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PERCORSI DIDATTICI 1. TUTTI UGUALI SULLA CARTA Il presente percorso propone un primo livello di riflessione e di esperienza interdisciplinare sull’interdipendenza fra popoli e paesi e sulle diverse immagini e ‘letture’ del mondo e della realtà. Obiettivi • proporre un approccio non convenzionale alle tematiche della globalizzazione e dell’intercultura; • stimolare la riflessione personale e collettiva sulle immagini del mondo e gli stereotipi; • riflettere sui legami di interdipendenza e sugli squilibri fra le economie, i paesi, i popoli del pianeta; • acquisire conoscenze sul ruolo, la storia, il significato della cartografia; • valorizzare la collaborazione per uno scopo comune. Attività osservazione libera di planisferi differenti: Mercatore, Peters, sino-centrico,…(individuale e collettiva); dibattito (gruppo classe); ricerca sui differenti modi di rappresentare il mondo (piccoli gruppi); proiezione del video Tutti uguali sulla carta (gruppo classe); scheda ‘ricchezza e povertà (individuale); confronto sui temi della scheda (gruppo classe); presentazione del planisfero Peters e sue caratteristiche (gruppo classe o piccoli gruppi); gioco forme cooperative (gruppo classe suddiviso in piccoli gruppi). Destinatari Il percorso può essere proposto a ragazzi dal II ciclo della scuola elementare al biennio della scuola superiore, e oltre. Materiali utili • planisferi differenti (alcuni sono allegati); • atlanti geografici e storici, testi e materiali storico-geografici e cartografici; • scheda ‘ricchezza e povertà’ (allegata); • carte Peters mute opportunamente tagliate e preparate per il gioco ‘forme cooperative (allegate); • VHS/DVD Tutti uguali sulla carta, Asal, 2005; • Testo: A. Peters, La nuova cartografia, Asal, 1995. • Testo: AAVV, Mondovisioni Percorsi didattici fra geografia e intercultura, Asal, 2005; 1

Tutti uguali sulla carta

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Percorsi didattici con Peters

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PERCORSI DIDATTICI

1. TUTTI UGUALI SULLA CARTA Il presente percorso propone un primo livello di riflessione e di esperienza interdisciplinare sull’interdipendenza fra popoli e paesi e sulle diverse immagini e ‘letture’ del mondo e della realtà. Obiettivi • proporre un approccio non convenzionale alle tematiche della globalizzazione e dell’intercultura; • stimolare la riflessione personale e collettiva sulle immagini del mondo e gli stereotipi; • riflettere sui legami di interdipendenza e sugli squilibri fra le economie, i paesi, i popoli del pianeta; • acquisire conoscenze sul ruolo, la storia, il significato della cartografia; • valorizzare la collaborazione per uno scopo comune. Attività • osservazione libera di planisferi differenti: Mercatore, Peters, sino-centrico,…(individuale e collettiva); • dibattito (gruppo classe); • ricerca sui differenti modi di rappresentare il mondo (piccoli gruppi); • proiezione del video Tutti uguali sulla carta (gruppo classe); • scheda ‘ricchezza e povertà (individuale); • confronto sui temi della scheda (gruppo classe); • presentazione del planisfero Peters e sue caratteristiche (gruppo classe o piccoli gruppi); • gioco forme cooperative (gruppo classe suddiviso in piccoli gruppi). Destinatari Il percorso può essere proposto a ragazzi dal II ciclo della scuola elementare al biennio della scuola superiore, e oltre. Materiali utili • planisferi differenti (alcuni sono allegati); • atlanti geografici e storici, testi e materiali storico-geografici e cartografici; • scheda ‘ricchezza e povertà’ (allegata); • carte Peters mute opportunamente tagliate e preparate per il gioco ‘forme cooperative (allegate); • VHS/DVD Tutti uguali sulla carta, Asal, 2005; • Testo: A. Peters, La nuova cartografia, Asal, 1995. • Testo: AAVV, Mondovisioni Percorsi didattici fra geografia e intercultura, Asal, 2005; 1

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Descrizione Un buon modo per iniziare il percorso è partire in sordina, mostrando semplicemente i diversi planisferi. Se i ragazzi fanno domande si risponderà semplicemente: “sono carte geografiche”. I Planisferi possono essere osservati sul portale “Atlante”, alcuni possono essere stampati, meglio sarebbe avere le carte murali da appendere alla parete. Tutto proseguirà come se niente fosse, preoccupiamoci soltanto che ci siano dei tempi morti (a inizio/fine orario o durante la ricreazione) in cui i ragazzi incuriositi possano osservare i planisferi e commentare. Questo primo momento di osservazione libera, che può durare mezza giornata o un paio di giorni, è importantissimo non soltanto per stimolare la curiosità e il desiderio di conoscere, ma anche per la formulazione di domande che costituiranno la base per le successive attività. Riuniti preferibilmente in cerchio cominciamo a raccogliere osservazioni e domande sulle differenze fra i planisferi; nel dibattito normalmente emergono elementi di diverso tipo: considerazioni sui diversi modi di rappresentare il mondo (o la realtà), paragoni fra i planisferi osservati, e molto altro. Dopo un primo giro in cui ognuno esprime liberamente le proprie osservazioni, guidiamo la riflessione sui diversi modi di rappresentare il mondo e sulle possibili cause di tali differenze. Formiamo dei gruppi a ognuno dei quali forniremo la riproduzione di un planisfero poco conosciuto di diversa origine (dal materiale allegato) con pochi altri dati (nome del cartografo o civiltà di provenienza). Per la ricerca delle origini del planisfero mettiamo a disposizione atlanti, siti, testi e materiali. A conclusione ogni gruppo elaborerà una relazione illustrando i quesiti di partenza e gli esiti della ricerca. La proiezione del video Tutti uguali sulla carta fornirà ulteriori elementi di riflessione sui diversi modi di rappresentare la realtà e il mondo, in base alle conoscenze, alla cultura, ai rapporti e agli interessi socio-economici. Dopo un breve giro di impressioni sul video, per una riflessione personale sui temi trattati, distribuiamo una scheda tipo ‘ricchezza e povertà’ che dovrà essere riempita in forma anonima e senza confrontarsi con le compagne e i compagni. Tutte le schede forniranno la base per un confronto sul nostro modo di vedere il mondo, e quello degli altri, dove per nostro si intende il variegato patrimonio del gruppo classe. Infine presentiamo la Carta di Peters analizzandone e discutendone le caratteristiche anche in comparazione con il planisfero tradizionale basato sulla proiezione Mercatore (vedi materiali su “Atlante”). Nella presentazione e comparazione dei planisferi è molto importante evitare definizioni semplificative e limitanti di planisfero giusto e planisfero sbagliato; è importante, invece, che i ragazzi comprendano che ogni rappresentazione ha diverse caratteristiche, ognuna delle quali risponde a differenti esigenze o punti di vista. Per completare il percorso proponiamo il gioco ‘forme cooperative’ seguendo la scheda allegata. Non si tratta di una gara contro il tempo, ma di un impegno al rispetto delle consegne: silenzio e cooperazione. Molto importante sarà la conversazione conclusiva su come ci si è sentiti durante il gioco. NOTA: il presente percorso può costituire la base per avviare attività di diverso tipo: sulle immagini del mondo nel tempo e nello spazio; sui viaggi, gli incontri e i conflitti fra i popoli; sull’interdipendenza economica fra popoli e paesi; su realtà e cause di ricchezze e povertà ...

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SCHEDA: RICCHEZZA E POVERTÀ Un popolo è ricco quando: ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ Un popolo è povero quando: ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ Secondo te ci sono più poveri nel NORD o nel SUD del mondo? ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ Perché? ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ Cosa pensi della Carta di Peters e del video che hai appena visto? ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ ………………………………………………………………………………………………............ 3 4

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Allegati:

Carta nord-americana del mondo

La terra vista dalla Cina

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Carta arabo-musulmana del mondo

Il mondo visto dall’ex Unione Sovietica

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Copia della mappa terrestre incisa su rame 2500 anni fa, dal filosofo Ecateo

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Carta muta di Peters con linea Equatore 8

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Carta muta Mercatore con linea Equatore

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Carta muta Peters

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Lavorare insieme FORME COOPERATIVE

Tratto dal testo: La geografia si può rinnovare

Riprendiamo dal manuale inglese Word Studies di S. Fisher e D. Hicks (pubblicato in Italia da Emme Ed. di Petrini Junior, Torino, con il titolo Io abito il mondo, a cura dell’MCE), il seguente gioco che coniuga le forme della carta Peters con il contesto di comunicazione non verbale in piccoli gruppi. Obiettivi • stimolare in maniera concreta l’osservazione delle forme. • stimolare lo spirito di cooperazione per uno scopo. Preparazione Questa è un’attività da fare in gruppi di 5 ragazzi. Occorrono sufficienti copie della carta Peters muta, cinque per ogni gruppo. Le cartine dovranno essere ritagliate dall'insegnante lungo le linee indicate negli esempi allegati; i pezzi così ottenuti vanno raggruppati per lettera e quindi inseriti in 5 buste etichettate con le stesse lettere (da A a E). Ogni gruppo riceverà una serie completa di 5 buste, con 5 pezzi di cartina in ogni busta (in caso di necessità o con bambini piccoli è possibile fornire una carta muta come esempio). Procedura Ogni gruppo di 5 siede intorno ad un tavolo ed ogni membro del gruppo riceve una busta diversa. Le buste non devono essere ancora aperte. Vengono date le seguenti istruzioni: – ognuno di voi ha una busta contenente alcuni pezzi di una carta del mondo; – il vostro gruppo farà 5 cartine uguali; – non avrete finito finché ciascuno di voi non avrà una cartina che sembri uguale a quella degli altri; - Ci sono due regole semplici: la prima è che durante il gioco non bisogna parlare né usare alcuna forma di comunicazione (segni, gesti della testa, occhiatine...); la seconda è che non potete prendere pezzi da qualcun altro. Vi è solo concesso di offrire i vostri pezzi ad altri membri del gruppo ai quali pensate possano servire. Discussione finale • Forse i ragazzi all'inizio vorranno parlare di ciò che è accaduto. Poi possono proseguire parlando dei loro sentimenti: frustrazione, irritazione, ansia per essere incapaci di realizzare una cartina completa, invidia per quelli che ci riescono, disappunto per dover smantellare la propria mappa per il bene del gruppo, o soddisfazione per come si è svolto il lavoro nel proprio gruppo. • Alla classe può essere chiesto quanto sia stato facile o difficile mettersi nei panni di altri membri del gruppo, quando probabilmente questi erano in ansia per la propria cartina. Si può anche discutere sulla difficoltà di immedesimarsi con il gruppo come un tutto, di vedere l'esercizio come un lavoro di tutti i membri, quindi da risolvere insieme piuttosto che come una gara da disputare da soli. Come si sono sentiti quando altri vedevano di quali pezzi avevano bisogno e glieli fornivano? Sarà quindi interessante verificare quanto i partecipanti si siano attenuti alle regole ed eventualmente di che elementi di comunicazione abbiano fatto uso. • Dal lavoro svolto potranno inoltre scaturire ulteriori riflessioni sulla posizione e la forma dei continenti presentate dalla proiezione Peters. • Una variazione: il gioco aumenta di difficoltà e permette una interessante discussione sul concetto di etnocentrismo se le cartine originali da ritagliare presentano al centro, per esempio il continente asiatico, o quello americano, o l’Australia. È un lavoro di “ricomposizione” della carta che Peters stesso suggerisce e per il quale ben si prestano le cartine mute.

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Allegati:

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Esempi di carte Peters ritagliate da distribuire.

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2. UN MONDO… DI CARTE Carte geografiche e immaginario Oggi la geografia, se correttamente insegnata, è una disciplina in grado di promuovere un approccio interdiscipinare ai problemi di maggior interesse per l’umanità, nella direzione dell’educazione alla comprensione internazionale e alla cooperazione tra i popoli. Obiettivi • approfondire le capacità di osservazione e di analisi; • acquisire un linguaggio geografico appropriato; • leggere e interpretare criticamente carte geografiche a scala diversa; • confrontare l’assetto territoriale di spazi diversi, applicare le abilità strumentali e metodologiche acquisite all’analisi di territori e culture ancora non conosciuti; • leggere attraverso categorie geografiche eventi storici, fatti e problemi del mondo contemporaneo. Attività • selezionare 6 carte geografiche (insegnante o piccolo gruppo); • osservare le carte (a coppie); • classificare le carte (a coppie); • esprimere criteri di giudizio (gruppo classe); • confrontare le scelte e valutazione finale (gruppo classe). Destinatari Fine scuola media, scuola superiore e oltre; può essere adattato ad alunni di classi inferiori con opportuni accorgimenti. Materiali utili • Atlanti geografici e storici, testi di geografia e di cartografia; • Schede con la riproduzione di carte geografiche (alcune sono allegate); • Peters A., La nuova cartografia, Asal, 1995; • AAVV, Mondovisioni percorsi didattici fra geografia e intercultura, Asal, 2005; • www.capurromrc.it/mappe/mappemap.html. 12

Descrizione Selezionate sei carte, sei mappe del mondo. Fate sì che siano riproducibili su fogli A4 in modo da poterle facilmente fotocopiare, consigliamo di utilizzare 3 carte convenzionali (le proiezioni di Mercatore, di Peters e Goode o Bonne) e 3 carte antiche o di culture diverse (per esempio una mappa su pelle del tempo delle crociate, un disegno tratto dal diario di bordo del primo viaggio di Colombo verso le Indie e una rappresentazione dello spazio di popolazioni indigene del Nord-America). Invitate i partecipanti a dividersi a coppie e distribuite ad ognuna le sei mappe. Invitate quindi ogni coppia a lavorare per conto proprio per cercare un criterio con cui ordinare le sei mappe e quindi a numerarle da 1 a 6. È valido qualsiasi criterio: estetico, cronologico, scientifico, ricchezza di particolari, elementi utili all’immaginario, etc. Lasciate almeno una decina di minuti perché ciascuna coppia abbia la possibilità di esplorare le mappe, di formarsi e discutere un’opinione sul modo migliore per classificarle. In genere, in un gruppo di 20/30 persone vi è un’ampia varietà di scelta e di giudizi differenti a partire da uno stesso criterio. Invitate quindi tutto il gruppo a disporre le sedie in circolo e ciascuna coppia a presentare le due mappe prima e ultima classificata. Rapidamente si possono confrontare i diversi criteri di scelta e verificare come in realtà molti interagiscono fra loro (una proiezione scientifica tiene conto di elementi estetici, risponde a volte a esigenze storiche, etc.).

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Non vi sono classificazioni giuste o sbagliate, ognuno è partito da giudizi personali. È però anche il momento di sottolineare elementi presenti nelle mappe, di ricostruire insieme il contesto storico e culturale in cui sono state disegnate. Inserire una carta del compromesso (es. Goode) permette di uscire dalla dicotomia Peters/Mercatore. Non si tratta qui di stabilire quale immagine del mondo sia il più valida, ma di cominciare ad esplorare le potenzialità di ognuno, imparando a vedere quanto ogni mappa sia in realtà anche il frutto della nostra fantasia e del nostro immaginario collettivo. Il percorso può dare l’avvio ad approfondimenti sulla lettura delle carte, a ricerche storicogeografiche, a ricerche specifiche sul contesto di una singola carta, alla ricerca dei diversi modi di rappresentare il mondo nelle diverse culture. Il materiale analizzato e prodotto può essere presentato ai colleghi delle classi parallele, o costituire argomento d’esame.

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Allegati:

Carta Mercatore

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Carta Peters

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Carta del compromesso: da Bonne prese il nome la proiezione pseudoconica, adottata anche per la carta generale della Francia (a. 1752)

Carta del compromesso: conosciuta come ‘Interrotta di Goode’ utile per la rappresentazione degli

oceani (a. 1923)