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ARTICOLATORE, POSTURA E OCCLUSIONE Da diversi anni sostengo che l’unico articolatore veramente valido è la bocca. Con questa mia affermazione non intendo assolutamente negare l’utilità degli articolatori, che ritengo siano strumenti insostituibili. Durante il mio cammino evolutivo ho approfondito la conoscenza di nuove branche, alcune apparentemente estranee all’odontoiatria, quali l’antropologia, l’osteopatia e la posturologia, altre affini ad essa ma innovative come la kinesiografia degli Attinà. Questi nuovi approcci mi hanno indotto e messo in grado di limitare sempre più l’uso dell’articolatore, sia a valore medio che individuale, sostituendolo, unicamente come mezzo di utilizzo, con quelli a valori predefiniti. Perché questo? La ragione di ciò è che al momento attuale non esiste un articolatore, dal più semplice al più sofisticato, che sostituisca o riproduca il vero movimento di traslazione che si verifica nel rapporto dinamico tra i mascellari; e, in modo particolare, gli articolatori non sono in grado di riprodurre tutto ciò che è collegato a questo movimento, che appartiene esclusivamente al bagaglio culturale individuale, come: la fisiologia cranica individuale la fisiologia di colonna il rapporto cranio-colonna C0/C1 – C2 – ATM la postura individuale i compensi attuati dall’organismo Per comprendere meglio l’importanza di queste conoscenze e la loro applicabilità nella pratica quotidiana descriverò qui di seguito, come esemplificazione, ciò che ci troviamo ad affrontare ogni giorno nel nostro laboratorio: ripristinare la guida incisiva e la guida canina. ! Per ripristinare una guida incisiva individuale dobbiamo: valutare la postura valutare le curve funzionali di Spee e quindi le inclinazioni degli incisivi superiori e dei sesti inferiori e la verticalità degli incisivi inferiori valutare la fisiologia individuale di cranio e colonna valutare i compensi in verticalità della lingua sul piano sagittale (antero-posteriore), contemplando in particolare se la lingua compensa prevalentemente il sistema discale o quello meniscale. ! Per ripristinare una guida canina individuale dobbiamo: valutare i compensi cranio-colonna valutare le curve funzionali di Wilson ed il torque dei canini valutare sul piano frontale le verticalità laterali (rapporto incisivo di testa a testa) valutare le lateroflessioni craniche e i compensi in rotazione della colonna valutare i compensi in lateralità della lingua (statico-dinamici) Possiamo ricavare tutte le informazioni di cui sopra osservando la struttura dento-alveolare con riferimento ad una proiezione spaziale degli zoccoli dei modelli diagnostici realizzati con squadratura funzionale Sardi (S.F.S.). Queste conoscenze sono determinanti per creare, oltre che la guida incisiva e la disclusione, un corretto rapporto forma-funzione, vale a dire realizzare una forma

Articolatore postura e occlusione...• valutare i compensi cranio-colonna • valutare le curve funzionali di Wilson ed il torque dei canini • valutare sul piano frontale le verticalità

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Page 1: Articolatore postura e occlusione...• valutare i compensi cranio-colonna • valutare le curve funzionali di Wilson ed il torque dei canini • valutare sul piano frontale le verticalità

ARTICOLATORE, POSTURA E OCCLUSIONE

Da diversi anni sostengo che l’unico articolatore veramente valido è la bocca. Con questa mia affermazione non intendo assolutamente negare l’utilità degli articolatori, che ritengo siano strumenti insostituibili. Durante il mio cammino evolutivo ho approfondito la conoscenza di nuove branche, alcune apparentemente estranee all’odontoiatria, quali l’antropologia, l’osteopatia e la posturologia, altre affini ad essa ma innovative come la kinesiografia degli Attinà.Questi nuovi approcci mi hanno indotto e messo in grado di limitare sempre più l’uso dell’articolatore, sia a valore medio che individuale, sostituendolo, unicamente come mezzo di utilizzo, con quelli a valori predefiniti.

Perché questo?La ragione di ciò è che al momento attuale non esiste un articolatore, dal più semplice al più sofisticato, che sostituisca o riproduca il vero movimento di traslazione che si verifica nel rapporto dinamico tra i mascellari; e, in modo particolare, gli articolatori non sono in grado di riprodurre tutto ciò che è collegato a questo movimento, che appartiene esclusivamente al bagaglio culturale individuale, come:

• la fisiologia cranica individuale• la fisiologia di colonna• il rapporto cranio-colonna C0/C1 – C2 – ATM• la postura individuale• i compensi attuati dall’organismo

Per comprendere meglio l’importanza di queste conoscenze e la loro applicabilità nella pratica quotidiana descriverò qui di seguito, come esemplificazione, ciò che ci troviamo ad affrontare ogni giorno nel nostro laboratorio: ripristinare la guida incisiva e la guida canina.

! Per ripristinare una guida incisiva individuale dobbiamo:• valutare la postura• valutare le curve funzionali di Spee e quindi le inclinazioni degli incisivi superiori e dei sesti• inferiori e la verticalità degli incisivi inferiori• valutare la fisiologia individuale di cranio e colonna• valutare i compensi in verticalità della lingua sul piano sagittale (antero-posteriore),

contemplando in particolare se la lingua compensa prevalentemente il sistema discale o quello meniscale.

! Per ripristinare una guida canina individuale dobbiamo:• valutare i compensi cranio-colonna• valutare le curve funzionali di Wilson ed il torque dei canini• valutare sul piano frontale le verticalità laterali (rapporto incisivo di testa a testa)• valutare le lateroflessioni craniche e i compensi in rotazione della colonna• valutare i compensi in lateralità della lingua (statico-dinamici)

Possiamo ricavare tutte le informazioni di cui sopra osservando la struttura dento-alveolare con riferimento ad una proiezione spaziale degli zoccoli dei modelli diagnostici realizzati con squadratura funzionale Sardi (S.F.S.). Queste conoscenze sono determinanti per creare, oltre che la guida incisiva e la disclusione, un corretto rapporto forma-funzione, vale a dire realizzare una forma

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(morfologia dentale) che rispetti una funzione derivante da una fisiologia individuale di rapporto cranio-colonna.

! “Interpretare” la forma significa “rispettare” la funzione e viceversa.! Per interpretare e rispettare il rapporto forma-funzione dobbiamo conoscere il significato di! “triangolo di equilibrio” tra scheletro viscerale (anteriore) e muscoli del collo (posteriore).

! Interpretare il rapporto forma-funzione tra i mascellari significa essere consapevoli della loro! interdipendenza e interconnessione con le tre articolazioni C0/C1 – C2 – ATM.

Vorrei concludere ricordando che l’articolatore, per quanto sofisticato possa essere, altro non è che un mezzo: è solo la conoscenza “del percorso” che ne determina l’utilità. Di seguito, alcune illustrazioni che ritengo di fondamentale importanza per ridurre a semplice mezzo l’utilizzo dell’articolatore.

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Rapporto molare di I cl.

II cl. div.1

II cl. div.2

vera III cl.

falsa III cl.

SESTI SUPERIORI SUL PIANO FRONTALE

RAPPORTO DI RIFERIMENTO Simmetria del palato

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RI RE

RI RE

SIDE BANDING premax con vertic. differ.

TORSIONE Palato simmetrico con emivolte differenziate

RI RI RE RE

CRANIO IN ESTENSIONE II cl. (strain verticale) Postura in flessione

CRANIO IN FLESSIONE III cl. (strain verticale) Postura in estensione

CURVA DI SPEE

(Piano sagittale)

Nella norma il sesto ha un incl. Di 4-6°

FNM di II cl.: mesio inclinazione sup. a 6°

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FNM di III cl.: disto inclinazione

NELLA NORMA L’ODONTOIDE SI CONTRAPPONE AL SESTO INFERIORE NELLA NORMA DI 4-6°

CURVA DI WILSON (Piano frontale)

Norma fisiologica i sesti hanno un 4°-6° di torque

F.N.M. differenziata (torque differenziato)

FNM di II cl. FNM di III cl.

Nella norma, l’inclinazione dell’odontoide (4°-6°) si contrappone all’inclinazione del 6° inferiore
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I SESTI SUPERIORI – PIANO TRASVERSALE

L’asse di rotazione indica il movimento dei temporali, esprime l’azione del S.D. ant. post. e Sistema Crociato

Asimmetria in ant. post.: esprime emiarcate differenziate (strain laterale)

Aumento in anteriorità della premaxilla II cl.

Deficit di anteriorità della premaxilla III cl.

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II cl. div. 1 – Plus di anteriorità della premaxilla sfenoide in estensione, postura in flessione

II cl. div. 2 – Deficit di anteriorità della premaxilla sfenoide in flessione, postura in estensione.

SESTI-SETTIMI INFERIORI – PIANO SAGITTALE

Colonna in ipolordosi II cl. (statica)

Colonna in iperlordosi III cl. (statica)

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RAPPORTO SESTI-SETTIMI SUPERIORI – PIANO SAGITTALE

SESTO - SFENOIDE SETTIMO - OCCIPITE

S S B IN ESTENSIONE S S B IN FLESSIONE

SFENOIDE IN ESTENSIONE OCCIPITE IN FLESSIONE STREIN SFENOIDE ALTO

SFENOIDE IN FLESSIONE OCCIPITE IN ESTENSIONE STRAIN SFENOIDE BASSO

SESTO-SETTIMO – PIANO OCCLUSALE

post.

STRAIN LATERALE SFENOIDE DX OCCIPITE SX