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“LA SALAMANDRA BABY” NELLE PRIMARIE...“LA SALAMANDRA BABY” NELLE PRIMARIE A distanza di due anni dal primo numero de “la Salamandra Baby” si compie, grazie all’apprezzamento

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“LA SALAMANDRA BABY” NELLE PRIMARIEA distanza di due anni dal primo numero de “la Salamandra Baby” si compie, grazie all’apprezzamento e alla collaborazio-ne di dirigenti, docenti e genitori, un importante passo verso un notevole aumento della diffusione del giornale.Da questa uscita, infatti, oltre a 34 scuole dell’infanzia, la distri-buzione toccherà tutte le scuole primarie degli Istituti Compren-sivi 1, 3 e 4 di Treviso.Le finalità per le quali è nata “la Salamandra Baby” non mute-ranno, le pagine continueranno ad ospitare informazioni su at-tività ed eventi dedicati alle famiglie con bambini, articoli redatti da figure professionali operanti in ambito pediatrico e contributi da parte di docenti che, quando e se lo riterranno opportuno, potranno raccontare attività svolte con i propri alunni in modo che tali testimonianze possano essere, oltre che gratificanti per i bambini, di spunto per i colleghi di altre scuole. Tutto ciò con l’obiettivo, oggigiorno fondamentale, di creare rete e presuppo-sti di collaborazione agevolando la diffusione di informazioni a livello locale. Per informazioni: [email protected]

Paolo Binotto

A CACCIA DI PICCOLI GENI!Quando un genitore si presenta in consulenza e dice “mio figlio ha talento”, io lo guardo e gli dico che sì, ogni bambino ha ta-lento. Solitamente ci si riferisce a talenti particolari, come quello legato alla matematica, alla musica, al canto o alla danza. Il ge-nitore molto spesso vuol vedere un po’ troppo avanti e spinge l’acceleratore sull’apprendimento dei propri figli. Non ogni geni-tore, sia ben inteso, ma una larga parte di famiglie, spesso più benestanti, hanno a cuore (in maniera eccessiva, mi permetto di dire) lo sviluppo dei “talenti” dei propri figli.Ci troviamo di fatto con bambini iperstimolati, ricolmi di giochi e giocattoli che “li fanno giocare” [cfr. l’articolo “la corsa al bam-bino Einstein” di Heloise Junier su Psciologia contemporanea, numero 246, nov-dic 2014] giochi precotti che hanno il compito di stimolare il bambino ma non di lasciarlo giocare, a partire dalla sua fantasia.Altro elemento interessante da osservare: già al nido i genitori chiedono l’inglese, giochi educativi, approcci alle nuove tecno-logie.La domanda di fondo che mi trovo a porre ai genitori è la se-guente: secondo voi, di che cosa ha veramente bisogno un bambino o una bambina?Naturalmente cambia la risposta a seconda dell’età del figlio, ma difficilmente mi viene detto: “ha bisogno di sperimentare, giocare facendo, esplorare, inventare”.Si dà per scontato che i bambini debbano imparare attraver-so stimoli esterni, magari dettati da didattiche pensate ad hoc. Negli Stati Uniti ci sono le scuole per “geni”, trovi dei laureati a dodici anni!Se un bambino ha “doti “ particolari, prima o poi emergeranno, non c’è bisogno di stare a spremere per tirar fuori l’impossibile.E’ importante però considerare che ogni bambino è un genio a modo suo, è fondamentale che l’adulto sappia fornirgli quegli

strumenti atti a farlo crescere curioso, desideroso di conoscere ma soprattutto di mettersi in gioco.Se cerchiamo di spingere sull’acceleratore, possiamo rischiare che l’eccesso di pretesa nei suoi confronti si traduca in ansia da prestazione costante, in paura di affrontare le sfide perché si possono saltare tappe importanti per voler vedere subito un qualche “risultato”, in difficoltà a stare nel gruppo dei pari per-ché troppo concentrati a sviluppare la materia grigia e non le relazioni.Come comportarsi, allora con i nostri cuccioli?• Ascoltare le loro domande• Creare piccole frustrazioni in modo da stimolarli a cercare le risposte, che devono essere le loro risposte• Porre a nostra volta domande, affinché lavorino per il gusto della scoperta• Fornire strumenti adatti alla loro età• Considerare sempre che si deve partire dalla domanda del bambino e non fornire in anticipo stimoli che potrebbero essere non adatti per quel preciso istante evolutivoPer quanto riguarda i giochi poi, vediamo di non regalare cose pronte, i bambini si divertono veramente con ciò che può es-sere animato, costruito, generato soprattutto dalla loro fantasia.Non dimenticherò mai il giorno in cui nostra figlia, piccolina di otto mesi, ha ricevuto in regalo un giocattolo da una parente, si trattava di un aggeggio sonoro dalla musichetta molto fastidio-sa – questo è quello che pensavo io. La bambina ha tirato per un paio di volte la cordicella che faceva scattare il meccanismo, poi ha abbandonato il gioco e si è dedicata per più di mezz’ora alla carta e al fiocco. Una carta colorata e scricchiolosa, con un bel nastro rosso vivo pieno di riccioli.La parente continuava a mostrarle il giocattolo nuovo ma lei aveva già esaurito il suo interesse, capito che con la cordina succedeva qualcosa, non è più tornata su quel gioco.Credo che episodi di questo genere siano comuni più o meno a tutti i bambini, vediamo di imparare da loro.

Paola Cosolo MarangonDirettore Scientifico Diventare Grandi Treviso

VILLAGGIO DI NATALESulle Mura di Treviso dal 28 novembre all’ 11 gen-naio sarà allestito il "Villaggio di Natale – Treviso on ice", nel quale ci sarà, tra l'altro, una pista di patti-naggio su ghiaccio, la ruota panoramica, attrazioni

per bambini, mercatini di Natale, dolciumi e frittelle.In Piazza dei Signori a Treviso fino al 26 dicembre stazionerà la classica giostra dei cavalli stile 800.

“HANSEL E GRETEL”Martedì 16 dicembre, presso l’Auditorium Pio X di Treviso, e sabato 20 dicembre, presso la chiesa di Olmi di San Biagio di Callalta gli studenti dei “Per-corsi musicali Pio X” e gli alunni della Scuola Pri-

maria “Maria Bambina” si esibiranno nella riduzione dell’opera lirica “Hansel e Gretel” di Engelbert Humperdinck.

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PER EDUCARE ALL’USO DEI MEDIA E’NECESSARIO COMUNICARE!

Nel numero precedente abbiamo illustrato i principali rischi a cui possono andare incon-tro i nostri figli (e in realtà anche gli adulti) usando nuovi e vecchi media. Il nostro in-tento non era certo allarmare, ma “prepa-rare il campo” per trovare possibili strategie compensatorie capaci di ridurre le probabilità che essi accadano.

Abbiamo detto che il controllo non è una strategia funzionale nell'ambito dell'uso delle tecnologie digitali, che i divieti, le cen-sure e i programmi filtro servono a poco in un mondo, quello tecnologico, dove ogni tipo di materiale può essere scambiato in mille modi. I bambini e i ragazzi possono infatti avere ac-cesso ai media dalle più diverse postazioni (scuola, biblioteca, luoghi di lavoro dei genitori, casa di amici o di parenti) oltre che direttamente dalle loro tasche con la diffusione degli smartpho-ne. Ci siamo chiesti quindi cosa possiamo fare di più funzionale e abbiamo iniziato a rispondere chiamando in causa la con-sapevolezza, affermando “Perché mio figlio sia consapevole dei rischi posso indicarglieli io e posso poi indicargli anche le strategie per ridurli, ma posso anche fare una cosa migliore …”Posso educarlo! Ma cosa vuole dire educare? Cercando nelle definizioni riportate in un dizionario della lingua italiana, troviamo che educare può voler dire “sviluppare con l’insegna-mento certe disposizioni naturali” e noi aggiugiamo che potremmo sviluppare con l'insegnamento la consapevolezza, per esempio dei rischi dell'uso dei media. Un altro significato che troviamo nel dizionario alla voce educare è “abituare qualcuno a una certa pratica attraverso l’esercizio o l’allenamento” e noi, calando la definizione nel contesto della tematica che stiamo affrontando, specifichiamo che potremmo abituare i nostri figli ad individuare i rischi dell'uso dei media, ma anche le strategie per ridurli, invitandoli a far pratica, eserci-zio o allenamento. Insegnare ai propri figli a identificare i rischi e a trovarsi le strategie per ridurli può essere fatto a qualsiasi età, ovviamente con linguaggi diversi a seconda dell'età di nostro figlio.Nelle nostre attività abbiamo constatato che anche bambini di 4 anni sono in grado, se supportati, di identificare i rischi e di tro-varsi strategie per ridurli. Hanno di fatto la capacità di risolvere problemi alla loro portata, come del resto sostiene la letteratura scientifica in materia. Anche in questo campo, come in tutti gli altri ambiti della vita, per essere autonomo e competente ogni persona deve essere in grado di individuare le caratteristiche salienti del contesto scegliere e adottare un comportamento funzionale al proprio obiettivo, alla propria sicurezza e alle pro-prie risorse. I vantaggi immediati di questa modalità educativa consistono nel far sì che i nostri figli si abituino ad “arrangiarsi”, nel fatto che anche se mi dimentico di dirgli “fai attenzione a ...”, se mio figlio sa identificare i rischi non avrà problemi a identi-

ficare il rischio che io mi sono dimenticato di elencare; inoltre potrà vedere anche quei rischi di cui io non mi sono accorto per un diverso punto di vista.I vantaggi a lungo termine consistono nel fatto che se mio fi-glio è capace di identificare il rischio e di trovarsi una strategia per ridurlo, adotterà quella strategia come sua e quindi anche nell'età della trasgressione (l'adolescenza) continuerà a met-terla in pratica.Vista la diffusione e pervasività dei media, dobbiamo educare nostro figlio a un uso consapevole e intelligente dei media e per educarlo un modo funzionale è iniziare da subito, finchè è piccolo, a porre a lui / lei il problema e ad ascoltare come lui / lei lo risolverebbe.Ascoltare cosa vi propone è un modo semplice di sapere cosa pensa, se ha già nel suo repertorio comportamentale strategie di autotutela e diventa un'occasione per stimolare la consape-volezza del rischio. L'ascoltare ci permette di conoscere i punti di vista e le conoscenze dei nostri figli e di ancorare al loro repertorio quelle nuove elaborazioni ed evoluzioni del pensiero che a loro servono, correggendo eventualmente le loro convin-zioni sbagliate.In linea con padre Ernesto Balducci che afferma che “Comuni-care è far parlare l'altro”, pensiamo che sia fondamentale, per quanto abbiamo appena detto, puntare sull'ascolto. Nell'educare i nostri figli la comunicazione è importante ma, contro tutti gli insegnamenti che ci hanno dato finora quando per insegnarci a comunicare ci hanno insegnato a parlare, è opportuno dedicarci all'ascolto di cosa pensano e dicono i no-stri figli, indipendentemente dall'età che hanno.Bisogna quindi imparare ad ascoltarli, nel prossimo numero vedremo insieme come si può fare!

Dott.ssa Paola Stefanelli e Dott.ssa Mara QuarisaProvincia di Treviso

EDUMECOM - Centro di Eccellenza per l'Educazione ai Media e alla Comunicazione

PROGETTO: “ALBERO AMICO MIO”Il tema dell’ALBERO nasce dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta della multiculturalità e il rispetto per l’am-biente.L’elemento di stimolo è scaturito, in particolare, dalla presenza

all’interno della scuola, di numerosi bam-bini di etnie diverse, dalla conseguente curiosità dei bambini e soprattutto dalla necessità di attivare strategie di acco-glienza e integrazione.Il tema dell’ALBERO darà la possibilità di parlare degli alberi dei vari paesi del mondo e della simbologia che viene loro attribuita nelle varie culture.

“ALBERO AMICO MIO” accompagnerà i bambini nel corso dell’intero anno scolastico, nell’intento di promuovere curiosità, interesse e rispetto per l’ambiente e per tutti gli esseri viventi.

Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Barbisan” di Treviso

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“MOVE.IT!” E MERENDA SANA: GENITORI IN PRIMA LINEA“Club” di mamme e papà per la salute dei bambini

Ciao, sono la mamma di una compagna di asilo del tuo bam-bino.Lavoratrice, amante dei pasti veloci e miracolosamente capace di fare mille cose nello stesso momento ma… quello che mi sta più a cuore e trova tempo, spazio e grande amore, da quando ho potuto essere mamma, è la vita della mia bambina.Una mattina, dopo aver lasciato mia figlia tra le braccia di un’in-segnante, uno di quei giorni in cui vorresti avere le ali ai piedi… già in ritardo al lavoro… ho comunque assistito ad una conver-sazione tra mamme in cui si diceva: “…ma lo sapevate che i nostri bambini potrebbero avere un’aspettativa di vita minore della nostra? 5 anni in meno a causa dell’obesità e dell’inattività fisica!”.Da quel giorno faccio parte del Club dei Genitori che vogliono restituire cinque anni di vita ai loro bambini ed agli amici dei loro bambini perché possano essere più sani emotivamente, più forti e più sicuri delle proprie scelte.Un detto dice ”l’unione fa la forza” e noi abbiamo bisogno delle tue paure, dei tuoi dubbi, delle tue idee, della tua amicizia!Chiedi alla Direttrice: gli altri genitori del club hanno figli che frequentano anche la tua scuola!Con la speranza che Babbo Natale possa regalarti il tempo per pensarci, tu regala più tempo al tuo bambino, perché la vita è bella!

“CLUB DEI GENITORI”: TUTTE LE RISPOSTE PER CHI ANCORA NON LO CONOSCECos’è e perché è nato? Da chi è promosso? Che finalità ha?

Alcuni genitori delle scuole paritarie dell’infanzia di Treviso han-no aderito all’invito da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS 9 a partecipare a degli incontri sul tema “la salute dei bambini”.Nel corso delle prime riunioni i presenti hanno preso atto dei preoccupanti, e a tratti impressionanti, dati a livello mondiale ri-guardanti l’aumento delle morti legate a patologie cardiovasco-lari o comunque riconducibili a stili di vita non corretti. Secondo uno studio statunitense ciò porterà a una riduzione dell’aspet-tativa di vita per le nuove generazioni di 5 anni.A livello locale i dati (Okkio alla Salute 2010 – Ulss 9) non sono meno allarmanti: un bambino su 4 è sovrappeso e uno su 10 è obeso.Una delle cause è la scarsa attività fisica. I bambini fino ai 6 anni dovrebbero fare movimento per almeno 3 ore ogni giorno di gioco libero, mentre quelli in età scolare (6-18 anni) hanno bisogno di fare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica. La realtà è ben lontana da tali dati, infatti solo il 38% dei ragazzi di 11 anni e il 17% dei bambini di 8-9 anni raggiungono livelli adeguati di attività fisica.La semplice informazione, mediante opuscoli, volantini o arti-coli non basta, in questo modo solo il 20% delle persone cor-

regge il proprio stile di vita. E’ importante quindi creare delle occasioni opportune, modificando l’ambiente.Per tale motivo il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS 9 sta cercando una collaborazione con i genitori per il supporto e la divulgazione di due progetti: MOVE.iT! (l’attività fisica) e Merenda Sana (la sana alimentazione).Obiettivo del MOVE.iT! è insegnare ai bambini a muoversi fin da piccoli inserendo determinati esercizi-gioco nella loro quo-tidianità sfruttando i due interlocutori principali: la famiglia e la scuola. In alcune scuole dell’infanzia tali attività sono già state avviate e i genitori sono stati coinvolti con la distribuzione di schede esplicative che consentono di ripetere a casa ciò che è stato fatto a scuola.La Merenda Sana, invece, punta a promuovere la sana ali-mentazione offrendo alle famiglie merende nutrizionalmente perfette per i bambini ad un prezzo adeguato in negozi che aderiscono all’iniziativa.In questo quadro la finalità dei partecipanti al “Club dei Genitori” è quella di coinvolgere gli altri genitori e di promuovere le buone pratiche del MOVE.iT! e la sana alimentazione nelle diverse occasioni di aggregazione (al parco, a feste di compleanno e scolastiche, a manifestazioni sportive…). Il nome “Club dei Genitori” è temporaneo con lo scopo di identificare i genitori, e nei prossimi giorni il gruppo sceglierà una denominazione definitiva.Se ogni famiglia farà più attenzione al benessere del proprio figlio e si impegnerà nel coinvolgimento degli altri genitori, con-tribuirà a restituire a tutti i bambini i 5 anni di vita.

Mamme e papà del “Club dei Genitori”

PROGETTO MOVE.ITStaff Centro Infanzia Bimbinsieme della Cooperativa Insieme si Può

Promuovere l’attività fisica è un’azione prioritaria per mi-gliorare la salute della popola-zione. Perché sia un'azione di successo occorre agire sugli individui, sull’ambiente, sulle politiche locali, coinvolgendo le intere comunità. Il movimento a scuola, sia strutturato che non, diventa un’occasione per far crescere bene il bambino e in collabo-

razione con i genitori il movimento può diventare una risorsa preziosa per tutta la famiglia.Il Progetto associa la consueta programmazione dell’attività motoria alla consegna delle schede con esercizi semplici da fare in famiglia permettendo di:- aumentare la quantità di attività fisica- migliorare il beneficio dell’attività fisica- rafforzare il messaggio sull’importanza di questa attività. Il Centro Infanzia Bimbinsieme della Coop. Insieme si Può ha

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l’opportunità di mettere in pratica questo progetto prevedendo il coinvolgimento delle classi gazzelle (4 - 5 anni) e giraffe (5 - 6 anni) dove si vedranno impegnati per un’ora a settimana in diverse pratiche di attività motoria.

“L’ALBERO CHE NON CONOSCEVA L’AUTUNNO”Il Collegio Docente - Scuola dell’Infanzia “Gesù Bambino” di Monigo

Noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia Gesù Bambino di Mo-nigo abbiamo partecipato, insieme a colleghe di altre scuole dell’infanzia, al corso promosso dal Dipartimento di Prevenzio-ne dell’Azienda Ulss 9 di Treviso: 5 incontri dal 9 ottobre al 4 dicembre.L’esperienza si è rivelata positiva e così abbiamo accolto la proposta dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Ulss 9 di Treviso inserendo il progetto MOVE.IT nel P.O.F. del corrente anno scolastico non come un’attività a sé stante, circoscritta in un momento e luogo determinato della nostra programmazio-ne, ma, volendo favorire nel bambino quelle che sono le sue competenze di base, abbiamo ritenuto che il movimento di grandi e piccoli muscoli, di tutto il corpo o di una parte specifica di esso, dovesse permeare le azioni quotidiane senza mette-re in secondo piano quelle che sono le azioni di base che il bambino deve sempre migliorare (camminare bene, sedersi in modo composto…). D’altra parte con tali azioni si coinvolgono parti specifiche del corpo che devono adottare una determina-ta postura che, se corretta, favorisce lo sviluppo armonico nella crescita del bambino… anche questo è MOVE.IT!La prima occasione per presentare ai genitori il lavoro fatto è stata la Festa dell’Autunno, quando, partendo dalla storia “L’albero che non conosceva l’autunno”, i bimbi piccoli, medi e grandi, seguendo le indicazioni dell’insegnante e avendo come sottofondo “L’Autunno” di Vivaldi che favoriva l’esecuzione lenta dei movimenti, hanno fatto diverse azioni appartenenti alla ca-tegoria dell’equilibrio come dondolare, girare e cullare, il tutto per rappresentare il movimento e la caduta delle foglie spinte dal vento nel periodo autunnale.È stato bello vedere le famiglie partecipare! Genitori e nonni riproducevano il vento che soffiava le foglie.Al termine dell’appuntamento, abbiamo provveduto a conse-gnare ai genitori le schede del MOVE.IT sul tema dell’equilibrio per far si che il lavoro intrapreso a scuola potesse avere conti-nuità nelle famiglie.

CONSIGLI DI LETTURA PER GENITORILa BRaT, biblioteca dei ragazzi di Treviso, dispone anche di una sezione interamente dedicata a genitori, insegnanti ed educatori che intendono approfondire temi legati alla puericultura. Vi consigliamo tre titoli di recente acquisto:Noi domani: un viaggio nella scuola multi-culturale, di Vinicio Ongini con la prefazione

di Tullio De Mauro.Bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco del paese, la tabaccaia di fronte alla scuola e la signora torinese immigrata in Calabria ci raccontano com’è la vita nelle scuole italiane, sempre più mul-ticulturali, con studenti provenienti da tutte le parti del mondo. Il sì e il no di Silvana Tiani Brunelli.Con un linguaggio chiaro e semplice, l’autrice offre a educatori e genitori strategie per sapersi sintonizzare con i propri allievi e i propri figli, per gettare le basi necessarie a promuovere la condivisione, la reciprocità e la cooperazione. Il libro si pone l’obiettivo di indicare al lettore come rispettare il limite nell’edu-cazione senza far sentire bambini e ragazzi incatenati a delle regole opprimenti.Le fiabe sono vere: note su storie e libri non soltanto per bambini, di Roberto Denti.

Italo Calvino ha scritto che le fiabe sono vere perché “prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, sono una spiegazione ge-nerale della vita”. Roberto Denti condivide questo pensiero e nel suo libro ha raccolto alcune note personali sul tema della fiaba e della lettura rivolta ai bambini, indagando le origini storiche della fiaba intesa come "stra-

da sotterranea e segreta che aiuta a superare le drammatiche difficoltà quotidiane".

LABORATORIO DI CUCINA "CHEF SI DIVENTA"Durante lo scorso anno scolastico si è svolto, da ottobre a maggio, ogni mese, il laboratorio di cucina che ha visto parte-cipi attivi i bambini delle tre sezioni, le insegnanti, tre volonta-rie e cuochi di mestiere.Le attività sono state diverse e pensate per le singole fasce d'età. I bambini hanno sempre dimostrato interesse e parteci-pazione, rispettando le norme igieniche nel manipolare i cibi e nel preparare le diverse ricette.Durante il laboratorio i bambini hanno potuto conoscere e as-saggiare diversi cibi, apprezzarne il gusto, tagliare, impastare e preparare con utensili adeguati alla loro età.A inizio anno abbiamo coinvolto i bambini nella preparazione di ricette come gli gnocchi di zucca, con l'aiuto di professioni-sti del lavoro, cuochi e papà, Paolo e Alessandro, che hanno coordinato i vari passaggi per la buona riuscita delle pietanze.Successivamente, in occasione della festa di San Martino, che ha coinvolto tutto il comune di Ponzano Veneto, le tre sezioni hanno preparato biscotti a forma di cavallo e oca.Non dimenticando l'importanza del mangiare la frutta sono state proposte ricette a base di frutta di stagione, come gli spiedini, macedonie e gelatine.Noi insegnanti crediamo che queste attività aiutino il bambino ad avvicinarsi con atteggiamento positivo anche a quei cibi poco conosciuti o meno appetibili per il loro aspetto, ma sani, nutrienti e utili per la loro crescita.

Le insegnanti - Scuola dell’Infanzia di Merlengo

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I RACCONTI DI UN MONDO A COLORIRassegna di teatro ragazzi proposta dalla Fondazione Benetton

La Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collabo-razione con l’associazione culturale Codice a Curve,

propone per il quarto anno consecutivo la rassegna di teatro ragazzi “I racconti di….”.Il primo spettacolo in scena nel mese di novembre, Frank & Stein, in lingua inglese (per i bambini delle classi quar-ta e quinta della scuola primaria), ha ri-scosso un grande successo di pubblico.Un appuntamento da non perdere è quello di mercoledì 11 febbraio con il teatro di narrazione di Andrea Pennac-chi che, accompagnato dalle musiche di Giorgio Gobbo, proverà a raccontare l’Iliade nello spettacolo Eroi (per il se-condo ciclo della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado). Si affronterà il racconto del primo grande narratore della storia per permettere a

ognuno degli spettatori di “vedere” nel-la propria mente, di riempire le parole del narrato con le immagini della pro-pria esperienza. Non è un tentativo di raccontare tutta l’Iliade ma un episodio solo, che vale per tutti: la storia di Ettore e dei fatti che lo portarono davanti ad Achille, inclusa la vicenda di Patroclo e della lite che causò la famosa ira fu-nesta, con un prologo, un epilogo e un intermezzo sentimentale.Nel mese di marzo si sposterà l’at-tenzione verso i bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della pri-maria proponendo, lunedì 9, lo spetta-colo Piccolo blu e piccolo giallo tratto dal racconto di Leo Lionni, un invito «ad andare d’accordo e a riempire un gran-de cesto con tutti i colori del mondo».La rassegna si chiuderà nel mese di

aprile con uno spettacolo itinerante alla scoperta della Treviso dipinta: i bambi-ni e le loro maestre saranno condotti in un “viaggio” nella storia della città e a raccontarla saranno i suoi affreschi: colori e forme, figure mitologiche e re-ligiose, i palazzi e i loro antichi abitanti. Durante il percorso le classi saranno accompagnate dall’esecuzione dal vivo di musiche medievali e la rappre-sentazione terminerà con una danza dell’epoca nella quale saranno coinvolti attivamente i piccoli spettatori. L’idea del progetto è nata da una ricerca condotta dalla Fondazione Benetton sulla Treviso Urbs picta.L’ingresso a tutti gli spettacoli è di 5 euro.Info e prenotazioni: Fondazione Benet-ton, tel. 0422.5121, [email protected] informazioni nel sito: www.fbsr.it.

LA SCUOLA IN OSPEDALEPresso il Dipartimento Materno In-fantile dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso

Sai c'è una scuola un po' mattadove puoi andare anche con la ciabattaindossare un bel pigiamino con gli orsettie poi... sorpresa spalancare gli occhietti:dolci biscotti, salate pizzettefan sorridere tutte le faccette...

La scuola in ospedale è un luogo di rac-cordo tra la quotidianità del bambino e l'esperienza ospedaliera che interrom-pe, talvolta per breve tempo, talvolta per un tempo più lungo, consuetudini rassicuranti. Gli obiettivi principali della scuola in ospedale sono innanzitutto quelli di ricreare quanto più possibile le abitu-dini di un ambiente scolastico dove il bambino possa "agire" nel modo più disinvolto e sereno manipolando i suoi strumenti: penne, colori, pastelli... dove possa essere che diventi lui il maestro aiutando un bambino più piccolo e dove si possano riallacciare i nodi della relazione con i compagni della classe di appartenenza attraverso sistemi di videoconferenze o mail. Le attività han-no sicuramente uno sfondo disciplinare ma quando il sorriso si spegne allora si può mettere da parte l'esercizio di

matematica e occuparsi un po' dell'orto oppure fare un biscotto, aspettando che il momento di malinconia passi. Sono stati elaborati e realizzati nel tempo parecchi progetti che affianca-no l'attività didattica e che puntano a sostenere il benessere del bambino, attualmente esistono: un progetto di costruzione di filastrocche, in collabo-razione con l'associazione SeLaluna, per i "bambini coraggiosi" dell'ambu-latorio emato-oncologico, il laboratorio di cucina espressiva "Mani in Pasta" in collaborazione con l'IPSSAR "Alberini" e con i pasticceri della marca, un pro-getto di realizzazione di fiabe in colla-borazione con l'Università di Padova, un progetto di pet therapy in collabora-zione con la Fattoria Didattica "Il Rifugio di Geronimo"...La valutazione dell'efficacia di quanto viene messo in opera viene fatta sicu-ramente dai bambini che quando ripas-sano in ospedale per un controllo ven-gono subito a salutare il Prof. Mellone del Biscottificio in Pigiama, Raimondo il "nonno ortolano" e la maestra Carla.

Carla GiugnoDocente scuola in ospedale

Articolo promozionale Diventare GrandiDIVENTARE GRANDI“Spazio mamme” e corso di rilassa-mento

L’APS “Diventare Grandi” pro-pone due nuovi appuntamenti dedicati a mamme e figli.I venerdì mattina dalle 10 alle

12 viene messo a disposizione gratuita-mente uno spazio presso la sede in via Oriani 12/a a Treviso per le mamme che si vogliono incontrare e scambiare “due chiacchere” tra loro in compagnia dei loro bimbi. In questo spazio le mamme possono incontrare la psicomotricista, la pediatra, la pedagogista e altri professio-nisti che collaborano con il centro.Il secondo appuntamento riguarda l’av-vio di un corso di rilassamento per bam-bini e ragazzi denominato “Mi rilasso e sto meglio” tenuto dalla psicomotricista dott.ssa Lella Martini. Il corso avrà ca-denza settimanale. Per info ed iscrizioni: 0422.419474 e [email protected].

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “…ALTRE STORIE”Letture e laboratori per bambini

L’Associazione di Promozione Sociale “…Altrestorie” è nata nel 2008 con il proposito di promuove-re la lettura permettendo ai bam-bini di confrontarsi con i diversi mezzi espressivi quali la parola, la scrittura, l’attività artistica e quella corporea.

17 dicembre ore 17.00 – Regali di Natale profumati, atelier creativo.20 dicembre dalle 15.00 – In occasione della festa “Solidarietà sotto l’albero” saremo presenti con labo-

ratori creativi presso il Centro Tamai a Silea.23 dicembre ore 17.00 – Creo un fumetto, atelier creativo, rea-lizzeremo una piccola storia a fumetti. Dai 7 Anni.13 gennaio ore 17.00 – Futurart gioielli d’altri tempi, sorpren-denti creazioni d’altrabigiotteria realizzate con materiale ricicla-to. Per bambini dai 5 anni20 gennaio ore 17.00 – Letture in casetta, letture animate da 0 a 3 anni.27 gennaio ore 17.00 – Il piccolo infermiere, atelier creativo per bambini dai 6 anni.Gli atelier creativi e le letture si svolgono nella sede dell’Asso-ciazione presso “La Casetta di Silea” in Via Alzaia vicino alla Centrale sulla Restera.Le attività proposte prevedono un ingresso ad offerta per il rimborso dei materiali utilizzati e un numero massimo di 20 bambini per cui è necessario prenotare telefonando ad Anna 347.2985363 o Claudia 329.1404311.

www.associazionealtrestorie.commail: [email protected]

LA SERATA IN CUCINAPonzano ChildrenTutti i luoghi e le persone che incontriamo ogni giorno nella nostra quotidianità vanno ad arricchire il bagaglio esperienziale di ciascuno di noi. Crediamo, allo stesso modo, che ogni spazio del Centro Infanzia sia potenzialmente luogo di incontro con le persone, con i profumi, con i materiali e offra continuamente occasioni di confronto, scambio e relazioni.Il Centro Infanzia, inteso come ambiente di vita per bambini e adulti che lo abitano, diventa contenitore di veri e propri con-testi di apprendimento: la cucina, interna alla struttura, è uno di questi. Un Laboratorio dove esplorare, sperimentare e co-noscere, attraverso i sensi, il cibo e i suoi linguaggi; luogo che ha una forte valenza affettiva e rappresenta l’estensione dell’ambiente familiare.Le cuoche si prendono cura della preparazione dei pasti di ogni giorno e sono anch’esse figure educative di riferimento per i bambini.

Cuoche e insegnanti hanno deciso quest’anno di ripetere una bella esperienza vissuta negli anni precedenti riproponendo, ai genitori dei bambini che frequentano tutte le sezioni del Centro Infanzia, la serata in cucina: un appuntamento, tra adulti, de-dicato all’infanzia e all’alimentazione, dove potersi confrontare sul valore dello stare a tavola e sulle potenzialità racchiuse nei cibi semplici.“Attraverso il cibo ci riconosciamo con chi vive nel nostro terri-torio ma possiamo anche imparare a variare creando qualcosa di nuovo a partire da ingredienti apparentemente semplici. La farina, ad esempio, richiama alla mente tanti ricordi, per primo il familiare profumo del pane.Riscoprirla in tutte le sue variazioni crea ricchezza: tanti tipi di farine diverse ci offrono la possibilità di preparare tanti piatti di-versi. Inoltre questo ingrediente povero può essere trasformato continuamente, ciò lo rende particolarmente interessante da lavorare coi bambini. Fare con le nostre mani insieme ai bambi-ni rappresenta un momento speciale da condividere” Emanue-la Basso, cuoca del Centro Infanzia Ponzano Children.La serata dal titolo “Saperi e Sapori � tra le farine” si è svolta giovedì 13 novembre e, dopo aver accolto i genitori, siamo su-bito entrati nel tema assaggiando ciò che le cuoche avevano preparato per l’occasione. Alcuni dei piatti presenti nel buffet sarebbero stati successivamente preparati dai genitori stessi. Protagoniste della serata sono state le farine, vere e proprie materie da incontrare, pretesto per riportare alle menti i ricordi di quando anche noi adulti eravamo piccoli, come ci ha raccon-tato Silvia, mamma di Alessandro:“La Cucina è un luogo magico, ricordo da piccola la gioia di fare gli gnocchi con la nonna. Allo stesso modo cerco di attirare il mio ometto in cucina per giocare con farina, uova…”È stato quindi proposto ai partecipanti un piccolo viaggio dove le sensazioni, le conoscenze e le esperienze del passato e del presente, integrate tra di loro, hanno risvegliato la curiosità e il dialogo riguardo alle farine e a tutto ciò che può ruotare intorno ad esse. In una seconda parte, i genitori hanno sperimentato consistenze diverse, colori, mescolanze, mettendo effettiva-mente le “mani in pasta”: abbiamo riscoperto il gusto del fare, il piacere di assaporare e la gioia di condividere.Ci siamo divisi in quattro gruppi per preparare 4 diverse pietanze: l’impasto per fare il pane, di tante forme diverse, arricchito con semi di vario tipo come quelli di girasole, di papavero e di sesamo; ravioli ripieni con zucca e taleggio, gorgonzola e noci, radicchio; farinata di ceci rimodernata con tri-to di origano e rosmarino, cipolla e olive; torta di grano saraceno con pere e marmellata ai frutti di bosco. Durante questa esperienza, non sono mancati gli scambi di con-sigli, pareri e racconti in un clima impegnato ma gioioso. La serata si è conclusa all’insegna della convivialità con la degustazione di tutti i piatti preparati.Come ricordo della serata i genitori hanno potuto scegliere uno tra i vasetti contenenti diversi preparati per fare il pane in casa.

Il Gruppo di lavoro del Centro Infanzia Ponzano [email protected]

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GLI EVENTI DEL NATALE A TREVISO- Mercatini natalizi di Borgo Cavour e Via Canova, 7-14-21 dicembre, orario 8-20.- “Pingu’s English Happy Christmas”, 13 dicem-bre ore 14-17, 14 dicembre ore 10-17, presso la

Loggia dei Cavalieri, laboratori in inglese dedicati ai bambini.- “Arlecchino e la strega Rosega Ramarri”, 14 dicembre, ore 15.30, presso “Spazio Gatti” in Via Campana, 16 a Treviso, ingresso gratuito, teatro per bambini.- Natale in Riviera Santa Margherita, 14 dicembre, orario 9-19, musica e danze.- “Mammart – creatività sotto l’albero”, 13-14-20-21 dicem-bre, ore 9-20 e 22-23 dicembre, ore 14.30-20, idee regalo pro-poste dalle mamme creative.- 1' Festival degli Organetti di Barberia, 13-20-27 dicembre ore 15-18.30 e 14-21-28 dicembre ore 10-12 e 15-18.30, spet-tacoli di musica meccanica per le strade di Treviso.- Teatro di sabbia: la tenda narrante, 20 dicembre alle 15.30 in Piazza Dolfin e 21 dicembre ore 15.30 in Piazza San Vito, letture animate per bambini, in caso di maltempo si terrà pres-so lo “Spazio Gatti” in Via Campana 16.- Fiera dell’Epifania, dal 2 al 6 gennaio, orario 8-20, loggia del Palazzo dei Trecento, vendita di calze, dolciumi e giocattoli.- Mostra di modellismo dedicata ai LEGO, dal 3 al 6 genna-io, ore 10-13 e 16-19 presso il Palazzo dei Trecento.- “La sporta dea Marantega”, dal 3 al 6 gennaio, nelle piazze del centro, mostra mercato dedicata alla Befana accompagna-ta da spettacoli, danze e laboratori.

“AMORI SOGNATI, AMORI VISSUTI”Prendersi cura di sé e degli altri nelle relazioni interpersonali

E’ partita il 25 novembre la prima fase del progetto “Amo-ri sognati, amori vissuti: Io Ti incontro” un progetto realizzato dall’Associazione Famiglie 2000, in partenariato con i Servizi sociali del Comune di Casier, le Associazioni Avis e Amici Bi-blioteca di Casier e ULSS n. 9 e che si avvale della consulenza scientifica del Centro della Famiglia di Treviso.L’obiettivo del progetto è il rafforzamento della competenza relazionale in ambito famigliare e nello specifico del riconosci-mento e della valorizzazione dell’importanza di sé e degli altri. Il progetto è strutturato in due fasi. Nella prima, a novembre e di-cembre, sarà proposto un percorso di formazione per volontari individuati nel territorio e condotto dagli psicologi/psicoterapeu-ti dott.ri Walter Colesso e Oscar Durante. In questo percorso saranno trattati: la rilevanza della competenza relazionale per le relazioni familiari; l’importanza di sé e degli altri in ambito familiare: elementi positivi e negativi; la qualità delle relazioni fa-miliari: dalla violenza alla cooperazione. Obiettivo del percorso è consentire ai volontari di acquisire specifiche competenze e abilità che verranno successivamente impiegate nella secon-

da fase del progetto. Quest’ultima, che si svolgerà a gennaio-febbraio 2015, prevede il coinvolgimento dei cittadini interessati, che potranno iscriversi con-tattando l’ufficio servizi sociali del Comune di Casier

e che saranno accompagnati in un percorso di conoscenza di sé e dell’altro. E’ prevista per il giorno 16 gennaio una serata introduttiva alla seconda fase che sarà tenuta dallo psicologo/psicoterapeuta Dott. Mery Massimo.

Associazione Famiglie 2000 onlus - www.famiglie2000.it

CORSO DI PRIMO SOCCORSO PEDIATRICOIl Melograno organizza un corso di Primo Soccorso Pedia-

trico, sabato 10 e sabato 24 gennaio 2015, per un totale di 8 ore, tenuto da infermieri del 118 SUEM di Treviso e rivolto a genitori, nonni, baby sitter, educa-tori e a tutti quelli che sono a contatto con i bambini.

Durante i 2 incontri vedremo come affrontare le emergenze che possono riguardare i bambini, dalle situazioni più lievi e comuni (ferite, traumi, contusioni, ecc.) fino alle vere e proprie urgenze (rianimazione cardiopolmonare, disostruzione vie aeree, ecc.).I posti sono limitati, è previsto un contributo per la partecipazio-ne, per informazioni: Il Melograno – Centro Informazione Ma-ternità e Nascita, Via Dei Dall'Oro 19 – Treviso tel. 329.3576008 e-mail: [email protected]

SCAFFALE MULTICULTURALE IN BRATVenerdì 12 dicembre alle 10.45 in BRaT, biblioteca dei ragazzi di Treviso, verrà inaugurato lo scaffale multiculturale con oltre 500 titoli tra albi illustrati e libri di narrativa per l’infanzia nelle principali lingue del mondo: inglese, francese, spagnolo, te-desco, cinese, arabo, catalano, russo, portoghese, tagalog, bengalese, giapponese, albanese, urdu, tamil, farsi, singalese, wolof, africaans, svedese, olandese.

L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alle politiche scolastiche e all’integrazione con il contributo del servizio di te-soreria del Comune di Treviso. I libri in lingua originale consen-tiranno di esplorare le varietà linguistiche, condurre ricerche scolastiche e tutelare la cultura e la lingua di origine di bambini e famiglie provenienti da altri paesi del mondo. La selezione di libri rappresenta un’offerta importante e innovativa anche per la presenza di libri per bambini in alfabeti non latini come arabo, russo e cinese, altrimenti difficili da reperire in commercio e molto rari nella rete delle biblioteche pubbliche.In occasione dell’inaugurazione il gruppo di volontari Amici della BRaT proporrà delle letture sul tema Storie dal mondo, permettendo ai bambini di assaggiare un po’ delle storie pro-venienti da altri stati, che poi potranno approfondire autonoma-mente, anche confrontando lo stesso libro nelle diverse varianti linguistiche. Nel corso dei prossimi mesi lo scaffale multicultu-rale crescerà ancora, diventando un vero punto di riferimento per la letteratura in lingua originale.

Maria Chiara Duca - [email protected]://www.facebook.com/bibliotecaragazzitreviso

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AIUTO, CHE CAPRICCI!!!Spesso vengo contattata da genitori che si trovano ad affronta-re un momento delicato, entusiasmante ma allo stesso tempo estremamente faticoso nella loro vita genitoriale, si tratta del periodo in cui i loro bambini hanno dai due ai tre anni.Spesso avviene nei bambini un inaspettato cambiamento che desta preoccupazione e anche una certa delusione. In che cosa sto sbagliando? Perché si comporta così? Non lo ha mai fatto! Sono le esclamazioni e le domande che spesso mi sento fare.Gli atteggiamenti che si verificano in questa età possono la-sciare sbalorditi i genitori. Il loro bambino può arrivare a delle vere e proprie crisi di collera. Reazioni che lasciano spiazzati molti genitori.Prima cosa, state tranquilli. Questo non è assolutamente il pre-ludio di un futuro carattere irascibile o collerico, ma di una fase tipica dello sviluppo del bambino.Il vostro bambino si sta mettendo alla prova e così anche ciò che lo circonda. Non è più un neonato e voi non siete più un suo prolungamento. E’ in una fase di sperimentazione, sta met-tendo alla prova le proprie abilità e capacità acquisite fino ad oggi, per poter essere in grado di raggiungere i propri obiettivi.E quando non ci riesce? E quando qualcuno gli dice di no? O quando gli viene chiesto di fare altro? Egli può reagire con un’esplosione di collera che altro non è che l’espressione della sua disperazione nel constatare, diver-samente a ciò che credeva, che non può o non è in grado di fare qualcosa.In questa situazione, tentare di farlo ragionare, fermarsi a dar-gli delle spiegazioni è abbastanza inutile, per l’età, conviene distrarlo con altro o lasciarlo sbollire, rassicurarlo se compren-diamo che è deluso dalle sue stesse difficoltà.Esserci sempre e consolarlo è un aspetto molto importante, ma se gli avete detto di no, sarà importante non cedere. Su questo vorrei anche chiarire che i no, sono importanti quanto i sì. Certi genitori dicono no a tutto, salvo poi cedere al primo piagnisteo. Prima di negare qualcosa, se non siete sicuri, pote-te sempre prendervi del tempo: “la mamma o il papà ci stanno pensando, dopo ti faranno sapere”.Accontentarli, non significa cedere, significa che condividete ciò che sta facendo. Dirgli di no, non significa che non gli volete bene, significa che gli state dando delle regole.Il limite non è sempre una restrizione che fa solo arrabbiare il bambino può essere vissuta anche come un cancello, che protegge e che fa sentire più sicuri. Un limite definito e chiaro rappresenta un momento di crescita da entrambe le parti.Nella mia esperienza, a contatto con le famiglie, entrando in molte case e quindi in molte storie, ho potuto cogliere come ogni realtà non possa essere paragonata ad un’altra. Ogni sto-ria è una storia.Non esiste un manuale che ci dice cosa sia giusto ma sicu-ramente esistono alcune modalità, degli accorgimenti che se adottati possono notevolmente aiutare, sostenere ed indirizzare la famiglia nell’attivare le giuste risorse nel educare i propri figli.

I bambini devono anche potersi arrabbiare e devono trovare dei modi accettabili per poter esprimere la collera, se si cresce nell’impossibilità di esprimerla, potrà, crescendo fare più fatica a gestirla.

Dott.ssa Anita Avoncelli – PedagogistaPer info e contatti www.educazionefamiliare.it

LETTURE SOTTO L’ALBEROIl Natale è alle porte! La BRaT, biblioteca dei ragazzi di Treviso, vi consiglia cinque titoli a tema:

Olivia e il Natale di Ian Falconer. La maialina Olivia attende con trepida eccitazione l'arrivo di Babbo Natale e intanto cerca di rendersi utile per festeggiare al meglio la notte della vigilia, prarando biscotti e decorando ogni angolo della casa. E quando Babbo Nata-le finalmente arriva, non resta che divertirsi con i regali insieme a tutta la famiglia!

Bastoncino di Julia Donaldson con le illustrazioni di Axel Schef-fler. Bastoncino vive con la famiglia nella cavità di un albero, ma un giorno un cane lo afferra e lo porta al suo padrone per gio-care. Il povero signor Bastoncino è trascina-to in una serie di avventure finché, portato a casa da una famiglia per essere usato come legna per il camino, non viene salvato da Babbo Natale e riportato dai sui cari.

Neve di Uri Shulevitz. Di contro alle previsioni degli adulti, della radio e della televisione, un bambino e il suo cane si accorgono fin dal primo, timido fiocco di neve che a breve i fiocchi si moltipliche-ranno e cominceranno a danzare sulla città ricoprendola da cima a fondo.

Il regalo più grande di Peter H. Reynolds. Deluso per aver ricevuto un regalo di Natale che gli sembra troppo piccolo per il proprio desiderio, Roland ne chiede uno più grande, poi uno an-cora più grande, sempre più grande finché a bordo del suo razzo spaziale, raggiunge il cielo alla ricerca di un regalo enorme.

Il grande viaggio del Piccolo Babbo Na-tale di Anu Stohner e Henrike Wilson.Proprio il giorno della vigilia i vari Babbi Na-tale si sono ammalati e sono stati ricoverati a causa di pustole natalizie altamente con-tagiose! Come si farà a consegnare i doni ai bambini? Piccolo Babbo Natale, che si occupa degli animali, ha un'idea: farsi aiuta-

re da orsi, volpi, civette, insomma, da tutti gli animali! E così tutti i bambini potranno avere i loro regali.Tantissimi altri libri e albi illustrati sul Natale vi aspettano in BRaT! Buone feste a tutti.

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“LA LEGGENDA DI NATALE”13-14 e 20-21 dicembre a Treviso

Una nuova entusiasmante edizione, la quarta, dello spettacolo-gioco che conduce i bimbi a percorrere le vie del centro storico illuminate a festa, per bloccare la perfida Maga Cornacchia che vuole fermare il Na-

tale! Guidati dal Capi, dall’Assistente e dagli attori de Gli Alcuni, i bambini supereranno delle prove di abilità e scopriranno infine il segreto nascosto dalla gigantesca statua di Maga Cornac-chia che è sul palco! L’evento è gratuito. L’appuntamento è per i due weekend prenatalizi: il 13-14 e il 20-21 dicembre alle ore 17 in Piazza dei Signori.

LE TAPPE DELLO SPETTACO-LOPIAZZA DEI SIGNORI – Lo spet-tacolo prende il via con il Capi e l’Assistente che si interrogano: che cosa ci fa il Mostro Mangianatale

in centro a Treviso?Maga Cornacchia rivela che farà un incantesimo per far muove-re il mostro e… “Addio Natale per sempre!”. Il Capi e l’Assisten-te, insieme ai bambini, decidono di cercare gli ingredienti del controincantesimo, percorrendo un suggestivo itinerario in città.LOGGIA DEI CAVALIERI – Idea spiega ai bambini che ha mandato il suo amico Calzino a prendere la prima parte della formula magica ma Babù, l’aiutante di Maga Cornacchia, ha ipnotizzato il serpentello con una canzone…PIAZZA DEL QUARTIERE LATINO – Polpetta e Caramella sanno che la seconda parte del controincantesimo è custodita dalla matrigna e dalle sorellastre di Cenerentola, che l’hanno nascosta in mezzo alle tessere di un grande memory. Chissà se i bambini del pubblico riusciranno a risolverlo…PESCHERIA/PIAZZA RINALDI - Fata Corolla e Fata Valeriana consultano il loro libro delle canzoni e chiedono ai bambini di ri-petere i gesti di “Se cerchi la foglia”: ecco apparire una grande pianta magica, che tra le sue foglie nasconde il terzo ingredientePIAZZA DEI SIGNORI – Il Capi e l’Assistente raccolgono le lanterne colorate che contengono gli elementi del controincan-tesimo e riescono a fermare il tremendo Mostro Mangianatale. E Maga Cornacchia? Scornata come sempre, la perfida cor-nacchia abbandona il campo promettendo vendetta… e prima o poi la rivedremo di sicuro!LOGGIA DEI CAVALIERI – Il percorso si conclude sotto la Loggia dei Cavalieri con un goloso spuntino per tutti i bambini e un brindisi per i genitori.

BOSCO INCANTATOGli spettacoli natalizi

Anche quest’anno vi aspettiamo numerosi agli ap-puntamenti di spettacolo natalizio per bambini del Bosco Incantato: - “Il Natale più bello”, spettacolo di marionette, 13

dicembre, ore 10 in biblioteca a Valdobbiadene e 14 dicembre, ore 16.30 presso le Officine Sonore di Castelfranco Veneto.

- “Nuvolino e la neve”, narrazione animata, 16 dicembre, ore 16.30 con laboratorio su prenotazione in biblioteca a Caerano S. Marco e 20 dicembre, ore 10 in biblioteca a Trevignano.- “L’alce Gustavo”, lettura animata con laboratorio, 18 dicembre, ore 17 a Valdobbiadene

Daniela Bosco – www.teatrodinarrazione.it

PRESEPI A TREVISOMOSTRA PRESEPI A SANTA MARIA MAGGIORE – Il “Gruppo Amici del Presepio” organizza l'ormai tradizionale mostra di presepi presso il Chiostro del-la Chiesa di Santa Maria Maggiore in centro a Tre-

viso. La mostra, con entrata libera, è aperta dal 23 dicembre al 12 gennaio con orario 10-12 e 15-18. Per info e visite di gruppo: [email protected], tel. 333.9406935.MOSTRA PRESEPI A PORTA SANTI QUARANTA – Mostra di presepi e di disegni realizzati dai bambini delle scuole primarie in occasione del concorso “Il nostro presepe”, presso la Sala d’Armi di Porta Santi Quaranta a Treviso con ingresso gratuito. L’esposizione sarà aperta tutte le domeniche dal 7 dicembre al 6 gennaio dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

SERR 2014: CUCINARE CON GLI SCARTILa Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), che si è tenuta dal 22 al 30 novembre scorso, è una campagna di comunicazione ambientale che coinvolge tutti gli Stati Mem-bri dell’UE ed ha come scopo principale la promozione di una maggiore consapevolezza sull'eccessiva produzione di rifiuti e sulla necessità di ridurli.Contarina ha aderito all’inizia-tiva proponendo ai bambini delle primarie dei laboratori di recupero creativo così da portare avanti il valore del recupero e della riduzione dei rifiuti. Le classi aderenti hanno realizzato oggetti artistici utilizzando materiali di scarto come ad esempio una semplice bottiglia di plastica.Il tema dell’edizione 2014 è stato lo spreco alimentare, un’e-mergenza diventata planetaria. Ogni anno nel mondo, infatti, viene gettato un terzo del cibo totale prodotto: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, secondo la Fao, di cui 270.000 tonnellate solo in Italia. Molti di questi scarti potrebbero essere usati in cucina per preparare ricette semplici, gustose ed economiche. Ecco un esempio su come realizzare piatti buoni e nutrienti con ciò che comunemente viene considerato scarto in cucina.TORTA DI PANE E CIOCCOLATOIngredienti: pane vecchio a cubetti, circa 300 g, gocce di cioc-colato qb, 0,5 l di latte, 125 g di panna liquida, 3 uova, 50 g di zucchero di canna, zucchero di canna qb, burro qbPreparazione: Mettere il pane vecchio a cubetti in una pirofila imburrata, aggiungere le gocce di cioccolato. In un recipiente a parte preparare la crema con il latte, la panna liquida, le uova e lo zucchero di canna. Versare il tutto sul pane e aspettare 30 minuti perché si inzuppi bene, prima di infornare a 170° per 40 minuti, spolverare la torta con dello zucchero di canna. Per maggiori informazioni: www.ewwr.eu o www.serr2014.it

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ASSOCIAZIONE MADAMADORE’Gli appuntamenti in programma

Madamadorè è un’associazione di volontariato, nata nel 2000, fondata da donne - mamme che hanno sentito l’esigenza di incontrare altre mamme per confrontarsi, sostenersi e condivi-dere esperienze, gioie e difficoltà del divenire genitore.Di seguito gli appuntamenti per le prossime settimane, per es-sere sempre aggiornati: www.madamadoretreviso.it.Gli incontri, dove non diversamente indicato, si tengono nella sede di via Castello d’Amore 2/D a Treviso, zona stadio Tenni. Gli incontri sono gratuiti. Per contattarci: 342 7809808- Tutti i venerdì: Pronto Mamma, ore 10-12, un servizio tele-fonico qualificato di ascolto gestito da Noemi, psicoterapeuta. Info: 346 0276336- LUNEDI 15 dicembre: “Incontriamo l’esperto”, ore 9.30-11.30, il dott. Luigi Colusso affronterà il tema “Il lutto, espe-rienza di vita anche per le mamme”. “Festa di Natale”, ore 16.30-18.30, Nunzia Bruno presenterà il libro “Regali speciali” e proporrà ai bambini un laboratorio creativo.- LUNEDI 22 dicembre: “Autoproduzione Meitai e Pannolini lavabili”, ore 9.30-11.30, Valeria, mamma volontaria, illustrerà le fasce porta bebè di tipo Meitai e proporrà l’utilizzo di pannoli-ni ecologici. “Laboratorio di Natale”, ore 16.30-18.30, dedica-to ai bambini fino a 3 anni e della fascia prescolare.- LUNEDI 12 gennaio: “Le mamme si raccontano”, ore 9.30-11.30, Noemi e Lia (psicoterapeute) dialogano con le mamme, per una libera condivisione delle proprie esperienze. “L’arte di educare” collana di 10 libri di Silvana Tiani Brunelli presentati dalla dott.ssa De Marco, psicologa.

BAMBINI E BILINGUISMOUn cervello con una marcia in più

Sempre più genitori oggi sentono la necessità di avvicinare i propri figli alla lingua inglese in età prescolare. Questo è dettato non solo dalla consapevolezza che imparare l’inglese presto e bene sia ormai una necessità ma anche dal fatto che sempre più studi dimostrano che più piccoli sono i bambini maggiori sono i benefici che si traggono da questa esperienza, benefici non solamente linguistici. Vediamone insieme alcuni.- In età prescolare la plasticità mentale dei bambini è altissima. Stanno apprendendo il codice linguistico materno e la loro capa-cità di percezione e riproduzione dei suoni e dell’intonazione è quotidianamente stimolata, è perfettamente naturale per loro as-similare contemporaneamente un codice linguistico alternativo. - La ricchezza dell’esperienza linguistica nei bilingui affina il si-stema uditivo e visivo migliorando attenzione e memoria, un sostegno cognitivo che aiuta a svolgere più compiti contempo-raneamente insegnando loro a passare da un compito all’altro senza confondersi, abilità esecutiva questa cruciale per tutte le nostre attività dalla lettura ai calcoli matematici fino alla guida.- Più creatività, flessibilità, maggiore capacità di concentrazio-ne, perfino più fiducia in sé stessi. Padroneggiare una seconda lingua più precocemente possibile consente di avere una mar-cia in più in diversi campi culturali e cognitivi e anche di riuscire

a capire più velocemente qual è la scelta giusta in una situa-zione di conflitto. Lo sostiene una nuova ricerca che attribuisce ai bilingui anche questo plus: essere più rapidi nel prendere decisioni critiche in tempi brevi impiegando meno risorse. -Dai tre anni in poi i bambini acquisiscono la capacità di tene-re distinti due codici linguistici. Per questo processo vengono impiegate le stesse strutture neurali che entrano in gioco nel prendere decisioni rapide. Usarle quindi fin da subito darebbe un duplice vantaggio: un maggiore sviluppo anatomico e la ne-cessità di ricorrervi di meno, rispetto a chi è monolingue, anche per decisioni non connesse al linguaggio, quindi più rapidi, più efficienti, con meno sforzo.- Il bambino plurilingue è un bambino più creativo sa che può usare più parole per indicare un unico oggetto: sarà quindi sempre portato ad adottare più ottiche, più angolazioni. Aprirsi a schemi mentali plurilingue fin da piccolissimi significa essere in futuro meno rigidi e mantenere aperture mentali impensabili.Rimane tuttavia fondamentale permettere loro di avvicinarsi all’inglese nel modo più naturale possibile utilizzando cioè tutti quei canali cognitivi anche stanno utilizzando per imparare la lingua madre (giochi canzoni, filastrocche, parole che fanno parte del loro mondo quotidiano). Questo approccio iniziale giocoso e divertente permetterà loro di avere sempre un rap-porto positivo con la lingua inglese. Offrire quindi ai bambini di oggi la possibilità di seguire fin da subito un percorso che li apra al bilinguismo in maniera ludica significa facilitare estremamente il loro approccio non solo con la lingua inglese ma con tutto il percorso formativo e didattico che dovranno affrontare nel corso della loro vita.

Dott. Sonia BonicelliResponsabile Didattica Pingu’s English School Treviso

BIENNALE D'ARTE DEL BAMBINOOpere in galleria

www.biennaledartedelbambino.itPer info: [email protected] - Tel. 340.6174217

"Il colore del mio mandala" - Anno 2012Sezione Medi-Grandi - Scuola dell'Infanzia Casa del fanciullo "La Pellegrina"-Mestre (VE)Ins.ti: Michela Bordin - Alessandra Perez - Laura Cagnin - Mo-nica Battaggia - Sara Polesel

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