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TEATRO SCUOLA RASSEGNA RAGAZZI 2008/09 TEATRO ASTRA - VICENZA Un sacco di meraviglie

Un sacco di meraviglie - teatroastra.it · scUola dell’infanzia scUola primaria scUola secondaria di primo grado 1, ... ci capita anche di fare un tuffo ... Nella nostra storia

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TEATRO SCUOLARASSEGNA RAGAZZI 2008/09 TEATRO ASTRA - VICENZA

Un sacco di meraviglie

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La meraviglia è una delle porte attraverso le quali possiamo accedere al mondo parallelo e sospeso dello stupore. Un mondo in cui il tempo e lo spazio corrono diversamente, in cui molte regole sono sovvertite ed altrettante si rivelano paradossi. Un mondo in cui il corpo e l’anima ritornano ad essere una cosa sola con il pensiero. Il fiato si arresta, il cuore accelera, la pancia si scuote in una risata, dalla palpebra trabocca una lacrima. Ma la meraviglia si restringe ogni giorno in quella bulimia di immagini ed informazioni, di stimoli e di attività con cui cerchiamo di allontanare tutto ciò che ci mette in discussione e che non si può comprare: l’infanzia, la bellezza, il dubbio, l’amore, la vecchiaia e la morte. Quelle domande di cui per fortuna ancora ci chiedono conto i bambini, e di cui raccontano gli artisti, nei loro viaggi fatti della stessa materia dei sogni.

Carlo Presotto Direttore Artistico La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione

un progetto Comune di VicenzaAssessorato alla Cultura, al Turismo e alle Politiche giovanili La Piccionaia - I CarraraTeatro Stabile di Innovazione

in collaborazione con Ministero dei Beni CulturaliDipartimento Spettacolo Regione Veneto Provincia di Vicenza

con il concorso di Banca Popolare di Vicenza

coordinamento editorialeSergio Meggiolan

progetto graficowww.studiomama.it

stampaUTVI

Un sacco di Meraviglie si inserisce nel progetto Paesaggi Teatrali promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto, Comune di Vicenza, e La Piccionaia – I Carrara Teatro Stabile di Innovazione.

Paesaggi Teatrali è reso possibile ai sensi della L. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1 commi 1136, 1137

La Piccionaia - I Carraraamica della natura stampa su carta ecologica

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scUola dell’infanzia scUola primaria scUola secondaria di primo grado

1, 2 dicembre 2008 ore 10.00KETTI GRUNCHI LA PICCIONAIA - I CARRARA Teatro Stabile di Innovazione

il BamBino cHe ascolTaVa le pieTre

13, 14 gennaio 2009COMPAGNIA RODISIOIn collaborazione con ILTEATRO DELLE BRICIOLETeatro Stabile di Innovazione

il lUpo e la capra

28, 29 gennaio 2009TEATRO DEL CANGUROTeatro Stabile di Innovazione

cielomaresolelUna

10, 11 marzo 2009TEATRO LABORATORIOMANGIAFUOCO

il ragazzo col Violino

26, 27 novembre 2008CARLO PRESOTTOLA PICCIONAIA - I CARRARATeatro Stabile di Innovazione

faVole al (Video)Telefono

4 dicembre 2008TIB TEATRO

il Volo di icaro

9, 10, 11 dicembre 2008I TEATRINI

nella cenere

19 gennaio 2009COMPAGNIADRAMMATICO VEGETALE

alice aTTraVerso lo speccHio

27 gennaio 2009CTB CENTRO TEATRALE BRESCIANOin collaborazione conCOOPERATIVA TEATRO LABORATORIO

eXTracom

2 febbraio 2009VIVA OPERA CIRCUSTeatro dell’Angelo

Bianca come la neVe

9, 10, 11 febbraio 2009ACCADEMIA PERDUTA

pollicino

5, 6 marzo 2009KISMET

il gaTTo e gli sTiVali

10, 11, 12, 13 novembre 2008MARCO ARTUSILA PICCIONAIA I CARRARA,Teatro Stabile di Innovazione

arraBBiaTi

21, 22 gennaio 2009TEATRO LITTATeatro Stabile di Innovazione

il magico mondo dei nUmeri

17, 18 marzo 2009LA CITTÀ DEL TEATROFONDAZIONE SIPARIOTOSCANA

nosTra pelle

Inizio spettacoli alle ore 9.30 salvo diversa indicazioneTutti gli spettacoli si svolgono al Teatro Astra in Contrà Barche, 53 a Vicenza

RASSEGNA RAGAZZI 2008/09 TEATRO ASTRA - VICENZA26^TEATRO SCUOLA

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SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA DELL’INFANZIA

1, 2 dicembre 2008ore 10.00

COMPAGNIA RODISIO In collaborazione con il TEATRO DELLE BRICIOLE Teatro Stabile di Innovazione

il lUpo e la caprastoria di due ribelli inconsapevoli e quindi di un’utopialiberamente ispirato a “Una notte di temporale” di Y. Kimura

di e con Davide Doro e Manuela Capecemusiche originali di Enrico Favascene e costumi compagnia RODISIOassistente alla regia Consuelo Ghirettiassistente alla produzione Sara Zanellatecnico Andrea Bovaia13, 14 gennaio 2009

“Questa è la storia di un bambino. Anzi, di un grande che una volta era un bambino. è la storia di Andrea, Andrea Palladio, costruttore di sogni.Una volta, era solo il piccolo A.”

Andrea Palladio, una volta, era un bambino speciale: nel buio della soffitta, tra i sottili raggi luce, giocava con il suono delle candide pietre, accarezzava la polvere bianca di un sogno che lo veniva a trovare tutte le notti... una Città tutta bianca, un Palazzo meraviglio-so, pieno di stanze segrete dove, da lontano, potevi vedere gli Angeli, e sentirli ridere. Ma, come sempre, come tutti i bambini di sempre, un giorno Andrea si accorge che il giorno solamente appartiene alla realtà, mentre la notte è prigioniera dell’inesistente. La Città Bianca del sogno, il Palazzo incantato non esistono. I sogni non esistono. La notte li co-struisce, e il giorno li distrugge. Il piccolo A è davvero speciale... e il mondo è magico, ha parole e voci e suoni incantati per noi, se abbiamo orecchie per ascoltare. E lui ascolta... le magiche voci, i segreti, la caparbietà delle pietre, e il suo cuore. Il sogno irreale diven-ta il sogno di una vita, e un giorno, il giorno dell’essere diventati grandi, il grande Palaz-zo bianco del sogno sarà la Basilica e la Città sarà Vicenza, la bianca Città, e tanti e tanti altri Palazzi, e Ville dimore degli Angeli. L’ideale rinascimentale dell’architettura spie-gato con una fiaba. Andrea Palladio e il suo sogno d’arte raccontato con uno spettacolo. Parole, musiche, immagini. La storia di un bambino per i bambini. Per mettere insieme i sogni e dare fiducia, il coraggio di crescere e inseguire progetti, pensieri, utopie…

KETTI GRUNCHI LA PICCIONAIA - I CARRARA Teatro Stabile di Innovazione

il BamBino cHe ascolTaVa le pieTre

testo e regia Ketti Grunchicon Ketti Grunchi e Marco Artustivoce registrata la piccola Delfinamusiche originali Rachele Colomboscenografia e luci Yurij Pevereassistente alla regia Daisy Vanicelli

Arriva il lupo, arriva la capra, lui la insegue ma non la vuole mangiare.Vuole abbracciarla, perché poi si innamorano e si sposano.

Anna, 6 anni

La storia del lupo e della capra è ispirato ad In una notte di temporale di Y. Ki-mura, autore giapponese tradotto in tutto il mondo che si è imposto con questo piccolo racconto nel panorama della narrativa per ragazzi. In una notte di temporale ha vinto numerosi premi, tra cui, in Italia, il Premio Nazionale Libro per l’Ambiente 1999, conferito da Legambiente.Il racconto offre uno spunto importante per una riflessione sulla diversità e sul superamento dei luoghi comuni: si parla di incontri impossibili, di situazioni co-munemente percepite come irrealizzabili, e si lavora sulla possibilità semplice e concreta dell’ accettazione, scardinando l’abitudine e gli stereotipi collettivi.L’utopia da costruzione assurda e impossibile si fa piccola, semplice, concreta e quotidiana.

Premio EOLO 2007 Miglior Spettacolo Teatro Ragazzi Italiano

In occasione delle celebrazioni del V cen-tenario della nascita di Andrea Palladio (1508 – 2008) dall’evento sperimentale “Il

sogno del piccolo A” Premio Speciale Rai-Sat Ragazzi 2004 - Teatro in TV, Premio ETI Stregagatto 2004 “Miglior progetto di ricerca”

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SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA DELL’INFANZIA

28, 29 gennaio 2009

TEATRO LABORATORIO MANGIAFUOCO

il ragazzo col Violino

testo di Roberto Piuminicon Paola Bassani, Eleonora Parrello e Massimo Vitali10, 11 marzo 2009

“...Ciao! Sono un pesciolino tutto argentato, sguazzo nell’acqua e non chiedo altro che mi si lasci nuotare in pace…a me piace molto passeggiare in marecon i miei amici cavallucci e meduse!”“Io sono la luna e non sono mai sola…ci sono le stelle a farmi compagnia!”“Noi siamo le stelle ed a volte, sopratutto d’estate, ci capita anche di fare un tuffo in mare... è allora che ci chiamano stelle cadenti!”“Io sono il sole e quando arrivo lassù nel cielo tutto diventa più chiaro e luminoso!”Anna e Bianca (le due pescatrici) non sanno se e che cosa potranno pescare, eppure fiduciose e rassegnate: aspettano.Ai piccoli bambini spettatori viene per una volta proposto di cambiare il loro abi-tuale ritmo di visione-ascolto: quello del telecomando, del filmato veloce, delle immagini che si susseguono spesso frenetiche e convulse. Il tempo scorre più lento ed è possibile vedere ciò che di solito non si riesce a vedere ed ascoltare.

TEATRO DEL CANGUROTeatro Stabile di Innovazione

cielomaresolelUna

di autori della compagniamusiche originali autori variimpianto scenico e grafica Fabrizio Valentinicon Natascia Zanni Lorella Rinaldiregia Lino Terra

C’era una volta Patrizio Sincero che non aveva né casa né lettoe abitava nel vento leggero libero e allegro come un capretto...

Il ragazzo col violino, tratto da “Il ragazzo col violino” di R. Piumini (Ed. Nuove Edi-zioni Romane), è una fiaba tradizionale nella sua struttura narrativa, scritta in un linguaggio vivace, a metà tra prosa e poesia, che gioca con la rima e con i suoni. La storia racconta di Patrizio, un personaggio spensierato, che nel suo vagabondare un giorno ha il desiderio di avere un violino. La musica porterà Patrizio ad incontrare, nel suo cammino, un pappagallo dai poteri magici, una brigantessa dalla puzza di cipolla lessa pronta a rubargli lo strumento, e musicisti da ogni dove diretti al palazzo del re per sciogliere, con le loro note, l’incantesimo che impedisce alla principessa Misterina di ballare. La parola musicale di Roberto Piumini e la musica di un violino in scena scandiscono il ritmo della storia, una fiaba semplice che affronta la crescita dei due protagonisti attraverso la musica e la danza. Anche in questo spettacolo diffe-renti linguaggi si intrecciano e si mescolano: i burattini a guanto raccontano la storia, animati all’interno di un mondo-scenografia in cui le immagini in ombra e luce creano suggestioni inquietanti, leggere e colorate, sospese tra la terra e il cielo. In questo mondo, attori e burattini insieme interpretano e danzano le vicende della fiaba, in un continuo gioco tra grande e piccolo, figure animate e corpi in azione.

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SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

26, 27 novembre 2008

TIB TEATRO

il Volo di icaro

drammaturgia e regia Daniela Nicosiacon Vania Bortot e Labros Mangherasproduzione TIB Teatro4 dicembre 2008

Due genitori girano l’Europa per lavoro, e mandano ai figli ogni sera una piccola favola usando il cellulare. Sono favole brevi, per non spendere troppo in connessione, in cui i narratori si aiutano con piccoli oggetti, cartoline, biscotti e fiori, souvenir dei diversi luoghi che stanno visitando. Attraverso queste piccole favole si snoda un rapporto deli-cato e fragile, in cui la distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza ed affetto. Il progetto si ispira ad una celebre raccolta dello scrittore italiano per ragazzi Gianni Rodari, costruendo un delicato mosaico disegnato secondo la grammatica della fantasia.Ma si tratta anche di una occasione per fare esperienza di come le nuove tecno-logie possono sottrarsi al “culto” degli iniziati, per funzionare semplicemente da strumenti per mettere in comune emozioni.La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico degli attori, le gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di questo percorso scritto insieme con i ragazzi di III di una scuola vicentina.

CARLO PRESOTTO LA PICCIONAIA - I CARRARA Teatro Stabile di Innovazione

faVole al (Video)Telefonoda “favole al telefono” di gianni rodari

drammaturgia Carlo Presotto e Titino Carrararegia Titino Carrara con Carlo Presotto e Paola Rossiconsulente video Giacomo Verdetecnici Pietro Zordan e Luciano Lora

Un papà e suo figlio. L’alchimia di un legame profondo che dalla prima infanzia ci accompagna per tutta la vita.Nella nostra storia il papà si chiama Dedalo, fa l’inventore e passa ore e ore rin-chiuso nel suo studio, mentre il piccolo Icaro, il figlio, occhioni blu, spalancati, lo osserva curioso, discreto e a tratti indiscreto... Aspetta Icaro, come ogni bambino, aspetta il tempo che il papà potrà dedicargli... aspetta la passeggiata della sera sulla scogliera, insieme, papà e figlio, nel vento.Lassù il papà gli ha rivelato i segreti delle api e le sue segrete ambizioni e in quelle sere, Icaro si è sentito felice... Finché un giorno - imprigionati entrambi da Minosse, il terribile re di Creta che accusa Dedalo di tradimento - padre e figlio, si ritroveranno insieme con una infinità di tempo da condividere. Loro due soli, i soli prigionieri del labirinto, la prigione a cielo aperto, inventata dallo stesso Dedalo, da cui è impossibile uscire.«Ma tu papà puoi tutto! Sei il mio papà e sei anche inventore, dai inventa un’in-venzione... trova la soluzione!»Ora Dedalo, occhi negli occhi del figlio, soli, sotto «quell’azzurro cielo di quel cielo speciale che se alzi un dito ti pare che lo puoi toccare» cerca insieme ad Icaro una via d’uscita. Ora padre e figlio sono davvero insieme, perché insieme progettano il loro futuro...

Spettacolo vincitore del premiodel pubblicoPICCOLI PALCHI 2007-2008nell’ambito della Rassegna per Famiglie promossa dall’E.R.T., Ente Regionale Teatrale del Friuli

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SCUOLA PRIMARIA

9, 10, 11 dicembre 2008

Dalla famosa scarpetta ad un mare di scarpe: La nostra Cenerentola vive tra ce-nere e polvere, dorme arrotolata nel pentolone del focolare, e lì sogna. Sogna di andare al ballo, di uscire da quell’inferno dove ha perso tutto: la madre, l’amore del padre, la spensieratezza e l’agio in cui viveva, persino il nome. Sogna di riscattarsi da quella cenere che cosparge la sua esistenza, dalla sua con-dizione di sfruttata e dimenticata, da quelle terribili sorellastre che la costringo-no a sottostare ad ogni loro volere, secondo le regole del sempiterno bullismo, che come in ogni epoca, ruba ciò che non ha, sfruttandolo e umiliandolo. E Ceneren-tola è tutto quello che le sorelle non hanno: è sensibile, paziente, piena di grazia, nonostante tutto quello che deve sopportare. Cenerentola risorge dalle sue cene-ri, è proprio il caso di dire: dal pentolone nascerà una magnifica carrozza e dalle ragnatele un bellissimo vestito. Cenerentola andrà al ballo: per lei ricomincia una nuova vita che le renderà giustizia, dove sarà amata, stimata, apprezzata.

I TEATRINI

nella cenereuno spettacolo di giovanna facciolo liberamente ispirato a cenerentola

drammaturgia e regia Giovanna Facciolo scene di Roberto Crea costumi di Elena Cavaliere e Stefania Virguti luci Paco Summonte - audio Ciro Bianco con Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Cristina Messere

SCUOLA PRIMARIACOMPAGNIA DRAMMATICO VEGETALE

alice aTTraVersolo speccHiodi Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, Giuseppe Viroli figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoniscenografia e immagine virtuale Ezio Antonellimusiche originali Luciano Titivoce Anna Fedrigaregia Pietro Fenati19 gennaio 2009

Succedono cose di questo genere ad Alice nel suo viaggio dall’altra parte dello specchio. Ma cosa c’è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Ma una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro. Allora quello dello specchio è un altro mondo, che obbedisce a regole differenti, dove la destra e la sinistra si scambiano posto, dove il sopra e il sotto sono “sottosopra”, dove il tempo può scorrere all’incontrario, dove accadono tante stranezze simili. Basta però oltrepassare lo specchio in compagnia di Alice perché quelle stranezze diventino cose normali (da quel punto di vista, forse è il mondo reale che ubbidisce a regole strane). Una volta oltrepassato lo specchio, saliamo con Alice su una collinetta e guardiamo il paesaggio davanti a noi.E Alice entra nel gioco. E’ il gioco degli scacchi dove, casella dopo casella, Alice supera le difficoltà della vita, a volte alleandosi, altre scontrandosi con gli abitanti della “scacchiera”, fino a raggiungere l’obbiettivo finale: diventare regina.

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SCUOLA PRIMARIA

2 febbraio 2009

Lo spettacolo vuole offrire allo spettatore bambina/o uno dei temi più profondi e significativi che suggerisce la vicenda della protagonista: il mistero della crescita, del “diventare grande” e quindi la necessità di incontrare il proprio destino, co-noscerlo, affrontarlo e cominciare così a prendere coscienza di sé e della propria maturità. Per la bambina e il bambino è il rapporto con gli adulti, con i genitori, il mondo esterno e sconosciuto, con la curiosità e con la propria identità che diviene scoperta, stupore e allo stesso tempo impegno e presa di coscienza.La trama del lavoro è mantenuta fedele all’originale, quindi riconoscibile.Sul palco si inventano personaggi, situazioni, atmosfere che la storia suggerisce; l’attrice e l’attore giocano a raccontare la fiaba, mettendo dentro la narrazione la loro personalità e le loro segrete magie. Sono la danza e il movimento che evocano il viaggio di Biancaneve, la sua personalità, i suoi sogni, le sue paure e le sue scoperte. Sono il colore, i segni, le figure che tracciano i luoghi e segnano i personaggi che lei incontra.

VIVA OPERA CIRCUS Teatro dell’Angelo

Bianca come la neVe

testo, drammaturgia e regia Gianni Franceschini e Maria Elleroattore/pittore Gianni Franceschini attrice/danzatrice Maria Elleroscena Gianni Volpe produzione Viva Opera Circus/Accademia Perduta Romagna Teatri

SCUOLA PRIMARIACTB CENTRO TEATRALE BRESCIANOin collaborazione con COOPERATIVA TEATRO LABORATORIO

eXTracom

testo e regia Giacomo Gambacon Sergio Mascherpa e Abderrahim el Hadiriscene e costumi Rossella Zucchi27 gennaio 2009

Due uomini appartenenti a differenti civiltà - uno (denominato EM) è un borghe-se occidentale, l’altro (denominato DOG) è un extracomunitario con tratti arabi - si incontrano in un luogo di confine, dove campeggia una sbarra, simbolo del punto di frontiera tra i popoli.L’occidentale proviene dal mondo caotico della cosiddetta civiltà postmoderna, da cui vuole allontanarsi. L’extracomunitario ha lasciato la sua terra e la sua don-na per la promessa del benessere.Nel luogo di confine i due uomini possono conoscersi al di là dell’apparenza e del-le usuali convenzioni, vestire i panni dell’altro, scambiandosi ruoli e prospettive, e insieme vivere momenti di ascolto, gioco, di scherzo e di sogno.Sono proprio le situazioni e le attitudini legate ad un immaginario infantile, al semplice desiderio di giocare e sperimentare, e alla speranza in un futuro miglio-re, che finiscono con l’abbattere la barriera, mettendo in luce il comun denomi-natore umano sotto la coltre delle diversità storiche e culturali.

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SCUOLA PRIMARIA

5, 6 marzo 2009

C’erano una volta tre fratelli. “e che è successo?”Muore il padre lasciando in eredità al più giovane dei figli un gatto, buono solo per finire in pentola. “e che è successo?”Il gatto non vuole finire arrosto e si industria per far raggiungere la felicità al suo padrone. “e che è successo?”Il gatto si scontra con il malvagio orco Millefacce e,stuzzicando la sua vanità, riesce a farlo trasformare in un topolino per poterlo catturare e impossessarsi così del suo castello. “e che è successo?”Attraverso mille ostacoli il protagonista, che grazie al gattoè diventato “Marchese di Fruttasecca”, sposa la principessaCiliegina, figlia del Re di Vallefruttata. “e che è successo?”Tutti vissero felici e contenti. “e che è successo?”Lo spettacolo è finito.

Il gatto con gli stivali. E’ una storia interessante perché conduce l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i “sogni” possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto.

KISMET

il gaTTo e gli sTiVali

testo e regia Lucia Zotticon Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullodisegno luci Vincent Longuemare

SCUOLA PRIMARIAACCADEMIA PERDUTA

pollicino

regia di Gianni Bissacacon Claudio Casadiomusiche di Beppe Turletti 9, 10, 11 febbraio 2009

Dedicato a tutti i pollicini che, con leggerezza, attraversano i boschi del mondo.Anche quelli devastati dalle bombe.

Pollicino offre al pubblico dei bambini un’occasione per confrontarsi con ilsentimento della paura. Il protagonista della vicenda è piccolo, il più piccolo, ma la sua paura, grande, non lo annichilisce. Ciò che, al contrario, lo rende vincitore di fronte alle avversità della vita è la curiosità ed il suo coraggioso desiderio di conoscere la realtà, anche nei suoi aspetti più crudeli. è la curiosità che spinge Pollicino a vigilare su quanto dicono e fanno i genitori ed egli è in grado di avvertire con tempestività il pericolo e di attrezzarsi per farvi fronte. Dalla casa del padre a quella dell’Orco, attraverso il bosco si avvia al mondo, verso altri boschi ed altre case... Pollicino non fa ritorno a casa sua e non si perde: il suo viaggio continua. In compagnia dei fratelli.Lo spettacolo viene agito da un attore-narratore che vive e racconta, al tempo stesso, la vicenda, evocandola e rapportandosi, a volte direttamente, al pubblico. La narrazione ed il rapporto con i piccoli spettatori sono spesso ironici, sorriden-ti, comici, a tratti di stile popolaresco, con frequenti parentesi dialettali in un dialogo scanzonato dalle cadenze romagnole.

Premio Biglietto d’oro – Agis 2008Teatro Ragazzi di Marcello Chiarenza

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

10, 11, 12, 13 novembre 2008

TEATRO LITTA Teatro Stabile di Innovazione

il magico mondo dei nUmeriliberamente ispirato a “il mago dei numeri” di H.m. enzesberger

di Roberto Traversoregia di Gaetano Callegaro21, 22 gennaio 2009

Periferia della Grande Città, un giorno come gli altri. Ragazzi. Piccoli adulti che ancora non hanno deciso chi sono. Una normale giornata di un ragazzo in periodo adolescenziale, alle prese con i problemi della sua età. E non si riesce a capire quale sia l’origine del malessere o quale sia la collocazione di se stessi; l’inade-guatezza del proprio corpo, l’affacciarsi di sentimenti ed emozioni che non si riescono a maneggiare, le lotte di prevaricazione e prepotenza e gli adulti che non capiscono sono la normalità di un’invalicabile solitudine. Uno spettacolo che vuole indagare nelle fantasie di un adolescente, nel suo mondo, immaginando di trovare un senso nel caotico universo adolescenziale. Un ragazzo costretto al confronto con un mondo che lo obbliga a delle scelte anche dolorose per ribellarsi alla prepotenza ed affrontare prima di tutto se stesso, cercando quel punto lumi-noso che lo guidi nell’intricato labirinto emotivo che si affaccia imperioso.

MARCO ARTUSI LA PICCIONAIA - I CARRARA Teatro Stabile di Innovazione

arraBBiaTida “alla grande” di cristiano cavina

drammaturgia Ketti Grunchicon Marco Artusi e attore in definizioneregia Marco Artusi

Ci sono molte pubblicazioni di carattere narrativo rivolte ai bambini che parlano della scienza e in particolare della matematica, a noi ha colpito il romanzo di Hans M. Enzensberger Il mago dei numeri a cui ci siamo ispirati. Come nel romanzo il personaggio principale si chiama Roberto (Claudio Milani), ma non è un bambino bensì un giovane ingegnere alle prese con la progettazione di un ponte. Roberto è pressato da uno scorbutico e invadente Imprenditore edile (Mario Sala) che pensa solo ad intascare i soldi dell’appalto. L’ossessione di Ro-berto per i calcoli che non tornano lo portano a sognare il mago che da bambino lo aveva aiutato nei compiti, ma il mago di oggi ha le fattezze e la personalità arrogante e spiccia dell’imprenditore.La storia si sviluppa in una sola notte attraverso i momenti di sogno e veglia di Roberto alle prese, nel sonno con il mago e nella veglia con l’imprenditore. L’intenzione di questo lavoro è rompere il luogo comune che vuole la matematica come qualcosa di ostico e restituire ai bambini attraverso uno spettacolo diver-tente il fascino dei numeri.

PRIMA NAZIONALE

domenica 9 novembre 2008 ore 17.00

ENTRATA GRATUITA PER GLI INSEGNANTI

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informazioni e prenotazioniUfficio Teatro Astra,Stradella dell’Isola, 19 - 36100 VICENZA,dal mercoledì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00Tel. 0444 323725 - fax 0444 322738

[email protected] - www.teatroastra.it

prenoTazioni Le prenotazioni degli spettacoli potranno essere effettuate a partire da mercoledì 10 settembre, esclusivamente via telefono. Dovranno essere seguite dal fax di conferma il cui fac-simile è alla pagina seguente. Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di esaurimento dei posti sarà possibile optare per un titolo alternativo, oppu-re per l’inserimento in una lista d’attesa che darà diritto ad essere richiamati in caso di rinuncia da parte di altre scuole.

disdeTTe Eventuali rinunce dovranno essere comunicate il più tempestivamente possibile, e comunque almeno 15 giorni prima della rappresentazione. Oltre questo termine i biglietti prenotati dovranno essere pagati nella misura del 50 %.

pagamenToIl costo del biglietto d’entrata è di € 4,00 per tutte le scuole (gli insegnanti entrano gratuitamente). Il mattino dello spettacolo la cassiera del teatro riceverà dagli inse-gnanti un MANDATO (il cui fac-simile è all’interno di questa brochure) firmato dal dirigente scolastico, con l’impegno di versare l’ammontare complessivo del costo dei biglietti il mattino seguente lo spettacolo. Tale ammontare dovrà essere versato sul CC 440.76 (CAB 11801 ABI 1030 CIN:G IBAN IT16G0103011801000000044076) pres-so la Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. 1 di Vicenza ed intestato a La Piccionaia - I Carrara. Se ciò non fosse possibile, le scuole sono pregate di incaricare un solo insegnante per plesso scolastico di presentarsi alla cassa. La cassiera riceverà solo banconote e non monete.

pUnTUaliTa’à Le scuole dovranno arrivare a Teatro un quarto d’ora prima dell’inizio, per espletare le modalità di pagamento e di entrata. Si raccomanda la massima puntualità. Lo spettacolo avrà comunque inizio dopo un’attesa massima di 15 minuti.

TrasporTo La Piccionaia - I Carrara ha una convenzione con l’azienda Autoservizi Casarotto di Due-ville, che dispone anche di un pullman dotato di ascensore per i disabili. Alle scuole che decideranno di usufruire di tale servizio saranno applicate tariffe agevolate. L’ufficio del Teatro Astra svolgerà il servizio di prenotazione.Le scuole possono aderire a tale servizio al momento della prenotazione telefonica (bar-rando inoltre la casella nel fax di conferma). Si precisa inoltre che, in caso di assenti, il pagamento andrà effettuato per l’intero numero di studenti prenotati.

17, 18 marzo 2009

Nostra Pelle vuole essere un contributo per informare e sensibilizzare bambini e adolescenti sul fenomeno del lavoro minorile inserito nel quadro più ampio de-gli abusisull’infanzia. Lo spettacolo custodisce una morale che vede bambine e bambini giocare il ruolo di chi resiste, costringendo ciascuno di noi a meditare sul nostro futuro.

Nostra Pelle è come il gioco di un bambino. Ma vai subito fuori rotta. Perché qui sei prima del tempo, e probabilmente neanche sulla Terra. Questo è l’altrove dei bambini non nati, il luogo dove prima di venire al mondo, per un istante ven-gono a sapere il loro destino, per poi dimenticarlo. Un altrove privo di dolore, dove tutto si racconta con un piccolo sorriso.Con questa serenità i bambini di Nostra Pelle raccontano i loro destini, le umilia-zioni e le violenze che sono destinati a subire. Ma anche i sogni, le speranze e le vittorie. Su di loro uno sguardo speciale, quello di una donna eterna, una sorta di grande madre sopraterrena, che li osserva. Tutto sa e nulla può evitare. Può solo ascoltarli indistintamente senza preferenza, senza differenza, offrendo a tutti loro le stesse lacrime e lo stesso seno.

LA CITTÀ DEL TEATRO - Fondazione Sipario Toscana

nosTra pelle

a sostegno del progetto Scream - Stop al Lavoro Minorile Sostenere i Diritti dei Bambini attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Mediadi Francesco Niccolini e Fabrizio Cassanelliregia di Fabrizio Cassanellimusiche di Sergio Taglioniscene di Valerio Di Pasqualeluci di Valerio Di Pasqualecon Letizia Pardi, Costanza Givone, Roberto Talso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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fac-simileSi prega di utilizzare le schede seguenti come esempio e di inviare i moduli (formato A4)al numero di fax 0444 322738 solo dopo aver prenotato telefonicamente al numero 0444 323725.

scHeda di conferma*

Data

Il sottoscritto

Via

Cap città

tel fax mail Della scuola/istituto

Via

Cap città

tel fax

mail

Usufruisce del servizio di trasporto convenzionato Sì NoVisita il teatro Olimpico dopo lo spettacolo Sì No

Desidera confermare la prenotazione telefonicaper lo spettacolo dal titolo per il giorno alle ore n. posti per studenti della classe sezione per un totale di euro (4 euro a biglietto)pagamento con bonifico bancario pagamento in contantin. posti per insegnanti (gratuito)Per la scuola

Timbro e firma

mandaTo TramiTe Banca

Compilazione a cura della segreteria della scuola

Per la partecipazione allo spettacolo del giorno

di n° alunni della scuola

e n° insegnanti accompagnatori, lo

scrivente si impegna ad effettuare il pagamento

per il costo complessivo dei biglietti a mezzo mandato tramite

la banca sede di

L’importo va versato il mattino seguente lo spettacolosul CC 440.76

(CAB 11801 ABI 1030 CIN:G IBAN IT16G0103011801000000044076)

presso la Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. 1 di Vicenza ed in-

testato a La Piccionaia - I Carrara. Si prega di presentare questo

mandato, compilato e firmato, all’insegnante interessato, che lo

consegnerà alla cassa del teatro il giorno dello spettacolo.

Firma del dirigente

Compilazione a cura del Teatro Astra

Spettacolo del giorno

titolo

biglietti emessi n° a euro cadauno.

Totale complessivo euro .

Firma del cassiere

PROGETTI* I dati forniti saranno trattati secondo quanto previsto dal D.Lgs. N° 196/2003

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Scadenza delle iscrizioni: 30 settembre 2008

Incontro di presentazione agli insegnanti: 21 settembre 2008 ore 17.00 presso il Teatro Astra

Maggiori informazioni sulla proposta presentata sono disponibili presso l’ufficio del Teatro Astra, in Stradella dell’Isola, 19 36100 Vicenza, Tel 0444 323725, e-mail: [email protected]; e presso il Comune di Vicenza, Assessorato all’Istruzione.

Il progetto propone agli istituti comprensivi della città, attraverso il cofinanziamento del 50% da parte dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza, la realizzazione di laboratori teatrali con gli esperti della compagnia.

1. ALFABETI TEATRALI L’esperienza del laboratorio teatrale è un importante strumento di intervento sul piano della relazione interpersonale all’interno delle comunità. In particolare nell’età evolutiva il laboratorio teatrale è un terreno franco per quanto riguarda la costruzione dell’identità personale, per la possibilità di conoscere e sperimentare le potenzialità espressive del corpo, per lo sviluppo delle relazioni interpersonali, per la comunicazione con i coetanei e gli adulti. Il gioco diventa la grande chiave per aprire uno spazio-tempo particolare in cui ci si può “provare” al di fuori di uno schema predefinito di relazioni, andando oltre il proprio “personaggio” così come, già dai primi anni di vita, abbiamo cominciato a costruirlo nell’interazione con gli altri. Gli strumenti che si possono acquisire attraverso una esperienza di laboratorio teatrale ricadono poi su tutte quelle attività che implicano la relazione, costituendo una risorsa preziosa anche in quelle propriamente curriculari. Il laboratorio teatrale non è finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo, che può anche far parte del processo ma che non ne costituisce l’elemento determinante. Ogni incontro rappresenta una esperienza che le persone coinvolte costruiscono insieme, trasformandosi. Il tema del lavoro è quello di come diversi stimoli sensoriali interagiscono tra di loro e con la memoria di ogni persona, in un sistema complesso, che sta alla base delle relazioni tra persone e della capacità di sviluppare un progetto della realtà.

Esperienza di base di laboratorio teatrale con i ragazzi della scuola dell’infanzia e primaria. Le tematiche verranno individuate attraverso il confronto con gli insegnanti. Il laboratorio prevede 7 incontri di due ore ciascuna per un gruppo classe.

La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione è inserita all’interno del

PROGETTO dI OFFERTA FORmATIvA TERRITORIALE dELL’ASSESSORATO ALL’ISTRuzIOnE dEL COmunE dI vICEnzA - POFT -

www.piccionaia.it

La Piccionaia I Carrara è una rete di artisti e di operatori culturali che promuove l’attività teatrale nelle sue diverse forme con una particolare attenzione alle giovani generazioni: produce e distribuisce spettacoli con diversi gruppi artistici, progetta e gestisce le attività di diversi teatri del veneto mettendo a disposizione delle realtà locali la propria esperienza ed i propri contatti.

2. LA SCuOLA A TEATROLaboratorio che affronta le tematiche tratte dagli spettacoli della rassegna Teatro Scuola, con stimoli e suggestioni per gestire un lavoro con i bambini della scuola dell’infanzia. Due incontri di due ore con le insegnanti, prima e dopo la visione dello spettacolo.

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APERTuRA dELLA CAmPAGnA ABBOnAmEnTI mERCOLEdì 16 OTTOBRE 2008

dAL TEATRO AL... TEATROAnche quest’anno proponiamo l’abbinamento con uno dei più importanti monumenti storici vicentini, il Teatro Olimpico. Le classi che partecipano alla rassegna al Teatro Astra avranno l’opportunità di visitare, nella stessa mattina dello spettacolo, il prestigioso Teatro. In questo viaggio a ritroso nel tempo che va “dal teatro... al teatro”, saranno accompagnati da schede e materiali didattici che analizzano similitudini e differenze fra il moderno edificio del teatro Astra (costruito negli anni ‘30 del 1900), e il monumento cinquecentesco, e che li porteranno a scoprire l’origine di quel gesto per noi ormai così semplice, che è l’andare a teatro.

mOdALITà dI PARTECIPAzIOnEè tassativa la prenotazione della visita telefonando all’ufficio del Teatro Astra. Senza prenotazione non sarà possibile visitare il Teatro Olimpico.

Il Teatro Olimpico può ospitare un massimo di 60 bambini contemporaneamente, oltre agli insegnanti accompagnatori. Ciò significa che, in caso di gruppi più numerosi, l’accesso è consentito SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in turni successivi.Si fa presente che, date le modalità di gestione del flusso dei visitatori dell’Olimpico, monumento particolarmente delicato, un’attesa di un massimo di 15-20 minuti può essere inevitabile. Si consiglia perciò alle insegnanti interessate di valutare con attenzione il tempo a disposizione. Esempio: spettacolo + visita all’Olimpico per un gruppo di 60 bambini. Orario stimato di conclusione del percorso ore 12.00 Oppure: spettacolo + visita all’Olimpico per 2 gruppi di 60 bambini. Orario stimato di conclusione del percorso ore 12.30

è possibile visitare il teatro Olimpico nelle mattine di spettacolo da ottobre a febbraio, escluso il lunedì, dalle 9.00 alle 17.00, prenotazioni Tel. 0444 323725 .Il biglietto per la visita del Teatro Olimpico (al prezzo di 2,50 euro per alunno, insegnanti gratis) va acquistato all’entrata del teatro Olimpico e vale per l’ingresso al teatro stesso e a tutte le sedi dei musei di Vicenza.Il biglietto per la visione dello spettacolo all’Astra non comprende il costo della visita all’Olimpico.

UN PINOCCHIO TRA SOGNO E REALTÀQuesto Pinocchio si distingue per la sua atmosfera sospesa, di sogno. Un sogno lungo tutta un'infanzia, dal quale è importante svegliarsi all'età adulta, ma che non si può dimenticare. Perché le ingenuità, le paure e le crudeltà del burattino sono nient'al-tro che il racconto sognante del difficile mestiere di crescere.

PINOCCHIO è un progetto del Teatro delle Emozioni promosso dal Giornale di Vicenza prodotto da la Società del Quartetto di Vicenza, in collaborazione con La Piccionaia I Carrara Teatro Stabile di Innovazione, l’Orchestra del Teatro Olimpico con il patrocinio del Comune di Vicenza, Fondazione del Teatro Co-munale Città di Vicenza e con il contributo della Banca Popola-re di Vicenza e della Regione Veneto

TEATRO DELLE EMOZIONI - QUARTA EDIZIONE

Pinocchio Fiaba musicale in due atti

domenica 23 novembre 2008 ore 17.00 - Prima esecuzione italianaTeatro Comunale Città di Vicenza

musiche di Pierangelo Valtinonilibretto di Paolo Madronorchestra degli studenti dei Conservatori di Vicenza e di Castelfranco Venetomaestro concertatore e direttore d’orchestra Carlos Spiererregia Carlo Presotto, Titino Carrara, Paola Rossi

età consigliata dagli 8 anni - durata 80 minuti

23 novembre 2008Teatro delle Emozioni Operina Musicale

PInOCCHIO30 novembre 2008In occasione del compleanno di Andrea PalladioKetti Grunchi

IL BAmBInO CHE ASCOLTAvA LE PIETRE14 dicembre 2008Ca’ Luogo d’Arte

FIABE ITALIAnE18 gennaio 2009Compagnia Drammatico Vegetale

ALICE ATTRAvERSO LO SPECCHIO1 febbraio 2009Viva Opera Circus Teatro dell’Angolo

BIAnCA COmE LA nEvE8 febbraio 2009Accademia Perduta - Faenza

POLLICInO8 marzo 2009Kismet

IL GATTO COn GLI STIvALI22 marzo 2009Coproduzione Fondazione Aida (Italia)Glossateatro (Italia)Papagena (Norrköping - Svezia)

PIPPI CALzE LunGHE

OE LA dOmEnICA......

FAmIGLIE A TEATRO

PROGRAmmA STAGIOnE2008/09

Biglietti ed abbonamentiacquistabili pressol’ufficio del Teatro Astra in stradella dell’Isola 19 a Vicenza (Piazza Matteotti). Per informazioni: tel 0444 323725 [email protected]

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