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PALIFICATA VIVA LATINA Cantieri didattici Atri (TE) Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri - OASI WWF Settembre - Ottobre 2008 Marzo 2009 n.02 - QUADERNI DI CAMPO - Esperienze di Ingegneria Naturalistica nelle aree protette abruzzesi GRUPPO PROMOTORE ABRUZZO Comune di Atri ISTITUTO ABRUZZESE AREE PROTETTE - WWF

Cantieri didattici PALIFICATA VIVA LATINA di... · Direzione lavori: Paolo Cornelini, ... Francesco Massa, ... , tese a ridurre l’occupazione di suolo in ambito rurale,

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PALIFICATA VIVA LATINACantieri didattici

Atri (TE)

Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri - OASI WWF

Settembre - Ottobre 2008Marzo 2009

n.02

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GRUPPO PROMOTORE ABRUZZO

Comune di Atri

ISTITUTO ABRUZZESEAREE PROTETTE - WWF

A cura di:Gruppo Promotore AIPIN–Abruzzo

Coordinamento tecnico-scientifico e revisione:Paolo Cornelini (presidente AIPIN-Lazio)Lino Ruggieri (responsabile Gruppo Promotore AIPIN-Abruzzo)Cesare Crocetti (socio AIPIN - Gruppo Promotore AIPIN-Abruzzo)

Coordinamento editorialeCesare Crocetti

Foto di:Alfonso Comignani, Cesare Crocetti, Vincenzo Crocetti, Paola Di Donato, Andrea Dignani, Arianna Gwozdz, Filippo Vicarelli.

Si ringraziano: Adriano De Ascentiis, Augusto De Sanctis, Umberto Di Loreto, Fausto Pompilii, Domenica Sansonetti per la col-laborazione ed il sostegno. Francesca Di Pietro per la foto di pagina 10.Marisa Di Patre per la correzione delle bozze.

Cantiere didatticoPALIFICATA VIVA TIPO LATINARiserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri (TE)Settembre-Ottobre 2008Marzo-2009

Coordinamento tecnico ed organizzativo: Cesare Crocetti, Adriano De Ascentiis (coordinatore Riserva), Alfonso Comignani, Pacha Mama scarl

Direzione lavori: Paolo Cornelini, Lino Ruggeri, Cesare Crocetti, Alfonso Comignani

Allievi corso A: Daniele Berardi, Mariaelena Bindi, Massimo Cantagallo, Giuseppe Carbone, Francesca Casta-gna, Adriana Cavaglià, Nicola Centorame, Violeta Cojocaru, Alfonso Comignani, Andrea De Angelis, Giuliana Di Croce, Enrico Di Felice, Elio Di Marco, Andrea Dignani, Arianna Gwozdz, Massimo Libbi, Massimo Macrini, Francesco Massa, Mario Massucci, Domenico Mazzocchetti, Pasquale Pagliata, Chiara Rizzi, Piergiacomo Rosa, Luigi Spadaccini, Alessandro Treppiedi, Filippo Vicarelli.

Allievi corso B: Giorgio Blasioli, Mauro Bossi, Mariavittoria Bronico, Contrisciani Ennio, Vincenzo Crocetti, Adria-no De Ascentiis, Debora Del Papa, Pasqualino Del Papa, Elena Del Toro, Marco Demetrio, Paola Di Donato, Tonino Di Giacinto, Francesco Di Nuzzo, Paola Di Sante, Gianfranco Ercoli, Alfredo Fusco, Gianluca Giovannelli, Michele Izzo, Gabriele Marini, Anselmo Morisi, Andrea Natale, Fausto Pompilii, Gianni Tarquini, Maurizio Traini.

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IND

ICE

PRESENTAZIONE pag.4

1. INQUADRAMENTOTERRITORIALE pag.6

(AdrianaCavaglià,CesareCrocetti,AriannaGwozdz)

2. LINEAMENTIGEOLOGICIEGEOMORFOLOGICI pag.7(AdrianaCavaglià,AriannaGwozdz)

3. LINEAMENTIPEDOLOGICI pag.10

(NicolaCentorame)

4. LINEAMENTICLIMATICIEFITOCLIMATTICI pag.11

(AlfonsoComignani)

5. LINEAMENTIVEGETAZIONALID’AREAVASTA pag.13

(MariaelenaBindi,FrancescaCastagna)

6. LINEAMENTIVEGETAZIONALIDELL’AREAD’INTERVENTO pag.15

(MariaelenaBindi,FrancescaCastagna)

7. RILIEVOTOPOGRAFICO pag.16

(GiuseppeCarbone,FilippoVicarelli)

8. DESCRIZIONEDEGLIINTERVENTI pag.17

(GiuseppeCarbone,CesareCrocetti,VincenzoCrocetti,

GianniTarquini,FilippoVicarelli)

9. ELABORATIGRAFICI pag.26(GiuseppeCarbone,CesareCrocetti,FilippoVicarelli)

10. ANALISICOSTI pag.28

(GiuseppeCarbone,CesareCrocetti,PaolaDiDonato,FilippoVicarelli)

11. ALLEGATOFOTOGRAFICO pag.29

BIBLIOGRAFIA pag.30

INDICE

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Lagestioneel’usodellarisorsasuolodapartediagricoltoriecittadiniingenereèunproblemacheperannièsta-toignoratoechesoloconirecentidisastrinaturalihaacquisitorilevanzamediatica(eventisismiciinnumeroseregionid’Italiaedeventi franosi inSiciliaeCampanianegliultimimesi).Lamaggiorpartedellapopolazione, infatti,hascarsapercezionedelproblemaelovivecomeundisagiolegatoesclusivamenteall’istanteincuiessosimanifesta(colatesullestrade,mareelimosesullecoste,stradedissestateetc..).Tuttavia,frane,smottamenti,colatedimelmanonsonoaltrocheilrisultatodiunascarsaattenzioneallarisorsasuolodeterminata,soprattuttonegliultimi20anni,daunascarsaattenzionesianellepraticheagricolesianellagestionedelterritorio.Tavolidilavororaramentemultidisciplinarielascarsitàdiper-sonalespecializzatonellagestioneenelcontrollodegliappaltipubblicieprivati(costruzionedicase,strade,pontietc…),attribuisconounacertaresponsabilitàancheaglientiprepostiallagestioneeallapianificazionedelterritorio.Ilcittadinocontadinoresidenteinambitirurali,chetuttaviaconcretizzailsuocontattoconlaterrasoloattraversoattivitàdinaturaamatoriale,nonostanteleoriginieleinfluenzeculturalicontadine,tralascianegliapproccicolturalilenozioniacquisite nel perdurare dei percorsi generazionali, coltivando i suoli con scarsa percezione delle ripercussioni che talipratichepossanoaveresuambititerritorialipiùvasti.Altraèlaresponsabilitàdell’agricoltoremodernoilquale,ancheseconsapevoledeirischideterminatidaattivitàagricolepocooculateedeiproblemichepotrebberoscaturiredamancatiaccorgimentinellagestionedeireticoliidrograficiminoricheinsistonosuiterreni,inalcunicasicoltivaisuolisenzaparti-colariaccorgimentiriguardoalrischioidrogeologico,strettonellamorsadellanecessitàdidiminuireitempiedicostidiun’agricolturasemprepiùintensivaesempremenoremunerativa.Daldopoguerraadoggi, lameccanizzazionedell’agricoltura, inparticolarequellaapplicataadareeagricoleconsuoligeneralmenteincoerentiescoscesi,poggiantisumatriciimpermeabili(argille),haprodottolaperturbazioneeccessivadeglistratiumicolielosfruttamentogeneralizzatodeiterrenifinoall’ultimometro.Questepratichesicontrappongonoadun’agricolturache,finoapochianniprima,eraportataavanticonl’utilizzodibestiamedatiroedaapproccicolturalisicuramentepiùleggeri,chepresupponevano,ancheacausadeitempipiùlunghidicoltivazione,unagestionemoltopiùcircospettaeattentadelterritorio.Lamatriceagricolaoramaièampiamentecompromessa:ipiccolifossididerivazionemeteoricasonoscomparsi;ibordiedifilariboscatisonostatidistrutti; lerisorgivelasciateal liberosfogoenonpiùcontrollateconlacreazionedipozzi,fontane,vaschediraccoltae laghicollinariperrallentarne ildeflusso; lestradebiancheasfaltate; leareestoricamenteinadatteallacostruzionesonoabitate,cementificate,portandoadunagradualeimpermeabilizzazionedeisuoliequindialrapidodeflussodelleacqueversovalle.Difficilesaràriportareilterritorioadessereutilizzatoconbuonsensosenonverrannorapidamentecreatitavolidilavorosovracomunali(Regione,Province,Comuni,agricoltorieliberiprofessionisti

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PRESENTAZIONEPRESENTAZIONE

Lapresentepubblicazionerientranell’ambitodelprogetto“OsservatorioGeomorfologico”realizzatoconfinanzia-mentiregionalidalComunediAtri,attraversolaRiservadeiCalanchi,conlapreziosacollaborazionedelWWFedell’Asso-ciazioneItalianaperl’IngegneriaNaturalistica.Iprincipaliobiettividelprogettosonostatilasensibilizzazioneelaformazioneversola“risorsasuolo”eversouncorrettoapproccioallagestioneemanutenzionedelpaesaggioagrario.Talifinalitàsonostateperseguiterealizzando:attivitàdieducazioneambientalenellescuole,corsidiformazioneperagricoltoriedaddettiailavoridelsettoreagricolo,corsidiformazioneconcantierididatticidiingegnerianaturalisticaperprofessionisti,tecnicidientipubbliciedimpreseprivate,oltreadiniziativedidivulgazionequaliunsitoweb,undocumentarioedalcunepubblicazionitracuiquestoQuadernodiCampo.L’ideadell’OsservatorioGeomorfologiconascedallapossibilitàdiavereadisposizionenelterritoriocomunale,straordinariscenaridiosservazionedelledinamichegeomorfologiche,chehannolaloromassimaespressionenellaRiservaenelSitodiInteresseComunitario.Ilprogettonasceanchedallaconsapevolezzacheilterritorioatrianohalanecessitàdidotarsidiadeguatiepartecipatistrumentidipianificazione,gestioneedinterventosulterritorio;anchediffondendoesperimentandobuonepraticheedinnovativesoluzionitecnicheabassoimpattoambientale.Lapresentepubblicazioneel’interoprogettosiinserisconoinquestocontesto.AggiungonoinoltreuntasselloalpercorsochenegliultimianniilComunediAtristatrac-ciando,nelrispettodellelineeguidageneralidigestionedelterritorio,tesearidurrel’occupazionedisuoloinambitorurale,realizzareunamanutenzionedelpaesaggioagrariosecondoprincipidisostenibilità,favorirebiodiversitàelariconnessioneecologicadelpaesaggio,valorizzareigeositipresentiancheinunotticadiunturismoculturale,didatticoeformativo.TalilineeguidasivannoformalizzandoeconcretizzandoattraversoglistrumentidipianificazionedelterritoriodicuiilComunesistadotando(PianoStrategico,PianodiAssettoNaturalisticodellaRiserva,PianodigestionedelS.I.C.,ecc.)attivandocosìlasperimentazionediunconcretoprocessodi“multilevelgovernance”multidisciplinare.Inquestaottical’ingegnerianaturalisticarappresentasicuramenteunostrumentotecnicooperativochesimuovenelladi-rezionetracciata,riuscendoafarcombaciareleesigenzedimessainsicurezzadelterritorio,conquelleditutelaevalorizza-zionedell’ambiente.Conpiaceremitrovoquindiapresentarequestautilepubblicazionedicuiviaugurounabuonalettura.

DomenicoFelicioneViceSindacoComunediAtri

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PRESENTAZIONE

L’Ingegneria Naturalistica è una disciplina tecnica che utilizza materiale vegetale vivo negli interventi anti-erosivi, di stabilizzazione e di consolidamento, anche in abbinamento con materiali morti naturali o artificia-li (legname, pietrame, reti metalliche, stuoie, ecc.). Tale approccio permette di raggiungere obiettivi tecnico-funzionali con indubbi vantaggi sotto il profilo ambientale e di inserimento paesaggistico e con costi spessoconcorrenzialiadanalogheopere“ingrigio”.L’I.N.rappresentaunvalidostrumentoadisposizionedientipubblici,tecniciedimpreseperaffrontareproblemididifesadelsuoloedirecuperoambientale.L’AIPIN(AssociazioneItalianaPerl’IngegneriaNaturalistica)rappresentaunpuntodiriferimentodacircaventianninellaformazioneenelladivulgazionedelletecnichediI.N.edeiprincipiallabasedellaloroapplicazione.Organizzata in Sezioni e Gruppi Promotori regionali, L’AIPIN promuove corsi di formazione, cantieri didattici esperimentali,convegni,pubblicazioni,monitoraggiediversealtreiniziative.Nellarealizzazionedellesuaattivitàl’AIPINècontinuamenteallaricercadelcoinvolgimentoedellacollaborazionedientipubblici,impreseprivate,associazioniedingeneredisoggetticheappogginoeperseguanolesuestessefinalitàassocia-tive.Il Gruppo Promotore AIPIN Abruzzo ha avviato negli ultimi anni una serie di proficue collaborazioni in questo senso,trovandovalidiinterlocutorisoprattuttonelleareeprotettedellaregione,neisuoientidigestioneenelleprincipaliasso-ciazioniambientaliste.In questo ambito si inserisce la presente collana di “Quaderni di campo” che documenterà le esperienze di I.N.realizzate nelle aree protette abruzzesi: cantieri didattici ed altre attività sul campo realizzate dal GruppoPromotoreAbruzzo.IQuaderniverrannoredattidaglistessiallievideicantierididattici,coinvoltidirettamentenellaste-sura dei paragrafi e supportati dal coordinamento tecnico-scientifico di soci e docenti esperti del Gruppo PromotoreAbruzzoedialtresezioniregionalidell’AIPIN.Concircail30%delterritoriocostituitodaareeprotette,edunagrandevarietàdiambienti(montano,collinareecostiero)l’AbruzzopossiedetuttiipresuppostiperunalargadiffusionedelletecnichediI.N.Ilricorsoataledisciplinacostituiscenonsolounavalidapossibilitàdiapproccioaiproblemididifesadelsuoloerecupe-roambientaleinambitidipregionaturalistico,edancheun“dovere”perunaregionechehafattodellasalvaguardiadelpatrimonionaturaleunasceltastrategica,chetrascendeormaidallasemplicesferasocio-economica,mastadiventandosemprepiùuncaratteredi“identitàetico-culturale”pergliabitantidella“RegioneVerded’Europa”.

GruppoPromotoreAIPIN-Abruzzo

PRESENTAZIONEdelsettore)alfinediavviareprocessicondivisiepartecipatidimanagementdellerisorsenaturali.Nondimeno,ripensan-do la pianificazione territoriale, un’attenta informazione e formazione sul rischio idrogeologico e l’utilizzo di personalefortementespecializzatonellaredazionediprogettisugliinterventidiripristinodelleareeinpericoloporteràmaggioreconsapevolezzainterminidigestioneesostenibilitàdegliappalti.LaredazionedelP.A.I(PianodiAssettoIdrogeologico)edellecartedelrischioaiutanoleamministrazionialeggeremeglioilterritorioeapianificareinmanierapiùdettagliatailsuosviluppo,tuttaviamoltospessosiassisteaderrateinterpretazionidiquestostrumentocheinduconoaricadereneglistessierroridelpassato,consicureripercussionisuun’areaterritorialepiùampia.Molteplicinegliannisonostatigliinterventimi-rantiagovernareeripristinareleareelocalizzatenelleimmediatevicinanzedeicalanchisututtoilterritorioitaliano(EmiliaRomagna,Marche,Basilicataetc…).Sicuramenteunagestioneorganizzata,controllataecostantedellarisorsa,insiemeapraticheagricolecheconiughinoilrispettodellanaturaedeisuolieilloro“sfruttamento”afiniproduttivi,aiuterebbearidurreilprocessoerosivoelaforma-zionediareecalanchiveinunterritorioacosìforterischioidrogeologicocomequelloatriano.Inquestocontestosiinserisceilprogetto“osservatoriogeomorfologico”.Unostrumentopensatoperformareedinformareitecnicidientipubblicieprivati,glistudentidegliistitutiscolasticidelterritorio,gliagricoltoriedicittadiniingenere.Ilprossimoobiettivoèquellodelladiffusioneedellacondivisionedeirisultati(irischilegatiallamancanzadipianificazioneterritoriale)congliattorilocali,attraversostrumentiadelevatavisibilità,comeildocumentariodiprossimauscitaedilpre-sentequadernodicampo,realizzatodaipartecipantiaicorsidiingegnerianaturalisticaorganizzatidall’OasiWWF“CalanchidiAtri”edall’A.I.P.I.N.nel2009,delqualeauguroatuttivoiunabuonalettura.

Dott.AdrianoDeAscentiisDirettoreRiservaNaturaleRegionale“CalanchidiAtri”

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IlcomunediAtrièsituatonellafasciacollinareperiadriaticameridionaledellaprovinciadiTeramo.IlcentrostoricoèraggiungibiledallacostapercorrendolaSS16-AdriaticaolaA14finoaPinetoperpoiimboccarelaSP28indirezionediAtri.Dall’internosipuòpercorrerelaSS150finoaCastelnuovoVomanoequindilaSP553indirezionediAtri-Silvi. Ilterritorioècaratterizzatodaunpaesaggioagricolocollinare,conquotecheraggiungonoi436ms.l.m.diColledellaGiustizia.L’arearicadenelBacinoRegionaledelT.Piomba,unitàidrograficaindividuatanelPianodiAssettoIdrogeologicodellaRegioneAbruzzo,checomprendeancheilT.Calvano,ilF.soCerrano,ilF.soFoggetta,ilF.soConcio,altrifossiminoriedalcunicanalididrenaggioartificiali(formali).Sitrattadibaciniidrograficidilimitateestensioni(circa185kmqintota-le),confocedirettaamareedimpostatiperlopiùsulitotipiargillosialtamenteerodibili.Lalitologiaelamorfologiadelterritoriodeterminanounfittoreticoloidrograficocaratterizzatodaviedidrenaggiointermittenti,tracuimoltevallievallecoletipichedellemorfologiecalanchive. IlterritoriodiAtriedeicomunilimitroficostituisceunazonadipregiosottoilprofilostoricoenaturalistico,mafragiledalpuntodivistaidrogeologico.Delicatiequilibrigeomorfologiciconvivonoconesigenzediconservazioneetuteladelpatrimonionaturaleestorico-archeologicoedimessainsicurezzadiinsediamenti,infrastrutture,attivitàagricoleedin-dustriali.Lamatriceinsediativaècostituitadainsediamentistoricisuirilievicollinari,daunafasciacostieradensamenteurbanizzatadirecentecostruzioneedaunterritorioagricolocostellatodifrazioniecasesparse. Lareteviariaèmoltofittaeramificatanellapartecollinare,collegando(constradespessosterrateemalagevoli),ipaesipiùgrandi,inucleiabitativiminorielecasesparse.Lafasciacostieraèattraversatadaimportantiviedicomunicazione:laSS16,l’A14elalineaferroviariaadriatica.Adsud-ovestdelcentrostoricositrovalaRiservaRegionaledeiCalanchidiAtri(circa380ha),chetutelaquesteformazionigeomorfologiche,chenellazonarisultanoparticolarmentediffuseperquantitàedimponentiperdimensioni.Iduecantierididatticidescrittinellapresentepubblicazionesonostatirealizzatiall’internodell’areaprotetta.

INQUADRAMENTOTERRITORIALE

Fig.1.1–Cartatopograficad’Italia–RegioneAbruzzoF141IVSO(Atri),scala1:25000.Leareediinterventodeiduecantierididatticisonocerchiateinrosso.

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La successione stratigrafica che contraddistingue il sottosuolodell’area appartiene alla Formazione Mutignano costituita dai depositidel bacino periadriatico, rappresentato da sedimenti prevalentementepeliticiascrivibilialPliocenesuperiore–Pleistoceneinferiore. La Formazione Mutignano affiora nella fascia periadriatica ad est diCellinoAttanasiofinoallalineadicosta.Essaècompresatrauneventotrasgressivoallabaseeduneventoregressivoaltetto. Ilcicloplio-pleistocenicoiniziacondepositibasaligrossolaniricondu-cibilialla fasetrasgressivadelPliocenemedio.Talidepositiaffiorano incorrispondenzadell’abitatodiCellinoAttanasio(443ms.l.m.).Inaffiora-mento si osserva un complesso conglomeratico-sabbioso costituito daciottoliarrotondati,prevalentementecalcarei,bencementatiedaarena-riecaratterizzatedastrutturesedimentariequalilaminazioniincrociate. AdessiseguonoisedimentidipiattaformadellaFormazioneMutignano,costituitaprevalentementedaargillegrigio-azzurreadiversotenoresabbioso-siltosocheindicanounasedimentazioneemipelagicainambientedipiattaforma.All’internodeidepositipeliticisiintercalano,adiversealtezzestratigrafiche,oriz-

zontisabbiosi,pelitico-arenaceiedarenaceo-pelitici. IdepositidellaFormazioneMutignanooffronounagiacituramonoclinalica,conde-boleimmersioneversoestependenzadeglistratidi6°/8°.Lasuccessionepeliticaplio-pleistocenicaèchiusaaltettodadepositicostierigrossolani(sabbieeciottolicementa-ti),agiaciturasub-orizzontale,geneticamentelegatiadunsollevamentogeneralizzatoche,apartiredallafinedelPleistoceneinferiore,determinal’emersionedituttalafasciaperiadriaticamarchigiano-abruzzese. In conseguenza al sollevamento, i depositi pelitici plio-pleistocenici assumono illoroattualeassettomonoclinalicocondeboleimmersioneversoest.Ilcontattotralasuccessioneplio-pleistocenicaedisovrastantidepositiregressividitet-toèditipoerosivo.Idepositiditettosipresentanoincorpitabularisabbiosieconglo-meraticiconscarsaoassentefrazionesiltosa,conspessorivariabilida10a70m.Questisipossonorilevareincorrispondenzadisommitàcollinariperiadriatiche,dovenonsonostatisottopostiaderosionedapartedegliagentiesogeni(es.Atri,442ms.l.m.;Mutigna-no,315ms.l.m.;ColleMorino,203ms.l.m.).Unabuonasezionesiosservaincorrispon-denzadiAtridoveidepositiregressiviraggiungonounospessoredicirca70m.Inaffio-ramentosiosservanoconglomeraticementatiicuiciottolisipresentanosolitamentesenzaalcunadistribuzioneregolare.NellecisternediAtridiorigineantropica(denomi-nategrotte),scavateneiconglomerati,sipuòosservareunadistribuzionenonordinatadiciottoliarrotondati,cementati,didimensioniomogeneedicirca10-15cmdidiametro.

>Inquadramentostrutturale Agrandescala,l’assettostrutturalederivadaunaseriedifasitettonichecompressiveedistensivechesisonosusseguiteneltempoapartiredallabasedelPlioceneinferiore. Ledeformazionicompressivepiùantichedeterminanolacostruzionedell’edificioa thrust dell’Appennino centrale e coinvolgono successivamente anche le zone piùesterne.Leprincipalistrutturecompressivesonoquindirappresentatedasovrascorri-menti,faglieinverseepiegheavergenzaorientale,osservabilisoprattuttonellafasciapedemontana. NelPliocenemedio,alle fasi tettonichecompressive faseguitounatettonicaa regimedistensivo,accompagnatadaunsollevamentoregionalechedi-ventaparticolarmenterapidoedintensonelPleistoceneinferiore,conconseguenteerosionedellezoneemerse.Latettonicadistensivaècaratterizzatadasistemidifagliedirettechepossonoriattivare,insensoestensionale,antichedislocazionicompressive.Aluoghi,lasuccessioneplio-pleistocenicaapparedislocataebasculata,probabilmen-teinrelazioneconlatettonicadistensiva.

LINEAMENTIGEOLOGICIEGEOMORFOLOGICI

Foto2.1–Depositiregressividitetto.

Foto2.3–GrottediAtri.

Foto2.2–Depositiregressividitettoinloc.ColledellaGiustizia.

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Fig2.1–Stralciocartograficofogliogeologicoerelativalegenda.

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>GeomorfologiaL’areadi studio insistesuunadorsalecollina-readandamentocircaest-ovest,chedegradadolcementeversoest;essasitrovaintestaadun versante collinare esposto a sud, inciso aipiedi dal Fosso del Gallo. Il pendio offre unapendenza media di circa 22° che raggiunge i26°aipiedidelversante,laddovesiosservanomorfologiecalanchive.L’attuale assetto geomorfologico della fasciaperiadriaticaèstato fortementecondizionatodalsollevamentoregionale,chesièverificatoa partire dalla fine del Pleistocene inferiore eche ha determinato dei fenomeni di intensaerosioneareale,chehannodatoluogoalmo-dellamentodiunpaesaggiodairilievipocoac-centuati.Talemodellamentodàluogoaquellache viene definita da Demangeot (1965): su-perficie sommitale successivamente smem-bratainlembidallatettonicaedallamorfoge-nesiglaciale. Inseguitoall’aumentodel tassodi sollevamento, alla tettonica estensionale eaglieffettidellevariazioniclimaticheedeustatiche,siosservanoalternanzediunitàerosiveedeposizionali,nonchéfenomenidierosionelinearechedeterminanol’impostazionediunreticoloidrograficofortementeinciso.Nell’areaesaminatasiosservaunadecisarelazionetratettonicaemorfologiaattuale.Inseguitoadunrilevamentogeologicoegeomorfologico,siipotizzalapresenzadiunafagliadirettaadirezionecircaNW-SEcheseguepressochél’andamentodelFossodelGalloecheharibassatoilversantemeridionaledelfosso(ColledellaGiustizia;C.seSorricchio).Inconcomitanzaall’approfondimentodelfossatosisonoverificati,inparticolarenellaporzionesommitaledelversantesettentrionale,fenomenidierosioneselettiva.Questisisonoesplicatiinnettevariazionidellapendenzaincorrispon-denzadelpassaggiolitologicotrastratialternativamentepiùresistentieteneri;iprimisonorappresentatidaidepositiconglomeraticiche,affiorandoconletestate,dannooggiluogoapareti;isecondisonoinvecerappresentatidaisotto-stantidepositiargillosichegeneranopendiimenoinclinati.Lungodiessisiosservanofenomenidierosionearealechedannoluogoamorfologiecalanchive.Icalanchisonocostituitidaunaseriediprofondevallecoleramificateeseparatedacresteinstabili.Lagenesideicalanchièlegataadiversifattori,quali:presenzadiunsubstratoargilloso,subordinatamentesabbioso.Giacituradelsubstratoa“reggipoggio”ovveroversantiincuiglistratiaffioranoconletestate.Esposizioneasud.Acclivi-tàdeiversanti;pendenzetroppobasse,infatti,determinanogeneralmenteuncolamentolentodelterreno.L’acclivitàdiunversanteèspessogeneticamentelegataallapresenzadiunadislocazionetettonica,oppurepuòessereconnessaadunrapidoapprofondimentodell’erosionelinearepercausetettonicheoclimatiche.

>IdrogeologiaLecaratteristicheidrogeologichedelterritoriorisultanomoltodifferenziateacausadelladiversanaturadeilitotipipre-senti,cuifannoseguitovaloridipermeabilitàbendistintitraloro.Lasuccessionemarinadibase,aprevalentecomponentepelitica,puòdefinirsiunorizzontesostanzialmenteimper-meabile;alcontrario,idepositiconglomeraticiditettosiprestanobeneallafunzionediserbatoiodiacquesotterranee.Localmentetalidepositipossonomostrareunapermeabilitàvariabile,indottadaldiversogradodicementazione,dallaeterogeneitàdelledimensionideiciottoliedallapresenza,aluoghi,dilentisabbiose.L’acquiferopresenteneidepositiditettomenzionati,èinfluenzatosostanzialmentedalregimepluviometrico.

Foto2.4–Calanchi.

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LINEAMENTIPEDOLOGICI

>CALANCHIEPAESAGGIOAGRARIONELLARISERVANATURALEREGIONALEDIATRI

Foto3.1–Sezionestratigraficadell’aread’inter-ventodelcantiereA.

Lecaratteristichestratigrafichedelterrenopresentenell’areadell’interventodiingegnerianaturalisticasonostateottenu-temediantel’ausiliodeidatiderivantidaunoscavogeognostico(vv.foto3.1),eseguitomedianteescavatoremeccanico.Pertantoèstatopossibiledistinguereiseguentiintervallistratigrafici: •Terrenovegetaleedepositicolluviali:ècostituitodalimoelimoargil- loso-sabbiosodicolorebruno,inparterisultatodiprocessicolluviali, pocoaddensato,profondamentealterato,adelevatocontenutodiso- stanzeorganiche(spessorecomplessivoca.0,90m-1m). •Depositi eluviali: rappresentano il prodotto di alterazione in posto del substrato geologico, costituito da argille plio-pleistoceniche, del quale mantengono sostanzialmente invariata la composi- zione e la struttura, con modifiche indotte dagli effetti chimico-fisici della degradazione meteorica (spessore variabile e comunque di qual chemetroopiù). • Substrato: è costituito da argille ed argille marnose, talvolta limose o debolmentesabbiose,dicolorenocciolaegrigio-azzurro,dietàplioplei- stocenica,consistentielaminate,talvoltafessurateefratturate.

Dal punto di vista idrogeologico è possibile distinguere, nella successionestratigraficadeilitotipipresenti,duegruppiprincipali: • Terreno di copertura (terreno vegetale e depositi eluvio-colluviali): presentano caratteristiche idrogeologiche alquanto variabili in fun- zione dei litotipi presenti localmente ed una permeabilità in genere bassa con valori medi del coefficiente di permeabilità dell’ordine di K=1x10-4÷1x10-5cm/sec,chepermetteunasiapurrallentataperco- lazionedeifluidi.• Substrato geologico: il substrato, costituito da argille talvolta marnose o limose, è caratterizzato da una mar- cata impermeabilità, il coefficiente di permeabilità si aggira su valori dell’ordine di K=1 x 10-7 ÷ 1 x 10-8 cm/secepertantorappresentaillettodiqualsiasicircolazioneidricasotterranea.

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LINEAMENTICLIMATICIEFITOCLIMATICI

L’indaginesullecaratteristicheclimatichesibasasuidatitermopluviometriciregistratipressolastazionediAtri,loca-lizzataapocadistanzadalsitod’interventoaquota425ms.l.m.(ServizioIdrograficoeMareograficoItaliano,SezionediPescara).IvalorimedimensilidelleprecipitazioniedelletemperaturesonosintetizzatineldiagrammaclimaticodiWaltereLieth.

Diagramma climatico di Walter e Lieth

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Atri 425 m 14,4 C¡ 716 mm

Temperature medie mensili (C¡)

Prec.

Temp.

Perunasempliceinterpretazione,ildiagrammarisultacosìstrutturato:sull’ascissasonoriportatiimesidell’anno,sulleordinatedisinistraleprecipitazionimediemensilieinquelledidestralerelativetemperatureconordinediscaladoppio(1C°=2mm).Sonoaltresìriportatiidaticheseguono:dasinistraadestra: •nomedellastazione; •altitudinedellastazioneinmetri; •temperaturamediaannua; •mediadelleprecipitazioniannue;dall’altoinbasso: •temperaturamassimaassoluta; •mediadelletemperaturemassimedelmesepiùcaldo; •mediadelletemperatureminimedelmesepiùfreddo; •escursionetermicaannua; •temperaturaminimaassoluta.Daldiagrammasideducecheilperiodosiccitosoèlimitatoaimesiestivieprincipalmentealmesediagosto,mentreleprecipitazionisonoprevalentementeriversateneimesiautunno-invernali.

Foto4.1–DiagrammaclimaticodiWaltereLieth.

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>Temperature

>Precipitazioni

Mese G F M A M G L A S O N D

Mediadeimassimi(C°) 8,7 9,0 12,8 15,3 20,8 24,6 27,2 27,9 22,5 18,4 13,7 9,6

Mediadeiminimi(C°) 4,1 3,7 6,2 8,8 14,0 17,2 19,8 20,4 15,5 12,7 8,5 5,0

Mediamensile(C°) 6,4 6,3 9,5 12,1 17,4 20,9 23,5 24,1 19,0 15,5 11,1 7,3

-Temperaturamediaannua:14,4C°;-Temperaturamediamesepiùfreddo:6,3C°;-Temperaturamediamesepiùcaldo:24,1C°;-Mediadelleminimemesepiùfreddo:3,7C°;-Mediadellemassimemesepiùcaldo:27,9C°;-Duratadelperiodovegetativo(T>10C°):circa270gg.

DatitermiciriassuntiviregistratinellastazionediAtri:

DatipluviometriciriassuntiviregistratinellastazionediAtri:

Mese G F M A M G L A S O N D

Mediaprecipitazioni(mm) 62,6 42,6 47,8 58,0 38,6 45,9 58,9 32,9 79,5 69,5 75,7 101,0

Mediagiornipiovosi 6,5 5,8 5,3 7,0 6,5 4,8 4,3 4,5 6,0 4,0 7,8 9

-Precipitazionimedieannue:716,4mm

Dall’analisidelletemperatureedelleprecipitazionisievinceche,l’areadellastazionediAtri,ècaratterizzatadaunbiocli-matemperatocaldo,ditipomediterraneoorientale.Infatti,leprecipitazioniperlamaggiorpartesonoconcentratenelbimestrenovembre-dicembre,l’invernoèrelativamen-temiteel’estateècaldaconperiodosiccitosoconcentrato,prevalentemente,nelmesediagosto.

>Inquadramentofitoclimatico

Sullabasedegliindiciclimaticifinoraesposti,secondolaclassificazionedelPavari,l’areasottopostaadinterventorisultacompresanella:Zona del Lauretum 2°tipo:consiccitàestiva–sottozonamedia: temperaturamediaannua:14°-18° temperaturamediamesepiùfreddo:>5° mediadeiminimi:>-7°

>PianidivegetazioneIpianidivegetazionepossonoesseredefiniticome:insiemediraggruppamentivegetaliche,peraffinitàecologiche,sonocompresiinunastessafasciaaltitudinale.Inciascunpianosipossonodistingueredegli“orizzonti”.LeareediinterventodiAtripossonoessereidentificatein:

Piano basale – orizzonte submediterraneo -suborizzonteinferiore“conquercetitermofiliaroverella”

QUERCETI A ROVERELLA (Quercus pubescens Willd.):Questiquercetiformanounafasciachesicollocafralavegetazionepiùspiccatamentemediterraneaequellapiùmesofitaconcerroealtrelatifoglie.Frequentementeassociataadorniello(Fraxinusornus)especiearbustivecomeilgineprocomune(Juniperuscommunis),biancospino(Crataegusmonogyna),citiso(Citisussessilifolius),ginestraodorosa(Spartiumjunceum);mentrefraleerba-ceelepiùfrequentisonoBuglossoidespurpureocaeruleaeBrachypodiumpinnatum.Moltospessosipossonomanifestarestatididegradazionepiùomenoaccentuatapercauseantropicheeperincendio,versocespuglietiaprevalenzadiginestraodorosa,conpresenzadigineprocomune,citiso,biancospinoerosacanina.

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>BoschidineoformazioneIlterritorioinesameèdasemprecontraddistintodaunintensaattivitàantropica.Lavegetazione“naturale”dell’areaèstata,nelcorsodeitempi,soppiantataperfarpostoalleattivitàagricole.Conl’abbandonodellecampagne,però,moltiterrenisonostatiricolonizzatidaspeciesinantropichediorigineesoticaormai“naturalizzate”nell’areaeintuttoilterritorionazionale.Leareeinsuccessionesecondaria,qualigliexcoltivi,areemarginalielescarpatestradali,sonocaratterizzatedaboschidineoformazioneaprevalenzadiRobiniapseudoacaciaeAilantusaltissima,conlapresenzasporadicadiUlmusminor,Quercuspubescens,Cornussanguinea,SambucusnigraeSpartiumjunceum.

Le serie vegetazionali che caratterizzano il territorio comunale inserite nel database “GisNATURA” del Ministerodell’AmbienteedellatuteladelTerritoriosono: 1) 58a. Serie appenninica centro-meridionale submediterranea e mesomediterranea neutrobasifila della roverella (Roso sempervirentis -Quercetum pubescentis);Iboschidicaducifoglieadominanzadi roverella (Quercuspubescens) inambitoclimaticosubmediterraneovengonoriferitiall’associazioneRososempervirentis-Quercetumpubescentis,cenositermofiladiffusanellafasciacollinaredell’Ap-penninocentralesusubstratimarnosioargillosi,riccadispeciedellaclasseQuerceteailicis.Sitratta,ingenere,dibosca-glieceduate,spessomoltodegradate,ilcuistratodominante,astrutturapiùomenoaperta,lasciafiltraremoltaluceepermette,quindi,l’affermazionedinumerosespeciearbustiveederbaceeeliofile.OltreaQuercuspubescens,nellostratoarboreosonopresentiFraxinusornus,Ostryacarpinifolia,sporadicamenteSorbusdomestica,Acercampestre,localmenteCeltisaustralis,Cercissiliquastrum,Quercusilex.LostratoarbustivoèformatodaRosasempervirens,Clematisflammula,Carpinusorientalis,Juniperusoxycedrussubsp.oxycedrus,Cornusmas,enellesituazionitermicamentefavorite,Daphnesericea,Viburnumtinus,PhyllirealatifoliaealtrespeciedeiQuerceteailicis.NellostratoerbaceosonofrequentiBrachypo-diumrupestre,Bluglossoidespurpurocaerulea,Stipabromoides,Rubiaperegrina,Violaalbasubsp.dehnhardtii,ecc.

2) 89a. Geosigmeto ripariale e dei fondovalle alluvionali (Salicion albae, Populion albae, Alno -Ulmion, Carpinion betuli)Nell’ambitodeisettorisubcostieridellepianurealluvionali l’articolazionedelmosaicovegetazionalerisultaancorapiùcomplessaedinonfacile interpretazioneacausadell’elevataantropizzazione,ancheinquestocasosièpreferitofareriferimentoadun“geosigmeto”.Ilgeosigmetodescrittoèlocalizzatonellepianurealluvionalifluvialinell’ambitodell’unitàambientaledeidepositifluvialiedidelta.L’ambitobioclimaticovadalpianomesotemperatoumido/subumidoalmesomediterraneoumido/subumido.Articolazione catenale:-BoschiplanizialiaQuercusrobureCarpinusbetulus.Sitrattadicenosiforestaliattualmenteridotteapochissimilembi,comequelledeiterrazzidelSinello(Pollutri)edelboscodiVallaspra(Atessa)nellavalledelSangro,riferitialRubio-Carpi-netum.-BoschiaFraxinusangustifoliasubsp.oxycarpaeQuercusrobur.Pertalicenosi,cheoccupanoanch’esseunasuperficiemoltolimitatarispettoaquellapotenziale,sononoteleassociazioni:Carici-FraxinetumangustifoliaeperilSinelloeilSangro,Fraxino-Quercetumroborisperl’OsentoePopuletumalbaequer-cetosumroborisperilSangro,ilGogna,ilFeltrinoel’Osento.-SalicetiaSalixalba(Salicionalbae),pioppetiaPopulusalba(Populionalbae),ontaneteadAlnusglutinosa(Alno-Ulmion).Si trattadelclassicomosaicodellavegetazioneripariale,anch’essoattualmentepocorappresentato,spesso limitatoasottilicortinelungoicorsid’acquaocaratterizzatodascarsaindividualitàdellevariecenosi.

89b. Geosigmeto ripariale e dei fondovalle alluvionali della regione mediterranea (Salicion albae, Populion albae, Alno-Ulmion, Teucrio siculi-Quercion cerris)Toposequenzadiformevegetazionalimeso-igrofilecaratterizzatadapopolamentichesisusseguono,infunzionedellamorfologia,dellaprofonditàdifaldaedell’intensitàdisfruttamentoantropico.Lavegetazioneraramenteèforestaleconboschettiresidualiespessofortementealteratisianellastruttura,chenellacomposizionespecifica.Gliaspettiforestalipiùevolutisiainsensostrutturale(dimensioneestratificazione),cheecologico(ricchezzafloristicaefertilitàdeisuoli),sonorappresentatidallecenosiacerro.

89c. Serie azonale edafo-igrofila dei terrazzi fluviali antichi dell’Italia centraleVEGETAZIONEAOLMOEACEROCAMPESTREDEITERRAZZIALLUVIONALIPIÙANTICHITraccedivegetazionepreforestaleeforestaleadominanzadiolmosonoabbastanzadiffuseintuttoilterritorioregionale,particolarmentenelleareeargillosedifondovalle,masonospessoridotteadesiguilembiofilari.Attualmentenonsonoosservabililembidivegetazionespontaneasufficientementeampidafornireindizisullapotenzialitàdellafasciapiùester-naedasciuttadelsistemariparialedellavegetazione,corrispondentegeneralmentealterrazzopiùelevato.Allorointernolespeciepiùricorrenti,accantoaolmo(Ulmusminor)eacerocampestre(Acercampestre),sonoilgigarochiaro(Arumitalicum),ilprugnolo(Prunusspinosa)eilrovocomune(Rubusulmifolius).

LINEAMENTIVEGETAZIONALIDIAREAVASTA

14

Fig.5.1–Serievegetazionalidell’aread’intervento.

1

2

>CALANCHINELLARISERVANATURALEREGIONALEDIATRI

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>AnalisivegetazionaleLeareesonocaratterizzatedallavege-tazione tipica della parte marginale,ovvero, della parte alta del calanco,dove si trovano specie appartenentiallavegetazionenaturaledellacollina,rappresentata da piccoli lembi di bo-schitermofili.Si possono notare individui isolatidi alberi appartenenti alle specie diQuercus pubescens (Roverella), Ul-mus minor Miller (Olmo campestre)e Acer campestre (Acero campestre).Tra gli arbusti, dominano piccoli nu-cleidiCornus sanguinea(Sanguinello),Crataegus monogyna (Biancospino),Prunus spinosa (Prugnolo selvatico),Spartium junceum(Ginestra),Glycyrrhi-za glabra(Liquirizia)eTamarix africana(Tamerice),Rosa canina (Rosacanina).

LINEAMENTIVEGETAZIONALIDELL’AREADIINTERVENTO

SPECIEARBOREE SPECIEARBUSTIVEQuercus pubescens(Roverella) Crataegus monogyna(Biancospino)Acer campestre(Acerocampestre) Spartium junceum(Ginestra)Ulmus minor Miller(Olmocampestre) Glycyrhiza glabra(Liquirizia)

Prunus spinosa(Prugnolospinoso)Cornus sanguinea (Sanguinella)Tamarix africana(Tamerice)Rosa canina (Rosacanina)

Tab.6.1–Elencospecielegnosedell’aread’intervento.

Fig.6.1–CartadellaVegetazionedellaRiservaNaturaleRegionaleCalanchidiAtri(www.riservacalanchidiatri.it).

-Altitudine:386mslm-Ambientearido-Esposizione:Sud-Substratoargillosomarnoso

Leareediinterventositrovanonellazonacaratterizzatadallaserieappenninicacentro-meridionalesubmediterraneaemesomediterraneaneutrobasifiladellaroverella(vv.cap5Lineamentivegetazionalid’areavasta).

>CALANCHINELLARISERVANATURALEREGIONALEDIATRI

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RILIEVOTOPOGRAFICO

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>CantiereAUbicazione:giardinodelCentroVisitedellaRiservainlocalitàcolledellaGiustizia.Finalità:didatticaedallargamento(dica.1m)diunterrazzamentoesistente,perottenereunospazioidoneoadacco-gliereun’arearistoroconpanchineetavoli.Esposizione:sud.Quota:410ms.l.m.Periodo d’intervento: iniziottobre.

>CantiereBUbicazione: scarpatadellastradacomunaleS.Paolo.Finalità:didatticaeconsolidamentoscarpatastradale.Esposizione:sud.Quota: 140ms.l.m.Periodo d’intervento: inizimarzo.

A seguito degli approfondimenti e delle analisi effettuate (climatica, geologica e geomorfologica, vegetazionale,topografica)sièsceltodirealizzareinentrambiicantieriunapalificatavivaacassonetriangolaretipolatina.Lepalificatevive in legnosonounatipicaoperadi ingegnerianaturalistica,alternativaaimuridicementoarmatooallegabbionateinpietrame.Sitratta,inpratica,diunaterrarinforzatadaitronchiedallepiante,incuiillegnamehalafunzionediarmarelapareteanterioreconsentendounapendenzadelfrontedicirca60°.L’operaresisteagravitàgraziealpesodellaterra(preponderante)edellegname.Tralevarietipologiedipalificate,quellatipolatina,costituisceunanovitàtipologicachepresentaunaseriedivantaggiprogettuali,costruttiviedeconomici.Èun’operaconunastrutturamodularedi facileerapidarealizzazioneepermetteunnotevolerisparmiodi legnameechiodaturerispettoadunapalificatadoppia(latipologiapiùusata).

DECRIZIONEDEGLIINTERVENTI

Foto8.2–Aread’intervento.Lalinearossaindicailterrazzamentoelafrecciabluilversantedaarretrare.

Foto8.1–Fotoaerea.Inrossol’areadiintervento.

Foto8.4–Aread’intervento.Foto8.3–Fotoaerea.Inrossol’areadiintervento.

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>Vocedicapitolatoeschematipo1ConsolidamentodipendiifranosiconpalificataintondamidicastagnoolaricediD=16-25cm,postialternativamenteinsensolongitudinale(correntiL=4m)edinsensotrasversale(traversiL=2-2,5masecondadell’altezza),aformarecassonitriangolariinlegnameunititralorodaicorrentistessi;itraversi,postiadinterassedi2m,formanountriangoloisoscele

con i primi due in basso fissati sull’unico correnteposteriore e i successivi chiodati tra loro; i tondamisono fissati tra loro con chiodi o tondini in ferro adaderenza migliorata di D=10-12 mm con lunghezzadi poco inferiore ai due tronchi sovrapposti. Peruna maggiore stabilità la palificata va interrata conuna pendenza di circa 10° verso monte e con unfronte della pendenza di 60° per garantire anche lamigliorecrescitadellepiante.Unafiladipicchettidiacciaio può ulteriormente consolidare la palificataallabase;l’interastrutturavieneriempitaconl’inertericavatodalloscavoammendatoenegliinterstizi,traitondamiorizzontali,vengonocollocate,ovecoerentiecologicamente, talee legnose di salici, tamericio altre specie adatte alla riproduzione vegetativa,

nonché piante radicate di specie arbustive pioniere.Rami e piante devono sporgere non più di 10-20 cm

dallapalificataeletaleedevonoarrivarenellaparteposterioresinoalterrenonaturale.Lapalificatapotràessererealizzatapersingolitrattimodularidi4meiraccordipotrannoessereeffettuatianchecontrattidipalificatadoppia;lastrutturanonsaràpiùaltadi2-2,5m.Nelcasodellesistemazioniidraulichegliinterstizitraitondamisarannoriempiticonmassisinoallivellodimagradellasponda.Unafiladimassisaràpostaalpiededellapalificata,acontattoconl’acqua,legaticonunafunediacciaiodiD=16mmeulteriormentefissaticonpicchettiinacciaiodilunghezzadicirca2m,infissinelfondoperalmeno3/4dellalunghezza.Perunfissaggiocorrettoconitondiniinferrobisognaperforareparzialmenteiduetronchidaunire,inmododaavereunasaldapresasenzailrischiodiprovocarerottureofessurazionidellegno.Ilperiodod’interventocorrisponde,nelcasodiusodelletalee,alriposovegetativoconesclusionedeiperiodidiinnevamentoegeloprofondoe,nelcasodiusodiarbustiradicati,atuttol’annoconesclusionedeiperiodidiariditàestivaedigelo.

L’effettoconsolidantedellastrutturainlegno,unavoltamarcita,saràsostituitodallosviluppodell’apparatoradicale.

Fig.8.1–Prospetto.

Fig.8.2–Pianta.

1-“Lapalificatavivalatina”diP.Cornelini.ACERn.6del2007pp61-65,IlVerdeEditoriale.

Fig.8.3–Sezione. Fig.8.4–Palificatalatina:vista3D.Danotareladifferenzanelmontaggiotraitraversidelprimoordine(inblu)edisuccessivi.

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>Caratteristichedimensionali2

• Cantiere A numeroordini=4;volume=12,46m3(LXHXP=4x1,8x1,73);altezzaeffettiva=1,5m;• Cantiere B: numeroordini=3;volume=9,69m3(LXHXP=4x1,4x1,73);al-tezzaeffettiva=1,15m;

>Materialiedattrezzature•tronchidicastagnoscortecciatiØ=16-18cm,L=4-2m•tronchidicastagnoscortecciatiØ=8-10cm,L=2m•tondiniinferroadaderenzamigliorata(Ø=10mmL=30cm)•materialevegetale(sementi,arbusti,talee)•filodiferro•moladataglioperferro•trapanoelettrico(1000W)•puntetrapanodalegno(Ø=10mmL=40cm)•cavieraccordielettrici•Pale,picconi,tenaglie,cesoie,cambre•mazza(5kg)emazzetta(1,5kg)•livella,clinometroefettucciametrica•escavatore•furgonepertrasportomaterialiedattrezzature

2-L=larghezza,H=altezzainclinata,P=profondità.Peraltezzainclinatasiintendelasommadeidiametrideitronchisovrapposti,con-siderandoundiametrostandarddi20cm.Laprofonditàèdatadall’altezzadeltriangoloequilatero(vv.foto8.15-8.17)chesiformaconitraversi(2m)ediltrattodicorrentetralorocompreso(interassetraversi=2m),P=(√3/2)*2.Ilvolumedell’operavienepersemplicitàcosìcalcolato,senzacommettereapprezzabilierroririspettoalsuoingombroeffettivo(vv.Elaboratigrafici)..

Fig.8.5–Mini-escavatore.

Fig.8.6–Paleria.

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>Fasicostruttiveetempisticadellelavorazioni• preparazionecantiere• realizzazionescavo• realizzazionecassoneinlegno• raccoltaditalee• riempimentocassoneemessaadimoradimaterialevegetale• operedicompletamento

TEMPOIMPIEGATO Preparazionecantiere

15minLAVORAZIONI MATERIALIEDATTREZZATURE

Puliziascarpata escavatore

TEMPOIMPIEGATO Realizzazionescavo

1ora11min

LAVORAZIONE MATERIALIEDATTREZZATURETagliotronchidiprova motosegaProvad’ingombro fettuccia stadia livellaeclinometroPicchettamentoscarpata 4picchettiScavoerevisionescavo escavatore

TEMPOIMPIEGATO Realizzazionecassonedilegno

2ore16min.

LAVORAZIONE MATERIALIEDATTREZZATUREScavosolchicorrentidifondazione picconeProvad’ingombro stadia livellaeclinometroPosizionamenticorrentidifondazione 2x4mPosizionamentitraversiechiodatura 8x2m trapano 4chiodi,mazza,mazzettaPosizionamenticorrentiechiodatura 4x4m trapano 2chiodi,mazza,mazzetta

TEMPOIMPIEGATO Raccoltatalee

55min.LAVORAZIONI MATERIALIEDATTREZZATURE

Raccoltatalee picconi cesoie coltello

TEMPOIMPIEGATO Riempimentocassoneemessaadimoradimaterialevegetale

1ora10min.

LAVORAZIONE MATERIALIEDATTREZZATUREReinterroecostipamento escavatore palibattentiMessaadimoradelletalee MessaadimoradegliarbustiRiprofilaturadiraccordo(30°)alpianorosuperiore escavatore palibattenti

TEMPOIMPIEGATO Raccoltaditalee

55minLAVORAZIONE MATERIALIEDATTREZZATURERaccoltatalee picconi cesoie coltello

TEMPOIMPIEGATO Riempimentocassoneemessaadimoradimaterialevegetale

1ora10min

LAVORAZIONI MATERIALIEDATTREZATUREReinterroecostipamento escavatore palibattentiMessaadimoraditaleeMessaadimoradiarbustiRiprofilaturadiraccordo(30°)alpianorosuperiore escavatore palibattenti

LavorazioniedoperedicompletamentoLAVORAZIONE MATERIALIEDATTREZZATUREPosizionamentoraccordolateraledx escavatoreRealizzazioneeposizionamentofascinaditamerice filodiferro tenaglia cesoieSistemazionerampasx escavatoreSpietramentolatodx escavatoreSeminaaspagliomanualedellasuperf.d’interventoeareadicantiere

>PreparazionecantieriLesuperficidiinterventosonostatepuliteconmezzomeccanicoemanualmente

>RealizzazionescavoPrima di procedere con gli scavi(foto8.8e8.9),sonostateeffettuateproved’ingombrodelleoperepermeglio definire i limiti di scavo(foto8.7),chesonostatifissaticonilposizionamentodipicchetti,perunafacileindividuazionedapartedelruspista.

Nellatabellaalato(riferitaalcantiereA) vengono riportate le lavorazionidiognifasecostruttivaconirelativimaterialiedattrezzatureimpiegatiecon un'indicazione della tempisticadiesecuzione.Si può notare che, seppur l'operanon è stata eseguita da operaispecializzati,madirettamentedagliallievidelcorso,itempidiesecuzionerisultano particolarmente bassi.L'interointerventoèstatorealizzatoincirca7,5ore.

Foto8.7–Provad’ingombro(CantiereA). Foto8.8–Esecuzionedelloscavo(CantiereB). Foto8.9–Scavo(CantiereA).

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Foto8.16–Cassoneinlegno. Foto8.17–Cassoneinlegno.Triangolo.Foto8.18–8.19Cassoneinlegnoemodelloinscala1:10.

>RealizzazionecassoneinlegnoIduecorrentidifondazione(L=4m),sonostatialloggiatiinsolchiscavaticonmezzomeccanicoemanualmente(foto8.10e8.11).Ilcorrenteinternopuòancheesserepiùcortodiquelloesterno(finoa2-2,5m),permettendounariduzionedeivolumidiscavo,limitatialsolocuneoformatodaltriangoloedalcorrentedifondazioneposteriore(foto8.15).Allog-giatiicorrentidifondazionesonostatichiodatiitraversidell’ordine1,secondolemodalitàdescrittenellavocedicapi-tolato.Perfacilitarel’operazionesipuòprocedereadunfissaggiotemporaneodeitronchicondellecambre,primadellarealizzazionedelforoconiltrapanoelasuccessivainfissioneapercussionedelchiodo(foto8.12e8.13).Suitraversivienepoichiodatoilcorrente.Realizzatol’ordine1,siprocedeconisuccessiviordinidellapalificata.Sifissanoitraversidiogniordinealcorrentediquelloinferioreesiappoggianosulretroaitraversidell’ordineinferiore,perpoichiodarlitraloro(foto8.12).Nelposizionamentodeitraversibisognaallargareilpiùpossibileitriangoli,inmododaaumentareilvolumeallorointerno,favorendoquindilastabilitàdell’opera(foto8.16e8.17).Bisognainoltrefareattenzionearispettarel’interassedi2mdeitraversi(foto8.14).Unmodelloinscala1:10(foto8.18e8.19)èrisultatoparticolarmenteutileaifinididatticiperlacomprensionedellecaratteristichecostruttivedellastruttura.

Foto8.10–Scavosolco1°correntedifondazione(cantiereB). Foto8.11–Scavosolco2°correntedi

fondazione(cantiereA).Foto8.12–Foraturamediantetrapano.

Foto8.13–Chiodaturadeitraversi. Foto8.15–Correntidifondazioneetraversidel1°ordine(cantiereB).Notareilcorrenteposteriorepiùcortodiquelloanteriore.

Foto8.14–Misuradell’interassedeitraversi.

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Completatiicassonisièprocedutoalriempimentoedallamessaadimoradiarbustietalee.Lapossibilitàdiriempi-relastrutturaultimata,rappresentaunvantaggiorispettoadunaclassicapalificatavivadoppia,incuiilriempimen-to va effettuato al completamento di ogni ordine, penala difficoltà di costipare adeguatamente il terreno, con ilrischiodiunosvuotamentodelcassone.Talevantaggiosipuòtradurre inunrisparmiosulnolodell’escavatore,cherisultanecessariosoloper leoperazionidiscavo inizialieperilriempimentofinale.Lastrutturaèstatariempitaconil materiale inerte ricavato dalle operazioni di scavo (foto8.22).Lamessaadimoradimaterialevegetalevivovaeffet-tuatacontestualmentealriempimentodiognistratodellapalificata.Letaleevannopiantateleggermenteinclinateincontropendenza,interrandolamaggiorpartedelfustoela-

sciandofuoriuscireunpiccolotrattodi5-10cm,preferendoglistratipiùbassi,inmododasfruttarelamaggioreumiditàdeilivelliinferiori(foto8.23e8.27e8.31).Neglistratisuperiorisonostatimessiadimoraarbustiau-toctoni in fitocella ed a radice nuda reperiti presso vivaidel Corpo Forestale dello Stato. L’utilizzo di specie offici-nali (Rosmarinus officinalis) già presenti nell’area, è statogiudicatoidoneoallecaratteristicheecologichedelleareed’intervento, considerandone i contesti (giardino e cigliostradaleinprossimitàdicampicoltivati)elamatricespic-catamenteagricolachecaratterizzalaRiservadeiCalanchidiAtri.NelcantiereBsonostatipiantatiesemplaridisan-guinello,interrandonepartedelfustoinmododasfruttar-ne lacapacitàdiemettereradiciavventizie (resistenzaadinghiaiamento).Atitolodiesempiosiriportailsestod’im-piantodellapalificatarealizzatanelcantiereB(fig.8.5).Alcompletamentodiognistratoilmaterialevegetaleèstatoinnaffiato(foto8.29)edilterrenoèstatocostipatomanual-mente(foto8.30).Glistratisommitaliditerrenosonostatiinfineriprofilaticonpendenzadiequilibrioinmododarac-cordarliaiversantiesistenti.

>Riempimentocassoneemessaadimoradimaterialevegetale

Foto8.20–TaleediTamarix africana.

Foto8.22–Riempimento.

Foto8.23–Messaadimoraditalee di temerice.

Foto8.21–TaleediGlycyrrhizaglabra.

SonostateraccolteinlocotaleediTamarixafricana(tame-rice)ediGlycyrrhiza glabra(liquirizia),entrambeparticolar-menteabbondantinellazona(foto8.20e8.21).LaliquiriziaèstataprelevataconunapartediradiciedèstatautilizzatainviasperimentalenelcantiereApervalutarnelacapacitàdipropagazionevegetativa.

>Raccoltatalee

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Foto8.25–Arbustiautoctoniaradicenuda.

Foto8.24–Arbustiautoctoniinfitocella.

Foto8.26– Rosmarinus officinalis.

Arbusti

Crataegus monogyna(biancospino)

Prunus spinosa(prugnolo)

Cornus sanguinea(sanguinello)

Spartium junceum(ginestraodorosa)

Rosa canina (rosacanina)

Rosmarinus officinalis (rosmarino)

Talee Tamarix africana(tamerice)

Glycyrrhiza glabra(liquirizia)

Tab8.1-Elencospecielegnoseutilizzateneiduecantierididattici.

Foto8.29–Innaffiamentodelmateialevegetale.

Foto8.27–Taleediliquirizia. Foto8.28–Messaadimoradiarbusti.

24

Foto8.30–Costipamentomanuale. Foto8.31–Taleeditamericeadimora.Sinotiiltaglioeffettuatopereliminarelapartefuoriterraineccesso.

>OperedicompletamentoGliinterventisonostaticompletatiraccordandolateralmen-telapalificataalpendioconfascinatevivedrenantidirama-gliaditamericedica30cmdidiametroe1,5mdilunghezza(foto8.32e8.33).SullatodestrodellapalificatarealizzatanelcantiereAèstatorealizzatounraccordoconcordonataoriz-zontaleesternavivaconpiloti.Itondamiorizzontalidicasta-gno(Ø=16-18cm,L=2m)sonostatichiodatisullasinistraallapalificataesulladestraappoggiatiapilotidicastagnoconpunta (Ø=8-10 cm, L=70 cm), inseriti perpendicolarmenteadinfissionemediantebennadell’escavatore(foto8.34).Lesuperficid’interventoe leareedicantieresonostatesemi-natemanualmenteaspaglio,conilmiscugliocommercialeindicatonellatabella8.3. Ilmiscugliopresceltocomprendespeciearapidascomparsachefornisconounacoperturaan-tierosivanellaprimastagionevegetativa, lasciandorapida-mentepostoaspecieautoctonechecolonizzerannosponta-neamentelesuperficid’intervento.

strato quantità

I°-II° 10talee/ml

II°-IV°10 10talee/ml3arbusti/ml

Foto8.32-Fascinainseritanelpuntodiraccordoalversante.

Tab.8.2-Densitàd’impianto.

Fig.8.5-Sestod’impiantoperlapalificatadelcantiereB.Sinotil’utilizzodisanguinelloconfustointerratoel’usodipicchettiviviperilfissaggiodellefascinate.

25

Foto8.33–Fascinatadrenante.

Foto8.34–Inserimentopiloticordonata.

Miscuglio di sementi di specie erbacee

specie quantità (%)

Lolium perenne (graminacea) 90%

Trifolium repens (leguminosa) 10%

Tab.8.3-Miscugliodispecieerbaceeutilizzateperlesemineaspaglio.

Foto8.35–Miscugliocommercialedispecieerbacee.

Foto8.36–Seminaaspaglioperilripristinodell’areadicantiereinteressatadalpassaggiodell’escavatore.

Foto8.37–Interventoafinilavori.Palificata,cordonatainprimopianoafascinadrenantesulfondo(cantiereA).

Foto8.38–Gennaio2009,palificataaquattromesidall’intervento(cantiereA).

26

Fig.8.6–Prospettoepianta.

ELABORATIGRAFICI

Foto8.39–Modulodipalificatalatina afinelavori(cantiereB).

Foto8.40–Luglio2009.Palificataa4mesidall’intervento.

27

Fig.8.7–Sezioni.

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ANALISICOSTIDiseguitosiriportaunavalutazionedeicostidiunmodulodipalificatalatinadi4ordini,elaboratasullabasedellequan-titàrilevateneiduecantierididattici. Iprezziunitaridellesingolevoci includonospesegenerali (15%),utiled’impresa(10%),costiintrinsechidellasicurezza(6%)esonostatiricavatiinbasealprezzarioRegioneAbruzzo2008,adaltriprezzarielistiniregionalienazionalieinbaseaprezzidimercatovalidiperl’area.Iprezzidell’operasonoquindidaconsiderarsiprezzidiapplicazione.

SPESE u.m. quantità prezzounitario costototale

incidenzamanodopera

importomanodopera

MANODOPERA

OPERAIOQUALIFICATO h 3,25 €33,20 €107,90 100,00% €107,90

OPERAIOCOMUNE h 6,50 €31,51 €204,81 100,00% €204,81

NOLINOLOCONCONDUCENTEDIAUTOCARROACASSARIBALTABILE h 3,25 €36,77 €119,50

NOLOCONCONDUCENTEDIESCAVATORE h 3,25 €85,28 €277,16

NOLODIGRUPPOELETTROGENO h 3,25 €14,47 €47,03NOLOCONOPERATOREDIATTREZZATUREMECCANICHELEGGERE(motosegaacatena) h 1,00 €47,85 €47,85 65,85% €31,51

NOLODITRAPANO h 3,25 €2,00 €6,50

NOLOMOLA h 1,00 €2,00 €2,00

MATERIALIFORNITURADICHIODI(tondini,adaderenzamigliorata,diam.=10mm,lung.=30cm) cad 21,00 €1,88 €39,42

FORNITURADILEGNAMESCORTECCIATO(castagno,diam.=16-20cm,lung.=4m) cad 10,00 €80,00 €800,00

FORNITURADITALEEVIVEdiTamerixafricanaprelevateinloco cad 160,00 €1,07 €171,64

FORNITURADIARBUSTIAUTOCTONIARADICENUDA cad 16,00 €1,50 €24,00

FORNITURADIARBUSTIAUTOCTONIINFITOCELLA cad 16,00 €4,00 €64,00FORNITURADIMISCELADISEMENTIPERSEMINAASPAGLIOMANUALE(graminaceeeleguminose) kg 0,70 €5,29 €3,70

TOTALE PER UN MODULO € 1.915,52 17,97% € 344,23

NOTA: VOLUME(mc) 12,46

Diametrotronchi=20cm;nroordini=4 €/mc €153,73

Volume=LxHxP=4x1,8x1,73=12,46mc SUPERFICIEAVISTA(mq) 7,2

Superficieavista=LxH=4x1,8=7,2mq €/mq €266,04

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ALLEGATOFOTOGRAFICO

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BIB

LIO

GR

AF

IA

BIBLIOGRAFIA

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Stampa: Tipografia 2000 Mosciano S.Aangelo (TE) - Tel. 085.8061251Grafica & Layout: Nepa Santina

Finito di stampare nel mese di Luglio 2010

Per informazioni:Gruppo Promotore AIPIN-Abruzzo: [email protected]

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