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Agli studenti del corso di Laurea in C.T.F. (anno accademico 2016-17)
Questo CD contiene files riguardanti argomenti selezionati delle lezioni del corso di
Farmacologia Generale e Farmacoterapia I.
Si raccomanda agli studenti (come più volte sottolineato durante le lezioni) di usare
questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di
Farmacologia Generale e Farmacoterapia I.
Si rammenta, infatti, che l’USO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva
scelta dello studente) è indispensabile per una corretta, utile e più facile
preparazione della materia.
Si precisa che il programma completo per la preparazione dell’esame è sempre
reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia.
Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma
anche se non compresi nel materiale didattico utilizzato a lezione.
Infine, si mettono in guardia gli studenti dall’uso di fotocopie di materiale didattico
(presunte stampe delle lezioni contenute nel cd) ABUSIVAMENTE vendute presso le
copisterie.
Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati
Ansiolitici o Tranquillanti minori
In questa classe terapeutica sono comprese diverse categorie di farmaci con caratteristiche chimiche e meccanismo d’azione differenti ma accomunati dalla simile utilità clinica in una serie di condizioni in cui è necessaria la riduzione dello stato d’ansia
Benzodiazepine
Barbiturici
Agonisti recettore 5HT1
N
C R 1
R 2
R 4
N
O
R 3
R 1 R 2 R 4 R Diazepam
Nitrazepam Temazepam Lorazepam
Cl CH 3
OH
NO H Cl Cl
3
CH 3
H
H
Cl
H 2
H 2
H 2
H H
2
N
C N
Cl
OH
N N H C
3
Triazolam
Ad azione lunga – metabolizzati in metaboliti farmacologicamente
attivi a lunga durata d’azione
– es. diazepam, clordiazepossido
Ad azione breve – metabolizzati in metaboliti farmacologicamente
inattivi
– es. temazepam, triazolam
Benzodiazepine
La scelta di una determinata benzodiazepina per i vari usi terapeutici viene
influenzata dal tempo di emivita
Metabolismo delle benzodiazepine
Molte benzodiazepine vengono trasformate in metaboliti attivi con una emivita plasmatica spesso più
lunga del composto d’origine:
IMPORTANTE CONOSCERE IL METABOLISMO ED IL PROFILO DEI METABOLITI ATTIVI
Ansiolitici
Ipnotici
Anticonvulsivanti
Rilassanti del muscolo scheletrico
Perdita della coscienza
Tolleranza
Dipendenza
Usi terapeutici delle benzodiazepine
Per indurre anestesia basale – es. diazepam (i.v.)
Per trattare alcune forme di epilessia
Per gli stati d’ansia (da preferire ai barbiturici)
Sonniferi (da preferire ai barbiturici)
Effetti farmacologici delle benzodiazepine
Le benzodiazepine hanno largamente sostituito
i barbiturici come ipnotici, sedativi ed ansiolitici
Indice terapeutico : benzodiazepine >> barbiturici
Preferenza dei pazienti : benzodiazepine >> barbiturici
Indice terapeutico = – es. Dose efficace
Dose letale LD 50
ED 50
Pre-anestesia = sonnolenza e riduzione stato d’ansia
La preanestesia riduce la quantità di anestetici inalatori
necessaria per l’anestesia generale
Anestesia basale
Benzodiazepine
Meccanismo d’azione benzodiazepine
Le Benzodiazepine devono la maggior parte dei loro effetti farmacologici
alla capacità di facilitare la trasmissione GABAergica
GABA = acido g-aminobutirrico
GABA
Circa 1/3 di tutti i terminali nervosi del cervello rilasciano GABA
GABA è il principale neurotrasmettitore inibitore nel SNC
Diversi tipi di recettori GABA – es. GABA e GABA A B
Le benzodiazepine facilitano le azioni del GABA sui recettori GABA A
I recettori GABAA hanno subunità a, b, g e d
– esistono diversi sottotipi delle varie subunità e
sono possibili diverse combinazioni
GABA
A GABA Trasduzione del segnale recettore
Cl -
recettore canale: apertura di un canale al
Agonista selettivo: muscimolo Antagonista selettivo: bicucullina
A GABA Sito di legame del recettore
NB subunità (a, b, g, d) con sottotipi
– inibizione adenilato ciclasi
apertura di canali al K+ ++ Ca chiusura di canali del
–
–
GABA B Trasduzione del segnale recettore
GABA B Sito di legame recettore
Agonista selettivo: L-baclofene Antagonista selettivo: 2-idrossi-baclofene
Recettore accoppiato a proteine Gi
Recettore GABAA
- Recettore ionotropico permeabile agli ioni Cl-
- Media per le azioni inibitorie veloci del GABA
- Il GABA si lega alla subunità b
- Occorrono 2 molecole di GABA per aprire il canale
Iperpolarizzazione e aumento della soglia
di eccitabilità sinaptica
MODULATORI POSITIVI DELLE VIE INIBITORIE
Il recettore GABAA rappresenta il
bersaglio farmacologico di:
- Ansiolitici
- Ipnotico-sedativi
- Anestetici generali
- Anticonvulsivanti
- Rilassanti muscolari
MODULATORI POSITIVI DELLE VIE INIBITORIE
Benzodiazepine
GABA aumenta la frequenza di
apertura del canale
Agonisti selettivi: muscimolo
Antagonisti selettivo: bicucullina
GABA A Recettore
GABA e recettore GABAA
GABA Picrotossina (antagonista non-competitivo)
(riduce la durata di apertura del canale)
–
– Cl
canale
+
Nel SNC la maggior parte
dei recettori GABA sono
post-sinaptici
Neurone GABAergico Neurone che rilascia un trasmettitore eccitatorio
GABA e recettore GABAA
iperpolarizzazione
post-sinaptica
GABA
Inibizione trasmissione
sinaptica
Influsso di Cl -
Apertura dei canali Cl -
Meccanismo d’azione
Le benzodiazepine hanno siti di legame sul recettore GABAA.
L’attivazione del sito di legame delle benzodiazepine facilita
l’interazione del GABA con i propri siti recettoriali
Aumento della frequenza di apertura del
canale al cloro in presenza di GABA
Le benzodiazepine modulano positivamente la
trasmissione GABAergica
Farmacologia del recettore GABAA
Flumazenil:
Antagonizza
l’azione delle
benzodiazepine
Potenzia la funzione dei recettori
GABAA ed ha una azione sinergica con i
barbiturici e le benzodiazepine
Metaboliti del progesterone
(Neurosteroidi)
Facilitano l’interazione del
GABA e delle BZ; anche
attività gabaergica diretta
Barbiturici:
Prolungano il tempo
di apertura del canale
al cloro anche in
assenza di GABA
Meccanismo d’azione delle benzodiazepine GABA BDZ
+
+ +
+
Canale ClC-
Esistono diversi sottotipi di recettori per le BDZ in base
alla isoforma della subunuità a (a1-6):
BZ1 (ω1): effetto sedativo – ipnotico (Zolpidem e Zaleplon)
BZ2 (ω2) : effetto ansiolitico -anticonvulsivante
BZ3-6 (ω3-6) : centrale e periferico (corteccia surrenale, reni, polmoni, testicoli, fegato)
Interazione allosterica: il legame delle BDZ
aumenta l’affinità del recettore per il GABA
ed aumenta la frequenza di apertura del canale
BENZODIAZEPINE
• BDZ a lunga durata d’azione : emivita > 48 h
• BDZ a durata d’azione intermedia : emivita 24-48h
• BDZ a breve durata d’azione : emivita <24 h
• BDZ a durata d’azione brevissima : emivita 1-7 h
Diazepam Flunitrazepam Lorazepam Triazolam
Prazepam Nitrazepam Oxazepam Midazolam
Clordiazepossido Bromazepam Alprazolam Brotizolam
Flurazepam Estazolam Temazepam
Desmetildiazepam Lormatezepam
Classificazione delle BDZ in base alla loro emivita
BENZODIAZEPINE
Ligandi del recettore per le Benzodiazepine
Agonisti – ad es. diazepam
(ansiolitico, anticonvulsivante)
Agonisti parziali – ad es. Ro 16-6028
(ansiolitico, anticonvulsivante)
Antagonisti competitivi – ad es. flumazenil (Ro 15-1788)
(reversibile)
Agonisti inversi parziali – ad es. FG 7142
(ansiogeno, proconvulsivante)
Agonisti Inversi – ad es. DMCM
(ansiogeno, convulsivante)
Ligandi endogeni ?? – ad es. Inibitori legame del diazepam
(‘ipotesi non provata’) (un peptide ansiogeno, proconvulsivante)
‘Modello a due stati’
Gli antagonisti BZ, come flumazenil,
legano il recettore in stato ‘on’ ed ‘off’
Benzodiazepine (BZ)
agonisti
Benzodiazepine (BZ)
Agonisti inversi
Aumento
canale apertura
Recettore BZ
nello stato attivo (on) Recettore BZ
in stato (off)
Aumenta
GABA-recettore
affinità Nessun cambiamento
GABA-receptor
affinità
0
20
40
60
80
100
Log concentration
Intr
ins
ic e
ffic
ac
y (
%)
Full agonist # Partial agonist # Silent antagonist or no ligand * Partial inverse agonist † Full inverse agonist † # Intrinsic efficacy enhanced * Intrinsic efficacy unchanged † Intrinsic efficacy decreased
Precoupling/Constitutive Activity of Benzodiazepine Receptors: “Intrinsic Efficacy Model”
Le benzodiazepine ad azione breve, usate principalmente per la cura dell’insonnia,
includono estazolam, oxazepam e triazolam.
Il midazolam è disponibile solo in forma iniettabile per essere utilizzato in aggiunta
all’anestesia
Le benzodiazepine ad azione intermedia-breve più utilizzate comprendono
alprazolam e lorazepam.
Le sostanze ad azione più prolungata, fra le quali le più utilizzate sono diazepam,
clordemetildiazepam e prazolam, vengono impiegate principalmente nel trattamento
generale dell’ansia.
Il clonazepam è raccomandato per il trattamento delle crisi di panico.
Il flunitrazepam, che produce effetti simili al diazepam, è diventata popolare come
droga di abuso.
Caratteristiche delle diverse benzodiazepine
Oggi sul mercato esistono almeno 16 tipi diversi di benzodiazepine, che differiscono
fra loro per velocità nell’indurre l’effetto psicoattivo e per la durata dello stesso.
L’uso clinico è fortemente condizionato dalla farmacocinetica.
Usi terapeutici Benzodiazepine
● Ipnotici-sedativi
● ansiolitici
● anticonvulsivanti
● miorilassanti
Senso di stordimento, compromissione di funzioni mentali e
motorie, debolezza, mal di testa, visione annebbiata,
vertigini, nausea e vomito, sofferenza epigastrica e diarrea,
reazioni allergiche, epatotossicità, TOLLERANZA
Le benzodiazepine sono farmaci
relativamente sicuri
N.B.: Possono provocare una grave depressione cardiovascolare e respiratoria
se assunti insieme ad altri farmaci che deprimono il SNC (barbiturici, alcool)
Effetti collaterali
Sindrome d’astinenza: Si manifesta in seguito a cessazione improvvisa dopo assunzione
cronica. In generale durante l’astinenza si verificano gli stessi sintomi che hanno richiesto il
trattamento con la sostanza. Possono comparire tremori, insonnia in forma più grave e deliri,
disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, sensazione di malessere, perdita di appetito,
ansia, disturbi percettivi come alterazione della soglia sensoriale per le luci, i suoni e gli
odori: più marcata per le benzodiazepine che sono eliminate dal corpo più velocemente,
come il triazolam e l’alprazolam.
• Desensibilizzazione dei recettori per le benzodiazepine, decremento dell’attività
GABA-ergica ed aumento dell’attività noradrenergica dei neuroni del Locus
Coeruleus.
In soggetti che abusano di più droghe o in cura con terapia di metadone contro l’abuso di
eroina, si instaura una forma di dipendenza psicologica alle benzodiazepine, dovuta
principalmente agli effetti ansiolitici della sostanza.
Effetti collaterali e tossici
Effetti tossici a carico del SNC: emicrania, irritabilità, confusione, deficit di memoria, depressione,
insonnia e tremore.
Blanda tolleranza ai loro effetti terapeutici e ad altri effetti comportamentali: a parità di
dose assunta, tali effetti diminuiscono di intensità in funzione del tempo di assunzione.
Riduzione dell’attività GABA-ergica per desensibilizzazione del recettore per le
benzodiazepine da prolungata esposizione alla sostanza.
Zopiclone
Imovane
Zopiclone
Zaleplon
Sonata
Zerene
Zolpidem
Stilnox
Zolpidem
DERIVATI NON BENZODIAZEPINICI
Eszopiclone
Lunesta (FDA)
Zaleplon e Zolpidem: legano in maniera selettiva I recettori BZ1 coinvolti nell’ipnosi
Vantaggi rispetto a Benzodiazepine
Minori effetti collaterali
Minore modificazione delle fasi del sonno
Minore rischio di insonnia rebound
Minore tachifilassi
In Italia, le schede tecniche
dei singoli prodotti
riportano che il trattamento
deve essere breve
(max 2 settimane).
In alcuni pazienti danno
dipendenza.
DERIVATI NON BENZODIAZEPINICI
AZIONE RAPIDA E BREVE EMIVITA
Ramakrishnan & Scheid, Am. Fam. Phys. 2007
Zolpidem
Stilnox
Zolpidem
DERIVATI NON BENZODIAZEPINICI
• Riduce la latenza di induzione del sonno
• Prolunga la fase 2 ed il sonno ad onde lente
• Non mostra tolleranza o effetti rimbalzo dopo uso continuo per 5 settimane
Effetti collaterali/indesiderati a dosaggi giornalieri ≥ 20 mg
Zaleplon
Sonata
Zerene
• Diminuisce la latenza di induzione del sonno
• La breve emivita consente la ri-somministrazione in caso di risveglio notturno
• Minori effetti sulla memoria e sulla attività psicomotoria (vs. BZD e Zolpidem)
R 1 R 2 R 3 X
Barbitale
Fenobarbitale
Pentobarbitale
Tiopentale
H 2
C H 5
6 C H
5
O
S
2 C H
5
H 2
C H 5
H
H 2
C H 5
2 C H
5
O
O 3
C H 7
(CH CH 3 )
3 C H 7 (CH CH 3 )
C C
N
C
C
N
O O
X
H R 1
R 2 R 3
C C
N
C
C
N
O O
X
R 1
R 2
R 3
–
Barbiturici
Acidi deboli (derivati dell’acido barbiturico)
pK è circa 8.0 a
AH A– + H+
Spesso classificati in base al tempo necessario per la comparsa dell’effetto o per la durata
d’azione
ad azione lunga (metabolismo lento e lenta escrezione renale)
ad azione breve (metabolismo rapido)
ad azione brevissima (ridistribuzione dal SNC ad altri tessuti)
- es. barbitale, fenobarbitale
- es. pentobarbitale
- es. tiopentale – rapida insorgenza d’azione: 10 sec (i.v.)
iniezione i.v.
di tiopentale
sangue Altri
tessuti - es. SNC
Tessuti lipofili
e molto perfusi sangue
Barbiturici
Effetti acuti dei barbiturici
Ansiolitici
Ipnotici
Anticonvulsanti
Rilassanti del muscolo scheletrico
Analgesici (bassa efficacia – anche iperalgesia)
Effetti sul sistema nervoso autonomo
– es. depressione respiratoria – mediante
un effetto sul centro del respiro
(principale causa di morte da sovradosaggio)
Perdita di coscienza
(Molti effetti sono simili a quelli prodotti dalle benzodiazepine)
Effetti causati da somministrazioni ripetute di barbiturici
Tolleranza
dipendenza
Induzione degli enzimi “microsomiali” epatici
Usi terapeutici dei barbiturici
Per mantenere l’anestesia – es. tiopentale (i.v.) + N O
Per indurre anestesia – es. tiopentale (i.v.)
2
Trattamento di alcune forme di epilessia – es. fenobarbitale
Negli stati d’ansia (obsoleto)
Sonniferi (obsoleto)
Meccanismo d’azione dei barbiturici
Azione non specifica tipo anestetici generali
Azione specifica struttura-dipendente
GABA aumenta la frequenza di
apertura del canale
I barbiturici aumentano e mimano le
azioni del GABA al complesso
recettoriale GABAa.
Il legame dei Barbiturici riduce la
velocità di dissociazione del GABA
I barbiturici aumentano il tempo di
apertura del canale del cloro attivato
dal GABA.
A concentrazioni più elevate, i
barbiturici attivano direttamente
il canale al cloro anche in
assenza di GABA, determinando
“l’anestesia da barbiturici."
Cl
canale
-
GABA
Recettore per i
barbiturici
Barbiturici
Meccanismo d’azione di barbiturici e di alcuni steroidi
+
+ +
+
+
N.B. La capacità dei barbiturici di attivare il canale al cloro
Indipendentemente dalla presenza del GABA è responsabile
della maggiore tossicità
OH H3C
H3C
CH3
CH3
aumenta la trasmissione GABAergica agendo su
un sito modulatorio accoppiato al recettore GABAA
agisce anche come diretto agonista GABAA
Propofol, anestetico per via e.v.
– usato come anestetico per via e.v. – ha una comparsa dell’effetto
leggermente maggiore rispetto a
tiopentale (circa 30 sec) – è insolubile in acqua
(al contrario del tiopentale)
Farmaci ansiolitici (tranquillanti minori)
barbiturici
benzodiazepines
5HT 1A Agonisti recettoriali
Minore sonnolenza e/o incoordinazione motoria –
Minor rischio di dipendenza (??) –
Nausea, confusione, mal di testa, agitazione –
Gli agonisti del recettore 5HT1A determinano
minori effetti collaterali delle benzodiazepine
– es. Azapirone, Buspirone (= agonista parziale)
Recettori 5HT1A:
– presinaptici
– inibizione rilascio 5HT
Farmaci ansiolitici (tranquillanti minori)
Altri farmaci
– Antagonisti dei recettori 5-HT3 ?
es. ondansetron
(anche importante farmaco anti-emetico)
– Inibitori uptake di 5-HT e 5-HT/noradrenalina
es. fluoxetina (Prozac)
L’effetto terapeutico del Buspirone compare dopo giorni o settimane
dall’inizio del trattamento:
Quindi l’effetto è legato a meccanismi adattativi nel SNC
Altri farmaci
Antagonisti b-adrenoceptori
Azioni periferiche –
Sopprimono il senso di ansia dovuto
es. sudorazione, tremore, tachicardia
ad un aumentato tono simpatico
–
es. propranololo
propanedioli sostituiti – es. meprobamato
Altri farmaci
Azione centrale (agonista indiretto GABAa) –
Scarsa selettività –
Farmaci ansiolitici (tranquillanti minori)