Paolo Sidoni - Tutti uguali?

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  • 7/28/2019 Paolo Sidoni - Tutti uguali?

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    Copertina immigrazione e paralleli impossibili

    Uno dei pilastri della storia poiticmente corrett lequazione: emigrzione italiana tra Ottocento e Novecentouguale a immigrzione doggi in Iti. Si tratta di un paralleloondto? Davvero le circostnze storiche, culturali e socii

    che accompagnarono lesodo di milioni di itininel Nuovo Mondo sono cos simii a quelle che spingono tantidisperti ai nostri confni e sulle nostre coste?Ed giusto chiedere allItalia di oggi di chiudere gli occhie aprire incondiziontmente le rontiere in nomedi un pssto apparentemente simie? Basta osservareche i nostri immigrti partivano con laiuto di agenzie ufciie delle dipomzie mentre oggi i cndestini sono alla mercdi veri e propri mercnti di esseri umani? Di ronte allennesimo e devstnte caso di devito uso pubblico della Storiecco qualche preciszione. Per ricordarci davvero comestavano le cose e come vutre la situazione di oggi

    di p sd

    Sul retro dei passaporti dellItalia um-

    bertina, di quelli che ancora oggi si

    trovano sulle bancarelle dei mercatini

    di bric--brac, si leggeva tra le avver-

    tenze: Gli italiani che emigrano agli

    Stati Uniti dellAmerica del Nord sono

    avvertiti che, per leggi vigenti nel-

    lUnione, vietato lo sbarco ai delin-

    quenti, mentecatti, idioti, indigenti, agli individui affetti da

    mali ributtanti o contagiosi (). Qualora un immigrato cos

    vincolato riesca a sbarcare () soggetto ad espulsione dal

    territorio della Repubblica. Le spese del di lui viaggio di ritor-no sono poste a carico del proprietario della nave che lo tra-

    sport. Unindicazione che pi di ogni altra parola d lidea

    su come veniva gestita limmigrazione negli Statesdurante il

    periodo della grande e lunga onda dellimmigrazione che dal-

    lItalia si svilupp tra la seconda met dellOttocento fino agli

    anni Trenta del secolo successivo soprattutto verso le Ameri-

    che. Leggi ferree e controlli rigorosi che esigevano la perfetta

    regolarit dei documenti di espatrio, a fronte dellurgenza per

    i paesi al di l delloceano di procurarsi manodopera a soste-

    gno di economie in vigoroso sviluppo. Eppure oggi invalsa

    la pratica culturale di equiparare peripezie e sofferenze dei

    nostri progenitori che scelsero di abbandonare i loro paesi, af-

    frontando una vita difficile e spesso amara, divisi tra passato

    e futuro, tra culture e nazioni diverse, allattuale fenomeno

    migratorio che proviene dai paesi nel Sud del mondo.

    Ieri come oggi, quindi? Le cose non sembrano stare esat-

    tamente cos. Destoricizzare fatti e dinamiche del passato

    STORIA IN RETE| 12 Giugno 2009

    TuTTI

  • 7/28/2019 Paolo Sidoni - Tutti uguali?

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    13 |STORIA IN RETEGiugno 2009

    sempre uniniziativa illegittima

    che dietro lalibi della storia

    nasconde una interpretazione

    arbitraria, il cui proposito sembra quel-

    lo di suscitare sentimenti di indulgenza

    nei confronti della odierna immigrazio-

    ne clandestina facendo leva sullemoti-

    vit. La razionalit necessaria a qualsia-

    si ricerca o interpretazione storica viene

    quindi messa al bando per fare posto

    allarbitrio e alla forza di suggestione

    propria allanalogia. Si mette in evidenzacome i naufragi dei boat people al largo

    delle coste siciliane siano in fondo uguali

    a quelli che funestarono le tratte marittime

    GualI?

    s, rrivo di un brcone di cndestini lmpedus nei giorninostri. a destr, rrivo degi immigrti d Eis Isnd (New York)inizio de 900. Sotto, e vvertenze su retro dei pssportirisciti fne Ottocento i nostri emigrnti de utorit itine