Upload
albertina-genovese
View
218
Download
3
Embed Size (px)
Citation preview
Come funziona il modello di sviluppo economico della crescita?
Occupazione abnorme di suoloVoracità energetica
Concentrazione di agenti inquinantiConsumo di risorse non rinnovabiliRiproduzione allargata di povertàEcological footprints come fattori
determinanti dello squilibrio ecologico globale
Modello territoriale / metropoli
• struttura territoriale interamente generata dalle leggi della crescita economica; a carattere fortemente dissipativo e entropico; senza confini né limiti alla crescita squilibrante e fortemente gerarchizzante; omologante il territorio che occupa; ecocatastrofica; svalorizzante le qualità individuali dei luoghi; priva di qualità estetica; riduttiva nei modelli
dell’abitare Magnaghi 1989
come si supera?
• Con la sostenibilità: avanzare nuove regole di progettazione e produzione del territorio che contribuiscano all’avvio di modelli di sviluppo sostenibili.
Definizione di territorio
• PRODOTTO STORICO DEI PROCESSI DI COEVULUZIONE DI LUNGA DURATA FRA INSEDIAMENTO UMANO E AMBIENTE, NATURA E CULTURA, E QUINDI, ESITO DELLA TRASFORMAZIONE DELL’AMBIENTE A OPERA DI SUCCESSIVI E STRATIFICATI CILCI DI CIVILIZZAZIONE
sul piano analitico:
• dalla descrizione funzionale dello spazio
• a descrizioni identitarie dei luoghi, dei milieu, degli ambienti insediativi, dei sistemi ambientali
sul piano progettuale:
• da piani di settore
• a piani multisettoriali integrati a valenza strategica e interattiva
sul piano della valutazione:
• dalla VIA a modelli polivalenti che facciano riferimento a concetti integrati di sostenibilità.
Quale sostenibilità?
- APPROCCIO FUNZIONALISTA O DELL’ECOCOMPATIBILITA’ DELLA CRESCITA ECONOMICA
- APPROCCIO AMBIENTALISTA O BIOCENTRICO
- APPROCCIO TERRITORIALISTA O ANTROPOBIOCENTRICO
Approccio funzionalista
• IMPEGO MISURE CORRETTIVE, • TECNICHE INTERNE AL SISTEMA• RIDUZIONE GAS INQUINANTE• RICICLAGGIO RIFIUTI• AREE A REGIME SPECIALE• PIANI DI EMERGENZA• DEPURATORI, INCENERITORI…
APPROCCIO FUNZIONALISTA
• intraprendiamo una corsa infernale fra degradazione ecologica e soluzioni tecnologiche che si preoccupano degli effetti di questi mali continuando a sviluppare le loro cause (E. Morin)
Approccio ambientalista
• Punta alla salvaguardia delle logiche ambientali, critica lo sviluppo illimitato ma finalizza alla salvaguardia il principio base, primogenitore di tutti gli altri e rischia di essere DETERMINISTA rispetto all’ambiente antropico, e perdere di vista le cause del degrado, e ricadere in azioni collaterali e correttive
Approccio territorialista
• un approccio che si distanza dalla parzialità ambientalista e nel quale la sostenibilità è determinata da tre componenti costruttive del territorio stesso
• - ambiente naturale• - ambiente costruito• - ambiente antropico
Approccio territorialista
• No : ricerca della qualità ambientale a qualunque condizione
• Ma ricerca relazioni virtuose fra sostenibilità ambientale, sociale, territoriale, economica, politica…
Approccio territorialista
• per il territorio il degrado è pari ai processi di DE-TERRITORIALIZZAZIONE
• di DESTRUTTURAZIONE DELLE RELAZIONI E PROPORZIONI TRA AMBIENTE FISICO (COSTRUITO E ANTROPICO)
• IL TERRITORIO NON ESISTE IN NATURA
• È esito DINAMICO, STRATIFICATO, COMPLESSO DI CICLI SUCCESSIVI… l’azione delle società STRUTTURA IL TERRITORIO
Sviluppo autosostenibile
– individuare l’identità territoriale per avviare processi di ri-territorializzazione
– leggere processi di formazione del territorio per interpretarne INVARIANZE, PERMANENZE, SEDIMENTI,
– ogni ciclo ACCUMULA E DEPOSITA una propria SAPIENZA AMBIENTALE che arricchisce la genetica di un luogol’interazione tra atti territorializzanti successivi determina LA MASSA TERRITORIALE, inegualmente distribuita….
– LA MASSA TERRITORIALE è pari all’accumulo storico di atti di diversa natura: edifici, porti, monumenti, ponti, terrazzamenti, bonifiche, storie, paesaggio, identità,
– tale MASSA TERRITORIALE indica il valore DEL PATRIMONIO TERRITORIALE e le peculiarità per gli usi futuri.
E. TURRI
• Ripetitività e omogeneità a livello locale erano il frutto … di elaborazioni stilistiche particolari, … valorizzazione degli spazi e delle risorse locali in forme adeguate alle forme economiche e ai rapporti consolidati, per cui solo quel tipo di casa, quel tipo di insediamento, quel tipo di intervento nelle campagne, quel dato rapporto tra insediamento e dintorno coltivato avevano funzionalità. Da ciò la peculiarità, la diversità, l’originalità di questi paesaggi, numerosi e ben individuabili in Italia. (1979)
IL T. HA PER DEFINIZIONE UNA SUA profondità
IL LUOGO HA UNA SUA FORZA IDENTITARIA CHE INTERVIENE
NEI PROCESSI MENTALI, LINGUISTICI, PERCETTIVI,
SENSORIALI,
identité cachée
Pianificazione territoriale :
– NON E’ TESA ALLA CONSERVAZIONE DELLA NATURA ORIGINARIA (non museificare, non copiare, ma acquisire il progetto di regole che lo hanno prodotto)
– TENERE CONTO DELLA IDENTITA’ peculiare e non dei criteri universali di valutazione (positivismo funzionalista)
– NON PENSARE CHE LA CRESCITA SIA EVOLUZIONE DEL TERRITORIO: dal nomadismo, alla sedentarizzazione, alla città, alla metropoli….
COME SI VALORIZZA L ’IDENTITA’ DEI LUOGHI
• lo sviluppo dev’essere sostanzialmente LOCALE e AUTOSOSTENIBILE
• È UN PROCESSO LENTO, DI LUNGA DURATA, CHE DEVE MODIFICARE LE COSCIENZE, CHE DEVE PROMUOVERE LUOGHI DI ALTA ABITABILITA’
• Processo che non è TECNOCRATICO ma DEMOCRATICO di AUTOGOVERNO delle comunità insediate
SI TRATTA DI FARE SOCIETA’ LOCALE
• OVVERO una società in grado di prendersi cura del proprio spazio e dunque
• il progetto deve assumere in primo luogo come attori e referenti GLI ABITANTI
• come fine la PROMOZIONE DELLA LORO CAPACITA’ DI AUTO ORGANIZZARSI
• bisogna che ci siano ABITANTI, (superare l’IPOTROFIA) e che non siano SOLO CONSUMATORI (superare l’IPERTROFIA)
NE DERIVANO ALCUNE POSSIBILI ACCEZIONI DELLA SOSTENIBILITà
TERRITORIALI CHE CONCERNONO
LA SOSTENIBILITA’ POLITICA : elevata capacità di autogoverno
di una comunità insediata rispetto alle relazioni con
sistemi decisionali esogeni e sovraordianti
LA SOSTENIBILITA’ SOCIALE : elevato livello di integrazione
degli interessi degli attori deboli nel sistema decisionale locale
(equità sociale in genere)
LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA : capacità di un modello di crescita di produrre VALORE
AGGIUNTO TERRITORIALE
• valorizzare il patrimonio territoriale e ambientale
• agevolare autoimprenditorialità locale e la valorizzazione delle risorse locali
• Produzione di beni relazionali sottratti alla eterodirezione della grande impresa
• Favorire le filiere produttive complesse “distrettuali” e in grado di adattarsi alle turbolenze del contesto
• qualificare l’identità produttiva, culturale, sociale della regione favorendo la permanenza… degli abitanti e la loro integrazione come produttori
LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE : attivazione di regole virtuose
dell’insediamento umano atte a produrre autosostenibilità (no alla logica vincolistica
e protezionistica)
LA SOSTENIBILITA’ TERRITORIALE : capacità di un modello insediativo, e
delle sue regole di produzione e riproduzione, di promuovere processi di
ri-territorializzazione….
PER PUNTI
a. progettare la trasformazione dei sistemi regionali centro-periferici in sistemi reticolari multipolari non gerarchici
b. perseguire il blocco del consumo di suolo organizzando lo spazio edificato esistente e il recupero delle aree dimesse
c. garantire equità interlocale e interregionale nella valorizzazione ambientale
d. disegnare il sistema reticolare della regione attraverso: • complessificazione dei nodi
• diffusione a rete di servizi rari• compattazione tessuti urbani• riorganizzazione spazi pubblici• recuperare la profondità del territorio regionale (entroterra vallivi,
sistemi collinari, montani)• costruire sistemi di rappresentazione delle identità dei luoghi• elaborare modelli e strumenti di valutazione integrati e intersettoriali
Turismo e ambiente
Il turismo incide fortemente sulla struttura sociale ma modifica anche e soprattutto l’ambiente naturale, lo spazio fisico di accoglienza.
Dal momento in cui si insedia il T. disturba l’ambiente che viveva senza di
lui… con il turismo di massa l’ambiente subisce una pressione tale che possono distruggere i livelli naturali di sostenibilità
È vero che nuove forme turistiche hanno a cuore la struttura che sfruttano
(agricoltura, escursionismo, avventura, verdi… conservano un rispetto maggiore ma i disastri sono molti…
Il troppo utilizzo, o il cattivo utilizzo… rischia di …Uccidere la gallina dalle
uova d’oro….
Normalmente avviene il contrario ovvero si ragiona in termini di SPIRALE DELLA FORZA DELLE COSE ECONOMICHE ovvero Costruire – Attrezzare – Organizzare a spese della natura LUCIDO la spirale della forza delle cose economiche
Bisogna prendere delle misure appropriate per controllare, gestire, per porre dei vincoli in grado di promuovere anche per il turismo uno sviluppo sostenibile, durevole. Da un altro punto di vista, va detto che il turismo NON E’ solo NEGATIVO per l’ambiente ma anzi può rappresentare lo stimolo giusto per migliorare alcuni spazi.
Due elementi di analisi: CONFLITTI E CAPACITA’ DI CARICO (Carring capacity) Il turismo non si sviluppa quasi mai in un territorio completamente vergine ma si insedia e dunque entra in conflitto con altri settori della vita sociale e dell’economia (esempio acqua per agricoltura, industria, residenti, turisti) Nulla viene bene in un ambiente troppo carico e tanto meno il turismo!!!!
La Carring capacity turistica corrisponde alla SOGLIA LIMITE DI VISITATORI OSPITABILI IN UNA LOCALITA’ SENZA CHE SI REALIZZINO MODIFICAZIONI NON REVERSIBILI, SIA NELL’ECOSISTEMA SIA NELLA QUALITA’ DELL’ESPERIENZA DEI VISITATORI. Ovvio, che più si è vicini al valore soglia più si è a rischio…
Ta punto di vista teorico non ci sono problemi Ma dal punto di vista tecnico metodologico ce ne sono: stimare una capacità di carico significa mettere insieme una serie di variabili particolarmente difficili da mettere insieme e da mediare: - la percezione dell’osservatore- le proprietà dell’ecosistema- gli obiettivi di sviluppo e il loro livello di controllo - il tipo di turismo- la distribuzione nel tempo e nello spazio- le aspettative dei turisti- e quelle dei residenti- e degli operatori del settore
non è possibile stimare in via definitiva, unica e stabile per un certo territorio la C.C. risponderà sempre alle sollecitazioni avvenute e cambierà come cambiano…
-le aspettative- la sensibilità dell’ecosistema- gli obiettivi di sviluppo- le esperienze dei turisti- le tecniche di gestione
nella Carring capacity possono entrare DUE GRANDI FATTORI DI ANALISI
DI ECOSISTEMA (ovvero di equilibrio dgli elementi ecologico-naturalistico e della loro adattabilità al turismo)
E DI ATTRATTIVITA’ DELLA LOCALITA’ (ovvero della percezione che il turista ha di quella località e dunque della sua durabilità economica)
Dunque occorre descrivere le varie dimensioni che compongono la C.C. 1. Dimensione ecologico – naturaleLimite oltre il quale cominciano a prodursi danni all’ambiente ecologico naturale soglia che risponde a:
visione dell’operatore (un ecologista o un pianificatore..)
fragilità dell’ecosistematipo di attività turistica praticatacomportamento dei turisti (piknique)coesistenza di più usi (pesca, balneazione, industria,
residenza stabiletemporalità turistiche
2. Dimensione fisico-strutturale
Limite oltre il quale il sistema delle infrastrutture non riesce a soddisfare la domanda (turistica e dei residenti)
Soglia che risponde a: Capacità ricettivaAdduzione acqua potabileDisponibilità energeticaSmaltimento rifiuti solidi e liquidiParcheggiReti dei trasporti
3. Dimensione psico-sociale
Livello di sovraffollamento non sostenibile o accettabile da parte dei visitatori e dai residenti.
Soglia che risponde a funzioni di vario tipo:
Caratteristiche sociali per i turisti (età, motivazioni, attitudini, aspettative, cultura, potere di acquisto)
Modalità per i residenti (crescita turistica e dipendenza dal fenomeno, economia prodotta, prossimità economica con i turisti…)
4. Dimensione economicaMisura la capacità del sistema economico locale di integrare il turismo al suo interno
E ’ evidente che tutte queste dimensioni sono correlate tra di loro e che più un sistema turistico locale è complesso maggiori saranno le interrelazioni tra le differenti dimensioni
Per essere significativi gli indicatori di CC devono rispondere a una seri di requisiti: