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® OSHO O S H O www.osho.com 196 marzo 2013 5,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Varese SEI MOLTO DI PIÙ di chi pensi di essere UN TUFFO NEL CUORE invece che nel cibo! MENTE E ASPETTATIVE la fortuna del principiante f e s t i v a l Bellaria Aprile 2013 4_5_6_7 Il più grande festival della meditazione del mondo di Osho celebra dieci anni. Energia, gioia, festa, amicizia... nella nuova bellissima sede di Bellaria! apriti alla vita, a te stesso e agli altri con gioia e meraviglia www.oshoexperience.it la grande festa della meditazione

SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

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SEI MOLTO DI PIÙdi chi pensi di essere

UN TUFFO NEL CUOREinvece che nel cibo!

MENTE E ASPETTATIVE la fortuna del principiante

festival

Bellaria

Aprile2013

4_5_6_7

Il più grande festival della meditazione

del mondo di Osho celebra dieci anni.

Energia, gioia, festa, amicizia... nella

nuova bellissima sede di Bellaria!

apriti alla vita, a te stesso e agli altri

con gioia e meraviglia

www.oshoexperience.it

l a g r a n d e f e s t a d e l l a m e d i t a z i o n e

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05.06.07 Luglio 2013Verbania, Lago Maggiore

l’appuntamento estivo con... te stesso!

Ritrova il tesoro nascosto del tuo essere!

Dagli organizzatori dell’OshoFestival di Bellaria un invito a meditare divertendosi in un’oasi di serenità.

meditando

Programma, aggiornamenti e approfondimenti on-line

www.oshoexperience.it

U N E V E N T O D I M E D I T A Z I O N E E C E L E B R A Z I O N E

Sempre nella location originale!HOTEL CASTA GNOLA

Verbania Pallanza

®

Ritrova il tesoro nascosto del tuo essere!

Dagli organizzatori dell’OshoFestival di Bellaria un invito a meditare divertendosi in un’oasi di serenità.

l’appuntamento estivo con... te stesso!

Verbania, Lago Maggiore05.06.07 Luglio 2013

con AnandoShunyo & Marco

[email protected] tel. 0331 841952

Page 3: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

la fragranza,la visione

momenti di luce con osho

Non fai nulla, non intraprendi alcunaazione, eppure qualcosa succede e quando le cose accadono da solehanno una bellezza, perché in profondità c’è libertà. Se la persona ti ha salutato, se ha sorriso… non glielo hai chiesto, era totalmentelibera di non guardarti neppure, ma c’è una sincronicità tra cuore ecuore. Conoscendo il segreto di quellasincronicità sto presentando un generedi rivoluzione totalmente nuovo: cambia te stesso e proprio in quelcambiamento avrai trasformato una parte di mondo. Tu sei un pezzodi mondo e se il tuo cambiamento ti rende ricco, ti rende gioioso, ti rendebeato, ti trasforma in una canzone, è difficile per gli altri resistere alla tentazione di cantare insieme a te,danzare con te, fiorire con te. Un solo individuo può trasformare il mondo intero, senza nemmeno mai nominare la parola trasformazione. OSHO

MARZO 2013 3

ono oramai tre anni che miguardo bene dal venire in Ita-lia prima di maggio, per esse-

re sicura di non sentire troppo fred-do, abituata come sono, oramai, aiclimi tropicali. Però quest’anno hosentito una chiamata più forte dellemie... incompatibilità ambientali! La voglia di esserci, in un’Italia rat-tristata e appesantita da crisi e delu-sioni; la voglia di partecipare a unodegli eventi più importanti nell’impe-gno a mantenere vivo l’entusiasmo ela passione di vivere, in un mondo cheavverte a livello globale tanti doloro-si paradossi; la voglia di meditare,ballare, cantare e giocare insieme a unmucchio di persone che non vedo daanni e a gente che non ho ancora maiincontrato; la voglia di stare insiemeal mio Team creativo, Osho Times eOshoba, almeno in questi giorni,sparpagliati come siamo, nel resto deltempo, per l’Italia e il mondo.È un richiamo che mi ha sorpreso ecommosso e che è arrivato con dol-cezza e forza nella pace della mia casain India, spingendomi a prenotare ilvolo immediatamente.Ho compreso subito che era una chia-mata del cuore, questo misterioso emeraviglioso centro energetico che tut -ti abbiamo in mezzo al petto e nel qualepossiamo percepire il vuoto di un cen-tro che ci unisce tutti in profondità. E nel cuore ho sentito anche il bisognodi dare riconoscimento, anche se attra-verso un gesto esteriore, al fatto di fareparte oramai da molto tempo di unacomunità di meditatori che percorre ilmondo trasversalmente, dall’India al -l’Europa, dalla Russia al Brasile, dallaCina all’Australia, nell’impegno a faredi questo mondo un mondo più bello,non attraverso l’azione sociale volta atrasformare persone e cose, ma attra-verso la creazione di campi energeticidi luce meditativa... e la cosa bella è

che non credo che nessun individuo diquesta carovana di meditatori abbiainiziato il suo viaggio per questo moti-vo. Ognuno ha incominciato per sé,per guarire le proprie ferite, per cono-scere se stesso, per comprendere lavita e la morte, per imparare adamare, o semplicemente per stare unpo’ meglio o chissà che altro... a ognu-no il suo mistero.La cosa bella è che comunque, chiun-que sia in questo viaggio, il viaggiodella meditazione insieme a Osho, sisarà accorto che andando avanti hacome portato un po’ di luce intornoa sé, richiamando amici, familiari eanche solo semplici conoscenti a unavita più ricca, più vera, più libera, piùpiena d’amore e consapevolezza.Ecco, per questo vengo all’Osho-Festival di Bellaria, per celebrare mee i miei compagni di viaggio, che inclu-dono te, Lettore, Amico, che riceviogni mese il frutto del nostro lavoro,della nostra devozione, del nostroamore e del nostro impegno.Con questo spirito ti invito a venireanche tu: incontriamoci a... Bellaria!No, non è una canzone degli anni‘60, ma un invito a celebrare insiemea noi 10 anni di OshoFestival, 25anni di Osho Times e Oshoba, 50anni di Osho come maestro in que-sto mondo. Ne vale la pena!Ti aspetto al banchetto di Osho Timese dei libri o magari in mezzo allagente, ai partecipanti dell’OshoFesti-val, tra una costellazione e una medi-tazione del cuore, una canzone e unadanza, una Kundalini e un bel mas-saggio, tra una risata e un pianto...

S

un richiamo

del cuore

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Vi propongo la lettura (un po’sintetizzata) di un articolo diRobert Parry, giornalista in -

vestigativo americano che ha condot-to molte inchieste sui retroscena deigoverni imperialisti americani dell’e-ra Reagan-Bush. Con intelligenza eun approccio lucido e pacato, sembradescrivere, finalmente, la fine delsogno americano e forse l’inizio di unnuovo approccio, basato sulla co -scienza della realtà. Di certo non fariferimento ai massimi sistemi dellaconsapevolezza come la intendono ibuddha e, nel nostro piccolo, come laintendiamo noi meditatori, ma unrisveglio è un risveglio… e merita unacerta considerazione.

“La vera guerra che ha luogo negliUSA non è quella tra la Destra e la Sini-stra, ma quella tra chi crede nellarealtà e chi vive invece in uno stato ditrance ipnotica. Di certo questa dua-lità è riflessa a livello politico, almenoa grandi linee, dalla divisione traDestra e Sinistra, perché da tempo laDestra ha sostituito la propagandaideologica alla verità molto di più diquanto non abbiano mai fatto la Sini-stra e il Centro, anche se nessuno ècompletamente immune da una certadose di illusioni.Gli elementi chiave della Destra ame-ricana hanno preso dimora perma-nente nel mondo delle illusioni e del-l’inganno, rendendo ogni approcciosensato alle sfide del mondo realepraticamente impossibile. Tenutoconto del fatto che la Destra ha dallasua la passione fanatica dei veri cre-denti, risulta difficile ogni realediscussione: sono come una setta che

più si sente attaccata e più si arrab-bia! Quindi anche se la scienza provache il surriscaldamento globale è unaminaccia – anzi oramai più che unaminaccia – reale, loro negano e insi-stono sul fatto che è solo un com-plotto di qualche ala del governo peraffermare un qualche genere di inde-finita tirannia. (O al limite sono isegni dell’apocalisse N.d.R.).L’origine dell’allontanamento colletti-vo della Destra americana dalla realtàpuò essere fatta risalire a molti decen-ni addietro, ma certamente uno deisuoi più grandi promotori è statoRonald Reagan che aveva una vera epropria allergia ai fatti e preferivasostenere le sue posizioni, dalla politi-ca estera all’economia, con fantasie eaneddoti distorti.Il grande successo del sistema propa-gandistico reaganiano è stato poi rac-colto da una generazione di militantirepubblicani e di neoconservatoriemergenti che nel governo Reaganavevano posti chiave, soprattutto inaree legate alla diplomazia internazio-nale (Nicaragua e centr’America intesta). La loro devozione nei confron-ti della politica imperialista è sempreandata di pari passo con il loro dinie-go nei confronti dell’empirismo, cioèdi un approccio basato su fatti ed espe-rimenti: ciò che contava non erano ifatti, ma i risultati!E questo genere di strategia non avreb-be funzionato se non grazie alla mol-titudine di ingenue “truppe” di destramanipolate da una varietà infinita difalsa narrativa a tutti i livelli. I profes-sional della politica di destra hannomanipolato il risentimento razziale dialcune fasce sociali, il culto del liberomercato di molte fasce economiche elo zelo religioso dei fondamentalisticristiani, creando un cocktail perfetto

sommario

04_ OsservatorioAmerica: la guerra per la realtà

06_ Qui fin dall’inizio!Storie d’illuminazione. Osho

10_ Un vero e proprio viaggio coi TarocchiPartire o meno... e dove andare? Viaggiare da sola o con qualche amico?Una lettura di Tarocchi.

16_ Un tuffo nel cuore, invece che nel cibo!Alimentazione ed emozioni: parlano i par-tecipanti a un workshop su questo tema

21_ Scambio di persona?No! “Ho i miei sistemi!” risponde Osho achi gli fa notare che ha risposto non alladiscepola che gli aveva posto la doman-da, ma a una sua omonima...

24_ Una vita perfetta: musica, famiglia... e Osho!Marga intervista Chinmaya

28_ Speciale OshoFestival- Sei molto molto di più di chi pensi diessere. Di Anando. - 4 giorni che non dimenticherai!Tutto il programma nei dettagli. - Il tesoro più preziosoTrovi la verità solo dentro di te. Osho

38_ Protagonista di una storia zenProsegue la serie: avventure di Akarmocon la Vipassana

42_ L’esperimento“Ho provato a vivere come se mi rimanes-se soltanto un anno di vita…” Nityanandone parla con Maneesha

45_ I 4 livelli del silenzio...Non fermarti, vai sempre più in profondità!

48_ Tutti insieme... con Osho! Tante occasioni per passare un’estateall’insegna della meditazione...

50_ La “fortuna” del principiante! La mente e le aspettative. Osho

54_ Grazie alla vita! Una serie di incontri “fortunati” con persone straordinarie... dal racconto di Iaia a Marga

60_ News

64_ L’oroscopo di marzo 2013

66_ I libri di OshoIl racconto di Veena, che si occupava dellaloro pubblicazione a Pune negli anni '70

70_ Sempre un passo avantiUn importante insegnamento di Osho neiricordi di Satya Niranjan, uno dei suoiprimi discepoli indiani

72_ La novità editoriale di Osho

73_ La Vetrina di Oshoba

¶ Marga

America: la guerra per la realtà

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osservatorio

che ha funzionato benissimo seppurein un sistema politico che garantisce lalibertà di parola e di stampa. Questoè potuto accadere anche grazie anchealla timidezza del Centro, alla debo-lezza e all’intellettualismo snob dellaSinistra e al fallimento dei mezzi dicomunicazione nel difendere la verità.È un fatto che la Destra ha combattu-to molto più duramente, per creare edifendere la sua terra di fantasie e illu-sioni, di quanto non abbia fatto il restodell’America per sostenere il mondodella realtà. L’apoteosi di questoinganno collettivo è stato il governo diG. Bush figlio – le cui bugie nessunoha avuto il coraggio di sfidare – che haufficializzato l’affermazione di questonuovo mondo basato sulla fede e suicredo. Il giornalista e scrittore RonSuskind intervistò nel 2004 alcunimembri del suddetto governo e celebrifurono le dichiarazioni di uno di que-sti, rimasto anonimo: “Gente come te(riferendosi a Suskind stesso N.d.R.)vive in ciò che noi definiamo la ‘comu-nità che si fonda sulla realtà’, cioè per-sone che credono che le soluzioniemergano da diligenti studi sulla realtàconoscibile. Ma non è così che fun-ziona il mondo, non più: siamo unimpero oramai e quando agiamosiamo noi a creare la nostra realtà. Ementre voi studiate quella realtà – dili-gentemente come sempre – noi agia-mo di nuovo e ne creiamo delle altreche potrete naturalmente studiare ed ècosì che le cose vanno come devonoandare. Siamo i protagonisti della sto-ria e voi, tutti voi, non potrete far altroche studiare quello che facciamonoi!”. (Non a caso, forse, la massimaespressione cinematografica di queglianni è stata la trilogia Matrix N.d.R.).A dispetto di questa arroganza impe-rialista e imperiale, la realtà ha gra-dualmente ripreso ad affermarsi, sottoforma di crisi di ogni genere, e molteverità hanno cominciato a venirefuori, togliendo all’America (e almondo N.d.R.) molti dei suoi sogni eillusioni nati in trent’anni di abbuffa-

te oniriche e anti-realtà. L’America e ilmondo hanno sotto gli occhi le conse-guenze di trent’anni di allucinazioni:disoccupazione di massa, deficit astro-nomico, crisi finanziarie, il degradodella classe media, servizi medici esanitari allo sbando e milioni di per-sone lasciate a se stesse, infrastruttureche stanno crollando, un pianeta sur-riscaldato, guerre sanguisughe e ilbudget del Pentagono che sembra unpozzo senza fondo, bambini massa-crati da giovani psicopatici con unaccesso ridicolmente facile a fucilisemiautomatici da guerra.Se ci saranno soluzioni razionali epragmatiche a questi problemi nonbasterà che Obama mostri di averepiù polso, ma tutta la nazione ame-ricana richiederà ai suoi abitantidotati di un minimo di consapevo-lezza della realtà di mostrare alme-no la stessa determinazione degliallucinati che hanno creato questomondo di sogno che oramai è diven-tato da incubo!Sarà difficile e spiacevole, richiederàrisorse, pazienza e forza. Ma non c’èaltra soluzione, la realtà va ristora-ta, riscoperta e protetta. Ne va dellasopravvivenza dell’umanità e delpianeta”.

(da un articolo apparso su:

www.commondreams.com)

Questi non sono altro che vendito-ri di sogni e ti riempiono la testa dicosì tante illusioni che tu smetti divedere la realtà. La realtà è che gliinteressi costituiti – i politici, i ric-chi, i preti – sono la causa della tuasofferenza, della tua angoscia, dellatua infelicità… ma possono esseredestituiti. OSHO OS

SERV

ATORIO

TERRA

MARZO 2013 5”

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6 OSHO TIMES

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MARZO 2013 7

Questa risposta potrebbe essere datada chiunque al mondo. Non nasce daun cuore vuoto, dallo specchio delnulla. È ciò che potrebbe dire… unbambino. La risposta di Hyakujo èesatta, solo che non è una risposta delcuore, ma della mente.“Sono oche selvatiche, signore”,rispose Hyakujo.Qui ha mancato il punto. Avrebbedovuto rispondere alla domandasenza pensare alle conseguenze.“Dove sono?” – il maestro gli avevadato un’altra possibilità – chiese il maestro.“Sono volate vie, signore” replicòHyakujo.Hyakujo sta operando semplicementea livello mentale.Ma-tzu improvvisamente afferrò ilnaso di Hyakujo e lo storse. Sconvol-to dal dolore, Hyakujo gridò. Ma-tzudisse: “Dici che sono volate via, macomunque erano qui fin dall’inizio”.

Dove possono andare? Sono semprestate qui e saranno sempre qui. Qui èvasto a sufficienza: ovunque siano,sono qui. Non possono uscire da qui.Ecco che cosa Ma-tzu si aspettava daHyakujo. Invece era stato costretto adafferrargli il naso e storcerlo per ren-derlo consapevole del fatto che stavaoperando tramite la mente. La mentepuò portare soltanto dolore, la menteè dolore.Non considerare in modo superficia-le l’azione di Ma-tzu che storce il nasodi Hyakujo procurandogli un tre-mendo dolore. Non prenderla percome appare in superficie. Il grido diHyakujo non proveniva dalla mente,ma nasceva da una risposta sponta-nea di tutto il suo essere. In quelmomento, il maestro aveva la possi-bilità di parlargli, adesso si trovavanello spazio giusto. Non era più nellamente, tutto il suo essere era sveglioa causa del dolore. Il dolore ha un valore straordinarioper il risveglio. È stato usato da moltimaestri per risvegliare il discepolo

addormentato. Tutte le tue vecchiereligioni, al contrario, consolano ildiscepolo e lo aiutano a dormiremeglio. Ti dicono: “Dio è in cielo etutto va bene sulla Terra, non tipreoccupare!”.Ma lo Zen non è per nulla interessa-to a consolarti. Ciò che gli interessaè svegliarti. Quando Hyakujo si mise a gridare,Ma-tzu non gli disse neanche unaparola di comprensione. Non glidiede spiegazioni per avergli storto ilnaso. Anzi, affermò: “Dici che sonovolate via, ma comunque erano quifin dall’inizio”.In quel momento non c’erano pensie-ri, ma soltanto dolore. La mente eravuota, il naso doleva. A Ma-tzu ilnaso e il dolore non interessavano;aveva fatto un’affermazione di gran-de importanza, cioè che nessuno,nulla, può andarsene da qui. Qui èimmenso, vasto, e così è ora. Dovun-que siano, sono qui. Hyakujo adesso era nella condizionegiusta per comprendere ciò che ilmaestro voleva dire, cioè che tutto èsempre qui. Le oche selvatiche eranosoltanto una scusa per spiegare aHyakujo che nulla si muove, nulla vada nessuna parte.In quell’attimo, Hyakujo raggiunsel’illuminazione.Afferrando il punto, l’eternità e lavastità del quieora, cadde immedia-tamente nel vuoto del cuore e com-prese la verità. In un istante, dentrodi lui qualcosa fu innescato dalleparole di Ma-tzu, ciò che lo Zen chia-ma illuminazione. Diventò consape-vole del proprio essere qui, del pro-prio essere ora.Le oche selvatiche erano soltanto unpretesto.

Storie del genere non sono mai acca-dute in altri luoghi; non hanno con-fronti e per questo sono difficili dacomprendere. Sono storie sul cammi-no della meditazione. Soltanto chi èandato in profondità nella meditazio-

uando un maestro agisce inun certo modo, il discepolodeve rispondere in modo

spontaneo, non tramite la mente, maattraverso il suo stesso cuore vuoto.Lo Zen, in fin dei conti, è un espe-diente, migliaia di espedienti, creatidai diversi maestri per stimolare in teil risveglio. Leggendo queste storie sipotrebbe pensare che siano soltantoaneddoti, storielle, ma non è così.Sono una forma di comunicazione delpiù grande valore.

Un giorno, mentre Hyakujo era in visi-ta dal suo maestro Ma-tzu, uno stor-mo di oche selvatiche passò sopra diloro. Ma-tzu chiese: “Che cosa sono?”“Sono oche selvatiche, signore”,rispose Hyakujo.“Dove sono?” chiese il maestro.“Sono volate vie, signore” replicòHyakujo.Ma-tzu improvvisamente afferrò ilnaso di Hyakujo e lo storse. Sconvol-to dal dolore, Hyakujo gridò. Ma-tzudisse: “Dici che sono volate via, macomunque erano qui fin dall’inizio”.In quell’attimo, Hyakujo raggiunsel’illuminazione.

Per chiunque pensi normalmente, inmodo razionale, questa sembreràun’affermazione assurda. Ma per chiè in sintonia con la meditazione, puòdiventare uno straordinario punto dirisveglio. Non è che Ma-tzu non sap-pia che le oche sono volate via e nonè che non si fosse accorto della loropresenza. Non pone una domanda perricevere una risposta basata su qual-che nozione. Esige la risposta cheHyakujo non ha compreso all’inizio,quando Ma-tzu gli ha chiesto: “Checosa sono?”. Ovviamente, Ma-tzu sagià che cosa sono.Ricorda, non si tratta di una doman-da o di un’indagine fatta per conosce-re un oggetto. Hyakujo non ha com-preso questo punto. La sua era unarisposta della mente, quando ha detto:“Sono oche selvatiche, signore”.

zen

Q

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8 OSHO TIMES

ne sarà in grado di comprendere qual-cosa che dal punto di vista della ragio-ne appare del tutto assurdo.Il naso non ha nulla a che fare conla realizzazione, altrimenti sarebbemolto semplice: il discepolo arriva,si fa storcere il naso, si illumina e sene va a casa. Tuttavia, Ma-tzu nonstorcerebbe il naso di un discepoloqualunque...Hyakujo è pronto, gli basta una spin-ta. Si trova al limite, dove qualsiasicosa può spingerlo a fare quell’unicopasso in avanti necessario.Si tratta di un’affermazione moltoimportante: non c’è tempo e non c’è

spazio. Qui è l’unico spazio e ora èl’unico tempo.Tutto ciò non si applica soltanto alleoche selvatiche, ma vale anche per te,per ogni cosa... l’affermazione impor-tante e l’osservazione silenziosa.Risvegliato dal dolore al naso,Hyakujo raggiunse l’illuminazione.

Il giorno successivo, durante la rego-lare adunata dei monaci, Ma-tzu si eraappena seduto quando Hyakujo siavvicinò per arrotolare la stuoia delmaestro, al che questi scese dalla peda-na. Hyakujo lo seguì nella sua stanza.Ma-tzu disse: “Proprio in quel mo -mento, prima che iniziassi il mio ser-mone, che cosa ti ha spinto ad arroto-lare la mia stuoia?”Hyakujo rispose: “Ieri Sua Eccellenzami ha storto il naso e ho provato unacuto dolore”.“Dove avevi la mente, ieri?” chieseMa-tzu.Il discepolo replicò soltanto: “Ogginon provo più dolore al naso”.

A quel punto, il maestro commentò:“La tua comprensione dell’episodiodi ieri è stata profonda”.

Questo episodio è un po’ più sottile delprimo. Di solito, il maestro Zen fa ilsuo sermone e, quando il sermone èfinito, il discepolo principale avvolgela stuoia sulla quale era seduto il mae-stro e la porta nella sua stanza. Tutta-via, in questo caso: Hyakujo si avvi-cinò per arrotolare la stuoia del mae-stro, al che questi scese dalla pedana.Hyakujo lo seguì nella sua stanza.Hyakujo non ha detto neanche unaparola, è diventato anche lui un mae-

stro illuminato. L’esperienza diieri… e adesso risponde come fa unmaestro. Arrotolando la stuoia,afferma: “Ora non ho bisogno disermoni. Ho ricevuto ieri tutto ciò dicui avevo bisogno”.Ma-tzu disse: “Proprio in quelmomento, prima che iniziassi il miosermone, che cosa ti ha spinto ad arro-tolare la mia stuoia?”.Hyakujo rispose: “Ieri Sua Eccellenzami ha storto il naso e ho provato unacuto dolore”.“Dove avevi la mente, ieri?” chieseMa-tzu.“Non avresti potuto fare qualcosaieri?” sta chiedendo Ma-tzu.Il discepolo replicò soltanto: “Ogginon provo più dolore al naso”.Vuol dire: “Non mi servono consola-zioni. Non provo dolore al naso, oggi,e non ho più bisogno di sermoni. Haigià detto tutto ieri”. A quel punto, il maestro commentò:“La tua comprensione dell’episodio diieri è stata profonda”.

In un’altra occasione, non appena simise a sedere come al solito sulla suapanchetta da zazen, Ma-tzu sputò.Un monaco gli chiese: “Perché haisputato?”.Ma-tzu rispose: “Quando mi sonomesso lì a sedere, c’erano montagne,fiumi e tutto l’universo naturaledavanti a me. Ho sputato perché nonmi piaceva”.Il monaco continuò: “Ma l’universo ècosì splendido! Perché non ti piace?”.Ma-tzu replicò: “Sarà splendido per te,ma per me è disgustoso”.Il monaco disse ancora: “Che razza distato mentale è questo?”.

Ma-tzu disse: “Questo è lo stato diun bodhisattva”.La terza parte dell’aneddoto è ancorapiù difficile da comprendere. QuandoMa-tzu sputa, seduto sulla panchettada zazen, non vuole davvero dire chenon gli piacciono le montagne, i fiumie le stelle. Vuole vedere se il discepolorimane silenzioso e privo di giudizi ose invece giudica.L’atteggiamento fondamentale delloZen è privo di giudizi. Non giudica-re… se non altro, il discepolo nondovrebbe giudicare l’azione del mae-stro; dovrebbe soltanto osservare,vedere semplicemente che Ma-tzu hasputato. Ma-tzu lo sta provocando,sta provocando la sua mente piena digiudizi. Il monaco si è dimenticato chel’insegnamento del maestro è quello dinon giudicare mai. Devi soltantoosservare, in particolare osservare leazioni del maestro.Pensi che Ma-tzu non comprenda chesputare dalla panchetta è disgustoso?Tuttavia desidera che il discepolo

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MARZO 2013 9

rispondere. Ovviamente, il maestro stafacendo qualcosa di sbagliato, per pro-vocare. Se il discepolo avesse dato unoschiaffo al maestro senza parlare, ilmaestro sarebbe scoppiato a ridere eavrebbe benedetto il discepolo, dicen-do: “Hai compreso”. Invece, dato cheil discepolo aveva mancato il punto,disse di nuovo: “Ho sputato perchénon mi piaceva”.Vuole che il discepolo replichi: “Checosa ne è stato della mente priva digiudizi?”. Ma il discepolo ha dimen-ticato completamente la mente privadi giudizi, che è il fondamento stessodello Zen.Il monaco continuò: “Ma l’universo ècosì splendido!”.Si era messo a discutere. Tuttavia, conil maestro non discuti, piuttostorispondi. Non inizi una conversazioneverbale, perché in questo modo per-derai di vista il maestro e la sua gran-de compassione. Il monaco continuò: “Ma l’universo ècosì splendido! Perché non ti piace?”.Il monaco è sceso al livello della mentee vuole discutere la questione, ma loZen non ammette discussioni. Non èun dibattito, è un assoluto risvegliodalla mente, pura libertà dal giudizio.Ma-tzu replicò: “Sarà splendido per te,ma per me è disgustoso”.Ancora una volta cerca di ricordare aldiscepolo che dovrebbe prenderlo aschiaffi perché è pieno di giudizi, aven-do completamente dimenticato i prin-cipi fondamentali.Il monaco disse ancora: “Che razza distato mentale è questo?”.Parla ancora al livello della mente.Ma-tzu disse: “Questo è lo stato di unbodhisattva”.

Questa è la condizione di un buddha.Ora non c’è più nulla da dire. Ma-tzutermina la conversazione, vedendo chel’espediente non ha avuto successo.Ricorda che un espediente non hasempre successo, perché sono coin-volte due persone, il maestro illumi-nato e il discepolo che illuminato non

è. Quest’ultimo con molta probabi-lità si comporterà in modo non illu-minato, non comprendendo che quel-lo è il momento di agire in modospontaneo, non tramite la mente, mamediante il cuore vuoto.

Daio scrisse in lode di Kannon:

I dirupi sono alti e profondi,le acque si riversano precipitose.Il regno della perfetta comunioneè nuovo in ogni luogo.Faccia a faccia, la gente chel’incontra non la riconosce.Quando mai saranno liberi dal rifugio delle illusioni?

Ogni momento dell’esistenza è prontoper la comunione. Non esiste unmomento speciale per illuminarsi,ogni momento è speciale. Ogni mo -mento ha in sé la potenzialità dell’il-luminazione: un bel tramonto, unasplendida alba, un vasto cielo pieno distelle o soltanto questo silenzio. Andràbene tutto, se ricordi di essere un osser-vatore, senza farti coinvolgere, senzaidentificarti, rimanendo uno specchio,uno specchio vuoto.Davanti a uno specchio vuoto, le illu-sioni non possono durare a lungo.Scompariranno. Se rimangono è sol-tanto perché sei coinvolto.Daio chiede con grande compassione:Quando mai saranno liberi dal rifugiodelle illusioni?Il tempo per l’illuminazione arrivaogni istante. Ogni momento è la sta-gione adatta, il clima giusto. Eppurecontinui a lasciartelo sfuggire. Tuttoquesto diventa un’abitudine, che deveessere spezzata. Devi diventare stabi-le, concentrato nel momento, al cen-tro dell’essere; devi osservare senzapronunciare nemmeno una parola divalutazione: buono, cattivo o bello.Non c’è nulla da dire, è sufficienteosservare e tutte le illusioni svanisco-no, tutto ciò che è falso scompare.

TRATTO DA: Osho, Ma-tzu: The Empty Mirror #4

rimanga saldo, privo di giudizi, cheosservi come farebbe uno specchio.Quando uno specchio osserva, pensiforse che dica: “Che cosa fai? Cosìnon va bene”. Il discepolo ha persouna grande occasione per illuminar-si. Ricorda, gli espedienti non fun-zionano in ogni occasione. A voltefalliscono.Il maestro compie uno sforzo contutto il cuore, ma il discepolopotrebbe non essere nello spazio giu-sto per comprenderlo. Per una per-sona che conosca un po’ la medita-zione è chiarissimo che Ma-tzu sabene che sputare dalla panchetta dazazen è disgustoso, quindi non ènecessario fare domande.Forse ti sta provocando, sta stimolan-do la tua mente che giudica. Nelmomento in cui fa la sua comparsa lamente che giudica, la mente che osser-va scompare. Ricorda queste dueespressioni: la mente che giudica e lamente che osserva. Puoi osservare sol-tanto se non giudichi.Ma il discepolo non aveva potutofare a meno di chiedere: “Perché haisputato?”. Si era completamente di -menticato che qui deve imparare aosservare, senza formulare giudizi, inparticolare relativamente alle azionidel maestro.Ma-tzu rispose: “Quando mi sonomesso lì a sedere, c’erano montagne,fiumi e tutto l’universo naturale da -vanti a me. Ho sputato perché nonmi piaceva”.Il discepolo non riusciva ancora acapire che non c’erano né montagnené fiumi né un universo davanti allapanchetta da zazen. La spiegazionedel maestro serviva soltanto a met-terlo alla prova. Disse: “Ho sputato perché non mipiaceva”.Un discepolo meditativo avrebbe datouno schiaffo a Ma-tzu, non gli avreb-be fatto una domanda e sarebbe statoapprezzato da Ma-tzu. Per il discepo-lo sarebbe stata l’illuminazione. Nonsi tratta di fare domande, ma di

zen

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UN VERO E PROPRIOVIAGGIO COI TAROCCHI

SCOPRIRE COME TUTTO QUESTO SIA SOLO LA PARTE ESTERIORE DI UNA DINAMCA INTERIORE

Bali ci racconta una lettura di Tarocchi con Somen

Partire o meno... e dove andare? Viaggiare da sola o con qualche amico?

10 OSHO TIMES

Ci troviamo nel giardino dell’OshoMeditation Resort di Pune...Una lettura di Tarocchi può aver luogoovunque, comunque Somen, prima dicominciare a leggere le carte, “prepa-ra lo spazio”, come a definire uno stac-co tra il momento iniziale delle chiac-chiere e la lettura vera e propria; dispo-ne il mazzo di carte su un telo e segnalo spazio con due cristalli: uno legatoal primo chakra e l’altro al settimo.Mi fa fare un breve rilassamento gui-dato, in modo che io possa formularela domanda nel modo più appropria-to e mi invita a essere presente a “ciòche è”, nel momento: a sentire comesto, se sono tesa o rilassata, se il miocuore batte veloce o lento, se il respi-ro è superficiale o profondo. Poi miguida nel rilassarmi in quello che miaccade senza bisogno di cambiarenulla, ma semplicemente “abbraccian-do” me stessa per tutto quello chesono in questo momento. Mi invita a

fare un respiro profondo, a sentire l’a-ria che entra ed esce dal petto e a inclu-dere anche i suoni presenti – il suonodell’acqua che scende dalla cascatellalì vicina, i passi di qualcuno che si avvi-cina, il battito del mio cuore – e infi-ne a tornare presente, lentamente, lì altavolino a cui siamo seduti e alle cartee a porre la domanda.

La domandaBali: Fra qualche giorno finisco ilmio lavoro con l’Osho Times e ho inmente di fare un viaggio qui in India,ma ancora non riesco a muovermi, acapire dove andare, come andare e con

chi. Un po’ mi blocca il fatto che vor-rei fare questo viaggio in compagnia einvece al momento sono sola. È ilmomento giusto? E davvero a questoviaggio che devo rivolgere la miaattenzione? Troverò un compagno ocompagna di viaggio? È come se que-sto viaggio rappresentasse qualcosa dipiù profondo. Adesso siamo vicini allepossibili date di partenza e ancora nonmi è chiarissimo se questo viaggio èsolo interiore o se deve realizzarsianche materialmente.

Somen: La prima cosa da fare èvedere dove sei nel presente, se questaesigenza di viaggio è reale o se devimagari rimanere ancora qui a vederequalcosa di te. Oppure se questa esi-genza è davvero forte e a quel puntopotresti scoprire di poter fare il viag-gio anche se da sola!

Accetto di limitare la mia domanda alpresente, poi con la mano sinistra divi-do le carte in tre mazzi e scelgo le carte,che Somen dispone come sopra.

Somen: In questo momento ci sonodue aspetti di te che vanno insieme: le

SOMEN

BALI

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tempo e dire: “Domani forsepartirò, da sola o in compa-gnia”, ma tutto questo senzaalcuna pressione. E, d’altrocanto, la pressione può ancheessere interna: ti spinge, tiporta dall’altra parte, ti chie-de di fare qualcosa di nuovo,ti dice: “Dai, esploriamo, hovoglia di mettermi in gioco,ormai conosco Pune, so comemuovermi e ho voglia di pro-

vare qualcos’altro!”. Questoè il quadro generale, vedernequesti due aspetti ti aiuta afare chiarezza su quello chepuò essere il tuo passo suc-cessivo, la forma che puòprendere il viaggio.Da una parte poi c’è il Crea-tore: qui l’attenzione si spo-sta verso l’alimentare la cen-tratura, lo spazio del tuo cen-tro e l’essere radicata; posso-no essere le meditazioni che

preferisci o la meditazione in sé al dilà di una tecnica specifica, qualcosache ti carichi e non disperda la tuaenergia, qualsiasi cosa che ti sostenga.E dall’altra parte c’è la Condivisionecon gli altri. Questi due bisogni con-vivono, non è “o questo o quello”: haibisogno di tornare a te e hai bisognodi condividere. Hai bisogno di nonsentire o non farti pressione, di starein uno spazio sicuro, di coccolarti in

quello spazio e al contempo il bisognodi uscire fuori.È come un movimento dell’anima.Quando dici “voglio andare, vogliofare” è un aspetto; quando dici“voglio restare” è un altro aspetto; iltrovare la forma giusta avviene attra-verso l’alimentare lo spazio di medita-zione e attraverso la condivisione.Quindi prenditi cura di questi dueaspetti: prenderti lo spazio di sentire testessa – magari passare del tempo dasola, cucinare per te, “accogliere” testessa – e dare spazio al bisogno diincontrare gli altri, di condividerecome stai, di condividere il tema delviaggio. Dare spazio a tutti e due. Por-tando avanti queste due richiestemagari la situazione si chiarisce e arri-va il momento che si realizza qualco-sa che include tutti e due.Potrebbe essere un viaggio in compa-gnia, in condivisione, dove tu speri-menti qualcosa di tuo o potrebbe esse-re qualcosa che ti sorprende: magariviaggi e vai trovare delle persone.Comunque sono questi i due elementiin gioco. Come ti sembra?

Bali: Quello che dici mi risuonamoltissimo, ma vorrei sentire che labilancia pende chiaramente da unaparte o dall’altra; mentre questo anco-ra non lo sento: manca solo un mese,ma il desiderio è ancora nella testa,non è sceso nel cuore e nella pancia.

Somen: Sì, sento che c’è una partedi volontà che vuole definire nel piùbreve tempo possibile, perché iltempo stringe, ma in realtà il movi-mento dell’anima ha un altro tempo:se permetti alle due linee, ai due diver-si elementi di essere, questo creerà unrilassamento che può aprirti a nuoveidee, in uno spazio che va ancora piùin profondità, dove comprendi ve -ramente dove sei e allora le cose si potrebbero materializzare ancheesternamente. Questo è il quadrogenerale. Vediamo se le carte riten-gono che sia il caso di cercare quella

carte che rappresen-tano Pazienza eCoraggio. Da unlato c’è un’esigenzadi seguire un tuoritmo interno, senzapressione di alcuntipo, e dall’altraparte c’è un bisognodi aria fresca, di arianuova, di qualcosache possa attivarti,qualcosa di avventuroso, di diverso,che richiede una dose di coraggio per-ché ti muovi nell’ignoto. Può sorgereun doppio rischio, ad esempio chequesto bisogno di tempo e di trovareil tuo ritmo interno, possa portarti anon fare, o che il bisogno di nuovo tiporti d’altro canto a strafare. Questedue tendenze vanno insieme e non cen’è una che prevale. C’è la parte cheha bisogno di prendersi tutto il suo

strumenti

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“visione” o se è sufficiente propriorilassarsi in questi due aspetti e lascia-re che la visione accada. Scegli unacarta per il viaggio da sola!

Bali:No,non voglio viaggiare da sola!

Somen: È interessante che primadella lettura tu sappia già la risposta,ma chiedi lo stesso alle carte una con-ferma di quello che sai. Spesso con lecarte di Osho succede proprio l’op-posto di quello che vuoi. La carta èControllo!Adesso scegli una carta per il viaggioin compagnia, una per andare a Goae una per...La carta per Goa è MutamentoIl messaggio è proprio di stare!C’è proprio qualcosa legato al tema delviaggio, come una pressione su que-st’aspetto. Goa fra tutte le opzioni è inquesto momento la parte più caricad’energia, però al di là di questo è unpo’ come se attraverso il viaggio stessicercando qualcosa. A quel punto puoidistogliere l’attenzione dal viaggio epuntarla tutta su quell’altra cosa, quel-la che in realtà stai cercando. È un po’come se al viaggio tu chiedessi qualco-sa, come se il viaggio fosse solo un tra-mite. Il punto è: “Che cosa vuoi? Cosastai cercando di te stessa in questo viag-gio?”. Qual è la parte di te che vuoleemergere, che spinge per avere luce. Ècome se prendessi una strada più lunganei tuoi pensieri per arrivare a qualco-sa che stai cercando, è come se ci fosseuna chiamata dentro di te, qualcosache dice: “Ho voglia di uscire!”.

Bali: Il viaggio rappresenta la con-cretizzazione della mia spinta chealtrimenti resta ideale, teoretica. Ilviaggio mi fa fare i passi che devonoessere fatti per andare verso... nonso cosa sto cercando, ma sento ildesiderio di libertà, non di “struttu-ra”. La mia scelta implica se lascia-re Pune per soli dieci giorni o per iprossimi due mesi? Devo spostaretutta la mia energia?

Somen: Ma è questa la non-strut-tura che desideri! Che tu rimanga inuno stato ricettivo. La non-struttura èproprio il non sapere cosa farai fra unmese e riuscire a rilassarti in questonon sapere, o sapere che il domani puòessere diverso. In realtà per andare aGoa ti basta dire: “Domani vado”. C’èsolo da comprare il biglietto, no? Etutto diventa già concreto...Questo voler definire adesso se devo-no essere due mesi, o dieci giorni, creapesantezza. La non-struttura che tudici di cercare è proprio lo stare in que-sto spazio: stai dove sei, aspetti e que-sta attesa è già un godimento; sai chedomani potresti andare a Goa, o maga-ri anche in Kerala... questa sensazionedi spazio, di poter fare tutto è proprioquell’assenza di struttura che il temadel viaggio ti richiama. Nel momentoin cui lo vai a strutturare sei controquella parte che sta cercando di usciree di esprimersi. Vedo che c’è aperturaquando dici: Goa. Ma già c’è un pesose dici: decidere per i prossimi due mesidi fare questo o quello. Non struttura è:“Cosa fai il prossimo mese? Tu lo sai?Boh! Magari ci si vede a Goa, magarici si vede in giro, magari vengo a Goa,sto dieci giorni e poi me ne vado”.Una parte di te sta cercando di trova-re una strada e tu attraverso il viaggiostai cercando questa porta. Ma ilpunto è che al di là del viaggio la portala puoi già aprire adesso! Non è unaporta che si apre tra un mese, è unaporta che puoi aprire in questomomento e quando l’hai aperta il pro-blema del viaggio non c’è più, perchéla porta è già aperta e da quello spa-zio il viaggio arriverà nel modo giusto.Se dici: “La porta si apre tra un meseperché solo il viaggio mi può darequello che voglio” non funziona! Laporta è adesso e attraverso il viaggioc’è qualcosa che sta bussando, adesso,per poter “entrare”.Per cui il consiglio che danno le carteè di ritornare al presente quando entrinel trip di programmare il viaggio equesto ti crea ansia e agitazione. Ma

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Questa lettura ha rafforzato in mel’accettazione di tutto quello chestavo attraversando e un certo sollie-vo nel sentire che quello che accade-va era la cosa giusta per me e che iturbamenti e le difficoltà sembrava-no enormi in quanto il viaggio erasolo la parte esteriore di una dinami-ca interiore ben più intensa e vitale.

Bali è poi partita davvero per il suoviaggio, passando un mese a Goa:relax sulla spiaggia di fronte al mareinsieme agli amici!E in seguito è andata anche a Dha-ramsala, ai piedi dell’Himalaya, peruna quindicina di giorni insieme aun’amica.

Leggo prevalentemente i tarocchiZen di Osho, i Rider-Waite e a volteanche quelli di Crowley. Se chi michiede la lettura vuole vedere aspettie movimenti profondi della propriaanima, in quel caso preferisco usarei tarocchi Zen di Osho perchéhanno una profondità maggiore, seinvece faccio una lettura a personenon interessate alla meditazione,allora leggo i Rider-Waite chehanno un taglio più superficiale, mami aiutano a comunicare meglio e adare una risposta adeguata allarichiesta della persona che ho difronte.La lettura dei Tarocchi Zen nondice quello che succederà, non visualizza il futuro,

solo quando è una forma di pressioneperché se è una forma di espansione,puoi anche farlo: non è una regolanemmeno il fatto che non devi pro-grammare! Ma quando senti quell’a-gitazione che ti sposta dal tuo centronon è il momento, altrimenti rischi dilasciarti sfuggire la cosa più impor-tante e se accade, allora il viaggio nonapre quella porta! Non è il viaggio cheapre quella porta, la porta la apri tu.C’è una tensione, uno sforzo tra dueesigenze, ecco perché le carte Pazien-za e Coraggio, di cui dicevo prima. Iltuo desiderio è di fare un viaggio condegli amici, in una situazione protet-ta, ma in tutto questo c’è la pressionedi dover decidere.L’insegnamento che ti dà la carta IlMaestro è quello del vuoto! Sei lì, c’èquesto vuoto, stai lì e te lo godi! E que-sto è proprio un punto di partenza: seiall’Osho Meditation Resort... è ilpunto in cui ti trovi!

Bali: E se andassi a Dharamsalainvece?

Somen: Ecco che si mette in motodi nuovo la parte di te che vuole pro-gammare! Questa è la carta, Grava-me! Prova a vedere cosa ti succede,quando senti la pressione; prova a fareun passo indietro e a includere questedue parti di te, nello stesso tempo:quando sei nel tuo quotidiano oltre lospazio di meditazione, il tuo spaziointeriore, prova ad aprirti anche allacondivisione con gli altri. Come unpendolo: entrambi gli estremi hannobisogno di essere inclusi e ti porte-ranno al passo successivo. Condivi-sione e meditazione: prenditi cura diquesto spazio che ha bisogno di sicu-rezza, di non pressione, di stare conciò che è e che dall’altra parte ti staspingendo verso qualcosa di nuovo. Eil nuovo è già nel modo in cui, in que-sta fase della tua vita, ti avvicini allascelta, non è ciò che scegli. È già nellascelta che questo nuovo può prende-re spazio e se parti da quello, il viag-

strumenti

gio veramente può darti qualcosa inpiù. Il viaggio in sé non è qualcosa cheti trasforma, è proprio il modo in cuitu vivi il tutto, il modo in cui arrivialla scelta e poi prosegui nella sua scel-ta, il modo in cui porti l’attenzione ate quando senti che la mente ti spingeverso il definire subito e vuol far pre-valere la parte che dice: “È giusto chevai, è giusto che tu sia coraggiosa, per-ché se non lo fai, finirai col giudicar-ti e confrontarti con gli altri. Tuttiviaggiano e io sto ferma per mesi emesi, sto in una situazione protetta.Quand’è che avrò il coraggio di farecome tutti gli altri? Perché non sonoin grado? Perché?”. Ecco, a tutta que-sta parte dacci un taglio!

(All’OshoFestival di Bellaria dueeventi di Tarocchi con Anurag)

ma riesce a vedere quelle che sonole energie in gioco nel momento, percui se la persona è in confusione inqualche modo, la carta lo aiuta aprendere coscienza di quello che è,di quello che lui vuole in quelmomento. Non deve “subire” la carta, ma inqualche modo la carta accende unsenso di: “Ah sì! È così!”. E a quelpunto vuol dire che la lettura dellacarta è stata colta!

Somen

Per contattarlo:[email protected]

Le energie in gioco nel momento

Il commentodi Bali:

la storia continua...

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Da quel momento in poi ho dovutoprendere delle decisioni non facili, mail mio cuore è stata la mia guida, indi-candomi la direzione da prendere.Fondamentale è stato capire e sentireche potevo scegliere un altro modo divivere, connessa con la mia vera natu-ra e con che cosa era veramente impor-tante per me. Quindi ho lasciato Romae mi sono completamente arresa aOsho e all’Esistenza! Il mio nomeinfatti significa proprio “arresa all’E-sistenza attraverso l’amore, attraversoil cuore”.

Marga: Cosa ti ha portato a fare ilgruppo di Tarika sull’alimentazione?

Sharani: I disturbi alimentari so -no stati da sempre una tematicamolto importante per me e causa dienorme sofferenza. Avevo circa noveanni quando ho cominciato ad averequesto forte sbilanciamento con ilcibo. Ho passato anni ad abbuffarmida una parte e dall’altra a fare dietemolto restrittive e punitive, prenden-do anche anfetamine che eliminava-no completamente la fame, e poi pur-ghe, diuretici, ecc.

Da Tarika mi ha portato la grossa sof-ferenza che sentivo a causa di questocontinuo conflitto con il cibo, masoprattutto la decisione di entraredentro, in profondità, a questa miadinamica, a questo mio meccanismodistruttivo e trasformarlo, scioglierlo.Tutto questo sta accadendo attraver-so l’imparare ad amare me stessa,imparare ad ascoltarmi, imparare asentire e a esprimere le emozioni. Hoiniziato un anno fa a seguire le ses-sioni individuali con Tarika, viaskype, ed è come l’aver piantato deipiccoli semi che stanno piano pianocrescendo, come ad esempio impara-re a cucinare con amore e a prender-mi cura di quello che mangio: ascol-tare il mio corpo mentre mangio,ascoltare cosa vuole mangiare, masti-care, sentire il gusto, gestire i momen-ti di bramosia, di compulsione, impa-rare ad andare al supermercato ecomprare le cose giuste, ecc. Nel giar-dino di casa ho persino fatto un pic-colo orto dove pianto e semino tuttele verdure ed erbe aromatiche che mipiacciono e questo mi diverte moltis-simo! Fondamentali sono le variemeditazioni da lei create e che sono

Un tuffo nel cuore,invece che nel cibo!

AlimentAzione ed emozioni

I partecIpantI a un workshop condotto da tarIka Lovegarden a MIasto L’anno scorso, parLano dI coMe è caMbIata La Loro

esperIenza su questo teMa

Sharani, Roma

Marga: Raccontami come e quan-do sei arrivata a Osho, il tuo percor-so spirituale…

Sharani: Avevo letto dei libri diOsho nel 2000, sentendo già allorauna forte attrazione e un granderichiamo verso la meditazione e laricerca interiore. Quando ero piccolami sono sempre chiesta: “Ma cosa cifaccio qui?”, “Qual è il senso dellavita?”. Sono arrivata a Miasto nell’ot-tobre 2009 quando sono venuta a fareil gruppo con Alvina The Essence ofYou. Poi sono tornata a Roma doveseguivo degli incontri di respiro emeditazione, Reiki, ecc. A giugno2010 sono tornata per partecipare aLa Legge della Grazia e lì è accadutoun cambiamento così profondo in me,che ho rivoluzionato totalmente la miavita. Posso dire che finalmente sonoentrata in connessione con la miaanima e l’ho ascoltata! Ho sentitoOsho molto forte dentro di me e com-preso che questa è la mia strada!

TARIKA

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te con Tarika qualsiasi dubbio o qual-siasi cosa mi sta succedendo nelmomento; lei ha un’ottima prepara-zione e il suo approccio è così amore-vole che è difficile resisterle. Le sessio-ni sono un ottimo e meraviglioso sup-porto al pre e post gruppo e averlefatte prima del gruppo ha creato le

basi affinché il lavoro andasse vera-mente in profondità.

Marga: Se tu dovessi ricondurre idisturbi alimentari a una causa qualesarebbe?

Sharani: Nel mio caso sono varie

un grande e valido supporto al pro-cesso di trasformazione.Dopo aver lavorato con Tarika duran-te tutto l’inverno, ho sentito che vera-mente lei mi capisce, perché ci è pas-sata anche lei, e sa veramente comeaiutarmi, quindi ho deciso di fareanche il gruppo. È stato molto impor-tante per me imparare a perdonarmiogni volta che mi abbuffo inconsape-volmente. È lei che mi ha insegnato afarlo. Mi ha trasmesso il perdono, miha insegnato a non giudicarmi, a valo-rizzare ogni piccolo passo compiuto, anon affondare sempre di più dopoogni abbuffata, ma a investigare su checosa ci sta dietro!

Marga: A proposito del gruppo, diquesti cinque giorni a Miasto, rispet-to alle sessioni che cosa ti ha dato dipiù o che cosa ha aggiunto alle tuesessioni?

Sharani: Sicuramente stare qui eseguire un piano alimentare basato susani principi nutrizionali è stato fon-damentale perché a casa riuscivo aseguirlo uno, due giorni e poi ricade-vo. Qui ho avuto la dimostrazione chece la posso fare, che posso mangiaresano ma gustoso, in porzioni giuste esentire come il mio corpo stia moltomeglio mangiando così, è molto piùvitale, più energico!Wow! Prima, mangiando troppi zuc-cheri e carboidrati, o mangiando trop-po, il mio corpo era spesso letargico,pesante, addormentato. E l’alimenta-zione sbilanciata influiva sulle mieemozioni, sul mio modo di essere,sulla mia vita in generale. Stando quie seguendo questo piano alimentareho sperimentato in modo pratico chesi può fare, che il punto è mangiaresano ed equilibrato e non essere adieta. In più, stando qui a Miasto, c’èanche l’integrazione del lavoro nelgruppo con le meditazioni Dinamica,Kundalini e l’Evening Meeting (laWhite Robe), nonché il fatto di poteraffrontare nell’immediato direttamen-

alimentazione

Daniela, Firenze

L’approccio all’alimentazione proposto da Tarika è stato in realtà un tuffonel cuore, in quello spazio di connessione e amorevolezza in cui ho ritro-vato accettazione, cura e perdono per me stessa insieme e con il sostegnodei miei compagni di viaggio.Ero partita dall’obiettivo di alimentarmi in modo più armonioso e ho compreso che solo connettendomi con le qualità del cuore l’avreiraggiunto.Ho preso atto con dolore che nascondevo a me stessa l’avidità e l’assue-fazione a dolci e cioccolata con la conseguenza di senso di colpa e ver-gogna. Grazie all’approccio amorevole di Tarika ho scoperto che possogustare un cioccolatino in presenza mentale e goderne pienamente, cosìme ne basta uno e non devo mangiarmi tutta la scatola!In soli cinque giorni il mio corpo è diventato più sensibile e il senso dibenessere che provo è un incentivo a continuare in questo viaggio.In definitiva ho fatto qualche passo per far emergere quella saggezza equell’intuito che il corpo spontaneamente ha; attraverso il cuore, hoimparato come fare per dargli l’ascolto che merita.

OSHO MIASTO

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18 OSHO TIMES

le cause che mi hanno portato a que-sto sbilanciamento. In parte ha origi-ne dalla mia famiglia: ho imparato sinda piccola a sfogarmi mangiando, a“tappare” o meglio “reprimere” ogniemozione, a proteggermi, ad aneste-tizzarmi in questo modo. Il cibo è statoper me l’unico modo che ho avuto persopravvivere a tante situazioni, era ilmio unico e grande amico. Poi ci sonostate altre cause, tutte legate a situa-zioni emotive forti, alle quali ho sem-pre risposto nello stesso modo.

Marga: Ho l’impressione che idisordini alimentari costituiscano unsottobosco di malessere in cui moltepersone si dibattono senza sapere beneche cosa fare. Alla luce di questo, misembra che un programma di questogenere, sia le sessioni che il gruppo,possano essere un passo rivoluziona-rio, in grado di cambiare la qualitàdella vita di una persona. Se dovessidare un messaggio ai lettori che maga-ri hanno il tuo problema o il proble-ma opposto, l’anoressia, cosa diresti?

Sharani: Be’, prima di tutto vogliodire che se ne può uscire. Ci vuoletempo, pazienza e impegno. Io eroconvinta e rassegnata a portarmi a vitala condanna di questa dipendenza.Una dipendenza che, tra l’altro, mirubava spazio ed energia, perché nonriuscivo a prestare attenzione ad altriaspetti importanti della mia vita comeil lavoro, le relazioni e la creatività, inquanto tutto era basato sul mio peso,sul cibo e su questo pensiero continuodi come uscirne… allora oggi digiuno,oggi non digiuno, che cosa mangio,che cosa non mangio, cosa mi cucino,ecc, un loop tremendo e senza fine! E vorrei aggiungere una cosa che sentomolto importante. Sono andata dalprimo dietologo di una lunga serie anove anni, sono stata in molti centridimagranti e nessuno ha mai funzio-nato. La mia trasformazione sta avve-nendo solo ora proprio perché stounendo l’imparare a mangiare in

modo sano con la meditazione e possodire che è proprio questo binomio“alimentazione-meditazione” che mista portando al successo, alla trasfor-mazione interiore e alla libertà!.E le meditazioni guidate di Tarikasono un grosso strumento per il cam-biamento. Io le ascolto quotidiana-mente perché mi aiutano tantissimo aconnettermi con me, con il mio cuoree a seguire con costanza questo nuovocammino che ho intrapreso.

Marcus, Istambul

Marga: Come sei arrivato a Osho ea Miasto? Parlami un po’ del tuo cam-mino spirituale...

Marcus: È una lunga storia. Inrealtà non ho un cammino spirituale,ma ho attraversato una profondadepressione negli ultimi otto anni. Hotrent’anni ed è cominciata quando neavevo ventidue. Come risultato delladepressione ho iniziato a mangiaremolto e a mettere su un sacco di peso.Nel frattempo mia mamma, che è unapsicoterapeuta e pratica anche undiverso tipo di spiritualità, la Cabala,oltre a essere una madre premurosa chevuole che io stia meglio, sia fisicamen-te che emotivamente, ha sentito parla-re di Osho Miasto da un amico. Dopoaver consultato il programma sul sitoho deciso che il workshop Alimenta-zione e Emozioni avrebbe potuto aiu-tarmi, così ho deciso di venire qui.

Marga: Quindi questo è il tuoprimo incontro con Osho, con lameditazione?

Marcus: In realtà no. Ero già statouna volta in un centro di Osho in Tur-chia, dove fanno meditazione, yoga ecosì via, e avevo incontrato un inse-

gnante che è discepolo di Osho e havissuto in India per molti anni; poi ètornato in Turchia e ha cominciato ainsegnare le meditazioni di Osho.Avevo fatto un paio di sedute con lui,circa tre anni fa. Al tempo prendevodei farmaci, oltre a mangiare troppo,e dopo quelle sedute ho smesso, eranostate molto belle; anche lui è una per-sona molto bella, come la maggiorparte della gente qui a Miasto.

Marga:Quindi vuoi parlarmi dellatua esperienza qui, con il luogo, con lepersone e con il gruppo?

Marcus: Appena arrivato la primacosa che ho capito, che ho sentito, èstato che la gente mi stava dando unsacco di spazio per essere me stesso, apartire dall’ufficio dove mi sono iscrit-to. Ero stato in un ashram, in Germa-nia, legato alla Art of Living Founda-tion e avevo subito sentito di doveressere in un certo modo e invece quan-do sono arrivato qui mi sono sentitosubito a mio agio con me stesso.La maggior parte delle persone quisono veramente belle… intendo dire…quando si vive in una città co me Istan-bul, che è una città di diciassette milio-ni di persone, con tanto caos e stress,di solito la gente ti guarda con un’e-spressione che sembra voler dire:“Che cosa vuoi adesso?”. Qui inveceè tutto molto rilassante. L’ambiente èincredibile, nel mezzo del bosco, iltempo è bello, le persone sono moltodolci… è pulito e c’è un senso di armo-nia quasi senza sforzo.Quando sono arrivato al gruppo eromolto spaventato. A causa di questadepressione sono abituato a stare unsacco di tempo da solo con me stessoe quando sono entrato nel gruppoavevo paura, ma una cosa mi ha subi-to rassicurato: che c’erano solo donne.Con le donne mi sento più a mio agio,sono più dolci rispetto agli uomini.Quindi ero contento, ma è stato co -munque ancora difficile, molto diffici-le, per me durante tutto il gruppo. 420

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Sono stato una volta in clinica dovec’erano molte donne che soffrivano dianoressia e bulimia. Ho parlato conloro un sacco e ho imparato molto inproposito... e cosa vuol dire mangia-re troppo lo so per esperienza: ho unacerta familiarità con la materia che mipermette di non giudicare affatto. Nelgruppo, quando le persone condivi-devano le loro esperienze, alcune simi-li alla mia e altre meno, sono stato ingrado di ascoltare e a volte ho sentitodentro di me quello che stava succe-dendo a loro. Mi è piaciuta davveroTarika dal primo giorno, ha davveroun forte senso dell’essere. All’inizioero quasi invidioso, pensavo: “Chi sicrede di essere? È così positiva e iosono così negativo”, ma nel giro diun’ora o due mi stavo godendo le coseche ci stava insegnando e anche ilfatto che ci fosse la traduzione in ita-liano… era molto bello. Ho apprez-zato anche l’italiano, l’italiano è vera-mente sorprendente. È una bella lin-gua, rilassante e in alcune meditazio-ni guidate ho quasi sentito: “Ok, nonho bisogno di capire le parole esatte,solo ascoltare l’italiano è una medita-zione sufficiente!”.

Marga: Parlami della tua esperien-za col cibo, qui a Miasto e non solo…

Marcus: Credo di aver bisogno diun lungo periodo di alimentazionesana, di seguire un piano alimentare emangiare con una certa consapevolez-za, perché ho davvero abusato delcibo. Seguire una dieta vegetarianacon riso e verdure qui a Miasto non èstato così difficile per me. Ma ho sem-pre mangiato tanto e molto in fretta epenso di aver bisogno di tanto tempoper imparare a mangiare più lenta-mente, a godermi quello che mangio…magari fermarmi, guardarmi intorno,sorridere, parlare, ascoltare, mangiaredi nuovo… e ci vuole pratica.Il cibo qui è gustoso. Di solito il cibosano non sa di niente, qui invece l’hogustato veramente e ho capito che il

cibo di cui mi stavo abbuffando acasa, principalmente carne e robagrassa, non mi piace più e mi piacedavvero il cibo di qui. È molto equi-librato e sento che è stato bello per ilmio corpo mangiare così. E anche seperlopiù ho mangiato di fretta, ci sonostati dei momenti in cui mi sono con-nesso con il cibo… ho guardato lamia insalata e ho pensato: “Com’èbella!”... cosa che non faccio moltospesso ed è una bella sensazione. Spes-so ai pasti ho sentito che alcune per-sone facevano davvero molta fatica amangiare in questo modo. Io non hofaticato così tanto qui, in realtà facciomolta più fatica fuori…

Marga: Hai detto che comunquespesso è stato difficile per te attra-versare l’esperienza del gruppo. Inche senso?

Marcus: Ci sono stati momenti incui ho sentito che stavano arrivando leemozioni, momenti in cui mi sono sen-tito triste connettendomi alle espe-rienze di altri membri del gruppo. Conalcune persone mi capita di provareempatia, di relazionarmi e capirle. E cisono stati momenti in cui ho sentitotanta disperazione dentro me stessoperché confrontarsi con questo pro-blema è molto difficile. È un’occasio-ne per crescere, ma è necessario ungrande impegno. Ero molto ansiosodurante il gruppo, anche a causa dellamia depressione e isolamento.Durante il giorno ero più positivo efelice, mi piace la gente, mi piace starecon le persone, posso passare deltempo da solo, ma preferisco stare conla gente e connettermi. Tuttavia senti-vo che ero sempre in fuga dalla gentesoprattutto ai pasti, nel momento incui avevo finito di mangiare sentivo ilbisogno di andare da qualche parte dasolo. Nelle meditazioni ho avuto diffi-coltà a chiudere gli occhi e semplice-mente lasciarmi andare. Ma ho messomolto impegno nel chiudere gli occhi,letteralmente, chiudere gli occhi e

ascoltare, e poi quando li riaprivodopo la meditazione, sentivo davveroche le cose sarebbero cambiate, chestavano cambiando dentro di me. Avolte tremavo e sentivo che qualcosastava succedendo dentro di me chenon sapevo cosa fosse. Una delle coseche mi ha aiutato tanto era mettere lamano sul cuore, una cosa che ora fac-cio anche quando sono solo, o cam-mino. Sono andato a fare una passeg-giata al di fuori di Miasto, appenaun’ora fa, e pensavo: “Posso farlo incittà? Andare a spasso con la mano sulcuore? La gente troverà strano se cam-mino con la mano sul mio cuore?” emi sono risposto: “Lo farò quandoposso”. È una cosa così semplice chepuò aiutare tanto.Ho passato lunghi momenti difficili eora sento che questo mi sta aiutando,mi sento molto bene a farlo. Credo chelo farò molto spesso e penso che siauno dei regali più grandi che questogruppo mi ha dato. Lo sento. E tuttal’esperienza qui, anche gli uccelli checantano in continuazione, è statamolto meditativa…

Marga: Quindi forse il tuo cammi-no spirituale inizia ora…

Marcus: Sì, effettivamente Miastoè a solo due ore di volo da casa mia,posso andare e venire molto facilmen-te… e forse posso meditare anche acasa. La meditazione è veramente sor-prendente. Alcune volte vado moltolontano in meditazione.Non so dove vado, ma è bello nonsapere dove vado pur sapendo che èuna cosa buona, bella…

Alimentazione ed Emozioni avrà luogo a

miasto a maggio 2013

Per maggiori informazioni sul lavoro di

tarika vedi:

www.tarikalovegarden.com

e una sua intervista su oti ottobre 2011

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Page 21: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

MARZO 2013 21

Mi è stato chiesto se fosse il caso dipermetterti di rientrare a far parte diquesta Comune, dal momento che haifatto parte del gruppo di persone cheha distrutto la Comune in America,ma non me la sono sentita di impe-dirti di tornare.Per te sarebbe estremamente utilerivelare in che modo hai partecipatoa quegli avvenimenti distruttivi –perché eri parte integrante dellabanda – e invece nascondi tutto. Èquesto che ti fa sentire vuota, perchéaltrimenti qui nessun altro si sentevuoto. Chi va dentro di sé non trova

il maestro

Osho,più medito, più mi sento vuota den-tro. Avevo l’idea che meditando ci sitrasforma lentamente in esseri piùamorevoli e pieni di risate, ma io misento sempre più vuota e sfuggo ilcontatto con gli altri. Adesso preferi-sco stare da sola, ma non mi sentofelice; questo vuoto dentro di me mifa sentire una profonda tristezza. Checosa mi succede?

Dolma, so che cosa ti manca: la fidu-cia. E non sei riuscita a liberarti delsenso di colpa che porti dentro di te.

Scambio di persona?

No! “Ho i miei sistemi!”

risponde Osho

a chi gli fa notare che

ha risposto non alla

discepola che gli aveva

posto la domanda, ma

a una sua omonima...

Page 22: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

22 OSHO TIMES

il vuoto ma il nulla, che è completa-mente diverso dal vuoto.Il vuoto è triste. Il nulla è solo unaltro modo per definire la pienezza...qualcosa che ti inonda. Non sentisorgere amore perché il tuo senso dicolpa è pesante. Sei ancora in tempo:se confessi tutto ciò che hai fatto, tisentirai sollevata.Qualche giorno fa Patipada mi hascritto chiedendo di tornare a far partedella Comune. Tempo fa le avevo chie-sto delle scuse, perché si trovava anchelei nella tua stessa situazione, anche senon era stata coinvolta nella distrutti-vità allo stesso livello. Aveva risposto:“Non sento di aver fatto nulla di malee non sento di dovermi scusare” e iogli avevo detto: “È una scelta tua, manon puoi far parte della Comune, èmeglio che te ne vai”.Ora, dopo due mesi è tornata e ha scrit-to una lettera, affermando tra le la cri -me: “Mi dispiace tanto. So di aver sba -gliato e di aver preso parte a tanti mi -sfatti che hanno favorito il governo ame -ricano nel distruggere la Comune. Sba-gliavo a dire che non ho nulla di cui scu -sarmi. Mi dispiace e chiedo perdono”.Ho risposto: “Se ciò che dici viene dalprofondo del cuore, se non è soltantouna strategia politica, diplomatica,troverai di nuovo la tua casa tra la miagente. Ti darò un’altra possibilità”.Speravo che Dolma avrebbe espressole sue colpe e si sarebbe scusata, manon l’ha fatto. È qui, ma non può farparte della Comune a causa dei suoisensi di colpa. Pensa: “Mi sono com-portata male, ho abusato della fiducia,dell’amore e della compassione…”. Sitroverà da sola tra le migliaia di per-sone presenti, circondata da un murocreato dal suo stesso senso di colpa.Se vuole essere libera, deve confessa-re e la confessione non dev’essere di -ploma tica. Se è diplomatica, nonserve a nulla. Se è autentica, trasfor-merà im mediatamente la tristezza inrisate, la so litudine in un incontroimportante, permettendole di immer-gersi nella Comune.

La tua domanda non sfiora neppure ilvero problema. È strano, la gente hadei problemi, ma fa domande su qual-cos’altro, senza esporsi. Fai una do -manda sulla meditazione come se fossiuna meditatrice. Dici: “Più diventovuota dentro”, ma so che non sei maientrata dentro di te.Se ci fossi stata, anche solo una volta,avresti compreso immediatamente diessere in debito con la Comune, didoverle almeno le tue scuse.Dici: Avevo l’idea che meditando ci sitrasforma lentamente in esseri piùamorevoli e pieni di risate. Ma com-prendi quello stai chiedendo? Avevol’idea che meditando... Di certo non èla tua esperienza, è soltanto l’idea checi si trasforma lentamente in esseri piùamorevoli e pieni di risate, ma io misento sempre più vuota e sfuggo il con-tatto con gli altri. Ma questo non suc-cede perché mediti.Affronta la realtà, guardati allo spec-chio e togliti la maschera! E quella cheè soltanto un’idea si dimostrerà falsa.Medita, ma in questo momento, nellacondizione in cui sei, non puoi medi-tare. Dato che non puoi meditare, ilsenso di colpa non ti permette dimescolarti con le persone, perché sonole stesse che hai tradito.È possibile accettarlo, perché sbaglia-re è umano. Ed è ancora più umanocomprendere di aver sbagliato, di avercommesso un errore. Non è qualcosadi cui avere paura. Non ti sto man-dando all’inferno, ma se non ammettie non comprendi ciò che tu e il grup-po di cui eri parte intrinseca avetecombinato, rimarrai vuota e inizieraiad allontanarti dagli altri e, alla fine,creerai il tuo inferno personale.L’inferno non è da qualche parte, nonè un luogo geografico. È la tua psi-cologia, una psicologia che è confu-sa, disordinata ed è diventata brutta,quindi ha paura di esporsi al sole eal vento.Devi fare proprio questo, Dolma:cercare dentro di te perché nessunosa meglio di te che cosa succedeva nel

gruppo di cui facevi parte, quali tripdi potere vi siete fatti, quale incapa-cità di vedere le cose e quali atti haicompiuto, favorito o subito in quel-la cecità.Se non alleggerisci il tuo cuore, per meè molto difficile aiutarti. Sentirai unaprofonda tristezza. Provo compassio-ne per te, perché non condanno nes-suno. Le persone sono inconsapevoli,agiscono senza comprendere qualisaranno le conseguenze.Non si tratta soltanto di te, sonotutti nella stessa barca. Bisognereb-be essere sempre attenti in modo daaccorgersi che quando abbiamo fat -to qualcosa di sbagliato, pur avendola sensazione che non fosse la cosagiusta da fare, lo abbiamo fatto lostesso per ottenere potere, prestigio,rispettabilità.Nessuno nel gruppo al quale appar-tenevi nella Comune in America eraun meditatore, non avevano il tempodi meditare: cospiravano per farecose di ogni genere, persino assassi-nare delle persone. Forse tu non haifatto nulla, ma facevi parte del grup-po e sei rimasta in silenzio, quindi seiresponsabile tanto quanto la personache ha compiuto l’atto.Non c’è nessun problema: confessaogni cosa. Scrivi una lettera e dichiaratutto ciò che hai fatto e ciò che sapeviche gli altri stavano facendo senzaobiezioni da parte tua, anzi con il tuosostegno. Sarai libera da questo sensodi colpa e dal vuoto, e la felicità non èmolto lontana, la meditazione è un tuodiritto. Chi entra nella meditazioneentra sempre nella pienezza, nel nulla.Il nulla non è vuoto. Il nulla è “nessu-na cosa”, uno spazio, puro e senzaostacoli: il cielo intero diventa dispo-nibile dentro il proprio essere.

Il figlio di Kowalski si comporta inmodo strano, quindi Kowalski loporta dallo psichiatra.“Dimmi, figliolo” chiede lo psichiatra“quante ruote ha un’automobile?”“Quattro” risponde il ragazzo.

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MARZO 2013 23

Immediatamente Paddy reagisce fu -rioso mettendo anche lui la testa fuoridal finestrino e gridandole di riman-do: “Stronza!”.Poi continua, fa la curva e subitodopo si scontra frontalmente con unenorme maiale che era in mezzo allastrada!

Non puoi sfuggire a ciò che sei. Con-tinuerai a incontrare te stessa ognivolta. In qualche altra curva dellastrada, incontrerai te stessa. 1

Molti dei discepoli che assistevanoa questo discorso di Osho si accor-sero che la Dolma alla quale luistava rispondendo non era la stes-sa che gli aveva posto la domandae ci furono non poche discussionisu questo suo errore, fino a quan-do, un paio di giorni dopo, gli fuposta un’altra domanda:

Osho,l’altra sera ti ho sentito rispondere auna sannyasin americana, Dolma, inrisposta a una domanda posta daun’altra Dolma. Doveva essere ladomanda che la prima Dolma avevabisogno di porre, ma che non avrebbemai fatto, quindi l’hai aiutata.La tua compassione è incredibile.È interessante il fatto che molti san -nyasin si siano preoccupati perchéavevi scambiato le due Dolma e hannopensato che avessi “sbagliato”.Puoi commentare?

Non ho usato il nome completo,Anurag Dolma, perché volevo ri -spon dere a un’altra Dolma che eraqui due mesi fa, si è fermata soltan-to due giorni e ha detto a tutti: “Que-sto non è più il posto per me e que-ste non sono le persone con cuivoglio vivere”. E se n’è andata.Di sicuro sapevo che la domanda nonpoteva essere stata rivolta da quella

Dolma. Ma come lei aveva bisognodella risposta, ne avevate bisognoanche voi. Le Dolma potevano esserediverse, ma in fondo le domande eranoidentiche. Inoltre, non ho risposto alladomanda ma alla persona.Entrambe le Dolma hanno simili pro-blemi di personalità. Tu sei più corag-giosa, perché sei rimasta, l’altra erapiù vigliacca. Invece di ammettere diaver tradito la Comune, ha pensatoche fosse meglio andarsene. Non riu-sciva a vedersi nello specchio dellemigliaia di occhi intorno a sé. Tuttiquegli occhi avrebbero riflesso la suacolpa. E come avrebbe potuto affron-tare me? Non ha neppure posto unadomanda o scritto una lettera.Non c’è nulla di sbagliato, ho i mieisistemi. Questa non è una scuola, unluogo di insegnamento, è il mondo diun maestro che si preoccupa dellepotenzialità del vostro essere. Se con-sideri queste potenzialità, gran partedelle domande riguarda te. Forse nonti ci sei imbattuta oggi, forse accadràdomani. O forse hai sollevato la que-stione dentro di te ieri, ma non haiavuto il coraggio di esporti.Ogni domanda dev’essere intesa comerelativa a tutta la Comune. Soltantocosì è possibile imparare al massimo.Se pensi: “Questa è la domanda diDeva Dolma, non ha nulla a che farecon me”, ti stai lasciando sfuggirequalcosa di importante. Qualcosanella domanda dev’essere anche partedi te, espressa o inespressa. Alcunihanno tradito, alcuni tradiranno... ionon mi rivolgo alle singole domande,ma a tutta la Comune, all’intera atmo-sfera in cui vuoi vivere e crescere.Il fatto che risponda alla domanda diqualcuno è soltanto una strategia.Non è neppure necessario menziona-re il nome, perché la domanda cometale appartiene, più o meno, a ogniessere umano. 2

TESTI DI OSHO TRATTI DA:

1. Om Shantih Shantih Shantih #19

2. Om Shantih Shantih Shantih #21

“Benissimo” dice lo psichiatra. “E checosa sono quelle cose che sono quat-tro nella mucca e due nella donna?”“Gambe” risponde il ragazzo.“Bene” afferma lo psichiatra. “E checos’è che tua madre ama di più in tuopadre?”“I soldi” replica il ragazzo.Lo psichiatra si volta verso Kowalskie dice:“Non devi preoccuparti, tuo figlio èmolto intelligente.”“Dev’essere vero” afferma Kowal-ski. “Io ho sbagliato le ultime duerisposte!”

Ammetti ciò che hai perso e ti senti-rai più leggera e contenta, e sarai dinuovo accettata, nessuno ti respin-gerà. Ma nella Comune in Americaeri diventata parte di un gruppo chesi era separato dal resto della Comu-ne di cinquemila persone. Venti don -ne soltanto che volevano dominaretutti gli altri... è un comportamentomolto umano.Visto che ero in isolamento e in silen-zio, non parlavo con nessuno, nonincontravo nessuno, questo gruppo dipotere ha raggiunto una grande supre-mazia, dando vita a un suo ego trip.La cosa più semplice per te è ammet-tere di aver sbagliato e sentire che tidispiace... e nessuno sarà arrabbiatocon te. Io non insegno a giudicare etutti proveranno comprensione esaranno amorevoli con te. Ciò che èaccaduto, è accaduto, ma possiamocambiare il futuro. Il passato è già fini-to, ma se continui a portartelo dietronon è concluso. È presente e saràanche il tuo futuro. Sarà come un can-cro che ti ucciderà.

Paddy guida la sua vecchia Ford lungouna strada di montagna piena di curve.Improvvisamente una lussuosa autosportiva che va nella direzione oppostalo manda quasi fuori strada. A peg-giorare le cose, la giovane donna allaguida dell’auto sportiva sporge la testadal finestrino e gli grida: “Maiale!”.

il maestro

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24 OSHO TIMES

Marga:Come è arrivato Osho nellatua vita?

Chinmaya: Per me è iniziato tuttoalla fine degli anni Settanta, quandoho incontrato una sannyasin. ComeOsho ha espressamente detto moltevolte, le donne guidano e gli uominiseguono. È stata questa donna a por-tare Osho nella mia vita. Mi ha fattoconoscere dei sannyasin e mi ha fattoconoscere alcune meditazioni di Osho,in un centro di Londra, la mia città. Iomi innamorai subito non solo di lei,ma anche dello stile di vita e del mododi essere dei sannyasin. Ma mi ci sonovoluti tre anni prima di capire la por-tata di quello che mi stava accadendo.Non riuscivo a comprendere l’impor-tanza di Osho, di questo tizio con labarba… che bisogno c’era di lui? Nonvolevo leader o figure analoghe che midicessero cosa fare. Nella mia perce-zione potevamo semplicemente viverein quel modo senza bisogno di nessu-no. Ero abbastanza stupido e mi ci

sono voluti tre anni per capire che quelmodo di vivere meraviglioso nascevaproprio dal tizio con la barba... e ungiorno, mentre guardavo la sua fotodurante un gruppo, finalmente l’ho ca -pito! Ed è così che ho preso il sannyased è così che sono arrivato a Osho.

M.:A quel punto sei andato a Pune…e come è andata?

C.: Sono andato a Pune per la primavolta a metà degli anni ‘80, quandoOsho era appena tornato dalla Comu-ne in Oregon. Nello stesso periodo incui avevo preso il sannyas avevocominciato anche a studiare il sarod,uno straordinario strumento a cordedella musica classica Hindustani, esuonavo a casa, praticando prima dasolo e poi con un insegnante. Suona-vo sempre da solo, stavo attraversan-do quel lungo e faticoso momento dipratica ripetitiva e costante necessarioper imparare a padroneggiare la musi-ca classica indiana. A Pune trovai un

altro insegnante e continuai la miapratica. Dopo qualche anno, iniziai aportare il sarod nella Comune e misedevo in giardino da solo a suonare.La gente cominciò ad avvicinarsi, adascoltare e apprezzare. A volte uno odue indiani con le tablas, uno stru-mento a percussioni indiano, si sede-vano vicino a me e suonavamo insie-me. Un giorno finalmente, credo versola fine dell’ ‘88 e l’inizio dell’ ‘89,Milarepa, che in quel momento era ildirettore del dipartimento di musica,mi sentì suonare e disse: “Wow mipiace, questo strumento ha un suonofantastico. Non lo avevo mai vistoprima!”. Mi ha portato con lui e sonoriuscito qualche volta a suonare allapresenza di Osho, quando era anco-ra nel corpo.Ho anche partecipato insieme a Nive-dano al progetto Oshoba, una musicacreata apposta per Osho (vedi box) ea tante altre meravigliose esperienzemusicali come la meditazione NatarajLive e la creazione di musica East-

Dall’Inghilterra all’India... il “viaggio” di Chinmaya,

uno dei musicisti più sensibili del mondo di Osho Intervista di Marga

Una vita perfettaMusica, famiglia... e Osho!

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MARZO 2013 25

chiesto cosa avrei fatto del resto dellamia vita. Mia figlia, invece, mi ha datoqualcosa da fare per i prossimivent’anni! Voglio dedicare la mia vitaa sostenere la sua vita, è un bell’obiet-tivo per i prossimi vent’anni! Quindisì, amo molto la vita familiare, amola vita a Goa, essere così vicino allanatura. Sono nato e cresciuto vicinoalla natura e ora vivo di nuovoprofondamente nella natura e hochiuso con le città. Vivere nella natu-ra, stare con la mia famiglia e faremusica è la vita perfetta per me.

M.: Osho ha dato un sacco di lineeguida ai genitori su come allevare unfiglio. Ti ci ritrovi?

C.: Mi ritrovo totalmente in tuttoquello che Osho ha detto. Di dare albambino la massima libertà… Oshoci incoraggia a essere noi stessi e cidice che ciò che siamo è perfetto.Quando sono con mia figlia lo tengosempre in mente. A volte vuole qual-cosa che non posso o non voglio darlee lei è capace di gridare per ore e arri-va il momento in cui non ne posso piùe non mi resta altro da fare che dire:“Lei è così e non posso che lasciarlaessere così e se trasformerà la sua vitain un inferno, le darò comunque tuttoil mio amore e il mio sostegno: senella vita deve imparare una lezionedifficile, ha la libertà di farlo”. Natu-ralmente Osho proponeva soluzioniideali e quando racconta delle cosefolli che ha fatto da bambino nonbisogna dimenticare che è cresciutonell’ambiente sicuro del Madhya Pra-desh rurale di tanti anni fa. Il massi-mo che poteva succedergli era caderein un pozzo o in un fiume e annega-re! Sento che è importante ricordareche noi viviamo invece in una societàpiena di repressioni e problemi e chequindi dobbiamo limitare, a volte, lalibertà della bambina, ad esempio infatto di nudità e altri comportamen-ti, al fine di proteggerla dalla societàche potrebbe facilmente frainten-

Musicaper Osho

Oshoba* è un genere musicale parti-colare creato da Nivedano – il batte-rista e percussionista brasiliano cheOsho spesso nomina durante lameditazione guidata del gibberish elet-go alla fine dei suoi discorsi –insieme a Osho.Le radici musicali di Oshoba affonda-no nella Samba. Nivedano ha portatoquel ritmo nella musica che si suona-va quando Osho arrivava al discorsoe alla fine. A Osho piaceva tantissimoe quindi lo ha incoraggiato, dicendo“Questo è il genere di musica chevoglio”. Quindi tra Osho e Nivedanohanno creato questa musica così unicae preparata apposta per la meditazio-ne. Sotto la direzione di Osho, che bal-lava e agitava o batteva le mani, diven-tava molto caotica, veloce, sempre piùveloce e poi improvvisamente a uncenno di Osho si arrestava e rimane-vamo tutti nel silenzio.Poi Osho iniziava di nuovo a battereil tempo e riprendeva il ritmo.E poi di nuovo il silenzio.Nel 2000 visto che Nivedano eratornato a Pune abbiamo riprovato afare quella musica dal vivo, prima edopo la proiezione del discorsodurante la White Robe (la medita-zione della sera), ma senza Osho nonera la stessa cosa.

Chinmaya

* Ci è piaciuto tantissimo il suono di questo nome creato da Osho nell’88

e così l’abbiamo adottato... Associazione Oshoba...

West, che unisce strutture armonicheoccidentali a sonorità orientali.

M.: Al di là della musica e dello stiledi vita dei sannyasin, qual è stata lacosa di Osho che ti ha colpito di più,che ha fatto breccia nel tuo cuore?

C.: La cosa più importante che horicevuto da Osho è che nel momentoin cui ti rendi conto che tutto è comedovrebbe essere, sei un buddha. Sonosempre stato molto impegnato sulfronte politico, in campo ambientali-sta e dei diritti umani. Sentivo il biso-gno di cambiare il mondo e quindi giu-dicavo le situazioni esistenti ed era cosìfrustrante… poi ho sentito Osho dire:“Senti, se riesci semplicemente adaccettare senza giudicare e cercare dicambiare le cose… perché questo è ilmodo in cui devono essere…”. A quelpunto potei lasciar andare tutta quel-la tensione e frustrazione. Un’altracosa molto importante per me è statail modo in cui Osho parla degli erro-ri: fai un sacco di errori, il più possi-bile, perché l’unico modo per impa-rare è quello di commettere errori. Èstato molto importante per me riu-scire a dire: “Ok, va bene così, que-sto è ciò che sono. Non sono certoperfetto, posso fare errori e va benecosì”. Stando vicino a Osho ho impa-rato a non prendere le cose sul serio,ad avere un approccio celebrativoverso qualsiasi cosa…

M.: A un certo punto la tua vita haavuto una svolta: ti sei trasferito a Goae hai messo su famiglia…

C.: Sono insieme alla mia compagna,Naveena, da quattordici anni e abbia-mo una bambina di tre anni, Koyal.Adoro questa vita familiare. La cosainteressante è che avevo già cinquan-tacinque anni quando ho avuto miafiglia. Ho fatto tutto quello che vole-vo fare: ho fatto musica, ho dipintoquadri, ho viaggiato qua e là! E se leinon fosse arrivata, credo che mi sarei

creatività

“4

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26 OSHO TIMES

dere. Dovremo ovviamente farlo sem -pre più nel corso degli anni, mentrelei cresce, almeno finché non sarà ingrado di capire che non è possibilevivere in India come un hippy, in tota-le libertà. L’India non lo capisce e nonlo capirà per tanto tempo...

M.: Avete intenzione di mandarla auna scuola alternativa?

C.: Direi che non abbiamo piani perora. Adesso va all’asilo, o meglio auna scuola-gioco, tenuta da unadonna indiana che ha a sua volta duebambini e frequentata da molti altribambini, così ha la possibilità dimescolarsi con la gente del luogo. Poiabbiamo degli amici che hanno duefigli e gioca spesso insieme a loro. Èancora presto per lei, ma prima o poila questione della scuola si presenterà

e non abbiamo intenzione di metter-la in una scuola tradizionale indianache pone molta enfasi sul consegui-mento di risultati, sui voti, e mette ibambini sotto pressione.

M.: Sì… il sistema scolastico india-no è terribile, molto arretrato e vec-chio stile e usa ancora le punizionicorporali, anche se ufficialmentesono proibite. Se io avessi dei figli inIndia preferirei prendermi cura per-sonalmente della loro istruzione otrovare un’alternativa.

C.: Vedremo, abbiamo ancora tempoper capire cosa fare…

M.: Sbaglio o ti diletti nel filmare gliuccelli?

C.: Non sbagli... qui a Goa ne ho fil-

mate almeno cento specie diverse. Poili musico e li metto su YouTube per chiha voglia di guardarli. Li filmo sol-tanto perché le registrazioni audiosarebbero sempre piene di altri rumo-ri, cani che abbaiano, una macchina inlontananza… quindi registro le imma-gini e poi ci metto la mia musica. È unmodo per mettere insieme due cosebelle, gli uccelli e la musica. Non èniente di serio, solo un hobby, qual-cosa che faccio per il mio divertimen-to e per il piacere di chi ha voglia diguardarli e ascoltarli…

Al momento Chinmaya è impegnato nella pro-

duzione di documentari su tematiche ambienta-

li e di giustizia sociale in India.

Per maggiori informazioni sul suo lavoro vedi:

www.chinmaya-dunster.com

Chinmaya Dunster dal 1990 a oggiha realizzato 13 CD con la NewEarth Records e la Malimba Records.Nel 2002 Paul McCartney, affascina-to dal suo disco Celtic Ragas, un’ele-gante esperimento che mette insiememusica celtica e sonorità indiane, loha invitato a esibirsi al suo matrimo-nio in Irlanda.I CD di Chinmaya sono in vendita inItalia presso www.oshoba.it: sconto

del 25%, offerta valida fino al 30aprile, per gli abbonati all’OshoTi-mes e ai soci Oshoba. Offerta validaanche al banco Oshoba all’OshoFe-stival di Bellaria 2013.

La migliore musicaEast West con il 25% di sconto!

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28 OSHO TIMES

Con la meditazione scopri e utilizzi la tua vera intelligenzaEcco come Anando lo ha spiegato aipartecipanti all’evento OshoExpe-rience, Liberi di Essere, Milano 2012.

Se pensiamo al luogo in cui stannotutti i nostri pensieri, tutte le nostreidee e tutte le nostre parole, quella è lanostra mente e di base è ciò che guidala nostra vita: noi viviamo nella mente,seguiamo la mente!Faccio un esempio... magari in questidue minuti, mentre parlavo, la menteti ha portato da qualche altra parte, ha

cominciato a pensare a un altro posto,a qualcun altro... e tu l’hai seguita! Lamente ha un potere immenso su di noi,ci porta qua e là, dappertutto, dovevuole lei: un pensiero ci conduce a unaltro pensiero e poi a un altro ancorae così via. Ma la mente è solo una piccola partedel cervello, quella in cui si trovano ipensieri, ciò che pensi di te stesso – latua identità – tutti i tuoi problemi... etutto il casino!Ma cosa c’è nel resto del cervello?Consideriamo che ci sono almeno duetipi di intelligenza: uno è il QI, il quo-ziente intellettivo, che misura l’intelli-genza logico-razionale che si basa sututto quello che hai imparato, tutte le

OshoFestival: un concentrato di esperienze perriscoprire il tuocuore, i tuoi sensi e tutti i tesori del tuo mondo interiore

Sei molto, molto di più di chi pensi di essere

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oshofestival

informazioni che ti sono arrivate da altre persone, dall’istruzione, daimezzi di comunicazione etc. Questaintelligenza è localizzata, diciamo, nel-l’emisfero sinistro del cervello. Ma esi-ste anche un altro genere di intelligen-za, il QE, il Quoziente Emotivo, chenon fa parte della mente e si trova nel-l’emisfero destro del cervello, connes-sa al cuore, ai sensi, al corpo. Questaintelligenza è nostra – non qualcosache abbiamo acquisito dagli altri – etalvolta è anche chiamata “intuito”.Gli scienziati lo stanno scoprendoadesso, ma i mistici lo sanno da mi -gliaia d’anni!È incredibile come la nostra educazio-ne e l’istruzione siano focalizzate versola mente: ci viene insegnato a pensare,non a sentire e quindi si trascura unagrande parte del cervello e un aspettofondamentale della nostra intelligenza.

Le tecniche di meditazione sonoimportanti perché ci aiutano a spo-starci dalla mente all’altra parte delcervello: quella che è nel presentementre la mente è sempre nel passa-to o nel futuro. Lo noti se osservi ituoi pensieri quando scorrono inautomatico: si preoccupano di qual-cosa che è già successo o di qualcosache può accadere nel futuro, nonsono mai nel presente.Un altro problema è che la mente alnovantanove percento è inconscia .Alcune ricerche hanno dimostratoche anche quando credi di avere unpensiero originale, un’idea creativa ostai prendendo una decisione per laprima volta, alcuni secondi prima siattivano parti della mente inconscia.Quindi anche quando crediamo diprendere una decisione consapevole

nel presente, è scaturita invece dallanostra mente inconscia, dal passato.È per questo che spesso ci sentiamointrappolati: sempre gli stessi vecchipensieri, sempre le stesse vecchie rea-zioni emotive...

Sembra facile entrare nel presente: cilasciamo alle spalle tutto il caos dellamente! Sembra facile... e lo è, in gior-ni come questi dedicati alla medita-zione! Sei nel corpo, nei sensi... ed èper questo che tutti i tuoi probleminon ci sono più! Non è difficile, mapoi torniamo nella mente, perché que-sta è la nostra abitudine: abbiamo vis-suto nella mente tutta la nostra vita! Esiamo molto attaccati alla nostra iden-tità e persino ai nostri problemi, moltodi più di quello che pensiamo!Fa paura immaginare noi stessi senzaun’identità, pensare a noi stessi comenon separati dall’esistenza e da tuttociò che esiste, pensare a noi stessi comea un’energia di vita... fa paura: “No!Io sono io!”.È importante capire che abbiamo ungrande attaccamento a tutto ciò e darea noi stessi l’opportunità di fare ripe-tute esperienze del fatto che chi pen-siamo di essere non è poi così impor-tante, che i nostri problemi non sonocosì importanti: cominciando ad ave -re queste nuove esperienze creiamonuovi percorsi nel cervello. La menteha dei percorsi neuronali fissi: i nostripensieri continuano a seguire questipercorsi prefissati, creati addiritturanei primi anni della nostra vita. Ideeche abbiamo raccolto da bambini: nonsono abbastanza bravo... gli altri sonomeglio di me... non posso essere amatoper ciò che sono... devo essere diversoper farmi accettare.

Tutti abbiamo credenze del genere sunoi stessi e per questo ci ritroviamosempre su vecchi percorsi. Sono per-corsi fissi e il lavoro della menteinconscia è di dimostrare che questecose sono vere e quindi continuiamocon le nostre azioni e con la nostrainterpretazione della realtà a rinfor-zarli e a farli accadere.Ma la scienza ha dimostrato che pos-siamo creare nuovi percorsi neurona-li ed è quello che facciamo con tutte leesperienze di meditazione: creiamonuovi percorsi. Naturalmente essendonuovi sono molto delicati: i vecchi per-corsi sono invece molto forti, le nostreabitudini sono molto radicate.

La mente è forte, certo, ma più fac-ciamo pratica più i percorsi nuovi si rafforzano... e scopriamo che lanostra vita cambia veramente!

Anando

Un appuntamento ormai classicosulla riviera romagnola (quest’annoa Bellaria invece che a Riccione), lapossibilità di incontrare amici vec-chi e nuovi, una ricchezza di eventiche non ha paragone – vedi il pro-gramma nelle pagine seguenti – e lapossibilità di sperimentare un’am-pia gamma di tecniche individuali,vuoi come minisessioni d’assaggio oanche di lunghezza standard.

Ma l’OshoFestival è anche molto,molto di più...

Tutte le informazioni su:www.oshoexperience.it

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30 OSHO TIMES

muri tra noi e gli altri. Esamineremol’automatismo con cui creiamo giudizi ecome possiamo portarvi più consapevo-lezza, in modo da sentirci meglio edessere più rilassati con gli altri.

g 11,15 – 12,30 Tra Cielo e Terra conMahendra. Una meditazione guidata conmusica dal vivo. Con semplici tecnichedi respiro, la danza, la celebrazione e lacapacità di ascolto, riusciremo a creareuna connessione profonda tra noi, MadreTerra e Padre Cielo, permettendoci cosìdi sentirci radicati nel nostro centro, inarmonia con l’esistenza.

g 11,30 – 12,30 OSHO Meditazione

Chakra Breathing. Per diventare con-sapevoli dei sette chakra ed energizzar-li usando lo strumento più vicino a noi,che abbiamo sempre a nostra disposi-zione: il respiro.

g 14,15 – 15,30 Essere un Uomo conSvagito. Evento per soli uomini. Ciconnettiamo con altri uomini, muoven-doci aldilà delle vecchie convinzioni sucome un uomo deve essere e troviamola nostra identità e forza come uomini.Impariamo a essere fiduciosi e presentinelle nostre relazioni con le donne. Alla fine, ci s’incontra con il gruppodelle donne.

g 14,15 – 15,30 Ehi Ragazza, Parlia-

mo! con Tarika. Evento per sole donne.

Tutti hanno bisogno di volersi bene. Male donne, in particolare, sono state condi-zionate a dare la precedenza a tutti glialtri. Esploreremo dei semplici metodiper ricordare a noi stesse che siamo ilmeglio che possa esistere, al di là di ciòche pensano gli altri!Alla fine, ci s’incontra con il gruppodegli uomini.

giovedì 4g 14,30 – 15,00 Benvenuti! La presen-tazione di eventi e conduttori con uncaldo “Buon Festival!” a tutti.

g 15,00 – 16,15 Le radici dell’Amore

con Svagito. Introduciamo nuove visionirelative alle Costellazioni Familiari escopriamo che cosa ci lega al passato ecome trovare la strada della liberazione.

g 16,45 – 18,00 Accendi la Tua Vita

con Tarika. Di solito sprechiamo tempoed energia a chiederci come fare megliole cose oppure che cosa stiamo sbaglian-do. Ora ci focalizzeremo sulla ricerca dicosa ci illumina e di cosa ci rende felici.

g 16,45 – 18,00 Co-dipendenza e

Relazione Consapevole con Tabish.

Nelle nostre relazioni più significative ciritroviamo spesso con un senso di fru-strazione, rabbia o rassegnazione a causadi aspettative insoddisfatte.

g 18,25 – 19,30 OSHO Meditazione

Kundalini. Come una doccia di energiaquesta meditazione attiva di Osho, tiscuo te dolcemente e ti libera dalle ten-sioni della giornata, lasciandoti piùcalmo e leggero.

g 21,30 – 23,00 Danza e Divertimento

con Anando & Somraj. Un’opportunitàper riconnetterci in modo divertente convecchi amici, incontrarne di nuovi emuovere la nostra energia.

g 21,30 – 22,30 OSHO Meditazione

Devavani. Una meditazione molto deli-cata nella quale usiamo parole senzasenso e Latihan per permettere allamente inconscia di affiorare e ripulirsi.

venerdì 5g 7,00 – 8,00 OSHO Meditazione

Dinamica. La più nota meditazione atti-va di Osho, la tecnica più rivoluzionariadai tempi di Gautama il Buddha!

g 7,30 – 8,30 OSHO Divine Healing

con il team della Scuola O.D.H.A. Sem-plici esercizi corporei accompagnatidalla consapevolezza del respiro: ripren-dere contatto con il proprio corpo inmodo rilassato e meditativo.

g 9,30 – 10,45 Il Sole e la Luna den-

tro di Noi con Siddho. L’incontro tra ilnostro maschile e femminile interiore.Scopri che la nostra essenza è molto piùgrande di quanto crediamo e come inostri lati d’ombra siano preziosi quantoquelli di luce.

g 9,30 – 10,45 Amico del tuo Bam-

bino Interiore con Tarika. Per moltil’infanzia è stata semplicemente unbreve momento. In questo evento,riporteremo il bambino nel nostro cuoreper sperimentare cosa significa amarequesto piccolo dentro di noi. La nostracapacità di amare è in diretta relazionecon il modo in cui ci prendiamo curadel bambino interiore.

g 9,45 – 10,45 Il Cielo Interiore conChetana. Una meditazione guidata cheaiuta a trovare l’immensa pace e ilprofondo silenzio che abbiamo dentro dinoi, da dove potremo osservare i nostripensieri e le nostre emozioni senzalasciarci coinvolgere.

g 11,15 – 12,30 Giudizi con Anando. Igiudizi provocano contrazioni dellanostra energia, creano tensioni e persino

4 giorni che non dimenticherai!Tutto il programma nei dettagliIl programma può naturalmente subire piccole modifiche, controlla in rete, e a Bellaria guarda il poster col programma

sala verde

sala Blu

sala Rossa

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MARZO 2013 31

noi stessi, a riconoscere e apprezzare lanostra capacità di creare, a focalizzarcisu ciò che vogliamo, a rilassarci in ciòche siamo, attrarre amore e abbondanzadiventa naturale, e trasformare i nostrisogni in realtà diventa più facile.

g 14,15 – 15,30 Core-Motion Fuoco

con Shunyata. Fuoco è il potere della tra-sformazione, il coraggio di lasciare anda-re, la forza dello spirito. È nell’umiltà deipiedi nudi che toccano la terra, nellasacralità del corpo che danza, nella pas-sione che brucia, nella vibrazione delsuono che guarisce, nel cuore che canta.

g 14,30 – 15,30 OSHO Meditazione

Chakra Sounds. Suoni e musica sonousati per aprire e armonizzare i chakra,espandendo la consapevolezza.

g 14,15 – 15,30 Amore Consapevole

con Svagito. Porteremo più consapevo-lezza e comprensione alle nostre rela-zioni d’amore, aldilà dei sogni e delledelusioni. Vedere e rispettare l’altro enoi stessi così come siamo, ci porterà inuno spazio d’intimità e amore piùprofondo e appagante.

g 16,00 – 17,00 Il Linguaggio che ci

Limita con Anando. Il linguaggio incon-scio che usiamo per descrivere il mondo,influenza qualsiasi cosa vogliamo fare,per esempio, quando definiamo una seriedi circostanze: “un problema”. Vedremocosa succede quando cambiamo consa-pevolmente la nostra scelta delle parole.

g 16,00 – 17,00 I Tarocchi Zen di

Osho con Anurag. Il Matto, gli Amantie il Maestro: queste carte, lontane dallasuperstizione, possono risponderti dauno spazio di silenzio, mandandotidentro, rivelandoti con semplicità unaspetto della situazione che non aveviconsiderato.

g 16,00 – 17,00 OSHO Meditazione

Vipassana.

g 17,25 – 18,30 OSHO Meditazione

Kundalini.

oshofestival

g 14,15 – 15,30 OSHO Meditazione

Nadabrahma. Antica tecnica tibetanaper radicarsi nella quiete.

g 16,00 – 17,00 Il Cerchio si Chiude

(l’amore continua) con Siddho. Con l’i-pnosi portiamo pace a situazioni nonconcluse o insoddisfacenti, in modo daaffrontare il prossimo passo con fiducia.Ogni fine contiene un nuovo inizio. Unviaggio nel lasciare andare, con gratitu-dine e rispetto, ogni situazione che lavita ci ha regalato.

g 16,00 – 17,00 Core-Motion Nascita

con Shunyata. Emozioni e sentimentipossono essere espressi in modo sponta-neo tramite una più profonda consapevo-lezza corporea. Nel movimento istintivodel corpo, nel gesto, contatto ed espres-sione creativa, rinasceremo al piacere diessere vivi, liberando l’energia vitale.

g 16,00 – 17,00 OSHO Meditazione

Vipassana. Chiudi gli occhi, osserva ilrespiro e parti per un incredibile viaggioall’interno di te stesso!

g 17,25 – 18,30 OSHO Meditazione

Kundalini.

g 19,00 – 20,00 OSHO Evening

Meeting. La Meditazione della sera

definita da Osho “un dissolversi nell’o-ceano della consapevolezza”. Danza esilenzio, poi un discorso di Osho consottotitoli in italiano.

g 21,45 – 23,15 Trance Dance conNirava. Un antichissimo rituale di gua-rigione che riconnette il danzatore conMadre Terra, donando naturali stati diestasi. Fluire con il ritmo, il respiro, lamusica; il corpo si muove spontanea-mente ritrovando i propri ritmi profondie creando energia e silenzio interiore.

g 21,45 – 22,45 OSHO Meditazione

Gourishankhar. Tecnica serale, basatasul respiro, la focalizzazione e il suono,che aiuta a sperimentare le vette himalayane.

sabato 6g 7,00 – 8,00 OSHO Meditazione

Dinamica.

g 7,30 – 8,30 OSHO Divine Healing

con il team della Scuola O.D.H.A.

g 9,30 – 10,45 Tantra: un Sì alla Vita

con Homa & Mukto In modo amorevole,decongeliamo le energie bloccate. Lavitalità diventa spumeggiante e dà ilcoraggio di rischiare e aprirsi al nuovo.Incontrandoci giocosamente con gli altri,scopriamo il nostro lato selvaggio e lagioia di essere nel nostro corpo.

g 10,00 – 11,00 OSHO Meditazione

No-Dimension. Meditazione sufi: gesti,respiro e danza roteante per sincronizzar-ci con il nostro centro.

g 10,00 – 11,00 Parlare al corpo conChetana. Il corpo è molto più saggiodella mente e ci manda continuamentemessaggi che noi abitualmente ignoria-mo: così i messaggi diventano semprepiù intensi e i problemi fisici semprepiù gravi. Con questa tecnica impareraia fare amicizia col tuo corpo e adascoltarlo.

g 11,15 – 12,30 Danze di Gurdjieff

con Shurta. Un modo di esplorare noistessi aldilà dei meccanismi che ci domi-nano. Sperimenteremo sequenze specifi-catamente create per indurre e mantenerela presenza nel quieora e favorire l’ar-monia tra i tre centri principali dell’esse-re umano: fisico, mentale ed emozionale.

g 11,30 – 12,30 Comunicazione

Essenziale con Tabish. Condividiamociò che è importante per noi in modoveramente efficace, oppure alimentiamoconflitti e malintesi? Imparare a comuni-care ciò che è essenziale è un modo percapire noi stessi e, nel contempo, costrui-re relazioni più profonde e vere.

g 11,30 – 12,30 Potere Creativo conLeela. Quando impariamo a fidarci di

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Page 32: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

g 19,00 – 20,00 OSHO Evening

Meeting.

g 21,30 – 21,45 Estrazione premi delconcorso: vinci e partecipa a una setti-mana di Vipassana a Miasto!

g 21,45 Concerto con la P. Greco

Band: libera l’energia, danza totalmentesull’onda di ritmi coinvolgenti. A segui-re: DJ percussion set con Deva Paolo.

g 21,45 – 22,45. Ricorda Te Stesso

come Luce. Una meditazione trattadall’antico Libro dei Segreti con cuipuoi sperimentare una realtà: tu sei uncorpo di luce.

domenica 7g 8,00 – 11,00 Humaniversity AUM

Meditation con Somraj e Eshti. Unviaggio in 12 fasi che permette di rico-noscere ed esprimere le proprie emozio-ni, fluire e sciogliersi, per assaporare ilsilenzio e la meditazione.

g 9,30 – 11,00 Trovare Gioia ogni

Giorno con Anando. Siamo sempre allaricerca della gioia, eppure spesso sembrairraggiungibile. Questo succede perchéseguiamo la mente, che insegue semprele cose che non ha e non è mai nelquieora. La gioia più grande viene dallecose semplici che sono sempre lì, nelmomento presente.

g 10,00 – 11,00 OSHO Meditazione

Nataraj. Ballare come meditazione: nonsolo una danza esteriore; mentre continuia ballare, pian piano sorgerà una danzaanche dentro di te.

g 11,30 – 12,30 Guarire i Traumi conSvagito. Apprenderemo degli strumentidi base che ci aiuteranno a superare glieffetti di traumi ed esperienze deludenti.Lavoriamo con il corpo e aiutiamo anchela mente a rendersi conto che il passatonon c’è più, in modo da poter esseremeglio nel quieora.

32 OSHO TIMES

meditazione è il rubinopiù prezioso, è un dia-mante, è un tesoro dalvalore inestimabile. Non

vi è nulla di paragonabile alla medita-zione. Se comprendi come essere medi-tativo, la “sacra scrittura” che hai den-tro di te ti sarà svelata.La vita di tutti contiene una sacrascrittura, una Bibbia. La Bibbia cheesiste all’esterno non è la Bibbia reale.La parola “bibbia” significa il librodei libri. Non è il libro dei libri: illibro dei libri è dentro di te, non puòessere fuori.La Bibbia esterna può contenere qual-che riflesso di quella interiore, ma sonosolo riflessi. La Luna che si specchianelle acque del lago non è la vera Luna– non lasciatevi ingannare! Anche se èun riflesso della Luna reale e quindi hauna certa somiglianza con la realtà,non lasciarti ingannare: non buttartinel lago per prenderla, potresti anne-gare! E nel lago non troverai la Luna,ma andrai incontro solo a inutili guai.Ma la gente non ha fatto altro che tuf-farsi nei laghi: si è tuffata nella Bibbia,nei Veda, nella Gita, nel Corano. Que-sti sono solo laghi, laghi bellissimi,certo, e in grado di riflettere qualcosadel reale. Ma un riflesso è solo un rifles-so: la faccia nello specchio non è il tuovero volto. Non andare a cercare nellospecchio il tuo vero volto. Non lo tro-verai, lo specchio è vuoto, propriocome il lago e tutte le sacre scritture:vuote. Sono belle parole, ma vuote.A meno che non riesci a trovare la sacrascrittura interiore – che è dentro di te

Il tesoro più preziosoTrovi la verità solodentro di te

g 11,30 – 12,30 Mantra: Heart Beat!

con Nitya & Ninad. Un incontro di cuoriche cantano, si aprono e si fondono attra-verso la musica e la voce. Espansione,creatività e connessione sono i frutti cheil cantare mantra porta nelle nostre vite.

g 11,30 – 12,30 Zen Syncronicity conAnurag. I Tarocchi Zen di Osho sarannoi tuoi compagni per riportarti alla qualitàessenziale del Momento Presente.

g 14,15 – 15,45 Condividere il

Momento con Homa & Mukto. Esplo-riamo metodi semplici e potenti perlasciarci alle spalle modi di pensareripetitivi e inconsapevoli. Se diventia-mo consapevoli del corpo e dei sensi, ciconnettiamo con la realtà e con la partedi noi che è sempre quieora. In questostato di presenza, l’amore fluisce inmodo naturale e possiamo incontrarci econdividere.

g 14,30 – 15,30 Crea la Tua Vita conSiddho. Con le Costellazioni Lavorativescopriremo come portare luce a dinami-che nascoste che ci impediscono di tro-vare piena fiducia e felicità nella nostraespressione creativa e professionale.

g 15,45 – 16,00 Sannyas Celebration

g 16,00 – 16,20 Estrazione premi:

puoi vincere un weekend di meditazioneper due persone a Miasto!

g 16,30 – 17,30 OSHO Meditazione

Kundalini. Porta a casa con te un’espe-rienza di gioia, pace e silenzio, da rivive-re quotidianamente.

La

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Page 33: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

MARZO 2013 33

– non sarai in grado di comprendere laBibbia, il Corano e i Veda. Una voltascoperta all’interno poi c’è una possi-bilità: le porte si aprono, improvvisa-mente c’è una grande apertura. Tuttociò che era nascosto – chiuso – diven-ta accessibile, il velo lentamente è statorimosso. Puoi vedere ciò che è. E quan-do lo avrai trovato dentro lo troveraianche nelle parole di Gesù, nelle paro-le di Buddha, molto facilmente.Chi conosce la Luna reale conosceanche la Luna nel lago: capirà e potràanche gioirne, perché non si lascia piùingannare: sa benissimo che è un rifles-so, ma un riflesso bellissimo. A volte,quando il lago è completamente calmoe tranquillo, quando la sua superficienon è disturbata in alcun modo, diven-ta uno specchio di una bellezza straor-dinaria. Puoi godere le sacre scritture,ma non prima di renderti conto dellaverità interiore.Ecco perché chiamo la meditazione,il più grande tesoro, il rubino più pre-zioso. Se l’hai scoperto hai trovatotutto. Metti tutta la tua energia percomprendere a fondo la meditazione.Scopri il metodo che fa per te, colquale ti senti in sintonia, che improv-visamente inizia a far risuonare lecampane nel tuo cuore. E poi conti-nua ad approfondirlo sempre di più esii paziente.La mente crea ogni sorta di distrazio-ne e di disturbo: non preoccuparti, ènaturale. Ma se persisti, se continui ascavare verso la tua interiorità conpazienza, prima o poi – e se c’è abba-stanza intensità, se sei totalmente eappassionatamente coinvolto nellameditazione, sarà più prima che poi –la mente scomparirà!E il giorno in cui la mente scompa-re... per la prima volta sai cosa vuoldire essere. Una beatitudine – unabenedizione, un’estasi – semplice-mente inesplicabile, che non può esse-re comunicata.Bisogna viverla, non c’è altro modo.

TRATTO DA: Osho, Just the Tip of the Iceberg #13

Sentire l’amore che ci circonda

www.osheanicinternational.com - www.homaandmukto.com

con Mukto e Homa

4 – 7 Aprile OshoFestival di Bellariawww.oshoexperience.ittel. 0331 841952

12 – 14 Aprile al Colle delle Querce (Roma)[email protected]. 3337539651

28 – 30 Giugno Villaggio Globale, Bagni di [email protected]. 0583.86404

24 Agosto – 3 SettembreTANTRA TRAINING 1Osheanic, Fortaleza, [email protected]

2013

Anandoin Italia

programma completo di Anando e informazioni su www.lifetrainings.com

APRILE 4 - 7, BELLARIA: OshoFestival

APRILE 19 (H.21) - 21, LEIVI (GE):Costellazioni FamiliariChetana, tel: 347.944.5514; [email protected] 25 - 28, MIASTO (SI):Amore per Se Stessi IntensivoOsho Miasto, tel [email protected] 24 (h.21) - 26, LEIVI (GE):Relazioni, Amicizia e IntimitàChetana, tel: 347.944.5514; [email protected] 31 - GIUGNO 2, AGRIGENTO:IntensivoRani, tel: 339 370 5201; [email protected] 5 - 7, VERBANIA:Meditando, Evento di Meditazione (con Shunyo e Marco)Oshoba, tel: 0331.841.952; [email protected]

LUGLIO 12 (h.21) - 14 (h.15), LEIVI (GE):Trasformare Giudizi e PregiudiziChetana, tel: 347.944.5514 [email protected]

AGOSTO 1 - 8 (h.15), LEIVI (GE):Training di Costellazioni Familiari(con Svagito)Chetana, tel: 347.944.5514 [email protected] 7 - 11, MIASTO (SI):5 Giorni di Trasformazione(con Shunyo)Osho Miasto, tel: [email protected] 12 - 18, ASSISI (PG):Vacanze con una Differenza(con Shunyo e Marco)Le Torracce, tel: [email protected] 21(h.21) - 25 (h.15), LEIVI (GE):L’Alchimia delle EmozioniChetana, tel: 347.944.5514 [email protected]

oshofestival

Anando is available for skype sessions for englishspeakers.Contact: [email protected]

Page 34: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

34 OSHO TIMES

utto il tuo mondo è nellatua mente. O piuttosto,tutto il tuo mondo è la tuamente, non esiste nient’al-

tro. Tutto ciò che vedi è una proie-zione. Tutto ciò che senti è una proie-zione. Per questa ragione gli Hinduhanno sempre detto che il mondo èillusorio, è un miraggio: appare, manon è. E come si può trascendere que-sta illusione?Se sei in grado di comprendere ilmondo come illusione, sei già sullavia verso la trascendenza dell’illusio-ne. Se, sognando, ti rendi conto disognare, ti stai già allontanando dalsogno, ti stai svegliando.Il mondo che vedi non è la realtà, per-ché la realtà può essere vista soloquando non c’è la mente. Quando lamente si frappone fra te e la realtà, nonpuoi vedere la realtà: è colorata dallamente. Proietti la tua mente sullarealtà e la realtà diventa uno schermo.

Una donna ti appare molto bella. Altri

non vedono per nulla quella bellezza.La bellezza appartiene alla donna oalla tua mente? Se appartenesse alladonna, tutti la vedrebbero bella. Mac’è chi la guarda e la trova repellente,c’è chi non si rende minimamenteconto della sua bellezza. E tu pensi chequella donna sia bella... dov’è la bel-lezza? Nella donna o nella tua mente?È oggettiva, o semplicemente un feno-meno soggettivo?Una volta accadde che mi trovassiseduto presso il Gange ad Allahabadcon un amico. Parlavamo di dio, dimeditazione... improvvisamente il mioamico si estraniò da ciò che stavamodicendo. Anch’io sentii che era suc-cesso qualche cosa e gli chiesi: “Cos’èsuccesso? Non sei più qui”.Lui disse: “Non posso esserci. Guarda!”Vicino alla riva una donna si bagnavanel fiume; non potevamo vederla infaccia perché ci volgeva la schiena, uncorpo snello, flessuoso e ben propor-zionato con lunghi capelli. Il mioamico era eccitatissimo, era diventato

Impara dall’esperienza!

Solo coSì rieSci

ad andare

oltre la mente

T

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il ricercatore

Milano: Marzo 22–24Costellazioni Familiari ([email protected])

Bologna: Marzo 29–31Guarigione dei Traumi ([email protected])

Bellaria: Aprile 4–7OshoFestival (www.oshoexperience.it)

Napoli: Maggio 31 – Giugno 2Costellazioni Familiari ([email protected] /[email protected])

Padova: Giugno 7–9Costellazioni Familiari e Guarigione dei Traumi([email protected])

Leivi (GE): Agosto 1–8Training di Costellazioni Familiari ([email protected])

Leivi (GE): Agosto 10–14Guarigione dei Traumi ([email protected])

Svagito

in Italia

2013

Le radici dell’amoreLo Zen e l’arte di fare terapiaEdizioni Urra Feltrinelli

sono disponibili su oshoba.it e nelle migliori librerie

Trovi vari video di Svagito su YouTube

CD con meditazioni guidate e tanto altro su www.family-constellation.net

l’eccitazione stessa. Disse: “Aspetta!Non posso parlare di dio e di medita-zione ora, è impossibile! Devo andarea vedere questa donna; il suo corpo ècosì bello e ben proporzionato”.Perciò io gli dissi: “Vai e falla finita”.Nei suoi passi c’era già tutta una sto-ria d’amore... camminava pieno dellasua illusione, della sua proiezione.Camminava con leggerezza, delicata-mente, ma quando la raggiunse im -provvisamente si rattristò. Tornò in -dietro e gli chiesi: “Cos’è successo?”.Lui disse: “Non è una donna. È unsannyasin con i capelli lunghi”. Per unmomento aveva vissuto un sogno.Ma se fosse stato gay? Allora sarebbestato esattamente l’opposto: se quellapersona nel fiume fosse stata unadonna, sarebbe stato inutile... allora ilsannyasin, un bel corpo maschile,sarebbe diventato poesia dentro di lui.Il mondo di un gay è diverso, perchéproietta diversamente. Il mondo di uneterosessuale è diverso da quello di ungay, le sue proiezioni sono diverse... ilmondo non è là fuori: è dentro di te.

E poi c’è un punto in cui la mente cessa.Il mondo che hai conosciuto fino a orascompare. Non che non rimanga nulla,non che tutto si dissolva nel nulla, no!Ma tutto ciò che hai conosciuto fino-ra scompare e per la prima volta ti trovidi fronte all’ignoto.Il mondo è una proiezione, l’esisten-za non lo è.Quando il mondo scompare, l’esisten-za si mostra in tutta la sua gloria asso-luta, in tutta la sua magnificenza! Manon è più una proiezione, perché den-tro di te non c’è più alcun proiettore.La mente è un proiettore. Osservala!Perché questa è una delle radici ditutta la tua infelicità e anche di tuttala tua felicità.Chi lo comprende non è né felice néinfelice. Non è né angosciato né estati-co e proprio in questo consiste l’estasi.Esiste semplicemente, senza proiettarenulla. Niente lo rende felice, niente lorende infelice. Esiste semplicemente,4

Page 36: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

36 OSHO TIMES

per la prima volta, profondamentesoddisfatto... nulla lo disturba e vedecos’è l’esistenza.Quelli che hanno visto in questo modo,senza la mediazione della mente, dico-no che il mondo non esiste, esiste ildivino. Il mondo è una proiezione, ildivino non è una proiezione, è la realtà.E la realtà ti è sfuggita finora, ti è sfug-gita per via delle tue proiezioni. Tu vediqualcos’altro, vedi ciò che vuoi vedere.

Non esiste donna, non esiste uomo.Una donna esiste per te come donnaper via della tua sessualità. Se il sessoin te scompare, la donna scompare.Ma resta qualcuno... non è che tuamoglie si dissolva nell’aria. Tua moglierimane, ma non è più una moglie, nonè più una donna. Improvvisamentetutte le proiezioni si dissolvono e restail divino. Tua moglie diventa dio, tuofiglio diventa dio, l’albero diventa dio,la pietra diventa dio.L’esistenza è dio! L’esistenza è divina!Ma questo non puoi vederlo, perchél’esistenza è lo schermo su cui proietti.Perciò i buddha hanno sempre dettoche, se nutri i desideri, non puoiconoscere la verità, perché i tuoi desi-deri colorano la realtà. Se ti proponidi raggiungere qualcosa, non sei ingrado di conoscere la realtà; lo sfor-zo stesso di raggiungere qualcosa, ildesiderio, colora la realtà. Quandosei privo di desideri, quando non seiin alcun modo ambizioso, quandonon sei in cammino verso qualcosa,quando sei puro essere, del tuttoimmobile e tranquillo, allora improv-visamente la realtà ti appare.È questo il meccanismo: ci sei tu e c’èla realtà e, in mezzo fra i due, la mente.Questo è il meccanismo dell’irreale,dell’illusorio, di maya: tu, la realtà e,in mezzo, la mente. Ma quando lamente si dissolve, quando il ponte frate e la realtà si dissolve, improvvisa-mente tutto ciò che esiste viene rivela-to; tutti i misteri si chiariscono e tu e larealtà diventate una cosa sola, non c’èpiù nulla che vi divida.

Per ora ci sei tu, c’è la mente e c’è ilmondo: la trinità di cui tutte le reli-gioni hanno parlato: il Padre, il Figlio,lo Spirito Santo. Gli Hindu la chia-mano Trìmurti; avrete visto le treimmagini di Brahma, Vishnu, Mahe-sh, tre facce congiunte. Quando lamente si dissolve, queste tre faccescompaiono, perché queste tre faccesono illusione. Dietro le tre facce sinasconde l’unità. In quell’unità non c’èoggetto e non c’è soggetto: vedi sem-plicemente ciò che è! Ciò che è ti vienerivelato. Per arrivare a questa com-prensione però bisognerà che tu com-prenda le tue illusioni e ne hai nutriteparecchie... ma non impari mai.Quando un mistico Sufi, Byazid, si tro-vava, molto vecchio, sul letto di mortequalcuno gli chiese: “Vuoi dirci qual-cosa della natura umana, così che gliuomini possano trarne profitto?”.Byazid disse: “Una cosa sola: l’uomonon impara mai nulla”.Sei passato attraverso molte espe-rienze e cosa hai imparato? Resti lostesso, continui a giocare allo stessogioco. L’hai osservato, che resti lostesso? Le situazioni cambiano, ma ilgioco resta lo stesso.Ti innamori di una donna. Quando tiinnamori ti sembra incredibile che ungiorno tutto questo amore non ci saràpiù. Non puoi crederlo. È impensabi-le che il tuo amore possa dissolversi.Poi si dissolve e ti stufi di questadonna... la stessa donna che era il tuosogno, l’oggetto del tuo desiderio. Senon l’avessi posseduta, ti sarestilamentato e avresti pianto per il restodei tuoi giorni.La possiedi, soddisfi il tuo desiderio e,prima o poi, arriva la noia. Sei stufo,vorresti fuggire. E in quel momentonon ti volti indietro, non ti soffermimai a pensare che questa è la stessadonna per cui impazzivi. Un tempoimpazzivi per averla, ora impazzisciper sfuggirle. Un tempo pensavi chefosse la persona più bella del mondo.E ora la stessa persona ti pare la piùinsopportabile. Quante volte i mariti

pensano di uccidere le mogli? E quan-te volte le mogli pensano di uccidere imariti? E quante volte i bambini,anche bambini piccoli, pensano diuccidere i genitori?Arriva il momento in cui l’amantedesidera uccidere l’amata; lei che eral’oggetto di tutti i suoi desideri, di tuttii suoi sogni, di tutta la sua poesia.Com’era felice un tempo pensando distare con lei... ma erano solo sogni!La realtà è dura; distrugge, manda infrantumi i sogni. Adesso vuole libe-rarsi di lei e non imparerà mai nulla.Prima o poi si innamorerà di un’altrae risuccederà la stessa cosa; la stessa,senza alcuna differenza! Di nuovopenserà che questa nuova donna sia lapersona più bella del mondo. Dinuovo penserà: “Ora non ho più biso-gno di nessun’altra, sono contento, hotrovato la persona giusta”. E non sirenderà conto di ripetere lo stessocopione. È questione di giorni ed è dinuovo finita, e di nuovo comincia laricerca di un’altra.Impari mai qualcosa? Hai mai impa-rato qualcosa? E, se non impari, comepuoi maturare? E se non impari eripercorri sempre di nuovo lo stessocircolo vizioso, il circolo vizioso siconsolida in te, penetra fino alle tuefondamenta.Questa è la condizione dell’ignoranza.Ma se cominci a imparare dall’espe-rienza, il circolo si spezza. Alloracominci a vedere i modelli che gover-nano la tua mente, cominci a capirecome funziona; prima innamorato,poi stufo, poi di nuovo innamorato,poi stufo, il circolo gira. E se lo capi-sci, un giorno, improvvisamente, lacomprensione stessa dell’insensatezzadi tutto ciò ti porta fuori dal circolo.Non occorre fare nulla. Devi solocapire. Devi solo imparare dalla vita.Vivi! Fai tutte le esperienze possibili,perché l’esperienza è la sola scuola.Non aver timore di fare esperienze,ma impara!

TRATTO DA: Osho, Returning to the Source #9

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programma 2013

G R U P P I I N I T A L I A

www.learningloveinst i tute.com

16-17/3 con Tabish e Astic/o Osho Great (Carrara) tel: 347 3120533 • www.osho-great.it

13-14/4 con Tabish e Astic/o Shantisaburi (Milano) tel: 373 7483759 • www.shantisaburi.it

1-5/5 con Tabish e Shreyac/o Podere Amarti (Pisa) tel: 0571 461981www.podereamarti.it

22-26/5 con Tabish e Shreyac/o Colle delle querce (Roma) tel: 392 6701379 www.colledellequerce.it

15-16/6 con Asti e Shreyac/o Osho Varazze (Varazze) tel: 019 918766www.oshovarazze.co

26-30/6 con Tabishc/o La via delle nuvole bianche (Biella)tel: 0152 472516www.laviadellenuvolebianche.it

10-14/7con Krishnananda e Amanac/o Le Torracce (Assisi)tel: 339 [email protected]

17-21/7con Krishnananda e Amana c/o Osho Miasto (Siena)tel: 0577 960124www.oshomiasto.it

24-28/7con Krishnananda e Amanac/o Osho Miasto (Siena)tel: 0577 960124www.oshomiasto.it

17-21/8 con Tabishc/o Podere Amarti (Pisa) tel: 0571 461981www.podereamarti.it

3-6/10 con Tabish e Asti c/o Osho Varazze (Varazze) tel: 019 918766www.oshovarazze.com

29/10-3/11 con Tabish e Shreya c/o Le Torracce (Assisi) tel: 339 4989109www.torracce.com

19-24/11 con Asti e Shreyac/o Osho Varazze (Varazze) tel: 019 918766 www.oshovarazze.com

Per informazioni e iscrizioni contattare:Tabish Matteo RoncucciTel. 339 4989109e-mail: [email protected]

Krishnananda e Amana

Tabish

Asti

Shreya

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38 OSHO TIMES

bello del cinema è la den-sità di eventi che ti trovi avivere (identificandoti coi

personaggi) in un breve lasso di tem -po: in sole due ore ti passano davan-ti fatti che altrimenti si svolgereb -bero in giorni, mesi, anni... secolimagari! Per questo ci appassioniamoai film, così veloci, così densi di con-tenuto che ogni minuto ci lascia colfiato sospeso.La vita di solito non è così intensa, senon a tratti. Nella vita normale peravere una sequenza di eventi appassio-nanti ci vuole pa zien za: metti in motouna cosa oggi e ne vedrai i risultati do -mani, tra un mese... o tra un anno.La vita normale è più lenta. Non puoifarne un racconto interessante se la nar -ri tutta minuto per minuto… ci rie scisolo scegliendo dei momenti o ri as su -

mendo in pochi minuti giorni o anni divissuto. Il tempo reale è un’altra cosa!E cosa dire allora della meditazione?Sedersi, chiudere gli occhi, guardaredentro, rilassarsi... ma si può raccon-tare una cosa così? Una seduta o unritiro di meditazione? È un percorso?Da dove a dove? E soprattutto la sipuò vivere con la stessa passione chenasce normalmente da un evento este-riore e pieno d’avventura come la sca-lata di una montagna, una discesa incanoa in un torrente, un volo su undeltaplano? E questa densità di vita latroviamo solo in cose così?Qualcosa del genere sembra essercianche sul percorso spirituale... cisono esperienze forti, risolutive – enon solo dei lunghi processi consituazioni che tornano e ritornano enon si finisce mai – esperienze di reale

trasformazione che vengono raccon-tate a volte in poche righe, come lacelebre storia “Né acqua né luna”:

La monaca Chyono studiò per an -ni, ma non fu capace di trovare l’illuminazione.Una notte stava portando un vecchiosecchio pieno d’acqua. E mentre cam-minava solitaria guardava la lunapiena riflessa nell’acqua del secchio.Improvvisamente la canna di bambùche sorreggeva il secchio si ruppe e ilsecchio cadde a terra.L’acqua fuggì via, il riflesso della lunascomparve e Chyono si illuminò.E scrisse questi versi:“In un modo e nell’altro ho cercatodi tenere il secchio sperando che ildebole bambù non si spezzasse mai.Improvvisamente il manico si è rotto.

Protagonistadi una storia zen

Un’appassionata dedizione alla ricerca di sé durante un ritiro di meditazione ci

porta vicini nel tempo e nello spazio al mondo degli aneddoti raccontati da Osho...di Akarmo

il

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MARZO 2013 39

vuole un po’ di disponibilità, non èche la passione per la meditazione siscatena da subito subito!Ma sorpresa delle sorprese... è succes-so! A un certo punto click: sia io sia imiei compagni di viaggio – lo si capi-va anche se nessuno di noi parlava –non vedevamo l’ora di poterci dinuovo sedere a occhi chiusi e conti-nuare il viaggio ora dopo ora, giornodopo giorno... qualcosa da dentro cichiamava con voce forte.Chiamava a tuffarsi in questa avven-tura come in un volo con il deltapla-no, ma qui non era una successione diplanate, virate, ascese, visioni di incre-dibili panorami – tutti fatti esteriori –bensì un aprirsi, a cui non ero prepa-rato, di porte interiori. E quantaavventura c’era anche qui, in questosedersi a occhi chiusi! Bastava rivol-gere lo sguardo verso l’interno per sco-prire un se stesso mai immaginato, pervedere un succedersi di cambi altri-menti impercettibili: con lo sguardorivolto lì, con la presenza della consa-pevolezza tutto un mondo dato perscontato – non visto, non vissuto – simanifestava per l’intricato misteriosoarabesco che era.E mi son venuti in mente gli aneddo-ti zen di cui Osho ha sempre arricchi-to i suoi discorsi, i suoi libri... delmonaco tal dei tali che faceva così,diceva cosà, gli succedeva questo equello... “Cavolo” ho pensato “mastava vivendo una vita nel suo mona-stero zen sui monti del Giappone esat-tamente come la sto vivendo io qui nelbel ritiro di Vipassana in Liguria”. Improvvisamente l’aneddoto zen nonera più una storiella di qualcun altro,era la mia stessa storia del momento!

Chi sono io? A occhi chiusi in questomondo di pensieri... ah, ma io li stoosservando, allora io non sono i mieipensieri... strato dopo strato... silen-zio e avventura... sì l’avventura diavere lì per le mani “me stesso”...cavolo esisto! Ma dove sono... sonoqui... qui... ora. Osho dice che nel

quieora non si incontra solo l’ignoto,lo sconosciuto, ma l’inconoscibile... ionon so queste cose, so solo che si apreuna dimensione davvero misteriosa.Tutti i discorsi di Osho e i racconti divite dedite alla ricerca del tesoro inte-riore si riassumono in questo proces-so. Sono protagonista con intensità –con totalità (è il bello di un ritiro divipassana), senza altro da fare – delmio viaggio interiore momento dopomo mento con colpi di scena e apertu-re improvvise. Sono al dunque, sonoall’essenziale, sono al passo decisivo,è qui che tutti i meditatori dopo annidi ricerca, dopo gruppi su gruppi,dopo tecniche su tecniche, esperienzeed esperimenti... alla fine tutti arri -vano a questo “guardare dentro” evedere… ed essere.

Proprio come un monaco zen stavofacendo a tempo pieno esattamente lestesse cose che a lui hanno regalato larealizzazione del proprio sé interiore...

Kyogen era uno studioso di grandeerudizione e per qualche tempo, pro prio questo ostacolò la sua illuminazione. Un giorno Isan glichiese: “Quando eri con il nostromaestro, Hyakujo, eri abile a talpunto da dare dieci risposte a unasingola domanda e centinaia dirisposte a dieci domande. Dimmiquesto: cos’è il tuo sé reale, il sé cheesisteva prima che uscissi dal grem-bo di tua madre, prima di distingue-re l’est dall’ovest?”.A questa domanda, Kyogen rimaseallibito, non sapeva cosa dire. Offrìogni genere di risposta, spremendosiil cervello, ma furono tutte scartateda Isan. Alla fine Kyogen disse: “Tiprego, spiegamelo per favore”.Isan rispose: “Quello che dico appar-tiene alla mia comprensione. Comepotrebbe portar beneficio al tuoocchio della mente?”.Kyogen consultò tutti i suoi libri e tuttele note che aveva preso sugli autore-voli insegnamenti di ogni scuola, ma

Niente più acqua, niente più luna nel-l’acqua... il vuoto nelle mie mani. 1

L’anno scorso ho partecipato dinuovo a un bellissimo ritiro di 10giorni di Vipassana condotto daShunyo*, a OshoLeivi in Liguria. Per la mente, se ci pensi prima, sem-bra la cosa più noiosa di ‘sto mondo...a occhi chiusi, in silenzio, a osservareil lento fluire del respiro. In effetti perqualche ora, all’inizio, è un equilibriodelicato da mantenere: ricordarsidella tecnica, trovare la posizione giu-sta per sedersi, lasciare acquietare unpo’ la mente agitata. E di sicuro ci

vipassana

Queste persone... Ma-tzu,Gautama il Buddha,

Lao-tzu, non appartengonoa secoli diversi dal nostro:sono tutti contemporanei!Nel momento in cui entri in

questo vuoto, in questoriflettere come uno specchio,in questo silenzio che nonconosce confini, diventi uncontemporaneo di Ma-tzu,di Gautama il Buddha,

di Lao-tzu.Queste persone sono al di làdel tempo... non apparten-

gono ad alcun secolo, ad alcun paese, ad alcuna lingua.

Sono tutti uno, nel senso chemigliaia di fiumi possono

entrare nell’oceano... e tutti diventano uno.

4

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40 OSHO TIMES

non riuscì a trovare le parole da usareper rispondere alla domanda di Isan.Sospirando per la sua situazione disse:“Non si può riempire uno stomacovuoto con dei dipinti di torte di riso”.Poi bruciò tutti i suoi libri e i suoiappunti, dicendo: “Rinuncerò allo stu-dio del Buddhismo. Rimarrò un mo -naco semplice semplice per il restodella mia vita ed eviterò di torturare lamia mente”. Tristemente lasciò Isan edecise di occuparsi della pulizia delcimitero. Un giorno, mentre stavaspazzando per terra, una pietra colpìun bambù. Kyogen si fermò, ammuto-lito, dimenticando se stesso per un atti-mo... e all’improvviso, scoppiando inuna sonora risata, si illuminò. 2

A proposito… io non mi sono illumi-nato. Ma per la prima volta mi sonosentito di sicuro protagonista in primapersona di una storia zen: mi sonosentito compagno di questi monacizen dei racconti di Osho, del loro stes-so valore, persone che o da intellet-tuali o da pasticcioni – o da ingenui oda già piuttosto saggi – si sono co -munque impegnate nello stesso miomodo, sullo stesso sentiero, alla ricer-ca dello stesso centro dentro di sé. Per dieci giorni ho trovato la stessadensità di esperienza e la pienezza divita spirituale degli aneddoti raccon-tati da Osho. Nel mondo, nella vita di tutti i giorni,non è facile essere così focalizzati,essere così ricercatori a tempo pienocome i protagonisti delle storie zen…

L’intellettuale è la persona più incli-ne a non capire, a non comprendere.

Proprio il suo essere un intellettualeglielo impedisce perché gli dà unasensazione... come se sapesse già! Ma“come se”! Non è questo il punto!Devi vivere, devi farne esperienza...non “come se”!

Prima di realizzare l’illuminazione,Tokusan aveva in programma di visi-tare Ryotan, un famoso maestro zenche viveva su una montagna.Quando arrivò ai piedi della monta-gna, Tokusan vide una sala da tè sulciglio della strada e pensò che fossemeglio fare uno spuntino prima discalare la montagna e quindi loordinò alla vecchia donna della salada tè. Spuntino in cinese si dice“tenjin” che letteralmente significa“per illuminare la mente”. La vecchia chiese a Tokusan cosa aves-se nella scatola che portava sulle spal-le e Tokusan rispose: “Ci conservo ilsutra più prezioso che esista, è chia-mato il Sutra del Diamante”.“Proprio così!” disse la vecchia “e allo-ra ho una domanda da farti. Se riescia rispondere alla mia domanda, ti daròuno spuntino. Se invece non riuscirai adarmi una risposta soddisfacente, mispiace, ma dovrai farne a meno”.Tokusan era uno studioso sicuro di sée orgoglioso: “Va bene. Fammi purequalsiasi domanda”. E così la donna disse: “Nel Sutra delDiamante è scritto che la mente pas-sata è irraggiungibile; la mente pre-sente è irraggiungibile e la mente futu-ra è irraggiungibile” e continuò, “midici che stai andando a ‘illuminare lamente’, quale mente, allora, hai inten-zione di illuminare?”.

Tokusan non riuscì a rispondere alladomanda della vecchia. Fu costrettoad ammettere la sua incapacità a for-nire una risposta e su suggerimentodella vecchia donna della sala da tèdecise di studiare lo Zen con il mae-stro Ryotan. Qualche tempo dopo il maestro Ryo-tan e Tokusan stavano passando laserata insieme.Ryotan gli disse: “Si sta facendo buio.Faresti meglio a tornare a casa tua”.Tokusan augurò la buonanotte almaestro e uscì. Pochi istanti doporitornò dentro dal maestro dicendo:“È così buio fuori!”.Ryotan accese una candela da dargli,ma appena Tokusan tese la mano estava per prenderla Ryotan soffiò fortesulla fiamma e la spense.In quel preciso momento Tokusan siilluminò e fece un inchino al maestro. 3

Akarmo

TESTI DI OSHO TRATTI DA:1. Dieci storie Zen, Ed. Mediteranee2. e 3. This, This, A Thousand Times This: TheVery Essence of Zen #10 e #9

Dipinto in apertura di Meera, www.meera.de

Ama te stesso e osserva...oggi, domani, sempre

Gautama il Buddha

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* Shunyo ha inizia to il suo training inconsapevolez za vivendo per 14 anni astretto contatto con Osho, come par tedel suo staff personale. Negli ultimi 15anni ha viaggiato in tutto il mondo con-ducendo semi nari, training di medita-zione e ritiri di Osho Neo Vipassana. Grazie alla sua intuizione centrata sul cuore, la sua stessa presenza permette ai partecipanti di toccarelivelli profondi di pace e silenzio.

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Ricordati sempre che la terapia arriva fin là dove comincia la meditazione,

e la meditazione finisce dove accade l’illuminazione. OSHO

OSHO Miasto eOSHO Experience ti invitano a un’esperienza unica di meditazione: uno speciale grande ritiro internazionaledi Osho Vipassana!

A Osho Miasto dal 7 al 14 settembre 2013 – con Shunyo*tel. 0331 841952 [email protected] www.oshoexperience.it

“”

l ’ e v e n t o d i m e d i t a z i o n e d e l l ’ a n n o

la grande vipassana dei 100 buddha

MAHAOSHOVIPASSANA

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“Ho provato a vivere come se mi rimanesse soltanto un anno di vita…”Nityanando ne parla con Maneesha

l’esperimento

42 OSHO TIMES

tephen Levine nel suo libroA Year to Live (Un annoda vivere) propone questoesperimento: vivere un an -

no di vita come se fosse l’ultimo e lodefinisce un processo di guarigione che“permette un superamento graduale ditutte le bugie che ci si è lasciati allespalle e un ingresso a occhi aperti inciò che potrebbe aspettarci nel futuro.Un processo di chiarezza, comprensio-ni e completamento”. “Ho subito fatto mia l’idea perché l’hotrovata sconvolgente” ricorda Nitya-

nando, sebbene non sia stato ispiratodirettamente da Levine, ma da altrecircostanze. “Ho pensato: ‘Ah, è pro-prio così, la morte arriva all’improv-viso e non hai il tempo di prepararti’.Quindi ho adottato l’idea di avere sol-tanto trecentosessantacinque giorni davivere. L’impatto è stato enorme”.“Per Nityanando” racconta Manee-sha che lo ha intervistato “una prioritàera prendere in considerazione le rela-zioni rimaste incomplete, quelle in cuic’erano questioni irrisolte. Incontran-do le persone interessate, ha scoperto

che gli avvenimenti si svolgevano inmodo inaspettato, portando a intui-zioni del tutto inattese ma significati-

Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo.

Un giorno, lo sarà davvero!

Ray Charles

S

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MARZO 2013 43

e anche non far nulla di specifico,godendomi il momento.La mia timidezza è scomparsa e forseè cresciuta in me una certa umiltà. Hoscoperto che in qualunque momento,lungo la mia strada, potrebbe arrivarela morte, la fine, e andrà bene così. Hofatto del mio meglio, adesso la vitadeve seguire il suo corso.Per me, questa è la migliore prepara-zione alla morte: dedicarmi totalmen-te alla vita mentre sono vivo; poi,quando la morte arriverà, sarò pron-to a dare me stesso totalmente inquella direzione.Per me è stato importante anche arri-vare a comprendere che alla fine siva da soli e in questo anno ho pas-sato molto tempo da solo. È statoutile per sentirmi a mio agio da solo.Quando dico ‘da solo’, voglio direevitando di tenermi occupato condelle cose, per esempio passandomolto tempo al computer”.Alla domanda di Maneesha: “Equando, dopo trecentosessantacin-que giorni, è finalmente arrivato il‘giorno della morte’?” Nityanandorisponde: “Mi sono sentito moltovivo. Non è accaduto ciò che avevoprogrammato, ma quello che mi haportato la vita. È stato di nuovo unostimolo a ricordare che la morte nonè qualcosa che possiamo pianificare,anche se a volte ci proviamo”.E conclude, oramai a diciotto mesidall’esperimento: “Ero arrivato daOsho perché cercavo di comprenderecosa fosse l’amore e tramite questoprocesso è cresciuta una realtà piùpersonale ed è cresciuta sotto formadi intimità. La cosa strana è che nondipende dall’altro o da un oggettoparticolare. L’intimità è diventatapiut tosto la qualità di essere visto perquello che sono, di vivere uno stile divita aperto e questo include il condi-videre me stesso, così come sono. A livello pratico, non so... abbracciodi più di prima… mi concedo unmomento per sentire davvero il batti-to del cuore dell’altro, il suo respiro

ve. Alcune questioni si sono effettiva-mente risolte, nel senso che si è sentitomeglio al riguardo, ma altre volte, cer-cando di completare una situazione, èriuscito a combinare qualche pasticcioda un’altra parte!”.Dice Nityanando al riguardo: “In meè cresciuta la comprensione che,quando voglio completare o risolverequalcosa, ciò che intendo di base è:‘Voglio sentirmi bene e al momentonon è così. Non mi piace sentirmi adisagio e voglio fare il possibile persentirmi a mio agio’. Mi sono resoconto che alcune cose non sono fatteper farti stare bene, che questa sensa-zione è una parte molto reale della vitae che va bene così. Non è semprenecessario fare qualcosa al riguardo.All’inizio delle registrazioni deidiscorsi di Osho, a volte ci sono leparole: ‘Questo discorso è completoin se stesso…’. Questa comprensioneè diventata una parte molto importan-te della mia vita: questo incontro ècompleto in se stesso, questo proble-ma è completo in se stesso, questomomento è completo in se stesso”.E continua: “...molti dei cambiamentiavvenuti nel mio modo di agire nonsono scomparsi, anzi sono diventatipermanenti e ne sono felice. Ora cercodi incontrare le persone più a livellodi presenza che non di semplice con-versazione. Mi annoio subito quandoci sono troppe parole. Non posso diredi essere molto abile nel trovare altrimodi di comunicare, ma sto imparan-do. Sono felice di non aver avuto unalunga lista di cose da fare ‘prima dellafine’. Le cose che volevo fare prima dimorire non erano molte, anzi, eranopochissime. Certo, le mie priorità divita sono cambiate: cose che mi sem-bravano importanti, come avereragione, ottenere ciò che desidero,vedere posti nuovi, avere nuovi ‘gio-cattoli’ sono scomparse. Altre sonodiventate molto importanti, comepassare più tempo con mia madre oseduto in meditazione a seguire ilrespiro, stare in intimità, camminare

...nella meditazione entratenello stesso spazio che lamorte apre davanti a voi. Inmeditazione non sei più latua fisiologia, la tua biolo-gia, i tuoi processi chimici,la tua psicologia. Tutte

queste cose sono lasciate allespalle. Arrivi al tuo centropiù intimo, in cui esiste soloconsapevolezza allo statopuro: quella consapevolezzati accompagnerà quandomorirai, perché non puòesserti sottratta. La medi-tazione è un’esperienza dellamorte mentre si è ancoravivi! Ed è così bella, di unabellezza così indescrivibile.. .

TRATTO DA: Osho, Morte: la grande

finzione, Om Edizioni

e per permettergli di sentire il mio.Ho anche imparato qualcosa riguardoal soddisfare i miei bisogni. Spesso nelpassato mi aspettavo che fossero glialtri a farlo, per poi scoprire che nonsapevano nemmeno quali fosseroveramente. Dopo tutto, come poteva-no conoscerli? Ho imparato a chiederee ho scoperto che, molto spesso, le per-sone desiderano aiutarmi”.

Da un articolo pubblicato su: www.oshonews.com

Nityanando segue ora il Sammasati Project Sup-port-Person Training cofacilitato da Maneesha. Per informazioni sul progetto:www.maneeshajames.com

percorsi

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44 OSHO TIMES

Gli occhi si aprono verso l’esterno ecosì anche le orecchie; le mani si muo-vono verso l’esterno e così anche legambe. Tutti i nostri sensi sono direttiall’esplorazione del mondo esterno.Tuttavia, esiste anche un sesto senso,che è addormentato perché non l’ab-biamo mai adoperato. Non ci sonosocietà, culture, sistemi educativi cheaiutino le persone ad attivare il sestosenso. In Oriente, questo sesto senso èchiamato il terzo occhio, quello cheguarda verso l’interno. E proprio comec’è un modo di guardare all’interno,c’è anche un modo di ascoltare versol’interno o di percepire odori all’inter-no. Come esistono i cinque sensi rivoltiverso l’esterno, vi sono cinque sensicontrari che si rivolgono all’interno.L’uomo ha, nel complesso, dieci sensi,ma il primo senso che dà inizio al viag-gio interiore è il terzo occhio e in segui-to si aprono gli altri.

Il mondo interiore ha un sapore tuttosuo, una fragranza e una luce proprie.È assolutamente silenzioso, immensa-mente ed eternamente silenzioso. Nonc’è mai stato e non ci sarà mai alcunrumore. Nessuna parola può pene-trarlo, ma tu sei in grado di farlo. Lamente non può raggiungerlo, ma tu

puoi arrivarci, perché non sei lamente. La funzione della mente è esse-re un ponte tra te e il mondo oggetti-vo, mentre la funzione del cuore èessere un ponte tra te e te stesso.Il silenzio di cui ho parlato è il silenziodel cuore. La sua natura è quella diun canto, privo di parole e di suoni.Soltanto da questo silenzio possonocrescere i fiori dell’amore ed è questosilenzio che diventa il giardino dell’E-den. La meditazione, e soltanto lameditazione, è la chiave per aprire leporte del tuo stesso essere.

Chiedi: “Qualche tempo fa hai dettoqualcosa sul silenzio che mi ha sorpreso. Nella mia condizione di‘sonno’ pensavo che fosse soltantoun’assenza, l’assenza di rumori, matu hai affermato che possiede qualitàpositive, un ‘suono’ positivo. Nellemie meditazioni, ho notato la diffe-renza tra un silenzio del corpo e unsilenzio della mente”.

Le tue esperienze sono reali. Il corpoconosce il proprio silenzio, cioè ilbenessere, una salute prorompente,la gioia. Anche la mente conosce ilproprio silenzio, quando scompaio-no tutti i pensieri e il cielo è soltanto

sho, qualche tempo fa haidetto qualcosa sul silenzioche mi ha sorpreso. Nella

mia condizione di “sonno” pensavoche fosse soltanto un’assenza, l’assen-za di rumori, ma tu hai affermato chepossiede qualità positive, un “suono”positivo. Nelle mie meditazioni, honotato la differenza tra un silenzio delcorpo e un silenzio della mente e possoavere il primo senza il secondo. Perfavore parlami del silenzio.

Di solito il silenzio viene consideratoqualcosa di negativo, un vuoto, un’as-senza di suoni e di rumori. Questoequivoco prevale perché pochissimepersone hanno fatto esperienza delsilenzio. Tutto ciò che hanno provatosotto il nome di silenzio è l’assenza dirumori. Ma il silenzio è un fenomenocompletamente diverso. È assoluta-mente positivo, è esistenziale, non èvuoto. È pieno di una musica che nonhai mai ascoltato in precedenza, di unafragranza che non ti è familiare, di unaluce che può essere osservata soltantodagli occhi interiori. Non è un elemen-to fittizio, è una realtà che è già pre-sente in ognuno di noi, soltanto chenon guardiamo mai all’interno. Tutti inostri sensi sono rivolti verso l’esterno.

Non fermarti, vai sempre più in profondità!

i 4 livelli del silenzio...

O

446

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Living InProgram

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Page 46: SEI MOLTO DI PIÙ UN TUFFO NEL CUORE

46 OSHO TIMES

un puro spazio, privo di nuvole.Ma il silenzio di cui parlo è molto piùprofondo. Io parlo del silenzio deltuo essere.I silenzi di cui parli possono essereturbati. La malattia può turbare ilsilenzio del corpo e certamente lamorte lo disturberà. Per turbare ilsilenzio della mente basta un unicopensiero, proprio come un sasso get-tato in un lago tranquillo è sufficientea creare mille increspature, così che illago non è più calmo. Il silenzio delcorpo e della mente sono molto fragilie superficiali, anche se buoni in sestessi. Farne esperienza aiuta, perchéè un segno della presenza di silenzi delcuore ancora più profondi.Il giorno in cui farai esperienza delsilenzio del cuore, diventerà anch’essouna freccia di vivo desiderio, che tiporterà ancora più in profondità.

Il centro dell’essere è il centro del ciclo-ne. Ciò che accade intorno non lodisturba, perché il suo silenzio è eter-no. I giorni vanno e vengono, gli annivanno e vengono, le vite vanno e ven-gono, ma l’eterno silenzio del tuo esse-re rimane esattamente lo stesso, riccodella stessa musica priva di un suono,della stessa fragranza del divino, dellastessa trascendenza di tutto ciò che èmortale e momentaneo.Non è il tuo silenzio.Tu sei quel silenzio.Non è qualcosa che puoi possedere; nesei posseduto e questa è la sua grandez-za. Persino tu non sei presente, perchéquella presenza sarebbe un disturbo.Il silenzio è così profondo che non c’ènessuno, nemmeno tu. Questo silen-zio ti porta verità e amore e millealtre benedizioni. Questa è la ricerca,questo è il desiderio di tutti i cuori,di tutti coloro che hanno un briciolodi intelligenza.Ma ricorda, non perderti nel silenziodel corpo, nel silenzio della mente enemmeno nel silenzio del cuore. Al dilà di questi tre c’è il quarto. In Orientelo chiamiamo semplicemente “il

quarto”, turiya. Non gli abbiamodato un nome, ma un numero, perchéarriva dopo tre silenzi, del corpo,della mente e del cuore; al di là nonc’è altro da scoprire.Non fraintendermi. Tante persone, peresempio quelle che praticano esercizidi yoga – questi esercizi danno un certosilenzio al corpo – rimangono bloccatea quel punto. Praticano per tutta lavita, ma conoscono soltanto il silenziopiù superficiale.Poi ci sono persone che praticano laconcentrazione, come la meditazionetrascendentale di Maharishi MaheshYogi. Questa può darti un silenzio cheappartiene soltanto alla mente. Quan-do si ripete un nome o un mantra, laripetizione stessa crea di conseguenzaun certo silenzio della mente. Ma nonè meditazione e non è trascendentale!Ci sono Sufi che conoscono il terzosilenzio, che è il più profondo dei tre,ma ancora non è la meta, l’obiettivoe la freccia non ha ancora raggiuntoil bersaglio. È molto profondo, per-ché i Sufi conoscono il cuore megliodi chiunque altro. Per secoli hannolavorato sul cuore, proprio come gliyogi hanno lavorato sul corpo e lepersone dedite alla concentrazione ealla contemplazione hanno lavoratosulla mente.I Sufi conoscono la straordinaria bel-lezza dell’amore. Emanano amore, manon sono ancora arrivati a casa. Deviricordarti del quarto: e se non lo haiancora raggiunto, continua il viaggio!Le persone fraintendono con grandefacilità, è sufficiente una piccolaesperienza e pensano di essere arriva-te. La mente è molto esperta nelrazionalizzare.

C’è una storia Sufi su Mulla Nasrud-din. A notte fonda, il Mulla sente ungran baccano nella strada davanti allasua casa. La moglie gli dice di scenderea vedere e, dopo molte discussioni, ilMulla si mette una coperta sulle spallee scende in strada. Qui trova moltepersone e un gran rumore e, nella con-

fusione, qualcuno gli ruba la coperta.Torna a casa nudo e la moglie gli chie-de: “Di che si trattava?”. Il Mullarisponde: “Sembra che il problemafosse la mia coperta perché, appenapresa la coperta, sono scomparsitutti. Stavano soltanto aspettando lacoperta. Ti avevo detto: ‘Non costrin-germi a scendere’. Adesso ho perso lacoperta e sono tornato nudo. Nonerano affari nostri”. Ha trovato una razionalizzazione chesembra logica: appena si sono presi lacoperta, sono scomparsi. Il poveroMulla ha pensato che il problemafosse quello: “Le discussioni e il bac-cano di fronte alla mia casa nel mezzodella notte e quella stupida di miamoglie alla fine mi ha convinto a per-dere la coperta!”.

La mente razionalizza in continuazio-ne e, a volte, può sembrare che ciò cheafferma sia giusto, perché è in gradoanche di fornire degli argomenti a suofavore. Tuttavia, bisogna fare moltaattenzione, perché a questo mondonessuno può imbrogliarti meglio dellatua stessa mente. Il tuo più grandenemico è dentro di te, proprio come iltuo più grande amico.Il tuo più grande nemico è quello cheincontri per primo, mentre il tuo piùgrande amico è quello che incontre-rai per ultimo, quindi non lasciartifuorviare dalle esperienze del corpo,della mente o del cuore. Ricorda sem-pre una delle più grandi affermazionidi Gautama il Buddha. Concludevaogni giorno i suoi discorsi con le stes-se parole: charaiveti, charaiveti.Queste due semplici parole, in realtàuna sola parola ripetuta due volte,vogliono dire: “Non fermarti, vaiavanti, vai avanti”.Non fermarti mai finché non sei arri-vato alla fine della strada, finché nonc’è un altro posto dove andare: cha-raiveti, charaiveti.

TRATTO DA: Osho, The Golden Future #1

4

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marzo21Party: Osho’s Enligh-tenment & Springtime

22-24Training CostellazioniFamiliari mod. 1Talasi Lombardi

23Constellations Open DayTalasi Lombardi

aprile11-14Training Costellazioni Familiari mod. 2Talasi Lombardi

13Constellations Open DayTalasi Lombardi

12-14Counseling Training mod. 1Jaldhara N. Monticelli

22-24AstrosofiaAmeedo Mariotti

28 - 1 aprileAura-Soma Intermediate CourseTalasi Lombardi

29 - 1 aprileDalla Paura all’AmoreArshad Moscogiuri & OIC Staff

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onda lunga dell’OshoFesti-val di Bellaria porta drittoe facile a Meditando, dal 5 al 7 luglio a Verbania.

Gli organizzatori sono gli stessi perun appuntamento estivo nella frescu-ra e nel verde del Lago Maggiore, conla comodità, molto apprezzata, diavere la struttura alberghiera a pochipassi dall’area destinata agli eventi.Un’atmosfera più raccolta e medita-tiva, ma non per questo meno inten-sa con eventi guidati da Anando eShunyo e le musiche dal vivo di VeetMarco: meditazioni classiche diOsho, tecniche dal Libro dei Segreti,rilassamenti guidati e spazi di condi-visione. Programma, foto e informa-zioni su: www.oshoexperience.it

tutti insieme...

con Osho!

Poco dopo, intorno a Ferragosto,sempre con Anando, Shunyo e VeetMarco Vacanze con una differenza,dal 12 al 18 agosto, a Le Torracce,Valfabbrica (PG), un agriturismovicino ad Assisi. Dopo le meditazio-ni c’è anche il tempo di esplorare meteturistiche vicine e affascinanti.Informazioni su:www.lifetrainings.com

Una novità invece è The Festival alleTerme di Riolo (Ra) dal 29 maggio al2 giugno, ma solo per quanto riguar-da la location: gli organizzatori sonoinfatti gli stessi che hanno iniziato colfestival di Varazze e che continuano daanni con The Festival a Viareggio,anche quest’anno come al solito a set-tembre. Programma e informazioni suwww.thefestival.it

L’Osho Gautama, a Dumenza, Vare-se, nei boschi quasi al confine con laSvizzera, con un’incredibile vistapanoramica sul Lago Maggiore,organizza dal 14 al 23 agosto unSummer Festival dal programma bennutrito. www.gautama.it

Sempre nel periodo di Ferragosto ilMiasto Festival, dal 11 al 17 agosto,un classico che richiama ormai daanni qualche centinaio di persone inquesto meraviglioso centro fra iboschi sulle colline senesi. L’atmosfe-ra è vivace e vibrante, con ricche pro-poste di eventi e workshop durante ilgiorno e “festa continua” – trancedance, concerti, teatro e disco cele-bration – di sera.Per i dettagli vedi www.oshomiasto.it

Tante occasioni per passare un’estate all’insegna della meditazione, in sintonia con tanti compagni di viaggio, facendo nuove esperienze e ricaricandosi di fresche energie

Sulle colline che si affacciano sullaRiviera Romagnola, sopra Rimini,c’è l’Osho Circle School, che goden-do anche di una splendida piscina edi una vera pizzeria organizza ogniestate party ed eventi durante moltiweekend.Info su www.oshocircleschool.it

E se non si vuole rimanere in Italia leoccasioni non mancano!

Nel Sud della Francia si tiene per il secondo anno Festi’ Spirit, dal 21al 23 giugno a Cogolin, in CostaAzzurra, sulle colline sopra St.Tro-pez. Meditazioni, workshop, confe-renze, concerti... Informazioni su www.meditation-france.com; e su www.festispirit.comanche foto e video della scorsa edizione.

In Grecia, sull’isola di Lesbo, il cen-tro Afroz organizza il suo festival dal19 al 23 agosto, come al solito conuna nutrita presenza di medi ta -tori/vacanzieri italiani. Informazionisu www.oshoafroz.com

Nel Sud della Germania, nel Natur-park Schoenbuch vicino a Stoccarda,immersi nel verde, si ripete il tradizio-nale festival, quest’anno dall’1 al 5maggio. Informazioni (per ora in tede-sco): www.oshofestival.de

Festival anche in Israele dal 15 al 17luglio a Beit Oren, sul monte Carme-lo, con workshop di giorno e festa(concerti, disco etc) di notte!www.oshoisrael.co.il

THE FESTIVAL VIAREGGIO

OSHO MIASTO

OSHO GAUTAMA

L’

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MARZO 2013 49

Non proprio un festival ma di sicuroun programma estivo interessantequello offerto dalla Humaniversity, inOlanda. Per i teenager (dai 14 ai 20anni) Tan-Ju Summer Training dal 19luglio al 19 agosto: iniziato nel lonta-no 1990 il programma Tan-Ju (Tan-gerine Juice, succo di mandarancio) èindirizzato alle specifiche esigenze etematiche degli adolescenti e raccogliegiovani da tutto il mondo. E semprenello stesso periodo gli adulti possonoseguire WOW, un multiforme pro-gramma residenziale guidato dallostesso Veeresh, l’affermato terapistache, dopo il suo incontro con Osho,fondò l’Humaniversity già nel 1978.Dettagli su www.humaniversity.com

La novità di quest’estate, anche se inrealtà non si tratta proprio dellaprima edizione, è l’Osho Festival inRussia: dal 25 al 31 agosto in ungrande resort nel verde con spiaggiaprivata, fra il mare d’Azov e il marNero. Informazioni (anche in inglese)www.oshofestival.ru

E per finire (last but not least, comedicono gli inglesi) a settembre dal 7 al14 la Maha Osho Vipassana a Miastocon Shunyo. Un eccezionale eventoche riunirà meditatori di ogni paese!L’estate a quel punto potrà anche esse-re finita… fuori, ma dentro di noi, conla meditazione, continua...

VERBANIA MEDITANDO

Osho Information Center di Leivi – Chiavari (GE)

Per informazioni e prenotazioni: Chetana 347-9445514

OSHOLeivi

www.osholeivi.com

Un’oasi rilassante sulle colline del lussureggiante entroterraligure con vista sulla vallata che discendeverso il golfo di Portofino…si sta bene a Osho Leivi.In un modo particolare!

dal PROGRAMMA 2013

19 (h.21) – 21 AprileCOSTELLAZIONI FAMILIARIcon Anando

9 (h.21) - 12 MaggioRITIRO DI VIPASSANAcon Shunyo

24 (h.21) – 26 MaggioRELAZIONI, AMICIZIA E INTIMITÀcon Anando

12 (h.21) – 14 LuglioTRASFORMARE GIUDIZI E PREGIUDIZIcon Anando

1 – 8 (h.15) AgostoTRAINING DI COSTELLAZIO-NI FAMILIARI (I parte) – conSvagito e Anando

10 – 14 (h.21) AgostoLA GUARIGIONE DEI TRAUMIcon Svagito

21 (h.21) - 25 AgostoL'ALCHIMIA DELLE EMOZIONIcon Anando

4 (h.21) - 6 OttobreCOSTELLAZIONI FAMILIARIcon Anando

31 Ott. (h.21) – 3 (h.21)Nov.AMORE PER SE STESSIcon Anando

5 (h.21) - 8 DicembreRITIRO DI VIPASSANAcon Shunyo

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50 OSHO TIMES

Osho,tanti anni fa mi sembrava di essere ingrado di meditare... credo! Uno statobellissimo, silenzioso, trasparente chemi arrivava da chissà dove. Pensavoche questa fosse la meditazione...adesso invece non arriva nulla, c’èsoltanto una mente che va a tuttavelocità! Che cosa è accaduto?

Accade quasi sempre così. I giorni incui sentivi accadere in te la meditazio-ne erano i giorni in cui non la cercavi,accadeva semplicemente. Adesso inve-ce cerchi di farla succedere, la diffe-renza è tutta lì. Tutto ciò che ha dav-vero valore nella vita accade, non puoifarlo succedere, che si tratti di amore,estasi o silenzio.

La “fortuna” del principiante!La mente e Le aspettative

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MARZO 2013 51

più meditazione, ti porterà più fru-strazione. Invece di più amore, ti por-terà più rabbia. Invece di silenzio epace, porterà un aumento nel traffi-co dei pensieri. Succede quasi a tuttied è naturale venirne fuori.

Dici: “Tanti anni fa mi sembrava diessere in grado di meditare... credo!Uno stato bellissimo, silenzioso, tra-sparente che mi arrivava da chissàdove. Pensavo che questa fosse lameditazione... ”. Non te l’aspettavi enemmeno lo desideravi; era come unospite. Come una brezza che senti

arrivare fino a te, ma non puoi trat-tenerla né puoi darle ordini. Arrivasolo quando vuole e quando lo com-prendi, smetti anche di tentare.Avrai sentito l’espressione: “Provacie riprovaci”. Io vorrei dirti: non pro-varci e non riprovarci. Quando emer-ge l’idea di provarci, immediamentelasciala andare. Ti porterà al falli-mento, alla frustrazione, invece se rie-sci a lasciarla cadere… e tutti posso-no farlo, perché non ti porterà mai danessuna parte. Che problema c’è se silasciano andare il fallimento, la fru-strazione, la disperazione?Lasciali andare e dimenticati comple-tamente della meditazione. Un gior-no, all’improvviso, scoprirai unafinestra aperta e una brezza fresca cheriempirà il tuo cuore di nuovi raggi.E a quel punto non commettere lostesso errore! Sii grato per ciò cheaccade, ma non chiedere di più… e tiarriverà di più. Non chiedere: “Ritor-na” perché la richiesta in sé diventeràuna barriera.

E ritornerà, arriverà sempre più spes-so. Pian piano diventerà il battitostesso del tuo cuore; che tu sia sve-glio o addormentato, sarà semprepresente, non andrà mai via. Ma nonsarai stato tu a provocarla, nonpotrai vantarti: “L’ho fatto io”.Potrai dire soltanto: “Ho permessoche l’ignoto lo facesse per me”. Legrandi esperienze penetrano neinostri piccoli cuori sempre dall’igno-to e quando ci sforziamo di provo-carle, diventiamo così tesi che la ten-sione stessa le rende impossibili.Quando non ti sforzi e sei rilassata –

non ti preoccupi nemmeno dellameditazione e cose simili – improvvi-samente senti i passi dell’ignoto,qualcosa che arriva da chissà dove esi avvicina. Osserva con meraviglia,non con desiderio; guarda con grati-tudine, non con avidità.Dici: “Adesso invece non arrivanulla, c’è soltanto una mente che vaa tutta velocità! Che cosa è accadu-to?”. Eri diventato consapevole del-l’ignoto, hai avuto un piccolo assag-gio di meditazione e poi sei diventa-to avido, piena di desideri. Questidesideri, questa avidità hanno rovi-nato tutto il gioco. Ma è ancora pos-sibile rimettere le cose a posto. Guar-da la mente che corre continuamentee lascia che corra... osserva, sii sol-tanto uno spettatore, un osservatore.

Osservare la mente è uno dei più gran-di segreti della vita, perché sembra chenon possa funzionare, eppure funzio-na! Mentre osservi, indifferente, noninteressato, come se tutto ciò non

Tutto ciò che va oltre la mente è al dilà della tua capacità di crearlo. Puoifare soltanto cose che rientrano nellecompetenze, nel territorio della men -te. La mente è “colui che fa“, ma l’es-sere è tutta un’altra cosa. L’essere èsoltanto un aprirsi, con una profondaaccettazione di ciò che accade, senzalamentele o rancori... gratitudinepura! E anche questo non è qualcosache fai, è parte di ciò che accade.Dobbiamo fare una distinzione moltochiara, perché quasi tutti si confon-dono. Appena ti succede qualcosa dibello, di estatico, la mente desidera

immediatamente che accada ancora –di più! – che vada più in profondità.Quando entra in gioco la mente, tuttoviene disturbato. La mente è il dia-volo, il distruttore.Quindi, è necessario essere moltoconsapevoli del fatto che alla mentenon deve essere permesso di interfe-rire nelle cose che appartengono altrascendente, all’aldilà. La mente vabene come meccanico; come tecnicoè perfetta. Dai alla mente compiti chesia in grado di eseguire, ma non per-mettere che interferisca in ciò che vaoltre le sue capacità. Purtroppo, unodei problemi è che la mente non èaltro che desiderio, desiderio di qual-cosa di più. Per quanto riguarda ilmondo del fare, puoi avere una casapiù grande, una casa migliore, deimobili più belli... puoi miglioraretutto, perché ciò rientra nelle capa-cità della mente.Ma oltre la mente… la mente può sol-tanto desiderare e ogni desiderio èdestinato a essere frustrato. Invece di

meditazione

La mia esperienza, con migliaia di persone, è che,

quando meditano per la prima volta,

la meditazione accade con grande facilità...

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52 OSHO TIMES

avesse nulla a che fare con te, i pen-sieri diventano più radi e sui sentieridella mente diminuisce il traffico.Pian piano si creano dei piccoli inter-valli e all’interno di questi intervallipotrai avere di nuovo un assaggio diciò che ti succedeva prima. Ma nonrincorrerli, non essere avido. Godite-li, ma anche questo passerà... noncercare di aggrapparti. I pensieri ver-ranno ancora e poi ci sarà un’altrointervallo, più lungo; pian pianoappariranno spazi più grandi in cuila mente sarà vuota.Quando la mente è vuota, ciò che èoltre la mente può entrare dentro dite, ma la condizione fondamentale èquella di non aggrapparsi, di nonavere attaccamento: va bene se arri-va... e se non arriva, va bene lo stes-so! Forse non sei pronta, forse non èil momento, ma comunque sii grato.È necessario imparare a osservare e aprovare gratitudine. Anche quandonon succede nulla di ciò che vorrestidentro di te, sii grato. Forse non è ilmomento giusto, forse non aiutereb-be la tua crescita.

Ho raccontato spesso la storia di unmistico Sufi, Junnaid. Era il maestrodi Al Hillaj Mansoor e diventò moltofamoso proprio per questo. Mansoorvenne ucciso da fanatici dell’orto-dossia e della tradizione e, a causasua, anche il nome di Junnaid diven-ne famoso: Mansoor era il discepolodi Junnaid.Junnaid andava ogni anno in pelle-grinaggio al luogo santo dei mussul-mani, la Kaaba. Non viveva moltodistante dalla Kaaba e ci si aspetta chei mussulmani ci vadano almeno unavolta nella vita, altrimenti non sonoconsiderati veri mussulmani.La Kaaba era così vicino al luogo incui viveva che riusciva ad andarciogni anno, insieme ai suoi discepoli.Era un santo rivoluzionario – inrealtà, se i santi non sono rivoluzio-nari non sono santi, ma maschere,attori, simulatori e ipocriti – e la gente

dei villaggi che Junnaid doveva attra-versare era furiosa con lui. In alcunivillaggi la gente era così arrabbiatache arrivò a non offrire nulla da man-giare, a rifiutare loro persino l’acquaper dissetarsi e a non permettere difermarsi nel villaggio.Junnaid era solito pregare – i mus-sulmani pregano cinque volte al gior-no – e sempre dopo ogni preghieraalzava le mani verso dio ed esclama-va: “Ti sono così grato. Come possoesprimere la mia gratitudine? Ti pren-di cura di me in ogni modo possibile,la tua compassione è infinita e il tuoamore non ha confini”.I discepoli erano stanchi, perché que-sto si ripeteva cinque volte al giornoe in situazioni in cui non vedevanonessuna cura da parte di dio: nonavevano ricevuto cibo né acqua, nep-pure un riparo dal sole bruciante deldeserto. Una volta accadde che pertre giorni di seguito furono allonta-nati dai villaggi, a colpi di pietre,senza cibo né acqua né riparo, maJunnaid continuava la sua preghieraallo stesso modo!Il terzo giorno i discepoli non resi-stettero più ed esclamarono: “Basta.Perché continui a dire: ‘Sei pieno dicompassione’, ‘Il tuo amore è gran-de’, ‘Ti prendi cura di noi in ogni det-taglio’? Per tre giorni non abbiamomangiato nulla, abbiamo sete, abbia-mo dormito nel deserto senza un ripa-ro, tremando nel freddo della notte.Di che cosa sei grato?”.Vale la pena di ricordare la rispostache Junnaid diede ai discepoli.Affermò: “Pensate che non mi siaaccorto, in questi tre giorni, che nonci hanno offerto cibo, che ci hannoallontanato e tirato pietre, che siamoassetati, che siamo rimasti per tregiorni all’aperto, nel deserto? Noncredete che ne sia consapevoleanch’io? Ma ciò non significa che dionon si prenda cura di noi. Forse que-sto è il suo modo di prendersi cura dinoi, forse è di questo che abbiamobisogno in questo momento. È facile

ringraziare dio quando la vita è moltocomoda. Quella gratitudine non hanessun significato. In questi tre gior-ni ho osservato come, un po’ allavolta, avete smesso tutti di ringra-ziarlo dopo la preghiera... era unmodo di mettervi alla prova e avetefallito! Anche se arriva la morte, iomorirò con gratitudine: dio mi hadato la vita e me l’ha tolta. Era sua,è sua, sarà sua; chi sono io per inter-ferire nelle sue faccende?”.

Ci saranno volte in cui non troveraimomenti di pace, silenzio, meditazio-ne, amore, estasi. Non perdere la spe-ranza. Forse quei momenti sononecessari per portarti a una cristalliz-zazione, per renderti più forte. Siigrato non soltanto quando va tuttobene, ma anche quando ogni cosa vamale. Una persona che riesce a esse-re grata quando tutto va male è vera-mente grata; conosce la bellezza dellagratitudine; le cose possono andaremale all’infinito, ma la sua gratitudi-ne è una tale forza di trasformazioneche cambierà tutto.Non preoccuparti della mente che vaa tutta velocità. Lascia che corra piùche può, non cercare di fermarla,osserva. Esci dalla mente, disidentifi-cati e lascia che corra; presto – senzaalcun dubbio, perché è una leggenaturale – inizieranno a esserci degliintervalli. Ma quando accadranno,non rallegrartene troppo, non pensa-re: “Sono arrivato”. Rimani rilassa-to. Goditi anche questi spazi, masenza avidità e senza desiderio, per-ché svaniranno e, se diventi avido,svaniranno più in fretta. Se non seiavido, se sei privo di desideri, potreb-bero rimanere più a lungo.Questo sono le istruzioni completealla meditazione. Presto arriverà ilgiorno in cui la mente sarà comple-tamente silenziosa, piena di grandegioia e di silenzio. Ma ricorda, nonl’hai provocato tu. Se pensi di averloprovocato tu, anche per un solomomento, potrebbe svanire. Ricorda

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MARZO 2013 53

anche una parte silenziosa. Non c’ènulla di cui preoccuparsi. La vita deveessere presa in modo giocoso, con ungrande senso dell’umorismo. Neimomenti buoni e in quelli cattivi,quando le cose accadono e quandonon accadono, quando la primaveraarriva e quando, a volte, la primave-ra non arriva per te…Ricorda, non siamo noi a fare le coseche stanno al di là della mente: siamosoltanto quelli che le ricevono. Perpoter ricevere, devi diventare unosservatore della mente, perché attra-verso l’osservazione appaiono glispazi vuoti e una porta si apre dentrodi te. Attraverso quella porta, le stel-le possono entrare in te, i fiori pos-sono penetrare dentro di te. Maanche in questo caso non essereavido, non cercare di trattenerli. Arri-vano liberamente e devi ricordare cherimarranno con te soltanto in libertà.

Se distruggi la loro libertà, anche loroverranno distrutti. La loro libertà è illoro spirito più autentico.La mia continua esperienza, conmigliaia di persone, è che, quandomeditano per la prima volta, la medi-tazione accade con grande facilità,perché non hanno idea di che cosasia. Il vero problema sorge una voltache accade: la vogliono, sanno checos’è e la desiderano. Diventanoavidi: accade agli altri e non a loro;e allora gelosie, invidie, ogni generedi cose sbagliate...Resta sempre innocente per quantoriguarda le cose che sono al di là dellamente. Resta sempre un principiante,non diventare mai un esperto. Que-sta è la cosa peggiore che possa acca-dere a chiunque!

TRATTO DA: Osho, The Golden Future #3

sempre che sei una creazione dell’esi-stenza. Tutto ciò che è grande accadenon grazie ai tuoi sforzi, ma perchései aperto, rilassato e disponibile.

Tieni aperte le porte.L’ospite arriverà, non è mai successoaltrimenti.L’ospite arriva sempre.

Il figlio di Pat diventa un attore e unasera corre a casa dal padre molto ecci-tato. “Indovina, papà!” annuncia“mi hanno appena assegnato la miaprima parte: interpreto un uomo spo-sato da venticinque anni”.“Continua così, figliolo” dice Pat “evedrai che un giorno avrai anche tuuna parte in cui potrai parlare”.

Nel tuo caso è proprio l’opposto.Adesso hai una parte in cui parli; con-tinua, un giorno avrai sicuramente

meditazione

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54 OSHO TIMES

gli iniziLa mia storia con la meditazione ècominciata con la passione per i libritibetani, anche se non li capivo com-pletamente, e con la pratica dei man-tra di Maharishi Mahesh Yogi, macon scarso risultato. Quello che inve-ce mi ha sempre dato una forte dire-zione è stato l’aver mantenuto co -stantemente uno straordinario lega-me tra la mia professione di psichia-tra, frutto di una scelta sentita, fattaancor prima di iscrivermi a medicina,e la ricerca dentro di me. In questosenso posso dire di avere fatto degliincontri molto fortunati e di aver“attratto” le persone giuste!

franco Basaglia

Alla fine degli anni ‘60 ho incontratoFranco Basaglia, l’iniziatore dell’anti-psichiatria il cui lavoro avrebbe por-tato in seguito alla cosiddetta “aper-

Graziealla vita!

Una serie di incontri “fortUnati”

con persone straordinarie...

iaia racconta a marga il sUo percorso

Iaia Adriana Fusari,

discepola di Osho dai

tempi della Prima Pune

è stata primario di

psichiatria all’Ospedale

Psichiatrico di Collegno,

Torino. Ora ha abbando-

nato la pratica clinica

e si occupa di terapia

individuale e di gruppo

integrando il suo lavoro

con le tecniche

di meditazione

psichiatria e meditazione

tura dei manicomi” in tutta Italia.Quell’incontro mi ha trasmesso im -mediatamente la passione per unacerta modalità di lavoro negli ospe-dali psichiatrici e mi ha dato anche unmetodo, oltre alla capacità e allaforza di inserire il mio lavoro in quel-la che era l’atmosfera politica e ideo-logica generale di allora.Il primo incontro con Basaglia è acca-duto proprio subito dopo la laurea: misono precipitata a Gorizia, dove luilavorava, e ho fatto alcuni mesi divolontariato. Ho visto per la primavolta un ospedale psichiatrico aperto,umano, e con grande entusiasmo hopartecipato alle assemblee con ipazienti, gli infermieri, i medici. Anchese questo lavoro di deistituzionalizza-zione dei pazienti psichiatrici mi “cor-rispondeva” perfettamente, ho volutoco mun que conseguire una formazionepsicofarmacologica e psicoterapeuti-ca, an dando a lavorare alla Clinica Psi-chiatrica Universitaria di Losanna

IAIA

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Proposte di Pritamo

per il 2013

L’AVVENTURA INTERIORE

Il Tantra del Cuore (per tutti)•Brescia, Circolo Yoga Antar Mouna, 24 Marzo,

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Il Tantra del Cuore (per le donne)•con Kamin a Bergamo,

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Agosto 12 - 18, Assisi (Pg):*Vacanze con una Differenza(con Anando)Le Torracce, tel: [email protected]

setteMbre 7 - 14, MiAsto (si):100 Buddha Osho Maha VipassanaOsho Miasto, tel: [email protected]

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MARZO 2013 55

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56 OSHO TIMES

dove il direttore, Christian Muller,presidente della Società Svizzera di Psi-canalisi Freudiana, era stato uno deiprimi ad applicare il trattamento psi-coterapeutico su pazienti psichiatricigravi, schizofrenici. Dopo una breveformazione con lui sono ritornata inItalia per riprendere il lavoro conBasaglia – che allora era una grandesfida e una continua battaglia – e inseguito ho continuato da sola in diver-si altri ospedali.

per motivi professionaliPoco dopo è arrivato l’incontro conOsho che appariva ancora un po’ lega-to alla mia formazione professionale.Avevo conosciuto a una conferenzauna psicoterapeuta sannyasin e avevofatto con lei un percorso individuale einfine un gruppo, l’Intensive Enligh-tenment, poi chiamato Who is in?,basato sul koan zen “Chi sono io?”.Ero uscita da quel gruppo in uno statodi centratura che mi era durato per unmese intero, pur lavorando in manico-mio, quindi ho deciso di andare a Pune.Avevo letto nel frattempo dei libri diOsho, ma ho deciso di andare a Puneancora con un “alibi”: la mia forma-zione professionale! Sapevo che a Punesi facevano dei lavori molto avanzatirispetto a quello che si faceva in Italia,sia a livello di terapia di gruppo, chedi sessioni individuali. Nella PrimaPune c’era un mondo… un incredibile

mondo, c’erano già allora sedute indi-viduali ad esempio di Rolfing, quandoin Italia nessuno ancora sapeva, nem-meno tra i tecnici del mestiere, checosa fosse! Per non parlare di tantealtre tecniche... c’era una grandevarietà. Osho riteneva che, soprattuttoper gli occidentali, fosse necessario“dissodare” il terreno della mente edelle emozioni per dare spazio allameditazione. “La terapia ti ripulirà datutta la tua immondizia, ti libererà datutti i condizionamenti…” diceva.E ovviamente avevo trovato molto dipiù della terapia: lo spazio del sentire,l’espandersi dell’energia del cuore, ilritrovare “cose dimenticate”, lo spazioall’espressione del corpo, il rilassa-mento in un luogo protetto e paradi-siaco, la condivisione con tanti com-pagni di viaggio, la ricchezza e la bel-lezza delle meditazioni e… la presenzadel maestro in tutto questo!

la gestalt e poi HellingerTornata a casa ho avuto la fortuna diincontrare Isha Blumberg (allievo diFritz Perls) che mi ha dato la forma-zione in psicoterapia della Gestalt, unapproccio in cui ho ritrovato moltirichiami alla meditazione: il qui e ora,il lavoro sulla consapevolezza (il con-tinuum di consapevolezza), il concettodell’allenamento del terapeuta al silen-zio interiore e il concetto del “nonspingere il fiume, perché scorre dasolo”. Perls, il fondatore della psicote-rapia della Gestalt, si era molto avvi-cinato allo Zen, al Tao e al Buddhi-smo, così mi sono ritrovata a poterunire nelle mie sedute coi pazienti i dueinsegnamenti. Ho conosciuto anche Hellinger pro-prio agli inizi. Sono andata al suoprimo convegno in quel di Udine: erala prima volta che veniva in Italia e cheaccettava di essere tradotto in un’altralingua. E anche quell’incontro è statoper me di uno stupore incredibile. Ilfatto di riuscire ad ascoltare diretta-

mente la fonte è stato fondamentaleper me, perché il modo in cui Hellingerlavorava era qualcosa di veramentemiracoloso! E anche il suo cuore...cuore non come qualcosa di sdolcina-to, ma come presenza, un cuore che saessere anche una spada.Ricordo che mi aveva stupito molto ilmodo netto, quasi duro, di rifiutare dimettere in scena la costellazione a unapersona che gliela aveva chiesta. Perme come terapeuta sarebbe stata unaposizione molto difficile da assumere,perché c’è quell’impronta cattolica,che dice: “Se sei uno che cura deviaccettare tutti”. Invece no, lui vedevaoltre, vedeva anche i limiti della per-sona e i limiti della sua motivazione equesto mi era piaciuto molto. Succes-sivamente ho fatto anche altri gruppidi Family Constellation con altri tera-peuti, ma devo dire che il livello di Hel-linger, è difficile trovarlo…

il sostegno della meditazioneIl fatto di meditare e di continuare lamia ricerca dentro di me mi ha aiutatomoltissimo negli anni del lavoro neimanicomi in situazioni difficili, d’ur-genza; ad esempio quando ero di guar-dia o quando mi ritrovavo – spesso –tra due fuochi: le esigenze degli infer-mieri e le esigenze del paziente. In queicasi sapevo portare presenza e andarein uno spazio dentro di me connesso,diciamo, con i miei chakra superiori

Bert Hellinger

Franco Basaglia

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per poter far fronte a situazioni cheerano spesso e volentieri di una vio-lenza schiacciante.Mi è capitato spesso di avere in alcunireparti ospedalieri degli infermierimolto violenti che desideravano risol-vere la situazione con la contenzione eio posso vantarmi di essere stata unapsichiatra che non ha mai legato nes-sun paziente, anzi ne ho slegati parec-chi. Questo naturalmente mi costavamolto in termini di energia e di tempo.Non potevo dormire, dovevo dare l’e-sempio agli infermieri e rimanevo alletto del paziente delle ore, per tutto iltempo necessario, anche perché erauna garanzia che non venisse legatonuovamente appena mi allontanavo.Anche con pazienti in stato di enormeagitazione, con cui ormai il contattoverbale non poteva condurre a niente,ricorrevo, oltre che agli psicofarmaci,anche a degli stati empatici, a degli statidi comunicazione di cuore e al silenzio.Quindi il continuare a meditare e adaumentare lo spazio dentro di me miha sempre aiutato molto in ospedalesia nell’emergenza sia nella routine.Spesso grazie a questo mi potevo per-mettere di rifuggire dal dare interpre-tazioni di tipo psicoanalitico, cheavevo pure imparato nel mio periodoin Svizzera, perché le percepivo violen-te quasi quanto la contenzione.

la distanza dai colleghiRiuscivo a far tutto questo in ospeda-le, abbastanza nella solitudine perchéper poter lavorare meglio e stare mag-giormente in contatto con tanti pa -zienti, non avevo molta comunicazio-ne con i colleghi.Quando poi sono diventata discepoladi Osho il fatto di girare per l’ospe-dale vestita in “arancione” (per for-tuna erano ammesse altre nuances dicolore oltre al solo arancio) e con ilmala al collo (che era d’obbligo a queitempi), mi ha portato anche a uncerto isolamento dai colleghi.

Meditazione... l'intelligenza del corpo che ci riporta a casa… danzando!

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I pazienti invece non avevano la mini-ma reazione. Qualche volta mi chiede-vano riguardo alla foto di Osho nelmala: “Ma chi è, Padre Pio?”. Tra icolleghi il giudizio non era eccessivocomunque, anche perché erano abi-tuati a vedermi come una persona stra-vagante e anche perché avendo lavo-rato con Basaglia, non ho mai indos-sato il camice bianco. Questa scelta eraun simbolo della messa in crisi delnostro ruolo istituzionale ed era ancheun gesto di riguardo nei confronti delpaziente, per non fargli sentire unadistanza. Questo in un certo sensoaveva già creato una divisione con lamaggior parte dei colleghi che nonerano seguaci di Basaglia.Con i vestiti arancioni e il mala lasituazione si era accentuata e spesso icolleghi mi provocavano durante lebattaglie sindacali, mentre io rimane-vo molto calma e tranquilla in me stes-sa. Qualcuno mi diceva persino: “Se tispegnessi una sigaretta sulle mani,allora reagiresti?”.

nel corpo

Comunque è stato bello aver conosciu-to sia Osho che Basaglia nel corpo(anche Basaglia non lo è più), due per-sone di un’importanza enorme per me,in due diversi ambiti della mia vita.Importante soprattutto aver avuto lafortuna di incontrare Osho nel corpo!Per me è stata una esperienza fonda-mentale: aver potuto sentire l’energiadi un illuminato da una distanza ravvi -cinata durante l’iniziazione al sannyas,è stato di uno sconvolgente che me loricorderò per sempre. Si parla molto diaccettazione, ma l’accettazione che hosentito da Osho quando ho ricevuto ilsannyas, la sua accettazione verso dime, è stata qualcosa di così totale, dicosì completo, inimmaginabile.

Un sentire innegabile

L’incontro con Osho mi ha portato adappassionarmi ancora di più alla let-

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Alvina

58 OSHO TIMES

tura di tutti i suoi libri, perché quelloche avevo provato era un sentire chenon poteva essere negato in nessunmodo possibile e neanche razionaliz-zato e capito completamente.Ho dovuto lavorare molto su questo“non capire completamente” perchédopo tutti quegli anni di medicinaavevo bisogno che ci fosse una spie-gazione scientifica a tutto. Solo direcente c’è stato nella scienza, graziealla svolta della fisica quantistica, unavvicinamento degli scienziati allaspiritualità, con tutte una serie diricerche che prima non c’erano.

leela, prasad e alvina

In questo senso ciò che ho trovato dipiù scientifico, di più vicino al miosentire e di pensare è il lavoro di Pra-sad e Leela, e in seguito Alvina, unaltro incontro “fortunato”. Li seguoda tantissimi anni, penso più di venti.Per me l’esame e l’esplorazione chehanno fatto sui chakra è stato qual-cosa di immensamente prezioso per-ché quasi scientifico: potevo sentirli epotevo sperimentarli. Il loro svilup-pare e potenziare le meditazioni sulcuore è stato fondamentale e mi haportato a una comprensione e a unsentire più profondi e più vasti.Un’altra cosa che mi è stata moltoutile è stata l’esperienza del loroworkshop La psicologia dei Buddhaall’Osho Accademy di Sedona nel’98. Mi ha aiutato a rendere menoastratto il processo di disidentifica-

zione dalla mente. Mi ha ancora unavolta dimostrato quanto sia impor-tante andare oltre la psicoterapia, conla meditazione.Mentre ad esempio nella psicoterapiadella Gestalt il lavoro sulle varie partidella personalità conduce poi adarmonizzarle e integrarle tra loro alfine di diventare una personalità uni-ficata, la psicologia dei Buddha usainvece l’esplorazione delle parti perdisidentificarsi dalle parti stesse e infi-ne dalla mente. Per farlo più pratica-mente le si oggettivano, rendendoleproprio dei personaggi tangibili: miricordo che andavamo a comprare ibambolotti e i pupazzi che corrispon-devano ai nostri personaggi mentali eli mettevamo nella nostra “borsa dellamente” ed era un espediente magnifi-co! Avevo già cercato di disidentificar-mi dalla mente, ma cosa voleva dire?Sì, d’accordo, c’erano dei momenti incui andavo nel silenzio e nella non-mente, ma erano degli spazi piccoli eio avevo invece bisogno di capireanche attraverso la mente e di chiarir-mi le cose attraverso la mente – che èun bellissimo strumento specialmentese ogni tanto lo lasciamo riposare – equello era un modo pratico per veder-lo e per sentirlo!Di recente la loro creazione dell’ELC(Essential Life Consulting), cioè lasistematizzazione di tecniche medita-tive (sempre accompagnate da medi-tazioni sul cuore) da portare nella vitaquotidiana, ha arricchito di molto imiei orizzonti terapeutici, rafforzan-

do e facilitando l’unione di psicotera-pia e meditazione nelle mie sedute.

Un grande impatto

Nel mondo di Osho c’è una grandericchezza di persone, nel cuore eanche nel cervello, e quindi si verificauna totalità di arcobaleno di gentecosì incredibile. Io credo che non siapossibile trovarlo in nessun altromovimento spirituale… forse sono diparte, ma mi permetto di esserlo!Comunque al di là del valore profes-sionale dei miei incontri, con Osho enel mondo di Osho c’è stato un gran-de impatto che ha influito sulla miavita e nei miei rapporti con gli altri alivello generale. Ad esempio il fatto diavere vissuto la prima Pune. Alloraero una persona piuttosto rigida conun’educazione borghese-sabauda e ilfatto di ri trovarmi in quel clima dicelebrazione, con quell’apertura, conquella grande libertà d’esprimermi, dipotermi pre sentare per ciò che ero inquel momento, con le mie emozioni,con quello che sentivo senza esseredisturbata da nessuno, mi ha fattofare molti cambiamenti e aggiusta-menti rispetto a quello che ero e poiho continuato nel tempo.L’esperienza della prima Pune mi hacolpito molto… poi sono andata anchein Oregon e sono ritornata a Pune, malo stacco fondamentale è stato lì nellaprima Pune, ed è stato grande.

E per concludere vorrei parlare delsenso di gratitudine che ho verso lavita che mi ha portato tutto questo…spesso ricordo la canzone di VioletaParra che dice: “Grazie alla vita, chemi ha dato tanto, mi ha dato la risatae mi ha dato il pianto…” e ricordo chetanti anni fa quando ascoltavo questacanzone non sentivo dentro quello chesento adesso. Adesso sento moltissi-mo la gratitudine, forse perché sonoarrivata a un’età in cui posso fare unasintesi e raccogliere qualche cosa. Grazie.

Prasad Leela

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60 OSHO TIMES

Ilcentro Osho Gautama sta organiz-zando degli incontri di meditazio-

ne gratuiti nell’ambito del progettoNew Man New World nato da un’i-dea di Siddhakam, fondatore del cen-tro, per promuovere la diffusionedella meditazione nel mondo. Allafine del 2011, quando la crisi econo-mica era al suo massimo e nel mondosi respirava aria di distruttività, Sid -dhakam ha avuto l’intuizione di farequalcosa, ne ha parlato ad amici,conoscenti etc. ed è nato un progetto.Negli stessi giorni un’amica gli avevaregalato un libro di Osho sull’UomoNuovo e da questo libro è scaturito ilnome New Man New World.Ci scrivono Nijen e Devakanti, delGautama: “Abbiamo cominciato conuna serie di eventi serali infrasetti-manali a Milano, finché non abbia-mo trovato un luogo adatto doveavere degli appuntamenti fissi, alme-no una volta al mese (tranne l’estate),la Fabbrica del Vapore, in zonaMonumentale. Il progetto è andatoespandendosi a ogni appuntamento,incontrando l’interesse diffuso dellagente e il supporto di amici e relato-ri, esperti nella dimensione dellameditazione e della comunicazioneefficace, pacifica, di cuore.Ad esempio all’interno del progetto-contenitore New Man New World amaggio 2012 abbiamo avuto un bel-lissimo evento di musica e meditazio-ne condotto da Nirodh Fortini e Wal-ter Maioli; a settembre 2012 un altrointervento molto interessante su medi-tazione e salute con Kevin FarrowNivedana, australiano creatore di unatecnica (vedi OTI novembre 2008) escuola di guarigione (www.acuenerge-tics.com) basate su antiche conoscenzee tecniche di centratura.Trattandosi di un progetto in espan-sione e avendo avuto un ampio riscon-tro d’interesse negli ultimi due appun-

tamenti di novembre e dicembre 2012,abbiamo avuto l’idea di ampliare iltempo dedicato alla gente per potersperimentare con la meditazione, cosìSiddhakam ha ideato ‘Qui ed ora’ uncampo di meditazione di due giorni,tenutosi il 26-27 gennaio, aperto atutti. Si è trattato di un esperimento:

non soltanto sperimentare il ‘Qui edora’ in meditazione dentro di sé, maanche rappresentarlo visivamente at -traverso delle ‘performance’ basate sulrallentamento e sull’essere in medita-zione. Il cuore che ne scaturisce è incre-dibile ed è molto toccante”.I prossimi incontri: 18 aprile e 16 mag-gio. Per informazioni:www.newmannewworld.com ewww.vitameditazione.com

meditazione a milano

fantasia o realtà

Paul Buchheit, docente e attivista nelcampo della giustizia sociale e del-

l’educazione, ha immaginato un dia-bolico meeting nei sotterranei di WallStreet, in cui le vecchie volpi dellafinanza e giovani rampanti hanno idea-to un piano per arricchirsi ai danni deilavoratori americani (e non solo).

“Cinque passi per fregare la classe media:1. Aumentare la produttività mante-nendo stabili i salari dei lavoratori.La tendenza è innegabile e sorpren-dente: la produttività ha continuato asalire senza sosta, negli ultimi cin-quant’anni, mentre gli stipendi hannosemplicemente smesso di crescere. Ilmiglioramento delle tecnologie haridotto la necessità di lavoratori, men-tre la globalizzazione ha introdotto nelmondo dell’industria la manodopera abasso costo. Paradossalmente il tassomedio di produttività porterebbe a unapaga oraria media di 21$ all’ora, manella realtà sono 7.25$, pena un ulte-riore aumento della disoccupazione… 2. Costruire un’industria finanziariache non ha un salario massimo.Ecco dove sono i soldi. La quota delsettore dei profitti societari è passatadal 16% del 1980 a un sorprendente45% nel 2002. E non c’è limite alpotenziale di guadagno. John Paul-son, il fraudolento inventore deimutui gonfiati, tra il 2007 e il 2010

ha incassato dai 3,7 ai 5 miliardi didollari all’anno vendendo pacchetticreditizi dal fallimento sicuro: sareb-bero bastati a pagare gli stipendi dicentomila nuovi insegnanti!3. Continuare ad accumulare la ric-chezza prodotta dal settore finanziario.Gli esperti hanno osservato che nelcorso degli ultimi cento anni il merca-to azionario americano è cresciuto trevolte più veloce rispetto al PIL. Il quin-to più ricco degli americani possiede il93% di tali beni non... immobili. Negliultimi venticinque anni, solo il 5%degli americani (quelli già ricchi) haaumentato la propria fetta di ricchez-za finanziaria, al tasso impressionantedi quasi il 20%.In un solo anno, i venti americani piùricchi hanno guadagnato dai loro inve-stimenti più che l’intero budget per l’i-struzione degli Stati Uniti.4. Pagare meno tasse possibili.Il modo più semplice e meno produtti-vo per fare soldi – la finanza in gene-re – è anche quello tassato al tasso piùbasso. Tutta una serie di benefit e stra-tagemmi fiscali studiati ad arte con-sentono a broker d’alto bordo e ammi-nistratori delegati di pagare meno tassedegli americani a basso reddito e avolte anche… nulla!I quattrocento più ricchi contribuentihanno raddoppiato il loro reddito insoli sette anni, tagliando le aliquote4

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62 OSHO TIMES

fiscali di quasi la metà. Stessa tenden-za per le corporation: in meno di diecianni hanno raddoppiando i profitti edimezzato le tasse. L’1% più ricco –1,3 milioni di persone – ha visto scen-dere gli oneri fiscali dal 34% al 23%in soli venticinque anni.5. Prestare il denaro in eccesso a per-sone che non possono più permettersiuno stile di vita da classe media.Nel complesso, gli americani sono gra-vati da oltre 11mila miliardi di dollaridi debiti da consumatori: mutui, prestitiagli studenti e carte di credito in passi-vo. Ogni ricchezza è in gran parte scom-parsa tra le classi medie e a basso red-dito. Dal 2006 più di 7mila miliardi didollari sono andati persi nel declino deiprezzi delle case. I giovani laureatihanno una media di 27.200$ di debitopro capite da prestiti agli studenti e dal

1984 la fascia di età 21-35 ha perso il68% del proprio patrimonio, restandocon circa 4.000$. Il patrimonio nettoper le donne nere e ispaniche non spo-sate è appena superiore ai 100$.Gran parte della popolazione è appesaal fragile filo del debito che la lega airicchi e che rende sempre più difficilecombattere contro la sistematica rapi-na della ricchezza della classe media.Per quanto ci si sforzi, i super-ricchirimangono in vantaggio”.

Ed è così che la democratica Ameri-ca è forse il paese al mondo con il piùalto tasso di diseguaglianza economi-ca. E visto che il sistema funziona…lo hanno esportato e lo stanno espor-tando in tutto il mondo... prestoanche sulla Luna!(dati tratti da commondreams.com)

vegetariani e vegani

la ricerca della felicità

InItalia le persone che non voglionomangiare animali stanno diven-

tando sempre di più; sono già circa seimilioni, con una maggioranza di donnee una presenza molto forte di giovaniintorno ai vent’anni e di anziani. In cre-scita sono anche i vegani, quelli chehanno escluso dalla loro alimentazio-ne tutti i prodotti di provenienza ani-male (latte, formaggi, uova etc). Leragioni sono disparate, da quelle pura-mente salutistiche – indubbi vantaggialla circolazione, al cuore etc. – a con-siderazioni di più ampio respiro checomprendono anche l’ecologia – laproduzione di carne spreca risorse eaumenta l’inquinamento – per arriva-re a una profonda sensibilità ed empa-tia nei confronti della natura. A questa tendenza in crescita si rivol-ge il sito www.iomangioveg.it: unaguida ai locali e ristoranti vegetaria-ni e vegani in tutta Italia. Oltre all’e-lenco suddiviso per regione e provin-cia (con una mappa interattiva) cisono un calendario di eventi, un blog

e una sezione di ricette. Consideran-do che nel mondo di Osho i vegeta-riani sono molti è di sicuro utile!

Non credo nel vegetarianismo, perchénon credo in niente. I miei discepolisono vegetariani non perché seguaci diuna setta, non perché fedeli a una dot-trina. Sono vegetariani perché le loromeditazioni li rendono più umani, piùvicini al cuore e quindi vedono la stu-pidità totale di coloro che uccidonoesseri viventi per cibarsene. È la lorosensibilità, la loro consapevolezza este-tica, che li rende vegetariani. Io noninsegno il vegetarianismo: è una con-seguenza della meditazione. Ovunquesia accaduta la meditazione, le perso-ne sono diventate vegetariane; sempre,da migliaia di anni.Non puoi uccidere gli animali per man-giarli, non puoi distruggere la vita.Quando hai a disposizione cibi deli-ziosi di ogni tipo, che bisogno hai diuccidere degli esseri viventi?Osho

Già da tempo negli ambienti del-l’attivismo sociale e dell’economia

controcorrente, si parla di “FelicitàInterna Lorda” (Gross NationalHappiness in inglese) in contrappo-sizione, fra l’ironico e l’antagonista,al Prodotto Interno Lordo (il famo-so PIL) che viene usato comunemen-te come parametro di misura delbenessere e della qualità della vita...di FIL parlano il Dalai Lama, lacosiddetta economia buddhista eanche il premio Nobel per l’econo-mia Amartya Sen!Il tema della felicità diventa moltoimportante in un mondo in cui l’ideadi un futuro per definizione semprepiù roseo del presente perde consi-stenza ogni giorno e sull’argomentosi organizzano persino incontri inter-nazionali come il recente Festivaldelle Scienze alla ricerca della felicitàtenutosi a Roma: esponenti dellaricerca scientifica, insieme a filosofi,scrittori etc. hanno dato il loro con-tributo per uno studio a livello mon-diale sullo stato della felicità, anchecercando di capire bene dove cercar-la – nel cervello forse? È una que-stione chimica? Deriva semplicemen-te dall’appagamento di bisogni fisicie biologici? Si può misurare? Qualisono i paesi dove è più diffusa e per-ché? – e come raggiungerla.È un bene che se ne parli, anche se tal-volta questo “diritto inalienabile allaricerca della felicità”come lo definivala Dichiarazione d’Indipendenzadegli Stati Uniti più di due secoli fa,sembra essere diventato una specie didovere, con tutta la sua carica distress e frustrazioni.Di sicuro al Festival qualcuno avràcitato lo scrittore americano Natha-niel Hawthorne: “La felicità è comeuna farfalla: se la insegui, non riescimai a prenderla, ma se ti siedi tran-

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quillo, può darsi che si posi propriosu di te”.Anche Osho ne parla in questi termi-ni: La felicità non può essere cercata,non si può andare alla ricerca dellafelicità. La felicità è un derivato, èuna conseguenza naturale. Se ne faiuno scopo, non la troverai mai, tisfuggirà sempre. Arriva silenziosa-mente, arriva come un sussurro, arri-

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MARZO 2013 63

grazie alla ricerca spaziale

va come la tua ombra. Quando seitotalmente assorto in qualcosa e nonpensi assolutamente alla felicità…eccola. Quando invece ci pensi, nonc’è mai: è molto timida. Quando tiguardi attorno scompare; quandocominci a pensare: “Sono felice ono?”, non lo sei!

(da www.repubblica.it)

nuire le emissioni di anidride carboni-ca ben del 10%.

Lenti antigraffioNascono da studi degli anni ‘80 pertrovare rivestimenti per sistemi aero-spaziali duri come il diamante e che siliberino dell’acqua più velocemente.Più di recente sono stati applicati allaproduzione di lenti da vista e da sole.

Sistemi di filtraggio e purificazione dell’acquaSe le invenzioni precedenti fanno partedi quella serie di beni di consumo dicui potremmo – forse – fare a meno, ilfiltraggio e la purificazione dell’acqua(senza l’uso di sostanze chimiche) saràinvece qualcosa che tornerà semprepiù utile in futuro. Senza questi siste-mi, ad esempio, il Golfo del Messicosarebbe ancora pieno di petrolio.

Diagnostica medicaTutti i sistemi diagnostici, dall’ecogra-fia alla risonanza magnetica, basati sul-l’analisi digitale per localizzare e misu-rare oggetti nasce da un bisogno intrin-seco di ogni programma spaziale: sape-re cosa c’è là fuori senza dover uscire!E queste son solo alcune delle tecno-logie derivate dall’esplorazione spa-ziale, ne trovate molte altre sul sitodella NASA:spinoff.nasa.gov/spinoff/database

(tratto da: www.care2.com)

Sipossono avere molte diverse opi-nioni sul valore dell’esplorazio-

ne dello spazio celeste da parte diagenzie come la NASA e l’ESA e ildibattito è sempre aperto, per chi èinteressato, ma di certo il mondo nonsarebbe lo stesso se gli astronauti nonfossero andati sulla Luna... o sealmeno non ci avessero provato, giu-sto per non voler escludere chi sostie-ne che le varie imprese dimostratesiimpossibili già a metà strada sareb-bero comunque state mantenute invita e simulate per semplice propa-ganda progressista e per non delude-re il grande pubblico!Sono almeno cinque le cose che nonesisterebbero se non fossero state stu-diate e messe a punto ai fini delle spe-dizioni lunari:

Cellulari dotati di macchina fotograficaLa tecnologia digitale era già stata svi-luppata dalla NASA negli anni ‘60, maè solo negli anni ‘90 che un team hacreato macchine così piccole da potercorredare una nave spaziale (sulleastronavi lo spazio è poco, non sonomica grandi come in Star Trek!) purmantenendo altissime definizioni.

Tecnologia per la produzione di energia pulitaLa tecnologia sviluppata per il moto-re dello Shuttle, applicata alla produ-zione di energia elettrica farebbe dimi-

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Molti pianeti ti invitano a rallentare l’atti-vità per tornare a te, meditare e ascolta-re la tua voce interiore. Marzo è un meseparticolare e l’energia sembra essersicondensata in un momento ricco dieventi. È un periodo che abbraccia duemondi, due periodi di vita e due realtà.Sarai tu a scegliere quella che vuoi crea-re. Se ti serve il silenzio ritirati dal mondoper alcuni giorni, ma ricorda che le rela-zioni ti rendono integro.

toro 20 aprile - 20 maggio

Il Sole dai Pesci ti propone un mese di buone relazioni. Il messaggio degliastri è di mettere a fuoco le tue aspi-razioni il più possibile. Si fa sempre piùforte il desiderio di rinnovamento e didare alle relazioni più strette valori eobiettivi diversi. Gli astri ti consiglianodi condividere con chiarezza i proget-ti, specie in famiglia. Hai il sostegno dimolte stelle che ti regalano incontri eopportunità fortunate.

cancro 22 giugno - 22 luglio

Mese importante per dare il via agliobiettivi che hai in programma. Saturnoti dà forza di volontà e il Sole notevoliintuizioni. In questo momento le stelle tiincoraggiano a viaggiare, a coltivare ituoi interessi, a muoverti verso l’ignotosapendo che hai le risorse necessarieper affrontare gli eventi. Del resto sai chetornare indietro è impossibile. Continuasul percorso che hai iniziato e tutto sichiarirà passo dopo passo.

leone 23 luglio - 22 agosto

Nella prima parte del mese ti sentiraisensibile, insicuro, emotivo. Il cambia-mento proposto dalle stelle riguarda tee il modo di vedere la realtà. I pianeti tistanno mettendo di fronte a situazioninuove che richiedono un’azione diver-sa. Hai bisogno di fermarti, osservare edarti il tempo di trovare la risposta in testesso. Ora non sei più legato al mondoesterno e puoi offrire la tua consapevo-lezza come un dono.

bilancia 23 settembre - 23 ottobre

capricorno 22 dicembre - 19 gennaio

Mese di buon equilibrio fisico ed emo-tivo. Sarai di ottimo umore, ti sentiraivitale e saprai affrontare le situazionicon spirito di adattamento e senso del-l’umorismo. Un mese in cui chi ti è vici-no vedrà un lato insolito del tuo carat-tere: gentilezza, immaginazione e pas-sione saranno emozioni che manifeste-rai semplicemente, senza eccessi e conil cuore aperto a condividere. Permettialla vita di riempirti di gioia.

scorpione 24 ottobre - 21 novembre

A marzo l’azione di Saturno nel tuosegno si combina con l’energia positivadei pianeti nei Pesci, regalandoti fortis-sime intuizioni. Avrai la capacità di ve -dere con grande chiarezza la tua vita einizierai a trasformare alcuni modi dipensare e di relazionarti. Anche il lavo-ro sarà sottoposto alla tua valutazione escoprirai, senza ombra di dubbio, chelavorare per scopi sempre più alti edelevati ti rende più felice.

acquario 20 gennaio - 18 febbraio

Marzo porta a compimento l’impegnoche hai dimostrato nei mesi precedentioffrendoti una buona stabilità emotiva esoprattutto la crescita di quello che haicoltivato: lavoro, obiettivi e relazioni. Ilmessaggio delle stelle è di valutare conprecisione quali abilità, fra le tante chepossiedi, vuoi sviluppare. Spesso di -sper di la tua energia in una visione uni-versale. Ricordati che micro e macro-cosmo sono tutt’uno.

gemelli 21 maggio - 21 giugno

Giove, ancora nel tuo segno, ti proteg-ge dandoti facilità nelle azioni e buonirisultati. Marzo è importante soprattuttoper il lavoro e per gli obiettivi che vuoirealizzare. Molti pianeti ti stanno offren-do possibilità diverse, che non avevifinora considerato, soprattutto se vuoisviluppare l’attività professionale in dif-ferenti settori. Organizza con diligenzae precisione gli impegni e rimani dispo-nibile alle nuove esperienze.

vergine 23 agosto - 22 settembre

Marzo inizia con cinque pianeti nel tuosegno opposto: i Pesci. Le stelle ti invi-tano a entrare in contatto con gli altri, acreare collaborazioni, a condividere ciòche conosci. È un mese adatto a pro-muovere il lavoro e a creare una rete diincontri per unire le persone che hannoobiettivi comuni. In questo periodo èimportante approfondire ogni forma direlazione. Fai in modo di dedicare tempoalle persone care e agli amici.

sagittario 22 novembre - 21 dicembre

Avvertirai più degli altri segni l’arrivodella primavera. In realtà il 2013 è ini-ziato ponendoti a confronto con i tuoivalori più profondi. Le stelle ti invitano aviaggiare dentro di te e a scoprire mondie percezioni che prima non sapevi vede-re o riconoscere. Marzo è un mese inti-mo, ricco di fantasia e di sensibilità, utileper ritrovare chi ami. Scrivere, incontra-re, dialogare… permetti al tempo di fer-marsi in ciò che fai.

pesci 19 febbraio - 20 marzo

Marzo è il mese del tuo compleanno efino al 21 sarai il favorito dalle stelle. Èimportante incanalare questa energiapositiva verso progetti precisi in sintoniacon ciò che vuoi creare. Gli astri ti sug-geriscono di non restare in situazioniprive di stimoli o che non corrispondonoai tuoi valori. Se ti incammini verso lameta che desideri sarai sostenuto a ognipasso. Agisci con saggezza, senza du -bitare della tua visione.

ariete 21 marzo - 19 aprile

1 – 31 marzo [email protected] – 338/6320411

Mese importante per il lavoro e per i pro-getti che riguardano la vita quotidiana.È un periodo di grandi responsabilitàche ti assumi con impegno e disciplinaper sviluppare gli obiettivi professiona-li. Giove ti protegge fino a fine giugnoricordandoti di non porre limiti alla tuacreatività. Anche l’aspetto economico èin crescita ed è una conseguenza deltuo amore per quello che fai. Non rinun-ciare ai tuoi sogni.

Luna Nuova: 11 marzo ore 20:54 GMT a 21º Pesci Luna Piena: 27 marzo ore 10:30 GMT a 7º Bilancia

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66 OSHO TIMES

una risPOsta allEMiE dOMandE

Quando incontrai Osho per la primavolta, a Mumbai nel 1971 (vedi fotoin bianco e nero), pochis simi dei suoidiscorsi erano stati pubblicati sottoforma di libri. Si trattava in granparte di libretti tradotti dall’hindi e inmodo molto strano: in uno di questil’inizio di ogni discorso era: “HelloChaps…” (Salve ragazzi…) uno stiledecisamente estraneo a Osho!Fu l’opuscolo Flight of the Alone tothe Alone a cambiarmi la vita. Dicolpo, trovavo una risposta a tutte lemie domande, senza che dovessi nep-pure formularle! Naturalmente, mol -ti hanno avuto la stessa esperienzaquando hanno preso in mano unlibro di Osho. Nel 1972, una discepola americanachiamata Prem iniziò la compilazionedel primo libro di un certo spessore,basato sulle risposte a domande postedai primi discepoli occidentali. Il libroera intitolato I Am the Gate (Io Sonola Soglia, Ed Mediterranee).

nEllE librEriE dilOndra

Quando tornai in Inghilterra, nel1972, fondai un centro di meditazio-ne, Nirvano, a Londra, in Bell Street. A quel tempo possedevo soltanto unaserie di nastri dei suoi primi discorsi ininglese, quelli della serie del VigyhanaBhairav Tantra, (pubblicati in italianoin vari volumi: da Il Libro dei Segretia I Segreti del Risveglio, Bompiani) ei due libri che ho citato prima. Sapen-do che agli occidentali piace leggere,chiesi a Osho di consigliarmi qualchelibro o autore. Osho mi diede una listadi sette libri, ma ora ne ricordo sol-tanto sei. Il primo e il più importante,secondo lui, era Il libro di Mirdad diMikhail Naimy. Altri erano Il profetadi Kahil Gibran, 101 storie Zen, Lavia dello Zen di Alan Watts, Il gab-biano Jonathan Livingston e un librosul Tantra di cui non ricordo il titolo.A proposito di quest’ultimo, mi disseche si trattava dell’unico libro in ingle-se che avesse una qualche idea delsignificato del Tantra; tutti gli altri cer-

cavano solo un facile sensazionalismo!La mia unica copia di I Am the Gatepassò di mano molte volte! In seguito,ci venne – a me e agli altri membri delcentro – l’idea di proporlo alle librerieinglesi e demmo vita a una campagnadi propaganda: di tanto in tanto telefo-navamo a una di queste grandi libre-rie affermando di voler comprare illibro e chiedendo se fosse disponibile.La strategia funzionò! Anche unalibreria importante si chiese chi fossequesto autore, finendo con l’ordinarealcune copie per i propri scaffali. Pianpiano, messe di fronte a ciò che rite-nevano una “domanda crescente” (lenostre telefonate!), anche altre librerieordinarono il libro!

EditOr nEllE PubblicaziOni

Tornai in India nel 1974, dove primapartecipai al grande esperimento diKailash (una comune agricola di

I libri di Osho

Pubblicati in più di sessanta lingue da centinaia di

case editrici in tutto il mondo – solo in italiano sono

disponibili più di 200 titoli – i libri di Osho hanno

ora una diffusione che arriva a due milioni di copie

ogni anno. Ma agli inizi era tutta un’altra storia...

ecco il racconto di Veena, una dei protagonisti

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MARZO 2013 67

entusiasti di stampare i nostri libri,ascoltare i nostri suggerimenti e trar-ne profitto!Anche se la responsabile generale eraPratima, ogni editor era responsabiledella stampa del libro che aveva edi-tato. Eravamo tutti coinvolti e cidedicammo anima e corpo a questocompito meraviglioso.

Pagina PEr Pagina

Il mio battesimo del fuoco fu la stam-pa, verso il 1975, di The Empty Boatche di sicuro, fu responsabile dei mieiprimi capelli grigi! I dirigenti dellanuova tipografia che doveva stampa-re il libro erano molto ostili: ci vole-vano come clienti, ma non eranopronti a modificare i loro metodi peradattarsi alle nostre richieste. Il fattopoi che fosse una donna a trattare conloro era considerato praticamente uninsulto, così avevano cercato di “sca-ricarmi” a un impiegato di pococonto. Ho dovuto insistere moltissi-mo e alla fine ho richiesto con forzadi recarmi nel posto dove il lavoro sisvolgeva. A quei tempi non si utiliz-zavano computer nell’editoria e laprocedura di stampa richiedeva la“composizione manuale”: ciascunalettera veniva posizionata con dellepinzette in un telaio di legno! Datoche gli operai indiani non sapevanoné leggere né scrivere l’inglese e leparole erano composte all’incontra-rio, si verificavano moltissimi errori.Alla fine, decisi che l’unica possibilitàdi fare un buon lavoro era di metter-mi a sedere insieme a questi poverioperai, che lavoravano a torso nudoa temperature di almeno 40 gradi, edi leggere ogni riga insieme a loro,facendo correggere subito gli errori.Finalmente concludemmo il primocapitolo con una certa soddisfazioneda parte mia e pretesi di incontrare ilcapo per mostrargli che cosa miattendevo da lui. Il suo viso era unvero spettacolo perché, come sapevo,dalla sua tipografia non era mai usci-

to nulla di quella qualità, anche se inrealtà era buona solo fino a un certopunto. Tuttavia, si era sentito tocca-to nell’orgoglio...Con il passare delle settimane, non fuipiù relegata nell’area delle macchine,mi offrirono un ufficio con aria con-dizionata, cibo e bevande fredde, e inpiù una persona che aveva il compi-to di fare la spola tra me e i poveret-ti al piano di sotto ogni volta che erapronta l’impaginazione di una pagi-na. A quel punto, la controllavo ecorreggevo, poi la pagina tornava alpiano di sotto. Questa operazioneandava avanti finché non ero certache tutto fosse corretto, in modo dapoter passare alla pagina successiva.Furono necessari tre mesi, ma allafine il libro fu pubblicato. Che fatica!Lacrime e sangue!

un Editing MEticOlOsO

Osho amava i libri ed era affascinatodal processo necessario per pubblica-re i suoi. Leggeva ogni parola che cor-reggevamo e ci istruiva sul modo incui procedere. Naturalmente noidovevamo fare le necessarie correzio-ni grammaticali, ma era assoluta-mente determinato a non lasciare cheil significato fosse cambiato e a man-tenere il suo modo personale di par-lare, per evitare che imponessimo ilnostro stile alle sue parole.Tutto ciò richiedeva molto lavoro, mavenivamo guidati e monitorati da luiin ogni dettaglio. Ogni giorno gliinviavamo delle domande in modo chepotesse dirci che cosa desiderava. Que-sta collaborazione era molto bella; soper certo che si divertiva moltissimo a“scrivere” i suoi libri attraverso di noi.Se non riuscivo a comprendere il sensodi una frase che aveva pronunciato,provavo a scriverla secondo la miainterpretazione e poi gli ponevo unadomanda a riguardo. Poteva rispon-dere che andava bene oppure riscrive-re la frase o il paragrafo. A volte, la

discepoli di Osho) e alla fine di quel-l’anno mi stabilii a Pune. In quelperiodo, Khrishna Prem (quello ca -nadese) aveva appena finito l’editingdi My Way: the Way of the WhiteCloud (La Mia Via: La Via DelleNuvole Bianche, Ed. Mediterranee) eun gruppo di editor stava lavorandosu Roots and Wings. Da quel mo -mento diventai un’editor a pienotitolo e lavorai sui libri per i succes-sivi quattro o cinque anni. Fu creatoun dipartimento delle Pubblicazioni:c’erano tre editor a tempo pieno,mentre altri lo facevano nel tempolibero da altri lavori. Maneesha ave -va il compito speciale di prendersicura dei diari dei darshan.Noi stessi, o altre persone brave a bat-tere a macchina, trascrivevamo idiscorsi dalle registrazioni su nastroe poi li controllavamo.La pubblicazione dei libri all’inizio fuun vero incubo! Iniziammo con treeditori di Mumbai e uno di Pune. Tut-tavia, nessuno di questi era in gradodi produrre libri della qualità chedesideravamo e quindi dovemmo let-teralmente insegnare loro a stamparelibri, nonostante fossimo tutti nuovidel mestiere, a parte Yatri che si occu-pava della parte grafica. Da principiogli editori erano ostinatamente con-trari alle migliorie da noi richieste,ma poi uno di loro ricevette il primopremio, con uno dei nostri libri, inuna competizione a livello nazionale.Noi naturalmente non badavamo aspese e usavamo la carta miglioredisponibile in commercio per la stam-pa. Questo, insieme al design raffina-to di Yatri, alla fotografia di qualitàe alla nostra attenzione meticolosa aogni piccolo dettaglio (piccole coseche agli indiani non sembravanoimportanti, come avere margini dieguale larghezza, rendere il testo dellastessa lunghezza su pagine a fronte,avere spaziature uniformi tra le paro-le, evitare di iniziare una pagina conla fine di un paragrafo, ecc.) capo-volse la situazione: gli editori erano

ricordi

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68 OSHO TIMES

domanda riguardava una parola chemi sembrava avesse usato in modonon corretto e, in questo caso, azzar-davo un’ipotesi su una parola che misembrava esprimesse il suo significato.Spesso, Osho consultava un diziona-rio e poi accettava la mia parola o neforniva un’altra. Delle volte presen-tava delle conoscenze scientifiche inmodo non corretto (per esempio, èsuccesso una volta relativamenteall’ereditarietà genetica!). A quelpun to, conducevo una ricerca sul-l’argomento, gli inviavo i fatti cor-retti e gli chiedevo che cosa fare.Invariabilmente, riscriveva tutta quel -la parte – a volte si trattava anche dimezza pagina – e io cancellavo leparole della trascrizione originale einserivo la versione corretta.Di solito, non ero io a eseguire laprima trascrizione, perché non eromolto brava a battere a macchina.Tuttavia, nel momento in cui io o glialtri editor finivamo di controllare ecorreggere la trascrizione, questarisultava piuttosto confusa, quindiOsho di solito sceglieva di aspettarefinché non ricevevamo le primebozze dal tipografo per controllarle.A quel punto, prendeva una pennarossa e si metteva all’opera, modifi-cando, inserendo altre parole, can-cellando e riorganizzando, a volteanche cancellando interi paragrafi.Delle volte scriveva tutta una pagina,in inchiostro rosso, da inserire neltesto, come se gli fossero venuti inmente altri argomenti per chiarire lesue idee. Riprendevo le bozze dallasua stanza ridacchiando tra me e me,perché mi sembrava proprio un inse-gnante che corregge il tema dello stu-dente con la penna rossa.In quei primi tempi, Osho leggevaquasi tutte le bozze prima che andas-sero in stampa e la stampa non ini-ziava finché non era soddisfatto. Lasua attenzione per i dettagli era cosìgrande che trovava persino errori dibattitura che non avevamo notato,con nostro grande imbarazzo!

OshO in VErsi?Un giorno, mentre stavo trascrivendoun discorso, mi trovai a editare le sueparole in blank verse (verso in diecisillabe non rimate), lo stesso che usaShakespeare. Sembrava che questofosse il suo modo di parlare, con leparole che fluivano poeticamente. Eroperplessa, ma continuai a farlo per uncerto tempo, perché sembrava moltobello. Quindi, inviai la parte cheavevo concluso a Osho, chiedendogliche cosa fare. Gli piacque e mi dissedi continuare. Quando le bozze tor-narono dal tipografo, la sua segreta-ria indiana, Laxmi, lo venne a saperee ne rimase sconvolta. Affermò che ciòavrebbe reso il libro molto più lungoe quindi più costoso, e che gli occi-dentali non avrebbero gradito lo stilepoetico. Risposi che il costo non eraimportante e che una occidentalepoteva conoscere meglio di lei i gustidegli occidentali! Nel frattempo,avevo mostrato ciò che facevo a un’al-tra editor ed era piaciuto molto anchea lei, tanto che si era messa a editareallo stesso modo.Scrivemmo entrambe a Osho chie-dendo che cosa fare e lui, notando unpossibile conflitto, ci chiese di venirea un darshan, gli incontri a tu per tuche teneva ogni sera. Lì, come un giu-dice, ascoltò prima i nostri punti divista e poi quello di Laxmi! Mi sem-brava buffo, perché era proprio comepartecipare a un processo! Dopo averconsiderato entrambe le parti, allafine diede ragione a noi. E questo giu-dizio si rivelò corretto perché, deiprimi cinque libri scelti in seguito daSheldon Press per la pubblicazione inInghilterra, tre erano scritti proprioin blank verse!In seguito, scoprii improvvisamenteche lo stile non funzionava più, perchéOsho parlava in modo leggermentediverso. Forse il suo inglese era miglio-rato, diventando più complesso. Gliscrissi di nuovo per comunicargli ciòche stava accadendo e lui rispose che

andava bene così e di eseguire l’editingnel modo che sentivo giusto.Osho si divertiva anche a parteciparealla creazione del design, grazie al suotemperamento artistico, e spesso face-va uno schizzo delle modifiche chevoleva o offriva suggerimenti sul lavo-ro di grafica che gli veniva mostrato.

di cOrsa!

Eravamo sottoposti a una notevolepressione, perché più o meno duevolte alla settimana dovevamo af -frontare il viaggio sulla vecchia stra-da Pune/Mumbai, con tutti i tornan-ti dei ghats che scendono ripidi dal-l’altipiano: in quel momento era uffi-cialmente una delle strade più peri-colose del mondo! Adesso il viaggiosi conclude in tre ore di autostrada,allora potevano volercene sette setutto andava bene! C’era soltantouna corsia, quindi spesso si creavanointerminabili ingorghi dovuti a inci-denti o guasti ai tanti camion che per-correvano le pericolose curve e allo-ra il viaggio durava molto di più.A Osho piaceva che i suoi nuovi librifossero esposti come novità nei varifestival tenuti nella Comune. Chiun-que sia stato in India sa che spesso quinon è proprio possibile riuscire a farequalcosa in tempo! A volte, la matti-na del festival eravamo nella legatoria,aspettando che almeno una decina dicopie venissero rilegate, per poter poicorrere alla Comune in tempo per l’a-pertura della libreria alle undici, conla colla della rilegatura ancora umida!

Pubblicare i libri adesso è molto piùsemplice, grazie ai computer e alletecniche avanzate di stampa, ma c’èda dire che ci siamo divertiti moltis-simo e abbiamo imparato molte cose:sulla stampa dei libri, ma soprattuttosu noi stessi!

Da oshonews.com (prima pubblicazione su

OSHOinUK.com)

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Marzo 9-10 Bolzano17-Firenze23-24-Roma

Aprile14 Firenze 20-21-Roma

Maggio18-Firenze25-26-Roma

Giugno16-Firenze22-23-Roma

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MARZO 2013 69

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70 OSHO TIMES

periodo in cui teneva aPune i discorsi raccoltipoi nel Geeta Darshan

(1971), un giorno Osho chiese aidiscepoli che avevano appena ricevu-to l’iniziazione al sannyas di tenere,quel pomeriggio stesso, un Kirtan(canti devozionali accompagnati dadanze) sulle strade principali di Pune.Alcuni di noi del posto li accompa-gnarono, erano quindici, venti perso-ne, e l’iniziativa ricevette un’ampiapubblicità. Tutti i passanti si fermava-no a osservare questi sannyasin vesti-ti di arancione, che portavano al colloun mala con un medaglione con la fotodi Osho, e che cantavano e danzava-no con tanta totalità da non accorger-si neppure della gente che li fissava.Erano ormai sei anni che Osho venivaa Pune, quindi la gente conosceva ilsuo nome, ma ora, vedendo questoKirtan, arrivarono a conoscere anchei neo-sannyasin di Osho. Sui giornaliquesto avvenimento fu riportato conun certo sarcasmo, insieme alle imma-gini dei sannyasin che danzavano. Cifurono alcune lettere ai giornali cheaffermavano che una cosa simile nonavrebbe dovuto essere consentita nellestrade della città.Osho era in procinto di tornare aMumbai in aereo dopo questa serie didiscorsi. Il volo era alle 9,30 di mat-tina e io, insieme a un’altra decina dipersone, mi recai con lui all’aeropor-to per salutarlo, ma una volta là ci dis-sero che il volo era in ritardo di un’o-

ra. Osho si mise a sedere da solo, men-tre io mi aggiravo nei dintorni perrimanergli vicino.Poi, Osho mi chiamò, mi disse di met-termi a sedere vicino a lui e mi chie-se: “Qual è stata la reazione dellagente di Pune ai discorsi?”. Risposiche la risposta della gente e della stam-pa era stata ottima. Ogni giorno suigiornali, insieme al resoconto deldiscorso, venivano menzionati fatticome la partecipazione di ventimilapersone e il silenzio assoluto dei pre-senti. La stampa aveva anche riporta-to che la meditazione della mattinaera una tecnica mai vista prima, tut-tavia c’erano state delle critiche sulKirtan tenuto in città. Osho esclamò:“Vuoi dire che non è piaciuto?”. Vistoil tono delle sue parole, pensai cheavrebbe aggiunto: “Okay, se allagente non è piaciuto, la prossima voltanon lo faremo”. Per questo motivo,dissi: “Sì, Osho, sarebbe meglio nonfarlo la prossima volta”. Ma, controle mie aspettative, Osho continuò:“No, no, non lo cancelleremo, al con-trario la prossima volta chiederemoad alcuni sannyasin di fare il Kirtannudi per le strade di Pune”. A questeparole, rimasi così scioccato che quasigridai: “Come? Sannyasin nudi a fareKirtan nella città di Pune?”.Immaginando la scena dei sannyasinnudi che facevano il Kirtan per le stra-de e di me insieme a loro (vestito,naturalmente!), e delle pietre che ciavrebbero lanciato, mi misi a trema-

re. Invece Osho, con la stessa calma,affermò: “Sì, dobbiamo fare qualcosadel genere, se vogliamo che la gente cicomprenda. Protesteranno, chieden-do perché queste persone sono nude:‘Perché non fanno Kirtan con i vesti-ti addosso?’. Adesso lo fanno con ivestiti e loro protestano.Ricorda sempre che, se si fa qualcosadi nuovo, la gente protesterà sempre.Per far sì che accettino l’idea, devi fareun altro passo avanti, in modo cheaccettino l’idea iniziale. Invece, seconcordi con loro e fai in passo indie-tro, continueranno a spingerti indie-tro, passo dopo passo. Per esempio, inquesto caso se chiedi loro che cosafare, ti diranno di fare Kirtan nellasede del discorso e non per le stradedella città. Se accetti, diranno che nonserve fare un Kirtan, è sufficiente bat-tere le mani. Se accetti, ti diranno chebattere le mani non è necessario, bastasoltanto tenere il discorso. Se accetti,diranno che non ha senso organizza-re i discorsi qui; meglio organizzarlida qualche altra parte e poi la gentepotrà ascoltare i nastri delle regista-zioni o leggere i libri.Se vai dietro a ciò che dice la gente,verrà il giorno che non verrò neanchepiù a Pune. Ricorda sempre che, sevuoi che la gente cammini insieme ate, devi fare un passo in avanti senzapreoccuparti delle loro reazioni”.

Da: Satya Niranjan (P.C. Bagmar), I leave you

my dream, Sakshi Publication

Sempre un passoavanti!

un importante insegnamento di Osho

nei ricordi di satya niranjan,

uno dei suoi primi discepoli indiani

Nel

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Il mensile dedicato all’arte della meditazione

Registrazione Tribunale di Varese n. 934 del 2.9.2008Direttore Resp.: Walter Volonté Sede legale, direzione, redazione e amministrazione: Associazione Oshoba, ViaMoraz zone 5, 21049 Tradate tel 0331 810042Stampato presso: Tipografia C.S.R. Via di Petralata 157, RomaGrafica: Shola Carletti www.sholacarletti.comArretrati su: www.oshoba.it Pubblicità: tel 0331 841952 Per i testi di Osho salvo specifiche al piede dei sin-goli brani: prima pubblicazione Copyright © 1953Osho International Foundation. Copyright © tutte lerevisioni 1953-2013 Osho International Foundation.Tutti i diritti riservati.Foto: ove non diversamente indicato sono per gentileconcessione di Osho International Foundation. L’edito-re si di chia ra disponibile a regolare eventuali spettan-ze per quelle immagini e testi di cui non sia stato pos-sibile reperire la fon te.Osho, Osho Signature, Osho Dynamic Meditation, OshoKundalini Meditation, Osho Nataraj Meditation, OshoNadabrahma Meditation, Osho Gourishankar Meditation,Osho Mandala Meditation, Osho Whirling Meditation,Osho Mystic Rose, Osho Born Again and Osho No-Mind,sono marchi registrati o marchi di proprietà della OshoInternational Foundation, usati con il suo permesso.Osho Times (O.T.) accetta materiali per la pubblicazio-ne inclusi idee, articoli, design, illustrazioni, artwork ofotografie. Chi presenta il suddetto materiale garanti-sce automaticamente il permesso di pubblicazionesenza alcun diritto di restituzione o remunerazione daparte dell’O.T., dei suoi agenti o delegati.

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un libroda vivere

NON ATEO, MA... Io non ho alcun dio… Ma non perchéfilosoficamente sia ateo, niente affatto.Semplicemente, non ne ho bisogno:sono così appagato da me stesso chenon mi occorrono alcuna religione,preghiera o meditazione. Ogni istanteè così squisito ed estatico… A chi inte-ressano quelle stupidaggini su dio, ilparadiso, l’inferno? Questi sono gliinteressi di un’umanità malata, e un’u-manità malata viene inevitabilmentesfruttata dai preti in nome di dio.

OLTRE LA MENTELo Zen è il metodo per andare oltre lamente. Quindi, parleremo di dio e, altempo stesso, dello Zen: dio va negato,mentre lo Zen va piantato nel piùprofondo del tuo essere. La bugia vadistrutta e la verità dev’essere rivelata.Ecco perché ho scelto sia dio che lo Zen:dio è una bugia, lo Zen è una verità.Lo Zen è l’unica alternativa vivente epositiva, perché ti dà una sensazionedi direzione, di appagamento, di eter-nità, di andare oltre la nascita, lamorte e il corpo, per diventare unacosa sola con questa meravigliosa esi-stenza che è infinitamente intelligente.

IL VUOTOPoiché l’uomo è andato oltre gli statidi consapevolezza primitivi può com-prendere che dio è un mito. L’uomo havissuto con questa bugia come se fosseuna verità, e ne era appagato; ma orache è intelligente ed è in grado di vede-re la menzogna religiosa per quello cheè, si pone per lui un grande problema.Dio è morto e l’uomo è stato privatodella sua consolazione; adesso, si senteprofondamente vuoto, non ha piùalcuna relazione con l’esistenza.

DA DENTROLo Zen non ha alcun dio, questa è lasua bellezza. Però possiede una scienzastraordinaria per trasformare la tuacoscienza, per darti così tanta consape-volezza da impedirti di commettere delmale. Non è un comandamento impo-sto dall’esterno, affiora dal tuo esserepiù profondo. Una volta che conosci ilcentro del tuo essere, che sai diessere un tutto unico con l’uni-verso... è impossibile fare delmale, dei torti, dei peccati.

SU LA TESTA!Non esiste nulla di più gran-de di te, ma le tue religioni tihanno insegnato che sei unpeccatore, che i santi sono piùsanti e dio è più grande di te,piccola creatura che strisciasulla terra. Le religioni hannocreato in te un complesso d’in-feriorità; tale complesso d’in-feriorità è sempre alla ricercadi un “qualcuno” che sia piùgrande. Ma non è una co -sa naturale: è qualcosadi impiantato, di pro-grammato, di condizio-nato. Sei stato ridotto auna specie subuma-na: tutta latua fierezza,la tua di gni -tà, il tuo ono -re, ti sono sta -ti sottratti.

Su la testa!la morte di dio e la nascita dell’uomo

Urra Feltrinelli Editorepagine 304 – Euro 16,00

“Amo dare fastidio alla gente, per-ché solo dandole fastidio possoindurla a pensare; le persone hannosmesso di pensare da secoli, nonc'era nessuno a disturbarle, anzi lehanno consolate” dice Osho, che inquesto libro fa i conti con: “unagrande menzogna: dio... e intornoa questa menzogna sono proliferatemolte altre bugie!”. Ma non si limita a distruggere lenostre illusioni, ci mostra la via persuperare le nostre carenze: “È lameditazione che appaga il tuo esse-re... abbandona le bugie e fa’ qual-che sforzo per andare dentro di te etrovare la verità”, solo così: “Seiprofondamente collegato all’esi-stenza e non sei più un burattino:sei padrone di te stesso!”.

IN RETE...Guarda 3 video di Osho con branidai discorsi originali (sottotitolati in italiano) tratti da questa serie: Your Morality is Not Realhttp://youtu.be/T_LNh_eeh6Q,Sex and Death, Two Great Tabooshttp://youtu.be/mb5LhNgnKL4,Anybody Who Gives You a Belief...http://youtu.be/PBEIeRSLb8k

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MARZO 2013 73

Ebbene sì, mi abbono!

OSHOIL MISTERO FEMMINILEpp 294 € 15,00 (cod. L2203)Osho parla dell’importanza dellequalità femminili. La donna rap-presenta un mistero; capirla èqualcosa di straordinario e arduoal tempo stesso. E per capirlabisogna conoscerne, rispettarnee amarne le caratteristiche. PerOsho la capacità di risveglio delladonna risiede nella sua stessaanima: più a fondo lei riuscirà ascavare in se stessa, più fortediventerà e più vicino sarà il tra-guardo della piena fioritura.Solo così potremo assistere allanascita di una nuova donna

capace di gioire della propriaenergia femminile, perchè questotipo di energia, che si manifestain forma di ricettività, gentilezza,pazienza, amore, rispetto e de -vo zione, potrà salvare il mon dodall’autodistruzione. E dopo cheavrà sviluppato al massimo livel-lo le proprie qualità di don na,solo allora potrà raggiungere ciòche va oltre le categorie “maschi-le” e “femminile”.“Una donna non deve esserecapita bensì amata: questa è laprima cosa che bisogna com-prendere”. Osho–––––––––––––––––––––––––

MEDITATION FROM THE WORLD OF OSHOOSHO HEART MEDITATIONCD cod. M 2076 € 17,50Una efficace tecnica di meditazio-ne che fa uso del respiro e delpotere di trasformazione del cuore,tratta dalla serie dei discorsi diOsho sul messaggio di Atisha (Il Libro della Saggezza, Il Librodell’Alchimia Interiore, Il Libro delRisveglio, Il Libro della Con -sapevolezza), un grande Maestrovissuto nell’XI secolo. Intorno a luifiorì una scuola che diede fruttifecondi, in termini di realizzazione

della coscienza, al punto che oggiè pressoché universalmente rico-nosciuto il suo ruolo di cardinedella spiritualità tibetana. Graziealla pratica di questa tecnica èpossibile trasformare l’energianegativa e la sofferenza in positi-vità e compassione, non solo per-cependole dentro noi stessi, maanche proiettandole verso ilmondo e gli altri. –––––––––––––––––––––––––

MEDITATION FROM THE WORLD OF OSHOOSHO MAHAMUDRA MEDITATIONCD cod. M 2077 € 17,50Dal libro “Tantra La Com pren -sione Suprema” di Osho, una tec-nica della tradizione tantrica diTilopa che fa riferimento al“Canto di Mahamudra”, un insie-me di veri e propri insegnamentiper conseguire il Risveglio, per“raggiungere il non-raggiungi-mento”, lo stato di Mahamudra,appunto. Questa tecnica è pro-prio uno di quegli insegnamenti,svelato e reso chiaro e praticodalle parole illuminanti di Osho.–––––––––––––––––––––––––

OSHOLE DIECI ETÀ DELL’UOMODALLA SESSUALITÀ ALLA TRASCENDENZADVD Durata 140’ € 14,50 (cod. L2197)Con i sottotitoli in italiano.Un’altra perla nella collana deivideodiscorsi di Osho. In questodiscorso vengono spiegate le realifasi della vita di un essere umano,quelle che, se vissute in modototale e consapevole, portanoogni uomo e ogni donna alla per-fetta fioritura dell’essere. Oshoaiuta soprattutto a distinguere idue percorsi di vita dell’uomo:uno orizzontale che porta dallanascita alla vecchiaia e poi alla

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morte, ma che non conduce a nes-suna crescita in consapevolezza eamore; l’altro è di tipo verticale edè una salita verso l’illuminazione,un viaggio attraverso le età dellavita che coincidono con le fasidella crescita spirituale, cioè delraggiungimento della saggezza edell’immortalità.–––––––––––––––––––––––––

MEDITATION FROM THE WORLD OF OSHOOSHO DEVAVANI MEDITATIONCD cod. M 2188 € 15,00Devavani è la Voce Divina cheprende vita e parla attraversocolui che medita: egli diventa unvaso vuoto, un canale, un tramite.Questa meditazione può esserefatta in qualunque momento dellagiornata. Rilassa profondamente

la mente cosciente al punto che,se fatta come ultima attività dellagiornata, sarà seguita da unsonno profondo. La tecnica è divi-sa in quattro stadi di 15 minuticiascuno e va fatta interamentecon gli occhi chiusi. Solo il primostadio è musicale. Gli altri tre sonoscanditi da battiti di gong all’ini-zio e alla fine di ogni stadio, inmodo da praticare facilmente lameditazione senza dover consul-tare un orologio.–––––––––––––––––––––––––

DEVAKANTBODY AND SOULCD cod. M 2143 € 17,50Da un virtuoso polistrumentista,autore di musica per meditazione,ecco sei affascinanti lunghi braniinediti. Le composizioni sonomolto sensuali e mature, si sentela passione di Devakant per lamusica orientale e per la speri-mentazione di molti strumenti dalui stesso suonati (tra i quali varitipi di flauto, strumenti a corde etastiere). Musica per il corpo e lospirito ed una voce che scalda ilcuore, utilizzabile per massaggio,yoga e bodywork, e per creareatmosfera e intimità.

OSHOIL PRIMO GIORNO DI UNA VITA NUOVATU SEI NATO IN QUANTO LIBERTÀDVD Durata 103’ € 14,50 (cod. L2185)Con i sottotitoli in italiano.Un invito a vivere in modo intensoe totale il momento presente perscoprire chi realmente siamo. Inquesto discorso, Osho affronta iltema della libertà, ma non inmodo filosofico, o teorico! Unavera e propria pratica di vita, checi porta a ritrovare la nostra libertàoriginaria, vissuta senza obiettivida raggiungere, coltivando laconsapevolezza. Solo così è possi-bile trascendere i limiti del nostroessere umani su un percorso che ciconduce verso l’eternità.

OSHOSEI PRONTO A RUBARE LA VERITÀAL TUO MAESTRO?IL FIORIRE DELL’INTELLIGENZADVD Durata 109’ € 14,50 (cod. L2187)Con i sottotitoli in italiano.IN OMAGGIO SE DIVENTI SOCIO OSHOBALa verità può sorgere solo al tuointerno; nessun altro può darte-la. La vita è veramente unadanza, se mantieni la tua origi-nalità. E tu sei destinato a essereoriginale. Non esistono dueuomini uguali, pertanto il miomodo di vivere non può maidiventare il tuo. Ascolta il miosilenzio, così un giorno potraiascoltare la voce più intima deltuo essere.

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L’amore ci connette con

l’esistenza; l’amo-re è la nostra veraradice. così come

respiri — per ilcorpo è assoluta-mente essenziale;se smetti, scom-

pari — allo stessomodo, l’amore

è il respiro interiore.

L’anima vive attraverso l’amore.

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