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"per quanta, VOCi oen oenneate, mgrande tenuta narratiya", e tra lorospiccano due napoletani, ValeriaParrella e Alessio Forgìone,«Appena l'ho saputo sono stata

molto contenta, però contempora·neamente e stato anche tanto stra-no. Perché è evidente il momentoche tutti stiamo vivendo. Èuna gran'de emozione collettiva, ma al tempostesso la:tua felicità non puoi slegar-la dal resto, risulta difficile dimenti·

di Antonio Ferrara

Due mostre virtuali da domani tar-gate Archivio di Stato di Napoli,uno dei più importanti del Paese,In agenda prima che scattasse ilprogramma #Iostoacasa e che il go-verno chiudesse, tra gli altri, mu-sei, biblioteche, archivi e parchi ar-cheologìcì.Una percorso che porta l'istituto

diretto da Candida Carrino a raffor-zare la sua offerta al pubblico, an-che dei non specialisti, scegliendodue temi. Il primo, il paesaggio co-stiero antico dell'Italia meridiona-le grazie alle carte settecenteschedel duca di Montemar, Il secondo,le donne che hanno lavorato pres-so l'istituto nel secolo scorso. Duemostre visibili sui dispositivi multi-mediali e sul sito web dell'Archiviodi Stato di Napoli. Ecco. la mostravirtuale "Le Carte Montemar all'Ar-chivio di Stato di Napoli" dedicataalle piante delle città costiere diNapoli e Sicilia conservate nell'ar-.chivio di Josè Carrillo de Albornoz,duca di Montemar. Si tratta di pre-ziosi disegni raccolti in un volumeche non può essere esposto per ra-gioni di tutela. «E infatti presente-remo un progetto di restauro conl'Art bonus - spiega la direttriceCarrìno - perché il codice presentaalcuni problemi di conservazione'e molte delle tavole che esporre-

ooratOl1,l~-tanteaffiVìt~~~annnnn;r-~~~~~~~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~7~~~~~11~U~.~V~d~U~U~~~U~lV~v~1~L~a~lt~,~~~t~1~1~lt~6~1~~_u_v--_o~_._~-~_.~_._.~_.-.~-.-~-~-.•-~-_-.-~-__-_-__-~-_-_-_-_-__----intravedere nuove occasioni, possì-, ma il momento è molto elettronico, facciamo mappe .con-bilità, . speranze che sconfiggono cettualì, facciamo i compiti e dìgìta-qualunque paura, pure quella délla strano" confida Iizziamo le verifiche, poi ovviamen-reclusione». [' o di "n o te si cucina, e nel pomeriggio scrìt-PerAlessìo'Porgìone, e il suo Gio- . tuurice l rer grazla tura e lettura. Consiglio due libri:

vanissimi (Nn Editore), la sorpresa è ricevuta" che 15anni L'agente segreto di Joseph Conrad estata altrettanto felice e ìmprovvì- . Come diventare newyorchesidi O.sa. «Èuno strano gioire, una vera al- fafu tra i selezionati Henry. Poi ci sono le serie tv, con untalena di emozioni, considerati i occhio sempre agli aggiornamenti,giorni che stiamo vivendo. C'è la tua alle notizie, aspettando la conferen-felicità e fuori la preoccupazione, la za stampa del capo della Protezìo-

Da domani ori-Une

Archivio diStato, in mostravirtuale le carte Montemar

litare per la nascita del Regno del-le Due Sicilie. Albornoz, nato a Sìvì-glia nel 1671 e morto a Saragozzanel 1747,fu la mente della resisten-za in varie zone del Regno e otten-ne per i suoi servizi il titolo di ducadi Montemar nel 1735con il granda-to di Spagna di prima classe, massi-ma onorificenza spagnola.Due dei 112tra fasci e volumi che

mo virtualmente in mostra neces- sione polacca - spiega Fortunatasitano di essere restaurate: sono Manzi, curatrice della mostra -piegate e portano tutti i segni del che andarono alla conquista di Na-tempo». Il duca di Montemar è un poli nel 1734, fino alla conquista de-personaggio centrale nella storia finitiva anche della Sicilia con ladi Napoli, come lo è quel codice cu- presa di Trapani, ultima roccafor-stoditotragliscaffalidell'exmona- te austriaca a cadere nel giugnostero di San Severino e Sossio. «fu 1735». La mostra consente quindialla testa degli spagnoli sbarcati in di apprezzare da remoto cartogra-Italia durante la guerra di succes- fie di straordirlaria importanza mi-

gIio con La misura del tempo (Eìnau-di Stile Libero) e Sandro Veronesicon Il colibrì (LaNave di Teseo), mai giochi sono aperti. Il prossimo ap-puntamento con il Premio Stregasarà il9 giugno, quando da un'ulte-riore selezione uscirà la cinquina fì-nalista. Poi la serata dei primo gìo-vedì di luglio, al Ninfeo di Valle Giu-lia.

@RIPRODUZIONERIS'ERVATA

compongono il suo archivio con-tengono, tra le altre cose, bellissi-me piante a colori di città costieredi Napoli e Sicilia, avamposti della[esistenza e delle operazioni mili-tari durante il conflitto dinasticoche sconvolse l'Europa nella secon-da metà del XVIII secolo: ecco Ca-pua, il castello di Baia, Gaeta tinfo-tal, Crotone, Gallipoli, Vieste, Mes-sìna, Milazzo, Siracusa, Trapani ePalermo. Una selezione di questepiante restituisce una parte delpaesaggio costiero di quei territo-ri, di cui riporta confini, urbanizza-zione, strutture difensive.La seconda mostra si intitola

"Marzo Donna. Donne d'Archivio"..Concepita inizialmente in situ, do-- po la chiusura per il coronavirus èdiventata un'esposizione digitale,che nasce in collaborazione conFlegrea Photo associazione e godedel patrocinio dell'Istituto dell'En-ciclopedia italiana Treccanì e delComune di Napoli. «Ho voluto rac-contare al femminile questo gran-de luogo di storia e cultura - diceCandida Carrino, da ottobre 2019direttrice dell' Archivio di Stato -re-cuperando le foto delle archivisteche hanno lavorato qui negli ulti-mi cento anni. E 'facendo -così sco-prire che oltre a Jole Mazzoleni so-no tantissime le specialiste ancorasconosciute che hanno fatto la sto-ria di questo grande archivio».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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