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LE STAGIONI DEL CUORE LE STAGIONI DEL CUORE LE STAGIONI DEL CUORE LE STAGIONI DEL CUORE
poesie poesie poesie poesie
didididi
Patrizia OrlandiPatrizia OrlandiPatrizia OrlandiPatrizia Orlandi
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Il dolore affina il sentire e la poesia di Patrizia rende inimitabile il dolore e lo riscatta dalla sua opacità. Con talipremesse, i suoi versi non possono che essere splendenti di verità, insieme meta e punto di partenza per sperare e volervivere ancora.
( ALESSANDRA GIAPPI critica letteraria.)
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AUTUNNO
Si è schiuso il mio fiore nella stagione in cui le foglie mutano colore.Con perle di rugiadaho composto il diadema.Compiuto il mio lavacropenetro nel tempio della natura;voglio sfogliare le pagine della vita e della morte,voglio che il mio essere nel loro essererespiri, palpiti, frema e muoiain un alterno nascere e morire..
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SERA
Scendi, o sovrana del mistero,sul dorato trono dei silenziove posa la lunacon la sua corte di stelle
Accarezza questo piccolo sognoche vuol vedere la luce e i colori della vita prima di appassire.
Penetra la dove il cuoreha dilaniato la mia carne,distruggi la volontà che non ha valore, perché l’ignaraumiltà non sia sopraffattae anche una piccola chimerapossa pungere la mia anima.
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ACCANTO AL FOCOLARE
Il giorno reclina il capo,la sera lo avvolge nel suo mantello.Al cospetto del focolareascolto i suoi vespri,e i geroglifici di scintille si disegnanosulla nuda spalla della cenere.Il ceppo agonizzae la brace si stilizza in stalattiti.Dentro alle mie mani intrecciate a nidodormono le colombe di pergamena.
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IDEALI
Ritiro dalla dispensa dell’eternoombre e crepuscolie li sparpaglionei padiglioni della sera.
Dimora la tristezza nel reamedella mia amarezza,dove un gelido ventoalita su crocchi dipensieri ormai dalla veste invernale.
Spolvero la volontà dai poteri profughi,appuntando questo secolo tirannosopra sogni di cenere,per rianimare l’addormentato oblioe scoprire che i miei ideali non erano che fasci d’erbarecisi alla radice.
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STELLA POLARE
Guarda, o mio auriga,nello scrigno di nero velluto:tra le fulgide gemme,sta in mostra la mia orsa.Io sono la cantatrice dell’orsae della buona fortuna.Di rovo è il cocchio che monterai.Mentre mi perdo nei sogni proibiti,fumiga la mia lampada,e la cera caduta sul tavoloha già scolpito i tuoi destrieri.
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LA NINFEA
Tracima sulle mie adunche e contortedita di nodosa corteccial’aura che poc’anzisull’orlo cigliato d’una ninfeascioglieva per gioco i suoi serici petali.
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METAMORFOSI
Poc’anzi ero l’aura che scioglievaper giocoi serici petali d’una ninfeache si specchiavain un limpido cristallod’acqua cheta.Poi mi trasformai in una farfalla,e lei mi si donòcolmo calice di polline.
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LE MIE GIOIE
Le mie gioie strappo a graniall’albero della vite e dei pampinifaccio una custodiaper riporvele dopo averle mirate.
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ALBA
Dolci e care rimembranzeche a me tornate per la strada maestra,io vivo la stagione dell'albatros.Cosciente del piccolo e dell’immenso,agito un ventilabro di aghi di pino.Là contro al rosso orizzonte,dove si coricano i nontiscordardime,l’alba si orna di strenne di sole,arrota le sue spade sanguignee le immerge nel cuore dei papaveri rossi.
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LE PORTE DELL’IGNOTO
Trasmigro come ombra spettralericomponendo le mie ossa dalla polvere,cammino per luoghi inospitalicome esule senza patria.Spalanco le porte dell’ignotoe il custode del tempoè la viva lucernache raduna lo spirito delle stirpi.Ed io sono nel custode,nelle stirpi, nell’ignoto,un’ombra che passalasciando profonde radici.
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RUSTICA FONTE
Anatema di soavigioghiil mio sensitivosentire.frantuma frammentie pulviscolidi ruvide asprezzee di abissaliinfernidi ghiaccio.Alla mia rusticafontedella lucebevonoaride labbrad’argillaassetate di giustizia e di perdono.
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PIRAMIDI D’ARGILLA
Piramidi d’argilla si ergonocontro i fragili cielidei sospiri inascoltati.Il miele addolciscesolo in parte l’amaro calice;e nuovo piantoe nuova disperazionescorrono per l’acque lustrali.E la dogliasulla soglia dello spaziotende la mano.
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I SILENZI DEL CUORE
Così suffrago i silenzi del cuorein intimo raccoglimentocon l’eterna speranzaalle cui porte veglia il cireneo.Ciò che mi da sollievoe rende robusta la mia linfa vitaleè la mia sana ragioneè il mio accostarmialle sacre forme della saggezza.Così esploro i miei inesplorati domini,mi accoccolo vicino al saggio demagogo.Crepuscolo nell’oasi dei falò,mi preparo con un unico attoall’attimo più intenso del mio plenilunio.
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ARABESCHI
Tra i filari di cipressis’incornicia il tramontoche si concede ai preziosi arabeschi.Il buio è un’alcovatrapunta di lucciolee intarsiata di piume rareper accogliere del sogno l’immortalità.Spettatrice m’attardosull’orlo del crepuscolo.
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PRESENTIMENTI
Fosse anche che le montagnedai radi ciuffi d’erbasi ghiacciassero con i presentimenti,io sono nei rami, nelle foglie, nelle gemme,e apro il mio tempioal muschio e all’aquila realee distribuisco gigli.Conduco la mandria dei miei pensieriai pascoli del destinoche crea le sue trame e ne disegna i confini.Scompagino le pagine della terrae l’irrigo di mansueti agnellie di lupi dalle zanne aguzze.Raduno i corvi dal nero piumaggioad ognuno prendo una piumaper farne un vessilloe piantarlo profondo nel mio cuore.Come aquiloni alla mercé del ventofuggono i sogni,cadono i petali delle illusioni,scruta la mente il profondo abissoe tra le morte essenzeritrova l’anima i suoi gigli.
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FANTASIA
S’incastonano nell’infinitol’incorporeoe l’imperscrutabilee l’intelligenzache ne abita l’antrol’iride spande negli atridella sublime fantasiae gli asfodeli di cristalloincastonanotra i pistilli scarabei di giada.
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IL VOLTO DELL’AMORE
Subisco la trama paziente della rimembranza,torno ad essere la memoria,torno ad essere il ricordo.Il flauto ha trovato la sua dimora,le sue scultoree notein branchi sparse, sciolte le briglie,al mio diapason si nutrono di armonia.Le mie stagioni solari e lunariscandite dal rintocco del tempo…Un nuovo mattino mi viene incontro,è nato il figlio del tempo,aroma degli aliti boschivi:spinge dinanzi a sé l’aratro,mi invita ad essere il suo camposu cui possa arare il volto dell’Amore.
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ARCIERE DI PURO PENSIERO
Danzano i pugnali i loro riti,nel quieto alveo del cieloi rotanti pianeti ruotanoattorno alle loro orbite,attorno alle loro eclissi permanenti.Srotolo la mia stuoia,ai miei piedi giaccionola faretra e l’arco,arciere di puro pensieroattendo l’eclisse del mio Graal.
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POVERI SOGNI
Ho spalmato i miei sognisu una fetta di paneho ricamato obelischicon lische di pesce.Ho sbriciolato un bicchieree con le scaglie di vetroho formato due cuorie li ho deposti in un acquario.Anima disillusa da precoci tramontiche pullulano di ricordie di mancate promesseincredula e sconfitta da uno sguardo di cenere.
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OLTRE GLI AQUILONI
Al di là dell’arcobaleno,oltre gli aquiloni,mi sovrasta un palpito,e mi domina con la sua incorporeità.Vibro al suo soffio,e placo la mia esuberanzaebbra di orizzontie di geometrie di bùmerang.Aspiro al mio cantuccio,e mi ritiro nel quercetodelle aquile e delle felci,per sorbire da una ciotola di cortecciaun distillato di ghiande e di resina.
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A MONTE DELLE MIE ANTICHE RADICI
Sempiterna dea, comando all’atomo di levarsi dal suo talamo,e i miei angeli di fangosi traggono dalla polvere.A monte delle mie antiche radici,e a valle dei miei miti e delle mie leggende,esiliata innocenza del cembalo spezzato,mi nutro del mio esilio.E la parca nel volgere dei miei lustri,innanzi al suo fuso ed al suo telaio,quel pur mio esile filo continua a filare.
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MUSICA
Docile mi lascio guidaree approdo presso i violinidai singulti autunnali.Dalle casse armoniche sfondateestraggo note feritee palpebre aperte sui feroci pugnali.Sono così vicina al potere dei cignisono così vicina al suono dei cembaliche lo spirito vi trova riparo.Io e la mia cetraio e il mio canto d’amore io e la mia musaO musa che ancora conservi la coppaove è saggezza e audacia,porgimela,ch’io possa accostarla alle mie labbraperché la mano non tremied il cuore sia sempre leale.
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SCIMITARRE DI CRISTALLO
Appuntata sull’omerodel talismano,silente e nostalgicaorchidea,riflessadal mio magico specchio,riflettoi sensi tridimensionalidei cavalieri dallescimitarre di cristalloe dagli scudi di giadasugli accessidi un sospiro d’avorio.
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ALLA RICERCA
Consulto l’archivio interplanetarioper arredarel’intelletto d’astronomia.L’impero della flora e della faunasta per crollare:chi puntellerà le fondamenta?Assisa su di un tronco mutilatodei suoi artipenso ad evadere,e supero i monti e guado il mare,per incontrare il futuro.
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L’ELFO DELLA QUERCIA
Mi intrattengo soventea stemperarele mie dita di filigranain sfumaturedi cinabro e di smeraldo.Mirabile e tenaceè il mio incedere alla sommitàdella mia ascendente e caldatonalità di pergamena.E l’elfo dimora in mee mi trasforma nella sua quercia.Sfumo l’etereo attimoe l’eterea dimorain sfumature stilizzatedi universi non reali.
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NEGLI OCCHI DEL TEMPO
La mia immagine è riflessanegli occhi del tempoe la speranza è riflessanegli occhi della giovinezza.La terra accoglienel suo grembo il semee la nutricegli tesse intorno il bozzolo.Al limitare della vitami aspetta il mio destino:vieni con mese possiedi il coraggio ,affronta i miei avversi strali se la speranza è la tua arma.
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CON ALI DI MADREPERLA
Quantunque la volontàmi pieghi al suo volere,talora eludola sorveglianza dei miei sensi,per estendere le ali di madreperlasull’invincibile istinto,che struscia la sua gotasul recondito anelito.Persuasa dal mio intuitoe da mistici abbandonidi affinate dolcezze digitali,mi sorge spontaneo allorail mio piegarmi alla primaria volontà,così ho il mio principioquando già l’aurora dischiudeil suo ciglio.Ella per non dimenticarmimi fonde nel suo ricordodi faville madreperlacee.
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LA COMPLICITA’
Disertò la complicitàne aveva abbastanzad’essere a balia.Giunta alla sua tanasenza impedimento alcunomutò d’abitoe si mise in pantofole.Squillò il telefono…Nulla avvennené un cric né un cracci vuol altro per smuoverequell’astrattezzapigiata sul sofà.
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FAVOLE E DESIDERI
Nel regno delle favolee dei desideriieri ho lasciato la verde età.Oggi frequento il seminariodelle scienze occulte,ed interrogo le mie paure.E voi perché tacete, o amuleti ?Noi non siamo del tuo mondo,apparteniamo al mondo dell’infanzia.Nel tuo mondo più nessuno è capacedi scoprire i nostri segreti,più nessuno conosce il sentieroche porta alla valle delle fate.
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PIETRIFICATE LATITUDINI
Inattesa ascendoai regnidel silenzioe dell’oblio,vi passoi miei perennisoggiorni,quale essenzad’incensoe di mirra.Immenso respirodel creato,ne subisco l’influssoe l’egemonia.Allorchè il mio corpod’argillasi plasma in formeinconsuete,ascendonoil silenzioe l’oblioai regnidella mia indelebileargilla,pietrificandomi creanole mareeper le mie pietrificatelatitudini.
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AVVERAMENTI
Astratto estronell’antrodi codesta mia cervice,mi avvero al veroe al vero avverole tattiliestasi interiori.Mi sublimo mordendogli asprigni fruttidella mia cerva predilettache mi si avveracon la mia tattile sublimità.
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RISVEGLIO DEI SENSI
Un bacile d’acqua per immergerei miei sensi accaldati,suscitando lo stimolo che per troppo sbattimento è venuto meno.Supina su questo bacile scaccio la malia.Chi sono io ?‘Che pretendo con tanto slancio ?Perché questo sospettoturba la mia confusa logica?Che voglio ?Che cerco ?E questo affanno cos’è ?Se non l’insostenibile guadagno della scriteriata leggerezza!Rinchiusa in questo ostello,sul duro tavolaccio,metto in scenala mia incompiuta verginità.Spirali di stimolipunzecchiano la mia pazzia.Che vogliono?Che cercano?Mi batterò con lo stiletto,e sarò l’arbitrodella spericolata ascesache saprà domare la mia voluttà.S’esoneri dunque l’aitante stimoloa perpetuar negli atrofizzati sensil’impeccabile utopia.Si dilacera la mia intimitàa correggere questi istintiche rosicano il fascinod’una vanità già collaudata.Quale indulgenza proporre?
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SECOLO 20
Varco il limite dell’incomprensibileper restaurare le bozze sbiadite,ammaestro l’agilità nel comporree nello scomporre la mia dotta esperienza.Ascrivo la civiltà decaduta,e gli eroi che sfilanocon la bandiera della rivoluzione,ed il secolo che sfoglia le folliedegli Iddii . Cos’altro inventerannoper martoriare l’infelice mondo?
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LO SCRIGNO DEI RICORDI
Incantatrice di emozioniper gli attimi fuggenti,mi appassiono a coniarelo scrigno dei ricordi.Stirpe mia, ti sentocandelabro e clessidra.Mentre ti avvinco all’attimo fuggentedel bronzeo guerrieroche compare attrattodalla magia di luci e ombre,clessidra mi dileguoornando i suoi granelli di sabbia.
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L’UNICORNO
Sembianze umane dagli sguardi profondiin un eremo di corrispondenzetrapassano le profonde pupilledel sentiero ancestrale …L’unicorno, dov’è l’unicorno ?Vorrei vegliare con loro,ma il sonno mi reclama per sé.Il desiderio è nel votoe il voto esaudisce il desiderio.L’unicorno è nel mio sognoe il mio sogno accarezza l’unicorno.Il desiderio è nel votoe il voto esaudisce il desiderio.Il vate per il suo unicorno si fa cantoe l’unicorno per il suo vate si fa sogno.
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MALINCONIA
Se pur vaga gaiezza contemplal’iride dell’arcobaleno,io indago per ciò che mi avviliscee la nostalgia ha le sue ramificazionie vaste solitudiniriempiono incommensurabili spazi.Adorna d’aneliti, attorniatada cinerei presagi,celebro le mie malinconie.Sensibile alla pietà che recluta, m’arruolo.Si plagia la mia ambizioneentro la cerchia degli eletti.
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IL CONDOR DALLE PIUME D’ORO
Psicocosmo mi ubifico nella planimetriadei miei microcosmi extrasensoriali.Asceta di antropomorfismomi incarno in didascalie rupestri.Egizia sfinge d’infinitudine,archeologo del mistero,mi conservo arcano enigma.Ma alle porte del sole,chi mi potrà violarecondor dalle piume d’oro?
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I NUMI BOSCHIVI
Bianche parigliecoi pennacchisono aggiogateal landò del tempo;la flora ,detersi i colorioro e rosso dell’autunno ,s’adegua ad una nuova stagione.I sempiterni numi boschivialloggiano da semprein nicchie naturalitra i verdi ramicome archi a cupolae foggiano un fieroe sdegnoso aspettoda portare reverenza e canto d’inni.
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ARTE
Prima che l’albasia degli zefiri guidatrice,la diva arte è nell’argenteo cocchioe al sacro pegamo il timon destina.Disperde le facoltà genialiin grembo alla natura sua madrinae alle ninfee della bellezzatra le serrate ciglia del sonnoun carme improvvisa.
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NELL’EREMO DELLA SOLITUDINE
Mi piace sostarenell’eremo della solitudine,errare con la mia crocein si tranquillo sito.Il mio dolore avrà conforto?Che è mai questa serenità che avanza ?Forse che la sofferenza è meno attiva ?Crocifissa mi offrirò come olocausto!Per chi è mai questa laudache il cuor mio erige ?Se non per il Cristoch’io bramo si tanto di vedertra i suoi celesti .Ed io sosto nel giardino dell’eden.
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ASPETTANDO LA PRIMAVERA
In su l’aurora edificoil braciere del sole,una favilla per sciogliereil gelo dell’invernoche percorre le mie membra.Conosco la rafficache mi ha congelato la linfa,un brivido tenace e inarrestabile.Riordino le ultime possibilitàmentre le clessidre innalzanole loro coppe colme di sabbiae granello su granello cadonoinesorabili nei miei solchiassistiti dal tempo.E la primavera non viene!
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PICCOLA FIAMMA
Sotto la cenerecova la bracedella piccola fiamma,intanto il cepposi consuma d’amore
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LE MIE MANI
Allor che l’astuzia si compiacedi rimirarsi sul suo piedistallo ,i miei occhi sono specchi infrantisul nulla che colma le mie mani.E aro il campo della sapienzae custode sarò dei suoi frutti.
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CHIMERE MUSICALI
Invaghita da chimere musicaliho composto un preludio per arpee le corde accarezzo con graziae la commozione tra le insegnedel suo esercito d’araldidilaga nei meandri segreti dell’anima.
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IO NASCO
Io nasco dai pietrificati gestiche ho colti in pose statuarie;devota alla dottrina del silenzioconsacro i miei idoli.Serti intrecciati di ampolle d’ambrosiaprofumano i perpetui chiostrie l’estasi e la beatitudineintrecciano ghirlande di fioretti.
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ORACOLI
A che vale interrogare gli oracolise le vergini armoniehanno spento il lumee di preci vaticini l’ara non sono.L’ira, nella stagione calda di furore,fornirà all’odio l’ostile parvenzae le reliquie , finora adorate, cadranno in disuso.
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DEA SOLITUDINE
Spiagge deserte,devastate dalla dea solitudine,mentre la dea malinconia,per le deserte azzurre praterie,stringe al cuore un errante solitario gabbiano.Ma nei ruderiimpagliati d’ederale creaturine alateempiono di brusiila campagna
Poiché in me impera l’effigiedello spirito della quercia,o forte genio!auspica all’opra mial’inclito vigore,riporta la tenerezzanei recinti del cuore.
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CIGNI
Somma estasi di primitive albeincastonate in sideree alcove.Ivi giaccio primitiva alba di vespro.Ho la dimora là dovei miei boschi sono incontaminatie in amicizia con le piccole creaturegodo la mia perenne sovranità.Fra paesaggi fiabeschi e incantatisubisco la magia del tempoE dell’irrealtà che creale sue cattedrali di smeraldo.Mille voci odonel mio sacro fiume sublimarmi;mentre abbraccio le sue spondem’incastono in cigni d’antica perla,diadema dell’universale amore.Si tinge d’infinito l’anima mia,e incontro Te ,assoluto custode della mia vita.
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L’AQUILA E LA SPOSA
Lacera il velo nuziale il silenzioe mi avvinceal suo esilio di commozioni impulsive,mi seducecome l’aquila temerariaal suo nido disfatto;mi piace sedermi sull’orlo del nidoe cullare le sue nenie struggentiche come schegge di solitudinisorgono e tramontanoe la mia terra straniera sospiramentre avanzo avvinta in un diafano sognovarco la sogliadi una mitica civiltà.
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LO SCULTORE DELL’ANIMA
La petrosa anima mia si effigiatra gli scabri meandri dell’oblio,magnifica con bellezze eccelse e stilizzate sull’obeliscoove emigracome svettante cuspideper racchiuderel’invisibile estasi,sublimandolanell’incorporea regionea sigillo del supremoinvisibile destino.Allora, come dolce ospite,contemplo la mortalità,sciogliendomi in frammenti di scintille,per una favilla di incenso.Prima che il mio Immortale Compagnomi concedadi essere la sua Escalibur,temprami o ardita forza !perché possa sorgere dalle tue mani,il vero volto del coraggio,e oltre il doloreche mi libera lo spiritodal commiato dei miei lari,incastonati custodi della mia pace,io possa scorgerein quest’aura tersa di promesse,la mia redenzione.Così ti incontromusa della vita,vibro sulle tue cordedolce nota di intensa eternità.Così voglio imperare sul tempo,e vibrare sulle sue corde di cetra immortale.
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ECLISSE DI LUNA
La mia eclisse di filigranaricamo sugli abissi della luna,riflessa dai madreperlacei itinerari d’ametista.Precedo i miei grifoni lunarie compio il mirabile ritodelle interminabili maree dell’esistenza,veleggiando come aquilone di cristallo screziato dall’iride.
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INCANTESIMI
O mia sublimità,dischiudimi all’arcano vagitodel sempiterno oblioove l’universo osa edificareil suo focolaresmuovendo le antiche cenericon alari di braci.Alitami il respirodi mortali incantesimi,commuovimial rinascere della speranzache agita le sue ali di fenicesopra la primitiva aurora della vita..
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CUORE E VERITA’
Ultimo vestigiol’erma dimoradel cuore.dai suoi aurei palpiti,soleva generarele mie mistiche stirpi.
Deificamio requiem,e sottola bruna aladel mio falco,sovrastamio incolmabileverità,ravvisaminel tuoscudo reale,nella tuaindomita sapienza,nella sofferenzache non midistoglielo sguardo,che fa scorrerele sue ditadi solitudinesul mio cuoredi querciavivificandolo.
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SCARABEO
Come da me scarabeosorgel’arboreo anelitodei regnidell’invisibile,così sublimeai sogniche il candelabrosull’orlo del tempofumigadi esotiche essenze.
Come da me scarabeosovente vegliosulle infinitedimoredella mia alba,sul suo respiro di gemma;e vivoebbra animadel surrealel’anelitodel vergine spazio.
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OASI SERENE
Ove sosti o sole ?O sommo re dell’anima,in chiare oasi sereneè un veleggiar d’ali.
La mia luce interioremi riflette in altre anime,sospinte dalla mia stessa speranza
O possente Signore della lucetra cielo e terra, le spoglie mortali del cuorericamano la loro tramadi fremiti ardenti!
Scolpita l’effigie dell’amore, mani marmoree si cercano.Il mio citareda,sulle incantate sponde dell’auroralancia la sua alma in concentrici voli fantasiosia colei che rapì il suo essere.
Scritta il 21\05\98
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ANTICO FLAUTO
Dominano le eterne sferele dimore delle aquile.
Odo svegliarsi in me l’antica voce del flauto.
E sta oltre la soglia del giornoil profondo bosco delle fate e delle ninfe..
Scritta nell’agosto 1998
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MILLENNI
Poch’anzi io,eccelsa ombra dell’oblio crepuscolare,ho asceso il microcosmo.
Invisibile presenzasono l’era dei millenni,dischiusa al conterraneo oceano dei palpiti.
Scritta nell’aprile del 1999
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MUSE E FANTASIA
Le mie saturnie figliedell’opale ambratoche cesellano le nobili fronti,sembrano arabescate icone.Dimorano nelle terredelle Muse e della Fantasia.
Vesto e indossola porosa anima di corteccia,svolgo i miei fragili sentierimi fregio come pura bellezza,sembianza del tempo e del destino.
E così le voglio intendere,impressi solchi nella mia arma.
Scritta il 21\05\99
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SOGNANDO
I miei eruditi sensi di percezionee le mie estese incorporeitàdepongono sprazzi di sovrumana dolcezzasul limitare cangiante dell’arcobaleno.
Prima che gli occhiancor più della mente,m’intrattengano in estatiche attese,io mi muto in estroversi orizzonti,in ebbrezzache segue i suoi alati aquiloni.Miro gli struggenti pensieriche più non trattengomentre l’attimo di gioia supremami consuma.
Scritta il 12 08 1999
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FIORE DI LOTO
Conosco la brevitàdel mio soffio auraleche emerge dalla frontee dallo zoccolo del tempo.
Mi introducooltre il possibilee l’impossibile.Come sfingeapro i miei portali di luna.
Rimembrami o soglia del mio sennoal tremulo lambiredel mio fiore di loto!
Scritta il 16 11 99
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IL CANTO DELL’ANIMA
Comincia il mio liutoa trarre le sue notedalle corde della mia anima.Mi sovvengod’essere ascoltatrice…
Tu sei venutoin cerca di mepoiché mi sono congiuntaa erranti vitalità.
Ti voglio scolpirenella mia primaria essenzae suscitare la tua inaccessibilità.
Colui che giacerànel limbo dei ricordi,avrà spogliato l’impero dell’IOe trarrà a se il colmo orciolodell’immensità.
Scritta il 10 \02\2000
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L’ULTIMA LEGGENDA
E nell’incavo del cielosorge la sposa velata,mentre le sue dita di lucemi sciolgono nell’aureo stelo.
Come il lichene nasco dall’alito marino,dal pendulo suo labbronarro la leggendadelle mie metamorfosi.
Scritta il 04 05 2000
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NELLA LIRA E NEL TEMPO
Me ne sto in attesalungo gli argini del tempoper veder passaregli anni della mia stirpe.
E tu, lira,mia sembianza,ti ricordi di quel acero ove incisile antiche memorie degli avi?
Scritta il 19 11 2000
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GEROGLIFICI DI SOLE
Conducimi al solstizioove inizia la danza del soleper propiziare la terrae propiziare me umana sorteal voler che mi soggiacee che tiene in me la geroglifica volontà.
Avvinta al cantordi emozioni infranteche sogliono salireal tempio della coscienzae che sfumano l’accesso oltre il mondodelle palpabili sensazioni.
Scritta il 24\03\2001
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STELLE DI DENTRO
E’ il momento del mio egoe l’Empireo si mostradal mio fondacodi balaustrate coreografiche corrispondenze.
E il mio sguardocarpito alle stupende costellazioni delle Pleiadi,si frange sul logos che incarno.
Scritta il 08\05\2001
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CAVALLUCCI DI CORALLO
Torna a me il tuo voltomentre cadeva l’anno degli assenti.La mia Clamideornata di ghirigori ultraterreni,armeggia velieri di favole surrealiste,attraccandole a cirri di conchigliee a cavallucci di corallo.
Al mio vesproun itinerario si profila.Veglierò la mia aurorae intingerò nella sua coppasfusi petali di alabarde.
Scritta il 30 \07\2001
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ALITO DI MIRTO
Accadde quando i miei lari,la mia anima immortaleforgiarono nella fucina della vita.
Accadde quando io, uccello lira,al custode della mia ombra,svelai i miei venerabili arcani.
Da allorarespiro alito di mirto,la volontà degli ingegni imperituri.
Scritta il 09\08\2001
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L’IMMAGINARIO
Una cosa ancora mi assistenell’archivio del mio ninfeo:scocco ad orientel’incisiva balestra dell’immaginario,su foglie di cinabro ricopro d’ambral’arnia dei suoi granai.
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POESIA NOSTALGICA
Compare d’innanzi a mel’arpa del silenzio, mi induce al commiatodal mio morente amore.Così m’illudo.
Abiterò il corpodel nascente astro.Indicherò l’eclissidella mia astrale sinfonia.
Scritta il 13\10\2001
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OLTRE IL PENSIERO
Sono sola, avvinta a questa sogliadel soprannaturaleove mi conduceil plettro di violino.
Per altro sentiero ancestralefumiga la mente.fumigo note suggestive e struggentiche il cuore distilla in stille.
Oltre il pensiero, al di là del sentiero dell’anima, avrò il mio giaciglioe i miei occhi vedranno la lucedel paziente amore.
06\11\2001
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IO E LA CLESSIDRA
Mi schiudo , ormai,nella penombra dell’anelito,digradando in sfumature di chiaroveggenza.
Sospira la mia alce dalle corna d’oro.Sfiora lo zoccolol’invisibilità ed io percepisco il cantico della clessidravibrare sulla nostalgica riva della terra.
Scritta il 26\11\2001
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MAGICI OROSCOPI
I miei giorniratificano oroscopi sensoriali.Nella stilizzata gerla del plenilunio. l’incommensurabile arcieresembra fondersi là doveil totem della sua faretraaccoglierà l’essenza della grande orsa.
Scritta il 09 12 2001
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I GIAGUARI
Presso sommità mentaliscorci d’irreali paesaggisono i diurnigiaguari di giada.
Intarsi di storia e di leggendapremono sulle palpebre dei millenni.
Si schiude lo scrigno d’avorioper inciderviil suo geroglifico d’arte rupestre.
Scritta 02 01 2002
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IL TUTTO
O grande Madre dell’universo interoindici il tuo giudizio, niente è uguale al tutto?
O collocare nel tutto la verità dell’universo?
Scritta il 24 01 2002
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IL FALO’
Lambisco gli spezzati cocci della vita,gli accordi prolungatilevigano i ciotoli.
Non andartene per le stradeflauto vagabondoe se proprio devi andare,innalza la speranza al falò del tramonto.
Scritta il 06 02 2002
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ESPERIA
Ho estrattodal mio sentirela pazienza infinita.
Briciole di teemergono nella casa dell’usignolo.
Dalle vetrateEsperia,la stella del mattino,pulsatra le frali verdi brumedi pineta profumata di resina.
Scritta il 09 04 2002
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IL CAMALEONTE
Là nel paese delle farfalle,dove l’ape incensieraimpollina i fiori,su di un tappo di sugherodanza il camaleonte.
Poi, fattosi pressola cremisi corolle,la scaglia d’arabescopremesui pistillicome magico pifferaio.
Scritta il 12 05 2002
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NEL QUIETO SONNO
Si espandein aironi azzurri,la metafisica mente dell’intelletto.Indica il Nordla bussola boreale.Indovino emozioni nel quieto sonno.Mi sorprendo in abbandoni, tracciati dal lapis tridimensionale.Il vomere solcheràlungo gli orli aguzzidei miei risveglila mia vulnerabilità.
Scritta il 30 06 2002
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FRAMMENTI DI ASTRI
Dimmi del palpitoche infioral’arco dell’ampio cielo!
Ho sognatoi confini del sogno!
Ho strappato da ataviche veleframmenti di astri.
Sulla mia logora stuoiaho frugato tra sonnacchiosi papaveri del tempola lanterna di antiche veglie.
Scritta il 30 07 2002
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DESIRE’
Attraverso lo spazio sideraleil cantor sublimemanda a remingar la dolce Desiré.
O dea dell’olimpo,racchiusa nella mia mano,sai tu ridestar l’incanto?
Di te e di mein una lacrima di stella,fusa in petali siderei,incancellabile è il ricordo dell’incontro.
Scritta il 27 09 2002
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LA LAGUNA
Quando ancora ero nebulescenzaprese forma in me l’essenzaed ogni desiderio eternomi fece docile velaper la calma laguna.
Scritta il 08 11 2002
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MAGNIFICA STIRPE
Non c’è acqua sorgivach’io non conosca la foceo magnifica stirpe del fiume!I giorni e le stupende leggendelevano la frontesui damascati guerrieri della croce del sud.O membra mie,dipinte di finito,affiorate dall’eco,d’una voce che non vuole spegnereil rammendo d’un ignoto strappato al di là del mare.
Scritta il 13 03 2003
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BIANCA PARIGLIA
Sulla soglia del suo stalloil cembalo ferma l’attimodella sua intensa vibrazione.
Nel mio andar lentodi bianca pariglia e di rododendro,nel singulto dell’anima approdo.
Straripandotracimo il doloresui friabili ciotolidell’avita meta.
Scritta il 22 05 2003
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IL NIDO DEL SOLE
Quando ancora l’alba preme,sul nido del sole una dolcezza infinita mi prende.
Esiste al di qua della terra inventata,l’incarnazione del sublimare.
Non può esser ch’io sia al cospettod’un vate della sacra fiamma?
O tu che stendila prora dell’indomita possente manoattendi il profilarsidel dirupo del cigno o d’un vascello di giunchiglia..
Scritta il 17 12 2003
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RESPIRO
Ascenderemoverso le sonorità ancestrali,d’impeto impressesul diapason dell’armonia.
Celato lo sguardosull’altrui fragilità,miro chi sull’omero mio s’addorme.Di sonnacchiose speranzeColgo il respiro.
Scritta il 19 04 2004
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IL PELLEGRINO
Questo ombroso vialeche d’arborei fusi imprimea me pellegrinoil viatico aspetto,di cose arcane dell’universo cielo.
Il riverberar m’attiradi soste imperscrutabilie quando concederò di mio al quadrifoglio,l’onniscienza dell’aspersorio d’erba,punterà sul suo asfodeloun boomerang d’essenza.
Scritta il 09 09 2004
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LUCI E TENEBRE
Fu la luce a investigar le tenebre.Vinte ombresemoventi e tarde,svernarono le antilopi e le lontre,sgusciaronodal precipitesalmastro zoccolo.
Battono sul cuoredella regione interiore,attecchisconocon le radici e con la linfa vitale,a qualcosa e a qualcunoper non dimenticaree non dimenticarsiil ritmo caldo e tenero dell’amore.
Scritta il17|01 | 05
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PIUME BLU
Spennellate di giallo oroda una balaustrache rifulgesull’omero di un passero.Intinta nello zaffiroparche perla dei miei rosaiapprodi al calmo vespro.
Così mi accompagnoal mio compagnoche sovente all’alma miaosa e vuoleche gli conceda il rifugioche tanto aspira.
Scritta il 17|06|05
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NELLA MERIDIANA
Era il silenzio,era il verbo dell’imbrunireche soggiornònel bronzeo alveodi una meridiana.
Coscienza e intellettol’ ego frastagliato di fisse pupillesui promontori del futuro.
Alla punta dell’estle viole si apronocome spicchisu una falcedell’argenteo peplo.
Scritta il17|06|05
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FOGLIE DI CRETA
Questa traccia di mesi riverbera sugli avveramenti.
Nella conoscenzal’acume sfrondale foglie di creta.
Dalle foreste d’agataviene il mio ecodi corni fluviali.
Battezzo la flora e la fauna,assisto ai ritidegli spiriti del fuoco e dell’incensoe falcio la messe dell’eternità.
Scritta il 9|12|05
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INDICEAUTOPRESENTAZIONE...........................................................................................................................3AUTUNNO.................................................................................................................................................4SERA5
ACCANTO AL FOCOLARE................................................................................................................6IDEALI.......................................................................................................................................................7STELLA POLARE......................................................................................................................................8
LA NINFEA.........................................................................................................................................9METAMORFOSI.................................................................................................................................9
LE MIE GIOIE..........................................................................................................................................10ALBA.................................................................................................................................................10
LE PORTE DELL’IGNOTO......................................................................................................................11RUSTICA FONTE..............................................................................................................................12
PIRAMIDI D’ARGILLA...........................................................................................................................13I SILENZI DEL CUORE....................................................................................................................14
ARABESCHI............................................................................................................................................15PRESENTIMENTI....................................................................................................................................16FANTASIA...............................................................................................................................................17
IL VOLTO DELL’AMORE................................................................................................................18ARCIERE DI PURO PENSIERO........................................................................................................19
POVERI SOGNI.......................................................................................................................................20OLTRE GLI AQUILONI....................................................................................................................21A MONTE DELLE MIE ANTICHE RADICI.....................................................................................22
MUSICA...................................................................................................................................................23SCIMITARRE DI CRISTALLO.........................................................................................................24
ALLA RICERCA......................................................................................................................................25L’ELFO DELLA QUERCIA...............................................................................................................26
NEGLI OCCHI DEL TEMPO...................................................................................................................27CON ALI DI MADREPERLA............................................................................................................28
LA COMPLICITA’...................................................................................................................................29RISVEGLIO DEI SENSI....................................................................................................................33SECOLO 20.......................................................................................................................................34
L’UNICORNO..........................................................................................................................................36MALINCONIA.........................................................................................................................................37
IL CONDOR DALLE PIUME D’ORO...............................................................................................38I NUMI BOSCHIVI...................................................................................................................................39ARTE........................................................................................................................................................40NELL’EREMO DELLA SOLITUDINE.....................................................................................................41ASPETTANDO LA PRIMAVERA............................................................................................................42PICCOLA FIAMMA.................................................................................................................................43LE MIE MANI..........................................................................................................................................43CHIMERE MUSICALI.............................................................................................................................44IO NASCO................................................................................................................................................45ORACOLI.................................................................................................................................................46DEA SOLITUDINE..................................................................................................................................47
CIGNI................................................................................................................................................48LO SCULTORE DELL’ANIMA.........................................................................................................50ECLISSE DI LUNA...........................................................................................................................51
INCANTESIMI.........................................................................................................................................52CUORE E VERITA’.................................................................................................................................53SCARABEO.............................................................................................................................................54OASI SERENE………………………………………………………………………54ANTICO FLAUTO……………………………………………………………….....55MILLENNI………………………………………………………………………….56MUSE E FANTASIE………………………………………………………………..57
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SOGNANDO……………………………….……………………………………….58FIORE DI LOTO …………………….……………………………………………..59IL CANTO DELL’ANIMA……..………….……………………………………….60L’ULTIMA LEGGENDA…….……………………………………,…….…………61NELLA LIRA E NEL TEMPO……………………………………,……….……….62GEROGLIFICI DI SOLE…………………………………………………….……...63STELLE DI DENTRO………………………………………………………………64CAVALLUCCI DI CORALLO……………………………………………………..65ALITO DI MIRTO…………………………………………………………………..66L’IMMAGINARIO………………………………………………………………….67POESIA NOSTALGICA……………………………………………………………68OLTRE IL PENSIERO……..……………………………………….………………69IO E LACLESSIDRA……………………………………………….…….….……..70MAGICI OROSCOPI……………………………………………………….………71I GIAGUARI………………………………………………………………………..72IL TUTTO…………………………………………………………….……………..73IL FALO’……………………………………………………………………………74ESPERIA……………………………………………………………………………75IL CAMALEONTE…………………………………………………………………76NEL QUETO SONNO………………………………………………...……………77FRAMMENTI D’ASTRI…………………………………………………….,…….78DESIRE’…………………………………………………………………….......….79LA LAGUNA……………………………………………………………..….…….80MAGNIFICA STIRPE……………………………………………………....……..81BIANCA PARIGLIA………………………………………………………………82IL NIDO DEL SOLE………………………………………………………………83RESPIRO…………………………………………………………………………..84IL PELLEGRINO…………………………………………………………………..85LUCI E TENEBRE…………………………………………………………………86PIUME BLU……………………………………………………………………….87NELLA MERIDIANA……………………………………………………..………88FOGLIE DI CRETA………………………………………………………………..89
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