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MEMORABILIA LIBRI ANTICHI E DI PREGIO OGGETTI D’ARTE ATTREZZATURE SCIENTIFICHE ARTEFATTI PER USO DIDATTICO MEMORABILIA. ANTICHITÀ, ARTEFATTI, APPARECCHI E STRUMENTI SCIENTIFICI CUSTODITI NELLA SEDE STORICA. mario scotognella

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MEMORABILIA

LIBRI ANTICHI E DI PREGIO

OGGETTI D’ARTE

ATTREZZATURE SCIENTIFICHE

ARTEFATTI PER USO DIDATTICO

MEMORABILIA. ANTICHITÀ, ARTEFATTI, APPARECCHI E STRUMENTI SCIENTIFICI CUSTODITI NELLA SEDE STORICA.

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26 AGOSTO 1881Lettera del Ministro Visone al Ministro della Pubblica Istruzione Baccelli.

“Sua Maestà acconsente di buon grado che sia dato il Suo nome al nuovo liceo”

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1884 GIUSEPPE CHIARINI

Giuseppe Chiarini è Preside del Liceo Umberto I

Da Achille Pellizzari, Giuseppe Chiarini- La vita e l'opera letteraria. Napoli, 1912.

“Trasferito nel 1884 alla presidenza del Liceo Umberto a Roma, il Chiarini non mutò nella nuova sede le antiche, semplici consuetudini, se non in quanto lo richiedessero i maggiori doveri dell'officio più importante. Vi ebbe più frequenti di prima le visite del Carducci, che alla capitale si recava spesso per le adunanze del Consiglio Superiore dell'istruzione e per altri incarichi officiali […] Poi venne l'avvocato Nunzio Nasi, e cosi, di punto in bianco, un giorno, senza preavvisi né cerimonie, a quel modo si licenziano i camerieri infidi, abolì con un colpo di penna le direzioni generali e mandò via dalla Minerva i due uomini nei quali la sua inconsulta prepotenza aveva incontrato ostacoli frequenti e non facilmente superabili, e gli insegnanti d'Italia avevan trovato l'unica difesa contro i soprusi le ingiustizie le follie del ministro: voglio dire il Chiarini e il Torraca. Questo avvenne nell'estate del 1901 […]”“Gli amici pedanti” – Da sin. Torquato Gargani, Giosuè

Carducci e Guseppe Chiarini

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1888 GIOVANNI GIORGI (Lucca, 27 novembre 1871 – Castiglioncello, 19 agosto 1950) ingegnere elettrotecnico e fisico italiano. È l'ideatore del sistema di unità di misura che porta il suo nome. Si laurea nel 1893 in Ingegneria Civile. E’ libero docente di elettrotecnica nel 1903. Nel 1908 è idoneo al concorso alla cattedra di Elettrotecnica dell’Università di Palermo. Nel 1912 è professore ordinario di meccanica razionale superiore,e successivamente di Analisi superiore, all’università di Roma. Nel 1926 è ordinario di fisica matematica e meccanica razionale a Cagliari,nel 1929 a Palermo; nel 1934 è ordinario di trasmissioni e misure telegrafiche e telefoniche a Roma.

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1917 ENRICO PERSICOFisico italiano, è coautore, con Fermi,di un lavoro sulla meccanica ondulatoria. È anche noto per le sue ricerche di meccanica quantistica, di fisica matematica e di spettroscopia atomica.

Enrico Persico è stato, dopo l'inarrivabile Enrico Fermi, uno dei massimi diffusori della meccanica quantistica in Italia. Sia pure nell'ambito di una brillante carriera come docente universitario e ricercatore in fisica teorica, è soprattutto alla didattica che Persico ha legato per sempre la sua figura di fisico, come docente e come autore di testi. Di un anno più grande di Fermi (nacque il 9 agosto del 1900), Persico sostituisce, se non nel cuore, nel tempo libero, il fratello di Fermi, Giulio morto nel 1915 e unico compagno di giochi del giovane Fermi. Da allora tra i due, che sono anche compagni di liceo, nasce una profonda amicizia. A renderla particolare v’è una passione comune: la matematica e la fisica. Persico è contagiato dall'entusiasmo e dalla maestria con cui il suo compagno tratta i problemi scientifici. Ma non solo quelli: Persico è ammirato dalla maturità dell'amico Fermi: "Quando lo incontrai per la prima volta aveva quattordici anni; mi accorsi con meraviglia di avere un compagno di scuola non soltanto bravo in scienze, come si diceva, ma anche dotato di un'intelligenza completamente diversa [...] “

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1917-1918 ENRICO FERMI

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(Roma 29.9.1901 - Chicago 28.11.1954) Fisico. Studia a Roma, Gottinga e Leida, compiendo ricerche con M. Born e P. Ehrenfest; docente all’università di Roma (1926), fa parte del gruppo di fisici dell’istituto fondato da O.M. Corbino, con E. Amaldi, B. Pontecorvo, E. Segrè. Studioso di meccanica ed elettrodinamica relativistica, arriva a porre le basi (1931) della teoria statistica ( statistica di F.-Dirac) legata al principio di esclusione di Pauli. In fisica nucleare studia il decadimento b (1934), confermando teoricamente l’esistenza del neutrino, e nel 1935 prova per primo la disintegrazione nucleare di ca 80 tipi di nuclei mediante l’impiego di neutroni lenti, giungendo a ottenere la fissione dell’uranio. Per questi motivi ottiene nel 1938 il premio Nobel. A causa delle leggi antisemite (la moglie Laura è ebrea), nel 1938 si trasferisce negli USA e insegna alla Columbia University; dal 1944, assunta la cittadinanza statunitense, è docente all’Institute of Nuclear Studies dell’università di Chicago. Mette a punto la prima pila atomica a uranio e grafite (Chicago, 2.12.1942) e collabora con R. Oppenheimer allo sviluppo della bomba atomica (progetto Manhattan). In seguito si occupa di fisica del plasma e delle particelle e di applicazioni dello studio delle radiazioni cosmiche alla cosmologia (galassie a spirale, con S. Chandrasekhar).

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1934-35 CARLO SALINARI Montescaglioso (Matera) 1919 - Roma 1977. Nato in una famiglia di proprietari benestanti, studia a Roma e, nel 1941, si laurea in Lettere. Partecipa attivamente alla Resistenza guadagnandosi due medaglie d’argento. Viene arrestato nel 1944 dai nazifascisti, torturato in via Tasso e condannato a morte. Sfugge all'esecuzione, grazie alla fuga precipitosa dei tedeschi di fronte all'avanzata degli Alleati.Dopo una breve direzione della rivista “Il contemporaneo”, decide di tornare all'inse-gnamento universitario, distinguendosi par-ticolarmente negli studi della letteratura italiana. È eletto, proprio l'anno della sua scomparsa, preside della Facoltà di Lettere.

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1935-1942 PILO ALBERTELLINasce a Parma nel settembre 1907. La famiglia si trasferisce a Roma negli anni Venti a seguito di un attentato di cui è vittima il padre, deputato socialista. Già nel 1928 il giovane Albertelli viene arrestato con l’accusa di cospirazione antifascista e tradotto nel carcere di San Vittore a Milano. Condannato a cinque anni di confino, poi ridotti a tre anni di vigilanza speciale. Laureatosi nel 1930 in Lettere all’Università di Roma con una tesi di cui è relatore Giovanni Gentile, Albertelli si dedica all’insegnamento prima a Livorno e poi nella capitale, al liceo Umberto I.

Medaglia d’oro al valor militare«Lasciati gli studi prediletti per guidare nella battaglia della libertà, anche con l'esempio, gli allievi, prodigandosi nella difesa di Roma, contro l’invasore tedesco, fu tra i primi organizzatori e animatori della lotta di resistenza. Al comando di tutte le forze armate cittadine insurrezionali del Partito d'Azione, sprezzante di ogni pericolo, arditissimo in eroiche imprese, fu luminoso esempio di coraggio e di abnegazione. Arrestato e torturato con selvaggio accanimento, oppose ai carnefici superbo disprezzo e superba volontà di sacrificio, tentando stoicamente, per due volte, di togliersi la vita, pur di non parlare. Con le costole infrante, il corpo maciullato, conservò intatta fino all'ultimo la sua serena superiorità d'animo. Cadde, barbaramente trucidato, alle Fosse Ardeatine.»Roma, 8 settembre 1943 - 24 marzo 1944.

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1936-1941 GIORGIO MARINCOLANato nella Somalia Italiana, figlio di Giuseppe, maresciallo maggiore di fanteria e di Askhiro Hassan. Contrariamente alle usanze dell’epoca, il padre riconosce entrambi i figli (oltre a Giorgio, Isabella, nata nel 1925) e li porta in Italia. Giorgio si trasferisce a Roma, in casa del padre, nel 1933. Qui frequenta il regio liceo Umberto I e per due anni scolastici è alunno del Prof. Pilo Albertelli. Nel 1941 si iscrive alla facoltà di Medicina, con l’intenzione di specializzarsi nelle malattie tropicali e poi tornare a lavorare nel suo paese d’origine. Nell’autunno 1943 entra a far parte di un gruppo di partigiani legato al Partito d'Azione e opera a Roma nella terza zona del Pd’A, settore Salario. I nazisti lo uccidono, a tradimento, nei pressi di Stramentizzo, il 4 maggio 1945. Muore insieme ad altri 26, tra partigiani e civili, nell’ultima strage nazista consumatasi sul territorio italiano.Gli viene conferita la medaglia d’oro al valor militare e la laurea ad honorem in medicina e chirurgia.

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BUSTI REALIZZATI DALLO SCULTORE ANTONIO FRILLI

Il Liceo Albertelli possiede quattro busti in marmo scolpiti dall’artista fiorentino Antonio Frilli. Questi, attivo tra il 1880 e il 1920, si guadagnò una certa notorietà come autore di busti e opere decorative di gusto Liberty. Espose, tra l’altro, a Glasgow nel 1888 e a Parigi nel 1889. Il Laboratorio Artistico “Antonio Frilli” esiste ancora ed è attualmente condotto da Aldo Marinelli. È molto apprezzato per le riproduzioni d’arte di qualità sia in marmo sia in bronzo: nel 1990 ha fuso e cesellato la replica della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze.

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ATTREZZATURE SCIENTIFICHE

ELETTROGRAFO

Apparecchio che permette di trasferire cariche elettriche per strofinamento di un disco di vetro su due cuscinetti.

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MACCHINA ELETTROSTATICA DI WHIMSHURST (1906)

Apparecchio che permette di accumulare cariche elettriche fino a raggiungere differenze di potenziale molto elevate: l’accumulo è ottenuto per strofinamento di un disco su due elettrodi.

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BAROGRAFO DI RICHARD (1915)

Si tratta di un barografo aneroide costituito da un barometro metallico, da un gruppo registratore e da un congegno a orologeria. È usato per la registrazione continua delle variazioni di pressione atmosferica su un diagramma avente come ascissa il tempo e come ordinata la pressione. La curva tracciata dalla punta scrivente prende il nome di barogramma.

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CANNOCCHIALE CON CERCATORE (1892)

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TEODOLITE (1892)

Strumento topografico e geodetico, consistente in una serie di goniometri e sistemi ottici in grado di effettuare misure di angoli azimutali o distanze zenitali utilizzato prevalentemente per rilevamenti topografici. È costituito da un basamento dotato di livella per assicurare la perfetta orizzontalità dello strumento, da un cerchio graduato orizzontale (azimutale) per la lettura degli angoli di direzione, da un’alidada girevole attorno a un asse verticale e dotata di un indice scorrevole sul cerchio, da un secondo cerchio graduato verticale (zenitale) fissato all’asse e dotato di cannocchiale.

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IPSOMETRO (1882)

Misuratore portatile dell’altitudine in base alle variazioni della pressione atmosferica.

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TELEGRAFO SENZA FILI DI MARCONI (1911) E RICEVITO-RE MORSE (1886)

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ANELLO DI PACINOTTI (1936)

Generatore di corrente continua (il prototipo di Pacinotti fu costruito 1859). È costituito da un anello rivestito da avvolgimenti in filo di rame, girevole intorno a un asse posto tra i poli di un magnete: la rotazione induce nel filo una corrente elettrica, e viceversa una corrente nel filo imprime un moto rotatorio all’anello. Le successive modificazioni apportate dallo stesso Pacinotti ne fanno il prototipo dell’odierna dinamo.

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Q. HORATII FLACCI POETAE VENUSINI, OMNIA POEMATA CUM RATIONE CARMINUM VENETIIS MDLXXVI

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FRANCESCO SAVERIO QUADRIO, DELLA STORIA E DELLA RAGIONE DI OGNI POESIA. IN BOLOGNA MDCCXXXIX

Francesco Saverio Quadrio entrò all'età di 15 anni nella Compagnia di Gesù. Dopo aver completato gli studi a Bologna ebbe la possibilità di conoscere il cardinale Prospero Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV: questi gli diede la possibilità di lasciare i Gesuiti, ritornare prete secolare e avere quindi libertà di viaggiare. A Milano venne invitato nell'Accademia dei Trasformati.Poligrafo, scrisse componimenti in versi, opere di scienza, di storia e di critica letteraria. La sua opera più nota è "Della storia e della ragione di ogni poesia“ di cui era già uscita nel 1734 una prima parte sotto pseudonimo. È considerata fra i primi tentativi di una storia della letteratura italiana.

Questa mia opera, dove la Storia e la Ragione si trattano di ogni poesia, non potrebbe in pubblico dimostrarsi con più convenevolezza e con più vantaggio, o SERENISSIMA ALTEZZA, che portando in fronte il vostro nome.

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GIANBATTISTA ED ENNIO QUIRINO VISCONTI, IL MUSEO PIO CLEMENTINO, MILANO MDCCCXVIII.

Ennio Quirino Visconti (Roma 1751 – Parigi 1818) archeologo e politico italiano. Era il figlio del prefetto pontificio per le antichità Giovanni Battista Antonio Visconti. Collaborò con il padre per l'edizione di un catalogo per la collezione del Museo Pio Clementino. In seguito proseguì da solo l'opera del padre e divenne conservatore dei Musei Capitolini di Roma e console della Repubblica romana del 1798-1799. Nel 1799 andò a Parigi come rifugiato politico, e divenne curatore delle antichità al Louvre. Nel 1803 divenne professore e membro dell'Institut de France.Si occupò di iconografia greca e di plastica romana. Scrisse anche il primo volume sulla iconografia romana che per molti anni ha costituito il punto di riferimento sull'argomento.

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GIOVANNI ANDRES, DELL’ORIGINE, PROGRESSI E STATO ATTUALE DI OGNI LETTERATURA. PISA MDCCCXXIX

Giovanni Andres, sarebbe meglio dire Juan Andrés (aveva infatti italianizzato il suo nome di battesimo), era un gesuita espulso da Carlo III nel 1767 ed emigrato in Italia. Letterato e uomo di fede cominciò a lavorare alla sua grande opera “sullo stato attuale di ogni letteratura” alla fine degli anni settanta del XVIII secolo: l’impresa non era mai stata tentata prima se si esclude il Quadrio che aveva provato a dare forma alla la «storia e ragione d'ogni poesia». Andrés, intendeva scrivere «un'opera filosofica, che prendendo di mira tutta la letteratura, i progressi ne descriva criticamente, e lo stato in cui ella oggidì si ritrova, ed alcuni mezzi proponga onde poterla avanzare ». Nel primo tomo (1782), espone un quadro generale delle letterature in ordine cronologico, dagli autori biblici ai contemporanei.

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G. B. CORNIANI, I SECOLI DELLA LETTERATURA ITALIANA, MILANO MDCCCXXXII

Giovan Battista Corniani (Orzinuovi 1742 – Brescia 1813) fu commediografo, saggista e critico letterario italiano.Seguace di Napoleone e Giureconsulto per la edizione italiana e latina del Codice Napoleonico si distinse soprattutto per l’attività letteraria. Compose versi sciolti su argomenti di moda in età napoleonica (La vera filosofia, 1782), un melodramma (L'inganno felice) e vari scritti giuridici.Più importanti i suoi saggi di critica letteraria, ispirati alle teorie estetiche sensiste: I piaceri dello spirito, ossia l'analisi de' principi del gusto e dellamorale e I Secoli della letteratura italiana dopo il suo risorgimento.

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MARCO MINGHETTI, RAFFAELLO. BOLOGNA, 1885.

Marco Minghetti (Bologna 8.11.1818 - Roma 10.12.1886). Membro della consulta di stato (1847), fu per breve tempo ministro dei lavori pubblici (1848). Recatosi in Lombardia, prese parte alla 1ª guerra d’indipendenza e in seguito si avvicinò alle posizioni di C. Cavour, sino ad aderire alla Società nazionale (1858). Durante la 2ª guerra di indipendenza, organizzò l’annessione dello stato della chiesa. Deputato nel 1860, come ministro degli interni (1860-61) propose un ordinamento amministrativo ispirato a un modesto decentramento, ma dovette dimettersi. Tra il 1862 e il 1876 fu più volte ministro e presidente del consiglio. L’ultimo governo da lui presieduto ottenne il pareggio del bilancio. Dopo l’avvento al potere della sinistra guidò l’opposizione parlamentare.

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ANGELO DE GUBERNATIS, SULLE ORME DI DANTE. ROMA, 1901 (edizione di 300 esemplari)

Angelo De Gubernatis studiò all'Università di Torino dove fu allievo del latinista Tommaso Vallauri, del letterato Michele Coppino e dello storico Ercole Ricotti. Ancora prima di ottenere la laurea, divenne insegnante presso il locale liceo ginnasio di Chieri e nel 1862, dopo essersi appena laureato, ottenne una borsa di studio a Berlino, dove divenne allievo del linguista Franz Bopp e di Albrecht Weber, insegnante ed esperto di sanscrito. Tornato in patria nel novembre del 1863 ottenne la cattedra di insegnante di sanscrito e glottologia comparata presso l'istituto di studi superiori di Firenze dal 1863 dietro nomina diretta dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione e celebre orientalista Michele Amari. Nel 1890, ottenne la cattedra di sanscrito e letteratura italiana all'Università di Roma. Una parte delle sue collezione di reperti raccolte nei suoi viaggi in India è confluita nel Museo Antropologico di Firenze. Collaborò con numerose riviste Italia letteraria (1862), la Rivista orientale (1867), il Bollettino italiano degli studii orientali (1876), la Revue internationale (1883), e nel 1887 assunse la direzione del Giornale della società asiatica. Nel 1878 pubblicò il Dizionario biografico degli scrittori contemporanei. Ha scritto l'opera monumentale nel campo della letteratura della Storia Universale della Letteratura in 23 volumi (1883-1885). Fu candidato al Premio Nobel per la letteratura.

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ARTEFATTI PER USO DIDATTICO

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ERBARIO ANTICO

Ilese aquifoliumVitis viniferaLeguminosae- Melilotus italicamario scotognella

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ERBARIO PARAVIA – PIANTE FORAGGERE

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