Bollettino Ufficiale della Regione Lazio...Deliberazione 2 dicembre 2011, n. 575 Criteri e modalità per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione,

Repubblica Italiana

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it

Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011

Data 27/11/2012Numero 67

Periodicità bisettimanale

Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 – 00147 ROMADirettore del Bollettino: Dott. Luca Fegatelli

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SOMMARIO

StatoMinisteri

Ministero dell'Economia e delle Finanze

Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali

Decreto 19 ottobre 2012

Modifiche al decreto 25 giugno 2012, recante: "Modalita' di certificazione del credito, anche in forma telematica, di somme

dovute per somministrazione, forniture e appalti, da parte delle Regioni, degli Enti locali e degli enti del Servizio sanitario

nazionale, di cui all'articolo 9, commi 3-bis e 3-ter del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni,

dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 e successive modificazioni e integrazioni". Pag. 6

Regione LazioAtti del Consiglio Regionale

Deliberazione del Consiglio Regionale 27 giugno 2012, n. 23

Approvazione conto consuntivo Esercizio finanziario 2011- Consiglio Regionale Pag. 12

Atti del Presidente della Regione Lazio

Decreto del Presidente della Regione Lazio 8 novembre 2012, n. T00372

Annullamento del Decreto T00165 del 16 aprile 2012 ex art. 21 nonies, legge 241/1990. Pag. 169


Rettifica al D.P.R.L. n. T0248 del 11.07.2011, di ricognizione dei residui passivi caduti in perenzione amministrativa il 31

dicembre 2010. Variazione creditore su impegno di spesa n. 23472/2008. Pag. 172

Atti della Giunta Regionale e degli Assessori

Deliberazione 2 dicembre 2011, n. 575

Criteri e modalità per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione, la riqualificazione nonché la

promozione e l'uso sociale di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata di cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge

regionale 20 ottobre 2009 n. 24, individuando il Prefetto della Provincia di Roma quale assegnatario delle risorse disponibili sul

capitolo R45526 per complessive € 300.000,00, e sul capitolo R46508, per complessive € 1.000.000,00, dell'esercizio

finanziario 2011. Pag. 175

Deliberazione 17 ottobre 2012, n. 504

Modifica al "Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti" approvato con D.G.R. 5442010. Integrazione

D.G.R.408/12 con finalizzazione della somma di € 3.000.000,00 sul Cap. H41900 es. fin. 2012 per interventi in materia di

Alzheimer. Modalità di utilizzazione dell'importo complessivo di € 7.026.285,72. Pag. 190


Destinazione alle finalità in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09, dell'incremento di € 1.000.000,00

già stanziato con L.R. n. 11/12 a valere sul capitolo C22527 "Fondo di garanzia per le categorie sociali, art. 54 L.R. 28 aprile

2006 n. 4" Esercizio Finanziario 2013. Pag. 202

Deliberazione 2 novembre 2012, n. 537

Individuazione delle aree di salvaguardia degli impianti di captazione dei Colli Albani: Acqua Vergine, Torre Angela,

Finocchio, Pantano Borghese. - Attuazione della D.G.R. 5817 del 14/12/1999. Pag. 205


Individuazione delle aree di salvaguardia del pozzo in località "Le Prata" - Comune di Ronciglione - Attuazione della D.G.R.

5817 del 14/12/1999. Pag. 210

27/11/2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 67 Pag. 2 di 339


Individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni superficiali del Lago di Vico. Attuazione della D.G.R. 5817 del

14/12/1999. Pag. 215


Reg. (CE) n. 1234/2007 - D.M. 23 gennaio 2006 - "Programma finalizzato al miglioramento della produzione e

commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura" - Individuazione sottoazioni finanziabili nella Regione Lazio per l'annualità

2012- 2013. Pag. 220

Rettifiche

Rettifica

Deliberazione num. 509 del 17.10.2012: Interventi regionali in materia di cinema ed audiovisivo (ex art. comma 3 dell'articolo

26 della legge regionale 13 aprile 2012 n. 2 - Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell'audiovisivo). Pag. 224

DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

Atti dirigenziali di Gestione

Determinazione 28 dicembre 2011, n. A12014

OGGETTO:DGR n. 575 del 2 dicembre 2011. Approvazione di n. 2 avvisi pubblici per la concessione di contributi per progetti

aventi ad oggetto la ristrutturazione, la riqualificazione nonché la promozione e l'uso sociale di beni immobili confiscati alla

criminalità organizzata di cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24. Impegno di spesa a favore del

Prefetto della Provincia di Roma, quale assegnatario delle risorse finalizzate al pagamento dei contributi concessi, per

complessivi € 300.000,00 sul capitolo R45526 ed € 1.000.000,00, sul capitolo R46508, dell'esercizio finanziario 2011.

Pag. 247

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE


Determinazione 20 novembre 2012, n. B09006

Bando di concorso pubblico regionale straordinario per titoli per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche disponibili per il

privato esercizio nella Regione Lazio. Rettifica. Pag. 273


Cessione della partecipazione societaria Camera della Moda, oggi denominata Alta Roma SCpA in attuazione dell'art. 1, comma

82, lett. c) della L.R. 13 agosto 2011 n. 12 e della D.G.R. n. 200 del 18/05/2012. Rettifica dell' "Estratto di Asta pubblica".La

determinazione num. B07478/2012 che approvava l'allegato oggetto della presente rettifica é pubblicata sul BUR n. 65 del

20.11.2012. Pag. 276

DIREZIONE AGRICOLTURA


Determinazione 8 novembre 2012, n. A11361

Regolamento CE 2698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214.

Domande anno 2011.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di ViterboInvio regionale n. 18.

Fondi Health Check. Domande n. 26 Importo Euro 165.513,12 Pag. 280


Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214.

Domande anno 2011.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo. Invio regionale n. 10.

Fondo Ordinario. Domande n. 2. Importo Euro 102.463,88 Pag. 286


Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2004/2013.D. G. R. 284 del 24 aprile 2009 - Misura 214.

Domande anno 2009.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo. Invio regionale n. 46

Domande n. 4. Importo Euro 18.055,63 Pag. 290



Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 246 del 22 marzo 2010 - Misura

214Domande anno 2010.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di ViterboInvio regionale 43.

Domande n. 18. Importo Euro 114.669,94 Pag. 295

DIREZIONE AMBIENTE



OGGETTO: Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" - Misura

125 - Azione 2 "Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali" - (2a raccolta avente scadenza alla data del 31.07.2009)

- Istante: Comune di Labro (RI) - Progetto denominato: "Lavori di miglioramento della viabilità forestale nel territorio del

Comune di Labro" - Codice domanda n. 8475905461 - Chiusura formale del procedimento istruttorio. Pag. 300

Enti LocaliProvince

Provincia di Frosinone

Determinazione

CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBBLICA DA POZZO ALLA CALCESTRUZZI SPA -

STABILIMENTO DI CASSINO (FR) Pag. 305

Determinazione

RICONOSCIMENTO AI SENSI DELLA L.R. LAZIO 30/2000 DEL DIRITTO DI DERIVAZIONE DI ACQUA DA POZZO

ALLA ILPOL SRL DI ALVITO (FR) Pag. 307

Provincia di Latina

Avviso 29 ottobre 2012

R.D.1775/1933 - concessione preferenziale per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - ditta RED FOX ITALIA s.s. p.i.v.a.

02547640215 Pag. 309


R.D.1775/1933 - concessione preferenziale per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - ditta Ortolanda Agricola s.r.l.

Pag. 311


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo in Comune di Pontinia - ditta Fimardolci srl

Pag. 313


R.D.1775/1933 - D.Lgs 152/06 - L.R. 30/2000 concessione in sanatoria e atto ricognitivo per la derivazione acqua da corpo

sotterraneo La ditta Janssen Cilag spa - Latina Pag. 315

Avviso 13 novembre 2012

L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta di Concessione/Autorizzazione ai soli

fini idraulici per la realizzazione di un attraversamento in sub-alveo sul corso d'acqua Demaniale di Bonifica denominato

"Migliara 45 - Sisto Botte" per la realizzazione di un elettrodotto a servizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 200

kWp circa da realizzarsi nel Comune di Pontinia. - Fasc. EC/OI 2280/2012. Richiedente: Daniele Patriarca (C.F. PTR DNL

65C23 H501O) nato a Roma il 23/03/1967, nella qualità di: Legale Rappresentante della Soc. Archinprogress S.r.l. con sede

legale in Via Schiavonetti n. 282 000137 Roma. Pag. 317



L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubblicazione avviso istanza per: la Concessione/Autorizzazione ai soli fini

idraulici per la realizzazione di un ponte di attraversamento carrabile, sul corso d'acqua Demaniale di Bonifica denominato

"Fosso Ricerone" loc. B.go San Donato - Via Migliara 47 nel Comune di Sabaudia. Richiedente: De Gasperis Cristina (C.F.

DGSSCT81A65E472T) nata a Latina il 25/01/1971 e residente a 04010 - OMISSIS - Sabaudia; Fasc. EC/OI 2020/2011

Pag. 319


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - Mirodur spa - Aprilia. Pag. 321


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo in Comune di Aprilia - ditta TTS Immobiliare p.iva

01446710590 Pag. 323


L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta di rinnovo della

Concessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per un manufatto di scarico sul corso d'acqua naturale del Demanio Idrico,

denominato Fosso Arzano. Comune di Gaeta. Richiedente: Schiavo Marco Luigi, nella qualità di Legale Rappresentante della

Soc. POZZI GINORI S.p.a. - Stabilimento di Gaeta. Pag. 325

Provincia di Rieti

Accordo di programma 12 settembre 2012

Provincia di Rieti e Comune di Poggio Moiano Pag. 327

ComuniComune di Magliano Romano

Avviso 15 novembre 2012, n. 1642

deposito determinazioni della Commissione Provinciale Espropri Pag. 330


Avviso deposito determinazioni Commissione Provinciale Espropri Pag. 332

Comune di Nepi

Avviso

Avviso di deposito - Pubblicazione "Messa in sicurezza strade comunali incrocio SS 311 Nepesina e Via Menghini - Intervento

C" Pag. 334

Comune di Poggio Nativo

Avviso

Concorso pubblico per titoli ed esami per l'assegnazione di n. 3 autorizzazioni per l'esercizio del sevizio di noleggio con

conducente di autovettura. Pag. 336

Concorso

Concorso pubblico per titoli ed esami per l'assegnazione di n.3 autorizzazioni per l'esercizio del servizio di noleggio con

conducente di autovettura. Pag. 338


StatoMinisteri

Ministero dell'Economia e delle FinanzeDecreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali

Decreto 19 ottobre 2012

Modifiche al decreto 25 giugno 2012, recante: "Modalita' di certificazione del credito, anche in formatelematica, di somme dovute per somministrazione, forniture e appalti, da parte delle Regioni, degli Enti localie degli enti del Servizio sanitario nazionale, di cui all'articolo 9, commi 3-bis e 3-ter del decreto-legge 29novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 e successivemodificazioni e integrazioni".


DECRETO 19 ottobre 2012 Modifiche al decreto 25 giugno 2012, recante: "Modalita' di

certificazione del credito, anche in forma telematica, di somme

dovute per somministrazione, forniture e appalti, da parte delle

Regioni, degli Enti locali e degli enti del Servizio sanitario

nazionale, di cui all'articolo 9, commi 3-bis e 3-ter del

decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con

modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 e successive

modificazioni e integrazioni".

(Pubbl. sulla G.U. n. 259 del 6 novembre 2012)

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante "Misure

urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e

per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico

nazionale" convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio

2009, n. 2 e successive modificazioni e integrazioni, e, in

particolare, l'art. 9, commi 3-bis e 3-ter in materia di

certificazione dei crediti per somme dovute per somministrazioni,

forniture e appalti;

Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante disposizioni per

la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ed, in

particolare, l'art. 13, comma 2, il quale prevede che con decreto del

Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza

unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,

n. 281, siano disciplinate, nel rispetto degli obiettivi di finanza

pubblica concordati in sede europea, le modalita' di attuazione delle

disposizioni recate dai commi 3-bis e 3-ter dell'art. 9 del

decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185;

Visto il decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante "Disposizioni

urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica", convertito,

con modificazioni, dalla legge 6 luglio 2012, n. 94 ed, in

particolare l'art. 13-bis recante disposizioni in materia di

certificazione e compensazione dei crediti vantati dai fornitori;

Visti gli articoli 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183,

concernenti il Patto di stabilita' interno per gli enti locali e per

le regioni;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge di contabilita' e

finanza pubblica);

Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il

Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture

in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, ed, in

particolare, l'art. 117 concernente la cessione dei crediti derivanti

da contratti di servizi, forniture e lavori;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive

modificazioni e integrazioni, recante norme generali sull'ordinamento

del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre

2000, n. 445, recante disposizioni legislative in materia di

documentazione amministrativa (Testo A);

Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante testo

unico degli Enti locali e, in particolare gli articoli 182-185, che

individuano e disciplinano le fasi di gestione della spesa degli enti

locali, e l'art. 191, concernente regole per l'assunzione di impegni

e l'effettuazione di spese;

Visto il decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, recante principi

fondamentali e norme di coordinamento in materia di bilancio e di

contabilita' delle regioni, in attuazione dell'art. 1, comma 4, della

legge 25 giugno 1999, n. 208, ed, in particolare, gli articoli 18 e


19 concernenti, rispettivamente, gli impegni di spesa e il pagamento

delle spese delle Regioni;

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni,

recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di

diritto di accesso ai documenti amministrativi;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973,

n. 602, e successive modificazioni, recante le disposizioni sulla

riscossione delle imposte sul reddito e, in particolare, l'art.

48-bis concernente i pagamenti delle pubbliche amministrazioni;

Visto il regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, recante

disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilita'

generale dello Stato ed, in particolare, gli articoli 69 e 70

riguardanti la cessione dei crediti nei confronti della Pubblica

amministrazione;

Visto il regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, concernente il

regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la

contabilita' generale dello Stato;

Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25

giugno 2012 recante modalita' di certificazione del credito, anche in

forma telematica, di somme dovute per somministrazione, forniture e

appalti, da parte delle Regioni, degli Enti locali e degli Enti del

Servizio Sanitario Nazionale, di cui all'art. 9, commi 3-bis e 3-ter

del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con

modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 e successive

modificazioni e integrazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.

207 e, in particolare l'art. 141, comma 2 disciplinante i certificati

di pagamento delle rate di acconto;

Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 18

gennaio 2008, n. 40, recante modalita' di attuazione dell'art. 48-bis

del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.

602, recante disposizioni in materia di pagamenti da parte delle

pubbliche amministrazioni;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito con

modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 ed in particolare

l'art. 3-bis, comma 7 che fa salve le certificazioni rilasciate ai

sensi dell'art. 141, comma 2, del regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 nelle procedure di

certificazione del credito ed ai fini dell'ammissione alla garanzia

del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.

207 recante regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto

legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ed in particolare l'art. 141

relativo ai pagamenti in acconto;

Considerato che, ai fini della definizione di credito

certificabile, occorre fare riferimento: alle obbligazioni

giuridicamente perfezionate, che determinano la somma da pagare, il

soggetto creditore, la ragione del credito e costituiscono vincolo

sulle previsioni di bilancio nell'ambito delle relative

disponibilita';

Ritenuto opportuno adeguare il testo del decreto del Ministro

dell'economia e delle finanze 25 giugno 2012 alle modifiche recate

dal predetto decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, convertito, con

modificazioni, dalla legge 6 luglio 2012, n. 94;

Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'art. 8

del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso nella seduta

del 26 settembre 2012;

Decreta:


Art. 1

Modifiche al decreto ministeriale 25 giugno 2012

1. Al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 giugno

2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

del 2 luglio 2012, n. 152 recante modalita' di certificazione del

credito, anche in forma telematica, di somme dovute per

somministrazione, forniture e appalti, da parte delle Regioni, degli

Enti locali e degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, di cui

all'art. 9, commi 3-bis e 3-ter del decreto-legge 29 novembre 2008,

n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n.

2 e successive modificazioni e integrazioni, all'art. 1, comma 2, la

lettera b) e' sostituita dalla seguente:

"b) crediti nei confronti degli enti del Servizio sanitario

nazionale delle regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi

sanitari, ovvero a programmi operativi di prosecuzione degli stessi,

qualora nell'ambito di detti piani o programmi siano state previste

operazioni relative al debito. Per i predetti enti sono in ogni caso

fatte salve le certificazioni rilasciate ai sensi dell'art. 11, comma

2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con

modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, nonche' le

certificazioni rilasciate nell'ambito di operazioni di gestione del

debito sanitario, in attuazione dei predetti piani o programmi

operativi."

2. All'art. 3, comma 4, aggiungere in fine il seguente periodo: "In

tal caso, l'eventuale cessione del credito potra' essere effettuata

solo per l'importo corrispondente all'ammontare del credito indicato

nella certificazione, decurtato delle somme relative all'accertata

inadempienza.

3. All'art. 3, comma 6, sono soppresse le parole: "e del decreto

ministeriale di attuazione, relativamente alle quali il creditore

dichiari nell'istanza di certificazione l'intenzione di utilizzare il

credito in compensazione ai sensi dell'art. 31, comma 1-bis, del

decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78".

4. All'art. 3, comma 7, le parole "dal creditore, in compensazione"

sono sostituite dalle parole "dal creditore in compensazione" e le

parole "e del decreto ministeriale di attuazione" sono soppresse.

5. All'art. 3, dopo il comma 8 e' inserito il seguente: "8-bis. Nel

caso in cui il creditore intenda cedere il credito certificato ad una

banca o ad un intermediario finanziario, quest'ultimo trattiene

l'originale della certificazione e ne rilascia copia timbrata per

ricevuta al titolare del credito e procede, entro i tre giorni

lavorativi successivi, mediante richiesta trasmessa

all'amministrazione o ente debitore con posta elettronica

certificata, alla verifica dell'esistenza e validita' di tale

certificazione. Entro il decimo giorno successivo alla richiesta di

cui al periodo precedente, l'amministrazione o ente debitore comunica

con lo stesso mezzo, l'esito della verifica all'istituto cessionario

che informa il titolare del credito. L'istituto cessionario in caso

di utilizzo totale del credito trattiene l'originale della

certificazione e invia all'amministrazione o ente debitore

contestualmente alla comunicazione dell'avvenuto subentro nel credito

una copia conforme dello stesso; in caso di utilizzo parziale,

l'istituto cessionario annota l'ammontare oggetto di cessione

sull'originale della certificazione, consegnando una copia conforme

dello stesso al titolare del credito completa della predetta

annotazione. Contestualmente alla comunicazione dell'avvenuto

subentro parziale nel credito, l'istituto cessionario trasmette

all'amministrazione o ente debitore una copia conforme della

certificazione completa della predetta annotazione. La procedura di

cui al presente comma non si applica per le certificazioni rilasciate

attraverso la piattaforma elettronica."


6. All'art. 4 comma 2 sono aggiunte in fine le seguenti parole

"Trascorso tale termine, il sistema messo a disposizione dal

Ministero dell'economia e delle finanze potra' comunque acquisire, ai

soli fini della decorrenza dei termini per l'attivazione dell'istanza

di nomina del commissario ad acta, le istanze di certificazione per

crediti nei confronti di regioni, enti locali ed enti del Servizio

Sanitario Nazionale che non abbiano reso disponibile la

certificazione telematica ovvero che non abbiano richiesto la

predetta abilitazione sul sistema messo a disposizione dal Ministero

dell'economia e delle finanze.".

7. All'art. 8, comma 1, primo periodo aggiungere in fine le parole:

", nonche' quelle relative alle compensazioni con le somme dovute per

cartelle di pagamento e atti di cui agli articoli 29 e 30 del decreto

legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla

legge 30 luglio 2010, n. 122, con separata evidenza delle

certificazioni emesse senza data di cui all'art. 2, comma 2.".

8. Gli allegati 1, 1-bis, 2 e 2-bis al decreto ministeriale 25

giugno 2012 sono sostituiti dagli allegati 1, 1-bis, 2 e 2-bis al

presente decreto.

Art. 2

Delega alla banca o all'intermediario finanziario

1. L'impresa creditrice puo' delegare una banca o un intermediario

finanziario abilitato ai sensi della normativa vigente a gestire per

proprio conto le attivita' connesse alla procedura di certificazione

del credito, ivi compresa la presentazione dell'istanza di nomina del

commissario ad acta, conferendo mandato mediante l'utilizzo del

modello allegato 4.

Art. 3

Utilizzo delle certificazioni di cui all'art. 141, comma 2, del

decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207

Le certificazioni rilasciate ai sensi dell'art. 141, comma 2, del

decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207

possono essere utilizzate esclusivamente al fine di consentire la

cessione pro soluto e pro solvendo a favore di banche o di

intermediatori finanziari, riconosciuti dalla legislazione vigente,

secondo le modalita' stabilite dal decreto del Ministro dell'economia

e delle finanze 25 giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

della Repubblica italiana del 2 luglio 2012, n. 152, nonche' per

l'ammissione alla garanzia del fondo di garanzia secondo i criteri e

le modalita' stabilite dal decreto del Ministero dello sviluppo

economico 26 giugno 2012 recante "Modifiche ed integrazioni ai

criteri e alle modalita' per la concessione della garanzia del Fondo

di garanzia per le piccole e medie imprese".

Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della

Repubblica italiana.

Roma, 19 ottobre 2012

Il Ministro: Grilli


Allegato 1

(Omissis)

Allegato 1-bis

(Omissis)

Allegato 2

(Omissis)

Allegato 2-bis

(Omissis)

Allegato 4

(Omissis)


Regione LazioAtti del Consiglio Regionale

Deliberazione del Consiglio Regionale 27 giugno 2012, n. 23

Approvazione conto consuntivo Esercizio finanziario 2011- Consiglio Regionale


IX LEGISLATURA

R E G I O N E L A Z I O

CONSIGLIO REGIONALE

Si attesta che il Consiglio regionale il 27 giugno 2012 ha approvato la

deliberazione n. 23

concernente:

“APPROVAZIONE CONTO CONSUNTIVO

ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 – CONSIGLIO REGIONALE”.


IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO l’articolo 24 del Nuovo Statuto della Regione Lazio, approvato con legge

statutaria 11 novembre 2004, n. 1;

VISTA la legge regionale 25 novembre 2001, n. 25 (Norme in materia di

programmazione, bilancio e contabilità della Regione) e successive modifiche;

VISTI gli articoli 7, comma 2, lettera c) e 51 del regolamento dei lavori del Consiglio

regionale, approvato con deliberazione del Consiglio regionale 4 luglio 2001,

n. 62 e successive modifiche;

VISTO il regolamento di contabilità del Consiglio regionale del Lazio, approvato con

deliberazione del Consiglio regionale 18 novembre 1981, n. 169;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2010, n. 8 con la quale è stato approvato il

bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011;

VISTO il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2011 dell’Istituto Arturo Carlo

Jemolo;

VISTO il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011 del Consiglio regionale del

Lazio, approvato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con la

deliberazione 24 aprile 2012, n. 39;

DELIBERA

a) di approvare in ogni sua parte il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011 del Consiglio

regionale del Lazio, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;


b) di approvare il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2011 dell’Istituto Arturo Carlo

Jemolo.

I CONSIGLIERI SEGRETARI IL PRESIDENTE

(Mario Abbruzzese)

(Claudio Bucci)

(Gianfranco Gatti)

Si attesta che la presente deliberazione e i relativi allegati sono conformi al testo deliberato

dal Consiglio regionale.

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO AULA, COMMISSIONI

(Dott. Onoratino Orticello)


ALLEGATI

ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE

27 GIUGNO 2012, N. 23

Parte integrante deliberazione U.d.P. n. 39 del 24.04.2012


CONTO GENERALE DEL PATRIMONIO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 CLASSIFICAZIONE ENTRATE AL 31.12.2010 VARIAZIONI ES. 2011 AL 31.12.2011 ATTIVITA’ FINANZIARIE in aumento in diminuzione A) FONDO CASSA GESTIONE 937.572,02 104.719.103,57 104.962.511,20 694.164,39Avanzi es. precedenti (riaccertati) 13.115.438,62 13.115.438,62 0,00 B) RESIDUI ATTIVI 0,00 es. finanziario 2008 13.325,75 13.325,75 0,00 es. finanziario 2009 0,00 0,00 es. finanziario 2010 39.550.580,87 26.080.000,00 13.470.580,87 es. finanziario 2011 0,00 36.890.580,87 36.890.580,87 Totale B 39.563.906,62 36.890.580,87 26.093.325,75 50.361.161,74 pignoramenti 2009 248.856,33 248.856,33 0,00

Totale attività finanziarie 53.865.773,59 141.609.684,44 144.420.131,90 51.055.326,13 ALTRE ATTIVITA’ C) MINORE ENTRATA 2009 34.952,69 34.952,69 0,00

MINORE ENTRATA 2010 13.852,69 13.852,69 0,00MINORE ENTRATA 2011 124.952,69 124.952,69

D) MINORE ENTRATA PER MAGGIORE USCITA

199,60

199,60

0,00

RISULT.ZE BENI MOBILI 6.637.315,74 480.748,26 900.434,39 6.217.629,61DA ACCERTARE DAL CAP. AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

- 2.281.294,30

- 2.281.294,30

0,00

TOTALE ATTIVITA’ 57.730.800,01 142.215.385,39 142.548.276,97 57.397.908,43

CLASSIFICAZIONE USCITE AL 31.12.2010 VARIAZIONI ES. 2011 AL 31.12.2011 PASSIVITA’ FINANZIARIE in aumento in diminuzione A) RESIDUI PASSIVI es. finanziario 2006 7.910.738,20 7.910.738,20 0,00 es. finanziario 2007 6.797.369,77 1.095.083,94 5.702.285,83 es. finanziario 2008 4.285.907,16 4.285.907,16 es. finanziario 2009 3.593.089,19 696.597,60 2.896.491,59 es. finanziario 2010 26.906.870,71 18.665.522,11 8.241.348,60 es. finanziario 2011 29.460.058,98 29.460.058,98 Totale A 49.493.975,03 29.460.058,98 28.367.941,85 50.586.092,16PASSIVITA’ DIVERSE 0,00B) ECONOMIE 0,00 es. finanziario 2006 0,00 es. finanziario 2007 0,00 es. finanziario 2008 428.489,11 428.489,11 0,00 es. finanziario 2009 483.798,62 483.798,62 0,00 es. finanziario 2010 687.221,51 687.221,51 0,00 es. finanziario 2011 594.186,66 594.186,66 Totale B 1.599.509,24 594.186,66 1.599.509,24 594.186,66VARIAZ.NI ATTIVITA’ 6.637.315,74 480.748,26 900.434,39 6.217.629,61

TOTALE PASSIVITA’ 57.730.800,01 30.534.993,90 30.867.885,48 57.397.908,43


CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 - PARTE PRIMA ENTRATE QUADRO RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE RELATIVE ALLA GESTIONE DI COMPETENZA

CAPITOLO TITOLO 1 ENTRATA

00 0,00 01 24.000.000,00 07 0,00 08 0,00 09 0,00 12 16.000.000,00 13 4.000.000,00 17 0,00 18 44.747,31 20 0,00 23 0,00 21 61.630,03 22 1.587,58 50 23.000.000,00

TOTALE TITOLO 1 67.107.964,92

CAPITOLO TITOLO 2 ENTRATA PER PARTITE DI GIRO

51 0,00 52 0,00 53 136.167,41 54 0,00 55 9.766.570,29 56 57.489,08 57 42.812,97 59 1.364.589,32 60 0,00 61 37.461,02 62 126.048,56


TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 78.639.103,57

RESIDUI ATTIVI DA TITOLI 1 ENTRATE 36.890.580,87

RESIDUI ATTIVI DA TITOLI 2 ENTRATE PER PARTITE DI GIRO 0,00

TOTALE GENERALE 115.529.684,44


CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 - PARTE SECONDA USCITE QUADRO RIASSUNTIVO DELLE USCITE RELATIVE ALLA GESTIONE DI COMPETENZA

CAPITOLO TITOLO 1 USCITE

01 20.913.522,08 07 0,00 08 0,00 09 8.500,00 12 16.419.771,92 13 7.519.208,09 17 40.899,99 18 0,00 20 0,00 23 0,00 21 7.390,68 22 0,00 50 30.628.126,61


CAPITOLO TITOLO 2 USCITE PER PARTITE DI GIRO

51 0,00 52 0,00 53 136.167,41 54 0,00 55 9.766.570,29 56 0,00 57 10.450,41 59 0,00 60 0,00 61 37.461,02 62 112.322,99


TOTALE COMPLESSIVO USCITE 85.600.391,49

RESIDUI PASSIVI DA TITOLI 1 USCITE 27.991.892,45

RESIDUI PASSIVI DA TITOLI 2 USCITE PER PARTITE DI GIRO 1.468.166,53

TOTALE GENERALE 115.060.450,47


CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 RIEPILOGO GESTIONI FONDI DELLA COMPETENZA

ENTRATE EFFETTIVE 67.107.964,92

ENTRATE PER PARTITE DI GIRO 11.531.138,65

TOTALE ENTRATE 78.639.103,57

SPESE EFFETTIVE 75.537.419,37

SPESE PER PARTITE DI GIRO 10.062.972,12

TOTALE USCITE 85.600.391,49

SALDO CASSA DI COMPETENZA ESERCIZIO 2011 6.961.287,92-

RESIDUI ATTIVI ESERCIZIO 2011 DA ENTRATE EFFETTIVE 36.890.580,87

RESIDUI ATTIVI ESERCIZIO 2011 DA ENTRATE PER PARTITE 0,00 DI GIRO

TOTALE FONDO CASSA - COMPETENZA 2011 29.929.292,95

ECONOMIE 594.186,66

RESIDUI PASSIVI 29.460.058,98


CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 FONDO CASSA GENERALE AL 31/12/2011

FONDO CASSA AL 31/12/2010 937.572,02

ENTRATE

CONTO COMPETENZA ESERCIZIO 2011 67.107.964,92

PARTITE DI GIRO ESERCIZIO 2011 11.531.138,65

RISCOSSIONI ESERCIZIO 2010 26.080.000,00

RISCOSSIONI ESERCIZIO 2009 0,00

TOTALE GENERALE ENTRATE 104.719.103,57

USCITE

CONTO COMPETENZA ESERCIZIO 2011 75.537.419,37

PARTITE DI GIRO ESERCIZIO 2011 10.062.972,12

PAGAMENTI ESERCIZIO 2010 18.665.522,11

PAGAMENTI ESERCIZIO 2009 696.597,60

TOTALE GENERALE USCITE 104.962.511,20

FONDO CASSA AL 31/12/2011 694.164,39


Data: 29/03/2012 Spett.le

CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

Rendiconto fine esercizio

Esercizio 2011

Si accompagna, con preghiera di accusarne ricevuta, il rendiconto dell’esercizio finanziario indicato a margine, chiuso con le risultanze contabili che seguono e corredato dagli allegati d’obbligo appresso descritti:

Risultanze contabili

FONDO CASSA AL 1° GENNAIO €uro 623.119,55

RISCOSSIONI €uro 104.719.103,57

PAGAMENTI €uro 104.962.511,20

FONDO - DEFICIENZA DI CASSA €uro 379.711,92

ATTENZIONE il saldo risultante a fine esercizio 2010 ammonta ad € 623.119,55 e non ad € 937.572,02 in quanto insiste il provvisorio di uscita n° 2 di € 314.452,47 in fase di definizione.

Documenti allegati in originale:

1. Tutte le reversali di cassa raccolte in ordine dal n. 1 al n. 571

2. Tutti i mandati di pagamento raccolti in ordine dal n. 1 al n. 3024

Documenti allegati su supporto magnetico:

3. Tabelle di svolgimento secondo lo schema concordato

4. Elenco contenente gli estremi delle quietanze rilasciate a fronte degli ordinativi di incasso

5. Elenco contenente gli estremi delle quietanze rilasciate a fronte degli ordinativi di pagamento

Il presente verbale viene redatto in tre esemplari, di cui uno per l’Ente e due per il Tesoriere.

Distinti saluti.

IL TESORIERE

UniCredit Banca di Roma S.p.a.


Per ricevuta del rendiconto e degli allegati sopradescritti.

.......................................................................... ..................................................................................

(data) (timbro e firma dell’Ente)

F.TO Nazzareno Cecinelli


CONTO CONSUNTIVO - ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 Pag. 1

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PREVISIONE RESIDUI ATTIVI MAG./MIN.

CODICE DESCRIZIONE GESTIONE DEFINITIVA ACCERTAMENTI RISCOSSIONI (SOMME RIMASTE ENTRATE

STANZIAMENTO CONTO TESORIERE DA RISCUOTERE)

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1 TITOLO 1 ENTRATA

01 TITOLO 1 ENTRATA - CATEGORIA 1

00 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

01 ENTRATE PER INDENNITA' DI CARICA E MISSIONE SPETTANTE AI COMPONENTI DEL

CONSIGLIO REGIONALE(L.853/73), PER FONDO LIQUIDAZIONE FINE MANDATO

CONSIGLIERI NON RIELETTI(LR 4/87) PAGAMENTO PREMIO POLIZZA INFORTUNI,

MALATTIA, RISCHI PER COMPONENTI CONSIGLIO REGIONALE(L.R.5/91) PER

RIMBORSO SPESE EX ART.8 L.R. 14/98 (CAP.R 11401)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 23.600.000,00 23.600.000,00 18.000.000,00 5.600.000,00 0,00

COMPET. 24.150.000,00 24.150.000,00 24.000.000,00 150.000,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

07 ENTRATE INERENTE IL DIRITTO DI INIZIATIVA POPOLARE E DEGLI ENTI LOCALI

PER LA FORMAZIONI DI LEGGI, REGOLAMENTI AMMINISTRATIVI DELLA REGIONE

LAZIO(LR.63/80)(CAP R15404)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 10.000,00 10.000,00 0,00 10.000,00 0,00

COMPET. 10.000,00 0,00 0,00 0,00 10.000,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

08 ENTRATE INERENTI IL DIRITTO DI INIZIATIVA POPOLARE E DEGLI ENTI LOCALI

PER IL REFERENDUM ABROGATIVO DI LEGGI, REGOLAMENTI E PROVVEDIMENTI

AMMINISTRATIVI DELLA REGIONE LAZIO(LR.78/80)

(CAP R15406)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

09 ENTRATE INERENTI IL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO(CAP

R11404)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 50.000,00 50.000,00 0,00 50.000,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

12 ENTRATE PER LA LIQUIDAZIONE DEGLI ASSEGNI VITALIZI DEGLI EX CONSIGLIERI

REGIONALI E LORO AVENTI CAUSA(LL.RR.7/73 E 19/95 E SUCCESSIVE

MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI)(CAP R11403)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 2.420.000,00 2.420.000,00 0,00 2.420.000,00 0,00

COMPET. 16.420.000,00 16.420.000,00 16.000.000,00 420.000,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

13 ENTRATE PER IL MANTENIMENTO E ADEGUAMENTO SEDE DEL CONS. REG.

E PARCO AUTO (CAP S22502)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 5.000.000,00 5.000.000,00 5.000.000,00 0,00 0,00

COMPET. 10.500.000,00 10.500.000,00 4.000.000,00 6.500.000,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

17 UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DEGLI IMPORTI PREVISTI DALLA

CONVENZIONE STIPULATA IN DATA 18/12/2003 TRA IL CO.RE.COM. LAZIO E

L'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI (DPR T0111/2004) (CAP

R11101)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 190.580,87 190.580,87 0,00 190.580,87 0,00

COMPET. 190.580,87 190.580,87 0,00 190.580,87 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

18 ENTRATE PROPRIE DA ATTIVITA' DEL CONSIGLIO

REGIONALE(BAR-TABACCHI-ANTENNE)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 59.700,00 44.747,31 44.747,31 0,00 14.952,69

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

20 ENTRATA PER SOMME RECLAMABILI DA CREDITORI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

23 RECUPERO DELLE SOMME RELATIVE ALLA MANCATA ATTRIBUZIONE

DI SOMME SCRITTE NEL BILANCIO REGIONALE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

50 ENTRATE FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E DEGLI ORGANISMI ISTITUZIONALI DEL

CONSIGLIO REGIONALE(2-3-4-5-6-10-11-14-15-16-19-24-25-26)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 8.330.000,00 8.330.000,00 3.080.000,00 5.250.000,00 0,00

COMPET. 52.680.000,00 52.580.000,00 23.000.000,00 29.580.000,00 100.000,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Categoria 01 RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 39.550.580,87 39.550.580,87 26.080.000,00 13.470.580,87 0,00

COMPET. 104.060.280,87 103.935.328,18 67.044.747,31 36.890.580,87 124.952,69

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

02 TITOLO 1 ENTRATA - CATEGORIA 2

21 ENTRATE VARIE ED EVENTUALI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 61.630,03 61.630,03 61.630,03 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

22 ENTRATE PER INTERESSI ATTIVI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 1.587,58 1.587,58 1.587,58 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 63.217,61 63.217,61 63.217,61 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Titolo 1 RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 39.550.580,87 39.550.580,87 26.080.000,00 13.470.580,87 0,00

COMPET. 104.123.498,48 103.998.545,79 67.107.964,92 36.890.580,87 124.952,69

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2 TITOLO 2 ENTRATA PER PARTITE DI GIRO

01 TITOLO 2 CATEGORIA 1 ENTRATE PER PARTITE

51 INTROITO RITENUTE ERARIALI SUI COMPENSI DEI CONSULENTI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

52 INTROITO RITENUTE PREVIDENZIALI SUGLI ASSEGNI AL PERSONALE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

53 INTROITO CONTRIBUTO PREVIDENZIALE INPS(L.335/95 ART.2)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 136.167,41 136.167,41 136.167,41 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

54 INTROITO ANTICIPAZIONE FONDO MINUTE SPESE AUTOVETTURE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

55 INTROITO RITENUTE ERARIALI SULLE INDENNITA' CORRISPOSTE AI CONSIGLIERI

E AL DIFENSORE CIVICO

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 9.766.570,29 9.766.570,29 9.766.570,29 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

56 INTROITO RITENUTE FONDO LIQUIDAZIONE SULLE INDENNITA' DI FINE MANDATO

DEI CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 57.489,08 57.489,08 57.489,08 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

57 INTROITO RITENUTA POLIZZA INFORTUNI SULLE INDENNITA' DEI CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 42.812,97 42.812,97 42.812,97 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

59 INTROITO RITENUTE ASSEGNI VITALIZI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 1.364.589,32 1.364.589,32 1.364.589,32 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

60 INTROITO RITENUTE ERARIALI SUGLI ASSEGNI VITALIZI EX CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

61 INTROITO CONTRIBUTI ALL'ASSOCIAZIONE EX CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 37.461,02 37.461,02 37.461,02 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

62 INTROITO RECUPERO CREDITI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE

REGIONALE(L.R.23.3.1995 N.11)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 126.048,56 126.048,56 126.048,56 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 11.531.138,65 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 11.531.138,65 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

TOTALE ENTRATE RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 39.550.580,87 39.550.580,87 26.080.000,00 13.470.580,87 0,00

COMPET. 115.654.637,13 115.529.684,44 78.639.103,57 36.890.580,87 124.952,69

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

TOTALE GENERALE 155.205.218,00 155.080.265,31 104.719.103,57 50.361.161,74 124.952,69



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




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PAGINA RIASSUNTIVA PER TITOLO


RES. 2010 39.550.580,87 39.550.580,87 26.080.000,00 13.470.580,87 0,00

COMPET. 104.123.498,48 103.998.545,79 67.107.964,92 36.890.580,87 124.952,69

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 11.531.138,65 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PREVISIONE RESIDUI PASSIVI ECONOMIE

CODICE DESCRIZIONE GESTIONE DEFINITIVA IMPEGNI PAGAMENTI (SOMME RIMASTE D'ESERCIZIO

STANZIAMENTO CONTO TESORIERE DA PAGARE)

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1 TITOLO 1 USCITA

01 TITOLO 1 USCITA - CATEGORIA 1

01 SPESA PER INDENNITA' DI CARICA E MISSIONE SPETTANTE AI COMPONENTI DEL

CONSIGLIO REGIONALE(L.853/73), PER FONDO LIQUIDAZIONE FINE MANDATO

CONSIGLIERI NON RIELETTI(LR 4/87) PAGAMENTO PREMIO POLIZZA INFORTUNI,

MALATTIA, RISCHI PER COMPONENTI CONSIGLIO REGIONALE(L.R.5/91) PER

RIMBORSO SPESE EX ART.8 L.R. 14/98 (CAP.R 11401)

RES. 2009 64.548,77 64.548,77 0,00 64.548,77

RES. 2010 508.776,53 508.776,53 297.490,00 211.286,53

COMPET. 24.150.000,00 24.150.000,00 20.913.522,08 3.236.477,92 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

07 SPESE INERENTI IL DIRITTO DI INIZIATIVA POPOLARE E DEGLI ENTI LOCALI

PER LA FORMAZIONI DI LEGGI, REGOLAMENTI AMMINISTRATIVI DELLA REGIONE

LAZIO(LR.63/80)(CAP R15404)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 10.000,00 0,00 0,00 0,00 10.000,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

08 SPESE INERENTI IL DIRITTO DI INIZIATIVA POPOLARE E DEGLI ENTI LOCALI

PER IL REFERENDUM ABROGATIVO DI LEGGI, REGOLAMENTI E PROVVEDIMENTI

AMMINISTRATIVI DELLA REGIONE LAZIO(LR.78/80)

(CAP R15406)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

09 SPESE INERENTI IL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO(CAP

R11404)

RES. 2009 45.000,00 45.000,00 0,00 45.000,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 50.000,00 8.500,00 8.500,00 0,00 41.500,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

12 SPESE PER LA LIQUIDAZIONE DEGLI ASSEGNI VITALIZI DEGLI EX CONSIGLIERI

REGIONALI E LORO AVENTI CAUSA(LL.RR.7/73 E 19/95 E SUCCESSIVE

MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI)(CAP R11403)

RES. 2009 26.187,89 26.187,89 0,00 26.187,89

RES. 2010 51.785,02 51.785,02 0,00 51.785,02

COMPET. 16.420.000,00 16.420.000,00 16.419.771,92 228,08 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

13 SPESE PER IL MANTENIMENTO E ADEGUAMENTO SEDE DEL CONS. REG.

E PARCO AUTO (CAP S22502)

RES. 2009 194.169,37 194.169,37 105.773,61 88.395,76

RES. 2010 2.041.551,37 2.041.551,37 1.750.014,17 291.537,20

COMPET. 10.500.000,00 10.488.153,45 7.519.208,09 2.968.945,36 11.846,55

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

17 UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DEGLI IMPORTI PREVISTI DALLA

CONVENZIONE STIPULATA IN DATA 18/12/2003 TRA IL CO.RE.COM. LAZIO E

L'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI (DPR T0111/2004) (CAP

R11101)

RES. 2009 38.577,56 38.577,56 38.069,84 507,72

RES. 2010 318.765,01 318.765,01 238.143,10 80.621,91

COMPET. 190.580,87 190.580,87 40.899,99 149.680,88 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

18 SOMMA A DISPOSIZIONE DELL'UDP PER ENTRATE PROPRIE DA ATTIVITA' DEL

CONSIGLIO REGIONALE(BAR-TABACCHI-ANTENNE)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 59.700,00 59.700,00 0,00 59.700,00

COMPET. 59.700,00 44.000,00 0,00 44.000,00 15.700,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

20 SPESE PER LE SOMME RECLAMABILI DA CREDITORI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

23 RESITUZIONE ALLA GIUNTA DELL'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

50 SPESE FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E DEGLI ORGANISMI ISTITUZIONALI DEL

CONSIGLIO REGIONALE(2-3-4-5-6-10-11-14-15-16-19-24-25-26)

RES. 2009 1.475.944,53 1.475.944,53 552.754,15 923.190,38

RES. 2010 21.845.205,76 21.845.205,76 16.342.028,49 5.503.177,27

COMPET. 52.680.000,00 52.220.686,82 30.628.126,61 21.592.560,21 459.313,18

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Categoria 01 RES. 2009 1.844.428,12 1.844.428,12 696.597,60 1.147.830,52

RES. 2010 24.825.783,69 24.825.783,69 18.627.675,76 6.198.107,93

COMPET. 104.060.280,87 103.521.921,14 75.530.028,69 27.991.892,45 538.359,73

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

21 VERSAMENTO ALLA GIUNTA DI ENTRATE VARIE ED EVENTUALI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 61.630,03 7.390,68 7.390,68 0,00 54.239,35

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

22 VERSAMENTO ALLA GIUNTA REGIONALE DI INTERESSI ATTIVI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 1.587,58 0,00 0,00 0,00 1.587,58

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Categoria 02 RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 63.217,61 7.390,68 7.390,68 0,00 55.826,93

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Titolo 1 RES. 2009 1.844.428,12 1.844.428,12 696.597,60 1.147.830,52

RES. 2010 24.825.783,69 24.825.783,69 18.627.675,76 6.198.107,93

COMPET. 104.123.498,48 103.529.311,82 75.537.419,37 27.991.892,45 594.186,66

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



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2 TITOLO 2 USCITA PER PARTITE DI GIRO


51 VERSAMENTO RITENUTE ERARIALI SUI COMPENSI DEI CONSULENTI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

52 VERSAMENTO RITENUTE PREVIDENZIALI SUGLI ASSEGNI AL PERSONALE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

53 VERSAMENTO CONTRIBUTO PREVIDENZIALE INPS(L.335/95 ART.2)

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 136.167,41 136.167,41 136.167,41 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

54 VERSAMENTO ANTICIPAZIONE FONDO MINUTE SPESE AUTOVETTURE

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

55 VERSAMENTO RITENUTE ERARIALI SULLE INDENNITA' CORRISPOSTE AI

CONSIGLIERI E AL DIFENSORE CIVICO

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 9.766.570,29 9.766.570,29 9.766.570,29 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

56 VERSAMENTO RITENUTE FONDO LIQUIDAZIONE SULLE INDENNITA' DI FINE MANDATO

DEI CONSIGLIERI

RES. 2009 59.173,45 59.173,45 0,00 59.173,45

RES. 2010 61.840,05 61.840,05 0,00 61.840,05

COMPET. 57.489,08 57.489,08 0,00 57.489,08 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

57 VERSAMENTO RITENUTA POLIZZA INFORTUNI SULLE INDENNITA' DEI CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 34.999,44 34.999,44 34.999,44 0,00

COMPET. 42.812,97 42.812,97 10.450,41 32.362,56 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

59 VERSAMENTO RITENUTE ASSEGNI VITALIZI

RES. 2009 1.671.838,64 1.671.838,64 0,00 1.671.838,64

RES. 2010 1.966.759,22 1.966.759,22 0,00 1.966.759,22

COMPET. 1.364.589,32 1.364.589,32 0,00 1.364.589,32 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

60 VERSAMENTO RITENUTE ERARIALI SUGLI ASSEGNI VITALIZI EX CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

61 VERSAMENTO CONTRIBUTI ALL'ASSOCIAZIONE EX CONSIGLIERI

RES. 2009 0,00 0,00 0,00 0,00

RES. 2010 0,00 0,00 0,00 0,00

COMPET. 37.461,02 37.461,02 37.461,02 0,00 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

62 VERSAMENTO RECUPERO CREDITI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE

REGIONALE(L.R.23.3.1995 N.11)

RES. 2009 17.648,98 17.648,98 0,00 17.648,98

RES. 2010 17.488,31 17.488,31 2.846,91 14.641,40

COMPET. 126.048,56 126.048,56 112.322,99 13.725,57 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Categoria 01 RES. 2009 1.748.661,07 1.748.661,07 0,00 1.748.661,07

RES. 2010 2.081.087,02 2.081.087,02 37.846,35 2.043.240,67

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 10.062.972,12 1.468.166,53 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Titolo 2 RES. 2009 1.748.661,07 1.748.661,07 0,00 1.748.661,07

RES. 2010 2.081.087,02 2.081.087,02 37.846,35 2.043.240,67

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 10.062.972,12 1.468.166,53 0,00

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

TOTALE USCITE RES. 2009 3.593.089,19 3.593.089,19 696.597,60 2.896.491,59

RES. 2010 26.906.870,71 26.906.870,71 18.665.522,11 8.241.348,60

COMPET. 115.654.637,13 115.060.450,47 85.600.391,49 29.460.058,98 594.186,66

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

TOTALE GENERALE 146.154.597,03 145.560.410,37 104.962.511,20 40.597.899,17 594.186,66



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PAGINA RIASSUNTIVA PER TITOLO

Totale Titolo 1 RES. 2009 1.844.428,12 1.844.428,12 696.597,60 1.147.830,52

RES. 2010 24.825.783,69 24.825.783,69 18.627.675,76 6.198.107,93

COMPET. 104.123.498,48 103.529.311,82 75.537.419,37 27.991.892,45 594.186,66

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Totale Titolo 2 RES. 2009 1.748.661,07 1.748.661,07 0,00 1.748.661,07

RES. 2010 2.081.087,02 2.081.087,02 37.846,35 2.043.240,67

COMPET. 11.531.138,65 11.531.138,65 10.062.972,12 1.468.166,53 0,00

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Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

DECRETO

N. 31/12 del 28 marzo 2012

OGGETTO: Rendiconto generale dell’Istituto “A. C. Jemolo” per l’esercizio finanziario 2011

Il Commissario Straordinario VISTA la Legge regionale 11 luglio 1987, n. 40 costitutiva dell’Istituto e sue successive

modificazioni ed integrazioni;

VISTO il Regolamento interno dell’Istituto approvato con deliberazione del Consiglio di

amministrazione n. 9 del 10 luglio 2003 e successive modificazioni;

VISTO il Decreto n. T0078 del 11 marzo 2011 con il quale il Presidente della Regione Lazio ha

nominato l’Avv. Dario Rossin, in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 217 del

29 marzo 2007, Commissario straordinario dell’Istituto regionale di studi giuridici del Lazio “A. C.

Jemolo”;

RICHIAMATI:

- il Decreto commissariale n. 130 del 22 ottobre 2010, di approvazione del bilancio di

previsione dell’Istituto per l’anno 2011, come rettificato con decreto commissariale n. 164 del

22.12.2010;

- i Decreti commissariali n. 43 del 2.3.2011, n. 57 del 14.4.2011, n. 85 del 6.6.2011, n. 118

del 20.09.2011, come rettificato con decreto commissariale n. 162 del 23.12.2011, con i quali sono

state approvate le variazioni al bilancio 2011;


VISTO l'unito rendiconto generale relativo all'esercizio 2011 che costituisce parte integrante del

presente decreto e che si compone dei seguenti documenti:

- rendiconto della gestione delle entrate 2011 accertate per complessivi €. 1.906.882,05 dei

quali €. 657.000,00 per residui attivi;

- rendiconto della gestione delle uscite impegnate per complessivi €. 1.997.278,01, di cui €.

1.129.118,97 costituiscono residui passivi;

- cassa di competenza al 31.12.2011 che ammonta a complessivi €. 1.097.763,08;

- prospetti della gestione dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti rispettivamente

per complessivi €. 1.784.913,83 ed €. 1.668.356,03;

- prospetto del fondo cassa generale al 31.12.2011 per €. 734.256,61;

- conto generale del patrimonio al 31.12.2010 stimato in €. 3.523.105,92 in cui è riportato un

avanzo di amministrazione al 31.12.2011 di €. 358.075,97;

- prospetto dei beni mobili in carico al 31.12.2011 per complessivi €. 347.235,48;

- risultati generali della gestione del patrimonio e prospetto di concordanza del conto di

bilancio con quello del patrimonio;

RILEVATA la necessità di procedere all’approvazione del Rendiconto generale dell’Istituto

Jemolo per l’esercizio finanziario 2011;

Decreta

Per quanto espresso in premessa:

1. di approvare in ogni sua parte il rendiconto generale e il conto del patrimonio relativi

all'esercizio 2011, come descritti in premessa, che allegati al presente decreto ne formano parte

integrante;

2. di dichiarare perenti i residui passivi dell’esercizio 2009, esistenti alla data del 31 dicembre

2011, per complessivi € 193.302,27.

3. di dare atto che l'avanzo di amministrazione al 31.12.2011 è pari ad €. 358.075,97 da

destinare prioritariamente a colmare il deficit del contributo ordinario effettivamente stanziato dal

Consiglio regionale rispetto a quello previsto nel bilancio d'esercizio;


Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo

4. di dare atto che la documentazione relativa al conto consuntivo 2011 è stata esaminata dal

Collegio dei revisori dei conti nella seduta del 28 marzo 2011, verbale n. 4/2011; che hanno

espresso parare favorevole alla sua approvazione.

5. di trasmettere il presente decreto e l'allegata documentazione ai competenti organi del

Consiglio e della Giunta regionali.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale avanti al TAR Lazio entro 60

(sessanta) giorni dalla notifica all’interessato ovvero ricorso giurisdizionale al Presidente della

Repubblica entro 120 (centoventi) giorni.

Il presente Decreto è redatto in tre originali, uno per la Raccolta ufficiale dei decreti e l'altro per le

esigenze dell’Area amministrativa.

Il Dirigente dell’Area Amministrativa (Dott. Lucio Baldelli) Il Commissario Straordinario (On. Avv. Dario Rossin)


Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio

“Arturo Carlo Jemolo”

Rendiconto Generale Esercizio 2 0 1 1

P R E M E S S A

Il conto consuntivo 2011, come meglio specificato nella relazione illustrativa e nelle tabelle allegate, rispecchia, in termini contabili, i risultati realizzati dall’Istituto Jemolo nel corso dell’anno 2011. Un anno che da una parte ha visto sviluppare una serie di iniziative nel settore didattico, con l'attivazione di nuovi corsi, ma soprattutto ha registrato un intenso sviluppo dell'attività dell'Organismo di conciliazione, per effetto delle nuove normative entrate in vigore nella materia della mediazione ma soprattutto per la riorganizzazione dell'Organismo di conciliazione dell'Istituto.

Dall'altra si sono dovute affrontare le difficoltà economiche che hanno investito anche la

Regione Lazio, come conseguenza delle politiche di austerità derivanti dai vincoli europei che hanno colpito in modo sostanziale anche le pubbliche amministrazioni.

Anche l'Istituto Jemolo ha risentito pesantemente di questa congiuntura con la diminuzione

dei finanziamenti regionali ai corsi di formazione e soprattutto con la mancata corresponsione di quelli già promessi per la realizzazione di progetti formativi di grande impegno come quello per la Polizia locale del Lazio.

Questo ha richiesto un'attenta ed oculata gestione delle risorse esistenti con una costante

riduzione della spesa corrente, al fine di destinare tutte le possibili nuove risorse finanziarie alla didattica ed alla formazione.

Questa politica ha consentito di limitare i danni nel senso che la gestione chiude con una

disponibilità di cassa sufficiente a fronteggiare le necessità operative dell'Istituto per alcuni mesi, (stipendi, spese di funzionamento obbligatorie, etc.) in attesa dell'erogazione del contributo ordinario per il 2012.

L'avanzo di amministrazione ne ha risentito perché è diminuito in termini assoluti. La mancata liquidazione delle spese relativi ai progetti di formazione regionali ha fatto

aumentare notevolmente la massa dei residui passivi rispetto ai precedenti anni. Il pericolo in questo caso è che i creditori promuovano azioni esecutive nei confronti dell'Istituto, anche se l'Istituto stesso ha più volte richiamato i competenti organi regionali su tale possibilità, riservandosi di rivalersi sulla Regione stessa per le maggiori spese.

Altro elemento che ha influito sulla spesa, anche se per ora non in maniera significativa, ma

che è destinato a scaricarsi sul 2012, è l'aumento dell'aliquota IVA, che l'Istituto dovrà scontare su tutti i pagamenti rinviati dal 2011 al 2012, per i motivi sopra detti.




Dal rendiconto emerge comunque una politica tesa al contenimento dei costi e alla ricerca di risorse integrative in aggiunta a quelle storicamente stanziate dal Consiglio regionale, ricerca ottenuta mediante l’espansione dell’offerta formativa a nuovi settori.

R E L A Z I O N E CONTABILE

Il rendiconto generale, relativo alla gestione dei fondi amministrati nell’esercizio 2011, ai sensi della Legge Regionale 11/07/1987 n. 40, costitutiva dell’Istituto, è composto dai seguenti prospetti sinottici: Rendiconto: Pag. 1 - Disamina delle entrate Pag. 2 - Disamina delle uscite Pag. 3 - Determinazione della cassa di competenza al 31/12/2011 Pag. 4 - Gestione dei residui attivi dei precedenti esercizi Pag. 5 - Gestione dei residui passivi degli esercizi 2009 e 2010 Pag. 6 - Determinazione del fondo cassa generale al 31/12/2010

Conto Generale del Patrimonio: Pag. 1 - Attività Pag. 2 - Passività Pag. 3 - Prospetto dei beni mobili in carico al 31/12/2011 Pag. 4 - Concordanza del Conto di Bilancio con quello del Patrimonio

Il bilancio di previsione dell’esercizio 2011 è stato approvato con Decreto Commissariale n. 130 del 22/10/2010 e successivamente rettificato con decreto commissariale n. 164 del 22.12.2010, per l’importo complessivo di € 2.978.000,00. Successivamente, per fatti non prevedibili al momento della formazione del bilancio di previsione dell’esercizio in questione, si è reso necessario apportare alcune variazioni. Tali variazioni sono state effettuate nei termini di legge e non hanno derogato alle linee di indirizzo volte al contenimento della spesa, già adottate nell’originaria stesura del bilancio. Da ultimo, con Decreto Commissariale n. 162 del 23/12/2011, è stata apportata la definitiva variazione al bilancio di previsione dell’ esercizio 2011 che ha determinato l’ammontare delle entrate e delle uscite di competenza in € 2.886.000,00. Per far fronte alle minori entrate, determinatesi oltre che per la riduzione del contributo ordinario del Consiglio Regionale del Lazio, che era stato preventivato per l’importo complessivo di €. 1.300.000,00, invece di quello di € 1.500.000,00 richiesto, sono state utilizzate le risorse finanziarie esistenti alla chiusura dell’esercizio 2010 ed esposte nel relativo “Conto Generale del Patrimonio”(approvato con decreto del Commissario Straordinario n. 28/10 del 25/02/2010), che hanno costituito l’avanzo di amministrazione iscritto tra le poste attive di competenza per €. 320.000,00. Le partite di giro, iscritte nel rendiconto dell’esercizio 2011, pareggiano nell'importo di €. 240.399,77 e sono costituite dalle Ritenute erariali operate dall’Istituto nella sua qualità di sostituto d’imposta, Ritenute previdenziali ed assistenziali, operate in forza delle vigenti normative in materia, Recupero di somme pagate per conto di terzi, relative a quote associative dovute dai lavoratori dipendenti ad organizzazioni sindacali e ad altre organizzazioni con finalità ricreative e




assistenziali (D.D.R.L. - Maprel). La novità è costituta dall'evidenziazione delle partite di giro delle poste relative all'Organismo di conciliazione ed in particolare alla previsione di un capitolo apposito per le ritenute erariali sui consulenti e i mediatori, e l'Iva su operazioni imponibili dell'attività di cui al comma 2, art.48 L.R.6/99. Entrate Le entrate sono suddivise in tre capitoli che si articolano in undici unità previsionali di base (UPB). Le Partite di giro sono comprese in un unico capitolo articolato in otto unità previsionali di base (UPB). Uscite Le uscite sono distinte in dieci capitoli di intervento, per funzioni-obiettivo, contraddistinti da lettere dalla “A” alla “D”. Ciascun capitolo è articolato in una o più unità previsionali di base (UPB). Capitolo A01 001 - Spese per il funzionamento degli organi - Commissario e al Collegio Revisori

Su questo capitolo, vengono pagati le indennità spettanti al “Commissario Straordinario” nonché le indennità spettanti ai componenti il “Collegio dei Revisori dei Conti. La previsione di spesa definitiva per la prima voce di € 43.000,00 è stata impegnata per €. 40.954,17 e liquidata per lo stesso importo. Per la seconda voce la previsione di spesa definitiva è rimasta costante in € 42.000,00 ed è stata impegnata per € 40.016,00. Sostanzialmente in linea con l'anno precedente.

Capitolo A03 001 - Impiegati: Stipendi ed altri assegni fissi al personale di ruolo A questo capitolo fanno capo le spese relative al personale addetto all’Istituto. La previsione definitiva di spesa di € 74.400,00 è identica a quella dell'anno precedente ed stata interamente impegnata considerato che per effetto della contrattazione decentrata potrebbero verificarsi effetti di aumenti retroattivi. Sono stati effettuati pagamenti per € 67.771,20.

Capitolo A03 002 - Dirigenti: Stipendi ed altri assegni fissi al personale di ruolo

A questo capitolo fanno capo le spese relative ai dirigenti dell’Istituto. La previsione definitiva di spesa è stata fortemente ridotta rispetto al precedente esercizio al fine di realizzare economie di spesa. Si è infatti passati da €. 204.100,00, in previsione dell'assunzione di un secondo dirigente, ad €. 120.000,00 impegnati per intero. La spesa è stata di €. 114.777,13, conservando a residuo la somma €. 5.222,87 per gli stessi motivi sopra addotti.

Capitoli A03 003/ A03 004 - Fondo sviluppo produttività per impiegati e dirigenti

Si tratta di voci strettamente correlate alla contrattazione aziendale regionale e che variano di anno in anno in funzione delle risorse disponibili. Essendo erogate l'anno successivo a quello di competenza è prassi conservare il residuo passivo corrispondente. Per quanto riguarda il dirigente, in linea con quanto effettuato con il trattamento economico si è provveduto ad una riduzione dello stanziamento di €. 4.000,00.

A03 005 - Rimborso alla Regione per il personale comandato

Si tratta di un unità di cat. D con posizione di alta professionalità La cui spesa è quantificata dalla Regione l'anno successivo e che conseguentemente viene conservata a residuo passivo.




Considerato che la Regione Lazio risulta debitrice dell'Istituto Jemolo per somme rilevanti si è proposto un'eventuale compensazione con quanto da rimborsare per il comando.

Capitolo A03 007 - Buoni pasto

A questo capitolo fanno capo le spese relative all’acquisto di buoni pasto utilizzabili dal personale addetto all’Istituto. Per effetto dell'aumento del buono pasto concesso ai dipendenti regionali la previsione definitiva è raddoppiata rispetto al precedente esercizio ed è stata quasi integralmente erogata (€. 9.993,30 su un impegno di €. 10.000,00).

Capitolo A03 010 - Oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell’Ente

A questo capitolo fanno capo le spese relative agli oneri previdenziali ed assistenziali, a carico dell’Istituto, versati in ottemperanza a disposizioni di legge per il proprio personale addetto. La previsione di spesa di €. 89.800,00, in sede di variazione, è stata ridotta ad €. 80.800,00 in relazione a quanto già detto per gli stanziamenti relativi alla dirigenza.

Complessivamente la spesa di personale impegnata al CAP. A03 del conto consuntivo 2011 ammonta ad €. 459.632,79. Per completezza si da atto che sono state impegnati €. 101.000,00 per il personale interinale anche se lo stesso rientra, da un punto di vista tecnico, nelle spese per acquisto beni e servizi.

Altre spese correnti (sono indicati solo i capitoli più significativi)

In generale si è avuta una contrazione delle previsioni di spesa proprio al fine di realizzare un contenimento della spesa corrente [Il cap. A05 001-Acquisto libri è stato quasi azzerato (- €. 4.000,00); A05 002 -Acquisto stampati ridotto di oltre la metà (-€. 8.000,00); B03 004 - Organizzazione e partecipazione a convegni da €. 5.000,00 è stato ridotto ad €. 2.000,00].

Capitolo A05 004 - Spese postali, telefoniche e utenze diverse

La previsione definitiva di € 40.000,00 è rimasta costante rispetto al precedente esercizio e quasi integralmente impegnata.

Capitolo A05 005 - Spese generali e di manutenzione della sede A questo capitolo fanno capo le spese relative ai servizi di pulizia, vigilanza ed eventuali spese di manutenzione ordinaria sull’immobile adibito a sede dell’Istituto. Sull’importo della previsione definitiva di € 45.000,00 [- €. 5.000,00 rispetto alla previsione iniziale pari a quella del precedente esercizio] sono stai assunti impegni per la complessiva somma di € 43.627,55 in aumento rispetto all'anno precedente.

Capitolo A05 006 - Manutenzione e noleggio beni mobili, macchinari e attrezzature

A questo capitolo fanno capo le spese relative alla manutenzione, degli impianti, degli arredi e di beni mobili diversi. La previsione definitiva di € 27.000,00 è stata ridotta di €. 5.000,00 e sono stai assunti impegni per una somma corrispondete.

Capitolo A05 007 - Spese per il personale con contratto di somministrazione.

Si tratta di personale interinale di cui l'Istituto si avvale da alcuni anni per colmare le disponibilità di organico per lo svolgimento di particolari funzioni. Anche in questo ambito si è provveduto ad una diminuzione sia del numero del personale utilizzato ma anche della relativa




spesa che stanziata inizialmente in €. 135.000,00 è stata portata in diminuzione di €. 25.000,00 e infine impegnata per €. 101.408,14.

Capitolo A05 013 - Assicurazioni varie Sulla previsione definitiva di € 13.000,00 sono stai assunti impegni per la complessiva somma di € 11.400,00.

Capitolo A05 015 - Spese per assegnazione al fondo economale

La somma inizialmente stanziata di €. 20.000,00 è stata ridotta ad €. 15.000,00 e risulta interamente impegnata. La somma restituita a fine esercizio dall'economo nel capitolo di entrata 303 004 è stata di €. 8.012,65. In relazione alle spese correnti collegate direttamente alla attività didattica dell'Istituto si precisa quanto segue:

Capitolo B01 001 - Spese di rappresentanza Sono state aumentate in linea con la nuova politica di puntare molto sulla cura dell'immagine dell'Istituto al fine di diffonderne la missio istituzionale oltre l'ambito dell'utenza abituale. Lo stanziamento definitivo è risultato in sede di assestamento di €. 5.000,00. Capitolo B01 003 - Acquisto materiale di consumo per l'attività didattica

La previsione iniziale di €. 20.000,00 è stata ridotta di €. 7.000,00 ed impegnata quasi per intero.

Capitoli B01 004 e B01 005 - Gestione sistema informativo e Acquisto attrezzature telematiche Le previsioni iniziali sono state contenute in €. 10.000,00 per ciascun capitolo dovendosi ancora chiarire il rapporto con la LAIT S.p.A e in considerazione che il rinnovo di tutte le attrezzature telematiche delle aule (lavagne intelligenti, proiettori, etc.) effettuato lo scorso anno deve ancora essere saldato alla ditta KT.

Capitolo B01 009 - Attività editoriale dell’Istituto

Sulla previsione definitiva di € 62.000,00 sono stati assunti impegni per la complessiva somma. Su questo capitolo grava la spesa per l'Annuario che quest'anno è stato diffuso in 5.000 copie confermando la linea di diffusione dell'immagine dell'Istituto.

Capitolo B01 010 - Attività didattica e formativa dell'Istituto Sugli 860.000,00 euro previsti l'impegno effettivo è stato di €. 504.558, 50 proprio per effetto della contrazione dei contributi regionali per finanziamento di corsi dedicati al personale della Regione Lazio. Nella somma riportata a residui sono compresi alcuni corsi finanziati direttamente dall'Istituto come il XX corso Jemolo, il corso di "Preparazione alla carriera nella magistratura" i Corsi per mediatori che si autofinanziano con il contributo dei partecipanti ed alcuni corso finanziati dalla Regione.

Capitolo B01 011 - Formazione polizia locale del Lazio Previsto nel bilancio di previsione con un contributo di €. 700.000,00 è stato successivamente affidato ad altro ente e conseguentemente l'intera partita è stata portata in diminuzione.

Capitolo B01 013 - Consulenze diverse




Sono qui previste le spese per la consulenza fiscale, quella per la gestione economica del personale, per la certificazione ISO 9001, le due consulenze per la legge sulla sicurezza sul lavoro, tutte spese storiche dell'Istituto che con il ridotto organico non può provvedere a funzioni altamente specialistiche che richiedono necessariamente un apporto esterno corrispondendo a precisi obblighi di legge. L'importo iniziale è stato aumentato di €. 4.000,00, anche in considerazione del variare delle aliquote IVA, trattandosi di professionisti soggetti a tale imposta. Dello stanziamento finale di €. 54.000,00 ne sono stati impegnati €. 52.466,00 e quindi con una leggera variazione in aumento.

Capitolo B05 001 - Finanziamento Organismo di conciliazione E' l'unico capitolo che ha visto un incremento sostanziale della previsione iniziale da €. 23.000,00 ad €. 113.000,00, quasi integralmente impegnate, in funzione del relativo aumento del capitolo di entrata di €. 50.000,00. E' sicuramente, anche grazie alla tempestiva adozione da parte del Commissario di azioni di ristrutturazione dell'Organismo, l'attività dell'Istituto che si è sviluppata più di ogni altra e che è destinata a mantenere un trend di crescita anche per il futuro.

Capitolo C02 003 - Acquisto beni mobili La previsione di €. 18.000,00 è stata quasi integralmente impegnata per l’acquisto dei computer per gli uffici e del nuovo sistema di rilevazione delle presenze.

Capitolo D01 001 - Fondo di riserva E' stato prelevato per €. 31.000,00 su uno stanziamento iniziale di €. 58.000,00, al fine di garantire il mantenimento del pareggio.

Capitolo D07 005 - Imposte, Tasse ed Irap La previsione iniziale di € 100.000,00 è stata rideterminata in aderenza con l'andamento dell'attività dell'Istituto è assestata in €. 60.000,00 integralmente impegnate..

Cassa di Competenza Nell’allegato prospetto (pag. 3 - Rendiconto Esercizio 2011) si evidenzia il calcolo della cassa di competenza dell’esercizio 2011 pari ad €. 1.097.763,08, determinato dalla differenza tra il totale generale delle entrate accettate e il totale generale delle uscite effettive verificatesi nell’esercizio, che corrisponde ai residui passivi formatesi nel 2011 sommato all'avanzo di amministrazione dell'esercizio di competenza, pari a €. 229.604,04. Fondo Cassa Generale Nell’allegato prospetto (pag. 6 - Rendiconto Esercizio 2011) si evidenzia il calcolo del fondo cassa generale dell’esercizio al 31/12/2011. Esso è determinato dalla differenza tra il totale generale delle entrate (reversali dalla n. 1 alla n. 1727) e il totale generale delle uscite (mandati dal n. 1 al n. 803) che si sono verificate nel corso dell’esercizio, incrementata del fondo cassa esistente all’inizio dell’esercizio.

Fondo cassa al 31.12.2010

Totale Generale Entrate Totale generale Uscite Fondo Cassa al

31/12/2011

+ 1.120.160,91 + 1.346.235,00 - 1.732.139,30 + 734.256,61




L’importo del fondo cassa generale dell’esercizio al 31/12/2011, così determinato, pareggia con l’importo del fondo cassa effettivo quantificato dalla banca affidataria del servizio cassa dell’Istituto (Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana spa), così come comunicato dalla stessa nella sua del 2.1.2012 , prot. n. 1. Gestione Residui Attivi dei Precedenti Esercizi Nell’allegato prospetto (pag. 4 - Rendiconto Esercizio 2010) si evidenzia la movimentazione dei residui attivi formatisi nei precedenti esercizi. I residui attivi esistenti all’inizio dell’esercizio 2011 ammontavano € 1.881.266, mentre al 31/12/2011 sono stati determinati in €. 1.784.913. Come si vede con una diminuzione minima per effetto della mancate erogazioni da parte della Regione Lazio. In particolare il residuo di €. 450.000,00 relativo al cap. 101 003 Contributi straordinari pubblici e privati, comprende i seguenti finanziamenti: - Protezione civile €. 245.000,00 - ASL Roma H €. 20.000,00 - ARSIAL €. 30.000,00 - Governo del Territorio €. 25.000,00 (1 corso) - Ambiente €. 30.000,00 - ARPA Lazio €. 6.000,00 - GERIT €. 4.000,00 - Tutela dei consumatori €. 50.000,00 - Contrattualistica €. 40.000,00 Gestione Residui Passivi dei Precedenti Esercizi Nell’allegato prospetto (pag. 5a e pag. 5b - Rendiconto Esercizio 2010) si evidenzia la movimentazione dei residui passivi, formatisi nell’esercizio 2009 e nell’esercizio 2010. I residui passivi dell’esercizio 2009, che all’inizio dell’esercizio 2011 ammontavano complessivamente a €. 356.864,95, in conseguenza dei pagamenti effettuati nell’esercizio 2011, ammontanti a €. 111.199,24 , si sono ridotti a €. 245.665,71. I residui passivi dell’esercizio 2010, che all’inizio dell’esercizio 2010 ammontavano complessivamente a €. 1.914.511,41, in conseguenza dei pagamenti effettuati nell’esercizio 2011, ammontanti a €. 491.821,09, si sono ridotti a €. 1.422.690,32. Tale anomalia è dovuta sostanzialmente al fatto che contrariamente a quanto previsto nella Convenzione stipulata con la Direzione regionale Enti locali e sicurezza, la Regione Lazio non ha provveduto ad accreditare le somme del contributo di €. 1.000.00,00 per i corsi per la polizia locale del Lazio. Questo ha impedito all'Istituto di dare corso ai pagamenti dei docenti e dei fornitori stante l'importo del progetto quasi pari al contributo ordinario per il funzionamento dello stesso Istituto. Lo stesso dicasi per altri contributi di minore importo che costituiscono ancora dei residui attivi. Conto Generale del Patrimonio Nell’allegato prospetto, costituito da n. 4 pagine, si evidenzia il calcolo del patrimonio dell’Istituto al 31/12/2011 e la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella del patrimonio (art. 51 L.R. 25/2001). Le attività finanziarie all’inizio dell’esercizio 2011 erano costituite da fondo cassa generale di €. 1.120.160,91 e dai residui attivi di €. 1.880.966,78 per un ammontare complessivo di €. 3.001,127,69. Per effetto delle variazioni in aumento e in diminuzione verificatesi nel corso dell’esercizio, tali attività finanziarie, alla data del 31/12/2011, si sono rideterminate in €. 3.523.105,92 e sono costituite dal fondo cassa generale di €. 734.256,61 e dai residui attivi di €. 2.241.613,83.




Le passività, finanziarie e diverse, sono esposte dettagliatamente nel relativo prospetto e, pertanto, non necessitano di particolari spiegazioni. Dette passività all’inizio dell’esercizio ammontavano ad €. 2.552.655,76 e, per effetto delle variazioni in aumento e in diminuzione, alla fine dello stesso si sono rideterminate in €. 2.817.794,47. Per quanto concerne il patrimonio relativo ai “Beni Mobili” si rileva che all’inizio dell’esercizio ammontava a €. 340.556,50 e, per effetto delle variazioni in aumento e in diminuzione verificatesi nel corso dell’esercizio, alla fine dello stesso si è rideterminato in €. 347.235,48, con un incremento di €. 6.678,98, come evidenziato nel prospetto di parificazione. Alle variazioni suddette vanno aggiunte quelle relative all'avanzo di amministrazione 2011 che, al netto dell'utilizzazione in bilancio di €. 320.000,00, ammonta ad €. 358.075,348. Tale avanzo, come ogni anno, è già in larga parte prenotato per il ripiano del deficit dovuto alla differenza tra il contributo ordinario stanziato dal Consiglio regionale per l'anno 2012, pari da €. 1.2000.000,00 rispetto a quello previsto dal bilancio di previsione dell'Istituto. Quest'anno la differenza dovrebbe attestarsi intorno ad €. 300.000,00

Il Dirigente dell’Area Amministrativa

(Dr. Lucio Baldelli)


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Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”

Relazione del Collegio dei revisori dei conti al Rendiconto Generale dell'Esercizio finanziario 2 0 1 1

VERBALE N. 4/12

In data 28 marzo 2012 si è riunito presso la sede dell'istituto A.C. Jemolo, il Collegio dei Revisori dei Conti per esaminare il "Rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2011".

Sono presenti i sottoscritti revisori: - Dr. Maurizio De Vincenzi - Dr. Franco Alfredo Nicoletti

Il Collegio, avvalendosi dei chiarimenti forniti dal Dirigente dell'Area amministrativa, Dr. Lucio Baldelli, della rag. Francesca Bellantoni e del consulente rag. Ulderico Granata, conclude che l'esame del rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2011 è stato redatto secondo lo schema usuale. I dati, relativi alle somme riscosse e pagate nell'esercizio e agli importi accertati ed impegnati, come esposti nei vari prospetti che compongono il rendiconto sono stati raffrontati con le relative schede contabili. Si evidenzia che alla data del 31.12.2011 i residui attivi e passivi sono stati così individuati: - Residui attivi relativi alla gestione di competenza 2011 €. 657.000,00 (pag. 1 Rend.); - Residui attivi relativi a precedenti esercizi per complessivi €. 1.784.913,83 (pag. 4 Rend.); - Residui passivi relativi alla gestione di competenza 2011 €. 868.159,04 (pag. 2 Rend.); - Residui passivi relativi ai due precedenti esercizi €. 1.668.356,03 così formati: €. 245.665,71 relativi all'esercizio 2009 (pag. a5 Rend.) - da dichiarare perenti al 31.12.2011; €. 1.422,690,32 relativi all'esercizio 2010 (pag. 5b Rend.); Si evidenzia, inoltre che gi avanzi di amministrazione ammontano complessivamente ad €. 358.075,97, come risulta dal prospetto Conto generale del Patrimonio esercizio 2011. Per quanto riguarda il fondo cassa effettivo esistente alla data del 31.12.2011, risultante dal saldo dei movimenti sul c/c bancario, si riscontra la nota della banca affidataria del servizio di tesoreria dell'Istituto (CARIFAC - Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana S.p.A.) del 2.1.2012, che attesta l'ammontare della cassa effettiva in complessivi €. 734.256,61, come già verificato con verbale n. 1/2012. Tale importo corrisponde con quello evidenziato nel prospetto del calcolo allegato al rendiconto (pag. 6 Rend.). Si evidenzia inoltre come dettagliatamente specificato dalla relazione contabile una diminuzione del fondo di riserva di € 31.000,00, attualmente il fondo di riserva è di € 27.000,00. Il fondo cassa da € 1.120.160,91 è sceso da € 734.256,61 Il Collegio rileva, inoltre, che la Banca affidataria del servizio di tesoreria dell'istituto in merito al rapporto di conto corrente intrattenuto con l'Istituto stesso, si è regolarmente attenuta a quanto



previsto dall'art. 8 della convenzione per la gestione del servizio di cassa sottoscritto in data 16.9.2004. Pertanto, tenuto conto di quanto sopra riportato, il Collegio dei revisori, esprime parere favorevole all'approvazione del "Rendiconto Generale dell'Esercizio Finanziario 2011" dell'Istituto A.C. Jemolo. Il Collegio dei revisori F.to Maurizio De Vincenzi F.to Franco Alfredo Nicoletti


RELAZIONE TECNICO-AMMINISTRATIVA CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO FINANZIARIO 2011

Il conto consuntivo allegato alla presente relazione è predisposto ed elaborato in rispetto della sottoelencata normativa vigente che regola la contabilità regionale:

• Legge statutaria n. 1 del 2004 (artt. 22-23-24); • Legge n. 853 del 1973 “Autonomia contabile e funzionale dei Consigli regionali delle

regioni a statuto ordinario” ; • D. lgs n. 76 del 2000 “Principi fondamentali e norme di coordinamento in materia di

bilancio e di contabilità delle regioni, in attuazione dell’art. 1, comma 4, della Legge n. 208 del 1999”;

• Legge regionale n. 25 del 2001 “Norme in materia di programmazione bilancio e contabilità della regione”.

Sono parte integrante del rendiconto 2011 del Consiglio regionale del Lazio i seguenti allegati: 1- Il conto generale del patrimonio per l’esercizio finanziario 2011; 2- Il quadro riassuntivo, delle “entrate” e delle “uscite”, relativo alla gestione di competenza; 3- Il conto consuntivo dell’esercizio 2011 verificato con le risultanze della Tesoreria regionale

del Consiglio dal quale si evince il fondo cassa al 31-12-2011; 4- Due elaborati “Entrate” ed “Uscite” al 31-12-2011; 5- ll conto patrimoniale dei beni mobili in carico al Consiglio regionale al 31-12-2011; 6- prospetto delle risultanze del Consiglio regionale; 7- Il rendiconto dell’Istituto “Arturo Carlo Jemolo”.

Nel rendiconto 2011 sono riportati, in competenza, gli stanziamenti riferiti ai singoli capitoli di spesa pertinenti il funzionamento del Consiglio regionale, approvati con Legge di Bilancio di previsione esercizio 2011 n. 8 del 24-12-2010, in uscita la spesa prevista e le eventuali variazioni in aumento o in diminuzione. Il bilancio del Consiglio regionale come si evince dagli elaborati richiamati al punto 4 è così suddiviso:

• 19 capitoli con riferimento nel bilancio della Regione Lazio con stanziamenti approvati in Legge di bilancio di previsione 2011, aventi numerazione nella gestione autonoma 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-19-24;

• Il capitolo 18 istituito per accogliere gli introiti derivanti da entrate proprie di attività del Consiglio regionale (affitti: servizi bar e tabacchi e da antenne)

• I capitoli n. 21 (varie ed eventuali) e 22 (interessi attivi) entrambi in “entrata” ed in “uscita”; • I restanti capitoli sono “partite di giro” destinati a rilevare i movimenti finanziari di natura

correlata. Per alcuni capitoli si hanno economie. Nell’ elaborato relativo alle “uscite” sono definiti gli impegni assunti, i pagamenti, gli eventuali

residui passivi, formatisi dalla differenza tra gli impegni assunti e quanto effettivamente pagato, ed eventuali economie. Nella sezione “entrate” i capitoli hanno uno stanziamento di previsione assestato, gli accertamenti, le riscossioni, gli eventuali residui attivi date da somme non ancora riscosse ma accertate. Sono rappresentate anche le somme dei residui attivi e dei residui passivi relativi agli esercizi finanziari precedenti nei loro movimenti di gestione. Di seguito sono esaminati i singoli capitoli.


SPESE OBBLIGATORIE Capitolo 1 – R11401 Sono imputate a questo capitolo le spese relative alle indennità di carica e di missione spettanti ai Consiglieri Regionali ed agli Assessori non componenti del Consiglio Regionale (L.853/73); liquidazione indennità fine mandato dei Consiglieri regionali non rieletti e degli Assessori non componenti del Consiglio regionale (L.R. n. 19/95); pagamento premi assicurativi dei Consiglieri regionali e degli Assessori non componenti del Consiglio regionale (L.R. n. 5/91); Indennità di funzione del Difensore civico, del Co.re.com, del Garante dell’Infanzia e e dell’adolescenza e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale; Comitato dei Garanti; CREL; CAL Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 24.150.000,00 previsione in uscita € 24.150.000,00 residui passivi € 3.236.477,92 Capitolo 7 – R15404 “Spese inerenti il diritto di iniziativa popolare e degli Enti locali per la formazione di Leggi, regolamenti e provvedimenti amministrativi regionali (L.R. 63/80)”. Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 10.000,00 previsione in uscita € 10.000,00 economie € 10.000,00 Capitolo 8 – R15406 “Spese inerenti lo svolgimento dei referendum abrogativi di leggi, regolamenti, provvedimenti amministrativi della Regione Lazio” Questo capitolo non ha previsioni di stanziamento in legge di bilancio. Capitolo 9 – R11404 “Spese inerenti il funzionamento dell’Ufficio del Difensore civico (L.R. 17/80 e 40/85) Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 0,00 Variazione di bilancio in aumento - del. U.D.P. n. 33/11 € 50.000,00 previsione in uscita € 50.000,00 residuo passivo € 0,00 economie € 41.500,00


Capitolo 12 – R11403 “Spese per la liquidazione degli assegni vitalizi degli ex-consiglieri e loro aventi causa” L.R. 7/73 e 19/95 e successive modificazioni ed integrazioni. Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 16.420.000,00

previsione in uscita € 16.420.000,00 residuo passivo € 228,08 Capitolo 13 – S22502 “Spese per lavori di ristrutturazione e messa a norma degli immobili – entrate per spese di manutenzione autoparco e gestione autisti”. Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 8.000.000,00 Variazione di bilancio in aumento – del. U.D.P. n. 72/11 € 2.000.000,00 Variazione di bilancio in aumento – del. U.D.P. n. 86/11 € 500.000,00 Totale assestato € 10.500.000,00 previsione in uscita € 10.500.000,00 residuo passivo € 2.968.945,36 economie € 11.846,55 Capitolo 17 – R11101 “Utilizzazione dell’assegnazione degli importi previsti dalla convenzione stipulata in data 18/12/2003 tra il CO.RE.COM. e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” – D.P.R. T0111/2004. Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 190.580,87

previsione in uscita € 190.580,87 Residui passivi € 149.680,88


SPESE DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEI SUOI ORGANISMI ISTITUZIONALI

I capitoli 2-R11501, 3-R11504, 4-R11402, 5-R11502, 6-R11503, 10-R11506, 11-R11505, 14-R11405, 15-R11508, 16-11510, 19-R11512, 24-R11513, 25-R11515 E 26-R11507, sono relativi al funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi istituzionali ad esso collegati. Nel complessivo hanno: stanziamento assestato € 52.680.000,00 previsione d’uscita € 52.680.000,00 residui passivi € 21.592.560,21 economie € 459.313,18 minore entrata € 100.000,00

CAPITOLI DI GESTIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE I seguenti capitoli rilevano movimenti di gestione propria del Consiglio regionale e di tesoreria. Capitolo 18 “Somma a disposizione dell’UDP per entrate proprie da attività del Consiglio regionale (affitti per bar-tabacchi/giornali-antenne). Questo capitolo è costituito da entrate proprie del Consiglio, non ha un corrispondente in legge di bilancio. Lo stanziamento iniziale è basato su una previsione di entrata. Entrata presunta € 59.700,00 Uscite previste € 59.700,00 Entrate accertate € 44.747,31 Residui passivi € 44.000,00 Minore entrata € 14.952,69 economie € 15.700,00 Capitolo 20 “Spesa per somme reclamabili dai creditori”. Questo capitolo è stato istituito con la legge di bilancio di previsione esercizio 1996 per consentire l’utilizzo di somme perenti a carico esercizio 1993 e precedenti. Non ha stanziamenti né movimenti. Capitolo 21 “Entrate varie ed eventuali”, in uscita “Versamento alla giunta regionale di entrate varie ed eventuali” Introiti accertati € 61.630,03 economie € 54.239,35


Capitolo 22 “Entrate per interessi attivi”, in uscita “Versamento alla giunta regionale di interessi attivi” Introiti accertati € 1.587,58 economie € 1.587,58 Capitolo 23 “Restituzione alla Giunta dell’avanzo di amministrazione”. Questo capitolo è stato istituito in uscita per riversare alla Giunta regionale eventuali avanzi di amministrazione relativi agli esercizi precedenti. Mentre in entrata corrisponde alle somme che la stessa Giunta avrebbe dovuto erogare negli esercizi precedenti.

CAPITOLI DI PARTITE DI GIRO

Capitolo 53 “Versamento contributo previdenziale INPS” Sono stati accertati € 136.167,41 Pagamenti conto tesoriere € 136.167,41 Maggiore uscita € 0,00 Capitolo 54 “Versamento anticipazione fondo minute spese autovetture”. Capitolo non movimentato Capitolo 55 “Versamento ritenute erariali sulle indennità corrisposte ai consiglieri, ai componenti organismi consiliari ed ai consulenti”. Sono stati introitati nel corso dell’anno € 9.766.570,29 interamente pagati. Capitolo 56 “Versamento ritenute fondo di liquidazione sulle indennità di fine mandato”. Sono stati introitati € 57.489,08 con un residuo passivo pari alla stessa cifra. Capitolo 57 “Versamento ritenuta polizza infortuni sulle indennità dei consiglieri”. Introitati € 42.812,97 pagamenti € 10.450,41 con un residuo passivo pari ad 32.362,56. Capitolo 59 “Versamento ritenute assegni vitalizi”. Sono stati introitati € 1.364.589,32 l’intera cifra è nei residui passivi.


Capitolo 61 “Versamento contributi all’associazione ex-consiglieri”. Introiti per € 37.461,02 interamente pagati. Capitolo 62 “Versamento recupero crediti da parte dell’amministrazione regionale” – L.R. 11/95 Introiti per € 126.048,56, pagamenti per € 112.322,99 con un residuo passivo pari ad € 13.725,57.

RESIDUI ATTIVI Al 31-12-2011 lo stato dei residui attivi del Consiglio regionale ammontano ad un totale di € 50.361.161,74 mentre i corrispettivi residui passivi della Giunta regionale ammontano ad € 50.205.142,25 con una differenza pari ad € 156.019,49. Questi ultimi sono così ripartiti: capitolo 7-R15404 € 10.000,00 capitolo 17-R11101 € 146.019,49 Il capitolo 7-R15404 è gestito dall’Assessorato Enti locali che, nel 2010, non ha provveduto all’impegno di € 10.000,00 quale stanziamento di bilancio, portando la somma in economia. Contrariamente al Consiglio che ha provveduto al suo accertamento costituendo, quindi, un residuo attivo per pari cifra. Il capitolo 17-R11101, gestito dalla Presidenza della Giunta regionale, accoglie fondi erogati dall’Autorità dell’AGICOM, in base ad una convenzione. È un capitolo di spesa vincolata ed obbligatoria per la Giunta. Per tale motivo nel caso di mancato impegno da parte degli uffici della Giunta dello stanziamento o parte di esso la relativa somma sarà imputata in competenza per l’esercizio finanziario successivo. Anche in questo caso la discrasia si è verificata quando il Consiglio ha accertato l’intera cifra e non quella già impegnata dalla Giunta creando dei residui attivi per il Consiglio. Di contro per la Giunta la stessa somma non impegnata non è risultata nelle economie ma è stata riscritta nella competenza dell’esercizio 2012. Il Consiglio regionale imputando lo stanziamento di questo capitolo pari a quello della Giunta nell’esercizio 2012, € 348..935,71, come previsto dalla legge di bilancio n. 20/2011, si è riallineato con la competenza 2012. Per quanto riguarda gli accertamenti nei residui questi saranno accertati nel corso del 2012 secondo il nuovo riallineamento.


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Il fondo cassa generale al 31-12-2011 è di € 694.164,39 comprensivi di € 314.452,47 oggetto di verifica in quanto, risultano in sospeso in uscita. Le procedure necessarie avviate nel 2011 al fine di definirne la sussistenza e la conseguente sistemazione contabile, non sono ancora terminate. La gestione del bilancio esercizio finanziario 2011 ha prodotto un avanzo di amministrazione pari ad € 1.623.707,86 di cui € 475.877,34 come risultato della competenza ed € 1.147.830,52 relative alle somme perenti dei residui passivi esercizio 2009.

Il funzionario responsabile F.to Carla Mencaroni


ALLEGATO

ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE

27 GIUGNO 2012, N. 23


RELAZIONE DEL COMITATO REGIONALE DI CONTROLLO CONTABILE

SUL “CONTO CONSUNTIVO DEI FONDI AMMINISTRATI DAL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO NELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2011”

Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 39 del 24 aprile 2012 (verbale n. 10) concernente “Rendiconto di bilancio del Consiglio regionale esercizio finanziario 2011”

Il Comitato regionale di controllo contabile: - Consigliere Carlo Umberto Ponzo ……………………… Presidente - Consigliere Roberto Buonasorte ……………………….. Componente - Consigliere Giovanni Loreto Colagrossi……………….. Componente - Consigliere Pino Palmieri ……………………………….. Componente - Consigliere Francesco Pasquali ……………………….. Componente

La Struttura amministrativa di supporto al Comitato:

- Dott. Fabrizio Cecere………………….Dirigente area revisione contabile


INDICE

Premessa pag. 3

Entrate e Uscite pag. 5

Dettaglio capitoli di spesa pag. 6

Gestione di cassa pag. 11

Schema riepilogativo delle spese del titolo 1 categoria 1 pag. 12

Indicatori finanziari pag. 13

Conto generale del patrimonio pag. 16

Avanzo di amministrazione: dimostrazione pag. 20

Gruppi consiliari pag. 21

Partite di giro pag. 21

Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio “A. C. Jemolo” pag. 22

Conclusioni pag. 23


Premessa

L’Ufficio di Presidenza, con la deliberazione n. 39 del 24 aprile 2012 (verbale n. 10), ha approvato, all’unanimità dei presenti, il conto consuntivo del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2011. Il conto consuntivo è stato predisposto ed elaborato nel rispetto della sottoelencata normativa:

• Legge statutaria n. 1 del 2004 (art. 24);

• Regolamento Consiglio regionale del Lazio (art. 7, comma 2 lettera c) e art. 51);

• Regolamento di contabilità del Consiglio regionale n. 169 del 1981;

• Legge regionale n. 25 del 2001 “Norme in materia di programmazione bilancio e contabilità della regione” e succ. mod.

• Legge regionale n. 8 del 24/12/2010 di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011.

Sono parte integrante del rendiconto 2011 del Consiglio regionale del Lazio i seguenti allegati:

1- Il conto generale del patrimonio per l’esercizio finanziario 2011;

2- Il quadro riassuntivo, delle “entrate” e delle “uscite”, relativo alla gestione di competenza;

3- Il conto consuntivo dell’esercizio 2011 verificato con le risultanze della tesoreria regionale del Consiglio dal quale si evince il fondo cassa al 31-12-2011;

4- Due elaborati “entrate” ed “uscite” al 31-12-2011;

5- ll conto patrimoniale dei beni mobili in carico al Consiglio regionale al 31-12-2011;

6- Il prospetto delle risultanze del Consiglio regionale;

7- Il rendiconto dell’Istituto “Arturo Carlo Jemolo”;

8- La relazione tecnico-amministrativa relativa al conto consuntivo esercizio 2011.

E’ da evidenziare che la Struttura amministrativa di supporto al Comitato ha operato, come di consueto, verifiche ed approfondimenti sugli atti emessi dalle Strutture consiliari quali:

- Controllo di regolarità su delibere e determinazioni dirigenziali; - Esame di eventuali problematiche di ordine fiscale; - Verifica della corrispondenza tra previsioni di bilancio, stanziamenti definitivi,

impegni e pagamenti riportati nel conto consuntivo;


- Verifiche a campione sulla regolarità dei mandati e dei giustificativi di spesa allegati, nonché delle relative autorizzazioni alla spesa ed alla liquidazione (D.U.P., determinazioni dirigenziali e ordinanze);

- Verifica dati derivanti dalla contabilità finanziaria come la corrispondenza e corretta

rappresentazione nel conto del bilancio dei risultati di cassa e di competenza con i relativi dati trasmessi dal tesoriere;

- Riscontro se con il sistema di contabilità adottato dal Consiglio è stato utilizzato il

conto finanziario per costruire, attraverso la conciliazione dei valori e le relative integrazioni, il conto del patrimonio;

- Controlli a campione sulle operazioni contabili, verificando la regolarità delle

registrazioni nei mastri, nonché la loro corrispondenza con i mandati e le reversali emesse;

- La regolarità dei titoli di entrata e di spesa emessi in forza di provvedimenti esecutivi;

- Il rispetto del principio della competenza nella rilevazione degli accertamenti e degli

impegni;

- L’avvenuto aggiornamento degli inventari con la presa in carico dei beni mobili acquistati nell’esercizio;

- Verifica che il conto consuntivo sia stato compilato secondo i principi fondamentali

del bilancio e che corrisponda alle risultanze della gestione. Il Comitato regionale di controllo contabile ha pertanto proceduto all’esame dei dati indicati nel conto consuntivo.

Nel documento sono riportati, in competenza, gli stanziamenti riferiti ai singoli capitoli di spesa pertinenti il funzionamento del Consiglio regionale, approvati con legge di bilancio di previsione per esercizio 2011 n. 8 del 24-12-2010; in uscita sono riportate le spese previste e le eventuali variazioni in aumento o in diminuzione. Nell’elaborato relativo alle “uscite” sono definiti gli impegni assunti, i pagamenti, gli eventuali residui passivi, formatisi dalla differenza tra gli impegni assunti e quanto effettivamente pagato, ed eventuali economie.


Nella sezione “entrate” i capitoli hanno uno stanziamento di previsione assestato ed accolgono gli accertamenti, le riscossioni, gli eventuali residui attivi dati da somme non ancora riscosse ma accertate. Sono rappresentati anche i residui attivi ed i residui passivi relativi agli esercizi finanziari precedenti.

Entrate e Uscite

ENTRATE RELATIVE ALLA GESTIONE DI COMPETENZA

TITOLO 1 ENTRATE: € 67.107.964,92 TITOLO 2 ENTRATE PER PARTITE DI GIRO: € 11.531.138,65 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE: € 78.639.103,57

RESIDUI ATTIVI DA TITOLO 1 ENTRATE: € 36.890.580,87 RESIDUI ATTIVI DA TITOLO 2 ENTRATE PER PARTITE DI GIRO: € 0,00 TOTALE GENERALE: € 115.529.684,44

USCITE RELATIVE ALLA GESTIONE DI COMPETENZA TITOLO 1 USCITE: € 75.537.419,37 TITOLO 2 USCITE PER PARTITE DI GIRO: € 10.062.972,12 TOTALE COMPLESSIVO USCITE: € 85.600.391,49

RESIDUI PASSIVI DA TITOLO 1 USCITE: € 27.991.892,45 RESIDUI PASSIVI DA TITOLO 2

USCITE PER PARTITE DI GIRO: € 1.468.166,53 TOTALE GENERALE: € 115.060.450,47


Dettaglio capitoli di spesa

Capitolo 1 – R11401 Sono imputate a questo capitolo: spese relative alle indennità di carica e di missione spettanti ai Consiglieri regionali ed agli Assessori non componenti il Consiglio regionale (L.853/73); liquidazione indennità di fine mandato dei Consiglieri regionali non rieletti e degli Assessori non eletti in Consiglio regionale (L.R. n. 19/95); pagamento premi assicurativi dei Consiglieri regionali e degli Assessori non eletti in Consiglio regionale (L.R. n. 5/91); indennità di funzione del Difensore civico, del Co.re.com, del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale; Comitato dei Garanti; CREL; CAL Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 24.150.000,00 previsione in uscita € 24.150.000,00 residui passivi € 3.236.477,92 Capitolo 7 – R15404 “Spese inerenti il diritto di iniziativa popolare e degli Enti locali per la formazione di leggi, regolamenti e provvedimenti amministrativi regionali (L.R. 63/80)” Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 10.000,00 previsione in uscita € 10.000,00 economie € 10.000,00 Capitolo 8 – R15406 “Spese inerenti lo svolgimento dei referendum abrogativi di leggi, regolamenti, provvedimenti amministrativi della Regione Lazio” Tale capitolo non risulta movimentato.


Capitolo 9 – R11404 “Spese inerenti il funzionamento dell’Ufficio del Difensore civico (L.R. 17/80 e 40/85)” Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 0,00 Variazione di bilancio in aumento - del. U.D.P. n. 33/11 € 50.000,00 previsione in uscita € 50.000,00 residuo passivo € 0,00 economie € 41.500,00 Capitolo 12 – R11403 “Spese per la liquidazione degli assegni vitalizi agli ex consiglieri e loro aventi causa” L.R. 7/73 e 19/95 e successive modificazioni ed integrazioni Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 16.420.000,00

previsione in uscita € 16.420.000,00 residuo passivo € 228,08 Capitolo 13 – S22502 “Spese per lavori di ristrutturazione e messa a norma degli immobili – entrate per spese di manutenzione autoparco e gestione autisti” Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 8.000.000,00 Variazione di bilancio in aumento – del. U.D.P. n. 72/11 € 2.000.000,00 Variazione di bilancio in aumento – del. U.D.P. n. 86/11 € 500.000,00 Totale assestato € 10.500.000,00 previsione in uscita € 10.500.000,00 residuo passivo € 2.968.945,36 economie € 11.846,55


Capitolo 17 – R11101 “Utilizzazione dell’assegnazione degli importi previsti dalla convenzione stipulata in data 18/12/2003 tra il CO.RE.COM. e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” – D.P.R. T0111/2004 Stanziamento in entrata - Legge di Bilancio n.08/2010 € 190.580,87

previsione in uscita € 190.580,87 Residui passivi € 149.680,88 SPESE DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEI SUOI ORGANISMI ISTITUZIONALI I capitoli 2-R11501, 3-R11504, 4-R11402, 5-R11502, 6-R11503, 10-R11506, 11-R11505, 14-R11405, 15-R11508, 16-11510, 19-R11512, 24-R11513, 25-R11515 E 26-R11507, sono relativi al funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi istituzionali ad esso collegati Si rileva quanto segue: stanziamento assestato € 52.680.000,00 previsione d’uscita € 52.680.000,00 residui passivi € 21.592.559,63 economie € 459.312,28 minore entrata € 100.000,00 CAPITOLI DI GESTIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE I seguenti capitoli rilevano movimenti di gestione propria del Consiglio regionale e movimenti di tesoreria: Capitolo 18 “Somma a disposizione dell’UDP per entrate proprie da attività del Consiglio regionale (affitti per bar-tabacchi/giornali-antenne)”. Questo capitolo è costituito da entrate proprie del Consiglio e non ha un corrispondente in legge di bilancio. Lo stanziamento iniziale è basato su una previsione di entrata.


Entrata presunta € 59.700,00 Uscite previste € 59.700,00 Entrate accertate € 44.747,31 Residui passivi € 44.000,00 Minore entrata € 14.952,69 economie € 15.700,00 Capitolo 20 “Spesa per somme reclamabili dai creditori” Questo capitolo è stato istituito con la legge di bilancio di previsione esercizio 1996 per consentire l’utilizzo di somme perenti a carico esercizio 1993 e precedenti. Non ha stanziamenti né movimenti. Capitolo 21 “Entrate varie ed eventuali”, in uscita “Versamento alla giunta regionale di entrate varie ed eventuali” Introiti accertati € 61.630,03 economie € 54.239,35 Capitolo 22 “Entrate per interessi attivi”, in uscita “Versamento alla giunta regionale di interessi attivi” Introiti accertati € 1.587,58 economie € 1.587,58 Capitolo 23 “Restituzione alla Giunta dell’avanzo di amministrazione” Questo capitolo è stato istituito in uscita per riversare alla Giunta regionale eventuali avanzi di amministrazione relativi agli esercizi precedenti. In entrata accoglie le somme che la stessa Giunta avrebbe dovuto erogare negli esercizi precedenti.


CAPITOLI RELATIVI ALLE PARTITE DI GIRO

Capitolo 53 “Versamento contributo previdenziale INPS” Sono stati accertati € 136.167,41 Pagamenti conto tesoriere € 136.167,41 Maggiore uscita € 0,00 Capitolo 54 “Versamento anticipazione fondo minute spese autovetture”. Capitolo non movimentato Capitolo 55 “Versamento ritenute erariali sulle indennità corrisposte ai consiglieri, ai componenti organismi consiliari ed ai consulenti” Sono stati introitati nel corso dell’anno € 9.766.570,29 interamente pagati. Capitolo 56 “Versamento ritenute fondo di liquidazione sulle indennità di fine mandato” Sono stati introitati € 57.489,08 con un residuo passivo pari alla stessa cifra. Capitolo 57 “Versamento ritenuta polizza infortuni sulle indennità dei consiglieri” Introiti: € 42.812,97 Pagamenti: € 10.450,41 Residuo passivo: € 32.362,56. Capitolo 59 “Versamento ritenute assegni vitalizi” Sono stati introitati € 1.364.589,32; l’intera somma appare nei residui passivi.


Capitolo 61 “Versamento contributi all’associazione ex consiglieri” Introiti per € 37.461,02 interamente pagati. Capitolo 62 “Versamento recupero crediti da parte dell’amministrazione regionale” – L.R. 11/95. Introiti per € 126.048,56, pagamenti per € 112.322,99 con un residuo passivo pari ad € 13.725,57.

Gestione di cassa

FONDO CASSA GENERALE AL 31.12.2011

Il fondo cassa generale, al 31 dicembre 2011 è costituito dalle seguenti risultanze: - fondo cassa al 31 dicembre 2010 € 937.572,02 ENTRATE - competenza 2011 € 67.107.964,92 - partite di giro esercizio 2011 € 11.531.138,65 - riscossioni esercizio 2010 € 26.080.000,00 - riscossioni esercizio 2009 € 0,00 TOTALE ENTRATE € 104.719.103,57 USCITE - competenza esercizio 2011 € 75.537.419,37 - partite di giro esercizio 2011 € 10.062.972,12 - pagamenti esercizio 2010 € 18.665.522,11 - pagamenti esercizio 2009 € 696.597,60

TOTALE USCITE € 104.962.511,20 Fondo cassa al 31.12.2011 € 694.164,39 Il Comitato ha esaminato la certificazione prodotta dalla Tesoreria regionale del Consiglio (UniCredit S.p.A.) dalla quale risulta che il saldo della cassa al 31.12.2011 corrisponde a quello dichiarato nel conto consuntivo del Consiglio, tenendo conto del provvisorio in uscita relativo all’esercizio 2010, pari ad € 314.452,47 (in fase di definizione).


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Indicatori finanziari: Il Comitato ha ritenuto opportuno porre in evidenza vari indicatori finanziari utili alla disamina della capacità di spesa, della velocità di cassa, della capacità d’impegno e dell’indice di economia. E’ opportuno precisare che, per la predetta analisi, sono stati considerati unicamente gli indici relativi alla spesa non essendovi, sostanzialmente, entrate proprie per il Consiglio. I dati del conto consuntivo hanno la caratteristica di essere espressi in valore assoluto: somme stanziate, accertate o impegnate, incassate o pagate, rimaste da riscuotere o da pagare, andate in economia, ecc. L’indicatività di tali valori è senz’altro apprezzabile, ma consente solo parzialmente, almeno in linea generale, di effettuare la verifica del buon andamento dell’attività gestionale.

La costruzione e l’utilizzo degli indicatori finanziari consente sostanzialmente:

- Una più facile lettura ed interpretazione di taluni dati; - L’individuazione di collegamenti non evidenziati dai soli valori assoluti; - La costruzione di indicatori di sintesi che consentono il controllo dei fattori

chiave dell’attività gestionale, attraverso un quadro di controllo composto da pochi elementi significativi;

- Di realizzare forme di presentazione dei dati facilmente interpretabili.

Gli indici permettono, tra l’altro, di individuare i punti critici da tenere sotto controllo; aiutano, altresì, a porre quesiti ai responsabili delle strutture sull’andamento positivo o negativo dell’attività svolta durante l’esercizio, consentendo all’Amministrazione di intervenire per rettificare, ove opportuno, l’andamento finanziario. Gli aspetti che vengono presi in considerazione dagli indicatori sono gli aspetti finanziari della gestione, al fine di costruire un quadro di controllo integrato che permetta di cogliere tali aspetti in modo sistematico e collegato. La costruzione degli indicatori finanziari è, inoltre, una delle possibili tecniche per cercare di trarre dal documento contabile il maggior numero di informazioni possibili sull’attività svolta nell’esercizio, poiché si tratta di una tecnica di rielaborazione e di ripresentazione dei dati; risulta in ogni caso di fondamentale importanza che il rendiconto da analizzare sia redatto secondo i principi contabili previsti dalla normativa vigente.

Ciò premesso, per mezzo degli indicatori finanziari, utilizzando le percentuali delle tabelle sotto riportate, si possono operare delle valutazioni sul risultato complessivo della gestione per l’esercizio 2011

CAPACITA’ DI IMPEGNO: quantifica la capacità di realizzare i programmi di spesa tramite gli impegni in rapporto alle risorse a disposizione (stanziamenti definitivi). L’indice è dato dal rapporto tra gli impegni e gli stanziamenti: Impegni / stanziamenti - (I/Sfco)


DESCRIZIONE SPESE CAPACITA' DI

IMPEGNO Indennità carica e missioni consiglieri, fine mandato, premi ass.ne 100% Spese assegni vitalizi ex consiglieri 100% Spese per mantenimento ed adeguamento sede Cons. 100% Spese funzionamento Consiglio Regionale 99% Somma a disp. UDP per entrate proprie da attività del Consiglio (bar – tabacchi – antenne) 74% Spese diritto iniziativa popolare per formazioni leggi, regolam. ecc 0% Spese diritto iniziativa popolare per referendum NC Spese funzionamento Ufficio Difensore Civico 17% Convenzione Corecom e Autorità garanzie comunicazioni 100%

CAPACITA’ DI SPESA: esprime la capacità di effettivo utilizzo delle risorse

disponibili. L’indice si ottiene dividendo gli importi relativi ai pagamenti effettuati nell’esercizio con la somma degli stanziamenti e dei residui finali: Pagamenti / (stanziamenti + residui passivi finali) - P/(Sfco+Rpf)

DESCRIZIONE SPESE CAPACITA' DI

SPESA Indennità carica e missioni consiglieri, fine mandato, premi ass.ne 76% Spese assegni vitalizi ex consiglieri 100% Spese per mantenimento ed adeguamento sede Cons. 56% Spese funzionamento Consiglio Regionale 41% Somma a disp. UDP per entrate proprie da attività del Consiglio (bar – tabacchi – antenne) 0% Spese diritto iniziativa popolare per formazioni leggi, regolam. ecc 0% Spese diritto iniziativa popolare per referendum NC Spese funzionamento Ufficio Difensore Civico 17% Convenzione Corecom e Autorità garanzie comunicazioni 12%


VELOCITA’ DI CASSA: indica la capacità di tradurre in pagamenti le risorse a

disposizione per la competenza. L’indice scaturisce dal rapporto tra i pagamenti e gli impegni: Pagamenti /

Impegni – P/I

DESCRIZIONE SPESE VELOCITA' DI

CASSA Indennità carica e missioni consiglieri, fine mandato, premi ass.ne 87% Spese assegni vitalizi ex consiglieri 100% Spese per mantenimento ed adeguamento sede Cons. 72% Spese funzionamento Consiglio Regionale 59% Somma a disp. UDP per entrate proprie da attività del Consiglio (bar – tabacchi – antenne) 0% Spese diritto iniziativa popolare per formazioni leggi, regolam. ecc NC Spese diritto iniziativa popolare per referendum NC Spese funzionamento Ufficio Difensore Civico 100% Convenzione Corecom e Autorità garanzie comunicazioni 21%

INDICE DI ECONOMIA: indica la capacità di dare attuazione ai programmi rispetto agli stanziamenti. L’indice si ottiene dividendo le somme andate in economia con gli importi stanziati: Economie / Stanziamenti – E/Sfco

DESCRIZIONE SPESE INDICE DI

ECONOMIA Indennità carica e missioni consiglieri, fine mandato, premi ass.ne 0% Spese assegni vitalizi ex consiglieri 0% Spese per mantenimento ed adeguamento sede Cons. 0% Spese funzionamento Consiglio Regionale 1% Somma a disp. UDP per entrate proprie da attività del Consiglio (bar – tabacchi – antenne) 26% Spese diritto iniziativa popolare per formazioni leggi, regolam. ecc 100% Spese diritto iniziativa popolare per referendum NC Spese funzionamento Ufficio Difensore Civico 83% Convenzione Corecom e Autorità garanzie comunicazioni 0%

E’ palese che, nel corso dell’esercizio 2011, si è verificata un’ottima capacità di impegno.


Conto generale del patrimonio

Con il Rendiconto gli amministratori della cosa pubblica danno ragione del modo in cui hanno provveduto alla gestione del bilancio di previsione, cioè all’acquisizione delle entrate ed alla erogazione delle spese e pongono in evidenza le variazioni e la trasformazione che il patrimonio ha subito nel corso dell’esercizio. Da ciò l’esigenza di un rendiconto che sia nel contempo finanziario e patrimoniale, così come sancito dalla legge di contabilità generale dello Stato. L’art. 22, 3° comma della legge n. 468/78 (che modifica l’art. 78 della legge di contabilità generale) nonché l’art. 51 della L.R. 25/2001 sanciscono che il conto generale del patrimonio deve comprendere: “le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le variazioni derivanti dalla gestione del bilancio e quelle verificatesi per qualsiasi causa.” In particolare l’art. 51 della L.R. 25/2001 stabilisce quanto segue: “1. Il conto generale del patrimonio indica, in termini di valori aggiornati alla data di chiusura dell'esercizio cui il conto si riferisce: a) le attività e le passività finanziarie; b) i beni mobili ed immobili; c) ogni altra attività e passività, nonché le poste rettificative. 2. Ferma restando l’attuale distinzione in categorie dei beni, è introdotta nel conto generale del patrimonio una ulteriore classificazione, al fine di consentire l’individuazione dei beni suscettibili di utilizzazione economica. 3. Il conto del patrimonio contiene, inoltre, la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella del patrimonio. 4. Al conto del patrimonio è allegato un elenco descrittivo dei beni appartenenti al patrimonio immobiliare della Regione alla data di chiusura dell'esercizio cui il conto si riferisce, con l'indicazione delle rispettive destinazioni e dell'eventuale reddito da essi prodotto.” Il conto generale del patrimonio, non essendo correlato ad alcun preventivo, ha come punto di partenza la situazione elaborata alla chiusura del precedente esercizio finanziario e può considerarsi, sostanzialmente, una sorta d’inventario finale. In esso sono dimostrate le cause di aumento o di diminuzione delle varie poste e partendo dalle consistenze iniziali delle varie attività e passività, sono rilevati e dimostrati gli elementi attivi e passivi del patrimonio esistente al termine dell’esercizio. Dal confronto tra il totale attività ed il totale passività si rileva il risultato netto patrimoniale che determina il miglioramento o il peggioramento che il patrimonio ha subito rispetto al risultato netto verificato all’inizio dell’esercizio. Il conto generale del patrimonio fornisce, pertanto, la consistenza del patrimonio del Consiglio all’inizio dell’esercizio e delle variazioni che si sono verificate per effetto della gestione del bilancio e per qualsiasi altra causa. E’ opportuno precisare che, essendo tale consistenza determinata dagli importi erogati dalla Giunta per il funzionamento del Consiglio e dai beni mobili acquistati nel corso degli anni, la dizione è utilizzata in modo improprio, trattandosi in effetti di una gestione di sola “cassa”. Nell’esercizio in esame, il valore accertato del patrimonio del Consiglio Regionale è formato dalle attività e passività finanziarie che devono andare in pareggio tra loro, e dal totale dei beni mobili utilizzati per i servizi. Si tratta, comunque, di un valore complessivo non definitivo in quanto tra le poste che determinano il fondo cassa (residui passivi e residui perenti) vi sono anche le economie che devono essere riversate alla Giunta. Anche i residui passivi e perenti non sono disponibili perché vincolati a pagamenti che rappresentano debiti per il Consiglio Regionale.


AL 31.12.2010 VARIAZIONI ES. 2011 AL 31.12.2011in aumento in diminuzione

TOTALE ATTIVITA' 57.730.800,01 142.215.385,39 142.548.276,97 57.397.908,43

AL 31.12.2010 VARIAZIONI ES. 2011 AL 31.12.2011in aumento in diminuzione

RESIDUI PASSIVI 49.493.975,03 29.460.058,98 28.367.941,85 50.586.092,16ECONOMIE 1.599.509,24 594.186,66 1.599.509,24 594.186,66VARIAZ.NI ATTIVITA' 6.637.315,74 480.748,26 900.434,39 6.217.629,61TOTALE PASSIVITA' 57.730.800,01 30.534.993,90 30.867.885,48 57.397.908,43

CONTO GENERALE DEL PATRIMONIO PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2011: SCHEMA SINTETICO

Per quanto concerne la parte di patrimonio costituito dai beni mobili è da considerare in modo effettivo e preciso, come si evince dal “Conto patrimoniale dei beni mobili in carico al Consiglio regionale al 31-12-2011”, che riporta in € 6.217.629,61 il valore dei beni mobili con una flessione del valore rispetto al 31-12-2010 di - € 409.258,11. Il prospetto sotto riportato suddivide in modo omogeneo, secondo la loro natura, i beni mobili in 5 categorie.

- Nella prima colonna è riportata la consistenza al 31-12-2010; - Nella seconda l’incremento del valore dei beni; - Nella terza è calcolato l’ammortamento nella misura percentuale relativa alla consistenza

al 31-12-2010; - Nell’ultima la consistenza dei valori al 31-12-2011.

Di seguito il prospetto del conto patrimoniale dei beni mobili in carico al Consiglio regionale al 31.12.2011:


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Avanzo di amministrazione: dimostrazione

L’avanzo di amministrazione, realizzato nell’esercizio finanziario 2011, che scaturisce dalle risultanze del Conto Consuntivo del Consiglio, è dettagliatamente evidenziato nel sotto riportato prospetto:

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2011

ENTRATE Somme riscosse e da riscuotere nell'esercizio a carico della Giunta Regionale 103.890.580,87

Interessi attivi 1.587,58 Entrate varie ed eventuali 61.630,03 Partite di giro 11.531.138,65 TOTALE ENTRATE 115.484.937,13 USCITE Somme pagate e da pagare nell'esercizio 103.477.921,14 Partite di giro 11.531.138,65 Maggiore uscita su partite di giro 2011 - Sequestri Tesoreria regionale - TOTALE USCITE 115.009.059,79 DIFFERENZA (Entrate - Uscite) 475.877,34 ECONOMIE DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI RESIDUI

Residui Passivi al 31.12.2009 1.147.830,52 Residui Attivi al 31.12.2009 -

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL 31.12.2011 1.623.707,86


Gruppi consiliari

I Gruppi consiliari hanno regolarmente trasmesso al Comitato le relazioni sull’impiego dei fondi erogati per il loro funzionamento nell’esercizio finanziario 2011. Il Comitato ha acquisito, come di consueto, le predette relazioni prendendo atto delle entrate e delle spese relative ai singoli Gruppi e verificando, tra l’altro, l’esatta determinazione degli avanzi di gestione al 31.12.2011, partendo dal controllo della corrispondenza tra gli avanzi di gestione dichiarati al 31.12.2010 e gli avanzi al 01.01.2011 ed esaminando le entrate e le uscite dichiarate nel corso dell’esercizio. Le risultanze contabili dei Gruppi sono state enucleate in appositi prospetti a sezioni contrapposte. Le entrate derivano dai contributi percepiti in forza della legge regionale n. 6/1973 e dai proventi finanziari maturati sulle giacenze di conto corrente. Le uscite sono ripartite sostanzialmente in due macrovoci che accolgono rispettivamente i rimborsi erogati ai componenti del gruppo per attività svolta per conto dello stesso e le spese generali (attrezzature ufficio, compensi collaboratori, spese di informazione, sondaggi, spese postali e telefoniche, libri, giornali, riviste, abbonamenti, spese per riunioni, conferenze, incontri, spese per la diffusione delle attività del gruppo, stampa manifesti, spese di locomozione, spese alberghiere e di ristorazione, spese varie). Infine, tra le spese, compaiono gli oneri finanziari eventualmente sopportati e gli oneri tributari. Le predette relazioni sono state sottoscritte dai Presidenti dei gruppi consiliari.

Partite di giro

E’ noto che le partite di giro comprendono le entrate e le spese che si effettuano per conto di terzi e costituiscono al tempo stesso un debito ed un credito per l’Amministrazione. Le partite di giro evidenziano, in particolare, le somme anticipate per le spese all’economo, le anticipazioni varie, i depositi cauzionali, nonché ogni altra entrata o spesa di cui le leggi ed i regolamenti consentano la contabilizzazione fra le partite di giro. I totali degli importi delle partite di giro devono essere per definizione uguali sia nelle Entrate che nelle Uscite. Il Comitato ha rilevato l’assenza di discrasie contabili. Tra le Entrate accertate e le uscite impegnate nelle partite di giro non esistono pertanto differenze.



Il Comitato regionale di controllo contabile ha esaminato le risultanze di gestione dell’Istituto A.C. Jemolo, relative all’esercizio finanziario 2011, focalizzando altresì la propria attenzione sulla relazione datata 28 marzo 2012 prodotta dal Collegio dei Revisori dei Conti.

L’ Organo di controllo dell’Istituto ha operato le consuete verifiche evidenziando che i dati relativi alle somme riscosse e pagate nell’esercizio e agli importi accertati ed impegnati, come esposti nei vari prospetti che compongono il rendiconto, sono stati raffrontati con le relative schede contabili.

Alla data del 31.12.2011, i residui attivi e passivi sono stati individuati come segue:

‐ Residui attivi relativi alla gestione di competenza 2011: € 657.000,00

‐ Residui attivi relativi a precedenti esercizi: € 1.784.913,83

‐ Residui passivi relativi alla gestione competenza 2011: € 868.159,04

‐ Residui passivi relativi ai due precedenti esercizi: € 1.668.356,03

così formati:

€ 245.665,71 relativi all’esercizio 2009 – da dichiarare perenti al 31.12.2011;

€ 1.422.690,32 relativi all’esercizio 2010;

Si evidenzia, inoltre, che gli avanzi di amministrazione ammontano complessivamente ad € 358.075,97, come risulta dal prospetto Conto generale del Patrimonio esercizio 2011.

Per quanto riguarda il fondo cassa effettivo esistente alla data del 31.12.2011, risultante dal saldo dei movimenti sul c/c bancario, si riscontra la nota della banca affidataria del servizio di tesoreria dell’Istituto (CARICAF-Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana S.p.A) del 2.1.2012, che attesta l’ammontare della cassa effettiva in complessivi € 734.256,61. Tale importo corrisponde a quello evidenziato nel prospetto del calcolo allegato al rendiconto.

Il Comitato Regionale di Controllo Contabile prende atto del parere favorevole del Collegio dei revisori all’approvazione del “Rendiconto Generale dell’Esercizio Finanziario 2011” dell’Istituto A.C. Jemolo.


Conclusioni

Il Comitato regionale di controllo contabile nell’esprimersi in merito alle risultanze del conto consuntivo dei fondi amministrati dal Consiglio Regionale nell’esercizio 2011 come segue:

- Consigliere Carlo Umberto Ponzo …………Presidente ASTENUTO - Consigliere Roberto Buonasorte ………… Componente A FAVORE - Consigliere Giovanni Loreto Colagrossi……Componente ASTENUTO - Consigliere Pino Palmieri ………………… Componente A FAVORE - Consigliere Francesco Pasquali …………… Componente A FAVORE rimette all’approvazione dell’Assemblea il predetto documento, approvato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 39 del 24 aprile 2012 (verbale n. 10). STRUTTURA AMMINISTRATIVA DI SUPPORTO AL COMITATO REGIONALE COMITATO REGIONALE Il Dirigente dell’area revisione contabile IL PRESIDENTE F.to Fabrizio Cecere F.to Carlo Umberto Ponzo


Regione LazioAtti del Presidente della Regione Lazio


Annullamento del Decreto T00165 del 16 aprile 2012 ex art. 21 nonies, legge 241/1990.


Oggetto: Annullamento del Decreto T00165 del 16 aprile 2012 ex art. 21 nonies, legge 241/1990.

LA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il regolamento regionale 5 agosto 2005, n. 17 recante: “Norme in materia di affidamento di incarichi individuali di consulenza a soggetti esterni all’amministrazione regionale”, che al comma 1 dell’art. 5 stabilisce che la durata dell’incarico di consulente non può essere superiore a diciotto mesi, salvo proroga e ferma restando la possibilità di revoca anticipata dell’incarico per venir meno del rapporto fiduciario; VISTO il contratto tra il dott. Raffaele Di Ruberto e la Regione Lazio, sottoscritto in data 24.04.2009, reg. cron. 11142 del 10.06.2009, concluso al termine della legislatura, ai sensi dell’art. 2 del contratto medesimo; VISTO il Decreto T00165 del 16 aprile 2012 concernente “Rettifica del Decreto T0642 del 21 settembre 2009; determinazione del compenso al dott. Raffaele Di Ruberto”; PRESO ATTO che, per mancanza di atti presupposti, il Decreto T00165/2012 avente ad oggetto un incarico di consulenza già cessato è da ritenersi nullo e, pertanto, meritevole di annullamento in autotutela con efficacia ex tunc; RITENUTO, pertanto, di dover procedere in autotutela all’annullamento dell’atto, stante la sussistenza dell’interesse pubblico e di porre rimedio al surrichiamato vizio di legittimità che, ove non rimosso, arrecherebbe ingiustificati oneri a carico del bilancio regionale;

DECRETA per i motivi di cui in premessa che si intendono integralmente riportati ed approvati • di annullare in autotutela, ex art. 21 quinquies, legge 241/1990, il Decreto T00165 del 16 aprile 2012 recante “Rettifica del Decreto T0642 del 21 settembre 2009; determinazione del compenso al dott. Raffaele Di Ruberto”, nonché tutti gli atti ad esso connessi e conseguenti.


Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio nel termine di sessanta giorni, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi. Il presente provvedimento, redatto in duplice originale, uno per gli atti della Direzione regionale Attività della Presidenza, l’altro per i successivi adempimenti della struttura competente, consta di 3 pagine, compreso il frontespizio, e sarà inviato per l’esecuzione delle attività di rispettiva competenza alla Direzione Regionale Organizzazione, personale, demanio e patrimonio, e al BUR per la pubblicazione. La Presidente Renata Polverini


Regione LazioAtti del Presidente della Regione Lazio


Rettifica al D.P.R.L. n. T0248 del 11.07.2011, di ricognizione dei residui passivi caduti in perenzioneamministrativa il 31 dicembre 2010. Variazione creditore su impegno di spesa n. 23472/2008.


OGGETTO: Rettifica al D.P.R.L. n. T0248 del 11.07.2011, di ricognizione dei residui passivi caduti in perenzione amministrativa il 31 dicembre 2010. Variazione creditore su impegno di spesa n. 23472/2008.

LA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO Su proposta del Direttore del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Visto lo Statuto della Regione Lazio; Vista la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3; Vista la L.R. 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina

del sistema organizzativo della Giunta regionale e del Consiglio; Visto il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1, concernente l’organizzazione degli

uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni; Visti gli artt. 40 e 41, comma 1, della L.R. 20 novembre 2001 n. 25 di contabilità

regionale; Vista la nota protocollo n. 291790 del 3 luglio 2012, con la quale l’Agenzia Regionale

Parchi comunica che con determina A7419 del 28.12.2010 l’impegno di spesa n. 23472/2008 preso sul capitolo E22503 in favore di Istituto di ecologia applicata (cod. creditore 122896) per un importo pari ad € 4.680,00, debba essere attribuito Istituto di ecologia e zoologia applicate (cod. creditore 142198);

Visto il D.P.R.L. n. T0248 dell’ 11/07/2011 con il quale sono stati ricogniti i residui

passivi caduti in perenzione amministrativa il 31.12.2010, ove nell’allegato “Elenco A” in corrispondenza del cap. E22503 risulta ricognito il citato impegno n. 23472/2008 a favore di Istituto di ecologia applicata (cod. creditore 122896);

Ravvisata pertanto la necessità di rettificare l’allegato “Elenco A” al DPRL n. T0248/11 in

corrispondenza del capitolo E22503, impegno di spesa n. 23472/2008, variando il creditore da “Isituto di ecologia applicata” (codice creditore 122896) a “Istituto di ecologia e zoologia applicate” (codice creditore 142198);


D E C R E T A

- di rettificare l’elenco “Allegato A” al DPRL n. T0248 dell’11/07/2011, in corrispondenza del cap. E22503, impegno di spesa n. 23472/08, come segue: DA Capitolo Impegno n. atto Cod.Creditore Creditore Importo E22503 23472/08 B1182 122896 Istituto di

ecologia applicata 4.680,00

A Capitolo Impegno n. atto Cod.Creditore Creditore Importo E22503 23472/08 B1182 142198 Istituto di ecologia

e zoologia applicate

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Avverso il presente Decreto è ammesso ricorso giurisdizionale, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni (centoventi). Il presente decreto è redatto in 2 (due) originali: uno per gli atti della Direzione Regionale Attività della Presidenza, l’altro per i successivi adempimenti dell’Assessorato Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e Partecipazione e sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. La Presidente Renata Polverini


Regione LazioAtti della Giunta Regionale e degli Assessori

Deliberazione 2 dicembre 2011, n. 575

Criteri e modalità per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione, lariqualificazione nonché la promozione e l'uso sociale di beni immobili confiscati alla criminalità organizzatadi cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24, individuando il Prefetto dellaProvincia di Roma quale assegnatario delle risorse disponibili sul capitolo R45526 per complessive €300.000,00, e sul capitolo R46508, per complessive € 1.000.000,00, dell'esercizio finanziario 2011.


OGGETTO: Criteri e modalità per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione, la riqualificazione nonché la promozione e l’uso sociale di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata di cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24, individuando il Prefetto della Provincia di Roma quale assegnatario delle risorse disponibili sul capitolo R45526 per complessive € 300.000,00, e sul capitolo R46508, per complessive € 1.000.000,00, dell’esercizio finanziario 2011.

LA GIUNTA REGIONALE

Su proposta dell’Assessore ai Rapporti con gli Enti Locali e alle Politiche per la Sicurezza VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6: “Disciplina del sistema organizzativo

della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modificazioni;

VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta

Regionale del 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni; VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25: “Norme in materia di

programmazione, bilancio e contabilità della Regione” e s.m.i.; VISTA la legge regionale 24 dicembre 2010, n. 7: “Legge finanziaria regionale per

l’esercizio 2011”;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2010, n. 8 “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2011 ”;

VISTA la Legge n. 575 del 31 maggio 1965 avente ad oggetto “Disposizioni contro la

mafia” e s.m.i.; VISTA la legge regionale 5 luglio 2001, n. 15: “Promozione di interventi volti a

favorire un sistema integrato di sicurezza nell’ambito del territorio regionale” che, al fine di garantire lo sviluppo di una convivenza civile e ordinata nel proprio territorio, prevede la concessione di finanziamenti per la realizzazione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza in ambito regionale;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 31 “Legge finanziaria regionale per

l’esercizio 2009”, ed in particolare l’art. 45 che dispone: “La Regione promuove il pieno ed effettivo riutilizzo, a fini sociali, dei beni confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575 (Disposizioni contro la mafia) e successive modifiche e della legge regionale 5 luglio 2001, n. 15 (Promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza nell’ambito del territorio regionale) e successive modifiche”;


VISTA la legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24: “Disposizioni per favorire l'uso sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Istituzione dell'Agenzia regionale”;

VISTA la legge regionale 1 febbraio 2008, n. 1 “Norme generali relative alle agenzie

regionali istituite ai sensi dell’articolo 54 dello Statuto. Disposizioni transitorie relative al riordino degli enti pubblici dipendenti”;

PRESO ATTO che finalità della richiamata legge regionale 24/2009 consistono nel favorire,

nell’ambito delle proprie competenze, la destinazione, l’assegnazione e la gestione dei beni immobili confiscati alle organizzazioni criminali, ai fini del loro ottimale utilizzo sociale, in coerenza con quanto previsto all’articolo 2 undecies, comma 2, lettera b) della legge 31 maggio 1965, n. 575 (Disposizioni contro la mafia) e successive modifiche;

PRESO ATTO che nella finalità di assolvere le summenzionate finalità, la richiamata legge

regionale 24/2009 istituisce l’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio (ABECOL), con autonomia gestionale, organizzativa, finanziaria e contabile;

CONSIDERATO che l’ABECOL si pone quale strumento di assistenza tecnica e partenariato

istituzionale per il concreto riutilizzo dei beni confiscati, al fine di garantire pubblicità e trasparenza nelle assegnazioni nonché per sostenere gli enti locali, le associazioni e le cooperative sociali nel finanziamento di progetti sostenibili finalizzati ad assicurare il l’effettivo riutilizzo e lo sviluppo dei beni e delle aziende confiscate per iniziative di solidarietà sociale.

PRESO ATTO che sul Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario

2011 risultano iscritti i capitoli di spesa: - R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI

IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, con una disponibilità complessiva di € 300.000,00;

- R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, con una disponibilità complessiva di € 1.000.000,00;

RITENUTO necessario procedere, relativamente ai beni immobili confiscati alla criminalità

organizzata ai sensi della L. 575/65 e s.m.i., ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24, presenti nel territorio della Regione Lazio ed assegnati in via definitiva ai soggetti legittimati ad ottenerli ai sensi della normativa vigente, i criteri e le modalità per la realizzazione di:

- interventi finanziari, impiegando le risorse di parte corrente di cui al richiamato cap. R45526, finalizzati all’erogazione di contributi per progetti che abbiano ad oggetto attività svolte dai soggetti assegnatari, tesi a favorire l’educazione alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio, secondo quanto riportato nell’Allegato “A”, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione, impiegando le risorse di parte capitale di cui al richiamato cap. R46508, con l’obiettivo di riaffermare la


legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e di impiego socialmente utile, sul territorio, di tali beni, secondo quanto riportato nell’Allegato “B”, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

RITENUTO necessario demandare ad una apposita Commissione Tecnica, da costituire con

apposito decreto del Presidente della Regione Lazio, la valutazione delle istanze pervenute e la redazione di due apposite graduatorie, una per gli interventi da finanziare con risorse di parte corrente che l’altra con le risorse in conto capitale, secondo i criteri e le modalità di cui agli allegati “A” e “B” del presente atto;

RITENUTO di individuare, in considerazione del ruolo istituzionale rivestito e delle ampie

competenze ad esso riconosciute in qualità di organo periferico dello stato, nel Prefetto della Provincia di Roma il soggetto assegnatario delle risorse, con funzione di garante ed erogatore finale dei contributi economici da corrispondere agli assegnatari finali, secondo l’ordine di scorrimento delle graduatorie di cui al precedente capoverso e fino al completo esaurimento delle risorse disponibili, di seguito riportate:

- € 300.000,00, disponibili sul capitolo R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”;

- € 1.000.000,00 disponibili sul capitolo R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”;

RITENUTO per ragioni di urgenza, di prescindere dalla preventiva acquisizione del previsto

parere della competente Commissione Consiliare all’unanimità

DELIBERA

Per le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: di approvare, relativamente ai beni immobili confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24, presenti nel territorio della Regione Lazio ed assegnati in via definitiva ai soggetti legittimati ad ottenerli ai sensi della normativa vigente, i criteri e le modalità per la realizzazione di:

- interventi finanziari, di parte corrente, impiegando le risorse iscritte sul cap. R45526, finalizzati all’erogazione di contributi per progetti che abbiano ad oggetto attività svolte dai soggetti assegnatari, tesi a favorire l’educazione alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio, secondo quanto riportato nell’Allegato “A”, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione, di parte capitale, impiegando le risorse iscritte sul cap. R46508, con l’obiettivo di riaffermare la legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e di impiego socialmente utile, sul territorio, di tali beni, secondo quanto riportato nell’Allegato “B”, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;


di utilizzare, per la realizzazione degli interventi summenzionati, le risorse disponibili sul Bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011, in particolare:

- per gli interventi di cui all’allegato “A”, le risorse complessive di € 300.000,00, disponibili sul capitolo R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”;

- per gli interventi di cui all’allegato “B”, le risorse complessive di € 1.000.000,00, disponibili sul capitolo R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”.

Di demandare ad una apposita Commissione Tecnica, da costituire con successivo decreto del Presidente della Regione Lazio, la valutazione delle istanze pervenute e la redazione di due apposite graduatorie, una per gli interventi da finanziare con risorse di parte corrente che l’altra con le risorse in conto capitale, secondo i criteri e le modalità di cui agli allegati “A” e “B” del presente atto. Di individuare nel Prefetto della Provincia di Roma il soggetto assegnatario delle summenzionate risorse, con funzione di garante ed erogatore finale dei contributi economici da corrispondere agli assegnatari finali, secondo l’ordine di scorrimento delle graduatorie di cui al precedente capoverso e fino al completo esaurimento delle risorse stesse. La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e diffusa sul sito www.regione.lazio.it


http://www.regione.lazio.it/

ALLEGATO “A”

CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER PROGETTI AVENTI AD OGGETTO ATTIVITÀ SVOLTE UTILIZZANDO BENI IMMOBILI

CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA AI SENSI DE LLA L. 575/1965 E S.M.I , TESE A FAVORIRE L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E LA

VALORIZZAZIONE DELL’AZIONE DELL’ENTE ASSEGNATARIO S UL TERRITORIO.

1. Finalità

Gli interventi finanziari di parte corrente previsti dall’art. 45 della Legge Finanziaria Regionale n. 31 del 24/12/08, cap. R45526, sono finalizzati all’erogazione di contributi per progetti che abbiano ad oggetto attività svolte dagli Enti, utilizzando il bene immobile confiscato, tese a favorire l’educazione alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio.

2. Oggetto

Potranno essere oggetto di finanziamenti di parte corrente, i progetti adeguatamente predisposti secondo quanto indicato nel bando, tesi all’educazione alla legalità e alla valorizzazione, sul territorio, delle attività dell’Ente, attraverso corsi, visite guidate, campagne informative e di divulgazione, realizzazione di eventi a tema che evidenzino la destinazione a fini sociali del bene rispetto alla loro derivazione.

Per lo svolgimento di tali progetti, l’Ente deve utilizzare il bene confiscato assegnato o concesso in uso.

I beni devono essere ubicati nel territorio regionale e assegnati con decreto, in via definitiva, agli Enti i quali dovranno produrre la documentazione necessaria a comprovare la titolarità del bene ai sensi della normativa vigente.

Il progetto dovrà essere approvato dagli organi a ciò deputati, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo, pena l’inammissibilità della domanda.

3. Destinatari dei contributi

Potranno ottenere contributi: 1) Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene; 2) organizzazioni di volontariato; 3) cooperative sociali; 4) comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti.

Tali Enti, ad esclusione di quelli al numero 1), dovranno essere iscritti negli albi o registri regionali previsti dalla normativa vigente in materia.

Tutti gli Enti individuati, ad eccezione dei Comuni di cui al numero 1), dovranno dimostrare di utilizzare il bene assegnato a favore degli utenti del territorio Regionale in cui il bene è stanziato


e previo parere favorevole espresso dal Comune dal quale hanno avuto in concessione il bene, a qualunque titolo.

Tali Enti dovranno produrre, oltre alla certificazione attestante l’iscrizione nei registri regionali, laddove richiesta, anche la certificazione antimafia atta a prevenire, in via cautelativa, il rischio di una possibile destinazione dei fondi a soggetti collegati ad ambienti della criminalità organizzata.

Relativamente ai progetti di riqualificazione funzionale del bene, potranno essere ammessi al contributo, anche gli Enti che abbiano già ottenuto finanziamenti regionali per la ristrutturazione del medesimo bene.

4. Contenuto delle domande di contributo e relativa documentazione.

L’istanza, sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente dovrà essere redatta secondo le modalità a pena di esclusione, secondo lo schema allegato nel bando, dovrà contenere:

a) descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare riferimento all’utenza alla quale si rivolge, all’indice di criminalità, al flusso migratorio e alla densità di popolazione;

b) descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato; c) descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei

tempi, delle fasi, delle risorse umane e strutturali da impiegare; d) indicazione del responsabile del progetto e del legale rappresentante dell’Ente; e) piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con

preventivo dettagliato di spesa; f) indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività; g) documentazione attestante la titolarità del bene; h) dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo

stesso progetto; i) documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo.

Tutti gli Enti, ad esclusione di quelli di cui al punto 3. n. 1) (Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene) dovranno inoltre presentare:

j) Statuto; k) atto costitutivo; l) certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3. 2° capoverso; m) certificazione antimafia; n) copia documento di identità del legale rappresentante; o) copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente; p) documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha

dato in concessione il bene; I progetti presentati, oltre alla descrizione analitica delle attività, comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei tempi, delle fasi e delle risorse umane e strutturali da impiegare, dovranno contenere un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali, finanziarie, strutturali ed organizzative.

- Per valutazione ex ante si intende la valutazione condotta in fase progettuale al fine di valutare la coerenza e la fattibilità del progetto in funzione degli obiettivi scelti;

- La valutazione in itinere e intermedia permette di verificare che i risultati progressivamente raggiunti dall’intervento siano in linea con gli obbiettivi previsti, ciò anche al fine di adeguare tempestivamente gli interventi nel caso di mutamenti imprevisti;


- La valutazione ex-post mira a rendere conto dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi e del loro impatto effettivo.

In tale contesto dovranno essere definiti degli indicatori di risultato, riferiti agli ambiti territoriali in cui si attua il progetto, al fine di misurare l’efficacia dell’intervento (numero omicidi, numero furti, numero anziani in stato di abbandono, percezione della sicurezza dei cittadini, miglioramento della fruizione di spazi e di servizi, ecc...);

Al progetto dovrà essere accluso il Piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni che trovano copertura economica con risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con il contributo regionale.

La Regione, tramite la struttura competente in materia, avrà facoltà di richiedere eventuale documentazione ai fini della regolarizzazione delle domande. È data facoltà alla Commissione tecnica di richiedere documentazione integrativa, qualora lo ritenga utile ai fini della valutazione dei progetti presentati.

5. Termini e modalità di presentazione delle domande di contributo Al fine di consentire un celere espletamento delle procedure necessarie alla individuazione dei vincitori, le domande di contributo di cui al punto 3 dovranno essere presentate, entro e non oltre le ore 14,00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a mano e/o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno presso uno dei seguenti indirizzi: Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio (ABECOL) presso Regione Lazio Dipartimento “Istituzionale e Territorio” - Direzione Regionale “Enti Locali e Sicurezza”, Via Rosa Raimondi Garibaldi, n. 7 – 00145, Roma. Per le domande presentate a mano farà fede la data apposta dal servizio “Spedizione/Accettazione” della Regione Lazio e per quelle recapitate mediante servizio postale farà fede il relativo timbro postale di spedizione. Qualora tale giorno dovesse essere sabato o festivo, il termine è prorogato al primo giorno feriale successivo. L’avviso verrà preannunciato sul sito web della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) con un’apposita comunicazione nella sezione “Avvisi pubblici”, al fine di permettere ai comuni di esperire un’istruttoria più approfondita. Sul plico contenente la domanda deve essere apposta la seguente dicitura: “DOMANDA DI CONTRIBUTO PRESENTATA AI SENSI DELLA DGR . n. ..... del ...........”. I soggetti di cui al punto 3 potranno presentare un solo progetto.

6. Criteri di valutazione

Le richieste di contributo saranno valutate da una apposita Commissione tecnica, secondo i seguenti criteri generali:


CRITERI DI VALUTAZIONE

FINO A PUNTI

1) Frequenza erogazione contributi Il punteggio verrà attribuito a favore di soggetti che non hanno beneficiato dei contributi negli anni precedenti, secondo le seguenti modalità: a) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nell’anno precedente, per un massimo di punti 20 b) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nel biennio precedente, per un massimo di punti 40

40

2) bacino di utenza del servizio cui il bene è adibito, per un massimo di punti 10

10

3) Qualità e congruità del Progetto e contenuti dell’intervento di cui: - Congruità del progetto con gli obiettivi fissati nel bando, per un massimo di punti 25 - carattere innovativo del progetto, per un massimo di punti 10 - previsione di sistemi di monitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti, per un massimo di punti 5

40

4) Ulteriori criteri, quali: - partecipazione diretta del soggetto alla realizzazione dei progetti attraverso un contributo sotto forma di personale dipendente, beni strumentali durevoli, apporto materie prime, lavoro volontario non remunerato, per un massimo di punti 5 - possibilità di cofinanziamento del progetto da parte di soggetti diversi dall’Amministrazione regionale, per un massimo di punti 5.

10

TOTALE 100

7. Approvazione della graduatoria e concessione dei finanziamenti I provvedimenti di approvazione delle graduatorie e di concessione dei contributi saranno adottati con determinazione del Direttore dell’Abecol. I contributi saranno concessi secondo l’ordine della graduatoria approvata e nei limiti dello stanziamento di bilancio.

Per ciascun progetto, il limite del finanziamento regionale erogabile è pari al 95% del costo complessivo del progetto stesso e comunque non oltre l’importo massimo di €. 30.000,00 per i progetti di parte corrente Nel caso di progetti di importo superiore al suddetto limite massimo, il beneficiario dovrà garantire, all’ atto di accettazione del finanziamento, la copertura dell’eccedenza di spesa rispetto al contributo regionale .

8. Erogazione dei contributi e rendicontazione I contributi saranno erogati con le seguenti modalità:

• il 50% del contributo concesso alla trasmissione, da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario, della seguente documentazione:


a) copia conforme all’originale dell’atto di nomina del responsabile unico del procedimento ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero per le competenze di cui all’art. 10 del D.lgs. n. 163/2006;

b) accettazione del finanziamento; c) nel caso di acquisti che presentino un costo superiore a quello massimo previsto

dall’avviso, l’impegno alla copertura della parte eccedente; • il 30%, a seguito della presentazione della documentazione attestante le spese sostenute; • il 20%, a seguito della presentazione dell’atto di approvazione del rendiconto corredato

della documentazione analitica dei costi sostenuti nonché dei relativi documenti giustificativi di spesa quietanzati.

La Regione Lazio si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione a giustificazione del contributo concesso nonché di effettuare controlli sul progetto realizzato.


ALLEGATO “B”

CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER PROGETTI

AVENTI AD OGGETTO LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIQUALIF ICAZIONE A FINI SOCIALI DI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALIT À ORGANIZZATA AI

SENSI DELLA L. 575/1965 E S.M.I

1. Finalità

Gli interventi finanziari in conto capitale previsti dall’art. 45 della Legge Finanziaria Regionale n. 31 del 24/12/08, cap. R46508, sono finalizzati all’erogazione di contributi per progetti di:

a) ristrutturazione e/o b) riqualificazione

di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della L. 575/65 e s.m.i., presenti nel territorio della Regione, e assegnati in via definitiva agli Enti legittimati ad ottenerli, ai sensi della normativa vigente, per utilizzarli a fini sociali o istituzionali, con l’obiettivo di riaffermare la legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e di impiego socialmente utile, sul territorio, di tali beni.

2. Oggetto

Potranno essere oggetto di finanziamenti in conto capitale, i progetti di ristrutturazione o di

riqualificazione, adeguatamente predisposti, secondo quanto indicato nel bando, di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, stanziati nel territorio regionale e assegnati con decreto in via definitiva agli Enti, i quali dovranno produrre la documentazione necessaria a comprovare la titolarità del bene ai sensi della normativa vigente.

Il progetto dovrà essere approvato dagli organi a ciò deputati, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo, pena l’inammissibilità della domanda.

3. Ambiti di intervento

I progetti potranno riguardare opere di ristrutturazione atte a ripristinare l’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio.

I progetti, inoltre, potranno riguardare interventi di adeguamento delle strutture dell’immobile all’uso sociale cui è destinato, ampliandolo in modo da garantire una maggiore e diversificata funzionalità del bene.



Potranno ottenere contributi per la ristrutturazione o la riqualificazione funzionale del bene, 1) Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene; 2) organizzazioni di volontariato; 3) cooperative sociali; 4) comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti.

Tali Enti, ad esclusione di quelli al numero 1), dovranno essere iscritti negli albi o registri regionali previsti dalla normativa vigente in materia.

Tutti gli Enti individuati, ad eccezione dei Comuni di cui al punto 1), dovranno dimostrare di utilizzare il bene assegnato a favore degli utenti del territorio Regionale in cui il bene è stanziato.

Tali Enti dovranno produrre, oltre alla certificazione attestante l’iscrizione nei registri regionali, laddove richiesta, anche la certificazione antimafia atta a prevenire, in via cautelativa, il rischio di una possibile destinazione dei fondi a soggetti collegati ad ambienti della criminalità organizzata.

Possono presentare istanza ai soli fini della riqualificazione anche gli Enti che abbiano già ottenuto finanziamenti regionali per la ristrutturazione del medesimo bene.


L’istanza, sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente dovrà essere redatta secondo le

modalità a pena di esclusione, secondo lo schema allegato nel bando, dovrà contenere: j) descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare

riferimento all’utenza alla quale si rivolge, all’indice di criminalità, al flusso migratorio e alla densità di popolazione;

k) descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato; l) descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei

tempi, delle fasi, delle risorse umane e strutturali da impiegare; m) indicazione del responsabile del progetto e del legale rappresentante dell’Ente; n) piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con

preventivo dettagliato di spesa; o) indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività; p) documentazione attestante la titolarità del bene di cui al punto 2. secondo capoverso; q) dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo

stesso progetto, ad esclusione dell’ipotesi prevista al punto 7. n. 6); r) documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo.

Tutti gli Enti, ad esclusione di quelli di cui al punto 4. n. 1) (Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene) dovranno inoltre presentare:

q) Statuto; r) atto costitutivo; s) certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3. 2° capoverso; t) certificazione antimafia; u) copia documento di identità del legale rappresentante; v) copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente; w) documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha

dato in concessione il bene;


I progetti presentati, oltre alla descrizione analitica delle attività, comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei tempi, delle fasi e delle risorse umane e strutturali da impiegare, dovranno contenere un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali, finanziarie, strutturali ed organizzative.

- Per valutazione ex ante si intende la valutazione condotta in fase progettuale al fine di valutare la coerenza e la fattibilità del progetto in funzione degli obiettivi scelti;

- La valutazione in itinere e intermedia permette di verificare che i risultati progressivamente raggiunti dall’intervento siano in linea con gli obbiettivi previsti, ciò anche al fine di adeguare tempestivamente gli interventi nel caso di mutamenti imprevisti;

- La valutazione ex-post mira a rendere conto dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi e del loro impatto effettivo.

In tale contesto dovranno essere definiti degli indicatori di risultato, riferiti agli ambiti territoriali in cui si attua il progetto, al fine di misurare l’efficacia dell’intervento (numero omicidi, numero furti, numero anziani in stato di abbandono, percezione della sicurezza dei cittadini, miglioramento della fruizione di spazi e di servizi, ecc...);

Al progetto dovrà essere accluso il Piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni che trovano copertura economica con risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con il contributo regionale.

La Regione, tramite la struttura competente in materia, avrà facoltà di richiedere eventuale documentazione ai fini della regolarizzazione delle domande. È data facoltà alla Commissione tecnica di richiedere documentazione integrativa, qualora lo ritenga utile ai fini della valutazione dei progetti presentati.

6. Termini e modalità di presentazione delle domande di contributo Al fine di consentire un celere espletamento delle procedure necessarie alla individuazione dei vincitori, le domande di contributo di cui al punto 3 dovranno essere presentate, entro e non oltre le ore 14,00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a mano e/o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno presso uno dei seguenti indirizzi: Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio (ABECOL) presso Regione Lazio Dipartimento “Istituzionale e Territorio” - Direzione Regionale “Enti Locali e Sicurezza”, Via Rosa Raimondi Garibaldi, n. 7 – 00145, Roma. Per le domande presentate a mano farà fede la data apposta dal servizio “Spedizione/Accettazione” della Regione Lazio e per quelle recapitate mediante servizio postale farà fede il relativo timbro postale di spedizione. Qualora tale giorno dovesse essere sabato o festivo, il termine è prorogato al primo giorno feriale successivo. L’avviso verrà preannunciato sul sito web della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) con un’apposita comunicazione nella sezione “Avvisi pubblici”, al fine di permettere ai comuni di esperire un’istruttoria più approfondita. Sul plico contenente la domanda deve essere apposta la seguente dicitura:


“DOMANDA DI CONTRIBUTO PRESENTATA AI SENSI DELLA DGR . n. ..... del ...........”. I soggetti di cui al punto 3 potranno presentare un solo progetto.

7. Criteri di valutazione Le richieste di contributo saranno valutate da una apposita Commissione tecnica, secondo i seguenti criteri generali:


FINO A PUNTI

1) Frequenza erogazione contributi Il punteggio verrà attribuito a favore dei soggetti che non hanno beneficiato dei contributi negli anni precedenti, secondo le seguenti modalità: a) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nell’anno precedente, per un massimo di punti 20 b) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nel biennio precedente, per un massimo di punti 40

40

2) ambito di attività sociale cui il bene ristrutturato o riqualificato è destinato, per un massimo di punti 10

10

3) bacino di utenza del servizio cui il bene è adibito, per un massimo di punti 10;

10

4) Qualità e congruità del Progetto e contenuti dell’intervento di cui: - congruità del progetto con gli obiettivi fissati nel bando, per un massimo di punti 15 - previsione di sistemi di monitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti, per un massimo di punti 5

20

5) Ulteriori criteri, quali: - partecipazione diretta dell’Ente alla realizzazione dei progetti attraverso un contributo sotto forma di personale dipendente, beni strumentali durevoli, apporto materie prime, lavoro volontario non remunerato, per un massimo di punti 10; - possibilità di cofinanziamento del progetto da parte di soggetti diversi dall’Amministrazione regionale, per un massimo di punti 10;

20

TOTALE 100

8. Approvazione della graduatoria e concessione dei finanziamenti I provvedimenti di approvazione delle graduatorie e di concessione dei contributi saranno adottati con determinazione del Direttore dell’Abecol. I contributi saranno concessi secondo l’ordine della graduatoria approvata e nei limiti dello stanziamento di bilancio.

Per ciascun progetto, il limite del finanziamento regionale erogabile è pari al 95% del costo complessivo del progetto stesso e comunque non oltre l’importo massimo di €. 200.000,00 per i progetti di parte capitale


Nel caso di progetti di importo superiore al suddetto limite massimo, il beneficiario dovrà garantire, all’ atto di accettazione del finanziamento, la copertura dell’eccedenza di spesa rispetto al contributo regionale .

9. Erogazione dei contributi e rendicontazione I contributi saranno erogati con le seguenti modalità:

• il 50% del contributo concesso alla trasmissione, da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario, della seguente documentazione: d) copia conforme all’originale dell’atto di nomina del responsabile unico del

procedimento ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero per le competenze di cui all’art. 10 del D.lgs. n. 163/2006;

e) accettazione del finanziamento; f) nel caso di acquisti che presentino un costo superiore a quello massimo previsto

dall’avviso, l’impegno alla copertura della parte eccedente; • il 30%, a seguito della presentazione della documentazione attestante le spese sostenute; • il 20%, a seguito della presentazione dell’atto di approvazione del rendiconto corredato

della documentazione analitica dei costi sostenuti nonché dei relativi documenti giustificativi di spesa quietanzati.

La Regione Lazio si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione a giustificazione del contributo concesso nonché di effettuare controlli sul progetto realizzato.




Modifica al "Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti" approvato con D.G.R.5442010. Integrazione D.G.R.408/12 con finalizzazione della somma di € 3.000.000,00 sul Cap. H41900 es.fin. 2012 per interventi in materia di Alzheimer. Modalità di utilizzazione dell'importo complessivo di €7.026.285,72.


Oggetto: Modifica al “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti” approvato con D.G.R. 544/2010. Integrazione D.G.R.408/12 con finalizzazione della somma di € 3.000.000,00 sul Cap. H41900 es. fin. 2012 per interventi in materia di Alzheimer. Modalità di utilizzazione dell’importo complessivo di € 7.026.285,72.

.. La Giunta Regionale SU PROPOSTA dell’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e compiti

amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59.”;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 concernente “Disciplina del sistema

organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza del personale regionale”;

VISTO il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118; VISTA la legge regionale 19/2011 “Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2012 (art. 11,

legge regionale 20 novembre 2001, n. 25)”, ed in particolare il “Quadro A” allegato alla medesima, contenente l’elenco delle leggi regionali per le quali è autorizzato il rifinanziamento relativamente all’anno finanziario 2012, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, della l.r. 25/2001;

VISTA la L.R. n. 20/2011 “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012”,

VISTA la D.G.R. n. 620 del 22.12.2011, avente ad oggetto “Bilancio annuale e pluriennale 2012-2014. Approvazione documento tecnico (ai sensi dell'art. 17, comma 9 e 9 bis, l.r. 20/11/2001, n. 25) e presentazione dello schema di bilancio sperimentale articolato per missioni e programmi (ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri attuativo del d.lgs. n. 118/2011)”;

VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 recante “Regolamento di

organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 concernente “Norme in materia di

programmazione, bilancio e contabilità della Regione”; VISTA la legge regionale 18 luglio 2012, n 11 concernente: “Assestamento del bilancio annuale

e pluriennale 2012-2014 della Regione Lazio”; VISTA la legge 8 novembre 2000, n. 328: “Legge quadro per la realizzazione del sistema

integrato di interventi e servizi sociali”; VISTA la legge regionale 9 settembre 1996, n. 38 recante “Riordino, programmazione e

gestione degli interventi e dei servizi socio assistenziali nel Lazio” e successive modificazioni,


VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni

socio-sanitarie” che stabilisce che l’assistenza socio-sanitaria venga prestata alle persone che presentano bisogni di salute che richiedono prestazioni sanitarie ed azioni di protezione sociale, anche di lungo periodo, sulla base di progetti personalizzati di assistenza redatti sulla scorta di valutazioni multidimensionali e demanda alle regioni la disciplina inerente le modalità ed i centri di definizione dei progetti assistenziali personalizzati;

VISTO il decreto interministeriale del 4 ottobre 2010 che disciplina il riparto delle risorse

assegnate al “Fondo per le non autosufficienze” per il 2010, stabilendo che una quota pari al 5% del fondo medesimo è riservata per iniziative sperimentali concordate con le Regioni e le Province autonome;

CONSIDERATO che le iniziative sperimentali possono riguardare:

- l’avviamento di percorsi di de-istituzionalizzazione e di strutturazione degli interventi per il cosiddetto “dopo di noi”;

- l’innovazione ed il rafforzamento degli interventi con riferimento a particolari patologie neurodegenerative;

- il rafforzamento del supporto alle famiglie delle persone in stato vegetativo o in condizioni di disabilità estrema;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 26 novembre 2010, n.544, con la quale si

approvava il “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, elaborato in collaborazione con il Consorzio Solidarietà Sociale, da presentare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’art. 3, comma 1 del suddetto decreto;

RILEVATO che con la suddetta deliberazione si provvedeva a:

- richiedere allo Stato l’assegnazione di un finanziamento, pari ad € 2.500.000,00, come evidenziato nel piano economico allegato al progetto in argomento e parte integrante;

- garantire la compartecipazione della Regione Lazio al finanziamento con una quota pari al 20% dell’importo di € 2.500.000,00 o, comunque, dell’importo assegnato;

- individuare nel Consorzio Solidarietà Sociale il soggetto attuatore del progetto sperimentale in collaborazione con la Regione;

RILEVATO che il progetto denominato “Progetto sperimentale in favore delle persone non

autosufficienti” è risultato tra i 14 progetti ammessi al finanziamento, con decreto del Direttore Generale della Direzione Generale per l’inclusione, i diritti sociali e la responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 177 del 28 dicembre 2010, per un importo pari ad € 2.226.285,72 e, pertanto, inferiore al finanziamento di € 2.500.000,00 originariamente richiesto con DGR 544/2010;

PRESO ATTO della determinazione del Direttore della Direzione Regionale Politiche sociali e

Famiglia B1930 del 14 marzo 2011, che approvava il piano esecutivo delle attività progettuali e la rimodulazione del piano economico, in ragione della avvenuta riduzione del finanziamento statale assegnato, come di seguito articolato: − costo complessivo del progetto pari ad € 2.782.856,15; − finanziamento statale pari ad € 2.226.285,72; − cofinanziamento regionale, pari al 20% dell’importo totale del progetto, € 556.571,43;


− ripartizione del finanziamento statale e della quota di compartecipazione della Regione e dell’ente attuatore come segue:

a. attivazione percorsi di deistituzionalizzazione ed interventi per il "dopo di noi"

finanziamento statale € 1.000.000,00, cofinanziamento regionale € 316.000,00 (di cui € 26.000.00 da parte del Consorzio Solidarietà sociale)- Totale costo intervento € 1.316.000,00;

b. rafforzamento interventi con riferimento a particolari patologie neuro-degenerative quali la malattia di Alzheimer finanziamento statale € 1.000.000,00, cofinanziamento regionale € 188.000,00, (di cui € 32.000.00 da parte del Consorzio Solidarietà sociale) - Totale costo intervento € 1.188.000,00;

c. rafforzamento del supporto alle famiglie delle persone con SLA, finanziamento statale € 226.285,72, cofinanziamento interamente a carico del Consorzio Solidarietà Sociale) per un importo di € 53.000,00 - Totale costo intervento € 279.285,72;

PRESO ATTO della stipula della Convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e

la Regione Lazio, avente ad oggetto il “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, avvenuta in data 4 novembre 2011;

CONSIDERATO che la Convenzione sottoscritta, all’art. 7, concernente le modalità di erogazione

del finanziamento autorizzato per l’attuazione del progetto sperimentale, pari ad € 2.226.285,72 prevede che:

- il 50% del finanziamento accordato venga erogato alla Regione Lazio a seguito di comunicazione della stessa di effettivo avvio dell’attività progettuale;

- il 30% del finanziamento accordato venga erogato alla presentazione, da parte della Regione, della relazione intermedia relativa ai primi sei mesi di attività del progetto e a seguito della verifica inerente alle spese di almeno il 75% dell’ammontare relativo alla prima tranche di finanziamento;

- il 20% a conclusione delle attività previa verifica della relazione finale di monitoraggio delle attività progettuali;

PRESO ATTO della nota prot. n. 204274/11, con la quale la Regione Lazio comunicava al

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’ effettivo avvio dell’ attività prevista nel progetto sperimentale;

PRESO ATTO altresì, della nota prot. n. 2358/11, con la quale il suddetto Ministero informava

dell’avvenuto trasferimento alla Regione Lazio della somma di € 1.113.142,86, quale primo 50% del finanziamento statale complessivamente assegnato;

RILEVATO che, come risulta dalla relazione intermedia di cui all’art. 3 della citata Convenzione,

rimessa al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota prot. n 113867 dell’ 11/06/2012, il Progetto sperimentale è stato avviato dando assoluta priorità all’ “Attivazione di percorsi di deistituzionalizzazione e di strutturazione degli interventi per il "dopo di noi" al fine di assicurare la continuità di funzionamento di 9 case famiglia per persone con handicap grave, certificato ai sensi della legge 104/92, l’ampliamento del servizio ad una ulteriore casa famiglia aumentando, così, il numero degli utenti e, più in generale, l’offerta complessiva a fronte di una crescente richiesta nella Regione;

PRESO ATTO della determinazione dirigenziale n. B6600/11 con la quale, per il sopracitato

intervento, è stata assunto un impegno di spesa di € 2.743.649, 73 utilizzando, tra l’altro, il finanziamento statale di € 1.000.000,00, previsto per il “dopo di noi”


nell’ambito del progetto sperimentale approvato e risorse regionali, per un importo di € 443.649,73, a gravare sul Cap. H 41504;

RILEVATO che per l’intervento relativo alla patologia dell’Alzheimer, richiamato nel Progetto

sperimentale in favore delle persone non autosufficienti, di cui alla D.G.R. 544/2010, si è ravvisata l’opportunità di posticipare l’inizio delle attività in quanto:

• si è attesa la conclusione dell’esame, da parte del Consiglio Regionale, della proposta di legge, approvata in data 26 aprile 2012, n.6 concernente: “Piano regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer ed altre forme di demenza”; • si è ritenuto indispensabile effettuare un approfondimento dei dati relativi alla presenza di persone affette da Alzheimer e un monitoraggio sulle attività già in atto sul territorio regionale, per avere una conoscenza mirata dei bisogni e della domanda di servizi-interventi “dedicati,” così da implementare la rete e ottimizzare le risorse disponibili; • si è considerato più funzionale attuare gli interventi progettuali, anziché avvalendosi del Consorzio Solidarietà Sociale, attraverso il ricorso a procedure consolidate ed alla rete istituzionale realizzata sul territorio regionale, ai sensi della Legge 328/2000 e della L.R. 38/1996, utilizzando lo strumento della pianificazione territoriale sovra distrettuale con il coinvolgimento del Terzo Settore;

CONSIDERATO che il Fondo nazionale per le non autosufficienze - anno 2011, dedicato all’assistenza alle persone affette da SLA e alle loro famiglie, ha assegnato alla Regione Lazio nel mese di novembre 2011, quindi, successivamente alla definizione del “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti, un finanziamento di € 9.080.000,00 per garantire la continuità assistenziale ed evitare condizioni di improprio abbandono delle famiglie;

VISTA la D.G.R. del 25 maggio 2012, n. 233 con la quale è stato approvato il Programma di

intervento, di durata biennale, in materia di SLA articolato in quattro distinte azioni di rilevanza sociale: assistenza pazienti familiari, isole di sollievo, formazione operatori/informazione, sviluppo- potenziamento percorsi assistenziali;

EVIDENZIATO che con nota prot. n.120755 del 20/06/2012 la Regione Lazio ha chiesto, per le

motivazioni sopra richiamate, l’autorizzazione, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel rispetto delle finalità previste nel decreto interministeriale 4 ottobre 2010 e della quota di compartecipazione regionale, ad una parziale modifica del “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, approvato con D.G.R. 544/2010, per quanto attiene:

- il soggetto attuatore del progetto, da individuare non più nel Consorzio Solidarietà Sociale ma nei distretti socio assistenziali associati afferenti l’ambito territoriale di ciascuna ASL, per promuovere e sostenere un approccio integrato e multidimensionale al paziente e alla sua famiglia;

- l’utilizzazione della somma inizialmente destinata agli interventi per la patologia della SLA, pari ad € 226.285,72, per l’implementazione della rete dei servizi in favore delle persone affette da Alzheimer;

PRESO ATTO della nota n.3352/2012, con la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali accoglieva favorevolmente la suddetta richiesta di rimodulazione del progetto sperimentale;


PRESO ATTO inoltre, della nota prot. n. 4078/2012 con la quale il suddetto Ministero comunicava la conformità della relazione intermedia ai fini dell’erogazione dell’ulteriore 30% del finanziamento statale assegnato;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale 525/2010 concernente il piano di utilizzazione

delle risorse statali di cui al D.M. 4 ottobre 2010- Fondo per le non autosufficienze, annualità 2010. Criteri di riparto e modalità di attuazione che, tra l’altro, finalizzava la somma di € 1.000.000,00 per l’assistenza sociale ai malati di Alzheimer;

PRESO ATTO della determinazione dirigenziale n.B10087/2011, che:

- impegnava la somma di € 200.000,00 sul cap. H41131, nell’ambito della suddetta finalizzazione di € 1.000.000,00 ai malati di Alzheimer, in favore della cooperativa Servizio Sociale e Sanitario per sostenere il progetto denominato “Centro cura dei malati di Alzheimer”; - impegnava la somma di € 2.000.000,00 sul Cap. H41584, in attuazione della L.R 12/11 e della D.G.R 644/11, per la realizzazione di un programma di attività relativo ad interventi di natura socio-assistenziale destinati a pazienti affetti da malattia di Alzheimer o altre forme di demenza e a sostegno delle loro famiglie prevedendo una suddivisione della somma totale in cinque lotti territoriali in ambito provinciale, dell’importo di € 400.000,00 ciascuno;

CONSIDERATO che, per gli impegni già assunti e sopracitati, l’ammontare complessivo delle

risorse destinate all’implementazione di servizi “dedicati” alla demenza di Alzheimer, per migliorare la qualità della vita del paziente e supportare, adeguatamente, a livello assistenziale la famiglia, è di € 4.026.285,72 così costituiti:

- per un importo di € 1.226.285,72, allocato sul Cap. H 41131 esercizio finanziario 2012, quale finanziamento statale per l’attuazione del “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, ai sensi dell’art. 3, comma I del decreto interministeriale 4 ottobre 2010 approvato con D.G.R. 544//2010 e rimodulato con il presente provvedimento, a seguito dell’autorizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

- per un importo di € 800.000,00 allocato sul Cap. H 41131 esercizio finanziario 2012, quale finanziamento statale, ai sensi del decreto interministeriale 4 ottobre 2010- Fondo per le non autosufficienze- annualità 2010 finalizzato con D.G.R. 525/10, all’assistenza sociale ai malati di Alzheimer;

- per un importo di € 2.000.000,00 allocato sul Cap H 41584 esercizio finanziario 2011, ai sensi della L.R. 12/11, quali risorse regionali per la realizzazione, di un programma di attività relativo ad interventi di natura socio-assistenziale destinati a pazienti affetti da malattia di Alzheimer o altre forme di demenza e a sostegno delle famiglie;

RILEVATO che l’ammontare complessivo delle risorse regionali destinate all’attuazione del

“Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti ” risulta di importo superiore alla quota di finanziamento imposta, quantificata nel 20% del costo complessivo progettuale e che tale compartecipazione garantisce anche la copertura della quota originariamente a carico del Consorzio Solidarietà Sociale, ai sensi della D.G.R.544/2010;

VISTA la D.G.R. 408 del 6 agosto 2012 con la quale si procedeva all’integrazione del

Programma di utilizzazione degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali finalizzando le risorse rese disponibili sul Cap. H 41900


a seguito della legge di assestamento di bilancio rinviando ad un successivo atto l’utilizzazione della rimanente somma di € 5.000.000,00;

CONSIDERATO che le patologie neuro-degenerative, tra le quali la demenza di Alzheimer è la

principale, costituiscono una delle cause maggiori di disagio sociale con notevole impatto socio - sanitario sia per le famiglie che per il sistema di servizi costituendo, per il progressivo aumento delle aspettative di vita, una priorità assistenziale;

RITENUTO pertanto opportuno destinare, nell’ambito delle suddette risorse disponibili sul Cap.

H41900 es. finanziario 2012, l’importo di € 3.000.000,00 per l’ampliamento e il potenziamento delle azioni di sistema a sostegno dei malati di Alzheimer e dei loro familiari;

EVIDENZIATA la necessità di un’organizzazione dei servizi sanitari e sociali assistenziali che

disponga di un sistema integrato, capace di adattarsi e di rispondere in modo articolato e continuo ai bisogni terapeutici, assistenziali e di sostegno quotidiano al paziente e ai suoi familiari nelle diverse fasi della malattia valorizzando, in tale ottica, il ruolo anche delle organizzazioni di volontariato;

RITENUTO che le linee di indirizzo per la promozione e la realizzazione di azioni di sistema

integrato per la patologia dell’Alzheimer devono tendere ad alcuni obiettivi essenziali quali:

a) coordinamento e attivazione della rete dei servizi socio assistenziali a dimensione sovradistrettuale;

b) diagnosi tempestiva della patologia neuro degenerativa; c) identificazione di percorsi terapeutici, riabilitativi e assistenziali; d) controllo della morbilità con una banca dati aggiornata; e) attivazione di servizi di assistenza domiciliare specializzata in collaborazione con il

medico di Medicina Generale, con l’Unità di Valutazione Alzheimer e con il centro diurno;

f) offerta di possibilità assistenziali differenziate: centri diurni, ricoveri di sollievo; g) promozione di attività volte al controllo di qualità ed efficacia della rete dei servizi,

sperimentando anche procedure innovative; h) promozione di attività di informazione familiare e di iniziative volte a favorire

l’incontro e la condivisione di esperienze; DATO ATTO che le suddette linee di indirizzo sono state ampiamente condivise dal territorio,

nell’ambito di vari incontri sia con i referenti dei distretti socio assistenziali che con i referenti delle Unità di Valutazione Alzheimer;

VISTA la legge 328/00 in particolare, l’art. 8, che prevede che le Regioni nella

determinazione degli ambiti territoriali, incentivino la promozione dell’esercizio delle funzioni sociali in forma associata;

RITENUTO pertanto opportuno ricorrere allo strumento della pianificazione territoriale per

favorire un approccio completo e multidimensionale alle dinamiche e alle problematiche della patologia dell’Alzheimer nonché, rispondere alle diverse aspettative e bisogni, a seconda del contesto territoriale e sociale di riferimento, con ottimizzazione delle risorse attraverso la realizzazione di economie di scala;


CONSIDERATO rispondente alle suddette finalità un modello di governance sovradistrettuale in un ambito territoriale ottimale comprendente i distretti socio assistenziali di ciascuna ASL, i quali dovranno sottoscrivere un formale Accordo d’Ambito;

RITENUTO altresì che, in relazione al dimensionamento e alle caratteristiche orografiche del

territorio di ciascuna ASL, le azioni progettuali possano, eventualmente, essere programmate e realizzate attraverso la suddivisione del territorio di riferimento in due sub- ambiti operativi;

RITENUTO quindi di individuare, come a seguire, gli ambiti territoriali assegnatari delle risorse,

nonché i possibili sub-ambiti operativi, per la realizzazione degli interventi in materia di Alzheimer:

TABELLA A Territorio ASL Ambito di

intervento Possibili Sub ambiti di intervento

RIETI Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti 1,2,3, Sub 2- distretti 4,5

VITERBO Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti 1,2 Sub 2- distretti 3,4,5

ROMA F Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti 1,2 Sub 2- distretti 3,4

ROMA G Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti G1, G2 Sub 2- distretti G3, G4, G5, G6

ROMA H Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti H1,H2,H3,H5 Sub 2- distretti: H4,H6

LATINA Tutti i distretti socio assistenziali

Sub1- distretti Latina, Aprilia–Cisterna Sub2- distretti Fondi-Terracina, Formia-Gaeta, Monti Lepini

FROSINONE Tutti i distretti socio assistenziali

Sub 1- distretti A, B Sub 2- distretti C, D

ROMA CAPITALE

Tutti i distretti Municipi

più Comune di Fiumicino

FIUMICINO con Roma Capitale DATO ATTO che le risorse disponibili, pari ad € 7.026.285,72 sono ripartite tra gli ambiti

territoriali indicati nella suddetta tabella, alla colonna 1, secondo i criteri di seguito richiamati: a) il 40% dell’importo complessivo, pari ad € 2.810.514,72, viene attribuito a

Roma Capitale sulla base di una media percentuale storicamente attribuita negli anni, per la realizzazione di un progetto di intervento a copertura dell’intero territorio comunale in accordo con le ASL RM A, B, C, D, E;

b) all’ambito territoriale di Rieti viene assegnata la somma complessiva di € 400.000,00 al fine di garantire la possibilità di attivare e/o implementare ciascuna delle azioni progettuali programmabili ai sensi del presente provvedimento e, per la stessa ragione, la somma minima di € 100.000,00 viene


destinata al sub ambito operativo 2 della suddetta tabella, eventualmente individuato, comprendente i distretti socio assistenziali 4 e 5;

c) la restante quota, pari a € 3.815.771,00 viene ripartita tra gli altri ambiti territoriali e il Comune di Fiumicino sulla base dell’indice di incidenza della patologia dell’Alzheimer stimata, a livello nazionale, nel 6% della popolazione ultrasessantacinquenne;

RITENUTO pertanto di quantificare, come segue, il budget spettante a Roma Capitale, al

Comune di Fiumicino, che lo utilizzerà previo accordo formale con Roma Capitale e la ASL RMD, e ad ogni ambito territoriale, da assegnare al Comune sede della Direzione Generale di ciascuna ASL, indicato alla colonna 2 della tabella B, a cui viene riconosciuto il ruolo di coordinamento:

TABELLA B

Territorio ASL Comune assegnatario

Budget di ambito Budget per i possibili sub-ambiti

Sub 1 € 300.000,00 RIETI Rieti € 400.000,00 Sub 2 € 100.000,00 Sub 1 € 188.850,00 VITERBO Viterbo € 515.591,00 Sub 2 € 326.741,00 Sub 1 € 209.167,00 ROMA F Civitavecchia € 403.378,00 Sub 2 € 194.211,00 Sub 1 € 243.219,00 ROMA G Tivoli € 622.187,00 Sub 2 € 378.968,00 Sub 1 € 455.392,00 ROMA H Albano Laziale € 696.682,00 Sub 2 € 241.290,00 Sub 1 € 352.725,00 LATINA Latina € 742.959,00 Sub 2 € 390.234,00 Sub 1 € 410.647,00 FROSINONE Frosinone € 756.734,00 Sub 2 € 346.087,00

ROMA CAPITALE

Roma € 2.810.514,72

FIUMICINO Fiumicino € 78.240,00 TOTALE € 7.026.285,72

EVIDENZIATO che, ai sensi dell’art. 2 della Convenzione sottoscritta dal Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali e la Regione Lazio, avente ad oggetto il “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, la durata della stessa è fissata in mesi 18, a decorrere dalla comunicazione regionale, nota prot. 202548 del 16 novembre 2011, di effettivo inizio dell’attività progettuale;

RILEVATO che, per le motivazioni ampiamente rappresentate, con nota prot. n.128593 del 3

luglio 2012 la Regione Lazio, rispetto alla tempistica prevista sia per la durata della Convenzione e quindi, dell’attività progettuali oggetto della stessa, che per la trasmissione della connessa relazione finale, ha richiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la concessione di ulteriori 6 mesi, autorizzati dallo stesso con nota prot. n.3352 del 26 luglio 2012;

RAVVISATA la necessità di rinviare ad un successivo atto dirigenziale l’approvazione delle linee

guida concernenti la programmazione, realizzazione e gestione delle azioni di


sistema in favore delle persone affette da Alzheimer e loro familiari con specifica, tra l’altro, del termine e delle modalità di presentazione dei progetti, del contenuto delle attività progettuali, della tempistica degli adempimenti, compatibile con gli impegni assunti dalla Regione Lazio con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la stipula della Convenzione, di erogazione dei contributi e della connessa rendicontazione;

all’unanimità DELIBERA per le motivazioni espresse in premessa che si intendono integralmente richiamate:

a) di modificare il “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti” di cui al decreto interministeriale 4 ottobre 2010, approvato con D.G.R. 544/2010 per quanto attiene:

- il soggetto attuatore del progetto da individuare, non più nel Consorzio Solidarietà Sociale ma nei distretti socio assistenziali afferenti al territorio di ciascuna ASL secondo un modello di governance sovradistrettuale individuando, eventualmente, sub-ambiti operativi per la realizzazione delle azioni progettuali, in ragione del dimensionamento e delle caratteristiche orografiche del territorio di riferimento; - l’utilizzazione della somma inizialmente destinata agli interventi per la patologia della SLA, pari ad € 226.385,72, per l’implementazione della rete territoriale dei servizi in favore delle persone affette da Alzheimer e loro familiari; - la tempistica per la conclusione delle attività progettuali oggetto della Convenzione sottoscritta tra la Regione Lazio ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della trasmissione della relazione finale, con la proroga di ulteriori mesi sei rispetto al termine di durata iniziale fissato in mesi diciotto;

b) di destinare, nell’ambito delle risorse disponibili sul Cap. H 41900 es. fin. 2012, a seguito della legge di assestamento di bilancio, l’importo di € 3.000.000,00 all’ampliamento e al potenziamento delle azioni di sistema a sostegno dei malati di Alzheimer e dei loro familiari che, in aggiunta alle risorse già finalizzate con precedenti atti, determinano un finanziamento complessivo di € 7.026.285,72 così costituito:

- per un importo di € 1.226.285,72, allocato sul Cap. H 41131 esercizio finanziario 2012, quale finanziamento statale per l’attuazione del “Progetto sperimentale in favore delle persone non autosufficienti”, ai sensi dell’art. 3, comma 1 del.decreto interministeriale 4 ottobre 2010, approvato con D.G.R. 544//2010 e rimodulato con il presente provvedimento, a seguito dell’ autorizzazione del Ministero;

- per un importo di € 800.000,00, allocato sul Cap. H 41131 esercizio finanziario 2012, quale finanziamento statale, ai sensi del decreto interministeriale 4 ottobre 2010- Fondo per le non autosufficienze- annualità 2010 finalizzato con D.G.R. 525/10, all’assistenza sociale ai malati di Alzheimer; - per un importo di € 2.000.000,00 allocato sul Cap H41584 esercizio finanziario 2011, ai sensi della L.R. 12/11, quali risorse regionali per la realizzazione di un programma di attività relativo ad interventi di natura socio-assistenziale destinati a pazienti affetti da malattia di Alzheimer o altre forme di demenza;

- per un importo di € 3.000.000,00, come suddetto, finalizzato con il presente provvedimento, allocato sul Cap. H 41900 es. finanziario 2012;


c) di stabilire che le risorse disponibili, pari ad € 7.026.285,72 siano ripartite tra gli ambiti territoriali secondo i criteri di seguito richiamati:

1) il 40% dell’importo complessivo, pari ad € 2.810.514,72, viene attribuito a Roma Capitale sulla base di una media percentuale, storicamente attribuita negli anni, per la realizzazione di un progetto di intervento a copertura dell’intero territorio comunale in accordo con le ASL RM A, B, C, D, E;

2) all’ambito territoriale di Rieti viene assegnata la somma complessiva di € 400.000,00 al fine di garantire la possibilità di attivare e/o implementare ciascuna delle azioni progettuali programmabili ai sensi del presente provvedimento e, per la stessa ragione, la somma minima di € 100.000,00 viene destinata al sub ambito operativo 2 della tabella A, richiamata nelle premesse, eventualmente individuato, comprendente i distretti socio assistenziali RI 4 e 5;

3) la restante quota pari a 3.815.771,00 viene ripartita tra gli altri ambiti territoriali e il comune di Fiumicino sulla base dell’indice di incidenza della patologia dell’Alzheimer stimata, a livello nazionale, nel 6% della popolazione ultrasessantacinquenne;

d) di individuare i seguenti obiettivi per la realizzazione di attività progettuali atte

a favorire un approccio completo e multidimensionale alle dinamiche e alle problematiche della patologia dell’Alzheimer, nonché rispondere alle diverse aspettative e bisogni, a seconda del contesto sociale e territoriale di riferimento:

- coordinamento e attivazione della rete dei servizi socio assistenziali a dimensione sovradistrettuale;

- diagnosi tempestiva della patologia neuro degenerativa; identificazione di percorsi terapeutici, riabilitativi e assistenziali;

- controllo della morbilità con una banca dati aggiornata; - attivazione di servizi di assistenza domiciliare specializzata in collaborazione con il

medico di Medicina Generale, con l’Unità di Valutazione Multidimensionale Alzheimer e con il centro Diurno

- offerta di possibilità assistenziali differenziate: centri diurni, ricoveri di sollievo, - promozione di attività volte al controllo di qualità ed efficacia della rete dei servizi,

sperimentando anche procedure innovative; - promozione di attività di informazione familiare e di iniziative volte a favorire

l’incontro e la condivisione di esperienze;

e) di individuare gli ambiti territoriali assegnatari delle risorse, nonché i possibili sub-ambiti operativi per la realizzazione degli interventi in materia di Alzheimer e di quantificare, come segue, il budget spettante a Roma Capitale, al comune di Fiumicino, che lo utilizzerà previo accordo formale con Roma Capitale e la ASL RM D, e ad ogni ambito territoriale, da assegnare al Comune sede della Direzione Generale di ciascuna ASL, indicato alla colonna 2 della tabella B, a seguire, a cui viene riconosciuto il ruolo di coordinamento:

Tabella B

Territorio ASL

Comune assegnatario

Budget di ambito Budget per i possibili sub-ambiti

Sub 1 € 300.000,00 RIETI Rieti € 400.000,00 Sub 2 € 100.000,00 Sub 1 € 188.850,00 VITERBO Viterbo € 515.591,00 Sub 2 € 326.741,00 Sub 1 € 209.167,00 ROMA F Civitavecchia € 403.378,00 Sub 2 € 194.211,00


Sub 1 € 243.219,00 ROMA G Tivoli € 622.187,00 Sub 2 € 378.968,00 Sub 1 € 455.392,00 ROMA H Albano Laziale € 696.682,00 Sub 2 € 241.290,00 Sub 1 € 352.725,00 LATINA Latina € 742.959,00 Sub 2 € 390.234,00 Sub 1 € 410.647,00 FROSINONE Frosinone € 756.734,00 Sub 2 € 346.087,00

ROMA CAPITALE

Roma € 2.810.514,72

FIUMICINO Fiumicino € 78.240,00 TOTALE € 7.026.285,72

f) di rinviare ad un successivo atto dirigenziale l’approvazione delle linee guida concernenti la programmazione, realizzazione e gestione delle azioni di sistema in favore delle persone affette da Alzheimer e loro familiari con specifica, tra l’altro, del termine e delle modalità di presentazione dei progetti, del contenuto delle attività progettuali, della tempistica degli adempimenti, compatibile con gli impegni assunti dalla Regione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la stipula della Convenzione, delle modalità di erogazione dei contributi e della connessa rendicontazione.

Il Direttore della Direzione regionale Politiche Sociali e Famiglia provvederà ad esperire tutti gli atti necessari e conseguenti all’attuazione della presente deliberazione; Il presente provvedimento è pubblicato sul B.U.R.L (Bollettino Ufficiale Regione Lazio) e sul sito regionale.




Destinazione alle finalità in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09, dell'incrementodi € 1.000.000,00 già stanziato con L.R. n. 11/12 a valere sul capitolo C22527 "Fondo di garanzia per lecategorie sociali, art. 54 L.R. 28 aprile 2006 n. 4" Esercizio Finanziario 2013.


OGGETTO: Destinazione alle finalità in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09, dell’incremento di € 1.000.000,00 già stanziato con L.R. n. 11/12 a valere sul capitolo C22527 “Fondo di garanzia per le categorie sociali, art. 54 L.R. 28 aprile 2006 n. 4” Esercizio Finanziario 2013.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore alla Cultura, Sport, Politiche Giovanili e Turismo di concerto con l’Assessore alle risorse strategiche ( programmazione, bilancio, informatizzazione); VISTO l’art. 54 della L.R. n. 4 del 28/04/2006 (legge finanziaria regionale per l’esercizio 2006) di costituzione del “Fondo di garanzia per le categorie sociali”, destinato ad iniziative dirette a favorire l’accesso al credito di categorie sociali e imprenditoriali individuate dall’amministrazione regionale; VISTA la Legge Regionale 20 novembre 2001, n. 25 “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione” e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 19 avente ad oggetto “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012”;

VISTA la Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 20 avente ad oggetto “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012” (Volume I e II); VISTA la Legge Regionale 18 luglio 2012, n. 11 “Assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2012-2014 della Regione Lazio; VISTA la D.G.R. n. 75/2009 avente ad oggetto: “Fondo di garanzia per le categorie sociali” art. 54 L.R. 28 aprile 2006 n. 4. Rimodulazione delle risorse attribuite con Deliberazione n. 815/2006.”; PRESO ATTO che con la suddetta L.R. n.11/12 è stato incrementato di € 1.000.000,00 per l’Esercizio Finanziario 2013, il Capitolo C22527 denominato “Fondo di garanzia per le categorie sociali L.R. 28/04/06 n. 4 Art. 54”; TENUTO CONTO che, ai sensi del richiamato art. 54, L.R. n. 4/06, il Fondo di garanzia è affidato alla gestione di Unionfidi Lazio S.p.A.; VISTA la L.R. n. 28 del 28 dicembre 2006, art. 14 comma 11 (Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2007) con la quale la Regione Lazio ha esteso l’applicazione dell’art. 54 L.R. 4/06 ai soggetti destinatari degli interventi regionali nonché di politiche attive in materia di beni culturali, servizi culturali, promozione culturale e spettacolo; VISTA la Legge Regionale 20 giugno 2002, n. 15 “Testo Unico in materia di sport” e s.m.i; VISTA la Legge Regionale 06 aprile 2009, n. 11 e s.m.i. “Interventi per la promozione, il sostegno e la diffusione della sicurezza nello sport”, in particolare l’art.7 “Istituzione del fondo per la sicurezza”; VISTA la Convenzione stipulata tra la Direzione Regionale Cultura, Arte e Sport e Unionfidi Lazio S.p.A. per la gestione delle risorse del Fondo di garanzia assegnate dalla L.R. n. 28/06, art. 14,


comma 11, in attuazione della Determinazione n.B00034/2012, che ne approva lo schema e il relativo regolamento di gestione, individuando procedure e criteri di intervento anche per successive misure in materia di accesso al credito a favore di soggetti ed operazioni di particolare interesse regionale; ATTESO che la sopraccitata Convenzione è vigente fino al 31.12.2014; RITENUTO necessario destinare l’incremento di € 1.000.000,00 del suddetto Fondo di garanzia già stanziato dalla L.R. n. 11/12 a valere sul capitolo C 22527 Esercizio Finanziario 2013, esclusivamente alle finalità in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09; RITENUTO, inoltre, di ampliare la succitata Convenzione stipulata tra la Direzione Regionale Cultura, Arte e Sport e Unionfidi Lazio S.p.A., in attuazione della Determinazione n.B00034/2012, per le finalità, in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09; CONSIDERATO che la presente deliberazione non è soggetta a concertazione con le parti sociali; all’unanimità

DELIBERA

1) di destinare l’incremento di € 1.000.000 del suddetto “Fondo di garanzia per le categorie sociali, art. 54 L.R. 28 aprile 2006 n.4”, già stanziato dalla L.R. n. 11/12 a valere sul capitolo C 22527 Esercizio Finanziario 2013, esclusivamente alle finalità in materia di sport, previste dalla L.R. n.15/02 “Testo Unico in materia di sport” e dalla L.R. n. 11/09 “Interventi per la promozione, il sostegno e la diffusione della sicurezza nello sport”;

2) di dare mandato alla competente Direzione Regionale Cultura, Arte e Sport, per l’ampliamento della Convenzione con Unionfidi Lazio S.p.A. per le finalità in materia di sport previste dalla L.R. n.15/02 e dalla L.R. n. 11/09.

Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito www.culturalazio.it .


http://www.culturalazio.it/



Individuazione delle aree di salvaguardia degli impianti di captazione dei Colli Albani: Acqua Vergine, TorreAngela, Finocchio, Pantano Borghese. - Attuazione della D.G.R. 5817 del 14/12/1999.


LA GIUNTA REGIONALE su proposta dell’Assessore Ambiente e Sviluppo Sostenibile

VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni;

VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale del 6 settembre 2002 n. 1 e successive modificazioni; VISTO il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 che stabilisce le competenze regionali in materia di individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano; VISTA la Legge Regionale 18 novembre 1991 n. 74 “Disposizioni in materia di tutela ambientale. Modificazioni ed integrazioni alla L. R. 11 aprile 1985 n. 36”; VISTA la Legge Regionale 22 gennaio 1996 n. 6 “Individuazione degli ambiti territoriali ottimali e organizzazione del servizio idrico integrato in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 1999 n° 5817 “Approvazione ed emanazione delle direttive per l’attuazione delle competenze regionali. Direttive per l’individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano”; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 27 settembre 2007 n.° 42 che approva il Piano di Tutela delle Acque Regionali (P.T.A.R.) ai sensi del D. Lgs. 152/99 e s.m.i.; CONSIDERATO l’avviso di inizio procedura per la delimitazione delle aree di salvaguardia pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 20 dicembre 2003 n° 35 - parte terza; ACQUISITO il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico per l’Ambiente nella seduta del 30 settembre 2002; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del 27 febbraio 2009 n. 113 “Adozione della proposta di individuazione delle aree di salvaguardia degli impianti di captazione dei Colli Albani: Acqua Vergine, Torre Angela, Finocchio, Pantano Borghese. - Attuazione della D.G.R. 5817 del 14/12/1999.” CONSIDERATA la relazione tecnica dell’Area Difesa del Suolo della Direzione Regionale Ambiente prot. n° 226890 del 24/05/2012, che aggiorna la precedente relazione; VISTE le note con le quali si certifica l’avvenuta pubblicazione della Deliberazione della Giunta Regionale del 27 febbraio 2009 n. 113, presso l’Albo Pretorio dei comuni interessati: Roma (prot. 6346 del 17.07.09), Palestrina (prot. 15456 del 26.09.11), Castel San Pietro Romano (prot. 2867 del 22.09.11), Frascati (prot. 31305 del 1.10.09), Monte Porzio Catone (prot. 13257 del 7.08.09), San Cesareo (prot. 17228 del 12.11.09), Zagarolo (prot. 27329 del 5.10.09), Gallicano nel Lazio (prot. 973/E del 22.01.10), Colonna (prot. 6734 del 25.07.09), Grottaferrata (prot. 30240 del 30.07.09), Montecompatri (prot. 26784 del 22.12.09) Rocca Priora (prot. 164 del 1.07.09); VISTA l’osservazione del comune di San Cesareo che, con nota prot. 17417 del 16/11/2009, ha proposto di inserire nelle disposizioni una norma che faccia salvi gli impianti di depurazione già realizzati nelle zone di protezione con il sistema di subirrigazione; CONSIDERATO che alla nota sopraindicata del Comune di San Cesareo, l’Area Conservazione Qualità Ambiente, ha risposto, con nota prot. 080945 del 26/03/2010 che, ai sensi dell’art. 124 c. 8 del D.Lgs. 152/06, potranno essere rinnovate le autorizzazioni per gli impianti già realizzati con il sistema di subirrigazione e che sono in corso di definizione nuove norme relative allo smaltimento dei reflui, più restrittive delle attuali; CONSIDERATO che le norme suddette sono state emanate in data 13/05/2011 con D.G.R. n.219 e che quindi i nuovi impianti e, per quelli già realizzati, allo scadere delle autorizzazioni, devono attenersi alle indicazioni contenute nel documento tecnico allegato alla D.G.R. sopracitata ; CONSIDERATO che non sono pervenute ulteriori osservazioni in merito;


CONSIDERATA la delibera D.G.R. n° 2599 del 14 giugno 1977 “Regime vincolistico per le zone delle sorgenti dell’acquedotto Appio Alessandrino”; per quanto in premessa, all’unanimità

DELIBERA 1 di approvare la delimitazione delle aree di salvaguardia degli impianti di captazione dei Colli Albani: Acqua

Vergine, Torre Angela, Finocchio, Pantano Borghese - così come sono riportate nella Deliberazione della Giunta Regionale del 27 febbraio 2009 n. 113 e nell’allegata cartografia che fa parte integrante della presente deliberazione (zona di tutela assoluta, zona di rispetto ristretta, zona di rispetto allargata, zona di protezione):

(All. 1 – Delimitazione delle aree di salvaguardia) 2 che siano osservate le prescrizioni dettate nella relazione tecnica dell’Area Difesa del Suolo della Direzione

Regionale Ambiente del 24/05/2012 n° 226890:

- in relazione agli accertamenti necessari per ampliare eventualmente la zona di protezione, come evidenziato dalla documentazione tecnica presentata da ACEA ATO2, il gestore deve predisporre un programma operativo di indagini ed approfondimenti grazie ai quali sia possibile, entro un arco di cinque anni dall’approvazione, una migliore definizione della stessa;

- all’interno delle aree di rispetto dovrà essere prevista la chiusura e sigillatura dei pozzi eventualmente presenti e non utilizzati per evitare possibili fenomeni di inquinamento della falda;

3 che la zona di tutela assoluta deve essere acquisita dal gestore dell’acquedotto ed adibita esclusivamente alle opere

di captazione; la suddetta zona, recintata, deve essere idoneamente protetta e provvista di opere di regimentazione delle acque dilavanti, rendendo interdetto l’accesso ai non autorizzati. Altre attività in essa esistenti, diverse da quelle anzidette, devono essere rimosse. Eventuali pozzi presenti nella zona, se non più in uso come opere di captazione, devono essere chiusi con tecniche che garantiscono l’isolamento delle falde attraversate;

4 che sia vietato il passaggio di mezzi con carichi pericolosi presso le opere di captazione;

5 che nella zona di rispetto, siano vietati l’insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività:

o dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; o accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; o spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l’impiego di tali sostanze sia effettuato

sulla base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;

o dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade; o aree cimiteriali; o apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; o apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli

finalizzati alla variazione dell’estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica;

o gestione dei rifiuti; o stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive; o centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; o pozzi perdenti; o pascolo di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti, al netto delle

perdite di stoccaggio e distribuzione; o è comunque vietata la stabulazione di bestiame nella zona di rispetto ristretta;

6 che gli agglomerati urbani di nuova realizzazione presenti nella zona di rispetto devono essere dotati di fognatura a

doppia camicia con pozzetti ispezionabili per la verifica della tenuta della conduttura fognante. Le reti fognarie degli agglomerati urbani presenti nelle zone di rispetto dovranno essere adeguate con sistemi di fognatura a doppia camicia in occasione di interventi di ampliamento o ristrutturazione radicale delle reti. E’ fatto obbligo per il gestore del servizio idrico integrato di effettuare periodici controlli sullo stato delle reti fognarie esistenti al fine di


provvedere agli interventi necessari di manutenzione, dandone comunicazione con cadenza almeno annuale agli uffici regionali competenti. Le acque reflue urbane ed eventualmente industriali devono essere condottate, anche se depurate, fuori della zona di rispetto stessa. Per gli agglomerati urbani minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, lo smaltimento deve avvenire senza emissione di reflui mediante impianti di evapotraspirazione a tenuta;

7 che nella zona di rispetto devono essere messi in sicurezza i centri di pericolo esistenti;

8 che nelle zone di rispetto non si possono insediare attività industriali e artigianali che possano interferire, anche occasionalmente, con la qualità delle acque; tali attività sono quelle che in qualunque momento del ciclo produttivo utilizzino, trattino o detengano sostanze liquide o solide che possano determinare il deterioramento della qualità delle acque;

9 che nella zona di rispetto non è consentita nuova edificazione, fatti salvi i piani regolatori vigenti, sempre che non contrastino con i divieti e le prescrizioni indicati nei punti 5, 6, 7 e 8;

10 che per le captazioni di Pantano Borghese, assimilate a quelle di un “acquifero urbano”, la zona di rispetto dovrà essere dichiarata ad “efficacia limitata” e dovranno essere attuate le disposizioni previste per questo tipo di acquifero dalla D.G.R. 5817/99;

11 che la zona di protezione non interessata da insediamenti residenziali, ferma restando la destinazione urbanistica vigente, dovrà rispettare le seguenti misure precauzionali da inserirsi negli strumenti urbanistici comunali:

è vietata l’apertura di cave a meno di situazioni litostratigrafiche naturalmente idonee e puntualmente

accertate, comunque non devono interferire con la falda; è vietata l’apertura di nuove discariche di qualsiasi tipo, ad esclusione di quelle di inerti; è vietato lo scarico nel suolo di reflui e fanghi; tutti i pozzi per l’approvvigionamento idrico dovranno essere progettati, realizzati, condotti e dismessi in

modo da impedire qualsiasi forma di inquinamento delle falde; 12 che gli insediamenti residenziali e i centri abitati presenti nella zona di protezione, ferma restando la destinazione

urbanistica prevista dai piani regolatori comunali, oltre alle misure precauzionali elencate nel punto 9, dovranno essere muniti di opere di collettamento dei reflui. I reflui provenienti da tali insediamenti dovranno essere trattati in impianti di depurazione a fanghi attivi dotati di trattamento di nitrificazione e denitrificazione o, per gli agglomerati minori e per le case isolate, in impianti di fitodepurazione o sistemi equivalenti che consentano i massimi livelli di depurazione in relazione al BOD e alle sostanze azotate;

13 di imporre l’obbligo per il gestore di realizzare un sistema di monitoraggio secondo le specifiche della D.G.R 222/05;

14 che, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente delibera, è revocata la D.G.R. n° 2599 del 14 giugno 1977 “Regime vincolistico per le zone delle sorgenti dell’acquedotto Appio Alessandrino”;

Le competenze in materia di controllo previste dal Decreto Legislativo 3 Aprile 2006, n° 152 saranno espletate dall’ASL competente per territorio; La cartografia allegata è consultabile presso la Regione Lazio, Dipartimento Istituzionale e Territorio, Direzione Regionale Ambiente, Area Conservazione Qualità Ambiente;

Il perimetro delle aree di salvaguardia, così com’è definito nella planimetria allegata, potrà essere modificato in relazione all’acquisizione di dati scientifici che modificano sostanzialmente le conoscenze attuali; La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.


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Individuazione delle aree di salvaguardia del pozzo in località "Le Prata" - Comune di Ronciglione -Attuazione della D.G.R. 5817 del 14/12/1999.






VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale del 6 settembre 2002 n. 1 e successive modificazioni; VISTO il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 che stabilisce le competenze regionali in materia di individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano; VISTA la Legge Regionale 18 novembre 1991 n. 74 “Disposizioni in materia di tutela ambientale. Modificazioni ed integrazioni alla L.R. 11 aprile 1985 n. 36”; VISTA la Legge Regionale 22 gennaio 1996 n. 6 “Individuazione degli ambiti territoriali ottimali e organizzazione del servizio idrico integrato in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 1999 n° 5817 “Approvazione ed emanazione delle direttive per l’attuazione delle competenze regionali. Direttive per l’individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano”; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 27 settembre 2007 n.° 42 che approva il Piano di Tutela delle Acque Regionali (P.T.A.R.) ai sensi del D. Lgs. 152/99 e s.m.i.; CONSIDERATO l’avviso di inizio procedura per la delimitazione delle aree di salvaguardia pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 10/02/2006 n° 4 - parte terza; ACQUISITO il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico per l’Ambiente nella seduta del 10 dicembre 2008; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n° 330 dell’ 8 maggio 2009 “Adozione della proposta di individuazione delle aree di salvaguardia del pozzo in località Le Prata - comune di Ronciglione. Attuazione della D.G.R. n°. 5817 del 14/12/1999”; CONSIDERATA la relazione tecnica d’ufficio dell’Area Difesa del Suolo - Dipartimento Territorio - Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i popoli del 4 luglio 2006 prot. n. 109688; VISTE le note con le quali si certifica l’avvenuta pubblicazione della Deliberazione della Giunta Regionale dell’ 8 maggio 2009 n. 330, presso l’Albo Pretorio dei comuni interessati: Ronciglione (prot. 9094 del 29/04/2010) e Caprarola (prot. 6212 del 24/09/2011); CONSIDERATO che non sono pervenute osservazioni in merito; per quanto in premessa, all’unanimità

DELIBERA 1. di approvare la delimitazione delle aree di salvaguardia del pozzo in località “Le Prata” - comune di Ronciglione,

così come sono riportate nella Deliberazione della Giunta Regionale dell’8 maggio 2009 n° 330 e nell’allegata cartografia che fa parte integrante della presente deliberazione (zona di tutela assoluta, zona di rispetto ristretta, zona di rispetto allargata, zona di protezione); (All.1: CTR Delimitazione delle Aree di Salvaguardia)


2. che siano osservate le prescrizioni dettate nella relazione tecnica d’ufficio dell’Area Difesa del Suolo - Dipartimento Territorio - Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i popoli del 4 luglio 2006 prot. n. 109688: - la prevista collocazione da PRG, dell’area per insediamenti industriali all’interno dell’area di rispetto, è

attualmente incompatibile, si ritiene necessario pertanto che siano adottati interventi per la messa in sicurezza e protezione delle falde acquifere (idonei sistemi di canalizzazione delle fognature e sistemi di protezione);

- il tratto della strada Provinciale interessato dovrà essere dotato di idonee opere di impermeabilizzazione e drenaggio delle acque, allo scopo di prevenire possibili sversamenti di liquidi inquinanti;

- in relazione alle problematiche di tipo biologico ed ai valori di conformità dei parametri richiesti per la potabilità delle acque, siano adottati tutti i possibili interventi di messa in sicurezza degli impianti zootecnici (centri di pericolo) presenti nell’area di protezione.

3. che la zona di tutela assoluta deve essere acquisita dal gestore dell’acquedotto ed adibita esclusivamente alle opere

di captazione; la suddetta zona, recintata, deve essere idoneamente protetta e provvista di opere di regimentazione delle acque dilavanti, rendendo interdetto l’accesso ai non autorizzati. Altre attività in essa esistenti, diverse da quelle anzidette, devono essere rimosse. Eventuali pozzi presenti nella zona, se non più in uso come opere di captazione, devono essere chiusi con tecniche che garantiscono l’isolamento delle falde attraversate;

4. che sia vietato il passaggio di mezzi con carichi pericolosi presso le opere di captazione e che tale divieto sia indicato, da parte del gestore, con appropriata segnaletica;

5. che nelle zone di rispetto, siano vietati l’insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività: o dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; o accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; o spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l’impiego di tali sostanze sia effettuato sulla

base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;

o dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade; o aree cimiteriali; o apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; o apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli finalizzati

alla variazione dell’estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica; o gestione dei rifiuti; o stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive; o centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; o pozzi perdenti; o pascolo di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti, al netto delle

perdite di stoccaggio e distribuzione; o è comunque vietata la stabulazione di bestiame nella zona di rispetto ristretta;

6. che gli agglomerati urbani di nuova realizzazione presenti nella zona di rispetto devono essere dotati di fognatura a

doppia camicia con pozzetti ispezionabili per la verifica della tenuta della conduttura fognante. Le reti fognarie degli agglomerati urbani presenti nelle zone di rispetto dovranno essere adeguate con sistemi di fognatura a doppia camicia in occasione di interventi di ampliamento o ristrutturazione radicale delle reti. E’ fatto obbligo per il gestore del servizio idrico integrato di effettuare periodici controlli sullo stato delle reti fognarie esistenti al fine di provvedere agli interventi necessari di manutenzione, dandone comunicazione con cadenza almeno annuale agli uffici regionali competenti. Le acque reflue urbane ed eventualmente industriali devono essere condottate, anche se depurate, fuori della zona di rispetto stessa. Per gli agglomerati urbani minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, lo smaltimento deve avvenire senza emissione di reflui mediante impianti di evapotraspirazione a tenuta;

7. che nelle zone di rispetto devono essere messi in sicurezza i centri di pericolo esistenti;

8. che nelle zone di rispetto non si possono insediare attività industriali e artigianali che possano interferire, anche occasionalmente, con la qualità delle acque; tali attività sono quelle che in qualunque momento del ciclo produttivo utilizzino, trattino o detengano sostanze liquide o solide che possano determinare il deterioramento della qualità delle acque;

9. che nelle zone di rispetto non è consentita nuova edificazione, fatti salvi i piani regolatori vigenti, sempre che non

contrastino con i divieti e le prescrizioni indicati nei punti 5, 6, 7 e 8;


10. che la zona di protezione non interessata da insediamenti residenziali, ferma restando la destinazione urbanistica vigente, dovrà rispettare le seguenti misure precauzionali da inserirsi negli strumenti urbanistici comunali: è vietata l’apertura di cave a meno di situazioni litostratigrafiche naturalmente idonee e puntualmente accertate,

comunque non devono interferire con la falda; è vietata l’apertura di nuove discariche di qualsiasi tipo, ad esclusione di quelle di inerti; è vietato lo scarico nel suolo di reflui e fanghi; tutti i pozzi per l’approvvigionamento idrico dovranno essere progettati, realizzati, condotti e dismessi in

modo da impedire qualsiasi forma di inquinamento delle falde.

11. che gli insediamenti residenziali e i centri abitati presenti nella zona di protezione, ferma restando la destinazione urbanistica prevista dai piani regolatori comunali, oltre alle misure precauzionali elencate nel punto 10, dovranno essere muniti di opere di collettamento dei reflui. I reflui provenienti da tali insediamenti dovranno essere trattati in impianti di depurazione a fanghi attivi dotati di trattamento di nitrificazione e denitrificazione o, per gli agglomerati minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, in impianti di fitodepurazione o sistemi equivalenti che consentano i massimi livelli di depurazione in relazione al BOD e alle sostanze azotate. Dovranno essere adottati tutti i possibili interventi di messa in sicurezza degli impianti zootecnici presenti;

12. di imporre l’obbligo per il gestore di realizzare un sistema di monitoraggio secondo le specifiche della D.G.R. 222/05;

Le competenze in materia di controllo previste dal Decreto Legislativo 3 Aprile 2006, n° 152 saranno espletate dall’ASL competente per territorio; La cartografia allegata è consultabile presso la Regione Lazio, Dipartimento Istituzionale e Territorio, Direzione Regionale Ambiente, Area Conservazione Qualità Ambiente;



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Individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni superficiali del Lago di Vico. Attuazione dellaD.G.R. 5817 del 14/12/1999.






VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale del 6 settembre 2002 n. 1 e successive modificazioni; VISTO il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 che stabilisce le competenze regionali in materia di individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano; VISTA la Legge Regionale 18 novembre 1991 n. 74 “Disposizioni in materia di tutela ambientale. Modificazioni ed integrazioni alla L.R. 11 aprile 1985 n. 36”; VISTA la Legge Regionale 22 gennaio 1996 n. 6 “Individuazione degli ambiti territoriali ottimali e organizzazione del servizio idrico integrato in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 1999 n° 5817 “Approvazione ed emanazione delle direttive per l’attuazione delle competenze regionali. Direttive per l’individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2004 n° 237 con la quale il Lago di Vico è classificato in A/2 come acqua superficiale destinata alla produzione di acqua potabile, ai sensi del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n°152; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 11 aprile 2003 n° 317 con la quale il Lago di Vico è designato area sensibile, ai sensi della direttiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991; VISTA la Legge Regionale 24/12/2008 n° 24 con la quale viene istituita la riserva naturale del Lago di Vico; VISTE le Direttive "Habitat" (92/43/CEE) e "Uccelli" (2009/147/CE) con le quali sono stati designati per il lago di Vico i Siti di Importanza Comunitaria IT6010024 "Lago di Vico" e IT6010023 "Monte Fogliano e Monte Venere" e la Zona di Protezione Speciale IT6010057 "Lago di Vico - Monte Venere e Monte Fogliano"; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 27 settembre 2007 n.° 42 che approva il Piano di Tutela delle Acque Regionali (P.T.A.R.) ai sensi del D.Lgs.152/99 e s.m.i.; CONSIDERATO l’avviso di inizio procedura per la delimitazione delle aree di salvaguardia pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 14/07/2010 n° 26 - parte terza; CONSIDERATO lo studio dell’Area 2S/05 – Difesa del suolo – della Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i popoli del 12 luglio 2010 prot. n. 164031; ACQUISITO il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico per l’Ambiente nella seduta del 26 maggio 2010; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n° 218 dell’13 maggio 2011 “Adozione della proposta di individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni superficiali del Lago di Vico - Attuazione della D.G.R. n°. 5817 del 14/12/1999”;

VISTE le note con le quali si certifica l’avvenuta pubblicazione della Deliberazione della Giunta Regionale del 13 maggio 2011 n. 218, presso l’Albo Pretorio dei comuni interessati: Ronciglione (prot. 21919 del 16/11/2011), Caprarola (prot. 7035 del 25/10/2011), Canepina (prot. 3858 del 18/07/2012), Vetralla (prot. 10542 del 31/05/2012) e Viterbo (prot. 32818 del 22/08/2011);

CONSIDERATO che non sono pervenute osservazioni in merito;


per quanto in premessa, all’unanimità

DELIBERA

1. di approvare la delimitazione delle aree di salvaguardia delle captazioni superficiali del Lago di Vico, così come

sono riportate nella Deliberazione della Giunta Regionale del 13 maggio 2011 n° 218 e nell’allegata cartografia che fa parte integrante della presente deliberazione (zona di rispetto, zona di protezione); (All.1: CTR – Aree di Salvaguardia delle captazioni idropotabili del Lago di Vico);

2. che la delimitazione della zona di tutela assoluta non risulta tecnicamente possibile in quanto le opere di captazione si trovano all’interno dello specchio lacustre;

3. di individuare, per le captazioni del Lago di Vico la zona di rispetto coincidente con il bacino idrografico del lago; 4. di individuare la zona di protezione come un’area comprendente il bacino idrogeologico di alimentazione della

falda; 5. che sia vietato il passaggio di mezzi con carichi pericolosi presso le opere di captazione; 6. che nelle zone di rispetto, siano vietati l’insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle

seguenti attività:

o dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; o accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; o spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l’impiego di tali sostanze sia effettuato

sulla base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;

o dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade; o aree cimiteriali; o apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; o apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli

finalizzati alla variazione dell’estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica;

o gestione dei rifiuti; o stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive; o centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; o pozzi perdenti; o pascolo di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti, al netto delle

perdite di stoccaggio e distribuzione; 7. che gli agglomerati urbani di nuova realizzazione presenti nella zona di rispetto devono essere dotati di fognatura a

doppia camicia con pozzetti ispezionabili per la verifica della tenuta della conduttura fognante. Le reti fognarie degli agglomerati urbani presenti nelle zone di rispetto dovranno essere adeguate con sistemi di fognatura a doppia camicia in occasione di interventi di ampliamento o ristrutturazione radicale delle reti. E’ fatto obbligo per il gestore del servizio idrico integrato di effettuare periodici controlli sullo stato delle reti fognarie esistenti al fine di provvedere agli interventi necessari di manutenzione, dandone comunicazione con cadenza almeno annuale agli uffici regionali competenti. Le acque reflue urbane ed eventualmente industriali devono essere condottate, anche se depurate, fuori della zona di rispetto stessa. Per gli agglomerati urbani minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, lo smaltimento deve avvenire senza emissione di reflui mediante impianti di evapotraspirazione a tenuta;

8. che nelle zone di rispetto devono essere messi in sicurezza i centri di pericolo esistenti; 9. che nelle zone di rispetto non si possono insediare attività industriali e artigianali che possano interferire, anche

occasionalmente, con la qualità delle acque; tali attività sono quelle che in qualunque momento del ciclo produttivo utilizzino, trattino o detengano sostanze liquide o solide che possano determinare il deterioramento della qualità delle acque;


10. che nelle zone di rispetto non è consentita nuova edificazione, fatti salvi i piani regolatori vigenti, sempre che non contrastino con i divieti e le prescrizioni indicati nei punti 6, 7, 8 e 9;

11. che la zona di protezione non interessata da insediamenti residenziali, ferma restando la destinazione urbanistica

vigente, dovrà rispettare le seguenti misure precauzionali da inserirsi negli strumenti urbanistici comunali:

è vietata l’apertura di cave a meno di situazioni litostratigrafiche naturalmente idonee e puntualmente accertate, comunque non devono interferire con la falda;

è vietata l’apertura di nuove discariche di qualsiasi tipo, ad esclusione di quelle di inerti; è vietato lo scarico nel suolo di reflui e fanghi; tutti i pozzi per l’approvvigionamento idrico dovranno essere progettati, realizzati, condotti e dismessi in

modo da impedire qualsiasi forma di inquinamento delle falde. 12. che gli insediamenti residenziali e i centri abitati presenti nella zona di protezione, ferma restando la destinazione

urbanistica prevista dai piani regolatori comunali, oltre alle misure precauzionali elencate nel punto 10, dovranno essere muniti di opere di collettamento dei reflui. I reflui provenienti da tali insediamenti dovranno essere trattati in impianti di depurazione a fanghi attivi dotati di trattamento di nitrificazione e denitrificazione o, per gli agglomerati minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, in impianti di fitodepurazione o sistemi equivalenti che consentano i massimi livelli di depurazione in relazione al BOD e alle sostanze azotate;

13. di imporre l’obbligo per il gestore di realizzare un sistema di monitoraggio secondo le specifiche della D.G.R.

222/05; Le competenze in materia di controllo previste dal Decreto Legislativo 3 Aprile 2006, n° 152 saranno espletate dall’ASL competente per territorio; La cartografia allegata è consultabile presso la Regione Lazio, Dipartimento Istituzionale e Territorio, Direzione Regionale Ambiente, Area Conservazione Qualità Ambiente;






Reg. (CE) n. 1234/2007 - D.M. 23 gennaio 2006 - "Programma finalizzato al miglioramento della produzionee commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura" - Individuazione sottoazioni finanziabili nella RegioneLazio per l'annualità 2012- 2013.


OGGETTO: Reg. (CE) n. 1234/2007 - D.M. 23 gennaio 2006 - “Programma finalizzato al miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura” – Individuazione sottoazioni finanziabili nella Regione Lazio per l’annualità 2012- 2013.

LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell’Assessore allo Sviluppo Economico e Agricoltura; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6;

VISTO il regolamento regionale 06 settembre 2002, n. 1; VISTO il Reg. (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), in particolare:

- l’articolo 105 che stabilisce che gli Stati membri possono predisporre un programma nazionale triennale al fine di migliorare le condizioni regionali della produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura;

- l’articolo 106 che stabilisce le misure che possono essere incluse nel programma apistico; VISTO il Reg. (CE) n. 917/2004 della Commissione del 29 aprile 2004, recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 797/2004 del Consiglio relativo alle azioni nel settore dell’apicoltura; VISTO il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 23 gennaio 2006 di attuazione dei predetti regolamenti comunitari sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura; VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C(2010) 6089 del 14 settembre 2010, recante approvazione del programma volto a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, presentato dall’Italia nell’ambito del regolamento (CE) n. 1234/2007, fissazione del contributo dell’Unione; VISTA la Circolare AGEA n. 19 del 18 aprile 2011 recante le istruzioni applicative generali per la presentazione ed il controllo delle domande di finanziamento per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura per il triennio 2011-2013; VISTO il Programma Apistico Italiano relativo al triennio 2011-2013 redatto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in conformità con i regolamenti comunitari di cui sopra e con il D.M. del 23 gennaio 2006, che ha attivato le seguenti azioni:

- Azione A – Assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori, suddivisa in 5 sottoazioni;

- Azione B – Lotta alla Varroosi, suddivisa in 4 sottoazioni; - Azione C – Razionalizzazione della transumanza, suddivisa in 2 sottoazioni; - Azione D – Provvedimenti a sostegno dei laboratori analisi, suddivisa in 3 sottoazioni; - Azione E – Misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario; - Azione F – Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di

ricerca.


VISTO il Decreto Direttoriale del 11/07/2012, prot. n. 4110/2012, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali recante “Ripartizione dei finanziamenti per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura - annualità 2012/2013” che assegna alla Regione Lazio l’importo complessivo di € 162.278,00; RILEVATO che la somma complessiva di € 162.278,00 risulta a carico del FEOGA – sezione garanzia per il 50% (cofinanziamento comunitario) ed a carico del Fondo di rotazione di cui alla Legge n. 183/87 per il restante 50% (cofinanziamento nazionale) e che non è previsto né onere finanziario a carico della Regione Lazio né transito dei fondi comunitari e nazionali nel bilancio regionale; CONSIDERATO che, come previsto dal Decreto ministeriale del 23 gennaio 2006, l’erogazione contestuale del finanziamento comunitario e nazionale deve essere effettuata dall’organismo pagatore (AGEA); CONSIDERATO che la Direzione Regionale Agricoltura, a seguito della concertazione con le parti sociali, e nello specifico con le Associazioni degli Apicoltori laziali, svoltasi in data 12/09/2012, ha ritenuto di dover attivare per l’annualità 2012/2013, nell’ambito di quanto riportato nel Programma Apistico Italiano di cui sopra, le azioni A, B, C, E, attraverso le seguenti sottoazioni: A: Sottoazione a.1.2. Corsi di aggiornamento e formazione ai privati; Sottoazione a.2. Seminari e convegni tematici; B: Sottoazione b.2. Indagini sul campo finalizzate all’applicazione di strategie di lotta alla varroa, caratterizzati da basso impatto chimico sugli alveari; materiale di consumo per i campionamenti; Sottoazione b.4. Acquisto degli idonei presidi sanitari; C: Sottoazione c.2.1 Acquisto arnie; Sottoazione c.2.2. Acquisto macchine, attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo; E: Sottoazione e.1. Acquisto sciami ed api regine, materiale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione. CONSIDERATO che le iniziative che si realizzeranno con le Sottoazioni sopra menzionate, in conformità alla normativa comunitaria di cui al Reg. (CE) n. 1234/2007, in attuazione delle disposizioni dettate dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con Decreto 23 gennaio 2006 e dall’AGEA con Circolare n. 11 del 18 aprile 2011 recante le modalità operative per la gestione del triennio 2011-2013, permetteranno, tra l’altro, di:

- trasmettere le necessarie informazioni agli apicoltori sulle metodologie più razionali di lotta alla varroa ed alle patologie che affliggono il comparto apistico, utilizzando strategie di lotta a basso impatto ambientale;

- realizzare azioni di formazione, informazione e divulgazione da attuare mediante corsi, seminari, convegni e pubblicazioni su specifiche tematiche inerenti la produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura.

RITENUTO, in ragione di quanto sopra richiamato: - di dare attuazione, in conformità con il Programma Apistico Italiano, alle Sottoazioni a1.2 – a.2 – b.2 – b.4 – c.2.1 – c.2.2 – e.1; - di demandare alla competente Direzione Regionale Agricoltura la formalizzazione di tutti gli atti necessari; all’unanimità


DELIBERA in conformità con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate, di:

• Stabilire che le sottoazioni finanziabili nella Regione Lazio, per l’annualità 2012-2013, sono le seguenti: A: Sottoazione a.1.2. Corsi di aggiornamento e formazione ai privati; Sottoazione a.2. Seminari e convegni tematici; B: Sottoazione b.2. Indagini sul campo finalizzate all’applicazione di strategie di lotta alla varroa, caratterizzati da basso impatto chimico sugli alveari; materiale di consumo per i campionamenti; Sottoazione b.4. Acquisto degli idonei presidi sanitari. C: Sottoazione c.2.1 Acquisto arnie Sottoazione c.2.2. Acquisto macchine, attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo; E: Sottoazione e.1. Acquisto sciami ed api regine, materiale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione. La Direzione Regionale Agricoltura provvederà alla formalizzazione di tutti gli atti necessari. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio ed inserita sul sito web www.agricoltura.regione.lazio.it.


Regione LazioRettifiche

Rettifica

Deliberazione num. 509 del 17.10.2012: Interventi regionali in materia di cinema ed audiovisivo (ex art.comma 3 dell'articolo 26 della legge regionale 13 aprile 2012 n. 2 - Interventi regionali per lo sviluppo delcinema e dell'audiovisivo).


Oggetto: Interventi regionali in materia di cinema ed audiovisivo (ex art. comma 3 dell’articolo 26 della legge regionale 13 aprile 2012 n. 2 - Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo).

LA GIUNTA REGIONALE

su proposta dell’Assessore alla Cultura, Sport, Politiche Giovanili e Turismo;

VISTI - lo Statuto della Regione Lazio ed, in particolare, gli articoli 7 e 9; - la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta

e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modificazioni;

- il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale) e successive modificazioni;

- la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 (Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione) e successive modificazioni;

- la legge regionale 23 dicembre 2011, n. 20 (Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012);

- la legge regionale 13 aprile 2012 n. 2 (Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo);

VISTO, in particolare, il comma 3 dell’articolo 26 della l.r. 2/2012, che dispone che, “nelle more dell’approvazione del documento programmatico e del programma di cui rispettivamente agli articoli 7 e 8, la Regione, con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di cultura e previa acquisizione del parere della commissione consiliare permanente competente in materia di cultura, individua gli interventi da realizzare nell’anno di riferimento, ed indica, in particolare …..” i beneficiari, le tipologie degli interventi , le relative priorità e tempi di realizzazione, nonché le modalità ed i criteri di concessione degli aiuti, le risorse strumentali e finanziarie necessarie; VISTO l’articolo 25 della richiamata l.r. 2/2012, che dispone che gli aiuti previsti sono concessi nel rispetto della normativa dell’Unione europea vigente relativa agli aiuti di Stato, e in particolare della Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni su taluni aspetti giuridici riguardanti le opere cinematografiche e le altre opere audiovisive (2002/c 43/04) applicabile fino alla data del 31 dicembre 2012; RITENUTO necessario che le istanze per la concessione degli aiuti debbano pervenire entro e non oltre la data del 31 dicembre 2012; TENUTO CONTO che il capitolo di spesa G12515 del bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2013 presenta uno stanziamento pari ad euro 15 milioni, necessario al finanziamento degli interventi sopra menzionati nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 3,


commi da 16 a 19 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato-legge finanziaria 2004);

CONSIDERATO che

- l’articolo 167, paragrafi 2 e 4 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) riconosce l’estrema importanza delle politiche culturali per l’Unione europea, i suoi Stati membri e le loro regioni, al fine di incoraggiare la cooperazione e di rispettare, promuovere e valorizzare la diversità delle sue culture;

- le opere cinematografiche ed audiovisive possono significativamente concorrere alla promozione e alla valorizzazione della diversità culturale e ambientale europea, nonché dell’immagine e dell’identità del territorio regionale;

RITENUTO OPPORTUNO, individuare tra le diverse tipologie di intervento regionale, per l’esercizio finanziario 2013, il sostegno all’investimento alla produzione di opere cinematografiche ed audiovisive mediante la concessione di aiuti, sottoforma di sovvenzioni, nella misura e secondo le modalità e i criteri previsti negli Allegati A e B alla presente deliberazione, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato;

RITENUTO OPPORTUNO, rinviare per ogni chiarimento in merito alle definizioni terminologiche a quanto disposto dall’articolo 3 (Definizioni) della l.r. 2/2012;

RITENUTO ADEGUATO attribuire, nella concessione delle sovvenzioni, specifico sostegno alle categorie di opere, così come definite dall’art.9 (Tipologia degli interventi), comma 1, lettera a) della l.r. 2/2012, di seguito elencate:

- di interesse regionale;

- per i ragazzi;

- prime e seconde dirette alla scoperta di nuovi registi;

- di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi, inclusi i crossmediali ed i multipiattaforma;

- documentaristiche di creazione;

- di genere, in particolare a basso costo;

RITENUTO ADEGUATO, altresì, attribuire, nella concessione delle sovvenzioni, specifico sostegno alle opere prodotte da imprese nei primi cinque anni dall’inizio dell’attività, nonché da micro e piccole imprese;

RITENUTO

- di dover approvare negli allegati A e B alla presente deliberazione, le modalità e i criteri di concessione delle sovvenzioni previste;


- di dover stabilire che le risorse imputate sul capitolo di spesa G12515 del bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2013, pari ad euro 15.000.000,00 (quindicimilioni/00) siano destinate in misura di:

- due terzi (2/3), a valere sulla produzione di opere cinematografiche;

- un terzo (1/3), a valere sulla produzione di opere audiovisive;

- di dover istituire un’apposita Commissione tecnica di valutazione delle istanze per la concessione delle sovvenzioni, da costituire e nominare ai sensi dell’articolo 371 del r.r 1/2002, composta da:

- il direttore della direzione regionale competente in materia di cultura, che la presiede;

- il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di promozione della cultura del cinema e dell’audiovisivo e della multimedialità;

- un giornalista cinematografico di comprovata esperienza professionale nel settore cinematografico e audiovisivo, iscritto al sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici;

- un esperto in possesso di elevata professionalità maturata nel settore cinematografico;

- un esperto in possesso di elevata professionalità maturata nel settore audiovisivo;

- di dover stabilire che, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 387 del r.r. 1/2002, ai membri della Commissione tecnica di valutazione spetta, nel caso in cui siano residenti in luogo diverso da quello in cui si svolgono le sedute della Commissione stessa, il rimborso delle spese di viaggio in misura non superiore a quella stabilita per i dirigenti regionali;

CONSIDERATO che è decorso il termine di cui all’art. 88, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale

all’unanimità

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione,

1. di approvare gli Allegati A (Modalità e criteri per la concessione delle sovvenzioni) e B (Istanza per la concessione delle sovvenzioni. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex artt. 46 e 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Allegati) alla presente deliberazione, quali parti integranti e sostanziali della stessa;

2. di stabilire, tra le possibili tipologie di intervento regionale per l’esercizio finanziario 2013, il sostegno all’investimento alla produzione di opere cinematografiche ed audiovisive mediante la concessione di aiuti sottoforma di sovvenzioni, nella misura e secondo le


modalità e i criteri previsti negli Allegati A e B alla presente deliberazione, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di stato; e in particolare della Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni su taluni aspetti giuridici riguardanti le opere cinematografiche e le altre opere audiovisive (2002/c 43/04) applicabile fino alla data del 31 dicembre 2012;

3. di individuare quali soggetti beneficiari delle sovvenzioni di cui al punto 2, le imprese individuali o familiari ovvero le società di persone o di capitali che rispettivamente esercitino ed includano, tra le attività che costituiscono l’oggetto sociale, l’attività di produzione di opere cinematografiche e/o audiovisive, in modo esclusivo o prevalente;

4. di attribuire, nella concessione delle sovvenzioni, specifico sostegno alle categorie di opere, così come definite dall’art.9, comma a) della l.r. 2/2012, di seguito elencate:

- di interesse regionale;

- per i ragazzi;

- prime e seconde dirette alla scoperta di nuovi registi;

- di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi, inclusi i crossmediali ed i multipiattaforma;

- documentaristiche di creazione;

- di genere, in particolare a basso costo;

5. di attribuire, altresì, nella concessione delle sovvenzioni, specifico sostegno alle opere prodotte da imprese nei primi cinque anni dall’inizio dell’attività, nonché da micro e piccole imprese;

6. di stabilire che le risorse imputate sul capitolo di spesa G12515 del bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2013, pari ad euro 15.000.000,00 (quindicimilioni/00) siano destinate in misura di:

- due terzi (2/3), a valere sulla produzione di opere cinematografiche;

- un terzo (1/3), a valere sulla produzione di opere audiovisive;

7. di istituire un’apposita Commissione tecnica di valutazione delle istanze per la concessione delle sovvenzioni, da costituire e nominare ai sensi dell’articolo 371 del r.r. 1/2002, composta da:

- il direttore della direzione regionale competente in materia di cultura, che la presiede;


- il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di promozione della cultura del cinema e dell’audiovisivo e della multimedialità;

- un giornalista cinematografico di comprovata esperienza professionale nel settore cinematografico e audiovisivo, iscritto al sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici;

- un esperto in possesso di elevata professionalità maturata nel settore cinematografico;

- un esperto in possesso di elevata professionalità maturata nel settore audiovisivo;

8. di dover stabilire che, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 387 del r.r. 1/2002, ai membri della Commissione tecnica di valutazione spetta, nel caso in cui siano residenti in luogo diverso da quello in cui si svolgono le sedute della Commissione stessa, il rimborso delle spese di viaggio in misura non superiore a quella stabilita per i dirigenti regionali;

9. di stabilire che le istanze per la concessione delle sovvenzioni, devono essere presentate successivamente alla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) della presente deliberazione, entro e non oltre la data del 31/12/2012;

10. di demandare alla direzione regionale competente in materia di cultura l’adozione di tutti gli atti necessari all’attuazione della presente deliberazione;

11. di concedere le sovvenzioni previste previa notifica alla Commissione europea della presente deliberazione, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, con riserva di apportare alla stessa deliberazione eventuali modifiche qualora richieste dalla Commissione medesima.

La presente deliberazione viene pubblicata sul B.U.R.L. e diffusa sui siti internet www.regione.lazio.it e www.culturalazio.it


http://www.sirio.regione.lazio.it/

http://www.culturalazio.it/

ALLEGATO A

(Modalità e criteri per la concessione delle sovvenzioni)

1. TIPOLOGIA DI INTERVENTO REGIONALE

1.1. La Regione sostiene, nei limiti delle disponibilità finanziarie previste, la produzione di opere

cinematografiche e audiovisive italiane, europee e straniere, attraverso la concessione di

sovvenzioni.

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2.1. Possono essere ammesse alle sovvenzioni di cui al paragrafo 1, salvo quanto previsto al

punto 2.3:

a) le imprese individuali1 o familiari

2 che esercitano, in modo esclusivo o prevalente,

l’attività di produzione di opere cinematografiche e/o audiovisive;

b) le società di persone3 o di capitali

4 che, tra le attività che costituiscono l’oggetto

sociale, esercitano, in modo esclusivo o prevalente, l’attività di produzione di opere

cinematografiche e/o audiovisive.

2.2 Le imprese/società di produzione italiane che intendono presentare istanza di sovvenzione di

cui al paragrafo 1 per un’opera cinematografica, devono, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3

decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28 (Riforma della disciplina in materia di attività

cinematografiche, a norma dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), essere iscritte

nell’elenco informatico istituito presso il Ministero per i beni e le attività culturali, ovvero

procedere all’iscrizione, dopo aver ricevuto la comunicazione di ammissibilità di cui al punto 9.2.

2.3 Possono presentare istanza di sovvenzione per un’opera audiovisiva le imprese/società di

produzione indipendenti di cui all’art. 3, comma 1, lettera aa) della l.r. 2/20125.

3. REQUISITI DI ELEGGIBILITA’

3.1 Le sovvenzioni sono concesse a valere su opere cinematografiche ed audiovisive:

a) riconosciute come “prodotto culturale”, sulla base del test di eleggibilità culturale di

cui al paragrafo 6;

b) realizzate, sul territorio regionale in misura non inferiore al quaranta per cento delle

spese contenute nel bilancio di produzione “sotto la linea”, oppure non inferiore al

1 ex art. 2082 e segg. cod. civ..

2 ex art. 230 bis cod. civ..

3 Le società di persone (ex art. 2247 e segg. cod. civ.) sono: la società semplice (ex art. 2251 e segg. cod. civ.), la

società in nome collettivo (ex art. 2292 e segg. cod. civ.) e la società in accomandita semplice (ex art. 2313 e segg. cod.

civ.). 4 Le società di capitali (ex art. 2247 e segg. cod. civ.) sono: la società a responsabilità limitata (ex art. 2462 e segg.

cod. civ.), la società per azioni (ex art. 2325 e segg. cod. civ.) e la società in accomandita per azioni (ex art. 2452 e

segg. cod. civ.). 5 “produttori indipendenti”: gli operatori di comunicazione europei che svolgono attività di produzione audiovisiva e

che, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera p), del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (Testo unico dei servizi

di media audiovisivi e radiofonici) e successive modifiche, non sono controllati da o collegati a emittenti, anche

analogiche, ovvero che per un periodo di tre anni non destinano più del 90 per cento della propria produzione ad una

sola emittente, anche analogica;


venti per cento del bilancio di produzione “sotto la linea”, nel caso in cui i costi di

produzione “sotto la linea1” nel Lazio siano superiori a due milioni di euro;

c) le cui riprese siano terminate nel 2012.

4. SPESE ELEGGIBILI AI FINI DEL CALCOLO DELLE SOVVENZIONI

4.1 Sono spese eleggibili ai fini del calcolo delle sovvenzioni, secondo le modalità e nella

misura di cui al paragrafo 5, le spese di produzione “sotto la linea” sostenute nel territorio

regionale, inclusi gli eventuali costi sostenuti dai coproduttori o dai produttori esecutivi2, purché

facenti parte del bilancio di produzione dell’opera.

4.2 In deroga a quanto previsto al punto 4.1, sono da considerarsi spese di produzione eleggibili

ai fini del calcolo delle sovvenzioni anche quelle relative all’impiego di “troupe di operatori

residenti nella Regione Lazio ovvero di mezzi tecnici messi a disposizione da società/imprese aventi

sede legale nella Regione Lazio”, per riprese effettuate fuori Regione.

4.3 Sono inoltre da considerarsi eleggibili le spese generali sostenute nella Regione Lazio.

4.4 Le spese eleggibili di cui al punto 4.1, 4.2 e 4.3 saranno riconosciute solo se sostenute nel

periodo di vigenza temporale compreso tra il 01/01/2012 e la data ultima fissata per la consegna

della rendicontazione certificata di cui al punto 10.2. Per le opere cinematografiche e audiovisive le

cui riprese siano iniziate in data precedente al 31/12/2011, le spese eleggibili saranno quelle

sostenute dal 01/01/2011 al 31/12/2012.

5. MISURA E MODALITA’ DI CONCESSIONE DELLE SOVVENZIONI

5.1 La misura della sovvenzione per ciascun opera cinematografica e audiovisiva, fermo

restando quanto previsto al punto 5.6, è così determinata:

a) fino ad un massimo del 13 per cento delle spese eleggibili ai fini del calcolo delle

sovvenzioni, per le opere cinematografiche;

b) fino ad un massimo del 10 per cento delle spese eleggibili ai fini del calcolo delle

sovvenzioni, per le opere audiovisive

5.2 Le percentuali di cui al punto 5.1 possono essere elevate, fino ad un massimo

rispettivamente del 15 e del 12 per cento, per le categorie di opere di seguito elencate:

1 Il costo complessivo di produzione è composto da:

- spese di produzione “sopra la linea”: spese inerenti al soggetto e alla sceneggiatura (comprensive dei costi per

l’acquisto dei diritti), alla direzione ed agli attori principali;

-spese di produzione “sotto la linea”: spese risultanti dalla differenza tra il costo complessivo di produzione, le spese

di produzione “sopra la linea”, le spese generali e la producer fee;

-spese generali: spese non direttamente imputabili all’opera comprensive esclusivamente delle spese di produzione per

il personale dipendente e per collaboratori autonomi non coinvolti nella produzione dell’opera, nonché gli oneri

relativi all’utilizzazione di locali strumentali per l’esercizio dell’attività aziendale non direttamente collegata alla

produzione dell’opera. Tali spese sono computabili nell’ambito del costo complessivo di produzione nella percentuale

corrispondente al rapporto tra numero di giornate di ripresa e giornate annue e, comunque, per un importo massimo

pari al 7,5% del costo di produzione;

- producer fee: compenso per la produzione, è computabile nell’ambito del costo complessivo di produzione per un

importo massimo pari al 7,5% del costo di produzione. 2 “costi sostenuti da produttori associati “: gli eventuali costi sostenuti da coproduttori o produttori esecutivi, i quali

devono effettuare la rendicontazione delle spese sostenute al produttore incaricato, con le stesse regole a cui è tenuto il

produttore incaricato (colui che ha presentato istanza) nei confronti della Regione Lazio


di interesse regionale1;

per i ragazzi2;

prime e seconde dirette alla scoperta di nuovi registi3;

di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi, inclusi i

crossmediali ed i multipiattaforma4;

documentaristiche di creazione5;

di genere, in particolare a basso costo6.

5.3 Le percentuali di cui al punto 5.1 possono, altresì, essere elevate, fino ad un massimo

rispettivamente del 15 e del 12 per cento, per le opere prodotte da imprese nei primi cinque anni

dall’inizio dell’attività, nonché da micro e piccole imprese7.

5.4 Per le opere cinematografiche ed audiovisive realizzate da imprese/società nazionali in co-

produzione con imprese/società di produzione estere, l’entità della sovvenzione di cui ai punti 5.1,

5.2 e 5.3 è aumentata in misura pari al 5 per cento delle spese eleggibili ai fini del calcolo delle

sovvenzioni.

5.5 L’importo complessivo delle sovvenzioni di cui ai punti 5.1, 5.2, 5.3, 5.4 e 5.5 non può in

ogni caso superare 500 mila euro per le opere cinematografiche e 750 mila euro per le opere

audiovisive.

5.6 Per le opere di cui ai punti 5.1, 5.2 e 5.3, il cui bilancio complessivo di produzione non

superi i 50 mila euro, in deroga a quanto previsto negli stessi punti, la misura della sovvenzione può

essere elevata al 50 per cento delle spese eleggibili ai fini del calcolo delle sovvenzioni.

5.7 Le sovvenzioni di cui ai precedenti punti sono cumulabili, relativamente alla stessa opera,

con altre forme di aiuto di stato e misure pubbliche di sostegno, nei limiti ammessi dalla vigente

normativa europea in materia di aiuti di stato. A tal fine saranno considerati anche gli aiuti concessi

da altri stati membri dell’UE. Per le imprese estere saranno computati anche gli aiuti concessi da

altri Stati non appartenenti all’UE.

5.8 Sono esclusi dalle sovvenzioni previste coloro che sono destinatari di un ordine di

restituzione in seguito ad una decisione della Commissione europea che abbia dichiarato gli aiuti

1 “opera di interesse regionale”: l’opera cinematografica o audiovisiva prodotta, totalmente o in misura superiore al

cinquanta per cento, nella Regione e comunque funzionale alla valorizzazione dell’immagine della Regione stessa in

quanto avente un legame evidente, in particolare, con il suo territorio, la sua identità, cultura e lingua;

2 “film per ragazzi”: il film o l’opera audiovisiva il cui contenuto contribuisca alla formazione civile, culturale ed etica

dei minori;

3 “opera prima e seconda”: il film di lungometraggio la cui regia è realizzata da un regista esordiente o alla sua

seconda opera;

4 “opera di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi, inclusi i cross mediali ed i

multipiattaforma”: il film o l’opera audiovisiva che implica la ricerca e la sperimentazione di linguaggi che postulano

la compresenza ed eventuale integrazione di diversi formati e mezzi di comunicazione in uno stesso supporto ovvero la

possibilità per l’utente di costruirne il contenuto attraverso la scelta di una rete di racconti collegati;

5 “documentario di creazione per il cinema e la televisione”: il film o l’opera audiovisiva che si svolge partendo da un

argomento di carattere reale, che richiede un sostanziale lavoro di scrittura originale e l’espressione di un punto di

vista personale dell’autore;

6 “opera cinematografica di genere a basso costo”: il film realizzato con un budget non superiore a 500 mila euro;

7 “micro impresa”: un’impresa che occupi meno di 10 persone e realizzi un fatturato annuo oppure un totale di

bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro ai sensi dell’Allegato I al regolamento CE n. 800/2008, e successive

modifiche.

“piccola impresa”: un’impresa che occupi meno di 50 persone e realizzi un fatturato annuo o un totale di bilancio

annuo non superiore a 10 milioni di euro, ai sensi dell’Allegato I al regolamento CE n. 800/2008 della Commissione

del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli

articoli 87 e 88 del Trattato e successive modifiche.


ricevuti illegali e incompatibili e non abbiano successivamente rimborsato, o depositato in un conto

bloccato, detti aiuti. A tal fine i soggetti richiedenti la sovvenzione devono rilasciare apposita

dichiarazione contenuta nell’allegato B.

5.9 Sono altresì escluse dalle sovvenzioni le imprese in difficoltà ai sensi della comunicazione

della Commissione Europea 2004/C 244/02 “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il

salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà”.

6. TEST DI ELEGGIBILITA’ CULTURALE

6.1 Ai fini della presente deliberazione, per opera cinematografica o audiovisiva riconosciuta

come “prodotto culturale” si intende l’opera che abbia ottenuto, applicando la griglia di criteri di

eleggibilità culturale di cui alla tabella del punto 6.2, almeno 50 punti su un punteggio massimo di

100 e che soddisfi non meno di 2 dei criteri contenuti nel Blocco A (Contenuti) della tabella

medesima, con esclusione dei criteri A.6 e A.7 relativi rispettivamente all’impiego della lingua

italiana e alla distribuzione dell’opera.

6.2 La griglia di criteri di eleggibilità culturale e i relativi punteggi sono articolati nei termini

precisati nella tabella di seguito riportata:

Requisito Punti

Blocco A: contenuti

A.1 Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/

audiovisiva tratto da opera letteraria/teatrale regionale/

italiana/europea

8

A.2 Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/

audiovisiva riguardante tematiche ambientali, storiche,

leggendarie, religiose, sociali, artistiche o culturali

regionali/italiane/europee

8

A.3 Soggetto/sceneggiatura, riguardante una personalità/

carattere regionale/italiano/europeo di rilevanza storica,

religiosa, sociale, artistica o culturale

8

A.4 Ambientazione territoriale del soggetto dell’opera

sul territorio regionale/italiano, a prescindere dalle

locations e/o teatri di posa dove vengano effettivamente

realizzate le riprese, in considerazione della

valorizzazione dell’immagine e dell’identità del territorio

che ne conseguirebbe;

12

A.5 Riprese in esterno e/o in interno delle scene

dell’opera cinematografica/audiovisiva effettuate in

misura non inferiore al 40% sul territorio regionale (o al

12


20% del bilancio di produzione “sotto la linea” nel caso

in cui i costi di produzione “sotto la linea” nel Lazio

siano superiori a 2 milioni) al fine di valorizzarne il

patrimonio ambientale, artistico, architettonico ed

archeologico ed enogastronomico.

A.6 Dialoghi originali girati in lingua italiana o dialetti

della Regione Lazio 4

A.7 Distribuzione dell’opera a cura di imprese/società

con sede legale nella Regione Lazio 8

Totale punteggio A 60

Blocco B: talenti creativi

B.1 Presenza di artisti cinematografici/audiovisivi

regionali o italiani o cittadini degli Stati dello Spazio

Economico Europeo - SEE (a-regista, b-autore del

soggetto, c-sceneggiatore, d-attore principale (uno), e-

attore secondario (uno), f-autore delle musiche)

10 (max)

di cui: 2 punti per a), b), c) e d),

1 punto per e) ed f)

B.2 Presenza di talenti creativi regionali, italiani o

cittadini degli Stati dello Spazio Economico Europeo -

SEE (a-direttore della fotografia, b-scenografo, c-

costumista, d-montatore, e-arredatore, f-capo truccatore)

10 (max)

di cui: 2 punti per a), b), c) e d),

1 punto per e) ed f)

Totale punteggio B 20

Blocco C: produzione

C.1 Riprese in teatri di posa localizzati nella Regione

Lazio in misura dal 20% al 40% delle scene contenute

nella sceneggiatura fino a punti 3; oltre il 40%, fino a

punti 7;

(soglia minima: 20% delle scene)

7

C.2 Effetti digitali nella Regione Lazio 2

C.3 Effetti speciali nella Regione Lazio 2


C.4 Registrazione musiche nella Regione Lazio 2

C.5 Montaggio del sonoro e mixaggio nella Regione

Lazio 2

C.6 Lavoro di laboratorio nella Regione Lazio 3

C.7 Montaggio finale nella Regione Lazio 2

Totale punteggio C 20

Totale generale 100

Obbligatori almeno 2 tra i criteri A.1, A.2, A.3, A.4 e A.5 del Blocco A

Punteggio totale minimo 50/100 necessario ai fini dell'ammissione a sovvenzione

7. RIPARTO DELLE RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI

7.1 Le risorse finanziarie imputate sul capitolo di spesa G12515, pari ad euro 15.000.000,00

(quindicimilioni/00), per la concessione delle sovvenzioni, nel rispetto di quanto previsto

dall’articolo 3, commi 16-20 della l. 350/2003, sono destinate in misura di :

a) 10.000.000,00 (diecimilioni/00) di euro, a valere sulla produzione di opere

cinematografiche

b) 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) di euro, a valere sulla produzione di opere

audiovisive..

8. MODALITA’ E TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE PER LA

CONCESSIONE DELLE SOVVENZIONI

8.1 L’istanza per la concessione delle sovvenzioni e la dichiarazione sostitutiva di atto di

notorietà di cui al successivo Allegato B, devono essere presentate successivamente alla data di

pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) della presente deliberazione,

entro e non oltre il 31 dicembre 2012.

8.2 Le istanze e la dichiarazione sostitutiva di cui al punto 8.1, sottoscritte dal legale

rappresentante del soggetto richiedente, possono:

a) essere spedite a mezzo posta all’indirizzo REGIONE LAZIO - DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE - DIREZIONE REGIONALE

CULTURA, ARTE E SPORT – AREA PROMOZIONE DELLA CULTURA, DELLE ARTI

VISIVE, DEL CINEMA, DELL’AUDIOVISIVO E DELLA MULTIMEDIALITÀ - Via Rosa

Raimondi Garibaldi, 7 - 00145 Roma. Ai fini del rispetto del termine di cui al punto 8.1, fa fede

la data del timbro postale;

b) essere consegnate a mano presso l’Ufficio accettazione della Regione Lazio, Via R.

Raimondi Garibaldi, 7, Palazzina B, piano terra, entro le ore 12 del giorno di scadenza di

cui al punto 8.1.


8.3 In entrambi i casi di cui al punto 8.2, la relativa documentazione deve essere presentata

attraverso l’utilizzo di plichi chiusi recanti la dicitura: “Interventi regionali in materia di cinema

ed audiovisivo. Esercizio finanziario 2012”. Si specifica che la presentazione dell’istanza non

comporta obblighi a carico della Regione Lazio in ordine alla concessione della sovvenzione. Solo

dopo l’avvenuta approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 può essere

assunto l’impegno di spesa, nel limite delle risorse finanziarie disponibili e degli altri vincoli di

legge esistenti.

8.4 L’impresa/società di produzione estera, può dare incarico al produttore esecutivo dell’opera

cinematografica o audiovisiva, ovvero il soggetto incaricato ad effettuare la produzione esecutiva

del film in tutto o per la sola parte italiana, a compilare e presentare l’istanza per la concessione

delle sovvenzioni e la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

9. VALUTAZIONE DELLE ISTANZE PER LA CONCESSIONE DELLE SOVVENZIONI.

CONCESSIONE ED EROGAZIONE DELLE SOVVENZIONI.

9.1 La valutazione delle istanze per la concessione delle sovvenzioni ed, in particolare, la

verifica dei requisiti/condizioni di cui ai paragrafi 3, 4, 5 e 6 è effettuata dalla Commissione tecnica

di valutazione.

9.2 A seguito della valutazione di cui al punto 9.1, l’Amministrazione regionale provvede a

comunicare a ciascun soggetto richiedente l’accoglimento o l’esclusione dell’istanza per la

concessione della sovvenzione. I risultati sono pubblicati sul sito della Regione Lazio, agli indirizzi

www.regione.lazio.it e www.culturalazio.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

9.3 La concessione e l’erogazione della sovvenzione a favore del soggetto beneficiario fa

seguito alla conclusione dell’opera e alla produzione della rendicontazione delle spese di cui al

paragrafo 10 da parte dello stesso soggetto beneficiario

10. CONTROLLI DELL’AMMINISTRAZIONE. OBBLIGHI DEL SOGGETTO

BENEFICIARIO E REVOCA DELLE SOVVENZIONI

10.1 L’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di verificare la veridicità, coerenza e

congruenza delle spese sostenute per la realizzazione dell’opera cinematografica o audiovisiva, dai

soggetti beneficiari delle sovvenzioni, nonché il possesso dei requisiti/condizioni richiesti per

l’ammissione alle sovvenzioni.

10.2 E’ fatto obbligo ai soggetti che risultino beneficiari delle sovvenzioni di presentare alla

Direzione regionale cultura, arte e sport, a pena l’esclusione, successivamente alla comunicazione

di cui al punto 9.2 e nei termini e modalità in esse contenute, un’analitica e documentata

rendicontazione delle spese. Tale rendicontazione deve essere certificata da un revisore contabile o

da un professionista iscritto all’albo dei commercialisti, degli esperti contabili, dei periti

commerciali o dei consulenti del lavoro.

10.3 Salvo deroga accordata dalla Regione Lazio per eccezionali motivi addotti dal beneficiario,

a seguito della formale comunicazione di accoglimento dell’istanza per la concessione della

sovvenzione di cui al punto 9.2, i soggetti beneficiari assumono l’obbligo, pena l’esclusione, che

ogni forma di pubblicizzazione e promozione dell’opera riporti il logo identificativo della Regione

Lazio e la dicitura “Opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il

cinema e l’audiovisivo”, in particolare i titoli di testa e/o di coda con lo stesso rilievo dato ad altri

soggetti pubblici e privati che hanno sostenuto finanziariamente la realizzazione dell’opera.


10.4 L’obbligazione pubblicitaria relativa al logo e alla dicitura cui al punto 10.3, deve applicarsi

anche a tutti i contratti con soggetti terzi che prevedano l’utilizzo dell’opera sovvenzionata, nonché

ai contratti con distributori acquirenti ed esportatori dell’opera stessa. I soggetti beneficiari sono

obbligati, altresì, a concedere alla Regione Lazio, dopo 4 mesi dall’uscita theatrical la messa in

onda (free e pay tv) dell’opera sovvenzionata, la licenza d’uso gratuito dell’opera stessa per uso

didattico – pedagogico, nonché per la sua diffusione nei circuiti delle mostre e rassegne promosse,

sostenute o partecipate dall’Amministrazione regionale. Gli autori e i produttori risultati ammessi a

finanziamento sono, inoltre, obbligati a depositare una copia digitale dell’opera in formato DVD, in

alta definizione, completa del logo identificativo della Regione Lazio e della dicitura “Opera

realizzata con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo”. La

copia depositata sarà messa a disposizione della mediateca regionale di cui all’art. 3, comma 1,

lettera x) della l.r.2/2012 a fini di raccolta, fruizione dell’archivio cinematografico e audiovisivo,

produzione audiovisiva, studio e promozione istituzionale della Regione Lazio.

10.5 Le sovvenzioni sono ridotte in proporzione qualora l’Amministrazione regionale, sulla base

di una valutazione discrezionale ed insindacabile, accerti che le spese sostenute siano inferiori a

quelle preventivate ed ammesse o che la documentazione prodotta sia inidonea a giustificare

l’intero importo del rendiconto presentato.

10.6 L’Amministrazione regionale potrà procedere alla revoca della sovvenzione concessa

qualora da successive verifiche risultasse, in particolare:

a) la realizzazione di un’opera diversa e/o difforme da quella ammessa a sovvenzione;

b) il cambiamento durante la produzione dei requisiti/condizioni previsti;

c) il mancato adempimento degli obblighi previsti nel presente paragrafo;

d) la produzione di documenti falsi o di dichiarazioni mendaci relative a fatti, stati o qualità

dichiarati.

10.7 Ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di

protezione dei dati personali), la Regione Lazio informa che i dati personali forniti sono trattati

nell’ambito del procedimento previsto per l’erogazione delle sovvenzioni. I dati personali sono

raccolti e trattati, manualmente e/o con l’ausilio di mezzi elettronici idonei a garantire la sicurezza e

la riservatezza, da personale della Regione Lazio. Il conferimento dei dati richiesti è facoltativo.

L’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità di istruire la pratica e di ottenere le sovvenzioni

richieste. Ai soggetti interessati sono riconosciuti i diritti sanciti dall’articolo 7 del d.lgs. 196/2003.

Titolare del trattamento dei dati è la Regione Lazio -via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 – 00145

Roma.


ALLEGATO B

(Istanza per la concessione delle sovvenzioni. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex artt. 46 e 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Allegati)

Regione Lazio

Direzione regionale cultura, arte e sport – Area Promozione della Cultura, delle Arti Visive del Cinema, dell’Audiovisivo e della Multimedialità

Via Rosa Raimondi Garibaldi 7

00145 Roma

Il/La sottoscritto/a in qualità di rappresentante legale dell’impresa/società, , ai sensi dell’art.9 l.r. 2/2012 e della DGR n. ………./2012,

fa istanza

di sovvenzione per la realizzazione dell’opera cinematografica/audiovisiva dal titolo

e dichiara,

consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 del D.P.R. 28.12.2000, n.445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, i seguenti stati, qualità personali e fatti:


DATI RIFERITI AL SOGGETTO RICHIEDENTE LA SOVVENZIONE

DENOMINAZIONE IMPRESA/SOCIETA’: NATURA GIURIDICA:

□ impresa individuale

□ impresa familiare

□ società semplice □ società in nome collettivo

□ società in accomandita semplice

□ società a responsabilità limitata

□ società per azioni

□ società in accomandita per azioni ALTRI REQUISITI DELLA IMPRESA/SOCIETA’:

esercizio di attività di produzione di opere cinematografiche e audiovisive, in modo esclusivo o prevalente

□ SI □ NO

iscrizione, per le imprese italiane che richiedono la sovvenzione per un’opera cinematografica, all’elenco informatico istituito presso il Ministero per i beni e le attività culturali

□ SI □ NO

produttore indipendente di opera audiovisiva

□ SI □ NO

SEDE LEGALE: PARTITA IVA: LEGALE RAPPRESENTANTE: NUMERO DI TELEFONO: NUMERO DI FAX: INDIRIZZO E-MAIL:


ELEGGIBILITA’ CULTURALE DELL’OPERA

Blocco A- Contenuti:

A.1 Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/ audiovisiva tratto da opera letteraria/teatrale regionale/ italiana/europea

□ SI □ NO

A.2 Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/ audiovisiva riguardante tematiche ambientali, storiche, leggendarie, religiose, sociali, artistiche o culturali regionali/italiane/europee

□ SI □ NO

A.3 Soggetto/sceneggiatura, riguardante una personalità/ carattere regionale/italiano/europeo di rilevanza storica, religiosa, sociale, artistica o culturale

□ SI □ NO

A.4 Ambientazione sul territorio regionale/italiano del soggetto dell’opera, a prescindere dalle locations e/o teatri di posa dove vengano effettivamente realizzate le riprese, in considerazione della valorizzazione dell’immagine e dell’identità del territorio che ne conseguirebbe

□ SI □ NO

A.5 Riprese in esterno e/o in interno delle scene dell’opera cinematografica/audiovisiva effettuate in misura non inferiore al 40% sul territorio regionale al fine di valorizzarne il patrimonio ambientale, artistico, architettonico ed archeologico

□ SI □ NO

A.6 Dialoghi originali girati in lingua italiana o dialetti della Regione Lazio

□ SI □ NO

A.7 Distribuzione dell’opera a cura di imprese/società con sede legale nella Regione Lazio

□ SI □ NO

Blocco B - Talenti creativi:

B.1 Presenza di artisti cinematografici/audiovisivi regionali o italiani o cittadini degli Stati dello Spazio Economico Europeo - SEE (a-regista, b-autore del soggetto, c-sceneggiatore, d-attore principale (uno), e-attore secondario (uno), f-autore delle musiche)

□ SI □ NO

B.2 Presenza di talenti creativi regionali, italiani o cittadini degli Stati dello Spazio Economico Europeo - SEE (a-direttore della fotografia, b-scenografo, c-costumista, d-montatore, e-arredatore, f-capo truccatore)

□ SI □ NO


Blocco C - Produzione:

C.1 Riprese in teatri di posa localizzati nella Regione Lazio in misura non inferiore al 20%

□ SI □ NO

C.2 Effetti digitali nella Regione Lazio □ SI □ NO

C.3 Effetti speciali nella Regione Lazio □ SI □ NO

C.4 Registrazione musiche nella Regione Lazio □ SI □ NO

C.5 Montaggio del sonoro e mixaggio nella Regione Lazio □ SI □ NO

C.6 Lavoro di laboratorio nella Regione Lazio □ SI □ NO

C.7 Montaggio finale nella Regione Lazio □ SI □ NO

REQUISITI DI ELEGGIBILITA’

BILANCIO COMPLESSIVO DI PRODUZIONE

IMPORTI in euro

SPESE DI PRODUZIONE “SOPRA LA LINEA”

SPESE DI PRODUZIONE “SOTTO LA LINEA”

PRODUCER FEE

SPESE GENERALI

A)SPESE DI PRODUZIONE “SOTTO LA LINEA” REALIZZATE SUL TERRITORIO REGIONALE

B)SPESE GENERALI SOSTENUTE NELLA REGIONE LAZIO

C)SPESE DI PRODUZIONE RELATIVE ALL’IMPIEGO DI “TROUPE DI OPERATORI RESIDENTI NELLA REGIONE LAZIO OVVERO DI MEZZI TECNICI MESSI A DISPOSIZIONE DA SOCIETA’/IMPRESE AVENTI SEDE LEGALE NELLA REGIONE LAZIO” PER RIPRESE EFFETTUATE FUORI REGIONE

TOTALE SPESE ELEGGIBILI (A+B+C)

DATA DI FINE RIPRESE(o FINE LAVORAZIONE per opere di animazione):


TIPOLOGIA DELL’OPERA:

□ cinematografica □ audiovisiva □ per i ragazzi □ prime e seconde □ di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi (inclusi i cross mediali ed i multipiattaforma) □ documentaristiche di creazione □ di genere, in particolare a basso costo □ lungometraggio □ cortometraggio □ fiction televisiva □ di animazione INTERESSE REGIONALE DELL’OPERA:

Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/ audiovisiva tratto da opera letteraria/teatrale della Regione Lazio □ SI □ NO

Soggetto/sceneggiatura dell’opera cinematografica/ audiovisiva riguardante tematiche ambientali, storiche, leggendarie, religiose, sociali, artistiche o culturali della Regione Lazio

□ SI □ NO

Soggetto/sceneggiatura, riguardante una personalità/ carattere di rilevanza storica, religiosa, sociale, artistica o culturale della Regione Lazio

□ SI □ NO

Riprese in esterno e/o in interno delle scene dell’opera cinematografica/audiovisiva effettuate in misura non inferiore al 50% sul territorio della Regione Lazio al fine di valorizzarne il patrimonio ambientale, artistico, architettonico, archeologico nonché enogastronomico

□ SI □ NO

Dialoghi originali girati in dialetto della Regione Lazio □ SI □ NO

TIPOLOGIA DELL’IMPRESA/SOCIETA’ DI PRODUZIONE:


□ micro impresa □ piccola impresa □ impresa nei primi cinque anni dall’inizio dell’attività □ impresa estera □ impresa in co-produzione con impresa estera CO-PRODUTTORI ITALIANI (se presenti): CO-PRODUTTORI ESTERI (se presenti): PRODUTTORI ESECUTIVI (se presenti): DATI TECNICI GENERALI:

REGIA: ATTORI PRINCIPALI: DATA INIZIO RIPRESE: NUMERO GIORNATE DI RIPRESE: NUMERO GIORNATE DI RIPRESE EFFETTUATE SUL TERRITORIO REGIONALE: LUOGHI DELLE RIPRESE EFFETTUATE SUL TERRITORIO REGIONALE: NUMERO DI PERSONALE RESIDENTE NEL LAZIO UTILIZZATO/IMPIEGATO:


AIUTI DI STATO E MISURE PUBBLICHE DI SOSTEGNO:

Tipologia aiuto Riferimento normativo

Importo richiesto

% del Budget

Importo concesso

% del Budget

Fondo Unico per lo Spettacolo

Aiuti Regionali (specificare):

Altri aiuti nazionali (specificare):

Aiuti di altri Stati membri dell’U.E. (specificare):

Aiuti di altri Stati non appartenenti all’U.E. (specificare):

Totale

Il sottoscritto dichiara che: □ l’impresa che rappresenta non è destinataria di un ordine di restituzione di aiuti, precedentemente ricevuti, in seguito ad una decisione della Commissione Europea che abbia dichiarato tali aiuti illegali e incompatibili; □ l’impresa che rappresenta ha rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti precedentemente ricevuti, in seguito al ricevimento di un ordine di restituzione di detti aiuti, conseguente ad una decisione della Commissione Europea che li ha dichiarati illegali e incompatibili; □ l’impresa che rappresenta non si trova in stato di difficoltà ai sensi della comunicazione della Commissione Europea 2004/C 244/02 “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà”.


Si allegano: - autocertificazione di iscrizione alla Camera di Commercio o certificato di iscrizione alla

medesima; - copia del documento d’identità del legale rappresentante del soggetto richiedente; - soggetto del film; - sceneggiatura del film; - piano di lavorazione dell’opera; - bilancio complessivo di produzione; - piano di finanziamento della produzione; - autocertificazione comunicazione antimafia - delega del produttore estero a presentare istanza (in caso di produzione esecutiva).

Data Timbro e firma

La presente dichiarazione non necessita dell'autenticazione della firma e può essere inviata anche con le modalità indicate nell'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000.


La presente pubblicazione annulla e sostituisce la precedente inclusa nel BUR n. 64 del 15.11.2012.


Regione LazioDIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO


Determinazione 28 dicembre 2011, n. A12014

OGGETTO:DGR n. 575 del 2 dicembre 2011. Approvazione di n. 2 avvisi pubblici per la concessione dicontributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione, la riqualificazione nonché la promozione e l'usosociale di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata di cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla leggeregionale 20 ottobre 2009 n. 24. Impegno di spesa a favore del Prefetto della Provincia di Roma, qualeassegnatario delle risorse finalizzate al pagamento dei contributi concessi, per complessivi € 300.000,00 sulcapitolo R45526 ed € 1.000.000,00, sul capitolo R46508, dell'esercizio finanziario 2011.


OGGETTO: DGR n. 575 del 2 dicembre 2011. Approvazione di n. 2 avvisi pubblici per la

concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione, la riqualificazione

nonché la promozione e l’uso sociale di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata di cui

alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24. Impegno di spesa a favore del

Prefetto della Provincia di Roma, quale assegnatario delle risorse finalizzate al pagamento dei

contributi concessi, per complessivi € 300.000,00 sul capitolo R45526 ed € 1.000.000,00, sul

capitolo R46508, dell’esercizio finanziario 2011.

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO

Su proposta del Direttore dell’Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni

Criminali nel Lazio (ABECOL)


VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6: “Disciplina del sistema organizzativo

della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale

regionale” e successive modificazioni;

VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta

Regionale del 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni;

VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25: “Norme in materia di

programmazione, bilancio e contabilità della Regione” e s.m.i.;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2010, n. 7: “Legge finanziaria regionale per

l’esercizio 2011”;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2010, n. 8 “Bilancio di previsione della Regione

Lazio per l’esercizio finanziario 2011 ”;

VISTA la Legge n. 575 del 31 maggio 1965 avente ad oggetto “Disposizioni contro la

mafia” e s.m.i.;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 31 “Legge finanziaria regionale per

l’esercizio 2009”, ed in particolare l’art. 45 che dispone: “La Regione promuove

il pieno ed effettivo riutilizzo, a fini sociali, dei beni confiscati alla criminalità

organizzata ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575 (Disposizioni contro la

mafia) e successive modifiche e della legge regionale 5 luglio 2001, n. 15

(Promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza

nell’ambito del territorio regionale) e successive modifiche”;

VISTA la legge regionale 20 ottobre 2009 n. 24: “Disposizioni per favorire l'uso sociale

dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Istituzione dell'Agenzia

regionale”;

VISTA la legge regionale 1 febbraio 2008, n. 1 “Norme generali relative alle agenzie

regionali istituite ai sensi dell’articolo 54 dello Statuto. Disposizioni transitorie

relative al riordino degli enti pubblici dipendenti”;


PRESO ATTO che finalità della richiamata legge regionale 24/2009 consistono nel favorire,

nell’ambito delle proprie competenze, la destinazione, l’assegnazione e la

gestione dei beni immobili confiscati alle organizzazioni criminali, ai fini del

loro ottimale utilizzo sociale, in coerenza con quanto previsto all’articolo 2

undecies, comma 2, lettera b) della legge 31 maggio 1965, n. 575 (Disposizioni

contro la mafia) e successive modifiche;

PRESO ATTO la deliberazione di Giunta regionale 2 dicembre 2011, n. 575: “Criteri e modalità

per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione,

la riqualificazione nonché la promozione e l’uso sociale di beni immobili

confiscati alla criminalità organizzata di cui alla L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge

regionale 20 ottobre 2009 n. 24, individuando il Prefetto della Provincia di Roma

quale assegnatario delle risorse disponibili sul capitolo R45526 per complessive

€ 300.000,00, e sul capitolo R46508, per complessive € 1.000.000,00,

dell’esercizio finanziario 2011.”;

PRESO ATTO che la summenzionata deliberazione di Giunta regionale 2 dicembre 2011, n.

575, dispone:

- di approvare, relativamente ai beni immobili confiscati alla criminalità

organizzata ai sensi della L. 575/65 e s.m.i. ed alla legge regionale 20 ottobre

2009 n. 24, presenti nel territorio della Regione Lazio ed assegnati in via

definitiva ai soggetti legittimati ad ottenerli ai sensi della normativa vigente, i

criteri e le modalità per la realizzazione di:

- interventi finanziari, di parte corrente, impiegando le risorse iscritte sul cap.

R45526, finalizzati all’erogazione di contributi per progetti che abbiano ad

oggetto attività svolte dai soggetti assegnatari, tesi a favorire l’educazione

alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio, secondo

quanto riportato nell’Allegato “A”, che forma parte integrante e sostanziale

della presente determinazione;

- interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione, di parte capitale,

impiegando le risorse iscritte sul cap. R46508, con l’obiettivo di

riaffermare la legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e di

impiego socialmente utile, sul territorio, di tali beni, secondo quanto

riportato nell’Allegato “B”, che forma parte integrante e sostanziale della

presente determinazione;

- di utilizzare, per la realizzazione degli interventi summenzionati, le risorse

disponibili sul Bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011, in

particolare:

- per gli interventi di cui all’allegato “A”, le risorse complessive di €.

300.000,00, disponibili sul capitolo R45526: “ONERI CONNESSI AL

RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - PARTE CORRENTE - L.R. N.

31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”;

- per gli interventi di cui all’allegato “B”, le risorse complessive di €

1.000.000,00, disponibili sul capitolo R46508: “ONERI CONNESSI AL

RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08,

ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”.


- di demandare ad una apposita Commissione Tecnica, da costituire con

successivo decreto del Presidente della Regione Lazio, la valutazione delle

istanze pervenute e la redazione di due apposite graduatorie, una per gli

interventi da finanziare con risorse di parte corrente e l’altra con le risorse in

conto capitale, secondo i criteri e le modalità di cui agli allegati “A” e “B” del

presente atto;

- di individuare nel Prefetto della Provincia di Roma il soggetto assegnatario

delle summenzionate risorse, con funzione di garante ed erogatore finale dei

contributi economici da corrispondere agli assegnatari finali, secondo l’ordine di

scorrimento delle graduatorie di cui al precedente capoverso e fino al completo

esaurimento delle risorse disponibili.

PRESO ATTO che sul Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario

2011 risultano iscritti i capitoli di spesa:

- R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI

IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - PARTE

CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, con una

disponibilità complessiva di € 300.000,00;

- R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI BENI

IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - PARTE

CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, con una

disponibilità complessiva di € 1.000.000,00;

RITENUTO necessario, al fine della realizzazione dei summenzionati interventi, approvare gli

allegati “A” e “B” volti, in particolare a individuare e finanziare:

- gli interventi di parte corrente di cui al richiamato cap. R45526, finalizzati

all’erogazione di contributi per progetti che abbiano ad oggetto attività svolte dai

soggetti assegnatari, tesi a favorire l’educazione alla legalità e la valorizzazione

della loro azione sul territorio, secondo quanto riportato nell’Allegato “A”, che

forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

- gli interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione di parte capitale di cui al

richiamato cap. R46508, con l’obiettivo di riaffermare la legalità e la diffusione

dei valori di convivenza civile e di impiego socialmente utile, sul territorio, di

tali beni, secondo quanto riportato nell’Allegato “B”, che forma parte integrante

e sostanziale del presente atto;

RITENUTO altresì necessario procedere all’impegno delle risorse finanziarie sopra indicate

a favore del Prefetto della Provincia di Roma, quale soggetto assegnatario delle

risorse ai sensi della richiamata DGR 575/2011, con funzione di garante e di

erogatore finale dei contributi economici da corrispondere agli assegnatari

finali, secondo l’ordine di scorrimento delle graduatorie di cui al successivo

capoverso e fino al completo esaurimento delle risorse disponibili, secondo

quanto di seguito riportato:

- € 300.000,00, sul capitolo R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO

SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ

ORGANIZZATA - PARTE CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N.

24/09, ART. 9”, che presenta la necessaria disponibilità;

- € 1.000.000,00 sul capitolo R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO

SOCIALE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ


ORGANIZZATA - PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N.

24/09, ART. 9”, che presenta la necessaria disponibilità;

RITENUTO infine necessario demandare ad una apposita Commissione Tecnica, da costituire

con successivo decreto del Presidente della Regione Lazio, la valutazione delle

istanze pervenute e la redazione di due apposite graduatorie, una per gli

interventi da finanziare con risorse di parte corrente che l’altra con le risorse in

conto capitale, secondo i criteri e le modalità di cui agli allegati “A” e “B” del

presente atto;

DETERMINA

per le motivazioni di cui in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente

atto:

di approvare n. 2 avvisi pubblici per la concessione di contributi aventi ad oggetto:

- interventi di parte corrente, di cui al cap. R45526, finalizzati all’erogazione di contributi per

progetti che abbiano ad oggetto attività svolte dai soggetti assegnatari, tesi a favorire

l’educazione alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio, secondo quanto

riportato nell’Allegato “A”, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

- interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione, di parte capitale, di cui al cap. R46508, con

l’obiettivo di riaffermare la legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e del loro

impiego socialmente utile sul territorio, secondo quanto riportato nell’Allegato “B”, che

forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

di impegnare, a favore del Prefetto della Provincia di Roma, quale soggetto assegnatario delle

risorse con funzione di garante e di erogatore finale dei contributi economici da corrispondere agli

assegnatari finali secondo l’ordine di scorrimento delle graduatorie di cui al successivo capoverso

e fino al completo esaurimento delle risorse disponibili, le risorse economiche di seguito riportate:

- € 300.000,00, sul capitolo R45526: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE DEI

BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA - PARTE

CORRENTE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, che presenta la

necessaria disponibilità;

- € 1.000.000,00 sul capitolo R46508: “ONERI CONNESSI AL RIUTILIZZO SOCIALE

DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA -

PARTE CAPITALE - L.R. N. 31/08, ART. 45 E L.R. N. 24/09, ART. 9”, che presenta la

necessaria disponibilità;

di demandare ad una apposita Commissione Tecnica, da costituire con successivo decreto del

Presidente della Regione Lazio, la valutazione delle istanze pervenute e la redazione di due apposite

graduatorie, una per gli interventi da finanziare con risorse di parte corrente che l’altra con le risorse

in conto capitale, secondo i criteri e le modalità di cui agli allegati “A” e “B” del presente atto;

di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito

www.regione.lazio.it



Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale

Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione nel

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il

termine di Giorni 120 (centoventi).

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO

ISTIUZIONALE E TERRITORIO

Luca Fegatelli


ALLEGATO “A”


AVENTI AD OGGETTO ATTIVITÀ SVOLTE UTILIZZANDO BENI IMMOBILI

CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA AI SENSI DELLA L. 575/1965 E

S.M.I, ED ALLA LEGGE REGIONALE 20 OTTOBRE 2009 N. 24, TESE A FAVORIRE

L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E LA VALORIZZAZIONE DELL’AZIONE

DELL’ENTE ASSEGNATARIO SUL TERRITORIO.

1. Finalità

Gli interventi finanziari di parte corrente previsti dall’art. 45 della Legge Finanziaria

Regionale n. 31 del 24/12/08, cap. R45526, sono finalizzati all’erogazione di contributi per progetti

che abbiano ad oggetto attività svolte dagli Enti, utilizzando il bene immobile confiscato, tese a

favorire l’educazione alla legalità e la valorizzazione della loro azione sul territorio.

2. Oggetto

Potranno essere oggetto di finanziamenti di parte corrente i progetti adeguatamente

predisposti secondo quanto indicato nel presente bando, tesi all’educazione alla legalità e alla

valorizzazione, sul territorio, delle attività dell’Ente, attraverso corsi, visite guidate, campagne

informative e di divulgazione, realizzazione di eventi a tema che evidenzino la destinazione a fini

sociali del bene rispetto alla loro derivazione.

Per lo svolgimento di tali progetti, l’Ente deve utilizzare il bene confiscato assegnato o

concesso in uso.

I beni devono essere ubicati nel territorio regionale e assegnati con decreto, in via definitiva,

agli Enti i quali dovranno produrre la documentazione necessaria a comprovare la titolarità del bene

ai sensi della normativa vigente.

Il progetto dovrà essere approvato dagli organi a ciò deputati, secondo quanto previsto dalla

normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo, pena

l’inammissibilità della domanda.


Potranno ottenere contributi:

1) Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene;

2) organizzazioni di volontariato;

3) cooperative sociali;

4) comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti.

Tali Enti, ad esclusione di quelli al numero 1), dovranno essere iscritti negli albi o registri

regionali previsti dalla normativa vigente in materia.

Tutti gli Enti individuati, ad eccezione dei Comuni di cui al numero 1), dovranno dimostrare

di utilizzare il bene assegnato a favore degli utenti del territorio Regionale in cui il bene è stanziato

e previo parere favorevole espresso dal Comune dal quale hanno avuto in concessione il bene, a

qualunque titolo.


Tali Enti dovranno produrre, oltre alla certificazione attestante l’iscrizione nei registri

regionali, laddove richiesta, anche la certificazione antimafia atta a prevenire, in via cautelativa, il

rischio di una possibile destinazione dei fondi a soggetti collegati ad ambienti della criminalità

organizzata.

Relativamente ai progetti di riqualificazione funzionale del bene, potranno essere ammessi

al contributo, anche gli Enti che abbiano già ottenuto finanziamenti regionali per la ristrutturazione

del medesimo bene.


L’istanza di contributo, sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente dovrà essere redatta

secondo le modalità a pena di esclusione, secondo lo schema allegato nel bando, dovrà contenere:

a) descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare

riferimento all’utenza alla quale si rivolge, all’indice di criminalità, al flusso migratorio e

alla densità di popolazione;

b) descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato;

c) descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei

tempi, delle fasi, delle risorse umane e strutturali da impiegare;

d) indicazione del responsabile del progetto e del legale rappresentante dell’Ente;

e) piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con

preventivo dettagliato di spesa;

f) indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività;

g) documentazione attestante la titolarità del bene;

h) dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo

stesso progetto;

i) documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o

dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo.

Tutti gli Enti, ad esclusione di quelli di cui al punto 3. n. 1) (Comuni della Regione Lazio

che possono amministrare direttamente il bene) dovranno inoltre presentare:

j) Statuto;

k) atto costitutivo;

l) certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3. 2° capoverso;

m) certificazione antimafia;

n) copia documento di identità del legale rappresentante;

o) copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente;

p) documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha

dato in concessione il bene.

I progetti presentati, oltre alla descrizione analitica delle attività, comprensiva delle modalità di

realizzazione del programma, dei tempi, delle fasi e delle risorse umane e strutturali da impiegare,

dovranno contenere un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante che ex post, nonché il

monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali, finanziarie, strutturali ed organizzative.

- Per valutazione ex ante si intende la valutazione condotta in fase progettuale al fine di

valutare la coerenza e la fattibilità del progetto in funzione degli obiettivi scelti;

- La valutazione in itinere e intermedia permette di verificare che i risultati

progressivamente raggiunti dall’intervento siano in linea con gli obiettivi previsti, ciò

anche al fine di adeguare tempestivamente gli interventi nel caso di mutamenti imprevisti;

- La valutazione ex-post mira a rendere conto dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi

e del loro impatto effettivo.


In tale contesto dovranno essere definiti degli indicatori di risultato, riferiti agli ambiti

territoriali in cui si attua il progetto, al fine di misurare l’efficacia dell’intervento (numero

omicidi, numero furti, numero anziani in stato di abbandono, percezione della sicurezza

dei cittadini, miglioramento della fruizione di spazi e di servizi, ecc...).

Al progetto dovrà essere accluso il Piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni

che trovano copertura economica con risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con il

contributo regionale.

La Regione, tramite la struttura competente in materia, avrà facoltà di richiedere eventuale

documentazione ai fini della regolarizzazione delle domande. È data facoltà alla Commissione

tecnica di richiedere documentazione integrativa, qualora lo ritenga utile ai fini della valutazione dei

progetti presentati.

5. Termini e modalità di presentazione delle domande di contributo

Al fine di consentire un celere espletamento delle procedure necessarie alla individuazione

dei vincitori, le domande di contributo di cui al punto 3 dovranno essere presentate, entro e non

oltre le ore 14,00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a mano e/o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno

presso uno dei seguenti indirizzi:

Regione Lazio, Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel

Lazio (ABECOL) presso Dipartimento “Istituzionale e Territorio” - Direzione Regionale

“Enti Locali e Sicurezza”, Via Rosa Raimondi Garibaldi, n. 7 – 00145 Roma.

Per le domande presentate a mano farà fede la data apposta dal servizio “Spedizione/Accettazione”

della Regione Lazio e per quelle recapitate mediante servizio postale farà fede il relativo timbro

postale di spedizione.

Qualora tale giorno dovesse essere sabato o festivo, il termine è prorogato al primo giorno feriale

successivo.

L’avviso verrà preannunciato sul sito web della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) con

un’apposita comunicazione nella sezione “Avvisi pubblici”, al fine di permettere ai comuni di

esperire un’istruttoria più approfondita.

Sul plico contenente la domanda deve essere apposta, la seguente dicitura:

NON APRIRE “DOMANDA DI CONTRIBUTO PRESENTATA AI SENSI DELLA DGR N.

575 DEL 2 DICEMBRE 2011” – PARTE CORRENTE -

I soggetti di cui al punto 3 potranno presentare un solo progetto.

6. Istruttoria e valutazione dei progetti

Tutte le domande presentate nei termini prescritti, saranno istruite e valutate da apposita

Commissione Tecnica, costituita con decreto del Presidente della Regione Lazio.

La Commissione procederà alla predisposizione della relativa graduatoria redatta in base a

criteri indicati nel punto 7, da pubblicarsi sul BURL.




Le richieste di contributo saranno valutate da una apposita Commissione tecnica, secondo i seguenti

criteri generali:


FINO A PUNTI

1) Frequenza erogazione contributi Il punteggio verrà attribuito a favore di soggetti che non hanno beneficiato dei

contributi negli anni precedenti, secondo le seguenti modalità:

40

a) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nell’anno precedente,

per un massimo di punti 20

b) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nel biennio precedente,


2) Bacino di utenza del servizio cui il bene è adibito, per un massimo di

punti 10

10

3) Qualità e congruità del Progetto e contenuti dell’intervento di cui: 40

- Congruità del progetto con gli obiettivi fissati nel bando, per un massimo di

punti 25

- carattere innovativo del progetto, per un massimo di punti 10

- previsione di sistemi di monitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti,


4) Ulteriori criteri, quali: 10

- partecipazione diretta del soggetto alla realizzazione dei progetti attraverso

un contributo sotto forma di personale dipendente, beni strumentali durevoli,

apporto materie prime, lavoro volontario non remunerato, per un massimo di

punti 5

- possibilità di cofinanziamento del progetto da parte di soggetti diversi

dall’Amministrazione regionale, per un massimo di punti 5.

TOTALE 100

8. Approvazione della graduatoria e concessione dei finanziamenti

I provvedimenti di approvazione delle graduatorie e di concessione dei contributi saranno

adottati con determinazione del Direttore dell’Abecol.

I contributi saranno concessi secondo l’ordine della graduatoria approvata e nei limiti dello

stanziamento di bilancio.

Per ciascun progetto, il limite del finanziamento regionale erogabile è pari al 95% del

costo complessivo del progetto stesso e comunque non oltre l’importo massimo di €. 30.000,00

per i progetti di parte corrente

Nel caso di progetti di importo superiore al suddetto limite massimo, il beneficiario dovrà

garantire, all’atto di accettazione del finanziamento, la copertura dell’eccedenza di spesa rispetto al

contributo regionale .


9. Cause di esclusione

Non verranno prese in considerazione le domande:

1) presentate da soggetti non rientranti tra quelli previsti al punto 3;

2) redatte in modo non conforme al modello individuato nel bando;

3) presentate da soggetti che non abbiano avuto il bene in assegnazione definitiva;

4) presentate in ritardo rispetto al termine perentorio fissato dal bando;

5) che prevedano un utilizzo dell’immobile a scopo di lucro;

6) che abbiano già ottenuto contributi pubblici con lo stesso progetto, relativo al medesimo

bene, ad esclusione dell’ipotesi di cofinanziamento prevista al punto 7 n. 4), comma 2°.

10. Decorrenza delle attività di progetto

Le attività relative ai progetti dovranno avere inizio entro 30 giorni dalla ricezione della

comunicazione di assegnazione del contributo, mediante una nota contenente l’accettazione del

contributo concesso a firma del legale rappresentante dell’Ente, l’indicazione del responsabile del

procedimento, con allegata la presentazione di una relazione di inizio delle attività, contenente la

descrizione delle azioni avviate.

11. Erogazione dei contributi e rendicontazione

I contributi saranno erogati con le seguenti modalità:

il 50% del contributo concesso alla trasmissione, da parte del legale rappresentante del

soggetto beneficiario, della seguente documentazione:

a) copia conforme all’originale dell’atto di nomina del responsabile unico del procedimento

ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero per le competenze di cui all’art. 10 del

D.lgs. n. 163/2006;

b) accettazione del finanziamento;

c) nel caso di acquisti che presentino un costo superiore a quello massimo previsto

dall’avviso, l’impegno alla copertura della parte eccedente;

d) comunicazione dell’avvio del progetto per il quale è stato concesso il contributo e

giustificativi delle relative spese sostenute;

il 30% subordinatamente all’invio di una dettagliata relazione concernente lo stato di

avanzamento delle attività e della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute;

il 20% a seguito della presentazione dell’atto di approvazione del rendiconto corredato della

documentazione analitica dei costi sostenuti nonché dei relativi documenti giustificativi di

spesa quietanzati.

La Regione Lazio si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione a giustificazione

del contributo concesso nonché di effettuare controlli sul progetto realizzato.

12. Attività di monitoraggio

Al fine di avere un quadro complessivo delle attività poste in essere e monitorare

l’andamento di ogni singolo progetto, la Regione si riserva di richiedere la documentazione che

ritiene opportuna e di svolgere sopralluoghi e/o interviste anche per valutare la conformità degli

interventi realizzati in relazione al progetto ammesso a contributo.


Qualora dai sopralluoghi effettuati emergono difformità rispetto a quanto dichiarato in sede

di avvio, monitoraggio o relazione conclusiva, la struttura compente potrà emanare sanzioni

secondo la loro gravità, sino alla revoca del finanziamento concesso.

13. Proprietà dei prodotti divulgati

Al soggetto aggiudicatario è fatto obbligo del puntuale rispetto delle disposizioni contenute

nell’art. 20 della legge regionale n. 16 del 20 maggio 1996 “Tutti i soggetti beneficiari di contributi

finanziari da parte della Regione Lazio, ivi compresi quelli di provenienza statale e comunitaria,

sono obbligati negli atti di informazione, compresi manifesti e cartellonistica, a citare

espressamente le fonti finanziarie dalle quali derivano i contributi medesimi. Per i progetti eseguiti

con cofinanziamento comunitario è obbligatoria l'esposizione del logo appositamente fornito dalla

Regione Lazio. L'omissione di tali indicazioni comporta l'applicazione di sanzioni, fino alla revoca

dei contributi finanziari”.

Gli Enti vincitori dei progetti finanziati con il presente avviso sono tenuti ad apporre, in

prossimità degli interventi e in modo visibile, una targa che contenga, oltre alla denominazione e al

logo della Regione Lazio, la dicitura “Progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio

– Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel Lazio (ABECOL)

– D.G.R. n. 575 del 2 dicembre 2011”.

In tutte le campagne promozionali che pubblicizzeranno il progetto deve essere presente il

logo suddetto.

14. Revoca - decadenza - decurtazione e restituzione del contributo regionale

In caso di dichiarazione di decadenza dal beneficio per mancato rispetto dei termini di cui

all’art. 9, l’ABECOL - Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel

Lazio - procederà allo scorrimento della graduatoria approvata, attribuendo al primo Ente non

finanziato il contributo regionale nei limiti della somma impegnata per il presente bando.

Il contributo regionale assegnato è ridotto in misura proporzionale qualora la spesa finale

impegnata, certificata e rendicontata dal responsabile del procedimento risulti di importo inferiore a

quella preventivata e riportata nel piano dei costi iniziale.

Qualora il contributo ridotto risulti inferiore alla somma già erogata la differenza è restituita

alla Regione Lazio.

Il finanziamento è revocato nei seguenti casi:

a) formale rinuncia al contributo assegnato;

b) mancata conclusione del progetto;

c) progetto realizzato in difformità rispetto a quello oggetto di finanziamento;

d) mancata o irregolare rendicontazione del progetto.

In caso di rinuncia al contributo, l’ABECOL - Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle

Organizzazioni Criminali nel Lazio - procede analogamente a quanto stabilito al comma 1, qualora

la comunicazione della rinuncia avvenga prima della liquidazione dell’acconto.

Nel caso di revoca del contributo il soggetto finanziato sarà tenuto alla restituzione delle

somme già erogate.

In caso di mancata restituzione spontanea, l’Amministrazione regionale, previa diffida ad

adempiere nel temine perentorio di 30 giorni formulata e trasmessa dal Direttore dell’ABECOL -

Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel Lazio - provvederà al

recupero coattivo delle somme erogate.


15. Termine per la realizzazione del progetto.

Il termine previsto per la realizzazione del progetto e per la rendicontazione delle spese sostenute è

di 12 mesi dalla comunicazione dell’avvenuta concessione del contributo.

Qualora il progetto non sia realizzato entro il termine massimo di 12 mesi, fatta salva una sola

possibilità di proroga, il contributo sarà revocato con l’obbligo di restituzione del medesimo.

La richiesta di proroga dovrà essere preventivamente richiesta all’ Abecol e sarà subordinata a

specifica autorizzazione.

16. Modifiche progettuali

Qualsiasi modifica al progetto ammesso a contributo dovrà essere preventivamente richiesta

all’Abecol motivando le modifiche da apportare. L’attuazione delle modifiche sarà subordinata alla

preventiva autorizzazione da parte dell’Abecol.

In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi, l’oggetto dell’intervento e l’impianto

complessivo del progetto ammesso a finanziamento.

Per eventuali informazioni relative al presente Avviso pubblico rivolgersi all'Agenzia

Regionale per i Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata nel Lazio (ABECOL) – Tel.:

06/51688151 – 8283 nei seguenti orari: dalle ore 10.00 alle ore 16.30 o, inviare un fax al numero -

Fax 06/51688646.


FAC-SIMILE DI DOMANDA

(modello in carta semplice)

Alla Regione Lazio

Agenzia Regionale per i Beni Confiscati

alle Organizzazioni Criminali nel Lazio

(ABECOL)

c/o Direzione Regionale

Enti Locali e Sicurezza

Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7

00145 ROMA

DOMANDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER PROGETTI AVENTI AD

OGGETTO: ATTIVITA’ SVOLTE UTILIZZANDO BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA AI SENSI DELLA L. 575/1965 E S.M.I ED ALLA LEGGE

REGIONALE 20 OTTOBRE 2009, N. 24 ED ALLA DGR N. 575 DEL 2 DICEMBRE 2011 TESE

A FAVORIRE L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E LA VALORIZZAZIONE

DELL’AZIONE DELL’ENTE ASSEGNATARIO SUL TERRITORIO, CAP. R45526 ESERCIZIO

FINANZIARIO 2011.

Il/La sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 46 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, consapevole che

ai sensi degli artt. 75 e 76 della legge medesima, in caso di false dichiarazioni accertate

dall’amministrazione procedente verranno applicate le sanzioni penali previste e la decadenza dal

beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera, autocertifica:

Cognome – Nome _________________________________________________________________

nato a ___________________________ Prov. _______ il _________________________________

residente in __________________________________________________Prov. _______________

Via _______________________________________________ n. __________ CAP ____________

Codice Fiscale ________________________________________ in qualità di legale rappresentante

dell’Ente_____________________________________con sede in __________________________

Prov. ______________Via ______________________________ n. __________ CAP __________

tel. _________________________ natura giuridica ______________________________________

assegnatario del bene immobile confiscato alla criminalità organizzata sito in __________________

Prov. _________ Via _____________________________n. __________ CAP ________________

con provvedimento di definitiva assegnazione del ________________ rilasciato da _____________


CHIEDE

Il contributo di € _____________________________ per il finanziamento del progetto denominato

________________________________________________________________________________

ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto: ______________________________________

ambito e finalità sociali cui il bene è destinato: __________________________________________

descrizione sintetica del progetto: ____________________________________________________

responsabile del progetto:___________________________________________________________

tel.________________ fax_________________ cell.________________e-mail________________

altri soggetti eventualmente coinvolti nel progetto:_______________________________________

________________________________________________________________________________

Documentazione allegata a pena di esclusione:

□ descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare



□ descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato;

□ descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei


□ indicazione del responsabile del progetto e del legale rappresentante dell’ente;

□ piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con


□ indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività;

□ documentazione attestante la titolarità del bene;

□ dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo stesso

progetto;

□ documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo

statuto dell’Ente che intende presentarlo;

□ descrizione del progetto comprensiva di un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante

che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali, finanziarie,

strutturali ed organizzative;

□ piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni che trovano copertura economica con

risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con contributo regionale;

Documentazione aggiuntiva necessaria per tutti gli Enti diversi da quelli di cui al punto 3. n. 1) del

bando:

□ Statuto;

□ atto costitutivo;

□ certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3. 2° capoverso del bando;

□ certificazione antimafia

□ copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente;


□ documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha dato

in concessione il bene.

Luogo_______________________ data ______________

Alla presente domanda si allega fotocopia del documento di riconoscimento, in corso di validità, del

richiedente.

Firma del legale rappresentante

_____________________________________


ALLEGATO “B”


AVENTI AD OGGETTO LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE A FINI

SOCIALI DI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA AI

SENSI DELLA L. 575/1965 E S.M.I ED ALLA LEGGE REGIONALE 20 OTTOBRE 2009,

N. 24.

1. Finalità

Gli interventi finanziari in conto capitale previsti dall’art. 45 della Legge Finanziaria

Regionale n. 31 del 24/12/08, cap. R46508, sono finalizzati all’erogazione di contributi per progetti

di:

a) ristrutturazione e/o

b) riqualificazione

di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della L. 575/65 e s.m.i., presenti nel

territorio della Regione, e assegnati in via definitiva agli Enti legittimati ad ottenerli, ai sensi della

normativa vigente, per utilizzarli a fini sociali o istituzionali, con l’obiettivo di riaffermare la

legalità e la diffusione dei valori di convivenza civile e di impiego socialmente utile, sul territorio,

di tali beni.

2. Oggetto

Potranno essere oggetto di finanziamenti in conto capitale, i progetti di ristrutturazione o di

riqualificazione, adeguatamente predisposti, secondo quanto indicato nel bando, di beni immobili

confiscati alla criminalità organizzata, stanziati nel territorio regionale e assegnati con decreto in via

definitiva agli Enti, i quali dovranno produrre la documentazione necessaria a comprovare la

titolarità del bene ai sensi della normativa vigente.

Il progetto dovrà essere approvato dagli organi a ciò deputati, secondo quanto previsto dalla

normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo, pena

l’inammissibilità della domanda.

3. Ambiti di intervento

I progetti potranno riguardare opere di ristrutturazione atte a ripristinare l’agibilità del bene

e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica,

compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento alla normativa vigente in

materia di misure antincendio.

I progetti, inoltre, potranno riguardare interventi di adeguamento delle strutture

dell’immobile all’uso sociale cui è destinato, ampliandolo in modo da garantire una maggiore e

diversificata funzionalità del bene.



Potranno ottenere contributi per la ristrutturazione o la riqualificazione funzionale del bene:

1) Comuni della Regione Lazio che possono amministrare direttamente il bene;

2) organizzazioni di volontariato;

3) cooperative sociali;

4) comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti.

Tali Enti, ad esclusione di quelli al numero 1), dovranno essere iscritti negli albi o registri

regionali previsti dalla normativa vigente in materia.

Tutti gli Enti individuati, ad eccezione dei Comuni di cui al punto 1), dovranno dimostrare

di utilizzare il bene assegnato a favore degli utenti del territorio Regionale in cui il bene è stanziato.

Tali Enti dovranno produrre, oltre alla certificazione attestante l’iscrizione nei registri

regionali, laddove richiesta, anche la certificazione antimafia atta a prevenire, in via cautelativa, il

rischio di una possibile destinazione dei fondi a soggetti collegati ad ambienti della criminalità

organizzata.

Possono presentare istanza ai soli fini della riqualificazione anche gli Enti che abbiano già

ottenuto finanziamenti regionali per la ristrutturazione del medesimo bene.


L’istanza di contributo, sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente dovrà essere redatta

secondo le modalità a pena di esclusione, secondo lo schema allegato nel bando, dovrà contenere:

a) descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare



b) descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato;

c) descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei


d) indicazione del responsabile del progetto e del legale rappresentante dell’Ente;

e) piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con


f) indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività;

g) documentazione attestante la titolarità del bene di cui al punto 2, secondo capoverso;

h) dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo

stesso progetto;

i) documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o

dallo statuto dell’Ente che intende presentarlo.

Tutti gli Enti, ad esclusione di quelli di cui al punto 4. n. 1) (Comuni della Regione Lazio

che possono amministrare direttamente il bene) dovranno inoltre presentare:

l) Statuto;

m) atto costitutivo;

n) certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3, 2° capoverso;

o) certificazione antimafia;

p) copia documento di identità del legale rappresentante;

q) copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente;

r) documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha

dato in concessione il bene.


- I progetti presentati, oltre alla descrizione analitica delle attività, comprensiva delle

modalità di realizzazione del programma, dei tempi, delle fasi e delle risorse umane e

strutturali da impiegare, dovranno contenere un piano di valutazione degli interventi, sia

ex ante che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali,

finanziarie, strutturali ed organizzative.

- Per valutazione ex ante si intende la valutazione condotta in fase progettuale al fine di

valutare la coerenza e la fattibilità del progetto in funzione degli obiettivi scelti;

- La valutazione in itinere e intermedia permette di verificare che i risultati

progressivamente raggiunti dall’intervento siano in linea con gli obiettivi previsti, ciò

anche al fine di adeguare tempestivamente gli interventi nel caso di mutamenti imprevisti;

- La valutazione ex-post mira a rendere conto dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi

e del loro impatto effettivo.

Al progetto dovrà essere accluso il Piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni

che trovano copertura economica con risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con il

contributo regionale.

La Regione, tramite la struttura competente in materia, avrà facoltà di richiedere eventuale

documentazione ai fini della regolarizzazione delle domande. È data facoltà alla Commissione

tecnica di richiedere documentazione integrativa, qualora lo ritenga utile ai fini della valutazione dei

progetti presentati.

6. Termini e modalità di presentazione delle domande di contributo

Al fine di consentire un celere espletamento delle procedure necessarie alla individuazione

dei vincitori, le domande di contributo di cui al punto 3 dovranno essere presentate, entro e non

oltre le ore 14,00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a mano e/o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno

presso uno dei seguenti indirizzi:

Regione Lazio, Agenzia Regionale per i Beni confiscati alle Organizzazioni Criminali nel

Lazio (ABECOL) presso Dipartimento “Istituzionale e Territorio” - Direzione Regionale

“Enti Locali e Sicurezza”, Via Rosa Raimondi Garibaldi, n. 7 – 00145 Roma.

Per le domande presentate a mano farà fede la data apposta dal servizio

“Spedizione/Accettazione” della Regione Lazio e per quelle recapitate mediante servizio postale

farà fede il relativo timbro postale di spedizione.

Qualora tale giorno dovesse essere sabato o festivo, il termine è prorogato al primo giorno

feriale successivo.

L’avviso verrà preannunciato sul sito web della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) con

un’apposita comunicazione nella sezione “Avvisi pubblici”, al fine di permettere ai comuni di

esperire un’istruttoria più approfondita.

Sul plico contenente la domanda deve essere apposta la seguente dicitura:

NON APRIRE “DOMANDA DI CONTRIBUTO PRESENTATA AI SENSI DELLA DGR N.

575 DEL 2 DICEMBRE 2011”-. PARTE CAPITALE -

I soggetti di cui al punto 3 potranno presentare un solo progetto.



7. Istruttoria e valutazione dei progetti

Tutte le domande, presentate nei termini prescritti, saranno istruite e valutate da apposita

Commissione Tecnica, costituita con decreto del Presidente della Regione Lazio.

La Commissione procede alla predisposizione della relativa graduatoria redatta in base a

criteri indicati nel punto 8, da pubblicarsi sul BURL.


Le richieste di contributo saranno valutate da una apposita Commissione tecnica, secondo i

seguenti criteri generali:


FINO A PUNTI

1) Frequenza erogazione contributi Il punteggio verrà attribuito a favore dei soggetti che non hanno beneficiato dei

contributi negli anni precedenti, secondo le seguenti modalità:

40

a) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nell’anno precedente,


b) richiedenti che non hanno beneficiato dei contributi nel biennio precedente,


2) Ambito di attività sociale cui il bene ristrutturato o riqualificato è

destinato, per un massimo di punti 10

10

3) Bacino di utenza del servizio cui il bene è adibito, per un massimo di

punti 10; 10

4) Qualità e congruità del Progetto e contenuti dell’intervento di cui: 20

- congruità del progetto con gli obiettivi fissati nel bando, per un massimo di

punti 15

- previsione di sistemi di monitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti,


5) Ulteriori criteri, quali: 20

- partecipazione diretta dell’Ente alla realizzazione dei progetti attraverso un

contributo sotto forma di personale dipendente, beni strumentali durevoli,

apporto materie prime, lavoro volontario non remunerato, per un massimo di

punti 10;

- possibilità di cofinanziamento del progetto da parte di soggetti diversi

dall’Amministrazione regionale, per un massimo di punti 10;

TOTALE 100

9. Approvazione della graduatoria e concessione dei finanziamenti

I provvedimenti di approvazione delle graduatorie e di concessione dei contributi saranno

adottati con determinazione del Direttore dell’Abecol.

I contributi saranno concessi secondo l’ordine della graduatoria approvata e nei limiti dello

stanziamento di bilancio.

Per ciascun progetto, il limite del finanziamento regionale erogabile è pari al 95% del

costo complessivo del progetto stesso e comunque non oltre l’importo massimo di €.

200.000,00 per i progetti di parte capitale.


Nel caso di progetti di importo superiore al suddetto limite massimo, il beneficiario dovrà

garantire, all’ atto di accettazione del finanziamento, la copertura dell’eccedenza di spesa rispetto al

contributo regionale .

10. Cause di esclusione

Non verranno prese in considerazione le domande:

1) presentate da soggetti non rientranti tra quelli previsti al punto 3;

2) redatte in modo non conforme al modello individuato nel bando;

3) presentate da soggetti che non abbiano avuto il bene in assegnazione definitiva;

4) presentate in ritardo rispetto al termine perentorio fissato dal bando;

5) che prevedano un utilizzo dell’immobile a scopo di lucro;

6) che abbiano già ottenuto contributi pubblici con lo stesso progetto, relativo al medesimo

bene, ad esclusione dell’ipotesi di cofinanziamento prevista al punto 8 n. 5), comma 2°.

11. Decorrenza delle attività di progetto

Le attività relative ai progetti dovranno avere inizio entro 30 giorni dalla ricezione della

comunicazione di assegnazione del contributo, mediante una nota contenente l’accettazione del

contributo concesso a firma del legale rappresentante dell’Ente, l’indicazione del responsabile del

procedimento, con allegata la presentazione di una relazione di inizio delle attività, contenente la

descrizione delle azioni avviate.

12. Erogazione dei contributi e rendicontazione

I contributi saranno erogati con le seguenti modalità:

il 50% del contributo concesso alla trasmissione, da parte del legale rappresentante del

soggetto beneficiario, della seguente documentazione:

a) copia conforme all’originale dell’atto di nomina del responsabile unico del

procedimento ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero per le competenze di

cui all’art. 10 del D.lgs. n. 163/2006;

b) accettazione del finanziamento;

c) nel caso di acquisti che presentino un costo superiore a quello massimo previsto

dall’avviso, l’impegno alla copertura della parte eccedente;

d) comunicazione di avvio del progetto per il quale è stato concesso il contributo e

giustificativi delle relative spese sostenute;

il 30%, subordinatamente all’invio di una dettagliata relazione concernente lo stato di

avanzamento delle attività e della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute;

il 20%, a seguito della presentazione dell’atto di approvazione del rendiconto corredato

della documentazione analitica dei costi sostenuti nonché dei relativi documenti

giustificativi di spesa quietanzati.

La Regione Lazio si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione a

giustificazione del contributo concesso nonché di effettuare controlli sul progetto realizzato.


13. Attività di monitoraggio

Al fine di avere un quadro complessivo delle attività poste in essere e monitorare

l’andamento di ogni singolo progetto, la Regione si riserva di richiedere la documentazione che

ritiene opportuna e di svolgere sopralluoghi anche per valutare la conformità degli interventi

realizzati in relazione al progetto ammesso a contributo.

Qualora dai sopralluoghi effettuati emergono difformità rispetto a quanto dichiarato in sede

di avvio, monitoraggio o relazione conclusiva, la struttura compente potrà emanare sanzioni

secondo la loro gravità, sino alla revoca del finanziamento concesso.

14. Proprietà dei prodotti divulgati

Al soggetto aggiudicatario è fatto obbligo del puntuale rispetto delle disposizioni contenute

nell’art. 20 della legge regionale n. 16 del 20 maggio 1996 “Tutti i soggetti beneficiari di contributi

finanziari da parte della Regione Lazio, ivi compresi quelli di provenienza statale e comunitaria,

sono obbligati negli atti di informazione, compresi manifesti e cartellonistica, a citare

espressamente le fonti finanziarie dalle quali derivano i contributi medesimi. Per i progetti eseguiti

con cofinanziamento comunitario è obbligatoria l'esposizione del logo appositamente fornito dalla

Regione Lazio. L'omissione di tali indicazioni comporta l'applicazione di sanzioni, fino alla revoca

dei contributi finanziari”.

I Comuni vincitori dei progetti finanziati con il presente avviso sono tenuti ad apporre, in

prossimità degli interventi e in modo visibile, una targa che contenga, oltre alla denominazione e al

logo della Regione Lazio, la dicitura “Intervento realizzato con il contributo della Regione

Lazio – Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel Lazio

(ABECOL) – D.G.R. n. 575 del 2 dicembre 2011”.

In tutte le campagne promozionali che pubblicizzeranno il progetto deve essere presente il

logo suddetto.

15. Revoca - decadenza - decurtazione e restituzione del contributo regionale

In caso di dichiarazione di decadenza dal beneficio per mancato rispetto dei termini di cui

all’art. 10, l’ABECOL - Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel

Lazio – procederà allo scorrimento della graduatoria approvata, attribuendo al primo Ente non

finanziato il contributo regionale nei limiti della somma impegnata per il presente bando.

Il contributo regionale assegnato è ridotto in misura proporzionale qualora la spesa finale

impegnata, certificata e rendicontata dal responsabile del procedimento risulti di importo inferiore a

quella preventivata e riportata nel piano dei costi iniziale.

Qualora il contributo ridotto risulti inferiore alla somma già erogata la differenza è restituita

alla Regione Lazio.

Il finanziamento è revocato nei seguenti casi:

a) formale rinuncia al contributo assegnato;

b) mancata conclusione del progetto;

c) progetto realizzato in difformità rispetto a quello oggetto di finanziamento;

d) mancata o irregolare rendicontazione del progetto.

In caso di rinuncia al contributo, l’ABECOL - Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle

Organizzazioni Criminali nel Lazio – procede analogamente a quanto stabilito al comma 1, qualora

la comunicazione della rinuncia avvenga prima della liquidazione dell’acconto.


Nel caso di revoca del contributo il soggetto finanziato sarà tenuto alla restituzione delle

somme già erogate.

In caso di mancata restituzione spontanea, l’Amministrazione regionale, previa diffida ad

adempiere nel temine perentorio di 30 giorni formulata e trasmessa dal direttore dell’ABECOL -

Agenzia Regionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali nel Lazio – provvederà al

recupero coattivo delle somme erogate.

16. Termine per la realizzazione del progetto

Il termine previsto per la realizzazione del progetto e per la rendicontazione delle spese sostenute è

di 12 mesi dalla comunicazione dell’ avvenuta concessione del contributo.

Qualora il progetto non sia realizzato entro il termine massimo di 12 mesi, fatta salva una sola

possibilità di proroga, il contributo sarà revocato con l’obbligo di restituzione del medesimo.

La richiesta di proroga dovrà essere preventivamente richiesta all’ Abecol e sarà subordinata a

specifica autorizzazione.

17. Modifiche progettuali

Qualsiasi modifica al progetto ammesso a contributo dovrà essere preventivamente richiesta

all’Abecol motivando le modifiche da apportare. L’attuazione delle modifiche sarà subordinata alla

preventiva autorizzazione da parte dell’Abecol.

In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi, l’oggetto dell’intervento e l’impianto

complessivo del progetto ammesso a finanziamento.

In caso di sopraggiunte criticità che rendano necessaria una variazione al progetto in corso

di realizzazione, tale variazione dovrà essere debitamente autorizzata dall’Abecol.

A tal fine l’Ente finanziato dovrà presentare una relazione che evidenzi e motivi le

modifiche da apportare al progetto originario; in ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi,

l’oggetto dell’intervento e l’impianto complessivo del progetto ammesso a finanziamento.

L’ABECOL valutate e verificate l’ammissibilità di tali variazioni, procederà a darne

tempestiva comunicazione al soggetto beneficiario.

Le variazioni che prevedano importi maggiori rispetto a quelli previsti dal progetto saranno

totalmente a carico dell’Ente ammesso a finanziamento.

Le variazioni che prevedano importi minori rispetto a quelli previsti dal progetto saranno

decurtati dal finanziamento concesso.

Per eventuali informazioni relative al presente Avviso pubblico rivolgersi all'Agenzia

Regionale per i Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata nel Lazio (ABECOL) – Tel.:

06/51688151 – 8283 nei seguenti orari: dalle ore 10.00 alle ore 16.30 o, inviare un fax al numero -

Fax 06/51688646.


FAC-SIMILE DI DOMANDA

(modello in carta semplice)

Alla Regione Lazio

Agenzia regionale per i beni confiscati

alle organizzazioni criminali nel Lazio

(ABECOL)

c/o Direzione Regionale

Enti Locali e Sicurezza

Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7

00145 ROMA

DOMANDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER PROGETTI AVENTI AD

OGGETTO LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE A FINI SOCIALI DI BENI

IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA AI SENSI DELLA L.

575/1965 E S.M.I E DGR N. 575 DEL 2 DICEMBRE 2011 ALLA CAP. R46508 ESERCIZIO

FINANZIARIO 2011.

Il/La sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 46 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, consapevole che

ai sensi degli artt. 75 e 76 della legge medesima, in caso di false dichiarazioni accertate

dall’amministrazione procedente verranno applicate le sanzioni penali previste e la decadenza dal

beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera, autocertifica:

Cognome – Nome _________________________________________________________________

nato a ___________________________ Prov. _______ il _________________________________

residente in __________________________________________________Prov. _______________

Via _______________________________________________ n. __________ CAP ____________

Codice Fiscale ________________________________________ in qualità di legale rappresentante

dell’Ente_____________________________________con sede in __________________________

Prov. ______________Via ______________________________ n. __________ CAP __________

tel. _________________________ natura giuridica ______________________________________

assegnatario del bene immobile confiscato alla criminalità organizzata sito in __________________

Prov. _________ Via _____________________________n. __________ CAP ________________

con provvedimento di definitiva assegnazione del ________________ rilasciato da _____________


CHIEDE

Il contributo di € __________________________________________________________________

per il finanziamento del progetto di □ riqualificazione1

□ ristrutturazione

denominato ______________________________________________________________________

ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto: ______________________________________

ambito e finalità sociali cui il bene è destinato: __________________________________________

descrizione sintetica del progetto: ____________________________________________________

responsabile del progetto:___________________________________________________________

tel.________________ fax_________________ cell.________________e-mail________________

finanziamenti pubblici richiesti per lo stesso bene: □ SI □ NO se SI in che anno?_________

finanziamenti privati richiesti per lo stesso bene: □ SI □ NO se SI in che anno?_________

finanziamenti pubblici ottenuti per lo stesso bene: □ SI □ NO se SI in che anno?_________

finanziamenti privati ottenuti per lo stesso bene: □ SI □ NO se SI in che anno?_________

nessun finanziamento regionale per il medesimo progetto □

protocolli d’intesa □ stipulati □ da stipulare con:_____________________________

Documentazione allegata:

□ descrizione dell’ambito/i territoriale/i in cui si realizzerà il progetto, con particolare



□ descrizione dell’ambito e delle finalità sociali cui il bene è destinato;

□ descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei


□ indicazione del responsabile del progetto;

□ piano delle risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto con


□ indicazione di eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto per la medesima attività;

□ documentazione attestante la titolarità del bene di cui al punto 2. secondo capoverso del

bando;

□ dichiarazione che attesti che l’Ente non ha ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo stesso

progetto;

□ documentazione che attesta l’approvazione del progetto da parte dell’organo competente a

concederla secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o dall’atto costitutivo o dallo

statuto dell’Ente che intende presentarlo;

1 Barrare la voce che interessa.


□ descrizione del progetto comprensiva di un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante

che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull’uso delle risorse professionali, finanziarie,

strutturali ed organizzative;

□ piano analitico dei costi con l’indicazione delle azioni che trovano copertura economica con

risorse a carico del soggetto proponente e di quelle con contributo regionale.

Documentazione aggiuntiva necessaria per tutti gli Enti diversi da quelli di cui al punto 4. n. 1) del

bando:

□ Statuto;

□ atto costitutivo;

□ certificazione dell’iscrizione nei registri regionali di cui al punto 3, 2° capoverso del bando;

□ certificazione antimafia;

□ copia partita IVA e/o codice fiscale dell’Ente;

□ documentazione attestante il parere favorevole al progetto, espresso dal Comune che ha dato

in concessione il bene.

Luogo_____________________ data ___________

Alla presente domanda si allega fotocopia del documento di riconoscimento, in corso di validità, del

richiedente.

Firma del legale rappresentante

____________________________________


Regione LazioDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE



Bando di concorso pubblico regionale straordinario per titoli per l'assegnazione delle sedi farmaceutichedisponibili per il privato esercizio nella Regione Lazio. Rettifica.


BANDO DI CONCORSO PUBBLICO REGIONALE STRAORDINARIO PER TITOLI PER L'ASSEGNAZIONE DELLE SEDI FARMACEUTICHE DISPONIBILI PER IL PRIVATO ESERCIZIO

NELLA REGIONE LAZIO (RETTIFICA).


Su proposta del Direttore della Direzione Programmazione e Risorse del Servizio Sanitario Regionale

VISTA la L.R. n. 6 del 18.2.2002 e successive modificazioni; VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n.

1 del 6.9.2002; VISTO lo Statuto Regionale n. 1 dell’11.11.2004; VISTO l’art. 11 del DL 24.1.2012, n. 1, convertito con modificazioni nella Legge 24.3.2012

n. 27; VISTE le ulteriori modifiche apportate con l’art. 23, comma 12, del DL 6.7.2012 n. 95,

convertito nella L. 7 agosto 2012 n. 135, art. 23, commi 12-septiesdecies-duodevicies-undevicies; VISTO il bando di concorso straordinario per l’assegnazione di sedi farmaceutiche nella

Regione Lazio n. B07698 del 18.10.2012, pubblicato sul BUR del Lazio n. 63 del 13.11.2012; CONSIDERATO che, dopo controlli effettuati e segnalazioni dai Comuni interessati, sono stati rilevati alcuni errori nell’elenco delle sedi messe a concorso e che si rende necessario apportare le relative modifiche come segue: sono depennate dal concorso le seguenti sedi: Palombara Sabina 3, Palombara Sabina 4, Lariano 3, Albano Laziale 9, Manziana 1, Montecompatri 1, Montecompatri 2, San Cesareo 3, S. Marinella 3, Tivoli 14 sono inserite a concorso le seguenti sedi: Borgorose 2 (RI): serve le frazioni Grotte, Villerose, Poggiovalle, Villa Torano, Torano, Collorso, Castelmedarno, Pagliata, Collemaggiore, Colleviati e Collefegato. Itri 3 (LT): via C. Farnese, via S.Apollonia, via G. Matteotti, Piazzale Carabinieri d’Italia, via Giovenco, via delle Ginestre, via dei Lecci, Loc. Madonnelle. variazioni delle zone: Anzio 15: zona Sacro Cuore (si intende anche Quartiere Marconi sino a Via Bergamo) – urbana Civita Castellana 5: da via Nepesina (incrocio via Casalaccio), via Roma (incrocio con via Belvedere Falerii Veteres) e tutte le vie afferenti nella direttrice sopra citata - rurale Latina 33: Via Aspromonte Morlupo 3: “Villa Benigni” – lato Capena di via G.B. De Mattia dal confine comunale a largo A. Modigliani, lato Capena di via U. Boccioni fino al confine comunale - urbana Pontecorvo 4: Zona Rione Pastine – Urbana Tuscania 3: Area compresa in via Canino tra Piazza Raffaele Eusepi e via Monte Grappa - urbana


D E T E R M I N A

sono approvate le modifiche alla determinazione regionale n. B07698 del 18.10.2012, pubblicata sul BUR del Lazio n. 63 del 13.11.2012, come sopra indicato; il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e ne sarà dato avviso sul sito internet www.regione.lazio.it, sezione concorsi.


(Guido Magrini)



Regione LazioDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE



Cessione della partecipazione societaria Camera della Moda, oggi denominata Alta Roma SCpA in attuazionedell'art. 1, comma 82, lett. c) della L.R. 13 agosto 2011 n. 12 e della D.G.R. n. 200 del 18/05/2012. Rettificadell' "Estratto di Asta pubblica".La determinazione num. B07478/2012 che approvava l'allegato oggetto dellapresente rettifica é pubblicata sul BUR n. 65 del 20.11.2012.


OGGETTO: Cessione della partecipazione societaria Camera della Moda, oggi denominata Alta Roma SCpA in attuazione dell’art. 1, comma 82, lett. c) della L.R. 13 agosto 2011 n. 12 e della D.G.R. n. 200 del 18/05/2012. Rettifica dell’ ”Estratto di Asta pubblica”.


PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE

SU PROPOSTA del Direttore della Direzione regionale Programmazione economica, Ricerca e

Innovazione di concerto con il Direttore della Direzione regionale Attività produttive e Rifiuti;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed

integrazioni denominato “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;

PREMESSO che la Legge 24 dicembre 2007, n. 244, art. 3, commi 27 e seguenti (Disposizioni

per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008), con lo scopo di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori, ha dettato nuove disposizioni riguardanti le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2 del D. Lgs. n. 165/2001;

TENUTO CONTO che la Regione Lazio, in ossequio alla ratio della Legge 244/2007 art. 3,

comma 27 e seguenti e con l’obiettivo di razionalizzare e ridurre i costi imputabili alle proprie partecipazioni societarie, con l’art. 8 della Legge Regionale 10 agosto 2010, n. 3 (Assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2010-2012) ha previsto il riordino del sistema regionale delle partecipazioni societarie;

ATTESO che, in attuazione di quanto previsto dal suddetto art. 8, comma 1, lett. b), L.R. n.

3/2010 è stato approvato l’art. 1, comma 82, lett. c) della L.R. 13 agosto 2011, n. 12 che dispone, tra l’altro, la cessione della partecipazione societaria Camera della Moda, oggi denominata Alta Roma ScpA, acquisita in attuazione dell’art. 81 della L.R. 6 settembre 2001 n. 24;

TENUTO CONTO che con Deliberazione n. 200 del 18/05/2012 la Giunta regionale ha

autorizzato la cessione delle quote azionarie detenute in Alta Roma ScpA mediante Asta pubblica, da effettuarsi con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta ed ha individuato quale valore di cessione da porre a base d’asta, il valore del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato;

TENUTO CONTO che con Determinazione Dirigenziale n. B07478 del 16/10/2012 sono stati

approvati gli schemi degli atti dell’Asta pubblica;


TENUTO CONTO che nell’“Estratto di Avviso di Asta pubblica” (Allegato H) approvato con la Determinazione Dirigenziale n. B07478 del 16 ottobre 2012, per mero errore materiale, è stata indicata quale data dell’Asta pubblica il 10 gennaio 2013 e non, come disposto nel Disciplinare d’Asta, il 28 marzo 2013;

RITENUTO necessario rettificare la data di Asta pubblica indicata nell’“Estratto di Avviso di Asta

pubblica” (Allegato H), sostituendo la data del 10 gennaio 2013 con la data del 28 marzo 2013;

VISTO l’“Estratto di Asta pubblica”, denominato “Allegato H”, facente parte integrante della

presente determinazione;

DETERMINA

in conformità con le premesse, che fanno parte integrante della presente determinazione 1) di rettificare la data di Asta pubblica indicata nell’“Estratto di Avviso di Asta pubblica”,

sostituendo la data del 10 gennaio 2013 con la data del 28 marzo 2013;

2) di approvare l’ “Estratto di Avviso di Asta pubblica”, denominato “Allegato H”, facente parte integrante della presente determinazione, che sostituisce il precedente approvato con determinazione n. B07478 del 16 ottobre 2012.

3) di pubblicare la presente determinazione sul B.U.R.L e sul sito istituzionale della Regione Lazio;

Avverso il presente atto è ammesso ricorso giudiziale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).

Il Direttore del Dipartimento

Programmazione Economica e Sociale

(Guido Magrini)


Allegato H

REGIONE LAZIO

Dipartimento Programmazione economica e Sociale

Via R.R. Garibaldi, 7 – 00145 ROMA

Tel. 06 51685011 – fax 06 51686804

PEC:[email protected]

Estratto di

Avviso di Asta pubblica

Il Direttore del Dipartimento Programmazione economica e Sociale rende noto che, in attuazione

della L.R. 13 agosto 2011, n. 12 art. 1, comma 82, lettera c), in data 28 marzo 2013 alle ore 12,00 si

terrà l’Asta pubblica per la cessione di n. 324.687 azioni di ALTA ROMA Scpa, società con sede in

Roma, Via dell’Umiltà 48, P.IVA e C.F. 05518911002, iscritta al Registro delle Imprese presso la

C.C.I.A.A. di Roma, n. REA 896345. L’Asta sarà effettuata con il metodo delle offerte segrete da

confrontarsi con il prezzo a base d’asta, ai sensi dell’art. 73, comma 1, lettera c) del R.D. n. 827/1924

e ss.mm.ii. Il prezzo posto a base d’Asta è di € 409.955,00. Le offerte dovranno essere inviate entro e

non oltre le ore 12,00 del 28 febbraio 2013. Sono ammessi a partecipare all’Asta, ai sensi dell’art. 7

dello Statuto di Alta Roma Scpa:

a) i soggetti con la qualifica di socio, al momento della pubblicazione del presente avviso;

b) imprenditori, stilisti e altri operatori, operanti nel settore della moda, o nei settori a questo

collegati;

c) enti pubblici e privati che intendano sostenere l’attività consortile di Alta Roma.

L’Avviso pubblico e gli ulteriori documenti afferenti l’Asta sono pubblicati sul sito

www.regione.lazio.it. – bollettino ufficiale. Per informazioni: dott.ssa Stefania Tufi tel 06 51684352

email: [email protected]. Avviso pubblicato su G.U.R.I. n. 134 del 16 novembre 2012.



mailto:[email protected]

Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA



Regolamento CE 2698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 184 del 6 maggio2011 - Misura 214. Domande anno 2011.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazionedi ViterboInvio regionale n. 18. Fondi Health Check. Domande n. 26 Importo Euro 165.513,12


OGGETTO: Regolamento CE 2698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo

Invio regionale n. 18. Fondi Health Check. Domande n. 26 Importo Euro 165.513,12

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA

SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura

Ecocompatibile; VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni “Disciplina del sistema

organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al Personale”;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6

settembre 2002; VISTO il Decreto Dirigenziale A06551 del 26/06/2012, con il quale il Direttore regionale agricoltura

è stato delegato dal Direttore del dipartimento Istituzionale e Territorio alla firma delle determinazioni inerenti i procedimenti elencati in allegato al citato atto di organizzazione

VISTO il Regolamento (CE) n. 2698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;

VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 2698/05;

VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 2698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 368 del 23 dicembre 2006;

VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dell’articolo 11 del Reg. (CE) n. 2698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente “Politica di

sviluppo rurale – Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente “Reg. (CE) n. 2698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;

VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013”;

VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di programmazione 2007-2013;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il

Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane”, 212 “Indennità a favore di


agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane” e 214 “pagamenti agroambientali” annualità 2011. Avviso pubblico;

VISTO l’elenco di seguito specificato: - elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso

con nota n 457789 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 26 ditte per un importo complessivo di Euro 165.513,12 (fondo Health Check)

DETERMINA

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i approvare l’elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

- elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457789 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 26 ditte per un importo complessivo di Euro 165.513,12 (fondo Health Check)

Per un totale di ditte n. 26 ed un importo di € 165.513,12.

- di incaricare la competente Area 20 “Organizzazioni Comuni Mercato e Agricoltura Ecocompatibile” ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione all’Organismo Pagatore Nazionale (AGEA)

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento può essere presentato:

• ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL

• ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul BURL

IL DIRETTORE . Roberto OTTAVIANI


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Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 184 del 6 maggio2011 - Misura 214. Domande anno 2011.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazionedi Viterbo. Invio regionale n. 10. Fondo Ordinario. Domande n. 2. Importo Euro 102.463,88


OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214. Domande anno 2011.

Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo. Invio regionale n. 10. Fondo Ordinario. Domande n. 2. Importo Euro 102.463,88


SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura Ecocompatibile;

VISTA la L.R. 108 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni “Disciplina del sistema



settembre 2002; VISTO il Decreto Dirigenziale A065510 del 26/06/20102, con il quale il Direttore regionale

agricoltura è stato delegato dal Direttore del dipartimento Istituzionale e Territorio alla firma delle determinazioni inerenti i procedimenti elencati in allegato al citato atto di organizzazione

VISTO il Regolamento (CE) n. 10698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-20103;

VISTO il Regolamento (CE) n. 10974/2006 della Commissione del 105 dicembre 2006 recante

disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 10698/05;






VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la

versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2007-20103”;



VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2010 concernente il

Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-20103, misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane”, 212 “Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane” e 214 “pagamenti agroambientali” annualità 2011. Avviso pubblico;

VISTO l’elenco di seguito specificato: - elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso

con nota n 457767 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 2 ditte per un importo complessivo di Euro 102.463,88 (fondo Ordinario)

DETERMINA

di approvare l’elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

• elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457767 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 2 ditte per un importo complessivo di Euro 102.463,88 (fondo Ordinario)

• di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili

• di incaricare la competente Area 20 “Organizzazioni Comuni Mercato e Agricoltura Ecocompatibile” ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione all’Organismo Pagatore Nazionale (AGEA)




IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI


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Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2004/2013.D. G. R. 284 del 24 aprile 2009- Misura 214. Domande anno 2009.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione diViterbo. Invio regionale n. 46 Domande n. 4. Importo Euro 18.055,63


OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2004/2013. D. G. R. 284 del 24 aprile 2009 - Misura 214. Domande anno 2009.

Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo. Invio regionale n. 46 Domande n. 4. Importo Euro 18.055,63

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AGRICOLTURA





settembre 2002; VISTO il Decreto Dirigenziale n. A 06551 del 30/12/2012 nel quale si delega al Direttore della

Direzione Regionale Agricoltura il potere di adottare determinazioni dirigenziali nonché di stipulare contratti di competenza del Direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio;

VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2004-2013;







VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2004 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la

versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2004-2013”; VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/408 del 15 febbraio 2008 recante

approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di programmazione 2004-2013;


VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 284 del 24 aprile 2009 concernente il Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2004-2013, misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane”, 212 “Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane” e 214 “pagamenti agroambientali” annualità 2009 . Avviso pubblico;

V

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elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457763 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 4 ditte per un importo complessivo di Euro 18.055,63

DETERMINA


• elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457763 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 4 ditte per un importo complessivo di Euro 18.055,63


• di incaricare la competente Area 20 “Organizzazioni Comuni Mercato e Agricoltura ecocompatibile” ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione all’Organismo Pagatore Nazionale (AGEA)






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Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.D. G. R. 246 del 22 marzo2010 - Misura 214Domande anno 2010.Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazionedi ViterboInvio regionale 43. Domande n. 18. Importo Euro 114.669,94


OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 246 del 22 marzo 2010 - Misura 214 Domande anno 2010.

Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo Invio regionale 43. Domande n. 18. Importo Euro 114.669,94






settembre 2002; VISTO il Decreto Dirigenziale n. A06551 del 26/06/2012, con il quale il Direttore regionale

agricoltura è stato delegato dal Direttore del dipartimento Istituzionale e Territorio alla firma delle determinazioni inerenti i procedimenti elencati in allegato al citato atto di organizzazione

VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;




VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente “Politica di sviluppo rurale – Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;


VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013”;


VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 284 del 24 aprile 2009 concernente il Programma

di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane”, 212 “Indennità a favore di agricoltori in zone


svantaggiate, diverse dalle zone montane” e 214 “pagamenti agroambientali” annualità 2009 . Avviso pubblico;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n 246 del 22 marzo 2010, concernente il Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane”, 212 “Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane” e 214 “pagamenti agroambientali” annualità 2010 . Avviso pubblico;

VISTO l’elenco di seguito specificato:

- elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457780 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 18 ditte per un importo complessivo di Euro 114.669,94

DETERMINA


• elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo trasmesso con nota n 457780 del 24/10/2012 redatto dalla competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 18 ditte per un importo complessivo di Euro 114.669,94


• di incaricare la competente Area 20 “Organizzazioni Comuni Mercato e Agricoltura Ecocompatibile” ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione all’Organismo Pagatore Nazionale (AGEA)






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Regione LazioDIREZIONE AMBIENTE



OGGETTO: Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo2007/2013" - Misura 125 - Azione 2 "Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali" - (2a raccoltaavente scadenza alla data del 31.07.2009) - Istante: Comune di Labro (RI) - Progetto denominato: "Lavori dimiglioramento della viabilità forestale nel territorio del Comune di Labro" - Codice domanda n. 8475905461 -Chiusura formale del procedimento istruttorio.


OGGETTO: Regolamento (CE) n. 1698/2005 – “Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013” – Misura 125 – Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali” – (2a raccolta avente scadenza alla data del 31.07.2009) – Istante: Comune di Labro (RI) – Progetto denominato: “Lavori di miglioramento della viabilità forestale nel territorio del Comune di Labro” – Codice domanda n. 8475905461 – Chiusura formale del procedimento istruttorio.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE

SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Conservazione Natura e Foreste, Responsabile delle Misure in oggetto; VISTA la Legge Regionale 18 Febbraio 2002, n. 6, relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento n. 1, del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale; VISTA la DGR n. 447 del 15.10.2010 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio al Dott. Luca Fegatelli; VISTA la D.G.R. n. 362 del 20.07.2012 con la quale è stato confermato l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Ambiente all’Ing. Giuseppe Tanzi; VISTA la D.G.R. n. 47 dell’11 febbraio 2011, concernente: “Atto di indirizzo per la riorganizzazione delle Strutture dirigenziali della Giunta regionale”, con la quale è stato dato mandato ai Direttori di Dipartimento di effettuare una riorganizzazione delle Aree e degli Uffici; VISTA la disposizione n. A1364 del 18 febbraio 2011, concernente “Direttiva al Direttore della Direzione Regionale Ambiente per l’istituzione, soppressione e modifica delle Aree e degli Uffici” e n. A1709 del 3 marzo 2011, con la quale si modifica la disposizione n. A1364 del 18 febbraio 2011; VISTA la determinazione n. A1586 del 28 febbraio 2011, concernente “Riorganizzazione delle Strutture di Area e di Ufficio della Direzione Regionale Ambiente”, con la quale, in attuazione di quanto stabilito dalla sopra citata disposizione n. A1364, si è provveduto all’accorpamento dell’“Area Conservazione natura e osservatorio regionale per l’ambiente” e dell’“Area Conservazione Foreste”, le competenze delle quali sono confluite nella neocostituita “Area Conservazione Natura e Foreste”; VISTO l’Atto di Organizzazione n. A3003 dell’ 8 aprile 2011, con il quale è stato conferito l’incarico di Dirigente dell’Area Conservazione Natura e Foreste alla Dr.ssa Marina Candida Rabagliati; VISTO il Decreto Dirigenziale n. A06517 del 26 giugno 2012 con il quale viene delegato al Direttore della Direzione Regionale Ambiente il potere di adottare, in relazione a determinate materie, le determinazioni dirigenziali di competenza del Direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio; VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) di seguito denominato “Regolamento”; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35, del 21 febbraio 2007 concernente “Regolamento (CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 9, del 30 marzo 2007;


VISTA la Deliberazione n. 310, del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la versione definitiva della proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 per l’inoltro ai servizi della Commissione Europea; VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C(2008)708 del 15 febbraio 2008, recante approvazione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Lazio (Italia) per il periodo di programmazione 2007/2013 e la conseguente Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 07 marzo 2008 di presa d’atto della suddetta approvazione; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, e sue successive modificazioni ed integrazioni, con la quale sono state approvate le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013” VISTA la Decisione della Commissione Europea C(2009) 10345 del 17 dicembre 2009 che approva la revisione del PSR 2007/2013 del Lazio – effettuata a seguito del processo di riforma avviato con la “Health Check” e delle azioni previste nel “Recovery Plan” e modifica la Decisione della Commissione Europea n. C(2008)708 del 15 febbraio 2008 – e la conseguente Deliberazione della Giunta Regionale n. 62 del 29 gennaio 2010 di presa d’atto della suddetta approvazione; VISTA la Deliberazione n. 5 del 13 gennaio 2012 con la quale la Giunta Regionale ha preso atto delle ulteriori modifiche al PSR Lazio 2007/2013 approvate dalla Commissione Europea con la nota Ref. Ares(2011)1152521 del 27/10/2011; CONSIDERATO che l’Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 del Lazio è la Direzione Regionale Agricoltura, la quale è responsabile dell’efficace, efficiente e corretta gestione e attuazione del programma, attraverso lo svolgimento delle funzioni previste dall’articolo 75 del Regolamento (CE) n. 1698/2005 e richiamate nel capitolo 11 del documento di programmazione; CONSIDERATO, altresì, che nell’ambito della descrizione del sistema di gestione e controllo è previsto che i bandi pubblici rivolti a soggetti individuali, per l’accesso alle misure o azioni di competenza diversa da quella agricola, siano predisposti dalle Direzioni Regionali competenti; CONSIDERATO che la Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, ora Direzione Regionale Ambiente, fermo restando le funzioni di coordinamento dell’Autorità di Gestione del PSR 2007/2013 del Lazio, ha provveduto, sulla base delle indicazioni fornite dall’Autorità di gestione medesima, alla predisposizione dei Bandi pubblici relativi alle seguenti Misure:

- 122 “Accrescimento del valore economico delle foreste” (DGR 879 del 28.11.2008); - 125 “Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento

dell’agricoltura e della silvicoltura” – Azione 2 (DGR 879 del 28.11.2008 e DGR 407 del 9.09.2011);

- 213 “Indennità Natura 2000” – Annualità 2008 (DGR 292 del 18.04.2008); - 223 “Primo imboschimento di terreni non agricoli” (DGR 879 del 28.11.2008); - 224 “Indennità Natura 2000” – Annualità 2008 (DGR 293 del 18.04.2008); - 226 “Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi” (DGR 879 del 28.11.2008

e DGR 407 del 9.09.2011); - 227 “Investimenti non produttivi” (DGR 879 del 28.11.2008 e DGR 306 del 22.06.2012); - 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” – Azione a) (DGR 654 del 7.08.2009);

CONSIDERATO che le diverse fasi procedimentali nell’esame delle istanze di contributo, disciplinate nei Bandi Pubblici (ricevibilità, ammissibilità, graduatoria, esecuzione, erogazione, e controlli), prevedono la necessità inderogabile di disporre l’erogazione dei fondi;


DATO ATTO

• che il Comune di Labro (RI), in attuazione del bando pubblico di cui alla DGR n. 879 del 28.11.2008, aderendo alla seconda sottofase della procedura a bando aperto c.d. “stop and go”, relativa alla Misura 125, azione 2, ha presentato un’istanza per il finanziamento del progetto denominato “Lavori di miglioramento della viabilità forestale nel territorio del Comune di Labro”, al quale è stato attribuito il seguente Codice Identificativo: 8475905461, per un importo complessivo di € 275.000,00 ed un contributo richiesto di € 220.000,00;

• che, a seguito dell’istruttoria attivata dalla preposta struttura della Direzione Regionale

Ambiente, con Determinazione n. B3283 del 08.07.2010 è stato approvato il Verbale della Commissione di valutazione finale posto in essere in data 21.06.2010, ed ammesso a finanziamento il progetto sopra citato, per un importo complessivo di € 185.702,12 ed un contributo concesso pari ad € 148.561,71, come riportato nel Provvedimento di concessione n. 176782 del 27.07.2010;

• che, a seguito dell’aggiudicazione dei lavori e del relativo ribasso d’asta, gli importi ammessi

con la sopracitata Determinazione sono risultati i seguenti: investimento complessivo € 184.880,88, di cui € 36.976,18 a carico del beneficiario (più IVA sul totale dell’investimento) ed € 147.904,70 quale contributo in conto capitale;

CONSIDERATO che i lavori effettuati sono stati ultimati in data 18 luglio 2011, per i quali sono stati redatti dalla Direzione lavori, composta dall’Ing. Romeo Bucci, dal Geom. Nicola Rienzi e dal Geom. Andrea Brentegani, in pari data, il Certificato di Ultimazione Lavori e, in data 19 luglio 2011, il Certificato di Regolare Esecuzione, approvato dall’Ente beneficiario con Determinazione n. 29 del 30 agosto 2011; VISTE le risultanze del “Verbale di controllo per l’accertamento finale” da cui scaturisce che l’investimento totale realizzato ed accertato è pari ad € 176.681,98 a cui corrisponde un contributo di € 141.345,58; AVENDO RISCONTRATO, come riportato nel sopra citato verbale, l’effettiva realizzazione degli investimenti rendicontati e la regolare esecuzione delle opere, la congruità tra gli interventi previsti e quelli realizzati, la corretta imputazione delle spese, l’eleggibilità delle spese sostenute, nonché la funzionalità dell’opera rispetto agli obiettivi previsti dalla misura, ed avendo pertanto provveduto ad autorizzare l’erogazione del saldo finale; CONSIDERATO che, dall’esame della contabilità finale, risultano pertanto realizzate delle economie, rispetto all’importo iniziale del contributo ammesso a finanziamento, pari ad € 7.216,13, somma derivante dalla differenza tra l’importo del contributo impegnato (€ 148.561,71) e l’importo del contributo effettivamente ammissibile (€ 141.345,58); RITENUTO NECESSARIO provvedere alla chiusura formale del procedimento istruttorio relativo all’intervento in oggetto;

DETERMINA

1. Di ritenere concluso il procedimento istruttorio relativo all’intervento denominato “Lavori di

miglioramento della viabilità forestale nel territorio del Comune di Labro” – Codice domanda n. 8475905461 – presentato dal Comune di Labro (RI), per un investimento complessivo ammissibile di € 176.681,98, a cui corrisponde un contributo pari ad € 141.345,58.


2. Di provvedere a disimpegnare l’importo di € 7.216,13, proveniente da economie di spesa, il quale verrà destinato al finanziamento delle Misure del PSR del Lazio per il periodo 2007/2013, risultando a carico dell’Amministrazione Regionale un contributo pari ad € 141.345,58, a fronte di un contributo iniziale di € 148.561,71.

Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito www.regione.lazio.it.

Il Direttore Regionale Giuseppe Tanzi


Enti LocaliProvince


Determinazione

CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBBLICA DA POZZO ALLA CALCESTRUZZI SPA -STABILIMENTO DI CASSINO (FR)


PROVINCIA DI FROSINONE Ufficio Concessioni Idriche

Salvo i diritti di terzi, è concesso alla società Calcestruzzi S.p.A. di derivare da un pozzo sito nel Comune di Cassino (Fr) in Catasto al Foglio 58 mappale 77 la portata massima di 2,5 l/s e un volume totale annuo di mc 4.654, per uso igienico/assimilato e industriale. La Concessione è accordata con Determinazione Dirigenziale n. 4908/2012 per un periodo di 30 (trenta) anni a decorrere dalla data del 29/10/2012 ed è subordinata alla stretta osservanza delle condizioni ed obblighi contenuti nel Disciplinare di Concessione n. 108617/2012 di Repertorio.

Il Dirigente Dr. Giovanni RUFFINI


Enti LocaliProvince


Determinazione

RICONOSCIMENTO AI SENSI DELLA L.R. LAZIO 30/2000 DEL DIRITTO DI DERIVAZIONE DIACQUA DA POZZO ALLA ILPOL SRL DI ALVITO (FR)


PROVINCIA DI FROSINONE Ufficio Concessioni Idriche

Salvo i diritti di terzi, è riconosciuto alla ILPOL Srl il diritto ai sensi della L.R. Lazio n. 30/2000 di derivare acqua pubblica dal pozzo al foglio 25 mappale 11 del Comune di Alvito (FR) per uso antincendio, con la portata massima di 15 litri al secondo e un volume annuo massimo derivabile pari a metri cubi 1.500. Il riconoscimento è accordato per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data del 09/11/2012 ed è subordinato alla stretta osservanza degli obblighi e delle condizioni contenute nel Disciplinare n. 126442/2012 di Repertorio.

Il Dirigente Dr. Giovanni RUFFINI


Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 - concessione preferenziale per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - ditta RED FOXITALIA s.s. p.i.v.a. 02547640215



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 - concessione preferenziale per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - ditta OrtolandaAgricola s.r.l.



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo in Comune di Pontinia - dittaFimardolci srl



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 - D.Lgs 152/06 - L.R. 30/2000 concessione in sanatoria e atto ricognitivo per la derivazioneacqua da corpo sotterraneo La ditta Janssen Cilag spa - Latina



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta diConcessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per la realizzazione di un attraversamento in sub-alveo sulcorso d'acqua Demaniale di Bonifica denominato "Migliara 45 - Sisto Botte" per la realizzazione di unelettrodotto a servizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 200 kWp circa da realizzarsi nel Comune diPontinia. - Fasc. EC/OI 2280/2012. Richiedente: Daniele Patriarca (C.F. PTR DNL 65C23 H501O) nato aRoma il 23/03/1967, nella qualità di: Legale Rappresentante della Soc. Archinprogress S.r.l. con sede legalein Via Schiavonetti n. 282 000137 Roma.


PROVINCIA DI LATINA - SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE

OGGETTO: L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 – Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta

di Concessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per la realizzazione di un attraversamento in sub-

alveo sul corso d’acqua Demaniale di Bonifica denominato “Migliara 45 – Sisto Botte” per la

realizzazione di un elettrodotto a servizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 200 kWp circa

da realizzarsi nel Comune di Pontinia. - Fasc. EC/OI 2280/2012.

Richiedente: Daniele Patriarca (C.F. PTR DNL 65C23 H501O) nato a Roma il 23/03/1967 e residente a

00041 Albano Laziale, O M I S S I S nella qualità di: Legale Rappresentante della Soc.

Archinprogress S.r.l..

Il Dirigente rende noto che Daniele Patriarca (C.F. PTR DNL 65C23 H501O), nella qualità di: Legale

Rappresentante della Soc. Archinprogress S.r.l. (C.F./P.I. 0836461006) con sede legale in 00137 Roma

Via Schiavonetti n°282, ha presentato istanza acquisita in atti della Provincia di Latina con prot.

n°31268 del 07/05/2012, tendente ad ottenere la Concessione di aree appartenenti al demanio

idrico/fluviale, ubicate nel comune di Pontinia, sul corso d’acqua Demaniale di Bonifica, denominato

“Migliara 45 – Sisto Botte”.

S’avvertono i soggetti interessati che ulteriori domande in concorrenza con quella in oggetto per la

concessione del medesimo bene demaniale, nonché le osservazioni o le opposizioni al rilascio della

concessione richiesta, devono pervenire alla Provincia di Latina - Settore Ecologia e Ambiente, Via

Costa n.1 – 04100 Latina, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul

B.U.R.L..

Inoltre, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., si specifica quanto segue:

Amministrazione competente: Provincia di Latina;

Oggetto del procedimento: richiesta di Concessione di aree appartenenti al demanio idrico/fluviale;

Responsabile del procedimento: Dirigente del Settore.

Luogo di presa visione degli atti: Ufficio Difesa del Suolo – Opere Idrauliche – Settore Ecologia ed

Ambiente, sito Latina, Via F. Filzi, ed il pubblico si riceve il martedì e giovedì dalle ore 10,00 alle ore

12,00.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Dott.ssa Nicoletta Valle

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Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubbl icazione avviso is tanza per : laConcessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per la realizzazione di un ponte di attraversamento carrabile,sul corso d'acqua Demaniale di Bonifica denominato "Fosso Ricerone" loc. B.go San Donato - Via Migliara47 nel Comune di Sabaudia. Richiedente: De Gasperis Cristina (C.F. DGSSCT81A65E472T) nata a Latinail 25/01/1971 e residente a 04010 - OMISSIS - Sabaudia; Fasc. EC/OI 2020/2011



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo - Mirodur spa - Aprilia.



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


R.D.1775/1933 concessione per la derivazione acqua da corpo sotterraneo in Comune di Aprilia - ditta TTSImmobiliare p.iva 01446710590



Enti LocaliProvince

Provincia di Latina


L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 - Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta di rinnovo dellaConcessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per un manufatto di scarico sul corso d'acqua naturale delDemanio Idrico, denominato Fosso Arzano. Comune di Gaeta. Richiedente: Schiavo Marco Luigi, nellaqualità di Legale Rappresentante della Soc. POZZI GINORI S.p.a. - Stabilimento di Gaeta.


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PROVINCIA DI LATINA - SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE

OGGETTO: L.R. 53/98 - R.D. 523/1904 - R.D. 368/1904 – Pubblicazione avviso istanza per: Richiesta

di rinnovo della Concessione/Autorizzazione ai soli fini idraulici per un manufatto di scarico sul corso

d’acqua naturale del Demanio Idrico, denominato Fosso Arzano. Comune di Gaeta.

Richiedente: Schiavo Marco Luigi, nella qualità di Legale Rappresentante della Soc. POZZI GINORI

S.p.a. - Stabilimento di Gaeta.

Il Dirigente rende noto che la soc. POZZI GINORI S.p.a. - Stabilimento di Gaeta con sede legale in via

Lungomare Caboto, 108, 04024 Gaeta (LT), P. I.V.A. 08754240155, ha presentato istanza acquisita in

atti della Provincia di Latina con prot.n.°5056 del 26/01/2009, tendente ad ottenere il rinnovo della

Concessione di aree appartenenti al demanio idrico/fluviale, ubicate nel comune di Gaeta, sul corso

d’acqua naturale del Demanio Idrico, denominato Fosso Arzano, per le opere descritte all’oggetto.

S’avvertono i soggetti interessati che ulteriori domande in concorrenza con quella in oggetto per la

concessione del medesimo bene demaniale, nonché le osservazioni o le opposizioni al rilascio della

concessione richiesta, devono pervenire alla Provincia di Latina - Settore Ecologia e Ambiente, Via

Costa n.1 – 04100 Latina, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul

B.U.R.L.

Inoltre, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., si specifica quanto segue:

Amministrazione competente: Provincia di Latina;

Oggetto del procedimento: richiesta di rinnovo Concessione di aree appartenenti al demanio

idrico/fluviale;

Responsabile del procedimento: Dr.ssa Nicoletta Valle.

Luogo di presa visione degli atti: Ufficio Difesa del Suolo – Opere Idrauliche – Via F. Filzi n.39,

Latina – Tel. 0773.401648 – Mart. e Giov. ore 10/12 e 16/17.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Dott.ssa Nicoletta Valle


Enti LocaliProvince

Provincia di Rieti

Accordo di programma 12 settembre 2012

Provincia di Rieti e Comune di Poggio Moiano


ACCORDO DI PROGRAMMAtra

Amministrazione Provinciale di Rietie

Amministrazione Comunale di Poggio Moiano per

Lavori di adeguamento del centro sportivo del capoluogo .Addì 12/09/2012 , presso la sede dell’Amministrazione Provinciale di Rieti, ubicata a p.zza Vittorio Emanuele II, sono presenti:

- Per l’Amministrazione Provinciale di Rieti il Dott. Fabio Melilli, nella qualità di Presidente della nominata Amministrazione Provinciale;

- Per l’Amministrazione Comunale di Poggio Moiano il Sig. Sante Desideri, nella qualità di Sindaco pro-tempore della nominata Amministrazione Comunale.

Premesso che:• questa Amministrazione Provinciale, con propria Deliberazione di G.P. n. 70 del

10/05/2012 ha messo a disposizione risorse finanziarie occorrenti per la realizzazione di una serie di interventi ed azioni specifiche tra autorità istituzionali al fine di raggiungere obiettivi di interesse pubblico, utili all'intera collettività, fra i quali si annoverano accordi di programma per opere da realizzare per la riqualificazione e miglioramento dello stesso ;

• i soggetti indicati in epigrafe hanno verificato la possibilità di realizzare i lavori di adeguamento del centro sportivo del capoluogo ;

• che è comune interesse delle Amministrazioni pubbliche sopra nominate, realizzare i lavori sopra indicati;

Dato atto che lo schema del presente accordo è stato approvato, per questa Provincia con la deliberazione di G.P. n. 142 del 7/09/2012, delibera dichiarata immediatamente eseguibile, per il Comune con la deliberazione di G.C. n. 103 del 7/09/2012;Letti gli articoli 48 e segg. del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;Tutto quanto sopra premesso e ritenuto i soggetti indicati in epigrafe, convengono e stipulano:

Articolo 1Le premesse e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.

Articolo 2L’Amministrazione Provinciale di Rieti ed il Comune di Poggio Moiano , di seguito denominati Provincia e Comune, dichiarano di voler redigere in forma coordinata, nei modi, nei termini e secondo i patti contenuti nel presente Accordo di Programma, lavori di adeguamento del centro sportivo del capoluogo.

Articolo 3L'intervento di cui trattasi, sarà gestito dal Comune alle cui esclusive competenze sono ascritti tutti gli atti necessari ed opportuni per la loro conclusione. Saranno, pertanto, deliberati dal Comune ogni atto necessario all’individuazione e quantificazione delle soluzioni necessarie all'intervento in oggetto nonché alla gestione e verifica contabile dello stesso.Il Comune si obbliga ad apporre sul luogo oggetto del presente accordo un cartello recante la dicitura “ Opera finanziata dall'Amministrazione Provinciale di Rieti”.Il comune si impegna,inoltre, a trasmettere tempestivamente il progetto dei lavori oggetto dell'accordo.

Articolo 4Il costo complessivo dell'intervento stimato dal Comune in € 38.480,00 #, è assunto interamente dalla Provincia di Rieti di cui € 17.821,00 sul cap. 18140 del bilancio corrente RR.PP. 1998 , € 20.658,00 sul cap. 18140 del bilancio corrente RR.PP. 2001. Il Comune di Poggio Moiano mette a disposizione il proprio Ufficio Tecnico per seguire i lavori al cui costo farà fronte con fondi del proprio bilancio.


Articolo 5Il Comune, con l'accettazione del presente Accordo, si obbliga alla esatta e puntuale attuazione degli interventi necessari per la loro conclusione, attraverso lo spedito svolgimento dell’iter procedurale ed all'attenta vigilanza sull'andamento dei lavori.

Articolo 6Con cadenza semestrale, il Comune provvederà ad informare la Provincia dello sviluppo dell'intervento e di ogni altro fatto rilevante, fino alla conclusione degli stessi.

Articolo 7Il Comune si impegna per il futuro a ricercare i fondi di finanziamento per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera oggetto del presente Accordo.

Art. 8L' importo a carico della Provincia verrà erogato secondo la seguente ripartizione :

- Il 30% all'avvenuta pubblicazione del presente accordo sul B.U.R. Lazio ;- Il 30% a seguito della richiesta del Comune con allegata la dichiarazione del Direttore dei

Lavori che attesti l'esecuzione di almeno il 50% dei lavori;- il 30% a seguito di formale richiesta da parte del Comune con allegata dichiarazione del

Direttore dei Lavori che attesti l'esecuzione di almeno il 70% dei lavori;- il restante 10% a seguito della richiesta del Comune con allegata la rendicontazione delle

opere e la dichiarazione del Sindaco con la quale si attesti, sotto la personale responsabilità civile penale e amministrativa del dichiarante, la regolare esecuzione dell'opera e l'integrale completamento della stessa;

La Provincia si riserva la facoltà di disporre in via eventuale e residuale l'apposito sopralluogo mediante costituzione di apposita commissione ai sensi della delibera di G. P. n. 101 del 21 aprile 2008 qualora la dichiarazione di cui sopra seppure richiesta, reiteratamente difetti e/o nel caso in cui dalla documentazione rimessa non risulti con chiarezza la procedura seguita e le opere realizzate dall'ente beneficiario ovvero lo stato delle medesime.La percentuale del ribasso d’asta applicato dovrà essere comunicata all’Amministrazione Provinciale la quale provvederà a detrarla dal finanziamento concesso e potrà essere utilizzata solo in seguito all'espressa autorizzazione del Presidente della Provincia.

Articolo 9Ogni atto di esecuzione e gestione dell’intervento è demandato al Comune. La Provincia si riserva la vigilanza sull’esecuzione del presente Accordo attraverso il proprio personale, potendo disporre sopralluoghi e ogni altro atto di verifica sull'effettivo stato della fornitura. In caso di inosservanza degli obblighi di cui all’art. 5, il Presidente della Provincia, quale Ente promotore e finanziatore, può sospendere e/o revocare, previa diffida, l’erogazione del contributo.

Articolo 10Qualunque controversia relativa all’applicazione del presente Accordo sarà deferita ad un arbitrato rituale nominato di comune intesa tra gli Enti firmatari o, in caso di disaccordo, dal Presidente del Tribunale di Rieti.

Articolo 11Il presente Accordo verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio a cura della Amministrazione Provinciale di Rieti. Amministrazione Provinciale di Rieti Comune di Poggio Moiano

IL PRESIDENTE IL SINDACO f.to Dott. Fabio Melilli f.to Sig. Sante Desideri


Enti LocaliComuni

Comune di Magliano Romano


deposito determinazioni della Commissione Provinciale Espropri



Enti LocaliComuni

Comune di Magliano Romano


Avviso deposito determinazioni Commissione Provinciale Espropri


IL SINDACO

RENDE NOTO Che sono stati depositati, presso la segreteria comunale, le determinazioni della Commissione Provinciale Espropri, relative alle indennità da corrispondere per la realizzazione di un’area adibita a parcheggio, spazio polifunzionale e verde pubblico (Piazza Risorgimento ) agli aventi diritto: Eredi Zaccardini fg 12 part.371 mq.40 € 5200,00 Parrocchia S.Giovanni Battista fg 12 part.110 mq.570 € 7410,00 Eredi Lelli Anna fu GesualdoVed. Marchetti fg.12 part.111 mq. 140 € 1820,00 Eredi Zaccardini Armando, Elvezia e Maria fg.12 part.112 mq. 590 € 7670,00 Eredi Illomei Fortunato,Geremia ed altri fg 12 part 113 mq. 600 € 7800,00 F.TO Marcello Mancini.


Enti LocaliComuni

Comune di Nepi

Avviso

Avviso di deposito - Pubblicazione "Messa in sicurezza strade comunali incrocio SS 311 Nepesina e ViaMenghini - Intervento C"


COMUNE DI NEPI

(Provincia di Viterbo)

SETTORE 1° “ASSETTO E GESTIONE DEL TERRITORIO, URBANISTICA, EDILIZIA

PUBBLICA E PRIVATA, LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI” - Ufficio 1° Lavori Pubblici

e Manutenzioni

AVVISO DI DEPOSITO - PUBBLICAZIONE “MESSA IN SICUREZZA STRADE COMUNALI

INCROCIO SS 311 NEPESINA E VIA MENGHINI – INTERVENTO C”

IL RESPONSABILE DEL SETTORE I - AREA TECNICA Vista la vigente normativa regionale e

nazionale in materia urbanistica, con particolare riferimento alla legge 18 aprile 1962 n. 167 e

ss.mm.ii.; Visto il D.P.R. 327/2001 e ss.mm.ii. RENDE NOTO Che gli atti relativi ai lavori per la

“MESSA IN SICUREZZA STRADE COMUNALI INCROCIO SS 311 NEPESINA E VIA

MENGHINI – INTERVENTO C”, di cui alla Delibera Consiglio Comunale n. 45 del 26.09.2012 ,

esecutiva ai sensi di legge, a partire dal giorno di pubblicazione nel Bur Lazio, sono depositati in

libera visione al pubblico presso la Segreteria Comunale del Comune di Nepi (VT). Di quanto

sopra , viene data immediata e contestuale notizia in pari dati tramite pubblicazione, del presente

avviso : all’albo pretorio informatico del Comune di Nepi , nonché mediante manifesti. Nei

successivi giorni 20 (diconsi venti giorni) naturali e consecutivi e pertanto dalla data di

pubblicazione al Bur Lazio e con le altre modalità sopraccitate, potranno essere presentate da parte

di interessati, ai sensi dell’art. 6 della legge 18 aprile 1962 n. 167 e ss.mm.ii. e della vigente

normativa nazionale e regionale in materia urbanistica, eventuali opposizioni scritte alla citata D.C.

n. 45/2102 e relativi atti allegati, che verranno esaminate e controdedotti nei modi di legge dal

Consiglio Comunale. Le osservazioni, motivate nei contenuti, dovranno essere presentate in duplice

copia, di cui una in bollo, con indicati i dati personali quali nome, cognome, indirizzo di residenza o

domicilio, luogo e data di nascita, e dovranno descrivere in modo chiaro e univoco l’oggetto delle

osservazioni medesime e le stesse potranno essere corredate anche da stralci cartografici.

Nepi li, 13.11.2012

Il Responsabile del Settore I

Arch. Vincenzo Girolami


Enti LocaliComuni


Avviso

Concorso pubblico per titoli ed esami per l'assegnazione di n. 3 autorizzazioni per l'esercizio del sevizio dinoleggio con conducente di autovettura.



Enti LocaliComuni


Concorso

Concorso pubblico per titoli ed esami per l'assegnazione di n.3 autorizzazioni per l'esercizio del servizio dinoleggio con conducente di autovettura.


COMUNE DI POGGIO NATIVO PROVINCIA DI RIETI

E’ indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per l’assegnazione di n.3 autorizzazioni per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente di autovettura. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente a mezzo servizio postale entro le ore dodici del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul BURL. Copia integrale del bando potrà essere ritirata presso la sede del Comune di Poggio Nativo sita in Via Roma, 15 nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 oppure scaricata dal sito ufficiale www.comune.poggionativo.ri.it ove si potranno reperire ulteriori informazioni. Il responsabile del servizio - Tiziana Fortunati


Documents

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio...Deliberazione 2 dicembre 2011, n. 575 Criteri e modalità per la concessione di contributi per progetti aventi ad oggetto la ristrutturazione,