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Uso: Aziendale 1 Zaffanella Arnaldo Mantova, 7 Ottobre 2006 IL RISCHIO ELETTRICO NEI CANTIERI E RELATIVA PROCEDURA PER LA PROTEZIONE E LA MESSA IN SICUREZZA DELLE LINEE ELETTRICHE DI DISTRIBUZIONE

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Zaffanella Arnaldo

Mantova, 7 Ottobre 2006

IL RISCHIO ELETTRICO NEI CANTIERI E RELATIVA PROCEDURA PER LA PROTEZIONE E

LA MESSA IN SICUREZZA DELLE LINEE ELETTRICHE DI DISTRIBUZIONE

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Art. 3 D. leg.vo 626/1994

Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori sono:a) valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza; b) eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è possibile, loro riduzione al minimo;

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Art. 7 D. leg.vo 626/1994 Il datore di lavoro, in caso di affidamento

dei lavori all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi:

a)verifica, anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato, l’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto d’opera;

b)fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

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Art. 3 D.leg.vo 494/1994

Il committente o il responsabile dei lavori, nella fase di progettazione esecutiva dell’opera, ed in particolare al momento delle scelte tecniche, nell’esecuzione del progetto e nell’organizzazione delle operazioni di cantiere, si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all’art. 3 del decreto legislativo n. 626/1994;

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All. 2 D.leg.vo n. 494/1996rif. Art. 11 comma 1

Nell’elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori al punto n. 4 troviamo:

LAVORI IN PROSSIMITA’ DI LINEE ELETTRICHE IN TENSIONE.

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Art. 130 T.U. n. 1775/1933

vieta la collocazione “ di oggetti sugli appoggi, sui conduttori e su qualsiasi apparecchio degli impianti di produzione, trasformazione, trasmissione e distribuzionedistribuzione dell’energia elettrica”;

proibisce di “manovrare od alterare comunque per qualsiasi motivo gli apparecchi e dispositivi che

servono alla produzione, trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica”.

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Chiunque, compiendo uno dei fatti vietati dal presente articolo o in altro modo cagiona per colpa un disastro è punito a termine dell’art. 449 del codice penale; se abbia soltanto fatto sorgere il pericolo del disastro è soggetto alle pene dell’art. 450 del codice predetto.

Art. 130 T.U. n. 1775/1933

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La presenza di una linea elettrica, di qualsiasi tipo ed esercita a qualsiasi tensione, nell’area di cantiere o nelle sue immediate vicinanze si configura sempre come una situazione pericolosa e quindi in grado di produrre danni.

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Accertata la presenza di una linea elettrica in un’area di cantiere, indipendentemente dalla sua entità, si deve sempre eseguire la valutazione del rischio elettrico, secondo lo schema sotto indicato:

l’individuazione delle situazione potenzialmente pericolose;

l’analisi dei danni che potrebbero derivare dalla suddetta situazione pericolosa;

l’individuazione delle conseguenti misure di

prevenzione e protezione.

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La situazione potenzialmente pericolosa può produrre effettivamente dei danni. Tale probabilità dipende dalla tipologia di conduttori (nudi o in cavo aereo) dalla tipologia di posa (aerea o interrata).Per poter valutare tale probabilità e quindi valutare il rischio, è, pertanto, indispensabile conoscere le caratteristiche della linea che interferisce con il cantiere.

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E’ quindi indispensabile chiedere tali informazioni all’azienda distributrice proprietaria dell’impianto elettrico per poi valutare le soluzioni da adottare.

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La valutazione può essere fatta esclusivamente dal coordinatore per la progettazione nella fase di progettazione esecutiva, nei casi in cui tale figura non è prevista, dal responsabile dei lavori o da suo incaricato.

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Art. 11 DPR 164/56

“Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di cinque metri dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, previa segnalazione all’esercente di linee elettriche, non si provveda da chi dirige detti lavori per una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.”

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Fatta questa valutazione, il coordinatore per l’esecuzione o il responsabile della sicurezza del cantiere, il committente dei lavori e/o l’impresa esecutrice inviano all’Enel la lettera (concordata con l’ASL e CPT di Mantova) per chiedere la messa in sicurezza della linea finalizzata all’installazione delle opportune protezioni per la durata dell’intervento, oppure lo spostamento dell’impianto.

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Spett. ENEL DISTRIBUZIONE SPAFAX 800 900 150

RICHIESTA DI INTERVENTO – VIA………….. – COMUNE DI ………………… CL.: ……………………….

Il sottoscritto ……………. in veste di (titolare dell’impresa edile ………….. incaricata di allestire un cantiere edile in …………..per conto del sig. ……………….quale committente) oppure (direttore dei lavori di cui al cantiere edile allestito in ………) per lavori di ………….. comunica che nelle immediate vicinanze del cantiere in oggetto è presente una linea elettrica che interferisce con l’installazione dello stesso e con l’espletamento dei relativi lavori.

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L’analisi dei rischi lavorativi riferita alle attività in atto (attività che non possono evitare avvicinamenti a distanze inferiori ai 5 metri), impone la protezione dei conduttori contro il danneggiamento per causa meccanica e conseguenti pericoli di elettrocuzione.

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Pertanto si chiede la messa fuori servizio della linea in questione per provvedere alla installazione delle protezioni sopraddette che sarà effettuata da personale specializzato della Ditta ………………. regolarmente iscritta alla competente Camera di Commercio ed in possesso dei requisiti di cui alla Legge 46/’90, onde procedere poi all’installazione del cantiere. Ovviamente sarà adottata ogni cautela per evitare danni al Vostro impianto, danni che, qualora dovessero verificarsi, saranno immediatamente rimborsati.

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Sarà inoltre mia cura richiedere nuovamente il Vostro intervento per la messa fuori tensione della linea in questione per la disinstallazione degli apparati di protezione apposti.

Si rimane in attesa di un Vostro cortese ed urgente riscontro per fissare l’incontro per la messa fuori tensione richiesta.

Il richiedente………….. Il

Committente………………

Per il sopralluogo si prega di contattare il sig. …… ……… tel.:…………………

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MODULISTICA ENEL DI CONSEGNA IMPIANTO BT

COLLEGAMENTO TESTO

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Conclusioni:

la valutazione del rischio elettrico non può essere improvvisata da chiunque, ma deve essere eseguita da persone esperte;

la corretta valutazione del rischio non porta necessariamente all’individuazione di misure di prevenzione o protezioni onerose o di difficile realizzazione;

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sottovalutare il rischio elettrico può essere fonte di pericolo anche mortale e può comportare costi rilevanti per l’intera collettività; pertanto, per prevenire gli infortuni, si deve necessariamente arrivare ad una corretta valutazione dello stesso in relazione all’attività da svolgere.

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VIOLAZIONE DELL’ART. 11 DPR 164/56

Nel caso in cui un cantiere sia stato installato in violazione dell’art. 11 ed il personale Enel ne rileva l’irregolarità; l’impresa esecutrice dei lavori, il committente e/o il coordinatore della sicurezza nonché l’ASL vengono avvisati tramite l’invio di una apposita lettera c.d. di “diffida” che ha il fine di informare gli addetti ai lavori del potenziale pericolo a cui sono esposti.

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LETTERA DI DIFFIDA

OGGETTO: LAVORI IN PROSSIMITÀ DI NOSTRE LINEE ELETTRICHE IN ………………….. COMUNE DI ……………………... CL.: ……………………

Con riferimento al sopralluogo effettuato dai nostri tecnici nella località indicata in oggetto, Le confermiamo che state operando nelle immediate vicinanze di un nostro elettrodotto esercito a ………………….. e costantemente mantenuto a tale tensione.Le segnaliamo che se nel corso di tali lavori si verificasse, sia pure tramite impiego di attrezzi, materiali e mezzi mobili, un avvicendamento ai conduttori, tenuto anche conto delle eventuali oscillazioni degli stessi, a distanze inferiori a quelle previste dalle vigenti disposizioni di legge e senza adeguate protezioni, ne deriverebbe un pericolo mortale.

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A questo riguardo Le ricordiamo che l'art. 11 del D.P.R. 7 gennaio 1956 n. 164, recante le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni prescrive:…………….(omissis)Ciò premesso, La diffidiamo a non proseguire i lavori ed a non impiegare gru e mezzi mobili, senza aver prima ottemperato alla suddetta disposizione di legge.La invitiamo pertanto a concordare con i nostri Uffici di …………… (sig. ………… tel.: ……………………) la soluzione migliore al fine di evitare futuri inconvenienti nonché danni a persone e/o a cose.