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ANNO SCOLASTICO 2010/11 SCUOLA PRIMARIA ISC Petritoli DOCENTE:Sbatella Carla CLASSE/I II - III 15 alunni

ANNO SCOLASTICO 2010/11 SCUOLA PRIMARIA ISC Petritoli ... · VIVENTI UMANI E NON UMANI METTERSI NEI PANNI DELL’ALTRO Obiettivo Formativo ... cambia quando il diverso è un animale

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ANNO SCOLASTICO 2010/11SCUOLA PRIMARIA

ISC PetritoliDOCENTE:Sbatella CarlaCLASSE/I II - III 15 alunni

Mappa Concettuale

COMPRENSIONE EMPATICA tra

VIVENTIUMANI E NON UMANI

METTERSI NEI PANNI DELL’ALTRO

Obiettivo Formativo• Conoscere i sentimenti e i comportamenti degli umani e

non umani per favorire la consapevolezza di appartenere tutti alla specie dei viventi, con legami che richiedono forme di empatia.

Fase0 Obiettivo: rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la Conversazione Clinica

1. Cosa ti fa venire in mente la parola “comprensione”?• S. – Andare in bici.• D. – Un discorso.• DV. – Che ascolti.• M. – Una festa.• L. – Un discorso che si deve sentire bene, si deve ascoltare.• G. – Comprare ogni minuto qualcosa.• N. – Passeggiare.• E. – Una faccenda familiare, privata.

• Alla prima domanda “Cosa ti fa venire in mente la parola “comprensione”?” i bambini tendono a dare al

termine o il significato scolastico legato a comprendere un discorso, un testo o quello emotivo di essere essi stessi compresi quando vogliono comprare

qualcosa.

E l’aggettivo empatico?

• DV. – Antipatico.• L. – Antipatico. • S. – Che Maurizio è antipatico.• D. – Antipatico.• M. – Simpatico.• E. – Che non è simpatico con nessuno.• N. – Antipatico.• G. – Che ha tanti amici.

• Alla seconda domanda “E l’aggettivo empatico?” il legame fonico favorisce l’associazione con sentimenti di antipatia e simpatia.

3 Cosa è l’empatia?

• L. – Uno che è intelligente.• DV. – Che è intelligente.• S. – Un amico è bravo, intelligente e fa le cose buone.• M. – Un signore che sta male.• D. – Una malattia.• N. – Colorare.• G. – Un bambino che non ha amici, è solitario.• E. – E’ un bambino che vuole stare sempre da solo, gli

amici lo odiano.

• Alla terza domanda, che incalza la seconda, “ Ma che cosa è l’empatia?” i bambini dicono che è una forma di intelligenza, una malattia o anche una un atteggiamento che è tipico degli esseri solitari e che vengono odiati dagli altri.

4) Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te? D. – Felicità.L. – Un brivido, poi un po’ di tristezza ma poca.S. – Grande felicità.DV. – Tristezza.M. – Brividi.E. – Né felicità né tristezza, non ho provato niente.N. – Amicizia, felicità.G. – Tristezza.

Alla quarta domanda “Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te?” le risposte oscillano tra chi afferma di provare felicità e chi invece tristezza e brividi presumibilmente di paura. C’anche che dichiara di restare indifferente.

5. E se il diverso è un animale, magari un gatto, cosa provi?

N. – Tristezza.E. – Tristezza.G. – Che voglio essere lui.L. – Un po’ di amicizia (dammi la zampetta), un po’ di tristezza

(perché mi ha graffiato una volta) poi giocare con lui.S. – Tristezza perché ho paura che esca dalla porta.D. – Tristezza.DV. – Amicizia e dolcezza.M. – Felicità.

Alla quinta domanda “E se il diverso è un animale, magari un gatto, cosa provi?” il

sentimento più diffuso è quello della tristezza. Solo alcuni dicono di sentire

felicità, amicizia e dolcezza.

6. Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto?

• S. – Felicità.• DV. – Paura perché io vado fuori e quando mi avvicino lui scappa.• E. – Paura.• D. – Felicità perché una volta mi ha leccato.• G. – Moltissima paura.• M. – Paura.• L. – Paura perché sono più grande di lui.• N. – Felicità.

• Alla sesta domanda “Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto?”i bambini pensano che di fronte all’uomo il gatto provi paura anche a causa del fatto che noi siamo più grandi dei gatti e l’atto del gatto che scappa sembra riconfermare questa opinione. Alcuni invece sono di diverso parere e parlano del gatto che lecca i bambini perché prova felicità.

7. Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire?

DV. – Sì un cagnolino può messere innamorato di una cagnetta.

S. – Sì sono amici.D. – Sì perché se gli prendi la coda soffrono dolore.M. – Sì.E. – Sì perché quando noi li coccoliamo loro sono felici.G. – Secondo me no.N. – Sì perché quando li coccoli…L. – Sì perché quando gli dai da mangiare e li coccoli sono

felici.

• Alla settima domanda “Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire?” quasi tutti attribuiscono sentimenti di felicità, di dolore, d’amore agli animale. Solo un bambino dichiara che gli animali non provano niente.

Mappa mentaleComprensione è:comprendere un discorsoessere compreso nei desideriEmpatia è:antipatiasimpatiauna forma di intelligenza malattiaun’espressione di solitudineIl diverso se è un uomo provoca: felicitàtristezzaindifferenzaIl diverso se è un gatto provoca: tristezzaamiciziafelicitàdolcezzaIl gatto nei confronti dell’uomo prova: spesso pauraqualche volta felicitàGli animali provano i sentimenti di felicità, dolore, amore.Un bambino dichiara che gli animali non provano niente.

Mappa mentaleComprensione è:comprendere un discorsoessere compreso nei desideriEmpatia è:antipatiasimpatiauna forma di intelligenza malattiaun’espressione di solitudineIl diverso se è un uomo provoca: felicitàtristezzaindifferenzaIl diverso se è un gatto provoca: tristezzaamiciziafelicitàdolcezzaIl gatto nei confronti dell’uomo prova: spesso pauraqualche volta felicitàGli animali provano i sentimenti di felicità, dolore, amore.Un bambino dichiara che gli animali non provano niente.

Commento alla Conversazione Clinica

• I bambini dimostrano di non avere una percezione chiara del temine empatia che associano a sentimenti opposti come quelli di simpatia o antipatia. Ciò a testimonianza di una consuetudine che porta a relazioni o positive o negative legate a giudizi che caratterizzano comportamenti valutati secondo canoni della propria cultura e del proprio ambiente. La nuova società multietnica e multiculturale richiede il superamento di analisi dicotomiche per cui chi si comporta come noi riscuote il nostro apprezzamento, contrariamente a chi non è del nostro gruppo come attestano i bambini che di fronte al diverso dichiarano di provare brividi, tristezza o indifferenza. Tuttavia occorre notare che l’atteggiamento cambia quando il diverso è un animale per il quale si arriva persino a parlare di amicizia, dolcezza. Più difficile per i bambini è mettersi nei panni del gatto tanto è vero che i più sono convinti che questi scappi di fronte all’uomo considerato più forte. In tal modo i bambini sono entrati in contraddizione con quel sentimento di amicizia di cui avevano parlato poco prima. Quasi tutti i bambini concordano tuttavia nel riconoscere agli animali capacità di provare sentimenti. La conversazione dimostra che occorre mettere i bambini in situazione per far comprendere comel’empatia sia un sentimento legato alla capacità di entrare in sintonia con l’altro, con il diverso per condividere le sue emozioni, sensazioni, modalità di pensiero sospendendo un giudizio che in realtà è spesso un pre-giudizio costruito dai mass media o da stimoli educativi non adeguati ai bisogni della nuova generazione.

MATRICE COGNITIVA ( ciò che sanno)• l’empatia è un sentimento• l’empatia è una forma di comprensione• l’empatia è un’espressione di intelligenzaCOMPITO DI APPRENDIMENTO (ciò che non sanno) • l’empatia è un sentimento che va educato• l’empatia richiede la necessità di mettersi nei panni

dell’altro sospendendo il giudizio• l’empatia rende possibile relazioni tra soggetti di diverse

culture.Rete Concettuale

Comprensione Empatica=

Condivisione di emozioni, sentimenti, modi di essere e pensare

Fase1 : sviluppare qualità empatiche

Si formano quattro piccoli gruppi che rappresentano in base alla loro esperienza, quattro emozioni:TRISTEZZA PAURA CALMA GIOIA

Fase 2 Obiettivo: comprendere l’altro al di là dei

pregiudizi e dell’aspetto esteriore attraverso una fiaba

LA BELLA E LA BESTIADopo aver letto la fiaba e suddivisa in sequenze, gli alunni vengono aiutati nella comprensione attraverso domande guida. Successivamente illustrano le sequenze e realizzano un cartellone.

Fase 3 Obiettivo: comprendere l’altro al di là dei

pregiudizi e dell’aspetto esteriore attraverso il film

Fase 4 : trasferire il messaggio attraverso la drammatizzazione della fiaba

Bella, baldanzosa e felice, va a prendere il mangime per gli animali.

Gaston, arrogante, presuntuoso e malvagio, cerca di convincere Bella a seguirlo.

Bella saluta il papà che sta per partire.

Il mercante, dopo aver colto la rosa nel rosetodel maniero, incontra il padrone del castello:una bestia dall’aspetto terrificante.

La Bestia accusa il mercante di aver rubato una rosa dal suo roseto e per rimediare il torto subìtodeve portare al castello Bella.

Le figlie salutano il papà quando faritorno a casa.

Il papà racconta ciò che gli è accaduto.Bella si sente responsabile e dice che vuole andareal castello.

Le sorelle fingono di essere tristi per la partenza di Bella.

In realtà le sorelle sono contente disbarazzarsi di Bella.

Bella giunge al castello accompagnata dal papà, al quale la Bestia intimadi non farsi più vedere al castello.

Il Candeliere e l’Orologio decidono come possono aiutare la Bestia e Bella.

Il Candeliere da' suggerimenti a Belladicendo di accettare gli inviti della Bestia.

Il Candeliere invita la Bestiaad essere più carino e gentile con Bella.

Bella capisce che la Bestia non è poi cosìcattiva come sembra.Sotto quell’aspetto terrificantesi nasconde un essere buono ecompassionevole.

Bella, attraverso lo specchio magico,vede che il papà è malato.

Bella ha il permesso di andare a trovareil papà malato.

Le sorelle supplicano Bella di restare ancora qualche giorno.

Bella è presa dallo sconforto perchévorrebbe restare ancora con il papàmalato, ma la Bestiaal castello ha bisogno di lei.

Aspettando il ritorno di Bella, al castello la Bestia sta molto male.

Bella torna al castello, trova la Bestiaagonizzante e gli dice di volerlo sposare.

Dopo che Bella ha pronunciato la frase magica, si rompe l’incantesimo e la Bestia si trasforma in un bellissimo principe.

La Bella e la Bestia, innamorati, danzano felicemente.

Fase 5 : riflettere sull’importanza della fiaba e sul suo

messaggio• Dopo aver svolto attività di drammatizzazione, relativa alla

fiaba, l’insegnante promuove una conversazione per aiutare i bambini a riflettere sull’importanza della diversità.

PERCHE’ LA RAGAZZA SCOPRE LA BELLEZZA DEL PRINCIPE?• Perché non è stato più cattivo con lei.• Perché si è trasformato.• Perché pronuncia la parola sposare.

QUAL E’ IL MESSAGGIO DEL FILM?• L’aspetto non conta, è importante ciò che si ha dentro.• L’amore può fare tutto.• Non lasciarsi ingannare dalle apparenze.• La Bestia era gentile.• Grazie a Bella, la Bestia è diventato buono, ha imparato tante

cose.

PERCHE’ LA BESTIA NON SI VUOLE STACCARE DA BELLA?

• Perché si era innamorato.• Perché voleva diventare di nuovo un principe.• Perché dopo non si poteva trasformare.• Perché non aveva nessuno con cui stare.• Perché voleva sposarla e voleva diventare un

principe.• Perché si era innamorato.

QUAL E’ IL SIMBOLO DEL TRASCORRERE DEL TEMPO?

• Serve a capire come è fatta una persona.• Prima una persona si comporta male, dopo si

comporta bene.• Il tempo serve a capire come è fatta una persona.• Capire meglio una persona.• Conoscere meglio.

Fase 6 : approfondire il messaggio con la narrazione de

“Il principe granchio”

• Coglie il legame tra le due fiabe

Fase 7: trasferire l’educazione ai sentimenti al vissuto degli allievi

• L’insegnante invita i bambini a raccontare momenti della loro vita nei quali si sono sentiti a loro “ agio” e i momenti nei quali si sono sentiti a “disagio”.

• Quando babbo mi aiuta mi sento apprezzato.• Quando babbo mi fa mettere la frizione.• Quando gioco a nascondino.• Quando sono a casa.• Quando sono salito per la prima volta sul cavallo.• Quando sono con i cani.• Quando papà mi ha aiutato per la prima volta ad andare in bici.• Quando vado al mare.• Quando sto con i miei cugini.

• Quando sono solo.• Quando le mie amiche dicono no.• Quando non ho nessuno con cui giocare.• Quando sono solo e nessuno mi consola.• Quando sono con mio cugino più piccolo perché

le attenzioni sono tutte per lui.• Quando mi fanno andare per forza dai miei

cugini.• Quando mio fratello mi dà le botte.• Quando vedo dei film tristi.

• Al termine del percorso svolto gli alunni sono giunti in manieraspontanea, attraverso le varie fasi di conoscenza, interiorizzazione, drammatizzazione e rappresentazione, a conoscere i sentimenti degli umani e non umani.

• Hanno acquisito la consapevolezza di appartenere tutti alla specie dei viventi attraverso la comprensione del termine empatia e del significato di cui esso è portatore.

• Mettersi nei panni dell’altro, capirne le emozioni non giudicare basandosi sulle apparenze, aiutare l’altro ad esprimere ciò che ha dentro, ha permesso loro di capire che possono arricchirsi solo relazionandosi al DIVERSO.