il patrimonio culturale dimenticato diMontelupo Fiorentino

Villa MediceaLa Villa dell'Ambrogiana fu costruita dagli Ambrogi e, una volta acquisita dai Medici, fu ristrutturata nel 1587.

Il giardino, oggi scomparso, era composto da quattro riquadri di aiuole, e comprendeva una grotta artificiale e un porticciolo dove attraccavano i navicelli.

Nell'Ottocento la villa venne trasformata in una casa di cura per malati mentali per volere del Granduca.

Baccio Da MontelupoBartolomeo Sinibaldi fu uno scultore nato a Montelupo nel 1469. Frequentò la scuola d'arte di Lorenzo il Magnifico insieme a Michelangelo.

È considerato l'anello di congiunzione fra la scultura quattrocentesca di Donatello e quella di Michelangelo.

Quadro di Sandro BotticelliSulla navata sinistra della Pieve di San Giovanni Evangelista è appeso un dipinto del 1499 raffigurante la «Madonna in trono tra i Santi Sebastiano, Lorenzo, Giovanni Evangelista e Rocco».

Il quadro è attribuito a Sandro Botticelli e alla sua bottega.

Affreschi di Corso Di BuonoIl pittore fiorentino visse nel XIII secolo; sono suoi gli affreschi sull'abside della Prioria di San Lorenzo che raffigurano il Cristo Pantocrator e i Miracoli di san Giovanni evangelista.

Villa romana del Virginio

L'edificio è databile tra l’80 ed il 60 a.C. e sorge ai piedi delle colline di Pulica nei pressi del torrente Virginio.

Era una sorta di fattoria con annesse una fornace e una parte residenziale.

Carlo Buti nacque a Firenze nel 1902 e morì a Montelupo nel 1963. È stato un cantante noto in tutto il mondo. Una strada gli è stata intitolata a Buenos Aires e una a Montevideo.

Chiesa dei Santi Michele a LucianoÈ una chiesa romanica situata nei boschi dell'Antinoro già esistente nel 1243. L'abside è affrescato con una scena raffigurante il Giudizio Universale risalente al XV secolo.

L'edificio versa in uno stato di totale abbandono.

«Da Montelupo si vede Capraia, Dio li fa e l'amor li appaia»

• La frase è trascritta su un boccale del XIII secolo conservato al British Museum di Londra.

• La frase fu pronunciata da Dante Alighieri mentre attraversava la Toscana verso la terra d’esilio.

• Sulla via dell'Arno Dante scorse i due borghi uno di fronte all'altro. Nonostante i due paesi fossero da sempre rivali - l'uno guelfo e l'altro ghibellino - avevano recentemente avviato una politica di distensione.

• Dante auspica che la pace tra i Guelfi e Ghibellini arrivi anche a Firenze e che a lui venga permesso il rientro in città.

FONTI

• http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

• http://www.museomontelupo.it/

• http://www.upmontelupo.it/chiese/

• http://gruppoarcheomontelupo.blogspot.it/p/foto-degli-scavi.html

• http://www.terredelrinascimento.it/monte.html

• http://freedomofspeech.forumfree.it/?t=2651303

• http://www.stradaceramica.it/it/itinerari/

• http://www.lastraonline.it/foto/GALLERIA.php?idgruppo=172

Lorenzo Bagnoli @KSG80