Interazione didattica e Interazione didattica e comunicazione comunicazione interculturale interculturale

Claudio Claudio BaraldiBaraldiUniversitUniversitàà di Modena e Reggio Emiliadi Modena e Reggio Emilia

Le scuole Le scuole multiculturalimulticulturali

Quattro diverse Quattro diverse ““condizioni condizioni multiculturalimulticulturali””::

1. Immigrazione recente 1. Immigrazione recente 2. Immigrazione pregressa2. Immigrazione pregressa3. Seconde generazioni3. Seconde generazioni4. 4. MeticciatoMeticciato

Interventi nelle scuole secondarie di Interventi nelle scuole secondarie di primo grado (Modena)primo grado (Modena)

Quasi esclusivamente italiano L2Quasi esclusivamente italiano L2Pochi interventi di mediazione interculturale Pochi interventi di mediazione interculturale Pochi progetti interculturali nelle classiPochi progetti interculturali nelle classiPochi insegnanti coinvolti nelle attivitPochi insegnanti coinvolti nelle attivitààDiversitDiversitàà culturale considerata come problemaculturale considerata come problemaMancanza di considerazione per la varietMancanza di considerazione per la varietàà dei dei problemiproblemi

Problemi nella prospettiva degli Problemi nella prospettiva degli insegnanti insegnanti

Il fatto che un insegnante sia consapevole di Il fatto che un insegnante sia consapevole di interagire con uno studente non competente interagire con uno studente non competente nella sua lingua/cultura ha conseguenze nella sua lingua/cultura ha conseguenze sullsull’’interazione. interazione. Si ha una frequente rimozione o connotazione Si ha una frequente rimozione o connotazione negativa dellnegativa dell’’identitidentitàà culturale degli studenti culturale degli studenti migranti. Ad esempio: pregiudizi sulle loro migranti. Ad esempio: pregiudizi sulle loro competenze nel rispondere alle domande.competenze nel rispondere alle domande.La visione aprioristica dello studente migrante La visione aprioristica dello studente migrante impedisce di individuare carenze o impedisce di individuare carenze o incompetenze in aree o abilitincompetenze in aree o abilitàà specifiche specifiche

Interventi nelle classi Interventi nelle classi multiculturalimulticulturali

Prevalenza di Prevalenza di ““teorieteorie”” e pratiche di e pratiche di assimilazione assimilazione DiversitDiversitàà culturale come valore astratto, ma culturale come valore astratto, ma negato in concretonegato in concretoValorizzazione della condivisioneValorizzazione della condivisioneInsoddisfazione e rivendicazione (Insoddisfazione e rivendicazione (““Non si Non si èè fatto abbastanza per gli italiani in questi fatto abbastanza per gli italiani in questi annianni””))

Qual Qual èè il problema?il problema?

I pregiudizi degli insegnanti sono il I pregiudizi degli insegnanti sono il problema fondamentale?problema fondamentale?

Il problema centrale Il problema centrale èè la comunicazione in la comunicazione in classeclasse

Analisi della comunicazione in classeAnalisi della comunicazione in classe

Analisi valutativa: che cosa significa? Analisi valutativa: che cosa significa? Obiettivo: verificare le condizioni di efficacia e i Obiettivo: verificare le condizioni di efficacia e i problemi di realizzazione della comunicazione problemi di realizzazione della comunicazione in classe in classe Analisi del processo comunicativo e analisi dei Analisi del processo comunicativo e analisi dei risultatirisultatiProblema dellProblema dell’’efficacia nella gestione della classe efficacia nella gestione della classe Comunicazione in classe e interazione didatticaComunicazione in classe e interazione didattica

LL’’interazione didattica interazione didattica

Definizione di interazione: presenza fisica? Definizione di interazione: presenza fisica? Uso del linguaggio: sequenze di turni Uso del linguaggio: sequenze di turni Coppia adiacente e Coppia adiacente e ““nextnext positioningpositioning””

1. 1. I.I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamPoi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo o notato diverse cose. Tu, Paolo, cosnotato diverse cose. Tu, Paolo, cos’’hai notato da questa prima storia? hai notato da questa prima storia?

2. 2. S1.S1. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. 3. 3. I.I. SSìì, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa st, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia oria

ll’’hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualchehai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualchesomiglianza? somiglianza?

4. 4. S1S1 [[dopo un attimo di titubanzadopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune somiglianze. ]. No, ci sono alcune somiglianze.

SistematicitSistematicitàà della partecipazione attiva della partecipazione attiva

Analisi dellAnalisi dell’’interazione didattica interazione didattica

Interazione didattica come interazione educativaInterazione didattica come interazione educativaFattori linguistici e fattori culturali: uso del Fattori linguistici e fattori culturali: uso del linguaggio nelllinguaggio nell’’interazione interazione ee presupposti culturalipresupposti culturaliDistinzione Distinzione analiticaanalitica tra fattori linguistici e tra fattori linguistici e fattori culturali fattori culturali Rilevanza degli indicatori di Rilevanza degli indicatori di contestualizzazionecontestualizzazione((contextualizationcontextualization cuescues))

Esempio 1 (ripresa)Esempio 1 (ripresa)

1. 1. I.I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo dalla prima abbiamo notato diverse cose. Tu, Paolo, notato diverse cose. Tu, Paolo, coscos’’hai notato da questa prima storia? hai notato da questa prima storia? 2. 2. S1.S1. Che anche gli animali si possono aiutare Che anche gli animali si possono aiutare insieme. insieme. 3. 3. I.I. SSìì, che anche gli animali possono aiutarsi a , che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia vicenda. Ma questa storia ll’’hai trovata molto hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualche diversa dalle nostre oppure hai notato qualche

somiglianza? somiglianza? 4. 4. S1S1 [[dopo un attimo di titubanzadopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune ]. No, ci sono alcune somiglianze. somiglianze.

Fattori linguistici Fattori linguistici ““localilocali””: un : un esempio esempio

Dalla coppia adiacente alla tripletta domandaDalla coppia adiacente alla tripletta domanda--rispostarisposta-- feedback di valutazionefeedback di valutazioneVarietVarietàà delle forme della triplettadelle forme della triplettaLa tripletta in se stessa non definisce una forma La tripletta in se stessa non definisce una forma di interazione educativa.di interazione educativa.

Esempio 1 (continuazione)Esempio 1 (continuazione)

1. 1. I.I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamPoi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo o notato diverse cose. Tu, Paolo, cosnotato diverse cose. Tu, Paolo, cos’’hai notato da questa prima storia? hai notato da questa prima storia?

2. 2. S1.S1. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. 3. 3. I.I. SSìì, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa st, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia oria

ll’’hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualchehai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualchesomiglianza? somiglianza?

4. 4. S1S1 [[dopo un attimo di titubanzadopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune somiglianze. ]. No, ci sono alcune somiglianze. 55. . I.I. Direi che ci sono diverse somiglianze. Sono molto simili ad alcDirei che ci sono diverse somiglianze. Sono molto simili ad alcune une storie che ci raccontiamo qui in Italia. E ve la ricordate? Tu Gstorie che ci raccontiamo qui in Italia. E ve la ricordate? Tu Gennaro. ennaro. 6. 6. S2.S2. CC’è’è una formica che sta affogando e la colomba la prende e la tira una formica che sta affogando e la colomba la prende e la tira su.su.7. 7. I.I. SSìì, e poi che succede Marco? , e poi che succede Marco? 8. 8. S3.S3. Che poi la formica lo punge per salvarla. Che poi la formica lo punge per salvarla. 9. 9. I.I. Che nel momento in cui un cacciatore sta per sparare alla colomChe nel momento in cui un cacciatore sta per sparare alla colomba, la ba, la formica lo punge in modo da fargli sbagliare il tiro. Abbiamo quformica lo punge in modo da fargli sbagliare il tiro. Abbiamo quindi un indi un caso di caso di -- ? ? 10.10. Bambini.Bambini. Amicizia. Amicizia.

I presupposti culturali: lI presupposti culturali: l’’educazioneeducazione

VisibilitVisibilitàà delle intenzioni formative delle intenzioni formative Differenziazione dei ruoli in base alle Differenziazione dei ruoli in base alle prestazioniprestazioniAzione dellAzione dell’’insegnante insegnante esperienza/azione esperienza/azione dello studente dello studente Aspettative cognitive e normative Aspettative cognitive e normative Anelito al cambiamento e controllo Anelito al cambiamento e controllo delldell’’incertezza: incertezza: valutazione (corretto/scorretto)valutazione (corretto/scorretto)

Comunicazione interculturale in Comunicazione interculturale in classeclasse

Controversie: Controversie: 1. 1. ““InterculturaIntercultura”” come problema e come soluzione come problema e come soluzione 2. Aspetti linguistici e culturali nella comunicazione2. Aspetti linguistici e culturali nella comunicazione

Comunicazione interculturale = manifestazione Comunicazione interculturale = manifestazione di presupposti culturali diversi nella di presupposti culturali diversi nella comunicazione comunicazione Come osservare la comunicazione interculturale Come osservare la comunicazione interculturale in classe? in classe?

Osservazione della comunicazione Osservazione della comunicazione interculturale interculturale

Non nasce dallNon nasce dall’’incontro di culture incontro di culture ““precostituiteprecostituite””(prima le culture e poi la comunicazione)(prima le culture e poi la comunicazione)Si vede invece nellSi vede invece nell’’interazione (la comunicazione crea interazione (la comunicazione crea la differenza tra le culture)la differenza tra le culture)ÈÈ necessario osservare se nella comunicazione si necessario osservare se nella comunicazione si produce una diversitproduce una diversitàà di presupposti culturali di presupposti culturali (aspettative riferite a valori, modi di agire, risultati, (aspettative riferite a valori, modi di agire, risultati, conseguenze)conseguenze)Rilevanza degli indicatori linguistici (verbali e non Rilevanza degli indicatori linguistici (verbali e non verbali) verbali)

ModiModi didi manifestazionemanifestazione delladelladiversitdiversitàà culturaleculturale nellanella

comunicazionecomunicazioneSiSi possonopossono identificareidentificare 3 3 modimodi in cui in cui sisimanifestamanifesta la la diversitdiversitàà culturaleculturale nellanellacomunicazionecomunicazione::CostruzioneCostruzione didatticadidattica ((azioneazione delldell’’insegnanteinsegnante) ) ((esempiesempi 2 e 3)2 e 3)CostruzioneCostruzione conflittualeconflittuale dellodello studentestudente ((esempiesempi4, 5)4, 5)CostruzioneCostruzione didi disagiodisagio e e difficoltdifficoltàà ((azioneazionedelldell’’insegnanteinsegnante) () (esempioesempio 6)6)

CostruzioneCostruzione didatticadidattica

Esempio 2 Esempio 2

1. 1. II.. Allora, andiamo avanti? Possiamo? Se avete delle cose da chiedeAllora, andiamo avanti? Possiamo? Se avete delle cose da chiedere le re le chiedete. Lo conoscete voi C.?chiedete. Lo conoscete voi C.?2. 2. S1S1. No. No3. 3. II. Allora dobbiamo anche imparare a conoscerci. Allora, lui si ch. Allora dobbiamo anche imparare a conoscerci. Allora, lui si chiama iama C.S. C. C.S. C. èè il nome, S. il nome, S. èè il cognome, vero?il cognome, vero?4. 4. S1S1. S. Sìì..5. 5. II. Fa la seconda media. In che corso sei? Sei vicino a qualcuno d. Fa la seconda media. In che corso sei? Sei vicino a qualcuno di loro i loro come classe?come classe?6. 6. S1S1. S. Sìì..7. 7. II. Li conoscevi gi. Li conoscevi giàà??8. 8. S1S1. Conoscevo (. Conoscevo (……))9. 9. II. Lui gi. Lui giàà dalldall’’anno scorso anno scorso ––10. 10. S1S1. Anche lui. Ma non conoscevo altri. . Anche lui. Ma non conoscevo altri. 11. 11. II. Ho capito. Allora come ti trovi a scuola? Prova a raccontare t. Ho capito. Allora come ti trovi a scuola? Prova a raccontare tuu--12. 12. S1S1. Benissimo!. Benissimo!13. 13. II.. Benissimo? Vuoi aggiungere qualcosa? Se no, si va avanti. QuandBenissimo? Vuoi aggiungere qualcosa? Se no, si va avanti. Quando o qualcuno ha finito passa la parola allqualcuno ha finito passa la parola all’’altro.altro.

Esempio 3 Esempio 3

1. 1. II. Parlando di vestiti, . Parlando di vestiti, D.D. e K., vi potrebbero raccontare che i vestiti che e K., vi potrebbero raccontare che i vestiti che hanno in Ghana sono famosi in tutto il mondo. D., glielo puoi rahanno in Ghana sono famosi in tutto il mondo. D., glielo puoi raccontare? ccontare? Pendi il quaderno.Pendi il quaderno.2. 2. S1S1. Io mi vesto in Italia come in mio paese.. Io mi vesto in Italia come in mio paese.3. 3. II. Ma tu mi avevi portato l. Ma tu mi avevi portato l’’anno scorso un vestito anno scorso un vestito –– e le stoffe del e le stoffe del Ghana?Ghana?4. 4. S2S2 [leggendo]. Sono di due tipi: il primo [leggendo]. Sono di due tipi: il primo kentekente èè di seta e un altro si di seta e un altro si chiama chiama adinkraadinkra, di cotone, con disegni stampati., di cotone, con disegni stampati.5. 5. II. I colori hanno dei significati particolari, vero? Anche in Cin. I colori hanno dei significati particolari, vero? Anche in Cina a ––6. 6. S2S2 [sempre leggendo]. Il colore rosso [sempre leggendo]. Il colore rosso èè della terra e del sangue, blu della terra e del sangue, blu èèdelldell’’amore, giallo, come lamore, giallo, come l’’oro, oro, èè il colore della ricchezza.il colore della ricchezza.7. 7. II. Allora durante le feste i colori dei vestiti possono cambiare . Allora durante le feste i colori dei vestiti possono cambiare a seconda a seconda del tipo di festa. E in Cina i colori sono? Ho letto che anche idel tipo di festa. E in Cina i colori sono? Ho letto che anche in Cina hanno n Cina hanno dei significati diversi (..). Ti ricordi?dei significati diversi (..). Ti ricordi?8. 8. S3S3. . MmmMmm –– No (No (……) Ho il quaderno a casa. ) Ho il quaderno a casa.

Costruzione conflittuale dello Costruzione conflittuale dello studente studente

Comunicazione e conflitto Comunicazione e conflitto interculturale interculturale

Manifestazione della diversitManifestazione della diversitàà significa significa generalmente conflitto interculturale generalmente conflitto interculturale Il conflitto nasce dalla partecipazione Il conflitto nasce dalla partecipazione (come espressione di diversit(come espressione di diversitàà))NormalitNormalitàà ed improbabilited improbabilitàà del conflitto del conflitto

Gestione del conflitto in classe Gestione del conflitto in classe

I conflitti nascono e vengono gestiti nella I conflitti nascono e vengono gestiti nella comunicazione: dallcomunicazione: dall’’apertura alla soluzione apertura alla soluzione Fondamentale Fondamentale èè la la formaforma della comunicazione, della comunicazione, ciocioèè i presupposti culturali della gestionei presupposti culturali della gestioneGestione prevalente in classe = Gestione prevalente in classe = complementaritcomplementaritààgerarchicagerarchica: : 1. F1. Fissazione di una norma issazione di una norma 2. Formulazione di un giudizio (ragione/torto) 2. Formulazione di un giudizio (ragione/torto) 3. Creazione del consenso3. Creazione del consenso

Gestione della comunicazione Gestione della comunicazione interculturaleinterculturale

ComplementaritComplementaritàà gerarchica:gerarchica:1. Domande sistematiche (enfasi sulla 1. Domande sistematiche (enfasi sulla

conoscenza)conoscenza)2. Correzioni culturali 2. Correzioni culturali 3. Formulazioni didattiche 3. Formulazioni didattiche 4. Asimmetria nella ricchezza semantica 4. Asimmetria nella ricchezza semantica

Presupposti educativi Presupposti educativi gestione della gestione della comunicazione interculturalecomunicazione interculturale

Esempio 4 Esempio 4

1. I1. Sentiamo A. che cosa deve dire.1. I1. Sentiamo A. che cosa deve dire.2. S1 (2. S1 (rumenorumeno) ) VentottoVentotto Novembre, giorno Novembre, giorno della liberazione dai turchi.della liberazione dai turchi.3. [Alcuni ragazzi ridono]3. [Alcuni ragazzi ridono]4. I2. Siamo a Febbraio.4. I2. Siamo a Febbraio.5. I1. Scusa A., non c5. I1. Scusa A., non c’’entra niente. Stavamo entra niente. Stavamo parlando del carnevale a Febbraio. Allora, cparlando del carnevale a Febbraio. Allora, c’è’è il il Carnevale in Romania?Carnevale in Romania?6. S1. No.6. S1. No.

Esempio 5Esempio 5

1. 1. II.. In Cina tutti i cibi vengono messi giIn Cina tutti i cibi vengono messi giàà pronti. Al pronti. Al posto del paneposto del pane--2. 2. S1S1. Usiamo il riso.. Usiamo il riso.3. 3. S2S2. E. E’’ vero che mangiano le rane?vero che mangiano le rane?4. 4. S3S3 Anche i pesci vivi!Anche i pesci vivi!5. 5. II. Avete fatto un po. Avete fatto un po’’ di confusione. S4, ti ricordi di confusione. S4, ti ricordi come si chiamano le posate che abbiamo studiato al come si chiamano le posate che abbiamo studiato al corso del mattino?corso del mattino?6. 6. S1, S2, S3, S4S1, S2, S3, S4. Cucchiaio, forchetta e coltello.. Cucchiaio, forchetta e coltello.

CostruzioneCostruzione didi disagiodisagio

Esempio 6 Esempio 6

1. I. Chi 1. I. Chi èè che aveva la mano alzata? J., vai. che aveva la mano alzata? J., vai. 2. M. 2. M. NoooNooo!!3. S1. Allora M., alzi la mano e aspetti il tuo turno. 3. S1. Allora M., alzi la mano e aspetti il tuo turno. 4. M. S4. M. Sìì, ma l'avevo alzata prima io. , ma l'avevo alzata prima io. 5. S2. Non essere geloso. 5. S2. Non essere geloso. 6. 6. I.I. Oh lOh làà!!7. M. E di cosa dovrei essere geloso? 7. M. E di cosa dovrei essere geloso? 8. S3. Degli altri. 8. S3. Degli altri. 9. I. Allora chi 9. I. Allora chi èè che si sente di parlare a M., prima che possa parlare J. Un che si sente di parlare a M., prima che possa parlare J. Un discorso per cui M. possa stare tranquillo. Cdiscorso per cui M. possa stare tranquillo. C’è’è qualcuno che riesce a farlo? qualcuno che riesce a farlo? S4, parla a M. S4, parla a M. 10. S4. M. se ti senti 10. S4. M. se ti senti --11. 11. I.I. Guardalo M. Guardalo M. 12. M. [12. M. [girandosi verso il compagnogirandosi verso il compagno]. Non mi sento escluso. ]. Non mi sento escluso. 13. S4. Ma se te vuoi parlare aspetta che parlino prima gli altr13. S4. Ma se te vuoi parlare aspetta che parlino prima gli altri i --14. M. Ma se avevo alzato prima io la mano. 14. M. Ma se avevo alzato prima io la mano. 15. S4. Poi quando hanno finito puoi parlare pure te. 15. S4. Poi quando hanno finito puoi parlare pure te. 16. I. Qual 16. I. Qual èè il problema di il problema di MadiMadi? ?

Gestione Gestione etnocentricaetnocentrica della della comunicazione interculturalecomunicazione interculturale

La costruzione della norma, del giudizio e del La costruzione della norma, del giudizio e del consenso previene o evita i conflitti interculturali consenso previene o evita i conflitti interculturali La costruzione della norma, del giudizio e del La costruzione della norma, del giudizio e del consenso consenso èè causa di causa di etnocentrismoetnocentrismo (distinzione (distinzione tra un Noi positivo ed un Loro negativo) tra un Noi positivo ed un Loro negativo) LL’’etnocentrismoetnocentrismo non dipende dalla volontnon dipende dalla volontàà del del singolo partecipante: singolo partecipante: èè una forma culturaleuna forma culturalePrevalentemente, lPrevalentemente, l’’etnocentrismoetnocentrismo non non èè esplicito esplicito (non (non èè razzismo) razzismo)

EtnocentrismoEtnocentrismo in classein classe

1.1. Costruzione didattica di universalitCostruzione didattica di universalitàà (esempio 1)(esempio 1)2.2. Costruzione didattica di differenze (esempio 3) Costruzione didattica di differenze (esempio 3) 3.3. Repressione del conflitto avviato dallo studente Repressione del conflitto avviato dallo studente

(esempio 4)(esempio 4)4.4. ElusioneElusione del conflitto avviato dallo studente del conflitto avviato dallo studente

(esempio 5)(esempio 5)5.5. Costruzione di disagio (esempio 6) o di Costruzione di disagio (esempio 6) o di

difficoltdifficoltàà

Conseguenze per la comunicazione Conseguenze per la comunicazione interculturaleinterculturale

1.1. Mancanza di variabilitMancanza di variabilitàà di espressioni di espressioni 2.2. Mancanza di partecipazione nella costruzione Mancanza di partecipazione nella costruzione delle identitdelle identitàà culturaliculturali3.3. Formulazioni didattiche che bloccano la Formulazioni didattiche che bloccano la partecipazionepartecipazione4.4. Azione dellAzione dell’’insegnante che vincola linsegnante che vincola l’’azione azione degli studentidegli studenti5.5. Mancanza di collaborazione degli studenti Mancanza di collaborazione degli studenti come seconda parte della coppia adiacentecome seconda parte della coppia adiacente

I problemi interculturali I problemi interculturali nellnell’’educazioneeducazione

I presupposti culturali del sistema educativo spiegano:I presupposti culturali del sistema educativo spiegano:1. La difficolt1. La difficoltàà nel distinguere tra assimilazione e nel distinguere tra assimilazione e espressione della diversitespressione della diversitàà culturaleculturale2. La difficolt2. La difficoltàà nel produrre una comunicazione nel produrre una comunicazione interculturale efficaceinterculturale efficaceLL’’interazione educativa tende a sopprimere la diversitinterazione educativa tende a sopprimere la diversitààculturale.culturale.Non sono sufficienti nNon sono sufficienti néé ll’’abolizione dei pregiudizi degli abolizione dei pregiudizi degli insegnanti, ninsegnanti, néé la valorizzazione delle competenze degli la valorizzazione delle competenze degli studenti perchstudenti perchéé ll’’ostacolo ostacolo èè nei presupposti nei presupposti delldell’’interazione educativa.interazione educativa.

Mediazione come forma di gestione Mediazione come forma di gestione dei conflitti dei conflitti

Mediazione in classe: insegnanti come Mediazione in classe: insegnanti come mediatori?mediatori?Aspettative rivolte alla mediazione Aspettative rivolte alla mediazione Coordinamento tra le parti in conflitto, Coordinamento tra le parti in conflitto, realizzato da una terza parte, che porta ad realizzato da una terza parte, che porta ad un apprezzamento reciproco e alla un apprezzamento reciproco e alla soddisfazione delle reciproche aspettativesoddisfazione delle reciproche aspettativeMediazione come sostegno del dialogo Mediazione come sostegno del dialogo

Il dialogo Il dialogo

Il Il dialogodialogo èè una forma di comunicazione, quindi non una forma di comunicazione, quindi non dipende da un unico partecipantedipende da un unico partecipanteLL’’azione dialogicaazione dialogica di un partecipante promuove di un partecipante promuove opportunitopportunitàà di dialogo nella comunicazionedi dialogo nella comunicazioneIl Il successo comunicativosuccesso comunicativo delldell’’azione dialogica azione dialogica dipende dalla comprensione e dalldipende dalla comprensione e dall’’accettazione accettazione delldell’’interlocutore interlocutore LL’’azione dialogica azione dialogica èè ll’’unica chance per unica chance per rendere rendere probabileprobabile il dialogo in situazioni comunicative difficili il dialogo in situazioni comunicative difficili (gestione del conflitto)(gestione del conflitto)

Azioni dialogiche Azioni dialogiche

Asserzioni di sostegno e confermaAsserzioni di sostegno e confermaNarrazione in prima persona Narrazione in prima persona Verifica della percezioneVerifica della percezioneRetroazione (feedback) sugli effetti della Retroazione (feedback) sugli effetti della propria azionepropria azioneFormulazione dei significati dellFormulazione dei significati dell’’azione azione delldell’’interlocutoreinterlocutoreApprezzamento Apprezzamento

Azione dialogica come azione Azione dialogica come azione centrata sulla persona centrata sulla persona

Differenziazione dei contributi in base alle Differenziazione dei contributi in base alle espressioni personaliespressioni personaliCentralitCentralitàà delldell’’azione personale dello studente e azione personale dello studente e del docentedel docenteAspettative affettive (espressione personale) Aspettative affettive (espressione personale) AutoAuto--valutazionevalutazione (?)(?)

Azione educativa e azione Azione educativa e azione dialogicadialogica

Verifica dellVerifica dell’’attivitattivitàà ee del contenutodel contenutoSostegno/conferma dellSostegno/conferma dell’’espressione espressione personale personale ee della prestazione di ruolodella prestazione di ruoloApprezzamento come attenzione affettiva Apprezzamento come attenzione affettiva ee come valutazione cognitiva o giudizio come valutazione cognitiva o giudizio normativonormativoNarrazione personale Narrazione personale ee di ruolodi ruoloFormulazione promozionale Formulazione promozionale ee didatticadidattica

Esempio 7Esempio 71. 1. E.E. Sentite una cosa, a noi interessava sapere che idea vi siete faSentite una cosa, a noi interessava sapere che idea vi siete fatti di tti di queste tre giornate che andremo a passare insieme queste tre giornate che andremo a passare insieme --2. 2. S1.S1. Che ci osservate mentre lavoriamoChe ci osservate mentre lavoriamo3. 3. E.E. Poi (.) qualcun altro?Poi (.) qualcun altro?4. 4. S2.S2. Fare dei test, dei lavori di gruppo Fare dei test, dei lavori di gruppo --5. 5. E.E. Fare dei test, dei lavori di gruppo, e poi? solo questo?Fare dei test, dei lavori di gruppo, e poi? solo questo?6. 6. S3.S3. Dei dettatiDei dettati7. 7. E.E. Dei dettati Dei dettati 8. [8. [risaterisate]]9. 9. E.E. Però lui ha detto la sua Però lui ha detto la sua --10. 10. S4.S4. AvrAvràà voglia di fare dei dettati voglia di fare dei dettati --11. 11. E.E. Non ha detto che aveva voglia, ma che si aspettava di fare quesNon ha detto che aveva voglia, ma che si aspettava di fare questo to --12. 12. S2.S2. Forse delle domande Forse delle domande --13. 13. E.E. Delle domande in che senso, che voi facevate delle domande a noDelle domande in che senso, che voi facevate delle domande a noi?i?14. 14. S2.S2. SSìì, beh anche quello, noi a voi, , beh anche quello, noi a voi, voivoi a noi a noi --15. 15. E. E. Ah, farsi delle domande reciprocamente Ah, farsi delle domande reciprocamente

Esempio 8 Esempio 8 3. 3. EE. A me interessa vedere come arrivate alla decisione . A me interessa vedere come arrivate alla decisione --4. 4. S1S1. Chi vota per la storia?. Chi vota per la storia?5. 5. EE. A me interessa sapere come arrivate alla decisione. A me interessa sapere come arrivate alla decisione6. 6. S2S2. (.) . (.) Noi facciamo solo le votazioniNoi facciamo solo le votazioni7. 7. B.B. Facciamo una leggenda!Facciamo una leggenda!8. 8. S1S1. Facciamo un accordo (.) chi vota per la storia?. Facciamo un accordo (.) chi vota per la storia?9. [9. [S2 alza la manoS2 alza la mano]]10. 10. S3S3 [[deridendo deridendo KatiaKatia]: Ah, ]: Ah, ahah11. 11. S1S1. Chi vota . Chi vota ““nono””??12. [12. [quattro mani alzatequattro mani alzate]]13. 13. S4S4. . Ah, Ah, ahah, 4 contro 1,, 4 contro 1, [allora: [allora: --14. 14. S2S2.. [Però io voglio fare la storia[Però io voglio fare la storia15. 15. BB. E va bene, la facciamo (.) la facciamo.... E va bene, la facciamo (.) la facciamo...16. 16. S1S1. Oh, 'scolta. Oh, 'scolta--17. 17. EE [[rivoltorivolto a B.a B.]: Vince la maggioranza, dicono ]: Vince la maggioranza, dicono ––18. 18. S5S5. S. Sìì, infatti, dicono cos, infatti, dicono cosìì, "vince la maggioranza", , "vince la maggioranza", e prima abbiamo e prima abbiamo incollato le foto che a qualcuno non andava!incollato le foto che a qualcuno non andava!19. 19. EE. E a te questa cosa sta bene, che vince la maggioranza?. E a te questa cosa sta bene, che vince la maggioranza?

Esempio 9Esempio 9

25. 25. E.E. Io mi ricordo quand'ero con un gruppo di ragazzi che andavamo Io mi ricordo quand'ero con un gruppo di ragazzi che andavamo sempre in montagna assieme, no? inizialmente avevamo previsto tusempre in montagna assieme, no? inizialmente avevamo previsto tutta una tta una serie di gite in montagna, no? ci si trovava alla domenica mattiserie di gite in montagna, no? ci si trovava alla domenica mattina, si arriva na, si arriva al sentiero si faceva tutti insieme poi si arrivava al rifugio, al sentiero si faceva tutti insieme poi si arrivava al rifugio, "come "come èè andata" andata" e si tornava a casa. Ad un certo punto succede che il gruppo come si tornava a casa. Ad un certo punto succede che il gruppo comincia a incia a litigare, ma no, andiamo di qua, andiamo dall'altra parte, allorlitigare, ma no, andiamo di qua, andiamo dall'altra parte, allora sapete cosa a sapete cosa abbiamo fatto?abbiamo fatto?26. 26. S4.S4. Eh, no Eh, no --27. 27. E.E. Abbiamo deciso di Abbiamo deciso di [trovare [trovare --28. 28. S1.S1. [Di trovare un accordo [Di trovare un accordo 29. 29. E.E. Un accordo, che consisteva nelUn accordo, che consisteva nel-- (.) un gruppo andava da una parte, (.) un gruppo andava da una parte, un gruppo andava dall'altra poi ci si trovava al rifugio ed ognuun gruppo andava dall'altra poi ci si trovava al rifugio ed ognuno aveva no aveva fatto quello che voleva, però tutti ci si ritrovava al rifugio. fatto quello che voleva, però tutti ci si ritrovava al rifugio. Questo vi può Questo vi può suggerire qualche cosa?suggerire qualche cosa?30. 30. S1.S1. Ho capito: lei fa il Ho capito: lei fa il [testo [testo --31. 31. S2.S2. [E poi ci ritroviamo al rifugio con [E poi ci ritroviamo al rifugio con

il testo!il testo!32. 32. E.E. Che cosa significa? (..) Guarda che hai avuto una bella: a me pChe cosa significa? (..) Guarda che hai avuto una bella: a me piace iace questa idea!questa idea!

Esempio 7 (continuazione)Esempio 7 (continuazione)

16. 16. S5S5. Che ci osservavate mentre facevamo il nostro lavoro . Che ci osservavate mentre facevamo il nostro lavoro --17. 17. Vari SVari S.. Eh, l'aveva giEh, l'aveva giàà dettodetto18. 18. E.E. Beh ci mettiamo un asterisco, che vuol dire che altri (..) Beh ci mettiamo un asterisco, che vuol dire che altri (..) ma, tu pensavi mentre facevate lezione o mentre facevate ma, tu pensavi mentre facevate lezione o mentre facevate altro? altro? 19. 19. S5S5. Sempre mentre facevamo lezione, ma in un altro modo. Sempre mentre facevamo lezione, ma in un altro modo20. 20. S6S6. Forse vuole dire mentre facevano dei lavori in gruppo . Forse vuole dire mentre facevano dei lavori in gruppo --21. 21. E.E. ChiediglieloChiediglielo22. 22. S6S6. Forse volevi dire cos. Forse volevi dire cosìì --23. 23. S5S5. S. Sìì

Esempio 8 (continuazione)Esempio 8 (continuazione)

33. 33. S2S2. Io faccio il testo, se loro non vogliono fare il testo lo facc. Io faccio il testo, se loro non vogliono fare il testo lo faccio da sola io da sola e poi (.) la guardiamo insieme, lo leggiamo e:e poi (.) la guardiamo insieme, lo leggiamo e:34. 34. EE. Allora, scusatemi: se lei dice io scrivo la storia, e poi ci r. Allora, scusatemi: se lei dice io scrivo la storia, e poi ci ritroviamo al itroviamo al rifugio e la leggiamo insieme (.) voi potreste aiutarla?rifugio e la leggiamo insieme (.) voi potreste aiutarla?35. 35. S1S1. Semmai facciamo che (.) non lei da sola, qualcuno l'aiuti e al. Semmai facciamo che (.) non lei da sola, qualcuno l'aiuti e altri tri fanno il cartellone, lo abbelliscono fanno il cartellone, lo abbelliscono --36. 36. EE. La sua . La sua èè una bella proposta, ma sentiamo anche la suauna bella proposta, ma sentiamo anche la sua37. 37. S4S4. Facciamo cos. Facciamo cosìì: chi vuol fare la storia?: chi vuol fare la storia?38. 38. S5S5. E: però cos. E: però cosìì votiamo!votiamo!39. 39. S4S4. No, . No, nono, non , non èè la maggioranza (.) te sola la vuoi fare? allora, la maggioranza (.) te sola la vuoi fare? allora, facciamo cosfacciamo cosìì, lei scrive la storia, e noi tutti facciamo il cartellone, lei scrive la storia, e noi tutti facciamo il cartellone40. 40. S1S1. No, . No, nono! (.) ! (.) èè la cosa che avevo detto io, però se lei fa la storia da la cosa che avevo detto io, però se lei fa la storia da sola, non sola, non èè una storia di gruppo!una storia di gruppo!41. 41. S4S4. Qualcuno mi deve aiutare, io scrivo mentre lui segue. Qualcuno mi deve aiutare, io scrivo mentre lui segue42. 42. S1S1. O:h, ad esempio, io scrivo, tu vedi, segui (.) ad esempio . O:h, ad esempio, io scrivo, tu vedi, segui (.) ad esempio --

Mediazione dialogica in classeMediazione dialogica in classe

Promozione della partecipazione (esempio 7) e Promozione della partecipazione (esempio 7) e invito alla verifica della percezione (esempio 7, invito alla verifica della percezione (esempio 7, continuazione)continuazione)Verifica dellVerifica dell’’esistenza del conflitto (esempio 8)esistenza del conflitto (esempio 8)Promozione della riflessione sul conflitto Promozione della riflessione sul conflitto (esempio 8)(esempio 8)Mediazione attraverso narrazione, apprezzamento Mediazione attraverso narrazione, apprezzamento (esempio 9) e formulazioni (esempio 7)(esempio 9) e formulazioni (esempio 7)Risultati: soluzioni Risultati: soluzioni ““creativecreative””; soddisfazione ; soddisfazione (esempio 8, continuazione)(esempio 8, continuazione)

Passaggi nella mediazione dialogicaPassaggi nella mediazione dialogica

LaLa mediazione dialogica mitiga la mediazione dialogica mitiga la complementaritcomplementaritàà gerarchica nella gerarchica nella comunicazione in classecomunicazione in classe

1. Azioni dialogiche 1. Azioni dialogiche promozione di promozione di partecipazione e apertura di possibilitpartecipazione e apertura di possibilitàà

2. Partecipazione/apertura 2. Partecipazione/apertura riflessione e riflessione e mediazione mediazione

3. 3. Mediazione Mediazione aautouto--gestione e soddisfazionegestione e soddisfazione

Presupposti della mediazione Presupposti della mediazione dialogicadialogica

Paradosso della promozione della partecipazione Paradosso della promozione della partecipazione personale come presupposto dellpersonale come presupposto dell’’espressione di espressione di apparenze culturali apparenze culturali

Cambiamento dei presupposti educativi come Cambiamento dei presupposti educativi come premessa della comunicazione interculturale premessa della comunicazione interculturale

Considerazioni di sintesi Considerazioni di sintesi

1.1. LL’’osservazione delle interazioni osservazione delle interazioni èè lo strumento pilo strumento piùùefficace per capire la comunicazione interculturale in efficace per capire la comunicazione interculturale in classeclasse2.2. Le azioni dialogiche sono possibili in situazioni e Le azioni dialogiche sono possibili in situazioni e condizioni diversecondizioni diverse3.3. Le azioni dialogiche consentono di promuovere la Le azioni dialogiche consentono di promuovere la partecipazione dei partecipanti partecipazione dei partecipanti ““debolideboli”” ((empowermentempowerment) ) 4.4. In classe In classe èè possibile promuovere la mediazione possibile promuovere la mediazione dialogica (riflessione)dialogica (riflessione)

Domande per ricercatori e insegnantiDomande per ricercatori e insegnanti

Problema generale:Problema generale: forma della comunicazione forma della comunicazione interculturale interculturale Problema specifico:Problema specifico: condizioni di efficacia condizioni di efficacia della mediazione dialogicadella mediazione dialogica1.1. In che misura e in base a quali azioni In che misura e in base a quali azioni dialogiche?dialogiche?2.2. Con quale efficacia per la gestione dei Con quale efficacia per la gestione dei conflitti interculturali? conflitti interculturali? 3.3. Con quali conseguenze per lCon quali conseguenze per l’’interazione interazione didattica?didattica?