52

Il Bianco & il Verde - Ottobre 2009

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il Bianco & il Verde: Autorizzazione del Tribunale di Livorno n. 1 del 23/01/09 Manola Greco Il Bianco & Il Verde Cell. 335 251360 e-mail: [email protected] Mediaprint Elena Raiola Fabio Giorgi il Bianco e il Verde - OOobre 2009 - n. 3 Via G. Gozzano, 7 - Livorno Tel. 0586/403023 www.mediaprintlivorno.it Editore: Livorno Rugby srl Via Goito, 40 - Livorno Caporedaore 3 Stampa Direore responsabile Grafica e Impaginazione in redazione

Citation preview

e d i t o r i a l e

3il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Cari le� ori, in questo numero vorrei soff ermarmi su un’inizia� va ci� adina che merita decisamente a� enzione: la Ci� adella dello

Sport, un’idea o� ma che può diventare un’occasione importante non solo per le società spor� ve, ma per tu� a la ci� à. «Urbe Sana in Corpore Sano”.Un’oasi ambientale ed urbanis� ca all’insegna dello sport, che non è solo compe� zione ma anche salute per la mente e per il corpo a tu� e le età.Gli impian� , resi fruibili in tu� e le ore della giornata, perme� eranno ai ci� adini di trovare ambien� dove tenersi in forma, ai bambini di fare sport, agli appassiona� di pra� carlo, e a chi ne ha bisogno, di avvalersi di terapie riabilita� ve o terapeu� che.Per non parlare degli aspe� culturali e forma� vi e del mondo dell’Istruzione: un campus mul� disciplinare, una Università dello Sport, con corsi specializza� in tu� e le materie che gravitano intorno allo Sport. È importante una proge� azione tale da creare un ambiente “vivo” durante tu� o l’arco della giornata, onde evitare le solite aree deserte che tendono rapidamente a degradare.Con la creazione della Ci� adella sarebbe più facile convincere imprenditori ad inves� re nella zona. La presenza costante di spor� vi, studen� e ci� adini di ogni età necessiterà di locali di ristorazione, alloggio, negozi ed a� vità commerciali e professionali a� nen� allo sport, supportare le a� vità spor� ve e collaterali sarà il naturale inves� mento per ques� imprenditori per veder garan� to il successo delle loro imprese».I sodalizi spor� vi dile� an� s� ci hanno un ruolo fondamentale, stante anche la carenza ormai cronicizzata dello sport nei programmi della scuola, anche per mancanza o inadeguatezza di stru� ure. Lo sport aiuta i ragazzi a crescere nella vita. Chi cresce nello sport rimane spor� vo per la vita ed una stru� ura polivalente come questa accompagnerebbe questo percorso in ogni età.Il tu� o in un clima di collaborazione non solo con le società pra� can� lo stesso sport, ma anche da allargare alle società nascen� , servendo da “incubatrice”. Un imprenditore non chiede altro che opportunità e spazi dopodiché sarà felice di portare la propria inizia� va e crea� vità.

Sergio Tobia

Presidente Livorno Rugby

Il Bianco e il Verde - n.3O� obre 2009

Dire� ore responsabile

Fabio Giorgi

Caporeda� ore

Elena Raiola

in redazione

Angela Senese,

Anna Campani

hanno collaboratoManfredi Adamo, Giusy Anzovino,

Edoardo Barcaglioni,

Massimiliano Bardocci,

Sergio Bortolo� , Mauro Cantagalli,

Gabriele Cini, Luca Dal Pogge� o,

Fabrizio O� one, Daniela Ses� ,

Federica Ul� mieri, Laura Valle� a

Stampa

MediaprintVia G. Gozzano, 7 - Livorno

Tel. 0586/403023www.mediaprintlivorno.it

Grafi ca e Impaginazione

Manola Greco

Il Bianco & il Verde:Autorizzazione del Tribunale

di Livornon. 1 del 23/01/09

Editore: Livorno Rugby srl

Via Goito, 40 - Livorno

Il Bianco & Il VerdeCell. 335 251360

e-mail: [email protected]

4

SO

MM

AR

IO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

5

7

9

10

12

14

16

17

21

23

34

35

37

42

43

44

45

46

47

49

SPECIALE - PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINIIn pellegrinaggio verso il Santuario di Montenero

SPECIALE - PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINILe vie Francigene: in cammino da Canterbury a Roma passando per la Toscana

BENESSERE - L’Ippoterapia: la salute con l’aiuto dei cavalli

ITINERARI LIVORNESI - Livorno: una ci� à fra due acque

LIVORNESI NEL MONDO - Io, livornese a Milano nei giorni dell’anarchia

Donatori: un vero esercito in Toscana

ECOLOGIA - ItalG, l’azienda amica della natura

Le strade del vino in Toscana

INTERVISTA - I Licantropi

EVENTI - Lucca Comics 2009: benvenu� nel futuro

LOCALE DEL MOMENTO - Ristorante Gallo - Lucca

CURIOSITÀ CULINARIE - Torta di neccio

BENESSERE - Cambio di stagione e di menu

SPORT - Gare remiere: appuntamento al prossimo anno

Saluto ad Alessandro Bernini

SPORT - Rugby Livorno. Campionato nazionale di serie A

SPORT - Rugby Lucca, una realtà in crescita

SPORT - Il se� erosa livornese bello e grintoso

CONCORSO FOTOGRAFICO - Quella volta che...

CALENDARIO EVENTI - O� obre - Novembre - Dicembre

7

17

47

5

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

MO

NT

EN

ER

OM

ON

TE

NE

RO

Il Santuario di Montenero, sul Monte Nero a Livorno, è una meta di culto molto frequentata dai pellegrini livornesi ma non solo. La Madonna delle Grazie, questo, il nome meno conosciuto

della Madonna di Montenero, è la Patrona della To-scana e gode di fama sia nazionale che internazionale. La Madonnina livornese è da secoli cara ai devo� per i miracoli lega� sopra� u� o alla guarigione di mala� e soff eren� . Il primo miracolo della Madre di Gesù è legato alla leggenda delle origini del Santuario. La sacra immagine della Madonna, secondo la tradi-zione popolare, si sarebbe rivelata nel giorno della festa di Pentecoste (13 maggio 1345) ad un pastore storpio vicino al fi ume Ardenza, dove poi sarebbe stata costruita la Cappella dell’Apparizione. Il povero pastore riceve� e l’ordine di trasportare l’immagi-ne della Madonna con il Bambin Gesù sul monte denominato “del diavolo” perché conosciuto come rifugio di brigan� e malfa� ori. Una volta arrivato alla des� nazione che gli era stata chiesta dall’immagine della Madonna stessa, il pastore potè guarire com-pletamente. Da allora l’immagine della Madonna non ha mai smesso di essere fonte di devozione per tu� coloro che vi si rivolgono e il Santuario che vi è nato cos� tuisce meta di pellegrinaggi e di visite da parte di un grande numero di persone, per le tante grazie operate dalla Beata Vergine. Il Santuario sorge proprio nel punto dove venne deposta l’icona sacra, dove i Terziari Francescani eressero un primo oratorio sorto

In pellegrinaggio versoil Santuario di Montenero

grazie alle elemosine dei fedeli. Fin da subito i miracoli compiu� dalla Madonna richiamano al suo cospe� o migliaia di persone: cominciano i pellegrinaggi e con essi crebbero le off erte per il piccolo oratorio che ospita la Madonna. Già nel 1380, per la crescente af-fl uenza, i francescani ampliarono la chiesa. Nel 1792, a seguito di una nuova soppressione voluta da Pietro Leopoldo, i Vallombrosani ressero e reggono tu� ora il Santuario che nel 1925 è stato incluso dal Papa Pio XI fra i luoghi da visitare per l’Anno Santo. Luogo di fede profonda, il Santuario ha da sempre aff ascinato i pel-legrini che vanno a fare visita alla Madonna per una preghiera, una richiesta, un ringraziamento. Spesso i fedeli arrivano in cima al Santuario a piedi, come vuole

L’interno del Santuario

di Elena Raiola

PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINI

6

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINI

MO

NT

EN

ER

O

la tradizione, oppure salendo sulla Funicolare che ha da poco compiuto 100 anni di età. L’8 se� embre ricorre la festa popolare più sen� ta nella quale il pellegrinaggio dei livornesi è ininterro� o e il Santuario è illuminato fi no a no� e inoltrata dopo la processione mariana no� urna dalla Cappella dell’Apparizione al Santuario stesso. La Chiesa è costruita in s� le barocco, sull’altare maggiore troneggia l’Immagine Sacra di Maria in un tabernacolo marmoreo contornato da una raggiera dorata. L’imma-gine della Vergine, a� ribuita a Iacopo di Michele de� o Gera, è dipinta su tela sovrapposta a tavola. La Vergine con la veste rossa ed il manto blu, è seduta su un guan-ciale e intorno al capo si legge la scri� a “Ave Maria Mater Chris� ”. Il volto è inclinato verso il bambino che le siede in grembo aggrappato con le manine alla veste materna, mentre � ene un fi lo che lega delicatamente l’uccellino sul braccio di Maria, quasi ad indicare che la fede è come un fi lo che trae la salvezza da Cristo cui ci � ene uni� la devozione della Madonna. La piazza supe-riore fu creata dai monaci nel secolo scorso quasi atrio scoperto del Santuario stesso. Da una parte vi si aff accia la facciata della chiesa, dall’altra il Famedio civico: cap-pelle che racchiudono i res� mortali di grandi livornesi quali il Guerrazzi, Marradi, Meyer, Castelli, Fa� ori ed una lapide in ricordo di Pietro Mascagni ed Amedeo Modigliani. Nella visita a Montenero è d’obbligo uno sguardo sul panorama: Livorno dall’alto dei 300 metri del colle appare ancora più bella, sopra� u� o al tramon-to ( info sul sito www.santuariomontenero.org)

La galleria degli ex-voto

La galleria degli ex- voto del Santuario di Montenero è una delle più ricche e aff ascinan� d’Italia. Il termine deriva dal la� no “votum”, cioè promessa, off erta. Of-

frire un ex voto vuol dire sciogliersi d’un obbligo con un Santo o altra divinità per un intervento miracoloso e quindi ringraziare del benefi cio avuto. Tan� ssime persone negli ul� mi due secoli hanno voluto lasciare nel Santuario una tes� monianza della grazia ricevuta dalla Madonna. Gli ex-voto mostrano il volto dei fedeli lungo i secoli, i cambiamen� nei costumi, negli abi� e nella � pologia di off erta, con l’unica grande costanza della profonda fede nei confron� della Beata Vergine. Fra gli ex-voto si possono ammirare anche opere di autori celebri come ‘’Il cavallino” di Giovanni Fa� ori, “Il motociclista” di Renato Natali e, dello stesso auto-re, anche un’immagine con il porto di Livorno.

Le gro� e

L’esistenza delle Gro� e di Montenero si perde nella no� e dei tempi.... Sembra che siano state rifugio di brigan� già nel 1345, all’epoca dell’Apparizione della Vergine di Montenero. Da allora esiste nei pressi del Santuario, una via de� a “Via delle gro� e” o “La gro� a”. Si comincia a parlare in modo più accurato e approfondito delle gro� e verso il 1920, quando una di� a di escavazione per marna di cimento, o� ene la concessione per l’estrazione della pietra. In questo periodo molte gro� e vengono chiuse, altre prolunga-te, altre ancora aperte ex-novo. Durante la seconda guerra mondiale, le gro� e vennero usate come rifugio an� aereo. Risalgono al 1971 le vaste opere di risanamento, di consolidamento e di sistemazione del sacro colle; fu proprio durante ques� lavori che tornarono alla luce gro� e che non si pensava più di ritrovare. Nel corso di ques� lavori è stato possibile rintracciare la presenza di acqua scaturita dalla pietra viva e che opportune analisi hanno dichiarato potabi-le e con buone cara� eris� che oligominerali.

Le gro� e del Santuario di Montenero

Galleria degli ex-voto

7

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINI

VIE

FR

AN

CIG

EN

E

Me t -tersi n e i pan-

ni degli an� chi pellegrini che da Canterbury a� ra-versavano mezza Europa per arrivare a Roma, altera Je-rusalem, è un’espe-rienza incredibile e sugges� va. Fra i tan� percorsi che cos� tuivano le an-� che vie per arrivare nella capitale della cris� anità il più an� co documentato è quello della Via Francige-na, o via Francesca, cioè proveniente dalla Francia, le cui origini risalgono all’epoca della dominazione longobarda (VI secolo). I Longobardi iniziarono il percorso di Monte Bardone (‘Mons Langobardo-rum’), fra Fornovo, Berceto e Pontremoli, corri-spondente all’a� uale passo della Cisa, a� raverso cui raggiungere l’an� co scalo mari� mo di Luni, alla foce del Magra, e la Tuscia. Quando poi ai Longobardi su-bentrarono i Franchi, il percorso venne ampliato e consolidato in direzione della Francia (da cui il nome di “francigena”, a� estato per la prima volta, non a caso, in documen� di questo periodo) e in direzio-ne di Roma e del papato, che in Carlo Magno e nei Franchi aveva trovato preziosi allea� . Tante erano le strade più piccole che si collegavano all’arteria prin-cipale, un’area-strada che consente di parlare di Vie Francigene. Tappe fondamentali, rivalutate in ques�

Le vie Francigene:in cammino da Canterbury a

Roma passando per la Toscana

ul� mi anni proprio grazie all’impegno della Regione To-scana per svilup-pare un turismo ecologico e inno-va� vo, sono quelle che a� raversano il Granducato. Al di là degli Appennini, il percorso toccava Pontremoli e Luni. La decadenza del porto di Luni, av-venuta a par� re

dal sec. VIII, portò allo sviluppo di Sarzana, di Massa

Mappa delle vie Francigene

Monteriggioni - veduta aerea

di Elena Raiola

8

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

VIE

FR

AN

CIG

EN

E

e Pietrasanta, che, collocate lungo l’an� ca dire� rice della via consolare Aurelia, divennero pun� fonda-mentali del transito francigeno.Dopo Pietrasanta, lasciata la zona cos� era, insicura a causa delle incursioni piratesche, il percorso più frequentato toccava Camaiore, Lucca, Altopascio, splendido esempio di centro di assistenza ed ospita-lità tra i meglio organizza� dell’Europa medioevale. Dopo Altopascio, il tracciato della Francigena toc-cava la Val d’Elsa e Siena, immergendosi nei colori � pici delle colline del Chian� . Tan� gli appuntamen� organizza� dai comuni interessa� dal percorso per riscoprire il viaggio dei pellegrini, dai costumi alla gastronomia, dalle veglie alle preghiere, fi no alle feste legate alle tradizioni, come quelle legate alla vendemmia e alla mie� tura. Paesi dal sapore an� co che riscoprono le proprie origine e a� rano milioni di turis� che per un giorno o per un weekend intero, si me� ono i panni medievali rinunciando a cellulari, televisori e tu� o quello che è legato alla vita mo-derna. Even� culturali e rievocazioni storiche che appassionano sempre di più. I luoghi più sugges� vi della Toscana hanno aperto le porte a chi vorrà ascoltare e carpire i segre� e le radici della storia, della cultura. “Gli i� nerari culturali come le vie Francigene – ha spiegato Mario Lupi, capogruppo Verdi in Regione - hanno uno dei propri pun� di forza proprio nel paesaggio, ormai considerato a sua volta bene culturale. Sono del tu� o eviden� anche le risorse turis� che di un approccio sistemico che unisce bellezza, storia, memoria, ma anche saperi e sapori locali intorno ad ogni singolo i� nerario. Un percorso storico-culturale-turis� co, che deve essere valorizzato e rilanciato, creando nuova ricchezza e nuove opportunità di occupazione, sopra� u� o per le giovani generazioni.”

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

DOMENICA 20 SETTEMBREComune di Cerreto Guidi Escursione aperta a tu� :

“ LA VIA FRANCIGENA in TOSCANALe an� che Vie del Montalbano tra pievi e castelli”

DOMENICA 27 SETTEMBREComune di Gambassi Terme

Escursione aperta a tu� :“LA VIA FRANCIGENA in TOSCANA

Lungo l’an� co tra� o collinareda Castelfi oren� no a Gambassi Terme”

VEN 2/SAB 3/DOM 4 OTTOBRE

Tre giorni di escursioni e visite ai luoghi lungo “LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA” 15° Raduno Nazionale Escursionis� co sulla Via Francigena

della Federazione Italiana Escursionismo

VENERDÌ 2 OTTOBRE

escursione tra le pievi e torri

che difendevano i territori del Giglio

SABATO 3 OTTOBRE

escursione dalla Via Francigena alla Via del Sale

lungo le an� che strade degli Etruschi di Volterra

DOMENICA 4 OTTOBRE

Escursione lungo la Via Francigena e le

an� che strade della Vernaccia di San Gimignano

DOMENICA 11 OTTOBRE

Comune di MonteriggioniEscursione aperta a tu� :

“ LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA”di castello in castello lungo il Monte Maggio”

DOMENICA 18 OTTOBRE

Comune di Colle Val d’ElsaEscursione aperta a tu� :

“LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA”la Via dei pellegrini da San Gimignano

a Badia a Coneo”

Per informazioni

www.viafrancigena.eu - www.mariolupi.it

Monteriggioni

PELLEGRINAGGIO SACRO E CAMMINI

9

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

La prima u� lizzazione del cavallo a scopo terapeu� co viene a� ribuita ad Ippocra-te di Coo che tra il quinto e

quarto secolo avan� Cristo, si dice la consigliasse ai suoi pazien� per la cura dell’insonnia. Al giorno d’oggi, lo studio di questa metodologia viene riproposta negli anni sessanta ed a� uata sopra� u� o nei paesi a più alta tradizione equestre come Belgio e Gran Bretagna. Nel nostro paese l’ippoterapia si è diff usa a par� -re dagli anni se� anta, ed oggi realtà di questo � po ne esistono molte. Ma che cos’è l’ippoterapia? È un insieme di tecniche mediche che u� lizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute umana a� raverso l’a� ento uso dei numerosi s� moli che si realizzano nel corso dell’interazione uomo-ca-vallo. L’ippoterapia è rivolta a tu� coloro che soff rono di patologie come la paralisi cerebrale infan� le, l’au� smo o la sindrome di Down ma non solo. Questa metodologia è indicata anche per coloro che sono vi� me di traumi deriva� da inciden� stradali o sul lavoro. Una fase importante dell’ippoterapia è la riabilitazione equestre: una fase avanzata della cura, dove è lo stesso paziente che controlla dire� amente il cavallo a� raverso le proprie azioni. Negli ul� mi anni alcuni ricercatori americani della Baylor University hanno studiato e realizzato “il cavallo meccanico”, una stru� ura che può risultare fondamentale per i pazien� che hanno paura dei cavalli o che necessitano di seguire la terapia in luoghi chiusi. Ma, esiste un caval-lo specifi co per l’ippoterapia? L’importante è che l’animale sia in perfe� a salute; ci sono poi delle cara� eris� che che in terapia possono tornare u� li come: indole, stazza, cara� ere e andatura. Come i bambini sono diversi tra di loro, questo succede anche tra i cavalli. Dagli studi fi nali di queste speciali terapie si evince che in molte patologie, alcune delle quali gravi, i risulta� fi nali siano sorprenden� . In un elevato numero di pazien� si è arriva� ad o� enere una vera reintegrazione sociale: i bambini hanno partecipato ad a� vità spor� ve e di gruppo, riuscendo così a costruire un rapporto con i coetanei. Il recupero più importante riguarda quello rela� vo al reinserimento a� vo nella scuola dell’obbligo. L’ippoterapia va a unirsi alla pet therapy (terapia con gli animali), che negli ul� mi anni è stata integrata a scopo medico in molte stru� ure riabilita� ve.

L’ippoterapia:la salute con l’aiuto dei cavalli

L’Ippoterapia in Toscana

A Manciano (Grosseto) al Podere S. Croce. Presso “Le Lupinaie”, nella Maremma toscana a pochi chilometri dal paese di Roccastrada, in provincia di Grosseto. Al Centro Ippico “Due Case” a Firenze. Presso l’Associazio-ne Ippica Le Mimose, presso l’Agriturismo “Assia”, Fucec-chio. Presso il C.I.A.M Centro Ippico Allevamento Mus� aio, a Roselle Terme (Grosseto). Al “Podere Toscano”, Ci� à della Pieve. Al Residence “La Querciolaia” a Livorno. Pres-so “La Fa� oria di Marena” nella Valle del Casen� no. Presso il “C.I.P.A” centro in-terdisciplinare psicoterapia anali� ca a Livorno.

di Anna Campani

BENESSERE

10

FUORI LIVORNO

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

ITINERARI LIVORNESI

A Livorno il mare è l’indi-scusso protagonista del-la vita ci� adina. L’acqua del mediterraneo su cui

stanno massicciamente piantate le murature rosse delle for� fi ca-zioni medicee, il mare che segna il lungomare fi no alle scogliere del Romito e che entra nella ci� à a� raverso fossi. Una ci� à isolata e penetrata dal mare, ed ai cui umo-ri è sempre stata legata. È perciò evidente che di vicende legate all’acqua salmastra abbondino le cronache labroniche; ma merita anche parlare di un’altra acqua, a cui i livornesi non dedicano altret-tante a� enzioni, ma senza la quale non potrebbe esistere alcun inse-diamento umano: l’acqua dolce. Appare evidente, anche a chi non è iniziato ai misteri della geologia, che la ci� à, ed in par� colare il pentagono dell’urbe medicea, sor-gendo a pochi metri sul livello del mare non possa disporre di ampie e limpide falde idriche. Già prima che i Medici sulla fi ne del ‘500 dessero il via al colossale proge� o Buontalen� ano per trasformare

Livorno nel principale porto del Granducato, l’approvvigionamento delle acque del piccolo villaggio, che non raggiungeva le 1000 anime, era assai problema� co. L’acqua ricavata dai pozzi risultava insalubre, contaminata da quella marina e scarsa durante la stagione es� va. Si cercò quindi di con-vogliare l’acqua da polle dell’entroterra. La prima di cui abbiamo no� zia in epoca medioevale è quella torrente Riseccoli che scorreva lungo l’a� uale Via Galilei. Ma già nel secolo seguente alla costruzione della Livorno medicea, durante il quale la popolazione raggiunse i 18.000 abitan� , si provvide al potenziamento dell’approvvigionamento idrico. Si aggiunsero oltre le acque provenien� dal Limone, grazie ad un acquedo� o lungo 6 chilometri, quelle del pozzo del Secoli, oggi ancora visibile nel giardino del palazzo del Lardarel. Un terzo proveniva da un luogo de� o “La Palla al Maglio”(via San Luigi), distante meno di un chilometro dalle mura urbane. Al tempo ques� acquedo� erano cos� tui� da tubature di co� o interrate, che a� raverso la via dei Condo� Vecchi (a� uale via S. Andrea), entravano in ci� à scavalcando i fossi all’interno dei pon� . Nonostante il rifornimento idrico ci� adino si basasse sull’acqua di fonte e sulle cisterne, nel 1783 vengono censi� , oltre a 10 cisterne, ben 30 pozzi pubblici (anche se solo 8 sono ritenu� capaci di fornire acqua dolce e perenne). I più vecchi ri-corderanno, che prima delle distruzioni della seconda guerra mondiale,

Livorno: una ci� à fra due acque

Acquedo� o di Colognole

di Fabrizio O� one

11

LIVORNO NORD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

ITINERARI LIVORNESI

esistevano in fondo ad anguste e profonde chiostre all’interno degli an� chi edifi ci del centro ci� adino numerosi poz-zi, la cui acqua, usata prevalentemente per le pulizie domes� che, era anche u� lizzata durante la canicola es� va per me� ere al fresco i coco-meri cala� con delle cor-de dalle fi nestre di casa. La ci� à era anche provvi-sta di numerose fon� pubbliche. Sono poche quelle di cui si conservano dei res� . Come quella della fonte del Palazzo del Governatore in Piazza Grande (si trovava di fronte all’a� uale sede della Camera di Commercio), il cui gro� esco mascherone di marmo è tu� ora visibile nella gro� a ar� fi ciale del Parco Per� ni. E posta all’in-gresso del medesimo parco, ad accogliere le famiglie dei livornesi, si trova la statua di Igea, dea della salute, dalla cui colonna sgorgava la fonte che fi no ai primi de-cenni del ‘900 dava l’acqua all’angolo tra via Garibaldi e via Palestro. La più an� ca fonte conosciuta era quella del Villano, che era posta nel tra� o fi nale verso il porto dell’a� uale via Fiume, che sgorgava so� o la statua “al Villano” donata a Livorno da Firenze in ricordo della coraggiosa resistenza dei livornesi contro la Lega di Massimiliano I nel 1494. Fu rovinata dall’incuria e sos� tuita più volte fi no all’ul� ma versione degli anni ’50 posta in piazza Rosselli, di discu� bile fa� ura, tanto che non meraviglia che alcuni bambini pensino sia la statua di Peter Pan. Una nota par� colare merita la fon-te di Acquaviva, che scaturiva limpida so� o la chiesa omonima a pochi metri dal mare e che era citata da autori la� ni già nel tardo Impero. Ma giun� alla fi ne del ‘700 la popolazione raggiunse, grazie al prosperare del porto, l’allora ragguardevole numero di 50.000 abitan� . Oramai i vari acquedo� non potevano più bastare e si pensò ad un grande proge� o risolu� vo: nel 1792 si inziarono i lavori per portare a Livorno le acque delle sorgen� di Colognole, costruendo un acquedo� o lungo ben 19 chilometri. I lavori subirono numerosi ritardi, ma so� o la supervisione dell’Archi-te� o comunale Pasquale Poccian� , che seguirà gran

parte dei proge� o e che fi nirà per essere nella memoria popolare colui che legherà il proprio nome all’opera, porterà fi nalmente l’acqua in ci� à nel 1816. L’opera fu poi ul� mata con il Cisternone (1842), de� o anche la Gran Conserva, il Cisternino (1848) ed il Cisternino di pian di Rota (1852). È da evi-

denziare che il Cisterno-ne, oltre ad essere ancora in funzione, è l’unico edifi -cio livornese presente su gran parte dei tes� scolas� ci di storia dell’arte come esempio di neoclassicismo. L’acquedo� o del Poccian� (o de� o anche Lepoldino) è un’aff ascinante percorso per trekking: quasi 20 km che seguendo le an� che pietre coperte di muschio, so� o le ampie arcate se� ecentesche, e nel fi � o delle leccete tagliate da lame di luce, danno la sugges� va impressione di percorrere un sen� ero fra i res� di una

civiltà dimen� cata inghio� ta dalla selva. Ed infi ne le Fon� del Corallo, che de� ero origine agli splendidi sta-bilimen� in s� le Liberty (a� ualmente in imbarazzante degrado) che fecero meritare a Livorno l’appella� vo di “Monteca� ni a mare”. Alla fi ne dunque, nonostante la predominanza culturale ed aff e� va che l’acqua sal-mastra ha nel cuore dei livornesi, sono molte le impor-tan� tes� monianze come l’acquedo� o del Poccian� , il Cisternone, i Cisternini e le Terme del Corallo, che il popolo labronico ha ere� o in onore di quell’acqua dolce, meno nota della sorella marina, ma non meno determinante nella storia e nelle fortune della ci� à.

Terme del Corallo

Il Cisternone del Poccian�

12

LIVORNO SUD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Erano quelli giorni speciali: c’era nell’aria una voglia di rinno-vamento, di scoperta.Era il 1969. Una sera di tardo autunno.Avevo la mia Rolleyfl ex nuova fi ammante, il cavalle� o in spalla,

il fl ash, la voglia del principiante.Di fronte a San Pietro in Gessate sulla scalinata del palazzo di gius� zia intorno ad alcune tende da campeggio giovani anarchici di ambo i ses-si erano inten� in animate ed apparentemente s� molan� , discussioni.Una pennellata di colore da immortalare.Mi avvicinai e cortesemente chiesi di poterli fotografare. Senza alcuna diffi denza, is� n� vamente, mi dissero di sì.Si radunarono sulla scalinata, vicino ad una tenda; piazzai la macchina sul cavalle� o, inquadrai e preme� lo sca� o.Il fl ash non funzionò e questo salvò me e la mia amata macchina da guai molto grossi.Infa� mentre cercavo di ricaricare il fl ash e di capire dove avevo sbagliato si avvicinarono altri giovani che accusandomi di essere un polizio� o, tentarono di prendermi la macchina che difesi con deter-minazione.Mi salvarono dalla bru� a situazione gli anarchici stessi ed uno in par� colare che godeva evidentemente di grande s� ma da parte degli altri.

di Mauro Cantagalli

“Io, livornese a Milanonei giorni dell’anarchia”

Non ci presentammo ma iniziam-mo uno scambio di idee che ci coinvolse sempre di più. Il mio accento toscano gli fece pensare, in un primo momento, che potessi essere anch’io un anarchico ed al mio diniego mi chiese perché volessi fotografarli; glielo spiegai ed aggiunsi che ave-vo la sensazione che quello fosse un momento speciale per il nostro avvenire ed il nostro Paese.Gli raccontai della gran fa� ca che avevo fa� o a laurearmi da stu-dente lavoratore fi glio di operai, della mia delusione nel vedere la degenerazione del movimento studentesco originario, quello fa� o da persone come me che chiedevano corsi serali, orari di lavoro compa� bili, il presalario, la possibilità di accesso a tu� e le facoltà, l’abolizione del servizio militare per gli studen� lavoratori ed una università più aderente al mondo del lavoro. La mia delusione, gli dissi, traeva origine dal vedere le università invase da gente mai vista, ed a� vis� di par� to che bivacca-vano nelle aule impedendo la frequenza alle lezioni e perfi no gli esami. A Milano, alla Statale, mi era stato perfi no impedito l’accesso; ed ero stato ingiuriato ed e� che� ato.

LIVORNESI NEL MONDO

13

LIVORNO SUD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

LIVORNESI NEL MONDO

Dov’era la gius� zia, l’uguaglianza e la pari dignità degli uomini, gli chiesi, gli ideali per i quali il movi-mento era nato? Non saprei dire che cosa in me lo interessò, ma il quadro che mi fece del movimento anarchico mi aff ascinò e corresse in me la conoscenza che avevo, invero molto superfi ciale, di quel movimento. Il mondo che mi descrisse, quello sognato dagli anarchici, era stupendo: niente eserci� , niente po-lizia, niente stato, una comunità di uomini liberi e in pace senza avere la potenza e la ricchezza come traguardi da raggiungere a tu� i cos� . Uomini semplici, non servi, non padroni. Gli dissi: ma è un’utopia! Anche se meravigliosa. Mi chiese quale fosse il mio sogno. Gli parlai della legge dell’amore e del perdono, della fede nella assoluta eguaglianza degli uomini, del rispe� o per le opinioni altrui, specie se non condivise. Della possibilità concreta di modifi care in meglio il mondo con correzioni graduali ed incruente, fru� o di lavoro e sacrifi cio.

Gli con� nuai a parlare delle enormi possibilità del genere umano se l’istruzione fosse generalizzata in ogni parte della terra. Un sogno, certo, ma più realis� co del suo.Quando ci lasciammo, con rimpianto, ero aff ascina-to da quell’uomo che aveva grandi ideali proprio sui pun� che mi premevano: uguaglianza, gius� zia, pari dignità e non aveva assolutamente niente da spar-� re con quelli che avevano scippato il movimento studentesco e che presto avrebbero scippato ed usato anche la sua immagine.Venne Piazza Fontana, le strazian� sirene per via Viscon� di Modrone, l’orrore delle membra strap-pate, la violenza nelle strade, e venne purtroppo il momento di sapere dai giornali con chi avevo parla-to. Perché proprio in un palazzo di Milano terminò la sua vita, sul selciato, dopo un lungo volo silenzioso. Pochi giorni dopo quell’ora milanese di tan� anni fa.Sono certo che immolò la sua vita per aff ermare pri-ma la sua estraneità a quegli orrori, poi le sue idee, ed infi ne, e sopra� u� o, il suo diri� o ad averle.

Rotonda d’Ardenza - Cell. 338/4061171sconto del 10% ai rugbisti

Marrakesh

Colazioni, Apertivi, Primi piattiLocale adibito a feste

con spiaggia adiacentenoleggio sdraio - ombrelloni

14

LIVORNO NORD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Sono un vero esercito.Un esercito della vita in grado di

salvare e aiutare migliaia di persone. Sono i do-natori di sangue. Solo la Toscana ne conta quasi 150mila, l’85% dei quali iscri� a qua� ro asso-ciazioni: Anpas, Avis, Cri e Fratres. Un impegno grande, il loro, che per-me� e alla Toscana di avere una media di donatori a� vi molto superiore a quella nazionale e con� nentale. Sono 36 i dona-tori toscani ogni mille abitan� , contro una media di

di Gabriele Cini

Donatori:un vero esercito in Toscana

Con un gesto di grande solidarietà, si ha diri� o anche ad una giornata di riposo

dal lavoro e ad una serie di esami medici.

24-25 in Italia e di 25 in Europa. Non tu� i da� sono però posi� vi. Le sta� s� che dimostrano infa� che ogni donatore toscano eff e� ua ogni anno 1,5 donazioni, contro le 1,8 nazionali. Insomma, nella nostra regione donano in mol-� , ma meno spesso di quanto accade nel resto d’Italia. Oltre a garan� rsi una giornata di astensio-

ne dal lavoro retribuita, il donatore può controllare il suo stato di salute, con una serie di esami del sangue gratui� e con una visita medica preliminare.

donatori: un vero esercito in Toscana

Tu� possono donare sangue. Queste le condizioni di base per il donatore.

Età compresa tra 18 anni e 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero), 65 anni (età massi-ma per proseguire l’a� vità di donazione per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico.Peso: più di 50 Kg. Pulsazioni: comprese tra 50-100 ba� � /min (anche con frequenza inferiore per chi pra� ca a� vità spor� ve). Pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio (sistolica o massima) e tra 60 e 100 mm di mercurio (diastolica o minima). Stato di salute: buono. S� le di vita: nessun comportamento a rischio.È doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe, alcolismo, rappor� sessuali ad alto rischio di trasmissione di mala� e infe� ve (es. occasionali o promiscui), epa� te o i� ero, mala� e veneree, posi� vità per il test della sifi lide (TPHA o VDRL), posi� vità per il test AIDS (an� -HIV 1), posi� vità per il test dell’epa� te B (HBsAg), posi� vità per il test dell’epa� te C (an� -HCV), rappor� sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco. L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l’anno per gli uomini e 2 volte l’anno per le donne.

15

LIVORNO NORD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

donatori: un vero esercito in Toscana

Anche il dire� ore responsabile de ‘Il Bianco e il Verde’ è andato a donare il sangue

Avis sui treni

È par� to il 29 luglio alle ore 11,48, dalla stazione Porta a Prato di Firenze, il primo treno fi rmato Avis. Alla pre-senza del presidente di Avis Toscana, Luciano Franchi, è stato inaugurato il primo viaggio di uno dei due treni regionali decora� con la campagna di comunica-zione Avis “La generosità dà buoni fru� ”. Le carrozze percorrono, fi no a o� obre, le tra� e dei passeggeri pendolari. Sono transitate per le ci� à di Pisa, Firenze, Empoli, Livorno, Pontremoli, Pistoia, Montevarchi, Prato, Arezzo e per tu� i paesi delle fermate interme-die. Si tra� a di un’inizia� va di comunicazione, prima nel suo genere, che mira a sensibilizzare la popolazio-ne alla donazione del sangue. Infa� , nonostante, il grande impegno dei donatori avisini, che nella prima metà dell’anno hanno incrementato le donazioni di sangue e di emocomponen� del 6%, permane una situazione di carenza nelle scorte, dovuta a una plu-ralità di circostanze concomitan� .L’Associazione ha voluto propagandare il suo messag-gio in forme nuove, proprio per cercare di raggiun-gere quelle fasce di popolazione sana e a� va che ogni giorno prendono il treno per andare al lavoro. La campagna di solidarietà è declinata, oltre che sui treni, anche con la messa in onda di uno spot, dalle frequenze di tante radio locali che hanno off erto gratuitamente il loro contributo per la veicolazione del messaggio, oltre che sui quo� diani e a� raverso l’affi ssione di maxi poster in molte ci� à. A� raverso la sinergia di tu� ques� messaggi, Avis prova a dare un concreto contributo alla sanità toscana, fornendo risposte concrete ai bisogni degli ammala� .

Giovanni Belfiore

Presidente Avis Comunale Livorno da

maggio 2007, in carica fi no al 2013.

Donatore da sempre (da quando,

cioè, aveva 18 anni), referente del

Gruppo Avis Polizia di Stato.

Come nasce questa unione Livor-

no Rugby - Avis?

Nasce dalla volontà da parte dei

giocatori della prima squadra, di un

gesto di amore e solidarietà verso

gli altri. All’interno dell’AVIS si è

cos� tuito quindi un nuovo gruppo

di donatori, “DONATORI LIVORNO

RUGBY 1931” per la precisione il

54°. Il compito della nostra asso-

ciazione è sicuramente quello di far

comprendere che molte persone vi-

vono nella speranza che ogni giorno

qualcuno compia l’a� o della dona-

zione di sangue e spero che questa

inizia� va possa dare un contributo

per la ricerca di nuovi donatori.

16

LIVORNO NORD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

L’ul� ma fron� era della tecnologia isolan-te vede l’u� lizzo di un prodo� o natura-le, effi ciente e sicuro.ItalG, da sempre sensibile alle innova-

zioni tecnologiche di qualità, in collaborazione con Isolana propone la lana di pecora, un prodot-to naturale per l’edilizia. Le sue cara� eris� che conferiscono le seguen� qualità:Bio-Archite� ura sostenibile, sano ecodesign dell’abitare, an� ca come l’uomo (le tende di lana delle tribù nomadi, le vele delle navi vichinghe), ideale per riempimen� esterni ed interni di in-tercapedini in laterizio, in legno, cartongesso, rives� men� a cappo� o, isolamento termico per coperture ven� late e non, di ogni � pologia e materiali (coperture metalliche, coperture in laterizio con tegole e coppi). La lana di pecora è atossica, biocompa� bile, riciclabile; inoltre ha la capacità di purifi care l’aria assorbendo molte sostanze nocive altamente dannose per la salute quali formaldeide, ossido di azoto, ossido di zolfo. Ideale per evitare le dispersioni termiche (pon� termici ed acus� ci). O� mo isolamento termico (λ= 0,0318 W/mK), le fi bre di chera� na, 100% lana di lana di pecora, as-semblate meccanicamente senza aggiunta di resine o collan� e totalmente atossiche, tra� engono un’ele-vata quan� tà d’aria (95%) e la mantengono asciu� a, eliminando l’umidità in eccesso, col suo sistema natu-rale di regolazione, rilasciando vapore senza bagnarsi (33%) e senza alterare la sua stru� ura.O� mo isolamento acus� co (classe valutazione

acus� ca: A), ideale per la realizzazione di pannelli fono-assorben� , a� enuando le vibrazioni acus� -che ed ammor� zzando la risonanza all’interno dello spazio tra le due pare� .

Insensibile a for� escursioni termiche estate/

inverno (temperature d’esercizio +80°C ÷ -60°C), durata garan� ta per l’intera vita dell’edifi cio ed assenza di danni alla stru� ura per esposizioni prolungate (so� o le coperture di metallo e nelle intercapedini delle murature).O� mo temperatura d’incendio (+600°C – limit

oxygen index 25), i pannelli di lana di pecora, sono autoes� nguen� , non trasme� ono la fi am-ma, carbonizzano velocemente, non fondono e non gocciolano.Incen� vi fi scali, l’inves� mento viene ammor� zza-to in due anni, il risparmio annuo iden� fi cabile in 30KWH per ogni metro quadrato.

di Sergio Bortolo�

ItalG, l’azienda amica della natura

ECOLOGIA

PIC

CH

IAN

TI

Le stradestrade del VinoVinoin ToscanaToscana

1) Strada del vino dei colli di Candia e Lunigiana

2) Strada del vino delle colline Lucchesi e Montecarlo

3) Strada del vino delle colline Pisane

4) Strada del vino di Montespertoli

5) Strada Medicea dei vini di Carmignano

6) Strada dei vini Chian� , Rufi na e Pomino

7) Strada del vino Chian� Colli Fioren� ni

8) Strada del vino Terre di Arezzo

9) Strada del vino Vernaccia di San Gimignano

10) Strada del vino Monteregio di Massa Mari� ma

11) Strada del vino Costa degli Etruschi

12) Strada del vino di Montecucco

13) Strada del vino Nobile di Montepulciano

14) Strada del vino Colli di Maremma

18

specialeLe strade del Vino

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Le Strade del vino in Toscanadi Laura Valle� a

Ho sempre pensato che e s i s t e s s e una sola

“strada del vino”, na-turalmente localizzata nella terra di Toscana; me la immaginavo come una strada dalle dolci curve, dall’asfalto poco rumoroso grazio-samente descri� a dai quei piccoli ma signifi ca� vi cartelli color marrone con impresso il grappolo della vite.Immaginate lo stupore, quando Google mi ha “co-municato” che In Italia esistono ben 140 strade del vino (www.lestradedelvinoedeisaporiinitalia.it)!E che in Toscana se ne contano più di una dozzina!Non sono semplici strade asfaltate quelle del vino: sono delle vere e proprie dire� rici che a� raversano interi paesi, can� ne, ristoran� , ar� giani, musei, zone da tempo riconosciute con marchio DOC, DOCG (de-nominazione di origine controllata e garan� ta) e IGT (indicazione geografi ca � pica). La loro nascita risale agli anni ’90 ad opera della Regione Toscana con l’in-tento di “guidare” l’esperto e il turista occasionale alla ludica scoperta del vino (sul colore bianco o ros-so non si discute …i gus� son gus� !), e all’assaggio degli altri prodo� toscani � pici di ciascuna zona (si pensi ad esempio all’olio, al formaggio e alle carni di selvaggina). Insomma un’off erta turis� ca a tu� o tondo che si ar� cola anche in numerose inizia� ve “collaterali”. Il movimento turismo del vino (www.movimentoturismodelvino.it) propone una serie di even� che celebrano il vino durante tu� o l’anno: la giornata delle can� ne aperte nell’ul� ma domenica

di maggio, la festa della Vendemmia durante il mese di se� embre, il benvenuto al novello nel fi ne se� -mana dell’11 novembre (o� mo con le castagne) e ancora il fresco brindisi alla no� e di San Lorenzo e alle stelle caden� . Dal 2007 è in funzione anche il Treno del Vino (www.winesta� on.it), che da Siena il sabato arriva alla stazione di Torrenieri-Montalcino sul Binario Zero (da non confondere con il binario 9 e 3/4 dell’aspirante mago Harry Po� er!) per chi, preferi-sce assaporare il perlage comodamente seduto e trasportato da carrozze recentemente ristru� urate; oppure il Tuscany Slow Train che da Firenze giunge a Siena ogni domenica ed off re un giro turis� co in bus nei luoghi senesi.A questo punto non rimane che scegliere l’i� nerario che più ci “gusta” e par� re; la mappa nella pagina precedente off re un’idea della “situazione stradale” in Toscana: scorrendo la car� na dall’alto in basso in zona apuana s’incontra la “Strada del vino colli di Candia e di Lunigiana”. A seguire la “Strada del Vino Colline Lucchesi e Montecarlo” dove i fi lari di vite e olivi fanno da cornice alle numerose ville cinquecentesche e ot-tocentesche che costellano il paesaggio. Nelle colline

19

specialeLe strade del Vino

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

pisane si snoda la “Stra-da del vino delle Colline Pisane”.La “strada del vino di Montespertoli” verso l’interno della regione, produce un Chian� des� nato all’invecchia-mento, spesso espor-tato all’estero, mentre quella del Vino di Car-mignano off re il proprio vin santo in compagnia degli amare� � pici del luogo. Proseguendo verso Firenze, i numerosi comuni limitrofi (Fiesole, Impruneta, Reggello, Montespertoli, solo per citarne alcuni) si sono dedica� alla cura del Chian� Colli Fioren� ni. Un poco più ad est la “Strada di vini Chian� Rùfi na e Pomino” produce gli omonimi vini.Scendendo verso il confi ne con l’Umbria, la “strada del vino terre di Arezzo” parte da S. Giovanni Valdar-no, ci� à natale del Masaccio e luogo di svolgimento del Fes� val Internazionale degli Ar� s� di Strada (mese di giugno). Più a sud incontriamo la “strada del Vino Nobile di Montepulciano” (www.vinonobiledimontepulciano.it) che, anche solo per il nome bla-sonato incute un certo rispe� o. Qui le can� ne sono perfe� amente integrate con il centro storico e non è diffi cile scoprirne alcune in fase di ristru� urazione degli edifi ci. La “strada del vino di Montecucco” (zona monte Amiata) e quella della “Maremma” (legata alla sto-ria degli etruschi) ci riportano gradualmente verso la costa. Quest’ul� ma ci off re un no� ssimo Morellino di Scansano da assaporare con la sco� glia di zona. Ancora la “strada del Vino Vernaccia di San Gimigna-no” dove, oltre al vino si produce il crocus savitus alias zaff erano, assai pregiato. Nelle terre delle colli-ne metallifere si apre la “Strada del vino Monteregio di Massa Mari� ma”. Infi ne ma non certo per mino-re importanza, la “Strada della Costa degli Etruschi” (www.lastradadelvino.com) che percorre la zona balneare sud della regione.Qui tu� o è nato dalle nozze di due gen� l donzelle Della Gherardesca, l’una con un Incisa della Rocchet-ta e l’altra con un An� nori. L’idea di Incisa fa fortuna, nelle terre della Gherardesca me� e a col� vazione il vi� gno Cabernet che poi fa riposare in barriques, na-

sce così il Sassicaia. Anche An� nori non è da meno e con la sua esperienza produce l’Ornellaia. Qualunque “strada” si scelga a questo punto non ha importanza; il rientro a casa da un pomeriggio o un weekend all’insegna del buon bere, della convivialità che cara� erizza questa esperienza, sarà comunque accompagnato da un retrogusto di euforia (naturalmente solo a livello di ricordo del cuore) e di soddisfazione del palato che lasceranno in bocca il desiderio di tornare di nuovo e presto in queste zone!

20

specialeLe strade del Vino

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

iV ini dellaC osta degli E truschi

DOC BOLGHERIVINI ROSSI >

Bolgheri Rosso Bolgheri Sassicaia Abbinamen� gastronomici: grandi pia� a base di carni rosse, cacciagione e selvaggina. VINI BIANCHI >

Bolgheri Bianco Bolgheri Vermen� no Abbinamen� gastronomici: pia� a base di pesce. Bolgheri Sauvignon Abbinamen� gastronomici: zuppe di verdura, pia� a base di uova, crostacei.

DOC MONTESCUDAIOVINI ROSSI >

Montescudaio Rosso Abbinamen� gastronomici: an� pas� di terra, primi pia� con salse rosse, carni bianche e rosse grigliate. Montescudaio Cabernet Montescudaio Merlot Abbinamen� gastronomici: arros� di carne rossa e cacciagione, formaggi stagiona� . Montescudaio Sangiovese Abbinamen� gastronomici: primi pia� con salse rosse, funghi, grigliate di carne rossa. VINI BIANCHI >

Montescudaio Bianco Abbinamen� gastronomici: an� pas� delica� , uova, crostacei e molluschi, primi pia� con salse bianche delicate di pesce.Montescudaio Chardonnay Abbinamen� gastronomici: an� pas� di mare, primi pia� con salse bianche, pesce al forno. Montescudaio SauvignonAbbinamen� gastronomici: preparazioni di mare a base di crostacei. Montescudaio Vermen� no Abbinamen� gastronomici: si accompagna bene con la cucina marinara della costa.

DOC VAL DI CORNIAVINI ROSSI >

Val di Cornia RossoAbbinamen� gastronomici: primi pia� con ragù di carne, carni bianche; valido a tu� o pasto.

BOLGHERI

MONTESCUDAIO

VAL DI CORNIA

ELBA

DOC

DOC

DOC

DOC

Val di Cornia Suvereto Rosso Abbinamen� gastronomici: primi pia� con ragù di carne, carni arrosto e alla griglia. Val di Cornia Ciliegiolo Abbinamen� gastronomici: an� pas� di terra, cros� ni e salumi, primi pia� con salse di carne, pollame al forno. Val di Cornia Cabernet Sauvignon - Suvereto Cabernet Sauvignon Abbinamen� gastronomici: cacciagione e selvaggina, sopra� u� o pia� a base di cinghiale in salsa. Val di Cornia Merlot - Suvereto Merlot Abbinamen� gastronomici: primi pia� con ragù di carne, carni in umido e brasa� , cacciagione e selvaggina. Val di Cornia Sangiovese - Suvereto Sangiovese Abbinamen� gastronomici: carni alla griglia di carbone, arros� al forno anche di cacciagione e pollame. VINI BIANCHI >

Val di Cornia Bianco Abbinamen� gastronomici: come aperi� vo o con an� pas� di pesce in preparazione delicata o con salse bianche. Val di Cornia Vermen� no Val di Cornia Ansonica Abbinamen� gastronomici: pia� della cucina marinara locale, in par� colare crostacei e pesci al vapore.

DOC ELBAVINI ROSSI >

Elba Rosso Abbinamen� gastronomici: primi pia� con salse rosse, zuppe di pesce, carni alla brace. Elba Rosso Riserva Abbinamen� gastronomici: arros� di carni rosse, cacciagione, formaggi stagiona� . VINI BIANCHI >

Elba Bianco Abbinamen� gastronomici: an� pas� e primi pia� di pesce con salse bianche, pesci al vapore. Elba Ansonica Abbinamen� gastronomici: scampi, gamberoni e crostacei in genere per la versione secca. VINI DOLCI>

Elba Moscato Abbinamen� gastronomici: vino da meditazione, accompagna bene preparazioni di pas� cceria da forno e bisco� . Elba Alea� co Abbinamen� gastronomici: crostate di fru� a, “schiaccia briaca”, preparazioni a base di crema e fru� di bosco.

21

l’intervista del mese

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

I Licantropi sono una band li-vornese di successo, il grup-po si è formato nel 2005 proprio nella ci� à labronica

e la loro musica è una miscela di ska, country e rock acus� co.

Chi sono i Licantropi?

Si chiamano Andrea Landi (voce e chitarra, leader del gruppo, scrive i tes� delle canzoni), Al-

berto Bindi (contrabbasso, bas-so ele� rico), Giordano Ci� (bat-teria) Andrea Convalle (sax).

Com’è andata questa estate?

Benissimo, ci siamo esibi� in oltre 40 concer� , Il nostro cd “Dè Maddè”, ha raggiunto le 1500 copie vendute…

Un successo, quindi. Qual è il vostro segreto?

Il segreto è che ci si diverte parecchio. Grazie a can-

zoni come “Il Ballo del Favollo”, “Dè maddè”, siamo riusci� ad entrare nel cuore dei livornesi che ci seguono sempre più nu-merosi ai nostri concer� . Ed è anche grazie a questo caloroso riscontro che a fi ne luglio è uscito il nostro 2° cd “Bea� Noi”, autoprodo� o (non ci si vole guadagnà) 12 nuove canzoni, in vendita in tu� i negozi e come sempre ai nostri concer� .

Una curiosità, come è nata

l’idea della coper� na?

L’idea è sca� ata dalla coper� na del disco più impor-tante del rock’n’roll “The Velvet Underground”, la celebre banana disegnata da Andy Warhol.Siamo a Livorno, ci� à di mare, del cacciucco, ci piac-ciono le donne….la cozza rendeva l’idea, allusiva, ironica ma non volgare.

I Licantropi tornano

“bea� ” e ironici più di sempre

Dal sito www.ilicantropi.it

“Presi singolarmente proveniamo da generi musicali diversi e questa “diversità” riusciamo a fonderla in

una miscela SKA-COUNTRY-ROCK ACUSTICO. Ten� amo di andare un po’ controcorrente ed alla tristezza

che cercano di trasme� erci da tu� e le par� noi rispondiamo con uno spiccato senso di umorismo trat-

tando i “valori” del nostro tempo…i soldi, i muscoli, la TV etc etc… Ci garba Livorno, c’è poo da dì.

La livornesità è sempre presente, più o meno velata, in ogni nostro pezzo.

A nostro modo ten� amo di esportarla in giro ed a dire il vero ci siamo anche un po’ riusci� ; persone

che per lavoro risiedono all’estero sentendo il nostro inno alla ci� à (Dè Maddè) hanno rivendicato la

loro appartenenza a Livorno, rendendoci orgogliosi di avere il cuore amaranto. Visto che ci si diverte

noi s’è fa� o anche un secondo cd: lo trovate nei negozi della ci� à ed ai nostri concer� .”

di Giusy Anzovino

Dal sito www.ilicantropi.it

22

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

EVENTI

Come da tradizione anche quest’anno Lucca si appresta a vivere, dal 29 O� obre al 1° Novembre, la kermesse del “Lucca Comics & Games”, la più grande manifestazione di genere a livello italiano interamente dedicata ai fume� , fi lm di animazione e

giochi di ruolo. Immutata la loca� on del centro storico che non può che aggiungere interesse e fascino ad un evento di pres� gio per la ci� à.Bas� pensare ai numeri della manifestazione per capire il richiamo che esercita sugli appassiona� che provengono da ogni parte d’Italia e dall’estero: 130.000 presenze sono state registrate nell’edizione 2008,

stabilendo il record storico e su-perando la precedente edizione per oltre il 18%. Un numero in con� nua crescita che gli organiz-zatori si proporranno sicuramente di superare, rendendo l’off erta sempre più vasta e migliore di anno in anno. Nei circa 30.000 mq di esposizione che comprendono le principali piazze del centro storico e l’ “ex-campo Balilla” interamente dedicato ai Games, gli appassiona� hanno la possi-bilità di acquistare, vendere e, naturalmente, visitare le mostre esposi� ve presso Palazzo Ducale fi rmate dai più grandi autori di se� ore. Inoltre, è possibile speri-mentare giochi di ruolo, ma non solo. L’evento è arricchito anche da “Music&Comics”, rassegna di gruppi musicali che nei giorni di apertura al pubblico si esibiscono all’aperto nell’ambito delle sigle dei cartoni anima� , quest’anno presso il Baluardo S.Paolino sulle Mura Urbane. Cara� eris� -ca la presenza dei Cosplayers: appassiona� che, maschera� , assumendo le sembianze dei loro beniamini, contribuiscono a crea-re un’atmosfera unica all’interno della ci� à. Collegata a ques� ul� -mi vi è poi la mostra dei migliori sca� fotografi ci sui traves� men�

di Edoardo Barcaglioni

Lucca Comics 2009:benvenu� nel futuro

Cosplayer a Lucca Comics 2008

Quest’anno il tema della celebre kermesse sarà “l’evoluzione della specie”

23

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Nella tavola a olio di Phil Hale, Lucca Underway, l’uomo contemporaneo so� o forma di cyborg nasce dalla scimmia e sogna la ci� à, per trovare poi la sua residenza ar� s� ca e una nuova vita perfe� a, costruendo una Nova Familia, nella splendida composizione di Rick Berry.

EVENTI

più sugges� vi a cura della Lucca Film Photo Fes� val. L’ a� enzione è rivolta anche ai più piccoli con la sezione “Junior” in Piazza S. Michele, arricchita nella passata edizione dalla presenza di Cris� na D’Avena come ma-drina d’eccezione. Tra le cen� naia di espositori sono presen� anche i principali operatori del se� ore, tra i quali: Bonelli Editore, Panini, Marvel, Walt Disney, De Agos� ni, Hasbro, Electronic Arts, Atari, Intel, Ubiso� e tan� altri ancora con stand dedica� .Non può non essere ricordato infi ne il Museo Nazio-nale del Fume� o che, collocato nei pressi di Piazza Napoleone, è meta di visite tu� o l’anno e che in occasione dei Comics va ad assumere una centralità quanto mai rilevante. Una menzione par� colare me-ritano anche i pres� giosi premi consegna� durante le rassegne sia per i Comics che per i Games.L’edizione 2008 è stata dedicata ai robot in occasione dei 30 anni di Goldrake, leggendario eroe dei fi lm d’animazione, raffi gurato nel manifesto principale dell’evento con sfondo l’Anfi teatro che per la prima volta è stato anche luogo di esposizione; proprio nella piazza ovale fu collocata la gigantesca mano di Goldrake, realizzata per l’occasione dai carris� del carnevale di Viareggio. Un anno fa furono inoltre pre-sentate in anteprima le nuove serie cartoon televisive di Mtv e proie� ato in esclusiva il fi lm d’azione Max Payne, tra� o dall’omonimo videogame.

Ospi� illustri e autori di rilevanza nazionale ed inter-nazionale furono presen� nell’ul� ma edizione, su tu� Dario Argento, Carlo Lucarelli, Ligabue e Mario Monicelli.L’edizione 2009 avrà invece due manifes� , fi rma� da Rick Bery e Phil Hale con al centro della comunica-zione “L’Evoluzione della Specie” (nell’immagine qua sopra) e non sarà al di so� o delle aspe� a� ve, con le introduzioni del “Comics Day” (giornata nazionale del fume� o, 30 o� obre, tesa alla valorizzazione dei giovani autori italiani) e dalla fi nale della “Ba� aglia so� o le torri” che vedrà i vincitori della selezione bolognese aff rontare in duello i campioni sulla Torre Guinigi oltre a novità e sorpresa dell’ul� m’ora.Non resta quindi che presenziare ad un evento che, nel passare degli anni, diventa sempre più unico e sugges� vo per gli appassiona� e per coloro che almeno una volta nella vita hanno avuto a che fare con un fume� o.

Pianta d1

2

3

4

5 6

34

5

6

9

a di Lucca

1

7 8

2

5

7

8

9

10

10

26

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Come un sogno che diventa realtà così nel se� embre del 2007 è nata l’Associazione Culturale La Farfalla.L’Associazione tende ad off rire alla ci� à di

Lucca uno spazio, un punto d’incontro dove tu� e le persone possono ritrovarsi per crescere cultural-mente e spiritualmente a� raverso la le� ura di libri, di incontri culturali, di conferenze e fi lma� e di tu� e quelle a� vità volte a dare un benessere psicofi sico a chiunque ne senta la necessità. L’a� vità si ar� cola in due se� ori: il primo è una libreria specializzata con vasto assor� mento di tes� per bambini, per adul� e in par� colare per genitori, insegnan� ed educatori, dvd, cd musicali, incensi per ambien� e per la meditazione, olii essenziali, profu-mi e cristalli.La sala più grande è messa a disposizione dall’Asso-ciazione per varie inizia� ve, tra le quali corsi se� ma-nali di yoga, pilates, tecniche di rilassamento e me-ditazioni, ginnas� ca posturale, bioginnas� ca, danza del ventre, reiki, massaggio energe� co, massaggio del neonato, ginnas� ca per donne in gravidanza.Inoltre corsi di grafologia, sedute individuali di crono-gene� ca, iridologia e lavoro sul corpo, costellazioni familiari.Potete trovare in Associazione il Proge� o Donna “MUOVI LE TUE ALI”: si tra� a di uno spazio dedicato alla donna. In questo spazio la donna può trovare momen� di incontro con altre donne con le quali

confrontarsi, fare esperienze di crescita, assistere a conferenze, seminari, incontri a tema e vedere fi lma� ineren� il mondo femminile. In questo spazio la donna può essere accolta da un’equipe di specialis� compe-ten� che possono aiutarla ad aff rontare le diffi coltà emo� ve, psicologiche, fi siche, legali e pra� che che la vita ci pone davan� , potendo usufruire di un primo incontro gratuito e poi di tariff e agevolate presso i loro studi priva� . Gli specialis� presen� in Associazione sono: pedagogista clinico con interven� di aiuto alla donna, counselor, naturopata, specialista in equilibrio posturale, master reiki per il riequilibrio energe� co, psicomotricista e operatore Watsu, fi sioterapista, avvoca� per l’assistenza legale, commercialista per l’aspe� o fi scale e consulenza assicura� vaNei weekend seminari dedica� al benessere dell’indi-viduo e alla crescita personale con insegnan� prove-nien� da varie ci� à di’Italia. Off re inoltre il proprio spazio per la divulgazione di prodo� o tecniche di medicina naturale e alterna� va per dare l’oppor-tunità a tu� di farsi conoscere e diff ondere nuove tecniche legate al benessere della persona.

di Daniela Ses�

“La Farfalla”, l’associazione culturale che si dedica all’anima e al corpo

ASSOCIAZIONI

per l’elenco completo delle a� vità e per

informazioni più de� agliate sull’associazione

www.asslafarfalla.it

28

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

BENESSERE

Spesso il dolore neuropa� co è invalidante. Per lenirlo, poco possono fare gli an� in-fi ammatori. Risulta� migliori si o� engono con cor� costeoridi, an� epile� ci, oppiacei

e an� depressivi. Quando il dolore è dovuto a inte-ressamento del sistema nervoso centrale o perife-rico, è possibile che si verifi chi un danno, che può andare da una semplice mancanza di forza a gravi forme di paresi, fi no anche alla paralisi. Alessandro Bensi, neurochirurgo di Lucca, è specia-lizzato nella cura dei disturbi neuropa� ci, dalle ernie

al disco alle nevralgie più comuni o più rare.

Do� or Bensi, nella selva di sintomalogie dovute

a problemi neuropa� ci, come si diagnos� ca con

precisione, per poi procedere nella cura?

“Esiste – spiega il do� or Bensi – un percorso dia-gnos� co preciso, a cui deve seguire un percorso terapeu� co specifi co, adeguato alla patologia del paziente e portato a compimento in collaborazione anche con altri specialis� neurochirurghi, ortope-dici e riabilitatori che lavorano al centro”. “In caso di cefalee, neuropa� e periferiche, spondiloartrosi o patologie degenera� ve, non vi può essere che un tra� amento conserva� vo.

Vi possono essere – prosegue il neurochirurgo – pazien� con storie di dolore acuto, come nelle ernie del disco, oppure con storie di dolore cronico, come nei casi di pazien� già opera� al rachide, ma anche sui nervi cranici, e con risultato chirurgico insoddisfacente”.

La medicina odierna può trovare un’alleato dalle

così de� e ‘intelligenze ar� fi ciali’?

“Nel mio caso – annuisce Bensi – la vera rivoluzio-ne che ha permesso un balzo in avan� nel tra� a-mento del dolore e del defi cit neurologico è stato l’u� lizzo di macchine intelligen� in grado di leggere l’informazione captata da ele� rodi di superfi cie, sui potenziali delle membrane cellulari. A� raverso una serie di algoritmi, l’informazione o� enuta in tempo reale da ele� rodi pos� nella zona interessa-ta, cos� tuisce l’inizio di un loop macchina-paziente che deve condurre ad un’adeguata correzione, a una ripolarizzazione che chiamerei una neuromo-dulazione intelligente. Il tra� amento è del tu� o indolore per il paziente, perme� e un risultato in tempo reale ed ha consen� to di o� enere successi prima impensabili al cospe� o di forme molto gravi di dolore neuropa� co”.

Come si può curare un’ernia se non è possibile

eliminare la compressione che ne deriva?

“L’ernia – risponde il do� or Bensi – è inizialmente una patologia da confl i� o disco-radicolare, per il quale si scatena una reazione infi ammatoria neuromediata che di solito non risponde agli an-� infi ammatori. Tu� avia, quando l’infi ammazione cessa, il focolaio erniario si riduce di volume, ma sopra� u� o diventa ‘inerte’. L’ernia può così convi-vere con la radice precedentemente irritata, senza creare problemi, per sempre”.

di Fabio Giorgi

Intelligenze ar� fi cialie medicina

Il do� or Alessandro Bensi

riceve presso

gli Studi Medici Salus in via dei Macelli, 37 - LuccaTelefono: 0583/051527

31

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

L’a� vità del centro Shak� è iniziata più di 20 anni fa; vi si pra� cava hatha yoga e si rivol-geva a tu� coloro che volessero trarre da questa pra� ca s� moli per realizzare un per-

corso evolu� vo oppure, semplicemente, il benessere e l’equilibrio psicofi sico. Ben presto, tu� avia, anche per venire incontro alla domanda di approfondimen-to di una parte degli uten� , venne a� vato il corso per divenire insegnan� di yoga. Seguì, dopo qualche tempo, il corso per operatori di shiatsu e poi di altri � pi di massaggio: linfodrenaggio, massaggio aroma-terapico, massaggio ayurvedico, oltre al corso di pra-noterapia. Le lezioni di naturopa� a sono iniziate nel 2001. Accanto ai corsi di yoga si sono inseri� i mas-saggi e altre pra� che collegate alla medicina naturale, come, ad esempio, l’astrodiagnosi, la pranoterapia, la rigenerazione posturale e respiratoria. Tu� e queste a� vità hanno realizzato una singolare sinergia. In par� colare si approfondisce e si raffi na la conoscenza del corpo e della mente e delle funzioni che li regolano oltre che delle componen� più “sot-� li” dell’essere. Venendo alla pra� ca dello yoga, hatha signifi ca forza, yoga signifi ca giogo. Hatha yoga è dunque il potere di aggiogare, più precisamente di so� ome� ere un elemento inferiore alla guida di uno superiore. Si può par� re dagli obie� vi apparentemente più semplici ma fondamentali, come quello di agganciare il corpo e la mente a� raverso l’uso consapevole del respiro, di imparare a ges� re le emozioni, sviluppare la volontà e la capacità di fronteggiare le aggressioni esterne, per passare a traguardi via via più eleva� . Lo yoga approfondisce un lavoro sul corpo, sul respiro, sul prana e sulla mente, perme� endoci di ritrovare un profondo equilibrio psico-fi sico e di elevarsi a livello spirituale. Secondo il punto di vista dello yoga tu� e le cause di disagio, disarmonia e insoddisfazione della persona provengono da una non conoscenza (avidya)

del proprio essere, che genera separazione tra le varie componen� (es. mente-corpo), come aff erma anche la psico¬soma� ca. Aprendosi allo yoga, si saprà equi-librare con facilità mente e corpo, soddisfare le proprie esigenze spirituali e padroneggiare le varie tecniche, rendendo globale la propria preparazione. Ci si può avvicinare allo yoga con svariate mo� vazioni: possia-mo desiderare di star meglio fi sicamente o di trovare un equilibrio psicofi sico, di essere più for� di fronte alle aggressioni esterne (materiali e morali); oppure pos-siamo voler conoscere di più su noi stessi, sul nostro des� no, sul signifi cato della nostra vita o sperimentare diversi livelli di coscienza. Lo yoga che proponiamo è in grado di soddisfare le diverse esigenze, nel senso che è in grado di fornire validi strumen� al riguardo; è ovvio che si tra� a di traguardi molto eleva� , ma, in una certa misura tu� i traguardi, hanno bisogno di un forte convincimento e di una forte determinazione. Lo yoga infa� mira sempre alla liberazione, dai blocchi dalle paure, dall’a� accamento eccessivo ai beni materiali, dall’eccesso di ansia e di preoccupazione; quindi evita di creare dipendenze, anche quelle da un maestro; dunque richiede un forte impegno personale.

L’essenza dell’esseresi riscopre allo Shak�

Tel. 0583/464126 - 347/8284154328/5636530 - 335/7490388

h� p://www.yogashak� .it - e-mail:info@yogashak� .it Orari Segreteria:

martedì ore 18-19, mercoledì ore 18-19,venerdì ore 18-19, sabato ore 11-12

ASSOCIAZIONI

L’a� vità del centro studi yoga di Lucca con� nua da oltre vent’anni

34

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

le� o al Porto che incanterà i pala� più esigen� . Da non dimen� care nel menu sono anche la ricchis-sima tagliata e la pregia� ssima bistecca di chianina, da accompa-gnare con gli o� mi vini propos� dalla can� na. Per quanto riguarda la carne, il taglio è ricercato con perizia tra i più rinoma� norcini della zona. Il fi le� o speciale viene servito con maestria e viene cuci-nato u� lizzando esclusivamente o� mo vino Porto proveniente dalle migliori can� ne della ci� adi-na del Portogallo, poi viene spezia-to con pepe rosa e accompagnato dal prosciu� o di cinta, in un mix di sapori che saprà stupirvi.Per quanto riguarda il pesce, assolutamente da non perdere, sempre a de� a dello chef, almeno

un assaggio dei tagliolini all’as� ce, con i crostacei più freschi che possiate trovare sul territorio. E quindi resta solo da dire buon appe� to a tu� dallo chef Devid del Gallo Team.

Ristorante Gallo

Se siete dei buongustai, amate la cucina tradizio-nale e volete essere sem-pre coccola� a tavola, non

potrete certo perdere l’occasione di fare un salto appena fuori le an� chissime mura di Lucca, e fer-marvi a mangiare nelle splendide sale del Ristorante Gallo. All’interno del locale, che si trova nel � pico quar� ere San Vitale, in via Pescia� na 509, la proposta culinaria è davvero ampia e gusto-sa: si inizia dall’an� pasto, con un assor� mento di salumi senza pari, tra i quali insacca� e prosciu� di grandissima qualità, poi si prose-gue con gli svaria� pia� di una cucina che sa essere nello stesso tempo raffi nata e tradizionale, le-gata ai saperi e ai sapori della Luc-ca an� ca, elabora� in modo moderno e sfi zioso; tra ques� spiccano specialità sia di terra che di mare.Il pia� o che cos� tuisce il cavallo di ba� aglia del loca-le, consigliato dallo chef, il preliba� ssimo e delicato fi -

IL LOCALE DEL MOMENTO

35

LUCCA

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

In origine la torta di neccio veniva fa� o con lo stesso composto di acqua e farina di castagne ma al posto dei pinoli c’erano i gherigli di noce e l’uve� a sultanina.

Neccio è il nome contadino (lucchese) della farina di castagne.

Ingredien�

- 500 grammi di farina di castagne

- noce a pezze�

- rosmarino

- 40 grammi di pinoli

- scorza di arancia gra� ugiata

- sale

- olio extra-vergine di oliva

Mescolare la farina in un recipiente con acqua e amalgamare bene l’impasto, aggiungendo i pinoli, il rosmarino tritato e la scorza di arancio gra� ugia-ta. Versare il tu� o in una teglia ben unta cospar-gendo con un pizzico di rosmarino la superfi cie. Cuocere in forno a 180°/200° per circa un’ora.

Farina di castagneLa tradizione della farina di castagne, comunemen-te de� a “farina di neccio”, ha radici an� che in Gar-fagnana e il suo u� lizzo, per la popolazione, è pa-ragonabile a quello della farina di grano nelle zone di pianura. Il castagno quindi “albero del pane” e i suoi fru� , le castagne, “pane d’albero”. Sebbene fosse consumata per lo più come polenta, le varian-� per u� lizzare la farina non mancavano. La farina, sciolta in acqua e co� a sul fuoco tra due piastre di metallo, dava i “necci” che si accompagnavano bene alla rico� a o ai salumi. Impastata con acqua,

noci, bucce d’arancia, olio e co� a nel forno dava il famoso “castagnaccio”. Questa fragranza di sapori nasce a cominciare dal “metato” (piccolo edifi cio rurale) in cui le castagne, una volta raccolte, ven-gono essiccate. Tradizionalmente alimentato dal fuoco lento dei ciocchi di castagno, è nel “metato” che le castagne, dopo una permanenza di circa 40 giorni, assumono quelle proprietà che saranno poi apprezzate una volta pulite e trasformate in “farina di neccio della Garfagnana”.

Torta di necciorice� a lucchese

CURIOSITÀ CULINARIE

39

LIVORNO SUD

il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

BENESSERE

Il raff reddore è una delle patologie più comuni, un’infi ammazione acuta della mucosa nasale, di origine virale. Non esiste una vera e propria prevenzione tramite medicinali ma una corre� a

alimentazione perme� e di sfru� are l’eff e� o “tera-peu� co” di micro e macronutrien� . Tra ques� spicca-no gli an� ossidan� che perme� ono all’organismo di comba� ere più effi cacemente l’aggressione di virus e ba� eri, neutralizzando l’eccesso di radicali liberi. Gli alimen� che ne sono più ricchi sono fru� a e verdura

che dovrebbero essere consuma� 5 volte al giorno. Un potente an� ossidante che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole è il licopene, contenuto nei pomodori maturi e reso disponibile all’organismo sopra� u� o con la co� ura. Una buona regola è fare scorta di alimen� ricchi di Vitamina C ad azione an� ossidante ed an� virale (peperoni, agrumi, kiwi,

cavolfi ori, ananas e broccoli), Vitamina E benefi ca per il � mo, s� mola la produzione di globuli bianchi, deputata alla protezione del sistema immunitario dai possibili danni in caso di stress ossida� vi e di mala� e croniche virali (mandorle, olio extravergine d’oliva,

nocciole e germe di grano), Vitamina A, essenziale per il mantenimento delle superfi ci epiteliali, muco-se e loro secrezioni, per il raff orzamento dei globuli bianchi, per l’induzione di a� vità an� tumorali e per l’aumento della risposta an� corpale (fru� a o verdura

giallo-arancio come carote, zucca, patate, pomodori,

spinaci, barbabietole rosse, broccoli, cime di rapa). Altri alimen� preziosi sono i fru� di bosco, i fi chi, le

castagne, l’aglio, la salvia, il sedano, e tra i cereali,

miglio e germe di grano. Non bisogna dimen� care l’importanza di un fru� o di stagione spesso trascura-to ma molto importante dal punto di vista preven� vo: il melograno, i cui principi funzionali sono le sostanze fenoliche, (acido ellagico), i tannini, i minerali e le vitamine. Ha azione an� ossidante, an� tumorale,

an� ba� erica, an� virale e gastro prote� va. Anche in autunno è consigliabile incrementare l’assunzione degli acidi grassi Omega-3, contenu� sopra� u� o nel pesce azzurro che, oltre ad avere un eff e� o benefi co sulla salute cardiovascolare, sulle funzioni cerebrali e su quelle visive, sembrano favorire un miglior fun-zionamento del sistema immunitario. Non bisogna inoltre dimen� care che, se durante la mala� a si sono assun� an� bio� ci, ques� hanno agito anche sulla fl ora intes� nale, la cui integrità è fondamentale per le funzioni diges� ve, per la sintesi di vitamine e di altre sostanze u� li e per impedire lo sviluppo di germi patogeni nel colon. È perciò consigliabile assumere quo� dianamente per 2 o più se� mane, alimen� ricchi di fermen� la� ci come lo yogurt e integrare con pre- probio� ci.Ancora una volta la natura, coi suoi fru� di stagione, ci off re l’apporto necessario di vitamine e minerali per trascorrere al meglio l’autunno.

di Federica Ul� mieri

Cambio di stagione e di menu

LA

RO

SA

Come difendersi da raff reddore e infl uenza con l’aiuto della giusta alimentazione

40 il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

SPORT

Ecco, in rigoroso ordine alfabe� co, l’elenco dei giocatori del Livorno Rugby in questa stagione agonis� ca di serie A1, 2009/10: Andrea Antraci� (trequar� ), Federico

Baroni (pilone), Fabio Ba� agello (mediano), Luca

Ba� agello (trequar� ), Giacomo Bernini (2° linea), Gabriele Biagio� (trequar� ), Cris� ano Bufalini (tallonatore), Renato Burani (trequar� ), Royce

Burke (pilone), Filippo Cazzola (2° linea), Sergio

Cortesi (2° linea), Alessandro Gagliardi (3° linea), Adrian Griffi ths (3° linea), Silviu Lazar (pilone), Nicola Lecci (trequar� ) Andrea Lovo� (pilone), Ma� eo Mazzan� ni (mediano), Nicola Mar� nucci (trequar� ), Ma� a Merlo (mediano), Alberto Neri (apertura), Federico Pannocchia (2° linea), Ma� eo

Pracchia (tallonatore), Nick Reily (trequar� ), Erik

Reitsma (trequar� ) Willem Reitsma (trequar� ), Jo-

nathan Salvi (tallonatore), Andrea Saccà (2° linea), Enrico Squarcini (2°-3° linea), Riccardo Squarcini (apertura), Valerio Ubaldi (trequar� ) Stefano Vullo (pilone-2° linea). All.: Guglielmo Prima

Livorno RugbyCAMPIONATO NAZIONALE DI SERIE A1

Calendario 2009/2010

Ciao Alessandro,la maglia

biancoverdesarà sempre tua

Il Livorno Rugby ha ri� rato la maglia

numero 4, in onore di Alessandro

Bernini, il seconda linea di neppure 25

anni, deceduto lo scorso primo agosto.

Per la squadra biancoverde non è, quella at-tuale, una stagione uguale alle altre.La prematura scomparsa di Alessandro ha lasciato un vuoto incolmabile. Superfl uo sot-

tolineare come ogni successo ed ogni meta del nuovo torneo di A1 venga dedicato a lui, a questo ragazzone di quasi due metri splendido, capace di lo� are con raro coraggio e rara determinazione contro un male vigliacco, scoperto nell’estate 2008. Alessandro era un atleta e un amico esemplare, so� o ogni punto di vista. Il saluto a lui rivolto da tu� a la famiglia del Livorno Rugby, in occasione dei funerali, prima al San-tuario di Montenero e poi sul prato del campo ‘Carlo Montano’, va a so� olineare come ‘un rugbista non muore mai, al massimo passa la palla!’. (f.g.)

Viale Italia, 365 - LIVORNO

AperitiviSabato seraHappy Hour

44 il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Il Rugby Lucca nasce nell’estate del 2004 quando un gruppo di ragazzi tra i 16 ed i

18 anni, colpi� da questo sport, si unisce e dopo i primi incontri amichevoli decide di con� nuare que-sta avventura con l’inten-zione di partecipare ai campionato Fir.Grazie all’impegno di molte persone (tra cui il professor Barso� ed il compianto ex allenatore Ro-mei) e grazie alla disponibilità della polispor� va Asd Villaggio, il Rugby Lucca può partecipare al suo primo campionato regionale under 19. Le prime par� te mo-strano grandi diffi coltà e il gap è inizialmente elevato ma i ragazzi non si perdono d’animo e la loro passione rimane inta� a. Con il tempo arrivano le prime vi� orie e le gesta dei rugbis� lucchesi hanno grande risalto in tu� a la provincia. Il numero dei pra� can� , dai più gio-vani fi no agli adul� , cresce rapidamente e c’è la neces-sità di alles� re nuove squadre. La stagione 2006/2007 segna il salto di qualità: il nuovo consiglio guidato dalla presidente Loredana Russo lavora alacremente per fare crescere il movimento ed al termine della stagio-ne il sogno di alles� re una formazione senior diventa realtà. Il primo anno in serie C2 è da incorniciare: la neonata formazione, grazie all’arrivo da Prato del-

l’allenatore Valter Nu� ni, dopo un avvio in sordina, riesce a raggiungere uno storico quarto posto che dà ai lucchesi il biglie� o per i play-off per l’ac-cesso al torneo di C1. Lo scontro dire� o con l’Elba vede la squadra lucchese sconfi � a; ciò nonostante nell’estate avverrà il ripe-scaggio per meri� spor� -vi. L’approccio al campio-

nato di C1 è duro. La compagine lucchese incontra formazioni ben più esperte ed a� rezzate, ma ciò nonostante si registrano notevoli progressi dentro e fuori campo. La passione per la palla ovale coinvolge sempre più ragazzi e nascono le formazioni under 13 e under 15. Il lavoro del nuovo consiglio, sopratu� o in ambito giovanile perme� e l’assolvimento dell’ob-bligatorietà e consente al Rugby Lucca di o� enere il visto per accedere al campionato interregionale di Serie C élite. L’avventura dei ragazzi guida� da Nu� ni riparte da qui, con l’intenzione di proseguire il cammino fi nora intrapreso. I nuovi acquis� in pri-ma squadra, l’espansione del se� ore giovanile e la promessa del comune della costruzione di un nuovo impianto solo per il rugby (che favorirà non poco il processo di crescita di tu� e le compagini lucchesi) fanno ben sperare per il futuro.

SPORT

Rugby Lucca, una realtà in crescita

di Luca Dal Pogge� o

45il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

SPORT

Il 4 agosto con il Palio delle Circoscrizioni si è conclusa uffi cialmente la stagione re-miera livornese del 2009 che

era iniziata il 25 Aprile con la di-sputa del Trofeo “Gaetano D’Ale-sio”. Dopo qua� ro mesi di gare e circa un anno di preparazione atle� ca, adesso i vari presiden� dei comita� organizzatori con i

loro collaboratori, i presiden� di sezione nau� ca, i vogatori, i can-� nieri, i giudici del coordinamen-to nazionale Lega Cano� aggio UISP LIVORNO, i cronometris� della Federazione Italiana Crono-metris� di Livorno, i regolamen� e le discussioni, si concedono un

periodo di pausa dalla quale non vengono esclusi i gozzi a dieci remi e le gozze� e a qua� ro remi che verranno custodi� per tu� o il periodo invernale all’interno della Fortezza Nuova dove saranno so� opos� al rimessaggio annuale per essere poi riconsegna� ai rispe� vi rioni nella primavera del 2010.L’a� vità delle sezioni nau� che riprenderà a pieno ritmo al più presto possibile iniziando, se non lo è già stato fa� o, con l’esaminare sicura-mente i risulta� o� enu� nel corso delle gare di quest’anno per cercare di capire quali siano sta� gli eventuali errori commessi trovandone la risoluzione per l’anno prossimo. La stagione remiera di quest’anno può

essere ricordata sia per la quarta vi� oria consecu� va del Benci Centro nel Palio Marinaro un’impresa che non si verifi cava da circa 70 anni, sia per le cinque vi� orie consecu� ve realizzate dall’ equipaggio del Venezia nelle gare anteceden� il Palio Marinaro dove è giunto secondo, vedendo così sfumare il sogno di realizzare il famoso tri� co ( Risi’atori, Baron� ni e Palio Marinaro) che si è poi ripreso con la vi� oria del Palio dell’Antenna svoltosi il 31 luglio. Per quanto riguarda gli equipaggi a qua� ro remi gli onori vanno rivol� al Borgo Cappuccini che con il suo equipaggio è riuscito a vincere tu� e le 7 gare in programma per la stagione remiera 2009 conquistando, dopo solo un anno, il gozzo a dieci remi vincendo la gara del Palio Marinaro. Per quanto riguarda la categoria giovani (ragazzi un-der 18) l’equipaggio del Pon� no San Marco è sempre salito sul gradino più alto del podio delle sfi de remiere 2009 dimostrando di aver o� enuto un’o� ma prepa-razione atle� ca e di aver aff rontato le gare con tran-

quillità me� endo la prua della propria imbarcazione sempre davan� agli avversari. Nella categoria degli equipaggi, sempre under 18, fem-minili la rivelazione di quest’anno è stata quella della sezione nau� ca della Stazione che è riuscita a formare un equipaggio, debu� ante, le cui vogatrici hanno preso “l’accellerato” tagliando per ben cinque volte su sei, unica sconfi � a quella o� enuta nella coppa Minirisi’atori la cui vi� oria è andata all’equipaggio del Benci Centro, il traguardo delle varie gare. Appuntamento all’anno prossimo!

Gare remiere:appuntamento al prossimo anno

di Massimiliano Bardocci

46 il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

SPORT

“Le donne con le loro gesta in acqua, si sono guadagnate un folto pubblico. Tifosi che s’interessano ai risulta� , special modo quelli che riguardo il

campo internazionale. A diff erenza del calcio femmi-nile, intorno alle ragazze della pallanuoto c’è grande passione”. Sono queste le parole con cui Federico Romano, allenatore di pallanuoto femminile e ma-schile da ormai qua� ordici anni, descrive il successo e il grande seguito che la pallanuoto ha riscosso negli ul� mi anni. Lui che grazie al suo impegno in vasca conosce l’ambiente alla perfezione. Romano parla an-che della ta� ca e della tecnica: “La cosa che colpisce di più è la grande tecnica di queste atlete, le loro gesta in acqua non si vedono più nelle par� te del maschile. Le ragazze si fanno valere in ogni circostanza”. Pur-troppo la sua a� uale squadra, il Livorno, che guida da tre anni, questa stagione non è riuscita a mantenere la serie A2 e dopo una serie di sfortunate circostanze è retrocessa in B. “A inizio stagione abbiamo perso il nostro capitano che è andato a giocare in categoria superiore. Per la nostra squadra è stata un’assenza molto pesante. La prima parte della stagione non è andata male, stazionavamo in quarta posizione. Sono subentra� poi vari problemi a livello di organico, abbiamo preso delle pedine importan� e non siamo più riusci� a conquistare risulta� u� li. Sono arrivate le sconfi � e. Abbiamo integrato in squadra ragazze giovani e di valore che di par� ta in par� ta sono mi-gliorate, nonostante un o� mo fi nale di campionato, dove siamo torna� a brillare, non siamo risusci� ad evitare la retrocessione.” Adesso le ragazze di Romano si preparano alla nuova stagione con tu� e le intenzio-

ni di fare bene; c’è la voglia di tornare al più presto in A2, nel giro di due o tre anni. In a� esa che le squadre tornino in acqua a gennaio coach Romano parla della prossima annata. “Le ragazze che quest’anno sono sce-se in acqua sono cresciute, si sono fa� e le ossa in una categoria diffi cile, si sono impegnate con costanza e si stanno preparando al meglio per la prossima stagione.” Federico Romano ama profondamente questo sport a cui ha dedicato e dedica tu� a la sua vita. In acqua ha anche conosciuto l’amore, sua moglie Denise Balzano, all’epoca giocatrice di pallanuoto. Una passione in comune che li ha uni� fi no al matrimonio. Romano pra� ca questo sport dall’età di qua� ordici anni, una vita passata tra le piscine e i costumi, una disciplina che in ambito internazionale e nazionale sta riscuotendo tan� ssimi successi e che per il momento non conosce crisi, dal momento che molte ragazzi e ragazze si avvi-cinano con passione a questo sport. Una disciplina che riesce sempre a regalare molte emozioni.

Il se� erosa livornese bello e grintoso

di Anna Campani

Coach Romano assicura: “La prossima stagione saremo al top”

Festeggiamen� play-off 2007

47il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Quella volta che...

CONCORSO FOTOGRAFICO

...ho lasciato mio fi glio con il nuovo babysi� er!

1° premio1 weekend per 2 persone presso

“Locanda del Toscano” - S.Ermo (PI)

(cena del sabato, perno� amento,prima colazione della domenica)

2° premioKit creme viso + tra� amento viso

+ massaggio rilassante

presso il centro este� co“Il Capriccio” - Livorno

3° premio1 stampa su tela 70cm x 100cm

off erto da Foto Novi Livorno

A grande richiesta con� nua il concorso

...pubblicità e prevenzione sono andate a bracce� o.

inviateci le immagini

che immortalano situazioni

buff e, insolite,

imbarazzan� , inaspe� ate,

in cui vi siete trova�

48 il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

...abbiamo comprato una di quelle macchine� e fotografi -che usa e ge� a subacque.

CONCORSO FOTOGRAFICO

CONCORSO FOTOGRAFICO A PREMI

Parteciperanno al concorso le fotografi e che ci verranno inviate tramite e-mail all’indirizzo:

[email protected]

o tramite posta all’indirizzo:

“Il Bianco e il Verde” c/o ItalG srl - via dell’Ar� gianato, 103 - 57121 Livorno.

Si raccomanda di precisare i da� necessari alla corre� a a� ribuzione

(nome, cognome, indirizzo, e-mail e � tolo dell’opera).

La Giuria è composta dalla redazione de “Il Bianco & il Verde”,

Presidente di Giuria: Alessandro Novi di FOTO NOVI

Per richiedere il regolamento completo del concorso, scrivere a: [email protected]

...non c’era verso di trovare parcheggio.

...per colpa del codice stradale, la mucca non sapeva proprio dove andare!

...non mi è riuscito pro-prio di tra� enermi...

49il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Calendario EventiOTTOBRE 2009

Indirefugio:

Fes� val della musica indipendente

Alla scoperta di nuove idee per la canzone indipendente rivolto a tu�

coloro che hanno qualcosa da dire con la musica e con le parole.

4 o� obre ore 22 (posto unico 5 euro)

Teatroffi cina Refugio - Livorno

DOMENICA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

1 2 3

25 26 27 28 29 30 31

11 13 14 15 17

18 19 20 21 22 24

VIII Sagra

del totano

Gara di pesca, degustazioni,

gadgets31 o� obre

e 1 novembre

Isola di Capraia

Lucca Film Fes� val

Concorsocinematografi co

dal 19 al 24 o� obre

Teatro S. Girolamo e Cinema Centrale

LUCCA

Ecopasseggiata del Chian� Un mix tra arte, buon cibo e il

fascino senza tempo dei paesaggie dei borghi del Chian�

www.ecomaratonadelchian� .it17 e 18 o� obre

Castelnuovo Berardenga - SIENA

Lucca Comics& Games 2009

Fes� val del fume� o

e del giocodal 29 o� obre

al 1° novembreLUCCA

L’era dei libri

2009

Fes� valdi le� eratura indipendente

dal 1° al 4 o� obre

Pontedera

4 6 7 8 9 10

Alle sorgen� della ci� à

Festa di quar� ere Sorgen� di Livorno con spe� acoli,

merca� ni e sport.11 o� obre

Quar� ere Sorgen� - Livorno

“Da Cervantes a Collodi musica e...”

Mostra di pi� ura19 se� embre - 4 o� obre 2009

tu� i giorni 10 - 12 e 17 - 19

Bo� ni dell’Olio - Livorno

Ingresso libero

Festa dell’olivo e dell’olioManifestazioni collaterali faranno da contorno all’appuntamento dedicato

allacol� vazione dell’olivo e alla pro-duzione dell’olio. Organizzato dalla

Circoscrizione 4.fi ne o� obre

LIVORNO

Fiera d’O� obre

Manifestazione fi eris� ca con la

Festa del Marrone ed il Carro dell’Uvadal 7 all’11 o� obre

Dicomano

Mugello (FI)

Livorno Food - Fes� val del Gusto Un viaggio enogastronomico tra oltre 50 espositori

che saprà soddisfare i pala� di chi è alla ricerca di cibi genuini, per riscoprire an� chi e auten� ci sapori.

Durante la manifestazione saranno presen� performance ar� s� che musicali e non solo.

24 e 25 o� obreGrand Hotel Palazzo - Livorno

50 il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Calendario Eventi: NOVEMBRE 2009

DOMENICA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

Casa degli specchi

Rassegna d’artedal 5 al 7

novembre

Stazione

Leopolda

PISA

Sagra del Cinghiale

Gastronomia � pica a base di cin-ghiale. Folklore, mostre, convegni,

vendita di prodo� � pici, corteo storico in costume del ‘200, con la

tradizionale giostra degli arcieri.dal 29 novembre all’8 dicembre

Suvereto (LI)

XXXIX Mostra Mercato Nazionaledel Tartufo Bianco di San Miniato

Fanno da corona al Tartufo, esposto nella storica piazza del Duomo, i merca� delle altre piazze, dove i sapori

� pici delle Colline Samminiatesi sono off er� insieme ai sapori e alle specialità delle altre Ci� à del Gusto italiane.

dal 14 al 29 novembre (dalle 09.00 alle 18.30)Centro storico di San Miniato (PI)

Cene Galeo� e 2009 al Carcere di Volterra

Cena in favore di ARCI per le FilippineDal 18 se� embre 2009 al 23 aprile 2010, per una sera al mese, il carcere di Volterra aprirà le porte al pubblico e i suoi detenu�

ves� ranno gli insoli� panni di chef, maitre e camerieri.Il denaro raccolto sarà impiegato in proge� di solidarietà

Cena 20 novembre ore 20.00 (35 euro a persona)

Info e prenotazioni: Agenzie Toscana Turismo Tel. 055 2342777

15 16 17 18 20 Gianna Nannini

Concertoore 21.00

Pala Algida

Livorno

8 10 11 12 13 14

1 2 3 4 5 6 7

Pane e Olio in Frantoio a Collesalve� La manifestazione off re anche degustazioni gratuite dell’olio

nuovo delle colline livornesi e pane prodo� o localmente, vendita di olio,

vino, formaggio e prodo� ar� gianali. dal 22 al 30 Novembre

Parrana San Mar� no - Collesalve� (LI)

Maratona Ci� à di LivornoTra le più “an� che” maratone

italiane, vanta nel suo albola partecipazione dei più no�

campioni nazionali di specialità.8 novembre

Livorno

Festa del Cioccolato

Goloso appuntamento dedicatoal cioccolato nelle sue molteplici

forme, con esposizione edimostrazioni pra� che.

7 e 8 novembre

Piazza XX Se� embre - Volterra (PI)

Samuele Bersaniconcerto

24 novembre Sashall - Firenze

Premio Piero Ciampi

Concorso nazionale di musica di giovani autori ispirato alla

fi gura e alle composizionidell’ar� sta livornese scomparso

novembre (date da defi nire)

Teatro Goldoni - Livorno

22 24 25 26 27 28

29 30

Festa delle torteGara amatoriale di

torte; merca� no ar� gianale delle

“Curiose bo� eghine”25 novembre

P.zza Carducci Seravezza (LU)

Pisani più schie� Manifestazione

dedicata ai prodot-� � pici di qualità

(vino, olio, salumi, formaggi, dolci).

25 e 26 novembre Staz. Leopolda (PI)

51il Bianco e il Verde - O� obre 2009 - n. 3

Novembre, DicembreDICEMBRE 2009

DOMENICA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

un par� colareringraziamento a

Manfredi Adamo

che ha fornitoil materiale fotografi co

per questa rubrica

Francesco Guccini

concerto4 dicembre

ore 21.00

Pala Livorno

1 2 3 4 5

27 28 29 30 31

Merca� ni di Natale“Magie dell’Avvento”

Stand di ogge� s� ca e gastronomiacon degustazioni di prodo� � pici,spe� acoli a tema, la casa di Babbo

Natale e il percorso dei presepidal 6 al 20 dicembre

Palazzuolo sul Senio (FI)

Presepe viventeAn� che usanze e mes� eri rivivono

nel Presepe al quale partecipa tu� a la gente di questo an� co borgo

collinare da cui si dominano il mare e le colline circostan� .

24/12 e altre date del periodo natalizioRosignano Mari� mo

13 14 15 16 17 18 19 Cene Galeo� e 2009 al Carcere di Volterra

Cena in favore di ARCI per il PerùDal 18 se� embre 2009 al 23 aprile 2010, per una sera al mese, il carcere di Volterra aprirà le porte al pubblico e i suoi detenu�

ves� ranno gli insoli� panni di chef, maitre e camerieri.Il denaro raccolto sarà impiegato in proge� di solidarietà

Cena 18 dicembre ore 20.00 (35 euro a persona)

Info e prenotazioni: Agenzie Toscana Turismo Tel. 055 2342777

Capire un H - Come l’handicap fa culturaManifestazione delle 5 circoscrizioni

con proiezioni di fi lm a tema, incontri spor� vi, presentazioni di libri,

spe� acoli teatrali1-3 dicembre

Fortezza Vecchia

6 7 8 9 10 11 12

Il nostro NataleInizia� ve con gli

studen� del terri-torio e spe� acolo

musicale con fi -nalità di sostegno

e solidarietàPalaLivorno

Concertodi Natale

20 dicembre Piazza Grande

Livorno

20 21 22 24 25 26

Fasi fi nali

Premio teatrale

“Nino de Reliquis”

4-6 dicembre

ore 19.00

Centro Ar� s� co

Il Gra� acielo

Grande Traversata TrekkingQua� ro giorni di escursioni guidate

che faranno scoprire luoghibellissimi e ricchi di storia

4 -10 dicembre Campo nell’Elba (LI)

per info: www.ilvio� olo.it

Il Presepe rivive Rivivono le magi-

che scene del pre-sepio. Ci saranno,

inoltre, torte, focac-cine, necci, vin brulé.

26 dicembre Fibbiano

Camaiore (LU)