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L’editoriale – introduzione alla prima uscita – benvenuti a tutti
Cari lettori, la scuola è quasi finita e a causa di questa epidemia possiamo salutarci solo virtualmente. A parte
questo non abbiamo avuto altre occasioni per incontrarci. Spero che questo giornalino sia un modo per riunire lo
spirito di gruppo della nostra CLASSE SUPER !!!!.
Buona lettura e buona estate. A presto dal vostro amico Davide.
L’ORTO VERTICALE ‐ Intervista a Diego Nicola Cappiello
Protagonista di questa intervista è il nostro compagno Diego Nicola, ex calciatore promessa della Marosticense, ora votato alla carriera musicale e ortofrutticola.
D: Come ti è venuta in mente l’idea di fare un orto verticale usando le bottiglie?
R: Le mie coltivazioni avevano un grande nemico, ed io non riuscivo a fare scorpacciate di vegetali perché le terribili lumache di Mason banchettavano con le mie verdure. Poi ho scoperto che gli simpatici animaletti sanno strisciare ma non volare. Ho avuto allora l’idea di mettere in alto le piante usando come recipiente per il terreno le bottiglie di plastica.
D: Ma bottiglie d’acqua, di coca cola o di altre bevande?
R: Qualsiasi, basta fossero vuote e abbastanza grandi.
D: Cosa fai durante la quarantena per distrarti?
R: Leggo fumetti, mi prendo cura dell’orto, guardo la tv e suono il pianoforte.
D: Ti annoi tanto?
R: Come ti ho già raccontato ho trovato qualcosa da fare, quindi non mi annoio troppo nonostante non abbia
tantissimo spazio a disposizione. Per esempio dentro casa non riesco a fare i tuffi acrobatici che farei in piscina.
D: Sappiamo che un'altra tua attività è quella di frequentare un corso di computer on line da casa. Come ti trovi?
R: Bene, non è troppo difficile.
D: E invece il corso di inglese come prosegue?
R: Bene, è facile
D: Quale tra questi due corsi fai più volentieri?
R: Mi piacciono tutti e due
D: Hai imparato a suonare nuove canzoni al pianoforte?
R: Si tante. La mia preferita è “Moscow in autumm”.
D: Bene Nicola, grazie per le risposte interessanti e alla prossima intervista
R: Prego, è stato un piacere, un saluto a tutti i lettori.
Spartito di Moscow in autumm
I tasti del pianoforte sono neri e bianchi, ma suonano come un milione di colori nella tua mente. (Katie Melua)
Data GIUGNO 2020 ‐ Numero 1 – Direttore responsabile ATTORI DAVIDE
Nr 1 - Pag 1
ROSSI BROTHERS Nuove attività in tempo di crisi
Aperta a Colceresa un’attività di realizzazione scudi vichinghi. Luca Rossi e il fratello Marco, con grande inventiva e con i materiali che avevano a disposizione hanno costruito un pregevole scudo che avrebbe fatto invidia ai più famosi condottieri vichinghi. Ci siamo fatti raccontare per voi lettori la storia di questa creazione. Ecco le parole di Luca:
“Per cominciare io e mio fratello abbiamo tracciato un cerchio con il compasso su un pezzo di compensato e quindi abbiamo tagliato con il seghetto alternativo la sagoma circolare. In seguito abbiamo tagliato delle assi di legno, le abbiamo avvitate al compensato e abbiamo fatto un foro centrale.
Poi abbiamo tagliato una camera d’aria di biciletta, abbiamo fatto dei buchi con il trapano per cucirla tutt’intorno al perimetro del compensato.
Con delle martellate all’interno abbiamo fatto diventare bombato un vecchio pentolino metallico, poi Marco lo ha inserito nel foro centrale.
In seguito Marco ha fatto un manico di alluminio, l’ha rivestito con del cordino e l’ha avvitato dietro lo scudo.
Infine ci siamo divertiti a decorarlo. Il risultato finale è uno scudo pesante, bello e molto robusto, direi a prova di qualsiasi combattimento.”
Facciamo i complimenti a questi bravi creatori e restiamo in attesa di qualche nuova invenzione.
Nr 1 - Pag 2
STILI DI VITA ‐ UNO SCOUT RACCONTA
Il nostro compagno Alessandro Dalla Costa, che
come tanti di voi già sanno fa parte di un gruppo
scout, ci racconta come ottenere con piante e
vegetali dei cibi che piaceranno a molti.La parola ad
Alessandro:
“Ciao amici, sapete come si possono far crescere
degli alberi?
Io ho preso dei semi di limone e di mela. Li ho messi
per qualche giorno in un fazzoletto di carta umido e
messi dentro ad un vasetto di vetro col coperchio.
Dopo 4/5 giorni li ho impiantati nella terra e guarda
il risultato... stanno germogliando !
Provateci anche voi, questi sono gli alberelli appena
spuntati.
Poi, per la mia preda scout sono andato alla ricerca
di cosa sono i bruscandoli (sono i germogli del
luppolo selvatico, un'erba molto salutare che cresce
spontaneamente nei nostri boschi, spesso vicino ai
rovi di more, lungo i fossi o le strade sterrate) e ho
imparato una ricetta:
Risotto con i Bruscandoli
Si devono preparare questi ingredienti:
‐ Un mazzetto di bruscandoli
‐ Brodo
‐ Cipolla
‐ Aglio
‐ Olio
‐ Bicchieri di riso per 4 persone
‐ Formaggio grana e/o burro
Procedimento:
1) Dopo aver raccolto i bruscandoli e tenuta la parte
tenera (20 cm circa dalla punta), lavarli e tagluzzarli.
2) Fare un soffritto con olio, aglio e cipolla.
3) Inserire i bruscandoli e cucinarli con un po’ di
brodo per 30 minuti circa (chi vuole li può frullare).
4) In un altra pentola fare un soffritto con olio e
cipolla.
5) Dopo qualche minuto inserire due bicchieri di riso
(dose per 4 persone)
6) Mescolare e aggiungere brodo per cucinare il riso
per venti minuti circa.
7) A metà inserire i bruscandoli già cotti prima e
terminare la cottura.
8) Se si vuole, aggiungere formaggio grana e/o
burro.
Buon appetito da Alessandro
Curiosità: Se ve lo siete chiesti la preda scout è un
impegno che ogni lupetto prende per migliorarsi o
per imparare qualcosa di nuovo e condividerlo poi
con gli altri. Per esempio può essere una preda di
cucina oppure per imparare a gestire i giochi di
gruppo, imparare a fare i nodi, imparare a diventare
fuochista, imparare a fare lavoretti con il legno o la
carta.
Nr 1 - Pag 3
LE PIANTAGIONI DI GABRIELE
Questa intervista potrà interessare a tutti quelli che per
guardare di gusto un bel film vogliono avere una ciotolona
di gustosi popcorn davanti a loro.
D: Ciao Gabriele, come mi hai detto hai seminato delle
piantine, puoi dirci cosa sono?
G: Ciao a tutti, ti rispondo molto volentieri, le piantine che
ho seminato sono di popcorn e di girasole.
D: La pianta di girasole la conosco, ma il popcorn di
preciso cos’è?
G: Sarebbe il granoturco, chiamato anche mais o in
dialetto veneto “sorgo, o soturco, queo che fa e panoce”.
D: Ma le hai piantate in un pezzo di terra tutto tuo o
insieme al nonno in uno dei suoi campi?
G: In un appezzamento tutto mio vicino alla serra del
nonno.
D: Ci puoi dire di preciso quanti semi hai seminato?
G: Ho seminato 40 semi di popcorn e 40 di girasole.
D: Cosa ne farai delle pannocchie, tutto popcorn o ne
terrai un po’ per darle ai polli?
G: Tutto popcorn, ne sono ghiotto.
D: Ci puoi spiegare come si fanno prima di cuocerli?
G: Certamente, prima di tutto bisogna raccogliere le
pannocchie e sgranare i chicchi, poi farli asciugare così
perdono l’umidità, sennò non scoppiano.
D: Mentre con i girasoli? Diventeranno olio per cucinare i
popcorn?
Piantina di popcorn
G: No, i girasoli li terrò per riseminarli l’anno prossimo e
fare una coltivazione più grande.
D: Grazie Gabriele, questa interessante intervista finisce,
aspettiamo un assaggio e le foto delle piante cresciute e
della prima pannocchia e del primo fiore di girasole.
Piantina di Girasole
Nr 1 - Pag 4
IL GATTO VIAGGIATORE
A casa di Leonardo Parise vive un gatto avventuriero e
questo è l’interessante racconto di cosa gli è capitato.
Il suo nome è Kiko. Lunedì 10 maggio è scomparso da
dove abita. Per alcuni giorni la famiglia Parise non ha più
avuto sue notizie. Questa sparizione li ha preoccupati
molto. Vogliono molto bene al gatto, non era mai
scappato prima d’ora e non sapevano in che guaio si
poteva essere cacciato.
Gioia, la sorellina di Leo, era disperata.
Per fortuna la mattina di sabato 16 maggio, dopo ben sei
giorni dalla scomparsa, Kiko ritorna a casa dagli amici
umani.
Per farsi accogliere non ha suonato il campanello ma ha
cominciato a miagolare forte forte fuori dalla porta.
Possiamo solo immaginare lo stupore e la felicità che i
familiari avranno provato nel momento in cui, aprendo la
porta, lo hanno visto.
Da quella mattina Kiko non fa altro che mangiare, cercare
coccole e dormire.
Gioia, che veniva spesso graffiata, ora è diventata la sua
compagna preferita e ci passa molto tempo insieme.
Per fortuna questa storia ha avuto un lieto fine. Kiko è
arrivato da solo a casa Parise circa 8 mesi fa ancora
cucciolo.
Tutti sperano che almeno per un po’ non voglia fare altre
gite avventurose.
Dormendo beato Kiko recupera le forze nel vaso dei gerani
S.O.S. GATTI DA SALVARE Un'altra storia di gatti che ci arriva da Nicola Cappiello.
Una mattina papà Cappiello esce di casa con il cane
bianco di nome Bianca per fare una passeggiata. Ad un
certo punto sente dei forti miagolii provenienti da una
siepe. Avvicinandosi per controllare, trova due cuccioli di
gatto. Il papà pensa allora di andare a chiamare il figlio
Nicola per fargli vedere cosa ha scoperto. Padre e figlio
tornano assieme alla siepe portando due ciotole, una con
latte e una con acqua. A questo punto fanno una scoperta
ancora maggiore. Nicola vede un pezzo di scatola di
cartone. Incuriositi e stando ben attenti la aprono
delicatamente. Immaginate la sorpresa quando dentro
trovano tre gattini ancor più piccoli. Decidono allora di
portare tutti e cinque i gatti a casa. Ad aspettarli per
accoglierli e dar loro il benvenuto ci sono Bianca il cane e
Mimmo il gatto.
Chiamano all’ora l’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione
degli Animali), la più antica e più grande associazione
animalista italiana, conosciuta anche per le figurine degli
Amici Cucciolotti.
L’Enpa prende i tre gattini più piccoli e lascia alla famiglia
Cappiello i due più grandi per ricompensarli del bel gesto
fatto.
Al risveglio della mattina dopo papà Carlo sente dei
rumori ai quali non era abituato. Arrivano dal piano di
sotto. Va a vedere e trova mamma Daniela che usando
una piccola siringa come biberon allatta i gattini ormai
non più abbandonati.
Complimenti a questa famiglia dal grande cuore.
Nr 1 - Pag 5
INTERVISTA A GIULIO PERETTI
In occasione del compleanno del nostro compagno Giulio,
lo scorso 11 maggio gli abbiamo fatto gli auguri e qualche
domanda.
Davide: Ciao Giulio, come stai? Sta andando bene il
compleanno?
Giulio: Ciao Davide, io sto bene e il compleanno procede
benone.
D: Ti hanno preparato un dolce?
G: Sì, mi hanno preparato un dolce di pasta sfoglia e
cioccolato. Le pasticcere sono state mia mamma Cristina e
mia sorella Veronica. Approfitto dell’intervista per
ringraziarle e far loro i complimenti. Voglio anche
raccontarti di un regalo da parte dei miei familiari. Si
tratta di cinque uova da cui far nascere dei pulcini e, non
avendo una gallina che li covasse, mi hanno regalato
anche un’incubatrice.
D: E cosa sarebbe di preciso questa incubatrice?
G: L’incubatrice è un macchinario che si usa per far
schiudere le uova.
D: Mi spieghi il funzionamento?
G: Per una buona riuscita della schiusa occorrono per
prima cosa delle condizioni ottimali. E’ necessario avere
una temperatura costante di 37,2 gradi, un’umidità
interna del 50/60 % circa. L’incubatrice si regola da sola in
modo che per tutto il tempo necessario temperatura e
umidità rimangano ai valori ideali.
D: Quanto tempo ci vuole?
G: Dipende dal tipo di uova, cioè di che animale sono. Le
mie, che sono di gallina, impiegano 21 giorni per
schiudersi.
D: Interessante, raccontaci qualcos’altro….
G: Durante questo periodo le uova vengono regolarmente
girate più volte fino al diciottesimo giorno. Dopo non
vanno più girate. In questo modo permetti ai pulcini di
posizionarsi correttamente per la schiusa. Gli ultimi tre
giorni l’umidità va alzata fino al 65%. Passati questi tre
giorni, se tutto ha funzionato per il meglio, ci sarà la
schiusa.
D: Cosa farai poi con i pulcini nati?
G: Due saranno un regalo per i miei nonni, gli altri devo
ancora decidere a chi darli. Qualcuno li vorrebbe?
Ringraziamo Giulio per l’affascinante spiegazione.
Secondo i nostri calcoli le uova dovrebbero essere già
schiuse e i pulcini nati. Vedremo se nel prossimo numero
sapremmo darvi novità in merito.
Nr 1 - Pag 6
Edoardo Costenaro ci stuzzica il palato parlandoci dei sui cibi preferiti della solare Sicilia.
“Ciao amici, ho tolto il gesso e sto bene. Davide mi ha invitato a parlarvi di alcuni piatti tipici della regione di
origine della mia bella mamma, la Sicilia. Ecco quello che vi dico: I piatti tipici che mi ha fatto mia mamma, e a
volte la nonna, sono i cannoli, il pane con le olive, la pasta alla norma cioè con pomodori e melanzane, le patate
lesse con pomodorini e capperi, l’insalata con finocchio e arance.
Una cosa che mi ha fatto spesso nonna Maria sono gli arancini che si preparano facendo delle palline con il riso e
poi si farciscono dentro con ragù e piselli oppure a forma di uovo con la punta di piramide con dentro mozzarella e
prosciutto cotto e poi si friggono come le patatine.
Di tutte queste cose le mie preferite sono: il pane con le olive, l’insalata con finocchio e arance, i cannoli ed infine
gli arancini che sono proprio buonissimi.”
Caspita Edo, che voglia di mangiare mi hai fatto
venire…… speriamo di provare presto queste specialità
L’ORA DEL DOLCE
Sappiamo che le uova sono degli ingredienti fondamentali per molti dolci, ma che succede se finiamo le
uova? Alice Sandonà ci salva dalla nostra tremenda fame di torta al cioccolato insegnandoci questa
ricetta per le emergenze.
Ciao amiche e amici, ecco come dovete fare per non restare a digiuno..…..
TORTA AL CIOCCOLATO SENZA UOVA
Ingredienti: 200 g di farina a scelta (io uso farina 2), 60 g di cacao amaro, 1 bustina di lievito per dolci, 100 g di
zucchero Mascobado (la ricetta originale prevede 180 g di zucchero normale, io ho ridotto e ho usato il mio tipo di
zucchero di canna) 400 g di latte, 40 g di olio di semi, 1 pizzico di sale, 100 g di gocce di cioccolato.
Procedimento: Riscaldare il latte (non bollire), mescolare gli ingredienti secchi (setacciando farina e cacao),
aggiungere gli ingredienti liquidi (compreso il latte) e mescolare bene con la frusta a mano. Aggiungere le gocce di
cioccolato, versare l’impasto nella tortiera (io ho usato stampo a ciambella da 20 cm imburrato).
Cucinare in forno statico preriscaldato a 170° per 35 minuti
Grazie Alice per questa golosa ricetta. Proveremo a fare la torta e ti penseremo quando la mangeremo,
anche se probabilmente quella fatta da te sarà molto più buona. Magari ce la porti per ricreazione
Nr 1 - Pag 7
GNOCCHI DI PATATE ricetta di Martina Pigato
Cosa c’è di più bello, quando si torna affamati da scuola, che trovare un bel piatto di gnocchi fumanti conditi con il nostro sugo preferito?
Ancor più buoni se fatti in casa da una catena di montaggio familiare! Ecco come li fanno in casa Pigato a Villaraspa di Colceresa.
Ciao amici, sono Martina, e questo è il nostro procedimento: per prima cosa viene preparato l’impasto, poi io faccio i salsicciotti, mio fratello Matteo li taglia alla giusta misura e mia mamma Sara dà la forma finale di gnocco.
Ricetta per quattro persone:
Si lessano 800 g di patate rosse che vengono poi schiacciate e mescolate con un uovo e farina quanto basta finché l’impasto non sia più appiccicoso e diventa lavorabile. Per cuocerli, dopo avergli dato la forma, si buttano in acqua bollente e salata. Velocemente verranno a galla, e vuol dire che sono cotti. Allora si scolano e sono pronti da condire. Io gli adoro con il ragù.
Quando li facciamo a casa nostra partecipa tutta la famiglia, anche il papà. Lui è l’assaggiatore ufficiale.
Nr 1 - Pag 8
ORSO M49 – LIBERTA’ FINITA
(Articolo estratto dal sito internet Montagna.tv)
L’orso M49 è stato catturato. Dopo 9 mesi e oltre
1000 chilometri, finisce la fuga di un animale
controverso.
Secondo i primi dati diffusi l’animale, che pesa 167
chili, è in buono stato di salute. Una notizia,
quest’ultima, della quale chi ha visto i meravigliosi
filmati di M49 libero girati qualche settimana fa sulla
neve del Carega, o le inquietanti fotografie delle
malghe saccheggiate qualche giorno fa intorno a
Tione era già assolutamente certo.
Poche ore dopo la cattura, l’orso è arrivato per la
seconda volta nell’area faunistica del Casteller, a sud
di Trento, dov’era già stato rinchiuso il 14 luglio
scorso. In quella occasione, come molti ricordano,
dopo poche ore l’orso era riuscito a evadere,
scavalcando i recinti elettrificati e dileguandosi nei
boschi della Marzola.
Una seconda fuga sembra francamente impossibile,
perché i recinti sono stati rafforzati per contenere un
animale forte e intraprendente come M49. La vera
differenza tra la cattura di nove mesi fa e questa è
che il forestale che compare in una delle foto indossa
una mascherina. Stavolta, più che da un orso
potenzialmente aggressivo, gli uomini della Provincia
di Trento devono difendersi dal COVID-19.
La vicenda di M49-Papillon è famosa, ma vale la
pena ricapitolarla. L’animale, già negli anni
precedenti, si segnala per la sua capacità di
introdursi nelle malghe e di attaccare animali al
pascolo e alveari.
Tra agosto e settembre, dopo l’evasione, M49 si
sposta a nord verso la Val di Fiemme, il Passo di
Lavazè e l’Alto Adige, con altri attacchi a malghe e al
bestiame isolato. Poi si rifugia sui Lagorai, dove
trascorre il letargo. Ricompare nei primi giorni di
marzo, con “visite” alle malghe di Castello di Fiemme
e un’altra puntata in direzione di Lavazè.
Poi l’orso inverte la rotta, torna a sud verso Pinè e la
Valle dei Mocheni, traversa la Valsugana e raggiunge
il massiccio del Carega. Qui, il forestale e fotografo
Tommaso Borghetti lo immortala in un video di rara
bellezza. Gli ultimi giorni lo vedono spostarsi verso
ovest. Viene avvistato a Nago, sul Garda, poi sale in
Val Breguzzo, ai piedi dell’Adamello, avvicinandosi
alla zona dov’è nato.
Nello scorso fine-settimana, gli allevatori di Malga
Lodranega, sui monti di Tione, diffondono le immagini
del loro edificio scassinato e di una cerva uccisa e in
parte mangiata all’esterno. La sera del 28 aprile
arriva la cattura da parte della Forestale provinciale.
Le reazioni alla cattura
Il primo commento da fare riguarda l’epidemia di
Coronavirus, che ha influito in due modi su questa
storia. La riduzione del traffico sulla A22 del
Brennero, sulle strade locali e sulla ferrovia ha
certamente facilitato lo spostamento dell’animale dal
Carega verso il Garda.
Allo stesso modo, il fatto che l’Italia e chi la governa
oggi siano concentrati su ben altro ha reso più facile,
per Maurizio Fugatti e la sua giunta, riaffermare il loro
potere e mettere Sergio Costa e l’opinione pubblica
di fronte al fatto compiuto. (continua alla pagina
successiva)
Nr 1 - Pag 9
L’orso M49 catturato
“Ho sempre chiesto che non venisse ammazzato,
credo che la cattura non sia una soluzione. Non mi fa
piacere sapere che M49, abbia perso la sua libertà,
vogliamo che sia trattato bene” commenta il Ministro
Sergio Costa che si “sta adoperando, attraverso tutti
i canali possibili, per far ospitare l’animale all’estero”.
Una dichiarazione, però, che conferma che per M49
in Trentino non c’è spazio.
Anche gli ambientalisti, a livello nazionale e locale,
sono intervenuti subito. “La cattura di M49 è una
pessima e triste notizia per la conservazione della
natura nel nostro Paese” scrive il WWF. “L’orso, al
contrario di quanto affermato dalla Provincia di
Trento, non si è mai reso protagonista di attacchi o
comportamenti pericolosi verso l’uomo”.
“La sentenza emessa dalla Provincia è inutilmente
crudele, perché si accanisce su un animale che ha
dimostrato eccezionali capacità di adattamento e
sopravvivenza. Un individuo particolarmente dotato,
che dovrebbe essere per questo ancora più rispettato
e accettato” rincara la dose la LAV, la Lega Anti
Vivisezione, che si dice pronta “a procedere contro la
Provincia di Trento, per il reato di maltrattamento di
animali”.
Sarebbe un grave errore, ovviamente, non
considerare le preoccupazioni e le paure degli
allevatori delle Valli Giudicarie, che ben conoscono
l’astuzia e la capacità di M49 quando vuole entrare
nelle loro aziende.
L’orso fuggiasco del Trentino, però, quegli amori tra i
boschi non li potrà mai conoscere. La paura più
grande della Provincia, ampiamente dimostrata dagli
interventi degli anni scorsi, è che gli orsi più “furbi” e
intraprendenti possano generare dei cuccioli attivi
come loro. Di fronte M49, se sopravviverà allo choc
della cattura, c’è solo la solitudine forzata.
SECONDO VOI, AMICI LETTORI, E’
L’UOMO CHE DOVREBBE ABITUARSI A
CONVIVERE CON ANIMALI FEROCI COME
ORSI E LUPI O QUESTI DEVONO ESSERE
RINCHIUSI O TENUTI LONTANO?
ASPETTO LE VOSTRE OPINIONI
(ma che emozione sarebbe incontrarlo
libero in montagna….)
Nr 1 - Pag 10
RUBRICA DI BARZELLETTE, GIOCHI E INDOVINELLI SPREMI LE MENINGI E FATTI UNA RISATA
BRRR!
COME SI RICONOSCE UN FANTASMA FREDDOLOSO?
ANZICHE’ GIRARE CON IL LENZUOLO LUI GIRA
CON……….LA COPERTA DI LANA
PANINI PER SCHELETRI
UNO SCHELETRO ENTRA AL BAR E CHIEDE AL
BARISTA: “FER FAVORE MI FA UN PANINO CON LA
….. MORTA…DELLA?”
COLMI:
‐ IL COLMO PER UNA FATA? AVERE PRESO IL
COLPO DELLA STREGA
‐ IL COLMO PER DUE VAMPIRI? SFIDARSI
ALL’ULTIMO SANGUE
QUAL’E’?
‐ QUAL’E’ QUELLA COSA CHE UN VAMPIRO
NON USERA’ MAI? LA CREMA SOLARE
PARTITA A CARTE
DRACULA E UNA STREGA GIOCANO A CARTE.
VINCE IL VAMPIRO, SAPETE PERCHE’?
PERCHE’…..BARA!!
AL RISTORANTE
QUANDO UN VAMPIRO ORDINA UNA BISTECCA,
COME LA ORDINA? SEMPRE…..AL SANGUE !!!!
UNA NOTTE DA BRIVIDO
E’ UNA NOTTA BUIA E TEMPESTOSA…..UN RODITORE
HA PERSO L’ULTIMO AUTOBUS E VA A CASA A PIEDI.
LA STRADA E’ BUIA….A UN CERTO PUNTO SENTE UN
RUMORE E VEDE….CHE LO STA’ INSEGUENDO IL
CONTE DRACULA!! ALLORA CORRE CORRE CORRE !!
SI RITROVA IN UN VICOLO CIECO….CON LE SPALLE AL
MURO, VEDE CHE DRACULA LO HA RAGGIUNTO!!
INFILA UNA MANO IN TASCA, TROVA UN
PACCHETTO DI CARAMELLE ALLA MENTA E PROVA
AD OFFFRIRGLIENE UNA: ”VUOLE UNA MENTA?”
DRACULA SOGGHIGNA: ”BUON SANGUE…NON
MENTE!!”
LA FIGLIA E’ STUFA E SCAPPA DI CASA. I GENITORI
MUOIONO DI FREDDO….
Sai perché la sera vai a letto? Perché il letto non può
venire da te.
INDOVINELLO:
LA RISPOSTA DEL TOPO
C’era una volta un enorme drago affamato, che
incontrò un topo. Siccome quel drago enorme era a
digiuno da secoli, avrebbe volentieri divorato il topo.
Così il drago ruggì: “topo adesso ti mangio!” Il topo
però era furbo e chiese: “O drago enorme e
affamato, so che presto sarò morto. Però vorrei
scegliere come morire…” Il drago, che oltre ad
essere affamato era anche babbeo, glielo concesse:
”Allora topo sbrigati che ho una fame da drago!!
Vuoi morire arrostito, spiaccicato o triturato o altro?
Dimmi come preferisci morire e io ti accontenterò!”
Il topo rispose………..ed ebbe salva la vita!
CHE COSA RISPOSE IL TOPO?
Ha le braccia ma non le mani, ha il collo ma non la
testa, chi è? (La camicia)
Ho la vita appesa ad un filo, chi sono? (Il Ragno)
Radici invisibili ha, più in alto degli alberi sta, lassù
fra le nuvole va e mai tuttavia crescerà. (La Montagna)
Non ha voce e grida fa, non ha ali e a volo va, non ha
denti e morsi dà, non ha bocca e versi fa. (Il vento)
Senza coperchio, chiave né cerniera uno scrigno cela
una dorata sfera. (Le uova)
Questa cosa ogni cosa divora, ciò che ha vita, la
fauna e la flora; i re abbatte, e così le città, rode il
ferro, la calce già dura; e dei monti pianure farà.
(Il tempo)
Chi fa la barba trenta volte al giorno, e quando si
specchia ha ancora la barba? (Il barbiere)
(il divertimento continua alla prossima pagina)
Nr 1 - Pag 11
Può essere corretto anche se ha un errore. (Il caffè)
SAI PERCHE’ I CALCIATORI AMANO INTERNET?
PERCHE’ GLI PIACE ANDARE IN RETE
SAI QUALI SONO LE CALZE PREFERITE DAI PORTIERI?
LE CALZE A RETE
DI CHE COSA DEVE ESSERE PIENA UNA BOTTE PER
PESARE DI MENO? DI BUCHI
Perché uno scheletro ha paura di fare un tuffo dal
trampolino? Perché non ha fegato!!!
Che cosa dice il libro di matematica a quello di
geometria? Certo che ne abbiamo di problemi!!!
Mi trovi in Parigi, nel mare mi incontri, a Roma sto in
principio, nel Nord sto dopo il centro. (lettera R)
Sono una piccola semisfera ma nessun mare mi può
riempire. Quello che riempie me riempie anche te.
Chi sono? (Lo Scolapasta)
Sono il desiderio dei più felici. Cosa sono? . (nulla)
Qual è l’alimento che si mette in un cesto e si dice
che è fresco quando è caldo di forno? (il pane)
Come fa un albero a conquistare una foglia? La
corteccia….!!!
Dopo la lezione sull’uso della virgola, ecco il risultato
del dettato in classe: “l’uomo entrò nella casa sulla
testa, portava un cappello grigio ai piedi, grossi
stivali sulla faccia, un allegro sorriso in mano, un
bastone d’ebano nell’occhio, uno sguardo
penetrante.
Che invenzione Un inventore stravagante si presenta all’ufficio
brevetti e tira fuori una penna.
‐ Che cosa ha inventato lei? – gli chiede il funzionario
‐ Guardi questa è un’invenzione straordinaria: una
penna che scrive tutti, ma proprio tutti, ma proprio
tutti i colori.
‐ Mi faccia vedere – dice l’altro poco convinto.
L’inventore prende la penna e spiega orgoglioso:
ecco per esempio può scrivere ROSSO, BLU, VERDE, ma anche BIANCO….e sul foglio scrive i
nomi dei colori ROSSO, BLU, VERDE e BIANCO
“Carlotta, non si può dormire in classe!!!”
E lei “Ha ragione prof, c’è troppo rumore!!!”
La maestra a Giovannino: “Perché hai scritto il tema
con una calligrafia piccolissima ?” e lui: “Così non si
vedono gli errori!!!”
Qual è il dolce preferito a Barcellona? Il pan di
spagna.
Cosa fanno sotto l’albero di natale il re di Spagna e la
regina d’Inghilterra…….i Regali.
Richiesta di indicazioni stradali: “Scusi, per
l’ospedale?” “Alla prossima curva esca dritto….”
Qual è il colmo per un re? Sentirsi sol!
Qual è il colmo per un oculista? Trovarsi in un vicolo
cieco!
Giovanni alla mamma: ”Ho una notizia buona e una
cattiva. La buona è che ho preso 8 in storia, la cattiva
è che non è vero!”
Basta pensare al calcio
Un famoso allenatore è molto stressato. Si presenta
dal suo medico, il quale lo visita e poi gli dice:
‐ Troppo stress. Lei si prenda una vacanza, faccia una
dieta e per un bel po’ non pensi al calcio!
Gli scrive la ricetta e, mentre gliela consegna, gli
dice:
‐ A proposito era proprio il caso di schierare il nuovo
centroavanti domenica scorsa?!?!
Ringraziamenti speciali per questo
numero a tutti quelli che hanno aiutato in
vario modo: Nicola, Edoardo, Martina P.,
Leonardo, Alice, Giulio, Diego, le Maestre,
Ido, Andrea, Monica, Giulia, Alessandro
D.C., Gabriele, Cristian, Luca R..
Nr 1 - Pag 12