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1 Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

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1Francesco Gombia - Progettazione europea

Corso di Progettazione EuropeaParte IFrancesco Gombia

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2Francesco Gombia - Progettazione europea

Programma della giornata:

1. Le strategie di Lisbona e Göteborg

2. La politica di coesione europea 2007-2013

3. Programmi europei e iniziative comunitarie

4. Reperire le informazioni / Monitoraggio opportunità

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3Francesco Gombia - Progettazione europea

Le strategie di Lisbona e Göteborg

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L’Europa a un bivio

La globalizzazione dell’economia e della finanza ha rivoluzionato gli scenari della competizione

internazionale con il progressivo affermarsi di Paesi emergenti.

4Francesco Gombia - Progettazione europea

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L’Europa a un bivioCOSA FARE?

Restare fermi nelle proprie posizioni

cercando di difendere i livelli di benessere

Cambiare per adeguarsi ai nuovi scenari

Erodere i sistemi di welfare per accrescere la competitività

Costruire nuovi vantaggi

competitivi di lungo termine

Non sostenibile nel tempo

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Strategia di Lisbona – Agenda sociale europea

Consigli Europei di Lisbona (2000), Nizza (2000), Goteborg (2001), Barcellona (2002)

http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm

Trasformare l'Unione europea, entro il 2010,

“nell’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". 6Francesco Gombia - Progettazione europea

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La Strategia di Lisbona mira a raggiungere entro il 2010:•un tasso di crescita economica pari al 3% •un tasso di occupazione del 70% •un tasso di partecipazione della forza femminile al lavoro pari al 60%.

La strategia è stata valutata, corretta e rilanciata nel 2005

Strategia di Lisbona – Agenda sociale europea

Consigli Europei di Lisbona (2000), Nizza (2000), Goteborg (2001), Barcellona (2002)

http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm

7Francesco Gombia - Progettazione europea

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II. La scelta di LisbonaSFIDE STRATEGICHE

Globalizzazione

Cambiamento tecnologico (new economy)

Invecchiamento della popolazione

I RISCHI

Perdita di quote di mercato

Rallentamento della produttività

Insostenibilità del sistema di welfare

PRIORITA’ STRATEGICHE

Società della conoscenza

Creare un contesto favorevole agli imprenditori

Approfondire il mercato comune

Riformare il mercato del lavoro ed il welfare state

L’ambiente da vincolo a opportunità

8Francesco Gombia - Progettazione europea

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Sfide strategicheLa globalizzazioneLa Cina cresce non solo nel manifatturiero

tradizionale ma anche in segmenti industriali ad alto valore aggiunto

L’India si specializza nel terziario avanzato grazie ad un capitale umano anglofono di alta qualità

Gli Stati Uniti dominano nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

9Francesco Gombia - Progettazione europea

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L’invecchiamento della popolazioneIl rapporto di dipendenza cresce velocemente

Il modello di previdenza sociale diventa sempre più oneroso e difficile da finanziare

Sfide strategiche

10Francesco Gombia - Progettazione europea

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Il cambiamento nel paradigma tecnologico

L’Europa è in ritardo nell’adozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Sfide strategiche

11Francesco Gombia - Progettazione europea

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I rischi

La concorrenza dei PVS può produrre una riduzione delle quote di mercato ed una caduta della domanda mondiale per i beni europei

Il ritardo nell’adozione delle TIC rallenta la crescita della produttività

L’invecchiamento della popolazione rende insostenibile il finanziamento del welfare state

12Francesco Gombia - Progettazione europea

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A rischio in sintesi è il modello sociale europeo basato su

CrescitaElevata occupazioneElevata coesione socialeRispetto e valorizzazione

dell’ambiente

I rischi

13Francesco Gombia - Progettazione europea

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La strategia di LisbonaMigliorare le politiche in materia di società

dell’informazione; riforme strutturali ai fini della competitività e dell’innovazione; completare il mercato interno

Modernizzare il modello sociale europeo, investendo nelle persone e combattendo l’esclusione sociale: “una svolta decisiva nella lotta contro la povertà”; tasso di occupazione al 70%, più del 60% per le donne

Un’adeguata combinazione di politiche macro-economiche

14Francesco Gombia - Progettazione europea

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Le priorità strategicheSocietà della conoscenza: investimenti in ricerca e

sviluppo per l’innovazione

Contesto favorevole agli imprenditori: creare condizioni amministrative, fiscali e finanziare favorevoli alla nascita di nuove imprese

Riforma del mercato del lavoro e del welfare state: aumento del tasso di occupazione, flessibilità, adattabilità ed occupabilità, riforma del sistema previdenziale

Approfondire il mercato comune: crescita del mercato, specializzazione ed economie di scala, liberalizzazione

L’ambiente come vincolo ed opportunità: puntare ad uno sviluppo sostenibile ma anche sfruttare le opportunità economiche (tecnologie ambientali)

15Francesco Gombia - Progettazione europea

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Società della conoscenza

Promuovere la diffusione delle TIC; creare condizioni favorevoli al commercio elettronico

Creare uno spazio europeo di ricerca ed innovazione; aumentare la quota di spesa in R@D; favorire la mobilità dei ricercatori

Diminuire il numero di coloro che non portano a termine gli studi; incentivare la formazione permanente

Le priorità strategiche

16Francesco Gombia - Progettazione europea

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Creare un contesto favorevole agli imprenditori

Migliorare la qualità della legislazione per ridurre l’onere normativo dell’attività imprenditoriale

Aumentare la disponibilità dei capitali di rischio

Migliorare la legislazione sulla bancarotta

Le priorità strategiche

17Francesco Gombia - Progettazione europea

Page 18: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Riforma del mercato del lavoroAumentare il tasso di occupazione totale, femminile

e degli anziani (invecchiamento attivo)Aumentare l’adattabilità dei lavoratori e delle

imprese (formazione permanente)Garantire la flessibilità e la moderazione salarialeMigliorare i sistemi di istruzione e formazionePromuovere le pari opportunità fra uomo e donnaEliminare la povertà Riformare il sistema di welfare e il sistema

pensionistico

Le priorità strategiche

18Francesco Gombia - Progettazione europea

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Approfondire il mercato comune

Garantire l’effettivo recepimento delle direttive comunitarie in materia di mercato unico

Liberalizzare il mercato dei serviziEliminare gli ostacoli residui alla circolazione

delle merciGarantire la piena mobilità dei capitali

finanziari e l’integrazione dei servizi finanziariMigliorare l’accessibilità intervenendo sui

sistemi di trasporto e su internet (banda larga)

Le priorità strategiche

19Francesco Gombia - Progettazione europea

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L’ambiente come vincolo ed opportunità

Far fronte ai cambiamenti climatici ratificando il protocollo di Kyoto

Aumentare l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili

Promuovere le innovazioni ecoefficientiFavorire il finanziamento degli investimenti

ecoefficienti Ecologizzare le commesse pubbliche

Le priorità strategiche

20Francesco Gombia - Progettazione europea

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La principale debolezza della Strategia di Lisbona consiste nella difficoltà di attuazione da parte degli Stati Membri:

è necessario un autentico approccio decentrato e il diretto coinvolgimento delle amministrazioni regionali e locali.

Gli obiettivi di Lisbona sembrano poi troppo ambiziosi per i 10 nuovi Stati membri (es. raggiungere il 70% di tasso di occupazione), nonostante la loro adesione abbia prodotto un’accelerazione della crescita economica, come attesta la recente Comunicazione della Commissione europea:

“L’allargamento a due anni di distanza: un successo economico”.

Francesco Gombia - Progettazione europea

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Il Consiglio di GIl Consiglio di Gööteborgteborg Prende avvio la Prende avvio la Strategia europea per lo sviluppo sostenibileStrategia europea per lo sviluppo sostenibile, ,

secondo la quale gli effetti economici, sociali ed ambientali di tutte le secondo la quale gli effetti economici, sociali ed ambientali di tutte le politiche debbono costituire parte integrante del processo decisionale.politiche debbono costituire parte integrante del processo decisionale.Condizioni:Condizioni:

1.1. Uso razionale risorse naturaliUso razionale risorse naturali2.2. Salvaguardia ecosistema globaleSalvaguardia ecosistema globale3.3. Prosperità economicaProsperità economica4.4. Equilibrata organizzazione sociale Equilibrata organizzazione sociale

I principi verranno in seguito confermati e ribaditi nel vertice del I principi verranno in seguito confermati e ribaditi nel vertice del Consiglio Europeo di Barcellona nel 2002, ove viene affermata Consiglio Europeo di Barcellona nel 2002, ove viene affermata l’importanza del VI° Piano d’Azione Ambientale europeo in materia di l’importanza del VI° Piano d’Azione Ambientale europeo in materia di ambiente ambiente

Consiglio di Goteborg, riunito in sessione straordinaria, è stata basato Consiglio di Goteborg, riunito in sessione straordinaria, è stata basato sulla necessità di integrare la dimensione sociale dello sviluppo, definita sulla necessità di integrare la dimensione sociale dello sviluppo, definita nella Strategia di Lisbona, con gli aspetti della sostenibilità ambientale nella Strategia di Lisbona, con gli aspetti della sostenibilità ambientale

Francesco Gombia - Francesco Gombia - Progettazione europeaProgettazione europea

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Il Consiglio di GIl Consiglio di Gööteborgteborg Ha stabilito cheHa stabilito che::

Lo sviluppo sostenibile, ossia “Lo sviluppo sostenibile, ossia “soddisfare i bisogni dell’attuale soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere quelli delle generazioni generazione senza compromettere quelli delle generazioni futurefuture””[1], dovesse essere un obiettivo fondamentale fissato dai , dovesse essere un obiettivo fondamentale fissato dai trattatitrattati

Le politiche economiche, sociali e ambientali venissero Le politiche economiche, sociali e ambientali venissero affrontate in modo sinergico, considerando la sinergia non affrontate in modo sinergico, considerando la sinergia non soltanto tra queste tre politiche, ma anche tra la UE e tutti gli soltanto tra queste tre politiche, ma anche tra la UE e tutti gli Stati terzi, essendo lo sviluppo sostenibile un obiettivo globale Stati terzi, essendo lo sviluppo sostenibile un obiettivo globale

La visione dovesse essere di lungo termine: questo soprattutto La visione dovesse essere di lungo termine: questo soprattutto affinché obiettivi chiari, stabili e di lungo termine potessero affinché obiettivi chiari, stabili e di lungo termine potessero creare quelle aspettative e quelle condizioni necessarie perchè creare quelle aspettative e quelle condizioni necessarie perchè le imprese e le attività economiche in generale abbiano fiducia di le imprese e le attività economiche in generale abbiano fiducia di investire in soluzioni innovative e possano creare nuovi lavori di investire in soluzioni innovative e possano creare nuovi lavori di alta qualità.alta qualità.

[1] Commissione Brundtland, 1987Commissione Brundtland, 1987 Francesco Gombia - Francesco Gombia - Progettazione europeaProgettazione europea

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Il Consiglio di GIl Consiglio di Gööteborgteborg La strategia si è concentrata su un numero ristretto di La strategia si è concentrata su un numero ristretto di

problemi che creano serie e/o irreversibili minacce al problemi che creano serie e/o irreversibili minacce al futuro benessere della società Europea:futuro benessere della società Europea:

1) le emissioni di gas che provocano effetto serra1) le emissioni di gas che provocano effetto serra2) le minacce alla salute pubblica provenienti da alcune 2) le minacce alla salute pubblica provenienti da alcune

malattie resistenti agli antibiotici e gli “azzardi chimici” malattie resistenti agli antibiotici e gli “azzardi chimici” nell’ uso quotidiano nell’ uso quotidiano

3) la povertà e l’ esclusione sociale, anche come cause 3) la povertà e l’ esclusione sociale, anche come cause di altri problemi di altri problemi

4) l’ invecchiamento della popolazione4) l’ invecchiamento della popolazione5) la perdita di bio-diversità e l’ erosione dei suoli5) la perdita di bio-diversità e l’ erosione dei suoli6) la congestione dei trasporti.6) la congestione dei trasporti.

Francesco Gombia - Francesco Gombia - Progettazione europeaProgettazione europea

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2525Francesco Gombia - Francesco Gombia -

Progettazione europeaProgettazione europea

La politica di coesione europea 2007-2013

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La politica di coesione europeaLa politica di coesione europea

Politica dell’Ue finalizzata a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo dei vari Stati membri ed il ritardo delle regioni meno prospere, in modo da favorire uno sviluppo armonioso delle diverse regioni europee.

Gli strumenti principali attraverso cui l'Unione europea persegue la coesione economica e sociale tra tutti gli Stati membri sono rappresentati dai Fondi Strutturali.Fondi Strutturali.

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La politica regionale

Intenzionalità dell’obiettivo territorialeAggiuntività

Questi elementi differenziano la politica regionale da quella ordinaria

Alla politica regionale di sviluppo è stato affidato in genere il compito di compensare la sottoproduzione di beni pubblici locali, precondizione per ogni processo di crescita

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Politica regionale

Politica ordinaria

Persegue i propri obiettivi trascurando le differenze nei livelli di sviluppo

Tutti gli obiettivi di competitività devono essere raggiunti da tutti i territori regionali, soprattutto quelli più svantaggiati

La politica regionale e quella ordinaria a confronto

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L’allargamento

2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia,

Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria.

2007: Bulgaria e Romania 

La popolazione dell'Unione aumenta del 25% (passando

da 380 a 454 milioni (UE 25) ed a 488 milioni (UE 27)

La superficie dell’UE aumenta del 20%.

La ricchezza dell’UE aumenta solo del 5%.

Il PIL medio pro capite dell’UE diminuisce del 12,5%

mentre le disparità regionali raddoppiano.

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Regional disparities

in development in EU27

GDP per head in % and in purchasing power parities EU27 average in 2003

<50

50 - 75

75 - 90

90 - 100

100 - 125

125

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I principi di intervento

[Reg. Gen.]

• Complementarità rispetto alle politiche nazionali, coerenza con le priorità comunitarie e conformità alle disposizioni del trattato [art. 8].

• Programmazione articolata in priorità all’interno di un quadro pluriennale [art. 9].

• Partenariato con istituzioni, parti economiche e sociali, altri organismi appropriati [art. 10].

• Sussidiarietà nell’attuazione dei programmi e proporzionalità dell’azione di controllo e valutazione rispetto all’entità del contributo comunitario [art. 11].

La Commissione mantiene i principi

chiave della politica di coesione ma vuole

migliorarne l’efficienza

proponendo semplificazioni e

decentramento

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I principi di intervento (segue)

• Gestione concorrente del bilancio comunitario tra gli Stati membri e la Commissione [art. 12 e Reg. 1605/2002].

• Addizionalità dei contributi dei Fondi rispetto alle spese strutturali pubbliche o equivalenti di uno Stato membro [art. 13].

• Parità fra uomini e donne [art. 14].

• Cofinanziamento degli interventi e partecipazione dei fondi commisurata alla gravità dei problemi [artt. 50 e segg.]• Valutazione come elemento cardine della qualità, efficacia e coerenza degli interventi [artt. 45 e segg.]

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Il sistema programmatorio nelle proposte di regolamenti

Si articola in tre livelli:

Orientamenti Strategici Comunitari (OSC).

Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (QSN).

Programmi Operativi (PO).

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“Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione”

Commissione Europea + Stati Membri

LA POLITICA REGIONALE E DI COESIONE

Consiglio e dal Parlamento europeo sulla base di una proposta della

Commissione europea

Fondi strutturali

Strategia di Lisbona

Strategia europea per l’occupazione

Quadri strategici nazionaliStati Membri

Programma operativo 1 Programma operativo 2 Programma operativo n

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Quadro Strategico NazionaleITALIANO

Programmi operativi regionali

Programmi operativi nazionali

Programmi operativi cooperazione territoriale

Programmi operativi interregionali

La politica regionale è unitaria: ciò significa che è stata realizzata l'unificazione della politica regionale comunitaria, finanziata con risorse europee, in gran parte rappresentate dai Fondi strutturali, e della politica regionale nazionale, finanziata con le risorse nazionali destinate alle aree “sottoutilizzate”, ossia il FAS.

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Orientamenti Strategici Comunitari per la coesione

Prima dell’effettivo inizio del periodo di programmazione (01/01/2007), il Consiglio ha adottato, su proposta della Commissione di concerto con gli SM, gli orientamenti strategici comunitari per la coesione economica, sociale, che definiscono le priorità per gli SM e le Regioni.

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Quadro Strategico Nazionale

Sulla base degli Orientamenti strategici comunitari (OSC), ogni Stato membro prepara un documento-quadro nazionale relativo alla propria strategia di sviluppo (QSN) che:

– viene negoziato con la Commissione– costituisce il contesto di riferimento per la

preparazione dei programmi operativi– è un documento politico, non gestionale

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Programmi operativi

Lo Stato Membro (o una autorità da esso designata) presenta alla Commissione Programmi Operativi, nazionali, regionali e interregionali.

I PO sono elaborati sulla base del Quadro di riferimento strategico nazionale (QSN).

La Commissione adotta i PO entro 4 mesi dalla loro trasmissione formale.

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Programmi operativi

Ciascun programma operativo copre uno solo dei obiettivi e potrà essere finanziato da un solo Fondo (Programmi monofondo).

Tali programmi contengono esclusivamente le operazioni principali; lo strumento del “complemento di programmazione” scompare.

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Orientamenti Strategici Comunitariproposti dalla Commissioneadottate dal Consiglio con l‘assenso del Parlamento Europeo

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Quadri strategici nazionalielaborano una strategia nazionale e il quadro programmatico proposti dallo Stato Membro in recepimento degli orientamenti comunitarisottoposti alla decisione dalla Commissione

22

Programmi Operativiun P.O. per ogni fondo e Stato membro o Regionedescrivono priorità modalità di gestione e risorse finanziarieproposti da Stato o Regionesottoposti alla decisione della Commissione

33

Gestione e selezione dei progettirealizzate da Stati membri e Regionisono “share managed“ ossia concertati con la Commissione

44

55Follow-up strategicoeffettuato dal Consiglio Europeobasato su rapporti annuali della Commissione e Stati Membri

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La Riforma dei Fondi Strutturali

Principali novità :• Semplificazione• Raccordo con le strategie dei singoli Stati

Membri• Partenariato istituzionale a più livelli • Tre obiettivi - Convergenza- Competitività ed occupazione- Cooperazione territoriale• Riduzione dei Fondi Strutturali a 3 (FESR,

FSE, Fondo di coesione)

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ENENRegional Policy

EUROPEAN COMMISSION

Programmi estrumenti

Criteri diammissibilità

Priorità Stanziamenti

Politica di coesione2007-2013

3 Obiettivi

Bilancio: 307,6miliardi di euro(0,37% del PNL

dell’UE)

Programmi regionalie nazionali FESRFSE

Fondo di coesione

Regioni con un PILpro capite < 75% della

media dell’UE-25

Effetto statistico:regioni con un PIL pro

capite < 75% dell’UE-15 e > 75% dell’UE-25

Stati membri con RNLpro capite < 90%

della media dell’UE-25

•Innovazione•Ambiente/Prevenzione dei rischi •Accessibilità •Infrastrutture •Risorse umane •Capacità amministrativa

•Trasporti (TEN) •Trasporti sostenibili •Ambiente •Energie rinnovabili

57,6%= 177,29 Mld di euro

4,1%= 12,52 Mld di euro

20,00%= 61,42 Mld di euro

Programmi regionali (FESR) e programmi nazionali(FSE)

Gli Stati membripropongono una lista

di regioni(NUTS 1 oNUTS 2)

Sostegno transitorio per leregioni ammissibili

all’Ob. 1 nel periodo 2000-2006e non coperte dall’Obiettivo

“Convergenza”

•Innovazione•Ambiente/Prevenzione dei rischi•Accessibilità•Strategia europea per l’Occupazione

15,5%= 38,4 Mld di euro

3,4%= 10,4 Mld di euro

Programmi e retitransfrontalieri e

transnazionali (FESR)

Regioni frontalieree grandi aree dicooperazionetransnazionale

•Innovazione•Ambiente/Prevenzione deii rischi •Accessibilità•Cultura, Istruzione

77,6% transfrontal.18,5% transnazion. 3,9% interregionale

Obiettivo “Competitività regionale e Occupazione” 15,8% (48,8 mld di euro)

Obiettivo “Cooperazione territoriale europea” 2,44% (7,5 mld di euro)

Obiettivo “Convergenza” 81,7%compreso un programma speciale per le regioni ultraperiferiche (251,33 mld di euro)

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Obiettivo convergenza

Stati membri con RNL pro capite < 90% della media comunitaria.

Regioni con un PIL pro capite < 75% della media UE a 25 Stati membri.

Phasing out: Regioni con un PIL pro capite < 75% dell’UE a 15 SM e > 75% dell’UE a 25 SM (effetto statistico dell’allargamento).

Le Regioni Ultraperiferiche (RUP: Azzorre, Madera, Canarie e dipartimenti francesi d’oltremare), che fruiranno di un finanziamento specifico a titolo di FESR indipendentemente dalla loro ammissibilità all’obiettivo.

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Obiettivo convergenza

Programma e strumento

eleggibilità priorità Risorse251 Mrd euro

Programmi regionali e nazionali

Regioni con un PIL pro capite <75%della media eu-25 Innovazione

Ambiente/protezione dei rischiAccessibilità infrastruttureRisorse umaneCapacità amministrativa

177 Mrd euro

FESRFSE

Effetto statistico: Regioni con un PIL pro capite <75% EU-15 e >75%EU-25

12,5 Mrd euro

Fondo di Coesione Stati membri con un RNL pro capite < 90% media UE 25

TrasportiAmbienteEnergia rinnovabile

61,6 Mrd euro

Sostenere la crescita e l’occupazione nelle regioni meno sviluppate

Page 45: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Obiettivo competitività e occupazione

Le Regioni non coperte dall’obiettivo “Convergenza“ ed indicate dallo Stato Membro al momento della presentazione del QSN.

Phasing in: le Regioni dell’attuale obiettivo n. 1 che nel 2007 non saranno più ammissibili all’obiettivo «Convergenza» in virtù dei loro progressi economici (per “effetto crescita”).

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Obiettivo competitività e occupazione

Programma e strumento

eleggibilità priorità risorse

Programmi regionali (FESR) e programmi nazionali (FSE)

Gli stati proporranno una lista di regioni (Nuts 1 o Nuts 2) nell’ambito del Quadro di riferimento Strategico Nazionale(QSN)

InnovazioneAmbiente/prevenzione dei rischiQualità degli investimentiAccessibilitàStrategia europea per l’impiego

83,02%38,74 Mrd euro

Sostegno transitorio regioni in ob. 1 tra il 2000-2006 e al di fuori dell’ob. convergenza

16,98%10,4 Mrd euro

Rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni e l’occupazione

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Obiettivo cooperazione territoriale

Per la cooperazione transfrontaliera: le Regioni situate lungo le frontiere terrestri interne ed alcune esterne, nonché alcune regioni situate lungo le frontiere marittime separate da un massimo di 150 Km.

Per la cooperazione transnazionale, le zone che saranno definite dalla Commissione in base agli orientamenti strategici per la politica di coesione

Per la cooperazione interregionale, l’intero territorio della Comunità.

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Obiettivo cooperazione territoriale

Programma e strumento

eleggibilità priorità Risorse 7,75 Mlr

Programmi e reti transfrontalieri e transnazionali (FESR)

Regioni frontaliere e cooperazione transnazionale

Coop. TransfontalieraCoop. Transnazio.Coop. Interregion.

InnovazioneAmbiente/prevenzione dei rischiAccessibilitàSviluppo urbano sostenibile

2,52% 13,2 Mrd euro

5,75 1,580,392

Far svolgere ai territori ed alle città un ruolo da protagonisti per lo sviluppo e la competitività attraverso la cooperazione a livello trasfontaliero,transnazionale ed interregionale

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Italia Obiettivo Convergenza

Dotazione finanziaria 18,867 MLR euro

Regioni ammissibili:

• Campania• Puglia• Calabria• Sicilia

Ammessa a titolo transitorio e specifico:

• Basilicata

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Italia Obiettivo Competitività Regionale ed

Occupazione

Dotazione finanziaria 4,4761 MLR EURO

• Sono ammissibili tutte le Regioni che non rientrano nel campo di applicazione dell’Obiettivo Convergenza

• La Regione Sardegna e’ ammessa a titolo transitorio

Rif Normativi: Regolamento(CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 Luglio 2006

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Italia Obiettivo Cooperazione Territoriale

Dotazione finanziaria: 752 MLN EURO

• Aree ex interreg III A:Italia/Slovenia province italiane di Udine, Gorizia, Trieste e Venezia e, in una certa misura, le province di Pordenone e Rovigo,Italia/ Svizzera Valle d'Aosta, le province di Vercelli, Biella e Novara, in Piemonte, le province di Varese, Como, Lecco, Sondrio, in Lombardia, e tutto il territorio della provincia autonoma di Bolzano.Italia / Francia (ALCOTRA) Regione autonoma Valle d’Aosta, Provincie di Torino e di Cuneo (regione Piemonte), Provincia di Imperia (Regione Liguria)Italia Francia isole province di Sassari in Sardegna e Livorno in ToscanaItalia / Austria Friuli, Veneto e della provincia di Bolzano

• Aree ex interreg III B:Mediterraneo occidentale: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Umbria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle d'AostaSpazio alpino: Area circostante Milano, Torino, VeneziaArchi-med: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, CampaniaItalia/Grecia PugliaItalia/Albania Puglia

• Aree ex interreg III C:Zona sud Italia occidentale

Zona est Italia Orientale

Italia/Balcani Province italiane dell'area adriatica

Italia /Malta Sicilia

Page 52: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Structural funds allocation by type of region 2007-13

Convergence: €199.3 bn.

Phasing out: €13.9 bn.

Phasing in: €11.4 bn.

Competitiveness: €4.5 bn.

Cooperation: €7.8 bn.

Cohesion Fund: €69.6 bn.

Total: €347.4 billion

in current prices

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Ammissibilità delle Regioni italiane negli obiettivi Convergenza e Competitività

• Convergenza: Sicilia, Puglia, Campania, Calabria.

• Convergenza “phasing out”: Basilicata.

• Competitività: Abruzzo, Bolzano, Emilia-Romagna, Friuli - Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trento, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.

• Competitività “phasing in”: Sardegna.

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European Territorial Cooperation 2007-2013

Allocation: €7.75 bn. for cross-border,

transnational and interregional cooperation

Cross-border areas

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57

L’ ammontare di risorse è pari a

347 miliardi di euro

pari ad un terzo dell’intero bilancio comunitario per i quali non sarà applicata la ripartizione per microzone ma è prevista l'elaborazione di strategie coerenti applicabili ad intere regioni.

Fondi Strutturali 2007 - 2013

Page 58: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Ripartizione delle risorse per obiettivo (miliardi di euro)

264

13,257,9

Convergenza

Competitività regionale e occupazione

Cooperazione territoriale europea

Page 59: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Obiettivo 1 22.122

Le Risorse per l’Italia in base all’accordo raggiunto durante il Consiglio europeo di Bruxelles (in mln di Euro)

2000 - 2006 2007 - 2013Nuovo Ob. 1 “Convergenza”Ob.1 (Campania, Calabria,

Puglia, Sicilia) 18.867Phasing out 388Totale 19.255

Obiettivo 2 2.522

Nuovo Ob. 2 “Competitività regionale e occupazione”Phasing in (Sardegna) 879Tutte le altre regioni 4762Totale 5.641

Obiettivo 3 3.744 Nuovo Ob. 3 “Cooperazione territoriale europea”

Totale (tutte le regioni) 728

Totale 29.657

Totale 25.624

Iniziative comunitarie 1.173•Interreg III 426 •Urban II 108 •Leader + 267•Equal 371

Pesca 96Nuovo Ob. 3 “Cooperazione territoriale europea”

Totale (tutte le regioni) 728

Page 60: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I Fondi per lo sviluppo Rurale(non annoverati tra i Fondi

strutturali)Viene introdotto il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), per il cofinanziamento dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR, uno per Regione).Ogni PSR deve contribuire al:

Miglioramento della competitività dell'agricoltura e della silvicoltura tramite un sostegno alla ristrutturazione (Asse I)Miglioramento dell'ambiente e lo spazio rurale tramite un sostegno alla gestione del territorio (Asse II) Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e promozione della diversificazione delle attività economiche (Asse III)

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I Fondi per la Pesca(non annoverati tra i Fondi

strutturali)

In sostituzione dello Strumento finanziario di orientamento della Pesca (SFOP) 2000-2006, La Commissione europea propone il nuovo Fondo europeo per la pesca (FEP) a sostegno della realizzazione di misure destinate a garantire la sostenibilità del settore e la diversificazione delle attività economiche nelle zone di pesca

Page 62: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

In tutte le regioni d’Europa è possibile beneficiare di finanziamenti dei fondi strutturali.

La Commissione europea non interviene nella selezione dei progetti in loco, eccezion fatta per un numero limitato di progetti di vasta portata (grandi progetti). 

Come si accede ai fondi strutturali?

Page 63: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Viene applicato un sistema di gestione decentrata, nell’ambito del quale sono state designate delle autorità nazionali o regionali per gestire ciascuno dei 455 programmi di attuazione della politica di coesione per il periodo 2007-2013. Si tratta delle “autorità di gestione” che definiscono i criteri di selezione, organizzano i comitati di selezione e scelgono i progetti che riceveranno un aiuto europeo in seguito a gare aperte a tutti. 

Come si accede ai fondi strutturali?

Page 64: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Interreg III è ripreso sotto l’obiettivo di cooperazione territoriale europea.

URBAN (sviluppo urbano) e EQUAL (iniziativa per l’occupazione) sono entrati a far parte degli obiettivi di “convergenza” e “competitività regionale e occupazione”

Il programma Leader + e il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) sono sostituiti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

Lo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP) è diventato il Fondo europeo per la pesca (FEP). Il FEASR e il FEP, però, hanno ormai basi giuridiche separate per il periodo 2007-2013 e non fanno più parte della politica di coesione.

Cosa ne è dei fondi precedenti e dei programmi FEAOG, SFOP, URBAN, INTERREG e ISPA? Ci sono ancora nel periodo 2007-2013?

Page 65: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Lo strumento di assistenza preadesione (IPA) è subentrato ai diversi strumenti applicabili in Turchia e nei Balcani, cioè PHARE, ISPA, Sapard, CARDS e lo strumento finanziario per la Turchia.

Per il periodo 2007-2013, l’IPA prepara i paesi candidati o i candidati potenziali all’adesione all’Unione europea, affinché possano partecipare alla politica di coesione, attraverso i moduli “politica regionale” e “cooperazione transfrontaliera”.

Cosa ne è dei fondi precedenti e dei programmi FEAOG, SFOP, URBAN, INTERREG e ISPA? Ci sono ancora nel periodo 2007-2013?

Page 66: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

La politica di coesione ha un impatto a causa dell’investimento colossale che rappresenta in alcuni paesi (fino al 4% del loro prodotto interno lordo).

All’inizio della programmazione, gli Stati membri hanno fissato obiettivi quantificati, in particolare nell’ambito dei rispettivi “quadri di riferimento strategici nazionali”.

Che impatto ha la politica di coesione?

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Gli Stati membri e la Commissione europea misurano l’impatto dei programmi attraverso opportune valutazioni.

Ogni tre anni, la Commissione pubblica una “relazione sulla coesione” che descrive lo sviluppo delle regioni e l’impatto della politica. Essa pubblica anche, con cadenza annuale, una “relazione intermedia sulla coesione economica e sociale“.

Che impatto ha la politica di coesione?

Page 68: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Aumento del PIL pro capite in Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo. In Grecia il PIL pro capite è passato dal 74% della media dell'UE all'88% tra il 1995 e il 2005

Riduzione delle disparità di reddito tra le regioni più ricche e quelle più povere di circa un sesto (tra il 2000 e il 2005), grazie al mantenimento di un tasso di crescita elevato

Si calcola che, entro il 2015, la politica di coesione avrà creato altri 440.000 posti di lavoro in Polonia, con un ulteriore incremento del PIL del 6% e un aumento degli investimenti pari al 21%

Che impatto ha la politica di coesione?

Page 69: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Cofinanziamento della costruzione di oltre 1200 km di strade in Spagna, con un risparmio annuale di circa 1,2 milioni di ore di viaggio

Sostegno ad oltre 250.000 piccole imprese nel Regno Unito, 16.000 delle quali hanno ricevuto un aiuto finanziario diretto

Sostegno fornito ad oltre 25.000 progetti di cooperazione in materia di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) nel periodo 2000-2006

Nel periodo 2000-2006 sono stati costruiti o ricostruiti oltre 44.000 km di strade e circa 12.000 km di ferrovie

Che impatto ha la politica di coesione?

Page 70: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I Programmi Operativi

http://www.dps.tesoro.it/qsn/qsn_programmioperativi.asp

Page 71: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

71Francesco Gombia - Progettazione europea

Programmi europei e iniziative comunitarie

Page 72: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Programmi ed Iniziative Europee

Gli interventi comunitari si possono distinguere in:

si fondano essenzialmente su politiche strutturali finalizzate alla riduzione delle disparità economiche sostenendo le politiche nazionali e regionali – Gestione delegata

INIZIATIVE INDIRETTE

INIZIATIVE DIRETTE sono finalizzate a risolvere problemi di interesse comunitario lasciando ampio spazio alle iniziative dei singoli soggetti - Gestione diretta

Page 73: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Iniziative Comunitarie Dirette

Nelle iniziative dirette, il rapporto contrattuale si instaura tra la Commissione (o

una sua Agenzia delegata) e l’utilizzatore finale

Sono finalizzate a risolvere problemi di interesse comunitario lasciando ampio spazio

alle iniziative dei singoli soggetti

Vengono finanziati progetti dei soggetti di volta in volta individuati come beneficiari

(imprese, enti locali, università, associazioni, consorzi, ecc.)

Page 74: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Iniziative Comunitarie Dirette

Gli strumenti adottati per individuare tali progetti sono

CALL FOR PROPOSALCALL FOR PROPOSAL Sono inviti a presentare proposte che la Commissione periodicamente pubblica sulla GUCE serie C (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea) al fine di dare esecuzione ad un Programma di finanziamento (ad esempio eContent, VI° PQ…)

CALL FOR EXPRESSION OF INTERESTCALL FOR EXPRESSION OF INTEREST Sono inviti a manifestare un interesse che la Commissione periodicamente pubblica sulla GUCE serie C al fine di verificare l’esistenza di un determinato interesse ovvero al fine di reclutare esperti (ad esempio esperti valutatori per eContent, VI°PQ…)

Page 75: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Iniziative Comunitarie Dirette

A questo tipo di inviti possono aggiungersi gli avvisi pubblici per gli appalti (di servizi, di lavoro,

di fornitura)

CALL FOR TENDERSCALL FOR TENDERSSono inviti a partecipare ad una gara molto simile

alle nostre gare d’appalto, che la Commissione periodicamente pubblica sulla GUCE serie S, per

lo svolgimento di attività ben determinate (ad esempio monitoraggio ambientale in Ungheria…)

Page 76: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

12 Nuovi Programmi settoriali

• Cittadini per l’ Europa

• Cultura 2007

• Life +

• Progress

• VII Programma Quadro

• Marco Polo

• Programma CIP

• Giovani in Azione

• Media 2

• Sanità e consumatori

• Apprendimento

• Reazione alle Emergenze

2000-2006 2007-2013

235

* 236 408

*957 2.190

*293 660

*29.175 67.800

*75 740

*4.451 4.412

*533 915

*513 1.055

*384 1.800

*7.580 13.620

138

Altri 28.385

Tot. 72.582 (Dati in MLN di euro) 93.973 * Totale derivante da accorpamento programmi precedenti

Page 77: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Cittadini per l’Europa

Rif. COM 2005 (116) del 6 Aprile 2005

Obiettivi:

1. Incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente alla costruzione dell’Europa

2. Promuovere la collaborazione tra cittadini ed organizzazioni di diversi Paesi, stimolandoli a sviluppare nuove idee ed agire insieme in un contesto europeo

Azione 1:Cittadini attivi per l’Europa (gemellaggi di città, progetti di cittadini, misure

di sostegno)Azione 2 Società civile attiva in Europa (sostegno a centri di ricerca ed ad

organizzazioni della società civile) sulle politiche UEAzione 3 Insieme per l’ Europa (eventi e studi) Destinatari dei finanziamenti: Enti locali, Ong, Associazioni, fondazioniBudget: 235 milioni di euro

Page 78: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Cultura 2007

Rif. COM 2004 (469) del 14 Luglio 2004

Obiettivi:

1. Sostegno alla transnazionalità delle persone che lavorano nel settore culturale

2. Incoraggiare la circolazione di opere d’arte e prodotti artistici

3. Favorire il dialogo interculturale

Destinatari dei finanziamenti: Enti locali, Associazioni che si occupano di cultura

Budget: 408 milioni di euro

Page 79: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Life +

Rif. COM 2004 (621) del 29 Settembre 2004

Obiettivi:

1. Attuare la politica UE in materia ambientale per concorrere ad uno sviluppo sostenibile

Destinatari dei finanziamenti: Enti locali, Imprese

Budget: 2,19 miliardi di euro

Page 80: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Progress

Rif. COM 2004 (488) del 14 luglio 2004

Obiettivi:

1. Migliorare occupazione e solidarietà sociale nei Paesi dell’UE

Destinatari dei finanziamenti: Stati Membri, Enti regionali e locali, parti sociali, ONG, Università e Centri di Ricerca

Budget: 660 milioni di euro

Page 81: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Ricerca e Sviluppo (VII Programma

Quadro)Rif. COM 2005 (119) del 6 Aprile 2005

Obiettivi:

Sviluppare la Ricerca e l’Innovazione tecnologica

4 Programmi:• Cooperazione- Attività transnazionali di ricerca cooperativa

• Idee- Ricerca di frontiera condotta attraverso un Consiglio europeo della ricerca

• Persone- Sostegno alla mobilità e carriera dei ricercatori

• Capacità- Sviluppo delle infrastrutture di ricerca-rafforzamento delle capacità innovative delle PMI- miglioramento del potenziale di ricerca delle regioni

• Destinatari dei finanziamenti: Istituti di ricerca, Università, Imprese

• Budget: 67,8 miliardi di euro

Page 82: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Marco Polo

Rif. COM 2004 (478) del 14 Luglio 2004

Obiettivi:

1. Ridurre il congestionamento stradale

2. Migliorare le performance ambientali dei sistemi di trasporto ed il trasporto intermodale

1. Destinatari dei finanziamenti: Consorzi di imprese

Budget: 740 milioni di euro

Page 83: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Competitività ed innovazione (CIP)

Rif. COM 2005 (121) del 6 Aprile 2005

Obiettivi:

Stimolare la competitività e l’innovazione delle imprese

3 Sottoprogrammi:

- Imprenditorialità ed innovazione

- Sostegno alle politiche in materia di Tlc

- Energia Intelligente

Destinatari dei finanziamenti: PMI

Budget: 4,412 miliardi di euro

Page 84: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Giovani in azione

Rif. COM 2004 (470) del 14 Luglio 2004

Obiettivi:

1. Promuovere la cittadinanza attiva dei giovani

2. Contribuire allo sviluppo di associazioni che si occupano di giovani

5 Azioni:• Gioventù per l’Europa

• Servizio volontario europeo

• Gioventù per il mondo

• Animatori socio-educativi e strutture di sostegno

• Sostegno alla cooperazione politica

Destinatari dei finanziamenti: Giovani, gruppi di giovani, animatori socio-educativi

Budget: 915 milioni di euro

Page 85: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Media 2

Rif. COM 2004 (470) del 14 Luglio 2004

• Obiettivi:

Rafforzare economicamente il settore audiovisivo per potenziarne il ruolo culturale

Destinatari dei finanziamenti: Istituti di formazione professionale, PMI del settore audiovisivo

Budget: 1,055 miliardi di euro

Page 86: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Sanità e consumatori

Rif. COM 2005 (115) del 6 Aprile 2005

• Obiettivi:

Sostenere interventi per rafforzare la prevenzione delle epidemie e promuovere la cooperazione tra sistemi sanitari degli Stati Membri

Destinatari dei finanziamenti: Ospedali, istituti e centri di ricerca, università, associazioni, ONG

Budget: 1,8 miliardi di euro

Page 87: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Apprendimento

Rif. COM 2004 (474) del 14 Luglio 2004

Obiettivi:

Contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, ad una società avanzata basata sulla conoscenza; promuovere la creatività, la competitività, l’occupabilità e l’apprendimento delle lingue

Sono previsti 4 programmi settoriali

Comenius - Erasmus- Leonardo- Grundvig

Destinatari dei finanziamenti: Istituti di istruzione, Università, imprese, parti sociali, enti territoriali

Budget: 13,62 miliardi di euro

Page 88: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

I nuovi programmi UE 2007-2013Reazione alle Emergenze

Rif. COM 2005 (113) del 6 Aprile 2005

Obiettivi:

Realizzare una migliore capacità di reazione rapida alle calamità naturali

Destinatari dei finanziamenti: Persone fisiche e giuridiche di diritto pubblico o privato operanti nel campo della protezione civile

Budget: 138 milioni di euro

Page 89: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

89Francesco Gombia - Progettazione europea

REPERIRE LE INFORMAZIONIREPERIRE LE INFORMAZIONIMONITORAGGIO OPPORTUNITÀMONITORAGGIO OPPORTUNITÀ

REPERIRE LE INFORMAZIONIREPERIRE LE INFORMAZIONIMONITORAGGIO OPPORTUNITÀMONITORAGGIO OPPORTUNITÀ

Page 90: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Banche dati Banche dati on lineon lineIl portale dell’UE http://europa.eu/index_it.htm

Il potale della Commissione Europeahttp://ec.europa.eu/index_it.htm

L’Unione Europea in Italiahttp://ec.europa.eu/italia/index_it.htm

Gazzetta Ufficiale Comunità Europea – Eurlexhttp://eur-lex.europa.eu/it/index.htm

Grants, funds and programmes by eu policyhttp://ec.europa.eu/grants/index_en.htm

Page 91: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Banche dati Banche dati on lineon line

Ufficio delle pubblicazionihttp://publications.europa.eu/index_it.htm

TED – Temders Electronic Dailyhttp://ted.europa.eu/Exec?DataFlow=ShowPage.dfl&Template=TED/editorial_page.htm&hpt=&StatLang=IT

CORDIS – Servizio Comunitario di informazione in tema di ricerca e sviluppohttp://cordis.europa.eu/home_it.html

Programmi di cooperazione esternahttp://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm

Beneficiari dei finanziamentihttp://ec.europa.eu/beneficiaries/fts/find_en.htm

Page 92: 1Francesco Gombia - Progettazione europea Corso di Progettazione Europea Parte I Francesco Gombia

Banche dati Banche dati on lineon lineEuro deskhttp://www.eurodesk.it/ http://www.eurodesk.org/edesk/Welcome.do

Lazio Europahttp://www.lazioeuropa.it/home.asp

Firsthttp://first.aster.it/

Europa facilehttp://www.europafacile.net/index.asp

Programmazione 2007-2013 Regione Campaniahttp://www.regione.campania.it/portal/media-type/html/user/anon/page/POR_Programmazione.psml

Campania Eruropa Newshttp://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/newsletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=ad9a8625b7e0872e14cbf38067df303b&pgCode=G6I56&refresh=on