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Disturbi dell’Umore
Dott. Marco Menchetti [email protected]
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
Nosografia dei Disturbi dell’Umore (DU)
• DU primari
• UnipolariDisturbo Depressivo MaggioreDistimia
• BipolariDisturbo Bipolare I e IICiclotimia
• DU secondari (organici)
• A condizione medica: Ictus, Demenza, Morbo di Parkinson, Corea di Hungtington, Ipotiroidismo, Sindrome di Cushing, Deficit di Folati o Vitamina B12
• A uso di farmaci/sostanze: Corticosteroidi, IFN, b-bloccanti, Cocaina, Alcol
Depressione endogena
Depressione reattiva
Teoria BioPsico Sociale
Disturbi dell’umore
Fattori sociali
Fattori psicologici
Fattori biologici
Fattori biologici• Genetica: modello di ereditarietà poligenico, un possibile
gene implicato è quello del trasportatore della serotonina (5HTT, cr. 17)
• Ipotesi monoaminergica: deplezione monoamineneurotrasmettitoriali• Gli antidepressivi aumentano i livelli dei nt monoaminergici• Cocaina e amfetamine hanno un effetto acuto di elevazione del
tono dell’umore• La reserpina, che riduce le monoamine nella fessura presinaptica,
causa depressione
• Riscontro RMN di alterazioni a livello dei lobi frontali e temporali, dell’ippocampo e dei nuclei della base (dati contraddittori)
• Ipotesi endocrina (alterazioni asse ipotalamo-ipofisi-surrene)• Alterazioni dell’umore in molte patologie endocrine • I pazienti depressi presentano elevati livelli plasmatici di cortisolo e
non rispondono al test di soppressione con desametazone
Fattori psicologici
• Eventi negativi precoci possono predisporre alla depressione in periodi successivi della vita• Perdita di un genitore (morte o separazione, specie
prima degli 11 anni)• Abbandono e trascuratezza• Abuso sessuale
• Eventi in tutte le fasi della vita possono correlarsi alla depressione• Perdita del lavoro o pensionamento• “Sindrome del nido vuoto”
• Tratti di personalità come nevroticismo e ossessività predispongono alla depressione
Fattori sociali
• La solitudine della puerpera
• Ruolo dell’anziano nella società
Disturbo Depressivo Maggiore (1)
Criteri diagnostici (5/9)
• Sintomi chiave (devono essere sempre presenti) • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno
• Marcata diminuzione di interesse/piacere per le attività
• Sintomi accessori• Significativa perdita/aumento di peso o riduzione/aumento
dell’appetito
• Insonnia/Ipersonnia,
• Agitazione/Rallentamento psicomotorio
• Affaticabilità o mancanza di energia
• Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati, sensi di colpa
• Diminuzione della capacità di concentrazione, attenzione e pensiero Difficoltà nel prendere decisioni in ambito familiare e/o lavorativo
• Pensieri ricorrenti di morte o di intenzione e/o progettualità suicidaria
Disturbo Depressivo Maggiore (2)
Per fare diagnosi i sintomi devono essere presenti per almeno 2 settimane e deve essere presente una significativa compromissione del funzionamento.
Specificatori:
• Decorso: episodio singolo / ricorrente
• Severità: lieve, moderato, grave, psicotico
• Manifestazioni: melanconiche, atipiche
Depressione SottosogliaDepressione Minore
Epidemiologia
0 5 10 15 20 25 30 35
Ospedale Generale
Medicina Generale
Popolazione generale
Depressione Minore Depressione Maggiore
Quadro clinico – Su cosa occorre porre attenzione per fare diagnosi• Si rileva un netto “cambiamento”rispetto a uno stato precedente
• Lo stato d’animo è sproporzionato rispetto a eventuali eventi
• Anedonia > Tristezza
• Senso di inaridimento e tendenza all’autosvalutazione
• Dura troppo a lungo (settimane, mesi) per essere una semplice reazione psicologica
• Attività prima ritenute piacevoli non fanno stare meglio
• Disturbo del sonno: si caratterizza specialmente per risvegli precoci
• Stanchezza e sintomi risultano peggiori al mattino
• L’ansia può fare parte del quadro clinico: occorre valutare le motivazioni delle sensazioni di angoscia e tensione
• Fase preclinica: il soggetto mantiene con sforzo il precedente livello prestazionale, tende a procrastinare le attività e a non chiedere aiuto
La Depressione nell’Anziano
• Depressione senza tristezza
• Irritabilità e tendenza al ritiro sociale
• Sintomi somatici in primo piano: astenia, disturbi del sonno, inappetenza, dolore
• Ipocondria
• Sintomi cognitivi D.d. con demenza
• Sintomi psicotici: delirio di rovina/ colpa/ malattia
Disturbi dell’Umore nel Post-Partum
•Maternity Blues
•Depressione nel Post-Partum
•Psicosi Puerperale
Approccio al paziente depresso (1)
• Non è facile !
• Il paziente si chiude progressivamente in se stesso
• Può stimolare reazioni emotive di fastidio, irritazione, rabbia
Cosa dire/fare
• Spiegare che la depressione è un disturbo comune
• Attivare strategie di de-responsabilizzazione
• Non entrare nelle tematiche depressive
• Considerare i sintomi fisici nella sindrome depressiva
• Spiegare che esistono trattamenti efficaci
• Discutere francamente idee suicidarie
• Incontrare i familiari per fornire informazioni
Cosa non dire/fare
• Evitare di formulare una diagnosi precisa
• Stimolare il paziente a reagire/fare
• Minimizzare le problematiche presentate
• Focalizzarsi sui sintomi fisici come problema principale
• Essere evasivi rispetto al trattamento
• Evitare di discutere idee suicidarie
• Allearsi con familiari colpevolizzanti
Approccio al paziente depresso (3)
• Nella fase di miglioramento: approfondire le tematiche depressive, le cause sottostanti alla depressione ed il contesto interpersonale
• Il paziente dovrebbe imparare a:• Conoscere meglio le sue aree di
vulnerabilità• Essere meno severo con se stesso• Riconoscere i segnali premonitori della
depressione
Depression (update)
Implementing NICE guidance
2009
NICE clinical guideline 90
STEP 1: All known and suspected presentations of depression
STEP 2: Persistent subthreshold depressive symptoms; mild to moderate depression
STEP 3: Persistent subthreshold depressive symptoms or mild to moderate depression with inadequate response to initial interventions; moderate and severe depression
STEP 4: Severe and complex1
depression; risk to life; severe self-neglect
Low-intensity psychosocial interventions, psychological interventions, medication and referral for further assessment and interventions
Medication, high-intensity psychological interventions, combined treatments, collaborative care2, and referral for further assessment and interventions
Medication, high-intensity psychological interventions, electroconvulsive therapy, crisis service, combined treatments, multi-professional and inpatient care
Focus dell’intervento Tipologia dell’intervento
Assessment, support, psycho-education, active monitoring and referral for further assessment and interventions
1,2 see slide notes
Il Modello Stepped-Care
Selective Serotonin Re-uptake Inhibitors (SSRI)
• Efficacia comparabile a TCA e IMAO
• Maggiore tollerabilità rispetto a TCA e IMAO
• Elevato indice terapeutico
• Sicuri in anziani e cardiopatici
• Facilità di prescrizione (“single pill fits all”)
• No complicata titolazione
• No restrizioni alimentari
Con il trattamento con antidepressivi non si instaura
dipendenza
Bisogna assumere il farmaco nei tempi e nelle dosi indicate
Il farmaco ha potenziali effetti collaterali transitori all’inizio
del trattamento (insonnia, ansia, nausea…), minimizzati dalla
titolazione graduale
Il farmaco ha potenziali effetti collaterali a lungo termine
(disturbi della sfera sessuale) reversibili
Gli effetti della terapia non si manifestano immediatamente
ma dopo un certo periodo di tempo (2-4 settimane)
La prosecuzione del trattamento dopo la remissione dei
sintomi previene possibili ricadute e/o ricorrenze
Si possono manifestare sintomi da sospensione in caso di
brusca interruzione, riduzione del dosaggio, mancata
assunzione di dosi
L’informazione al paziente ha un ruolo cruciale nello sviluppo di una adeguata adesione al trattamento
Titolazione graduale
Remissione sintomatologica
Trattamento di stabilizzazione
Sospensione graduale
Gestione della Terapia Antidepressiva
FASI DEL TRATTAMENTO
REMISSION
RECOVERY
DEPRESSION
NORMAL
MOOD100%
Stahl S M, Essential Psychopharmacology (2000)
TIME
acute6 - 12 weeks
continuation4-9 months
maintenance1 or more years
Stahl S M, Essential Psychopharmacology (2000)
acute6 - 12 weeks
continuation4-9 months
maintenance1 or more years
TIME
DEPRESSION
NORMAL
MOOD RELAPSE RECURRENCE
Psicoterapia della Depressione
•Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale
•Psicoterapia Interpersonale
•Psicoterapia Psicodinamica• Supportiva• Espressiva
Episodio maniacale
• Umore elevato, espansivo o irritabile
• Autostima ipertrofica, grandiosità
• Diminuito bisogno di sonno
• Loquacità
• Fuga delle idee
• Distraibilità
• Aumento dell’attività finalizzata o agitazione psicomotoria
• Eccessivo coinvolgimento in attività potenzialmente dannose
Dal Trattato Italiano di Psichiatria
Ipomania
• La Ipomania è una forma attenuata di mania che presenta gli stessi sintomi ma in forma meno severa e causa minore compromissione funzionale.
• Durante un episodio di Ipomania il paziente si sente meglio del solito e può essere più produttivo.
• Il desiderio di raggiungere uno stato ipomaniacale può indurre il paziente ad interrompere la tp. di mantenimento.
• La Ipomania però raramente si mantiene indefinitamente ed è spesso seguita da una escalation nella mania o da una caduta depressiva.
La Depressione Bipolare
• Fase del Disturbo Bipolare
• Caratteristiche particolari del quadro depressivo
• Problema della diagnosi quando in assenza di fase maniacale pregressa o in presenza di ipomania (DB tipo 2)
• Cosa valutare per orientarsi• Storia di iperattività, euforia, scarsa necessità di sonno• Comportamenti inappropriati
Dal Trattato Italiano di Psichiatria
Dal Trattato Italiano di Psichiatria
Conseguenze del Disturbo Bipolare
• Diminuita capacità lavorativa
• Compromissione delle relazioni interpersonali
• Aumento della mortalità
• Alto tasso di suicidio (15%)
• Problemi finanziari
• Abuso di alcol e sostanze
Fasi e componenti del trattamento
• Fase acuta: risolvere l’ep. maniacale, ipomaniacale, depressivo o misto
• Fase preventiva o di mantenimento: il trattamento viene continuato a lungo termine per prevenire futuri episodi
• Trattamento farmacologico: necessario per tutti i pazienti
• Informazione: cruciale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere come gestire al meglio il disturbo bipolare e prevenire le complicazioni
• Psicoterapia: aiuta i pazienti e le famiglie a gestire pensieri, stati d’animo e comportamenti disturbanti in modo costruttivo.
Psicofarmaci nel trattamento del Disturbo Bipolare
•Stabilizzatori dell’umore• Litio• Valproato• Carbamazepina e Oxcarbamazepina• Gabapentina• Lamotrigina
•Antidepressivi
•Antipsicotici
Aderenza alle cure
• I pazienti con DB sono tentati di interrompere la terapia, quando stanno bene, quando gli effetti collaterali sono fastidiosi o quando vogliono raggiungere la ipomania.
• La ricerca mostra chiaramente che l’interruzione della terapia comporta pressoché invariabilmente una ricaduta, di solito entro settimane o mesi.
• Nel caso di interruzione del litio il tasso di suicidi cresce dopo l’interruzione.
• Interrompere il litio in maniera brusca, senza una detitolazione graduale, comporta un rischio elevato di ricadute (più elevato che in chi non ha mai seguito la terapia).
Interventi non farmacologici
Educazione• Imparare a riconoscere i
segni precoci di cambiamento dell’umore
• Igiene del sonno• Stabilire un regolare ritmo sonno-
veglia
• Evitare caffeina e stimolanti
• Evitare esercizio fisico serale
• Usare il letto solo per il sonno
Psicoterapia• Relazione a lungo termine
• Fiducia reciproca
• Elaborare le limitazioni
• Gestire la demoralizzazione
• Consapevolezza del bisogno di euforia e del suo significato
Disturbi d’Ansia
Ansia fisiologica
• L’ansia ha un significato protettivo (sistema automatico difensivo)
• Stato di iperattivazione finalizzata a superare un problema o una potenziale minaccia
• Meccanismi psicofisici preparatori• Componente di tipo fisiologico: attivazione del
SNS (disponibilità di energia) e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (antistress)
• Componente cognitiva: aspettativa, ipervigilanza(aumento dell’attenzione verso segnali pericolosi), pianificazione di difese
• Componente comportamentale: osservabile e finalizzata alla risoluzione del problema
Ansia patologica (1)
• Si configura quando l’ansia è persistente, disturbante e limitante il funzionamento; in risposta a stimoli minimi o addirittura inesistenti
• Quando l’ansia è patologica, le modificazioni che in condizioni normali mobilitano le risorse dell’individuo diventano disfunzionali (eccessivo dispendio energetico)
• Componenti dell’ansia patologica (Ey, 1950)• Amplificazione peggiorativa del reale• Attesa costante del danno• Sensazione di impotenza
Ansia patologica (2)
Sintomi e segni cognitivi
• Nervosismo e irritabilità
• Incapacità a rilassarsi
• Difficoltà a prender sonno
• Atteggiamento apprensivo
• Paura di non riuscire ad affrontare le situazioni
• Risposte esagerate di allarme
• Senso di testa vuota
Sintomi e segni somatici
• Palpitazioni, tachicardia
• Senso di oppressione toracica, dispnea
• Bocca asciutta, nausea, diarrea
• Pollachiuria, disturbi sessuali
• Tensione muscolare, cefalea, mialgie, tremore
• Sudorazione profusa, vertigini, formicolii
Nosografia dei Disturbi d’Ansia (DA)
• DA primari
• Disturbo da Attacchi di Panico (DAP)• Fobia specifica• Fobia sociale
• Disturbo Acuto da Stress/Disturbo Post-Traumatico da Stress
• Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)
• DA secondari
• A condizione medica: ipertiroidismo, BPCO
• A uso di farmaci/sostanze: simpaticomimetici, astinenza da sedativi
Caratteristiche comuni dei DA
• Molto diffusi nella popolazione
National Comorbidity Survey (USA) = 19%, F/M=2
• Esordio in età giovanile
• Andamento cronico - fluttuante (riesacerbazioni in relazione con eventi di vita sfavorevoli)
• Disabilità e compromissione qualità della vita molto variabili
• La maggior parte dei casi sono trattati dal MMG e da medici non specialisti in psichiatria
• Peggioramento prognosi delle malattie fisiche (es. cardiopatie)
• Rischio di abuso di sostanze (alcol)
• Problema del misuso/abuso di benzodiazepine
Panico
• Crisi di ansia acute, caratterizzate da esordio improvviso e picco di intensità raggiunto entro 10 minuti, che si esprimono con:
• Sintomi psicologici: intensa paura di morireoppure di perdere il controllo
• Sintomi e segni di ansia somatica• Derealizzazione, depersonalizzazione• Aspetti comportamentali: arresto, fuga
• Possono essere situazionali / sensibili alla situazione / inattesi
• Associazione con Agorafobia• Condotte di evitamento
Per porre diagnosi di Dist. da Attacchi di Panico secondo il DSM-IV, gli attacchi devono essere inaspettati e ricorrenti; inoltre almeno uno degli attacchi deve essere seguito da 1 mese in cui vi sia una preoccupazione persistente di avere altri attacchi (ansia anticipatoria) e/o preoccupazione a proposito delle implicazioni dell'attacco o delle sue conseguenze (per es., avere un infarto, "impazzire").
Fobia
• Intensa paura, irragionevole, inappropriata, sproporzionata, legata ad uno stimolo specifico (oggetti, situazioni, persone)
Classificazione• Tipo animali: serpenti, topi, ragni• Tipo ambiente naturale: temporali, acqua, altezze • Tipo sangue-ferite-iniezioni• Tipo situazionale: posti affollati (agorafobia), tunnel ed ascensori
(claustrofobia)• Fobia sociale: intensa paura di parlare in pubblico o di compiere altri
gesti davanti ad un gruppo di persone
• Egodistonicità della paura• Condotte di evitamento, accompagnatore
Esposizione a fattore traumatico estremoche implica esperienza personale diretta di
un evento che causa o può comportaremorte o lesioni gravi o altre minacceall'integrità fisica (anche eventi che
comportino morte, lesioni o altre minacceall’integrità fisica di un’altra persona)
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (PTSD)
•Disturbo Acuto da Stress sviluppo di sintomiansiosi e dissociativi entro 1 mese dall’evento, sintomatologia “reattiva” autolimitantesi
•Disturbo Post-Traumatico da Stress Acuto: per fare diagnosi occorre che la sintomatologiaabbia una durata di almeno 1 mese
•Disturbo Post-Traumatico da Stress Cronico: per fare diagnosi occorre che la sintomatologiaabbia una durata di almeno 3 mesi
•Disturbo Post-Traumatico da Stress Ritardato: almeno 6 mesi dall’evento allo sviluppo deisintomi
Aspetticlinici
•Continuo rivivere il trauma–Ricordi ricorrenti e intrusivi– Presenza dell’evento nei sogni–Agire o sentire come se gli eventi si ripresentassero
(flashback)
•Evitamento stimoli associati al trauma, ottundimento reattività generale– Evitamento di pensieri, ricordi e conversazioni
riguardanti l’evento–Amnesia psicogena per qualche aspetto dell’evento–Restringimento del campo affettivo (anestesia
emozionale)
•Sintomi di aumentato arousal–Disturbi del sonno– Ipervigilanza, irritabilità e scoppi d’ira–Difficoltà a concentrarsi
Ossessioni e Compulsioni (2)
• Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti, persistenti, vissuti come estranei, intrusivi e inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati
• Il contenuto di queste idee è spesso spiacevole, terrificante, oscuro o aggressivo
• La persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini (resistenza), o di neutralizzarli con pensieri/azioni
• La persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente
• Comportamenti ripetitivi(per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare), o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione, o secondo regole che devono essere applicate rigidamente
• I comportamenti o le azioni mentali compulsivi non sono collegati in modo realistico con il loro scopo esplicito, oppure sono chiaramente eccessivi
Ossessioni e Compulsioni(2)
Contenuti del pensiero ossessivo
• Aggressivi: paura di far male a se stessi o ad altri, presenza di immagini violente, paura di pronunciare oscenità o insulti, paura di essere responsabile di terribili avvenimenti
• Di contaminazione: preoccupazione per rifiuti, germi, sporco,
• Sessuali: pensieri o immagini a contenuto sessuale/perverso, paura di essere omosessuale
• Religiosi: paura di bestemmiare, preoccupazioni circa la moralità
• Bisogno di simmetria/precisione, dubbio
• Somatici: preoccupazione per malesseri o per alcune parti del corpo
Approccio al paziente ansioso
• Rassicurare il paziente, mostrarsi competenti e sicuri (problema ben conosciuto)
• Spiegare che non c’è il pericolo di “impazzire” o di “morire”
• Fornire informazioni sul disturbo e sulle sue conseguenze
• Avere pazienza e ripetere le spiegazioni anche molte volte
• Valutare con il paziente la relazione fra eventi di vita ed insorgenza dell’ansia
• Insegnare tecniche di rilassamento (esercizi di respirazione, rilassamento muscolare progressivo, visualizzazione corporea)
• Discutere delle possibili opzioni terapeutiche (pro e contro), condividendo la decisione sull’intervento scelto
Benzodiazepine - Effetti
Benzodiazepine – Classificazione (2)
alta potenza T1/2 breve
ALPRAZOLAM
LORAZEPAM
alta potenza T1/2 lunga
CLONAZEPAM
bassa potenza T1/2 breve
OXAZEPAM
TEMAZEPAM
bassa potenza T1/2 lunga
CLORDIAZE=POSSIDO
DIAZEPAMFLURAZEPAM
T1/2 ultrabreveTRIAZOLAM
BROMAZEPAMLORMETAZEPAM
Trattamento Psicologico
• Interventi psicosociali a bassa intensità• Auto-aiuto guidato, biblioterapia• Gruppi di supporto
•Psicoterapia• Orientamento Cognitivo-
Comportamentale• Orientamento Psicodinamico