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CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Norma Italiana Data Pubblicazione Edizione N O R M A I T A L I A N A CEI Classificazione Fascicolo Titolo Title CEI 0-4/1 1998-04 Prima 0-4/1 4465 Documenti CEI normativi e non normativi Parte 1: Tipi, definizioni e procedure Normative and non-normative CEI Publications Part 1: Types, definitions and procedures ELETTROTECNICA GENERALE E MATERIALI PER USO ELETTRICO NORMA TECNICA

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CNR

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE •

AEI

ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

COMITATOELETTROTECNICO

ITALIANO

Norma Italiana

Data Pubblicazione

Edizione

N O R M A I T A L I A N A C E I

Classificazione Fascicolo

Titolo

Title

CEI 0-4/1

1998-04

Prima

0-4/1 4465

Documenti CEI normativi e non normativi

Parte 1: Tipi, definizioni e procedure

Normative and non-normative CEI Publications

Part 1: Types, definitions and procedures

ELETTROTECNICA GENERALE E MATERIALI PER USO ELETTRICO

NO

RM

A TE

CNIC

A

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© CEI - Milano 1998. Riproduzione vietata.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.

SOMMARIO

La presente Norma si applica ai nuovi documenti CEI ed alle revisioni complete dei documenti CEI, nor-mativi e non normativi.Essa riguarda le definizioni delle disposizioni e delle loro forme verbali; l’elencazione, la descrizione e lefunzioni dei documenti CEI con riferimenti alla loro origine.In apposite Appendici, si fa cenno all’aspetto giuridico dei documenti CEI normativi e si riportano proce-

dure schematizzate riguardanti l’iter diversificato a seconda della loro origine.

DESCRITTORI

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI

Nazionali

Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI

Norma Italiana

CEI 0-4/1

Pubblicazione

Norma Tecnica

Carattere Doc.

Stato Edizione

In vigore

Data validità

1998-6-1

Ambito validità

Nazionale

Varianti

Nessuna

Ed. Prec. Fasc.

Nessuna

Comitato Tecnico

0-Applicazione delle Norme e testi di carattere generale

Approvata dal

Presidente del CEI

in Data

1998-4-8

in Data

Sottoposta a

inchiesta pubblica come Progetto C. 677

Chiusa in data

1998-1-31

Gruppo Abb.

1

Sezioni Abb.

A

ICS

CDU

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Pagina iii

INDICE GENERALE

Rif. Argomento Pag

.

INTRODUZIONE

1

1

OGGETTO E SCOPO

1

2

CAMPO DI APPLICAZIONE

2

3

ELEMENTI DI BASE E LORO DEFINIZIONI

2

4

DOCUMENTI NORMATIVI CEI

5

5

DOCUMENTI CEI NON NORMATIVI

12

6

DOCUMENTI DI ALTRI ORGANISMI NORMATORI PUBBLICATI DAL CEI

14

7

PUBBLICAZIONI IEC RELATIVE A SETTORI TECNOLOGICI O MERCATI A RAPIDA EVOLUZIONE O CRITICI

15

APPENDICE

A

RICONOSCIMENTI LEGISLATIVI DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI

17

APPENDICE

B

PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI

20

APPENDICE

C

SIGLARIO

34

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Pagina iv

PREFAZIONE

La presente Norma, prima Parte, è stata preparata dal CT 0 del CEI.

Il testo è stato sottoposto alla Commissione Superiore Tecnica del CEI in data19/03/1997 e successivamente presentato all’UNI. È stato assoggettato ad inchie-sta pubblica con scadenza 31/01/1998 ottenendo il “consensus”.

La presente Norma è stata preparata tenendo conto:a) delle Direttive internazionali ISO/IEC, Parti 2 e 3 relative alla terminologia,

definizioni e regole di progetto per Norme internazionali;b) delle PNE-Rules, Parte 3, relative alle regole per il progetto e presentazione

delle Norme europee;c) del regolamento interno CENELEC (IR, Internal Regulations) e PNE-Rules,

Parte 2, relativi alle regole per i lavori di normalizzazione.

Fanno parte integrante della presente Norma, prima Parte, le Appendici A, B e C.

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INTRODUZIONE

La presente Norma, costituita di due Parti, è stata preparata per fornire elementiritenuti indispensabili alla uniforme elaborazione dei futuri documenti normativie non normativi del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), mettendone in eviden-za le differenze procedurali preparatorie ed i contenuti, e proponendo, per alcu-ni di essi, una diversa denominazione rispetto al passato. Quest’ultimo aspetto èstato introdotto per evitare ogni possibile erronea interpretazione relativa all’attri-buzione di diversa rilevanza normativa, afferente quindi aspetti giuridici e legisla-tivi dei diversi documenti pubblicati dal CEI come normativi.

Nella parte Prima della presente Norma sono state riportate le definizioni chequalificano i documenti normativi e che rappresentano uno strumento di unifica-zione della terminologia utilizzata per formulare, in particolare, le disposizioni inessi contenute.

Sono state trattate le procedure di adozione di documenti normativi di origineCENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardization) ed IEC (In-ternational Electrotechnical Commission) in quanto esse costituiscono la metodo-logia vincolante per ottenere la maggior parte delle Norme CEI oggi pubblicate.

L’appendice A della presente Norma considera gli aspetti legislativi e giuridici re-lativi ai documenti normativi pubblicati dal CEI con riferimento alla correlazionetra questi ultimi ed il concetto di “regola dell’arte”.

L’appendice B della presente Norma descrive in forma schematica le procedurein atto che consentono la pubblicazione dei documenti CEI ancorché di originesia europea (CENELEC) sia internazionale (IEC). La procedura IEC è stata riporta-ta in forma più dettagliata in quanto fonte sia delle altre procedure sia della mag-gior parte dei documenti normativi adottati in campo europeo e nazionale.

L’Appendice C riporta le sigle e gli acronimi introdotti nel testo della presenteNorma.

1

OGGETTO E SCOPO

Sono oggetto della presente Parte della Norma:

n

definizioni delle disposizioni e forme verbali consigliate per la loro formula-zione, commenti ed interpretazioni contenuti nei documenti normativi e nonnormativi del CEI;

n

elencazione, descrizione e funzioni dei documenti normativi e non normatividel CEI;

n

significato e modalità di adozione e recepimento di documenti normativi eu-ropei ed internazionali nei documenti normativi del CEI.

La presente Norma comprende alcune appendici integrative che hanno quale og-getto:

n

indicazioni su aspetti legislativi e giuridici dei documenti normativi del CEI;

n

procedure nazionali, europee ed internazionali per la pubblicazione dei do-cumenti normativi CEI;

n

elenco e significato delle sigle e degli acronimi utilizzati nella presente Norma.

La presente Parte della Norma non tratta la struttura che costituisce i documentinormativi e non normativi del CEI; non riguarda gli aspetti attinenti alle procedu-re e tipi redazionali dei documenti normativi e non normativi pubblicati dal CEI;gli aspetti suddetti sono oggetto della Parte Seconda della presente Norma.

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Lo scopo della presente Norma è quello di definire e fornire, raccolti in un unicofascicolo, elementi indispensabili per l’uniforme elaborazione dei documenti nor-mativi e non normativi del CEI in modo da evidenziarne le differenze dei conte-nuti in termini di disposizioni e le differenze procedurali per la preparazione esuccessiva pubblicazione.

Alcuni documenti hanno una diversa denominazione rispetto al passato.

2

CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente Norma si applica alle revisioni complete ed ai nuovi documenti editidal CEI.

3

ELEMENTI DI BASE E LORO DEFINIZIONI

3.1

Disposizioni

Le disposizioni sono elementi normativi tecnici presenti nel contenuto di un do-cumento normativo (vedere Cap. 4) che comprendono:

n

prescrizioni;

n

prescrizioni alternative condizionate;

n

raccomandazioni.

3.1.1

Prescrizioni

Sono disposizioni che non ammettono deroghe e devono essere osservate obbli-gatoriamente per soddisfare le condizioni vincolanti dettate nei documenti nor-mativi che le riportano. Esse sono relative:

n

a tutte le caratteristiche corrispondenti all’aspetto o agli aspetti del o dei pro-dotti, processi o servizi, coperti dal documento normativo sia in modo esplici-to sia come referenze;

n

ai valori limite prescritti delle caratteristiche quantificabili;

n

ai riferimenti a metodi di prova necessari alla determinazione o alla verificadei valori delle caratteristiche, o al metodo di prova per esteso.

Nota

I modi e le forme verbali consigliate per le prescrizioni sono riportate nella tabella seguente, di-

stinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nella lingua inglese.

Si raccomanda di non utilizzare nelle prescrizioni:

n

il verbo andare in sostituzione del verbo dovere;

n

il verbo bisognare in sostituzione del verbo necessitare.

Si raccomanda, quando sia possibile, di non utilizzare le forme negative.

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Tab. 3.1.1

Prescrizioni

3.1.2

Prescrizioni alternative condizionate

Sono prescrizioni che introducono, sotto condizione e comunque nel rispetto deilimiti consentiti da un documento normativo, deroghe parziali a prescrizioni piùgenerali.

Nota

I modi e le forme verbali consigliate per le prescrizioni alternative condizionate sono riportatenelle tabelle seguenti, distinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nellalingua inglese.Si raccomanda di non utilizzare nelle prescrizioni alternative:

n

il verbo andare in sostituzione del verbo dovere;

n

il verbo bisognare in sostituzione del verbo necessitare.

Si raccomanda, quando sia possibile, di non utilizzare le forme negative.

Tab. 3.1.2 a

Prescrizioni alternative condizionate

modo verbale forme verbali equivalenti

italiano inglese italiano inglese

deve shall

è richiesto di ...è richiesto che ...

è permesso solo di ...è necessario che ...

is to ...is required to ...it is required that ...has to ...only ... is permittedit is necessary

non deve shall not

non è consentito [permesso] [accettabile] [ammissibile]è richiesto di non ...è richiesto che non ...non è possibileè impossibile... non è da ...è necessario evitareè necessario astenersi dal ...

it is not allowed [permitted] [acceptable] [permissible]is required to be not ...is required that ... be notit is not possibleit is impossible... is not to be ...

modo verbale forme verbali equivalenti

italiano inglese italiano inglese

può may

è permessoè ammissibileè consentito

is permittedis permissibleis allowed

può non need not

non è richiesto chenessun ... è richiesto

it is not required thatno ... is required

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Tab. 3.1.2 b

Prescrizioni alternative condizionate

3.1.3

Raccomandazioni

Sono disposizioni contenute nei documenti normativi o non normativi atte a con-sigliare, e non imporre:

n

l’adozione di particolari misure di sicurezza;

n

l’adozione di particolari misure di protezione;

n

scelte prestazionali;

n

misurazioni e prove preferite o non preferite ad altre.

Nel solo caso dei documenti normativi, sono elementi atti ad indicare, inoltre,che tra diverse prescrizioni alternative una di esse è particolarmente adatta o èpreferita, e, nella forma negativa, è sconsigliata senza tuttavia essere esclusa.

Nota

I modi e le forme verbali consigliate per le raccomandazioni sono riportate nella tabella se-guente, distinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nella lingua inglese.Si raccomanda, quando sia possibile, di non utilizzare le forme negative.

Tab. 3.1.3

Raccomandazioni

modo verbale forme verbali equivalenti

italiano inglese italiano inglese

può can

essere atto a ...essere in condizione di ...è atto a ...si presta a ...ha possibilità di ...c’è possibilità di ...è possibile ...

to be able to ...to be in position to ...

there is a possibility of ...it is possible to ...

non può cannot

non essere atto a ...non essere in condizione di ...non essere capace di ...non si presta a ...non c’è possibilità di ...è impossibile ...

to be unable to ...to be not in position to ...

there is no possibility of ...it is impossible to ...

modo verbale forme verbali equivalenti

italiano inglese italiano inglese

dovrebbe should

si raccomanda (consiglia) che ...si raccomanda (consiglia) di ...sarebbe opportuno

n

è di solito ...

1)

it is recommended that ...it is recommended to ...ought to ...it is normally ...

non dovrebbe should not

... si dovrebbe evitaresi raccomanda che ... non ...sarebbe opportuno non ...n non è di solito ...1)

solo in casi eccezionali

... should be avoidit is recommended that ... not ...ought not to ...it is not normally ...only in exceptional cases

1) Il termine “normalmente” deve essere evitato quando il suo oggetto non sia riferibile ad una Norma.

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3.2 CommentiSono elementi, contenuti nei documenti normativi o non normativi, che esplicitanoindirizzi, motivati in modo critico e, ove necessario, completati da note illustrativee/o esempi pratici, atti ad essere impiegati secondo le seguenti alternative:n far parte integrante di documenti normativi, vasti e complessi per natura ed

argomenti, che necessitino di un maggior grado di dettaglio circa l’applicazio-ne delle disposizioni in essi contenute;

n non far parte integrante dei documenti normativi a cui si riferiscono ma didocumenti normativi a sÈ stanti. In questo caso devono riportare, oltre aquanto previsto nel primo caso, i riferimenti espliciti ed inequivocabili alle di-sposizioni dei documenti normativi che vengono commentate;

n far parte di documenti non normativi. In questo caso riportano giudizi critici,esposizioni ragionate ed illustrazioni dell’Autore o degli Autori del documen-to non normativo relativi, per esempio, ad altri documenti sia normativi chenon, a disposizioni legislative e a Direttive emanate dalla Comunità europea.

3.3 InterpretazioniSono riformulazioni, in termini chiarificatori e maggiormente accessibili, relativea documenti normativi complessi per loro natura ed argomenti trattati o parte diessi. Esse ufficializzano, in modo esplicito ed esaustivo, il(i) significato(i) attribui-to(i) dal normatore all’argomento da interpretare.

3.4 NoteSono elementi contenuti nei documenti normativi e non normativi introdotti prin-cipalmente per esplicitare e/o evidenziare particolari concetti o riferimenti.

Nelle note introdotte nei documenti normativi, talvolta, può essere necessario ri-portare disposizioni: queste hanno lo stesso valore di quelle del testo normativo.

4 DOCUMENTI NORMATIVI CEI

4.1 GeneralitàSi mette in evidenza che i documenti normativi pubblicati dal CEI sono general-mente volontari: non è obbligatorio utilizzarli, fatta eccezione per quelli che ven-gono recepiti dallo Stato in leggi od altri provvedimenti legislativi (vedere anchel’Appendice A).

4.1.1 Inchiesta PubblicaLa pubblicazione e quindi la messa in atto (implementation, mise en oeu-vre) dei documenti normativi CEI di origine nazionale, esclusi gli Errata corrige,deve ottenere la preventiva legittimazione del contenuto tecnico in essi pro-posto. Detta legittimazione si persegue mediante l’attivazione di una regolamen-tata procedura denominata “Inchiesta pubblica”: mediante i propri Organi Uffi-ciali di Informazione, il CEI notifica la pubblicazione del testo dei documentinormativi affinché tutti gli interessati possano entrarne in possesso e formulareeventuali commenti tecnici ed editoriali. Questi ultimi devono essere inviati alCEI entro una data prestabilita che il CEI deve rendere nota. Con lo stesso scopo

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il CEI, inoltre, rende disponibile copia di detta pubblicazione direttamente aiMembri dei Comitati Tecnici o Sottocomitati Tecnici del CEI e/o alle categorie osettori interessati alle specifiche normative.

Tutti i commenti inviati al CEI, entro la suddetta data prestabilita, vengono analiz-zati dal Comitato Tecnico del CEI competente alla preparazione degli specificidocumenti normativi. Se i commenti ricevuti vengono ritenuti congrui all’argo-mento normativo in esame, sono adottati ed inseriti nel testo che costituisce ilcontenuto tecnico definitivo del documento normativo stesso.

Anche per la messa in atto dei documenti normativi di origine europea e/o inter-nazionale, è necessaria l’attivazione della procedura di “Inchiesta pubblica”, ediversamente dalla procedura per documenti normativi di origine nazionale, vie-ne attuata da tutti i diversi Comitati Nazionali Membri rispettivamente del CEN-ELEC e/o della IEC (tra cui il CEI): ciascun Comitato Nazionale annuncia detta in-chiesta sui propri Organi Ufficiali di Informazione per consentire, a tutti gliinteressati a quell’argomento normativo, di inviare gli eventuali commenti al pro-prio Comitato Nazionale (per l’Italia, il CEI) che li analizza tramite i propri Comi-tati Tecnici o Sottocomitati Tecnici competenti. Questi ultimi, se ritengono che icommenti siano congrui all’argomento normativo in esame, quando ve ne siano,li uniscono ai propri; i Comitati Nazionali, poi, ne formalizzano l’invio presso ilCENELEC e/o la IEC entro una data prestabilita che il CENELEC e/o la IEC devo-no rendere nota. In queste sedi, o in appositi convegni, si analizzano e si discu-tono tutti i commenti ricevuti. Se i commenti ricevuti vengono ritenuti congruiall’argomento normativo in esame, sono adottati ed inseriti nel testo che costitui-sce il contenuto tecnico definitivo del documento normativo stesso.

L’Inchiesta pubblica, pertanto, si conclude con due possibili diversi esiti:n il raggiungimento del “consensus” ed in tal caso i documenti normativi pos-

sono proseguire nell’iter previsto per la loro pubblicazione nei rispettivi am-biti normativi;

n il non raggiungimento del “consensus” ed in tal caso i documenti devonoessere rivisti nei rispettivi ambiti normativi ed eventualmente riproposti perl’ottenimento del “consensus”, oppure archiviati od ancora pubblicati comerapporti tecnici (vedere 5.1).

Note: 1 La durata minima di un’Inchiesta Pubblica non può essere minore di 60 giorni.2 In sede nazionale sono espressione di una categoria i pareri, ad esempio, delle assoccazio-

ni di costruttori o dei grandi utenti della normativa specifica (come potrebbero essere indeterminati casi ENEL, TELECOM, RAI , Ferrovie dello Stato, Associazioni ed Enti scientifi-ci, Associazioni di consumatori).

4.1.2 ConsensusL’Inchiesta pubblica, attivata sia in ambito nazionale sia in ambito europeo che in-ternazionale si conclude con l’ottenimento o non del “consensus”. Per definizioneinternazionale, la normativa tecnica deve essere approvata sulla base del “consen-sus”. Questo si intende raggiunto quando nessuna delle parti, settori o categorie in-teressate alla specifica normativa, esprime un forte e motivato disaccordo.

Il “consensus”, a differenza delle votazioni, non può essere quantificabile in ter-mini numerici ma soltanto in termini di qualità del contenuto dei commenti rice-vuti. Talvolta, ad esempio, è sufficiente un solo commento contrario e/o di note-vole rilevanza tecnica e/o formulato da parte di una categoria importante perdeterminare il non ottenimento del “consensus”.

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4.2 ClassificazioneI documenti normativi CEI sono riportati nell’elenco che segue, distinti a secondadella loro origine.a) Documenti normativi di origine nazionale:

n Norme CEI;n Norme CEI SPERIMENTALI;n Guide CEI;n Fogli di interpretazione;n Varianti;n Errata corrige;n Norme CEI-UNEL (UNificazione Elettrotecnica: organismo non più in attività).

I documenti normativi CEI di origine nazionale, esclusi gli Errata corrige, devonoessere sottoposti all’Inchiesta pubblica ed ottenere il “consensus”. Essi, dopoaver ottenuto il “consensus”, diventano fascicoli ufficiali, approvati dal CEI qua-le Organismo riconosciuto ad attività normativa (vedere appendice A), firmati dalPresidente del CEI, e quindi pubblicati.

Alcuni di essi rappresentano lo stato dell’arte (vedere l’Appendice A), nel settorea cui si riferiscono, mediante i loro contenuti che consistono di disposizioni mira-te principalmente alla sicurezza sia nella costruzione, uso e manutenzione dimacchine ed apparecchiature elettriche ed elettroniche sia nell’installazione, eser-cizio ed uso di impianti elettrici ed elettronici. Essi trattano, nel campo dell’indu-stria elettrotecnica ed elettronica, anche disposizioni relative alla realizzazione dimateriali e componenti, loro prestazioni e procedure di prova.b) Documenti normativi di origine europea:

n Norme CEI EN;n Norme sperimentali CEI ENV;n documenti CEI di recepimento di HD;n Norme Armonizzate;n Norme CEI-CECC.

c) Documenti normativi di origine internazionale:n Norme CEI di recepimento di Norme IEC.

Alcuni documenti normativi CEI di origine europea o internazionale sono bilin-gue (italiano/inglese a fronte) altri ancora in lingua originale inglese o ingle-se/francese.

Essi rappresentano lo stato dell’arte, nel settore a cui si riferiscono, mediante iloro contenuti che consistono di disposizioni mirate principalmente alla sicurezzasia nella costruzione, uso e manutenzione di macchine ed apparecchiature elettri-che ed elettroniche sia nell’installazione, esercizio ed uso di impianti elettrici edelettronici. Essi trattano, nel campo dell’industria elettrotecnica ed elettronica, an-che disposizioni relative alla realizzazione di materiali e componenti, loro presta-zioni e procedure di prova.

4.3 Documenti normativi di origine nazionaleSono documenti normativi, la cui applicazione è generalmente volontaria (vedereAppendice A), che nascono in ambito nazionale per soddisfare le esigenze diparticolari settori tecnici, quando manchino norme di origine sia europea che in-ternazionale.

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Con esclusione delle Norme CEI Sperimentali, delle Guide CEI, dei Fogli di inter-pretazione, degli Errata corrige e delle Norme CEI-UNEL, devono essere preven-tivamente notificati alla Segreteria Centrale del CENELEC per ottenerne il nullao-sta alla elaborazione ed alla pubblicazione.

Questo obbligo è stato introdotto dal CENELEC con la "Procedura di Vilamou-ra" detta anche "Stand still". Gli scopi principali sono i seguenti:n evitare che un Comitato Nazionale (es. il CEI) avvii un lavoro normativo

quando, sullo stesso argomento, è in corso un’attività normativa europea;n verificare se vi siano altri Comitati Nazionali Membri del CENELEC interessati

allo stesso argomento e quindi elaborare eventualmente un documento nor-mativo a livello europeo anziché nazionale.

4.3.1 Norme CEISono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che fornisco-no, per uso comune e ripetuto, regole, linee direttrici o caratteristiche, per attivitào loro prodotti, mirati ad ottenere un livello d’ordine ottimale in un dato contestotecnico. Essi dettano prevalentemente prescrizioni e prescrizioni alternative con-dizionate. Possono contenere raccomandazioni e/o commenti.

4.3.2 Norme CEI SPERIMENTALISono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI, validi per untempo determinato che forniscono, per uso comune e ripetuto, regole, linee di-rettrici o caratteristiche, per attività e loro prodotti, affinché, messi a disposizionedel pubblico, si possa beneficiare dell’esperienza derivante dalla loro applicazio-ne e poter quindi elaborare le Norme. Essi dettano prevalentemente prescrizionie prescrizioni alternative condizionate. Possono contenere raccomandazioni e/ocommenti.

Le Norme preesistenti alla Norme sperimentali, che hanno lo stesso scopo, pos-sono essere mantenute o non in vigore: ciò deve essere riportato esplicitamentenelle loro prefazioni.

Nota Le Norme Sperimentali dovrebbero essere elaborate soltanto nei casi in cui, in un particolaresettore a rapida evoluzione tecnologica, manchi una qualsiasi normativa. Oppure nei casi incui si senta la necessità urgente di fornire una normativa in un ben limitato e particolare set-tore tecnico.

4.3.3 Guide CEISono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo difornire agli operatori, in particolari settori tecnici, linee guida, consigli ed esempiper facilitare il corretto uso di altri documenti normativi CEI complessi per naturae vastità dell’argomento trattato. Essi devono essere elaborati tenendo conto diquanto segue:n non devono modificare il campo di applicazione dei documenti normativi a

cui si riferiscono;n non devono integrare né aggiungere prescrizioni rispetto ai documenti nor-

mativi a cui si riferiscono;n devono contenere prevalentemente interpretazioni e/o raccomandazioni e/o

commenti ed esempi applicativi correlati ai documenti normativi di riferimento;n devono riportare, nel titolo, la distinzione di Guide CEI all’applicazione ....

oppure Guide CEI all’impiego ....;n devono riportare, possibilmente nella prefazione, il chiaro ed inequivocabile

riferimento ai documenti normativi, o loro parti, a cui si riferiscono.

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4.3.4 Fogli di interpretazioneSono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI per adempie-re a due diverse esigenze, separatamente o congiuntamente:n rispondere ufficialmente a quesiti posti al CEI in merito a determinati docu-

menti normativi già pubblicati allo scopo di fornire chiarimenti per la loro uti-lizzazione;

n fornire interpretazioni ufficiali dei Comitati o Sottocomitati Tecnici del CEI aseguito di necessarie e motivate richieste sull’interpretazione da attribuire aduno o più articoli, o parti di essi, di determinati documenti normativi già pub-blicati.

I Fogli di interpretazione non devono modificare i documenti normativi a cui siriferiscono.

Nota Si dovrebbe evitare di pubblicare i Fogli di interpretazione quando sia possibile migliorare i re-lativi documenti normativi in tempi brevi.

4.3.5 VariantiSono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che, in casodi urgenza ed a specifiche condizioni, sono atti ad apportare delle modifiche alloscopo di correggere, cambiare o completare, prima della loro completa revisione,edizioni in vigore di documenti normativi.

4.3.6 Errata corrigeSono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo diadempiere all’eliminazione di errori di stampa, di linguaggio o altri errori similariintrodotti accidentalmente nel testo pubblicato di documenti normativi.

4.3.7 Norme CEI-UNELLe Norme CEI-UNEL sono pubblicazioni contenenti tabelle e prescrizioni princi-palmente destinate all’unificazione dimensionale delle costruzioni elettriche edelettroniche. Detta unificazione assicura un coordinamento, in particolare a livel-lo dimensionale, sia per la compatibilità di prodotti diversi tra loro quando deb-bano essere assiemati entro quadri, pannelli o sistemi più complessi, sia per lacompatibilità tra costruzioni simili e realizzate da costruttori diversi.

4.4 Documenti normativi di origine europeaSono documenti normativi, la cui applicazione è generalmente volontaria (vedereAppendice A), elaborati, sottoposti ad inchiesta e votati, ratificati e pubblicati daun’organizzazione ad attività normativa europea (per il settore elettrico ed elet-tronico il CENELEC). Alcuni comportano l’obbligo di essere recepiti a livello na-zionale (l’obbligo ricade sui Membri del CENELEC, come il CEI), rispettandonesia il contenuto tecnico sia la forma editoriale. Le Norme di origine nazionale conessi contrastanti devono essere ritirate.

Per adozione di documenti normativi, come documenti normativi CEI, si intendela loro pubblicazione secondo tre diverse possibili modalità:a) riproduzione senza introduzione di cambiamenti dei testi consolidati nelle

versioni ufficiali trilingue (francese, inglese, tedesco);b) recepimento (endorsement, entèrinement), con lo stesso statuto di docu-

menti normativi nazionali, mediante la pubblicazione di fogli di recepimentooppure annunci di adozione sugli Organi ufficiali del CEI che devono precisa-re, inoltre, dove siano reperibili i documenti normativi recepiti; in entrambi icasi il CEI deve inviarne copia alla Segreteria Centrale del CENELEC;

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c) traduzione nella lingua nazionale. In questo caso, se il CEI ne dà notificaalla Segreteria Centrale del CENELEC, i documenti normativi tradotti hanno lostesso statuto di quelli originali.

Nota L’adozione può essere reiterata rispetto ai documenti normativi di diversa origine.

4.4.1 Norme CEI ENSono documenti normativi prima elaborati, ratificati e pubblicati dal CENELECquali Norme EN e successivamente, in quanto obbligatorio per i Membri, adottatia livello nazionale come CEI EN senza possibilità di alcuna modifica della NormaEN stessa. Essi vengono pubblicati originariamente nelle tre lingue ufficiali: ingle-se, francese e tedesco. Il CEI, quando è ritenuto opportuno e sotto la propria re-sponsabilità, li pubblica nella traduzione italiana a fronte della lingua inglese (ve-dere 4.4. c).

Le Norme CEI EN, per quanto riguarda le disposizioni relative al dettato norma-tivo, sono formalmente simili ai documenti normativi di cui al punto 4.3 ed inparticolare alle Norme CEI di cui al punto 4.3.1.

4.4.2 Norme sperimentali CEI ENVSono documenti normativi prima elaborati, ratificati e pubblicati dal CENELECquali Norme ENV e successivamente, in quanto obbligatorio per i Membri, adot-tati a livello nazionale come CEI ENV senza possibilità di alcuna modifica. Essisono previsti nei casi in cui non è possibile pervenire ad una Norma di tipo HDo EN, in particolari settori a rapida evoluzione tecnologica dove manchi unaqualsiasi normativa o dove si senta la necessità urgente di fornire una normativain un ben limitato e particolare settore tecnico.

Essi sono validi per un tempo determinato (solitamente tre anni) al termine delquale in sede CENELEC si può decidere di elaborare una corrispondente NormaEN o di abrogare la Norma ENV o, in casi molto particolari e rari, di prorogareper un ulteriore periodo di tempo determinato la stessa Norma ENV.

Essi vengono pubblicati originariamente nelle tre lingue ufficiali: inglese, francese etedesco. Il CEI, quando è ritenuto opportuno e sotto la propria responsabilità, lipubblica nella traduzione italiana a fronte della lingua inglese (vedere 4.4. c).

Le Norme CEI ENV, per quanto riguarda le disposizioni relative al dettato norma-tivo, sono formalmente simili ai documenti normativi di cui al punto 4.3 ed inparticolare alle Norme CEI SPERIMENTALI di cui al punto 4.3.2.

4.4.3 Documenti CEI di recepimento di HDSono documenti di armonizzazione prima elaborati, ratificati e pubblicati dalCENELEC quali documenti HD e successivamente adottati a livello nazionalecome CEI HD.

Questi documenti ammettono deviazioni nazionali temporanee al contenuto tec-nico comune a tutti i Paesi Membri del CENELEC e da quest’ultimo precedente-mente approvate (vedere nota).

L’adozione, obbligatoria per i Membri, si realizza mediante la pubblica notificadel loro numero HD, del loro Titolo e mediante il ritiro delle Norme CEI con essicontrastanti; il CEI deve informarne la Segreteria Centrale del CENELEC.

Essi vengono pubblicati originariamente nelle tre lingue ufficiali: inglese, france-se e tedesco. Il CEI, quando è ritenuto opportuno e sotto la propria responsabili-tà, li pubblica nella traduzione italiana, eccezionalmente a fronte della lingua in-glese (vedere 4.4. c).

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Il CEI ha la possibilità di mantenere oppure di pubblicare Norme nazionali il cuiargomento normativo abbia un contenuto tecnico equivalente ai documenti HD:Norme nazionali equivalenti. Il CEI deve dare comunicazione alla SegreteriaCentrale del CENELEC dei numeri di dette Norme equivalenti, dei loro titoli edelle loro date di pubblicazione.

Nota Per armonizzazione si intende la prevenzione o l’eliminazione delle differenze nel contenutotecnico dei documenti normativi nazionali rispetto agli europei che hanno lo stesso scopo, edin particolare quelle differenze che possono causare ostacoli al libero scambio. L’armonizzazi-one si considera raggiunta quando i prodotti o impianti costruiti, senza introduzione di modi-fiche, secondo i documenti normativi nazionali di un Paese possono essere considerati confor-mi a quelli degli altri Paesi e vice versa. I documenti HD del CENELEC rappresentano unostrumento normativo previsto per dar modo e tempo necessari ai Paesi Membri del CENELEC diperseguire il processo di armonizzazione completo: essi, e quindi per l’Italia i documenti CEI direcepimento di HD, hanno un contenuto tecnico normativo comune che rappresenta l’obbietti-vo che ciascun Paese Membro deve perseguire; le deviazioni nazionali e le condizioni partico-lari in essi presenti, dovute all’esistenza di Norme tecniche e Leggi vigenti nei diversi PaesiMembri, sono ammesse per consentire di uniformarsi gradualmente alla suddetta parte comu-ne e quindi per pervenire alla loro stessa graduale abolizione; raggiunta la completa armoniz-zazione, si potranno elaborare Norme EN sostitutive dei corrispondenti documenti HD.

4.4.4 Norme ArmonizzateLe Norme EN ed i documenti HD, quando rientrino nel campo di applicazione diDirettive emanate dalla Comunità Europea (Direttiva di Bassa Tensione, DirettivaMacchine, Direttiva di Compatibilità Elettromagnetica ecc.), possono essere as-soggettati ad ulteriori procedure previste in ambito europeo, diversificate a se-conda della(e) Direttiva(e), per poter ottenere il requisito di “Norme armoniz-zate”. Questi documenti sono quindi validi ai fini della(e) Direttiva(e). Il lororispetto, a meno di procedure tecnico-amministrative come il controllo interno difabbricazione, la dichiarazione di conformità, la documentazione tecnica e lamarcatura CE, è considerato sufficiente ai fini della fabbricazione di prodotti chedebbano essere commercializzati in ambito europeo.

Nota Si presti attenzione alla sostanziale diversità dello scopo e significato della “Norma armonizza-ta” rispetto al “Documento di armonizzazione” (vedere 4.4.3 e sua Nota).

4.4.5 Pubblicazioni CEI-CECCLe pubblicazioni CEI-CECC sono documenti di armonizzazione elaborati prima insede CENELEC quali documenti CECC e successivamente adottati mediante unadichiarazione di recepimento (vedere 4.4 b) come documenti CEI-CECC. Essi ri-guardano la qualità e la classificazione dei diversi livelli prestazionali dei compo-nenti elettronici.

Le pubblicazioni CEI-CECC sono originariamente scritte in lingua inglese, france-se e tedesco; solitamente non vengono tradotte in Italiano.

Nota il CECC è il Comitato Tecnico per i componenti elettronici creato dal CENELEC allo scopo di fa-cilitare il commercio internazionale per mezzo di specifiche tecniche e procedure per la certifi-cazione delle qualità.

4.5 Documenti normativi di origine internazionaleI documenti normativi di origine internazionale, la cui applicazione è volontaria,sono elaborati, approvati e pubblicati da un’organizzazione riconosciuta ad attivi-tà normativa internazionale (per il settore elettrico ed elettronico l’IEC).

A differenza di quelli di origine europea (CENELEC), la loro adozione non è ob-bligatoria e, nei documenti normativi CEI, si attua esclusivamente sulla scorta diopportunità rilevate dai Comitati Tecnici del CEI e/o in casi particolari che devo-no essere discussi di volta in volta (vedere 4.5.1).

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Le procedure di adozione sono identiche a quelle previste al punto 4.4.

Nota L’adozione può essere reiterata rispetto ai documenti normativi di diversa origine. Le Norme

IEC, infatti, sono molto spesso recepite da Norme europee che a loro volta, obbligatoriamente,

sono recepite nelle Norme nazionali dei Paesi Membri del CENELEC (tra cui, per l’Italia, nelle

Norme del CEI). Anche in questi casi si applica la “Procedura di Vilamoura” (vedere 4.3).

4.5.1 Norme CEI di recepimento di Norme IECSono Norme elaborate, approvate e pubblicate come Norme IEC e successiva-mente adottate dal CEI come Norme CEI. Originariamente sono pubblicate in in-glese e francese. Il CEI, quando i propri CT lo ritengono opportuno, e sotto lapropria responsabilità, li pubblica nella traduzione italiana, eccezionalmente afronte della lingua inglese (vedere 4.4. c).

È possibile introdurre modifiche nazionali relative al contenuto tecnico che, inogni caso, è opportuno che siano evidenziate nella Norma nazionale.

5 DOCUMENTI CEI NON NORMATIVI

Il CEI pubblica i seguenti documenti non normativi:

n Rapporti;

n Dizionari;

n Opere editoriali.

Sono documenti, elaborati dai Comitati Tecnici del CEI o da specifici Autori, chenon vengono sottoposti alla procedura di “Inchiesta pubblica”. Essi trattano osono afferenti ad argomenti di natura scientifica, tecnica e normativa; in altri casiforniscono chiarimenti circa l’applicazione di procedure complesse introdotte daDirettive della Comunità europea o da leggi e/o decreti emanati da Istituzionidello Stato italiano. Possono essere pubblicati sotto forma di opuscoli, fascicoli,volumi congiuntamente o non ad elementi di software applicativo.

5.1 RapportiPubblicazioni attinenti ad argomenti normativi, elaborati da Comitati o Sottocomi-tati Tecnici, che richiedono ulteriori approfondimenti per poter essere messi inatto come documenti normativi, oppure attinenti ad argomenti relativi ad un’in-chiesta sviluppata in determinati ambiti tecnici.

I rapporti, come è previsto nella prassi IEC, possono essere di tre tipi:a) Rapporti di tipo 1: pubblicazioni per le quali non è stato possibile rag-

giungere l’accordo necessario per l’approvazione comeNorme, o per le quali si hanno dei dubbi concernentil’ottenimento del “consensus”.

b) Rapporti di tipo 2: pubblicazioni di lavori ancora in corso di sviluppo tec-nico o, per tutt’altra ragione, che hanno possibilità, inun futuro non immediato, di poter raggiungere un ac-cordo e condurre alla stesura di Norme.

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c) Rapporti di tipo 3: pubblicazioni informative che riferiscono dati di natura di-versa da quelli che normalmente sono pubblicati comeNorme o Guide CEI.

Nota I rapporti di tipo 1 e 2 possono contenere informazioni di natura normativa pur non essendoessi stessi normativi. I rapporti di tipo 3 riferiscono, per esempio, risultati di un’inchiesta effet-tuata da un organismo nazionale, dati su lavori effettuati in seno ad altre organizzazioni in-ternazionali o dati sullo stato della tecnica in rapporto alle Norme degli organismi nazionalisu soggetti particolari.

5.2 DizionariPubblicazioni che il CEI ha approntato o sta approntando, solitamente preparatedai competenti Comitati e/o Sottocomitati Tecnici oppure dalla IEC, relative araccolte di termini, significati e definizioni delle nozioni che essi rappresentanoin diversi campi tecnici.n Nel campo dell’elettrotecnica sono disponibili le Norme IEC 50(XXX), dove

XXX è il numero del capitolo, dal titolo generale “Vocabolario internazionaleelettrotecnico”. I termini sono accompagnati da una definizione diversa a se-conda dell’ambito tecnico specifico in cui sono utilizzati (quindi possono es-sere ripetuti in più capitoli diversi); dette definizioni sono riportate soltanto ininglese, francese e talvolta anche in un’altra lingua. Ogni termine, senza ladefinizione, è tradotto in altre cinque lingue tra cui, spesso, l’italiano.

n Nel campo dell’elettrotecnica e dell’elettronica è disponibile la raccolta prepa-rata dalla IEC costituita da cinque volumi distinti.A titolo d’esempio si citano i primi due volumi.1. Primo volume, dizionario propriamente detto, suddiviso in due parti che

presenta:n termini e loro definizioni in lingua francese e traduzione degli stessi

nelle lingue russa, tedesca, spagnola, italiana, olandese, polacca e sve-dese.

n termini e loro definizioni in lingua inglese e traduzione degli stessi nel-le stesse lingue sopra elencate;

2. secondo volume, indice alfabetico dei termini inseriti nel primo volumenelle lingue russa, tedesca, spagnola, italiana, olandese, polacca e svedese.

n Nel campo dell’energia nucleare è stato pubblicato il “Dizionario della stru-mentazione nucleare”.

5.3 Opere editorialiIl CEI, collateralmente all’attività istituzionale, svolge attività editoriale autonomai cui prodotti sono denominati “Opere editoriali”.

Per opere editoriali si intendono tutte le pubblicazioni, edite come volumi, gene-ralmente non elaborate da Comitati tecnici del CEI ma da specifici Autori citatinelle pubblicazioni stesse. Esse comprendono:n commentari;n manuali;n istruzioni CEI;n studi di carattere scientifico.

Le opere editoriali sono destinate a raccomandare pratiche o procedure in mate-ria di progetto, di fabbricazione, d’installazione, di manutenzione o di utilizzazio-ne di equipaggiamenti, di strutture o di prodotti, od ancora ad illustrare a scopo

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di chiarimento e/o informazione le procedure in atto per assolvere agli adempi-menti correlati a Direttive emanate dalla Comunità Europea, recepite o non daLeggi nazionali.

In tutti i casi sono destinate a fornire esempi pratico-applicativi di carattere indicati-vo; non sono destinate a fornire prescrizioni di alcun genere e/o raccomandazionidi carattere normativo. Possono contenere commenti con valenza non normativa.

Nota Le pubblicazioni suddette possono essere comprensive di supporti, generalmente in forma disoftware multimediali applicativi, per la compilazione di documenti prescritti da leggi delloStato emanate per regolamentare i settori tecnici in cui il CEI è impegnato.

6 DOCUMENTI DI ALTRI ORGANISMI NORMATORI PUBBLICATI DAL CEI

Nell’ambito dell’attività editoriale svolta, il CEI pubblica documentazioni sia nor-mative, sia non normative, elaborate da Organismi normatori che operano in set-tori tecnici e scientifici e che rientrano in parte nell’attività istituzionale del CEI.Di seguito si forniscono, perché rivestono notevole importanza, informazioni sudocumentazioni pubblicate dal CEI e relative al settore delle telecomunicazioni.

6.1 Documentazione ETSII documenti ETSI sono classificabili in relazione ai diversi livelli di approvazione.a) Approvazione da parte del TC (o da altro organo tecnico):

n TR - Technical Reports (attuali ETR, TC-TR, TCR-TR) che sono documentia contenuto informativo;

n TS - Technical Specifications (attuali GSM-TS) che sono documenti normativi.b) Approvazione da parte dei membri ETSI:

n EG - ETSI Guide (attuali TCR-TR, ETR) che sono documenti informativi (I rap-porti tecnici ETR, ad esempio, sono rapporti tecnici europei per il settoredelle telecomunicazioni che contengono informazioni complementarirelative ad un argomento oggetto di normalizzazione);

n ES - ETSI Standards (attuali I-ETS) che sono documenti normativi.c) Approvazione da parte degli NSO:

n EN - European Standars (attuali ETS, TBR) che sono Norme europee per le te-lecomunicazioni recepite a livello nazionale dal CONCIT. Dal 1 gennaio1977, le Norme ETS, di nuova elaborazione, verranno denominate EN300 XXX in sede europea, e quindi recepite a livello nazionale comeUNI-CEI EN 300 XXX (UNI-CEI prima della data suddetta). Esse vengonopubblicate originariamente in lingua inglese e, salvo il titolo, non vengo-no tradotte in italiano.

6.1.1 Regole tecniche CTRLe pubblicazioni CTR sono Decisioni della Commissione Europea che contengo-no un riferimento ai corrispondenti documenti normativi TBR preparati dall’ETSIe rese obbligatorie tramite pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale CE.

Le pubblicazioni CTR contengono i “Requisiti essenziali” relativi alle regole tecni-che comuni europee.

6.1.2 Norme TBRLe Norme TBR sono Norme volontarie per le Telecomunicazioni, destinate a di-ventare regole tecniche CTR. Esse, quando siano accettate dalla Commissione Eu-ropea, ottengono il requisito di “Norme Armonizzate” (vedere 4.4.4).

Il CEI, per dette Norme, opera sia in fase di Inchiesta Pubblica che in occasionedel Voto nazionale.

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6.1.3 Norme NETLe Norme NET sono Norme Europee di Telecomunicazione adottate a livello na-zionale come Regole Tecniche.

I riferimenti alle Norme NET sono pubblicati sia sulla Gazzetta Ufficiale della Co-munità Europea che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

6.2 Specifiche Europee ESLe Specifiche Europee sono documenti CENELEC di recente introduzione ai qualiè stata data la sigla generica ES. Data la loro funzione non ancora consolidata,sono citati al di fuori dei documenti normativi europei anche se, in qualche caso,potrebbero rientrare in quella classificazione.

La numerazione loro assegnata è “ES 59XXX” con inizio da ES 59001. Le loro pe-culiarità consistono nel non essere sottoposti a "Inchiesta pubblica", nell’assen-za di ratifica da parte del Bureau Tecnique del CENELEC, nel non essere assog-gettati alla procedura di "Stand-still" e nel non esserne previsto alcun tipo diemendamento. Se questi ultimi fossero necessari e la Specifica ES esistente puòtuttavia essere ancora utilizzata, si deve pubblicare una nuova Specifica Europeache include gli emendamenti con diverso numero di identificazione.

La loro revisione deve essere fatta ad intervalli non superiori a tre anni dalla loropubblicazione e ne è possibile la pubblicazione di Errata Corrige.

Essi sono documenti normativi d’uso temporaneo, che non devono essere recepi-ti obbligatoriamente dai Membri del CENELEC, e sono basati su lavori di organi-smi tecnici del CENELEC.

Gli scopi dell’introduzione delle specifiche ES sono:n pubblicare aspetti o argomenti che permettono di sostenere lo sviluppo ed il

progresso del Mercato europeo;n fornire una guida al mercato su o mediante specifiche e metodi di prova cor-

relati;n rendere disponibili specifiche temporanee in ambiti sperimentali e/o per tec-

nologie in evoluzione.

7 PUBBLICAZIONI IEC RELATIVE A SETTORI TECNOLOGICI O MERCATI A RAPIDA EVOLUZIONE O CRITICI

7.1 GeneralitàLa IEC oltre ai documenti già trattati nella presente Norma ha introdotto alcuneparticolari pubblicazioni tecniche denominate TTA (Technology Trend Assess-ments). Queste pubblicazioni sono state introdotte per fornire prescrizioni utili alnecessario e rapido soddisfacimento normativo afferente settori tecnologici omercati la cui criticità è incompatibile con l’attesa dei tempi richiesti dalla norma-le procedura prevista dalla IEC per produrre le proprie norme.

Dette pubblicazioni sono brevemente descritte ai punti 7.1.1 e 7.1.2.

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7.1.1 Documenti ITA (Industry technical agreements)In senso generale i documenti ITA offrono una base per la ricerca di accordi tec-nici tra diverse industrie che operano in settori di mercato dove l’introduzione dinuovi prodotti e/o di servizi è in rapida e continua evoluzione e dove per il lorolancio sui mercati non è strettamente necessario il preventivo ottenimento del“consensus” previsto nella procedura di normazione internazionale.

In particolare sono documenti tecnici che specificano i parametri di un nuovoprodotto o servizio sufficienti per rendere possibile, nell’arco di qualche mese,disporre di prescrizioni che definiscano i requisiti minimi necessari alla sua pro-duzione e/o alla sua commercializzazione.

I documenti ITA vengono preparati da esperti nominati dalle industrie e da rap-presentanze di consumatori di prodotti o servizi e che, peraltro, non faranno par-te dell’esistente struttura dei Comitati e Sottocomitati tecnici della IEC.

I documenti ITA, successivamente, potrebbero diventare norme o rapporti tecniciIEC a due condizioni: se la domanda di mercato lo può far prevedere e giustifica-re e se tali pubblicazioni vengono sottoposte alla normale procedura di norma-zione prevista in seno ai Comitati e/o Sottocomitati tecnici della IEC.

7.1.2 Specifiche IEC-PAS (Publicly Available Specifications)Le IEC-PAS sono specifiche tecniche, relative a prodotti o servizi a rapida evoluzio-ne tecnologica che incontrano rapidamente il favore del mercato globale, rese di-sponibili al pubblico e solitamente preparate da grandi Compagnie e/o Consorzi.

L’organizzazione che crea le IEC-PAS generalmente non ha la necessità di tenerconto di tutti gli interessi che possono essere coinvolti dagli argomenti delleIEC-PAS stesse; per questo motivo possono diventare norme IEC soltanto a segui-to di apposita procedura.

Le specifiche IEC-PAS sono tali se presentano le seguenti caratteristiche:n non sono in contrasto con le Norme IEC;n in quanto possono farne parte, sono coerenti con il corpo delle norme IEC.

Nell’Appendice B, allegato B8, è stata schematizzata la particolare procedura cheillustra come viene introdotta una IEC-PAS e l’iter a cui viene sottoposta per di-ventare, eventualmente, una Norma IEC.

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A P P E N D I C EA RICONOSCIMENTI LEGISLATIVI DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI

PremessaLa Norma rappresenta compiutamente, a livello di sicurezza e prestazione, lo sta-to di maturazione della specifica tecnologia cui si riferisce al momento della pub-blicazione; ciò deriva dalla legittimazione ottenuta con il "consensus" che vedeil coinvolgimento di tutte le parti interessate alle varie tematiche.

GeneralitàNella realizzazione di macchinari, apparecchi ed impianti elettrici ed elettronici ènecessario attenersi a precisi criteri che ne garantiscano l’uso, il funzionamento ela manutenzione senza introdurre, per alcuna ragione, situazioni di pericolo perle persone, gli animali, i beni e l’ambiente. La certezza che questo obiettivo ven-ga raggiunto e mantenuto nel tempo è perseguibile attraverso ben individuabilidocumenti normativi CEI preparati sulla base di un’adeguata “valutazione delrischio”. Le Norme CEI, in particolare, se osservate nel loro insieme ed interez-za, contribuiscono in modo determinante a definire ciò che le leggi in materia ci-tano ed intendono come “regola dell’arte”.

I riconoscimenti legislativi attinenti alle Norme CEI, dove queste vengano citatecome strumento per operare secondo la “regola dell’arte”, offrono due impor-tanti ragioni di interesse per gli utilizzatori delle stesse:a) conformità di rispondenza alla “regola dell’arte” quando si operi nella loro

osservanza;b) certezza che, in un’eventuale fase giudiziale, non sia necessaria la prova di

aver operato secondo la “regola dell’arte”, ma più semplicemente aver ope-rato in conformità alle Norme CEI, comprese quelle Sperimentali.

Valore giuridico dei documenti normativi CEIIl valore giuridico delle Norme CEI, delle Norme sperimentali, delle Varianti, de-gli Errata corrige, ovvero la loro assunzione quale elemento di riferimento per laformulazione di un giudizio in sede di applicazione del diritto, è esplicitata dal ri-conoscimento in sede legislativa delle Norme CEI come strumento, univocamenteidentificato, per operare secondo la “regola dell’arte”. Quest’ultima è resa ob-bligatoria in ogni legge che regolamenta i settori della costruzione di macchine,apparecchiature e di installazioni elettriche ed elettroniche.

Per operare secondo la “regola dell’arte” non è fatto obbligo di utilizzaredetti documenti normativi, ma operandovi in conformità, cioè applicando ri-gorosamente tutte le disposizioni in essi contenute, si ha il riconoscimento, neldiritto, di aver rispettato la “regola dell’arte”.

Le Guide CEI, così come definite nella presente Norma, hanno lo scopo di facili-tare l’interpretazione delle Norme di riferimento e pertanto contribuiscono, spe-cie con gli esempi, a rappresentare dei possibili modi, ma non tutti, di applicarecorrettamente le relative Norme di riferimento. In altri termini, la Guide interpre-tano ed esemplificano le Norme stesse, le quali rimangono, insieme alle Varianti,il riferimento della regola dell’arte di cui alle leggi 186/68 e 46/90.

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Leggi e decretiLe leggi ed i decreti di seguito riportati mostrano la legittimazione:1. del CEI come organismo ad attività normativa sia in ambito nazionale che eu-

ropeo;2. delle Norme del CEI come mezzo riconosciuto per operare in conformità alla

“regola dell’arte”;3. dell’attività del CEI in correlazione alle Direttive CEE;4. del CEI quale organismo direttamente coinvolto nel contribuire alla corretta

applicazione delle normative emanate dallo Stato in merito alla prevenzionedegli infortuni sul lavoro.

5. La Legge 1 marzo 1968 n° 186 “Disposizioni concernenti la produzione di ma-teriali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elet-tronici”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 77 del 23 marzo 1968, all’art. 2recita:“I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impiantielettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del CEI si considerano co-struiti a regola d’arte”.“Omissis”

6. Il Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1978 “Designazione del CEI quale or-ganismo di normalizzazione elettrotecnica ed elettronica”, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale n° 176 del 28 giugno 1979, all’art. 1 recita:“Il Comitato Elettrotecnico Italiano - CEI, è designato quale organismo italianodi normalizzazione elettrotecnica ed elettronica con l’incarico di partecipareai lavori comunitari per l’elaborazione delle Norme tecniche armonizzate pre-viste all’art. 5 della Direttiva comunitaria n° 73/23/CEE del 19 febbraio 1973”.

7. Legge n° 317 del 21 giugno 1986 “Attuazione della Direttiva n° 83/189/CEErelativa alla procedura d’informazione nel settore delle Norme e delle regola-mentazioni tecniche”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 151 del 2 luglio1986, all’art. 9 “Differimento dell’adozione di Norme e regole tecniche” recita:“Qualora la Commissione delle Comunità europee disponga un termine perproporre una Direttiva nella materia oggetto della comunicazione prevista dalprecedente art. 6, gli organismi di normalizzazione non possono adottare,fino a sei mesi dalla scadenza del termine, Norme nei settori per i quali sia incorso di elaborazione una Norma europea, salvo che si tratti di Norme richie-ste dal Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato.“Omissis”

8. La Legge n° 46 del 5 marzo 1990 “Norme per la sicurezza degli impianti”,pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 59 del 12 marzo 1990, all’art. 7 “Installa-zione degli impianti” recita:“Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d’arteutilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d’arte. I materialied i componenti realizzati secondo le Norme tecniche di sicurezza dell’Enteitaliano di unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI),nonché nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia, si considera-no costruiti a regola d’arte.”“Omissis”

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9. Il Decreto del Presidente della Repubblica n° 447 del 6 dicembre 1991 “Rego-lamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n° 46 in materia di sicurezzadegli impianti”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 38 del 15 febbraio 1992,all’art. 5 “installazione degli impianti” recita:“I materiali e componenti costruiti secondo le Norme tecniche per la salva-guardia della sicurezza dell’UNI e del CEI, nonché nel rispetto della legisla-zione tecnica vigente in materia di sicurezza, si considerano costruiti a regolad’arte.”“Omissis”.

10. Il decreto legislativo n° 626 del 19 settembre 1994 “Attuazione di Direttive co-munitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavo-ratori sul luogo di lavoro”, pubblicato sul supplemento ordinario n° 141 allaGazzetta Ufficiale n° 265 del 12 novembre 1994 così come integrato dal De-creto legislativo n° 242 del 19 marzo 1996, pubblicato sulla Gazzetta Ufficialen° 75 del 6 maggio 1996, sostituisce con l’art. 26 l’art. 393 Titolo XII CAP. I delD.P.R. n° 547 del 27 aprile 1955. Il paragrafo (f dell’art. 26 designa, tra altri, unrappresentante del CEI a far parte della Commissione permanente per la pre-venzione degli infortuni sul lavoro.

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A P P E N D I C EB PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI

Organismi ad attività normativaGli organismi ad attività normativa sono soltanto quelli riconosciuti per mezzo diprovvedimenti di legge a livello nazionale e/o europeo e/o internazionale la cuifunzione principale, in applicazione del loro rispettivo statuto, è la preparazionedi nuovi documenti normativi, il recepimento di documenti normativi pubblica-mente disponibili e, in entrambi i casi, la loro approvazione e pubblicazione.

Ciascun organismo svolge attività normativa in uno o più settori tecnici. Ai finidella presente Norma vengono considerati quelli che svolgono tale attività preva-lentemente nei settori elettrotecnico ed elettronico:n per l’Italia, il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI);n per l’Europa, il Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica (CEN-

ELEC: European Committee for Electrotechnical Standardization);n per le normative internazionali, la Commissione Elettrotecnica Internazionale

(IEC: International Electrotechnical Commission).

ATTIVITÀ NORMATIVA DEL CEI, CENELEC E IEC

Attività normativa del CEIIl CEI è Membro del CENELEC, le cui Direttive impongono, a ciascun PaeseMembro, l’adozione delle relative Norme europee EN, ENV ed HD. L’attività dinormazione, esclusivamente svolta in ambito nazionale, pertanto, deve essere li-mitata a casi particolari, quali, ad esempio, le Norme CEI SPERIMENTALI com-prese le loro Varianti, i loro Fogli di interpretazione ed Errata corrige.

L’attività normativa nazionale deve comunque essere svolta in correlazione alCENELEC: non è infrequente che le stesse necessità di un Paese Membro sianocomuni ad altri Paesi Membri od a tutti i Paesi Membri del CENELEC (Proceduradi Vilamoura o Stand Still).

Il CEI è Membro della IEC: un’ulteriore limitazione dell’attività di normazione,esclusivamente svolta a livello nazionale, viene dal recepimento, non obbligato-rio, di Norme IEC internazionali.

L’allegato B1 illustra schematicamente la procedura per la pubblicazione di undocumento normativo CEI di origine nazionale.

L’allegato B2 illustra schematicamente le priorità osservate dal CEI quando neces-siti di normative in un settore tecnico che ne sia sprovvisto.

L’allegato B3 illustra schematicamente le fasi di avanzamento dei lavori di nor-malizzazione osservate dal CEI quando sia in atto un progetto di normativa siainternazionale, sia europeo, sia nazionale.

Nota Per una completa conoscenza delle procedure di elaborazione e pubblicazione dei documentinormativi prodotti, occorre accedere alla lettura integrale dei Regolamenti interni ed alleDirettive da cui vengono dedotti (vedere Prefazione).

Attività normativa del CENELECL’attività normativa del CENELEC si limita ad argomenti precisi e limitati per iquali esista una richiesta, da parte di uno o più dei suoi Membri, motivata ed ur-gente. Nella maggior parte dei casi il CENELEC adotta documenti normativi pro-dotti in sede internazionale che generalmente sono frutto della collaborazione

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con la IEC, attuata mediante l’applicazione della procedura del “voto parallelo”.L’elaborazione di documenti normativi di esclusiva origine europea viene svoltadal CENELEC soltanto quando l’IEC non può rispettarne i tempi necessari per lapubblicazione in ambito europeo.

L’allegato B4 riporta schematicamente la procedura adottata in sede CENELECper documenti normativi di esclusiva origine europea o adozione di pubblicazio-ni IEC già in atto.

Gli allegati B5 e B5a riportano schematicamente le due fasi della procedura del“voto ed inchiesta paralleli” adottata generalmente dal CENELEC e correlataalle procedure di pubblicazione di documenti normativi sviluppati in sede IEC.

Nota Per una completa conoscenza delle procedure di elaborazione e pubblicazione dei documentinormativi prodotti, occorre accedere alla lettura integrale dei Regolamenti interni ed alleDirettive da cui vengono dedotti (vedere Prefazione).

Attività normativa IECL’attività normativa in ambito internazionale, svolta dalla IEC in collaborazionecon altri Organismi ad attività di normazione, consente l’elaborazione di pubbli-cazioni adottate parallelamente in ambito europeo e quindi successivamente an-che a livello nazionale (per l’Italia dal CEI).

Le procedure internazionali IEC per l’elaborazione e pubblicazione di documenti nor-mativi sono complesse e per la loro completa conoscenza è indispensabile l’integralelettura dei relativi Regolamenti e delle Direttive da cui vengono dedotti.

Gli allegati B6 e B7 illustrano schematicamente le procedure suddette ed in particolare:

L’allegato B6 rappresenta in modo sufficientemente particolareggiato, anche senon esaustivo, la “Normale” procedura internazionale IEC. L’allegato mette inluce la correlazione esistente tra i diversi Organismi, quali il CEI ed il CENELEC.

L’allegato B7 rappresenta in modo schematico le possibili diverse procedure adot-tate (più rapide e/o semplificate rispetto alla procedura “Normale”) in sede IEC.

L’Allegato B8 rappresenta in modo schematico la procedura che caratterizza leSpecifiche IEC-PAS.

PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DI NORME DI ORIGINE NAZIONALE

Progetti di NormeDocumenti costituiti dalle specifiche tecniche per una determinata materia da sot-toporre alla procedura di “Inchiesta pubblica” per essere, qualora se ne ottengail “consensus”, pubblicati come Norme secondo le procedure in atto. I progettidi Norme possono essere europei (prEN o prHD) o internazionali (FDIS).

Pubblicazione di Norme di origine nazionaleLa procedura per la pubblicazione di Norme di origine nazionale è collegata stretta-mente alle procedure internazionali ed europee e fissata dai relativi Regolamenti.

In ambito nazionale il CEI deve (vedere allegato B1):n aver dato pubblica conoscenza dell’esistenza del progetto di Norma;n aver discusso le osservazioni sostanziali ricevute in tempo utile ed aver otte-

nuto il “consensus”;n aver rispettato gli impegni a livello comunitario a cui deve sottostare;n avere la firma del Presidente Generale del CEI stesso a garanzia del rispetto

delle procedure.

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Composizione di Norme di origine nazionaleLa composizione, l’impaginazione e presentazione delle Norme di origine nazio-nale, comprese le loro Varianti, i loro Fogli di interpretazione ed Errata corrige,sono riportate nella Parte Seconda della presente Norma.

PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DI NORME CEI DI ORIGINE CENELEC

Riproduzione di una Norma CENELEC EN/ENV/HDIn questi casi viene generalmente aggiunta alla Norma europea la pagina del tito-lo nazionale e sono ammessi una prefazione ed eventuali allegati nazionali.

Gli elementi nazionali suddetti devono essere aggiunti in modo tale che se venis-sero tolti, la Norma europea, dalla pagina del titolo all’ultima pagina (compresigli eventuali allegati), resti intatta.

Recepimento di una Norma CENELEC EN/ENV/HDInvece di riprodurre una Norma europea, un Membro del CENELEC, come il CEI,può emettere una dichiarazione di adozione nazionale. Questa dichiarazione puòugualmente essere utilizzata quando la Norma europea costituisce essa stessa re-cepimento di una pubblicazione internazionale.

Una dichiarazione di recepimento nazionale deve far apparire almeno:n il numero, il titolo e l’anno di disponibilità della Norma europea;n una dichiarazione secondo la quale alla Norma europea viene attribuito lo

statuto di Norma nazionale;n la data a partire dalla quale la Norma europea avrà lo statuto di Norma nazionale.

Traduzione di una versione ufficiale di una Norma CENELEC EN/ENV/HDIn questo caso, viene generalmente aggiunta alla Norma europea una pagina deltitolo nazionale e sono permessi una prefazione ed eventuali allegati nazionali.

Nella traduzione nazionale della pagina del titolo di una Norma europea, devonoessere mantenute invariate tutte le indicazioni, sia nella presentazione sia nelcontenuto, riportate nelle tre lingue ufficiali:n l’appellativo di “Norma europea”;n il titolo della Norma;n il nome dell’Organismo ad attività normativa d’origine.

La traduzione nella lingua nazionale delle indicazioni dette devono figurare sottole indicazioni riportate nelle lingue ufficiali.

In occasione delle traduzioni, non possono essere ampliati né ridotti i contenutidella Norma europea, cioè il contenuto deve essere adottato nella sua interezza esenza modifiche ivi compresi il sommario, la prefazione, l’introduzione, le note afondo pagina, le tavole, le figure, gli allegati e le appendici. I titoli delle Normeinternazionali alle quali si fa riferimento non devono essere riportati se non in in-glese o francese.

La suddivisione e la numerazione degli articoli devono essere anch’esse mante-nute identiche all’originale.

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Si deve introdurre la seguente frase (tradotta) prima del testo tipo della Norma:n “La presente Norma è la versione... (nazionalità) della Norma europea

EN...:...(anno di disponibilità). Essa è stata tradotta dal....(per l’Italia, il CEI).Essa ha lo stesso statuto delle versioni ufficiali.”

L’ordine dei paesi Membri del CENELEC deve essere alfabetico nella(e) lingua(e)di traduzione.

PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DI NORME CEI DI ORIGINE IECQuesta procedura è del tutto simile a quella prevista per le Norme di origine CEI.

COMPOSIZIONE DI NORME DI ORIGINE CENELEC E IECLa composizione, l’impaginazione e presentazione delle Norme di origine CEN-ELEC e IEC, comprese le loro Varianti, i loro Fogli di interpretazione ed Erratacorrige, sono riportate nella Parte Seconda della presente Norma.

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A P P E N D I C EC SIGLARIO

In questa Appendice si riportano le sigle e gli acronimi citati nel testo e/o nelle fi-gure della presente Norma.

In alcuni casi, la sigla o l’acronimo non sono accompagnati dai termini in ingleseper esteso in quanto formati da altra lingua. La consuetudine al loro uso ha con-sigliato tuttavia di non modificarli.

Per sole ragioni pratiche, il siglario è stato compilato in ordine alfabetico prescin-dendo dalla rilevanza che ciascuna sigla o acronimo rappresenta.

Organismi Normatorin CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano;n CENELEC - European Committee for Electrotechnical Standardization (Co-

mitato Europeo per la Normalizzazione Elettrotecnica);n ETSI - European Telecommunication Standards Institute (Istituto Eu-

ropeo per le Norme di Telecomunicazione);n IEC - International Electrotechnical Commission (Commissione Elet-

trotecnica Internazionale);n ISO - International Organization for Standardization (Organizzazione

Internazionale per la Normalizzazione);n NSO - National Standard Organization (Organizzazione per le Norme

Nazionali);n UNEL - Unificazione Elettrotecnica: Organismo non più operante; le

sue funzioni sono state incorporate nei Comitati Tecnici delCEI;

n UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione.

Organi operativi degli Organismi Normatorin BT - Bureau Tecnique (Ufficio Tecnico del CENELEC);n CN - Comitato Nazionale;n CO - Central Office (Ufficio Centrale della IEC);n CS - Central Secretariat (Segreteria Centrale del CENELEC);n CT - Comitato Tecnico;n NC o NCs - National Committee o National Committees (Comitato Na-

zionale o Comitati Nazionali);n O-MEMBERS - Membri Nazionali Osservatori nella IEC;n P-MEMBERS - Membri Nazionali con diritto di voto nella IEC;n SC - Sottocomitato Tecnico: nella lingua inglese si utilizza la

stessa sigla;n TC - Technical Committee (Comitato Tecnico);n WG - Working Group (Gruppo di Lavoro).

Tipi di Normen CECC - Norme emanate dal CENELEC per i componenti elettronici;n CEI - Norme emanate dal CEI;n CONCIT - Comitato Nazionale di Coordinamento;n CTR - Common Technical Regulations (Regole Tecniche Comuni);n EG - ETSI Guide (Guide elaborate dall’ETSI);

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n EN - Norme emanate dal CENELEC;n ENV - Norme Sperimentali emanate dal CENELEC;n ES - Specifiche Europee emanate dal CENELEC;n ETR - European Telecommunication Reports (Rapporti Europei di

Telecomunicazione);n GSM - Global System for Mobile Communications (Sistema Globale

per Comunicazioni Mobili);n HD - Documenti di Armonizzazione emanati dal CENELEC;n IS - International Standards (Norme emanate dalla IEC);n IEC-PAS - Publicly Available Specifications from IEC;n ITA - Industry Technical Agreements;n NET - Norme Europee di Telecomunicazione;n PrEN - preNorme elaborate dal CENELEC;n prHD - preDocumenti di Armonizzazione elaborati dal CENELEC;n TBR - Technical Bases for Regulations (Basi Tecniche per le Regole);n TCR -TR - Technical Committee Reference - Technical Report (Rapporto

Tecnico- Riferito al Comitato Tecnico);n TR - Rapporti Tecnici;n TS - Technical Specification (Specifiche Tecniche);n TTA - Technology Trend Assessments;n UNI - Norme emanate dall’UNI.

Documentin ACDV - Approved Committee Draft with Vote (Progetto di Comitato della

IEC Approvato con Voto);n ADIS - Approved Draft International Standard (Progetto di Norma Inter-

nazionale, Approvata);n CD - Committee Draft (Progetto di Comitato della IEC);n CDV - Committee Draft with Vote (Progetto di Comitato con Voto della

IEC);n DIS - Draft International Standard (Progetto di Norma Internazionale);n FDIS - Final Draft International Standard (Progetto Finale di Norma Inter-

nazionale);n NP - New item Proposal (Nuovo argomento Proposto dalla IEC);n PE - Parallel Enquiry (Inchiesta Parallela del CENELEC e IEC);n PQ - Primary Questionary (Questionario per Primo progetto del CEN-

ELEC);n RD - Reference Document (Documento di Riferimento);n UQ - Ulterior Qestionary (Questionario Successivo per progetto CEN-

ELEC);n WD - Working Draft (Progetto di Lavoro della IEC).

Fine Documento

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NORMA TECNICACEI 0-4/1:1998-04Totale Pagine 40

La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.

Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprioAutorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956

Responsabile: Ing. E. Camagni

Sede del Punto di Vendita e di Consultazione 20126 Milano - Viale Monza, 261tel. 02/25773.1 • fax 02/25773.222 • E-MAIL [email protected]

Lire 50.000

0 – Applicazione delle Norme e testi di carattere generale

CEI 0-1 Adozione di nuove norme come base per la certificazione deiprodotti nei paesi membri del CENELEC

CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degliimpianti elettrici

CEI 0-3 Legge 46/90 Guida per la compilazione della dichiarazione diconformità e relativi allegati

CEI 0-5 Dichiarazione CE di conformità Guida all’applicazione delleDirettive Nuovo Approccio e della Direttiva Bassa Tensione(Memorandum CENELEC N°3)