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OCCLUSIONE E POSTURA
Dott. Angelo CorsiDott. Angelo Corsi
“La “La GnatologiaGnatologia è lo studio dei è lo studio dei movimenti dell’articolazione movimenti dell’articolazione temporotemporo
mandibolare, la loro misurazione mandibolare, la loro misurazione selettiva, la loro riproduzione ed il loro selettiva, la loro riproduzione ed il loro
uso, come fattori determinanti per la uso, come fattori determinanti per la uso, come fattori determinanti per la uso, come fattori determinanti per la diagnosi ed il trattamento diagnosi ed il trattamento
dell’occlusione”dell’occlusione”
“Per occlusione neuro-muscolare intendiamo la massima intercuspidazione che avviene partendo dalla posizione di riposo della
mandibola, e la raggiunge dopo un tragitto individuale appropriato, ed avviene in un
punto, secondo un piano, ove le curve di Spee e di Wilson rappresentano, assieme al
fisiologico spazio libero, la sintesi dell’armonia dell’attività neuro-muscolare
sugli elementi passivi, che ne sono il supporto, determinandone forma e posizione
spaziale”. (Balercia)
È chiaro che condividendo tale impostazione si debbono vedere o
rivedere, alcuni importanti rivedere, alcuni importanti concetti.
La rigida suddivisione del corpo in apparati e settori, riveste
sicuramente un significato nelle sicuramente un significato nelle discipline statiche quali l’anatomia, oltre ad avere valore semantico e
scolastico-metodologico.
Per tutto ciò che invece è dinamico come la fisiologia e quindi la stessa odontoiatria, il limite imposto dalle
classificazioni rappresenta un classificazioni rappresenta un ulteriore elemento di aggravamento
al già miope modus pensandi di impostazione classica.
Nel 1997 presso l’Ospedale S. Raffaele di Milano si è svolto un
“Consensus su Occlusione e Postura” che ha portato ad affermare un’assenza di assenza di affermare un’assenza di assenza di
associazione tra problemi associazione tra problemi posturali ed occlusione dentariaposturali ed occlusione dentaria
“Tale affermazione veniva giustificata dalla revisione di
tutta la letteratura scientifica da parte di esperti, a firma delle più parte di esperti, a firma delle più
rappresentative associazioni scientifiche in materia”
Le possibilità di adattamento occlusale, offerte nell’uomo
dall’accrescimento adattivo del condilo e dalla variazione
dell’angolo mandibolare, hanno dell’angolo mandibolare, hanno favorito la genesi dell’articolato
dentario e dell’occlusione nel corso dell’evoluzione filogenetica dei
mammiferi.
Nell’evoluzione dell’accrescimento della morfologia della faccia
intervengono tre ordini di fattori:
1) fattori intrinseci, genetici ed endocrini;
2) fattori estrinseci, alimentari, socio-economici, affettivi; questi fattori svolgono un ruolo moderatore su quelli intrinseci in senso negativo o positivo;
3) fattori funzionali, soprattutto muscolari (masticazione, deglutizione, respirazione, fonazione e mimica) e legati allo sviluppo del sistema alveolo-dentale e ovviamente dell’occlusione.
La risultante di questi tre fattori è la configurazione anatomo-la configurazione anatomo-
fisiologica della bocca.
La bocca sta nella testa e la testa sta sul corpo, quindi una
variazione della base di appoggio, condiziona ciò che si trova al di
sopra; più siamo in alto, maggiore è l’effetto della variazione.
Il nostro organismo è un insieme di più strutture in equilibrio tra loro...
POSTURALa postura fisiologica è quella condizione anatomo-funzionale che garantisce l’equilibrio a riposo come in moto
con il minor dispendio di energia e la con il minor dispendio di energia e la migliore ripartizione del lavoro tra le diverse componenti.
Consideriamo come postura
di riferimento la stazione eretta.
Per raggiungere questo equilibrio funzionale sia a riposo che in movimento che si realizza con il minor dispendio di con il minor dispendio di energia dobbiamo avere a mente il Sistema nel suo insieme Neuro-Mio-Posturale.
Il miglior posturologo è il nostro Sistema Nervoso Centrale
S.N.C.S.N.C.
Afferenze Orali
nocicettivePostura
Tale visione olistica obbliga l’odontoiatra a divenire
consapevole delle conseguenze del proprio operato anche al di
fuori della bocca e ciò comporta l’evidente constatazione di
quante interferenze iatrogene si possano realizzare ma anche di
quante possibilità terapeutiche si possano ottenere
Questa visione multidisciplinare potrebbe farci perdere di vista le
problematiche per le quali il paziente si presenta alla nostra paziente si presenta alla nostra
osservazione
La struttura ossea è costituita dal mascellare e dalla mandibola.
I denti inferiori devono essere abbracciati dai denti superiori; in massima intercuspidazione gli incisivi superiori devono ricoprire un terzo degli incisivi
inferiori (normocclusione), i molari mandibolari sono spostati in avanti di mezzo dente.
Anatomia della bocca
spostati in avanti di mezzo dente.
Se gli incisivi superiori ricoprono per più di un terzo gli incisivi inferiori, esiste una sovraocclusione, mentre la situazione inversa è
Morso profondo
la situazione inversa è chiamata infraocclusione.
Morso aperto
In posizione di riposo, i denti superiori ed inferiori non devono toccarsi ma essere separati di qualche millimetro.
Anche i muscoli devono avere delle tensioni uguali a destra e a sinistra.
Anatomia della bocca
a sinistra.I denti devono esserci tutti e la lingua centrata.
A livello dentario non ci deve essere nessun pre-contatto.Questi diversi fattori di equilibrio sono indispensabili per una
buona funzione ed una loro valutazione va fatta tenendo presente i tre piani nello spazio.
Di profilo: tipi di occlusione
Classe I
Classe II
Divisione 2
Classe II
Divisione 1Classe III
Di fronte: Canoni dell’armonia facciale
Il viso può essere diviso in tre piani uguali e simmetrici.
La linea bipupillare e la fenditura labiale sono fenditura labiale sono parallele e strettamente orizzontali
La distanza angolo labiale/centro della pupilla è uguale a destra e a sinistra
Disturbi tridimensionali
• Morso crociato
• Traumi • Traumi
• Esiti post-traumatici, post-chirurgici
• Medicazioni, otturazioni, corone sovra-occluse o sotto-occluse
Lo stress
Anche in assenza di squilibrio occlusale lo stress può rivelarsi una causa molto importante.
In posizione di riposo i denti non devono essere a contatto ma bensì deve esserci uno “spazio libero” che
nei soggetti stressati con i denti in costrizione nei soggetti stressati con i denti in costrizione permanente viene a ridursi; i muscoli connessi
all’apparato buccale vanno in spasmo ed una vera e propria tempesta si abbatte sul sistema.
Deperimento occlusale a causa di un dente mancante
Articolazione temporomandibolareLa apertura e la chiusura della bocca si ottengono grazie alla funzione delle articolazioni temporomanbibolari.
Le articolazioni temporomandibolari sono provviste di un processo meniscale che ricopre il condilo mandibolare. I movimenti del menisco sono solidali con quelli del condilo poiché guidati da fibre muscolari (m. pterigoideo laterale).
Il movimento di questa articolazione è particolare in articolazione è particolare in quanto rotola e scivola e in tutti questi movimenti il menisco è solidale con il condilo.
Malocclusione
Ci sono diversi tipi di malocclusione che vanno considerati nelle varie direzioni dello spazio.
A. Di profilo: classe II, classe II 2, classe III
Le classi II spostano in avanti la posizione della testa e delle spalle.
Nella classe III c’è uno spostamento della faccia all’indietro associata ad una posizione bassa della lingua.
Occlusione “testa a testa”: sono rappresentate da un allineamento dei denti superiori ed inferiori e una posizione relativamente posteriore della testa.
B. Di fronte: forma del cranio e del massiccio facciale e comparazione dei tre piani della faccia.
E’ indispensabile ricordare il ruolo della lingua!E’ costituita da uno scheletro fibroso che si inserisce sull’osso ioide ed ha diciassette muscoli. Tali muscoli si inseriscono su differenti formazioni:
-osso ioide
-mandibola
-apofisi stiloidea
-faringe-faringe
-velo palatino
Tale complessità anatomica permette di capire meglio come la lingua possa perturbare e scompensare differenti strutture:
-catene muscolari (osso ioide)
-mandibola (m. genioglosso, m. genioioideo, m. miloioideo)
-colonna cervicale (m. faringoglosso, m. costrittore medio)
-cranio e catene muscolari posteriori (m. stiloglosso, m. stiloioideo, m. glossostafilino
1= Mandibola
2= Osso ioideo
3= Cartilagine tiroidea3= Cartilagine tiroidea
4=Sternocleidomastoideo
6-9= Muscoli sottoioidei
7= Muscoli abbassatori della lingua
Deglutizione atipica
E’ impossibile dare una risposta univoca al problema che ci pone il paziente.
L’atteggiamento da assumere in questi casi è quello di studiare il nostro paziente, con l’aiuto di altri specialisti, di individuare quante più alterazioni o disfunzioni egli
presenti e cercare di dare il miglior equilibrio possibile, vicino allo stato di salute ottimale,
che sarà anche il più stabile nel tempo.
(multidisciplinarietà)(multidisciplinarietà)
Pediatria(intercezione)
Problema neuropsichico
Problema Ortopedico
Problema oculistico
(intercezione)
Problema O.R.L.
Problema internistico
Problema odontoiatrico
A questo scopo utilizziamo alcuni strumenti tecnici, dettati da
B.Jankelson quali l’Elettromiografo, il Kinesiografol’Elettromiografo, il Kinesiografo
e la T.E.N.S (stimolazione elettrica neurale trans-cutanea)
ELETTROMIOGRAFIA
L’elettromiografia di superficie
è la rappresentazione grafica
dell’attività elettrica muscolare.dell’attività elettrica muscolare.
L’attività muscolare è formata da potenziali elettrochimici che si propagano verso la
superficie del corpo e possono essere perciò captati da elettrodi posti sulla cute.
ELETTROMIOGRAFO
Il muscolo è in attività anche quando è a riposo, il tono
muscolare è l’espressione di questa attività di base il cui scopo è di contrastare la forza di gravità è di contrastare la forza di gravità
mantenendo in equilibrio le strutture che conferiscono unità al
nostro corpo.
L’E.M.G. di superficie non indaga i fenomeni intrinseci della trasmissione dell’impulso o della contrazione delle singole fibre, la
sua caratteristica è quella di sua caratteristica è quella di rappresentare in modo massivo l’attività di numerosi gruppi di
fibre o di grandi porzioni muscolari.
L’E:M.G.di superficie del sistema stomatognatico ha la possibilità di studiare in modo obiettivo (con
poche interferenze dello strumentario) e di analizzare i dati ed il gradodi attività della muscolatura il gradodi attività della muscolatura
soggetta ad esame: TA e MM (propriamente
stomatognatici),TP, DG e SM (posturali)
Quindi, indipendentemente dai muscoli presi in esame, abbiamo la possibilità di studiare l’attività in condizioni di base, durante la funzione, dopo il rilassamento muscolare
ottenuto per mezzo di vari trattamentiottenuto per mezzo di vari trattamenti
(Ostepatico, Oculistico, Odontoiatrico)
KINESIOGRAFIA
Lo studio della kinesiografiaè Lo studio della kinesiografiaè essenziale per l’analisi delle componenti muscolari, legamentose, ossee ed
occlusali della funzione masticatoria.
Mappa del dolore articolare (ATM)
M. Rocabado
Si utilizza un complesso di sensori montati su una struttura tubolare in alluminio e questo
sistema individua la localizzazione spaziale di
Kinesiografia
sistema individua la localizzazione spaziale di un magnete fissato a livello degli incisivi
inferiori, questa struttura non altera gli stimoli propriocettivi né con interferenze sul piano
occlusale, né limitando il normale corso della funzione mandibolare.
Dalla analisi kinesiografica otteniamo:
a) studio dinamico dei movimenti di base della mandibolab) studio della dinamica della deglutizione c) analisi del punto neutro e della traiettoria c) analisi del punto neutro e della traiettoria abituale d) analisi del punto neutro e della traiettoria dopo Tense) studio dei movimenti funzionali dopo terapia odontoiatrica o di altro genere.
Dalla analisi kinesiografica otteniamo:
a) studio dinamico dei movimenti di base della mandibola b) studio della dinamica della deglutizionec) analisi del punto neutro e della traiettoria c) analisi del punto neutro e della traiettoria abituale d) analisi del punto neutro e della traiettoria dopo Tense) studio dei movimenti funzionali dopo terapia odontoiatrica o di altro genere.
Dalla analisi kinesiografica otteniamo:
a) studio dinamico dei movimenti di base della mandibola b) studio della dinamica della deglutizione c) analisi del punto neutro e della traiettoria c) analisi del punto neutro e della traiettoria abituale d) analisi del punto neutro e della traiettoria dopo Tense) studio dei movimenti funzionali dopo terapia odontoiatrica o di altro genere.
Dalla analisi kinesiografica otteniamo:
a) studio dinamico dei movimenti di base della mandibola b) studio della dinamica della deglutizione c) analisi del punto neutro e della traiettoria c) analisi del punto neutro e della traiettoria abituale d) analisi del punto neutro e della traiettoria dopo Tense) studio dei movimenti funzionali dopo terapia odontoiatrica o di altro genere.
Dalla analisi kinesiografica otteniamo:
a) studio dinamico dei movimenti di base della mandibola b) studio della dinamica della deglutizione c) analisi del punto neutro e della traiettoria c) analisi del punto neutro e della traiettoria abituale d) analisi del punto neutro e della traiettoria dopo Tense) studio dei movimenti funzionali dopo terapia odontoiatrica o di altro genere.
T.E.N.S.
La T.e.n.s. usata in odontoiatria è caratterizzata da impulsi di è caratterizzata da impulsi di
durata tra i 150 e 500 micro sec. di 0.75 Hz di frequenza, può
essere utilizzata sia per motivi diagnostici che terapeutici.
L’uso della t.e.n.s. in occlusione Neuro-Mio-Posturale ha specifiche indicazioni per l’eliminazione di barriere restrittive di origine restrittive di origine stomatognatica sul punto neutro e la ricerca di una traiettoria mandibolare decondizionata dalla esistente occlusione.
Gli elettrodi di stimolazione vengono applicati anteriormente al trago, con centro attivo in corrispondenza dell’incisura sigmoidea della mandibola (area di proiezione superficiale del ramo mandibolare del trigemino) inoltre il VII nervo cranico che si trova alloggiato nel tessuto parotideo, quindi relativamente in superficie viene anch’esso raggiunto dall’impulso.
Al rilasciamento muscolare indotto dalla tens può talora non corrispondere una detensione fasciale, in questo caso
una persistente “disfunzione osteopatica” non permette alle strutture,
nonostante il rilassamento muscolare che sarà parziale, di assumere nello
spazio quella posizione neutra, ideale all’ergonomia statica e funzionale del
sistema.
FORMETRIC II
Questa apparecchiatura effettua l’analisi tridimensionale del dorso e della colonna vertebrale dorso e della colonna vertebrale in modo non invasiva.Vieneutilizzato per lo studio e il controllo di scoliosi, lordosi e cifosi, nonché delle anomalie posturali.
Il sistema utilizza la scansione ottica luminosa di luce alogena e proietta sul dorso del paziente una speciale griglia a linee orizzontali per la ricostruzione la ricostruzione tridimensionale della superficie. L’acquisizione viene effettuata senza posizionare alcun marker sul paziente.
Dopo ciascuna indagine il software elabora in automatico l’immagine del
dorso nelle tre dimensioni, con la posizione dei reperi anatomici (vertebre
cervicale prominente, spine iliache posteriori, sacro). Vengono calcolati posteriori, sacro). Vengono calcolati automaticamente i valori angolari di inclinazione e rotazione del bacino,le
angolazione di lordosi e cifosi, i gradi di rotazione dei corpi vertebrali, nonché le
linee scapolari.
La valutazione diagnostica può essere ampliata integrando al
Formetric II il sistema BaropodometricoElettronico per BaropodometricoElettronico per ottenere anche la visualizzazione
delle pressioni plantari e il posizionamento del baricentro
corporeo.
BAROPODOMETROELETTRONICO
La baropodometriacomputerizzata è costituita da computerizzata è costituita da una pedana con 4800 sensori di pressione attivi su 120 cm., da un camminamento di 2m., due telecamere ed un sistema per l’elaborazione dei dati.
L’apparecchiatura permette una indagine statica e dinamica della pressione del piede in stazione pressione del piede in stazione
eretta e durante la deambulazione.
Nell’esame statico si esamina il carico plantare e si possono controllare le ondulazioni che fisiologicamente o
patologicamente il soggetto manifesta, lo stesso accade nell’esame manifesta, lo stesso accade nell’esame
dinamico che analizza le pressioni esercitate dal piede durante la
deambulazione, con la fase del passo ripreso dalle telecamere.
La strada, in quest’ottica conduce alla collaborazione stretta tra:
l’ oggettivtàstrumentale,l’ oggettivtàstrumentale,il metodo Neuro-Muscolare
odontoiatrico e la semeiotica e la metodica terapeutica osteopatica.
E’ piuttosto frequente ritrovare clinicamente bambini che si presentano
alla nostra osservazione per problematiche di natura ortodontica, ma, contemporaneamente, presentano disturbi contemporaneamente, presentano disturbi
refrattivi, un atteggiamento scoliotico, una respirazione orale, problemi di natura
ORL quali otiti ricorrenti, disordini allergici od altro ancora…
…pertanto risulta necessario costituire dei gruppi e dei
protocolli multidisciplinari, tanto cari alla moderna medicina, basati su un approccio non casuale che, oltre all’aspetto biomeccanico, oltre all’aspetto biomeccanico, prendano in considerazione la biodinamicità dell’organismo
umano