integrato il 3 Maggia) 1.968 ed inviato al Ministero» della Pubblica Istruzione per i relativi, finanziament-ii^, a termine della legge 28 Luglio) 1967 r1+ 641.

L''edilizia universitaria & materia di com-petenza del Consiglia d'amministrazione dell'.Università» Quando; si tratta di opere finanziate sul programma edi-lizio 1967-1971, regolato dalla legge 28 Luglio) 1967, n\*. 6.41, il. Consiglio; d*amministrazione, per disposizioiiie della legge stessa.deve essere integrato con i rappre-sentantdi. di tutte le componenti universitarie».

Nello stesso modo devono essere integra-ti! ii. consigli, di Faaaltà guando, trattano di questa fra-teria •

Alll 'Università di Trieste il Consiglio d1-1amministrazione ha più. volte sentito anche il giudisna del Senato annadem-Hcr». «Vie -irii mipstf nasi: e-5 oa-hfì 4-it-S —

lOttt/j

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

saie iim Commissione edilizia,, lini guanto esso è l?'organo competente a valutare le esigenze delUSliinisegnamentia e del-la: ricerca,, alle quali non sono indifferenti le scelte iim materia edilizia «

lini particolare,, aa quando, si è constata-to che l'attuale comprensorio universitario.) non, potrebbe contenere tutte le Facoltà nel loro sviluppo) completo e che si è già raggiunto il limite di edificabilità* sdi è; pensato, a collocare altrove le nuove costruzioni, de--stinate a sede delle Facoltà di Medicina e odiiirurgia,, di. Soienze matematiche,, fisiche e naturali, e di Farmacia.

Per- la> scelta dei siti il Consiglio.- d'ammiL-nistrazione integrato, ha costituito apposito Comitato teanico. integrato allo stesso modo del. Consiglia) d'ammi-nistrazione,, il quale ha presentato ura relazione iim proposito,, e questa,, fimsieme ai voti che i singoli. Con-sigli. di Facoltà integrati, vengona presentando, in. questi giorni, sarà oggetto di esaflie da parte del Consiglia) d'am-ministrazione integrataci quale spetta per/ legge la deli.-berazione definitiva* taenenda conto dell© varie competen-ze ini ma teria,, spettanti ad altre autorità».

H suddetta Consiglia d'amministrazione è già stata oonvocato,, in, data 20 Febbraia 197Q„ pear iH 12 Maiaa 1970».

Oltare a questi, procedimenti di portata gene-rale a termine di legge, sono in. corso anctte queljji rela-tivi! ad. altre opere singole® II1 Comitata tecnico ammindti.-etratilvo del provveditorato regionale alle Opera pubbli-che ha approvato, il. 20 Febbxraia 1970 £ progetti, dall'lati-tuta di BotsMotìj e del Corpo centrale aule„ finanziaM. dalla Begione.

Appena se ne avrà la comunicazione uffi-ciale si darà inizio, agli attii relativi»

- 1$ -

L'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STUDENTI-DELL'UNIVERSITÀ DI TRIESTE INFORMA I LAVORATORI

E LA CITTADINANZA delle mozioni approvate in questo periodo di agitazione.

Sono stati presen4.-»ti come punti rivendicativi al Rettore dall'Assemblea del

25 febbraio:

1) Pubblicazione entro la mattina del 26 febbraio dei documenti che riguardano

i Piani di Studio

2) Convocazione del Senato Accademico da tenersi pubblicamente per il 26 feb-

braio in Aula Magna sui problemi della Carta Rivendicativa degli studenti.

3) Si richiede la convocatone entro il 27 *©t>fcraio C&Oftitfli di futilità

da tenersi pubblicamente per discutere dei criteri di accettazione dei

Piani di Studio.

Di questi tre punti nessuno è stato accolto di fatto dai professori per cui

l'Assemblea degli studenti del 26 febbraio ha approvato questa mozione;

"Constatato l'atteggiamento elusivo del Corpo Accademico e degli organi in

cui si struttura ( Senato Accademico e Consiglio di Facoltà ), constatato che non

è stato risposto in modo vincolante ne i punti rivendicativi immediati, ne alla

carta rivendicativa generale individuando in questo una tattica che mira a inde-

bolire le posizioni di forza degli studenti in questi giorni, l'Assemblea Genera-

le decide

a) Di chiedere la proroga del termine di presentazione dei Piani di Studio

b) Di ottenere che il Senato Accademico convocato per il 3 marzo in seduta

regolare sia pubblico.

c) Di continuare l'occupazione degli istituti.

l'Assemblea degli studenti ha deciso inoltre

D'INCARICARE LA PRESIDENZA DI ORGANIZZARE PER

DOMENICA MATTINA A L L E ORE 10 IN AULA MAGNA

UN DIBATTITO PUBBLICO Per informare la CITTADINANZA DEI MOTIVI CHE HANNO PORTATO GLI STUDENTI

ALL'OCCUPAZIONE DELL'UNIVERSITÀ *.

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE AL DIBATTITO PERCHE' L'UNIVERSITÀ'

E* UNA COSA DI TUTTI

stampato in proprio TS, 28 febbraio 1970 Piazzale Europa T

- 16 -

L'Assemblea Generale degli studenti, svolta il giorno 2 marzo alle ore 9 in Aula Magna, dopo ampie discussioni sui problemi dell'e-dilizia con la partecipazione del prof. Montesi, ha votato la seguen-te mozione s

- per costringere il Corpo Accademico ad eccettare l'Assemblea degli studenti come controparte per un dialogo coordinato e a rispondere finalmente alle nostre richieste, considerato che l'unico modo per farlo è quello di colpirli nei loro interessi economici, l'Assemblea Generale decide di bloccare l'attività dell'Istituto di Scienza delle Costruzioni, punto vitale per i grossi interessi che sottointende. Inoltre, per permettere agli studenti di esplicare le loro attività, decide di ottenere la riapertura immediata della biblioteca.

Comunicato stampa del 2 marzo dalla Presidenza dell'Assemblea Genera-le degli studenti dell'Università di Trieste.

La Presidenza dell'Assemblea degli studenti intende smentire il Prof. Origone nelle sue dichiarazioni relative al fatto che l'attuale agitazione blocchi alcune iniziative dell'Università stessa quali lo svolgimento delle tesi di laurea ed il pagamento degli stipendi al per sonale dipendente. Va ricordato infatti che il giorno 26 febbraio si sono svolte regolarmente le lauree di Ingegneria e Scienze e che nella giornata odierna si sono svolte altrettanto regolarmente le tesi di E-conomia e Com mercio. Lo stesso valga per gli stipendi che sono stati regolarmente, almeno in parte, pagati il giorno 27 febbraio. Qualsiasi volontà di attribuire quindi eventuali ritardi al regime di occupazio-ne in corso è inaccettabile nel mentre va riaffermato che qualsiasi alte razione nei programmi previsti va esclusivamente attribuita alla scarsa volontà dell'autorità accademica.

MOZIONI APPROVATE DALL'ASSEMBLEA GENERALE DEL 3 MARZO I L'Assemblea Generale degli studenti dell'Università di Trieste, riimi-ta il 3 marzo 1970, ha preso atto delle azioni svolte dagli studenti e miranti a rafforzare ed espandere la forza contrattuale del movimen-to e sottolinea la necessità di un coordinamento generale delle forme di lotta e vede nell'Assemblea Generale l'unico momento unificante del l'attuale lotta rivendicativa. Invita le diverse e numerose Assemblee di Facoltà a coordinare le azioni ed in particolare di proporre la ne-cessità della verifica assembleare per le prossime iniziative di par-ticolare portata tattica, quali le occupazioni degli Istituti e le a-zioni di disturbo rivolte contro i vari Consigli di Facoltà. Propone inoltre la gestione diretta delle diverse azioni da parte dell'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STUDENTI. II L'Università va intesa come momento propulsivo nei confronti della so-cietà, intendendo con ciò che l'Università deve fornire ai singoli gli strumenti conoscitivi e di crescita umana onde essi possano contribui-re criticamente allo sviluppo della comunità. In ogni struttura sociale si va oggi affermando ima tendenza all'aliar gamento e al concentramento delle responsabilità e delle scelte. Anche nell'Università in quanto comunità, è essenziale che le scelte fonda-

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sociale ed economico, è necessario che a dette scelte contribuiscano anche le componenti esterne più vive. La realtaà odierna ci mostra una situazione esattamente opposta; c'è il Se nato Accademico che con la complicità di altri organi fa e disfa a proprio piacimento. Impone cioè a tutto il resto della comunità le proprie scelte. La lotta per l'Università nasce anche dal fatto che l'Università è uno strumento per arrivare ad una società diversa. Dal momento che nel paese e all'interno della nostra cittadinanza operano svariate altre realtà che vogliono arrivare ad una tale società diversa, noi dobbiamo trovare con essi un nuovo collegamento. Si propone pertanto la seguente mozione: L'Assemblea autirizza la Presidenza a studiare tutte le iniziative che ri tenga necessarie onde allargare e diffondere le finalità e i contenuti nel la lotta in corso alle forze sociali operanti nella realtà esterna. Inoltre l'Assemblea Generale chiede l'immediata pubblicizzazione dei verbali del-le sedute del Comitato allargato, del Senato Accademico, del Consiglio di Amministrazione, onde allargare le carenti notizie finora disponibili sul lo sviluppo generale dell'edilizia universitaria. L'Assemblea Generale chiede l'immediata pubblicizzazione dei verbali delle sedute del Senato Accademico sui piani di studio e sui fondi degli studenti. Ili

L'Assemblea Generale, svoltasi alla presenza di numerosi partecipanti dei docenti, di ruolo e non, ravvisa nell'Assemblea Generale allargata lo stru. mento indispensabile di dibattito e di conoscienza dei problemi universi-tari, ritiene altresì che i lavori dell'Assemblea stessa si debbano conclu dere con indicazioni e voti precisi formulati da tutti i partecipanti. Sarà poi compito di ogni singola componente, riunita in forma pubblica o privata, discutere ed approvare o respingere le direttive dell'Assemblea Generale allargata. Sarà ancora compito delle singole componenti (Senato Accademico, Consigli di Facoltà, Consiglio di Amministrazione, Comitati tecnici ristretti o al-largati ed Assemblee studentesche) agire in conformità ed organizzare le a zioni necessarie od utili per rendere operanti le delibere dell'Assemblea Generale allargata. Inoltre l'Assemblea degli studenti, raccogliendo la proposta rivolta dal Decano del Corpo Accademico e dei Presidi di Facoltà ed individuando nella Assemblea Generale di tutte le componenti universitarie l'unica forma pos-sibile di riunione congiunta, invita il Rettore, i Presidi di Facoltà, il Corpo Accademico, gli Assistenti, e gli incaricati all'Assemblea Generale di tutte le componenti che si terrà il giorno 5 marzo alle ore IO in aula Magna.

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U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E ^ ^ _

Il Re .toro aòli' Università degli Studi di Trieste

ha esposto al Recano del Corpo Accade ico o ai Presidi

dello Facoltà gli elementi doli, situ zione creatasi nel-

l'Università in seguito ai recenti avvenimenti, b rile

vato che dei relutivi problemi alcuni trovano soluzione

entro le Facoltà, altri spettano al Senato accademico o

al Consiglio d'amniiistr zione, altri infine coinvolgono

interessi pubblici, e quindi sono di spettanza, 1.011 solo

dell'Università, ma anche di Rati e Uffici cittadini, re-

gionali e statali.

Il Decano e i XJreoiai, nel ribadire di non esser-

si mai rifiutati al dialogo con gli studenti, rammentano

16 esperienze già acquisite in questo senso nell'ambito

di singole Rao ltà e ritengono che esse possano essere

utilmente riprese anche per la trattazione dei problemi

generali.

Perciò essi propongono che sia concordata con l ' A s -

semblea generale degli studenti 1 ' organizzazi ne disiala

riunione congiunta, che consenta un'ordinata di cussione

sulle questioni più. urgenti e più sentito.

xìello stesso tempo i convenuti sottolineano ancora

una volta i danni che derivano dall'interruzione della

normale attività universitaria, araministr;-tivaf didatti-

ca e di rie rea.

Durante questi primi giorni di occupazione si moltiplicano le espressioni di solidarietà nei nostri confronti da parte di partiti politici, sindaca-ti, cittadini. Regione e Comune promuovono incontri in primo luogo sui prò blemi dell'edilizia universitaria.

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9 ? S/f S/.r/<S.f:fi f /f foi/s'j /f

Trieste, 3 marzo 1970

Egregio signor Aldo COLLEONI Presidente dell'Assemblea degli Studenti dell'Università degli Studi di T R I 15 8 T E

Sono rientrato in sede questa mattina, dopo una settimana di assenza e, purtroppo, i numerosi impegni già preordinati e fissati precedentemente, sono tali da non consentirmi, come avrei desiderato, di partecipare alla riunione congiunta dell'Assemblea degli studenti e del Senato accademico, come da cortese invito fattomi pervenire.

Desidero comunque confermare, con questa mia, la volontà dell'Amministrazione comunale, a continuare do-verosamente l'interessamento per i problemi dello svi-luppo Ì.IÌ1 ì V G 3? 3 itario della città che vogliamo divenga serri pre più uno strumento di progresso per la nostra comunità.

Desidero altresì confermarle la disponibilità mia personale per un incontro in cui possano essere discussi ed approfonditi tutti i problemi dell'Università che in-vestano gli interessi generali della città della quale il Comune è naturale rappresentante.

Ritengo che, a prescindere dai problemi specifici di organiszazione interna, molti dei problemi portati in que-sti giorni dagli studenti all'attenzione del pubblico, re-lativi all'ubicazione delle facoltà, allo sviluppo edilizio, alla Casa dello Studente, al diritto allo studio ecc., ri-vestano la massima importanza e debbano essere affrontati e risolti con scelte adeguate e con la più urgente sollecitu-dine.

t;

L ' A S S E S S O R E A L L ' I S T R U Z I O N E B O A L L E A T T I V I T À C U L T U R A L I Tri*®!*, } marzo 1970

Al Magnifico Rettore dell Università degli Studi 41 TRIESTE

Allo studente Aldo COLLISOMI p«r 1*Assemblea degli Studenti dell'Università degli Studi di TRIESTE

Air Assessore regionale al Lavori Pubblici TRIESTE

All'Asse «tonale all'Urbanistica TRIESTE

AI Slguor Sindaco della Città di TRIESTE

La pesante situazione che st è venuta a creare in que-sti giorni in seno all'Università degli Studi di Trieste richie-de una valutazione congiunta dei veri problemi che hanno ori» ginato la situazione stessa.

E' per questo motivo che, rendendomi interprete del-le attese di larga parte delle componenti universitarie, nonché delle pubbliche amministrazioni, mi permetto di invitare 1 desti-natari della presente ad un incontro, fissato per mercoledì 11 marco, alle 16.30 presso la sede della Giunta regionale in via Carducci 6 a Trieste,

La particolarità della situazione mi induce a ritenere che» prescindendo da valutazioni sulla forma del presente in-vito, i destinatari della presente vorrexm ren-dere parte all'incontro.

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U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I DI T R I E S T E

Il Senato accademico dell'Università degli Studi di Trieste, riunitosi il giorno 4 Marzo 1970, preso atto della mozione approvata nell'Assemblea generale degli atuuenti il 3 Marzo, ritiene che essa prefiguri la istituzione di un regime assembleare, secondo il quale spetterebbe all'Assemblea di tutte le componenti deliberare e a quelli che sono gli or-gani di governo secondo legge provvedere alla esecu-zione delle delibere.

Il Senato accademico osserva che non è di sua competenza impegnare organi sui quali esso non ha giurisdizione, come per esempio il Consiglio di amministrazione; ritiene che un regime assembleare, oltre a essere illegale, non permetterebbe delibera-zioni su problemi che esigono preparazione tecnica e conoscenza continua dei problemi| riconferma di essere pronto a convocazioni periodiche di assemblee generali di tutte le componenti dell'Università, nelle quali, discussi i problemi di interesse comune, si formulino indicazioni per gli organi legali di governo.

Per ciò che si riferisce alla pubblicità dei verbali riguardanti i problemi dell'edilizia, ilSena-to fa presente che negli organi che deliberano su tali questioni sono presenti di diritto rappresentanti degli incaricati, degli assistenti e degli studenti, e che a essi spetta, eventualmente, informare delle discussioni e delle deoisioni le componenti che rappresentano.

Per ciò che riguarda i piani di studio, dichia ra che il Senato accademico non ha mai trattato di tale argomento, non essendo esso di sua competenza.

In merito, infine, ai fondi degli studenti, dichiara che tale oggetto è di competenza del Consi-glio d'amministrazione, e che tali fondi sono bloccati per precise disposizioni del Ministeri della Pubblica Istruzione.

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MOZIONE APPROVATE DALU ASSEMBLEA GENERALE ALLARGATA dell'Università degl'i studi di Trieste, RIUNITASI IL GIORNO 5 MARZO 1970 alle ore 10 iti aula Ma-gna alla quale, pur essendo stati invitati, non hanno partecipato riè il Rettore, ne il Corpo Accademico.

I L'Assemblea Generale allargata, riunita il giorno 5/3/70 esprime il pro-prio appoggio e la propria solidarietà alla lotta ed alle giuste rivendica zioni degli studenti del Galilei e di tutti gli studenti medi, che si bat-tono per un rinnovamento radicale della scuola. L'Assemblea Generale aliar gata esprime la propria disponibilità nei confronti della richiesta per la attuazione dei controcorsi tenuti dagli studenti universitari e da quante altre componenti universitarie desiderino contribuire fattivamente alla lotta studentesca. Per questi motivi si invitano gli studenti, gli assisten ti, gli incaricati, e i docenti di ruolo a presentarsi per l'organizzazio-ne dei proposti controcorsi. Il centro operativo continua, a fare capo al-la presidenza dell'Assemblea Generale degli studenti.

II L'Assemblea delibera che, se esistono contraddizioni fra la decisioni del-l'Assemblea Generale e quelle di Facoltà, restano valide soltanto le deci-sioni dell'Assemblea Generale.

Ili L'Assemblea Generale denuncia la responsabilità della classe politica e delle autorità di governo e delle baronie accademiche, che di fronte ai contrapposti interessi degli studenti hanno assunto una posizione di equi-distanza dimostrandosi così incapaci di risolvere gli annosi problemi del-l'Università creando nel contempo i presupposti dell'attuale situazione di disordine in questo importante settore del Paese.

IV L'Assemblea Generale ribadisce la propria volontà di lotta per ottenere ciò che ha rivendicato al Corpo Accademico, e poiché il Corpo Accademico ed in particolare il Senato Accademico continuano a sfuggire alle proprie responsabilità, decide: - di occupare tutto il corpo centrale dell'Università

di riaprire la biblioteca per permettere agli studenti di studiare in occupazione e respingere le misure ricattatorie del Senato Accademico - di mettere in atto immediatamente le decisioni di cui sopra.

L'Assemblea Generale del 6 marzo ha approvato le seguenti mozioni:

I

Si deplorano le manipolazioni e gli arrangiamenti delle notizie riguardan ti i fatti di questi giorni all'Università ad opera del PICCOLO. Tali ar-rangiamenti mettono in cattiva luce l'operato degli studenti agli occhi dell'opinione pubblica e cercano di porre in rilievo una presunta frammen tarietà all'azione degli studenti. L'Assemblea Generale degli studenti, giudicando nociva alla propria azio-ne futura una incomprensione dell'opinione pubblica nem suoi confronti, protesta presso la direzione di tale giornale e chiede, per il futuro, u-na maggiore oggettività.

TT

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1-la proroga del termine di presentazione-dei piani di studio, 2-1'apertura delle segreterie e dell'amministrazione anche durante l'occu-pazione degli istituti 3-la pubblicazione dei documenti sui piani di studio e sulla questione edj. lizia, 4-1'abolizione del voto negativo, ripetibilità dell'esame e quanto rivendi ca riguardo agli esami l'Assemblea Generale degli studenti, 5- la pubblicazione immediata della graduatoria del presalario. Solo se saranno accettati di fatto questi punti si potrà mettere in discus sione l'occupazione.

III 1) L'Assemblea Generale degli studenti, constatato ancora una volta l'atteg giamento sfuggente e provocatorio del Rettore e del Senato Accademico, che sorge da -una reale incapacità di affrontare i problemi della realtà univer-sitaria, ritiene inderogabili le dimissioni del Rettore e del Senato Accade mico. 2) L'Assemblea Generale degli studenti ribadisce che l'Assemblea Generale allargata a tutte le componenti è, al livello di tutta l'Università e delle singole Facoltà, l'unico strumento di gestione della comunità universitaria 3) La necessità di costringere la controparte accademica a riconoscere l'As semblea Generale allargata nel ruolo prima delineato impone di estendere al l'esterno dell'Università la fase di lotta e di pressione onde mirare alla massima adesione delle forze sociali e politiche interessate ad un rinnova-mento dell'Università. 4) Contemporaneamente vanno organizzate all'interno dell'Università occupa-ta iniziative di approfondimento e di ricerca (seminari, controcorsi ecc.) 5) Lo studio delle forme con cui collegarsi alla realtà esterna va demanda-to ad una commissione aperta che sarà convocata dal Presidente dell'Assem-blea Generale degli studenti.

COMUNICATO STAMPA DEL 6 MARZO 1970

La commissione Interfacoltà dell'Assemblea Generale degli studenti dell'U-niversità di Trieste, venuta a conoscenza della conferenza stampa che ver-rà tenuta dal Magnifico Rettore e dal Senato Accademico condanna duramente questo atto. Esso è un'ulteriore riprova della non volontà degli organi ac cademici di pervenire ad un incontro diretto con gli studenti, a dispetto dei ripetuti inviti compiuti dall'Assemblea stessa.

COMUNICATO STAMPA DEL 7 MARZO 1970

La presidenza dell'Assemblea Generale degli studenti dell'Università di Trieste, intende fornire un ulteriore chiarimento in merito alle richieste inerenti la convocazione dell'Assemblea Generale allargata, ribadendo il carattere consultivo e non deliberativo attribuito dagli studenti a tali Assemblee. Allo scopo si ripropone all'opinione pubblica la mozione rela-tiva al funzionamento delle Assemblee Generali allargate.

Mozione approvata dall'Assemblea Generale del 3 marzo 1970: "L'Assemblea Generale svoltasi alla presenza di numerosi partecipanti dei docenti, di ruolo e non, ravvisa nell'Assemblea Generale allargata lo stru mento indispensabile di dibattito e di conoscenza dei problemi università-

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ta, discutere ed approvare o respingere le direttive dell'Assemblea Genera le allargata. Sarà poi compito delle singole componenti (Senato Accademico Consigli di Facoltà, Consiglio di Amministrazione, Comitati Tecnici ristret ti od allargati ed Assemblee studentesche) agire in conformità ed organiz-zare le azioni necessarie od utili per rendere operanti le delibere della Assemblea Generale allargata."

Il che tende a significare che, dopo l'espressione delle indicazioni e del voto da parte dell'Assemblea Generale allargata, ogni singola componente riacquista la propria autonomia nell'ambito dei propri diritti e doveri ed esercita le proprie funzioni, previste per legge. Per quanto riguarda in particolare le Assemblee studentesche resta chiarito che esse non intendo— no partecipare ad una cogestione delle cose universitarie ma voglio piut-tosto esercitare una costante azione di controllo e di stimolo, esprimendo il proprio parere assieme a tutte le componenti universitarie nell'Assem-blea Generale allargata, e considerano loro compito precipuo l'organizza-zione della critica prima, durante e dopo ogni Assemblea Generale allarga-ta ed ogni altro atto formale che si svolga all'Università.

Itticote, 8 marzo 1970

COMUNICATO STAMPA

In relaziona alla notizia apparsa sulla otampa di una eventuale mao-

oiooia prò con sa del Corpo Accademico all#As£©ribles. Generale degli ola

danti che si terrà martedì alle oro IO, si rileva che tale presenza

non b utile por i segnanti motivi!

1)l*inacnfcro con la controparto accademica è vincolato nll'accetta-

zione dolio richieste contenuto nolla mozione approvata dallfAsoecJili

blea dol 6 marzo (proroga del tarmine di presentazione dei piani di

tttudiof apertura dello negre terJle e dell * emministrazìone j pubblica-

si ono dai documenti sui piani di studio e sulla questiono edilizia»

abolizione del voto nogativoj ripetibilità dell*esano; pubblicazio-

ne insediato, delle graduatorie del presalario).

2) 11 Corpo Accademico non ha potere deliberante e quindi la presen-

za dei dcoonti si risolverebbe in una serie di interventi a titoli

personale che non potrebbero venire incontro, in modo concreto, allo

iotansa degli studenti,

oolo dopo 1*accettazione completa da parte degli organi competenti

(Sonato accademico, Concigli di Facoltà eoe.) delle precise richie-

ste dell*Assemblea, sarà possibile l'auspicato dialogo por la riso-

la-Iona di tutti gli altri problemi dell'Università di Trieste.

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Prima risposta del Senato Accademico ai cinque punti pregiudiziali presen-tati. dall'Assemblea Generale.

"Desidero presentare all'Assemblea dei chiarimenti circa le richieste pre-sentate dall'Assemblea Generale allargata del 6 marzo 1970. 1) Proroga del termine per la presentazione dei piani di studio.La proroga è già stata richiesta dall'Università al Ministero della Pubblica Istruzio ne con telegramma. Dopo più sollecitazioni telefoniche, il Ministro della Pubblica Istruzione ha risposto con il seguente telegramma: il Senato Accademico, però, tenuto conto che da più di IO giorni gli Uffi-ci dell'Università sono rimasti chiusi perchè occupati, delibera di proro-gare il termine per la presentazione delle domande di 8 giorni a decorrere dall'apertura degli uffici. 2) Apertura delle segreterie e dell'Amministrazione anche durante l'occupa zione degli istituti. Il Senato Accademico delibera che il Rettorato, le Presidenze delle Facoltà, gli Uffici Amministrativi centrali e periferci siano riaperti purché l'accesso sia assolutamente libero. 3) Pubblicazione dei documenti per i piani di studio e sulla questione e-d ilizia. a- piani di studio. Sui piani di studio non esiste alcun documento del Senato, perchè questo non ha mai trattato simile argomento che non è di sua competenza ma delle Facoltà. Pertanto il Senato Accademico dichiara che la^richiesta deve es-sere rivolta, alle singole facoltà, b- questione edilizia. II Senato Accademico delibera che sia consegnato al Presidente dell ' Assem+r ! blea. una: copia degli estratti dei verbali del Senato Accademico costituito in Commissione edilizia. Riguardo i verbali del Consiglio di Amministrazio ne, la richiesta deve essere rivolta a.1 Consiglio stesso, anche in conside razione del fatto che nel Consiglio di Amministrazione vi sono rappresenta ti Enti esterni all'Università. 4) Abolizione del voto negativo, ripetibilità dell'esame e quanto rivendi-ca al riguardo l'Assemblea Generale degli studenti.Le Facoltà, alle quali spetta questa materia .regolata da norme di legge, prenderanno deliberazio-ni che verranno coordinate dal Senato Accademico. ',>) La pubblicazione immediata della graduatoria" del presalario. Questa gra duatoria. sarebbe s:<t stata pronta per la seduta del Consiglio di Amministra zione dell'Opera universitaria del 27 febbraio 1970, se non fosse interve-nuta l'occupazione degli uffici. Appena l'ufficio competente sarà in grado di riprendere la sua attività, sarà convocato il Consiglio dell'Opera uni-versitaria per l'approvazione della graduatoria.

Il Senato Accademico, preso atta delle precisazioni fatte dalla presidenza dell'Assemblea Generale allargata da talune Assemblee di Facoltà, secon-do le quali l'Assemblea Generale allargata non intendo sovrapporsi con po-teri deliberanti agli organidi governo dell'Università, riconferma la pro-pria disponibilità al dialogo. Le forme e le modalità tecniche nelle quali questo dialogo si svolgerà, saranno concordate tra il Mgnifico Rettore e il Presidente dell'Assemblea Generale allargata, per quanto riguarda le trattazioni di problemi di carattere generale, e rispettivamente tra Presi di di Facoltà e Presidenti delle Assemblee Generali allargate di Facoltà, per quel che riguarda i problemi che interessano le singole Facoltà.

Mozioni approvate dal1•ASSEMBLEA GENERALE di maredi IO MARZO con la presen za del Rettore e del Senato Accademico.

Constatato che l'accettazione completa dei 5 punti approvati dall*Assemble a del giorno 6 marzo è stata posta dall'Assemblea Generale come pregiudi-ziale ad ogni futura trattativa e che il Senato Accademico ha accettato pie namente solo tre dei sudotti punti rimandando gli altri due ai Consigli di Facoltà a al Consiglio di Amministrazione,. l'Assemblea. CHIEDE che i suddet-ti organi vengano convocati entro venerdì sera e che deliberino su tali ar-gomenti. Se anche questi due punti saranno completamente accettati, solo al lora l'Assemblea potrà iniziare la di cussiofrie la controparte su tutte le altre richieste.

L'Assemblea Generale degli studenti dell'Università di Trieste precisa che al momento attuale non esistono nè rappresentanti ne delegati della base studentesca. Tutti coloro che negli attuali organi di potere (Consiglio di Amministrazione, Opera universitaria ecc.)pretendono di parlare a nome de-gli studenti, vanno considerati decaduti come ogni organo rappresentativo. Il controllo delle decisioni degli attuali organi, dirigenti avviene con la discussione pubblica nell'Assemblea Generale allargata.

Ili L'Assemblea. Generale degli studenti rimandando a lunedì ore IO la costitu-zione dell'Assemblea Generale allargata che discuterà sui piani di studio, richiede al Senato Accademico dei chiarimenti sull'Assemblea. Generale al-largata.

Si comunica inoltre l'assoluta libertà di accesso a.1 Rettorato, alle Presi denze delle Facoltà e agli Uffici Amministrativi centrali e periferici.

Documento approvato dall'ASSEMBLEA GENERALE e presentato ali'INCONTRO PROMOSSO DALLA REGIONE.

L'Assemblea Generale degli studenti in merito all'incontro che si ter-rà nel Palazzo della Regione il giorno II marzo 1970 precisa quanto segue: 1. gli studenti che si presentano all'incontro non hanno nessuna delega da parte dell'Assemblea ad intavolare eventuali trattative bensì solo quella di leggere il presente documento, poiché ogni dibattito e relativa conclu-sione deve avvenire nella sia sede naturale e cioè in Assemblea Generale. Per gli stessi motivi l'Assemblea Generale rifiuta il ruolo di mediatore assunto nella circostanza dall'Assessore alla P.I. della regione. 2. L'Assemblea Generale prende atto dell'adesione ai contenuti e ai metodi di lotta espressa dall'Assessore Regionale alla P.I. Giust e dall'Assesso-re Regionale all'Urbanistica Decarli. 3. L'Assemblea Generale ribadisce, che la linea politica che essa porta avan ti può essere riassunta dalla mozione approvata il 3 marzo in cui si identi fica nell'Assemblea generale aperta a tutte le componenti il luogo naturale di discussione dei problemi universitari e di costante azione di controllo in merito alla gestione universitaria, senza togliere ad ogni componente la autonomia nell'esercizio delle proprie finizioni. Atale nronosito l'Assembla

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a - assenza di un qualsiasi piano organico di sviluppo edilizio in mancata osservanza dell'art. 37 della legge 641, il che da luogo a soluzioni episo diche che possono pregiudicare in maniera irreparabile il futuro sviluppo dell'Università. b - contraddizioni tra dichiarazioni rilasciate dalle medesime persone in organi diversi ugualmente competenti e del pari contraddizioni tra afferma zioni rilasciate in pubblico e quelle che risultano dai verbali delle sedu te degli organi accademici. c - mancanza di una politica edilizia generale nella scelta da parte delle Facoltà dell'ubicazione dei propri istituti. d - la politica dilatoria portata avanti dal Consiglio di Amministrazione integrato per cui tale organo non si è mai riunito nel periodo 3/5/68 -2/9/69, nonostante precise scadenze da esso stesso fissate, e - l'assenza di un piano organico di sviluppo ha messo l'Università nella impossibilità di assumere qualsiasi contatto operativo con le Amministra-zioni Comunale e Regionale per un inserimento dello sviluppo dell'Universi tà nella programmazione regionale. La documentazione di quanto affermato è allegata. 5) Per una valutazione più completa del problema edilizio l'Assemblea Gene rale degli studenti chiede la pubblicazione di tutti i verbali degli orga-ni competenti, universitari e non, in materia edilizia. Solo dopo aver pre so in esame tutti Ai documenti l'Assemblea Generale potrà esprimere il prò prio giudizio in merito e per questo motivo chiede di posticipare la sedu-ta conclusiva del Consiglio di Amministrazione integrato fissata per il 12 marzo p^^simo venturo.

Al Presidente dell'Asnooibl*a Sanarsi* tagli Studenti smm

MI pregio 41 por-tara a Sua oonosoensa la dalibereuienl dal Don» ciglio d'Ansi ni* trazione Integrata In tata 13 aare* 1970 • «al Sana-, te Aooademioo In data 1} narro 1970.

1) Ronciglio i'Amni.nl«trazione Intefrflto. Il Consiglio (l'ÀiuilrJ.etrazioni Integrato) preea oonono*n«a Sella

richiesta lareeentate, al lettor* da parta dell'Anoeablen general* dagli etudentl olroa la pubblicasione dal doounenti riguardanti lo rrriluppo edilizio universitario, ritenuto di non potar dar* ooraunloa:?lon* del vorbojl dell* proprie adunanza r»rchfc atti interni luiminletratlvi, na Vi landò facilitare il dialogo lntraprea* 4Lal lettor» con gli stu-denti,delibera di autorizzare 11 lettore Btean* ad Illustrare l'at-tiri tfe evolta finora dal Consiglio d'Ammlnlotranlone integrot* nella sudde*t« naterla. Sor quanto riguarda la proaeouzlone dell'attività del Corfiglio

d'Amministrazione Integrato per lo dellberaEioni definitive fll oua ooopaenisa ai sanai 4el3a tregge 26.7.1967. n' 6*1, il Oon*lf;ll* stea-co , fAl» oor.voooto fin dal 19 febbraio 1970 per il giorno 12 sarfi* 1970, ai k aggiornato a data da destinarsi in quante 1* neguenti h. ooltk non hanno ancora inviato 1 voti dei rispettivi Condirli int*« grati, oho erano stati riohleeti dal OonaigUo ri tesso nella seduta

3 dioembre 1969 con termina al 26 febbraio 1970i Lattare e filosofia! Mediala» * chirurgia| Solenza matematiche, fisiche * na1iurali| Itamela.

11 Cpnal&lio «•Amniniairazion* intemerato oocetata infine la soprav-venuta aanaanta dal rappreaertanti del jrtf«asari Incaricati, degli assistenti a degli etudentl, prevista dalla preoltata le£ct.

2) penato icadealco. . JU Sarato Aooadenino, vieti 1 voti del singoli Oon ni gli ili facoltà, a propositi. 1*11* ao-lalltk «*«li eenml, invita 1 prcfeaaorl ufficiali, Bell' *4*apl«Bnto del dovere di «oowtaaent* dalla pr«punizione degli stufanti al. sensi 4*31* riganti norma di legga, a proporre al «aodida. to, in oasti «1 crolgi ja*nto non ferrar ersi* della prava, li» n*n presami-alone «ali» b o » « b ì w , »snaa forstilazlon* di giudlrlo.

{Istinti saluti . Il lattar*

?ref. Areetleo Origene

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MOZIONI APPROVATE DALL'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STUDENTI DEL 16 MARZO y . . . . . . . •• •»

I L'Assemblea Generale degli studenti dell'Università di Trieste ribadisce la volontà di ottenere e di far osservare i punti rivendicativi ancora in sospeso. Ribadisce inoltre l'occupazione del corpo centrale dell'Univer-sità,

soprattutto psr quanto riguarda gli Istituti già occupati e confer-ma le altre occupazioni. Ribadisce inoltrs la ^iusura di tutti gli Isti-tuti e la sospensione di tutte le lezioni, constatando che la contropar-te accademica usa tecniche dilatorie per rovesciare il rapporto di forza a proprio favore e di fatto non vuole recedere dàlia propria posizione di potere, al di là delle aperture verbali. " '

4L*

MOZIONI APPROVATE DALL'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STUDENTI DEL 18 MARZO

I ^ L'Assemblea Generale degli studenti dell'Università d Trieste si ricon-voca per venerdì 20 marzo alle ore 9 ed invita i Rappresentanti della stara pa locale ad intervenire, per dar vita ad un incontro-dibattito 3Ul tema "Università di Trieste 1970, i motivi della protesta". Intendendo così prò porre un nuovo e più sincero rapporto studenti opinione pubblica, nella attesa che anche il Corpo Accademico si dimostri di fatto disposto al dia lego e non solo a parole. L'Assemblea stessa individua nella stampa uno strumento fondamentale per vedere interpretati e quindi compresi da tutti i motivi della protesta studentesca in atto. II a) L'Assemblea. Generale degli studenti, preso atto della situazione cau-sata dall'interruzione del dialogo con le Autorità Accademiche, ribadisce la validità degli obiettivi della lotta, che mirano a modificare gli attu_ li rapporti di potere nell'Università e fondamentalmente la conquista del 1-*Assemblea Generale Allargata come strumento di controllo delle scelte che vengono operate nell'Università. L'Assemblea Generale rivela la volon-tà delle Autorità Accademiche di svuotare l'Assemblea Generale Allargata di ogni contenuto, privandola dei necessari strumenti conoscitivi ( come risulta dalla risposta del Consiglio di Amministrazione per i verbali) on de porre a priori gli studenti in condizioni di inferiorità e rimanere unico detentore del potere all'Università; individua la forza del potere accademico nei legami che esso ha con interessi e privilegi esterni alla Università, che si impongono in essa per il ruolo che l'Università svol-ge nella società attuale e ritiene perciò di dover confrontare gli obiet-tivi della propria lotta con quelli delle forze lavoratrici che nella so-cietà lottano parallellamente agli studenti contro gli stessi interessi e privilegi di potere, espressi informe diverse.

b) L'Assemblea Generale considera necessario, alla luce di queste consi-derazioni, un conoscitivo confronto diretto fra studenti e forze operaie, come incontro di metodo e di obiettivi di lotta, preliminare ad un lavo-ro comune a livello delle singole Facoltà, in cui lo studente, non più chiuso nel ghetto universitario, verifichi la realtà della propria condì zione di studente ed il suo futuro ruoló di laureato nella società.

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Questo lavoro continuerà anche e soprattutto dopo la fine temporanea o de finitiva dell'occupazione. Come prospettiva di lotta non più settoriale degli studenti, ma di lotta inserita nel contesto sociale, che abbia come obiettivo quello di aprire le strutture dell'Università alle esigenze di tutta la popolazione. c) A questo scopo l'Assemblea-Generale da mandato all'Interfacoltà, come organismi tecr.: cq aperto a tutti, di definire i tempi e i modi dell'incori tro.

TRA I MOLTI ATTESTATI DI ADESIONE PERVENUTI ava itìSBMBLEA GENERALE DI PAR-ticolare interesse è quello pervenuto il giorno 20 dall'A.D.R.U.T. L'Associazione Docenti Ricercatori dell'Università di Trieste (ADRUT) preso in esame 10 stato di crisi generale dell'Università di Trieste e le cause che l'hanno generato, esprime il proprio pieno appoggio agli studenti nella lotta contro l'autoritarismo ae» cademico in tutte le sue forme. Per quanto riguarda le specifiche rivendicazioni che gli studenti hanno avanzato alla controparte accademica. l'ADRUT precLsa ouanto segue:

1) le motivazioni di fondo chi hanno portato ella richiesta della ripetibilità degli esami e dell'abolizione del voto negativo trovano favorevoli i docenti appartenenti ali'ADRUT, L'ADRUT rende noto tuttavia che tale conquista, pur smitizzando l'esame come momento didattico principale, non soddisfa le esigenze di un rinnovamento didat-tico generale che dovrebbe fondarsi in nuovi rapporti docenti-studenti, in una più em» pia partecipazione dello studente alle scelte dei contenuti didattici e 'uindi ad una sua maggiore responsabilizzazione e sviluppo di senso crLtico nel confronti delle materia di insegnamento;

2) la richiesta di pubblicizzazione di tutte le deliberazioni prese dagli organi di gè*» Stione dell'Università trova l'ADRUT completamente favorevole in ouanto è in linea con quanto già richiesto in passato da auesta Associazione. Per ouesto motivo l'ABRUT deplora la risposta negativa data su ouesto punto dal Consiglio di Amministrazione integrato. Tale risposta è tanto più grave in ouanto va contro lo spirito della legge 641, la '•ualé prevede in questo Organismo la presenza di rappresentanti di studenti, professori inceri"' cati e assistenti e quindi prevede che tali componenti siano conoscenza non solo di quello che gli organi deliberano ma anche delle motivazioni precise e documentate per cui tali deliberazioni sono prese. L'assenza dei suddetti rappresentanti, motivata con

11 rifiuto della cogestione nelle attuali strutture, non giustifica il rifiuto,da parte del Consiglio di Amministrazione Integrato, della pubblicizzazione se non come forma di ricatto nei confronti delle altre componenti universitarie. D'altra parte l'ADRUT riba=* disce in auesta occasione che tutte le componenti universitarie che non partecipano per legge alla gestione dell'Università, hanno il diritto di esercitare un controllo continuo e critico su 'tale gestióne e per tale motivo, si chiede, in linea con le richieste dell'AC» semblea Generale degli studenti, che tutti i verbali degli organismi deliberanti vengano Jl pubblicizzati nel più breve tempo possibile. Tale metodo eviterebbe che venissero adottate certe scelt*, dettata da Interessi puramente di parte, come, è stato dimostrato recentementé con i problemi dell.'""spansione edilizia dell » Università di i Trieste.

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3) Per nuesti moti'>ri l'AMUT ritiene che, in attesa di un^ proionda riforma, il solo modo perché certe rivendicazioni di buse vengano prese ir. cena iterazione e certe gestioni pri* vatistiche eliminate, sia cuello di avere ampi dibattici su tutti i problemi di carattere generale in Assemblee Generali Allargate, sia a livello di Ateneo che di Facoltà, a cui partecipino a pari diritto tutte le componenti universitarie. Anche su auesta richiesta auindi l'ADRttt è perfettamente concorde con quanto deliberato dall'Assemblea Generale degli studenti.In attesa che questa richiesta venga presa effettivamente in considerazione da tutti i docenti l'ADRfJT propone che tali; metodo di lavoro cominci ad instaurarsi tra gli studenti e ì docenti non di ruolo, assistenti, tecnici, borsisti, nella consapevolezza che solo una unità operativa tra coloro che non detengono nessun potere all'interno dell'Univer

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MOZIONI APPROVAI'^ DALL'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI STUDENTI DEL 20 WARZO

I La lotta sviluppatasi in questi giorni nell'Università di Trieste, che ha preso le mosse da una situazione di disagio dovuta alla gestione autorita ria e personalistica dell'TI -ersità, è sfociata in una presa di coscien-za dei diritti e del ruolo a» forza attiva degli studenti all'interno del 1'Università. L'Assemblea degli studenti ravvisa nella mancanza di un organico piano ci sviluppo edilizio dell'Università e nelle contradditoria applicazione dol la legge 910 (piani di studio) i due momenti esemplari di una gestione pa ter, listica ed autoritaria. Il movimento studentesco nel corso di questa occupazione si è sviluppato come forza-autonoma rispetto alle strutture accademiche e ne contesta le scelte, affermando il proprio diritto al con trollo e ravvisa nell'Assemblea Generale allargata il momento di elabora-zione e di verifica di ogni criterio di' scelta di gestione universitaria. II movimento studentesco rifiuta quindi ogni forma di cogestione. Il movi mento studentesco, ottenuti con l'occupazione come metodo di lotta la par ziale accettazione dei 5 punti pregiudiziali, ha verificato la forza con-trattuale degli studenti come componente autonoma dell'Università, insta-urando un nuovo tipo di rapporto tra il potere accademico e gli studenti. Le autorità accademiche, dopo aver eluso l'incontro con gli studenti nei termini proposti dagli stessi, ha tentato di recuperare il potere cercan-do coperture al suo operato fuori dall'Università. Preso atto dell'atteg-giamento delle Autorità Accademiche, 1'Assemblea Generale degli studenti, decide di sospendere l'occupazione in atto, oggi venerdì 20 marzo alle o-re 24, poiché ravvisa nell'occupazione lo strumento atto ad individuare e evidenziare le contraddizioni ed i problemi della gestione universitaria, ma non l'unico atto alla loro soluzione. L'Assemblea Generale degli studenti, conscia che le Autorità Accademiche tenteranno di annullare la alcuni dei risultati ottenuti, ravvisa la ne-cessità di continuare 1-a lotta per garantire quanto ottenuto e per porte-re avanti altre rivendicaiioni. A tal fine ritiene di doversi dare una struttura organizzativa permanente, promuovendo comitati di lotta a live! lo di Facoltà e ritenendo essenziale un coordinamento unitario, decide di fissare la propria sede nei locali dell'ex Tribunato coinè luogo di incon-tro e di dibattito dei problemi comuni. L'Assemblea Generale, pur consapevole della necessità di continuare la lotta all'interno dell'Università, analizzando le contraddizioni di fondo (vedi dequalificazione), considera necessario un confronto diretto fra studenti e forze di lavoro, come incontro di metodo e di obiettivi in cui 10 studente, non più chiuso nel ghetto universitario, verifichi la realtà della propria condizione e il suo futuro ruolo di laureato nella società. L'Assemblea Generale, infine, ritiene necessaria la propria convocazione come momento di verifica del lavoro svolto all'interno delle Facoltà, pre via sospensione delle lezioni in tutte le Facoltà. L'Assemblea, Generale e riconvocata per il giorno 9/4/70 alle ore 10.

11 L'Assemblea Generale ribadendo la propria volontà constata che l'occupa-zione ha cessato per ora la sua funzione di lotta secondo il documento pre cedentemente approvato e decide quindi di: 1) continuare l'agitazione nelle Facoltà, costituendo comitati di lotta a-perti col compito immediato di controllare l'andamento degli esami e salva

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all'interno delle singole Facoltà. 3) riconvocarsi il 9/4/70 alle ore 10 con compiti di verifica sullo gimento della situazione.

Trieste, 2 aprile 1970 Foto Giorgio Stern (L'Espresso)

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