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ARCINOSI MEDIASTINICA DA CANCRO DELLA MAMMELLA CON OINVOLGIMENTO ESOFAGEO: “SINDROME MAMMELLA - ESOFAGO”. REPORT DI 25 CASI. LINEE GUIDA PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO Società Triveneta di Chirurgia Padova 9 febbraio ‘07 Rampado S, Ruol A, Zaninotto G, Costantini M, Portale G, Cagol M, Alfieri R, Michieletto S, E Ancona Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Clinica Chirurgica III, Padova, Italia

Società Triveneta di Chirurgia Padova 9 febbraio ‘07

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CARCINOSI MEDIASTINICA DA CANCRO DELLA MAMMELLA CON OINVOLGIMENTO ESOFAGEO: “SINDROME MAMMELLA -ESOFAGO”. REPORT DI 25 CASI. LINEE GUIDA PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO. - PowerPoint PPT Presentation

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CARCINOSI MEDIASTINICA DA CANCRO DELLA MAMMELLA CON OINVOLGIMENTO

ESOFAGEO: “SINDROME MAMMELLA -ESOFAGO”. REPORT DI 25 CASI. LINEE GUIDA

PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO

Società Triveneta di ChirurgiaPadova 9 febbraio ‘07

Rampado S, Ruol A, Zaninotto G, Costantini M, Portale G, Cagol M, Alfieri R, Michieletto S, E Ancona

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche,Clinica Chirurgica III, Padova, Italia

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Introduzione (1)

• Le metastasi a distanza da cancro della mammella più frequentemente coinvolgono polmone, osso, fegato, cervello

• Il coinvolgimento del tratto gastrointestinale è raro, ma probabilmente sottostimato

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• La prevalenza varia tra il 5 ed il 6% (studi autoptici)

suggerendo un coinvolgimento esofageo, clinicamente

silente in un considerevole numero di pazienti.

• Si sviluppa dopo anni dalla diagnosi del cancro mammario

primitivo (fino a 22 anni)

• Raro il coinvolgimento diretto della mucosa esofagea, più

frequente il coinvolgimento da carcinosi mediastinica

Introduzione (2)

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Scopo dello studio

Formulazione di linee guida per la

diagnosi ed il trattamento delle

stenosi esofagee in pazienti con

cancro avanzato della mammella

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Diagnosi differenziale

- Carcinoma primitivo

- Stenosi post-attinica

- Stenosi peptica

- Carcinosi mediastinica / metastasi esofagea

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Diagnosi• Anamnesi positiva per Ca mammella

• Disfagia ingravescente

• RxTD: stenosi concentrica

• EGDS: stenosi concentrica con mucosa normale ed esame istologico negativo per neoplasia

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Materiali e Metodi (1)

- 25 pts F (1980-2006) - Età mediana alla diagnosi: 58 anni

[Range Interquartile: 56-67]. - 24 sottoposte a chirurgia per cancro della

mammella 10 anni prima (IQR: 8-17)

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Materiali e Metodi (2)- 17 / 25 pazienti (68%): radioterapia o

telecobaltoterapia adiuvante. - Tutte presentavano disfagia (mediana di 8 mesi)

(IQR: 5-12); 14 /25 (56%) calo ponderale (>10%),

3 (12.5%) disfonia - Tutte le pazienti sono state studiate con RxTD,

EGDS, TAC torace-addome (la maggior parte),

EUS (dal 1995)

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RxTD

stenosi esofago con alterazioni aspecifiche della peristalsi

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Materiali e Metodi (3)

Diagnosi definitiva:

esame istologico, quando possibile,

con immunoistochimica per valutare

l’espressione dei recettori per gli

estrogeni, il progesterone, c-erb e

citocheratine

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ER

PgR

C-erb

C-erb 1

a) b)

c) d)

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Risultati (1)

Sede stenosi %

Superiore 20 (5/25)

Medio 52 (13/25)

Inferiore 28 (7/25)

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Risultati (2)17/19 (89%): biopsia o brush negativi per neoplasia

9/25 (36%) diagnosi dopo esplorazione mini-invasiva: toracoscopia (n=5) o laparoscopia (n=4).

Immunoistochimica fatta in 10 pazienti era positiva per ER and/or PgR.

15/25 (60%) presentavano altre metastasi a distanza

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Risultati (3): TrattamentoPrima del 1990 (11 pz): - Dilatazioni endoscopiche (4 casi), - Protesi (4), - Gastrostomia alimentare (2); - 3 pazienti terapia citoriduttiva (in 1 paziente unico

trattamento)- Complicanze: 3 perforazioni (2 post dilatazione e 1

post protesi) [eslusione bipolare ed EGPc retrosternale (1), deceduta per IR; drenaggio cervicale, gastrostomia e protesi per escludere la fistola (1), trattamento conservativo (1)]

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Risultati (4): Trattamento

Dopo il 1990 (14 pz): - Dilatazioni endoscopiche (3), - Protesi (3), - Gastrostomia alimentare (1); - Heller-Dor (1)- 11 pazienti terapia citoriduttiva (in 6 pazienti

come unico trattamento)- Complicanze: 1 perforazione (post protesi) [eslusione bipolare ed by-pass gastro-esofageo

sottocutaneo]

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Risultati (5)

Metastasi a distanza: 9/11 pz (81.8%) (<1990) vs 6/14 (42.9%) (>1990), p=n.s.

Terapia citoriduttiva:3/11 (27.3%) (<1990) vs 11/14 pz (78.6%) (>1990),

p=n.s.

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Risultati (6): sopravvivenza

<1990: 3 mesi, >1990: 17.5 mesi (p=n.s.)

9 pz sono vive, 16 morte. La sopravvivenza mediana globale è di 7mesi (IQR: 1-26); la sopravvivenza attuariale a 1-, 3- e 5-annirispettivamente del 46%, 16% ed 8%.

Metastasi a distanza: 3 mesi vs 19 mesi, p=n.s.

Terapia citoriduttiva:4.5 mesi vs 16 mesi, p=n.s.

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Conclusioni (1)• Il coinvolgimento esofageo da cancro della

mammella è raro e spesso la diagnosi è una sfida clinica

• Una sindrome mammella-esofago può essere descritta basandosi sulla storia della paziente, disfagia ingravescente, pattern radiologico tipico, mucosa normale all’endoscopia con biopsie negative

• Gli strumenti diagnostici sono utili, ma, a volte, la diagnosi può essere raggiunta solo dopo aver escluso altre patologie o dopo aver ottenuto ex-adjuvantibus la risoluzione della disfagia

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Conclusioni (2)• Trovare una metastasi a distanza aiuta a far

diagnosi di carcinosi mediastinica; in assenza una toracoscopia esplorativa o l’EUS-FNAB sono necessari per arrivare alla diagnosi definitiva.

• La terapia di scelta è la terapia ormonale e/o chemioterapia e/o radioterapia che hanno rimpiazzato le dilatazioni endoscopiche ed il posizionamento di stent gravati da alto rischio di complicanze.