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23-08-2015 1 IL TESTO NARRATIVO Tutte le volte che leggiamo, scriviamo, ascoltiamo o parliamo abbiamo a che fare con dei TESTI . Di testi ne esistono di diversi tipi. Adesso iniziamo col conoscere il testo NARRATIVO ! Il testo NARRATIVO è proprio quello che RACCONTA una storia, NARRA una vicenda in cui ci sono sempre: AVVENIMENTI che si sviluppano nel TEMPO e nello SPAZIO PERSONAGGI che compiono determinate AZIONI Un NARRATORE che racconta la storia. TUTTE LE STORIE SONO TESTI NARRATIVI!

TESTO NARRATIVO

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Page 1: TESTO NARRATIVO

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IL TESTO NARRATIVO

Tutte le volte che leggiamo, scriviamo, ascoltiamo o parliamo abbiamo a che fare con dei TESTI. Di testi ne esistono di diversi

tipi. Adesso iniziamo col conoscere il testo NARRATIVO!

Il testo NARRATIVO è proprio quello che RACCONTA una storia, NARRA una vicenda in cui ci sono sempre:Il testo NARRATIVO è proprio quello che RACCONTA una storia, NARRA una vicenda in cui ci sono sempre:

AVVENIMENTI che si sviluppano nel TEMPO e nello SPAZIO

PERSONAGGI che compiono determinate AZIONI

Un NARRATORE che racconta la storia.

TUTTE LE STORIE SONO TESTI NARRATIVI!TUTTE LE STORIE SONO TESTI NARRATIVI!

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“Il campo era completamente immerso nel silenzio e lanotte era a metà del suo corso. Quando l'eco dei richiami edelle parole d'ordine delle sentinelle si fu spenta, una figuraammantata uscì furtivamente dalla tenda degli ospiti, sidiresse verso quella del re ed entrò.Nel chiarore di due lucerne si scoprì il capo mostrando ilvolto …La donna cercò il cuore di Alessandro tenendo lospillone nella mano sinistra, poi alzò la destra per colpire,ma in quell’ istante il re si svegliò e la fulminò con unosguardo di fuoco. Forse si trattò solamente dell'ombraproiettata dalla lucerna, ma il suo occhio sinistro, nero comela notte, lo faceva sembrare una creatura aliena, quasi unmostro mitologico. La mano restò sospesa a mezz'aria,incapace di vibrare l'affondo mortale.”

LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO = COME È FATTO

TR

AM

A

: da qui prendono avvio tutte le vicende

della storia o : si delineano gli avvenimenti e si sviluppano i

personaggi

: raggiungimento di un successo (lieto fine) o di un insuccesso (finale drammatico)

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PE

RS

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AG

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LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO = COME È FATTO

Possono essere pochi (anche uno solo) o numerosi; sipossono suddividere in:

come il PROTAGONISTA e L’ANTAGONISTA;sono il vero motore della storia e di solito sono descrittiin modo completo, dettagliato e approfondito;

possono essere aiutanti o oppositori;i meno importanti.

Lo scrittore è davvero bravo quando riesce a renderli credibili e veri: se questo avviene noi lettori gioiamo e

soffriamo insieme a loro.

TE

MP

O E

LU

OG

O Tutte le vicende raccontate sono collocate in un’e hanno una . Se il testo narrativo racconta fattireali, il tempo di solito è determinato con chiarezza. Seè un racconto fantastico o fantasy il tempo può essereinvece indeterminato.

Tutte le vicende raccontate sono collocate in uno o piùluoghi che possono avere le caratteristiche più diverse:possono essere (mare, foresta), (casa,castello), , .

LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO = COME È FATTO

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Si erano già accesi i fanali, il traffico serale si faceva piùintenso, ma quella signora non accennava ad andarsene.Aveva già fatto tirare giù mezzo negozio, voleva un taglio diuna stoffa che non esisteva in un colore che non esisteva.Giuseppe era stanco. Stanco di stare in piedi, stanco di diresissignora, stanco di vendere stoffe, stanco di essereGiuseppe, stanco di essere stanco.

Si erano già accesi i fanali, il traffico serale si faceva piùintenso, ma quella signora non accennava ad andarsene.Aveva già fatto tirare giù mezzo negozio, voleva un taglio diuna stoffa che non esisteva in un colore che non esisteva.Giuseppe era stanco. Stanco di stare in piedi, stanco di diresissignora, stanco di vendere stoffe, stanco di essereGiuseppe, stanco di essere stanco.

Con quale ordine vengono raccontati i fatti?

Quel giorno Luca era uscito di casa senza una meta. Era unasplendida giornata di primavera ed egli raggiunse il parco. Congrande sorpresa vide che erano arrivate le giostre, gliottovolanti, gli autoscontri del luna park. Sostò per qualcheminuto ad ammirare lo spettacolo e poi riprese la strada versocasa.

Quel giorno Luca era uscito di casa senza una meta. Era unasplendida giornata di primavera ed egli raggiunse il parco. Congrande sorpresa vide che erano arrivate le giostre, gliottovolanti, gli autoscontri del luna park. Sostò per qualcheminuto ad ammirare lo spettacolo e poi riprese la strada versocasa.

1. Luca uscì di casa.2. Luca raggiunse il parco e sostò qualche minuto perammirare il luna park.

3. Luca riprese la strada di casa.

1. Luca uscì di casa.2. Luca raggiunse il parco e sostò qualche minuto perammirare il luna park.

3. Luca riprese la strada di casa.

Quando, come in questo caso, i fatti sono raccontati rispettando , cioè la loro successione reale nel tempo, si

dice che sono raccontati secondo il loro

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Con quale ordine vengono raccontati i fatti?

Mentre stava per addormentarsi Luca ripensava alla splendidagiornata trascorsa, si rivedeva mano nella mano con Luciamentre la riaccompagnava a casa, al luna park vicino allemontagne russe dove l’aveva conosciuta, scambiando qualcheparola sull’insegnante di storia che avevano in comune, e subitodopo quando, sorridenti e felici, salivano sulle montagne russe. Epensare che la serata era iniziata proprio male: Roger gli avevatelefonato che era ammalato e che non poteva accompagnarlo, elui si era avviato verso il luna park solo e triste…

Mentre stava per addormentarsi Luca ripensava alla splendidagiornata trascorsa, si rivedeva mano nella mano con Luciamentre la riaccompagnava a casa, al luna park vicino allemontagne russe dove l’aveva conosciuta, scambiando qualcheparola sull’insegnante di storia che avevano in comune, e subitodopo quando, sorridenti e felici, salivano sulle montagne russe. Epensare che la serata era iniziata proprio male: Roger gli avevatelefonato che era ammalato e che non poteva accompagnarlo, elui si era avviato verso il luna park solo e triste…

Quando invece il narratore cambia l’ordine naturale delle vicende, magari anticipando qualcosa che accadrà in futuro ( ) o ricostruendo fatti avvenuti nel passato

( ), si dice che l’ è Ad esempio:

1. Roger telefona a Luca dicendo che è ammalato e non puòaccompagnarlo al luna park.2. Luca si avvia da solo verso il luna park.3. Raggiunge le montagne russe.4. Conosce Lucia, scambiando qualche parola con lei.5. Luca e Lucia salgono sulle montagne russe.6. Luca prende per mano Lucia e l’accompagna a casa.7. Luca raggiunge la sua abitazione, e si mette a letto.8. Prima di dormire ripensa ai fatti accaduti nella serata.

1. Roger telefona a Luca dicendo che è ammalato e non puòaccompagnarlo al luna park.2. Luca si avvia da solo verso il luna park.3. Raggiunge le montagne russe.4. Conosce Lucia, scambiando qualche parola con lei.5. Luca e Lucia salgono sulle montagne russe.6. Luca prende per mano Lucia e l’accompagna a casa.7. Luca raggiunge la sua abitazione, e si mette a letto.8. Prima di dormire ripensa ai fatti accaduti nella serata.

Il testo che hai appena letto è chiaro, scorrevole, le cose che accadono si capiscono bene anche se non rispettano l’ordine naturale in cui si sono svolte. Anzi, leggendo sentiamo che il

racconto «funziona», che possiamo identificarci con i personaggi. Si tratta di un esempio di ordine artificiale. Se volessimo rimettere le cose in ordine cronologico naturale, allora

dovremmo fare così:

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SUCCESSIONE DEI FATTI IN ORDINE CRONOLOGICO O NATURALE

TRAMA DELLA VICENDA

SUCCESSIONE DEI FATTI IN ORDINE CRONOLOGICO O NATURALE

TRAMA DELLA VICENDA

Come hai visto, l’ordine naturale cronologico è stato modificato: i primi fatti accaduti in ordine di tempo (la telefonata di Roger a Luca) sono raccontati per ultimi. La tecnica che il narratore ha

usato è quella del flash-back

SUCCESSIONE DEI FATTI IN ORDINE ARTIFICIALE

CIOÈ COME SONO RACCONTATI DALLO SCRITTORE

SUCCESSIONE DEI FATTI IN ORDINE ARTIFICIALE

CIOÈ COME SONO RACCONTATI DALLO SCRITTORE

NA

RR

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E

LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO = COME È FATTO

Il è chi racconta la storia: può farlo in primapersona (dicendo «io» nel racconto) oppure in terzapersona. Ricorda che il narratore non sempre coincidecon l’autore, cioè lo scrittore che scrive la storia.

Il narratore è chi racconta la storia: può farlo in primapersona (dicendo «io» nel racconto) oppure in terzapersona. Quando il narratore racconta in prima personasi chiama , e di solito racconta lapropria storia o è un testimone che ha assistito ai fatti.Quando il narratore racconta in terza persona si chiama

, e diventa una voce fuori campo,narra gli avvenimenti in modo impersonale.

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La prima volta che ricordo di avere visto mio padre, è stato acinque anni. Ricordo solo lui, nel giorno che tornò dal confinopolitico, mentre il resto è confusione di volti. […] Quandousciamo, non capisco la ragione per cui mio padre sceglie lestrade più deserte, i borghi più oscuri, quando c’è tanta luce nellevie oltre il torrente e, di là, arriva il rumore della folla.

La prima volta che ricordo di avere visto mio padre, è stato acinque anni. Ricordo solo lui, nel giorno che tornò dal confinopolitico, mentre il resto è confusione di volti. […] Quandousciamo, non capisco la ragione per cui mio padre sceglie lestrade più deserte, i borghi più oscuri, quando c’è tanta luce nellevie oltre il torrente e, di là, arriva il rumore della folla.

Un giorno una penna macchiò d’inchiostro il quaderno di unoscolaro. Il ragazzo, arrabbiato, la buttò dalla finestra. La pennafinì nel contenitore del cioccolato della bancarella del gelataio,fermo all’angolo della strada. Una bambina comprò il gelato etrovò dentro il cono la penna. Per la bambina fu un giornofortunato.

Un giorno una penna macchiò d’inchiostro il quaderno di unoscolaro. Il ragazzo, arrabbiato, la buttò dalla finestra. La pennafinì nel contenitore del cioccolato della bancarella del gelataio,fermo all’angolo della strada. Una bambina comprò il gelato etrovò dentro il cono la penna. Per la bambina fu un giornofortunato.

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LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO = COME È FATTO

Un testo narrativo si può suddividere in ,cioè in unità più piccole, «pezzi» di racconto checontengono parti definite delle vicende.

Come si fa a riconoscere la fine di una sequenza el’inizio di un’altra? Si fa attenzione a: a) i capoversi(andare a capo); b) un cambiamento di luogo; c) uncambiamento di tempo; d) la comparsa o l’uscita di unpersonaggio; e) il passaggio da una tecnica narrativa aun’altra (es. da un dialogo a una descrizione).

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NARRATIVE, nelle quali vengono raccontate le azioni dei personaggi o i fatti, le vicende che li riguardano. Danno movimento alla narrazione, determinano lo sviluppo del racconto:

D’un tratto, Edmondo uscì dalla grotta e simise a correre attraverso l’isola spaventandole capre selvatiche.

RIFLESSIVE, nelle quali vengono riportati pensieri, riflessioni, giudizi del narratore o di un personaggio. Producono un rallentamento o addiritturaun arresto della narrazione:

La mia fortuna – dovevo convincermene –consisteva appunto in questo: nell’essermi liberato della moglie, della suocera, dei debiti, delle afflizioni umilianti della mia prima vita. Ora, ero libero del tutto. Non mi bastava?Eh via, avevo ancora tutta una vita innanzia me!

DESCRITTIVE, nelle quali vengonodescrittipersonaggi, luoghi, oggetti:

Da un lato c’erano case normali,quasi tuttedi legno. Dall’altra parte c’eranocostruzioniimprovvisate, che spesso eranosoltanto untetto sostenuto da pali; quasi tuttesembravano sul punto di crollare.

LE SEQUENZE DI UN TESTO NARRATIVO POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI

DIALOGICHE, nelle quali vengono riportati i dialoghi, ossia le parole, le battute che i personaggi si scambiano tra loro:

«Lo conoscete personalmente?»«Sì, sire, e so che ha portato a termine missionimolto delicate.»«Possiede sangue freddo, intelligenza?»«Possiede tutto ciò che serve per l’impresa.»«È robusto?»«Può sopportare freddo, fame, sete, fatica...»«Ha un fisico di ferro, dunque. E il cuore?»«Il cuore è d’oro, sire.»«Come si chiama?»«Michele Strogoff.»

Il dosaggio dei diversi tipi di sequenze contribuirà a determinare un ritmo narrativo veloce o lento, a seconda del prevalere delle sequenze narrative o

delle sequenze riflessive e descrittive.

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MA…I TESTI NARRATIVI SONO TUTTI UGUALI?Ovviamente no! Una suddivisione semplice è questa:

TESTI NARRATIVI (finzione)

Romanzi, racconti, favole, fiabe, miti, leggende,

novelle…

I fatti e i personaggi raccontati appartengono a mondi immaginari che,

per quanto verosimili, non corrispondono

sempre al mondo reale.

TESTI NARRATIVI (finzione)

Romanzi, racconti, favole, fiabe, miti, leggende,

novelle…

I fatti e i personaggi raccontati appartengono a mondi immaginari che,

per quanto verosimili, non corrispondono

sempre al mondo reale.

TESTI NARRATIVI (realtà)

Articoli di giornale, cronache storiche, diari, biografie, autobiografie,

resoconti di viaggio…

I fatti e i personaggi raccontati appartengono

al mondo della realtà.