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LA BIBLIOTECA NEI DISPOSITIVI MOBILI DEGLI UTENTI
IL BIBLIOTECARIO COME
APP ADVISOR
1
Al centro 2 concetti fondamentali:
La biblioteca segue l’utente nella sua vita quotidiana, non più solo il
contrario.
Di conseguenza…
L’engagement dell’utente si attiva tramite servizi che tengono conto dei
suoi bisogni informativi mobili.
2
NUOVO RAPPORTO TRA BIBLIOTECA E TECNOLOGIE MOBILI
La figura del bibliotecario subisce uno slittamento: le sue competenze,
consolidatesi in rapporto al web, ora necessitano di una rinnovata formazione in
rapporto al mobile.
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Alcune preliminari riflessioni / interrogativi:
• Quali effetti la tecnologia mobile sta avendo sulla società e sulla conoscenza?
• Qual è la differenza tra la conoscenza in rete e quella mediata dal libro, e
cosa cambia nel momento in cui l’informazione diventa “on the go”?
• Quale l’apporto delle app alla conoscenza? Le applicazioni mobili portano
filtri alla conoscenza caotica del web?
• Come può insinuarsi il bibliotecario in questo variegato ecosistema mobile?
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Alcuni riferimenti:
• IFLA Trend Report (2015)
• Horizon Report – Library edition (2015) del New Media Consortium (NMC)
• EDUCAUSE
• 12° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione
• Pew Research Center, Internet, Science & Tech, Mobile Technology Fact Sheet
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Un po’ di numeri:
• 71,1 % degli utilizzatori di smartphone e tablet scarica app
• 52,8 % degli italiani usa gli smartphone
• 26,6 % degli italiani usa il tablet (contro il 42 % degli Americani!!) [fonte:
Rapporto Censis/Ucsi]
• Si prevede che entro il 2017 si arriverà a quasi 270 miliardi di app scaricate
nel mondo (dal 2009) [fonte: Statista dossier]
6
“
”
Le biblioteche sono spettatori innocenti, o vittime civili, della rivoluzione mobile
Thomas A. Peters, Lori Bell, The handheld library, 2013
Ma le biblioteche non possono soltanto essere spettatrici; i bibliotecari
devono avere un ruolo attivo!
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BIBLIOTECARIO COME APPADVISOR
Nasce da 2 presupposti (punti di
continuità rispetto al passato):
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1) Il compito del bibliotecario è riportare linearità ideale alla disseminazione dell’informazione sul web
2) La figura del bibliotecario come app advisor è strettamente legata al
suo ruolo nell’assicurare anche nel cambiamento (dell’ecosistema
informativo) riuscite e continue pratiche di Information Literacy
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APPLICAZIONI MOBILI E MOBILE INFORMATION LITERACY(distinzione tra IL e M-IL)
APP COME EFFICACE STRUMENTO DI
REFERENCE10
APP ADVISOR
APP LITERACY: LE NUOVE COMPETENZE
DEL BIBLIOTECARIO
DEFINIZIONE DI APP LITERACY11
- MA QUALI LE COMPETENZE TECNICHE PER ESSERE UN
PERFETTO APP ADVISOR?
- E COME PUÒ METTERLE A FRUTTO IL BIBLIOTECARIO?
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COMPETENZE
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ABILITA’ TECNICHE:
conoscenza essenziale dei tipi, delle caratteristiche dei dispositivi mobili e
del loro funzionamento,
delle principali piattaforme, delle caratteristiche delle app e la
differenza tra i tipi di app (web app, app native, app ibride),
degli elementi per recensire e quindi per valutare un’applicazione,
la capacità di saper sfruttare le potenzialità delle app in ambito
bibliotecario.
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CAPACITÀ DI SAPER SFRUTTARE LE POTENZIALITÀ DELLE APPIN AMBITO BIBLIOTECARIO:
BIBLIOTECARIO CREATIVO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
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FORMAZIONE PERMANENTE
MODALITA’:
• Conferenze (M-Libraries, Hendheld Librarian)
• blog (ALA TechSource , Designer Librarian ,
AppAdvice , Nicole Hennig )
• corsi (“23 things mobile”, corso sull’uso del
tablet organizzato dall’AIB Veneto, corso on
line app per bibliotecari di N. Hennig
http://nicolehennig.com/librarian-app-
experts/)
• siti su applicazioni Apple e Android
• webinar e piattaforme di web learning
(http://nicolehennig.com/webinars/)
• Siti web su tecnologia/app/news
www.theverge.com
http://blogs.adobe.com
http://apple.hdblog.it/
http://www.webdesignerdepot.com/
http://www.tecnologici.net/
http://www.melablog.it/categoria/applicazioni-iphone
http://www.ipaditalia.com
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COME METTERE A FRUTTO TALI COMPETENZE?
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Si può iniziare a creare una
pagina, nel sito web della
nostra biblioteca, che
contenga una lista di app
utili per utente e
bibliotecario,
suddividendole in
categorie funzionali alle
richieste e esigenze di
entrambi
Indian Prairie Public Library,
Illinois
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I bibliotecari possono iniziare a recensire qualche app (anche app bibliotecarie), anche all’interno dei maggiori store di riferimento
Elementi per recensire un’app:
http://nicolehennig.com/app-revew-checklist/
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INFINE…
Perché noi bibliotecari non dovremmo trasformarci in utenti delle
app attivi e creativi al fine di essere in maniera ancora più
marcata facilitatori di conoscenza per i nostri utenti?
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Rivista Flipboard
«Biblioteche e
Tecnologie mobili»
Quest’app potrebbe essere
usata dalle biblioteche per
raccogliere materiali
elettronici di riferimento per
i corsi (banche dati, siti di
riferimento, ecc), per creare
diverse riviste ognuna
corrispondente al servizio
che si intende fornire, per
esempio: consigli al lettore,
nuove acquisizioni, news su
un particolare tema di
interesse per gli studenti,
ecc.
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WHATSAPP: STRUMENTO DI REFERENCE VIRTUALE
La biblioteca dell’Hong Kong Polytechnic University lo usa come mezzo supplementare al servizio
di reference, per permettere all’utente di fare veloci e semplici domande che richiedano brevi
risposte relative a risorse bibliografiche o ai servizi della biblioteca. 23
SMS/CHAT REFERENCE
Opportunità iniziale per
intraprendere una conversazione
secondo una modalità più
familiare all’utente (tanto più se
si considera che le app di
messaggistica sono tra le più
utilizzate dagli utenti),
conversazione che poi potrà
continuare secondo modi più
tradizionali. 24
“
”
La biblioteca di oggi riguarda meno ciò che abbiamo per le persone, ma riguarda più ciò che facciamo per/con le persone
FELDMAN SARI, RICH HALLIE, Transforming the Library Profession. Recruiting librarianship’s best and
brightest, “American Libraries”, e-content supplement to June 2015 (http://edition.pagesuite-
professional.co.uk/Launch.aspx?EID=571167d0-6eca-4989-a66f-2b2bf2c40c97)
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Io-utente al centro
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In conclusione, il cosiddetto mobile landscape offre la
possibilità non di fare cose vecchie mentre siamo in
movimento, ma, secondo quanto afferma Howard
Rheingold nel suo bel libro Smart Mobs (2003), “Internet
mobile […] sarà un modo per fare cose che prima non
avremmo mai sognato di fare”
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