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1 Quanto scriveva Maria Valtorta. Tutte queste brevi segnalazioni girano attorno ad un’affermazione che cerco di avvalorare e di cui sono pienamente convinto. Gli scritti di Maria Valtorta e in particolare L’Evangelo come mi è stato rivelato sono un «Miracolo Storico». Questo è l’asserto da dimostrare. Alcune persone mi hanno fatto notare che i dati scientifici presenti in quantità straordinariamente abbondante nei testi del l’Evangelo non servono per convincere il cuore e la mente dei lettori sulla validità dell’Opera. Probabilmente è anche vero, ma non è questo il problema. Per farmi capire: nel 1950 il teologo Karl Rahner in un testo sulle rivelazioni private (Visioni e profezie, 1955, p. 10) ha affermato che, in quei tempi, la Chiesa di Roma aveva a che fare con circa 295 veggenti che affermavano tutti/e di ricevere messaggi dal Cielo da parte di Gesù Cristo, di Maria Ss.ma o di qualche Santo. Questo mi fa venire in mente un’immagine: la costa romagnola d’estate. Lì una fila apparentemente senza fine di negozi, chilometri e chilometri ininterrotti, senza soluzione di continuità, restano aperti da mattina a sera a disposizione dei vari clienti. I negozi sono i più diversi da tutti i punti di vista anche se molti sono molto simili se non identici. Viale Carducci, 71 55049 VIAREGGIO (Lucca) - NEWSLETTER N° 11 - 30 GENNAIO 2017 Maria Valtorta, nel suo letto, in una foto del 1948 Nel numero di gennaio 2017 la rivista Scienze e Ricerche ha pubblicato un interessante articolo del dott. Liberato De Caro e del prof. Emilio Matricciani nel quale sono presentati i risultati delle loro ricerche in campo astronomico e meteorologico applicate diretta- mente all’Opera di Maria Valtorta. I risultati sono sorprendenti in quanto confermano che ciò che Maria Valtorta narra non può essere riconducibile alla sua fantasia o alle sue competenze in queste materie. Escludendo l’ipotesi soprannaturale rimane solamente il mistero.

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Quanto scriveva Maria Valtorta.

Tutte queste brevi segnalazioni girano attorno ad un’affermazione che cerco di avvalorare e di cui sono pienamente convinto. Gli scritti di Maria Valtorta e in particolare L’Evangelo come mi è stato

rivelato sono un «Miracolo Storico». Questo è l’asserto da dimostrare. Alcune persone mi hanno fatto notare che i dati scientifici presenti in quantità straordinariamente abbondante nei testi del l’Evangelo non servono per convincere il cuore e la mente dei lettori sulla validità dell’Opera. Probabilmente è anche vero, ma non è questo il problema. Per farmi capire: nel 1950 il teologo Karl Rahner in un testo sulle rivelazioni private (Visioni e

profezie, 1955, p. 10) ha affermato che, in quei tempi, la Chiesa di Roma aveva a che fare con circa 295 veggenti che affermavano tutti/e di ricevere messaggi dal Cielo da parte di Gesù Cristo, di Maria Ss.ma o di qualche Santo. Questo mi fa venire in mente un’immagine: la costa romagnola d’estate. Lì una fila apparentemente senza fine di negozi, chilometri e chilometri ininterrotti, senza soluzione di continuità, restano aperti da mattina a sera a disposizione dei vari clienti. I negozi sono i più diversi da tutti i punti di vista anche se molti sono molto simili se non identici.

Viale Carducci, 71 – 55049 VIAREGGIO (Lucca)

- NEWSLETTER N° 11 - 30 GENNAIO 2017

Maria Valtorta, nel suo letto,

in una foto del 1948

Nel numero di gennaio 2017 la rivista Scienze e Ricerche ha pubblicato un interessante articolo del dott. Liberato De Caro e del prof. Emilio Matricciani nel quale sono presentati i risultati delle loro ricerche in campo astronomico e meteorologico applicate diretta-mente all’Opera di Maria Valtorta. I risultati sono sorprendenti in quanto confermano che ciò che Maria Valtorta narra non può essere riconducibile alla sua fantasia o alle sue competenze in queste materie. Escludendo l’ipotesi soprannaturale rimane solamente il mistero.

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Come scegliere quello che veramente è quello giusto per me, per le mie necessità? Oltre ad essere praticamente la copia uno dell’altro, moltissimi vendono cose utili solo a turisti a caccia di ricordi. Quale scegliere? Uno vale l’altro! Tuttavia, siccome so quello che mi serve, resta abbastanza semplice decidersi. Se cerco scarpe o sandali non entrerò certamente in una profumeria! Così faccio discernimento tra i negozi. Lasciando questa immagine e ritornando ai 295 messaggi che potenzialmente vengono dal Cielo e che iniziano tutti, più o meno, con «Gesù mi dice» oppure «la

Vergine Santa mi dice», come discernere quello/i giusto? Nel nostro caso Maria Valtorta è uno dei 295 e probabilmente di più, messaggi del Cielo. Come dire, uno dei 295 negozi a disposizione. Dunque, come può la Chiesa discernere? Vanno bene tutti? Buttarli via tutti? Tenerli tutti? Troppo facile! Mettiamola anche così: quali elementi ha Maria Valtorta per proclamare che gli scritti fatti vengono dal cielo e non dalla sua fantasia? O arriva un’altra lettera chiarificatrice che letteralmente cade dal Cielo oppure dovrà, la Chiesa, basarsi su fatti concreti, veri e provati contro ogni forma di dubbio, in altre parole, di valore scientifico. Dunque, la ricerca della qualità scientifica dell’Evangelo serve anzitutto alla Chiesa per poter discernere.

Dirò di più. È mia convinzione che sia l’unica strada! Non è certamente raccontando l’Evangelo quale romanzo o romanzetto più o meno «spirituale», più o meno preciso, anche se pieno di buoni sentimenti e splendide parole, che la Chiesa potrà cambiare opinione. Ecco allora il primo punto da sottolineare e da dimostrare: Maria Valtorta non era, di per sé e con le sue sole forze, capace di scrivere quello che ha scritto.

PREGHIERA

per chiedere a Dio

il riconoscimento

pubblico delle virtù

di Maria Valtorta

O Dio,

Misericordia infinita

ed eterna,

che in Maria Valtorta,

umile tua creatura,

hai manifestato le meraviglie

del tuo amore,

glorifica questa tua figlia

che ha accettato di unirsi

alla Passione del tuo Figlio

fino alla consumazione

totale in un letto di dolore.

O Signore

d'inesauribile bontà

che l'esempio di vita

della tua ancella,

la sua testimonianza eroica,

la perseveranza fino

al dono totale,

converta il cuore dei

peccatori accenda l'amore

dei tiepidi, faccia divampare

la carità in tutti.

O Signore

che hai unito al Cristo,

Uomo-Dio, quale sposa

crocifissa, Maria Valtorta,

fa che la santa Chiesa,

riconosca le sue virtù

e la sua missione

e la porga a tutti i fedeli

come modello da imitare,

e a cui chiedere

l'intercessione presso di Te.

Per Cristo Nostro Signore.

Amen.

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Ho fatto presente le sue dolorosissime traversie umane. Ma c’è anche un altro aspetto. Per quanto tempo ha scritto? Quanto ha scritto? Come ha scritto? Bene, ho controllato anch’io.

Lo schema che ho messo qui sotto è quanto si può dedurre dalle date di scrizione dei vari testi presumendo che siano esatte:

1942 1943 1944 1945 1946 1947 1948 1949 1950 1952 1953 1954 1955

I QUADERNI del 1943

Da 23/4 fino al 29/12

I QUADERNI del 1944 tutto

I QUADERNI del 1945-50 frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti

QUADERNETTI 16/6 frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti

Libro di AZARIA 24/2 2/2

EVANGELO

Dal 16/1 fino a /12

tutto tutto 28/4 x frammenti frammenti frammenti frammenti

Lezioni sull’Epistola

ai Romani 2/1 ÷ 14/6 29/1 ÷ 16/11

Apocalisse Sett. Ott. Nov.

Lettere a padre

Migliorini 29/10 frammenti frammenti frammenti frammenti frammenti

Lettere a madre

Teresa Maria dicembre tutto tutto tutto tutto tutto frammenti frammenti frammenti

Come si può notare gli scritti quantitativamente aumentano fino a un picco di scrittura tra il 1946 e il 1947 e poi cala fino a lasciare spazio solo alle lettere dal 1952. Infine, si azzera fino a che Maria Valtorta si assenta da questo mondo: dal 1955 in poi. Da notare che nella scrittura dei vari testi e nelle sue parti, il passaggio da un periodo all’altro è a «scatti». Impennate fortissime e cessazioni improvvise. Nessuna preparazione, nessun schema prepara-torio. Niente appunti che ci dicano l’intenzione seguente. E poi, perché non continua sempre con lo stesso ritmo? Se voleva commentare altri libri della Sacra Scrittura non c’era che da sbizzarrirsi.

Maria Valtorta nel 1953

Maria Valtorta nel 1921

con la divisa delle

infermiere Samaritane,

nel periodo in cui

abitava a Firenze

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Ad esempio, perché non descrivere anche gli Atti degli Apostoli visto che qualche frammento lo aveva già narrato. Altri dieci o quindici volumi potevano bastare… E invece no. Inspiegabilmente non scrive niente. Ma poteva sobbarcarsi anche la scrittura di qualche libro ben più antico: l’Esodo, ad esempio. Che bellissime immagini avrebbe potuto raccontare. Ma anche qui, niente. L’incredibile poi è la scrittura ad incastro dell’Evangelo nel 1944. Sembra non esserci logica umana. Ogni capitolo è pieno e completo, oltre a non essere più rivisto da chi l’ha scritto, ma al primo non segue il secondo, ma un altro dei 652 capitoli preso, sembra, a caso. Umanamente come spiegarlo? Senza la presenza del cugino Giuseppe Belfanti e il tentativo di Gesù di convincerlo attraverso le visioni e i dettati trasmessi, che Maria Valtorta era una vera veggente e dunque che per lui era invito alla conversione dallo spiritismo new age che lo possedeva, resterebbe questo incomprensibile e poco umano modo di procedere. L’autobiografia non l’ho considerata perché scritta volontariamente da lei su comando del direttore spirituale padre Romualdo Migliorini e per tanti versi riparatore, senza malanimo o desiderio di vendetta, di tante ingiustizie ricevute. Questa è la prima reale scrittura anteriore a tutto il resto e che ha tenuto occupata la nostra Scrittrice per soli due mesi all’inizio del 1943 e che resta in nostro possesso. Resta a parte anche il romanzo «Un cuore di donna» che lei stessa volle fosse bruciato probabilmente per impedire confronti che lei stessa non voleva più mostrare. Purtroppo, questo testo fu bruciato… o almeno così viene raccontato. Ma che danno oggi per tutta l’Opera Valtortiana! Infatti, la sua assenza impedisce di vedere la differenza fra il suo stile

NOVITÁ EDITORIALE:

il Centro Editoriale

Valtortiano (CEV)

ha pubblicato l’edizione

completa dell’Opera

“L’Evangelo come mi

è stato rivelato”

in versione AudioLibro

(in lingua italiana)

composto da 10 CD

in formato MP3

che possono essere

acquistati presso le

librerie online oppure

richieste alla vostra

libreria di fiducia

per ascoltare

tutti i 652

capitoli

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personale, privo di interferenze esterne, e quello di ciò che ha ricevuto. Maria Valtorta doveva e voleva essere solo una «penna stilografica» in mano a Gesù e non una scrittrice di storie più o meno reali. Alla fine del 1942 gli erano stati prognosticati un paio d’anni di vita con una debolezza sempre crescente e lei ci credeva perché lo constatava quotidianamente finendo per vivere in attesa della morte. Ma questa arriverà solo 18 anni dopo! Una domanda mi pongo: chi ha maggiormente frequentato la stanzetta di Maria Valtorta? I sacerdoti o i medici? Credo che siano stati questi ultimi i più presenti attorno al suo letto! Anche questo va considerato perché dice disagio e difficoltà in ogni cosa. Se Maria Valtorta fosse stata preda di una qualche forma di grafomania, questa voglia di scrivere ci sarebbe sempre stata, sia prima del 1943, sia dopo il 1952, e invece è solo di questi anni... Se quanto ha scritto fosse opera sua, non solo non doveva smettere, ma avrebbe dovuto continuare sulla spinta del successo che ormai gli veniva attribuito. La superbia sotto forma di vanità s’innalza con il successo. Se questa fosse la motivazione profonda doveva continuare e addirit-tura incrementare il suo scrivere per mostrare quanto fosse brava e degna di onori.

Lo stile della scrittura.

Dovremmo aspettarci una differenza sostanziale di scrittura tra un tempo e l’altro della vita di Maria Valtorta. Tra quando è sfollata a sant’Andrea di Compito e quando è in casa a Viareggio. Tra la presenza disturbatrice della madre Iside e quando resta sola con Marta Diciotti. Durante la guerra e il dopoguerra. E invece nessuna variazione.

Sempre uguale. Sempre identica.

I Prossimi

Appuntamenti con

la Fondazione

Maria Valtorta:

Venerdì

3 FEBBRAIO 2017

alle ore 12,30

trasmissione

in onda

su Radio Maria:

“Maria Valtorta

Persona e Opera”

a cura di

Don Ernesto

Zucchini

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Nelle stesse descrizioni di fiori, piante, vegetazioni, animali, vestiti, ambienti, cose, ecc., potremmo attenderci qualche mutamento magari fatto solo per sbaglio. Neppure qui. Sempre uguale. Sempre identica. Neanche l’aggravarsi delle malattie, gli errori medici, le cure continue, la fanno deviare. Neanche il caldo asfissiante o il gelo invernale. Neppure la povertà… neanche questa riesce a fargli minimamente mutare indirizzo. Neppure la necessità di trovare clienti a cui affittare le camere del primo piano della sua casa (con il curioso errore di albergare dei veri e propri maghi… subito fuggiti) e la loro invadente presenza, modificano i suoi scritti. E, lo abbiamo visto, neanche le cannonate riescono a farle cambiare stile…

Il passaggio da padre Romualdo Migliorini, suo padre spirituale, che non era un teologo, a padre Corrado Berti (e madre Teresa Maria…) che invece lo era, non le fa cambiare né lo stile né le descrizioni. Anche i vari prof. Nicola Pende o il prof. Lorenzo Ferri non hanno influenza su lei. Anzi, succede il contrario. Anche questo va considerato. La Scrittrice segue un piano che nessuna vicenda o avvenimento o persona può influenzare. Neanche gli anni che passano con le loro disgrazie: guerra, guerra civile, dopoguerra, ritorno alla pace, feroce lotta per impedire che si instauri anche in Italia un regime ateo: niente le fa cambiare forma.

Gli appunti.

Non si scrivono 4.500 pagine stampate di storia e dottrina, con tali variazioni di personaggi (circa 700), ambienti e accadimenti senza aver preparato prima degli schemi di massima, degli appunti, delle note, dei promemoria.

Martedì

14 FEBBRAIO 2017

alle ore 20,30

Santa Messa

e Conferenza

presso la Parrocchia

di Sant’Andrea Ap.

in via Paolina

Bonaparte

a Viareggio

perché la Chiesa

riconosca

le virtù e l’Opera

di Maria Valtorta

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Ma anche qui niente di niente. Se qualcuno pensa ai poderosi e plurimi stampati spiritisti, teosofici, new age e quant’altro, e tenta un paragone, subito balza agli occhi la semplicità degli scritti valtortiani, la loro precisione in tutti i sensi, l’assenza di voli pindarici, di sogni, fantasie o fantasticherie: tutto questo è impressionante. In tutti gli altri invece anche la semplice coerenza e il buon senso, spesso proprio non esiste. Nell’Opera valtortiana non c’è mai la spiegazione retroattiva del perché di un atteggiamento dei molteplici personaggi. Mai cade in questo tranel-lo. Vede solo quanto accade all’esterno e nel solo momento presente e mai entra nella mente o nei cuori o anche semplicemente nella storia, dei singoli soggetti. Tutto è descritto rigorosamente solo dall’esterno e mai, assolutamente mai, devia da questo modo di procedere.

Quando qualcuno critica Maria Valtorta deve (e sottolineo «deve») rispondere ragionevolmente e preventivamente a tutti questi «misteri», altrimenti «inventa» qualcosa che non esiste per poi dichiararlo falso. Ovviamente anche il pres-sapochismo e la superficialità di motivazioni deve essere sistematicamente evitata. Di nuovo, anche la temporalizzazione degli scritti e la loro quantità nel tempo dimostrano che non è lei, Maria Valtorta, a decidere di scrivere. C’è qualcosa o «Qualcuno» di esterno che gli dona forza per continuare. Anche qui si può vedere il «Dito di

Dio». Come dire che siamo alla presenza di un «Miracolo Storico». Ma bisognerà affrontare il tema delle «fonti» valtortiane. Lo vedremo.

don Ernesto Zucchini

I video che documentano

i lavori e gli interventi

dei relatori del

PRIMO CONVEGNO

VALTORTIANO

INTERNAZIONALE

di Forte dei Marmi

che si è svolto il

22/23 ottobre 2016

sono disponibili sul sito

online della Fondazione

Maria Valtorta:

www.fondazionemariavaltorta.it

nella sezione Convegni.

FONDAZIONE MARIA VALTORTA viale Carducci, 71

55049 VIAREGGIO (Lucca)

[email protected]