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A maggio si parla di colloquio di lavoro... ... e su YouTube vanno on line le clip. Si è aperta la seconda edizione della Preview su Internet in preparazione al Forum di Bologna Desmo Magazine Maggio 2011 anno III numero 2 www.progettodesmo.it Oltre dottori di ricerca nel DOC Seguici anche su “L’agenda dell’innovazione passa dal rapporto tra sistemi” L’assessment entra in aula: una simulazione per diventare candidati eccellenti Nello scorso numero del Magazine vi abbiamo presentato il primo dottore di ricerca registrato nel nostro portale. Dopo appena due mesi festeggiamo già il numero 1000 e dal 9 maggio il DOC offre nuove opportu- nità per recruiters e candidati. a pag. 8 a pag. 2 IL QUARTIERE FIERISTICO DELLA PREVIEW a pag. 5 a pag. 4 a pag. 8 Antonio Romano, Group VP di IDC EMEA presenta la sessione plenaria del Forum di Bologna. 1 0 0 0 Al Forum di Venezia arrivano i Ad ottobre focus sul rapporto tra nuove generazioni e vita d’azienda, con un format ricco di novità che puntano su una maggiore interazione tra relatori e partecipanti. T h r o p h y Ki d s il webinar LA RICERCA TORNA IN VETRINA a pag. 7

Desmo Magazine Maggio 2011 la rIcerca torna In vetrInaDesmo Magazine Maggio 2011 anno III numero 2 Oltre dottori di ricerca nel DOC Seguici anche su “L’agenda dell’innovazione

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A maggio si parla di colloquio di lavoro...

... e su YouTube vanno on line le clip.

Si è aperta la seconda edizione della Preview su Internet in preparazione al Forum di Bologna

Desmo Magazine Maggio 2011

anno III numero 2www.progettodesmo.it

Oltre dottori di ricerca nel DOC

Seguici anche su

“L’agenda dell’innovazione passa dal rapporto tra sistemi”

L’assessment entra in aula: una simulazione per diventare candidati eccellenti

Nello scorso numero del Magazine vi abbiamo presentato il primo dottore di ricerca registrato nel nostro portale. Dopo appena due mesi festeggiamo già il numero 1000 e dal 9 maggio il DOC offre nuove opportu-nità per recruiters e candidati.

a pag. 8

a pag. 2

IL QUARTIERE FIERISTICO DELLA PREVIEW

a pag. 5

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a pag. 8

Antonio Romano, Group VP di IDC EMEA presenta la sessione plenaria del Forum di Bologna.

11000

Al Forum di Venezia arrivano i

Ad ottobre focus sul rapporto tra nuove generazioni e vita d’azienda, con un format ricco di novità che puntano su una maggiore interazione tra relatori e partecipanti.

Throp hy Ki d s

il webinar

la rIcerca torna In vetrIna

a pag. 7

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/// //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////2 Borsa della Ricerca aprile 2011 anno III numero 2

La Borsa della Ricerca si mette in mostra: tutti al lavoro sul web

ADRIANA FALSONECna è l’associazione che rap-presenta il tessuto della micro e piccola impresa del mondo della produzione oltre a tutti i settori dell’imprenditoria e del lavoro autonomo. Ha 16 mila associati in provincia di Bologna di cui quasi 2 mila appartengono a Cna Industria. Molte delle piccole imprese sono alle prese con un ripo-sizionamento competitivo e, fra i vari paradigmi, l’innovazione e la ricerca applicata sono uno dei più strategici. «Cna vuole favorire e creare strumenti di partnership fra le imprese per favorire il loro incontro con il mondo della ricerca – spiega Valerio Veronesi – presidente Cna Industria Bologna – Ab-biamo scelto di partecipare alla Borsa della Ricerca perché rappresenta una grande occa-sione di incontro e permette

di realizzare un reale

match con i soggetti reali che operano nel settore: università, centri di ricerca, ricercatori. Le idee vanno legate al mercato e devono portare innovazioni che abbiano sbocco nei con-sumi e nel gradimento di nuovi clienti. Promuoveremo la pre-senza dei nostri associati e in tal senso abbiamo già infor-mato circa 2.500 imprese della opportunità. Inoltre, parteci-peremo direttamente con un nostro desk dove presenteremo le nostre reti di relazioni “inno-vanet” e dove saremo presenti anche con le nostre società di servizio per la competitività nel mondo del credito, perché senza risorse si fa poca ricerca, per la formazione, perché sen-za una nuova cultura di impre-sa non si fa innovazione, per la consulenza organizzativa. Presenteremo il nostro portale web delle reti “sinergiedim-presa.it”, uno strumento per le

imprese per fare nascere reti e relazioni nella logica del web 2.0 e organizzeremo un semi-nario sugli scenari futuri della economia nella logica del ca-pire i cambiamenti per preced-erli e non subirli».Ma come in questo periodo si parla del ruolo strategico delle piccole e medie imprese. «Tut-ti i paradigmi della sfida e della dinamicità sono all’ordine del giorno: innovazione di pro-cesso, ricerca di efficienza, di nuove relazioni, di nuovi mer-cati, diversificazione produtti-va, riconversione verso nuove filiere. La crisi del 2008 che ha coinvolto tutta la struttura della piccola e media impresa, ha portato a ragionare su due necessità: la dimensione e la relazione. Bisogna crescere di dimensione e di mercato e bisogna attivare sempre più relazioni di rete per favorire la specializzazione ed eliminare

gli sprechi sul fronte dei cos-ti. L’impresa diffusa coglie

questa sfida e sa che nel me-dio periodo è vincente. Si spera che anche il contesto politico-socio-amministra-tivo faccia la sua parte».

MARIO SANTAMARIACome funziona Enea nel suo rapporto con i territori?«Da un anno e mezzo siamo un’Agenzia, non più un Ente. Ciò ha enfatizzato la nostra struttura a rete. Abbiamo in-fatti Centri di ricerca in tutta Italia, da Vercelli a Matera. Ci sono poi gli uffici di consu-lenza energetica Integrata che nelle regioni del sud si occu-pano dei rapporti con le am-ministrazioni locali. I consorzi, invece, sono gli strumenti di collaborazione con università e altri centri di ricerca per il trasferimento tecnologico. In essi si fa ricerca orientata da obiettivi specifici per i quali si cercano finanziamenti.Tra tutti, mi piace citare il Ce-

tma di Brindisi. Un consorzio fra soggetti pubblici e privati che progetta nuovi materiali in un’area complicata del Paese. Negli ultimi anni è cresciuto talmente tanto che oggi può contare sulla professionalità di ben 70 dipendenti». Come mai avete deciso di aderire alla Borsa della Ricerca?«Siamo molto bravi a coin-volgere imprese su bandi in cui si richiede la partecipazi-one congiunta. Abbiamo però difficoltà a intercettare la richi-esta di ricerca delle aziende. In quest’ottica la Borsa rap-presenta un’ottima opportunità per presentare i nostri ricerca-tori, il nostro know how i nos-tri brevetti».

{ {Valerio VeronesiÉ il titolare di Euroma, impresa di Zola Predosa specializzata nella produzione di componenti per l’automazione industriale. Dal 2009 è Pre-sidente di Cna Industria Bologna.

EnEa: “alla Borsa pEr intErcEttarE la domanda di ricErca dEllE aziEndE”

Cna IndustrIa Bologna: “un matCh CompetItIvo per legare le Idee al merCato”Da “innovanet” a “sinergiedimpresa.it”: tutte le novità presentate alla Borsa

Dal 18 aprile, i delegati del Forum al lavoro sulla Preview on line in cerca di sinergie

{ {Marco CasagniMarco Casagni è responsabile dell’Unità tra-sferimento tecnologico dell’Enea, deputata alla protezione e successiva valorizzazione dei risul-tati dell’attività di ricerca. Ingegnere, è membro della Conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione della Regione Toscana.

A metà maggio è in programma il Forum 2011 della Borsa della Ricer-ca: potrebbe essere solo la seconda edizione dell’evento dedicato a fare incontrare ricercatori e imprese, mentre sarà, almeno per noi pro-motori, l’occasione per fare il punto sul lavoro che ci ha impegnato dopo l’esordio del 2010.La Borsa che presenteremo sarà profondamente trasformata, princi-palmente sotto due aspetti. Il primo è l’essere passati da un evento annu-ale a piattaforma permanente: il sito non è più una vetrina istituzionale, ma una portale in cui i delegati pos-sono trovare molti strumenti utili in grado di favorire concretamente il confronto e l’incontro tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. I moduli on line sono stati ideati e strutturati per rispondere alle tante istanze che ci sono arrivate da quanti hanno sostenuto il nostro progetto il primo anno. Oggi, infatti, è possibile pubblicare inserzioni per cercare un’azienda con cui collaborare o un gruppo di ricerca con cui sviluppare una nuova idea. E poi attraverso il Doc si possono cercare dottori e

dottorandi da inserire in azienda e i dottori stessi possono partecipare ai webinars. Infine, dal 18 aprile è sta-ta riaperta la Preview, la fiera virtu-ale in cui imprese e gruppi di ricerca presentano le proprie aree di ricerca e definiscono le rispettive agende di appuntamenti in vista del Forum di Bologna. Servizi molto diversi tra loro, tutti sviluppati nella logica di favorire il dialogo costante tra i tanti attori del trasferimento tecnologico.L’altro aspetto che caratterizzerà la Borsa della Ricerca nel 2011 sarà l’ampliamento del network dei soggetti coinvolti: all’impegno diretto della Fondazione Crui, si sono, infatti, aggiunti gli interventi dell’Enea, della Cna e di Banca In-tesa, nonché il forte coinvolgimento delle istituzioni emiliano-romag-nole che hanno chiesto di ospitare il Forum, prime tra tutte la Regione e la Camera di Commercio di Bo-logna. Tutti contributi fondamentali che crediamo possano dare un ap-porto decisivo nel rendere questo progetto un punto di riferimento per quanti sono interessati a trasformare la ricerca in innovazione.

TOMMASO AIELLO

15:00 Apertura ufficiale Forum 2011Tommaso Aiello, Coordinatore della Borsa della Ricerca e Ceo Emblema

Saluti Istituzionali Patrizio Bianchi, Assessore Regionale all’Università della Regione Emilia-RomagnaBruno Filetti, Presidente Camera di Commercio di BolognaIvano Dionigi, Rettore Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Tavola Rotonda: La Borsa della Ricerca come hub tra persone, università, imprese e territorioModera: Giovanni Iozzia, Direttore di Panorama Economy

Panelists: Marco Mancini, Presidente CRUILoredana Gulino, Direttore Generale Ministero dello Sviluppo EconomicoPatrizio Bianchi, Assessore all’Università della Regione Emilia-RomagnaRoberto Mazzotta, Presidente di Medriocredito ItalianoMarco Casagni, EneaMassimo Ferrante, CNA NazionalePaolo Bonaretti, Presidente Consorzio Spinner

Tavola Rotonda: Università, Azienda, Mercato: quali strumenti, processi e tempi per guadagnare vantaggio competitivo dalle nuove idee. Come dare avvio ad un circolo virtuosoModera: Antonio Romano, Vice Presidente IDC

Panelists: Paolo Ferragina, Prorettore per la Ricerca applicata e l’innovazione - Università di PisaDario Braga, Prorettore per la Ricerca dell’Alma Mater Studiorum – Università di BolognaPaolo Mulassano, Vice Direttore Istituto Superiore Mario Boella di TorinoSergio Galbiati, Direttore Generale Micron Technology Italia Gian Andrea Farina, Presidente Serendipity EnergiaMaria Letizia Mariani, General Manager Philips LightingFrancesco Peghin, Vice Presidente Confindustria Veneto e Presidente Galileo Park

Keynote Speech: Andrea Pontremoli, CEO DallaraInnovazione, Marketing, Meritocrazia: generare valore sostenibile per l’impresa, l’individuo, il sistema paese

Q&A

16:30

17:30

18:50

15:15

15:30

LA SESSIONE PLENARIA DEL 18 MAGGIO

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////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// ///3Borsa della Ricercaaprile 2011 anno III numero 2

ALESSANDRA zuccATra le molte attività offerte a coloro che partecipano alla Borsa della Ricerca spicca, a favore dei dottorandi e dottori di ricerca, un progetto particolarmente atteso ed innovativo: il DOC.Si tratta di uno strumento ideato per facilitare l’incontro tra HR Manager e delegati aziendali e coloro che hanno avviato una carriera nell’ambito della ricerca universitaria, per aprire vicen-devolmente le porte all’avvio di nuove

collaborazioni. Quello che potrebbe apparire come una semplice banca dati di cv, si arricchisce infatti basandosi sulla peculiarità dell’essere riserva-ta unicamente a profili di dottorandi e dottori di ricerca e di utilizzare come criteri di interrogazione da parte dei selezionatori le aree scientifiche ed i cluster applicativi. Un salto di qualità, quindi, che invita i potenziali candidati a riflettere e far emergere, oltre al proprio obiettivo pro-

fessionale, le aree applicative della pro-pria ricerca, fornendo ai selezionatori spunti e stimoli per un contatto mirato ed efficace. Un sistema di interrogazio-ne puntuale consente poi ai manager di tracciare le attività che coinvolgono i ricercatori che si sono dimostrati in-teressati alla richiesta di contatto e di salvare le proprie ricerche in modo da poter tenere sempre sott’occhio i candi-dati più interessanti. Il DOC offre però non solo profili pro-

fessionali, ma anche l’opportunità per le aziende di pubblicare inserzioni ed annunci e per i candidati di esprimere direttamente il proprio interesse alla proposta pubblicata. Senza limitazioni di numero di inserzioni e con la pos-sibilità di mantenere il proprio profilo riservato, i recruiter potranno quindi pubblicizzare in modo veramente mi-rato le loro proposte di collaborazione.

loredana gulIno (mIse): “la sInergIa tra rICerCa e InnovazIone e’ essenzIale per lo svIluppo del paese”

dal 9 maggIo Il doC apre le porte alle azIende

{ {Loredana GulinoDirettore della Direzione generale per la Lot-ta alla Contraffazione - UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) del Ministero dello Sviluppo Economico dal 1 febbraio 2009.Il suo percorso formativo la vede nel 1986 con-seguire la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con lode presso l’Università di Catania e nel 1990 ottenere l’abilitazione alla professione forense presso la Corte d’Appello di Catania.

LA SEDE DELMISE - ROMA

Anche quest’anno il MiSE sostiene la Borsa della Ri-cerca: direttore Gulino, con quali prospettive sarete pre-senti al Forum di Bologna?«La Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-UIBM del Ministero dello Svi-luppo Economico, in qualità di rappresentante delle istituzioni all’interno della Borsa della Ricerca 2011, intende confer-mare quel ruolo di connettore del circolo virtuoso tra il mon-do della ricerca, la Proprietà Intellettuale, gli intangible assets e il mondo imprendito-riale. L’obiettivo è proseguire nell’azione di massima diffu-sione della cultura brevettuale e con la condivisione delle ri-sorse attualmente a disposizio-ne delle università e dei centri di ricerca, per assicurare l’inte-grità e la tutela di questi patri-moni che sono la chiave dello sviluppo economico di un pa-ese. La presenza della Dire-zione si pone come il naturale proseguimento delle nostre at-tività nel campo della valoriz-zazione dei diritti di Proprietà Industriale e dell’innovazione,

oltre che del trasferimento tec-nologico e delle relazioni con il mondo della ricerca».Di che cosa si occupa nello specifico  la  Direzione  Gene-rale per la Lotta alla Con-traffazione-Ufficio  Italiano Brevetti e Marchi?«La Direzione identifica nella conoscenza il valore di riferi-mento per la propria missione, determinando obiettivi strate-gici e forti stimoli di compe-titività al fine di valorizzare e difendere i diritti di Proprietà Industriale e, come diretta con-seguenza, contrastare in modo più efficace il fenomeno della contraffazione.Con le novità introdotte dal regolamento che ha dato attua-zione al Codice della Proprietà Industriale, si intende conse-guire una gestione più agile delle pratiche amministrative di rilascio al fine di agevolare gli utenti e le imprese nella tu-tela dei loro titoli. Essenziale si rivela l’impegno a trasferire alle imprese e alle piccole e medie imprese tutto il know-how e gli strumenti idonei a garantire una corretta gestione

di tali diritti e la loro tutela, nel sostegno all’innovazione e alla capacità competitiva delle imprese italiane sul mercato interno ed internazionale. At-traverso politiche per la pro-mozione della Proprietà Indu-striale e delle relazioni con gli organismi comunitari e inter-nazionali, la Direzione Gene-rale ha inserito fra le sua prio-rità la sensibilizzazione di tutti i suoi interlocutori, con parti-colare attenzione nei confronti dei cittadini, ai quali rivolge campagne informative anche in ambito territoriale, volte ad educare ad una cultura per un consumo più consapevole».Quali azioni sono messe in campo dal Ministero per proteggere  la  Proprietà  In-dustriale: in che senso essa rappresenta una priorità per lo sviluppo della ricerca?«La priorità è creare un siste-ma di Proprietà Industriale che rappresenti davvero il volano dell’economia in cui tutti gli attori coinvolti (imprese, centri di ricerca, università, consu-matori, banche) riconoscano la spinta competitiva offerta dai

diritti di Proprietà Industriale. Si rivela dunque strategico il dialogo diretto sia con i singo-li cittadini, che necessitano di proteggere le proprie idee, sia con le piccole e medie imprese, per tutelare e rendere competi-tivi i propri assets immateriali. La Direzione Generale mette in campo strumenti pratici, for-nendo assistenza, consulenza e formazione tale da diffondere una adeguata consapevolezza del valore dei diritti di Pro-prietà Intellettuale e dell’im-portanza di saperli valorizzare adeguatamente. La ricerca, in tal senso, assume un ruolo fon-damentale e attivo come mo-tore per individuare soluzioni tecnologiche a tutela dei diritti già esistenti e nel processo in-novativo che concorre a far na-scere nuove idee».Qual è il ruolo della Direzio-ne Generale per la Lotta alla Contraffazione-Ufficio  Ita-liano Brevetti e Marchi nel raccordo tra mondo accade-mico e mondo delle Imprese?«State sperimentando nuove forme di tutela dei brevetti?È nostra volontà stimolare un confronto multidisciplinare tra i soggetti coinvolti, deter-minando un’adeguata connes-sione tra il mondo accademico (ricerca) e il mondo delle im-prese. Questa Direzione nasce proprio dalla consapevolezza del legame diretto tra innova-zione, Proprietà Industriale e competitività e in questo sen-so è necessario porre l’accento

sull’importanza della condivi-sione e dell’accessibilità delle risorse intangibili attualmente a disposizione delle università e dei centri di ricerca. La siner-gia tra innovazione, tecnologia e ricerca è essenziale per lo sviluppo economico di un pae-se, per tale ragione le strategie messe in campo dalla Direzio-ne sono rivolte non solo a po-tenziare la capacità brevettuale delle imprese italiane, ma an-che alla miglior tutela dei dirit-ti di Proprietà Industriale.Oggi, grazie al nuovo accordo sottoscritto con l’EPO, è pos-sibile godere di uno strumento di tutela più efficace in materia brevettale. La Direzione Gene-rale per la Lotta alla Contraffa-zione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi inizialmente compi-lerà e invierà al richiedente, ol-tre al rapporto di ricerca, anche una lettera ministeriale conte-nente eventuali obiezioni sul-la validità del brevetto stesso, segnalando i documenti sulla base dei quali la domanda po-trebbe essere invalidata.L’esame delle domande sarà quindi svolto sulla base del-la ricerca di anteriorità svolta dall’EPO e dell’eventuale ri-sposta del richiedente. Potran-no essere così valutati i requi-siti fondamentali a cui deve rispondere una buona idea per diventare a tutti gli effetti un brevetto, per poter essere sfrut-tata economicamente e tutelata dalla legislazione italiana ma anche internazionale». (A.F.)

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/// //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////4 Coaching aprile 2011 anno III numero 2

Nel programma annuale di attività che il Cosp - Centro per l’orientamento allo studio dell’università Statale di Mila-no propone ai propri studenti al fine di arrivare ad un corretto utilizzo degli strumenti per la ricerca del lavoro, in particola-re del cv, è stata proposta una giornata durante la quale 20 giovani, laureandi e neolaure-ati, hanno potuto sperimentare in maniera diretta lo strumen-to dell’Assessment Center e confrontarsi poi con i docen-ti in aula per condividere un feedback sulla loro performan-ce di candidati.Barbara Rosina, direttore del Cosp, qual è stato il risul-tato di questo intervento?«L’incontro del 12 aprile, cen-trato sulla simulazione pratica di un Assessment Center, si poneva l’obiettivo di far com-prendere meglio ai nostri stu-denti e laureati di cosa si tratta, a cosa serve e soprattutto come affrontarlo al meglio, attraver-so un’esperienza soprattutto pratica in cui mettersi alla pro-va e scoprire i propri punti di forza e di debolezza.

Riteniamo che l’intervento, erogato con grande professio-nalità da Alessandra Zucca e Silvia Pedalà di Emblema, ab-bia sicuramente raggiunto gli obiettivi previsti, come con-fermato anche dalle risposte ad un questionario di soddisfazio-ne sottoposto ai partecipanti al termine dell’incontro stesso. In particolare, sono state ap-prezzate molto le attività prati-che e la metodologia di lavoro utilizzate, che hanno permesso di fornire un feedback indivi-duale a tutti i presenti.Come hanno vissuto i ragaz-zi questo tipo di esperienza?«Direi che i partecipanti han-no vissuto questa esperienza soprattutto come un’opportu-nità per imparare a conoscersi e per mettersi alla prova - in un contesto protetto - rispetto a situazioni che sicuramente si troveranno ad affrontare quando inizieranno la ricerca del lavoro.A questo proposito, dobbia-mo sicuramente riconoscere ai ragazzi la serietà e l’impegno con cui hanno partecipato alle attività, contribuendo di fatto

in modo sostanziale alla buona riuscita della giornata». Perché è importante fornire questo tipo di supporto ai giovani che si affacciano ver-so il mondo del lavoro?«La pratica orientativa deve avere come scopo quello di fornire informazioni ma anche strumenti che consentano agli utenti di effettuare, lungo tutto l’arco della vita, scelte consape-voli in merito al proprio percorso for-mativo e al proprio lavo-ro.Il Cosp la-v o r a

avendo pertanto come obiet-tivi da un lato il supporto alla conoscenza di sé e del contesto in cui l’utente si muove (offer-ta formativa, mercato del lavo-ro, professioni, etc.), dall’altro la centralità degli “strumenti”, intesi anche come apprendi-mento di strategie di coping e azioni di orientamento - sia in-dividuali che di gruppo - cen-

trate sul self-emporment.L’incontro sull’asses-

sment ha sicuramente permesso di lavorare proprio su questi punti (la conoscenza di sé e il self-emporwent) la-

sciando ai partecipanti – ci auguriamo - qual-

cosa di più di una semplice lezio-ne “d’aula” su questi temi». (t.a.)

Proporsi come candidati, in qualunque momento del pro-prio percorso, è sempre diffici-le e richiede una buona dose di determinazione e consapevo-lezza. A maggior ragione quan-do si è all’inizio della propria carriera, i dubbi e le incertezze sugli strumenti che si utiliz-zano e sulle modalità con cui ci si presenta possono rendere questo processo ancora più dif-ficile. I mezzi a disposizione per co-municare esperienze e motiva-

zione sono uguali per tutti, ma la modalità con si utilizzano e le astuzie da mettere in campo possono fare la differenza tra un candidato e l’altro. Spesso accade, ad esempio, di inviare numerosi curricula ad aziende senza averne riscontro, di in-serire le proprie candidature su portali frequentatissimi e che però non restituiscono il risultato atteso oppure, ancora peggio, di uscire entusiasti da un colloquio di selezione pen-sando di essere stati efficaci e

convincenti senza però poi es-sere riconvocati per ottenere il lavoro che si desiderava.Perché questo accade? Molte volte si tratta di semplici coin-cidenze, ma spesso può essere il risultato di una strategia scor-retta nel redigere il curriculum oppure di una situazione in cui è stata l’emotività a parlare per conto nostro, togliendoci la possibilità di comunicare all’interlocutore ciò che vera-mente desideravamo. In quest’ottica la Borsa del Pla-

cement e la Borsa della Ricer-ca rendono disponibili a partire dal mese di Aprile 2011 alcuni servizi a supporto dei candi-dati, per sostenere il percorso che va dalla candidatura agli incontri con i selezionatori. Sui portali è infatti possibile richiedere a recruiter profes-sionisti la revisione del proprio cv, per mettere in risalto le pa-role chiave e gli aspetti più ri-levanti oppure cimentarsi nella simulazione di un colloquio di selezione, discutendo poi con

il proprio intervistatore sugli eventuali punti di incertezza. Gli strumenti della Web identi-ty e del Career Coaching inol-tre sono ulteriori approfondi-menti disponibili per valutare e correggere la propria presenza e visibilità sul web nella veste di candidati e per creare con la guida di un esperto un percorso di carriera strutturato e bastato sul nostro specifico obiettivo professionale. (A.z.)

ANGELA MARGIASSOAd ogni edizione del Forum della Borsa del Placement an-davo via con un arrivederci all’anno prossimo: credo che, come università, il primo mo-tivo per cui abbiamo aderito ai webinars è stato proprio la pos-sibilità di approfondire i temi proposti durante l’anno, senza aspettare il prossimo Forum e

senza dover spendere tempo e soldi in spostamenti. L’inizio del primo webinar è stato decisamente strano, per-ché l’idea che mi ero fatta era di un qualcosa di “virtuale”, abbastanza asettico e unidire-zionale. Invece, mentre il seminario ini-ziava, sono arrivati i saluti dei partecipanti delle altre univer-

sità ed è bastato questo a farmi capire che non ero spettatrice, ma partecipante ad un evento vero con tanti atenei collegati. L’ora del webinar è passata sin troppo veloce, soprattutto per-ché mi rendo conto che è uno strumento con cui si deve pren-dere confidenza. Però credo sia un’esperienza formativa estremamente utile

in grado di darci molti spunti e di favorire anche il confron-to tra colleghi per valutare e correggere la propria presenza e visibilità sul web nella veste di candidati e per creare con la guida di un esperto un percorso di carriera strutturato e bastato sul nostro specifico obiettivo professionale.

Valentina Gambini, neolaureata in

Biotecnologie Mediche all’Università di Perugia,

ha partecipato alle attività di coaching della Bor-sa del Placement come spettatrice del webinar

sul curriculum vitae. «É stata una iniziativa molto

utile, che non solo mi ha permesso di seguire i

consigli di un esperto, ma anche di partecipare ad una

discussione tarata proprio sulle necessità pratiche di

noi neolaureati - dice la Gambini - Ci sono molte

informazioni sul web e nelle pubblicazioni, ma

sono di norma generi-che e non rispondono ad un bisogno specifico. In

questa occasione ho invece potuto interagire diretta

con il relatore e ottenere rapidamente una risposta

mirata sulle mie necessità, il tutto senza muovermi

dalla mia postazione. Oggi sto intraprendendo un

cammino professionale nel campo delle biotecnologie

mediche e farmaceutiche e un sostegno di questo tipo è per me un valido

aiuto nel costruire il mio percorso».

un reCruIter per amICo: seguIre I passI per CerCare lavoro sotto la guIda dI un esperto selezIonatore

Il weBInar raCContato daI parteCIpantI

Il CoaChIng on sIte porta l’assessment In aula:una sImulazIone per dIventare CandIdatI eCCellentI

Il webInar sul cvsenza

muoversI da casa

BARBARA ROSINADIRETTORE CENTRO DI SERVIZIO DI ATENEOPER L’ORIENTAMENTO ALLO STUDIO E ALLE PROFESSIONIDELL’UNIVERSITà STATALE DI MILANO

Servizi e simulazioni, un percorso di coaching personalizzato per ogni esigenza

Angela Margiasso del Softel della Federico II di Napoli ci racconta la sua esperienza

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////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// ///5Borsa della Ricercaaprile 2011 anno III numero 2

Lavora dal 2001 alla Fondazione Crui. Segue azioni a livello di sistema universitario con com-piti di coordinamento e supporto, in particolare nel settore ricerca. E’ referente per l’attività Eu-raxess – Researchers in motion della Commis-sione europea. Partecipa ai lavori del Gruppo insediato presso l’Uibm (Mise) e al Tavolo tec-nico sulla gestione dei progetti di ricerca (Miur)

{ {Natalia Paganelli

Laurea con Lode in ingegneria elettronica nel 2009 e master in Finanza aziendale e controllo di gestione nel 2011. Dal 2006 al 2009 colla-bora con uno studio di ingegneria. Nel 2011 fonda, insieme a 7 soci e due atenei, la RSens Srl, dove ricopre la carica di presidente{ {Luca Bidinelli

antonIo romanoA fianco di confortanti segnali di ripresa, adesso più che mai è necessario avviare un circolo virtuoso nell’economia e nella società. In Italia questa esigen-za è ancora più sentita e deve convergere su tre pilastri cen-trali. Innanzitutto un nuovo modello di ricerca e sviluppo che si ar-

ticoli in uno strutturato, fluido e costante rapporto tra univer-sità, imprese e territorio. Poi ancora, il ruolo centrale della risorsa umana, in chiave di co-noscenze, competenze e capa-cità, che sia nella formazione che nel percorso aziendale sia sostenuta da adeguati investi-menti e da un sistema di veri-fiche e promozioni basato solo

ed esclusivamente sul prin-cipio della meritocrazia. In ultimo la comprensione dell’importanza del “marke-ting” nella promozione dei nostri prodotti e servizi e del-le competenze ed investimenti necessari a supporto di questo “momento” ormai fondamen-tale in un mercato sempre più globale e competitivo. Il tutto

volto, in ultima istanza, a ge-nerare quella innovazione di prodotto e di processo struttu-ralmente necessaria al Sistema Paese per riavviare un nuovo ciclo espansivo, sia economico che culturale.Di tutto questo si parlerà nel corso della sessione plenaria

della Borsa della Ricerca il giorno 18 maggio, attraver-so gli interventi di autorevoli esponenti sia del mondo acca-demico che del tessuto indu-striale ed economico italiano. Idee, opinioni, esperienze, im-pegni per un’agenda dell’Inno-vazione.

“Questa è una vera borsa, che riesce a fare incontrare, coniu-gando il rapporto personale e le nuove tecnologie”: è per questo che la Camera di com-mercio di Bologna ha deciso di essere protagonista del proget-to, sostenendo le imprese del territorio che parteciperanno alla Borsa della Ricerca, at-traverso un rimborso pari a 2/3 della quota di adesione. «Il sostegno di Piazza della Mer-canzia nasce dalla volontà di stimolare le imprese bolognesi ad accedere a questa opportu-nità di incontro selezionato

fra ricercatori e imprese - dice Bruno Filetti, Presidente della Camera di commercio di Bo-logna. Uno scambio di idee e progetti in cui i giorni dal 18 al 20 maggio saranno una tappa di un incontro continuo fra ricerca e manager che du-rerà un anno intero. La nostra Camera di commercio ha una particolare attenzione nei con-fronti del sistema brevettuale. In termini relativi, se conside-riamo il rapporto tra imprese e brevetti, siamo i primi in Ita-lia. Dal 1 gennaio al 18 marzo, solo per fare un esempio, su

Bologna sono stati depositati 132 brevetti. Questo dimostra che il mondo imprenditoriale sta reagendo. Non si sta aspet-tando che passi la crisi, che la burrasca si allontani da sola, al contrario si sta cercando di af-frontarla. Bisogna essere com-petitivi sapendo che i mercati su cui bisogna lavorare sono lontani. La ricerca e i prodotti innovativi sono la nostra dife-sa per conquistare nuovi posi-zioni a livello mondiale. Oggi non vince chi riesce a vende-re a meno ma chi innova. E il brevetto non è nulla senza un

progetto che lo attualizzi. Ecco il perché della nostra parte-cipazione alla Borsa. È uno snodo importante per informa-re le aziende della ricchezza brevettuale. Un luogo dove gli operatori si possano incontrare per conoscersi. La Borsa, in-fatti, serve non tanto per “fare affari” ma per cerare rapporti e collaborazioni. Per conoscere la capacità di inventare dei no-stri ricercatori e le conseguenti necessità delle aziende». A palazzo Re Enzo sarà attivo anche uno spazio espositivo della Camera di commercio

che fornirà informazioni sui brevetti per invenzione indu-striale, marchi, modelli: come tutelarli, come fare le ricerche, quali sono le banche dati, i co-sti della tutela e i pericoli della contraffazione. Sarà in distri-buzione la “Guida ai Marchi e Brevetti” della Camera di commercio e anche il volume “La tutela delle idee”, che rac-coglie tutte le massime della sezione del Tribunale di Bo-logna dedicate alla tutela della proprietà industriale. (T.A.)

Lo sapevate che un fattore che annuncia l’arrivo di un imminente territorio è l’au-mento dell’emissione del gas Radon? E che per legge molti uffici che hanno la loro sede a pianterreno, oppure nel semin-terrato, dovrebbero controllare periodicamente la presenza di questo gas perché una delle cause principali del tumore al polmone? La RSens, una delle nuove aziende che partecipa alla Bor-sa, è nata da pochi mesi, nel gennaio del 2011 proprio con

lo scopo di realizzare una mac-china che rileva la presenza del Radon. L’azienda è frutto della sinergia dell’Optolab dell’u-niversità di Modena e Reggio Emilia e del laboratorio di Nano e micro sistemi dell’Uni-versità di Trento. «Nelle università abbiamo sen-tito parlare spesso di questa Borsa della ricerca - racconta Luca Bidinelli - presidente della RSens – Abbiamo pen-sato di partecipare perché en-tro la prossima metà dell’anno avremo finito il prototipo e

dobbiamo già pensare a come produrlo. La nostra idea è di creare un rilevatore “Fai da te”, semplice e pratico da usa-re, e che soprattutto non costi troppo. Potrebbe avere tantis-sime applicazioni, in Italia così come all’estero. La normativa prevede dei con-trolli rigorosi. Con il nostro macchinario dovrebbe essere tutto più facile. La Borsa può essere una importante oppor-tunità per sviluppare ancora di più il nostro progetto di ricer-ca». (M.S.)

Nei workshop organizzati dalla Fondazione Crui il

19 maggio intendiamo proporre al pubblico della

Borsa della Ricerca tre diverse prospettive su

un tema prioritario quale quello delle partnership

fra il mondo della ricerca universitaria e il mondo

delle imprese. I nostri relatori saranno docenti

della Liuc (Castellanza), dell’università Napoli Fe-derico II e dell’università

di Palermo.

La competizione globale del futuro si affronta solo

collegando più effica-cemente l’innovazione prodotta allo sviluppo

economico del Paese. Per farlo è però necessario

sapere come si muovono i soggetti coinvolti in prima

persona nelle attività di ricerca. Quali sono le

prospettive e gli strumenti messi in campo da atenei

diversissimi che si aprono alle relazioni con

l’industria.

un rIlevatore dI radon per sCoprIre le fughe dI gas

l’agenda dell’InnovazIone passa dal rapporto tra unIversItà Imprese e terrItorIo

“BrevettI & progettI”Così le Idee dIventano realtà

I workshop della FondazIone CruI

Ricopre attualmente l’incarico di Group VP e General Manager, South Europe all’interno del-la struttura di IDC EMEA (Europe, Middle East, Africa). In questo ruolo ha piena responsabilitá sulle operations ed i risultati dei paesi che com-pongono la region (Italia, Spagna, Portogallo). Nato nel marzo del 1967 è dall’ottobre 1999 Accademico Effettivo della Accademia Teatina delle Scienze (Chieti, Italia)

{ {Antonio Romano

La RSens partecipa per la prima volta alla Borsa della Ricerca

La Camera di Commercio di Bologna incentiva le imprese a partecipare{ {Bruno Filetti

Presidente della Camera di commercio di Bolo-gna dal 20 marzo 2008. Esperto del settore ce-realicolo e di materie prime per l’industria ali-mentare e zootecnica, è dal 27 maggio 1994 Presidente di Ager Borsa Merci di Bologna. E’ Presidente e Consigliere delegato di Bagal Bo-logna, azienda di brokeraggio cerealicolo na-zionale ed internazionale

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/// //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////6 Borsa della Ricerca aprile 2011 anno III numero 2

RITA cOSTAMercoledì 18 maggio alle 15 si aprirà ufficialmente a Bologna la seconda edizione del Forum della Borsa della Ricerca. La prestigiosa cornice di Palazzo Re Enzo ospiterà per tre giorni (dal 18 al 20 maggio) questa importante iniziativa nata nel 2010 per facilitare l’incontro tra chi, nel mondo accademi-co e dell’impresa si occupa di ricerca. I lavori cominceranno nel grande Salone del Podestà con una tavola rotonda dal titolo “La Borsa della Ricerca come

hub tra università, imprese e territorio” che coinvolgerà i delegati degli enti che promuo-vono e sostengono l’iniziativa: dalla Crui al ministero dello Sviluppo economico, dalla Re-gione Emilia Romagna a Enea, dalla Camera di Commercio di Bologna a Cna a Banca Intesa.Keynote speaker della sessione sarà Andrea Pontremoli, Ceo Dallara che racconterà ai dele-gati con quali modalità innova-zione, marketing, meritocrazia siano assi portanti per generare valore sostenibile per l’impre-sa, l’individuo e il sistema pa-

ese. Alla seconda tavola roton-da in programma dalle 17.30 parteciperanno esponenti del mondo dell’impresa tra cui Sergio Galbiati, direttore gene-rale Micron Technology Italia, Gian Andrea Farina, presidente Serendipity Energia, Maria Le-tizia Mariani, general manager Philips Lighting e del mondo accademico come Dario Bra-ga, prorettore per la ricerca dell’Alma Mater Studiorum, università di Bologna e Paolo Ferragina, prorettore per la ri-cerca applicata e l’innovazio-ne, dell’università di Pisa.

Per i delegati che raggiunge-ranno Bologna da diverse re-gioni e nazioni, la giornata si concluderà con un cocktail di benvenuto al Chiostro della Basilica di Santo Stefano, con l’obiettivo di far vivere nel modo più piacevole possibile la città.Va in questa direzione anche la scelta degli hotel per i delegati, tutti a pochi passi da Palazzo Re Enzo, in pieno centro a Bo-logna. Il 19 maggio è la giornata cen-trale del Forum: oltre all’a-genda di appuntamenti one to

one, tra ricercatori e manager calendarizzati nel corso di tut-ta la giornata e della durata di 30 minuti ciacuno, sarà possi-bile partecipare ai workshop tematici organizzati dalla Fon-dazione Crui, dal Consorzio Spinner e dalla Cna di Bologna aumentando le occasioni di in-contro tra imprese ed atenei e lo scambio di best practices.Venerdì 20 maggio l’agenda di appuntamenti impegnerà i delegati fino alle 13, orario in cui termineranno tutti i lavori del Forum della Borsa della Ricerca.

Abbiamo incontrato il Profes-sor Massimo Caccia, referente per il Trasferimento Tecnolo-gico di Ateneo, in un appun-tamento piuttosto mattiniero in quel di Milano e abbiamo avuto modo di conoscere il suo impegno nella ricerca e nel TT. Il modo migliore per presentarlo è senz’altro farvi percepire la sua tempra avven-turosa in questa intervista.Professore, perché parteci-pate alla Borsa della Ricer-ca? «George Mallory fu un alpi-

nista inglese che, negli anni Venti, partecipò a tre spedi-zioni sul monte Everest. Un giornalista gli chiese: “Why do you want to climb Mount Everest?” ed ebbe come ri-sposta una frase che sintetizza lo spirito di molte imprese, anche scientifiche: “Because it’s there”. La Borsa della Ri-cerca esiste, cresce, offre un palcoscenico di persone che credono alla possibilità di dar vita ad una economia ed una società basata sulla conoscen-za e credono alla possibilità di costruire il proprio futuro. Non e’ una collinetta da salire en souplesse, ma forse non è nemmeno l’Everest. Di certo

è una bella sfida, a cui è diffi-cile resistere; e la domanda da porsi va ribaltata: perché non partecipare, visto che c’è?»Cosa vi aspettate?«Di non arrivare lontano dalla vetta, con molte tappe e tante difficoltà, e giungere a definire dei rapporti di collaborazione vera tra il mondo accademico ed il mondo imprenditoriale; collaborazione, più che licen-sing di prodotti e know-how perché il modello del “vu’ cumpra’” con cui talvolta l’Accademia si è presentata al di fuori del proprio mondo non ha più senso di esistere (e forse non l’ha mai avuto). Ed è l’unico modo per supe-

rare anche una certa ritrosia e delle oggettive difficoltà, di linguaggio e vedute, con cui il mondo imprenditoriale si è rapportato con chi fa ricerca».Qual è l’impegno del suo gruppo nella ricerca e nel TT? «Il gruppo di ricerca che ho la fortuna di coordinare è cre-sciuto nell’humus del Cern, il grande laboratorio di Fisica delle particelle di Ginevra. Gli strumenti di cui i fisici del-le particelle necessitano e le grandi macchine acceleratrici non si possono acquistare al supermercato: vanno concepi-te, sviluppate, ingegnerizzate e qualificate. Sono sempre

metodi e strumenti che van-no oltre ciò che è disponibile e lo spirito di frontiera della Ricerca per cui sono concepiti si trasmette anche alla tecno-logia. Con questa formazione, rientrato in Italia dopo più di 10 anni al Cern, abbiamo ini-ziato a percorrere la via dei progetti legati al Programma quadro di Commissione eu-ropea che ben si adattano allo sviluppo ex-novo di un grup-po. Ci siamo riusciti, l’impe-gno è stato premiato ed ora abbiamo un sistema che si sta stabilizzando, anche grazie alle aziende che hanno creduto in noi». (M.z.)

NUOVI ARRIVI AllA BORsA dellA RIceRcA: INteRVIstA A MAssIMO cAccIA, UNIVeRsItà deglI stUdIdellAINsUBRIA

BenvenutI al forum dI Bologna:tre gIornI dI InContrI a

SALONE DEL PODESTà, SEDE DELLA PLENARIA E DEI ONE-TO-ONE

MASSIMO CACCIA REFERENTE PER IL TRASFERIMENTO

TECNOLOGICO DI ATENEO

Palazzo Re Enzo

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////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// ///7Borsa del Placementaprile 2011 anno III numero 2

Nuove geNerazioNi e vita d’azieNda: i milleNials a coNfroNto coN il moNdo del lavoro

il Key Note speaKer

Dal 19 al 21 ottobre torna il Forum del PlacementA Venezia guardiamo insieme verso il

Ron Alsop

ALESSANDRA zuccAMillenials, Generazione Y, Trophy Kids, Net Generation: molte sono le etichette asse-gnate ai giovani nati tra il 1980 e il 2000. Mentre le teorie si moltiplicano i tratti fondamen-tali che caratterizzano i “nuovi lavoratori” diventano sempre più definiti, il sistema sociale - in cui istruzione e aziende gio-cano un ruolo sostanziale - sta prendendo in seria considera-zione tutto ciò che concerne il cambiamento nello stile di vita e di lavoro che questa genera-zione inevitabilmente causa. Se il sistema universitario si trova ad affrontare una sfida che coinvolge non solo gli stu-denti ed il loro modo di agire ma anche famiglie presenti e a volte invadenti, anche il siste-

ma azienda vede entrare al suo interno giovani brillanti ma ca-ratterizzati da un modus ope-randi sostanzialmente diverso rispetto a quello della genera-zione precedente. Infatti, ciò che frequentemente caratteriz-za il loro ingresso nel mondo del lavoro è una visibile dispa-rità tra le aspettative nutrite e maturate durante il percorso di crescita e la realtà con cui si devono confrontare nel diven-tare lavoratori. Ecco allora che da un lato le aziende si strutturano svilup-pando politiche aziendali di retention per diminuire il tur-nover dei giovani neoassunti, adottando orari flessibili e pro-muovendo schemi lavorativi rispettosi di quelle esigenze personali e di bilanciamento

con la vita privata così spes-so espresse dai millenials. Dall’altro anche l’università aggiunge al suo ruolo di cre-atore di conoscenza un com-pito ancora più arduo: quello di orientare e guidare i propri giovani nel costruire consape-volmente il proprio percorso professionale.La Borsa del Placement al Forum di Venezia ad Ottobre 2011 propone ai partecipan-ti del mondo universitario e aziendale un confronto proprio sull’inserimento delle nuove generazioni nel contesto lavo-rativo, analizzando le azioni e le problematiche che questi due mondi affrontano per so-stenere un processo così im-portante per i futuri lavoratori.

Non sarà solo un cambio di sede e una modifica alle date del Forum, che ormai è un appuntamento fisso per tutti coloro che agiscono nel mondo del placement universitario. A Venezia quest’anno portiamo con noi un’aria di rinnovamento che – pur non modificando il format di base dell’evento – ci vedrà tutti più attivi e coinvolti nel creare le necessarie connessioni tra il mondo del business e quello della formazione universitaria. Pur se trascinati nella frenesia dell’imminente Forum della Borsa della Ricerca abbiamo deciso quindi di darvi qualche anticipazione sui temi che insieme affronteremo e sulle nuove modalità interattive che abbiamo pensato per coinvolgervi sempre di più.

Ron Alsop è l’editor di Workforce Management, una rivista, sito web e una serie di e-newsletter de-dicata al luogo di lavoro e le questioni delle risorse umane. Un giornalista di lunga data e redattore per il Wall Street Journal, è autore di otto libri, com-preso l’ultimo, Trophy Kids Grow Up: How the

Millennial Generation Is Shaking Up the Workpla-ce. Le altre sue pubblicazioni includono: The Wall Street Journal Guide to the Top Business Schools e The 18 Immutable Laws of Corporate Reputation:

Creating, Protecting, and Repairing Your Most Valuable Asset. Ha inoltre lavorato come redattore

della pagina Marketplace della rivista Journal e alla classifica annuale dei programmi di MBA. Ha

presenziato come relatore a numerosi convegni sulla generazione dei Millennials, sulla reputazione aziendale e sulla formazione in azienda. Laureato

alla Indiana University, vive a Chicago.

Non solo web e chat come strumenti di interazione, ma nuovi metodi per rendere la partecipazione alle attività del Forum del Placement viva e, soprattutto, produttiva.I workshop assumono da quest’anno un nuovo aspetto e

diventano l’occasione per mettersi in gioco direttamente e partecipare alla discussione in prima persona. Esercitazio-

ni, role play e drammatizzazione mettono tutti i parte-cipanti in diretto contatto con le loro attività quotidiane

mentre un apposito sistema raccoglie opinioni e voti dai presenti in sala. Grande novità sarà infatti l’esordio

dell’Audience Response System come metodo per racco-gliere contributi e stimolare la partecipazione della platea

alle attività del Forum. Diteci la vostra!

role play, worKshop e iNterazioNe: partecipare NoN è mai stato così facile!

futuro

Acquistano on-line

Utilizzano più di un media alla volta

Comunicare è sinonimo di condividere web 2.0 e social network

Cercano indipendenza nel lavoro ma dimostrano il bisogno di continue conferme

Ricercano costantemente novità, hanno molta creatività e avversione alle regole

Ambiziosi e creativi appaiono a volte arroganti e superficiali (conflitto generazionale)

Dimensione sociale molto sviluppata tendenza a lavorare con e nel gruppo

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aprIle 2001anno III numero 2

Direttore responsabileAdriana Falsone

Redazione

Emblema srlVia Garibaldi, 940124 BolognaTel. 051 271200

Fax. 051 [email protected]

www.progettodesmo.it

AmministratoreTommaso Aiello

Progetto GraficoEstefania Zappatore

Concept & DesignDapalab

Stampa Tipo-litografia Bertocchi

Bologna

RegistrazioneTribunale di Bologna

n. 8017 del 04/12/2009

Il 10 maggio i webinars saranno dedicati al colloquio di selezione: tre esperti provenienti da mondi diversi ci racconteranno i segreti e le malizie che bisogna assolutamente conoscere per far sì che il breve tempo che ad un candidato è concesso per raccontarsi sia sfruttato nel migliore dei modi e conceda l’opportunità di tornare vincenti da questo primo appuntamento con il lavoro dei sogni.

Non sapete ancora cosa sono i webinar? Volete farvi un’idea del contenuto di ogni intervento?Da oggi su You tube potrete vedere delle clip che vi raccontano un po’ dei nostri seminari on line! Piccoli estratti dei webinar trasmessi presentano in pochi secondi il cuore degli argomenti che vi proponiamo, attraverso la testimonianza diretta dei nostri relatori. Sarà così possibile rivedere un sunto dell’intervento di Yahis Martari, relatore il 6 aprile sull’argomento del curriculum vitae, che espone come la personalizzazione sia un punto essenziale per differenziare il proprio cv dalle migliaia che arrivano ogni giorno negli uffici di recruiting delle grandi aziende. Oppure, potrete rivedere un estratto dell’intervento di Silvia Pedalà, recruiter, di Daniela Pala, recruiting manager di Altran e Paolo Mulassano dell’Istituto Superiore Mario Bo-ella di Torino che sottolineano il ruolo dell’obiettivo professionale nella creazione di un percorso di carriera.

Tutti i delegati impegnati nell’allestimento dello stand virtuale in preparazione della Borsa della Ricerca hanno a disposizione nella propria area riservata il Vademecum, una guida in cui trovano parametri tecnici e consigli utili per presentarsi al meglio.Sempre nell’area riservata è disponibile l’Help che supporta i delegati nella navigazione di tutte le arre del portale.

Oggi più che mai Web 2.0 e social network la fanno da padroni. Anche Emblema non si tira indietro davanti alla sfida tecnologica e ha deciso di usare Facebook come uno dei canali preferiti e più usati per promuovere e dare visibilità a tutte le iniziative.Volendo portare un tocco di colore e di inno-vazione al versante istituzionale del profilo, Emblema e il suo staff ad ogni ricorrenza si divertono a ricreare, modificare, alterare e talvolta nascondere il logo blu cui siete abituati. Un po’ come Google, ma, a nostro parere, con un pizzico di simpatia in più!

Michelangelo Tagliaferri, Presidente dell’Accade-mia di Comunicazione di Milano. Quale messaggio è possibile trasmettere ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro? Chi segue le problematiche del placement ha giornalmente di fronte a sé deci-ne e decine di studenti e neolaureati che si aspet-tano di ricevere il decalogo che permetta loro di superare ogni selezione a tempo di record. Ma quali sono veramente le parole che possono gui-dare i giovani nell’affrontare il colloquio di lavoro in maniera consapevole e soddisfacente?

Valeria Ghirardi, Responsabile del reclutamento di L’Oreal Italia. Puntuali, ben vestiti e pieni di grandi speranze. I giovani che si presentano a col-loquio in azienda seguono tutti uno stesso copione, ma qualcuno più di altri riesce a colpire il proprio interlocutore al punto tale da convincerlo di esse-re davvero la persona giusta al posto giusto. Ma è veramente così semplice mostrare in poco più di mezz’ora il meglio di sé ad uno sconosciuto? Ecco i consigli da parte di chi ha incontrato centinaia di questi giovani e sa come e cosa è bene valutare di ciascuno di loro.

Fabrizio Travaglini, Direttore di Page Personnel, società leader nella ricerca e selezione di per-sonale qualificato. L’esperienza di un dottorato costituisce un significativo bagaglio culturale e di approfondimento scientifico e pratico che ogni dottorando e dottore di ricerca porta con sé. Ma cosa accade quando questo insieme di scienza ed esperienza deve essere comunicato ad un selezio-natore? Come si trasmette ad un “non esperto del settore” il valore di un percorso professionale così importante e così complesso? In diretta la testimo-nianza di un selezionatore più che esperto, che potrà sciogliere i dubbi e chiarire ogni perplessità per coloro che si apprestano a proporsi come can-didati dopo un percorso accademico di dottorato.

un’ora per poter raCContare tutto dI sé.

ognI weBInarIn un ClIp.

Benvenuto rICerCatore numero 1000!un vademeCum per allestIre la prevIew

la doppIa faCCIa dI faCeBook

Il ColloquIo dI selezIone vIsto dal mondo del plaCement

Il ColloquIo dI selezIone vIsto Con glI oCChI del neolaureato

Il ColloquIo dI selezIone per rICerCatorI e dottorandI

Il giovane ricercatore Antonio Busci-glio, classe 1982, proprio in questi giorni si è registrato al portale della Borsa della Ricerca facendoci rag-giungere così quota 1.000. Laureato nel 2007 in Ingegneria chimica a Pa-lermo, è diventato Dottore di ricerca nel 2011. «L’iniziativa presentata dal professore Valenza mi ha incuriosito. Normalmente quando presentiamo un curriculum lo lanciamo nel vuoto. Il più delle volte non sappiamo se le aziende sono interessate, se stanno effettivamente cercando e cosa vogliono. Nella piattaforma della Borsa, invece, si sa che chi partecipa ha un reale interesse. Insieme con il mio gruppo di ricerca stiamo pensando di utilizzare il portale per pubblicare qualcosa sui nostri brevetti. Qui a Palermo non c’è un tessuto industriale molto forte. Allora, perché non entrare in questa rete e utilizzare così questo cana-le? Tra l’altro ho visto la presentazione dei webinars e mi sembrano molto interessanti». Busciglio si è occupato di fluidodinamica dei siste-mi multifase (reattori agitati gas-liquido e a letto fluidizzato), sviluppo di tecniche di misura basate su analisi di immagini digitali, produzione di biocarburanti.

ANTONIO

BUSCIGLIO

il dottore n. 1000!

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L’IMMAGINE PROFILO DI EMBLEMAPER FESTEGGIARE I 150 ANNI

DELL’UNITA’ D’ITALIA

IL VISUAL DELLO STANDON LINE Numero chiuso in stampa

il 3 maggio 2011