Buddismo - Il Rifugio Nei Tre Gioielli

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    bodhicitta allepoca del manuibuddha Dpakara, il suo 24 predecessore, vissutomoltissime miriadi di kalpa fa ; e quindi visse da bodhisattva per innumerevoliesistenze attraverso 3 asakhyeya di kalpa fino ai tempi di Kyapa1, suoimmediato predecessore. A questepoca, come risultato delle sue virt rinacque perla penultima volta : ci avvenne nel cielo Tuita e - gi illuminato2 - da l decise lasua ultima rinascita nel senso di manifestarsi come un essere ordinario che sarebbe

    divenuto un buddha (perch questo era il modo pi appropriato per istruire gli esseriumani3). Cos da Tuita discese volontariamente nel grembo di sua madre My, dacui nacque nel 563 av.C.4 come principe a Lumbini, manifestandosi come ilmanuibuddha kyamuni - che ottenne lIlluminazione a 35 anni e che a 80entr per sempre nel nirva.

    A kyamuni succeder come prossimo manuibuddha Maitreya5, mentre lultimodei 1004 manuibuddha dellattuale bhadrakalpa sar Roca.

    Ora, i buddha sono in origine ordinari esseri senzienti come noi, che avevano deidifetti e anche delle qualit e che facendo degli sforzi, studiando e praticando, sonoriusciti ad eliminare quei difetti e a sviluppare quelle qualit. In particolare, hannogenerato bodhicitta (cio, avevano fatto il voto del bodhisattva) e durantemoltissime vite hanno effettuato le due accumulazioni (di merito e di saggezzadiscriminante) e purificato i veli che oscurano la mente. Praticando le pramit finoalla perfezione, essi hanno attraversato i 5 Sentieri spirituali e le 10 Terre diBodhisattva, diventando dei buddha perfettamente realizzati (ya dag-par rjogs-

    pai Sa-rgyas).La natura essenziale di un buddha ha le seguenti caratteristiche6 :a. ha eliminato i veli delle emozioni perturbatrici e del karma ed ha perfezionato

    tutte le qualit (e quindi un essere completamente puro, esente dallasofferenza e dalle rinascite) ;

    b. ha la qualifica della vacuit (nyat) ;

    c. le sue azioni sono spontanee (senza sforzo) ed ininterrotte ;d. possiede lonniscienza per quanto riguarda sia la natura ultima (nyat) che

    convenzionale di tutti i fenomeni ;e. ha unimmensa compassione per tutti gli esseri ;f. ha sviluppato una perfetta equanimit, che lo rende - nelle sue attivit -

    completamente imparziale verso tutti gli esseri ;g. ha una comprensione perfetta della predisposizione mentale di ogni essere e

    quindi in grado di istruire ed aiutare ciascuno nel modo pi appropriato econgeniale verso la Liberazione o con linsegnamento o con miracoli.

    Prendere Rifugio nel buddha significa cos assumerlo ad esempio seguendo la viache ci ha aperto. E lo stato di buddha la da raggiungere ; il che

    possibile, perch la natura di buddha gi in noi - sia pure in potenza : se fossealtrimenti, non potremmo mai ottenere lIlluminazione (cos come un lavaggio non

    potrebbe mai render bianco un pezzo di carbone, mentre potr pulire un diamantesporco).

    Buddha ha dunque due aspetti diversi :a) personale e storico :

    1 V. il capitolo Evoluzione ed involuzione degli universi.2 Aveva raggiunto la buddhit nel cielo Akaniha.3 Nella loro vera natura, tutti i buddha (compreso kyamuni) sono non-manifesti come Dharmakya e- solo a causa della loro infinita compassione - assumono una forma (Rpakya) rivelandosinellaspetto di un corpo celestiale (Sabhogakya) e nellaspetto di un corpo umano (Nirmakya).4 Per altre tradizioni : nel 544 (Thailandia) o nel 623 (Nepal) av. C.5 E il 5 buddha di questo bhadrakalpa (eone fortunato).6 Illustrate pi ampiamente nel capitolo sullo Stato di buddha o buddhit.

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    un uomo simile a noi (ad es., kyamuni), che visse in una certa epoca elocalit e sforzandosi raggiunse lIlluminazione, di cui potenzialmente dotato ogniessere ;

    b) impersonale e atemporale : la sua realizzazione della natura di buddha, lo stato della sua mente

    completamente purificato da ogni illusione e passione.

    Questi due aspetti sono per concomitanti e complementari : infatti, poich unica lessenza del Buddha e delle creature (tutti abbiamo in noi stessi la Sua natura e ildesiderio di bodhi), il Rivelatore viene identificato con la Verit Rivelata e divienela medesima idea della Buddhit, metafisicamente intesa : egli la stessa Legge oDottrina (Dharma) in s, come principio e potere trascendentale, ideale, eterno,impersonale, immutabile e assoluto - di cui tutti i singoli buddha passati, presenti efuturi sono epifanie o ipostasi1.

    Il termine Dharma2 ha qui il significato di Dottrina, Legge, insegnamentodei buddha (buddha-dharma). Ogni buddha ha un suo nuovo insegnamento : cos,quello di kyamuni diverso dagli altri perch contiene una sintesi di stra e ditantra3. Egli a Bodhgaya ha rivelato i modi di diventare pienamente illuminato e poi

    a) a Sarnath (Varasi), nel Parco delle Gazzelle ha insegnato il Nobile OttupliceSentiero e le Quattro Nobili Verit. Questi sono i stra dellHnayna(Vaibhika e Sautrantika), in cui si sostiene che gli oggetti e i fenomeni sonorealmente esistenti ;

    b) a Gdhraka (Picco dellavvoltoio) presso Rajgir, ha insegnato iMdhyamika Stra del Mahyna (cio i stra degli Svtantrika e Prsagika,come ad es. la Prajpramit), secondo cui nessuna entit inerentementeesistente, ma esiste solo convenzionalmente ;

    c) sul monte Malaya e a Vail, ha insegnato la dottrina yogacara, dimostrandoche gli oggetti e i fenomeni sono

    --immaginari e non-esistenti--interdipendenti e reali in senso convenzionale--assolutamente reali nella loro natura di vacuit.

    I tantra rientrano negli ultimi due giri della ruota quali insegnamenti dati invari luoghi dal Buddha nella sua manifestazione in forma di Vajradhra, cio comesabhogakya.

    Gli insegnamenti sono la parola del Buddha, che egli enuncia in conformit allefacolt ed aspirazioni di ciascuno di noi. Con la conoscenza, studio e pratica di taliinsegnamenti si pu raggiungere la Liberazione.

    Il primo grado del Dharma costituito dalle 4 idee fondamentali che distolgonola mente dal sasra, a cui si accennato allinizio di questo capitolo :

    1 Anche se in senso relativo vi sono innumerevoli buddha (perch ogni singolo essere perfeziona lapropria evoluzione), in senso assoluto vi solo un buddha (perch la natura di tutti i buddha la stessa).2 Con la d minuscola, dharma significa invece fenomeno, evento, cosa.3 I stra sono rivolti, dal Buddha nel suo aspetto nirmakya (cio come monaco completamenteordinato, dopo lottenimento dellIlluminazione), a comuni esseri umani ; i tantra, nel suo aspettosabhogakya, ad una pura assemblea di Bodhisattva.

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    1.- la difficolt dottenere questo prezioso corpo umano perfettamente dotato ditutte le condizioni favorevoli al raggiungimento della Liberazione : il che ci ponenella determinazione di entrare nel Sentiero spirituale ;

    2.- limpermanenza di ogni cosa e, in particolare, della nostra vita che finirineluttabilmente con la morte : il che ci fa abbandonare ogni pigrizia e praticare conimpegno ;

    3.- lesistenza della sofferenza che regna nel sasra : il che ci fa provareavversione per questultimo e desiderio di liberarcene ;4.- la legge del karma : il che ci fa rifiutare ogni azione negativa e praticare la

    virt.La meditazione su queste 4 idee costituisce le 4 pratiche preliminari ordinarie,

    comuni ai Tre Veicoli.1Dharma dunque linsegnamento del Buddha e la verit contenuta in tale

    dottrina. Si divide in due aspetti : scritturale : sono gli insegnamenti in forma di scrittura, cio si tratta dei testi

    che li contengono ; esperienziale (o di realizzazione) : lesperienza interiore e la realizzazione

    dei suddetti insegnamenti, cio la pratica effettiva di essi attraverso lameditazione e lapplicazione alla vita quotidiana : in altre parole, laddestramento alletica, alla meditazione e alla saggezza.

    Pertanto, prendere Rifugio nel Dharma non significa ascolto passivo di istruzionioppure semplice lettura di qualche testo sacro, ma vuol dire praticare il buddhismo,cio realizzare i vari stadi del Sentiero. Se dunque lo stato di buddha la nostrameta, Dharma il che - sotto la guida del Sagha - ci conduce adessa2.

    Mentre per quanto riguarda il suddetto triplice addestramento si rinviaallapposito capitolo, per quanto concerne il Dharma scritturale va precisato che

    il canone buddhista tibetano si compone di due grandi raccolte : il bKa-gyur e ilbsTan-gyur :I) la prima collezione - redatta da Rin-chen bZa-po (9/10 sec.) e presentata

    nella sua forma definitiva da Bu-ston (14 sec.) - comprende 108 volumi3raggruppati in 3 raccolte (o Tripiaka) : il vinaya, i stra e labhidharma.Il vinaya tratta della disciplina, soprattutto monastica : si occupa dunquedelletica (la). I stra sono i resoconti dei numerosi insegnamenti offerti dalBuddha in tante occasioni : spesso in forma di dialogo tra lui e i discepoli,spiegano un punto specifico della Dottrina ; per cui questo piaka corrispondealla meditazione (samdhi). Labhidharma la descrizione della realt,linsegnamento teorico, la conoscenza metafisica : corrisponde quindi allasaggezza discriminante (praj) ;

    II) la seconda collezione, il bsTan-gyur, raccoglie i principali commentarielaborati sulle parole del Buddha dai maestri indiani ; comprende 213volumi4. Ci sono anche gli scritti del vajrayna sui diversi tantra, alcuni deiquali inclusi nel bKa-gyur : si tratta di testi particolari che descrivono ilmaala e le meditazioni connesse ad un particolare aspetto della natura di

    1 I preliminari straordinari sono invece pratiche tipiche del Vajrayna (le cd. centomila), cheverranno trattate nellapposito capitolo.2 Quando si malati il medico riconosce la malattia, prescrive le medicine e spiega come prenderle. Nonsi guarisce per accontentandosi di accettare la diagnosi e di aver capito quali farmaci prendere e comeprenderli: per guarire occorre prenderli davvero come stato prescritto. Allo stesso modo non basta avercapito che cos' il Dharma: occorre praticarlo.3 O, in altra edizione, 92 volumi, comprendenti 1055 testi.4 O, in altra edizione, 224 volumi, comprendenti 3626 testi.

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    buddha, raffigurata nellimmagine simbolica di una divinit : ogni tantratrasmette linsegnamento di una divinit.

    Sono infine da ricordare gli innumerevoli testi e commentari scritti dai maestritibetani a partire dallintroduzione del buddhismo in Tibet (7 sec.) fino ai giorninostri.

    3)

    Sagha significa comunit spirituale, ossia - in senso lato - linsieme dicoloro che sono buddhisti : le persone (laiche o consacrate) che seguono ilDharma, lo praticano e, in certi casi, lo insegnano a livello delle proprie esperienze erealizzazioni. Queste persone sono il mezzo attraverso cui noi comprendiamo glialtri due Rifugi e quindi dobbiamo esser loro grati.

    In senso stretto, il sagha si divide in ordinario o visibile e supremo oinvisibile :

    a) quello ordinario o degli esseri ordinari1 costituito da tutti coloro che sisono impegnati nel Sentiero assumendo dei voti - che si tratti di quelli ordinari(dello Hnayna), di quelli di bodhisattva (del Mahyna) o di quelli tantrici(del Vajrayna). In particolare, si tratta dellOrdine monastico, nel senso di ungruppo di almeno 4 monaci e monache completamente ordinati2 ;

    b) il Nobile Sagha (rya sagha) o Sagha supremo costituito

    dallassemblea formata dagli rya dellHnayna e del Mahyna3

    , dagli arhate dai pratyekabuddha ('arhat solitari).E solo nel Sagha supremo che si prende rifugio, essendo lunico che -

    trovandosi in uno stato libero dai condizionamenti del sasra - ci pu aiutare,guidare ed offrirci protezione. Ma molto importante anche il Sagha ordinariocome fratellanza spirituale ; esso va onorato e rispettato come rappresentante delNobile Sagha (cos come le immagini dei buddha e i sacri testi vanno veneraticome rappresentanti del Buddha e del Dharma).

    Prendere Rifugio nel Sagha significa dunque affidarsi al Nobile Saghaquale che - tramite il Sentiero spirituale (Dharma) - ci conduceallIlluminazione (cio a Buddha).

    Oltre che nei Tre Gioielli, un praticante tantrico prende Rifugio anche nelle TreRadici (rtsa[-ba] gsum) : Lama, Yi-dam e Dharmapla, che hanno una

    1 Gli esseri ordinari sono coloro che - contrariamente agli esseri superiori (rya) - non hanno fattounesperienza diretta della Vacuit.2 O almeno un monaco, una monaca, un laico e una laica, in possesso dei voti di bodhicitta e tantrici.3 Esseri elevati spiritualmente che - avendo raggiunto il Sentiero della Visione - hanno ottenuto la pienacomprensione della Vacuit e ne han fatto esperienza diretta, per cui non rischiano pi di ricadere nelsasra.

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    corrispondenza rispettivamente col Buddha, col Dharma e col Sagha. E questo ilRifugio segreto.

    Lama1 il nostro Maestro spirituale (guru).2 Il rapporto guru-discepolo siatteggia in modo diverso a seconda del Veicolo seguito :a) nellHnayna la relazione caratterizzata da una fondamentale uguaglianza o

    amicizia spirituale (kalyamitra), per cui lelemento di base il reciprocorispetto ;

    b) nel Mahyna il rapporto col guru fondato sulla considerazione e gratitudineper la sua gentilezza e disponibilit e sulla fede derivante dallosservare le suequalit ;

    c) nel Vajrayna il guru visto come lo stesso Buddha, cio come Vajradhra inpersona, la manifestazione visibile dogni qualit perfetta. E' inseparabile daVajradhra e della stessa natura di questi. Egli Vajradhra stesso, che assumequesta apparenza in quanto utile al bene degli esseri3. Il rapporto col Maestro la base di ogni ottenimento spirituale e le realizzazioni sono fondate sullacapacit del discepolo di arrendersi ed aprirsi al guru.

    Dunque, per il discepolo il Lama identico al Buddha, la personificazione deiTre Kya di un buddha. La sua funzione quella di darci insegnamenti (che vannoda noi ponderati, assimilati e messi in pratica), di accordarci le iniziazioni e i lu, diconcederci ogni grazia (o benedizione) spirituale (byin-rlabs) dei buddha : quindi la radice o causa di tutto ci. Dei 6 Oggetti di Rifugio il pi importante,

    perch senza un Maestro gli altri 5 non si potrebbero utilizzare : infatti, sebbene

    siano apparsi molti buddha, non abbiamo potuto incontrarli n ricevere direttamenteil loro insegnamento ; il nostro Lama invece, che appartiene ad un lignaggio diinsegnamenti ininterrotti4, in grado di impartirceli.

    Il Lama interno ed esterno :

    a) esterno o relativo : la persona che ci Maestro e guida in quanto ci d gli

    insegnamenti sul Dharma e quindi ci aiuta a percorrere il Sentiero ; in questo senso strumento di conoscenza5 e viene detto kalyamitra (amico spirituale). Il guruumano, esterno, non altro che lincarnazione e la voce del Maestro interno, lamanifestazione esterna della nostra verit interiore.

    Le qualificazioni che rendono un maestro un autentico guru variano a seconda dellivello di pratica spirituale (ad es., le qualit che deve possedere un guru delvajrayna sono pi numerose di quelle di un maestro dellhnayna).

    Le 10 qualit che deve avere un Maestro del Sentiero Mahyna sono :1 - 3. possesso dei 3 addestramenti superiori : alletica, alla stabilit meditativa, alla

    saggezza ;

    1 bLa-ma = insuperabile (nelle qualit interiori) oppure "la pi elevata delle madri".2 Il Lama pu essere anche un laico. Perfino il 6 Dalai Lama, Tsa-ya Gyatso (nato nel 1683), era tale.3 Cos come - allo stesso scopo - pu prendere un aspetto animale o demoniaco o simulare di provareattaccamento, paura o ignoranza.4 Ogni maestro spirituale qualificato, che abbia ricevuto la trasmissione ininterrotta di un insegnamento odi un tantra, viene considerato un 'detentore del lignaggio'.5 Tale pu essere, oltre che una persona, anche una particolare situazione della nostra vita.

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    4. un grado di conoscenza superiore a quella del suo allievo ;5. entusiasmo nel mettere in pratica ci che chiede di praticare allallievo ;6. ampia conoscenza delle dottrine buddhiste e non-buddhiste ;7. comprensione profonda della Vacuit dei fenomeni e della persona ;8. abile capacit nellinsegnare ;9. grande compassione e gentilezza piena damore verso tutti gli esseri senzienti, libera da

    ogni interesse verso la propria reputazione o il proprio vantaggio materiale ;10. nessuno sconforto nellinsegnare e lavorare per i propri allievi.Di queste 10 caratteristiche, la 9 e la 10 sono le pi importanti.Le qualificazioni di un Maestro Vajra (cio tantrico) sono :comportamento corretto del corpo, della parola e della mente, umilt, onest e

    compassione, grande saggezza-comprensione, grande pazienza, competenza nelCanone buddhista. Inoltre deve possedere anche la padronanza del Kryatantra e delCaryatantra oppure dello Yogatantra e dellAnuttarayogatantra, oltre allabilitnellinsegnarli : si tratta di 10 qualit esteriori e 10 qualit interiori.

    Le 10 qualit esteriori consistono nella conoscenza :a. del maala formale e senza forma ;

    b. della meditazione dello yoga della divinit ;

    c. dei mudr ;d. della corretta postura seduta ;e. della corretta postura delle gambe ;f. della recitazione dei mantra ;g. della cerimonia del fuoco ;h. delle offerte rituali ;i. delle azioni indignate ;k. del processo di dissolvimento del maala.Le 10 qualit interiorisono :1. abilit nel rimuovere gli ostacoli, provenienti dallesterno, tramite la meditazione sulla

    ruota di protezione ;2. abilit nel preparare e dare sostanze e materiali protettivi (come cordoncini da indossare,

    ecc.) ;3. abilit nel conferire liniziazione del vaso e quella segreta ;4. abilit nel conferire le iniziazioni di consapevolezza-saggezza ;5. abilit nellaiutare gli avversari del Dharma a separarsi dalle forze negative ;6. conoscenza dei rituali dellofferta delle gtor-ma ;7. conoscenza della recitazione dei mantra ;8. conoscenza del modo di eseguire rituali indignati per il progresso spirituale ;9. conoscenza delle cerimonie di consacrazione ;10. conoscenza dell offerta del maala e delle procedure di auto-iniziazione.In questa era di decadenza molto difficile trovare un Maestro che possieda tutte

    le qualificazioni suelencate, per cui sufficiente accettare come maestro qualificatouna persona che abbia pi qualit che difetti.

    b) interno o assoluto : linsegnamento stesso, la conoscenza in se stessa, che

    si riflette nel nostro Maestro esterno, cio la saggezza che potenziale e latente inogni essere senziente e che deve essere sviluppata ed attualizzata tramite il Maestrostesso. A tale livello, Lama la nostra intrinseca natura di buddha (tathgata-garbha) ;

    oppure addirittura quella stessa saggezza sviluppata, cio la buddhit medesimao dharmakya : la saggezza trascendentale (jna) che unione di beatitudine evacuit, la santa mente di tutti i buddha.

    Unaltra classificazione quella che distingue il Lama-radice dai Lama dellignaggio :

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    1) Lama-radice (rtsa-bai bla-ma) :a.- il nostro principale Maestro spirituale col quale abbiamo una connessione

    particolare derivante-dai suoi insegnamenti (anche tantrici) ;-dalle sue istruzioni e consigli particolari per la nostra pratica meditativa e per la

    nostra crescita spirituale ;

    -dal conferimento di iniziazioni.Se pi Maestri ci hanno aiutato in queste tre maniere, Lama-radice sar quelloil cui insegnamento il pi efficace e di maggior beneficio nel disciplinare etrasformare la nostra mente, colui che ci pi vicino e ci ispira di pi e a cui cisentiamo maggiormente legati. Egli incarna da solo tutti gli aspetti del Rifugio : lasua mente Buddha, la sua parola Dharma, il suo corpo Sagha.

    In senso stretto, Lama-radice il Maestro che introduce il discepolo alriconoscimento effettivo della natura della mente, la realt ultima ;

    b.- il Guru supremo, cio Buddha kyamuni nel suo aspetto di Vajradhara -dicui il suddetto guru umano il rappresentante sulla Terra ed il tramite che assicura lacontinuit del divino legame tra lallievo e i Maestri superumani ;

    2) Lama del lignaggio :lignaggio la catena (o successione) ininterrotta di guru-discepoli, che ha

    permesso la trasmissione orale dellinsegnamento e delle iniziazioni da Maestro adiscepolo per diversi secoli fino a noi. Il nostro Maestro infatti ha ricevuto la suaeredit di saggezza da una linea ininterrotta di altri guru risalenti a Buddhakyamuni, per cui ladepto deve venerare nel proprio lama tutti gli esponenti diquesto lignaggio. E con liniziazione che egli trasmette ai suoi discepoli sia laconoscenza sia le benedizioni (o potere spirituale) acquisite ed ereditate.

    Due pratiche importanti si riferiscono al Guru :1) la Guru-puja (bla-ma mchod-pa) o pratica devozionale al nostro Lama, che

    immaginato come Maitreya, Tr o altra divinit a cui si fanno offerte e cheentra nel nostro corpo, purificandoci ;

    2) il Guru-yoga (bla-mai rnal-byor) o unione col nostro Lama, la verarelazione dellallievo col Maestro, che si incontrano su una certa base dicomprensione. Tale yoga una delle 4 pratiche preliminari straordinarieche permette di entrare in diretto contatto col guru e di ricevere linfluenzaspirituale della sua discendenza di trasmissione iniziatica1 ; cosicch ci

    possibile avvicinarci alla nostra natura di buddha.

    Specialmente a livello tantrico, la relazione tra Maestro e discepoli non limitata allinsegnamento : essi formano una famiglia spirituale indissolubile,unita da vincoli pi stretti di quelli del sangue. Ci spiega la necessit dicelebrare raduni o feste tra i discepoli di una determinata scuola in occasione dispeciali congiunzioni astronomiche, nella ricorrenza della fondazione dellascuola, del giorno di nascita o di morte del maestro, nei riti iniziatici, ecc.Queste feste tantriche sono chiamate gaacakra, cio ruote [o riunioni]del gruppo - che un tempo si svolgevano in luoghi deserti e spesso paurosi(come i cimiteri) e di notte.

    1 In effetti, liniziazione non che uno sviluppo del Guru-yoga.

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    E la divinit tutelare personale del praticante, che gli viene scelta dal Lama al

    momento delliniziazione in base al suo carattere spirituale, intellettuale odemotivo1.Tale divinit personifica il corpo, la parola e la mente di un buddha. Yi-dam

    pertanto la natura originaria dellindividuo visualizzata in forma di divinit, cos cheil meditante possa identificarsi in essa. Pregando lyi-dam e diventando inseparabilicon lui, esso svolge la sua funzione di purificare le nostre negativit fisiche, verbalie mentali, di trasmetterci e concederci le siddhi e di condurci alla nostrarealizzazione: quindi la radice o causa di tutto ci.

    Poich tutte le manifestazioni del sabhogakya in forma di yi-dam sonotrasmesse da Buddha Vajradhra (cos come trasmesso ci pure il Dharma), si pudire che anchesse costituiscono il Dharma in cui rifugiarsi.

    3)

    I protettori del Dharma sono le divinit tutelari della dottrina buddhista :assicurano lintegrit di questa contro gli sviamenti e le eresie, ed assistono i

    praticanti contro gli ostacoli alla propria crescita interiore.La loro funzione quella di adempiere alle 4 attivit illuminate (pacificare,

    aumentare, controllare, distruggere) e ci aiutano nel realizzarle : sono pertanto laradice o causa dell attivit divina2.Bench il Sagha sia propriamente costituito dai praticanti del vajra vincolati alla

    promessa del samaya3, poich essi sono strettamente legati a tutti i dharmapla (chesono i veri assistenti della pratica tantrica), nonch alle kin (che ne sono leispiratrici), anche queste divinit costituiscono il Sagha in cui rifugiarsi.Prendendo Rifugio nei dharmapla (e nelle kin), ci garantiamo la loro assistenza,che ci mette al sicuro da ogni attacco ed aggressione spirituale.

    Una pi approfondita trattazione dei dharmapla contenuta nel capitolo sulledivinit, al quale si rimanda.

    Detto questo sui 6 Oggetti di Rifugio, va ora precisato che esistono 3 tipi diRifugio :

    a) Rifugio esteriore o esterno : quello che consiste nellapprezzamento e nel fare affidamento sui Tre Gioielli ;b) Rifugio interiore o interno : quello composto dai Tre Gioielli e dalle Tre Radici ;c) Rifugio segreto :

    1 Per i diversi tipi di yi-dam, v. il capitolo sulle divinit.2 Per queste attivit, v. il capitolo sullo Stato di buddha o buddhit.3 V. il capitolo su Voti ed impegni.

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    consiste nel riporre la nostra fiducia nei Tre Kya del Buddha1, come sono vissutinellesperienza di mahmudr : lesperienza immediata della natura di buddha,aldil di ogni forma. In effetti, a livello ultimo non si prende Rifugio in unentit(sia pure divina), in un essere supremo, che esista aldifuori della natura pura e non-dualistica della mente.

    La formula della presa di Rifugio :Da oggi fino al giorno dellIlluminazione prendo Rifugio nel Guru, nel Buddha,nel Dharma, nel Sagha.2 Essa viene normalmente premessa a qualunque praticareligiosa.

    Il Rifugio viene preso per la prima volta nel corso di una particolare cerimonia,che costituisce latto di ammissione con cui si diventa formalmente buddhisti3.

    1 V. il capitolo sullo Stato di buddha o buddhit.2 Si fa per prima la menzione del Lama per una ragione ben precisa : Quando in futuro - disse ilBuddha, prossimo alla morte - chiederete ad altri linsegnamento della Dottrina, io benedir ed assumerlaspetto del vostro Lama. Se voi avrete fede nel fatto che egli non altro che me, quella sar fede inme. Da allora in avanti invalsa la consuetudine di rifugiarsi anche nel guru, nella convinzione che eglinon sia cosa diversa dai Tre Gioielli, quanto la loro stessa incarnazione.3 Ne deriva che si devono rispettare:

    --gli oggetti sacri, le statue e le tha-ka che raffigurano le divinit;--i testi sacri, che pertanto non vanno n posati sul pavimento o in luoghi sporchi n alienati dietro

    compenso.