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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. FALCONE” SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT) Piano dell'Offerta Formativa 2015/2016 P.zza Giovanni XXIII/Via Pisa Tel.095 7512713 § 095 7512232 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. FALCONE” S. G. LA PUNTA

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“G. FALCONE”

SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT)

Piano dell'Offerta Formativa2015/2016

P.zza Giovanni XXIII/Via PisaTel.095 7512713 § 095 7512232

Web: www.icfalconelapunta.gov.itEmail: [email protected]

INDICE1

ISTITUTO COMPRENSIVO

STATALE“G. FALCONE”S. G. LA PUNTA

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1.Premessa 1.1. -Le parole cardine del POF

Pag. 4

2.Contesto 2.1. -Lettura del territorio

Pag.6

3. Linee guida per l’elaborazione del POF 3-1. – Mission 3.2. – Vision 3.3. – Finalità e Obiettivi

Pag 8

4. Le Risorse 4.1. - Risorse strutturali 4.2. – Centro EDA 4.3. – Osservatorio d’Area per la dispersione scolastica 4.4. - Risorse umane 4.5. – Organigramma dell’Istituto 4.6. – Portatori di interesse

Pag.13

5. La progettazione dell’Istituto 5.1.- Le finalità della scuola

Pag.19

6. I processi 6.1. – Progettazione educativa 6.2. – Continuità 6.3. – Criteri di formazione delle sezioni/classi 6.4. – Integrazione 6.5. – Piano Inclusività

Pag.23

7. Il Curricolo 7.1.- Organizzazione oraria e didattica 7.2.- Il curricolo 2013-2014 7.3.- Il curricolo verticale 7.4.- Il curricolo della scuola dell’infanzia 7.5.- Il curricolo della scuola primaria 7.6.- Il curricolo della scuola sec. di 1° grado

Pag.42

8. Ampliamento dell’offerta formativa 8.1.- Progetti dell’istituto comprensivo

Pag.58

9. La valutazione9.1.- Tipi di valutazione9.2.- Momenti della valutazione9.3.- Valutazione degli alunni9.4.- Valutazione nella scuola primaria9.5.- Valutazione nella scuola secondaria di 1° grado9.6.- Valutazione degli alunni diversamente abili9.7.- Comunicazione degli esiti alle famiglie9.8.- La documentazione del processo formativo di apprendimento9.9.- Autovalutazione di istituto9.10.- Fattori di qualità e indicatori riassuntivi dell’offerta formativa9.11.- Valutazione di sistema (INVALSI)

Pag.60

10. Servizi Amministrativi10.1. – Orario di ricevimento10.2. – Rilascio documenti10.3. – Procedura reclami

Pag. 69

11. Prevenzione e protezione Pag. 7312. Piano attuativo A.S. 2015-1612.1. – Calendario incontri scuola dell’infanzia12.2. – Calendario incontri scuola primaria12.3. – Calendario incontri scuola sec. 1° grado

Pag.75

13.Regolamento interno d’Istituto Pag. 87

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PREMESSA3

PIANO

DELL’OFFERTA

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Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) costituisce il documento principe dell'identità culturale

della Scuola, poiché ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa

ed organizzativa, assicurando la gestione unitaria dei processi formativi avviati ed il

collegamento col contesto socio-economico e culturale del territorio, in relazione alle risorse

materiali e professionali di cui la scuola può disporre.

Il documento rappresenta la sintesi di un percorso di formazione, caratterizzato da progettualità

che si sostanzia nella didassi, ossia nella pedagogia agita tesa alla crescita umana e sociale di

tutti e di ciascuno.

Il POF, è previsto dall’art.3 del D.P.R. n.275 del 8/3/99 “Regolamento dell’Autonomia delle

Istituzioni Scolastiche” ed ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 9, 33, 34 e

38 della Costituzione italiana, nonché i principi fondamentali affermati dalla ”Convenzione

internazionale sui diritti dell’infanzia” del 23 novembre 1989, lo schema di riferimento emanato

con D.P.C.M. del 7 giugno 1995 e la legge 241/90 sulla trasparenza.

Il P.O.F. è coerente con gli obiettivi educativi generali determinati a livello nazionale, recupera

tutte le iniziative educative già realizzate nell’istituto scolastico valorizzando gli esiti formativi

di maggior successo e risponde alle varie forme di apprendimento personalizzato degli alunni

attraverso l’identificazione di adeguati obiettivi di apprendimento (O.A.) inclusi nel curricolo,

che si articola in Campi di Esperienza nella scuola dell’Infanzia e nelle Discipline nella scuola

Primaria e scuola Secondaria di primo grado.

Consolidati i momenti forti di transizione e di cambiamenti continua il perseguimento della

qualità pedagogica, principio guida, che ha ispirato la nostra organizzazione nel passato nel

fornire un servizio scolastico efficace ed efficiente.

Il Piano dell'Offerta Formativa, ai sensi dell'art. 3 del Regolamento sull'autonomia scolastica

previsto dal D.P.R. del 8 marzo 1999 n. 275 è elaborato dal Collegio dei Docenti ed adottato

dal Consiglio d’Istituto sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati

dagli organismi locali, dalle associazioni e dai genitori.

Si considera parte integrante del P.O.F. la Carta dei Servizi, il Regolamento interno dello

Istituto e il Patto di corresponsabilità.

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LE PAROLE CARDINE DEL POF

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FLESSIBILITA'intesa come apertura alle scelte

innovative sotto il profilo educativo, didattico e organizzativo; come disponibilità nel programmare

percorsi diapprendimento personalizzati che vadano incontro alle differenti esigenze portate dagli alunni dall’handicap all’eccellenza;come disponibilità a valorizzare le

risorse professionali.

RESPONSABILITA'nell’assumersi e perseguire scelte e decisioni educative,

didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e

valutative.

INTEGRAZIONE intesa come collaborazione e

confronto con soggetti istituzionali e non presenti nel territorio (Comune,

Provincia, C. S. Culturali, Musei, Federazioni sportive…) per

l'arricchimento ed il potenziamento

dell'offerta formativa.

VALORIZZAZIONEovvero riconoscimento della

diversità, intesa come espressione di una identità culturale che la

scuola si impegna a promuovere, nell'ottica della tolleranza,

della solidarietà e del rispetto della persona.

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CONTESTO

LETTURA DEL TERRITORIO6

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L’Istituto Comprensivo Statale ”G. Falcone” di San Giovanni La Punta si struttura in quattro Plessi : il Plesso Via Teano, Villa Sandra, il plesso Fermi e P.zza Giovanni XXIII dove hanno sede gli uffici di Presidenza e gli uffici di Segreteria.

Gli edifici sono situati nella zona centrale e a nord-est della città e si evidenziano i problemi comuni delle zone centrali di traffico intenso .Le aspettative delle famiglie degli alunni di tutti i plessi nei confronti della scuola sono molto elevate e si rileva una forte attenzione e partecipazione riguardo l’offerta formativa e le proposte progettuali della scuola.Nel corso degli anni si è riscontrato un aumento delle iscrizioni di alunni stranieri e di diverse etnie, provenienti dall’Est Europa e dalla Cina.Le scelte progettuali delineate all’interno del POF privilegiano percorsi formativi strutturati per la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado attraverso forme di relazione con Scuole ed Enti presenti nel territorio:

Istituto Comprensivo “Carlo Alberto Dalla Chiesa”

Comune di San Giovanni la Punta

Musei nella provincia di Catania ASP

Polizia Municipale Carabinieri

Università degli Studi di Catania Associazioni di volontariato, culturali e sportive

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LINEE GUIDA PER

L’ELABORAZIONE DEL POF

MISSION DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. FALCONE”

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La mission riassume in forma breve, ma significativa, ciò che l’Istituto vuole essere per i propri alunni, le finalità istituzionali della scuola e cosa intende fare per adempiervi.

“MISSION”Scuola: Piacere di apprendere .

L’azione educativa si fonda su valori legati all’autorealizzazione della persona e deve mirare ad aiutare tutti gli studenti a percepire positivamente la scuola, lo studio e se stessi, motivandoli ad esercitare un controllo attivo sull’andamento del proprio percorso formativo.

IL PIACERE DI APPRENDERE, a nostro avviso, si realizza quando l’apprendimento è generatore di altro apprendimento e cioè:

quando l’apprendimento genera motivazione, quando l’apprendimento genera competenza, che, a sua volta, genera un incremento

dell’autostima, quando si utilizzano le capacità-creative per risolvere problemi, sperimentando

soluzioni alternative (pensiero divergente), quando esclude l’apprendimento nozionistico e si fonda, invece, su conoscenze utili ad

attivare processi mentali.

VISION DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. FALCONE”

La vision indica la meta che in tempi lunghi la nostra Organizzazione Scolastica vuole raggiungere.

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STARE BENE

AUTONOMIAVALORIZZAZIONE

PARI OPPORTUNITA'ACCOGLIENZA

IMPARARE BENE

CREATIVITA'CRITICITA'

SAPERIPADRONANZACITTADINANZA

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Ha gli scopi di:

Chiarire la direzione cui deve muovere il cambiamento a lungo termine della nostra istituzione scolastica.

Fornire alle Persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta, pur nella consapevolezza che i percorsi possono essere complessi e difficili.

Contribuire a coordinare efficacemente le azioni di tutti i soggetti coinvolti nei processi di educazione, istruzione e formazione della persona umana.

La scuola, che a tali valori si ispira, assolve ad un compito di:

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VISION VIS

“Sentirsi cittadini attivie consapevoli dell’Europa”

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Formazione dell’uomo e del cittadino

Socializzazione e integrazione con la famiglia e la società

Trasmissione culturale attraverso

l’insegnamento

In tal modo l’istituzione scolastica promuove lo sviluppo della persona detentrice di diritti in modo armonico ed integrale attraverso un’azione intenzionale e sistematica finalizzata a:

Rispettare l’unità psicofisica del bambino e la sua

centralità nel processo educativo

Cooperare alle scelte educative della famigliaFavorire il successo scolastico, creando

un clima di apprendimento che realizzi le pari opportunità

Tutelare il diritto allo studio Promuovere il rispetto delle diversità personali, sociali e culturali, valorizzando le differenze

Innalzare il livello di apprendimento

Promuovere l’impegno ed il senso di responsabilità nella partecipazione alla

vita democratica

Valorizzare le molteplici risorseesistenti sul territorio per

promuovere ilbenessere della comunità

Valorizzare l’educazione al pensiero divergente

e alla creatività

Svolgere un’opera di decondizionamento socio- culturale

Privilegiare gli interessi, le attitudini e le vocazioni del

singolo

Promuovere la consapevolezza del sé e la progressiva capacità di autonoma valutazione dell’uso delle conoscenze

sul piano personale e sociale

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FINALITA’ E OBIETTIVI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

La ScuolaDell’Attenzione alla persona Umana e

dell’InclusioneDella Cultura e Delle Relazioni

Della Legalità e Della Cittadinanza Attiva

Educazione e scuola sono nella società, della società e fanno la società: un rapporto ambivalente dove è dominante la persona, l’uomo con i propri tratti dell’originalità e della singolarità. Ed è all’unicità e originalità di ciascuna persona che si volge l’attenzione del docente, affinché non si opacizzino i caratteri distintivi di ciascun discente, anzi vengano dalla sua opera esaltati in un contesto etico dove i più diritti e doveri assicurino un “uniquique suum”. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. Scopo precipuo della scuola, ed in particolare dell’I. C. S. “ G. Falcone”, è quello di preparare i giovani allievi ad affrontare con serenità le sfide qualitativamente e quantitativamente più impegnative dei percorsi di formazione degli anni a venire. La nostra scuola si impegna a garantire l’educazione, l’istruzione e la formazione dei ragazzi, la socializzazione e l’apprendimento di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno alle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Per noi ciò significa far sì che tutti gli alunni possano usufruire adeguatamente delle opportunità formative programmate, cercando di riconoscere e prevenire il disagio, rispettando i ritmi di apprendimento di ciascuno, assicurando un puntuale recupero delle difficoltà, favorendo un clima positivo a scuola e in classe. Accanto al compito “dell’insegnare ad apprendere” la scuola si adopera per “insegnare ad essere”. Tale ruolo educativo potrà essere svolto solo ricercando un’alleanza educativa con i genitori degli alunni in primo luogo e con gli altri attori extrascolastici con funzioni educative presenti nel territorio locale, nazionale ed internazionale. A tale scopo sarà ricercato e valorizzato il dialogo con le famiglie, interlocutori principali per una reale partecipazione alla promozione dell’individualità, della socialità della cultura e non ultimo della civiltà. E’ imperativo che vi sia univocità di intenti tra genitori, alunni e docenti.

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LE RISORSE

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LE RISORSE STRUTTURALI

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Il plesso "Giovanni XXIII" è composto da 6 sezioni di scuola dell’Infanzia ( di cui 3 a orario ridotto), 16 classi di scuola Primaria ( di cui 2 a tempo pieno) e 6 classi di scuola Secondaria di primo grado. L’edificio è disposto su due piani con ampi spazi esterni. Le aule sono tutte abbastanza spaziose. Nell’edificio esiste la palestra, aula mensa,sala docenti ed i seguenti laboratori: musicale, linguistico, scientifico e multimediale. E’ presente la Biblioteca scolastica e in alcune classi c’è la LIM.

P.ZZA GIOVANNI XXIII

Il plesso "Via Teano" è composto da 4 sezioni di scuola dell’Infanzia ( di cui una ad orario ridotto), 9 classi di scuola Primaria ( di cui 1 a tempo pieno) , 3 classi di scuola sSecondaria di primo grado tutte disposte su un piano. Esiste la palestra, spazi polifunzionali, aula mensa ed un ampio cortile. C’è un’ attrezzato laboratorio linguistico/multimediale

VIA TEANO

Il plesso “Villa Sandra” allocato presso l’Istituto riabilitativo "Villa Sandra",sito in S. G. La Punta in via “Per Acibonaccorsi”16, accoglie n° 4 pluriclassi speciali statali.Gli alunni, portatori di handicap fisico, psichico e sensoriali sono a regime di convitto e semiconvitto.L'Istituto è dotato di un cortile attrezzato per le attività ludiche degli alunni e per il posteggio dei pulmini. Adeguati sono i servizi igienici.

VILLA SANDRA

Il plesso "FERMI" ha 8 sezioni di scuola dell'infanzia (di cui 4 ad orario ridotto), 8 classi di scuola primaria e 5 classi di scuola secondaria di 1° grado. Nel plesso esistono numerosi laboratori : informatica, multimediale, scientifico, artistico, musicale. Esiste un'attrezzata aula magna , una sala docenti, una palestra, una biblioteca. Gli spazi esterni constano di un ampio cortile e di un campo sportivo. Alcune classi sono dotate di LIM.

VIA MORGIONI "PLESSO FERMI"

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OSSERVATORIO D’AREA PER LA DISPERSIONE SCOLASTICA

Il nostro Istituto è sede dell’ “Osservatorio dell’area per la dispersione” che comprende le

scuole di San Giovanni La Punta, San Gregorio e Tremestieri Etneo. L’istituto “E. Fermi” era

stato segnalato dal MIUR quale centro risorse per la dispersione, da quest’anno scolastico è l’I.C.

“G. Falcone” promotore di iniziative volte a fare dell’osservatorio d’area un luogo di

collaborazione interistituzionale concreto.

Nello specifico caso della dispersione, la nostra istituzione non è tanto interessata al problema

dell’abbandono scolastico precoce, quanto ad un aspetto forse più subdolo del fenomeno, e cioè

quello della pluri-ripetenza, particolarmente frequente nelle prime classi della Scuola secondaria

di primo grado. Questo fa sì che si trovino a condividere modalità di relazione e di apprendimento

alunni che, per motivi di età, poco o nulla hanno in comune tra loro nel senso di bisogni, interessi,

motivazioni, esperienze. A volte, il malessere è così evidente all’interno dei gruppi-classe che ne

diventa difficile la gestione da parte dei docenti. Sotto quest’ottica diventa importante, insieme ad

un innalzamento delle competenze disciplinari di base, sviluppare nei ragazzi capacità di

relazionarsi con gli altri nel rispetto delle regole del vivere civile e favorire l’acquisizione da parte

loro di abilità pro sociali e relazionali.

Alcune classi dell’Istituto partecipano al Progetto “Ricerca-Azione” promosso dall’Ufficio

Scolastico Regionale con la finalità dell’innalzamento delle competenze di base.

A tal fine si è deciso di realizzare nel corso dell’anno scolastico il progetto scuola a rischio con

le finalità di:

Riduzione della dispersione attraverso strategie di prevenzione dell’insuccesso scolastico

Personalizzazione del curricolo

OBIETTIVI:

Favorire l’ integrazione socio-affettiva-culturale in un clima di permanente accoglienza

Stimolare motivazioni forti per un apprendimento significativo e gratificante

Colmare gli svantaggi, recuperare carenze cognitive e di abilità linguistico-espressive, logiche

e di metodo di studio soprattutto nei soggetti “a rischio” che accusano disagio e difficoltà di

apprendimento.

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LE RISORSE UMANE

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PLESSO PIAZZA GIOVANNI XXIIISCUOLA DELL'INFANZIA

Docenti di sezione: 10 (di cui 1 part-time) Docente di sostegno:1 Docente di R.C.: 1 (su tre plessi)

SCUOLA PRIMARIADocenti di classe: 26 ( di cui 1 specialista) Docenti di sostegno: 8 Docenti di R.C. : 4 (di cui 3 su due plessi)

SCUOLA SEC. DI 1° GRADODocenti di sezione: 14 ( di cui 2 su tre plessi e 5 si due plessi) Docenti di sostegno: 5 Docente di R.C.: 1 (su tre plessi)

PERSONALE ATAAmministrativi: 7 Collaboratori scolastici: 8

PLESSO VIA TEANOSCUOLA DELL'INFANZIA

Docenti di sezione: 8 (di cui 1 part-time) Docente di sostegno:1 Docente di R.C.: 1 (su tre plessi)SCUOLA PRIMARIA

Docenti di classe: 12 Docenti di sostegno: 4 Docenti di R.C. 1 ( su due plessi)

SCUOLA SEC. DI 1° GRADODocenti di sezione: 12 ( di cui 2 su tre plessi e 5 su 2 plessi) Docente di R.C.: 1 (su tre plessi) Docenti di sostegno: 2

PERSONALE ATACollaboratori scolastici: 4

PLESSO VILLA SANDRASCUOLA PRIMARIADocenti di classe : 4 Docente di R.C. : 1

PLESSO FERMISCUOLA DELL'INFANZIA

Docenti di sezione: 14 Docenti di sostegno : 2 Docenti di R.C. : 2 (di cui 1 su 3 plessi)

SCUOLA PRIMARIADocenti di classe : 10 (di cui 1 specialista) Docenti di sostegno: 2 Docenti di R.C. 1 (su due plessi)

SCUOLA SEC. 1° GRADODocenti di sezione: 15 ( di cui 6 su due plessi e 2 su tre plessi) Docenti di R.C.: 1 (su tre plessi) Docenti di sostegno: 2

PERSONALE ATACollaboratori scolastici: 6

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ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

COMPRENSIVO

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Concetta Matassa

D.S.G.A.

Dott.ssa Venera Maria Cristaldi

COLLABORATORI DEL D.S.

Ins.te VicariaGiuseppina CalannaIns.te Carmela Grioli

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1Ins.ti Ciffo - VerdeAREA 2Ins.ti D'Amico - RainieriAREA 3Ins. ti Lo Giudice - Musmeci

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 4Ins.te Pappalardo C.Ins. Cicatiello A.AREA 5Ins.te. Galizia Dino

AREA 6Ins.ti . Scalia M. -Fontanazza

RESPONSABILI PLESSO FERMI

SCUOLA INFANZIA, PRIMARIAE SEC. 1° GRADOIns.te Calanna GiuseppinaIns. Cutuli Paola

RESPONSABILE PLESSO P.ZZA GIOVANNI XXIII-VILLA SANDRA

SCUOLA PRIMARIA E SEC. 1° GRADOIns. Carmela GrioliIns. MassiminoIns. Rainieri

RESPONSABILI PLESSO VIA TEANO DISPERSIONE

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIAIns.te Schillaci M.PiaIns.te Maria MachedaDoc. utilizzata per la lotta alla Disp. scolas.Ins Ditta Sebastiana

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PORTATORI DI INTERESSE

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SCUOLA

ENTI LOCALI

ASSOCIAZIONI VARIE

OPERATORI DELLA SCUOLA

(DOCENTI - ATA)ALUNNI

FAMIGLIE

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LA PROGETTAZIONE DELL’ISTITUTO

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LE FINALITA’ DELLA SCUOLA

Finalità Della Scuola Dell'InfanziaLa scuola dell’Infanzia costruisce la sua titolarità di “prima scuola” del bambino, e concorre alla formazione armonica e integrale della sua personalità.Come da nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia (4 settembre 2012)”… l’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza…In questo contesto, i soggetti che apprendono hanno posizione di centralità, vale a dire che vanno favoriti e stimolati nella loro partecipazione consapevole, in forme sia individuali che collaborative, alle varie esperienze formative, con un atteggiamento di ricerca attiva nell’acquisizione della conoscenza.Il grande tema delle competenze chiave è diventato familiare nella scuola italiana, soprattutto considerando il documento delineato dal Parlamento e dal Consiglio d’Europa (18/12/2006) che lo ha così definito:“le competenze chiave per l’apprendimento permanente sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini al contesto.In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”Le otto competenze chiave saranno indagate in tutte le loro potenzialità formative, interpretare e tradotte sul piano operativo in modi, linguaggi, attività adatte alla fascia di età della scuola dell’infanzia.L’apprendimento scolastico, inteso come processo dinamico e relazionale di costruzioni di significati attraverso esperienze e conoscenze, è finalizzato a progetti di crescita globale (cognitiva, affettiva, sociale) di persone libere e responsabili, capaci di elaborare un’identità soggettiva e di partecipare in modo critico e attivo alla vita associativa.

La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo di:

In questa dimensione è altrettanto significativa la partecipazione e la collaborazione delle famiglie nella scuola, intesa come incontro aperto al dialogo delle differenze di ruoli, di idee, di culture, come ricerca di crescita attraverso momenti di riflessione comune, di occasioni di scambio e di confronto, che ha come obiettivo la costruzione di un unico processo educativo che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino.

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Identità Autonomia Competenza

Cittadinanza

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Offerta formativaLa proposta formativa per l’anno scolastico 2014-2015, si baserà su un’articolazione di attività libere e/o strutturate, differenziate e progressive e terrà conto dei seguenti aspetti:

La valorizzazione del giocoFavorisce rapporti attivi e creativi sia sul terreno cognitivo sia su quello relazionale consentendo al bambino di realizzare le proprie potenzialità di espressione e di comunicazione.

Forme di gioco Bisogni formativi Campi di esperienza coinvolti

RICREATIVO-movimento-avventura-socializzazione

Il corpo e il movimento Il sé e l’altro

ESPRESSIVO-comunicazione-fantasia/ creatività-socializzazione

I discorsi e le parole Il sé e l’altro Immagini suoni e colori

ESPLORATIVO

conoscenza-autonomia-manipolazione-creatività-avventura

La conoscenza del mondo

I discorsi e le parole Immagini suoni e colori

DI COSTRUZIONE-manipolazione-creatività-socializzazione

La conoscenza del mondo

Il corpo e il movimento

L’ esplorazione e la ricercaParte dalla naturale curiosità del bambino per la scoperta per condurlo, gradualmente, verso una sempre più complessa, autonoma e critica formalizzazione delle esperienze effettuate e alla costruzione delle strutture generali dei sistemi simbolici o culturali.

La vita di relazioneLa dimensione affettiva rappresenta una componente essenziale sia nel processo di crescita dei bambini sia sul piano dello sviluppo cognitivo; risulta fondamentale, infatti, favorire un clima sociale positivo basato sulla qualità delle relazioni tra bambini, tra bambini ed insegnanti, tra insegnanti ed insegnanti. La Scuola dell'Infanzia si propone di promuovere una pedagogia attiva di confronto socio-cognitivo.

La mediazione didatticaPer favorire l’apprendimento, come pensiero convergente, si predisporranno situazioni problematiche, ricche di domande “curiose”, motivanti ed aperte tali da favorire l’evoluzione verso aspetti sempre più formali di strutturazione e di comunicazione.Partendo sempre dalle esperienze concrete dei bambini , favorendone anche il pensiero divergente, l’insegnante, durante il processo d’insegnamento-apprendimento, assumerà atteggiamenti di proposta, stimolo, coordinamento, osservazione, partecipazione, conduzione, verifica e valutazione. Per il corrente anno scolastico, le docenti dell’Istituto propongono l’elaborazione di progetti con traguardi di sviluppo, tematiche e metodologie comuni o non per una o più sezioni e/o per fasce d’età. Gli interventi mirati dell’insegnante di sostegno, saranno parte integrante dei progetti.

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Finalità Della Scuola Del Primo CicloIl primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola Primaria e la scuola Secondaria di primo grado. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. A tal fine, la scuola conduce gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.

Il senso dell'esperienza L'alfabetizzazione culturale diBase

La scuola Orienta e fornisce all'alunno le

occasioni per conoscere se stesso. Prende consapevolezza delle.

potenzialità e risorse degli alunni. Progetta percorsi esperenziali. Verifica gli esiti conseguiti in

relazione alle attese.

La scuola Promuove l’acquisizione dei linguaggi

simbolici che costituiscono la struttura della Cultura.

Sviluppa le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose...

Utilizza le discipline come punti di vista della realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.

La cittadinanza L’ ambiente di apprendimento

La scuola Pone le basi per l'esercizio della

cittadinanza attiva. Costruisce il senso della legalità. Sviluppa un'etica della responsabilità. Educa al rispetto dei valori sanciti nella

Costituzione. Si prende cura di sé, degli altri e

dell'ambiente. Sceglie ed agisce il modo

Consapevolezza. Elabora idee e promuove azioni

finalizzate al miglioramento. continuo del proprio contesto di vita.

Riconosce e rispetta i diritti inviolabili di ogni essere umano (Art. 2).

La scuola Valorizza l'esperienza e le conoscenze

degli alunni. Attua interventi adeguati nei riguardi

della diversità. Incoraggia l'apprendimento cooperativo. Promuove la consapevolezza del proprio

modo di apprendere. Realizza percorsi in forma di laboratorio. Individua problemi. Solleva domande. Mette in discussione mappe cognitive

già elaborate. Trova piste di indagine adeguate ai

Problemi. Cerca soluzioni, anche originali,

attraverso un pensiero divergente e creativo.

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I PROCESSI

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PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Nella progettazione educativa, tenendo presenti i valori e principi che ispirano il POF, vanno inseriti tutti i progetti trasversali, il curricolo e tutte le attività finalizzate al miglioramento del successo formativo. In quest’ottica, tutte le azioni prevedono una forte coerenza interna e una finalizzazione dell’educazione scolastica all’accrescimento e alla considerazione della centralità della persona.L’educazione avendo come obiettivo finale la costruzione dell’identità personale tiene conto e si avvale degli input e dalle esigenze provenienti dai seguenti ambiti: continuità, integrazione e successo formativo.

ATTIVITA’ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO

AZIONI PER ARGINARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA E SUPERARE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO

Il fenomeno della dispersione scolastica è un problema vasto e composito, cresce infatti il numero dei ragazzi che sin dal ciclo di base , e soprattutto nel delicato passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, sviluppano un atteggiamento negativo di disaffezione nei confronti dell’esperienza scolastica.

Il disagio scolastico nella nostra istituzione si concretizza non in evasione dell’obbligo o in abbandono della scuola, ma in frequenze irregolari o frequenze tormentate.

Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o, almeno, contenuto al fine di non compromettere le potenziali capacità d’apprendimento e di relazione dell’alunno.

Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni famigliari ad ambientali deprivate. Tale possibilità deve essere affidata a strategie operative accuratamente elaborate e definite.

Tutto ciò dovrebbe agevolare l’emergere nei bambini di una loro “disponibilità ad apprendere” nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, e prevenire fenomeni di insuccesso scolastico.

Si rende quindi necessario poter articolare l’attività scolastica in modo che siano accettate e valorizzate le diversità per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento, nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo.

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Per affrontare e superare lo svantaggio la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile e ricorre a metodologie pluralistiche, favorendo l’uso di più linguaggi e promuovendo la partecipazione di tutti i bambini a laboratori, attività teatrali, corsi di attività sportive, gite, uscite sul territorio e visite guidate.

Gli insegnanti mettono in atto tutte le modalità organizzative che ritengono più idonee per il raggiungimento degli obiettivi prefissati:

CONTINUITA’

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire al bambino/ragazzo un percorso formativo organico e completo, sia in verticale che in orizzontale, con particolare attenzione alle varie forme di diversità e di disagio.Le motivazioni che stanno a fondamento della continuità didattica sono di carattere psicologico, pedagogico/didattico e socio-educativo.

Partendo dal presupposto che lo sviluppo della persona si prolunga nel tempo si evidenzia il ruolo determinante dell’apprendimento.

Questo è inteso come processo dinamico e continuo in stretta relazione con i livelli evolutivi e con i fattori che lo promuovono.

E’ indispensabile, pertanto, partire da una conoscenza delle esperienze maturate e sviluppate in età pre-scolare, cioè da una dimensione storica, perché, se il passato ha senso in quanto confluisce in un certo futuro, quest’ultimo ha senso in quanto emerge da un determinato passato.

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FLESSIB IL ITA ' O RG AN IZZATIVA E D IDATTICA

ATTIV ITA ' PER G RUPPI D I ALUNN I

PRED ISPO SIZ IO N E D I PRO GETTI D I ATTIV ITA ' AG G IUN TIVE D I INSEG N AM ENTO

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I cambiamenti, del resto, che avvengono nelle conoscenze, nelle abilità, nei comportamenti degli alunni sono state esaminate dalle più accreditate teorie sia dello sviluppo sia da quelle psicopedagogiche.

Alla luce di quanto sopra esposto, ne deriva che attenzionare la continuità educativa significa sia tener presente le caratteristiche distintive dei diversi ordini di scuola, sia garantire la coesistenza di aspetti di continuità e di differenziazione nel processo di formazione e di apprendimento di ciascuno.

Di qui l’esigenza di impegnarsi per una continuità educativa/didattica organizzata e programmata fra i vari ordini di scuola che sappia tenere conto dell’enorme potenziale di sviluppo delle capacità intellettive, motorie, relazionali dell’alunno, sappia stimolarle adeguatamente ed organicamente. In questo senso va interpretata la proposta di un curricolo continuativo che leghi la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado.

Nella “scuola della continuità” ogni alunno ha il diritto di svilupparsi come “persona” e non semplicemente come scolaro e il dovere della scuola è quello di aiutarlo a crescere, favorendo i processi naturali di sviluppo, promuovendo le singole potenzialità in modo coerente e progressivo, con una gradualità rispettosa dei tempi individuali e dei bisogni di ognuno che appartengono al suo vissuto che deve essere conosciuto e rispettato.

La scuola si apre alla famiglia, al territorio circostante e alla società sempre più multietnica; l’istituzione scolastica non può prescindere dal contesto ambientale e socio-culturale in cui opera, anzi deve sostenere attivamente l’interazione e l’integrazione delle diverse componenti. In quanto “comunità educante” la nostra scuola promuove la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria.Tali motivazioni inducono i docenti a considerare la continuità come un valore aggiunto, una dimensione etica nella quale operare. Attraverso il coordinamento dei curricoli che comporta la conoscenza e il confronto dei rispettivi programmi, l’armonizzazione delle metodologie e la realizzazione di percorsi comuni.

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SCUOLA PRIMARIA

La continuità educativa tra Scuola dell’Infanzia e Primaria, che vede nella formazione delle classi prime uno dei suoi momenti più significativi, deve rispettare la conoscenza del percorso formativo dell’alunno.

CONOSCENZA DEL PERCORSO FORMATIVO DELL’ ALUNNO

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SETTEMBRE– all’inizio di settembre, le insegnanti di classe prima incontrano i genitori degli alunni per presentare il team docente e dare indicazioni di carattere informativo-organizzativo;– gli insegnanti delle classi prime raccolgono ed esaminano la documentazione prodotta l’anno scolastico precedente; se necessario si incontrano con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia; il primo mese dell’anno scolastico è dedicato all' accoglienza e alla somministrazione di prove logico-matematiche, linguistiche e spazio-temporali ;

NOVEMBRE/FEBBRAIO– gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e quelli della prima classe della Scuola Primaria si incontrano per verificare l’avvenuto passaggio degli alunni della classe prima; confrontano le programmazioni, le metodologie, i criteri di valutazione e prevedono unità didattiche di raccordo fra i bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria.

DICEMBRE/GENNAIO– il Dirigente Scolastico incontra le famiglie durante l’attività di Scuola Aperta ed illustra l’organizzazione scolastica, i criteri di raccordo con la Scuola dell’Infanzia e di formazione delle classi prime e l’offerta formativa della scuola– è prevista un’attività di SCUOLA APERTA e la possibilità di organizzare un secondo incontro a Gennaio per la raccolta delle iscrizioni.

ALL'INIZIO DI GIUGNO– ha luogo il primo incontro fra insegnanti della Scuola dell’Infanzia e delle future classi prime; gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia forniscono sui singoli alunni informazioni e valutazioni il più complete e documentate possibile, propongono gruppi-classe equieterogenei fra loro, illustrando ed allegando i criteri utilizzati.

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADONell’ambito del progetto di accoglienza, agli alunni delle classi prime della Scuola Secondariadi 1° grado vengono proposte varie attività, in alcune delle quali sono coinvolti anche gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria. Durante le attività che coinvolgono gli alunni, sono possibili variazioni dell’orario scolastico

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CONOSCENZA DEL PERCORSO FORMATIVO DELL’ALUNNO

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SETTEMBRE incontro di insegnanti della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado per lo scambio di informazioni sulla situazione degli alunni, in vista della formazione delle classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado svolgimento di attività di orientamento che affrontano i seguenti temi: chi sono (autopresentazione) e chi siamo come gruppo classe come mi vedo, come mi vedono gli altri, come mi comporto e come lavoro illustrazione e condivisione del Regolamento di Istituto somministrazione delle prove d’ingresso in tutte le discipline

DICEMBRE proposta di varie attività attraverso le quali gli alunni potranno esprimere l’esperienzadel loro inserimento: produzione di vario materiale (cartelloni, disegni, drammatizzazioni...); attività laboratoriali comuni agli alunni delle classi 5^ della Scuola Primaria e delle classi 1^ della Scuola Secondaria di 1° grado, anche in collaborazione con la Biblioteca: presentazione agli alunni delle classi 5^ della Scuola Primaria dell’offerta formativadella Scuola Secondaria di 1° grado, a cura degli insegnanti della Scuola Secondaria di1° grado. Assemblea dei genitori precedente alla decisione relativa all’iscrizione alla ScuolaSecondaria di 1° grado; organizzazione di un progetto SCUOLA APERTA per illustrare alle famiglie le varie attività educative e didattiche svolte.

GENNAIO/MARZO assemblea con i dei genitori per fornire le informazioni necessarie al fine dell’iscrizione precedente alla decisione relativa all’iscrizione alla Scuola Secondaria di 1° grado; realizzazione delle attività comuni programmate.

NEL CORSO DELL'ANNO alle famiglie e agli alunni delle classi 4^ e 5^ della Scuola Primaria verranno illustrate le opportunità formative che la Scuola Secondaria di 1° grado prevede di offrire.

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CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSI

Per costituire gruppi-classe eterogenei ed equilibrati per la scuola primaria e secondaria di primo grado la commissione interna forma i gruppi di livello in base agli esiti raggiunti rispettivamente nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.

Gli alunni vengono poi suddivisi nelle varie classi in numero uguale per ciascun livello cognitivo.

Gli alunni provenienti da altre istituzioni scolastiche, vengono inseriti nelle sezioni/ classi secondo le informazioni fornite dalla scheda personale e/o dai familiari.

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CRITERI GENERALI

n. alunni fissato entro i limiti della

vigente normativa;

classi eterogenee per sesso, età e

provenienza sociale

nella Scuola dell’Infanzia sono previste sezioni omogenee ed eterogenee.

iscrizione degli alunni nei plessi secondo criteri di

continuità, di territorialità

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SCUOLA SEC. DI 1° GRADO-gli esiti di

apprendimento finali della

scuola primaria- il sesso - le dinamiche

interpersonali- le situazioni di

alunni con disabilità o

disagio- la nazionalità

-altre informazioni fornite dagli

insegnanti della Scuola Primaria

-assegnazione di alunni ripetenti a classi parallele, (sentito il parere del Consiglio di

Classe).

SCUOLA PRIMARIA

1. Formazione delle classi prime omogenee tra loro per numero di alunni ma

eterogenea per provenienza dalle sezioni di Scuola dell'Infanzia per competenze e

per sesso.

2. Equa distribuzione dei bambini anticipatari.

3. Equa distribuzione dei bambini diversamente abili e con particolari

problematiche.

SCUOLA DELL'INFANZIA

1 . Bambini di 5 anni

2 .Bambini diversabili

3 .Figli di madre lavoratrice

4 .Bambini di 4 anni

5 .Casi particolari con relazione dell'

assistente sociale

6 .Bambini di 3 anni e 2 anni e

mezzo7.Fuori

residenza

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INTEGRAZIONE“Che vuol dire creare dei legami? Noi avremo bisogno l'uno dell'altro.

Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo...”

(da “Il Piccolo Principe” di A. de Saint-Exupéry)

RIFERIMENTI NORMATIVI

L. Quadro 104\'92; D.lvo 196\2003 sulla Privacy; Direttiva N° 1 del 2005 Comunicato del Garante alle Scuole del 24\04\05 D.P.R. 275\'99 Decreto del 31 Luglio 2007 Direttiva del 3 Agosto 2007 Direttiva del 4 settembre 2007 che introduce “Le Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione Prot. n.4274 del 04/08/2009 Linee guida per l’integrazione scolastica degli

alunni con disabilità. Legge 170 del 08 ottobre 2010 DSA Normativa del Miur del 26 maggio 2011 Prot. N°3573 per i DSA Ordinanza ministeriale n. 41 dell’11 maggio 2012 sulle istruzioni per lo svolgimento

degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo per i DSA

Circolare del 22-11-2013 del CSA di CATANIA sui BES

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AMBITI DI INTERVENTO

Il pieno conseguimento dei traguardi formativi da parte di tutta la popolazione scolastica è l'obiettivo più importante della scuola e costituisce uno dei settori di massimo impegno dell’Istituto Comprensivo.

La scuola si impegna a garantire il “successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio...evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza” (“Le Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione “).

L’integrazione è intesa, quindi, come un’offerta formativa che l’Istituto Comprensivo garantisce attraverso l’organizzazione e lo sviluppo dell’esperienza scolastica impostata nel rispetto dei bisogni educativi del singolo fanciullo, nella piena attuazione dell’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione sancito dalla Costituzione.

La scuola prende atto della diversità intesa come ricchezza ed espressione di un’identità culturale, impegnandosi a “...promuovere le potenzialità di ciascuno, adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo” ( Art. 4 comma 1 D.P.R. 275\'99), organizzando l’attività didattica secondo un modello articolato e flessibile che si ponga obiettivi formativi calibrati alla situazione individuale, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi.

A fini di chiarezza espositiva si precisa il significato attribuito, all'interno del nostro Istituto, ai termini precedentemente esplicitati.

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CRITERI GENERALI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per favorire l'inserimento e l'integrazione degli alunni in difficoltà, si privilegia, prima di tutto, il rapporto interpersonale con tutte le componenti del nucleo-classe/sezione e con la scuola nella sua totalità, considerando che parlare di educazione significa predisporre, favorire ed attuare condizioni facilitanti la comunicazione, superando le barriere che invece la ostacolano.

In generale, l'itinerario metodologico-didattico che meglio risponde a ciò può essere fissato secondo questi particolari punti:

Conoscere lo stato cognitivo, socio-culturale e psico-affettivo degli alunni. Programmare con particolare cura l’accoglienza degli alunni, progettando percorsi di

integrazione concordati con gli insegnanti . Individuare il canale comunicativo privilegiato e da questo partire per

programmare percorsi didattici che integrino il più possibile le risorse di tutti. Rispondere alle esigenze di ciascun alunno organizzando l’attività secondo un

modello articolato e flessibile che utilizzi tutte le risorse umane a sostegno del processo di integrazione.

Predisporre un ambiente educativo d’apprendimento positivo, favorendo le relazioni, l’accettazione dell’altro e la valorizzazione delle risorse di ciascuno.

Far leva sull’affettività partendo dal vissuto personale. Organizzare nel piccolo gruppo attività di laboratorio, intersezione, classi aperte.

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SIGNIFICATO

DEI TERMINI

Con il termine problematiche connesse alla DISABILITA' si intendono le questioni relative all'HANDICAP

CERTIFICATO dalle strutture sanitarie che collaborano con la scuola.

Con il termine SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE si intende l'insieme delle circostanze sociali, economiche e culturali che possono CONDIZIONARE NEGATIVAMENTE la formazione di determinati

alunni (situazioni di indigenza, immigrazione precaria).

Con il termine DEFICIT FORMATIVO si intende la condizione di oggettivo RITARDO FORMATIVO riscontrabile in alunni che, pur non

trovandosi in situazione di disabilità e/o svantaggio socio-culturale, presentano significative DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO e/o di

RELAZIONE INTERPERSONALE.

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Predisporre l’orario in modo da garantire, attraverso le varie figure specialistiche e le compresenze degli insegnanti di classe\sezione, una copertura adeguata, soprattutto per i casi più gravi.

Prendere spunto dalle attività svolte nella classe\sezione per attuare le attività programmate, al fine di rendere il bambino diversamente abile partecipe alla vita della classe.

Coinvolgere la famiglia ed i centri socio-educativi nel Progetto Educativo, al fine di avere una continuità di intenti che affianchi, supporti e prosegua il lavoro della scuola, al fine di rispettare e salvaguardare il bambino nella sua globalità.

Riconoscere il valore altamente formativo, ai fini dell'Integrazione, delle attività laboratoriali, in quanto veicolo fondamentale per la personalizzazione del processo di insegnamento\apprendimento di tutti gli alunni, in quanto offrono opportunità di: favorire l'integrazione tra diversi gruppi di alunni; offrire un ventaglio di modalità conoscitive attraverso l’uso di linguaggi diversi.

PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI (PEP)

Il nostro Istituto garantisce agli alunni diversamente abili:

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Ove è utile e necessario la scuola realizza progetti integrati con altre ISTITUZIONI: Enti locali, Provincia, Volontariato.Ogni alunno diversamente abile inserito nelle sezioni e nelle classi del nostro Istituto è accompagnato nel suo percorso scolastico da un PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO. Esso è il risultato di una collaborazione tra gli SPECIALISTI SOCIO-SANITARI, la SCUOLA e la FAMIGLIA, ognuno secondo le proprie specifiche competenze.Indicativamente il P.E.P. si articola nei seguenti punti:

SCUOLA SPECIALE (VILLA SANDRA)

Partendo dal presupposto che ciascun alunno abbia esigenze e problemi diversi, ma anche diverse potenzialità, la principale finalità educativa sarà soprattutto quella di sviluppare al

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ACCOGLIENZASenza fare distinzioni di PATOLOGIE

INTEGRAZIONE ATTRAVERSO:

a) il RISPETTO delle sue potenzialità, di quello che l'alunno è e potrà essere;b) l'ATTENZIONE ai suoi bisogni ed ai suoi ritmi, ai suoi specifici stili di apprendimento;c) l'INSERIMENTO in un contesto scolastico funzionale ai suoi bisogni fisici e relazionali;d) lA PREDISPOSIZIONE di luoghi e di spazi d’apprendimento organizzati in termini di flessibilità ed innovazione: lavoro in piccolo gruppo, classi aperte, laboratori espressivi e multimediali;e) adeguato SUPPORTO alla crescita globale della sua personalità negli aspetti psico-affettivo–relazionali e cognitivi.

LA CONTINUITA' E L'ORIENTAMENTO

attraverso la tutela del bambino, predisponendo modalità organizzative che vedono coinvolti i docenti dei diversi ordini di scuola (dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado) in forme di interazione e di collaborazione.

presentazione del caso

(anamnesi, diagnosi ed interventi

terapeutici);

osservazioni pedagogico-didattiche

di partenza relative alla sfera socio-affettivo-

relazionale e cognitiva;

risorse umane e strutturali disponibili;

obiettivi e metodologi

e d’intervento

;

modalità di verifica;

prospettive future

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massimo il potenziale educativo di ciascun soggetto a livello di autonomia, affettivo- relazionale, espressivo, comunicativo, psico- motoria e cognitivo.

GRUPPI H

La Scuola organizza periodicamente gli incontri dei Gruppi H per:

o definire la situazione di partenza di ciascun alunno diversamente abile per il coordinamento e l'integrazione dei servizi di cui alla legge n° 104/92

o predisporre e compilare:1. il P.D.F. per il primo anno di segnalazione e per i passaggi a diversi ordini di

scuola;2. le linee generali per la progettazione del P.E I;3. i modelli R.A.S per gli alunni con certificazione di handicap grave che ne

presentino l'esigenza (L 104\92)o effettuare, laddove si ritenga necessario, una verifica intermedia; o effettuare la verifica e valutazione finale del P.E.I.

Tutti gli incontri sono presieduti dal Dirigente Scolastico.

PIANO ANNUALE per l’ INCLUSIONE

DM 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

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COMPONENTI GRUPPO H

COMPONENTE DOCENTI:

- INS.TE A.R.S.- INSEGNANTI DI CLASSE/SEZIONE

- INS.TE COORDINATORE

SCUOLA/ASL

GENITORI ALUNNO DIVERSAMENTE

ABILEOPERATORI

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE A.S.L.

OPERATORI DI ALTRE AGENZIE COINVOLTE NEL PROCESSO DI

INTEGRAZIONE DELL'ALUNNO/A

(ASSISTENTI SOCIALI -TERAPISTI DEGLI ISTITUTI O

CENTRI DI RIABILITAZIONE -

COMUNE)

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1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista 1

minorati udito 1

Psicofisici 48

2. disturbi evolutivi specifici

DSA CERTIFICATI 14

DSA NON CERTIFICATI 16

ADHD/DOP 7

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)*

Socio-economico 7

Linguistico-culturale 4

Disagio comportamentale/relazionale

Altro Totali 98

% su popolazione scolastica 6,42%

N° PEI redatti dai GLHO 49

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in …

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SIReferenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Per certificazioni 104/92 SI38

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art. 3 comma 3 e 1Docenti tutor/mentor NO

Altro: /Altro: //

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso … Sì / NoCoordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI per

fornitura datiSI

Rapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico -educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: /Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: /Altri docenti Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SIProgetti di inclusione / laboratori integrati

SI

Altro: /E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro: /F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SIProgetti integrati a livello di singola scuola

SI

Rapporti con CTS / CTI SIAltro: /

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NOProgetti integrati a livello di singola SI

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scuolaProgetti a livello di reti di scuole SI

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 NOPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro: /Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti XAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola.

X

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno scolastico 2015/16

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Le opportunità offerte dalla flessibilità organizzativa per il raggiungimento del diritto allo studio di tutti gli alunni, compresi gli alunni con BES, sono molteplici. Nella scuola inclusiva, in presenza di un alunno con BES, particolare attenzione deve essere dedicato ai momenti dell’accoglienza e alla comunicazione.

Per quanto riguarda gli alunni stranieri, il cui numero è aumentato durante questo anno scolastico, la nostra scuola promuoverà l’inclusione per l’a.s. 2014/2015 istituendo la “Commissione dell’accoglienza” che si occuperà di:

Effettuare l’accertamento linguistico degli alunni stranieri in entrata;Accogliere genitori ed alunni nella fase iniziale al fine di facilitarne l’ingresso a scuola e l’inserimento nel gruppo classe nella I

fase dell’a. s.;Implementare il modulo di iscrizione con la traduzione in inglese e francese delle varie vociOrganizzare progetti curriculari per l’insegnamento dell’italiano per stranieriOrganizzare il recupero degli alunni stranieri dal punto di vista linguistico.favorire un clima di accoglienza nella scuola, per educare non solo alla tolleranza , ma soprattutto ad accettare positivamente e

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rispettare le differenze e a comprendere le interdipendenze tra varie realtà;

Tutti gli insegnanti dovranno intervenire nella progettazione degli interventi da adottare per condividere i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, per decidere come gestire in modo alternativo le attività d’aula al fine di favorire e potenziare gli apprendimenti e di adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Tutti i docenti curricolari e l’insegnante per le attività di sostegno in presenza di alunno con disabilità, definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni, ove possibile, in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.

È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con BES sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al Piano Didattico Personalizzato, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia. Qualora non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. I Consigli di classe si adopereranno pertanto al coordinamento delle attività didattiche, alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire all'alunno con bisogni educativi speciali, sulla base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe.

La documentazione relativa alla programmazione in parola deve essere resa disponibile alle famiglie, al fine di consentire loro la conoscenza del percorso educativo formativo concordato e pianificato.

Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) svolgerà le seguenti funzioni :

-rilevazione dei BES presenti nella scuola; -raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento

organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; -focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; -rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; -raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1,

c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;

-elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).Inoltre il GLI assicurerà all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese per un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi.

Il Collegio dei docenti attuerà tutte le azioni volte a promuovere l’inclusione scolastica e sociale degli alunni con bisogni educativi speciali, inserendo nel Piano dell'Offerta Formativa la scelta inclusiva dell’Istituzione scolastica e indicando le prassi didattiche che promuovono l’inclusione (gruppi di livello eterogenei, apprendimento cooperativo, ecc.) ed effettuerà a conclusione dell’anno scolastico la verifica didattica sulla base delle informazioni fornite dal GLI.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

La nostra istituzione si propone di valutare tutte le opportunità offerte da agenzie educative accreditate dal MIUR e dall’università per la formazione docenti con la supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e informatici, software, banche dati anche in Internet. Inoltre, si valorizzeranno le possibilità di confronto con altre realtà scolastiche, e con le altre organizzazioni territoriali come il CTRH di San Gregorio di Catania e l’Osservatorio d’Area per la dispersione, per scambio di informazioni ed esperienze e per partecipare a percorsi strutturati di formazione e documentazione delle buone prassi d’integrazione.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

In una scuola dell’inclusione la valutazione sarà “incoraggiante” e dovrà tener conto non solo dei contenuti didattici ma anche della crescita dell’alunno in termini di partecipazione, coinvolgimento, interesse e senso di appartenenza al gruppo classe-scuola, crescita che può essere sviluppata in contesti laboratoriali curriculari ed extracurriculari (sportivi,teatrali, manipolativi ed espressivi in genere). Il Collegio Docenti dell’ICS “G. Falcone” conviene che la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. Tale decisione sarà esplicitata nel POF.

La valutazione sarà espressa in decimi e sarà rapportata al P.E.P., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con bisogni educativi speciali.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

La logica sarà sistemica, ovvero quella secondo cui tutti i docenti condividano forme organizzative e strategie metodologiche alternative alla tradizionale struttura oraria e al gruppo classe prestabilito.

A tal fine sarebbe opportuno che la scuola potesse disporre di risorse professionali aggiuntive per organizzare laboratori e che possano accompagnare gli alunni in difficoltà in qualità di tutor o mentore nel loro percorso didattico oltre che di crescita personale.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Ciò che è esterno alla scuola richiede collaborazioni e alleanze extrascolastiche con la famiglia, con risorse informali

della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.); con i servizi deputati ad attivare interventi di

consulenza specialistica e interventi sanitari come ad esempio logopedia, psicomotricità, musicoterapia, pet therapy ecc.

Ciò impone una sinergia e una condivisione sostenuta da politiche territoriali strutturate alle quali la nostra istituzione

intende aderire con progetti mirati.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Per sviluppare una cultura dell’integrazione e dell’inclusione scolastica fondamentale è la sensibilizzazione generale da

realizzarsi attraverso attività d’informazione e formazione dedicata alle famiglie e in generale alla comunità.

La nostra istituzione scolastica si rende disponibile ad organizzare attività seminariali e giornate di approfondimento delle

tematiche inerenti l’inclusione anche attraverso la costituzione di reti di scuole e/o reti territoriali.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti,

Sarà compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti nelle scuole primarie continuare ad attenzionare e indicare i casi in cui sia opportuno e necessario l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Si dovranno includere progettazioni didattico-educative, calibrate per lo sviluppo di conoscenze e abilità essenziali o

irrinunciabili attesi per le competenze in uscita, in cui siano evidenti:

- le scelte metodologiche nella didattica della classe maggiormente inclusive (gruppi cooperativi, tutoring, didattiche

plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per mappe concettuali, ecc.);

- vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, arricchimento, ecc.);

- tempi di apprendimento diversi;

- risorse strumentali, come la LIM o supporti audio-video, che risultino più stimolanti e facilitatori dell’apprendimento

Consapevoli della validità pedagogico-didattica dei laboratori creativi, espressivi, di educazione socio affettiva, allo sviluppo

delle life skills il Collegio Dei Docenti predisporrà tutte le azioni volte alla realizzazione dei suddetti laboratori con i vari tipi

di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze.

Inoltre risulta utile e necessaria l’attività in rapporto 1:1 (strategie , materiali, strumenti ecc.) nell’ottica

dell’individualizzazione e personalizzazione dell’offerta didattica.

A tal fine risulta indispensabile disporre di risorse aggiuntive e ulteriori agli insegnanti di sostegno a favore degli alunni

disabili assegnati dall’ Ambito Territoriale o destinare le residue ore di compresenza prioritariamente alle attività previste a

favore del processo inclusivo.  

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Individuare e aderire ad iniziative progettuali che consento di reperire risorse economiche, strumentali e umane per la realizzazione di prassi inclusive.

Prevedere che parte delle risorse finanziarie possono essere destinate prioritariamente all’acquisto di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e apprendimento dell’alunno, migliorando la sua vita quotidiana.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Per il passaggio tra ordini di scuola il Dirigente Scolastico indicherà forme di consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata e da frequentare dall’alunno con bisogno educativo speciale, al fine di consentire linearità operativa e la migliore realizzazione delle esperienze già maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione dell'alunno considerato.

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IL CURRICOLO

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ORGANIZZAZIONE ORARIA E DIDATTICACURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA DELL’INFANZIA

SEZIONI AD ORARIO NORMALE

QUOTA SETTIMANALE ORE 40

SEZIONI AD ORARIO RIDOTTO

QUOTA SETTIMANALE ORE 25

Dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Ingresso con attività finalizzate all’accoglienza

Ingresso con attività finalizzate all’accoglienza

Dalle ore 9:00 alle ore 9:30 Attività di routine Attività di routine

Dalle ore 9.30 alle ore 11.00 Colazione e Tempo dedicato al curricolo

Colazione e Tempo dedicato al curricolo

Dalle ore 11.00 alle ore 12.00 Tempo dedicato all'intersezione

Attività laboratoriali

Dalle ore 12.00 alle ore 13.00 Pranzo Tempo dedicato al curricolo, uscita dalle ore 12.45 alle ore 13,00

Dalle ore 13:00 alle ore 14:00 Riposo e attività di routine

Dalle ore 14:00 alle ore 14:30 Attività di gioco libero e/o strutturato

Dalle ore 14.30 alle ore 15.45 Tempo dedicato al curricolo

Dalle ore 15,45 alle ore 16,00 Uscita

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Sezioni a tempo

normale40 ORE

SETTINANALIDA LUNEDI' AL VENERDI'

ORE 8.00-16.00

Sezioni a tempo

normale25 ORE

SETTIMANALIDA LUNEDI' AL VENERDI'

ORE 8.00-13.00

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CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA PRIMARIA

DISCIPLINE QUOTA SETTIMANALE QUOTA ANNUA

Italiano 7 231

Storia 2 66

Geografia 1 33

Tecnologia 1 33

Lingua Inglese 3 99

Matematica 6 198

Scienze 2 66

Musica 1 33

Arte e Immagine 1 33

Educazione Fisica 1 33

Religione cattolica 2 66

Totale h. 27 Totale h. 891

esempio orario di una classe a tempo normale

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CLASSI 40 ORE SETTINANALI

DA LUNEDI' AL VENERDI'

ORE 8.00-16.00

CLASSI 27 ORE SETTIMANALI

DA LUNEDI' AL GIOVEDI'

ORE 8.00-13.30VENERDI' ORE

8.00-13.00

CLASSI VILLA

SANDRA24 ORE

SETTIMANALIDAL LUNEDI AL GIOVEDI'

ORE 8.00 - 13.00VENERDI' ORE

8.00-12.00

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DISCIPLINE QUOTA SETTIMANALE QUOTA ANNUA

Italiano 9 297

Storia 2 66

Geografia 2 66

Tecnologia 1 33

Lingua Inglese 2,30 82,30

Matematica 8 264

Scienze 1 33

Musica 2 66

Arte e Immagine 1 33

Educazione Fisica 2 66

Religione cattolica 2 66

Mensa 7,30 247,30

Totale h. 40 Totale h. 1320 esempio orario di una classe a tempo pieno

CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA SEC. 1° GRADO

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DISCIPLINE QUOTA SETTIMANALE QUOTA ANNUA

Iitaliano 5 165

Storia – Geografia- Cittadinanza e Costituzione

5 165

Tecnologia 2 66

Lingua Inglese 3 99

Spagnolo/Francese 2 66

Matematica - Scienze 6 198

Musica 2 66

Arte e Immagine 2 66

Educazione Fisica 2 66

Religione cattolica 1 33

Totale h. 30 Totale h. 990

*esempio orario di una classe terza

IL CURRICOLO 2015-201648

SEZIONI

30 ORE SETTINANALI

DA LUNEDI' AL VENERDI'

ORE 8.00-14.00

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IL RUOLO DELLA SCUOLA

La scuola del primo ciclo di istruzione, (la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la scuola Secondaria di I grado), accoglie alunni dai 3 ai 14 anni e copre un arco di tempo fondamentale per la formazione della persona. Durante questo periodo si gettano le basi per lo sviluppo di competenze indispensabili per un apprendimento permanente. È quindi scuola che pone le fondamenta della persona, dall’acquisizione delle capacità cognitive e delle abilità strumentali necessarie per comprendere il mondo e agire in esso, alla strutturazione delle relazioni umane, alla capacità di capire e gestire il proprio mondo interiore ed emotivo.

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. E’ inoltre compito peculiare porre le basi per l’esercizio attivo della cittadinanza, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi sin dalla scuola dell’Infanzia.

In stretto rapporto con la famiglia, questo segmento scolastico contribuisce alla costruzione della coscienza di sé, che accompagnerà, reggendolo, lo sviluppo della persona, in una complessa e mutevole realtà sociale.

LINEE GENERALI DELLA PROGETTAZIONE DEL NOSTRO ISTITUTOIl curricolo di scuola è la sintesi progettuale e operativa delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace e adeguato agli alunni, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali che fissano gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e dei ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinata dagli accordi concordatari e per i traguardi per lo sviluppo delle competenze si fa riferimento al D.P.R. dell’ 11 febbraio del 2010.

Inoltre, nella progettazione del curricolo si assume come orizzonte di riferimento il quadro delle otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea ( Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono:

Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti. La costruzione del curricolo si basa

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- COMUNICAZIONI NELLE LINGUE

STRANIERE

- COMPETENZA MATEMATICA E

COMPETENZA DI BASE IN SCIENZA E

TECNOLOGIA

- IMPARARE AD IMPARARE

-CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE

- COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

- COMPETENZADIGITALE

- SPIRITO DI INIZIATIVA ED ESPRESSIONE CULTURALE

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su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.

I curricoli completi di Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, sviluppati per ogni disciplina in obiettivi di apprendimento, contenuti e metodologia, si trovano depositati nell’Ufficio della Direzione, presso la sede dell'Istituto.  Il curricolo di scuola primaria e secondaria di primo grado si articola attraverso le discipline, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.La progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline, sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline. L’area linguistico-artistico-espressiva comprende italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo-movimento-sport; l’area storico-geografica (storia e geografia); l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia.Durante i momenti dedicati alla programmazione delle attività e alla verifica di quelle effettuate o in corso, gli insegnanti indicano eventuali modifiche o integrazioni da apportare. La programmazione è, quindi, un processo da gestire e verificare durante tutto il corso dell'anno scolastico.

Sulla base delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione”, i docenti, hanno elaborato il CURRICOLO VERTICALE delle singole discipline, fissando gli obiettivi di apprendimento in ogni annualità e definendo gli specifici contenuti.

IL CURRICULO VERTICALE

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Scuo

la d

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CAMPI DI ESPERIENZA

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

IL SE’ E L’ALTRO

IL CORPOE IL

MOVIMENTO

IMMAGINI,SUONI,COLORI

Scuo

la P

rim

aria

AMBITI DISCIPLINARI

AMBITO LINGUISTICA

AMBITO SCIENTIFICO

LOGICO-MATEMATICA

AMBITO SOCIO-

ANTROPOLOGICO

AMBITO MOTORIA

AMBITO ESPRESSIVO

Scuo

la S

ec. 1

° gra

do DISCIPLINE /MATERIE

ITALIANOINGLESE

FRANCESE

MATEMATICASCIENZE

TECNOLOGIA

STORIAGEOGRAFIA

CITT. E COSTITUZIONE

RELIGIONE

SCIENZE MOTORIE

ARTEMUSICA

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

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CAMPI DI ESPERIENZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

IL CORPO E

IL MOVIMENTO

1. Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

2. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

3. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

4. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

5. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

I DISCORSI E

LE PAROLE

1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

2. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

3. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne le regole.

5. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

6. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

IMMAGINI, SUONI,COLORI

1. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

2. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

3. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

4. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

5. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sonoro-musicali.

6. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

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LA CONOSCENZA DEL MONDO

1. Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

2. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

3. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

4. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

5. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

6. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

7. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

IL SE’ E L’ALTRO

1. Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

2. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

3. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

4. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

5. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

6. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

7. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

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IL CURRICOLO DI SCUOLA PRIMARIA

DISCIPLINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

1. L’alunno partecipa a scambi comunicativi con i compagni e i docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso semplici messaggi, chiari e pertinenti.

2. Comprende testi di tipo diverso, individuando il senso globale e/o le informazioni principali e utilizzando strategie di lettura funzionali agli scopi.

3. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

4. L’alunno produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

5. Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo una terminologia specifica.

6. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica ( comunicazione, lessico, morfologia, sintassi)

STORIA

1. L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

2. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria e della storia antica.

3. Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.

4. Conosce le società studiate e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

5. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura).

6. Sa raccontare i fatti studiati.

7. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.

GEOGRAFIA

1. L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

2. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

3. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.

4. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici 54

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(monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia.

5. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.

6. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).

TECNOLOGIA E INFORMATICA

1. L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.

2. Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.

3. Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato.

4. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative.

5. Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.

LINGUA INGLESE

1. L’alunno ascolta e comprende istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano e identifica il significato generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

2. Legge e comprende brevi testi accompagnati da supporti visivi, cogliendo parole familiari e frasi basilari.

3. Interagisce con un compagno utilizzando espressioni attinenti alle attività svolte in classe e frasi adatte alla situazione.

4. Scrive messaggi e brevi testi attinenti alle attività svolte in classe.

MATEMATICA

1. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista.

5. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche.

6. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

7. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e

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spiegando a parole il procedimento seguito.

8. Impara a costruire ragionamenti e a sostenere le proprie tesi.

9. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione.

10. Intuisce come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

SCIENZE

1. L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza/conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.

2. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

3. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.

4. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.

5. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.

6. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore.

7. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.

MUSICA

1. L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

2. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

3. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti; le trasforma in brevi forme rappresentative.

4. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

5. Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle

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strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari.

ARTE E IMMAGINE

1. L’alunno osserva, descrive e legge immagini statiche (fotocopie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (spot, brevi filmati).

2. Produce e rielabora in modo creativo le immagini attraverso tecniche, materiali e strumenti diversi (grafico-pittorici, plastici).

3. Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.

4. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.

EDUCAZIONE FISICA

1. L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali temporali e alle condizioni di equilibrio.

2. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.

3. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.

4. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

5. Conosce e applica i principali elementi tecnici semplificati di molteplici discipline sportive, partecipando attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.

RELIGIONE CATTOLICA

1. L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive, riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce vive tali festività.

2. Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale.

3. Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il valore specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani.

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IL CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

DISCIPLINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO

1. L’alunno è in grado di manifestare le proprie idee con testi e produzioni artistiche personali.

2. Sa utilizzare gli strumenti delle discipline per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi vari.

3. Usa in modo efficace la comunicazione e la progettualità di gruppo per collaborare con gli altri.

4. Usa i testi delle discipline al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati e le informazioni .

5. Legge testi letterari e opere d’arte manifestando mature opinioni personali.

6. Sa produrre semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace i linguaggi.

7. Apprezza la lingua e l’arte come strumenti attraverso i quali si possono esprimere stati d’animo, esperienze e punti di vista personali.

8. Utilizza le conoscenze metalinguistiche e le varie tecniche artistiche per migliorare la comunicazione.

9. Varia opportunamente i registri in base alla situazione.

10. Riconosce e usa termini specialistici delle discipline.

STORIA

1. Conoscere i momenti fondamentali della storia italiana e i processi fondamentali della storia europea (Età medievale, moderna e contemporanea).

2. Conoscere i processi fondamentali della Storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

3. Conoscere e apprezzare aspetti della storia del proprio ambiente e del patrimonio culturale italiano e dell’umanità.

4. Elaborare un personale metodo di studio, ricavando informazioni storiche da fonti varie.

5. Esporre le conoscenze acquisite operando opportuni collegamenti.

6. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente.

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7. Comprendere opinioni e culture diverse, cogliendo i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

GEOGRAFIA

1. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani.

2. Utilizzare opportunamente gli strumenti propri della disciplina ( carte geografiche, grafici, dati statistici …).

3. Conoscere e localizzare elementi morfologici ed antropici dell’Europa e del Mondo.

4. Saper orientarsi, facendo ricorso a carte mentali.

5. Riconoscere nel paesaggio elementi fisici significativi ed emergenze storico artistiche.

TECNOLOGIA

E INFORMATICA

1. L'alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall'uomo.

2. Individua le funzioni di una macchina e/o di un artefatto; sa realizzare oggetti e progetta schemi di produzione; rileva le

trasformazioni di utensili e di processi produttivi e l' inquadra nelle tappe più significative della storia dell'umanità.

3. E’ in grado di usare le nuove tecnologie

4. L'alunno utilizza correttamente i pacchetti applicativi; conosce alcune nozioni fondamentali di alcuni linguaggi di programmazione.

5. Conosce alcuni elementi del linguaggio macchina.

6. Produce elaborati multimediali.

INGLESE

1. In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso.

2. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

3. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.

4. Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositive.

5. Riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle conversazioni comunicative che ha interiorizzato.

1.Lalunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

2.comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

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SPAGNOLO 3.descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

4. legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

5.chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

6. stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunitavi e culturali propri delle lingue di studio.

7. confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

FRANCESE

. In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso.

2. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

3. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.

4. Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositive.

5. Riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle conversazioni comunicative che ha interiorizzato.

MATEMATICA

1. L'alunno è in grado di costruire , interpretare e risolvere formule che contengono numeri e/o lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.

2. Sa usare il paino cartesiano, sa usare la connotazione spaziale.

3. Elabora in senso logico opportune procedure di soluzione.

4. Usa in modo corretto il linguaggio specifico.

SCIENZE

1. L' alunno ha un'immagine globale del suo ambiente, del suo corpo e di come questo interagisca con il primo.

2. Applica le osservazioni ad altri ambienti di vita.

3. Costruisce corrette ipotesi di ricerca sperimentale.

4. Sa usare il linguaggio specifico in modo corretto.

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MUSICA

1. L'alunno orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell'ottica della costruzione di una propria identità culturale e musicale, verso la consapevolezza delle proprie attitudini musicali, la conoscenza delle opportunità offerte dalla scuola e dai contesti socio-culturali del territorio.

ARTE E IMMAGINE

1. L'alunno sa comprendere le relazioni tra la realtà e le diverse forme di raffigurazione; sa leggere le opere più significative prodotte nell'arte antica, medioevale, moderna e contemporanea.

2. Sa descrivere e commentare opere d'arte, beni culturali ed altre immagini utilizzando un corretto linguaggio specifico.

EDUCAZIONE FISICA

1. L'alunno possiede conoscenze e competenze relative all'educazione alla salute, alla prevenzione ed alla promozione di corretti stili di vita.

2. L'alunno è in grado di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune; sa attuare i corretti valori dello sport, attraverso il riconoscimento e l'esercizio di tali valori in contesti diversificati.

RELIGIONE CATTOLICA

1. L'alunno è in grado di chiedere il confronto tra spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita e sa cogliere nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l'incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diverse cultura e religione.

2. L'alunno è in grado di individuare nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un progetto di vita; sa confrontare criticamente comportamenti ed aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana.

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AMPLIAMENTO OFFERTA

FORMATIVA

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PROGETTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. FALCONE”

Nel considerare il concetto/prospettiva della continuità educativa, ne consegue che essa rappresenti uno dei punti qualificanti di un progetto educativo complessivo, capace di dare a tutti i bambini il massimo di cui hanno bisogno per sviluppare correttamente la loro personalità in relazione con l’ambiente e con la cultura in cui sono inseriti od in cui dovranno inserirsi. In questo senso va interpretata la proposta di un curricolo continuativo che leghi la scuola dell’infanzia alla scuola primaria e quest’ultima alla scuola secondaria di 1° grado.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE (di cui alcuni con contributo dei genitori)

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PROGETTI SCUOLA DELL'INFANZIA

PROGETTO DI INGLESE

PROGETTO DI DANZA CLASSICA

PROGETTO MINI BASKET

PROGETTI SCUOLA PRIMARIA

PALLAMANOMINIBASKET

ED. ALLA LEGALITA'

NEWSPAPERGAME

TIRO CON L 'ARCO

PALLAVOLO

GINNASTICA RITMICAATLETICA LEGGERA

DANZA CLASSICACHITARRA CLASSICA

ITALIANO PER STRANIERI

ASSO DELLA GRAMMATICA

GIOCHI MATEMATICI

PROGETTO CLIL

CERTIFICAZIONE DI INGLESE

PROGETTI SCUOLA SEC. 1° GRADO

PALLAMANO

TIRO CON L'ARCO

PALLAVOLO

ATLETICA LEGGERA

MINIBASKET

CHITARRA CLASSICA

INGLESE

GRUPPO SPORTIVO

ASSO DELLA GRAMMATICA

GIOCHI MATEMATICI

PROGETTO SULLO SVILUPPO DEL PENSIERO LOGICO E DEL PROBLEM

SOLVING

CON IL PATROCINIO DELL'ENTE COMUNALE

ATTIVITA' INTER, PARA ED EXTRASCOLASTICHE

SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO

SERVIZIO DI PRE E POST SCUOLA

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LA VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE

Nell’esercizio della professione insegnante, la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.

Nella scuola, la valutazione dell’alunno costituisce uno degli aspetti più significativi del processo di apprendimento-insegnamento, richiede una particolare attenzione e ponderazione da parte dei docenti chiamati ad effettuare valutazioni accurate ed oggettive degli esiti formativi.

La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come momento di verifica degli apprendimenti, ma come spunto per migliorare il progetto educativo- formativo e come

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momento di riflessione e di ricerca delle migliori strategie per promuovere in tutti gli alunni un apprendimento che valorizzi le loro potenzialità.Il momento della valutazione permette un adeguamento della programmazione educativa e didattica che consente di:

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122).

La valutazione ha grande rilievo nel determinare negli alunni autostima, acquisizione di competenze per la vita, meta-cognizione, orientamento, pertanto deve essere svolta con grande scrupolosità. Il compito di formulare i criteri della valutazione è affidato alla collegialità dei docenti attraverso il confronto all’interno dei consigli di classe e nelle riunioni per classi parallele, promuovendo forme di riflessione e di autovalutazione, e si avvale dell’interlocuzione con le famiglie nell’ambito di un rapporto educativo da costruire in maniera condivisa.Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo in materia di valutazione così recitano:“… La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo …”

Il ruolo che la valutazione deve svolgere, in particolare nella scuola primaria, non può pertanto esaurirsi nella mera registrazione del risultato finale, al contrario, la funzione valutativa deve accompagnare in ogni sua fase la procedura didattica, fornendo tutti quegli elementi di informazione che sono necessari alla sua conduzione.

TIPI DI VALUTAZIONE

La pedagogia moderna ha elaborato modelli di valutazione che si articolano su diversi criteri sia concettuali che temporali.

- Un modello di valutazione assoluta, che si basa sul confronto fra i risultati del processo di apprendimento degli alunni e gli obiettivi della formazione e gli standard di riferimento.

- Due modelli di valutazione relativa che si fondono, l’uno sul confronto fra i risultati ottenuti da ciascun allievo e quelli più diffusi del gruppo in cui l’alunno è inserito; l’altro, sul confronto nel tempo dei risultati dell’allievo con sé stesso e quindi sulla considerazione dei suoi progressi.

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Predisporre possibilità di aiuto nei confronti dell'alunno per favorire il superamento delle difficoltà in itinere.

Pianificare percorsi individualizzati per gli alunni in situazioni di insuccesso.

Predisporre prove di verifiche degli apprendimenti: in ingresso, in itinere, finale.

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“Nessuno di questi gode di maggiore prestigio o può considerarsi in assoluto migliore degli altri; a seconda degli scopi perseguiti dal valutatore e dei contesti operativi risulterà preferibile ora l’adozione di un criterio, ora di un altro o ancora di forme per così dire miste” (G. Domenici, Università Roma 3)

MOMENTI DELLA VALUTAZIONE

Questa visione della valutazione ha determinato un’attenzione maggiore ai diversi fattori che caratterizzano l’apprendimento. Il giudizio non ricade più solo sull’alunno in termini di apprezzamento o meno delle sue capacità di apprendere, ma si estende all’idoneità dell’insegnamento e dei mezzi da esso impiegati per il raggiungimento degli obiettivi educativi che si era proposto. E’ di competenza degli insegnanti la fase del giudizio e la responsabilità di esprimere una valutazione sull’esperienza formativa del soggetto, sui risultati raggiunti e di certificarla socialmente, avvalendosi della prerogativa di accogliere il modello di valutazione che ritengono più opportuno, fra quelli condivisi nel Collegio Docenti, affinché tale atto sia coerente con un’idea e una pratica di scuola in cui è più importante imparare che dimostrare di aver imparato.La certificazione dei risultati nella scuola primaria non deve essere enfatizzata, non deve diventarne l’elemento essenziale, non deve cancellare la motivazione intrinseca all’apprendimento in funzione del voto.Alla luce di quanto espresso, il Collegio Docenti dell’ I. C. S. “ G. Falcone” definisce i seguenti principi educativi generali. La valutazione deve:

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VALUTAZIONE INIZIALE O

DIAGNOSTICAVALUTAZIONE IN ITINERE

O FORMATIVAVALUTAZIONE

FINALE O SOMMATIVA

serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, le caratteristiche motivazionali e le attitudini al fine di accertare il possesso dei prerequisiti indispensabili per lo svolgimento dell'attività didattica.

che si effettua durante il processo di apprendimento, è informativa, ha funzione di feed-back, stimola e guida l’autovalutazione da parte dell’allievo sui propri processi, favorisce il controllo e la rettifica dell’attività di programmazione dell’insegnante al fine di attivare eventuali correttivi all’azione didattica e/o di progettare attività di rinforzo e recupero.

viene effettuata per accertare i traguardi educativi raggiunti nelle singole discipline e in particolare, nella scuola primaria, deve concentrare l’attenzione e l’investimento educativo sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato.

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Il Regolamento sulla valutazione degli studenti (Dpr 122 del 2009) dà indicazioni precise su come si deve intendere la valutazione nella scuola di oggi.La valutazione periodica e finale è effettuata , nella scuola Primaria dai docenti contitolari sulla classe, nella Secondaria dal consiglio di classe.

Esiste un triplice livello di valutazione:

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica quadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento.

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1.Stimare l’acquisizione e l’applicazione delle conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti e quindi lo

sviluppo delle competenze personali e non valutare la persona

2.Concentrare l’attenzione sull’evoluzione dell’apprendimento

e non solo sul risultato3.Prestare attenzione ai singoli

alunni e alle loro diversità individuali

4.Non incidere negativamente sulla sicurezza e fiducia degli alunni

5.Favorire l’autovalutazione da parte degli alunni: migliorare la

consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza nell’apprendimento

6.Usare l’errore non per sanzionarlo ma per indagare il

mondo cognitivo dell’alunno e dei suoi processi di apprendimento

7.Attuare l’autovalutazione dell’insegnamento indispensabile

per rivedere le pratiche didattiche, riadattare la programmazione e attivare la sperimentazione sui

processi di insegnamento-apprendimento

8.Non enfatizzare l’attenzione sul voto o sul giudizio appiattendosi solo sulla funzione certificativa.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

VALUTAZIONE DI SISTEMA DA PARTE DELL'INVALSI

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Al termine della scuola primaria e all’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione, la scuola fornisce una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dallo studente. Per assicurare omogeneità nelle valutazioni disciplinari, per rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e per avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, l’Istituto nel corso dell’anno delibera i criteri per la valutazione delle discipline e del comportamento degli alunni, effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e riportati in lettere sui documenti e i criteri di ammissione agli esami di Stato.

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe. La valutazione nelle singole discipline viene espressa in voti in decimi. La valutazione è registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) che alla fine dei periodi didattici stabiliti dal Collegio Docenti, viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. La valutazione del comportamento è espressa attraverso un giudizio.Per l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente.Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione deve avere carattere eccezionale ed essere motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità.Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza. (D.L.vo n. 59/2004, art. 19, comma3 – abrogazione dell’art. 148 del D.L.vo n. 297/1994).

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe. La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che la scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o all'esame (art. 3 legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina, nonché nel comportamento (art. 2 legge 169/2008).L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è, comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola secondaria. Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico.  La valutazione finale dell'esame è

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espressa con un voto in decimi.  Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009). 

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI 

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. 122/2009) prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili alle Indicazioni Nazionali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 D.P.R. 122/2009). 

COMUNICAZIONE DEGLI ESITI ALLE FAMIGLIE

I momenti di comunicazione tra scuola e famiglia sono importanti poiché in essi si realizza l’interazione, lo scambio, il dialogo, tra i soggetti coinvolti, per migliorare l’azione di ciascuno, nel rispetto delle competenze specifiche, in vista della crescita dell’alunno e del raggiungimento del successo formativo. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere all’alunno , la sua posizione rispetto agli obiettivi prefissati; ai docenti, l’efficacia delle strategie adottate; alla famiglia, i livelli conseguiti ed eventuali strategie da adottare in sinergia con la scuola.

Le comunicazioni degli esiti alle famiglie avvengono in vari momenti:

LA DOCUMENTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO DI APPRENDIMENTO

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Due incontri individuali nel corso dell'anno scolasticoAssemblee come momenti di verifica rispetto all'attuazione della programmazione iniziale SCUOLA

DELL'INFANZIA

Due incontri individuali con le famiglie, ciascuno a metà quadrimestreTre incontri individuali sull'andamento didasttico e disciplinare degli alunni.

SCUOLA PRIMARIA

Due incontri individuali con le famiglie, ciascuno a metà quadrimestreDue incontri individuali sull'andamento didasttico e disciplinare degli alunni.SCUOLA SECONDARIA

DI 1° GRADO

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Ogni ordine di scuola ha documenti normativi differenti e strumenti valutativi adeguati alle finalità specifiche e all'età dei propri alunni.

Nella scuola dell'infanzia i docenti documentano il profilo di ciascun alunno utilizzando il registro di sezione. La scheda di osservazione in uscita dalla scuola dell’Infanzia, al momento, non è resa nota, tramite consegna, alle famiglie, ma costituisce la traccia per lo svolgimento del colloquio individuale di fine anno. Formalmente rappresenta uno strumento per il passaggio delle informazioni ai docenti della scuola Primaria.

Nella scuola Primaria e Secondaria i docenti documentano sul registro dell'insegnante i risultati delle verifiche e le rilevazioni delle osservazioni, nei tre momenti: valutazione diagnostica, formativa, sommativa. La scheda di valutazione costituisce lo strumento per formalizzare gli esiti della valutazione alle famiglie.Le verifiche (orali, scritte, pratiche) saranno periodiche e sistematiche e si articoleranno in riferimento agli obiettivi e ai contenuti stabiliti nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l’alunno consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conseguire gli obiettivi.In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti adegueranno i piani d’intervento e le scelte didattiche.Particolare cura sarà posta per la valutazione degli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e per gli alunni stranieri.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

L’autovalutazione consente alla scuola di individuare e valorizzare i suoi punti di forza, cercando di migliorare e superare i punti di criticità. Il complesso sistema valutativo interessa in modo preponderante il processo d’insegnamento-apprendimento in quanto tutta l’azione educativa è rivolta al raggiungimento di abilità e competenze affettive e relazionali che favoriscono quelle cognitive. Quanto detto comporta una costante azione di progettazione, di autovalutazione e di riprogettazione di tutto il lavoro che, in accordo col Dirigente Scolastico, i Docenti svolgono, dalla scelta dei contenuti, degli obiettivi disciplinari e trasversali, delle attività, delle abilità, delle competenze, fino a tutta l’organizzazione scolastica nel suo complesso, affinché ci sia :

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SODDISFAZIONE DA PARTE DEGLI

UTENTIUNA EFFICACE

RICADUTA FORMATIVA

COERENZA TRA LE SCELTE EFFETTUATE

E I RISULTATI RAGGIUNTI

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A questo scopo, all’interno dell’Istituto, le Funzioni Strumentali dell’Area 1 e 2 (componenti del gruppo di autovalutazione) hanno il compito di curare l’aspetto auto-valutativo, redigendo strumenti di indagine, somministrandoli al personale, elaborando i risultati ottenuti. Nell’anno passato è stato presentato un Rapporto di Autovalutazione, riguardante anche l’aspetto organizzativo-relazionale del nostro Istituto negli aspetti che vedevano coinvolti le famiglie e i docenti in relazione al clima di Istituto .Quest’anno è prevista la realizzazione di un Piano di Miglioramento.

FATTORI DI QUALITA’ E INDICATORI RIASSUNTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA

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FATTORI DI QUALITA'

Rispetto delle finalità istituzionali e adeguamento dell'offerta formativa alle esigenze del contesto e

degli alunni.

Clima positivo o benessere

Partecipazione e coinvolgimento delle Famiglie

Continuità

Uso equilibrato del tempo

Progettazione

Patto Formativo

INDICATORI

- Coerenza delle programmazioni con i Programmi-Verifiche iniziali- Attività di conoscenza dell'alunno-Utilizzo di materiali della scuola di provenienza-Personalizzazione dei percorsi.

-Esplicitazioni di impegni ed attività nelle programmazioni di scuola- Varietà di sollecitazioni culturali, operative e sociali/relazionali

-Riunioni e colloqui con le famiglie-Collocazione oraria degli incontri che favorisca la partecipazione

-Passaggio di informazioni-Progetti

- Tempi distesi- Alternanza delle discipline-Assegnazione dei compiti

Elaborazione, adozione, pubblicizzazione P.O.F. e delle Unità d'Apprendimento

-Esplicitazione da parte dei docenti dell'Offerta formativa e dei criteri di valutazione.-Informazione ai genitori

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VALUTAZIONE DI SISTEMA

IL MIUR da diversi anni ha inteso rendere obbligatoria l’azione di valutazione sia del sistema scolastico che degli apprendimenti, avvalendosi dell’INVALSI (Servizio Nazionale di Valutazione) e provvedendo alla strutturazione di prove di Italiano e di Matematica per le classi:- Scuola Primaria: classi seconde e quinte classi- Scuola Secondaria di 1° grado: classi terze La suddette prove verranno somministrate dalle istituzioni scolastiche in date stabilite dall’Invalsi stesso (D. M. n. 74 del 15/09/2008) .

73

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SERVIZI AMMINISTRATI

VI

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ORARIO DI RICEVIMENTO

Dirigente Scolastico controllare

LunedìMercoledìVenerdì

13,0013,0013,00

14,0014,0014,00

D.S.G.A LunedìMercoledìVenerdì

13,0013,0013,00

14,0014,0014,00

Ufficio Didattica Lunedì 8,30 10,30Mercoledì’ 8,30 10,30Mercoledì 15,30 17,30Venerdì 8,30 10,30

Ufficio del Personale Lunedì 12,00 14,15Mercoledì 15,30 17,30Mercoledì 12,00 14,15Venerdì 12,00 14,15

RILASCIO DOCUMENTI75

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I certificati di iscrizione e frequenza degli alunni vengono rilasciati entro tre giorni dalla data di richiesta.

I certificati con voti e giudizio vengono rilasciati entro cinque giorni dalla data di richiesta.

Le copie conformi dei documenti che sono agli atti dell’Istituzione Scolastica sono rilasciate a vista.

I documenti di valutazione sono consegnati ai genitori al termine di ogni quadrimestre. I certificati (di iscrizione, frequenza, valutazione finale, servizio, ecc.) relativi ad anni precedenti, vengono rilasciati, previa consultazione dell’archivio storico della Direzione, in tempi compatibili con la richiesta dell’interessato.

L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano che sono agli atti della Scuola, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241 del 07/08/1990.

L’utente, inoltre, nel produrre all’Istituzione Scolastica istanze che debbano comprovare stati, fatti, qualità personali, può presentare, ai sensi della seguente normativa:

Art.3 della Legge n. 15 del 04/01/68 e Regolamento attuativo approvato con D.P.R. n. 130 del 25/01/94;

Legge n. 59 del 15/03/97 (semplificazione amministrativa); Legge n. 127 del 15/05/97 (semplificazione dei procedimenti in materia di cessazione

dal servizio e di trattamento di quiescenza); Legge n. 191 del 16/06/98; D.P.R. n. 403 del 20/10/98 – Regolamento attuativo degli artt. 1, 2, 3 della Legge n.

127 del 15/05/97;

dichiarazioni sostitutive di notorietà, senza alcuna necessità di autenticazione dellasottoscrizione, relative a:

luogo e data di nascita; residenza; cittadinanza; godimento diritti politici; stato civile; stato di famiglia; nascita figlio; posizione agli effetti degli obblighi militari; iscrizione in albi o elenchi tenuti dalla Pubblica Amministrazione; titoli di studio o qualifica professionale posseduta, esami sostenuti, titolo di

specializzazione, di abilitazione, di aggiornamento e di qualifica tecnica; situazione reddituale o economica; stato di disoccupazione, qualità di pensionato e categoria di pensione, qualità di

studente, qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili;

iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo; casellario giudiziale;

qualità di vivenza a carico; tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei Registri dello stato civile

(art. 1 della Legge n. 15 del 04/01/68-art. 1).

INFORMAZIONI ALLA COMUNITA’

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La piena informazione alla comunità viene garantita attraverso l’affissione all’Albo Pretorio on line sul sito dell’Istituto (www.icfalconelapunta.gov.it) dei seguenti atti:

organizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali dell’Istituzione Scolastica; organigramma degli Uffici, orario di funzionamento, orario di ricevimento del pubblico; orario di servizio dei Docenti; organigramma degli Organi Collegiali; organici del personale docente e A.T.A.; delibere del Consiglio di Circolo.

Vengono inoltre previsti, oltre alla bacheca sindacale, appositi spazi per la bachecadei genitori e per la pubblicazione delle delibere del Consiglio di Istituto.

All’ingresso della Scuola e presso gli Uffici viene garantita la presenza di operatori ingrado di fornire alla comunità le prime informazioni per la fruizione del servizio.

I rapporti con la comunità sono improntati al massimo rispetto ed alla cortesia.

PROCEDURA DEI RECLAMI

Avverso ogni inadempimento, irregolarità, violazione dei diritti ed interessi, ogni membro della comunità può presentare uno specifico reclamo.

Ogni reclamo può essere espresso in forma orale, scritta, telefonica o via fax e devecontenere le generalità, l’indirizzo, la reperibilità e lo scopo del proponente.

I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti.

I reclami anonimi non verranno presi in considerazione, fatta eccezione per quelliparticolarmente circostanziati.

Il Dirigente Scolastico si impegna ad esperire ogni possibile indagine in merito alreclamo ed a rispondere in forma scritta e non oltre quindici giorni, attivandosi perrimuovere le cause che hanno provocato la contestazione.

Se il reclamo non è di competenza del Dirigente Scolastico, il medesimo si impegna afornire al reclamante precise indicazioni circa il corretto destinatario.

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PREVENZIONEE

PROTEZIONE

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L’Istituto dispone, secondo quanto stabilito dal D. Lgs 626/94, “sulle misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici”, di un Piano della Sicurezza articolato in diverse sezioni, tra cui una mappa dei rischi e la pianificazione degli interventi per la riduzione del rischio.

Il Piano della Sicurezza viene aggiornato ogni anno dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione il quale allo scopo effettua sopralluoghi periodici negli edifici e negli spazi esterni dell’Istituto.

Oltre alla figura del RSPP l’Istituto si avvale del servizio e delle competenze, acquisite mediante apposita formazione, del personale docente ed ausiliario addetto al Primo Soccorso, all'Antincendio ed al Piano di Evacuazione.

Periodicamente, infine, si organizzano corsi di formazione-informazione diretti a tutto il personale scolastico, come previsto dagli artt. 21, 22 del D. Lgs 626/94.

E' prevista nel corrente anno scolastico, una prova di evacuazione negli edifici scolastici dello Istituto.

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PIANOATTUATIVO

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

Il Dirigente scolastico

Visto l’art. 24 del C.C.N.L./’99 Visto il D. Lgv. 165/2001 Visto il comma 4 dell’art. 28 del C.C.N.L. 2006/2009 Visto il Piano dell’Offerta Formativa

PREDISPONE

Sulla base delle proposte degli Organi Collegiali interni, il Piano Annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente. La dotazione organica del personale docente per l’a.s. in corso è formata da docenti di scuola primaria, docenti di scuola dell’infanzia e docenti di scuola secondaria di 1° grado di cui:

OBBLIGHI DI LAVORO DEI DOCENTI

Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ad attività funzionali all’insegnamento.

Le attività di insegnamento per la scuola dell’infanzia sono di 25 ore settimanali, per la scuola primaria sono di 22 ore settimanali più 2 ore di programmazione e per la scuola secondaria di primo grado sono di 18 ore settimanali.

81

SCU

OLA

DELL'INFANZIA

N° 27 docenti curriculariN° 4 docentI di sostegnoN° 2 docentI di religione

SCU

OLA

PRIMARIA

N° 54 docenti curriculariN° 2 docentI specialistI lingua ingleseN° 12 docenti di sostegnoN° 4 docenti di religione

SCU

OLA

SEC. 1°

GRAD

O

N° 36 docenticurriculariN° 9 docenti di sostegnoN° 1 docente di religione

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Le attività funzionali all’insegnamento sono di :

Gli impegni individuali non sono tutti quantificabili, e devono essere regolarmente realizzati secondo necessità; sono oggetto di indicazioni orarie: i rapporti individuali con le famiglie.

Tra le attività funzionali all’insegnamento alcune sono attività di carattere collegiale:

1 – Collegio dei docenti e informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini per un totale di 40 ore annue ( compresa la programmazione di inizio anno e la verifica di fine anno);

2 –40 ore Consigli di intersezione ed interclasse;

3 – Scrutini.

Per tutte le attività previste per la realizzazione del P.O.F. la risorsa primaria è costituita dal personale docente e ATA di questo Istituto, dai docenti che oltre agli obblighi di lavoro contrattuali si rendono disponibili per l’effettuazione di ore aggiuntive di insegnamento (fino a 6 h settimanali pro-capite ) e/o di ore aggiuntive funzionali all’insegnamento e da collaboratori scolastici e amministrativi che con rientri e/o turnazioni effettuano ore aggiuntive

82

programmazione

progettazione e ricerca

valutazione

documentazione

aggiornamento e formazione

preparazione lavori organi

collegiali

attuazione delle delibere e

adempimenti individuali

preparazione delle lezioni e

delle esercitazioni

correzione degli elaborati

rapporti individuali con le

famiglie

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ANNO SCOLASTICO 2014-2015CALENDARIO INCONTRISCUOLA DELL’INFANZIA

DATA ORARIO TIPOLOGIA OGGETTO SEDI ORARIO

2 SETTEMBR

E

9.30-12-30 INCONTRO DOCENTI

ASSEMBLEA FERMI 9.30-12-30

3 SETTEMBR

E

9.00.12.30 INCONTRO DOCENTI

ASSEMBLEA PIAZZA GIOV. XXIII

9.00.12.30

09 SETTEMBR

E

9.00-11.00 INCONTRO FAMIGLIE

ASSEMBLEA SEDI 9.00-11.00

30 SETTEMBR

E

16.15-18.15

INTERSEZIONE

PROGRAMMAZIONE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

21 OTTOBRE

16.15-19.15

ASSEMBEA/VOTAZIONI

ELEZIONE RAPPR.GENITORI

SEDI 16.15-19.15

04 NOVEMBRE

16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

02 DICEMBRE

16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

“ 16.15-18.15

16 DICEMBRE

16.15-17.15

INCONTRO FAMIGLIE

ASSEMBLEA SEDI 16.15-17.15

13 GENNAIO

16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

03 FEBBRAIO

16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

“ 16.15-18.15

03 MARZO 16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

“ 16.15-18.15

24 MARZO 16.15-17.15

INCONTRO FAMIGLIE

ASSEMBLEA SEDI 16.15-17.15

14 APRILE 16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

05 MAGGIO 16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

26 MAGGIO 16.15-17.15

INCONTRO FAMIGLIE

ASSEMBLEA SEDI 16.15-17.15

09 GIUGNO 16.15-18.15

INTERSEZIONE

VERIFICA PROGRAMMAZIO

NE

PIAZZA GIOV. XXIII

16.15-18.15

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ANNO SCOLASTICO 2015-2016CALENDARIO INCONTRI

SCUOLA PRIMARIA

DATA ORARIO TIPOLOGIA SEDE

29/09/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

13/10/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

27/10/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

10/11/2015 16.00-20.00Verifica e programmazione

17/11/201516.00-18.00

18.00-20.00

Interclasse:- 1a ora seduta tecnica soli docenti. - 2a ora docenti-genitoriIncontro con i genitori:comunicazioni in merito al comp. e all’apprendimento

P.zza Giovanni XXIII

Plessi di appartenenza

24/11/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

09/12/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

12/01/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

26/01/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

02/02/2016

16.00-18.00

18.00-20.00

Interclasse:- 1aora seduta tecnica soli docenti. - 2aora docenti-genitori

Scrutini 1^ quadrimestre

P.zza Giovanni XXIII

10/02/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

23/02/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

08/03/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

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15/03/2016

16.00-18.00

18.00-20.00

Interclasse:- 1aora seduta tecnica solidocenti.- 2aora docenti-genitoriIncontro con i genitori :Comunicazioni sulla valutazione degli apprendimenti

P.zza Giovanni XXIII

Plessi di appartenenza

22/03/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

12/04/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

26/04/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

03/05/2016 16.15-20.15

Interclasse-Scelta libri di testo1aora seduta tecnica soli docenti.2aora docenti-genitori.Incontro con i genitori:comunicazioni in merito al comp. e all’apprendimento

P.zza Giovanni XXIII

Plessi di appartenenza

11/05/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

24/05/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione“

17/11/201516.00-18.00

18.00-20.00

Interclasse:- 1a ora seduta tecnica soli docenti. - 2a ora docenti-genitoriIncontro con i genitori:comunicazioni in merito al comp. e all’apprendimento

P.zza Giovanni XXIII

Plessi di appartenenza

24/11/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

09/12/2015 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

12/01/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

26/01/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

02/02/2016

16.00-18.00

18.00-20.00

Interclasse:- 1aora seduta tecnica soli docenti. - 2aora docenti-genitori

Scrutini 1^ quadrimestre

P.zza Giovanni XXIII

10/02/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

23/02/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione “

08/03/2016 16.00-20.00 Verifica e programmazione Plessi di appartenenza

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

CALENDARIO CONSIGLI DI CLASSE E INCONTRI SCUOLA -FAMIGLIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

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DATA ORARIO SEDE Ordine Del giorno

Martedì 15\09\2015 16.15-18.15 Plessi di appartenenza

Elezioni Rappresentanti genitori

Lunedì 19\10\2015 16.00-17.001A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002A

Plesso fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche

Martedì 20\10\2015 16.00-17.001B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

Mercoledì 21\10\2015

16.00-17.001 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

Giovedì 22\10\2015 16.00-17.001D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche

17.00-18.002D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

Venerdì 23\10\2015 16.00-17.001 E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g.:1. Individuazione fasce di livello2. Proposte uscite didattiche3. Eventuali PDP e BES

Lunedì 23\11\2015 16.00-17.00 Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:

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1 A 1. Andamento didattico-disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico –disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico –disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

Martedì 24\11\2015 16.00-17.001 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico –disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico –disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Andamento didattico –disciplinarePiano Recupero e Potenziamento

Mercoledì 25\11\2015 16.00-17.001 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico –disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

Giovedì 26\11\2015 16.00-17.001D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

Venerdì 27\11\2015 16.00-17.001E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico disciplinare2. Piano Recupero e Potenziamento3. Eventuali PDP e BES

Lunedì 14\12\2015 15.30-17.001 C

Via Teano Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.302 C

Via Teano Incontro Scuola-Famiglia

18.30-20.003 C

Via Teano Incontro scuola-famiglia

Martedì 15\12\2015 16.00-17.001 A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

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17.00-18.302 A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

18.30-19.303 A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

Mercoledì 16\12\2015 16.00-17.001 B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.30 2 B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

18.30-19.303B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

Giovedì 17\12\2015 15.30-16.301 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

16.30-17.302 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

17.30-18.303 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

Venerdì 18\12\2015 16.00-17.001 E

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.302 E

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

Lunedì 01\02\2016 16.00-17.001 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

17.00-18.002 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

18.00-19.003 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

Martedì 02\02\2016 16.00-17.001 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

17.00-18.002 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

18.00-19.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

Mercoledì 03\02\2016 16.00-17.001 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

17.00-18.00 2 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

18.00-19.003 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

Giovedì 04\02\2016 15.00-16.002 E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

16.00-17.001E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

17.00-18.001 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

18.00-19.002 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

19.00-20.003 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 1° Quadrimestre

Martedì 22\03\2016 Plesso Fermi Dipartimenti – o.d.g.: Adozione libri di testo

Lunedì 11\04\2016 16.00-17.001A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002 A

Plesso fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

Martedì 12\04\2016 16.00-17.001 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare

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2. Eventuali PDP e BES17.00-18.00

2 BPlesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:

1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

Mercoledì 13\04\2016 16.00-17.001 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Andamento didattico-disciplinare

17.00-18.002 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

Giovedì 14\04\2016 16.00-17.001D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

18.00-19.003D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

Venerdì 15\04\2016 16.00-17.001E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

17.00-18.002E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Eventuali PDP e BES

Lunedì 18\04\2016 15.30-17.001 C

Via Teano Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.302 C

Via Teano Incontro Scuola-Famiglia

18.30-20.003C

Via Teano Incontro Scuola-Famiglia

Martedì 19\04\2016 16.00-17.001 A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.002 A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

18.00-19.003A

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

Mercoledì 20\04\2016 16.00-17.001B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.30 2 B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

18.30-19.303B

Via Pisa Incontro Scuola-Famiglia

Giovedì 21\04\2016 15.30-16.301 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

16.30-17.302 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

17.30-18.303 D

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

Venerdì 22\04\2016 16.00-17.001 E

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

17.00-18.002E

Plesso Fermi Incontro Scuola-Famiglia

Lunedì 23\05\2016 16.00-17.001 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

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17.00-18.002A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

18.00-19.003 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

Martedì 24\05\2016 16.00-17.001 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

17.00-18.002 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

18.00-19.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

Mercoledì 25\05\2016 16.00-17.001 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

17.00-18.002 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

18.00-19.003C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

Giovedì 26\05\2016 16.00-17.001D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

17.00-18.002D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

18.00-19.003 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

Venerdì 27\05\2016 16.00-17.001E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

17.00-18.002E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:1. Andamento didattico-disciplinare2. Prescrutinio

Giovedì 09\06\2016 15.00-16.003 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

16.00-17.003 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

17.00-18.003 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

18.00-19.003 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

Venerdì 10\06\2016 08.30-09.151 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

09.15-10.002 A

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

10.00-10.451 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

10.45-11.302 B

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

11.30-12.151 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

12.15-13.002 C

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

Venerdì 10\06\2016 16.00-16.451 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

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16.45-17.302 D

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

17.30-18.151 E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

18.15-19.002 E

Plesso Fermi Consigli di classe – o.d.g:Scrutini 2° Quadrimestre

Sabato 11\06\2016 09.00 Plesso Fermi Riunione PreliminareLunedì 13\06\2016 08.00 Plesso Fermi Prova scritta di ItalianoMartedì 14\06\2016 08.00 Plesso Fermi Prova scritta di Matematica

Mercoledì 15\06\2016 08.00 Plesso Fermi Prova scritta di Lingue (Ingl)Giovedì 16\06\2016 08.00 Plesso Fermi Prova scritta di Lingue (Franc\Spagn)Venerdì 17\06\2016 08.00 Plesso Fermi Prove InvalsiLunedì 20\06\2016 09.00-13.00 Plesso Fermi Correzione prove scritteLunedì 20\06\2016 15.00-15.30 Plesso Fermi Ratifica scrittiLunedì 20\06\2016 15.30-19.30 Plesso Fermi Esami orali 3CMartedì 21\06\2016 08.00-13.00 Plesso Fermi Esami orali 3CMartedì 21\06\2016 15.30-19.00 Plesso Fermi Esami orali 3CMerc. 22\06\2016 08.00-13.30 Plesso Fermi Esami orali 3AMerc. 22\06\2016 15.00-19.00 Plesso Fermi Esami orali 3AGiovedì 23\06\201 08.00-13.30 Plesso Fermi Esami orali 3BGiovedì 23\06\2016 15.00-19.00 Plesso Fermi Esami orali 3BVenerdì 24\06\2016 08.00-13.30 Plesso Fermi Esami orali 3DVenerdì 24\06\2016 15.00-19.00 Plesso Fermi Esami orali 3DLunedì 27\06\2016 09.00-11.00 Plesso Fermi Ratifica finale e ScrutiniGiovedì 30\06\2016 16.30 Plesso Fermi Collegio Docenti

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REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO

Tenuti presenti i principi fondamentali della nostra Costituzione ed in particolare il compito della nostra Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità per la promozione della cultura;Considerati i fini formativi della scuola;Considerate le condizioni socio-culturali del territorio, nel rispetto delle competenze attribuite al Consiglio dalla normativa vigente: D.P.R. n. 275/99, Legge n. 59/97 Art. 21, D.I.vo n. 297/94 Art. 8, Art. 10;

Il Consiglio di Istituto della scuola “G. Falcone” fa proprio il seguente Regolamento Interno.

Da Art. n.1 ad Art. N.19: Funzionamento del Consiglio di Istituto. Art. 20 : Ingresso alunni

Gli alunni entrano a scuola in perfetto orario dagli ingressi diversificati, il personale docente dovrà trovarsi in aula 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Art. 21: Vigilanza alunni . La vigilanza degli alunni di scuola dell’infanzia e primaria è di competenza dei docenti nelle ore di insegnamento; vi partecipa il personale ausiliario per la vigilanza nei corridoi, sostituire per brevissime assenze i docenti nelle classi.

Art. 22: Divieto di entrata nelle aule

Per permettere un sereno e regolare svolgimento delle attività didattiche è fatto divieto a chiunque, estraneo alla scuola (compresi i genitori) di accedere nelle aule, di intrattenersi o girare per i corridoi. Art. 23 : Uscita alunniAl termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene per piani a cominciare dal piano terra e con la vigilanza del personale docente e non docente, diversificando le uscite

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scuola primaria e scuola dell’infanzia. I genitori attenderanno l’uscita degli alunni negli spazi esterni.

Art. 24: Regolamentazione assenze Tutte le assenze, anche di un solo giorno, devono essere giustificate per iscritto, dai genitori. Le giustificazioni delle assenze per malattia vanno corredate da certificato medico qualora si protraggano oltre 5 giorni. I ritardi, giustificati e sporadici, devono essere autorizzati dal responsabile di plesso e se continui dal Dirigente Scolastico.

Art. 25: Permesso di uscita prima della fine delle lezioni solo

Sono consentite uscite anticipate su richiesta per giustificati e comprovati motivi, solo se l'alunno viene consegnato ai genitori o, nel caso di genitori separati, al genitore a cui il

tribunale, ha concesso l'affidamento. Se, per motivi vari, il genitore non può prelevare il figlio deve rilasciare preventivamente, al responsabile di plesso, una delega scritta indicando nome e cognome della persona maggiorenne che preleverà l’alunno. In ogni caso, sia genitori che persone da loro delegate, devono compilare e firmare un apposito modulo che verrà consegnato all’insegnante. In caso di improvviso malessere di un alunno, la scuola provvederà ad avvisare tempestivamente la famiglia.

Art. 26: Assenze saltuariePer assenze saltuarie o prolungate non giustificate è previsto l'intervento degli

operatori competenti (insegnanti, operatore- psicopedagogico, assistenti sociali del Comune) ed

eventuale denuncia per violato diritto allo studio, alle autorità competenti onde prevenire il fenomeno della dispersione scolastica.

Art. 27: Assenza momentanea degli insegnanti dalle classi Gli alunni nelle aule non debbono mai essere lasciati soli. Gli insegnanti, in caso di assoluta necessità e per assenze di pochi minuti, devono affidare la classe ad un collaboratore scolastico o ad un docente disponibile.

Art. 28: Conservazione delle strutture e delle dotazioni . Gli insegnanti potranno accedere ai vari sussidi disponibili previa registrazione su un apposito registro curato dal responsabile di plesso. Tranne i casi di normale usura è compito dei docenti vigilare sulla restituzione dei beni dati in prestito e sulla conservazione dei sussidi e delle attrezzature.

Art. 29: Vigilanza sulla conservazione delle strutture e degli arredi93

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E' altresì compito del personale scolastico vigilare sulla conservazione delle strutture e degli arredi posti nei locali in cui effettuano la vigilanza.

Eventuali danni a strutture e a beni vanno segnalati, individuandone i responsabili che sono tenuti al risarcimento di quanto danneggiato. Nel caso di danni provocati da alunni, saranno i genitori a risarcirli.

Art.30: Rapporti con le famiglie I rapporti individuali con le famiglie non saranno consentiti durante lo svolgimento di attività didattiche. Eventuali incontri non ufficializzati fra docenti e genitori avverranno nel limite del possibile se concordati con anticipo.

Art. 31: Colloqui con le famiglieI colloqui con le famiglie sono fissati con cadenza bimestrale e il calendario degli

incontri verrà affisso nella bacheca posta all’ingresso di ogni plesso. Durante le riunioni fra docenti e genitori è fatto divieto assoluto a questi ultimi di portare i figli per non creare disturbo al normale svolgimento delle stesse e perché, non essendoci attività didattica , non vi è personale addetto alla vigilanza.

Art. 32: Comunicazioni generaliTutte le comunicazioni di carattere generale saranno affisse all'albo di ciascun plesso.

Art. 33: Richiesta assemblee di classe/sezione Le assemblee di classe saranno richieste dai rappresentati di classe alla direzione che

le autorizzerà concordando il giorno e l'ora.

Art. 34: Attività nelle classi da parte dei familiariI familiari che hanno competenze specifiche possono essere invitati dagli insegnanti a

svolgere attività nell' ambito delle classe solo nelle ore pomeridiane per attività curriculari pomeridiane.

Art. 35: Divisa scolastica. Su proposta del Collegio dei docenti il Consiglio di Istituto ha deliberato che nel periodo invernale gli alunni della scuola dell’infanzia indosseranno una tuta blu con su stampato il nome della scuola, gli alunni della scuola primaria indosseranno una tuta blu e grigia con su stampato il nome della scuola. Nel periodo primaverile tutti gli alunni, sia di scuola dell’infanzia che primaria, indosseranno pantaloni o gonna blu e maglietta bianca( infanzia) , maglietta azzurra (primaria).

Per le gite scolastiche, oltre la divisa ufficiale, gli alunni indosseranno un cappellino di color diverso come stabilito dai docenti di plesso.

Art. 36: Accesso al pubblico negli uffici Il pubblico viene ricevuto negli uffici di direzione e di Segreteria nelle ore prestabilite

Art. 3794

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Gli operatori scolastici e i genitori non possono introdursi con macchine e motorini nei cortili scolastici, perché non esiste in nessun plesso alcuna area destinata a parcheggio.

Il POF è stato approvato nel collegio docenti del 24/09/2015

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