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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 6 aprile 2012 ANNO XIII N. 13 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di LA CAMORRA E’ QUI LA SANITà PUBBLICA MUORE E QUELLA PRIVATA SI ORGANIZZA PENDOLARI: LA REGIONE NON SPRECHI L’OCCASIONE! RETTE ASILI NIDO: ARRIVA LA STANGATA PER LE FAMIGLIE INAUGURATO IL NUOVO SOCIAL BAR DI SOLIERA Jacopo Bassoli e Paolo Battini Pendolari Poliambulatorio Città di Carpi “FAI COME TI DICIAMO O FINISCI SOTTO TERRA”. ENRICO PALUMBO E MARIO TEMPERATO, CAMPANI, AFFILIATI AL CLAN DEI CASALESI, PER MESI, HANNO ESTORTO DENARO AL PROPRIETARIO DI UNA PALESTRA A SOLIERA. “A CHI POTEVO DIRLO?”, RACCONTA LA VITTIMA, “NON MI FIDAVO DI NESSUNO”.

Tempo n°13

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Su questo numero: La Camorra è qui; Un manovrone lacrime e sangue; Asili nido più cari; 22 austriaci ospiti delle Focherini; La nuova scuola di Cibeno aprirà a settembre 2013, salvo imprevisti; Carta Giovani, la città in tasca; Mentre la sanità pubblica muore, quella privata si organizza; Avis: 2011 in crescita la il lavoro da fare è ancora molto; Il necrologio della Loria; Stadio Cabassi: scattano le penali; Treni: dove non arriva la Regione...; Novi - PdL: separati in casa; Ipazia, un simbolo di speranza contro l'olocausto pasquale; Piazza Martiri compie 500 anni; Amarcord al cafè; Inaugurato il Social Bar di Soliera; Il sogno di Dorando alla Patria.

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Page 1: Tempo n°13

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

6 aprile 2012 ANNO XIII N. 13attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

la camorra e’ qui

la sanità pubblica muore e quella privata si organizza

pendolari: la regione non sprechi l’occasione!

rette asili nido: arriva la stangata per le famiglie

inaugurato il nuovo social bar di soliera

Jacopo Bassoli e Paolo Battini

Pendolari

Poliambulatorio Città di Carpi“fai come ti diciamo o finisci sotto terra”.

enrico palumbo e mario temperato, campani, affiliati al clan dei casalesi, per mesi, hanno

estorto denaro al proprietario di una palestra a soliera. “a chi potevo dirlo?”, racconta la vittima, “non mi fidavo di nessuno”.

Page 2: Tempo n°13

2 06.04.2012 n° 13

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 4 aprile 2012

TrA le rIghe...Libri da non perdere!

FrAse dellA seTTImANA...

La IenaIl graffio

Dopo Forza Nuova, i Responsabili di Scilipoti e l’MPA di Lombardo, i prossimi a correre per la poltrona di Sindaco del Comune di Novi saranno: l’Union Valdotaine, il Conte Dracula, Elvis Presley, Jo Condor e il Circo Togni (donna cannone, clown Sbirulino e leoni compresi).

“Qui si ingarbugliano le acque per non fare capire come vengono spesi i soldi. I 70 mila euro stanziati per i nomadi diamoli ai Frati di San Nicolò”.Dichiarazione di Argio Alboresi capogruppo della Lega Nord durante il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine che il 28 marzo ha approvato il Bilancio di previsione 2012 e il Piano poliennale degli investimenti 2012-2014.

attraverso i miei occhiDi miriam scotti

si può parlare d’amore a vent’anni? Si possono spiegare le molteplici pie-ghe che questo complesso sentimen-

to serba a soli vent’anni? Pare di sì. miriam scotti, 19 anni, centra perfetta-mente l’obiettivo, attraverso una scrittu-ra fresca. Lieve. Immediata. Parole, le sue, che arrivano dirette alla pancia, a volte timidamente ingenue ma, forse, proprio per questo, ancor più vere. Miriam che vive e studia a Parma, scrive racconti da quando ha 16 anni e Attraverso i miei occhi è la sua quarta pubblicazione, dopo Sognando l’amore, Jonathan Berret. Un uomo meraviglioso e Amare veramen-te, tutti dedicati al racconto dell’amore adolescenziale. Il primo. Quello che non si dimentica. “Sono folle di te, muoio di te”, frasi che ciascuno di noi, adolescente ha pronunciato. Almeno una volta. E, ancora, i brividi dell’attesa, i primi baci... Ricordi che, oggi, pur facendoci sorridere, ci pervadono ancora di tenerezza. Ed è forse questo il punto di forza di Miriam Scotti: il candore col quale rammenta, a ognuno di noi, come era l’amore prima delle ferite, della rabbia, del disincanto... quell’amore un po’ bambino insomma, che si lasciava stupire e incantare dall’og-getto amato. I due protagonisti, Elisabetta e Giovanni, incarnano in realtà tutti noi. Attraverso i miei occhi non è il solito romanzetto destinato a non lasciar traccia nel lettore, al contrario, racconta pagine di vita, quella di tutti, dolorosa, dove l’amicizia può ferire più dell’amore, ma dove la speranza e il perdono possono portare lontano. Oltre ogni diffidenza. Ogni cicatrice. Una lettura per ritrovarsi o per indulgere in un passato che non tornerà.

un “manovrone” lacrime e sangue

tasse, tasse e, ancora, tasse. Anche a Carpi il leit motiv non

cambia. E il manovrone approvato dal Consiglio Comunale (Bilancio 2012 e Piano investimenti) dopo ben 5 ore di ani-mata discussione ne è la prova. Tra tagli diretti e mancati trasferimenti al nostro Comune, all’ap-pello mancano 6,5 milio-ni di euro. Ammanchi che faran piangere lacrime e sangue ai carpigiani, i quali dovranno fare i conti con una crescente pressione fiscale. Qual-che esempio? A incidere pesantemente sulle nostre già impoverite tasche non possiamo dimenticare il capitolo casa e la redivi-va Ici, oggi battezzata Imu che, a Carpi, produrrà un gettito di 32.650.000 euro, di cui 11.250.000 se andranno allo Stato. In soldoni: per un’abitazione principale di 100 metri quadri ad esempio, accatastata come appartamento civile, con un valore imponibile di 110.920 euro, una famiglia senza figli conviventi, dovrà pagare 357 euro contro i 215 della vecchia Ici. Per un appartamento economico di 80 metri quadri, con un valore imponibile di 82.866 euro, una famiglia dovrà pagare 214 euro contro i 134 della vecchia Ici. Per una villetta a schiera, con un valore imponi-bile di 154.788 euro, una famiglia senza figli, dovrà pagare 573 euro contro i 341 della vecchia Ici. Imu a parte, ad aumentare del 3%, nel 2012, saranno anche tutti i servizi comunali che si aggiungeranno ai rincari su acqua, rifiuti e beni di consu-mo (a causa della maggiorazione dell’Iva). Insomma ci sarà poco da ridere. Una risata però, seppure amara, i nostri amministratori riescono sempre a strapparcela. Come? “Ci siamo messi in Piazza”, ha detto l’assessore al Bilancio, Cinzia Caruso. E, ancora, “il confronto continuo di questa Amministrazione con i cittadini cos’altro è se non partecipazione alle scelte dell’Amministrazione stessa?”. Un principio nobile, peccato non venga applicato. A partire dai banchi del Civico Consesso, dove l’Opposizione, sempre perdente a causa del fronte unito del Pd, non ha mai voce in capitolo (ndr i sei emendamenti al Bilancio: cinque firmati da Lorenzo Paluan Carpi a 5 stelle-Prc e uno dal capogruppo della Lega nord Argio Alboresi). E se non han voce loro...

Jessica Bianchi

Page 3: Tempo n°13

306.04.2012 n° 13

glI AsIlI NIdO dIveNTANO pIù cArILeggi la notizia su:www.temponews.it

I leTTOrI cI scrIvONO

Dopo lunga e penosa malattia, i lavori sono finalmente ricomin-

ciati. Il giudice del Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva delle aziende che si sono viste togliere l’appalto per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Cibeno e l’opera è stata affidata alla seconda classificata del bando di gara: la cmb. Il progetto che sorge in via Canalvecchio

isee: l’occasione fa l’uomo ladro!

Gentile Sara Gelli, ho letto il suo articolo su Tempo del 09.03.2012,

relativo al calcolo della retta di asili nido e scuole materne e dei furbetti che “giocano” sull’Isee per avere riduzioni. Certo l’oc-casione fa l’uomo ladro.A ogni buon conto, non mi pare sia corretto sommare gli Isee dei genitori nel caso di residenze diverse (separati o divorziati) per stabilire l’ammontare della retta del bambino, mentre è invece corretto che ognuno dei geni-tori separati contribuisca per il figlio in base alle proprie forze economiche. Attualmente la retta viene calcolata in base al reddito del nucleo familiare ove risiede il bimbo, in pratica una

retta riferita al bambino. Sem-plice e sbrigativo, ma consente ingiustizie. Basterebbe invece calcolare rette differenziate in base al reddito dei genitori se-parati-divorziati riferita all’Isee di ognuno dei nuclei familiari di residenza e la cosa sarebbe più giusta. L’Amministrazione dovrebbe modificare il regola-mento stabilendo la presenta-zione all’atto dell’iscrizione dei seguenti documenti:- attestato di separazione o di-vorzio emesso dal Tribunale;- certificato di residenza e stato di famiglia dei rispettivi genitori;- reddito dichiarato o attestazio-ne Isee dei rispettivi genitori.L’Amministrazione farà il calco-

lo applicando due rette diverse per lo stesso bambino in fun-zione dei rispettivi redditi dei genitori, ed emettendo due separati bollini MAV, uno per il padre e uno per la madre.Conosco genitori separati che hanno un reddito e un Isee molto elevato ma che tutta-via pagano rette scolastiche ridotte perché il figlio risiede con il genitore che ha un red-dito/Isee basso. Quindi, se il nucleo familiare del bambino ha reddito basso, ne beneficia anche il genitore con reddito alto che vive realmente altrove, con evidente perdita di entrate per il Comune. Sarebbe invece ingiusto, avanzando il criterio della genitorialità, sommare i due Isee di genitori con diversa residenza per ricavare una retta

sola: penalizzerebbe il genito-re con reddito basso. L’attuale calcolo di una sola retta “inte-stata” alla residenza del bimbo permette inoltre alle coppie di fatto di svicolare, dichiarando residenze diverse e facendo registrare un solo reddito, quello del nucleo di residen-za. Anche in questo caso però sommare i redditi dei genitori per emettere un solo valore di retta significherebbe dare per scontato che i due convivono, quando invece ci sono effet-tivi casi di non convivenza, si pensi ai figli naturali di padri sposati; quindi l’applicazione di rette diversificate in base alla residenza dei genitori sarebbe equa comunque ed eviterebbe noiose e costose verifiche c/o l’Agenzia delle Entrate.

Si tratta di una cosa molto semplice, rispettosa dei reali redditi di ogni genitore e che faciliterebbe anche altre ope-razioni, quali la denuncia dei redditi di ognuno, alla voce delle detrazioni previste per le spese scolastiche per l’asilo nido.Cioè il principio che entrambi i genitori devono mantenere il figlio è validissimo, ma deve svi-lupparsi separatamente in base al personale reddito/Isee, per non dare svantaggi a chi già è in difficoltà o vantaggi a spese del Comune a chi non ne ha bisogno. Non so quanti siano i bambini figli di separati/divor-ziati o conviventi nel Comune di Carpi ma i dati nazionali sono sufficientemente significativi perchè l’Ufficio Istruzione metta mano a regole dedicate. Oc-

corre in sintesi tenere il passo con le realtà sociali che si sono modificate parecchio. E’ com-pito della dirigenza adeguarsi e “dirigere” in modo da non far perdere entrate al Comune.Se lo stipendio dei dirigenti venisse decurtato delle perdite che realizzano sulle spalle della comunità, forse si alzerebbero dalla poltrona, come succede nelle aziende private. Invece si “sollevano” dall’incarico i 17 della Loria che hanno sempre fatto bene il loro lavoro. Si sono recuperati 42.000 euro verifi-cando 104 posizioni, ma quanti sono gli iscritti con genitori a diversa residenza? Quanti sono i soldi davvero persi in questi anni dal Comune col calcolo attuale? Grazie per l’attenzione.

lettera non firmata

Nuova scuola media di Cibeno

aprirà a settembre 2013, salvo imprevisti...

a Cibeno, su un’area di 14mila metri quadri, costa 8 milioni e, assicura l’assessore ai Lavori Pubblici, c. alberto D’ad-dese, “sarà terminato nel 2013, salvo imprevisti”. Per coprire l’importo necessario alla realizzazione, la Fonda-zione cassa di risparmio carpi sborserà 2 milioni di euro, mentre per i restanti 6 milioni, il Comune sottoscri-verà un prestito obbligazio-

nario a tasso variabile. Il polo avrà due piani, una palestra di 1.150 mq con tribuna e relativi spogliatoi (600 mq) e con un accesso diverso da quello della scuola, in modo da poter essere destinata alle attività delle società sportive. E sarà dotata di laboratori e di un auditorium di 350 mq, per 4.130 mq totali di superficie coperta più un’area verde esterna. Insomma se la tabella

di marcia sarà rispettata, i giovani studenti che sono stati momentaneamente inseriti presso la (sovraffollata) Scuola Media Focherini, pur essendo in lizza per il nuovo polo di Cibeno, dovranno portare an-cora un altro anno di pazienza prima di varcare la soglia delle nuove aule, operative “salvo imprevisti” per l’anno scolasti-co 2013/2014.

J.B.

Dal 10 al 14 aprile la SCuola MeDia o. FoCheriNi Di Carpi oSpiterà uN gruppo Di 22 ragazzi auStriaCi Di uNa SCuola Di pari graDo, CoN la quale ha realizzato uN geMellaggio

22 austriaci ospiti delle focherini

Il gemellaggio tra la Scuola Media Odoar-do Focherini di Carpi

e l’Hauptschule Unesco di Mondsee è decollato lo scorso anno. In punta di piedi, nell’ambito delle iniziative volte alla promo-zione delle lingue straniere. “Questo progetto - ci spiega Nadia Perliti, docente di tedesco e referente - è nato dalla convinzione che l’esperienza dello scambio tra studenti rappresenti uno strumento proficuo e stimolante per vivacizzare l’insegnamento e lo studio di una lingua straniera. Inoltre, consente ai giovani di far propria una dimensio-ne maggiormente europea dell’istruzione, di avvici-narsi a un’altra cultura e di apprendere la lingua diver-tendosi e confrontandosi coi propri coetanei”. Dopo un

iniziale scambio epistolare, il progetto (che coinvolge i ragazzi che studiano tede-sco e provengono da diverse classi della scuola, per la maggior parte terze) ha poi ingranato la quinta e ha por-tato, lo scorso ottobre, 17 studenti delle Focherini in visita a Mondsee, a due pas-si da Salisburgo. Nei cinque giorni di permanenza, i ragazzi sono stati accolti dalle famiglie austriache, hanno partecipato ad alcuni momenti dell’attività didat-tica, ma anche a escursioni, gite e visite guidate. Un progetto di eccellenza che ha riscosso il gradimento di tutti i partecipanti ma, come in ogni gemellaggio che si rispetti, ora saran-no gli austriaci a godere della proverbiale ospitalità emiliana. “Martedì 10 aprile - continua Nadia Perliti - 22

adolescenti, tra i 12 e i 14 anni, che studiano l’italia-no come seconda lingua, accompagnati da tre docenti e dal dirigente scolastico dell’Hauptschule Unesco di Mondsee, giungeranno nel-la nostra città, dove saranno ospiti di 20 famiglie di alunni delle Focherini, fino a sabato 14 aprile”.Il programma della visita prevede due ore di lezione al giorno, nella classe di appartenenza del proprio partner italiano; visite gui-date a Modena, Bologna e, naturalmente, a Carpi, con rientro a metà pomeriggio in famiglia. Venerdì 13 apri-le poi, austriaci e carpigiani pranzeranno insieme presso La Casa dell’Albero di Fossoli, dove trascorreran-no il pomeriggio facendo festa”.

Jessica BianchiGli studenti delle Focherini in visita lo scorso anno a Mondsee

retta minima

85 euro nel 2012/13

75 euro nel 2011/12

62 euro nel 2010/11

retta massima

470 euro nel 2012/13

425 euro nel 2011/12

412 euro nel 2010/11

32,4%le rette coprono solo in parte il costo di un bambino al nido. Il restante 67,6% è a carico del Comune

uN ritoCCo alle rette Dei NiDi Ma è SeMpre il pubbliCo a FarSi CariCo Della Maggior parte Della SpeSa. a Far DiSCutere Fra qualChe aNNo Sarà la geStioNe Degli aSili: aNteSigNaNa reggio eMilia, iN Forte ritarDo MoDeNa

asilo nido più caroO

ggi ci si preoccupa dell’aumento delle rette ma non passerà

molto tempo e, a far parlare, sarà la gestione degli asili. C’è da scommettere che il tema sia già all’ordine del giorno dell’Unione Terre d’Argine a cui fa capo l’Istru-zione. Tra un paio d’anni ci ritroveremo a discutere, così come sta accadendo a Modena, e la speranza è che la questione sia gestita con maggiore chiarezza e meno polemiche. La strada è stata segnata da Reggio Emilia con la creazione, nel 1994, della società a capitale misto pubblico-privato Reggio Children srl e con la nascita, nel 2003, di Scuole e Nidi d’Infanzia, Istituzione del Comune di Reggio Emilia con cui si è inteso mantene-re pubblica la gestione dei servizi, dotandosi, allo stesso tempo, di uno strumento che consentisse autonomia e responsabilità nella ge-stione delle risorse umane

ed economiche. A Modena l’esternalizzazione di quattro scuole d’infanzia, annunciata per superare il problema del blocco delle assunzioni, ha scatenato un polverone tra i genitori che si sono costituiti in Comitato: una schiarita è arrivata solo nel momento in cui si è delineata la pro-spettiva di costituire una

fondazione per la gestione delle quattro scuole d’infan-zia superando l’ipotesi di appalto ai privati. Problemi che toccheranno, prima o poi, anche realtà provinciali come la nostra. Per il mo-mento bastano i ritocchi alle tariffe a difendere i servizi. Invariate nel 2010/11 rispetto al 2009/10, le rette hanno

subito un incremento nel 2011/2012 e subiranno un ul-teriore aumento nel 2012/13. La stangata ci sarà per tutti, ma proporzionata al reddito.La retta minima all’asilo nido (tempo normale) è

fissata a 85 euro (erano 75 euro nel 2011/12 e 62 euro nel 2010/2011) per chi pre-senterà un Isee fino a 9mila euro. La retta massima è fissata a 470 euro (erano 425 nel 2011/12 e 412 euro nel 2010/11) per chi presenta un Isee da 35mila euro all’anno in su. La retta di ogni fami-glia sarà calcolata in base all’Isee all’interno della fascia compresa tra la retta minima e quella massima: chi ha un Isee da 9mila a 20 mila euro pagherà da 75 a 400 euro; se l’Isee è compre-so tra 20mila e 35mila euro, la retta potrà variare da 400 a 470 euro.Nonostante i ritocchi alle rette, è sempre il pubblico a farsi carico della maggior parte della spesa, perché con

le tariffe si copre poco più del 30 per cento del costo di un bambino al nido. Il restante 70 per cento circa è a carico del Comune (Bilancio pre-ventivo 2012). Considerando ad esempio una retta di 300 euro: 90 euro sono a carico della famiglia, 210 euro sono a carico del Comune. Non è un caso se a Bilancio, a fron-te di 11,8 milioni di spese per i servizi a domanda indivi-duale (trasporto scolastico, servizi scolastici ed educativi di diverso genere, refezione nelle scuole dell’obbligo, centri estivi...) sono solo 5,9 i milioni in entrata.

Sara Gelli

Rette: la stangata

ci sarà per tutti, proporzionata al reddito.

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4 06.04.2012 n° 13

l’intervento dell’assessore a Traffico e viabilità carmelo Alberto d’Addese

Gentilissima Redazio-ne, con riferimento agli articoli apparsi

sul vostro giornale sulle piste ciclabili della nostra città vogliamo portare il nostro contributo e cogliere l’occa-sione per ricordare che Carpi è tra le prime città in Italia a investire sulle piste ciclabili.La maggior parte delle piste ciclabili realizzate in

“carpi è tra le prime città in italia a investire sulle piste ciclabili”città sono su sede propria e quindi più costose di quelle su carreggiata, dove basta un intervento di segnaletica orrizzontale per renderle fru-ibili, ma certamente meno sicure. Per questi motivi i confronti tra i costi delle opere vanno fatti tra quelle aventi le stesse caratteristi-che. Si coglie l’occasione per ricordare che il chilome-

traggio delle piste ciclabilili carpigiane è passato dai 24 chilometri del 2008 agli attuali 54, con un impegno lungo e oneroso finalizzato anche alla ricucitura delle precedenti piste ciclabili attraverso un programma graduale di collegamento con le radiali principali. Le piste ciclabili di Via Due Ponti e di via Remesina di Fossoli

sono opere che collegano le frazioni al centro della città e sono caratterizzate da un’estrema versatilità poi-chè compiono più funzioni potendo essere utilizzate da ciclisti, pedoni e amanti della corsa a piedi. Relativamente ai costi di rea-lizzazione della pista ciclabile di via Due Ponti va ricordato che il costo complessivo

dell’opera ha previsto anche la realizzazione del sottopas-so ferroviario. Cogliamo l’oc-casione infine per ricordare che è in corso di realizzazio-ne il nuovo piano delle piste ciclabili che sostituirà quello attuale, prevedendo anche per il futuro itinerari ciclope-donali multifunzionali.Siamo sicuri che la vostra Redazione prima di sancire un’ulteriore nostra sconfitta a tavolino userà sicuramente

la bicicletta per un monita-raggio più preciso delle piste sin qui realizzate.

Commentando il pezzo Piste ciclabili: Correggio batte Carpi 10 a 0, Luana, su Facebook, ci scrive, “domenica percorrendola ho fatto gli stessi com-menti”. Interpretare e dar voce al pensiero della gente è per noi il risultato più importante.

al via la quiNta eDizioNe Di Carta giovaNi, uN’opportuNità per i ragazzi Di otteNere SCoNti, agevolazioNi e FaCilitazioNi MeSSe a DiSpoSizioNe Da eNti pubbliCi, aSSoCiazioNi, artigiaNi e CoMMerCiaNti

carta giovani: la città in tascag

iovani al centro. E’ questo lo spirito che ha spinto l’Am-

ministrazione Comunale di Carpi a ridare slancio al progetto CartaGiovani, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. “Un pro-getto che viene da lontano, reso possibile grazie al lavoro corale di numerosi soggetti della nostra città, che vuole rilanciare il pro-tagonismo dei più giovani, favorendo la nascita di un rapporto sempre più stretto tra i ragazzi e il territorio”, ha sottolineato l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Carpi, Alessia Ferrari. La card si rivolge ai residenti di età compre-sa tra i 15 e i 29 anni e a tutti coloro che, pur non vivendo qui, studiano negli istituti superiori e nei centri di formazione carpigiani. Il progetto, nato nel 2001, è infatti un tentativo di unire varie componenti della città: le associazioni di categoria e di volonta-riato, il tessuto produttivo, l’offerta culturale e ricre-ativa, i servizi e i giovani. “L’obiettivo - conclude Ferrari - è quello di fare in modo che i giovani possano sentirsi cittadini a tutti gli effetti, in grado di contri-

buire a migliorare la realtà che li circonda e poter contare su sempre maggiori opportunità per agevolare il loro percorso di crescita ed esprimere la loro intrapren-denza”. Novità dell’edi-zione 2012 è l’opportunità di partecipare al progetto Volontar’io, come spiega il presidente della Fonda-zione Casa del Volonta-riato, Mauro Benincasa. “Questo progetto si pone l’obiettivo di avvicinare un numero sempre crescente di giovani al mondo del vo-lontariato. Ad oggi sono 20

le associazioni che si pre-stano ad affiancare i ragazzi che desidereranno prestare il proprio tempo per il bene della collettività, ma questo numero potrà aumentare in corso d’opera”. Le ore che i giovani dedicheranno al volontariato saranno poi convertite in “punti che consentiranno di ottenere premi e opportunità messi a disposizione dai vari part-ner che aderiscono al pro-getto; - continua l’assessore Ferrari - per offrire così un riconoscimento tangibile a coloro che doneranno il

proprio tempo al servizio degli altri”. I possessori di CartaGiovani potranno usufruire anche di Taxi anch’io! (promosso da As-sessorato Lavori pubblici, Viabilità e trasporti del Comune, in collaborazione con CoTaMo, Consorzio Taxisti Modenesi) per incentivare l’uso dei mezzi pubblici negli spostamenti notturni e garantire una maggiore sicurezza strada-le. “L’iniziativa consente di usufruire, dalle 22 del sabato sera sino alle 4 della domenica mattina, di un

servizio taxi collettivo sull’intero territorio comu-nale, frazioni comprese, a soli 4 euro a corsa, con la possibilità di prenotare. Ad oggi - spiega C. Alberto D’Addese, assessore a Viabilità e Trasporti - Taxi anch’io effettua mediamen-te 50/60 viaggi tra il sabato e la domenica. Abbiamo da tempo ricevuto la richiesta di estendere il servizio an-che al venerdì: stiamo cer-cando di reperire le risorse necessarie per farlo”. Car-taGiovani, resa possibile grazie al contributo di Ban-

ca Popolare dell’Emilia Romagna e Radio Bruno, è anche un’opportunità per i ragazzi di ottenere sconti, agevolazioni e facilitazioni messe a disposizione da enti pubblici, associazioni, artigiani e commercianti aderenti all’iniziativa (33 al momento). CartaGio-vani, che avrà validità fino al 31 dicembre 2013, sarà rilasciata gratuitamente agli interessati allo Spazio Giovani Mac’è! di viale De Amicis e al Quicittà di via Berengario.

Jessica Bianchi

cArTAgIOvANI: lA cITTà IN TAscALeggi la notizia su:www.temponews.it

Page 5: Tempo n°13

506.04.2012 n° 13

“Oggi iniziamo un nuovo

percorso di vicinanza al pubblico, ma non sappiamo dove questa strada ci porterà in futuro”.

ha preSo il via il progetto beN-eSSere MoDeNa realizzato per agevolare i CittaDiNi all’aCCeSSo Delle preStazioNi SaNitarie Di SpeCialiStiCa aMbulatoriale iN uN MoMeNto Di grave CriSi eCoNoMiCa. tale progetto è Nato grazie alla SottoSCrizioNe Di uN aCCorDo Fra i CeNtri SaNitari privati loCali, tra Cui le CarpigiaNe heSperia, Città Di Carpi e SaN NiColò, per la riDuzioNe Delle tariFFe relative alle preStazioNi SaNitarie

mentre la sanità pubblica muore, quella privata si organizzas

ono 20 le strutture sanitarie private accreditate della

Provincia di Modena, associate Anisap Emilia Romagna, che si sono unite per far fronte alle lacune della sanità pubblica, per snellire le liste d’attesa - spesso eterne - e, allo stesso tempo, per dare una rispo-sta alla crisi che attanaglia le famiglie, applicando dei tariffari agevolati sulle pre-stazioni sanitarie. A questa rete, denominata Progetto Ben-Essere, hanno aderito anche tre poliambulatori privati carpigiani: Città di Carpi, San Nicolò S.r.l.

ed Hesperia Diagnostic Center Carpi. Ma come funziona? A spiegarcelo è il dottor Roberto Paraluppi, direttore amministrativo di Città di Carpi. “In giorni prestabiliti, ogni struttura elargirà visite specialistiche a prezzi davvero contenuti: di poco superiori a quel-li dei ticket ospedalieri. Grazie a un accordo con Federfarma poi, i cittadini potranno prenotare le loro visite nei centri aderenti

al progetto Ben-Essere, direttamente in farma-cia”. Il progetto - che sarà ufficializzato il 13 aprile, a partire dalle ore 17, presso la Camera di Commercio di Modena - segue le orme di quello attivato, tre anni or sono a Bologna, con ottimi risultati. “E’ un servizio im-portante - continua Paralup-pi - un’alternativa utile alle famiglie, spesso strozzate dal costo della vita che, impossibilitate ad aspettare

mesi e mesi prima di otte-nere una visita specialistica convenzionata non possono però permettersi i costi dei privati”. Che la sanità pubblica navi-ghi in cattive acque è noto-rio: che i privati si stiano al-leando per prepararsi a una futura spallata? “Non siamo in concorrenza - sottolinea lapidario il direttore ammi-nistrativo di Città di Carpi - il direttore dimissionario dell’Azienda Usl di Mode-na, Giuseppe Caroli, ha accolto con entusiasmo la nascita di questo progetto, che si pone in un’ottica di complementarietà, di accompagnamento”. Il settore sanitario privato già oggi rende un servizio prezioso, basti pensare ai numeri. Il solo poliambu-latorio di Fossoli con le sue mille mammografie e le 500 colon e gastroscopie annue, contribuisce grandemente a snellire liste di attesa che, altrimenti, con le sole risorse pubbliche, rischie-rebbero di collassare del tutto. “Nessuno può per-mettersi di aspettare 8 mesi

o un anno per un esame”, conclude Paraluppi. “Oggi iniziamo un nuovo percorso di vicinanza al pubblico, ma non sappiamo dove questa strada ci porterà in futuro”.

Jessica Bianchi

“In giorni fissi, ogni struttura

elargirà visite specialistiche a prezzi davvero contenuti: di poco superiori a quelli dei ticket ospedalieri”.

“E’ un servizio utile alle

famiglie, spesso strozzate dal costo della vita che, impossibilitate ad aspettare mesi e mesi prima di avere una visita specialistica convenzionata non possono però permettersi i costi dei privati”.

Poliambulatorio Città di Carpi a Fossoli

Carlo Contini

Alcuni soci Avis carpigiani

Si è Svolta la 59° aSSeMblea Dell’aviS Di Carpi. i NuMeri CreSCoNo Ma reSta irriSolta la queStioNe Della Nuova SeDe

avis: 2011 in crescita ma il lavoro da fare è ancora tantoI

l bilancio annuale di Avis è in crescita. E’ quanto emerso dall’assemblea

comunale di Avis Carpi svoltasi lo scorso 29 marzo, presso l’Auditorium Loria, e presieduta da Carlo Contini. Nel corso della riunione sono intervenuti anche l’assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli, il tesoriere di Avis Cristiano Terenziani e il sirettore sanitario Silvano Cabri. Dopo il calo progres-sivo di donazioni registrato dal 2005 al 2009, il 2011 ha rappresentato per l’Avis di Carpi un anno di consolida-mento del positivo risultato di crescita ottenuto nel 2010, grazie alla disponibilità e alla generosità dei donatori e all’impegno profuso dai collaboratori e dai dirigenti del distretto carpigiano. Nel dettaglio, rispetto al 2010, l’Avis di Carpi ha registrato un aumento complessivo delle donazioni pari a 10 unità, toccando la soglia delle 6.160 donazioni ricevute, tra sangue intero, piastrine e plasma. I dati quindi confer-mano l’efficacia dell’entrata in vigore dei nuovi criteri di idoneità e selezione del donatore che hanno dato la

possibilità di effettuare fino a 6 donazioni pro capite, men-tre precedentemente il limite era di 4. Un valore che salta subito all’occhio è l’aumento delle domande di iscrizione di cittadini nati all’estero: si è infatti passati da 30 del 2010 a 42 del 2011, ma consi-derando l’esiguo numero totale di donatori effettivi nati all’estero, l’obiettivo futuro è quello di concretizzare un maggiore coinvolgimento e partecipazione delle comuni-tà straniere residenti a Carpi. Inoltre il 2011 ha segnato uf-

ficialmente l’inizio del duro percorso che dovrà portare, entro il 31 dicembre 2014, all’accreditamento delle unità di raccolta, il che equivale a ottenere il formale riconosci-mento che l’organizzazione ha la competenza per svolge-re il proprio compito. Ruolo che Avis Carpi negli anni ha svolto con competenza e professionalità indiscusse. Un impegno notevole è stato inoltre profuso nelle cam-pagne di sensibilizzazione al dono del sangue presso le scuole, i principali centri

sportivi e in occasione delle principali sagre cittadine come Festa in Festa, la Festa dell’Aratura, la Lasagnata di settembre e molte altre ancora. Una questione ancora irrisolta riguarda invece la fu-tura sede prelievi. Da un lato all’Avis servono spazi più adeguati per poter svolgere al meglio l’attività di raccolta anche in vista della necessità di accreditamento, dall’altro l’Usl deve destinare ad altri usi i locali attualmente occu-pati all’interno dell’ospedale dal servizio prelievi. Proprio

negli ultimi mesi sembra es-sere emersa una possibile so-luzione all’urgente problema: una nuova struttura in zona acquedotto che, con i dovuti interventi di sistemazione e messa a norma, potebbe es-sere adattata alle esigenze di Avis, ma il capitale necessa-rio allo scopo è piuttosto one-roso. Per Silvano Cabri, gli obiettivi principali per il 2012 riguardano, oltre alla stesura definitiva di un Protocollo relativo alle implicazioni delle terapie farmacologiche nella selezione dei donatori, anche l’adozione delle nuove cartelle cliniche informa-tizzate per tutti i donatori e la collaborazione fattiva all’impegnativo progetto di raccolta sangue e plasma per l’anno 2012 sulla base di quanto previsto dal Piano Re-gionale Sangue. Infine, come aveva già ricordato Contini, il fine fondamentale da perse-guire concerne lo sviluppo del percorso di qualità che dovrà portare all’accredita-mento istituzionale dell’at-tività svolta con la puntuale verfica della funzionalità e dell’adeguatezza della sede carpigiana.

Chiara Sorrentino

lA sANITà prIvATA sI uNIsce e sI OrgANIzzA Leggi la notizia su:www.temponews.it

AvIs: 2011 IN crescITA mA Il lAvOrO è ANcOrA TANTOLeggi la notizia su:www.temponews.it

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6 06.04.2012 n° 13

Elisa LeonciniDavide Silvestri Federico Spaggiari

Giulia Bassoli Loredana Caravello

Maria Clara Restivo

terMiNato l’appalto alla Cooperativa euro & proMoS e CaMbio Del giorNo Di ChiuSura Della biblioteCa loria: Dal luNeDì alla DoMeNiCa, tra il DiSappuNto geNerale

il necrologio della loriaA

lle otto mancano cinque minuti, e Si-mona Battini inizia

a prepararsi per uscire. Fuori è da poco tramontato il sole su questo sabato e Simona sa che il buio sta calando sul suo ultimo giorno di lavoro qui. Ma da domani, oltre a non ospitare più i dipendenti di Euro&Promos, la chiusura della Biblioteca Loria di Carpi passerà dal lunedì alla domenica. Abbiamo chiesto agli utenti cosa ne pensano e, almeno tra le persone in-tervistate, il malcontento è unanime. “Non c’è da stupirsi che in una città come Carpi tolgano un ulteriore spazio per i giovani, che di domenica frequentavano la Loria mol-to assiduamente – commenta Davide Silvestri, che mentre studiava come fisioterapista ha frequentato parecchio la Biblioteca - Vengo da un re-cente viaggio in Portogallo e là le biblioteche universitarie sono sempre aperte”. Contra-ria anche Elisa Leoncini: “è indecente che i primi tagli, durante una crisi, si effettui-no sulla cultura”. Non che la domenica la biblioteca fosse poco frequentata, tutt’altro: il dato oscilla tra le 500 e le 600 presenze. Loredana

Caravello, studentessa di Economia a Modena, prova a proporre una soluzione: “do-vrebbero sforzarsi di tenere aperto almeno la domenica pomeriggio, anche soltanto mezza giornata, perché a mio avviso chiudere del tutto si-

gnificherebbe commettere un grave errore”. Il Comune sostiene di non poterlo fare per questioni di contratto con i dipendenti comunali che sostituiranno i colleghi precari, ma questa ragione non basta, a quanto pare,

a far mandare giù ai lettori l’indigesto boccone. “La domenica rappresenta anche un momento in cui le perso-ne non lavorano – fa notare Giulia Bassoli – e quindi le famiglie si sarebbero potute avvicinare maggiormente

alla cultura. Tener aperto in questa giornata significa anche proporsi a un target diverso da studenti e pensio-nati”. Per frequentare le sale di studio dell’ex manifattura Loria c’è persino chi viene da lontano. Come Federico Spaggiari: “sono di Fabbri-co, ed è capitato più volte che, per preparare un esame, sia entrato nel primo pomeriggio e uscito poco prima delle otto di sera. In provincia sono sol-tanto un paio, che io sappia, le biblioteche che offrono que-sto preziosissimo servizio”. Come lui anche Maria Clara Restivo, che arriva da Rolo: “è un peccato. La domenica l’ho sempre trovata davvero piena. D’altronde la cultura

ci ha sempre rimesso, anche senza crisi. Credo sia una scu-sa in più per togliere dei fondi ad attività che potrebbero fare davvero la differenza nella formazione delle persone”. L’ultimo triste commento lo fa Maria Peri, una dei Biblio-tecari Esuberanti, “l’ultima persona con cui ho parlato stasera in biblioteca è un si-gnore magrebino. Abbiamo scambiato qualche parola sull’importanza della biblio-teca come luogo di incontro tra le persone e le culture. Ci siamo trovati pienamente d’accordo e lui se n’è anda-to con in mano il dvd di un film tunisino, uno della serie di Peppone e don Camillo e un cd di Venditti. Anche io me ne sono andata. Punto”. Dal 1° aprile insomma, chi alla domenica era abituato a trascorrere qualche ora in compagnia dei grandi maestri della letteratura mondiale o dei bravissimi scrittori di ce-lebri best seller dovrà rinun-ciarvi, a meno di non avere una biblioteca domestica ben fornita o di andare in libre-ria. In ogni caso tranquilli, c’è sempre il centro com-merciale. Quello, è sempre aperto...

Marcello Marchesini

“E’ indecente che i primi

tagli, durante una crisi, si effettuino sulla cultura”.

I leTTOrI cI scrIvONOin arrivo tre nuovi monomarca per e-gò, brand che fa capo ad antress industry

e-gò: opening a milano, forte dei marmi e riccione

in arrivo tre nuovi monomarca per e-gò, brand car-

pigiano che fa capo ad antress indu-stry: apre infatti il secondo avamposto milanese (100 metri quadri su un unico li-vello, affacciati su via Solferino 9), mentre le altre location sono Forte dei Marmi e Riccione. Come sottolinea maurizio setti, a.d. e presidente di Antress Indust-ry, l’opening nel capoluogo lombardo ribadisce l’impor-tanza che questa città riveste non solo per il brand in sé, ma per la filiera moda e il relativo sistema economico. “Si tratta di un universo produttivo e commerciale - afferma - capace di generare un’eco importante sul territorio, oltre che di un contesto socio-culturale in grado di richiamare l’attenzione internazionale”. Tutt’altro scenario, ma appeal altrettanto forte, per le boutique di Forte dei Marmi (in piazzetta Tonini, 6) e Riccione, in viale Ceccarini/galleria Viscardi 61/b. In questo caso si gioca sull’impat-to di luoghi apprezzati dai turisti di ogni parte del mondo, dove il marchio si inserisce con spazi di una settantina di metri quadri ciascuno. Il concept ricalca quello del primo negozio milanese di via Manzoni: l’atmosfera è romantica e sofisticata, con accenni shabby chic, grazie all’utilizzo di materiali autentici come il ferro bianco battuto e il legno decapato, a sua volta bianco, inseriti in un ambiente dai colori naturali. “Vogliamo sviluppare il segmen-to retail. Il nostro obiettivo - conclude Setti - è essere presenti nei prossimi anni nelle città italiane più importanti”.

MaurizioSetti

assenza

e alla fine l’ultimo giorno è arrivato. Un giorno dif-ficile. E doloroso. Il gior-

no che ci ha visti tutti insieme, per l’ultima volta, essere parte integrante di un progetto nel quale abbiamo creduto e che sentivamo anche nostro. Perché il “Progetto Loria” lo abbiamo cercato e ci siamo sentiti fortu-nati a essere formati e infine selezionati secondo standard ben precisi, allora considerati imprescindibili; perché lo ab-biamo fatto partire con tutte le migliori aspettative che si prospettavano e che lo vole-vano punto focale dell’attività culturale carpigiana, unico e all’avanguardia sul territorio; perché lo abbiamo continuato a sostenere anche quando l’at-tenzione di chi doveva curarlo e alimentarlo si è spostata su qualcos’altro, e sono comincia-te le difficoltà: i tagli all’orario di lavoro, la diminuzione delle attività, delle iniziative, delle aperture, la crescente riduzione delle mansioni, fino all’impossi-bilità di svolgere il nostro lavoro con la perizia e la completezza degli inizi.I compromessi, la superficialità, l’approssimazione, sono entrati rapidamente nella visione di chi avrebbe dovuto mantenere un orizzonte più alto, più ampio, più profondo. Gli stessi che do-vrebbero saper programmare

in modo concreto e fattibile scelte a lungo termine per la Comunità, senza doverci con-tinuamente mettere mano con limature e rattoppi, snaturando gli intenti originari di appena pochi anni prima.Come ribattere a chi, preposto all’amministrazione di una città come Carpi e al settore della Cultura in particolare, continua imperterrito a confondere la qualità con la quantità (quan-do si afferma che la qualità del servizio non viene toccata per-ché la biblioteca resterà aperta sempre per lo stesso numero di ore…)? Un errore che, per chi nella cultura ci crede veramen-te, risulta inaccettabile.E suona come una condanna per la cultura stessa. L’assenza sembra aver caratterizzato que-sta storia lunga quattro anni e

mezzo. Assenza di lungimiran-za, di rispetto delle promesse, di dialogo, di correttezza, di chia-rezza, di presenza… E l’assenza è diventata insopportabilmente pesante e offensiva proprio alla fine di tutto. Alla chiusura di un’epoca (breve ma importan-te), la sera del 31 marzo 2012 non c’era nessuno.Nessuno dei “piani alti”, che tanta parte hanno avuto in questo triste epilogo… come se far cessare il lavoro a 15 persone fosse normale attivi-tà, normale amministrazione. Non c’era l’Azienda, persa dentro un conflitto di interessi immenso, con l’altro appalto carpigiano di Musei e Teatro per cui era in gara in questo periodo e che, pochi giorni fa, ha vinto. Non c’era l’Amministrazione, che ci ha così privato ancora

una volta di quel rispetto e di quella dignità di lavoratori che in questi mesi abbiamo dispe-ratamente cercato ci venisse riconosciuta.Non c’era la Direzione della bi-blioteca, assente da sempre e in questi ultimi due mesi più che mai, che ci ha così fatto man-care quel sostegno e magari anche quel “grazie” e quel “mi dispiace” che nessuno mai ha pronunciato in questa vicenda. Dai piani direttivi di un Comune come quello di Carpi, nella bel-la Emilia, nella Sinistra storica, all’interno del settore Cultura e di un istituto come quello della Biblioteca Multimediale Loria, tutto è mancato, e sotto tutti i punti vista: politico, etico, pro-fessionale, umano.C’eravamo solo noi alla fine del percorso, con accanto i nostri rappresentanti sindacali e i nostri colleghi comunali che ci hanno conosciuto davvero e apprezzato in questi anni di lavoro fianco a fianco, e che tanto hanno fatto per sostene-re la nostra causa e per starci vicini. A loro, un infinito gra-zie e gli auguri per un futuro professionale che si prospetta non semplice. Agli altri, va la mia personale incredulità per un comportamento vergogno-so, che ritengo inaccettabile e imperdonabile.

simona Battini ex Bibliotecaria

esuberante

L’ultimo giorno dei lavoratori di Euro & Promos

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706.04.2012 n° 13

l’ecatombe del 2011

ANNO 2011

Indisponibilità materiale rotabile

93Guasto agli impianti

86 Guasto materiale rotabile

52 Forza maggiore

40

Anomalie di circolazione

30 Indisponibilità del personale

16 Altri motivi

4Sciopero 234

Totale treni soppressi 555

nel 2011 nella tratta Modena-Carpi-Rolo sono stati sop-pressi 555 treni! Tra le cause

di soppressione, nel 46% dei casi sono dovute a scioperi del personale che a cadenza mensile hanno interessato l’intero settore del trasporto pubblico locale. Un mancato rinnovo del contrat-to che si trascina da anni e che scarica tutte le conseguenze sugli utenti, vitti-me sacrificali delle scelte conservative delle imprese ferroviarie. Mediamente nella tratta Modena-Carpi-Rolo ven-gono soppressi oltre 10 treni la setti-mana. Sul totale dei 53 treni previsti giornalmente dall’orario, ne risultano soppressi in media quasi il 3%. Nel solo mese di dicembre sono stati soppressi 141 treni, di cui ben 77 per guasti agli impianti di circolazione. Sul totale dei

treni soppressi, 1 su 4 viene motivato con indisponibilità o guasto del ma-teriale rotabile. Un dato inaccettabile per ogni contratto di servizio: il gestore del trasporto ferroviario deve disporre del personale e dei mezzi necessari per svolgere il servizio. A parità di con-dizioni, gli utenti dovrebbero fare il biglietto solo quando in possesso della disponibilità di denaro! Un’ecatombe di treni che conferma l’inaffidabilità del servizio ferroviario su questa tratta che obbliga i cittadini, pur interessati al trasporto pubblico, a rivolgersi altro-ve. Una grave sconfitta per la Regio-ne Emilia Romagna che commissiona i servizi a imprese ferroviarie (Trenitalia, Tper-FER e RFI) che non soddisfano le attese degli utenti, comunque chiamati a pagare.

a più Di Due aNNi Dai priMi iNCoNtri, la regioNe riaCCeNDe uN luMiNo Di SperaNza Nell’aNiMo Dei peNDolari, SFibrati Da aNNi Di “veSSazioNi” iNFlitte loro Dal traSporto pubbliCo. Ma la CeNereNtola Delle liNee Farà Davvero uN Salto Di qualità? a DoMaNDarSelo SoNo FeDerCoNSuMatori MoDeNa e CoMitato uteNti Ferrovia MoDeNa-Carpi-MaNtova Che, StaNChi Di proMeSSe NoN MaNteNute, ora eSigoNo Di eSSere aSColtati

dove non arriva la regione...l

a Regione Emilia Roma-gna, a fronte dei continui disagi subiti dai pendolari

(ricordiamo che nel 2011 sono stati ben 555 i treni soppressi, circa 10 la settimana) ha finalmente stipu-lato un accordo con Trenitalia per la gestione della tratta ferroviaria Modena - Carpi e Mantova. La nuova organizzazione prevede una spaccatura della gestione che sarà affidata alla Regione Veneto per i servizi fino a Mantova, da qui su-bentreranno la direzione regionale dell’Emilia Romagna di Trenitalia e Fer che copriranno il percorso fino a Modena. L’accordo, operati-vo da aprile, dovrebbe comportare un miglioramento del servizio a vantaggio di chi, ogni giorno, deve raggiungere la Città della Ghirlan-dina in treno. Sono inoltre previste, da parte di Trenitalia, la fornitura di un nuovo tipo di elettrotreni che dovrebbe garantire prestazioni più efficienti e il cadenzamento dell’orario, ogni ora nella tratta Modena-Mantova e ogni mezzo-ra nella tratta Modena-Carpi. “Il nostro obiettivo - aveva spiegato Alfredo Peri, assessore Mobilità e Trasporti della Regione Emilia Romagna - è quello di migliorare la tratta sia come organizzazione del servizio che come materiale messo a disposizione. Abbiamo ot-tenuto un accordo sia con il Veneto che con la direzione di Trenitalia in modo da interrompere il servizio a Mantova e portare così la gestione delle attività sotto la direzione regionale di Trenitalia. Questo dovrebbe aumentare l’affidalità del servizio e una cura diversa del materiale rotabile”. A più di due anni dai primi incontri, la Regione

Emilia-Romagna di Trenitalia; treni non nuovi, ma che hanno una migliore anzianità di servizio rispetto a quelli attuali. L’attesta-zione delle corse a Mantova inoltre dovrebbe migliorare la regolarità del servizio, in quanto svolto su una tratta più breve e favorito da treni in dotazione e manutenzione alla sede emiliana di Trenitalia. In astratto una soluzione positiva che però denuncia ancora lati oscuri, che devono essere chiariti prima dell’avvio del nuovo servizio”. Numerosi i temi caldi, a partire dalla capienza dei treni. “La ca-pienza della maggior parte dei treni attuali è di 400 posti. Con il nuovo servizio questo livello di capienza non deve diminuire, soprattutto nelle fasce di punta”. Sul fronte de-gli orari invece, Federconsumatori e Comitato Utenti chiedono a gran voce “l’anticipazione dell’arrivo a Modena di almeno un quarto d’ora rispetto all’orario attuale (7:47), indispensabile per molti studenti e lavoratori”. E’ inoltre necessario confermare le aspettative degli utenti con corse regolari ogni mezzora nella tratta Modena-Carpi e ogni ora nella tratta Modena-Mantova. “Il nuovo servizio ca-denzato deve dare risposta anche al miglioramento delle coincidenze a Modena e a Mantova, rivedendo l’attuale regolamentazione delle coincidenze a Modena, dove non vengono considerate le esigenze degli utenti appiedati in caso di ritardi”. Un altro nervo scoperto denunciato sarebbe quello riguar-dante le corrispondenze con i ser-vizi di autobus: “occorre creare un sistema di trasporti pubblici senza doppioni, economico e integrato che diventi il vero polo di attra-zione del bisogno di trasporto per

lavoratori e studenti, contribuendo così a rendere l’intero sistema dei trasporti pubblici della nostra zona più efficiente, sostenibile e rispet-toso dell’ambiente”. Da migliorare anche i tempi di percorrenza che, a causa dell’inadeguatezza del materiale rotabile, sono aumentati. 13, i minuti necessari per percor-rere i 15 chilometri che dividono Carpi da Modena. Dulcis in fundo non potevamo esimerci dal citare le tariffe: “l’inizio del 2012 è stato caratterizzato da un balletto di ordini e contrordini che ha diso-rientato gli abbonati per l’abolizio-ne, temporaneamente revocata, del sistema integrato di biglietti per treni e autobus. Il sistema Ferrobus quando è stato avviato, quasi 20 anni fa, aveva posto la Provincia di Modena all’avanguardia a livello nazionale e ora è stato gettato alle ortiche per una presa di posizione unilaterale di Trenitalia. Con l’avvio del nuovo servizio è indispensabile che venga ripreso - ed eventualmente rinnovato - un sistema di tariffazione integrato treno + autobus, in modo da con-sentire un utilizzo più agevole ed economico, reso possibile dall’in-terscambiabilità fra i mezzi di trasporto, senza che questo deter-mini la sommatoria delle diverse tariffe”. Critiche, le loro, del tutto condivi-sibili. Della serie: dove non arriva la Regione, arrivano i pendolari... e non poteva essere che così. D’al-tronde chi, meglio degli utenti, conosce servizi e disservizi del trasporto locale su ferro? Loro mica girano sulle auto blu...

Jessica Bianchi

finalmente riaccende un lumino di speranza nell’animo dei pendolari, sfibrati da anni di “vessazioni” inflitte loro dal trasporto pubblico.

“ In astratto una soluzione positiva che però

denuncia ancora lati oscuri, che devono essere chiariti prima dell’avvio del nuovo servizio”.

SCaDuto il terMiNe per la CoNSegNa Dello StaDio CabaSSi riqualiFiCato, previSto per il 5 aprile

stadio: scattano le penaliA

Carpi gli impianti sportivi sono evidentemente nati sotto una cattiva stella.

Anche lo stadio, come la piscina, resta infatti al centro della bagarre. Il 3 novembre scorso, l’Ammini-strazione Comunale di Carpi ave-va assegnato i lavori di ristruttura-zione del Cabassi, al Consorzio Stabile Modenese, che a sua volta aveva indicato le ditte Costruzio-ni Generali due spa di Modena e Lami costruzioni srl di Pala-gano. I lavori che prevedevano il restauro e la riabilitazione strut-turale delle due curve in cemento armato, per portare la capienza del Cabassi oltre i 4.000 posti,

dovevano terminare nel giro di tre mesi. Costo totale previsto: 1,5 milioni di euro. Poi la Commissio-ne provinciale di Vigilanza chiede

un’integrazione del progetto origi-nario (relativa al consolidamento strutturale delle tribune in materia antisismica) che comporta uno

slittamento della data di consegna dello stadio e un aggravio di spesa di 300mila euro. Vero è che l’in-verno è stato inclemente ma, come aveva commentato l’assessore ai Lavori Pubblici C. Alberto D’Ad-dese, sulle colonne di Tempo, a febbraio, “i lavori edili procedono a rilento a causa delle condizioni meteo avverse, mentre quelli re-lativi all’impiantistica procedono regolarmente. Siamo in ritardo ma tra l’inagibilità della struttura e il suo recupero, seppure in ritardo, propendo per la seconda ipotesi”. Il ritmo però, evidentemente, non è stato mantenuto dal momento che, il termine per la consegna

dello stadio riqualificato (previ-sta per il 5 aprile) è nuovamente scaduto. E intanto i mesi da tre son diventati sei... “Pertanto - aggiun-ge l’assessore D’Addese - dal termine di scadenza sarà applicata la penale prevista da contratto che, in base alle norme vigenti che regolano gli appalti pubblici, è pari all’1 per 1000 dell’importo totale dei lavori” (su un totale di circa 1 milione e 800mila euro le ditte dovranno versare nelle casse comunali 1.800 euro). Lavori che, “presumibilmente - recita una nota stampa del Comune di Carpi - è prevista per la fine di aprile. Ora la speranza di tutti, tifosi del Carpi calcio compresi, è quella di risentir parlare dello stadio, solo in occasione della sua inaugura-zione...

J.B.

Ma la Cenerentola delle linee lo farà davvero un salto di qualità? A domandarselo sono Federcon-sumatori Modena e Comitato

Utenti Ferrovia Mode-na-Carpi-Mantova che, stanchi delle promesse non mantenute dei “piani alti”, ora esigono di essere ascoltati, per evitare che anche questa si trasformi nell’ennesima occasione persa. “L’ipotesi in fase di studio - dicono - prevede l’utilizzo di elettrotre-ni provenienti da altre regioni e ora assegnati alla direzione regionale

a maggio si viaggia gratis

i pendolari tra Carpi e Modena nel mese di maggio viaggeranno gratis. La notizia è stata confer-

mata al termine di una riunione tra Federconsumatori, Comitato Utenti e responsabili Fer e Trenitalia. Per ottenere l’abbonamento gratuito per il mese di maggio basterà recarsi presso uno sportello della stazione ed esibire almeno un abbonamen-to mensile che certifichi il proprio status di pendolare.

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8 06.04.2012 n° 13

via cattani: travolto un altro pedoneVia Cattani continua a mietere vitti-me. Un pedone è stato travolto da un’utilitaria nei pressi del mercato Lidl. L’uomo, G.S., classe 1964, è stato immediatamente trasportato all’Ospedale di Baggiovara dove versa in gravi condizioni.

cibeno pile: furti a rafficaFurti a raffica in zona Cibeno Pile. Lo dimostrano le tre borsette ruba-te e ritrovate nell’area verde di via Canalvecchio. Una era stata rubata dall’abitacolo di una vettura regolar-mente chiusa e parcheggiata in corti-le, rompendo il vetro, un’altra è stata acciuffata dal cestino di una bicicletta e, infine, la terza è stata arraffata da un’automobile lasciata aperta.

gargallo, svuotata la tabaccheriaNella notte di sabato 31 marzo, la ta-baccheria di Gargallo è stata presa di mira: sparite due slot machine, centi-naia di Gratta e Vinci, qualche stecca di sigarette e i soldi in cassa. Danno stimato: 10mila euro. Il colpo è stato messo a segno alle 4 del mattino e si è svolto in meno di cinque minuti come dimostrano le immagini registrate dalle telecamere. I ladri hanno forzato la porta, nonostante le tre serrature

Di Francesca ZanniLaureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna

Islam e dintorni...

sIcurezzA A cArpI - I FATTI dellA seTTImANA

i social network e il dibattito sull’immigrazione

Facebook è stato creato nel 2004, Twitter nel 2006, mentre il fenomeno della migrazione ha radici millenarie ed è parte fondante della storia

dell’umanità. Ma i due fenomeni – utilizzo dei social network e dibattito sull’immigrazione - sono stretta-mente legati. Twitter e Facebook sono due tra i più famosi e utilizzati social network. Un social network è un metodo veloce e diretto di comunicare le proprie idee con dei contatti online e anche il tema dell’immigrazione è rapidamente diventato argomento di conversazione e dibattito su Internet. Of-frendo la possibilità di discutere con una platea di persone ampia e veriegata, questa piattaforma comunicativa si presta molto bene al dibattito. La possibilità di condividere le proprie idee e i propri punti di vista, nonché avere l’opportunità di raggrupparsi in aree “private” e mirate, ha comportato riscontri sia costruttivi, fornendo informazioni e facilitando il dialogo, che negativi, scatenando reazioni di rabbia e razzismo. Purtroppo, infatti, su Facebook spopolano “gruppi” e “pagine” di stampo razzista che, anche se vietati dalle norme d’uso della piattaforma, sono il chiaro sintomo di un’instabilità e di una generale disapprovazione. Il pericolo di questo tipo di iniziative è evidente: come l’utilizzo dei social network può unire, esso può anche dividere e sfociare nella violenza. Se un confronto costruttivo è auspicabile tra le pagine della Rete, non lo sono invece le manifestazioni di odio che, in quanto tali, devono essere arginate. Internet sta diventando sempre più parte delle nostre vite e, con i social network, non c’è più un vero distacco tra vita “reale” e quella “virtuale”. Per questo è necessario che i comportamenti razzisti online vengano limitati prima che si ripercuotano nel “mondo reale”.

“mi ripetevo presto finirà, ma se gli dai un dito ti uccidono”

che siano passati anni da quando le mafie hanno iniziato a mettere radici in

Provincia di Modena è cosa nota. Ma scoprire che dei presunti affiliati al famigerato clan camorristico dei Casalesi estorcevano denaro nella benestante e tranquilla Soliera, a due passi da Carpi, non può non lasciare di stucco. Da buon tifoso del Modena, le partite non ama soltanto guardarle allo stadio: quella per lo sport è una passione vera, profonda. E’ per questo che 20 anni fa un solierese ha messo in piedi una palestra che, col tempo, è divenuta molto frequentata. E che, crescen-do, ha attirato l’attenzione di occhi indiscreti. “Nel 2009 un ragazzo che abita a Soliera e d’estate veniva in piscina con il fratello – racconta - ha iniziato a chiedermi frequentemen-te come andasse l’attività”. Luca si riferisce a enrico palumbo, il 25enne di origini campane che, in-sieme all’amico mario temperato, residente a Campogalliano, è stato arrestato con l’accusa di estorsione aggravata dalla partecipazione ad associazione di stampo camorristi-co. Un po’ per la soddisfazione di un lavoro ben fatto, un po’ perché mai avrebbe immaginato chi ha davanti, il titolare ammette di passarsela bene. “Da quel momento è inizia-to tutto, con la richiesta di offrire pranzi e cene ad alcuni suoi amici. Dopo due giorni sapevano tutto di me. Dai miei due fratelli al mio bambino piccolo”. Ma i presunti ca-morristi non si limitano a mangiare a sbafo. Le richieste si fanno via via più impegnative. “A dicembre mi chiesero di noleggiare una Bmw X5 senza conducente e che, se volevo dormire tranquillo, dovevano fare come mi veniva detto”. Il titolare della palestra è un giovane allegro, cresciuto a lambrusco e tigelle e quando sente minacce pronunciate in dialetto campano decide che no, di rischiare la vita proprio non se la sente. “A chi potevo dirlo? Non mi fidavo di nessuno. Qualcuno dei miei collaboratori naturalmente si era insospettito, ma per il bene della mia famiglia ho sperato che la cosa durasse un paio di mesi, non di più”. Ma da pagare non ci sono sol-

tanto i 1.600 euro della rata mensile dell’auto. Nel corso dei dieci mesi dell’incubo, arrivano una settantina di contravvenzioni. “Di tutti i tipi, per eccesso di velocità da ogni parte d’Italia, da Casal di Principe a Bari, alla Sicilia. Alla fine sono arrivato a perdere circa 50mila euro”. Ma le richieste non facevano che aumen-tare, “mi hanno chiesto di andare in alcuni bar a Sorbara e a San Prospe-ro. Dentro di me pensavo ‘sta per fi-nire’, ma ormai sarei riuscito a tirare avanti per pochi mesi. Se gli dai un dito, sei finito”. Un sabato mattina uno di questi loschi personaggi si presenta davanti alla palestra con l’auto incidentata e all’interno quel-la che, con molta probabilità, è una prostituta. “A quel punto ho perso le staffe. Per tutta risposta lui ha estratto dal baule una pistola e, tra le urla, ha sparato due colpi”. 300

passi: tanto dista la palestra dalla stazione dei Carabinieri di Soliera. Ma il senso di impunità è tale che il malvivente non si fa problemi a far esplodere i proiettili. La vicenda si conclude quando, nell’ottobre 2009, l’auto ha un incidente in Austria e la Questura di Modena chiede al solierese di spiegare cosa stia succedendo: “ho deciso di collaborare non perché sia un eroe, ma perché la Squadra Mobile mi è sembrata molto seria. Da allora non ho più visto nessuno. Ero pieno di capelli una volta. Con lo stress ho perso un sacco di chili, non sono più quello di prima. La vita purtrop-po ti cambia per sempre e non si torna più indietro. Per fortuna avere un bambino molto amato e una famiglia unita mi aiuta ad andare avanti”.

Marcello Marchesini

“Fai CoMe ti DiCiaMo o FiNiSCi Sotto terra”. eNriCo paluMbo e Mario teMperato, aFFiliati al ClaN Dei CaSaleSi, per MeSi, haNNo eStorto DeNaro al proprietario Di uNa paleStra a Soliera

la camorra è qui “A chi potevo dirlo? Non mi fidavo di

nessuno e per il bene della mia famiglia ho sperato che la cosa durasse un paio di mesi, non di più”.

Nel 2006, un “pazzo visiona-rio” - come spesso è stato definito - chiamato Roberto

Saviano ci metteva in guardia circa la presenza delle mafie nel Nord Italia. Immediate le risposte: “la mafia al Nord non esiste”. Da allora molte cose sono accadute e non c’è chi pos-sa permettersi di continuare a negare l’evidenza: nessuno di noi è al sicuro. Mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno da tempo intaccato i nostri territori. Come un tumore maligno, che parte in sordina per essere spesso diagno-sticato quando ormai è troppo tardi, hanno contagiato tessuti sani, grazie alla criminale connivenza o all’al-trettanto colpevole silenzio di poli-tici e professionisti senza scrupoli. E che il Nord non sia affatto immune dall’attacco mafioso è evidente an-che da quanto accaduto a Soliera, a pochi passi da Carpi. “Se non fai quello che ti diciamo, finisci sotto un metro di terra”. Con minacce di que-sto tenore Enrico Palumbo e Mario Temperato, i due campani ritenuti affiliati al Clan dei Casalesi, hanno terrorizzato per mesi il titolare di una palestra a Soliera. Dalle indagini si è scoperto come l’imprenditore fosse stato preso di mira sin dal 2009, anno in cui Palumbo, che frequentava il centro fitness, mise gli occhi sulla sua redditizia attività. Inizialmente i due malviventi provarono a fargli aprire una sala scommesse per riciclare i soldi del clan, poi a farsi consegnare 5mila euro mensili per mantenere i gruppi dei Casalesi già in carcere, ma la vittima dell’estorsione resistette a entrambe le richieste. Di fronte al suo diniego però, i due passarono alle maniere forti e, minacciandolo di morte, lo hanno costretto a firmare un contratto di leasing per una Bmw X5 - con rate da 1.600 euro al mese - che poi Palumbo ha usato - e fatto usare - per compiere i suoi loschi traffici in giro per l’Italia, da marzo a novembre 2009. Minacce, intimi-dazioni, fatte per la prima volta non a un imprenditore edile originario della Campania, bensì al titolare modenese di una palestra. Le cose stanno cambiando. Velocemente. I luoghi comuni si sono rivelati ap-punto per quello che sono: forme di negazione di un problema che fa

tremare le vene ai polsi. Dove sono allora quegli “anticorpi” che avreb-bero dovuto rendere la nostra terra immune al radicamento mafioso? Che l’Emilia sia ormai Cosa Loro? La vittima di Soliera non ha avuto il coraggio di confessare immediata-mente. Troppa la paura di ritorsioni nei confronti della propria famiglia. E anche questo atteggiamento la dice lunga su quanta strada debba ancora fare la cosiddetta società civile per fronteggiare il fenomeno. L’incubo dell’uomo è finito grazie a un for-tunoso quanto casuale evento: in Austria il Suv da lui forzatamente noleggiato è stato fermato con un cittadino ucraino alla guida. Con-tattato dalla Polizia in quanto in-testatario del leasing ha finalmente trovato la forza di raccontare tutto. Giovedì scorso, la squadra Mobile della Polizia di Modena, grazie alle indagini svolte dalla Dda di Bologna, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Palumbo e Temperato (che ha rice-vuto la notifica del provvedimento, nel carcere di Piacenza dove, dal 2010, sta scontando una pena per estorsione). I due sono accusati di concorso in estorsione, aggravata dalla partecipazione ad associazione di stampo camorristico. Inutile vol-tarsi dall’altra parte. Fingere che nulla sia accaduto. Le mafie sono tra noi. Riconoscerlo è il primo passo per guardare questo comune nemico negli occhi e stringersi intorno a tutti coloro che ne sono vittima, affinché non si sentano soli nell’affrontare questo mostro insaziabile.

Jessica Bianchi

lA cAmOrrA è quILeggi la notizia su:www.temponews.it

la procura forma i Corpi di polizia Municipale

obiettivo: ampliare lo spettro di indagine dei vigili

e’ partito il corso di formazione istituito dalla procura di modena per i corpi di polizia municipale che permette-

rà di far conoscere ai dirigenti e agli agenti le singole fasi di un’inchiesta, dalla iscrizio-ne del reato fino al rinvio a giudizio dell’im-putato (o l’archiviazione). Lo scopo è di far sì che gli agenti di Polizia Municipale agiscano con cognizione di causa e se-condo prassi anche in ambiti più delicati di quelli della strada, del commercio e dell’edilizia, i loro settori di competenza e possano contribuire a indagini anche su casi difficili legati al mondo della droga e non solo. A presentare l’iniziativa, il procuratore capo Vito Zincani, il sindaco di Novi luisa turci e il comandate della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine, susi tinti (in foto).

e, indisturbati, hanno arraffato tutto quel che potevano. L’azione è stata così veloce che, nonostante l’allarme abbia fatto intervenire immediata-mente le Forze dell’Ordine, i ladri si erano già dati alla fuga. Le slot sono state recuperate nelle campagne di Cantone di Gargallo, ovviamente svuotate.

rinviato a giudizio il sostituto procuratore padulaLa Procura di Ancona, competente per i casi che riguardano i magistrati di Reggio Emilia, ha chiesto il rinvio a giudizio del sostituto procuratore Luciano Padula ipotizzando il reato

di resistenza a pubblico ufficiale. Due anni fa il magistrato venne fermato una notte di febbraio sulla Tangenziale di Carpi da una pattuglia di Polizia Municipale locale per un controllo. Ne sortì una lite. Padula, che era solo sulla sua auto, una Bmw, avrebbe reagito ai vigili una volta portato al comando car-pigiano e venne denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il magistrato reggiano ha sempre negato di aver assalito i vigili, contestandone piuttosto le modalità di operare. L’udienza preliminare si terrà il prossimo 25 maggio davanti al gup del tribunale della città mar-chigiana.

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906.04.2012 n° 13

l’INTerveNTO dellA cArpIgIANA lINdA guerrA

Davide Boldrin

ipazia, un simbolo di speranza contro l’olocausto pasquale

ipazia è il nome di una mar-tire passata alla storia per essere stata condannata a

morte dal vescovo Cirillo nei tempi oscuri dell’Inquisizione. Ipazia è anche il nome che io e la mia amica paola, come me vegetariana per scelta etica, abbiamo scelto per una dol-cissima agnellina di un mese di età, che abbiamo deciso di riscattare per salvarla dall’im-minente olocausto pasquale, perpetrato da secoli in nome di una tradizione barbara e insen-sata. Da tempo riflettevamo su come fare qualcosa di concreto per salvare almeno un animale; purtroppo adesso vanno molto di moda gli animalisti virtuali, quelli che commentano sui fo-rum e i social network e fanno a gara per dimostrare chi è mi-gliore, ma purtroppo gli animali hanno bisogno di azioni concre-te. Non di parole. Ed è raro che questo amore presunto dia la forza di esporsi in prima perso-na per dare il proprio contributo per cambiare qualcosa, anche solo come gesto simbolico per instillare un po’ di consapevo-lezza in chi vuole affrancarsi dalla dilagante indifferenza che sta avviluppando tutto e tutti, giustificando con dei luo-

ghi comuni anacronistici ogni efferatezza compiuta verso chi non può difendersi e non ha voce per far valere il proprio diritto alla vita. Dopo aver trovato una fattoria/agriturismo disposta ad acco-gliere un agnello in mezzo a tante altre creature salvate dal macello o da maltrattamenti, ci siamo recate una domenica mattina da un pastore. Abbia-mo attraversato un vialetto sterrato, non senza qualche difficoltà a percorrerlo con la mia sedia a rotelle, e ci siamo trovate davanti a un recinto deserto e silenzioso in mezzo al verde. All’interno un gregge in lontananza. Fuori era esposto un cartello con due numeri di cellulare, ne abbiamo chiama-to uno spiegando che erava-mo interessate ad acquistare un agnello come animale da compagnia; il pastore ci ha risposto che comunque ce lo avrebbe dato vivo, anche se molte persone glielo chiedo-no già “pronto” e, dopo pochi minuti di attesa, è arrivato con un camioncino. Ha chiamato un collega dicendogli di portarci un agnello già svezzato, altri-menti non sarebbe sopravvis-suto, e abbiamo visto arrivare

l’altro pastore tenendo Ipazia con disinvoltura e indifferenza per i piedi. L’ho pregato di te-nerla con delicatezza, e i due si sono guardati stupiti perché la delicatezza verso gli animali è un concetto che non fa parte dei loro parametri. Soprattutto erano increduli che qualcuno volesse acquistare un agnello per salvargli la vita, per loro era incomprensibile. Dopo aver contrattato il prezzo, lo ha ca-ricato sull’auto della mia amica. Ipazia belava disperatamente non potendo capire cosa le stava succedendo, ed essendo stata allontanata bruscamente

dalla madre. Sembrava il pianto di un neonato, era straziante, e la gioia di averla strappata alla morte era mista al senso di impotenza per non averli potuti salvare tutti. Appena il pastore ce l’ha caricata in auto nel bagagliaio, lei è saltata sui sedili posteriori, io ho iniziato ad accarezzarla mentre la mia ami-ca guidava, dopo averle messo di fronte le ruote della mia car-rozzina per impedirle di saltare davanti, e lei ha smesso subito di belare, sentendosi protetta, e si è accovacciata. Quando le scattavo una foto si alzava su-bito come se volesse mettersi

in posa. Prima di congedarci il pastore si è raccomandato “non andate a trovarvi dei guai per un agnello, che non vale niente”. Io gli ho risposto che per noi vale una vita salvata e siamo partite. Dopo mezz’ora di viaggio siamo arrivate alla Fattoria la Falda di Campo-galliano, dove Ipazia è stata accolta amorevolmente dai due gestori, e in poco tempo ha iniziato ad ambientarsi fra alcune caprette, galline, maia-li e altri animali da cortile che inconsapevolmente hanno la fortuna di fare la vita naturale che sarebbe un legittimo dirit-to di ogni animale soggiogato dalla crudeltà umana. In real-

tà poi abbiamo saputo che lo svezzamento non era finito e che per un po’ di giorni dovrà ancora essere nutrita con il latte di capra. Il nostro gesto è stato come una goccia in un oceano, ma del resto l’oceano è fatto di gocce e, almeno per questa creatura, abbiamo fatto la diffe-renza fra la vita e la morte.Divulghiamo questa storia nel-la speranza che possa essere uno spunto di riflessione per altre persone sul valore della vita degli animali e su quanto ognuno, con le proprie scelte quotidiane, possa fare la diffe-renza per costruire un mondo migliore.

linda Guerra

A NOvI Il pdl è sepArATO IN cAsALeggi la notizia su:www.temponews.it

Sabato 31 marzo - San Martino Spino

giornata ecologica

sabato 31 marzo si terrà la Giornata ecologica dell’Atc Mo1, ovvero l’organismo che gestisce il territorio in materia di caccia, in particolare della Bassa Pianura, Carpi compresa. L’atc mo1 che raccoglie numerose

associazioni si pone l’obiettivo di organizzare l’esercizio venatorio in forma programmata nel territorio di competenza, promuovere e valorizzare la corretta gestione del territorio e delle sue risorse faunistiche. In particolare, per il raggiungimento dei propri fini, l’associazione si propone di promuovere corsi di formazione e informazione; promuovere lo sviluppo di po-polazioni di fauna selvatica autoriproducenti in misura sostenibile; sensibilizzare i soci cacciatori a un costante aggiornamento del comportamento venatorio adeguato ai tempi, valorizzandone i principi etici.Sabato 31, a partire dalle 8, presso i Barchessoni di via Zanzur, a San Martino Spino di Mirandola, Atc Mo1 organizza i lavori di manutenzione e riqualificazio-ne dell’area verde circostante i barchessoni. Dopo la pausa pranzo delle 12,30 i lavori riprenderanno fino alle 16.

Linda

Paola

reTTIFIcA Tra i nomi che aderiscono alla Lista civica Uniti per Novi, non vi sono attivisti del Movimento a 5 stelle come da noi scritto lo scorsa settimana nel pezzo dal titolo “E’ la nostra la vera lista di Sinistra”, bensì simpatizzanti. Ci scusiamo coi lettori per l’inesattezza.

Ma è proprio vero Che, per la poltroNa Di SiNDaCo a Novi, pDl e lega NorD CorreraNNo DiviSi? la queStioNe è DeCiSaMeNte iNgarbugliata

pdl: separati in casam

a è proprio vero che, per la poltrona di sin-daco a Novi, Pdl e Lega

Nord correranno divisi? Sì e no. Vale a dire: la questione è decisa-mente ingarbugliata. Da un lato, infatti, la pasionaria Tania An-dreoli ha presentato una sua lista, originariamente con il simbolo del Pdl, che in seguito pare poi essere stata diffidata dall’utiliz-zare. Dall’atro il suo ‘collega’ di partito Davide Boldrin è candi-dato vicesindaco nella lista Al-ternativa per Novi, mentre come aspirante primo cittadino è stato designato Euro Cattini della Lega Nord. Quindi? Dipende da chi ‘vincerà’ il congresso del Pdl modenese che si terrà il prossimo 15 aprile, ovvero chi otterrà la ca-rica di coordinatore provinciale. Se dovesse prevelare la corrente di Enrico Aimi – dato per favori-to – allora il Pdl appoggerà molto probabilmente la lista di Cattini e Boldrin. Se, invece, dovesse essere riconfermata la coordina-trice uscente, Isabella Bertolini, la situazione potrebbe ribaltarsi in favore di Tania Andreoli, che non ha voluto nè confermare nè smentire la presunta richiesta fattale dai vertici del partito. “Mi sono sempre battuto per un Centrodestra unito e quindi per un’alleanza con la Lega – spiega Boldrin, che ha invece ritenuto opportuno rispondere alle nostre domande – e ho rinunciato alla candidatura a sindaco per via dei miei impegni lavorativi”. Sulle presunte alleanze – che Andreoli smentisce categoricamente ma Daniele Baldaccini continua a confermare – con Forza Nuova, il candidato vicesindaco è chiaro: “sarebbe un suicidio politico. Stessa cosa per i Responsabili di Scilipoti. La nostra lista ha ricevuto anche l’appoggio di

Luca Lamma di Fli e questo mi fa molto piacere perché dimostra che, su basi programmatiche serie, il Centrodestra può ritrova-re unità”. E cosa dire invece della ‘divisione in casa’ tra lui e l’An-dreoli? “Avremmo voluto averla nella nostra lista, anzi avrei anche rinunciato alla candidatura come vicesindaco se fosse stato neces-sario, ma non ha voluto sentire ragioni”. I punti principali del programma della lista di Bol-drin vanno dall’aliquota minima sull’Imu per prime case, attività produttive e agricole alla lotta per il ripristino della viabilità originaria in via Remesina, dal criterio di residenza quinquenna-le per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare al rimpatrio volontario assistito dei cittadini extracomunitari, sino alle ‘ronde’ e all’uscita dall’Unione delle Ter-re d’Argine. Un programma che è espressione della Destra verace e genuina alla quale ci ha abituati,

in questi anni, l’alleanza Pdl- Lega anche a livello nazionale. Riassumendo: sono cinque le li-ste a essersi candidate entro i ter-mini previsti per legge. Con Novi del sindaco uscente Luisa Turci, sostenuta da Pd e Sel; Uniti per Novi di Roberto Guerra, appog-giato da Italia dei valori, Rifon-dazione comunista, Movimento 5 stelle e Comitato beni comuni; la lista civica Progetto Comune, nata dall’esperienza di Riformi-sti e Rinnovamento, con Mauro Fabbri candidato sindaco. Sul fronte opposto la Lega Nord con Euro Cattini appoggiato da Al-ternativa per Novi di Boldrin e la lista di Tania Andreoli. Outsider: il Movimento per le Autonomie del Governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, con l’avvocato Mario Zelocchi. Per gli osservatori ci sarà da diver-tirsi, per gli elettori prevediamo invece qualche emicrania.

Marcello Marchesini

Club alpino italiano - Sezione di Carpi

eletto il nuovo consiglio

ssi sono svolte le elezioni per il rinnovo delle

cariche sociali del club alpino italiano - sezione di carpi. Questi i risultati delle urne: luisa rebec-chi e primo Zanfi, rispettivamente presidente e vicepresidente; tesoriere ernestina Bagnoli, segretaria loretta lugli, ispettore del rifugio, il Città di Carpi ai Cadini di Misurina, ancora Zanfi, infaticabile maestro d’ascia tuttofare, delegato all’assemblea nazionale, mario Guaitoli. Eletti i consiglieri: marco Bulgarelli, Davide caiumi, paolo lottini, maria Giulia mora, Benigno Giannino e Dimes corradi, Dante De simoni e luciano Veroni. Per i revisori dei conti, sono stati eletti: Franca Bortolamasi a presidente, riconferma già da lunga data, che con la sua professionalità, dà garanzia e lustro alla contabilità sezionale. rina lugli insieme a ugo camurri contribuiscono agli adempimenti contabili. La gestione del Cai Carpi, essenzial-mente sostenuta da volontariato, è senz’altro complessa, per gli adempimenti burocratici e per la professionalità che deve garantire affinché la frequentazione della montagna sia sicura e affidabile. Malgrado le difficoltà però, la sezione carpigiana riesce a svolgere tutte le attività istituzionali richieste: dai Corsi per l’avviamento all’Escursionismo, all’Alpinismo, all’Arrampicata libera, allo Scial-pinismo e alle altre attività correlate quali Orientamento e Sentieristica, Nordic Wolking e Ciaspolate, tenuti da istruttori titolati Cai coadiuvati da una nutrita schiera di aiuto istruttori. Inoltre, grazie a una Biblioteca che raccoglie quasi 2mila titoli, alcuni dei quali assai rari, Cai Carpi può vantare una raccolta di testi di narrativa, saggistica, guide e cartine e riviste, tra le più fornite. La sezione ha anche un coro. “Inoltre - spiega Mario Guaitoli - gestiamo un rifugio ai Cadini di Misurina, frequentato tutto l’anno da escursionisti provenienti da tutta Europa; ma è la nostra sede sociale di recente costruzione, adiacente al Circolo Gorizia, che più ci rende orgogliosi. Tutto ciò, amalgamato ben ben con il carbonato di calcio dolomitico, ha contribuito - e contribuisce - alla formazione di nostri alpinisti che hanno ormai poco da invidiare a nomi di chiara fama. Il nostro sco-po è quello di continuare a fare in modo che gli appassionati della montagna, la possano frequentare in sicurezza e armonia, rientrando a casa sempre più entusiasti e assaporando già la gita successiva”.

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10 06.04.2012 n° 13

1506-18 Costruzione della facciata del Palazzo

dei Pio e portico del Grano

1512 Giulio II autorizza la

costruzione della Collegiata

1625-37 Costruzione della Torre

dell’Orologio del Castello

1680 Conclusione dei lavori

della Collegiata

1762 Apertura del primo caffè

in piazza

1779 Costruzione di

Palazzo Scacchetti

1857-61 Costruzione del Teatro

municipale

1858-61 Costruzione della

Sinagoga

1864 Intitolazione della piazza

a Vittorio Emanuele

1903 Inaugurazione del

monumento a Manfredo Fanti

1944 Fucilazione di sedici

partigiani in piazza

1946 Intitolazione

della piazza ai Martiri

1955 Selciatura della piazza in cubetti di

porfido e apertura al traffico veicolare

1983 Chiusura al traffico

veicolare2012 Anniversario dei 500

anni della piazza

Continua a pagina 11

il 27 Maggio, la piazza Sarà teatro Di uN graNDe praNzo CoN 500 poSti a SeDere e Sarà aNiMata, Dopo aNNi Di aSSeNza, Da arMigeri, FalCoNieri, tiratori D’arCo, Cortei iN CoStuMe, SbaNDieratori e MoNgolFiere, il tutto grazie al CoNtributo Di privati e SeNza uN euro Di SpeSa per i CittaDiNi

piazza martiri compie 500 anni

con i suoi 17mila metri quadrati, quella di Carpi, oltre a rappre-

sentare uno dei più signi-ficativi esempi di modello rinascimentale, è anche la terza piazza più grande d’Italia, dopo Piazza Vitto-rio Veneto a Torino e Plebi-scito a Napoli. Quest’anno per il cuore della città e i suoi 1,5 milioni di cubetti di porfido ricorre un anni-versario speciale: 500 anni dacché una bolla di papa Giulio II autorizza Alberto III Pio, signore di Carpi, a demolire l’antica pieve della Sagra – ormai inadatta per le dimensioni dell’abitato - per edificare la nuova chiesa Collegiata – che diverrà con i secoli e le modifiche l’attuale Cattedrale – e raccogliere tutte le funzioni primarie del potere politico, religioso e mercantile nel nuovo spazio pubblico. Per festeggiare degnamente la ricorrenza, il Comune di Carpi, insieme a decine di soggetti pubblici e privati, ha approntato un calendario ricco di eventi. Per comin-ciare è stato creato un appo-sito logo, che farà bella mo-stra di sé in tutte le iniziative previste. Numerosi sono gli

appuntamenti ormai conso-lidati della nostra città, dalla Primavera del Volontariato alla Festa del Patrono a quella del Racconto. Non

mancano tuttavia gli eventi creati ad hoc, primo dei qua-li sarà la mostra In mezzo a un dialogo. La piazza di Carpi dal Rinascimento a

oggi che, ospitata presso i Musei di Palazzo Pio, è stata inaugurata sabato scorso. Visitandola potrete ammira-re dipinti, disegni e stampe

dal Quattro al Seicento, ma anche le più significative rappresentazioni fotogra-fiche della piazza e della sua vita, nell’arco di oltre

cinque secoli. Vero fiore all’occhiello dell’esposizio-ne è il modello che permette di evidenziare, attraverso prototipi, elaborati grafici e animazioni, l’evoluzione del luogo dal Trecento a oggi. “Il progetto – spiega la direttrice dei Musei, Ma-nuela Rossi – ha il patro-cinio dell’Istituto Univer-sitario di Architettura di Venezia e dell’Università degli Studi di Padova. L’innovativa metodologia di ricerca utilizzata è stata presentata anche nell’am-bito del Chat Festival alla Duke University del Nord Caroline”. In via ecceziona-le, e per tutto il periodo della mostra, che terminerà il 10 giugno, sarà inoltre possi-bile accedere alla terrazza della Torre dell’Orologio. Altro appuntamento da non perdere sarà il 27 maggio, quando la piazza, teatro di un grande pranzo, con 500 posti a sedere, sarà animata, dopo anni di assenza, da armigeri, falconieri, tiratori d’arco, cortei in costume, sbandieratori e mongolfiere, il tutto grazie al contributo di privati e senza un euro di spesa per i cittadini. Non

TANTI eveNTI per I 500 ANNI dellA pIAzzALeggi la notizia su:www.temponews.it

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1106.04.2012 n° 13

Al mè dialètt...di Massimo Loschi

spÈtÊr

E a s’fà têrd, tra i scur d’na fnêstra ch’per srêda‘na fèsà apêina spia l’ôrba dla nôtsilêinsi, lé sól al cór ed chi spêtach’al bat sèmper dê più, sèmper più fôrt.

Sól iér, al curiva tra i bras, ancòr cichine già òm al s’crèd, ch’sà badêr a sè stèsse a s’fà têrd, e a s’turmêintèn al mane lé un bat-cór, n’ansia ch’rêsta listèss.

N’ansia, ch’fà cal spètêr cargh’ed paurach’vrèv facil la strêda, ch’vrèv vèdèr luntan,óh... sól psér s-ciàrir cla nôt achsè scura- Fiól..! Fiól, a t’spêt, per caritèe và pian! -

Lé cla mušica tant stràmpalêda,cal luš ch’pêrèn mati... ch’fan paura,cla tò vója d’sèmbrêr... d’lungh a la strêdach’fà d’cal spètêr ‘na cundana bêin dura.

Du fanée, ‘na luš vin a rôumpêr cl’ôrba gòsàe al cór al capìss, al sà ch’lé cla bôuna;un suspir e adêši a s’côsta cla fèsàfinalmêint, sê Dio vól... ecco ch’al tórna.

Prìmà ch’al vèdà, ch’al tgnùsà ch’la pêinachiéta, sul lêt, la s’finš indurmintêda;di pas... alšér e ‘na carèsà apêinai scànšlèn pauri e ed tùtt lé paghêda.

La brasên pinsér dóls, i gh’fan la cùnàsu ‘na nùvlà la s’lasa purtêr... alšérae indl’insugnêrès dla carèsà d’prìmàla ciap’al sòn cun n’ultma prêghiéra:

“ Sgnór..! Fà che damand quêstaogni fnêstra la s’sêra. “

il battito di un cuore sottolinea l’ansia di una attesa. il sollievo di una luce e una carezza ripagano il tormento di una lunga attesa.

attenDere

E si fa tardi, tra le imposte di una finestrauno spiraglio appena fruga il buio della nottesilenzio, è solo il cuore di chi attendeche batte sempre di più, sempre più forte.

Solo ieri, correva tra le braccia, ancora piccinoe già uomo si crede, che sa badare a se stessoe si fa tardi, e si tormentano le manied è un batticuore, un’ansia che rimane.

Un’ansia, che fa quell’attesa colma di paurache vorrebbe facile la strada, veder lontano,oh… solo poter schiarire quella notte così scura-Figlio...! Figlio, ti attendo, per carità vai piano!

È quella musica tanto esagerata,quelle luci che appaiono pazze che fanno paura,quel tuo desiderio di sembrare lungo alla stradache fa dell’attesa una condanna ben dura.

Due fanali, una luce rompe quel buio profondoe il cuore comprende, sa che è quella giusta;un sospiro e adagio si accosta la spiragliofinalmente, se Dio vuole… ecco che ritorna.

Prima che veda, che comprenda la penaquieta, sul letto, si finge addormentata;dei passi… leggeri e una carezza appenacancellano paure e di tutto è ripagata.

La abbracciano pensieri dolci, la dondolanosu di una nuvola si lascia portare… leggerae nel sogno della carezza di primaprende sonno con un’ultima preghiera:

- “Signore..! Fai che come questaogni finestra si chiuda. -

Continua da pagina 10i Musei di palazzo pio?

una meraviglia...

il Forum nazionale dei Giovani ha attribuito il ri-conoscimento di Meravi-

glia Italiana a una serie di siti paesaggistici, manifestazioni e beni archeologici della regione. A ottenere il bollino sono stati più di venti luoghi e iniziative d’interesse storico, artistico e culturale della regione. Tra que-sti i Musei di Palazzo Pio di Car-pi. A ritirare il riconoscimento il presidente del Consiglio Comu-nale, Giovanni taurasi. Me-raviglia Italiana è un progetto patrocinato dalla camera dei Deputati, dalla presidenza del consiglio dei ministri, da numerose Regioni italiane e da altre importanti istituzio-ni, portato avanti dal Forum nazionale dei Giovani (rete nazionale di organizzazioni gio-vanili con al suo interno più di 80 associazioni), allo scopo di promuovere significativi con-tenuti turistico-culturali del no-stro Paese. In questo ambito, a partire dallo scorso anno il Forum ha avviato la selezione delle 1.000 meraviglie italiane, scelte tra siti paesaggistici, beni culturali e manifestazioni della tradizione popolare, al fine di realizzare un itinerario turistico di alto impatto. Una selezione che porta al conferimento del bollino di Meraviglia Italiana e alla promozione del nostro territorio con un particolare sguardo alle giovani genera-zioni. “Questo riconoscimento – spiega Taurasi – si collega ide-almente con le tante iniziative realizzate in città nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni della Piazza dei Martiri e che proprio in questi giorni stanno prendendo il via”.

Sala espositiva Fondazione Cassa di risparmio

uno sguardo sulla piazza

nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni di Piazza di Carpi è stata inaugurata la mostra dal tema: Da acquerello ad acquerello, uno sguardo sulla Piazza. L’esposizione, vo-

luta dall’università libera età natalia Ginzburg - comitato di carpi, in collaborazione con la Fondazione cassa di risparmio, raccoglie i lavori eseguiti dai partecipanti ai corsi di pittura promossi dall’Università, tenuti dall’artista rosella tagliavini. La mostra sarà visitabile fino al 10 aprile, presso la Sala Espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio, in corso Cabassi, 4. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

meno interessante la Gio-stra balsamica, il torneo che si disputerà tra i maestri nell’arte della produzione del prelibato aceto balsami-co tradizionale di Modena. “Celebrare la storia di Carpi e il suo passato – commenta l’assessore all’Economia e al Centro Storico, Simone Morelli – significa gettare le basi per ragionare insieme sul suo futuro. Il fatto di essere riusciti a coinvolgere tanti soggetti così diversi tra loro ci riempie di soddi-sfazione, perché dimostra che il senso di comunità e la voglia di fare coesione esi-

stono e sono forti. Tra l’altro sono in arrivo un nuovo regolamento sulla viabilità – più restrittivo – e un analogo sul commercio – più liberale – che si muove nel senso di rendere la piazza e il centro storico sempre più vivi e frequentati”. Tante occasio-ni per riscoprire la storia di un vero e proprio gioiello del territorio, imparando qualche curiosità in più, come per esempio che risale al 1762 il primo caffè ad affacciarsi su quella che sarà denominata Piazza Vittorio Emanuele prima e Martiri poi.

Marcello Marchesini

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12 06.04.2012 n° 13

gruppo aSSiSteNza FaMiliari alzheiMer

amarcord al cafè ciascuno di noi è in larga misura il frutto degli incontri fatti

nel corso della propria vita. Dell’esperienza e della me-moria, senza le quali nulla resta, solo un eterno presen-te in cui l’identità personale non è che un miraggio. Ed è questo che l’Alzheimer – la demenza degenerativa invalidante del cervello che porta il nome dello psichia-tra e neuropatologo tedesco che per primo la descrisse nel 1906 – fa: sottraendo memoria, ruba futuro. Per aiutare i malati e i loro fami-liari, sui quali spesso l’im-patto di una patologia che si trascina mediamente dagli 8 ai 10 anni è sia psicologica-mente che fisicamente deva-stante, sabato scorso è stato presentato, presso Centro sociale Pederzoli di Li-midi, Amarcord al Cafè. Il nuovo progetto, realizzato dal Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer in collaborazione con i Servizi sociali delle Terre d’Argi-ne, vuole rappresentare uno strumento di aiuto nell’af-frontare questa ‘malattia sociale’ che coinvolge non solo il malato ma tutto l’ambiente nel quale vive. “A Carpi sono oltre 1.200 le persone affette da demen-za – spiega Vanda Menon, geriatra e socia fondatrice di Gafa – e registriamo anche un aumento delle diagnosi, a causa dell’invecchia-mento della popolazione

(il primo fattore di rischio per questa malattia è in-fatti l’età) e dell’aumento dell’attenzione sul tema. In questo senso i colleghi di

medicina generale svolgono un ottimo lavoro, dimo-strando una grande sensi-bilità”. Se qualche anno fa la maggioranza dei malati

era compresa tra i 60 e gli 80 anni, da qualche tempo si è verificata un’esplosio-ne nella fascia che va dai 60 ai 65 anni e negli over

90. “Amarcord al Café – continua Menon - intende porre al centro il concetto di benessere globale della persona malata. Per questo, ogni 15 giorni, le persone affette da demenza e i loro familiari potranno accede-re gratuitamente al centro sociale e svolgere diverse attività con l’aiuto di uno psicologo, un’assistente sociale per i parenti, un terapista della riabilitazione per i malati e, naturalmente, i volontari”. Amarcord al Café sarà aperto i venerdì 13 e 27 aprile, 11 e 25 mag-gio e 8 e 15 giugno. Dopo la pausa estiva, la speranza di Gafa è quella di poter rende-re questo un appuntamento costante. Se infatti dall’Al-zheimer non si guarisce, è però possibile rallentare il decorso della malattia e stabilizzarlo per un certo periodo. Per far questo, accanto all’utilizzo dei farmaci, si devono soste-

nere le capacità residue del malato attraverso la lettura, la musicoterapia, la conver-sazione e sollecitazioni di vario tipo. Perché silenzio e rassegnazione possono essere alleati terribili del morbo, mentre un caffè, se bevuto chiacchierando in compagnia, può assumere un sapore davvero speciale.

Marcello Marchesini

Gruppo Gafa

Vanda Menon

aistom

festa di primavera

Dopo l’intervento chi-rurgico, al rientro a casa, superata la fase

post-chirurgica e riabilitativa, vivere e lavorare con una stomia - incontinenza uro-fecale - presenta notevoli disagi. L’aistom, associazio-ne Italiana Stomizzati di Mo-dena e Provincia ha organiz-zato, presso il Ristorante Le Cardinal di Bastiglia, la Festa di Primavera. Un centinaio i partecipanti: stomizzati, familiari, amici, medici e infermieri del Policlinico e

dell’Ospedale di Carpi. Tra questi margherita Gavioli, referente dell’ambulatorio stomizzati di Carpi recente-mente inaugurato e matteo

D’arienzo, referente del Centro Riabilitazione Stomiz-zati Aistom del Policlinico. Sono circa 1.300 le persone che, in provincia, hanno su-

bito questo tipo di interven-to. Hanno un’età compresa tra i trenta - spesso a causa di malattie infiammatorie – e i novanta anni. La Festa di Primavera è un appuntamento conviviale im-portante per gli stomizzati, che tendono spesso a chiudersi e isolarsi dalla vita sociale. Una giornata im-portante per ritro-vare amici vecchi e farne di nuovi, per sentirsi meno soli e condividere la

propria condizione. La Festa, animata da Franky di radio Bruno, si è conclusa brillan-temente in un clima felice, insieme a tanti amici.

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1306.04.2012 n° 13

Survive? è il nuovo album della band carpigiana Disclose

il modern metal targato disclose

la band carpigiana Di-sclose, nata nel 2004, presenta il suo nuovo

album dal titolo: Survive?, prodotto da Dysfunction e supportato da Zeta Factory di Carpi. Il progetto Disclose, sin dai primi passi, inizia con la composizione di materiale miscelando stili e sonorità facenti parte del background musicale di ogni singolo componente. L’idea comune è che non tutto sia stato an-

cora scritto. Nel 2005 viene prodotto un primo EP pro-mozionale col quale la band comincia a far girare il nome. Nel giugno 2008 esce la pri-ma opera ufficiale dal titolo Eclipsed Vision distribuita da self e venduta dai principali portali di musica digitale. Seguono numerosi concerti per tutto il centro-nord dello stivale dove i quattro com-ponenti spartiscono il palco con nomi come carl palmer (ELP), Queenmania (Que-en tribute band), progeny (Dream Theater tribute band),

e gli sKW. I Disclose diven-tano una realtà apprezzata anche in numerose riviste del settore, ottenendo recensioni importanti da nomi quali Rock Hard, Metal Hammer, Axe, per citarne alcuni... In seguito ad alcuni cambi di line-up e produzione di nuovo materia-le, nell’inverno 2011 la band entra in studio per dar vita al

secondo importante capitolo del proprio percorso. 2012: l’album è pronto, si intitola Survive?. La forza d’impatto articolata su linee melodiche sono l’essenza di questo

nuovo lavoro dei Disclose. La presenza di elementi diversi nel sound ne fanno un ottimo esempio di modern metal.

Disclose

taglio Del NaStro, Sabato 31 Marzo, per il Nuovo SoCial bar Di Soliera

uno spazio per nutrire corpo e menteN

el cuore di Soliera, tra la Chiesa e il Ca-stello Campori, la

scorsa settimana ha aperto i battenti il Social Bar, grazie al lavoro dei soci della Co-operativa Sociale Eortè di Carpi. L’inaugurazione del locale è avvenuta sabato 31 marzo alla presenza del sin-daco Giuseppe Schena e con la benedizione del parroco, don Antonio. Eortè, afferma-no i baristi, significa “festa” in greco ed è proprio in un clima di grande entusiasmo che si è inaugurato il locale. I cittadini di Soliera sono ac-corsi numerosi, spinti dalla curiosità e dal desiderio di vedere la nuova fisionomia del locale ristrutturato. Dopo il discorso del primo cittadino, che ha augurato ai presenti di poter lavorare bene, nono-stante il periodo di crisi, c’è stato il taglio del nastro. Il So-

cial Bar nasce dal sogno delle famiglie di Venite alla Festa e della Fondazione Casa Re-gina della Famiglia, ovvero quello di promuovere un’eco-nomia alternativa. La grave crisi economica ha convinto i soci a realizzare un Social Bar per offrire un’opportunità concreta di lavoro a giovani e adulti. Il valore fondamentale su cui si basa questo progetto è il recupero del legame so-

ciale, come presupposto indi-spensabile della qualità della vita. Il Social Bar si presenta come un luogo di incontro in-terculturale nel quale trovare anche prodotti equo-solidali provenienti da ogni parte del mondo. Uno spazio per nutrire corpo e mente attraverso in-contri, dibattiti e scambio di idee. L’accoglienza è sempre nel segno della gentilezza e della simpatia, grazie alla presenza dei quattro baristi Giulia, Gabriella, Milena e Jacopo.Il locale (che resterà aperto ogni giorno, dalle sette alle undici dei sera) è il luogo giusto per gustare un ottimo caffè, per concedersi una pausa rilassante e per incon-trare gli amici. Insomma un ambiente amichevole dove la cultura e l’informazione sono di casa.

Francesca Desiderio

Jacopo Bassolie Paolo Battini

Gabriella Benatti

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14 06.04.2012 n° 13

polisportiva San Marinese

torna il centro estivo a san marino

anche quest’anno, la polisportiva san marinese (di via Tra-

versa San Lorenzo, 1/A a San Marino di Carpi) organizza, dall’11 giugno al 10 agosto, il Centro estivo per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Presso l’area verde ci si potrà dedicare a giochi all’aria aperta, pittura,

laboratori, pernottamenti sotto le stelle e, ancora, insieme al personale, i ragazzi potran-no dedicarsi a sport, piscina, escursioni, gite... Il centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 con la possibilità di fermarsi a pranzo! Le attività verranno diversificate a seconda

dell’età dei bambini e le esigen-ze d’orario dei genitori saranno discusse insieme agli operato-ri che cercheranno di offrire la massima disponibilità alle fami-glie. Disponibile anche il servizio di trasporto. Per informazioni e iscrizioni: 059.650914, op-pure 349.2254318 (Carlo Saccani).

Sabato 31 Marzo la SoCietà la patria 1879 ha alleStito preSSo i loCali Della paleStra uNa piCCola eSpoSizioNe Dei CiMeli Del MaratoNeta DoraNDo pietri

il sogno di dorando alla patrial

o scorso 31 marzo la S.G. La Patria 1879 ha reso nuovamente

omaggio a Dorando Pietri, il grande maratoneta carpigiano che divenne un mito di fama internazionale, con una mini esposizione di memorabilia all’interno della palestra di via Nuova Ponente. La storia or-mai la conosciamo tutti: Pietri tagliò per primo il traguardo della maratona Olimpica di Londra 1908 sorretto solo ne-gli ultimi metri dai giudici di gara che l’avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fa-tica. A causa di quel piccolo aiuto fu squalificato e perse la medaglia d’oro che fu as-segnata al secondo arrivato,lo statunitense Johnny Hayes. Tuttavia, le immagini e il rac-conto del suo arrivo, fecero il giro del mondo e, superan-

su Rai 1 la fiction dedicata al grande Dorando Pietri - rac-conta Bruno Bassoli, socio storico de La Patria - diversi appassionati ci hanno chiesto di organizzare una mostra con i principali cimeli del nostro archivio storico su Dorando che è stato un illustre atleta della nostra società”.La coppa d’argento con cui la regina Alessandra premiò Dorando quale compenso per il mancato oro olimpico, la medaglia d’oro con cui l’eroe carpigiano sancì la sua su-periorità durante la rivincita

contro Hayes a New York, le caricature del maratoneta realizzate dal grande pittore e poeta Namis, fotografie e ritagli di riviste dell’epoca: questo e altro ancora hanno

potuto ammirare i visitatori della mostra. “Sono arrivati persino dei milanesi alla mo-stra - commenta Enzo Cor-nia, altro socio storico de La Patria - e questo perchè tutti si ricordano del vincitore sen-za medaglia Dorando Pietri, ma nessuno ha memoria di Hayes, l’atleta a cui venne ufficialmente riconosciuta la vittoria della maratona olimpica”. La mostra del 31 marzo, che è stata curata da Elena Luppi, è stata soltanto una dei tanti eventi in onore di

Dorando Pietri che la società carpigiana presieduta da Cri-stina Luppi ha organizzato nel corso degli anni. Tra le tante manifestazioni in sua memoria, come non citare ad esempio le grandi celebrazio-ni del 2008 in occasione del centenario delle Olimpiadi di Londra 1908. Ma non finisce qui, perchè i soci della società sportiva hanno già in mente di organizzare qualcosa in concomitanza con i Giochi Olimpici di Londra 2012 che prenderanno il via il prossimo 27 luglio. A distanza di oltre un secolo, il nome e l’impresa di Dorando Pietri continuano a riecheggiare a Carpi e non solo.

Chiara Sorrentino

do la cronaca di quei giorni, l’hanno consacrato al mito. “Dopo che è stata trasmessa

Da sinistra Bruno Bassoli ed Enzo Cornia

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1506.04.2012 n° 13

L’Angolo di Cesare Pradellail sindaco scende in piazza

Soliera

nuovo ostensorio per la parrocchia

inaugurato nella chiesa parroc-chiale di Soliera il nuovo osten-sorio realizzato in ottone, frutto

delle generose donazioni dei fedeli. E’ stato il parroco don antonio manfredini a esporlo e a illustrarlo ai presenti nel corso di un’affollata celebrazione eucaristica indetta da varie associazioni cattoliche, alcune devote della Madonna di Medjugorje, che hanno anche reso possibile la donazione alla Parroc-chia solierese del prezioso oggetto sacro. In occasione della presenta-zione erano presenti due sacerdoti provenienti dal Centro di Aposto-lato Legionari di Verona, padre alejandro Valles (messicano) e padre saverio mariana (spagno-lo), entrambi laureati in Teologia all’Ateneo Regina Apostolorum di Roma. Il prezioso ostensorio è ope-ra di una ditta artigiana di Modena specializzata in oggetti sacri.

c.p.

DeborahMonetti

sindaco in piazza insieme ad alcuni assessori della sua Giunta, per risponde-

re alle domande dei giornalisti sul Bilancio del Comune, ma non solo. E in quell’occasione Enrico Campedelli ha avuto l’opportunità di ribadire alcuni ‘no’, già in precedenza espressi, come quello del Comune uni-co in luogo dell’Unione Terre d’Argine; della costruzione del nuovo ospedale (“perchè man-cano le risorse necessarie e per questo va mantenuto in efficien-za il vecchio Ramazzini”); non più bandi di gara per esternaliz-zare alcuni servizi ma utilizzare il personale interno del Comune come è già stato fatto nel caso della Biblioteca Loria. Il primo cittadino ha anche precisato che le ingenti spese per rinnovare il vecchio Stadio Cabassi, risalente al 1929, si sono rese necessarie “perchè si tratta di una struttura storica vincolata che va mante-nuta efficiente, così come abbia-mo dovuto intervenire su Villa Tirelli, costruzione anch’essa sotto vincolo”. Naturalmente Campedelli ha ricordato i ta-

gli del Governo centrale sulle entrate nelle casse comunali che quest’anno saranno di 57 milioni di euro in luogo dei 65 del 2011 e che dei 32 milioni di euro che dovranno pagare i carpigiani per l’Imu (la vecchia Ici) 11 milioni andranno allo Stato.“Nonostante ciò – ha aggiun-to il sindaco – il Comune di

Carpi mantiene il livello dei servizi sociali e alla persona e il finanziamento dei Consorzi Fidi a favore di Carpi fashion system, rendendo più efficiente e snella la macchina comunale con una revisione delle uscite e attraverso la mobilità interna dei dipendenti”. Con una critica alla Provincia e alla Regione per

i “ritardi sulla sanità pubblica e per avere sinora disatteso le linee del Pal decise da poco”, anche se ha annunciato i finan-ziamenti promessi per rinnovare le sale operatorie e il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramaz-zini di Carpi che, coi suoi 45mila accessi annuali, è il secondo in Provincia per numero di utenti.Poi una orgogliosa rivendicazio-ne del suo operato come primo cittadino a distanza di 8 anni dalla sua elezione, “specialmen-te nel settore del Sociale e della Cultura, con il rinnovamento dei corsi Fanti e Cabassi, di corso Pio, di piazza Garibaldi e di via Paolo Guaitoli. E per gli importanti investimenti su Palazzo Pio”, non dimenticando di ricordare l’importante ruolo svolto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per la realizzazione di queste opere pubbliche.

Da sinistra Carmelo Alberto D’Addese, Maria Cleofe Filippi, Enrico Campedelli, Cinzia Caruso, Alessia Ferrari e Alberto Bellelli

Miss italia

nulla di fatto per la carpigiana in gara

al My Special Car Show di Rimini, il Concorso Miss Italia, dopo due tappe di

casting e selezioni, ha assegnato tre importanti passaporti per le finali re-gionali che si svolgeranno in Emilia Romagna. 57 le ragazze che hanno sfilato sul palco di Miss Italia davanti a un numerosissimo pubblico e alla giuria, per conquistare le ambite fasce di bellezza di Miss My Special Car Show 2012, Miss Sportiva Rimini 2012 e Miss My Special Car Web, quest’ultimo assegnato dagli internauti che attraverso Facebook

hanno votato le loro miss preferite. Il titolo di Miss My Special Car Show 2012 è stato assegnato alla 18en-ne marika Donati di Faenza. La fascia di Miss My Special Car Web è invece andata a silvia renzini, 18 anni di Rimini. Altri riconoscimenti di bellezza sono andati a susanna chiara di Bologna (Miss Rocchet-ta Bellezza), a linda lonzardi di Forlimpopoli ed elena Brando-lini di Cesena, classificate a pari merito con la fascia di Miss Wella Professionals e Valentina Gale-one di Correggio (Miss Mascotte

My Special Car Show). Premiata anche miriam Di renzo 18 anni di Reggio Emilia, prima classificata del concorso Web con 1.511 “Mi Pia-ce”, che affiancherà alle finali regionali di Miss Italia carola eleonora Di Girolamo, vinci-trice del titolo di Miss Sportiva Rimini 2012. Nulla di fatto quindi per le quattro ragazze che rappresentavano la provincia di Modena, tra cui la carpigiana Deborah monetti.

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16 06.04.2012 n° 13

Merceria Creativa • via Duomo, 19 a Carpi • Tel. 393.8773608 - 059.8397656 • [email protected]

A cura di Lorena SalaIl Club della Maglia: tra dritto e rovescio...

dopo aver imparato nel numero prece-dente a calcolare il

numero delle maglie e dei giri necessari per l’esecu-zione del capo scelto, ci sono ancora alcune nozioni da apprendere prima di iniziare la nostra “opera”.Come unire due fili durante la lavorazioneDurante la lavorazione del nostro capo accade sicuramente che il gomi-tolo termini e se ne debba iniziare un altro. Il sistema più semplice è quello di far coincidere la fine del gomitolo con la fine del ferro, si uniscono i due fili con un nodo del tessitore e si prosegue con la lavora-zione, mentre i due capi che rimangono saranno poi na-scosti nella cucitura duran-te l’assemblaggio. Può suc-cedere invece che si sbaglia a valutare la lunghezza del filo rimasto e, in presenza di punti particolarmente difficili da guastare, ci si trova a metà del ferro con la necessità di fare la giunta. In questo caso si proce-de, sul retro del lavoro, a eseguire un nodo semplice, si prosegue la lavorazione per alcuni punti e poi si

il nodo del tessitore

Filo nuovo: colore bluFilo vecchio: colore rosso

una volta introdot-to il filo vecchio nell’anello ottenu-

to con il filo nuovo tirare i due capi di quest’ultimo fino a quando non si sente un “clock”, questo è il segnale che il nodo è ben serrato e non si aprirà, si può procedere al taglio dei due capi anche nelle immediate vicinanze del nodo stesso.

controllano, sul diritto del lavoro, la maglia preceden-te e quella successiva al nodo fatto, la cui tensione deve risultare omogenea col resto del lavoro. Sul retro non ci rimane che fissare i due capi del filo: prima dividendone uno in fili più sottili e poi con uno di questi infiliamo un ago con la punta ed eseguiamo alcuni passaggi attraverso il nodo semplice, terminando

con un piccolo cordoncino; a questo punto è possibile tagliare l’eccedenza vicino al nodo eseguito.Come riprendere una maglia cadutaAnche alle più esperte può accadere di lasciar scivolare una maglia dal ferro. Niente paura, si può rimediare facilmente! Se ci troviamo sul diritto del lavoro nella maglia cadu-ta, che si deve trovare sul

davanti, introduciamo un uncinetto dal basso verso l’alto e riprendiamo i fili tesi orizzontalmente che si trovano dietro, eseguendo un punto alla volta, fino a risalire al ferro in corso. Se ci troviamo sul rovescio invece, l’unica differenza è che l’uncinetto deve essere introdotto dall’alto verso il basso e i fili tesi si trovano sul davanti, per il resto si procede come per il diritto.

Lo stesso sistema può esse-re utilizzato anche quando, durante la lavorazione, ci si accorge di aver commesso un errore nei giri sottostan-ti. Invece di guastare tutto il lavoro, si lascia cadere solo la maglia incriminata “smagliandola” fino all’er-rore commesso e poi si riprende con il sistema che ho descritto sopra.Il Club della MagliaUno strumento esclusivo dedicato alle lettrici di Tempo che hanno neces-sità di essere guidate nelle tecniche di lavorazione con i ferri e uncinetto: Lorena Sala è a vostra disposizio-ne, anche per corsi col-lettivi o personali, presso il suo negozio (giorno di chiusura: martedì) oppure raggiungibile ai numeri 3938773608 e 0598397656 o [email protected]

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Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

a cura di clarissa [email protected]

le tante “anomalie” del lavoro

alindromo cinematograficofrase (4, 6, 4 7)

La Purviance recita nel ruolo brillante di una cameriera

Edna vivace reca vivande

l’universo

Quali sono i due più comuni elementi presenti nell’universo?L’idrogeno e la stupidità.

Domenica 8 e lunedì 9 aprile, per la rassegna prima all’ariston, al Cinema di San Marino, alle ore 21, proiezione del film la chiave di Sara di gilles paquet-brenner

il dramma della shoah tra ieri e oggi

Dall’orto degli ulivi al Golgota in quindici quadri che rievo-cano la Passione di Cristo.

Torna a Frassinoro, venerdì 6 aprile, la solenne rappresentazione della Via crucis vivente che si snoda per le vie del paese, messa in scena da circa trecento figuranti in una tra-dizione che si rinnova ogni tre anni dal 1906. Alle 21 del venerdì santo, al termine della funzione religiosa in Abbazia e al tocco della campana grande, parte la processione che si sviluppa lungo le vie del paese, in un cammino reso suggestivo dalla luce delle torce e dalle note dei brani tradizionali cantati dal coro della parrocchia di Frassinoro, intercalati dalla lettura del Vangelo. La rievoca-zione sacra è arricchita dalle sculture della Via crucis eseguite da Dario tazzioli, da una mostra fotografica e iniziative culturali. Quella della Via crucis vivente è una tradizione molto sentita che a Frassinoro si tramanda di padre in figlio, ogni sta-zione è infatti affidata a un ceppo familiare. “La Via crucis di Frassino-ro – commenta don luca pazza-glia, presidente del comitato or-ganizzatore – ha l’obiettivo, anche attraverso la fatica delle comparse immobili per oltre un’ora al freddo, di suscitare emozione e devozione cristiana sia in chi la rappresenta sia

in chi la guarda”. E’ consigliabile entrare in paese entro le 19. Dalle zone di parcheggio è disponibile un servizio navetta dalle 18 alle 23,30. Per il pubblico è previsto il contribu-to di 5 euro per auto; 50 euro per i pulmann. Le biglietterie sono aperte dalle ore 16. Tra le iniziative collega-te alla Via crucis sabato 7 aprile, alle 10 al Teatro comunale Bucciardi, è in programma la conferenza intitolata La teologia, la filosofia e l’antropo-logia si confrontano sulla Passione di Cristo. All’incontro, introdotto dal vicepresidente della Provincia di Modena, mario Galli, interven-gono come relatori emmanuele morandi, sociologo, antropologo e presidente dell’Istituto filosofico di studi tomistici, e Gabriele cingo-lani, religioso della congregazione dei Passionisti, giornalista e scritto-re. Domenica 8 aprile, alle 9,30, in Piazza Miani, torna la tradizione del Coccetto a cura della pro loco di Frassinoro, mentre alle 20,30 è in programma in Abbazia, il concerto pasquale. Dal 6 al 22 aprile, al Ca-stello della Badia di Frassinoro, sarà inoltre visitabile la mostra fotogra-fica di silvano Fontanesi sulla Via crucis, intitolata Arte e tradizione. La mostra è aperta il venerdì dalle 10; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13.

parigi. Nella notte del 16 luglio 1942, gli ebrei ven-gono arrestati e ammassati

al Velodromo d’Inverno per poi essere deportati nei campi di concentramento nazisti. Tra loro c’è la piccola Sara Starzynski, che ha solo dieci anni… A sessant’anni di distanza, la giornalista americana Julia Jarmond - che vive in Francia da vent’anni - viene incaricata di realizzare un reportage sul rastrel-lamento. Quando Julia scopre che la casa in cui sta per trasferirsi è la

stessa in cui viveva la famiglia di Sara, si convince che la bambina è soprav-vissuta allo sterminio e per questo decide di seguirne le tracce. Tratto dall’omonimo romanzo di tatiana de rosnay, accolto con favore in Francia, il film è costruito su due storie parallele destinate alla fine a

incrociarsi con conseguenze inatte-se. La regia di Gilles paquet Bren-ner riesce a saldare con equilibrio le due vicende e i percorsi individuali delle due protagoniste. Kristin

scott thomas dà vita a un personaggio cre-dibile e la sua ricerca di risposte su fatti passati da anni l’aiuterà a far luce sulla sua vita di oggi, ricollocandone le priorità e restituendole certezze. Brava come al solito Kristin Scott Tho-mas , ma è la vibrante mélusine mayance che impersona Sara a rimanere impressa.

venerdì 6 aprile, via Crucis vivente a Frassinoro.

300 figuranti in costume per una trazione antica

dall’orto degli ulivi al golgota

cara clarissa,cerco un’impiegata per una sostituzione maternità. sono stato all’ufficio di colloca-mento e ho acquisito diversi contatti. Ho fatto sei colloqui con persone in cerca di la-voro; nessuna ha accettato nonostante la possibilità futura di un’assunzione a tempo pieno e uno stipendio dignitoso. tutte mi hanno chiesto il part time o preten-

devano immediatamente un contratto a tempo indetermi-nato e, quindi, hanno preferi-to rinunciare. ora farò nuovi colloqui, ma ho parlato con altri che sono nella mia stessa situazione. Due delle persone che ho visto erano in cassa in-tegrazione e, nei fatti, hanno rinunciato a un’opportunità di lavoro continuando a gra-vare sulle casse pubbliche. lo segnalo perchè tra tanti

appelli e tanta disperazione non dimentichiamo che c’è sicuramente chi non trova lavoro, ma anche chi di lavo-rare non ha poi tutta questa voglia...

m.D.t. (carpi)

Non è l’unica segnalazione di questo tipo che ricevo e volentieri la pubblico per-

chè propone più di una riflessione. Grazie.

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI

“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d’attesa”. Kahalil Gibran

mostrecarpiFino al 7 aprilePersonale di Alberto BencivenniL’arte espressa dall’artista rimane in equilibrio tra figurazione e informale,attraverso un pullulare di colori accesi che divampano sulle campitureN.E. Cafè & Art

Fino all’8 aprileReveries Lo Spazio Meme ospita Reveries la prima tappa di stART HUB, una mostra collettiva che da inizio a un tour che vedrà il progetto presentato in diverse città d’Italia e d’Europa, in occasione di fiere e festival, presso spazi no-profit e gallerie d’arte contemporaneaOpere di: Mariantonietta Bagliato, Christina Calbari, Alessia Cocca, Raffaele Fiorella, Claudia Giannuli, Pierpaolo Miccolis, Dario Molinaro, Giuseppe Paolillo e Fernanda Veron WallenbergSpazio Meme

Fino al 10 aprileDa acquerello ad acquerelloIn occasione dei 500 anni di vita della Piazza MartiriEsposizione dei lavori dei partecipanti ai corsi di pitturaMostra curata da Rosella TagliaviniA cura dell’Università Libera Età Natalia Ginzburg In collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di CarpiSala espositiva Fondazione CRC

Fino al 22 aprileBeatlemania: 50 anni con I BeatlesMostra curata da Massimo MasiniCentro Commerciale Borgogioioso

Fino al 30 aprileL’umorismo ai tuoi piedi Personale di BandanaxO&A Centro Affari

Fino al 10 giugnoIn mezzo a un dialogoLa piazza di Carpi dal Rinascimento a oggiCurata da Manuela Rossi ed Elena SvalduzMusei di Palazzo dei Pio

eventicarpi 6 aprile - ore 22Lo Stato SocialeA seguire Matteo Borghi Dj setKalinka Arci Club

eDi braNColiNi iN MoStra al reFettorio MoNaStiCo Di SaN beNeDetto po

l’attualità del mito

Dal 12 al 14 aprile, alle 21, al teatro Storchi di Modena, va in scena il ventaglio di Carlo goldoni, con la regia di Damiano Michieletto

la commedia degli equivoci

giovedì 12 aprile, alle 21,15, presso il Nuovo Cinema teatro italia di Soliera, appuntamento con zaches teatro in Faustus! Faustus. regia di luana gramegna

una riflessione sull’umana potenza

Faustus! Faustus!, liberamente ispirato al mito del Faust, è una riflessione sull’umana potenza, come volontà o possibilità di creazio-ne, come facoltà demiurgica nella sua forma primordiale. La volontà

dell’uomo di superare se stesso rappresenta il filo rosso intorno al quale costruire uno spettacolo che ritrovi il fascino originario del mito. Presenze inquiete si muovono in uno spazio angusto e fumoso. Ogni gesto porta con sé un senso ulteriore; le relazioni tra i personaggi sono determinate da gio-chi simbolici. Dadi di varie dimensioni e fattezze ricordano continuamente l’eterna tensione alla sfida dell’uomo con il divino; l’amore e la morte sono solo distrazioni fittizie a questa costante ossessione. Non si racconta una storia, ma si cerca piuttosto, attraverso poche scene ed essenziali, di rendere una tensione interiore, un’angoscia dell’animo, un’ansia creativa e autodi-struttiva che permea il mito stesso. Si crea così un’atmosfera emotiva che trascrive in sensazione ciò che il nostro racconto non dice esplicitamente. Allo spettatore è richiesto d’abbandonarsi, di lasciarsi portare e di rinunciare a riconoscere brandelli di storia.

l’artista carpigiano Edi Brancolini espone le sue opere al Refettorio Mo-

nastico di San Benedetto Po, in una personale dal tema: Attualità del mito. La mostra è visitabile sino al 25 aprile, un’occasione imperdibile per visitare anche lo straordinario Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po. Fondato nel 1977, il Museo è uno dei maggiori musei etnogra-fici d’Italia. Con oltre 13.000 oggetti costitui-sce un importante documento sto-rico e propone un recupero delle testimonianze, materiali e im-materiali, specifiche dell’area di riferimento del Museo: la pianura fluviale solcata dal Po, adagia-

ta tra le Prealpi e l’Appennino Tosco-Emiliano. Tra le opere in esposizione, il museo ospita anche la preziosa collezione del

carpigiano dottor Car-lo Contini, costituita da 16 carri agricoli (la più fornita raccolta ita-liana) e da oltre duemi-la beni di rilevante inte-resse etnografico. Oggi quello che si visita è il nuovo allestimento inaugurato nel 2009 che si trova nei sugge-stivi piani superiori del comples-so monastico. Il Museo ha infatti sede negli ambienti che furono i dormitori del monastero di San Benedetto Polirone, fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, non-no della celebre Matilde, sull’iso-la che sorgeva tra il fiume Po e il Lirone. Il refettorio che ospita la mostra di Brancolini fu edificato

Edi Brancolini

nel 1478. Nelle opere recenti, Brancolini, classe 1946, si respira un’aria tardo-romantica velata di sottile ironia, dove il virtuosismo tecnico è portato al parossismo ma non si compiace mai di se stesso, preso com’è a servire le ragioni più profonde della poeti-ca interna dell’opera. Ha tenuto numerose esposizioni in Italia e all’estero. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.

il Ventaglio, opera di carlo Gol-doni tra le più importanti venne scritta inizialmente in francese su

esplicita richiesta degli artisti della Comédie Italienne. Furono loro a invitare a Parigi l’autore veneziano che accettò senza esitazioni, ama-reggiato dal conflitto perenne con il rivale Carlo Gozzi, e dallo scarso riscontro che le sue commedie rice-vevano in patria. Ecco dunque che nel 1764 Goldoni scrive un intreccio comico ambientato, caso strano, in un borgo poco fuori Milano detto le Case Nuove. La storia racconta della giovane Candida che, parlando dal balcone con Evaristo che ama e da cui è amata, lascia cadere a terra

un ventaglio. L’oggetto va in pezzi. Evaristo compra un ventaglio nuovo dalla merciaia Susanna e incarica la contadina Giannina di consegnarlo a Candida. Ne nascono equivoci a non finire. Scritta da un uomo che sa che non rimpatrierà - Goldoni morirà nella capitale francese - Il Ventaglio comunica un senso di fallimento, pur se con un’indispensabile legge-rezza. La regia è affidata a Damia-no michieletto, le cui esperienze registiche appartengono sia alla prosa sia alla lirica. Sabato 14 aprile, alle 17.30, nel foyer del Teatro Stor-chi, per la rassegna Conversando di teatro, il pubblico potrà incontrare la compagnia. L’ingresso è libero.

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1906.04.2012 n° 13

AppuNTAmeNTISabato 7, DoMeNiCa 8 e luNeDì 9 aprile, a villa Cavazza Corte Della quaDra, a boMporto, torNa l’appuNtaMeNto CoN Florarte, la MoStra MerCato Di Fiori, piaNte rare e iNSolite, iDee per il giarDiNo, oggetti D’arte, gioielli, DipiNti, SCulture e arreDi

le meraviglie della vita en plein air

Nella splendida cornice di Villa Cavazza Corte della Quadra a Solara di Bompor-

to si terrà il 7, 8 e 9 aprile l’ottava edizione di Florarte, evento dedicato alla riscoperta delle meraviglie che la vita en plein air può offrire. Fortuna-tamente, con il miglioramento della qualità della vita, sta aumentando la sensibilità sociale per la natura e il paesaggio. Sempre più persone e, con loro gli operatori, hanno acquisito specifica sensibilità nell’apprezzare un paesaggio di qualità, riconoscen-do in questo un valore economico da proteggere, anzi, da sviluppare. Florarte persegue il fine di sensibi-lizzare la collettività sui problemi e sui rapporti che intercorrono tra paesaggio, ambiente, architettura, verde e florovivaismo così da su-scitare, stimolare e assecondare la domanda qualitativa e quantitativa degli stessi. Passeggiando nel giar-dino della villa si potranno scoprire curiosità vegetali provenienti dalla continua ricerca dei migliori vivaisti e produttori italiani. Nella corte e nel-le splendide stanze interne della villa invece appassionati artigiani – eredi di un orgoglioso passato – proporran-no manufatti creati seguendo antiche tecniche e tradizioni: penne tornite in legni pregiati, rose conservate nella cera d’api, sete dipinte, cappelli da giardino, giocattoli da collezione, gioielli, decori, sculture, erbari e moltissime altre curiosità.Gli eventi collateraliUna serie di eventi collaterali fa-ranno poi da sfondo alla variopinta esposizione. Corsi express di giar-dinaggio, presentazioni, laboratori e molto altro. Senza dimenticare poi i bambini, per i quali verranno orga-nizzate attività “verdi” e con le quali scoprire giocando le meraviglie del-la natura e l’importanza della tutela dell’ambiente in cui viviamo.Cibo florarteFlorarte offre infine spazi dedicati agli amanti dei cibi autentici e del-la buona cucina. Si potranno infatti assaporare prodotti della tradizione agroalimentare e biologica locale: un ricco menù di piatti genuini ed au-tentici, a base di ingredienti esclusivi e ricercati, presentati in una cornice unica. Un’occasione quindi di vivere il pranzo di Pasqua in un contesto affascinante e sorprendente.Per il suo impegno Florarte ha ottenu-

to il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provin-cia di Modena e Comune di Bomporto.Orari: Sabato 7, domeni-ca 8 e lunedì 9 aprile 2012 dalle 10.00 alle 19.Costi: 7 euro intero e 5 ridotto.

7 aprile - ore 18 La Desolazione di Maria SS.Incontro vocale-strumentale del Sabato SantoDi Giuseppe SavaniIngresso liberoA cura della Corale Pierluigi da Palestrina di CarpiTempio di San Nicolò

7 aprile - ore 17L’utilità delle costellazioni familiari Il tè delle cinque al sabato pomeriggio in compagnia di persone che hanno fatto del lavoro uno stimolo per la loro crescita umana, utile alla comunità. Riflessioni di un medicoDottor Fabio Romani, Medico Chirurgo, Neuropsichiatria e PediatraAssociazione Buonavita

10 aprile - ore 14,30I martedì del GoriziaGara di briscolaCentro sociale Gorizia

11 aprile - ore 21I Love New York - Birmania Birmania: c’è una breccia di Primavera color zafferanoDi Stefano AnzolaA cura de L’Angolo dell’AvventuraSala Congressi

12 aprile - ore 17Allattamento dei bimbi “grandi”: perché e quanto continuare? Come smettere? Casa del Volontariato

13 aprile - ore 22Admin & Mechanical SwanA seguire 1+1 Many Dj’s Kalinka Arci Club

13 aprile - ore 15.30 Percorso guidato di visione e ascolto critico di melodrammi del compositore Wolfgang Amadeus MozartIl Flauto magicoConduce: Mauro BizzoccoliAuditorium Biblioteca Loria

Dal 12 al 14 aprile, alle ore 21, al teatro delle passioni di Modena, protagonista the end, di valeria raimondi ed enrico Castellani

una riflessione sulla morte

Dopo il grande successo di Made in Italy torna al Teatro delle Passioni, Babilonia

teatri, compagnia giovane che negli ultimi anni si è imposta sulla scena teatrale nazionale. Uno spettacolo dal forte impatto emotivo che già si annuncia nel titolo, The End, la Fine, o più propriamente, la Morte. Argomento difficile da approcciare nel nostro presente, caratterizzato da un clima sociale in cui l’immorta-lità e la giovinezza eterna sembrano essere diventati valori imprescindibili e necessari, in una società in cui è necessario essere sempre efficienti e belli. La vecchiaia e la malattia sono aspetti della vita di cui la morte fa parte ma che non sembrano essere più consentiti. Un’aspra partitura verbale, solcata a tratti da pennellate vernacolari che hanno il colore del dialetto veneto, che schiaffeggia con lucida fermezza la volgarità ottusa del rapporto che una società consu-mistica e superficiale come la nostra ha con la morte.Su una scena caratterizzata da pochi elementi che si caricano di una forte simbologia lo spettacolo è scandito da un incalzante rap sin-

copato firmato da Valeria raimondi ed enrico castellani. Una violenta riflessione sulla morte che non manca di avere un coup de théâtre finale in cui compare un neonato in braccio alla protagonista. Come a voler ricordare al pubblico che la vita è un ciclo continuo e la morte ne fa naturalmente parte.

torna il Campionato Mondiale della pizza a Salsomaggiore terme

i mille gusti della pizza

torna a Salsomaggiore l’evento più goloso dell’anno. Dal 16 al 18 aprile riparte il Campionato Mondiale della Pizza, giunto quest’anno alla 21esima edizione. Sono attesi più di 500 pizzaioli provenienti da tutto

il mondo, che si daranno battaglia a colpi di farina, mozzarella e pummarola, nella splendida cornice della cittadina emiliana. Tante le specialità: Pizza Clas-sica, Pizza in Teglia, Pizza Napoletana STG, Presentazione della Pizza, Pizza Senza Glutine e Pizza a due. Per quanto riguarda le gara di abilità: Pizza più larga, velocità, Stile libero individuale e a Squadre. Tante le novità di quest’an-no, ma anche ricchi premi per i primi classificati…Spazio alla fantasia e alla bravura dei pizzaioli! Dal 16 al 18 aprile si apre il sipario sull’unico e inimitabi-le Campionato Mondiale della Pizza. Da non perdere!

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20 06.04.2012 n° 13

Eccellenza. La correggese conserva l’imbattibilità nell’anno solare ed allunga a 10 la striscia di risultati utili (5 vittorie e 5 pari). Ma stavolta torna a casa con le proverbiali pive nel sacco dopo una gara hitcockiana che sembrava vinta. Nel finale harakiri, gli uomini di Belletti dilapidano il doppio vantaggio costruito dai soliti Fidone e napoli (doppietta dal dischetto) e subiscono la doppia rimonta del Fidentina passato a condurre in avvio (3-3). Salvezza comunque ormai vicinissima. Il campionato ricomincia dopo Pasqua (15/4).Promozione. La solierese brucia l’immediato vantaggio di pezzella (13esimo centro stagionale) e perde in rimonta un’altra partita chiave con il Montombraro (1-2) che così allunga il proprio vantaggio in una classifica che inizia a farsi difficile. nannini ora chiede una reazione e predica urgenza: quella salvezza che pareva comodamente scritta, è ancora tutta da conquistare.Prima. La Virtus pregiudica molte delle residue speranze di sopravvivenza in categoria. Il sospetto è che non ci sia più squadra. A Massa, contro il fanalino di coda, passa in avvio (Molesini) poi scompare e viene travolta. Il sussulto finale di Falco vale solo per le statistiche. Finisce 2-4.

e.G.

Seconda. La cabassi cade anche a Cavezzo (0-1, quarto scivolone consecuti-vo) Ora è davvero in guai seri. Subito dopo Pasqua (Mercoledì 11 Aprile) sfiderà la Roveretana (ancora in corsa per il titolo) nel derby testa-coda che può valere la stagione ed il futuro di entrambe. Sta decisamente meglio la Fossolese che compie un passo importantissimo verso la salvezza aggiudicandosi di misura lo scontro diretto con il Gaggio (2-1), ormai condannato con largo anticipo. A rete Guaita e righi.Terza. I due derby di giornata producono sentenze quasi definitive. Esce dai gio-chi di vertice la Cortilese che cede nettamente ad un san marino rilanciatissimo dalle invenzioni di Benatti ed ausilio (ancora in gol). Resta invece in piena corsa il limidi (-3 dal duo di testa Y.Boys-Folgore), condannando la carpine al dodi-cesimo ko stagionale: 1-0. Decide leggiero, in apertura di ripresa, a suggello di una splendida azione corale.

e.G.

clAssIFIcA: quATTrO curve Al TrAguArdO prOssImO TurNO

pesce d’AprIle

prOvINcIAlI – Derby e sentenze: Limidi in corsa, Cortilese out

regIONAlI – S’aggravano le crisi di Solierese e Virtus FemmINIle cArpI

coppa emilia: prestazione sfortunatacarpi - united F07: 1 - 2

Dopo soli dieci minuti di gioco lo united si avvicina al gol, ma la palla sfila al di fuori dello

specchio della porta. Al 15° è anco-ra lo United a farsi vedere: punizione che svetta alta sulla traversa. Al 20° il carpi guadagna una punizione: mon-tebugnoli tira in porta, ma la palla esce di poco. Al 30° bello scambio di rubini sul lungolinea per paoluzzi che tira in porta, ma maggio para. Al 32° doppio cambio azzeccato per le bolognesi. Dopo un solo minuto la neoentrata Borsari non perdona e se-gna il gol del vantaggio. Le biancorosse non si perdono d’animo. Al 40° bella punizione di Montebugnoli parata da Maggio che nega il pareggio alle bian-corosse. Allo scadere del 1° tempo, le bolognesi, approffitando anche di una benevola decisione arbitrale, segnano il raddoppio. Nel 2° tempo il Carpi tenta di salvare il risultato. Al 47° si mette in luce con Montebugnoli, ma la palla esce. Dopo 3 minuti è Paoluzzi che trova il gol e accorcia le distanze. Sullo scadere del tempo è ancora Paoluzzi a tirare in porta, ma Maggio respinge e salva ancora una volta il risultato.

chiara Bonanni

scorribanda virtus, fanano a pezzi

appone un sigillo maiuscolo ai recenti fasti sportivi questa Virtus che sembra Attila, mortifera e

compiaciuta della teatralità del misfatto. Gli Unni gialloblù annientano senza pate-mi le resistenze del Fanano, e s’abbando-nano, in barba a qualsiasi morale sportiva, a gozzoviglie corsare per il luculliano 2-5 conclusivo. La prima frazione si apre con l’acuto di Grazioli (in foto): stassi, a cui i ritmi blandi non vanno a genio, scherza in velocità il diretto avversario, e imban-disce al 14 virtussino un assist liftato: Grazioli inforca le posate e ringrazia la casa. I padroni di casa non ci stanno e un sussulto barcelonista (ammirevole la trama in velocità) suona la sveglia in casa Virtus (1-1). Il raddoppio gialloblù è però dietro l’angolo, quando Bigarelli s’inventa artificiere e accende un mancino al tritolo: forse i fumi, forse la perentorietà della deflagrazione, fatto sta che l’estremo avversario, non impeccabile, si lascia beffare. Ad annientare gli spiriti di remuntada casalinga è un Guidi sbarbato che, forse puntando sul nuovo look per indurre al dialogo il baby Stamera, servito da quest’ultimo manda a bersaglio l’1-3. La guerriglia fananese tuttavia non s’arresta, e i padroni di casa fanno breccia nel cuore della retroguardia ospite, per la segnatura che revoca in dubbio l’esito della contesa. I padroni di casa, ormai convinti di poter emulare l’araba fenice, si riscoprono uomini quando a gambizzarne le velleità è il doppio colpo righi-casceglia: il motorino gialloblù ipnotizza l’estremo ospite in uno contro uno (2-4) appena prima che l’ariete, a cui non piace accanirsi su vittime in trance, svegli la retroguardia di casa con un’azione di forza, che conclude con il tacco del 2-5 definitivo. E’ una Virtus viva, quella che si volge al finale di sta-gione; i gialloblù scuotono la classifica, e là davanti qualcuno inizia a vacillare: il sorpasso pare chimera, ma gli impettiti che comandano almeno un po’ ripren-dono a sudare.

Federico campedelli

cAlcIO A cINque - vIrTus

31esima (15/4) 32esima (22/4) 33esima (29/4) 34esima (6/5)

Ternana Reggiana ♦♦♦

PRO VERCELLI ♦♦♦♦

Foggia ♦

COMO ♦♦♦

Taranto* Tritium ♦

FOLIGNO ♦♦

Reggiana ♦♦♦

AVELLINO ♦♦

Carpi Benevento ♦♦♦♦

PISA ♦♦

Foligno ♦

PRO VERCELLI ♦♦♦♦

Pro Vercelli SPAL ♦♦♦

Ternana ♦♦♦♦

SORRENTO ♦♦♦♦

Carpi ♦♦♦♦

Sorrento Foggia ♦

TRITIUM ♦♦

Pro Vercelli ♦♦♦♦

PISA ♦♦

Benevento CARPI ♦♦♦♦

Spal ♦♦♦

VIAREGGIO ♦♦♦

Monza ♦♦♦

calcio – il Carpi progetta la volata FiNale CoN uNo SguarDo alle Spalle e uN oCChio verSo l’alto

aprile dolce sognarela realtà SuggeriSCe Di preparare uN graNDe playoFF. la FaNtaSia SpiNge a CreDere Nel Crollo Della terNaNa. e poi, l’ultiMo DeSiDerio perDuto: rieNtrare al CabaSSi.

Il Carpi non ha più riserve, è un esercito in missione. Meritano adeguato zoom le facce del dopo-

gara con il Como. Vinta di misura (1-0), grazie ad un raid piratesco di Concas (nella foto) e molta saggia amministrazione delle energie in vi-sta del successivo infrasettimanale a Monza. I giocatori brillano d’una consapevolezza quasi militare. Han-no superato molte angosce di trincea. Dopo la tribolazione viene sempre il tempo del piacere. Ora quasi si divertono ad immaginare un’impresa che fino a poco fa pareva persino irriguardoso ipotizzare. Sono pregni del gusto di battersi per compierla. Di andare oltre l’impossibile, verso un destino che li chiama. Sentono i rintocchi della campana della storia: se esiste un’occasione nella loro vita per entrarci è esattamente questa. Aprile è il mese in cui dormire risul-ta esercizio proverbialmente dolce. Non v’è dunque periodo migliore per i sogni. “Chi ne ha di più, vince”: così evangelizzò l’Arcangelo Ga-briele Cioffi nella prima intervista stagionale, sussurrata al sottoscritto a pochi minuti dall’imbarco per il ritiro di Montese. A distanza di 9 mesi, quella parola di capitano non perde nulla. Anzi, acquista in luci-da premonizione. Diventa il mantra che accompagna la marcia dei suoi uomini. Sono 3, suggestivamente pieni, i

domenica 15/4/2012, ore 15,15. XXXi giornata

carpi-BeneventoLumezzane-AvellinoMonza-FolignoPavia-ComoSorrento-FoggiaSpal-Pro VercelliTaranto-TritiumTernana-ReggianaViareggio-Pisa

lo stadio riapre? purtroppo è solo uno scherzo…

il cantiere procede a rilento. Il completamento delle curve richiede ancora parecchio lavoro

di carpenteria. Molto difficilmente l’inaugurazione avverrà in Aprile. Il Carpi è destinato a concludere la stagione regolare a Reggio Emilia. Le ditte appaltatrici sono già in abbon-dante ritardo sulla consegna. Paghe-ranno un migliaio d’euro di penale per ogni altro giorno di dilazione. Perciò, ridiamoci su. La riapertura del Cabassi rimane al momento solo un bel Pesce d’Aprile, costruito e sceneggiato dagli Ultras biancorossi che hanno personalizzato carneva-lescamente il totem di via Cattani. Uno scherzo che ha fatto ridere tutti. Tranne il Comune.

e.G.

* Il Taranto recupera la gara di Como il 25/4. In maiuscolo le gare esterne.

Coefficienti di difficoltà: ♦ ospite in calo, e senza particolari ambizioni;♦♦ trasferta incognita;♦♦♦ testa-coda complesso: avversario più debole, ma con urgenza di punti;♦♦♦♦ scontro diretto decisivo.

cassetti di Pasqua. Ultima ferma-ta per i desideri prima della gran volata. Apriamoli in rigoroso or-dine decrescente di possibilità. UN PLAYOFF DA FAVORITI – Rispetto a Biagio Antonacci, il vantaggio è che il cielo biancoros-so ha il doppio delle porte. E basta aprirne una. La strada più lunga e percorribile conduce ai playoff. La qualificazione è quasi raggiunta. Ma l’obiettivo punta alla piazza d’onore. Che garantirebbe il favore del cam-po al ritorno, ed il margine di due risultati utili in entrambi i turni. Il percorso presenta difficoltà interme-dia. Lo snodo decisivo è nella pros-

sima curva: battendo il Benevento, i biancorossi acquisirebbero grandi due grandi vantaggi. Un salto triplo in avanti, e l’eliminazione quasi de-finitiva dell’avversario più difficile. Che riavrà Cipriani, ma anche tre battaglie collosissime contro le pe-ricolanti più in forma. Subito dopo c’è il Pisa, ormai salvo e con la testa alla finale di Coppa Italia. Segue il Foligno, che arriverà verosimilmen-te privo di speranze. Infine, la Pro Vercelli reduce dal calendario più difficile. Di relativa complessità è quello del Sorrento. Ancor più li-neare è l’itinerario del Taranto che avrà però il recupero da disputare,

e lascerà almeno 4 punti in ammenda alla Giustizia Sportiva. Il secondo posto è ragio-nevolmente stimabile a quota 62-63. LA RINCORSA ASSURDA – Per il primo ne servono grossomodo 3 in più. Qui s’articola la strada più breve per il Para-diso. Inaspettatamen-te riaperta al traffico, ancorché maliarda e probabilmente tradi-trice. La realtà obbliga a ragionare: la capoli-sta ha ancora un buon vantaggio. La fantasia

invece spinge a crederne il crollo. Forse, come dice C.R., “è un sogno troppo grande per tenere gli occhi chiusi ma troppo luminoso per tenerli aperti”. Però la Ternana è sgonfia, rischia il panico, lamenta assenze cruciali (Carcuro e Nolè). Andrà di nuovo sul sintetico (Vercelli); troverà Reggiana e Foggia che non sono nelle condizioni di regalare granché; chiuderà a Como dove è in arrivo un’altra penalizzazione congrua. Per prevenire contraccolpi, non con-viene affatto innamorarsi dell’idea. Ma sarebbe altrettanto inopportu-no lasciare qualcosa d’intentato. È come a scuola: per avere 8 bisogna

comunque puntare al 10. Il tempo di accontentarsi viene dopo, mai prima. Altrimenti diventa faticoso anche raggiungere il 6.IL RITORNO A CASA – Ammesso e non concesso che lo sceneggiatore preveda un lieto fine, vien da chie-dersi se abbia tenuto in nota anche il povero vecchio Cabassi. Rientrarvi con il pubblico più caldo per le partite che contano è il terzo sogno. Per certi versi il più bello. Allo stato dei fatti, il meno realizzabile.

Enrico Gualtieri

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2106.04.2012 n° 13

cec - pAllAvOlO mAschIle

la cec non fa sconti ai cugini di Mirandola, aritmeticamente retrocessi in B2, e si prende il

derby proseguendo la propria corsa verso i play-off. Nelle file biancoblu c’è in avvio la novità dell’ex Zaghi in sestetto in diagonale a piccinini, con lo schieramento completato da Guerrieri opposto a pedron, lirut-ti e De marco sulle bande e trentin libero. stadium con Ghelfi oppo-sto a Govoni, caleffi e Garusi in 4, il grande ex De santi e maggi al centro e Bottecchi libero. Primo set. La Cec ci mette un po’ a carburare (soste tecniche sul 7-8 e 15-16) e il match si trascina punto a punto fino al finale, quando è capitan Lirutti con un paio di contrattacchi a effetti

speciali a trascinare i biancoblu, che chiudono il parziale con un ace di Guerrieri (22-25).Secondo set. Il derby riprende nel secondo parzia-le da dove aveva staccato: Carpi avanti e Mirandola a inseguire (4-8 al primo stop). Ancora Lirutti spinge sul gas e strappa applausi ai tifosi carpigiani al seguito con lo spetta-colare contrattacco del 4-10, a cui segue l’ace di De Marco che incana-la in modo deciso il set verso Carpi. Zucchi prova nella sua Stadium anche carminati, ma il secondo tempo tecnico arriva con la Cec a +8 (8-16), che diventa +9 con i due ace consecutivi di Guerrieri (10-19). Arriva anche la difesa-punto del libero biancoblu Trentin e allora

per Carpi si spalancano le porte del 2-0, messo in ghiaccio da un errore di formazione mirandolese per il 16-25 finale.Terzo set. Derby ormai indirizzato, Cec in scioltezza e Sta-dium ormai arresa. Zucchi cambia ancora inserendo l’altro ex incerti libori in regia, ma la Cec non vuole fare sconti e apre il set come una scatoletta fin dai primi palloni (3-8) per poi allungare 10-16 alla seconda sosta obbligata. E’ De Marco adesso a tracciare la rotta con alcune gio-cate di pregevole fattura tra cui una smanacciata-punto mancina, ma Mirandola se proprio deve cedere vuole farlo a testa alta e sul 15-19 un mani e fuori di Carminati costrin-ge molinari al time-out. Al rientro

Lirutti mette in rete, Carminati si ripete e con la Stadium a -2 è ancora time-out Cec (17-19). Ci pensa Guerrieri a spezzare la rotazione

mortifera e poi è un muro di Pedron a ristabilire le distanze (17-22). A chiudere ci pensa un rigore a porta vuota di De Marco (20-25).

la cec si prende il derby (0 a 3) che costa la b1 alla stadium Foto di repertorio

l’etiChetta Srl Di FoSSoli Di Carpi iNSieMe a liu Jo volley MoDeNa

il segreto del successo? la passione per ciò che si fau

n’azienda energica, conosciuta per

qualità e competen-za, che opera con la massima serietà e si impegna quotidiana-mente nell’affrontare con positività il fu-turo. L’Etichetta srl di Fossoli di Carpi è ricca di idee e suggerimenti creativi, piena di fantasia, solerte nel fornire le ultime novità in fatto di materiali naturali e sintetici, con forme particolari, assemblaggi originali, immagini suggestive e d’effetto. Produttrice di etichette stampate, può offrire il frutto della propria esperienza e professionalità, unitamente alla produzione a costi competitivi. In collaborazione con aziende specializzate in lito-grafia, serigrafia, alta frequenza, rilievo plastico e tessitura, L’Eti-chetta srl è in gra-do di realizzare, etichette, cartel-lini, buste, accessori per l’abbi-gliamento in genere, su materiali

quali: poliestere, cotone, pelle jackron, materiali in gomma, pvc, raso, tnt, metallizzati, prismatici,

juta, canvas e molti altri prodotti

all’avanguardia. L’azienda, dotata di uno studio grafico disponibile per ricerche d’imma-

gine e soluzioni creative, assicura sempre ottimi risultati. L’Etichetta opera in questo settore da circa 20 anni ed è perfettamente inserita nel contesto pro-duttivo carpigiano. Una delle chiavi di successo

dell’azienda sta nella passione che i suoi dipendenti dedicano al lavoro e il contatto con la clien-tela fornisce sempre spunti nuovi, idee da valorizza-re... Anche L’Etichetta ha stretto una partnership con Liu Jo Volley Modena. “Crediamo nello sport, sia come scelta di vita che come esempio per le nuove leve e siamo fieri di poter sponsorizzare una squadra locale”, dicono entusiasti in azienda dove i dipendenti non

hanno mai fatto mancare il proprio tifo alle tigri bianconere che, a loro volta, hanno centrato importanti obiettivi in questo campionato.

Michela Sferrazza

carpi conquista la vettacassa padana leno - carpi: 28 - 31

carpi conquista la vetta della classifica appaiando il cassano magnago in questa sua prima

avventura in Serie A1. “E’ una gioia immensa, è il premio agli sforzi com-piuti in questi ultimi tre anni”, sono le parole di un emozionato presidente lucchi.”Tutti hanno dato il loro con-tributo per il raggiungimento di questo traguardo - continua - ma la passione nel progetto di claudio Fanny cer-chiari è stata trainante. Grazie a tutti”. Dopo un inizio equilibrato (3-3 al 6’), break del Leno 4-0 (7-3 al 10’). Carpi cerca di riorganizzarsi, ma sono i locali a condurre (11-8 al 16’). I ragazzi di coach serafini prendono in mano le redini della gara e con parziale di 0-5 con Zeta Zoboli sugli scudi ribaltano la situazione (11-13 al 20’), ma ven-gono raggiunti sul pareggio (13-13 al 22’). L’inizio di ripresa vede il Leno avanti (21-19 al 5’), Carpi non ci sta e si riporta in vantaggio (21-23 al 12’), ma anche i locali non demordono ed è subito pareggio (23-23 al 14’). Carpi sente che è il momento decisivo della gara e sospinta da Di matteo riallunga (23-26 al 18’) e mantiene il vantaggio, portandosi con Bonazzi al +4 (26-30 al 25’). Ma la gara non è finita: il Leno getta nella mischia le ultime energie, recupera fino al 28-30 (26’), ha la pos-sibilità di portarsi a -1 ma malavasi dice di no, pieracci mette in cassaforte la vittoria. Ora Carpi dopo la pausa pasquale è atteso dalle due restanti partite, in casa il 14 aprile con l’Emmeti e poi il 21 la trasferta di Sassari.

hANdbAll

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22 06.04.2012 n° 13

Gregorio Paltrinieri Nuoto - Campionati europei

forza greg!

c’è anche il giovane nuotatore car-pigiano Gregorio paltrinieri, tes-serato coopernuoto, tra i 48 atleti

- 29 maschi e 19 femmine - convocati per la 31/a edizione dei Campionati Europei di nuoto, in programma in Ungheria, a Debrecen, dal 21 al 27 maggio. Per gli azzurri sarà anche la seconda occasione, dopo gli Assoluti indoor di Riccione (6-10 marzo), per ottenere i tempi limite di qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici di Londra (28 luglio-4 agosto).

boCCe DoNNe - l’atleta Della riNaSCita Mp Filtri buDrioNe Si aggiuDiCa la gara iNterNazioNale orChiDea D’oro

capolavoro della losorbod

omenica 1° aprile si è svolta la Gara Interna-zionale Orchidea d’Oro

organizzata dalla Rinascita MP Filtri Budrione in collaborazio-ne con Sei - Impianti Elettrici e Industriali. Si tratta della gara più importante di tutto il calenda-rio femminile internazionale per la qualità delle partecipanti: le dodici atlete di cat. A1, le sei cam-pionesse del mondo, le quattro campionesse europee e le delega-zioni di Austria e Russia.Alle 9 di mattina comincia l’av-ventura della giovane atleta della Rinascita MP Filtri Budrione, Maria Losorbo che alla prima partita incontra subito la campio-nessa del mondo Loana Capelli di Bologna: grande partita equi-librata fino alla vittoria della Losorbo 12-8.La seconda partita contro Luisa Conforti (Vimercatesi Monza) fi-nisce 12-9. Anche la partita contro la bravissima Marina Bracconi di Macerata finisce con la vittoria della Losorbo 12-9.Nel pomeriggio iniziano le finali ma nessuno è in grado di arrestare la corsa della Losorbo: contro Carmen Torricelli (Formigine) vince facile 12-5 e contro la cam-

pionessa europea Agnese Aguzzi (Fossombrone Pesaro) Maria gioca la partita più bella della giornata con il folto pubblico che applaude entrambe le giocatrici. Alla fine la Losorbo ha la meglio 12-9. In finale l’atleta della Rina-scita MP Filtri incontra la cam-pionessa del mondo Sara Monzio di Bergamo: la partita è tiratis-sima e le due giocatrici arrivano sull’11-10 quando la Losorbo, con l’ultima bocciata perfetta conqui-sta il punto del 12-10 e anche la prestigiosa Gara internazionale Orchidea d’Oro, da sempre vinta

da una campionessa del mondo e domenica 1° aprile, invece, da una campionessa d’Europa. Ma ormai Maria Losorbo è una delle miglio-ri giocatrici di bocce.

Sul più alto gradino del podio sale dunque Maria Losorbo (MP Filtri Rinascita Budrione); seconda classificata Sara Monzio (Cisera-no BG); terza classificata Agnese

Aguzzi (Fossombrone); quarta classificata Silvia Pesavento (La favorita Vicenza).Premiazioni speciali: medaglia d’oro alla migliore straniera, la russa Marina Kritskaya (Mirea Mosca). Una targa ricordo è stata invece consegnata alla delegazio-ne russa. Fra le autorità presenti: l’assessore Simone Tosi e il pre-sidente del Comitato di Modena, Maurizio Andreoli.

La Federazione russa con Quirino Beltrami e Gianni Corradini

Da sinistra: Simone Tosi, Maria Losorbo, Gianni Corradini e Achille Aquilini

A lato, da sinistra Maria Losorbo, Sara Monzio, Agnese Aguzzi e Silvia Pesavento

Domenica 15 aprile - ore 14,30 - piazza Martiri

torna lo sciame di biciclette

Dopo il successo dell’edi-zione 2011, torna domenica 15 aprile

l’appuntamento con Sciame di Biciclette, la consueta pe-dalata non competitiva in oc-casione dell’iniziativa Regionale Liberiamo l’aria, per rinnovare l’attenzione sui problemi legati all’inquinamento atmosferico e acustico e sulle questioni ener-getiche connesse alla mobilità. Il ritrovo previsto, per partecipare

gratuitamente a questa inizia-tiva - promossa da comune di carpi e ceas, in collabora-zione con polispor-tiva san marino, asd colli Velo sport carpi, as-sociazio-ne panda carpi e

Fondazione ex campo Fossoli - è alle 14,30 in Piazza Martiti (davanti a Palazzo Scacchetti). Il percorso si snoderà per le vie di Carpi fino all’Ex campo di concentramento di Fossoli, dove ci sarà una breve sosta con visita guidata a cura dei volontari del Campo. Poi lo sciame terminerà

presso l’Oasi La Francesa dove i volontari di Panda Carpi accoglieranno i ciclisti per fare a piccoli gruppi la visita dell’Oasi. Circa 15 i chilometri che verranno percorsi tra an-data e ritorno. In caso di maltempo l’iniziativa sarà riproposta.

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2306.04.2012 n° 13

i 13 atleti Della SCuola aikiDo Carpi a.S.D. haNNo parteCipato ai CaMpioNati regioNali Del WuShu traDizioNale Di bologNa, otteNeNDo 4 ori, 2 argeNti e 4 broNzi

l’aikido vola ai campionati del wushu tradizionaled

omenica 18 marzo si sono svolti a Bologna i Campionati Regionali

del Wushu tradizionale, validi per la qualificazione ai Cam-pionati Italiani. Erano presenti oltre 200 partecipanti, fra loro anche 13 agonisti della Scuola Aikido Carpi a.s.d. La com-petizione si è svolta su quattro tappeti di gara, cominciando la mattina presto e terminando alla sera con le premiazioni. Le varie categorie sono scese in campo seguendo un ordine crescente di impegno: categoria a mani nude, categoria armi corte (sciabola), categoria armi lunghe (bastone), combattimento prestabilito e gara a squadre. Nonostante la lunga attesa, gli atleti carpigiani hanno mantenuto l’autocontrollo e la

concentrazione sino alla fine. Da sottolineare la resistenza e la caparbietà dei bambini (dagli 8 ai 10 anni), alla loro prima sfida. I piccoli hanno ottenuto 3 ori e 2 bronzi, mentre per gli adulti

sono arrivati 1 oro, 2 argenti e 2 bronzi. Questi risultati permetto-no agli allievi del maestro Enrico Lazzerini di passare il turno e gareggiare ai campionati nazio-nali. La “battaglia” si fa dura e gli allenamenti continuano tutti i lunedì e i mercoledì. I bambini (dai 6 anni) dalle 17 alle 19, gli adulti dalle 19 alle 20.30.BambiniOro nella forma a mani nude per Jessica Spiga;Oro nella forma con la sciabola per Simone Rossi;Oro nella forma col bastone per Yanchen Forghieri;

Bronzo nella forma a mani nude sia per Daniele Pagliani sia per Filippo Regonati.JunioresOro nella forma a mani nude per Mirko Lusuardi;Bronzo nella forma con la sciabo-la per Emanuele Papa.SenioresArgento nella forma con la scia-bola per Daniele Mari.Combattimenti prestabilitiArgento per Mirko Forghieri e Giuseppe Vitale nella sciabola;Bronzo per Emanuele Papa e Mirko Lusuardi nel combatti-mento a mani nude.

Mirko Forghieri e Giuseppe Vitale

Daniele Mari Mirko Lusuardi

ed Emanuele Papa

I bambini partecipanti

la S.g. la patria CoNquiSta il palazzetto Dello Sport Di Carpi

incetta di podi per la ritmicas

i sono svolte, domenica 1° aprile, presso il Palazzetto dello sport di Carpi, le Fasi

Regionali dei programmi di Sincro-gym e Coppa Italia Ritmica, rien-tranti nel calendario della Federa-zione Ginnastica Italiana - Sezione Ginnastica per Tutti. Al mattino, in Sincrogym, la Patria si è presentata con tre squadre appartenenti alle tre diverse categorie. La squadra di 1^ fascia (composta da Martina Bovi, Sara Bellei, Maddalena Aramini e Ilaria Giovanelli al loro esordio) ha eseguito ottimamente i propri esercizi e ha ottenuto il 1° posto. Anche le più grandi di 2^ fascia (Sara Sbrilanci, Elisa Balboni, Rossella Di Turi, Anna Pelloni,

Nicole Arfeli, Nicole Monacelli e Nicoletta Di Tella) sono state pro-clamate campionesse regionali. Per concludere le ragazze di 3^ fascia (Alessandra Luppi, Asia Terran-do, Alessia Bartoli, Giulia Bertollo e Serena Romei) si sono aggiudicate il 2° posto a un soffio dalle prime. Il pomeriggio non è stato meno intenso e glorioso, sono infatti rimaste in gara per la Coppa Italia le squadre di 2^ e 3^ fascia. Entrambe le for-mazioni hanno affrontato egregia-mente il proprio programma di gara, reggendo bene lo stress e aggiudi-candosi così degli ottimi primi po-sti assoluti. Soddisfatta l’istruttrice Federica Gariboldi che con tutte le sue allieve conquista, ancora una volta, la Finale Nazionale di Pesaro del 22-30 giugno. Prossimo impegno per la Ritmica della Patria: la Fase Interregionale di Serie C ad Abano Terme, il 21 e 22 aprile.

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