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Natale 2017 L’OCST augura a tutti un sereno Natale con una riflessione e un piccolo pensiero per i bambini pagine 8-9 Docenti Migliori condizioni per svolgere il compito educativo nelle scuole Edilizia Quando i nodi vengono al pettine Frontalieri Accordo fiscale: la firma slitta ancora pagina 3 pagina 7 pagina 5 Prossimo numero: 25 gennaio 2018 Redazione il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 21 dicembre 2017 - Anno XCII - N.19 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano Giotto, Adorazione dei Magi, affresco, 1303, Cappella degli Scrovegni, Padova

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Natale 2017L’OCST augura a tutti un sereno Natale con una riflessione e un piccolo pensiero per i bambini

pagine 8-9

DocentiMigliori condizioniper svolgere ilcompito educativonelle scuole

EdiliziaQuando i nodivengono al pettine

FrontalieriAccordo fiscale:la firma slitta ancora

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Prossimo numero: 25 gennaio 2018

Redazione il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro21 dicembre 2017 - Anno XCII - N.19 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

Giotto, Adorazione dei Magi, affresco, 1303, Cappella degli Scrovegni, Padova

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2 321 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro

LORENZO JELMINI E ALBERTO TREVISAN

M artedì 12 dicembre, nel pomeriggio durante l’assemblea del personale, il Commissario Guido Turati ha an-

nunciato la revoca della moratoria e il decreto di fallimento di Darwin Airline (ore 15.00).

La proprietà non ha infatti liberato le risorse necessarie per avviare il processo di riorga-nizzazione annunciato. All’assemblea era già presente Marco Piattini dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti.

Una situazione che lascia a dir poco sconcer-tati sotto qualsiasi punto di vista e lascia aperti troppi interrogativi. Come mai è stata chie-sta la moratoria se non c’era alcuna volontà di immettere liquidità? Se non c’era interesse nell’azienda, perché avviare questa procedura esponendo l’azienda ad un tracollo così dram-matico? Perché, malgrado le iniziali dichiara-zioni e promesse di rilancio, i nuovi proprietari non hanno voluto investire in questa società?

Una posizione sconcertante che svela gli intenti speculativi di chi non aveva nessun in-teresse a dare continuità a questa importante azienda. Fin da subito c’erano indizi di come sarebbe andata a finire: nessuna chiarezza su quali fossero gli interessi nell’acquisto di Dar-

win; nessuna informazione sulle garanzie e sulle intenzioni presentate al momento dell’ac-quisto. Le poche comunicazioni da parte della direzione sulla situazione hanno generato solo confusione che è risultata difficile da arginare e da gestire. Tutte indicazioni che rilanciano i forti dubbi sul management e sulla proprietà.

Domande poste in maniera esplicita e tem-pestiva da OCST in questi tre mesi nelle diver-se occasioni d’incontro (dall’insediamento in settembre, al trasferimento dei piloti da Roma a inizio ottobre, fino alla consultazione per i 15 licenziamenti di fine ottobre, che ha portato anche ad un istanza di conciliazione, poi sospesa per il rapido incedere de-gli eventi), a cui la nuova proprietà non ha mai dato risposte, nascondendosi dietro frasi di circostanza. È indubbio che il confronto trasparente con il sin-dacato, avrebbe arginato la situazione di caos e smarrimento in cui i dipen-denti si sono trovati e avrebbe per-messo di limitare i danni e i disagi che oggi dobbiamo affrontare.

Oggi dobbiamo purtroppo solo co-statare un fallimento che mette in grandi difficoltà circa 250 persone, donne e uomini che avevano messo

a disposizione con convinzione la loro profes-sionalità anche nei diversi momenti difficili che questa azienda ha già dovuto affrontare.

A loro e alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà. OCST seguirà tutte le procedure e le rivendicazioni del caso (insolvenza, disoccu-pazione, recupero crediti ed altro ancora).

Rimane molto rincrescimento anche per la situazione dei piloti distaccati in Italia, una settantina di collaboratori, che oltre a perdere l’impiego non potranno accedere all’insolven-ze e per i quali bisognerà attivare procedure straordinarie con le autorità italiane.

Ticino

Una speculazione all’originedel fallimento Darwin!

�� URC e casse di disoccupazione: utenti soddisfatti

Un’ampia maggioranza delle persone in cerca d’impiego è soddisfatta dei servizi forniti dagli URC e dalle casse di disoccu-pazione. È quanto emerge da un sondaggio online della SECO che ha coinvolto 36’000 persone in tutta la Svizzera pubblicato lune-dì 18 dicembre. Quasi l’80% delle persone in cerca d’impiego si dice globalmente sod-disfatto dell’operato degli URC. Ottengono una valutazione particolarmente positiva la procedura di iscrizione, le attività informative svolte dagli URC, l’affabilità dei consulenti e la propensione dei collocatori a reinserire ra-pidamente le persone in cerca d’impiego nel mercato del lavoro. Il giudizio è invece meno buono per ciò che concerne i provvedimen-ti inerenti al mercato del lavoro decisi dagli URC: circa il 25% delle persone in cerca d’impiego afferma che, ai fini della ricerca di un impiego, corsi, programmi di occupazione temporanea e stage sono stati inutili oppure che la loro utilità è limitata.

L’85% di tutte le persone in cerca d’impie-go è soddisfatto dei servizi erogati dalle cas-se di disoccupazione (tra cui la Cassa OCST). Sono molto apprezzate la regolarità dei ver-samenti delle indennità di disoccupazione e la disponibilità nei confronti delle richieste in-viate tramite e-mail o per posta, così come la

cordialità dei collaboratori. Vengono invece valutate più negativamente la puntualità del primo versamento delle indennità di disoccu-pazione e la possibilità di contattare telefoni-camente le casse di disoccupazione.

�� Dipendenti dello Stato: nuove misu-re per conciliare lavoro e famigliaIl 13 dicembre il Gran Consiglio ticinese ha approvato, con 68 sì, 1 no e 7 astensioni, la modifica della Legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (LORD). L’iniziativa chiedeva al Cantone quale datore di lavoro, una politica di sostegno alla con-ciliabilità tra vita professionale e familiare, attraverso misure concrete. Nella fattispecie l’accettazione dell’iniziativa permetterà di in-trodurre nuove misure:• Più facilitazioni per poter lavorare a tempo parziale• vi sarà un congedo pagato per malattia dei figli fino a 15 anni e fino a 3 giorni lavorativi per ogni caso di malattia.• Un congedo paternità di 10 giorni• L’accesso a funzioni dirigenti anche con percentuali lavorative inferiori all’80%.L’OCST per mezzo dei 3 granconsiglieri (Fo-nio, Jelmini, Ghisolfi) ha sostenuto questa iniziativa presentata nel 2015 e si dice soddi-sfatta dell’esito della discussione parlamen-tare.

AL VOLO Scuola cantonale di polizia 2019

Anche quest’anno, il Sindacato OCST dei Funzionari di Polizia organizza un corso di formazione per preparare i candidati agli esami di ammissione alla Scuola Cantonale di Polizia 2019.

Grazie ai nostri docenti sarà possibile fre-quentare corsi di matematica e di cultura generale.

Le lezioni sono aperte a tutti gli interessati. Visitando il nostro sito http://polizia.ocst.com sarà possibile iscriversi, visionare il calendario delle lezioni a partire dal 9 gen-naio 2018, ricevere informazioni generali sul corso.

Durante la prima lezione (09.01.2018), aperta a tutti gli interessati, saranno fornite informazioni più dettagliate. La partecipa-zione ai corsi è gratuita.

Ulteriori informazioni si possono ottenere presso il Segretariato cantonale OCST in via S. Balestra 19, uff. 223, 6900 Lugano. Oppure via email scrivendo a:[email protected] indicando nell’oggetto Scuola di polizia 2019.

Sindacato Attualità

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2 321 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

RENATO RICCIARDI

D opo la pubblicazione del messaggio da parte del Consiglio di Stato a pro-posito del salario minimo, gli animi si

sono scaldati e molto di più lo faranno durante le discussioni parlamentari che avranno luogo, presumibilmente il prossimo anno.

Il principio è noto, un salario minimo sarà imposto per legge, al di sotto del quale non si potrà andare. Secondo quanto sancito dal Tribunale federale in un caso analogo, è pos-sibile imporre per legge unicamente un salario minimo sociale e non economico. Ciò significa un salario di sopravvivenza. Per mediare tra la posizione del Tribunale federale e l’iniziati-va approvata dal popolo che prevedeva che venisse fissato un salario minimo settoriale, il Consiglio di Stato ha proposto di fissare una forchetta che va da Fr. 18.75 e i Fr. 19.25 all’o-ra all’interno della quale si situeranno i minimi salariali delle differenti professioni.

L’OCST, nella sua presa di posizione, au-spicava di fissare il livello minimo a Fr. 20.34 all’ora, cioè 19,70 per la durata media di lavoro settimanale di 41,5 ore considerata nel mes-saggio del Governo. Si tratta in ogni caso di salari bassi, ma non bisogna perdere di vista

che oggetto della discussione è il salario mi-nimo sociale, vale a dire il minimo per vivere. Fissare questi minimi sarà utile e importante per le circa 10’000 persone che si stima oggi percepiscano meno (tra questi una parte sono frontalieri che corrispondono solo al 10 per cento dei frontalieri attivi in Ticino), ma non risolverà tutti i problemi che attanagliano il no-stro mercato del lavoro.

L’iniziativa, e così la sua applicazione, asse-gnano alla contrattazione tra le parti sociali il compito di trasformare questi minimi vitali in salari adeguati, salari cosiddetti economici. Nell’ambito di una trattativa tra aziende e sin-dacati, inoltre, la discussione sul salario viene arricchita con l’introduzione di tutte quelle mi-sure mirate e strutturate in base alle esigenze delle parti che definiscono le condizioni di la-voro.

La sola fissazione del salario minimo è dun-que importante, ma non scioglierà tutti i nodi del nostro mercato del lavoro. Non risolve per esempio il problema della frammentazione del tempo di lavoro che impedisce a molti lavo-ratori a tempo parziale di cercare un’occupa-zione aggiuntiva per raggiungere un salario adeguato alla sopravvivenza. E neppure il pro-blema della precarietà e degli eterni contratti

a termine. Non risolve nemmeno le questioni della conciliazione tra tempo di lavoro e tempo privato, tra esigenze dell’azienda e della fami-glia, della parità salariale o della formazione continua.

Perché solo con il dialogo sociale tutte le par-ti vengono responsabilizzate e si assumono il compito di regolare per quanto possibile com-piutamente il mercato del lavoro. Nel corso dell’iter parlamentare sarà quindi importante non dimenticare questo aspetto e impegnar-si per rafforzare tutti gli elementi che concor-rono ad andare in questa direzione. È tempo infatti che le aziende che si sottraggono alla concertazione debbano rendere conto del loro comportamento.

Salario minimo

La contrattazione potrà trasformarei minimi vitali in salari economici

MARCO ROCCA*

L avoravano nel grande cantiere del PostParc di Berna, a poco meno di 500 metri da Palazzo Federale. Erano

impiegati nel posare lastre di vetro sulle pareti dell’edificio. Le ore di lavoro nemmeno si con-tavano: quando si andava leggeri, il tempo di lavoro settimanale superava abbondantemen-te le 50 ore. Capitava anche che le settima-ne durassero 12 giorni consecutivi (sabato e domenica compresi). Tutti operai che dall’hin-terland milanese raggiungevano la lontana capitale svizzera per guadagnarsi il pane. A giustificare questo sforzo, si fa per dire, i lavo-ratori si accontentavano di percepire dai 7 sino agli 11 euro all’ora. Secondo i vigenti minimi salariali avrebbero avuto diritto ad un salario più alto del 30-45%.

Era la fine dell’anno 2015 (vedi «il Lavoro del 17 dicembre 2015) ed il nostro sindacato accompagnava una decina di lavoratori della ditta Emme Suisse di Sorengo a denunciare i fatti alla magistratura. Pochi giorni dopo il tito-lare della medesima è stato arrestato e tratte-

nuto in carcerazione preventiva per poco più di 4 mesi. Rilasciato principalmente per aver riconosciuto le proprie responsabilità e aver depositato una cauzione di poco meno di fr. 200’000.

In questi giorni è stato celebrato dinnanzi alla Corte delle Assise correzionali di Lugano il processo con la formula del rito abbreviato.

Il titolare dell’impresa, che ha riconosciuto sia l’accusa che la pena, è stato condannato a 22 mesi di prigione sospesi condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni. I reati ricono-sciuti sono quelli di usura qualificata commes-sa per mestiere sfruttando lo stato di bisogno di almeno 19 lavoratori e falsità in documenti. I lavoratori, già nelle prossime settimane, pos-sono contare su un risarcimento del danno economico subito. Giustizia è stata fatta.

Cosa ci insegna questa triste vicenda di malaedilizia?

Innanzitutto che i contratti collettivi di lavoro (CCL) sono lo strumento principale per com-battare il dumping salariale contrattuale.

In seconda battuta che i lavoratori sfruttati

sanno denunciare al sindacato, a costo di perdere anche il pro-prio posto di lavoro e relativo guadagno, queste situazioni di abuso. Ciò si rende possibile grazie al rap-porto di fiducia che i sindacalisti riescono ad instaurare con i lavo-ratori.

Questa storia ci suggerisce anche che il modo di fare impresa nel disprezzo della di-gnità dei lavoratori non si ferma al portale Sud del San Gottardo. Una piccola ditta di Meda è riuscita infatti a colpire il cuore della Confede-razione.

OCST ribadisce che il mercato del lavoro ti-cinese continua ad essere sotto pressione e la parte sana dell’imprenditoria cerca di resistere a questo crescendo di concorrenza sleale.

OCST auspica infine che l’esito di questa spregevole iniziativa edile possa fungere da deterrente.

*sindacalista OCST

Edilizia e rami affini

Quando i nodi vengono al pettine

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4 521 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

Sono 9,2 miliardi le ore di lavoro non re-munerato fornite in Svizzera nel 2016, una cifra superiore a quella rilevata per il lavoro remunerato (7,9 miliardi di ore). Il valore complessivo del lavoro non remunerato prestato nel 2016 è sti-mato a 408 miliardi di franchi. È quanto emerge dalle nuove cifre del conto sa-tellite della produzione delle economie domestiche, calcolate dall’Ufficio fede-rale di statistica (UST).

Il volume del lavoro non remunerato supera quello del lavoro retribuito

Nel 2016 in Svizzera la popolazione residente permanente di almeno 15 anni ha lavorato 9,2 miliardi di ore senza essere remunerata, pari a una media di 1320 ore per persone. In con-

fronto, la popolazione totale di più di 15 anni ha fornito 7,9 miliardi di ore di lavoro retribui-to. Le donne svolgono il 61,3% del volume di lavoro non remunerato, gli uomini il 61,6% di quello remunerato.

I tre quarti del volume totale del lavoro non remunerato, ossia 7,1 miliardi di ore (77%), sono assorbiti dai lavori domestici (compiti di assistenza esclusi), mentre il 16% del volume complessivo, ovvero 1,5 miliardi di ore annue, è stato usato per lavori di assistenza a bambini e adulti nella propria economia domestica. Le ore destinate al volontariato ammontano a 660 milioni (7% del volume globale), ripartite in più tempo dedicato al volontariato informale (436 milioni di ore) rispetto a quello speso per il vo-lontariato organizzato (224 milioni di ore).

Il valore monetario fittizio del lavoro non re-munerato costituisce la base del conto satellite

Per la stima del valore monetario fittizio del lavoro non remunerato si calcola quanto le economie domestiche dovrebbero pagare una persona assunta a prezzi di mercato per svol-gere questo stesso lavoro non remunerato. Il parametro di riferimento è il costo medio del lavoro secondo i gruppi di professioni.

Il valore complessivo del lavoro non remu-nerato prestato nel 2016 è stimato a 408 mi-liardi di franchi, di cui la parte più cospicua è attribuibile al lavoro domestico (293 miliari di franchi o 72% del valore globale). Per le atti-vità di assistenza sono stimati circa 81 miliardi di franchi (20% del valore globale) e per il vo-lontariato istituzionalizzato e quello informale presi nell’insieme 34 miliardi di franchi (8% del valore globale).

Produzione delle economie domestiche 2016

Fornito lavoro non remunerato per un valorecorrispondente a 408 miliardi di franchi

La Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone (CT) ha deciso venerdì 15 dicembre ulteriori provvedimenti a tutela della figura degli impiegati di commercio. La stessa ha inoltre deciso di proporre al Consiglio di Stato l’adozione di tre nuovi contratti normali di lavoro (CNL) e il rinnovo di altrettanti CNL.

Impiegati di commercio Nuovi livelli salariali dal 1. gennaio 2018

La CT ha preso atto con soddisfazione dell’accordo raggiunto dalle parti sociali nel contesto del miglioramento delle condizioni lavorative e salariali degli impiegati di com-mercio. La Camera di commercio dell’indu-stria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti), la Società degli impiegati di commercio (SIC Ticino) e il sindacato OCST hanno infatti sottoscritto un nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) per gli impiegati di commercio nell’economia ticinese, che sarà in vigore dal 1° gennaio 2018. Il CCL prevede una scala salariale su tre livelli di responsabilità

(CHF 3’330 / 3’600 / 4’100 per 13 mensilità che equivalgono a CHF 19.85 / 21.45 / 24.40 orari). Come previsto dai diversi CNL per gli impiegati di commercio, i salari saranno quindi adeguati ai livelli previsti dal CCL.

Impiegati di commercio nelle fiduciarie e nei call center

Nell’ambito dei provvedimenti volti a tute-lare la figura degli impiegati di commercio, la CT ha deciso – a maggioranza – di proporre al Consiglio di Stato il rinnovo, per un periodo di ulteriori tre anni, del CNL per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie. La CT ha, inol-tre, deciso di proporre al Consiglio di Stato di adottare, per la durata di tre anni, un nuovo CNL per gli impiegati di commercio nei call center. Entrambi i CNL saranno allineati ai sa-lari minimi stabiliti dal nuovo CCL.

Altri settori: 3 nuovi CNL e altrettanti rinnovi Lavanderie e puliture a secco

La CT ha invitato il Consiglio di Stato a voler adottare un CNL, della durata di tre anni, per il settore delle lavanderie e puliture a secco. Il minimo salariale, votato a maggioranza dei membri della CT, sarà fissato solo per il primo anno a CHF 17.45.

Agenzie di sorveglianza non sottoposte a CCL-DFO

La CT ha invitato il Consiglio di Stato a voler adottare un CNL, della durata di 3 anni, per le agenzie di sorveglianza non sottoposte al CCL di forza obbligatoria (agenzie con meno di 10

dipendenti). I livelli salariali sono quelli previsti dal CCL di forza obbligatoria, ossia CHF 22.20 (1° anno), 22.50 (2° anno), 22.85 (3° anno) e 23.20 (4° anno).

Saloni di bellezzaLa CT ha proposto il rinnovo del CNL per i

saloni di bellezza per ulteriori 3 anni, con un salario minimo per il 1° anno, adottato a mag-gioranza, di CHF 18.00.

Vendita al dettaglio (negozi con meno di 10 dipendenti)

La proposta della CT all’attenzione del Con-siglio di Stato di rinnovare, per un anno, il CNL per il settore della vendita al dettaglio (ne-gozi con meno di 10 dipendenti), prevede di adeguare i livelli salariali a quelli stabiliti per il primo anno nel nuovo CCL per il settore del-la vendita al dettaglio, ossia CHF 18.45 / CHF 19.60 / CHF 20.80.

Centri fitnessLa percentuale di abusi gravi riscontrata

nell’ambito dell’inchiesta svolta in questo set-tore non supera la soglia del 5% prevista dal modello di valutazione del dumping, motivo per cui la CT ha deciso di non proporre al Con-siglio di Stato il rinnovo del CNL.

Con le decisioni odierne sale a 22 il numero complessivo dei CNL proposti dalla CT. Te-nendo conto dei CNL non rinnovati la situazio-ne al 1° di gennaio sarà di 14 CNL in vigore, 3 in fase di adozione per un numero di comples-sivo di lavoratori assoggettati di ca. 27’500.

Ticino

Impiegati di commercio e CNLal centro della seduta della Commissione tripartita

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4 521 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro

Il comitato OCST-Docenti, su mandato dell’assemblea tenutasi il 14 novem-bre scorso, ha deciso di impegnarsi in una campagna a sostegno di misure indispensabili per una scuola davve-ro funzionante. Dopo mesi di verifiche interne, culminate con la discussione assembleare, il sindacato ha rilevato, settore per settore, dei punti fortemen-te critici sui quali è urgente intervenire.

Scuole dell’infanzia: situazione ingiustificabilePer le scuole dell’infanzia è giunto il momen-

to di porre fine ad una condizione contrattuale per cui i professionisti lavorano ininterrotta-mente almeno dalle 08.30 fino alle 16.00, con-siderando la pausa pranzo come parte inte-grante del tempo educativo, quindi di lavoro. Questa situazione risulta ancor meno giustifi-cata e sostenibile oggi, in regime di applica-zione del concordato Harmos, quando ai do-centi vengono richiesti sforzi e responsabilità maggiori rispetto al passato, in quanto devono accogliere bambini di età ancor più diverse (dai 3 ai 6 anni compresi), prevedere colloqui sistematici con le famiglie, scrivere protocolli di valutazione formale, obiettivi di scolarizza-zione,... con inevitabili frequenti prolungamenti della giornata lavorativa ben oltre le canoniche 15.30/16. Se ci si attende, come è giusto, che tali oneri professionali implichino un lavoro di qualità, allora è impossibile pretendere che un orario di lavoro che non prevede neanche mezz’ora di pausa sull’arco di 7-9 ore non ab-bia ripercussioni negative sugli insegnanti e, di riflesso, sul rapporto con i bambini loro affidati e con le rispettive famiglie.

Scuole elementari: disparità a causa di ra-gioni finanziarie

Analogamente occorre fare qualche riflessio-ne sulle scuole elementari, dove, troppo spes-so, alla richiesta formulata dai docenti (legitti-mamente fondata) di disporre di un docente di appoggio, sebbene vi siano le condizioni legali ed il preavviso favorevole dell’ispettorato can-tonale, alcuni Comuni si rifiutano di allocare tale risorsa solo per ragioni finanziarie, accre-scendo in tal modo le disparità tra i diversi isti-tuti scolastici comunali per quanto concerne la qualità delle condizioni di studio.

Gite: troppa la responsabilità del docenteParticolarmente gravosa e da correggere

è pure la responsabilità attribuita ai docen-ti quando devono condurre in gita la propria classe per una settimana e devono occuparsi tutto il giorno degli scolari (dalla sveglia fino al coricarsi), con evidente grande dispendio di energie (ben oltre le ordinarie ore di lezione: si pensi anche solo alle attività da organizzare

nel dopocena o alle docce quotidiane), oltre a garantire l’assistenza ai bambini nel corso della notte (non sono rari i disturbi del sonno, le paure per la lontananza da casa, i problemi generati da malanni e altro ancora). Il nostro comitato ritiene che non sia corretto richiedere ai docenti di assumersi la responsabilità di un gruppo di bambini, ininterrottamente, giorno e notte, fino a cinque giorni, ovvero per 104 ore di lavoro, oltretutto senza alcuna retribuzione straordinaria e, come capita in alcuni Comuni, addirittura con la detrazione delle spese vive di vitto e alloggio, quindi con conseguente ridu-zione del salario mensile!

La questione delle gite con pernottamen-to concerne anche i docenti accompagnatori delle scuole medie, i quali sono chiamati ad assumersi un impegno orario straordinario e elevate responsabilità nei confronti di alunni adolescenti senza disporre di una copertura giuridica dello Stato e senza ricevere un corri-spettivo riconoscimento economico.

Opportuno uno sgravio orarioPer i settori scolastici delle scuole medie,

professionali e medie superiori riteniamo op-portuno chiedere uno sgravio orario propor-zionale al numero di allievi ai quali si insegna, in particolare per sostenere quei docenti che sono tenuti a stabilire una relazione formativa con 200-300 allievi in un contesto in cui da una parte cresce l’eterogeneità degli allievi e dall’altra aumenta la pressione per la persona-lizzazione dell’insegnamento, la differenziazio-ne pedagogica e il co-insegnamento, ciò che implica anche l’organizzazione di colloqui con le famiglie, la redazione di rapporti di valuta-zione di vario tipo, l’investimento nel collabo-rare allo sviluppo di progetti con i colleghi e il coinvolgimento di figure esterne all’insegna-mento in senso stretto. Molti docenti, spe-cialmente del settore medio, ci segnalano di essere in grave difficoltà, anche solo nel ge-stire gli aspetti più burocratici del fenomeno (rispetto delle scadenze, redazione di progetti e preventivi, di consuntivi e bilanci, di verbali, di protocolli,…) che rischiano di prendere il so-pravvento sulla dimensione che è e che deve restare prioritaria, ovvero quella della relazione educativa diretta e dell’insegnamento.

Nessuno stupore per gli esiti dello studio sul burnout

Dato questo quadro generale non stupiscono quindi gli esiti dello studio «Lavorare a scuo-la» condotto dal CIRSE da cui si ricava che il burnout lavorativo è più frequente proprio nella scuola dell’obbligo, dove il divario tra le aspettative espresse dalle autorità scolastiche e le condizioni di lavoro è maggiore: fra i do-centi delle scuole dell’infanzia (20,3%), delle elementari (24,2%) e delle medie (20,9%). Tra

l’altro quest’ultimo è l’unico settore di scuola obbligatoria per cui non è stato applicato né è previsto alcun effettivo adeguamento salariale.

Esami di maturità: riconoscere l’importante onere di lavoro

Nelle scuole professionali e nelle scuole me-die superiori ci sembra necessario risolvere in particolare il problema del riconoscimento del lavoro dei docenti per la preparazione, la som-ministrazione, la correzione e la valutazione degli esami di maturità (professionale e liceale) che creano un importante onere di lavoro e di assunzione di responsabilità, viste anche le ri-levanti ricadute che gli esami hanno sulla vita scolastica degli studenti. Riteniamo necessa-rio e urgente che questo onere di lavoro che concerne oltre gli esami scritti anche gli esa-mi orali (in media 20 minuti di attività orale per allievo, cioè 8 ore lavorative effettive per una classe di 24 allievi) sia riconosciuto per tutti anche per evitare le attuali eclatanti disparità di trattamento, sia nel professionale che nel me-dio superiore (in quest’ultimo settore questo maggior onere non è mai riconosciuto, diver-samente da quanto avviene, ad esempio, per la gestione degli esami integrativi e di ammis-sione, non certo più onerosi o più qualificanti).

Nel professionale, tra le altre cose, occorre inoltre intervenire per porre fine alla costante penuria dei periti di esame orale, determinata per lo più dalla bassissima retribuzione delle sessioni degli esami orali, fenomeno peraltro conosciuto, sia pure in forma più lieve, anche dagli esperti di materia nei nostri licei.

Nei prossimi mesi l’OCST-Docenti si im-pegnerà dunque a far conoscere queste e altre richieste per condividerle con il mondo della scuola, con altre forze sindacali e con tutta la società allo scopo di rilanciare un progetto comune formativo ed educativo innestato su basi più solide e corrette.

OCST-Docenti

Migliori condizioni per svolgereil compito educativo nelle scuole

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6 721 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

I n s e r z i o n e

ANDREA PUGLIA

U n altro anno volge al termine ed è tempo di bilanci. I frontalieri, nel bene e nel male, sono stati di nuovo

protagonisti di numerosi temi d’attualità e di altrettanti titoli di giornale. Il sindacato non si è tirato indietro e ha speso molte energie per la tutela di quella che non riusciremo mai a de-finire volgarmente come una «categoria»; per OCST i frontalieri sono lavoratori e lavoratrici tanto quanto i residenti, essenziali gli uni ed essenziali gli altri.

Il lavoro svolto in questi dodici mesi è stato molto proficuo e di questo ne gioiamo. Basti citare brevemente i risultati ottenuti per com-prendere quanto decisiva sia stata l’azione sindacale su ogni fronte. In ambito contrat-tuale si sono poste la base per nuovi Contratti Collettivi di Lavoro, vera soluzione al problema del dumping salariale e strumento madre per la creazione di una pace sociale. Il tema è mol-to ampio e si rimanda per questo agli articoli dedicati ai singoli rami professionali.

Parliamo di fisco (si tralasci l’enorme tema del nuovo Accordo bilaterale, al quale dedi-chiamo un articolo monografico nella pagina a lato). Con il Decreto Legge n. 50 si è fatto un capolavoro: d’ora in poi tutte le prestazioni del secondo pilastro saranno assoggettate in Italia

ad una tassazione fissa del 5%. Non solo, lo stesso avverrà anche per i prepensionamenti di categoria. Si è infatti riusciti a convincere il Governo che il secondo pilastro e i prepensio-namenti altro non sono che il completamento dell’AVS, la quale viene tassata appunto al 5% già da oltre vent’anni. Si è così posta la parola fine al disordine che vi era sul tema, dove ogni Agenzia delle Entrate dava un’interpretazione diversa arrivando a tassare queste prestazioni con aliquote decisamente più alte.

Non possiamo poi non citare gli amici del-la provincia di Sondrio, che finalmente hanno ricevuto il tanto atteso riconoscimento quali «frontalieri di fascia» sia che lavorino nel Can-ton Grigioni che nel Canton Ticino; il chiari-mento fu richiesto all’Agenzia delle Entrate ormai troppo tempo addietro; alla fine una ri-sposta è arrivata dissipando le ansie di chi fino a ieri era costretto a sopravvivere in un vero e proprio limbo fiscale.

Si è poi lavorato molto sugli assegni familiari. I papà e le mamme non ne possono più di do-ver attendere svariati mesi per ottenere quanto spetta loro di diritto. I ritardi sono dovuti ad una sostanziale mancanza di coordinamento tra l’INPS e le numerose Casse per gli assegni familiari presenti in Svizzera. Abbiamo quindi incontrato i direttori delle sedi INPS di Como,

Varese e Verbania sollevan-do il problema con voce decisa. Vedremo se le cose

andranno meglio.Presso la Farnesina si è poi aperto un ta-

volo di lavoro per arrivare alla stesura di uno Statuto dei lavoratori frontalieri che sancisca determinati diritti in ambito fiscale, sociale e di welfare per tutti i frontalieri d’Italia. Siamo all’inizio del percorso, quindi gli aggiornamenti non mancheranno.

Citiamo infine l’avvento della rivista «Il Fron-taliere», un nuovo mensile distribuito a partire dallo scorso ottobre in tutte le principali doga-ne. Non è una rivista sindacale, né tantomeno di OCST. Però l’idea ci piace molto. Per que-sto abbiamo preso contatto con la direzione e ci siamo proposti quali consulenti occasionali su alcuni temi. La nostra presenza sulle pagine della rivista sarà importante.

Vorremmo insomma chiudere l’anno con un sorriso. In fondo si potrebbe dire che le cose sono andate bene a livello generale. Ma ciò che conta dopo tutto sono i singoli volti dei la-voratori, con le loro storie uniche, talvolta tristi, altre volte liete. Ed è verso la singola persona che si sono spesi gli sforzi maggiori, cercan-do ogni volta con umiltà di dare una mano, di portare avanti una pratica giuridica, di fornire risposte e consulenza e, perché no, un volto amico.

Crediamo che questo sguardo di accoglienza per il lavoratore sia più grande di chi al contra-rio pone divisione tra frontalieri e residenti, di chi appunto ragiona per categorie.

Ufficio frontalieri OCST

Un bilancio contro le categorie

D ue scioperi nella vicina penisola danno un segnale di come i grandi gruppi internazionali si pongono nel mercato del lavoro

pretendendo di spazzare via con un colpo di spugna il dialogo sociale.Amazon, descritta come un’azienda profondamente innovativa, in

effetti per molti aspetti lo è, ma non può fare a meno delle persone che smistano i pacchi. Il magazzino di Amazon di Castel San Giovanni, vicino a Piacenza, è grande come dodici campi da calcio. Uno spazio enorme all’interno del quale i 1’800 magazzinieri si muovono percor-rendo fino a dieci chilometri al giorno. Ogni dipendente smista dai 18 ai 24 mila pacchi, c’è chi registra i prodotti in entrata nel magazzino, chi porta fisicamente le ceste di prodotti da una parte all’altra del magaz-zino e chi si occupa di caricare i pacchi sui furgoncini per la consegna. Ogni lavoratore dispone di una pistola che registra l’inizio e la fine del lavoro e tutto quello che accade in mezzo. Grazie a questo strumento chi controlla conosce quanto tempo ogni impiegato ci mette a fare una certa operazione. L’andamento frenetico imposto crea danni alla salute a vari livelli: si sono per esempio verificati casi di attacchi di panico e di depressione per i quali i sindacati hanno persino messo a disposizione il supporto psicologico. Per non contare le conseguenze fisiche: il 70 per cento dei dipendenti ha problemi alla schiena e al collo, ernie, pro-blemi alle ginocchia, tendiniti e sindrome del tunnel carpale.

La flessibilità dei turni è negata in ogni caso come pure la sostituzione per motivi di salute. In sostanza le persone sono usate come macchine. Amazon tuttavia nega tutto e ha rifiutato di accettare le rivendicazioni dei sindacati sia sull’aspetto salariale che delle condizioni (segue a lato)

Italia

Due scioperi significativi

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6 721 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

ANDREA PUGLIA

« I l nuovo Accordo fiscale sulla tas-sazione dei frontalieri non verrà fir-mato dal Governo almeno fino alle

prossime elezioni». La rassicurazione arriva direttamente da Vieri Ceriani, tecnico del Go-verno italiano e responsabile numero uno delle trattative bilaterali con la Svizzera.

Trova dunque conferma quanto già espresso dal nostro sindacato la scorsa estate, in se-guito all’incontro avuto con la segreteria tec-nica del premier Gentiloni. Ne consegue che il nuovo Accordo non avrà vita almeno prima di due/tre anni, ovvero il tempo necessario per la firma e la successiva ratifica parlamentare.

Il sindacato accoglie positivamente le ras-sicurazioni provenienti da Roma, in quanto questo rinvio permetterà di lavorare con largo anticipo su quelli che saranno i correttivi da apporre ad un Accordo che se lasciato così com’è rischierebbe di penalizzare eccessiva-mente i redditi dei frontalieri e di destabilizzare l’intera comunità socio-economica della fascia di frontiera.

La nostra Organizzazione si è già mossa con decisione ottenendo dei primi risultati fonda-mentali, su tutto la tassazione agevolata al 5% su tutte le prestazioni del secondo pila-

stro e sui prepensionamenti di categoria.Appuntamento dunque al prossimo anno,

durante il quale non mancheremo di monito-rare il tema rispondendo alle costanti richieste di aggiornamento che provengono dai nostri gentili associati.

Accordo fiscale: ripercorriamo tutte le tappe• Giugno 2011: il Canton Ticino blocca i ri-

storni ai comuni di frontiera. È il primo segna-le di malcontento da parte della Svizzera nei confronti del vecchio Accordo fiscale del 1974.

• Nel 2012 iniziano le trattative tra i due Stati per definire un nuovo Accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri.

• 23 febbraio 2015: viene pubblicata la ro-admap, ovvero il primo documento ufficiale stilato dai due Stati dove si anticipano i conte-nuti che avrà il nuovo Accordo fiscale (vedi ar-ticoli di OCST sul sito www.ocst.ch/frontalieri). Di fatto si conferma che il vecchio Accordo del 1974 è stato disdettato; lo stesso resterà in vi-gore fino a quando non entrerà a regime il nuo-vo Accordo. Il punto cardine del nuovo testo è che il frontaliere pagherà in Svizzera il 70% dell’imposta versata attualmente ma verrà poi assoggettato a tassazione in Italia (scontando quanto già pagato in Svizzera).

• 22 dicembre 2015: il nuovo Accordo vie-ne «parafato», ovvero firmato dai tecnici dei due Stati. Con questo atto le trattative hanno ufficialmente fine. La parafatura non ha però valore politico; l’Accordo diventerà quindi uffi-ciale solo una volta che verrà firmato dai capi di Stato.

• 1 aprile 2016: il sindacato organizza a Mal-nate un’assemblea pubblica alla presenza di

Vieri Ceriani, capo della delegazione italiana nelle trattative con la Svizzera. Partecipano circa duemila frontalieri. Vengono chiariti i meccanismi del nuovo Accordo. Il sindacato presenta le proprie proposte per limitarne for-temente l’impatto.

• Maggio 2016 – Giugno 2017: la firma uffi-ciale dei Capi di Stato viene più volte rimanda-ta. Il sindacato chiede infatti che la firma non avvenga fino a quando in Svizzera non si pla-cheranno le iniziative politiche che alimentano un clima di tensione attorno ai frontalieri.

• 7 giugno 2017 – Il Consiglio di Stato ticinese annuncia che dopo la firma dell’Accordo verrà tolto l’obbligo per i frontalieri di dover presen-tare il casellario giudiziale per poter ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di lavoro. La misura non viene però ritenuta sufficiente da parte dell’Autorità italiana per dipanare le tensioni attorno al tema.

• 28 giugno 2017: i sindacati svizzeri e italiani vengono ricevuti a palazzo Chigi dalla Segre-teria tecnica del premier Gentiloni. Il Governo conferma che la firma del nuovo Accordo fi-scale non è ancora all’ordine del giorno.

• 11 dicembre 2017: Vieri Ceriani conferma la volontà del Governo di non firmare l’Accordo fino alle prossime elezioni nazionali (primavera 2018).

E il futuro? Ricordiamo che una volta firma-to l’Accordo, il testo dovrà comunque passare dal Parlamento per la ratifica. In quella sede si potrà incidere sui decreti attuativi inseren-do alcune clausole volte a limitare l’impatto sui redditi (aumento della franchigia fiscale, sgravi per carichi familiari, entrata in vigore graduale, ecc.).

Frontalieri

Accordo fiscale: la firma slitta ancora

�� Misure contenitive in Ars MedicaLo scorso 13 dicembre i sindacati hanno

incontrato la direzione di Ars Medica; alcuni dipendenti avevano infatti segnalato che era stata proposta loro una riduzione di percen-tuale lavorativa. Dall’incontro con la direzione è emerso che effettivamente, a causa della diminuzione del lavoro è stato necessario ri-durre l’impegno di un buon numero di impie-gati. Questa misura ha colpito i dipendenti di alcuni reparti.

La Direzione di Ars Medica ci ha comunica-to che da tempo sta monitorando la situazio-ne e che si stanno valutando e intraprenden-do misure e interventi verso una maggiore efficienza delle cure e dei servizi a tutti i livelli; in questo ambito la formazione del personale è tenuta in particolare considerazione.

I sindacati, che si fanno portavoce delle esigenze dei dipendenti, hanno chiesto per il futuro di essere coinvolti nella discussione

su questi temi. Non si può infatti non sotto-lineare come questi interventi penalizzano in modo importante le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, che si trovano con lo stipendio de-curtato in misura significativa.

L’OCST resta a disposizione per ulteriori informazioni in merito. M. Palladino

�� Imprese forestali del Cantone Tici-no: nuovo CCL da gennaioDopo intense trattative è stato sottoscritto il nuovo contratto collettivo di lavoro valido per le imprese forestali del Cantone Ticino e che entrerà in vigore il 1° gennaio del 2018.I miglioramenti concordati mirano soprattutto a ridurre l’onere lavorativo sull’arco dell’anno, senza però modificare la durata settimanale del lavoro. Tutte le modifiche nel dettaglio le trovate su www.ocst.ch nel menu a tendina «Contratti collettivi» sezione «altri settori».

AL VOLO (continua) di lavoro e della salute. Per questo i dipendenti insieme ai sindacati hanno orga-nizzato uno sciopero.

C’è poi la situazione dei piloti della Ryanair che sono liberi professionisti pagati per le ore di lavoro effettuate, non hanno assicurazione sanitaria, non hanno diritto alla malattia retri-buita, e al supplemento per lavoro straordina-rio. La formazione è a carico loro e dulcis in fundo, non hanno nemmeno diritto all’acqua durante il volo. L’azienda aveva dichiarato che la cancellazione di numerosi voli nei mesi di settembre e ottobre fosse dovuta ad un errore nella gestione delle vacanze dei piloti. In realtà è dovuta alla mancanza di piloti, infatti in mol-ti, appena possono lasciano la compagnia. Durante lo sciopero del 15 dicembre l’ammi-nistratore delegato, Michael O’Leary, che nel mese di settembre aveva definito i piloti «pa-voni strapagati» e «tassisti gasati», si è detto disponibile al dialogo. Chi conosce dall’inter-no la situazione dell’azienda non nutre molte speranze, e vede in questa mossa piuttosto il tentativo di salvare i voli natalizi.

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8 921 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

DON MARCO DANIA*

C ari amici lavoratori cristiani, mi è sta-ta data l’opportu-

nità di scrivervi un augurio in occasione delle prossime festività natalizie. Mi pre-sento: sono don Marco Da-nia, parroco della comunità di san Nicolao della Flüe a Lugano. Il Vescovo della nostra diocesi mons. Va-lerio Lazzeri mi ha affidato l’incarico di essere il vostro assistente spirituale e ho accettato con pas-sione questa nuova avventura della fede. Amo le sfide e penso che la tutela dei lavoratori e dei loro diritti sia un compito che debba vedere la Chiesa impegnata in prima linea. Il nostro sindacato ha radici profondamente cristiane e mons. Lugi Del Pietro, primo segretario canto-nale, del quale quest’anno facciamo memoria del quarantesimo anniversario della morte, ci ha lasciato una grande eredità: una vita per la giustizia. Ed è proprio la giustizia il nostro impegno prioritario. Che ciascuno di noi spen-da le proprie energie, il proprio entusiasmo, la propria passione per rendere la nostra società più giusta. Di quella giustizia che viene da Dio

e che Cristo buon pastore ci ha mostrato prendendo-si cura delle sue pecore, abbandonando le novan-tanove nel recinto per an-dare a cercare la smarrita e ricondurla a casa. Vorrei tenere in mente questa im-magine e insieme a voi far-mi vicino a tutti coloro tra nostri iscritti in primis, ma anche tra tutti i lavoratori del nostro Cantone, che sentono il bisogno di ave-re una parola di fiducia, di

incoraggiamento, di speranza. Ho in mente due figure: quella di Nicolao della Flüe e quel-la di san Giuseppe. Entrambi uomini giusti. Il santo patrono della Svizzera era un grande lavoratore dei campi, ha costruito con le sue mani la propria casa e ha insegnato il lavoro a propri figli, ma soprattutto ha esercitato la funzione di giudice cercando di tutelare i più deboli. Ho presente l’episodio in cui prende le difese di un contadino a cui un ricco signore ha cercato con l’imbroglio di togliere il possesso del proprio campo. E san Giuseppe uomo giu-sto, patrono dei lavoratori, che mette in gioco la propria reputazione per difendere Maria in-cinta, protegge con coraggio il bambino dalle

minacce di Erode e insegna il lavoro del car-pentiere al figlio di Dio.

Non mi addentro nel cogliere le sfumature della loro straordinaria vita, li offro a voi e a me come modelli di uomini giusti, ma soprat-tutto come persone totalmente conquistate da Cristo. È Cristo, infatti, che vi invito a cono-scere, amare e servire, intensificando il vostro rapporto con lui e sostenendo i fratelli. Il Na-tale, aldilà delle emozioni che può suscitarci con la sua atmosfera un po’ ovattata e ricca di nostalgia, è la memoria della nascita di Cristo, splendore della Verità. Solo in lui possiamo trovare, pace, gioia e serenità. Solo lui con la potenza del suo Spirito può sostenere il nostro cammino e renderci veramente fratelli. In que-ste feste natalizie, ritagliamoci del tempo per entrare, come san Nicolao, nel nostro Ranft, in quel luogo spirituale in cui possiamo perce-pire la viva presenza di Cristo che viene a na-scere nel nostro cuore. Contempliamo la luce che rifulge dalla mangiatoia di Betlemme con gli occhi di Giuseppe, innamorato di Gesù e Maria e lasciamoci attrarre dallo sguardo del bambino divino.

A voi e alle vostre famiglie, con affetto, porgo i più sinceri auguri per un Natale di pace e un anno nuovo ricco di speranza.

*assistente spirituale OCST

Auguri

Dal Natale un impegno per la giustizia,la pace e la speranza

La prima edizione del volume “Una vita per la giustizia” è del 1984, curata da Mons. Franco Bif-fi ed edita dall’OCST insieme alla Fondazione in-ternazionale Humanum in occasione della conse-gna a Mons. Del-Pietro del Premio Agostino Bea, da parte di questa Fondazione.

Scopo della nuova edizione è tornare a diffondere il ricco patrimonio di principi, idee e visioni dei quali Mons. Luigi Del-Pietro si è fatto efficace portavoce e acuto analista. Una nuova edizio-ne arricchita nei contenuti, con un saggio e una bibliografia di Alberto Gandolla, e mutata nella forma, grazie al supporto elettronico che racco-glie e rende più facilmente fruibile l’ampia do-cumentazione.

Uno strumento di approfondimento della storia sociale ed economica del nostro Cantone e della Svizzera, che permette di rileggere, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, eventi e mutamenti che hanno accompagnato la trasformazione del Ticino dagli anni ’30 agli anni ’70.

Il volume è accompagnato da una Memoria USB che contiene un’antologia di oltre 700 pa-gine di documenti. Lo stesso materiale è con-sultabile all’indirizzo http://antologia.fmdp.ch.

UNA VITAPER LA GIUSTIZIA

MONSIGNOR LUIGI DEL-PIETROPRETE PER IL MONDO DEL LAVORO

A CURA DI ALBERTO GANDOLLA

Il cuore della prima edizione del volume “Una vita per la giustizia” del 1984 conteneva un’am-pia antologia di testi di Mons. Luigi Del-Pietro. Nella nuova edizione, per praticità e per favorire il lavoro di ricerca, si è scelto di offrire questa raccolta in formato elettronico.

Accluso al volume trovate dunque una «memoria USB» che contiene più di settecento pagine di testi, tra documenti sindacali, articoli, lettere e massime, che testimoniano il ruolo chiave che Mons. Luigi Del-Pietro ha avuto per lo sviluppo sociale ed eco-nomico del nostro Cantone in quasi cinquant’anni di attività come segretario cantonale dell’Orga-nizzazione cristiano-sociale ticinese.

Questi documenti certificano la sua grande pro-fondità e capacità di leggere la realtà e la sua evoluzione e, per questo, sono ancora per molti aspetti attuali. Una risorsa preziosa.

www.fontanaedizioni.ch

PF26839 OCST Una vita per la giustizia COP.indd 1 31.07.17 07:36

I n occasione dei quarant’anni dalla mor-te di Monsignor Luigi Del-Pietro, la Fon-dazione che porta il suo nome e l’OCST

hanno deciso di proporre la ristampa del vo-lume «Una vita per la giustizia» (1984), curato da Monsignor Franco Biffi ed edito dall’OCST.

Scopo della nuova edizione è tornare a dif-fondere il ricco patrimonio di principi, idee e visioni dei quali Mons. Del-Pietro si è fatto effi-cace portavoce e acuto analista. La nuova edi-zione è stata arricchita nei contenuti, con un saggio e una bibliografia di Alberto Gandolla, e mutata nella forma, grazie al supporto elet-tronico che raccoglie e rende più facilmente fruibile l’ampia documentazione.

Uno strumento di approfondimento della sto-ria sociale ed economica del nostro Cantone e della Svizzera, che permette di rileggere eventi

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Info

A cura di Alberto GandollaFontana Edizioni242 pagine

Il volume è in vendita nelle librerie al prezzo di Fr. 25 fino alla fine dell’anno (prezzo pieno: Fr. 30.-).Altre info: [email protected]

Fondazione Mons. Luigi Del-Pietro

Un protagonista della storia sociale del Ticino

Cari bimbi, anche quest’anno Sofia Libotte ci ha preparato uno splendido disegno da colorare!Buon divertimento! E l’augurio di trascorrere un sereno Natale con le vostre famiglie!

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8 921 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Bambini Natale

Page 10: Giotto, Adorazione dei Magi, affresco, 1303, Cappella ... · Giotto, Adorazione dei Magi ... affresco, 1303, Cappella degli Scrovegni, Padova. 2. ... samenti delle indennità di disoccupazione

10 1121 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro

I n questo spazio ospitiamo abitualmen-te le testimonianze delle persone che accompagniamo nei percorsi del «Pro-

getto Mosaico», in questo ultimo numero del 2017 vi proponiamo alcune riflessioni matura-te in questo anno di lavoro.

Accompagnare una persona in un percorso di conoscenza di sé è sempre unico, unica è la persona ed il suo tragitto di Vita. Tragitto che si snoda fra vita famigliare, esperienze professionali e formative, interessi e passio-ni personali. Fra le tante domande, troviamo: «Come sono arrivata/o dove mi trovo oggi?», «Come spiegare ciò che sono oggi?» e «Cosa affronterò in futuro?».

Non abbiamo risposte pronte, abbiamo il

desiderio di conoscere, la curiosità di capi-re, insieme, ciò che la persona sta vivendo. Spesso ciò che si svela è quasi sempre libe-ratorio, scatenante, rivelatore.

Procediamo insieme lungo il cammino, alle volte prevale il dolore, la rabbia, la tristezza per ciò che non c’è più. Elaborare tutto ciò richiede tempo, ascolto e presenza. Essere presenti è la chiave che ci aiuta nel nostro lavoro, accogliamo le fragilità, senza voler es-sere eroi, bensì in una dimensione umana nel rispetto delle diverse sensibilità.

Ci auguriamo di essere stati buoni ascolta-tori, di aver incoraggiato senza troppo pres-sare, di aver ispirato nuovi pensieri e genera-to almeno un po’ di speranza. La speranza è

intimamente legata ai sensi ed è la capacità umana di riunire tutte le nostre forze e di con-centrarle per riuscire a raggiungere un obiet-tivo. La parola speranza deriva dalla radice sanscrita spa-, che significa «tendere verso una meta». Ed è proprio questo che significa sperare: protenderci verso qualcosa che non possiamo ancora vedere, ma che ci aiuta ad andare avanti.

PROGETTO MOSAICO

Riflessioni a fine anno

Info e commentiMarina Bernardo Ciddio [email protected] Pigò [email protected] Cicale [email protected]

Via S. Balestra 196901 LuganoTel. 091 921 26 00Fax 091 921 26 66

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10 1121 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Formazione

È prevista per fine gennaio 2018 la 23esima edizione del corso di Se-gretariato, che si svolgerà negli spazi

dell’APC Iride. Il corso, una proposta storica del Centro di

Formazione Professionale dell’OCST, in par-tenza il 29 gennaio, negli anni è stato modifi-cato e adattato, proprio sulla scorta dell’espe-rienza maturata e in risposta alle esigenze del pubblico che è stato accolto.

È stato dunque dato uno spazio maggiore alla Contabilità, sia teorica che pratica, per consentire l’approfondimento e agevolare l’apprendimento di una materia che spesso risulta inizialmente ostica ma che, soprattutto grazie alla bravura dei nostri docenti, si acqui-sisce diventando bagaglio importante, e talvol-ta anche una passione.

Ecco i contenuti del corso, per un totale di 192 ore, così suddivise: Aggiornamento informatico: Windows, Word, Excel, Internet, gestione della posta, con la possibilità di sostenere gli esami ECDL, 57 ore. Contabilità teorica di base: acquisizione di competenze di base nel settore della contabi-lità, 39 ore. Contabilità pratica: eseguita con il program-ma Banana, 39 ore.

Dattilografia: eseguita con un programma di videoscrittura (Word) con associazione della sintesi vocale per lavorare alla cieca (10 dita), 18 ore. Corrispondenza commerciale: teoria, simu-lazione pratica eseguita su un programma di videoscrittura (word), 18 ore. Empowerment, orientamento professionale e tecniche di ricerca impiego: si intende svi-luppare con i partecipanti un percorso di em-powerment volto a far loro recuperare la pa-dronanza dei propri mezzi e la consapevolezza delle opportunità professionali a propria dispo-sizione, attraverso modalità interattive per una maggiore conoscenza di sé che permetterà di rafforzare la propria persona, 21 ore. Stage pratico: presso Iride APC, senza

costi aggiuntivi, stage di sei settimane, per tre giorni a settimana (martedì, giovedì e venerdì)

Lo stage pratico potrà essere effettuato du-rante lo svolgimento del corso o subito dopo la sua conclusione, se il partecipante avrà l’inte-resse e senza alcun costo aggiuntivo, presso la nostra APC Iride. Lo stage costituisce un momento fondamentale del percorso forma-tivo, in cui si consolideranno le conoscenze acquisite e lo stagiaire avrà la possibilità di sperimentare e utilizzare il patrimonio acqui-sito. Grazie allo stage presso Iride, dunque, sarà possibile mettere alla prova non solo il

bagaglio di conoscenze professionali e abilità operative, ma anche le proprie competenze re-lazionali, organizzative e personali, attraverso lo stimolo dell’attività lavorativa e della colla-borazione con gli altri partecipanti.

In questo contesto, in cui la dimensione for-mativa avrà sempre come centro di interesse lo sviluppo personale e professionale della persona, non mancheranno spunti concre-ti per l’aggiornamento o la realizzazione del proprio dossier di candidatura, un confronto costruttivo per la realizzazione del proprio pro-getto professionale.

Non sono previsti particolari requisiti formali. Il corso si rivolge a coloro che intendono ag-giornarsi nel settore del segretariato. È indi-spensabile avere accesso a un computer con programmi Office e connessione Internet, per poter dedicare, a casa, del tempo alle eserci-tazioni proposte dai docenti.

Nuova edizione

23esima edizione del corso di Segretariatopresso Iride, Azienda di Pratica Commerciale (APC)

Info

Ci si può rivolgere a Pigò Emanuela, coordinatri-ce del progetto, al numero 091 921 26 00 (www.cfp-ocst.ch ) [email protected] del corso: via Chiosso 8, 6952 Canobbio.

PAOLO CICALE*

I l Perturbante, edito da Autori Riuniti, è il romanzo d’esordio di Giuseppe Imbro-gno che con questo testo ha meritato

la Menzione Speciale della Giuria all’edizione 2016 del Premio Calvino, il principale concor-so letterario italiano per esordienti.

Il perturbante (Unheimliche) concetto appro-fondito da uno psicoanalista, Sigmund Freud, nel 1919:

[…] Non c’è dubbio che esso appartiene alla sfera dello spaventoso, di ciò che ingenera angoscia e orrore, ed è altrettanto certo che questo termine non viene sempre usato in un senso nettamente definibile, tanto che quasi sempre coincide con ciò che è genericamente angoscioso […]

Il protagonista del romanzo, Lorenzo Cassa-ni, non è uno psicoanalista ma un data analyst nella sede milanese di un’azienda italo-svizze-ra specializzata nella raccolta di informazioni più o meno private e segrete su incarico di mogli arrabbiate, partiti politici, agenzie go-vernative. Il suo lavoro consiste nell’analizzare ogni dato possibile traendone delle statistiche

e informazioni utili per le aziende. «Il mio lavoro: curiosare nelle vostre vite, rac-

cogliere informazioni, aggregarle, distinguerle, aggregarle».

Come ci dice lui stesso, Lorenzo non ha li-mitato questa sua attività alle ore d’ufficio. Per lui ogni persona è un insieme di dati da racco-gliere, decodificare e interpretare. La sua vita trascorre quindi tra il pedinamento di scono-sciuti nei centri commerciali e nei supermer-cati, le serate trascorse a spiare i profili social di parenti, amici, persone comuni, e qualche viaggio in Svizzera, nella clinica terapeutica dove è in cura un suo ex collega. Una vita che Lorenzo non ha problemi a riconoscere come irrilevante, ma non più irrilevante di quella di tutti gli altri, delle centinaia di migliaia e milio-ni di esseri umani che lui analizza ogni giorno. Piuttosto, il vero limite della propria condizione è quello proprio di qualsiasi osservazione, ov-vero l’impossibilità di superare certi limiti, pena il rischio di influenzare il comportamento di co-lui che è osservato.

Lorenzo fatica a socializzare, ha bisogno di uno schermo per entrare nella «vita» delle per-sone, è un uomo che tenta di connettersi ma

a distanza di sicu-rezza.

L’autore del libro affronta il tema del potere della tecnologia, che consente di ren-dere tracciabili le esistenze attra-verso l’accumulo e la registrazione computerizzata di informazioni.

Una lettura che fa riflettere su come si sia evoluta velocemente la società e come forse non tutti ce ne siamo accorti.

Un romanzo che unisce il thriller alla denun-cia sociale dei social network e alla possibile sparizione della privacy.

Incontreremo l’autore del libro, Giusep-pe Imbrogno, il 9 febbraio, dalle 15:00 alle 16:30 a Lugano in via B. Lambertenghi 1, negli spazi di GenerazionePiù.

*consulente Progetto Mosaico

Pubblicazioni

Il Perturbante

Page 12: Giotto, Adorazione dei Magi, affresco, 1303, Cappella ... · Giotto, Adorazione dei Magi ... affresco, 1303, Cappella degli Scrovegni, Padova. 2. ... samenti delle indennità di disoccupazione

12 1321 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Attualità

Brücke · Le pont, l’opera caritatevole di transfair, nel quadro di un progetto in-novativo in Brasile promuove le perso-ne con il talento per la comunicazione e di conseguenza anche uno sviluppo sostenibile e il cambiamento sociale.

ANDREAS JAHN, BRÜCKE · LE PONT

A mezzogiorno a Oeiras il sole batte in modo inesorabile. La temperatura di 41 gradi centigradi trasforma qualsi-

asi attività fisica in tortura, come se gli abitanti di questa cittadina nel nordest del Brasile non avessero già abbastanza problemi per conto proprio. La profonda crisi economica e sociale in cui versa attualmente il paese, ha lasciato i suoi segni anche in questa zona rurale del Brasile. Il tasso di disoccupazione è elevato, soprattutto tra i giovani. Molti di loro finiscono per questo motivo nel vortice della microcrimi-nalità e della tossicodipendenza. A causa delle scarse offerte di formazione, molti abbando-nano questa zona semi-arida per andare in cerca di fortuna nelle grandi città.

Il luogo di lavoro di Camila Marques, invece, è l’assoluto contrario: ufficio climatizzato e in-sonorizzato. La 23enne è moderatrice presso una piccola emittente radiofonica e sognava già dalla sua infanzia di intraprendere la carrie-ra di giornalista. Due anni fa ha fatto un passo avanti verso la realizzazione del suo grande sogno. Grazie al progetto «Comradio» di Brüc-ke · Le pont, ha ottenuto la possibilità di svol-gere una formazione nel campo della comuni-cazione che le ha aperto le porte a un nuovo mondo. Camila è convinta: «Questo corso è stato un regalo dal cielo che ha risvegliato la mia grande passione per la comunicazione».

Libertà di stampa: una parola stranieraVisti gli elevati costi di una formazione, in un

paese come il Brasile la passione di Camila è riservata quasi esclusivamente ai ricchi del-le grandi città. Dieci famiglie di imprenditori molto influenti controllano i principali media del paese sudamericano. Nella classifica della libertà di stampa del 2017 di «Reporter senza frontiere», il Brasile occupa solo il 103° posto. Le condizioni per una carriera di aspirante giornalista che la pensa in modo critico come Camila sono tutt’altro che promettenti.

Ma Camila è determinata e ha le idee ben chiare di cosa vuole. Nell’arco di poco tempo, ha imparato a realizzare reportage televisivi e radiofonici, grazie ai quali è riuscita a trovare il suo attuale posto di lavoro come conduttri-ce della radio locale Rádio Cristo Rey FM. La giovane è entusiasta della propria attività: «An-dare a lavorare al mattino mi riempie di gioia. Amo la mia professione. Ogni giorno che pas-so moderando trasmissioni e realizzando re-portage è un giorno gratificante per me.» Nella radio locale ha ottenuto anche la possibilità di

raccogliere preziose esperienze per la sua fu-tura carriera. Al vedere la graziosa ragazza al lavoro, ci si accorge subito che Camila è nel suo elemento. Mentre con mano lesta cerca sul computer il prossimo pezzo musicale, in-troduce allo stesso tempo con disinvoltura la nuova trasmissione. Non è sempre stato così, come lei stessa ammette: «All’inizio ero terro-rizzata di dover parlare dal vivo».

Dietro allo sviluppo di Camila vi è non da ultimo anche Jessé Barbosa. Il co-direttore dell’Istituto Comradio do Brasil, l’organizza-zione partner di Brücke · Le pont, ha accom-pagnato da vicino Camila durante tutta la sua formazione. Camila nutre profondo rispetto nei confronti del suo ex mentore. Non da ultimo ha fatto sua anche la sua filosofia: la comuni-cazione deve sempre comprendere anche una componente sociale e di sviluppo.

Il sogno nel cassetto: acqua e un’emittente radiofonica

A questo proposito, Jessé Barbosa si ricorda dei momenti salienti della sua carriera di gior-nalista: «Durante una ricerca, mi sono imbat-tuto in un questionario dello stato. Numerosi Comuni dovevano indicare quali fossero le esi-genze prioritarie degli abitanti del villaggio. Un Comune rurale molto povero oltre all’accesso ad acqua potabile ha espresso il desiderio di istituire un’emittente radiofonica. Impressio-nato dalla risposta, sono subito salito in macchina per recarmi sul luogo e girare un documentario su questo Comune e sul-la sua idea». E così è sta-to: nonostante le risorse limitate, oggi il villaggio dispone di un’emitten-te radiofonica tutta sua. Questa esperienza ha confermato la supposi-zione di Jessé Barbosa secondo la quale tutte le persone hanno bisogno di comunicare e di esse-re informate e soprattut-to di essere ascoltate.

Come i giovani disoc-cupati di Oeiras. Nel quadro del suo futuro impegno professionale e sociale, Camila intende porre l’accento proprio su questi giovani e con-dividere le sue cono-scenze al fine di aiutare altri giovani. Come prima cosa, ha creato insieme ad altri partecipanti al corso la fanpage @Sa-berSerAmigo (in italiano: sapere essere un amico). La pagina Facebook ri-

chiama l’attenzione sull’importanza delle ami-cizie nella prevenzione dalla tossicodipenden-za e dal traffico di stupefacenti a Oeiras. Un tema che, nel contesto della crisi brasiliana, è sempre più attuale. Camila e i suoi amici non lo fanno in modo saccente o servendosi di esem-pi intimidatori, bensì utilizzando il linguaggio degli stessi giovani, quando pubblicano testi, «meme» o interviste audiovisive.

Il progetto Facebook si è già trasformato in una spirale positiva. Camila è entusiasta: «Aiu-tiamo i nostri prossimi e questi a loro volta prestano aiuto ad altre persone». In tal modo si porta avanti l’idea del progetto Comradio di Brücke · Le pont, ovvero di non promuovere unicamente le carriere individuali, bensì anche la situazione di giovani svantaggiati in tutta la regione e di conseguenza anche il progetto di dare voce a tutti coloro che non ce l’hanno.

Brücke · Le pont

Dare voce a chi non ce l’ha

Appello alle donazioni

Un regalo di Natale un po’ diverso dal solitoBrücke · Le pont aiuta 360 giovani provenienti da ambienti degradati a svolgere una formazione nel campo della comunicazione (radio, televisio-ne, pubblicità). Sosteneteci nel nostro importante impegno in Brasile con una donazione: CP per donazioni: 90-13318-2 Molte grazie! Per ulteriori informazioni: www.bruecke-lepont.ch.

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12 1321 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Conferenza nazionale della migrazione

Datori di lavoro esortati a moltiplicare il loro sostegno

Il 18 novembre 2017 si è tenuta ad Ol-ten l’annuale conferenza nazionale del-la migrazione. La cinquantina di parte-cipanti alla conferenza chiede che le formazioni svolte all’estero possano essere equiparate più facilmente alla formazione professionale svizzera. Per l’occasione si è anche proceduto alla nomina di sette nuovi membri della commissione della migrazione.

SELINA TRIBBIA*

P er le lavoratrici e i lavoratori stranie-ri, il riconoscimento dell’esperienza professionale maturata all’estero e

dei certificati di formazione professionale è un tema di centrale importanza. Le delegate e i delegati delle regioni Syna presenti all’annuale conferenza nazionale della migrazione cono-scono molto bene il problema, non di rado per esperienza diretta: il cammino per farsi ricono-scere un diploma in Svizzera è assai lungo e complesso.

Anche il Consiglio federale, alla luce della ca-renza di manodopera specializzata e della cre-scente digitalizzazione, ha ormai riconosciuto il problema, emanando una strategia che ob-bliga i datori di lavoro a promuovere le com-petenze di base del proprio personale. Questa misura dovrà rendere possibile una post-qua-lificazione riconosciuta, sotto forma di forma-zione professionale per adulti. I datori di lavoro che ne riconoscono i vantaggi per il loro setto-re, la società e l’individuo sono anche meglio disposti a sostenere la post-qualificazione dei loro dipendenti stranieri.

Alla conferenza si è discusso anche di altre problematiche che Syna, in qualità di rappre-sentante di lavoratrici e lavoratori stranieri, è ben intenzionata a non trascurare.

Servizi di consulenzaPer gli stranieri che necessitano di una con-

sulenza sulle possibilità per ottenere l’equipol-lenza dei loro diplomi professionali esteri non è affatto semplice farsi consigliare dai servizi competenti. Gli uffici dell’orientamento pos-sono fatturare le loro consulenze riguardanti la carriera alle persone già in possesso di un diploma professionale. Può anche trattarsi di un diploma di studio o tirocinio estero che non viene riconosciuto in Svizzera! Non è molto corretto accollare questi costi di consulenza a lavoratrici e lavoratori già gravati da un notevo-le dispendio di tempo e amministrativo!

Formazione professionale per adultiI cicli formativi elvetici sono di indubbia qua-

lità, e dovrà essere così anche in futuro. Ma molti dei lavoratori e delle lavoratrici residenti nel nostro Paese provengono da Stati dell’UE che offrono, anch’essi, ottimi percorsi forma-tivi. Ciò che manca è il computo di queste formazioni per ottenere un’equipollenza per-lomeno parziale alla formazione professionale elvetica. I casi vanno valutati singolarmente, per evitare un inutile spreco di tempo e denaro per datori di lavoro, imprese e lo stesso Stato! Syna si impegna affinché i Cantoni e le orga-nizzazioni del mondo del lavoro (oml) elaborino una procedura trasparente che consenta alle lavoratrici e ai lavoratori desiderosi di formarsi il libero accesso a misure di formazione pro-fessionale riconosciute e con effetti sulla retri-buzione.

Una situazione che grava sullo Stato I lavoratori stranieri e le persone scarsamen-

te qualificate corrono doppiamente il rischio di finire in disoccupazione rispetto agli svizzeri con un diploma professionale. Una volta di-soccupati o a carico dell’assistenza, il ritorno in patria è un’opzione presa facilmente in con-siderazione. L’afflusso di nuova manodopera straniera impiegata in Svizzera con salari più bassi rispetto al personale indigeno è presso-ché automatico. Questo ciclo continuo rap-presenta un enorme fardello non soltanto per i diretti interessati e le loro famiglie: lo Stato finanzia misure di promozione dell’integrazio-ne (acquisizione della lingua e competenze di base) affinché le lavoratrici e i lavoratori ab-biano buone prospettive in Svizzera, ma se le imprese non li promuovono ulteriormente, si tratta di denaro gettato dalla finestra!

Una commissione viepiù rappresentativa La conferenza ha anche eletto sette nuovi

membri nella commissione della migrazione, ora composta da dieci segretari regionali e quindici membri della base. La maggior parte delle regioni Syna è ora rappresentata in seno a questa commissione nazionale attraverso un delegato straniero. Soprattutto nei program-mi di promozione e nelle questioni riguardanti la formazione o le borse di studio sussistono notevoli differenze cantonali, aspetti sui quali la commissione si china regolarmente. Que-sta eterogeneità di vedute e di esperienze dei membri della commissione è un terreno mol-to fertile per l’apprendimento reciproco e lo scambio di idee.

*responsabile del servizio Migrazione

Grafico: Ufficio federale di statisticaSecondo uno studio dell’UST pubblicato nel 2017, sola-mente 1/3 delle imprese che avevano organizzato una formazione continua per il personale conosceva le re-golamentazioni in materia di formazione e perfeziona-mento previste dal contratto collettivo di lavoro. Questa questione va assolutamente ripresa nelle trattative con i partner sociali.

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Nel 2015 l'impresa ha beneficiatodi contributi finanziari da parte di fondi

esterni per la formazione continua

Nel 2015 l'impresa ha versato contributifinanziari a fondi per la formazione

professionale continua

L'impresa dispone generalmentedi un budget annuale per la formazione

e la formazione continua

Nella impresa sono in vigore disposizionirelative a contratti collettivi di lavoro aventi come

oggetto la formazione e la formazione continua

Di norma, l'impresa verifica le esigenzespecifiche in materia di formazione

dei singoli dipendenti

L'impresa individua regolarmentele esigenze future in materia di qualifiche

all'interno dell'impresa

La formazione e formazione continua sonoelementi importanti o molto

importanti per la strategia dell'impresa

Percentuale sul totale delle imprese

Intervallo di confidenza (95%)

77%

62%

80%

34%

51%

26%

9%

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14 1521 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Comércio a retalho

Salários baixos no setor de vendasNa conferência do setor do dia 27 de novembro, o Syna analisou com os seus membros os salários mínimos no comércio a retalho. Nas grandes empresas, apenas uma parte dos fun-cionários pode contar com aumentos salariais no ano que vem. No que diz respeito aos baixos salários, o Syna chama os comerciantes a retalho à atenção para o ajuste salarial dos ren-dimentos baixos.

CARLO MATHIEU*

D e um modo geral, os salários dos fun-cionários de vendas estão um passo atrás dos de outros ramos. Contudo,

empresas como Coop, Lidl ou Fenaco com as suas lojas Landi AG estão a fazer avanços im-portantes neste sentido: estas estão empenha-das em desenvolver os salários dos seus fun-cionários e a proteger os seus salários mínimos num contrato de trabalho coletivo (GAV). Além disso, o Syna vê com apreço a aplicação de um novo GAV em todas as lojas das estações de serviço no próximo ano, que também definirá os salários mínimos.

Muitos trabalhadores com salário mínimoOs salários mínimos correspondem muitas

vezes aos salários realmente aplicados. Visto que uma grande parte dos funcionários de vendas não dispõe de um respetivo diploma profissional. A estes é aplicado o salário míni-

mo mais baixo. O salário mínimo mais elevado no GAV é aquele atribuído pela Lidl, de 23.03 francos por hora. A Coop e a Migros pagam no mínimo 21.91 francos por hora. A operadora de quiosques Valora atribui o salário mínimo mais baixo, com 19.89 francos. A Aldi promete pagar o salário mais alto. Em contrapartida, a alemã Discounter não faz qualquer distinção salarial entre funcionários com ou sem formação pro-fissional, o que representa um sinal negativo na política de educação. Além disso, a Aldi não firmou qualquer GAV: o salário mínimo não é portanto vinculativo e pode ser reduzido a qual-quer momento pela empresa.

São necessários ajustesFace ao aumento das contribuições à caixa

de pensões, sobretudo no que diz respeito ao forte aumento dos prémios dos seguros de saúde, pouco sobra ao fim do mês nas cartei-ras dos funcionários de vendas. Por este moti-vo, o Syna chama as empresas à atenção para a realização urgente de ajustes nos salários baixos. Um salário mais justo e adequado con-tribui para a manutenção de um modo de vida sem preocupações financeiras por parte dos funcionários.

*Secretário-Geral do Comércio a Retalho

Os salários mínimos do pessoal de vendas são ainda demasiado baixos quando comparados com os salários dos outros setores.

((Notas de rodapé))* Nenhuns salários mínimos protegidos por GAV1) Lojas de estações de serviço Região 1: todos os cantões excepto VS, JU, TI, GR, SH, TG, SG, LU

Revista Syna: Por que razão são os salários no comércio a retalho de tal forma baixos?No comércio a retalho a pressão de vendas é alta e as margens de vendas são bastante pequenas. A pressão dos custos é muitas vezes unilateralmen-te transferida para os salários dos funcionários. Além disso, no setor de vendas trabalham mais mulheres que homens. Os salários nos ramos cuja percentagem de trabalhadoras é superior são ainda tradicionalmente demasiado baixos.

Por que razão os empregadores são contra salários mais altos?Alguns empregadores acreditam que com salários reduzidos conseguem manter os custos baixos e

com isso gastar mais dinheiro em Marketing, bem como conseguir arrecadar mais lucros. Esque-cem-se, contudo, que os seus funcionários são determinantes para o sucesso das suas empresas.

Os trabalhadores podem algum dia contar com um melhor salário?Sim, quando os comerciantes a retalho reconhe-cerem que ter pessoal empenhado e competente exige um salário e condições de trabalho justas. Pois, no futuro, as capacidades de vendas e de consultoria do pessoal serão cada vez mais a chave para o sucesso. O Syna está assim empen-hado na garantia de aumento salarial e contra os salários à hora abaixo dos 20 francos.

Três perguntas ao Secretário-Geral do Syna, Carlo Mathieu

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14 1521 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Digitalización

Industria 4.0: luces y sombrasMATHIAS REGOTZ*

A finales de septiembre recibimos otra mala noticia para la Industria Suiza: Rockwell Automation quiere reducir

a la mitad los 500 puestos de trabajo emple-ados en producción. La compañía podría y debería reaccionar de manera distinta y tomar partido por sus trabajadores.

Rockwell comenzará a desmantelar comple-tamente las líneas de producción para luego reconstruirlas en Polonia, donde los costos salariales son menores. Este paso va exclusi-vamente enfocado en maximizar las ganancias de la empresa estadounidense; por lo cual Syna ha criticado ampliamente la actuación de esta. Es irónico que una empresa que se dedi-ca precisamente a la automatización, no sepa aprovechar las ventajas de la Industria 4.0.

Cambios en el trabajoLa digitalización y automatización que trae la

Industria 4.0 ofrece ventajas innegables para las empresas. Se necesita menos personal para producir la misma cantidad, al mismo tiempo que se reducen los costos salariales totales. Por esta razón es que la industria 4.0 no debe ser necesariamente dañina para los trabajadores. Mientras se van perdiendo pue-stos de trabajo en la industria, sobre todo los implican actividades simples y repetitivas, otros muchos se van creando; también las máquinas totalmente automáticas necesitan configurarse, programarse y mantenerse. Pro-bablemente el número total de puestos de tra-

bajo no disminuya de forma significativa.

Una oportunidad para todosLa Industria 4.0 proporciona a las empre-

sas la oportunidad de producir más rápido, y por ende más barato. Son más eficientes y competitivas por lo que pueden compensar la desventaja de los altos salarios suizos. Pero Rockwell no lo quiso hacer así. La empresa no ha sido consecuente con las inversiones que se requieren para transformar la produc-ción a una acorde con la Industria 4.0, prefi-riendo simplemente trasladar la producción al extranjero para poder fabricar de forma más barata.

Ciertamente la digitalización es una gran oportunidad para Suiza: produciendo más

competitivamente, se puede lograr mantener la Industria y los puestos de trabajo en Suiza. La manufactura automatizada y en red permite producir significativamente más con el mismo personal. Los costos salariales no tendrían ya un influjo notorio en el precio final del produc-to, por lo cual trasladar la producción al ex-tranjero no tendría sentido.

Formación y reglas claras La Industria 4.0 hace que los procesos de

trabajo y producción sean más complejos, por lo tanto las competencias laborales se hacen más exigentes. ¡Pero las empresas no deberían simplemente despedir trabajadores para contratar unos nuevos y cualificados! Syna demanda que los trabajadores vayan a la

par con el cambio digital. Esto requiere una oferta educativa exhaustiva, también durante la vida laboral, que el Estado y sobre todo las empresas de-berían financiar. No es acepta-ble que los empleados trabajen en máquinas reacondicionadas durante años sin ningún tipo de capacitación adicional, para luego quedar sin la necesaria formación cuando se les retira de su trabajo. Junto a esto se necesitan reglas claras acerca de las condiciones de trabajo. Sin una separación clara entre trabajo y tiempo libre, así como una eficaz protección de la sa-lud, estas se convertirán en una ilusión.

Syna trabaja en indicaciones concretas para la Industria 4.0, también para Rockwell Au-tomation. Más en el próximo número.

*Responsable Sector Industria

L a Industria 4.0 es el término que describe el cambio radical produ-cido por la digitalización y la au-

tomatización. Después de las Revolución industrial de la mecanización, de la elec-trificación y de la primera automatización, ahora viene la cuarta: la digitalización de la producción. Las bases sobre las que se asienta la optimización de los procesos son las técnicas computacionales y co-municacionales.

¿Qué significa esto? Que todas las líne-as de producción están automatizadas y

conectadas entre sí a través de una red: todas las máquinas que participan en el proceso saben exactamente cuál es el estado de la producción. Así, una línea de producción logística informa de manera independiente que necesita unas piezas específicas. Desde ahí, las partes necesa-rias de distribuyen automáticamente a la línea de producción. El producto final se empaca y se entrega al servicio logístico. Este sabe exactamente para que clientes los productos están terminados y organi-za automáticamente el envío.

Imagen: FotoliaLa Digitalización es también una oportunidad para producir puestos de trabajo en Suiza

¿Qué es la Industria 4.0?

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16 1721 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro

D a parecchi anni si lavora-va per introdurre la nuova festa. Tra i problemi che si

erano dovuti affrontare, certamente il più arduo era stato quello di innestare la nuova celebrazione sulla medesima data che per il passato aveva costituito un cardine per tanti uominiMa si poteva ben sperare, ora: Gli

sforzi organizzativi delle Società Glo-bali, puntualmente arrivati da tutto il mondo, cominciavano a mostrare dei frutti. Certo, sarebbe stato ancora ne-cessario agire con la massima pruden-za, aggirare con sapienza numerosi ostacoli, mentire, alla bisogna.Buona parte del globo era ormai da

tempo saldamente nelle mani dei se-colarizzatori, persone altamente quali-ficate a forgiare le masse; solo in alcuni posti retrivi certe comunità persisteva-no in strani riti, con un bambino alleva-to in una grotta con degli animali, con certi suoi poteri. Ma, per la maggior parte del genere umano, queste mani-festazioni erano considerate alla stre-gua di innocue ingenuità. Anzi: Poiché in certi paesi, le autorità perseguitava-no gli ultimi adepti del culto del Bambi-no Povero, le Società Globali avevano inviato colà delle persone particolar-mente formate, a convincere di non

insistere con la persecuzione, che le cose si sarebbero messe in ordine da sé stesse; ci voleva solo tempo. E, di fatto, la Festa Delle Carte Colo-

rate avanzava. Dovunque, ormai, molto tempo prima della data, si preparavano dei grandi pacchi scintillanti, legati con nastri multicolori, che sarebbero serviti per la Festa.Un aspetto molto importante della

nuova Festa, erano le maschere che, necessariamente, occorreva acquista-re: E si faceva a gara per la maschera più originale. Ovviamente, le sole ma-schere ammesse in questo frangente, erano le maschere ridenti, socievoli, buffe, con stampati dei grandi sorrisi. Allora, si poteva iniziare la Festa, e get-tarsi a capofitto nelle celebrazioni: Di casa in casa, stracarichi di pacchi ca-rini, ridendo con il riso preso a prestito dalle sagome delle maschere, studiate e prodotte appositamente. Era bello vedere questo infinito roteare di colo-ri; un caleidoscopio immenso. E i baci che ci si scambiava, gli scoppi dei tap-pi, gli auguri, dai più brevi ai più ela-borati. Allora, al riparo della maschera beneaugurante, si trovava il tempo di trattenersi a lungo, non ingombrati da altre mansioni da espletare. Era, naturalmente, la versione più

completa della nuova Festa; poiché alcuni insistevano con dei grandi pu-pazzi vestiti di rosso e di bianco, che bofonchiavano auguri. Ma, dove c'e-rano, erano tollerati; anche perché di-minuivano di anno in anno. Nessuno, che avesse voluto essere aderente ai nuovi tempi, si sarebbe mai sognato di trasgredire le regole della Festa Delle Carte Colorate.L'imperativo, per gli organizzatori

mondiali, era costituito da parole come «dolcezza», «tolleranza» e «pazienza»; poiché la piccola rivoluzione non po-teva essere in alcun modo gestita con il benché minimo intento destabilizza-tore. Il motto delle Società Globali era «dare, dare, dare». E questo si concre-tizzava soprattutto con le nuove ge-nerazioni, aprendo sempre più nuovi ipermercati, dove acquistare sempre più merci.Le riunioni per festeggiare dovevano

avvenire entro spazi ben precisi, illumi-nati al massimo da speciali fasci lumi-nosi; non dovevano subire interruzioni di sorta; musica tecnologica in conti-nuazione. Tutto doveva avvenire sotto l’insegna della «Grande Bontà» che campeggiava in alto. Erano bandite alcune forme di pessi-

mo gusto, vecchie, quali il pianto e la commozione, poiché facevano sem-plicemente perdere il ritmo della ce-lebrazione. D'altro canto, le maschere perfette assicuravano il perpetuo sor-riso. Alla fine, non restavano più che pochi cialtroni incaponiti a seguitare vecchie usanze; con gentilezza, si ane-stetizzarono con modi dolci questi an-ziani del vivere nuovo, e non ci fu altro che un piccolo abitatore di certe alture che, portato a forza ma con cortesia in una celebrazione, si strappò la ma-schera. Fece un brutto senso, con la faccia vera che piangeva. Per fortuna, fu l'ultimo inconveniente

della Festa Delle Carte Colorate. Dopo di allora, tutto filò sempre liscio;

o, almeno, così si volle credere.�

Aleardo Noli

Racconti

La Festa delle Carte Colorate

Sezione del Luganese

Ai mercatini nataliziAnche quest’anno non po-teva mancare una gita ai mercatini di Natale. La scel-ta è caduta su Bremgarten che con le sue oltre 300 bancarelle è considerato uno dei mercatini più gran-di della Svizzera. I parteci-panti hanno avuto modo di passeggiare fra le banca-relle che si snodano nelle strette vie che disegnano la città vecchia su entrambe le sponde del fiume Reuss.

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16 1721 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro

Ècu! Tal chi che l’è scià ammò‘nda la valisa di fešt.

L’è l’magun.Ul magun che ta fa vegnì certi pensee.

E nanca a fal apoštaa ta riva in man na futugrafia.

E ul gropp al sa šlarga.E ‘l ta va sü ‘ndi öcc.E giò ‘mmo na caragnada.

Šti fešt che riva da par luur,senza qui persòn

che ta ghet ammo ‘ndal cör.Ta vuraresat tirai fö da lì,… anca dumà pa’n atim.

Brasciai sù ’n zichinincun la speranzache sctavolta i ta lasan pü.

Ma ti tal seetche l’è mia pusibil.

Tai metat ammò a poštcumé se i füśanpersonagi dal presepi in genaar.

Lì. Pruunt che i špèta la pròsima ucasiùn par saltat adoss.

Poesie

Sót i fešt (dal Massimo Enzo Grandi)

Nota dell’autore: Naturalmente la scrittura in dialetto è ab-bastanza soggettiva, visto che già la lingua parlata varia da villaggio in villaggio. La mia trascrizione è più fonetica, ho cercato cioè di dare il colore di come io la recito usando anche lettere che normalmente non vengono usate dalle nostre latitudini, come la š che si pronuncia come per la marca di automobili «škoda».

Auguri presidente

Formuliamo i migliori auguri a Giacomo Falconi, appassio-nato presidente cantonale di GenerazionePiù, che lo scor-so 11 dicembre, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato il traguardo degli 81 anni.

La mostra vuole testimoniare il cambio di paradigma nella sto-ria del costume femminile in Euro-pa. L’evoluzione dell’abbigliamen-to della donna è il segno di una evoluzione nel ruolo, e ne fa una protagonista al di fuori delle pareti domestiche.

Non lasciamoci sfuggire l’occasio-ne per scoprire gli artisti che han-no voluto cogliere queste testimo-nianze.Costo: fr. 10.- (con Carta Raiffei-sen fr.5.-) salvo cambiamenti.

Ritrovo sul posto. Al termine bibita offerta. Iscrizioni: entro il 12 gen-naio, segretariato del Mendrisiot-to, tel 091 640 51 11.

Invito ai SOCI DI TUTTE LE SEZIONIGiovedì 18 gennaio 2018POMERIGGIO AL MUSEO - ore 14.30Visita guidata alla mostra «Divina creatura»Pinacoteca Züst - Rancate

La Direttiva di GenerazionePiùporge a soci e lettori auguri fervidi di buon Natale e di un nuovo annocarico di entusiasmoper tutte le generazioni

Volete leggere le nostre pagine online?Visitate il nostro sito e in basso a sinistra trovare quanto da noi pubblicato su il Lavoro.

Solo per gli associati - Desiderate leggere tutto il Lavoro online?Scrivete all'indirizzo [email protected], indicando il nome, il cognome, il numero di associato o l'indirizzo.

L'alternativa? Scaricare l'App disponibile per Android e iOs per tablet e smartphone. L'app OCST vi consente di leggere il giornale tempestivamente, di scaricare le co-pie che vi interessano e di avere sempre a disposizione l'archivio completo dal 2006 ad oggi. Le credenziali per usufruire della lettura del giornale tra-mite il sito o l'app sono le stesse.

Per problemi di accesso sia sul sito che sull’App, scrive-re a [email protected].

Per chi ama la tecnologia

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Per il 2018, per poter contenere i costi, rinunciamo a pubblicare l’inserto Soggiorni e gite. Trovate comunque tutte le informazioni in questa rubrica.

¨ Andiamo a teatro, giovedì 8 e venerdì 9 febbraio - La vedova alle-gra di Franz Lehár, Teatro la Fenice di Venezia. Costo per persona: Camera doppia Fr. 350.-, supplemento camera singola Fr. 35.- e comprende Viaggio in confortevole torpedone ARL. 1 per-nottamento e prima colazione all’Ho-tel Antigo Trovatore***, a pochi minuti da piazza San Marco. Cena presso il vicino Ristorante Trovatore. Biglietto d’entrata all’opera. Tassa soggiorno, Check point pullman. Info e iscrizioni: al più presto ma non oltre il 31 dicem-bre 2017, sezione del Luganese, Clau-dia Righetti, telefono 079 327 93 24. Programma dettagliato agli interessati.

¨ Sanremo in fiore , sabato 10 e domenica 11 marzo. Il corso fiorito Sanremo in fiore 2018 presenta la tra-dizionale sfilata di carri fioriti e bande musicali, rinnovando la tradizione del carnevale dei fiori di Sanremo nato nel-la Belle époque. Costo per persona: camera doppia Fr. 300.-, supplemento singola Fr. 35.- compreso: viaggio in confortevole torpedone ARL; 1 per-nottamento e prima colazione in hotel; 1 pranzo, 1 cena. Entrata al corteo di domenica mattina. Info e iscrizioni al più presto ma non oltre il 31 dicembre 2017, sezione del Luganese, Claudia Righetti, telefono 079 327 93 24. Pro-gramma dettagliato agli interessati.

¨ Bianco su Bianco con la com-pagnai Finzi pasca al LAC di Luga-no Mercoledì 14 marzo, ore 14.30 al

LAC. Lo spettacolo in breve Bianco su Bianco è uno spettacolo

teatrale e clownesco interpretato da due attori con una grande esperien-za circense. La storia è raccontata da un’attrice e da un tecnico di scena che, sostenendola in modo maldestro, la aiuta a comporre immagini che por-tano il pubblico in un mondo surreale. Lasciandosi prendere per mano da

questi due clown dotati di una delica-tezza e di un’accuratezza impressio-nante, si scopre un mondo dove la luce respira, amplifica le emozioni, costrui-sce geometrie e paesaggi al contempo semplici e sorprendenti. Prezzo per persona compreso tra-

sporto*: Fr. 90.00. Prezzo per perso-na senza trasporto:Fr. 65.00. La quota comprende: *viaggio in bus granturi-smo con diversi luoghi di raccolta (le fermate verranno confermate a secon-da delle iscrizioni); biglietto di platea;

chiacchierata personale con gli arti-sti, con possibilità di porre doman-de sulla loro esperienza in scena, con la Compagnia Finzi Pasca, in giro per il mondo. Evento coordina-to dall’agenzia Dreams Travel. Info o prenotazioni: tel. 091 862 58 00 [email protected] (indicando cognome, nome, indirizzo e even-tuale trasporto). ¨ Abano Terme, per rilassarsi,

dal 2 al 10 aprile o dal 7 al 10 apri-le. Hotel Terme Venezia**** a due passi dal centro pedonale. Camere dotate dei più moderni comfort, gastronomia abbondante e raffinata, servizi di intrat-tenimento, piscine termali, ampi spazi per rilassarsi (compreso un parco pri-vato di oltre 3000 m2), grotta ai vapori termali, SPA per rigenerarsi e cure ter-mali di primissimo livello eseguite da collaboratori di esperienza pluriennale. Costo per persona: 8 giorni Camera doppia Fr. 950.-, suppl. camera singo-la Fr. 100.-. 3 giorni Camera doppia Fr. 410.-, suppl. camera singola Fr. 60.-. Compreso: viaggio in confortevole tor-pedone ARL. Pensione completa, dal pranzo del 2 alla colazione dell'8 aprile (idem per i tre giorni), bevande ai pasti,

uso spazi termali, accappatoio, tassa soggiorno, escursione. Offerte di pac-chetti massaggi sono da concordare con la reception all’arrivo in albergo. Info e iscrizioni: da subito, sezione del Luganese, Claudia Righetti, telefono 079 327 93 24.

¨ Madrid e Bilbao dal 6 al 10 aprile (5 giorni/4 notti). Partenza dal Ticino in bus, da Zurigo Kloten volo di linea. A Madrid visita della città, passeggia-ta nel Parque del Buen Retiro, Museo del Prado. A Bilbao, visita della città e del Museo Guggenheim. Costo: Fr. 1’350.00 per persona in camera dop-pia (suppl. singola Fr. 250.00, camera superior Fr. 90.00 per persona) com-prendente trasferimenti in bus grantu-rismo Ticino – Zurigo – Ticino; volo di linea diretto SWISS Zurigo – Madrid e Bilbao – Zurigo (tasse aeroportuali in-cluse, NB: potrebbero subire leggere variazioni); 2 notti in hotel**** centrale a Madrid con prime colazioni a buffet; 2 notti in hotel**** centrale a Bilbao con prime colazioni a buffet; 3 cene in hotel (1/4 vino e ½ acqua inclusi); 1 pranzo in ristorante (1/4 vino e ½ acqua inclusi); tutti i trasferimenti in bus e le visite guidate come da programma; ingres-si Museo del Prado, Museo Guggen-heim; accompagnatore Dreams Travel, tutte le mance (escluso l’autista, facol-tativa), IVA. Iscrizione: da subito sezio-ne TreValli, tel. 091 873 01 20.

¨ Visita guidata alla Cattedrale San Lorenzo di Lugano, 17 aprile. Orari partenze: 14.00 Mercato Cattori Losone (posteggio via Emmaus); 14.05 Carrozzeria Moderna; 14.10 Carrozze-ria Monzeglio; 14.15 Locarno Kursaal; 14.20 Minusio Piazza; 14.25 Tenero Piazza. Costo comprendente viaggio e merenda : per i soci gratuito (offerto dalla Sezione), non Soci Fr. 30.--. Iscri-zione: entro il 6 aprile, sezione di Lo-carno, telefono 091 751 30 52.

¨ Visita guidata alla Cattedrale San Lorenzo di Lugano, 19 aprile. Trasferimento in bus. Costo fr. 10.--

comprendente viaggio e visita guidata. Iscrizione: entro il 13 aprile, sezione TreValli, telefono 091 873 01 20.

Viaggi e Soggiorni

Alcune delle nostre proposte per il nuovo anno

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Agenda

Bellinzona ¨ Venerdì 12 gennaio, Coro, ore 14.00,

Vita Serena Giubiasco. ¨ Sabato 20 gennaio, Pranzo inizio

anno. Ristorante Aurora Gorduno, ore 11.30. Costo: fr. 35.-- (bibite incluse). Iscrizioni a Tatiana entro il 15 gennaio. Tel. 091 829 20 05 o 079 756 55 00.

¨ Venerdì 9 febbraio, Risotto Raba-dan. Espocentro Bellinzona, ore 11.30. Iscrizioni a Tatiana entro il 5 febbraio. Tel. 091 829 20 05 o 079 756 55 00.

¨ Lunedì 26 febbraio, Assemblea or-dinaria, ristorante Aurora, Gorduno, ore 14.30. Segue merenda offerta.

Locarno ¨ Sabato 13 gennaio 2018, ore 12.00,

Pranzo dell’amicizia, ristorante «Al Par-co» Muralto. Menu: Ricco antipasto misto <> Carrè di vitello al forno; jus al rosma-rino, patate gratinate e verdurine del Pia-no di Magadino <> Panna cotta ai frutti di bosco. Costo Fr. 65.00 compreso acqua, vino e caffè.

Per la prenotazione: da subito tel. 091 751 30 52. (Attenzione gli uffici chiudono per le festività, vedi a lato).

¨ Martedì 6 febbraio, Tombola di Car-nevale, Centro parrocchiale Sant'Anto-nio, Locarno, ore 14.30.

Lugano ¨ Giovedì 21 dicembre, dalle ore 14.00

Panettonata in musica con Gino Castri-gnano e scambio degli auguri.

¨ Mercoledì 14 marzo 2018, Evento particolare al LAC, Bianco su Bianco con la compagnia Finzi Pasca.

¨ vedere Agenda Centro diurno

Mendrisio ¨ Giovedì 18 gennaio 2018, ore 14.30,

Pomeriggio al Museo. Visita guidata alla mostra «Divina creatura», Pinacoteca Züst - Rancate.

¨ Martedì 6 febbraio, Festa di Carne-vale, San Pietro di Stabio (ex Asilo) dalle ore 11.00. Giornata dedicata all'allegraia, con aperitivo, risotto e cotechino, for-maggio, dessert, vino, acqua minerale e caffè. Parte ricreativa: tre giri di tombo-la. Costo: fr. 20.-- a persona, da versale all'entrata in sala. Iscrizioni: tel. 091 640

51 11 entro il 29 gennaio. (indicare even-tuale necessità di trasporto).

Tre Valli ¨ Lunedì 12 febbraio, Assemblea e

Incontro carnevalesco, Centro Giovani, Bodio. Ore 11.15 inizio lavori assemble-ari. Segue aperitivo. Ore 12.30 pranzo: insalata mista, patè e cotechino, formag-gio, dessert, acqua minerale, vino e caffè. Ore 14.30 parte ricreativa (danze, tombo-la, ecc.) Ore 16.30 Merenda con frittelle. Allieta il pomeriggio la Bandella Briosa. Costo: fr. 30.- soci (trasferta, pranzo, bi-bite, frittelle; fr. 45.-- non soci (copertura costi). Iscrizioni: tel. 091 873 01 20 entro il 9 febbraio.

Agenda Centro diurno Lugano

¨ Pranziamo insieme. Desiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro diurno, potete farlo a soli 12.- franchi più bibite. I pasti, preparati dall’albergo Ceresio, comprendono un primo, un secondo e un dessert. Il menu è pubblicato al nostro albo e sul sito Internet www.generazionepiu.ch Iscrizioni: entro le ore 12.00 del gior-no precedente. Per il lunedì l’iscrizio-ne va fatta entro il sabato precedente, ore 12.00.

¨ Giovedì 21 dicembre, dalle ore 14.00 Panettonata in musica e scambio degli auguri.

¨ Mercoledì 14 marzo 2018, Evento particolare al LAC, Bianco su Bianco con la compagnia Finzi Pasca.

¨ Ogni Lunedì dalle 15.00 alle 16.30, Conversazione e grammati-ca italiana. Incontri rivolti a persone con una discreta base di conoscenza della lingua. Partecipazione ai costi: fr. 5.-- per lezione. Centro diurno, tel.

091 910 20 21. ¨ Ogni Mercoledì dalle 9.45 alle

10.45 Ginnastica dolce in collabora-zione con Pro Senectute. Prime due lezioni di prova gratuite. Info: segre-tariato Pro Senectute tel. 091 912 17 17 o Centro diurno tel. 091 910 20 21.

¨ Tutti i giorni ma in particolare ogni Mercoledì e venerdì dalle ore 14.00 Giochiamo insieme... carte, dama, scacchi, memory e altro...

¨ Spazio creativo, ci incontriamo per realizzare ciò che ci piace.

¨ Corsi tablet/ipad organizzati da Pro Senectute in collaborazione con la nostra associazione. Costi: 3 lezio-ni a 2.5 ore, fr. 75.- + ev. materiale (minimo 8 partecipanti). Interessati annunciarsi Centro diurno o Pro Se-nectute.

¨ Corsi di informatica per «over 60» Lezioni individuali. Costo per lezione di 2 ore: 1 persona fr. 120.--/2 persone fr. 180.--. Info e iscrizioni tel. 091 910 20 21.

GenerazionePiù in collaborazione conil CFP-OCST propone,

incontro con Giuseppe Imbrogno

autore deIl Perturbante

Venerdì 9 febbraiodalle 15.00 alle 16.30

Centro diurno Lugano

Il Perturbanteedito da Au-tori Riuniti, è il romanzo d’esordio di Giuseppe Im-brogno che con questo testo ha me-ritato la Men-zione Specia-le della Giuria a l l ’ediz ione 2016 del Pre-

mio Calvino, il principale concorso letterario italiano per esordienti.Per maggiori informazioni sul con-tenuto del libro vi rinviamo alla pagina 11 di questa edizione de il Lavoro.

Il segretariato cantonale e il nostro Centro Diurno, in occasione delle festività natalizie e del passaggio al nuovo anno, rimarranno chiusi dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018. Le numerose attività riprenderanno lunedì 8 gennaio 2018.

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20 2121 dicembre 2017 il Lavoro 21 dicembre 2017 il Lavoro Lavoro Opportunità

CERCO impiego come...

X cameriere. [email protected] X signora CH, pluriennale esperienza settori diver-

si, cerca come venditrice (per il datore di lavoro 2 anni di oneri sociali pagati dal Cantone per un con-tratto a tempo indeterminato). Tel. 079 2015079.

X segretaria/assistente di direzione (80%). 20 anni esperienza settore private banking. Buone conoscenze linguistiche (c1: ingl., b2: D e F) e dei

sistemi informatici. Tel.076 3213700. X baby sitting, aiuto compiti, ripetizioni, laurea

Scienze formazione primaria; certificazione Lingua Italiana di qualità-livello universitario. Esperienza ventennale, abilità in cucina. [email protected]

X segretaria, 48anni, esperienza, buone cono-scenze informatiche e programmi specifici (Medi-win, Winmed, TriaMed), dal 50% al 100%, ev. sosti-tuzioni breve/lungo termine. [email protected]

X perito meccanico industriale, disegnatore progettista meccanico 2D–3D, esperienza. Tel. +393408045518.

X donna pulizie con esperienza, 2 mattine a set-timana, zona Lugano. Tel. +39 3341801727.

X signora CH, per lavoro (lun-ven) pref. nel Lu-ganese. Esperienza come segretaria, coll. do-mestica/stiro, badante). Tel. 076 4512409, ev. lasciare SMS.

X assistente di cura, tempo pieno ev. anche 50%. Tel. 079 1988849.

X esperienza settore alberghiero. Tel. 079 6869912 [email protected]

X panettiere, operaio generico, esperienza trentennale, zona Lugano-Locarno-Bellinzona. Per-messo C. Tel. 076 5778140.

X muratore, rifinitore muri a sasso, carpente-ria, tel. +39 388 6113964; +39 3478196292, do-

[email protected] X elettricista o altro. Tel. +393473726041. X segretaria/ricezionista; impiegata di vendi-

ta; consulente viaggi. [email protected] X orologiaio riparatore, 25.enne, diplomato, co-

noscenza Ingl. e F. disponibilità a frequentare corsi ulteriori. Te. +39 3395060012.

X impiegato di commercio 100% o 50%: diplo-ma, AFC anche vendita, esperienza. IT madrelingua, F ottimo, I discreto e D base, ottime conoscenze informatiche e pacchetto office (patente ECDL). Tel 076 387 09 82 o [email protected]

X puericultrice svizzera, referenziata, buona co-noscenza linguistica, per cura bambini e compiti. Preferibilmente Mendrisiotto. Tel. 091 682 59 39.

X assistente dentale (per sostituzioni o a tempo parziale). Tel. 076 462 65 23.

X ass. di cura infermieristica (anche di notte), Zona Luganese. Tel. 079 7428238.

Offerte di lavoro CERCO collaboratori

X un/una addetto/a alla sala taglio, esperien-za pluriennale preferibilmente ambito abbigliamen-to leggero donna (abiti, camicette, etc.) e camicie uomo; abile nell’utilizzo di taglierine circolari o ver-ticali, preferibilmente anche nel taglio automatico; preciso, flessibile ed orientato al raggiungimento dei risultati. La conoscenza della lingua inglese costitu-irà titolo preferenziale. CV a www.group.hugoboss.com o [email protected]

X tecnico di elettrodomestici, per riparazioni, vendita, messa in funzione di macchine da caffè au-tomatiche ed elettrodomestici, affidabile, spiccata abilità sia settore tecnico e commerciale. Diploma nel campo elettrico, meccanico o elettromeccanico, facilità contatto con clientela e licenza di condurre. Curriculum con descrizione della persona, diplomi, foto ed ev. pretese salariali a: [email protected] o Casella postale 1234, 6710 Biasca

X meccanico moto, si valutano candidati con esperienza su moto e scooter, capacità nell'utilizzo di strumenti di diagnosi e attitudine al rapporto con i clienti. Astenersi persone non qualificate. Tre Valli Moto sas Germignaga - VA, tel. +39 0332 576725.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

X stampatore a freddo, con esperienza, anche minima (circa 2 anni) nella mansione.

X sales operativo/agente, settore food, persona dinamica con grande spirito di iniziativa.

X tecnico CAD/CAM, conoscenza base di mo-dellistica di abbigliamento, Esperienza pregressa nel ruolo, conoscenza dei sistemi Lectra CAD/CAM e padronanza della lingua Inglese.

X colorista estrusionista per sviluppo e formula-zione in piena autonomia dei colori e del compound. Utilizzo presse ad iniezione, filmatrici, blow molding, spettrocolorimetro, MFI, linea estrusore di labora-torio. Interazione con la produzione per risolvere le problematiche durante il processo produttivo.

X manutentore elettromeccanico, lavoro su due turni. Persona autonoma, almeno tre anni di esperienza ambito manutenzione elettrica, elettro-nica e pneumatica di impianti e macchinari. Ottima capacità lettura e analisi schemi elettrici e program-mazione PLC Siemens/Omron/B&R preferenziale.

X responsabile reparto tranciatura, qualifica o diploma indirizzo tecnico meccanico, esperienza, ottime capacità attrezzaggio stampi.

X collaboratrice domestica e supporto baby-sitter, esperienza almeno 5 anni cura, pulizia, riordi-

no, stiro, cucina, da lu- a ve- occasionalmente fine settimana. Automunita.

X un/una Senior Buyer, richiesta esperienza nel ruolo in realtà produttive industriali di medio-grandi dimensioni, caratterizzate da dinamicità e velocità di fornitura; conoscenza di SAP e della lingua inglese.

Per la posizione seguente curriculum a: [email protected]

X un/una Account Officer, formazione universi-taria in Economia/specialista in contabilità e finanza, 3-4 anni esperienza nel settore, persona motivata, precisa, responsabile, capacità d’analisi, ottime co-noscenze del Pacchetto Office in particolare Excel. Indispensabile ottima conoscenza lingua inglese C1. Candidatura: [email protected]

X assistente del Quality Manager, laurea in Ingegneria Meccanica o Gestionale, ottime cono-scenze metodi Lean e Kaizen, conoscenza sistemi di gestione qualità secondo ISO9001, buone co-noscenze processi di problem solving, tenacia nel conseguimento degli incarichi, spirito d’iniziativa e autonomia operativa, capacità comunicative e or-ganizzative, ottima (C1) conoscenza lingua inglese.

Candidatura: [email protected] X un/una collaboratore/trice amministrativo/a

– logistica, formazione commerciale e/o superiore, esperienza nel settore (agricoltura/vinicolo). Una volta inserito capace di lavorare in autonomia e di sopportare grossi carichi di lavoro. Persona flessibi-le, multitasking. Ottima conoscenza lingua tedesca/svizzera tedesca e buon F. Preferenziale conoscen-za inglese. Candidatura: [email protected] una risposta unicamente a coloro che corrispondono ai requisiti indicati Altre posizioni alla pagina WEB: https://pcl-consulting.ch/offerte-di-lavoro

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

X Project Manager Aerospace, esperienza (al-meno 5 anni) in aziende settore aeronautico. Figura di collegamento tra ufficio tecnico, produzione, uffi-cio commerciale e clientela, partecipare alle riunioni tecniche ed ai meeting con clienti e fornitori. Laurea in Ingegneria meccanica, utilizzo sistema Pro Engi-neer, ottime conoscenze Ingl. e D.

X progettista meccanico Senior, esperienza (almeno 5-8 anni) settore automazione industriale. Conoscenza progettazione con dimensionamento d’automazione avanzato destinato al processo di

taglio di materiali ferrosi e non, analisi FEM, compe-tenza impiantistica pneumatica e gestione commes-se. Laurea in ingegneria meccanica o aereospaziale, ottimo Ingl., prefer. anche D. Disponibilità a trasferte.

X tecnico commerciale con esperienza setto-re meccanico o metallurgico in ambito industriale. Possibilità di trasferte all’estero. Ottima conoscenza inglese e gradito buon livello di russo.

X capo progetto, in qualità di Project Manager, esperienza (almeno 5 anni) nella gestione di progetti industriali. Laurea in ingegneria meccanica, cono-scenza SAP e buona padronanza quattro lingue nazionali: I/D/E/F. Disponibilità a viaggiare.

X Junior Sales, esperienza vendita esterna o in-terna. 50% del tempo dedicato parte commerciale (viaggi e trasferte in CH) il resto attività interne di tipo amministrativo e supporto alla clientela. Madrelingua D, diploma impiegato commercio o matrice tecnica.

X Sales Manager elettronico, con importante esperienza commerciale nel settore circuito stam-pato (aziende Trader o produttrici di PCB). Madre-lingua o ottimo livello di tedesco/svizzero tedesco.

X tornitore CNC/programmatore, per tornio BI-GLIA SMART TURN. Buona conoscenza linguaggio ISO e disponibilità, se necessario, a lavorare su turni.

X impiegata Trading, esperienza commercia-le nel settore Trading d’acciaio. Richiesta capacità redazione contratti, organizzazione parte logistica e gestione reclami. Disponibilità a viaggiare, madrelin-gua I, ottima conoscenza Ingl. e russo.

X fresatore CNC, su 5 assi capace di eseguire programmazione a bordo macchina (FANUC) e CAD-CAM, stilare cicli di lavoro, conoscenza tolle-ranze, finiture, processi di produzione e lettura dise-gni tecnici. Buona conoscenza linguaggio ISO.

X specialista della formazione interno Team HR. Esperienza gestione e sviluppo formazione interna/esterna, per formazione/ erogazione corsi e gestio-ne personale (payroll, AVS, SUVA, cassa pensione, imposte etc.). Diploma in specialista del personale, ottima conoscenza Ingl. e livello intermedio D.Bandi comparsi sul Foglio UfficialeFoglio Ufficiale N. 97-98 del 5 dicembre

X infermieri/e Centro Anziani Municipio Balerna. Diploma infermiere (Bachelor SUPSI) O SSSCI o conseguito in altri cantoni svizzeri o laurea in cure in-fermieristiche riconosciuta dalla CRS. Info: Dir. Cen-tro Anziani tel. 091 6953434. Scadenza: 8 gennaio.

X un/a apprendista impiegato di commer-cio Municipio Riviera. Info: Patrick Laube tel. 091 8734560. Scadenza: 2 febbraio.

Pubblichiamo inserzioni «cerco lavoro» solo per soci e abbonati, gratuite. Scrivere a: [email protected]

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Scuola specializzata superiore medico-tecnica di Locarno: i diplomati

Il 17 novembre, al Centro professionale sociosanitario medico-tecnico di Locarno, sono stati consegnati i diplomi di Tecnico di radiologia medica SSS e Tecnico in analisi biomediche SSS agli studenti della SSM-T di Locarno.Quest’anno sono 17 i giovani che hanno ottenuto il diploma, di cui 7 tecnici di ra-diologia medica (TRM) dipl. SSS e 10 tecnici in analisi biomediche (TAB) dipl. SSS. Le formazioni proposte alla scuola specializzata superiore medico-tecnica (SSM-T) di Locarno riguardano realtà importanti nell’ambito dell’organizzazione formativa sociosanitaria del nostro Cantone. Essa offre, nel sistema formativo svizzero, una formazione di livello terziario di livello 6, riconosciuto dal 2016 nel quadro nazionale ed europeo delle qualifiche delle formazioni professionali. Il contributo dei TRM e TAB di qualità è un tassello chiave del nostro sistema di diagnostica e di cure, rivestendo un ruolo sociale di rilievo in considerazione della soglia dell’evoluzione demografica e clinica che chiederà sempre maggiori sforzi per fare fronte alle necessità della popolazione. In ragione della complessità dei settori della medicina sempre più tec-nologica, sia nei laboratori sia nelle radiologie, va messo in evidenza il contributo che la scuola dà alla formazione del personale TRM e TAB altamente specializzato. I piani di studio scolastici sono costruiti in collaborazione con il mondo del lavoro e coordinati a livello svizzero. I profili professionali e le competenze corrispondono alle esigenze della realtà lavorativa. Le formazioni sono organizzate in corsi e in stage. I diplomati 2017: TRM: Bajic Biljana, Bondini Manuel, Del Fante Jessica, Dozio Scil-la, Fernandez Gregory, Lamprecht Elia, Mele Giulia; TAB: Antognini Alessia, Billeci Gaetano, Catenazzi Nastassja, Contessi Lara, De Carlo Alessia, Domenighetti Nicolò, Matosevic Luana, Parietti Niso, Pasquale Alice, Furini Daniela.Premiati - miglior lavoro di diploma: Gaetano Billeci (TAB) dalla Società Ticinese delle Scienze Biomediche e Chimiche, Elia Lamprecht (TRM) dalla ditta Philips He-athcare; miglior medie scolastiche per i TAB: Niso Parietti e Lara Contessi, ex equo media 5.6, dall’Associazione professionale svizzera dei tecnici in analisi biomediche sezione Ticino; miglior media per i TRM: Giulia Mele, media 5.57, dalla ditta AGFA Healthcare.

L o scorso 8 novembre al Palazzo dei Congressi a Lugano sono stati consegnati i diplomi di Infermiere/a diplomato SSS, Soc-corritore/soccoritrice diplomato SSS e Infermieri/e Esperti/e in

cure intense, cure anestesia e cure urgenti SPD SSS (scuola specializ-zata superiore) agli studenti della scuola specializzata superiore in cure infermieristiche (SSSCI) di Bellinzona e Lugano.

Quest’anno, per quanto riguarda i corsi della formazione autunnale, hanno ottenuto il diploma: 99 infermieri/e dipl. SSS. Il totale dei diplomi consegnati dalla SSSCI nel 2017 è di 139. Le formazioni proposte dal-la scuola specializzata e superiore (SSSCI) riguardano realtà importanti nell’ambito dell’organizzazione formativa sociosanitaria del nostro can-tone. La SSSCI offre, nel sistema formativo svizzero, una formazione di livello terziario B. Nelle sedi scolastiche di Bellinzona e Lugano la SSSCI forma oggi 480 studenti: Infermieri SSS, Soccorritori SSS, Infermieri esperti SPD in Cure intensive, Anestesia e Cure urgenti - pronto soccor-so. Il contributo alle formazioni di operatrici e operatori sanitari di qualità è sempre più un tassello chiave del nostro sistema di cure e riveste un ruolo sociale di rilievo in considerazione della soglia dell’evoluzione de-mografica e clinica che chiederà sempre maggiori sforzi per fare fronte alle necessità della popolazione. In ragione della complessità dei settori della medicina in area critica va dunque messo in evidenza il contributo che la SSSCI dà alla formazione del personale infermieristico altamente specializzato. I suoi programmi sono costruiti in stretta collaborazione con il mondo del lavoro. I profili professionali e le competenze a essi as-sociati corrispondono alle esigenze della realtà lavorativa. Le formazioni sono organizzate in corsi blocco e in stage pratici nei servizi di cura.

Nei suoi 64 anni di vita la scuola infermiere/i ha saputo continuamente adattarsi alle esigenze socio-demografiche e alle mutevoli peculiarità del sistema sanitario.

Professioni sociosanitarie

Consegnati i diplomi

I l 5 dicembre si è tenuta a Bellinzona la cerimonia di chiusura del corso di forma-zione per guardie della natura, svoltosi tra

aprile e ottobre del 2017. Alla presenza del Consigliere di Stato Clau-

dio Zali, 15 nuovi volontari hanno rilasciato la Dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi ed entrano a far parte ufficialmente del corpo delle guardie della natura del Canton Ti-cino, portando il numero totale di guardie a 52.

Il corpo della guardie della natura è stato isti-tuito dal Consiglio di Stato nel 1983. Le guardie vengono designate dal Dipartimento del territo-rio dopo aver seguito un corso di formazione e superato un esame d’idoneità.

Nel suo intervento, il Direttore del DT ha ribadi-to l’importanza dell’attività svolta dalle guardie, le quali «contribuiscono in maniera significativa alla tutela e alla salvaguardia di un bene pubbli-co: il nostro patrimonio naturale». Il Consigliere Zali ha inoltre ricordato come l’informazione e la sensibilizzazione in questo ambito siano «stru-

menti sempre più importanti poiché garantisco-no il diffondersi di conoscenze che favoriscono un rapporto più equilibrato tra l’uomo e il terri-torio in cui vive».

Le guardie della natura che hanno superato l’esame finale sono: Giulia Berkes Crippa, Doris Bernasconi, Jimmy Butti, Loris Copes, Nathalie Gomez, Jasmine Grüter, Luca Jelmini, Regula Matasci-Brüngger, Dante Morenzoni, Andrea Mozzini, Pamela Nicoli, Marco Pagani, Mabel Petrillo-Bernardi, Valerio Schauwecker, Patrik Scimè.

Il corpo delle guardie della natura è compo-sto di volontari/e di nazionalità svizzera, mag-giorenni, domiciliati in Ticino e incensurati, che, a titolo volontario, svolgono compiti legati alla sensibilizzazione e all’informazione della popo-lazione in merito a temi di protezione della natu-ra e alla sorveglianza del territorio. Quest’ultima attività prevede sia il controllo del territorio tici-nese per quanto riguarda la segnalazione d’in-terventi abusivi, sia la verifica sistematica dello

stato di conservazione dei biotopi e delle aree protette del Cantone. Le guardie col-laborano, nell’adempimen-to delle loro mansioni, con altri organi cantonali quali i guardacaccia, i guarda-pesca, la Polizia, i forestali nonché con le autorità co-munali e i Patriziati.

Consegna attestati

Guardie della natura

N el 2017 al Caritas Baby Hospital sono già stati trattati oltre 130 nati prematuri. Circa il cinque – dieci

per cento di tutti i bambini nascono prematu-ri, ovvero prima del compimeto della 37-sima settimana di gravidanza. Il peso di questi ne-onati è, spesso, significativamente al di sotto dei 2500 grammi. Le funzioni corporali di questi esserini spesso non sono sufficientemente svi-luppate da consentirne la sopravvivenza senza adeguata assistenza sanitaria. Anche in Ci-sgiordania la necessità di terapie intensive per i prematuri è elevata; molte sono le famiglie che trovano la soluzione al Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’unico ospedale esclusivamente pediatrico della regione. Le cure, chiaramente, hanno un costo molto elevato. Oltre a medici-nali costosi, ai piccoli viene somministrata, ap-pena possibile, anche un’adeguata fisioterapia per rafforzare i loro polmoni o per favorire lo sviluppo del riflesso di suzione.

Poiché in Palestina non c’è un sistema di as-sicurazione sanitaria di base, la maggior parte dei trattamenti viene finanziata dalle offerte.

Il Caritas Baby Hospital in Cisgiordania è fi-nanziato e gestito da Aiuto Bambini Betlemme di Lucerna.

Donazioni: Aiuto Bambini BetlemmeConto donazioni CD 60-20004-7IBAN CH17 0900 0000 6002 0004 7www.kinderhilfe-bethlehem.ch/it

Aiuto Bambini Betlemme

Nati prematuri

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FABRIZIO VAGHI*

L’ inverno è la stagione dell’anno in cui il nostro organismo appare maggiormente esposto alle ma-

lattie ed in cui l’attività del sistema immuni-tario viene maggiormente sollecitata. Molte persone perdono diverse giornate di lavoro (o vi si recano con il rischio di contagiare i col-leghi) e, più in generale, sappiamo tutti bene come la qualità di vita si riduca notevolmente durante questi malanni.

Scopriamo insieme quali possono essere dei consigli pratici che possano aiutarci in un periodo dell’anno tanto delicato.

In generale, culturalmente, siamo abituati a collegare le nostre difese alle vitamine. Tra esse, quelle che hanno un ruolo più significa-tivo sono tre: la vitamina D, la vitamina C e le vitamine del gruppo B.

Della vitamina D abbiamo parlato specifi-catamente in un articolo qualche tempo fa, definendo complicata la copertura del suo fabbisogno, mentre per le altre due tipologie vi ricordo che le fonti nutrizionali sono da un lato le verdure crude e la frutta (vitamina C), mentre per le vitamine B dobbiamo far riferi-mento specifico ai cibi ricchi in proteine.

Ricordiamoci sempre che il piatto ideale è composto per metà da vegetali e che presen-ta anche una fonte proteica. Questa è la base per un sistema immunitario in salute!

Inoltre, ulteriori 3 amici «speciali» per il no-

stro sistema di difesa sono dei vegetali spe-ciali: il limone, la cipolla e l’aglio. Utilizzarli quotidianamente può rappresentare un’ulte-riore rinforzo alle nostre difese.

Anche l’intestino è un importante «spec-chio» del nostro sistema immunitario. Infatti, è proprio in questa sede che risiedono circa 2/3 delle nostre difese: pertanto, è fondamen-tale approntare a delle strategie che possano mantenerlo in piena funzionalità e salute.

Quanto sopra descritto potrebbe anche ne-cessitare, in questo periodo, di mirate inte-grazioni nutraceutiche.

Al contrario, i cibi che inibiscono il sistema immunitario sono quelli zuccherini. Carboi-drati industrialmente raffinati, dolciumi, bibite zuccherate, sono responsabili di una limita-zione al corretto funzionamento immunitario per diverse ore dopo il loro consumo. Motivo in più per ragionare al meglio sulla loro as-sunzione.

Questi consigli valgono a maggior ragione per le persone più avanti con l’età.

Cogliamo occasione nei prossimi giorni di festa per dedicarci anche al recupero ed al riposo.

Un adeguato riposo notturno consente di recuperare le energie e rafforzare il sistema immunitario.

Tanti auguri di buone feste e di buona salute!

*Cardiocentro Ticino

Lavoro & Salute

Consigli pratici per preservareil nostro sistema immunitario

AL VOLO ��Aiuto d’urgenza

DSS e Polizia cantonale mantengono at-tivo, anche durante le festività, il piano di gestione delle situazioni d’urgenza per per-sone in difficoltà. Le modalità di gestione – che prevedono l’intervento del Cantone attraverso l’aiuto d’urgenza combinato a quello dei privati – hanno dimostrato negli anni di essere una misura efficace e ap-propriata. Per i residenti, l’aiuto d’urgenza garantirà alle persone in difficoltà il vitto, l’alloggio e la consulenza personale. Per le persone in transito – impossibilitate a rientrare nel proprio paese con mezzi pro-pri – l’aiuto consisterà invece nella presa a carico degli eventuali costi per il rientro nel Paese di residenza. Nel caso in cui il rientro rapido non fosse immediatamente possibi-le a causa di comprovati problemi di salute, il Cantone provvederà a garantire l’alloggio e le cure mediche urgenti. Recapiti telefo-nici di Polizia (112/117), servizio guardia medica (091 800 18 28), ambulanza (144), e pompieri (118).

VITA NOSTRA

�� Fedeltà all’OCSTGianni Guidicelli ha iniziato a lavorare nell’OCST nel 1977 quale collaboratore del servizio di assicurazio-ne malattia, passando successivamente al settore sindacale e assumendo la carica di vicesegretario re-gionale presso la sede di Biasca. Per molti anni primo collaboratore del segretario regionale Giancarlo Nicoli, ha svolto assistenza sindacale in diversi settori gua-dagnandosi la fiducia dei lavoratori associati. Eletto

in Gran Consiglio nel 1999 è stato apprezzato deputato in rappresentanza del nostro sin-dacato per quattro legislature. Riconoscendone l’impegno ha avuto l’onore di assumere la presidenza del Parlamento cantonale nel 2011. A seguito della nuova organizzazione del segretariato del Sopraceneri e della nomina di Marco Pelle-

grini quale segretario regionale, Guidicelli è stato no-minato nel 2014 vicesegretario cantonale, prima con sede di servizio a Bellinzona e dal 2016 a Biasca. Esprimiamo a Gianni Guidicelli la riconoscenza dell’Or-ganizzazione per la serietà e la passione con cui ha lavorato e continua ad impegnarsi, oggi anche con la

responsabilità di coordinatore cantonale del settore sociosanitario.A Gianni l’augurio di continuare il suo lavoro in favore dell’OCST e dei suoi associati con lo stesso entusia-smo e passione che hanno caratterizzato questi quat-tro decenni di impegno sindacale .

Il 17 dicembre il collega David Granata ha raggiunto il traguardo dei dieci anni di servizio presso la nostra Organizzazione. In questi anni ha ricoperto diverse mansioni all’interno della Segreteria amministrativa e operativa del CFP, occupandosi trasversalmente della consulen-za alla clientela, dell’organizza-zione e della gestione logistico-amministrativa di alcuni corsi di formazione e servizi offerti dal CFP.Con il suo atteggiamento po-sitivo e responsabile, David sa sempre porsi con professionalità e generosità nei confronti di col-leghi e partecipanti. Lo ringraziamo della sua grande disponibilità e com-petenza e gli auguriamo un brillante futuro in seno alla nostra Organizzazione.

La 28.ma edizione di PresepiVira si terrà fino a domenica 7 gennaio 2018 nelle viuzze del nucleo di Vira Gam-barogno.

Auguriamo a tutti i visitatori un piace-vole percorso tra le svariate e creative realizzazioni trascorrendo nel contem-po dei bei momenti in occasione dei vari appuntamenti proposti nel periodo natalizio.

Gli uffici dell’OCST (tranne la Cassa di-soccupazione) in occasione delle festi-vità natalizie rimarranno chiusi dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018.

A tutti gli asso-ciati e ai lettori auguri di sere-ne Feste.

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StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP25’650 copie

Consiglio esecutivoPresidente: Bruno Ongaro

Segretario cantonale e copresidente Renato Ricciardi

Segretario amministrativoAldo Ragusa

Vicesegretari cantonaliPaolo Locatelli, Gianni Guidicelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Giuliano ButtiSopraceneri Marco Pellegrini

Via Balestra 19, 6900 LuganoEditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Giorgio DoniniIn redazione: Maurizia ContiChiusura di redazione il martedì.

Responsabile comunicazione OCSTBenedetta Rigottivia Balestra 19, 6900 Lugano; tel. 0919211551; fax 0919242471; [email protected]

Egregi signori,Ho lavorato in Svizzera oltre trent’anni, nel cor-

so del 2018 raggiungerò l’età di pensionamen-to per la Svizzera. Passerò nei vostri uffici per l’inoltro della domanda di rendita di vecchiaia svizzera. Per quanto riguarda l’assicurazione secondo pilastro ho intenzione di ritirarlo come liquidazione in capitale, a questo proposito vor-rei sapere come avviene l’imposizione fiscale, in considerazione del fatto che abito in Italia.

Fernando P. - Como

Caro Fernando,l’annosa questione della tassazione dell’as-

sicurazione secondo pilastro (o previdenza professionale), è stata finalmente chiarita dal governo italiano con la legge numero 96 del 21 giugno 2017. Con questa nuova norma il Governo, accogliendo la richiesta di sindaca-ti e patronati, ha parificato a livello fiscale le

prestazioni previste dall’assicurazione secon-do pilastro, sia sottoforma di rendita che di li-quidazione in capitale, con la rendita AVS del primo pilastro svizzero che, ricordiamo, ormai da diversi anni viene tassata al 5%. Alla tratte-nuta delle imposte dovrebbero provvedere gli «intermediari finanziari», altrimenti detti banche, se il versamento della prestazione avviene in Italia, in alternativa direttamente l’assicurato se chiede il versamento su un conto in Svizzera, inoltrando il formulario di dichiarazione fiscale italiano, modello UNICO. In questo primo perio-do di attuazione della nuova disposizione fisca-le stiamo verificando che quasi tutte le banche italiane non provvedono alla trattenuta delle im-poste, di conseguenza, anche in questo caso, dovrà essere l’assicurato a provvedere a rego-larizzare la propria posizione fiscale mediante presentazione del modello UNICO. L’imposizio-ne fiscale in Italia della prestazione del secon-

do pilastro permette all’assicurato di chiedere il rimborso delle imposte trattenute da parte dell’amministrazione fiscale svizzera in fase di versamento della prestazione; occorre osserva-re che l’aliquota fiscale del 5% applicata in Italia è nella quasi totalità dei casi, di miglior favore per l’assicurato, essendo la tassazione applica-ta in Svizzera non inferiore al 6%.

I nostri uffici sono a tua disposizione per ulte-riori chiarimenti e per aiutarti nella preparazione della domanda di liquidazione in capitale e suc-cessiva compilazione dei formulari necessari per richiedere il rimborso delle imposte tratte-nute in Svizzera.

In attesa di incontrarti, colgo l’occasione per salutarti cordialmente e augurare tanta sereni-tà in occasione delle ormai prossime festività natalizie!

Roberto CrugnolaCoordinatore Inas Cisl Svizzera

Giornale Aperto

Le domande dei Lettori

Liquidazione in capitale del 2° pilastro e imposizione fiscale

VITA NOSTRA

�� Felicitazioni• a Martino Del Fante, socio Tecnica della Costruzione, segretariato del Luganese, e a Marilena, per la nascita della primogenita Asia alla quale auguriamo un futuro gioioso e ricco di tante cose belle.• ai neo genitori Junior e Valeria e ai neo nonni, Tonny Davies, socio OCST Mendrisio, e Joan, congratulazioni per la nascita del piccolo Gabriele Davies.• a Giampiero Spiatta, socio segretariato del Luganese, e a Francesca Travella, per la nascita di Bruno al quale vanno gli auguri per una vita serena e ricca di ogni bene.• a Gianpaolo Bramucci, socio segretariato Luganese, e a Cristina, per la nascita di Giorgia, alla quale auguriamo un futuro felice in compagnia del fratello Mattia.• a Danny Rampoldi, socio Edilizia Luganese e a Sabrina, per la nascita di Evan, con gli auguri di una vita felice accanto alla sorellina Asia. • a Saverio Lo Monaco, socio segretariato del Luganese, e a Soraya Drago, per la nascita di Fabio, al quale au-guriamo ogni bene in compagnia della sorella Michelle.

�� Condoglianze• a Rosario De Santis, socio segretariato Sopraceneri-Locarno, e familiari tutti, per la scomparsa del caro papà Vincenzo.• ai figli Doriana con il marito Paolo Bonetti, membro di comitato settore Energetico RTV, al figlio Fabrizio socio dipendenti AET-RTV, alla figlia Valeria, ex apprendista

OCST, alle sorelle e fratelli Rita con il marito Aldo Dazzi socio GenerazionePiù RTV, Mario, Emma e Renato socio GenerazionePiù RTV e ai parenti tutti per la scomparsa della cara Carmen Genini.• alla mamma Nicolina, al papà Nicola, socio, alle sorelle, nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del caro Sandro Mazzei.• alla moglie Ivana, ai figli Jody e Cindy, ai nipoti, al fra-tello Marco, socio Swisscom, ai parenti tutti, per la scom-parsa del caro Carlo Stanga.• ai figli Laura con il marito David Domeniconi, socio Polizia Cantonale, Pietro con Margherita e Franco, alla compagna Leonore Barizzi, ai parenti tutti, per la scom-parsa del caro Zaccaria Maffeis.• alla nipote Nicole Algisi, alla compagna Petra, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del caro Vincenzo Santovi-to, socio Anziani del Luganese.• alla sorella Margherita con il marito Mariano Del Negro, ai fratelli Cipriano, socio Anziani del Luganese e Abele Bricalli, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del caro Renzo Bruseghini.• al marito Nicola, per tanti anni socio OCST, ai figli Lu-dovico, Franco e Robert, ai parenti tutti, per la scomparsa della cara Maddalena Auciello.• al figlio Jaros, socio Istituzioni Sociali, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del caro Federico Re-bosolan.• alla mamma Elia, alle sorelle Arnella e Luisella, ai ni-

poti, in particolare Ronald Canavese, socio personale di Vendita, per la scomparsa del caro Vittorio Perucchi.• alla moglie Elisa, al figlio Gianluca, socio dipendenti COOP, ai fratelli Leonardo e Giuseppe, ai parenti tutti, per la scomparsa del caro Mario Blefari, socio settore Ospedali, per molti anni apprezzato membro del comi-tato direttivo OCST.• a Mirko Prato, socio segr. Sopraceneri-Locarno, ai familiari tutti, per la morte del caro nonno Francesco.• a Simone Stoira, socio Impiegati d’ufficio segretariato Sopraceneri-Locarno, per la morte del caro papà Seve-rino, socio GenerazionePiù OCST-Locarno.• a Guido Massaro, socio sezione Ospedali segretariato Sopraceneri, alla moglie Adriana, al figlio Jacopo, pure nostro associato, per la prematura morte del caro figlio e fratello Giosué.• alla moglie Silva, socia Anziani, al figlio Ohan, al fra-tello Hagop, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del caro Manuk Inyapan.

�� In memoria• a trent’anni dalla scomparsa (8 dicembre 1987) ricor-diamo con immutato affetto Franco Sanvido, già valido collaboratore al servizio esterno del Luganese.• a cinque anni dalla scomparsa (29 dicembre 2012) ricordiamo con affetto e rimpianto Roberto Rodriquez, già apprezzato responsabile dell’Ospedale del Giocattolo.

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lavoro

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Vi ringraziamo!

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Rinuncia al cartaceoCare associate, cari associati,Il giornale «il Lavoro», ormai novantaduenne, ha maturato il desiderio di sfruttare le potenzialità del digitale.A tutti gli associati che hanno un certo feeling con la tecnologia, proponiamo di leggere il giornale «il Lavoro» online e di RINUNCIARE ALLA COPIA CARTACEA.

Studenti sottopagati, ore supplementari non remunerate e salari insufficienti per vivere: nell’industria degli smartphone e dei computer, il diritto del lavoro resta un punto sensibile, in particolare per HTC e Huawei, il nuovo gigante del set-tore. Per questi ultimi molto resta anco-ra da fare. È ciò che emerge dalla terza classifica pubblicata da Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale concernente le dieci marche del settore dell’elettronica più diffuse in Svizzera. Le due organiz-zazioni di cooperazione allo sviluppo esortano le università svizzere ad acqui-stare solo apparecchi elettronici fabbri-cati in modo responsabile e ad aderire all’organizzazione Electronics Watch.

L a moda all’ennesima potenza: a ini-zio novembre il lancio sul mercato dell’iPhone X ha provocato lunghe

code davanti a numerosi Apple Stores, per la massima gioia della multinazionale americana e dei suoi vertici. Un decennio dopo l’avvento degli smartphone, le persone che concreta-mente hanno prodotto l’apparecchio più reddi-tizio al mondo non hanno nulla di cui rallegrarsi, perché presso i fornitori cinesi di Apple, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono regolar-mente calpestati. Stando alle ricerche condotte da SACOM, un partner locale di Pane per tutti, questi operai devono effettuare dalle 80 alle 90 ore supplementari al mese, così da guadagnare il necessario per vivere. Inoltre giovani studenti

delle scuole professionali, assunti come stagisti, continuano ad es-sere sfruttati come manodopera a basso costo. A risultare pro-blematico è il fatto che le grandi marche facciano ricadere la responsabilità di questo malcostume sui loro fornitori, quando in realtà sono loro a dettare i prezzi e i termini di consegna.

La classifica delle imprese attive nell’elettroni-ca pubblicata da Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti nel 2017 conferma le conclusioni trat-te da SACOM secondo cui molto resta ancora da fare in materia di diritto del lavoro. Sebbene Apple e HP globalmente facciano buona figu-ra, non si può non sottolineare che queste due marche siano arretrate rispetto al 2014. Dell e le altre marche a metà classifica, ovvero Acer, Sony e Samsung, hanno invece guadagnato terreno. A fondo classifica si trovano HTC e Huawei, il secondo produttore di telefoni mobili al mondo, che sta mettendo in atto un’aggres-siva strategia di crescita in Svizzera e altrove. Per queste due ultime marche si constata una deplorevole mancanza di trasparenza, visto che si nascondono dietro a un muro di silenzio quando si tratta dei loro fornitori e delle condi-zioni di produzione.

Un barlume di speranza appare tuttavia all’o-rizzonte, per quanto concerne l’approvvigio-namento di minerali provenienti da aree in cui sono in corso dei conflitti armati, come il col-tan o il cobalto. Una simile evoluzione si spie-ga soprattutto con la legislazione americana e europea, dimostrando ancora una volta che le

multinazionali fanno progressi in materia di re-sponsabilità sociale delle imprese unicamente quando la legge glielo impone. Progressi sono stati riscontrati anche nelle questioni ambien-tali. Le marche in testa alla classifica si sono finalmente attivate contro le sostanze nocive utilizzate nella fabbricazione. A metà classifica invece, Lenovo, Acer, Asus, Samsung e Sony, che sebbene si dicano coscienti del problema, non fanno nulla di concreto per porvi rimedio. Segnalini di coda, HTC e Huawei, se ne infi-schiano delle ripercussioni che possono avere queste sostanze tossiche sulla salute delle ope-raie e degli operai.

La classifica di Pane per tutti e di Sacrificio Quaresimale ha lo scopo di fungere da busso-la per guidare le consumatrici e i consumatori nei loro acquisti di apparecchi elettronici. Inol-tre le due organizzazioni di cooperazione in-ternazionale lanciano un appello pubblico alle università svizzere per incoraggiarle a aderire a Electronics Watch, un’organizzazione che aiuta i responsabili degli acquisti delle ammini-strazioni pubbliche ad ottemperare alla propria responsabilità in materia di rispetto del diritto del lavoro su tutta la filiera di produzione dell’in-dustria dell’elettronica. Questo obiettivo è por-tato avanti tramite una serie di manifestazioni nell’ambito di un tour nei campus universitari, organizzato in collaborazione con l’organizza-zione studentesca AIESEC.

Info e appello su: www.IT-rating.ch

Classifica delle imprese attive nell’elettronica

Da Apple a Huawei: i profitti prevalgono sul diritto del lavoro